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273-Settembre 2012.pdf - Radio Dimensione Musica

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FIUMICINO - I proprietari degli impianti del litorale denunciano perdite che oscillano dal 20% al 30%<br />

Gli stabilimenti balneari penalizzati dalla<br />

manifestazione estiva a Villa Guglielmi<br />

di Simone Mangoni<br />

La crisi che attanaglia l’Italia si fa sentire<br />

anche nel comune di Fiumicino. Gli stabilimenti<br />

alienati sul litorale di Fiumicino città<br />

infatti riscontrano perdite che oscillano dal<br />

20% al 30% rispetto alle passate stagioni.<br />

Notevole la diminuzione delle consumazioni<br />

presso i punti di ristoro, con un Ferragosto<br />

sottotono, visto che un italiano su quattro è<br />

rimasto a casa gettando ancor di più nello<br />

sconforto i gestori delle attività locali. Aumentano<br />

i famosi “pranzi al sacco” e diminuiscono<br />

le singole vendite di bibite<br />

e gelati che andavano ad arrotondare<br />

le casse degli stabilimenti. Impressionante<br />

involuzione anche nelle<br />

percentuali di pendolari romani<br />

che sempre più sporadicamente si<br />

affacciano sul litorale del Comune<br />

costiero.<br />

Allarme quindi per le presenze<br />

giornaliere negli stabilimenti poiché<br />

i bagnanti hanno scelto di rifugiarsi<br />

nelle più economiche spiagge libere,<br />

indebolendo ancor di più le entrate<br />

degli stabilimenti balneari. «Sono<br />

calate vertiginosamente – ammette<br />

Maurizio Santoni, proprietario<br />

dell’Oasi – le presenze dei “giornalieri”<br />

che andavano comunque a<br />

rinforzare i bilanci della stagione. La<br />

clientela di abbonati è rimasta più o meno<br />

la stessa, ma nonostante si registrino presenze<br />

accettabili, i consumi sono crollati<br />

di circa il 30% tra bar e ristorante. Una<br />

volta – prosegue sempre Santoni – venivano<br />

i pendolari da Roma mentre oggi di persone<br />

non locali non se ne vede nemmeno<br />

l’ombra». Tra i malumori dei proprietari<br />

degli stabilimenti c’è anche un’evidente<br />

insoddisfazione per la gestione, da parte<br />

delle autorità competenti, di attività locali<br />

extra balneari che hanno convogliato un<br />

ingente numero di persone verso altri luoghi,<br />

privando i gestori delle strutture balneari di<br />

una potenziale clientela che avrebbe potuto<br />

colmare i buchi di un bilancio stagionale<br />

negativo. «Oltre che un enorme calo dei<br />

consumi - accusa Franco Cherubini dello<br />

stabilimento Tirreno – registriamo, soltanto<br />

in un determinato periodo, delle perdite<br />

dovute a iniziative approvate dal comune<br />

a Villa Guglielmi. Durante la manifestazione<br />

“I love comico” abbiamo amaramente<br />

rilevato una scarsa presenza nei<br />

ristoranti di circa il 60% in meno rispetto<br />

ad altri periodi della stagione». Dello stesso<br />

avviso è anche il proprietario del Neri<br />

Village, Marco Lepre, che accusa le scelte<br />

del comune dichiarando di essere stato enor-<br />

La spiaggia del chiosco “Papaya”<br />

memente penalizzato dalle attività di Villa<br />

Guglielmi. «Con le tante spiagge libere a<br />

disposizione sul litorale di Fiumicino –<br />

precisa Lepre – non riesco a capire le scelte<br />

del comune di catalizzare l’attenzione<br />

non sulle spiagge, ma in zone più interne.<br />

Nonostante tutto l’impegno rivolto a promuovere<br />

il territorio anche in qualità di<br />

membro dell’Associazione Turistica<br />

Balneare Città di Fiumicino, mi sento profondamente<br />

penalizzato dalla scelta del<br />

Comune di non insistere sul mare, dove<br />

sarebbe più opportuno, spostando l’attenzione<br />

su zone nelle quali dovrebbe essere<br />

Stabilimenti balneari del lungomare della Salute<br />

concentrata l’attività invernale». Le perdite<br />

medie degli stabilimenti del litorale fiumicinense<br />

si attestano intorno al 20-30% con<br />

picchi del 50% nelle consumazioni di bar e<br />

ristoranti, soprattutto nelle ore serali.<br />

Nonostante tutto, c’è anche chi non accusa<br />

più di tanto il periodo nero dell’economia<br />

locale e internazionale. «L’andamento di<br />

questa stagione è stato piuttosto positivo –<br />

dichiara Antonio Battistini, dello stabilimento<br />

balneare La Bussola – considerando il<br />

periodo negativo che il nostro paese sta<br />

attraversando da mesi». Un 2012 da record<br />

anche per quanto riguarda il termometro,<br />

che ha fatto registrare temperature<br />

elevate per tutta la stagione.<br />

«Abbiamo mantenuto le presenze –<br />

afferma sempre Battistini– e ci siamo<br />

allineati con gli incassi dell’anno<br />

scorso, ma è come se avessimo registrato<br />

una perdita per aver avuto la<br />

fortuna di un clima del genere. Con<br />

queste temperature e con questo<br />

sole, avremmo potuto fare sicuramente<br />

di più».<br />

Con una pesante flessione di incassi<br />

sulle spalle, il lungomare di<br />

Fiumicino non può di certo ambire ad<br />

un rilancio ed inoltre i recenti screzi<br />

con la gestione comunale, hanno gettato<br />

nello sconforto i proprietari degli<br />

stabilimenti. Amareggiati da una stagione da<br />

incubo, i proprietari hanno anche denunciato<br />

una scarsa attenzione nella creazione e nella<br />

promozione delle attività nelle spiagge fiumicinensi,<br />

con la speranza che tutto si risolva<br />

per la prossima stagione evitando di ripetere<br />

un’altra annata piena di record negativi.

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