associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d'italia - anaoai
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CONI FORO ITALICO - ROMA - RIVISTA DELL’ANAOAI - ANNO XXXIX N. 3-4 2011 - “POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB ROMA” - €1,00<br />
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA
sommario<br />
PRESIDENTE:<br />
Gianfranco Baraldi<br />
VICE-PRESIDENTI:<br />
Piero Vannucci<br />
(Vicario),<br />
Livio Berruti,<br />
Carlo Plebani<br />
CONSIGLIERI:<br />
Maurizio Bimbi,<br />
Anna Maria Bonari,<br />
Fulvia Carciotti,<br />
Anna Maria Cecchi,<br />
Maurizio Cozzoli,<br />
Gianfranco Da Rin,<br />
Giuliano Koten,<br />
Luciana Lagorara,<br />
Franco Sar,<br />
Ivo Stefanoni,<br />
Roberto Vanoli<br />
4<br />
Editoriale<br />
Un anno particolare<br />
GIANFRANCO BARALDI<br />
9-17<br />
38-46<br />
La voce delle Sezioni<br />
ROMA<br />
Festa grande per i “90” del “fornaretto”<br />
Trieste, Asti, Foggia, Pesaro-Urbino,<br />
Padova, Gorizia, Roma-Ostia, Udine,<br />
Alessandria, La Spezia, Bergamo<br />
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA<br />
Rivista trimestrale dell’ANAOAI<br />
Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia<br />
ANNO XXXIX - N.3/4 2011<br />
IN COPERTINA:<br />
Tre eventi per il 150° dell’Unità d’Italia e il centenario della<br />
Maglia Azzurra. Prima Marsala, poi Rimini e infine Bergamo<br />
che segna la conclusione delle celebrazioni.<br />
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE:<br />
Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia<br />
CONI - Foro Italico<br />
tel. 06-36857410/16 - fax 06/36857687<br />
www.<strong>olimpici</strong><strong>azzurri</strong>.it - info@<strong>olimpici</strong><strong>azzurri</strong>.it<br />
segreteria@<strong>olimpici</strong><strong>azzurri</strong>.it -<br />
magliazzurra@<strong>olimpici</strong><strong>azzurri</strong>.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE:<br />
Giorgio Lo Giudice<br />
Vita ANAOAI<br />
Settimana<br />
Azzura in Sicilia<br />
ROBERTO ROBERTI<br />
Sulle orme dei Mille<br />
FIORENZO ZANELLA<br />
19-24<br />
Eventi<br />
Sports Days.<br />
Lo sport nella sua<br />
forma migliore<br />
ROBERTO ROBERTI<br />
25-35<br />
Convegni<br />
La scelta di Bergamo<br />
REDAZIONE<br />
5<br />
Vita ANAOAI<br />
Ciampi commosso dagli<br />
Azzurri livornesi, “Orgoglioso<br />
di questa terra”<br />
REDAZIONE<br />
6-8<br />
Agonismo<br />
Imprese da grandi squadre<br />
GIORGIO LO GIUDICE<br />
18<br />
Recensioni<br />
Francesco Calì,<br />
il primo capitano<br />
REDAZIONE<br />
36-37<br />
Eventi<br />
I tuffi di categoria di scena<br />
allo Stadio del Nuoto di Roma<br />
OTELLO DONATI<br />
47<br />
Amici da ricordare<br />
REDAZIONE<br />
COORDINATORE:<br />
Roberto Roberti<br />
COMITATO DI REDAZIONE:<br />
Livio Berruti, Carlo Plebani,<br />
Piero Vannucci, Fiorenzo Zanella<br />
CONSULENTE EDITORIALE:<br />
Riccardo Viola<br />
REALIZZAZIONE:<br />
Riccardo Viola Editore s.r.l.<br />
Via Aurelia, 1100 - 00166 Roma<br />
LE IMMAGINI DI QUESTO NUMERO:<br />
FIVB; FITARCO; Polizia di Stato;<br />
Arch. ANAOAI; Arch. Riccardo Viola Editore srl<br />
STAMPA:<br />
Art Color Printing srl - Roma<br />
Aut. Trib. di Roma n. 14258 del 21-12-1971<br />
Spedizione in Abb. Post. 70% - Filiale di Roma<br />
Chiuso in tipografia il 25 novembre 2011
Editoriale<br />
GIANFRANCO BARALDI<br />
Un anno particolare<br />
L<br />
a nostra rivista non è strettamente legata<br />
ad uscite in tempo reale. Si tratta<br />
di un periodico associativo, tra l’altro<br />
non in vendita, che talvolta deve cadenzare<br />
la stampa e le spedizioni<br />
sulla base dell’andamento della vita<br />
associativa. Come in questo numero<br />
in cui il motivo principale era incentrato<br />
sui due anniversari: i 100 anni di vita<br />
della Maglia Azzurra nel contesto dei 150 anni<br />
dell’Unità d’Italia. Perdipiù c’era la novità della<br />
“Settimana Azzurra”, trascorsa in Sicilia in chiave<br />
storico-culturale, come ampiamente dimostrato<br />
nelle pagine interne.<br />
Cominciamo dalla “Settimana Azzurra” trascorsa<br />
in Sicilia. Erano anni che tentavamo di trascorrere<br />
una vacanza associativa (naturalmente a proprie<br />
spese) ed ecco che uscendo dai princìpi teorici<br />
astratti siamo entrati nella realtà, come potete<br />
leggere e vedere nelle tante pagine interne. Dopo<br />
la vacanza associativa, ci siamo subito impegnati<br />
in una serie di operazioni per fare bella figura alla<br />
manifestazione “Sports Days” organizzata dal<br />
CONI Spa, d'intesa con l’Ente Fiera di Rimini.Anche<br />
su questo grande evento riportiamo nelle pagine<br />
interne notizie ed immagini che dimostrano<br />
il nostro impegno e soprattutto il successo riscosso.<br />
Al riguardo annoto con piacere che l’aver avuto<br />
nostro ospite a Rimini il conosciutissimo Dick<br />
Fosbury e gentile consorte ha fatto sì che il nostro<br />
stand sia stato il più visitato. Colgo l’occasione<br />
per ringraziare anche da queste pagine Richard<br />
Fosbury (detto Dick), tra l’altro Presidente della<br />
World Olympians Association, di cui facciamo<br />
parte anche noi, per la sua disponibilità, per le<br />
centinaia di autografi rilasciati, per le interviste<br />
concesse, sempre con signorilità, con stile e con disinvolta<br />
modestia. Anche la manifestazione di Rimini<br />
trova ampio spazio in questo numero. Questi<br />
due eventi straordinari non hanno fatto perdere il<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011<br />
PAGINA 4<br />
tema più importante dell’anno che si identifica<br />
con la celebrazione dei 100 anni<br />
della Maglia Azzurra nel contesto storico,<br />
sportivo, culturale dei 150 anni<br />
dell’Unità d’Italia. Quasi tutte le Sezioni,<br />
sensibili a questo tema, hanno<br />
svolto convegni, incontri, celebrazioni.L’Associazione,<br />
nel contesto della<br />
Settimana Azzurra Siciliana ha reso il dovuto<br />
omaggio alla città di Marsala, che ha visto<br />
sbarcare i Garibaldini, che a partire dalla prima<br />
battaglia di Calatafimi iniziarono la risalita verso<br />
Torino dove il 28 febbraio 1861 si costituì il nuovo<br />
Parlamento che il successivo 17 marzo proclamava<br />
ufficialmente il Regno d’Italia.<br />
Concludo con il piacere di comunicare che anche il<br />
terzo dei Progetti operativi 2011, presentati al<br />
CONI ed approvati, è stato condotto a termine.<br />
Nel suo insieme la celebrazione dei “Cento anni<br />
della Maglia Azzurra nel contesto storico, sportivo,<br />
culturale dei 150 anni dell’Unità d’Italia” era<br />
iniziata a giugno a Marsala, da dove ha avuto inizio<br />
la risalita di liberazione dei Garibaldini fino<br />
all’unificazione del 1861 a Torino. Nel programmare<br />
questo progetto avevamo voluto che l’atto finale<br />
si celebrasse a Bergamo, su cortese intendimento<br />
del suo Sindaco, considerando che la bella<br />
località ha come denominazione “Città dei Mille”,<br />
perché tra i Garibaldini la maggior percentuale di<br />
essi era proprio di Bergamo. Ed il 28 ottobre scorso<br />
la Sala dei Giuristi di Bergamo Alta, Autorità<br />
in testa, come potete constatare nelle pagine interne,<br />
ha registrato la meravigliosa conclusione<br />
ufficiale del progetto in trattazione. Chiarite<br />
eventuali gratuite supposizioni sulla scelta di<br />
Bergamo, termino assicurando che anche in quest’ultimo<br />
segmento dell’anno la Maglia Azzurra<br />
continerà ad essere celebrata, come pure i 150 anni<br />
dell’Unità d’Italia. Di questo e di altro ne riparleremo<br />
nel prossimo numero della rivista.
Nel precedente numero di Magliazzurra, tra<br />
le tante belle iniziative sul primo semestre<br />
2011 poste in essere, abbiamo riportato, sia a<br />
pagina 10, sia a pagina 27, la realizzazione di<br />
un film in lungometraggio intitolato: “Campioni<br />
livornesi”. Filmato prodotto dalla nostra<br />
sezione di Livorno e diretto dal regista Rossano<br />
Vittori, che ha avuto il migliore dei successi,<br />
anche perché il sottotitolo aggiungeva<br />
“Livorno, la sua Provincia, terra di arte, sport<br />
e campioni”.<br />
Un film a 360 gradi quindi, in cui sono ricordati<br />
personaggi della cultura come Amedeo<br />
Vita ANAOAI<br />
REDAZIONE<br />
CIAMPI COMMOSSO DAL FILMATO DEI CAMPIONI LIVORNESI<br />
“Orgoglioso di questa terra”<br />
Modigliani, Pietro Mascagni, Giovanni Fattori,<br />
Domenico Guerrazzi ed altri, il tutto accompagnato<br />
dalla preziosa colonna sonora del<br />
Maestro Riccardo Moretti.<br />
Il Presidente della Sezione Rodolfo Graziani,<br />
che più di tutti si è battuto per la realizzazione<br />
dell’opera ed ottenuto l’indispensabile supporto<br />
delle Teche-RAI dell’Istituto Luce, della<br />
Mediateca Regionale Toscana, ha inviato al<br />
Senatore Emerito Carlo Azeglio Ciampi, considerato<br />
il più livornese dei livornesi, una copia<br />
della pellicola, ricevendo subito dopo la lettera<br />
che riportiamo di seguito. (R.R.)<br />
Gentilissimo Presidente,<br />
ho ricevuto la Sua cortese lettera con la quale mi invia il DVD contenente il film-documentario<br />
“Livorno e la sua Provincia, terra di arte, sport e campioni”, realizzato a cura della Sezione di Livorno<br />
dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia.<br />
Ho molto apprezzato l’attenzione che Ella ha voluto riservare alla mia persona e per questo La ringrazio<br />
di cuore, pregandola di estendere il mio grazie a tutta la Sezione livornese dell’Associazione.<br />
È inutile dirLe che la visione del documentario mi ha commosso, riportando alla mia mente tantissimi<br />
ricordi di gioventù e rinnovando il mio orgoglio di appartenere ad una terra che ha prodotto un grande<br />
numero di campioni (non immaginavo fossero così tanti!) ed ha fornito, ieri e oggi, un esempio di<br />
impegno e di educazione sportiva e civile che merita il più ampio ed appassionato elogio.<br />
Le immagini del film, fluide ed efficaci, mi hanno fatto rivivere persone e momenti per me indimenticabili,<br />
come la figura di Federico Caprilli, inventore di un modo nuovo di cavalcare che ha fatto scuola,<br />
in tutto il mondo, oppure i grandi schermidori livornesi e i campioni di canottaggio, e tanti altri che<br />
non mi è possibile citare singolarmente.<br />
Ciò che mi ha colpito favorevolmente è come il documentario riesca a fornire una rappresentazione<br />
quasi “plastica” del legame strettissimo che Livorno ha con lo sport. Ciò mi conferma nella convinzione<br />
che proprio lo sport rappresenti uno degli aspetti più significativi dell’identità civile della città ed una<br />
componente essenziale della forte coesione sociale che tradizionalmente ne caratterizza il territorio.<br />
Le esprimo il più vivo apprezzamento per l’iniziativa ed invio a tutti i miei più cordiali saluti.<br />
Roma, 11 giugno 2011 Carlo Ciampi<br />
PAGINA 5<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
WWW.FIVB.ORG<br />
Agonismo<br />
GIORGIO LO GIUDICE<br />
Imprese<br />
da grandi<br />
squadre<br />
La lunga marcia verso Londra si avvia faticosamente<br />
alla conclusione nel rispetto, per<br />
la maggior parte dei casi, delle previsioni<br />
della vigilia, grazie all’ottimo lavoro delle federazioni<br />
ed allo spirito di <strong>atleti</strong> e tecnici impegnati<br />
in questo difficile e faticoso cammino. Inutile dire<br />
che a complicare la vita ci saranno i famosi tagli<br />
di bilancio dovuti alla crisi economica, il ridimensionamento<br />
dei programmi e lo sport purtroppo,<br />
il Presidente Petrucci lo ha anticipato,<br />
non ne sarà esente. Ma tutto questo non ha impedito<br />
di gioire di fronte a tante imprese che gli<br />
<strong>atleti</strong> <strong>azzurri</strong> hanno saputo regalare in questi<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 6<br />
mesi estivi e nell’avvio dell’inverno. Due squadre<br />
sono riuscite a trovare la strada giusta: le ragazze<br />
della pallavolo condotte da quello stratega che<br />
è Massimo Barbolini e gli uomini della pallanuoto<br />
che Sandro Campagna ha guidato con acume<br />
tattico e grande psicologia facendo tornare in auge<br />
i fasti del settebello che da Londra ’48 non ha<br />
mai tradito.<br />
Vittoria nella coppa del Mondo nella lontana<br />
Tokio per le ragazze, oro iridato, superando mille<br />
peripezie per gli uomini in piscina, dove le ragazze<br />
fuori dal podio, dovranno rinviare ad aprile<br />
2012, nel torneo preolimpico di Trieste, la possibilità<br />
di sfilare il pass per i Giochi. Successi già<br />
metabolizzati, non resta che andare avanti e<br />
pensare fin d’ ora al podio olimpico. Le donne,<br />
per inciso, hanno vendicato con gli interessi critiche<br />
e quarto posto degli Europei di settembre.<br />
In tema di qualificazione olimpica, la prestazione<br />
più significativa è stata quella del tiro con<br />
l’arco. Nel Mondiale disputato a Torino in uno<br />
scenario tanto splendido quanto storico, le due<br />
nazionali si sono aggiudicate il pass olimpico sa-<br />
Sopra. Le ragazze di Barbolini festeggiano la vittoria ai<br />
Mondiali di Tokio. Assenti nella foto le azzurre Gioli, Del<br />
Core, Ortolani, impegnate in altre competizioni.
WWW.SHANGHAI-FINA2011.COM<br />
I ragazzi di Sandro Campagna in finale a Shanghai<br />
festeggiano la vittoria mondiale.<br />
lendo entrambe sul podio. Oro per le ragazze:<br />
Valeeva, Tomasi, Sartori, bronzo per gli uomini<br />
rimediato in extremis malgrado le precarie condizioni<br />
fisiche di Frangilli, con Nespoli e Galiazzo<br />
a tenere in piedi la situazione.<br />
Se dopo tre vittorie gli uomini del ciclismo stavolta<br />
hanno fatto cilecca, ci hanno pensato le ragazze<br />
a tenere alto l’onore. Infatti Giorgia Bronzini<br />
si è ripetuta confermando in volata il successo<br />
iridato del 2010. Una gemma limpida nel<br />
mondo delle due ruote dove da sempre purtroppo,<br />
regna il sospetto su ogni vittoria.<br />
Detto velocemente del grande successo dei Mondiali<br />
di rugby in Nuova Zelanda vinti dai padroni<br />
di casa, dove l’Italia è rimasta ancora una volta<br />
fuori dai quarti sconfitta dall’Irlanda, ritornando<br />
agli sport <strong>olimpici</strong> (Il rugby lo è soltanto<br />
per la disciplina a 7), non si può non mettere al<br />
vertice la grande prestazione degli schermitori<br />
all’appuntamento iridato di Catania. Battuto un<br />
record storico che durava dai tempi di Nostini e<br />
Mangiarotti, tredici medaglie conquistate in totale.<br />
Spicca ovviamente la vittoria dell’eterna Valentina<br />
Vezzali che in finale ha sconfitto un’altra azzurra,<br />
la Di Francisca, così come è di grande rilevanza<br />
la tripletta tra gli uomini: Cassarà, Aspromonte<br />
e Avola a riempire i tre gradini del podio.<br />
Ancora un altro grande, Aldo Montano, a vincere<br />
PAGINA 7<br />
agonismo<br />
l’oro individuale, con il corollario del terzo posto<br />
di Aspromonte nella sciabola. Infine il successo<br />
di Pizzo nella spada maschile. A completare il<br />
trionfo i piazzamenti a squadre, l’argento delle<br />
ragazze del fioretto, ed il bronzo della sciabola<br />
maschile e della spada femminile. Il pericolo è di<br />
arrivare a Londra gravati da troppe attese e responsabilità.<br />
Il tiro a volo che ha già fatto il pieno di carte<br />
olimpiche, gioisce per Massimo Fabbrizi oro nella<br />
fossa olimpica e per le molte affermazioni tra<br />
gli juniores, dove arriveranno i campioni di domani.<br />
Anche il pugilato ha fatto il suo dovere ai Mondiali<br />
di Baku. Forse ci si aspettava qualche medaglia<br />
in più, due i bronzi conquistati da Domenico<br />
Valentino e Vincenzo Mangiacapre. Ma l’obiettivo<br />
era la qualificazione olimpica centrata,<br />
oltre che dai due citati, anche da Roberto Cammarelle,<br />
Vincenzo Picardi e Vittorio Parrinello.<br />
In precedenza la carta l’aveva conquistata anche<br />
Clemente Russo, per cui sono sei al momento<br />
gli <strong>azzurri</strong> per Londra, ma esistono possibilità<br />
concrete che un altro paio possano raggiungere<br />
l’obiettivo. Stesso discorso per il pentathlon, dove<br />
agli Europei il sesto e ottavo posto di Federico<br />
Giancamilli e Pier Paolo Petroni, hanno dato<br />
il lasciapassare per le Olimpiadi.<br />
Il sempre discusso calcio si è qualificato per la<br />
WWW.POLIZIADISTATO.IT/BIZZI<br />
Le azzurre Vezzali e Di Francisca ai Mondiali di<br />
scherma a Catania.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
WWW.COPENHAGEN2011.DK<br />
agonismo<br />
fase finale degli Europei, con un ruolino perfetto,<br />
vincendo facile il suo girone con il record assoluto<br />
degli otto gironi dei gol subiti, soltanto<br />
due, ed un buon gioco messo in mostra. Peccato<br />
che gli infortuni a lungo termine di Rossi e Cassano<br />
costringeranno il ct Prandelli ad operare<br />
dei cambiamenti, sicuramente però la squadra<br />
in terra di Polonia ed Ucraina saprà fare bene.<br />
Ai Mondiali di nuoto le medaglie d’oro di Federica<br />
Pellegrini nei 200 e 400 e quelle di Luca Dotto<br />
nei 50 sl e Fabio Scozzoli nei 100 rana, hanno<br />
mandato un bel messaggio considerando che anche<br />
le tre staffette maschili hanno raggiunto il<br />
traguardo qualificazione. Ci sarà tempo per<br />
completare la squadra.<br />
Tempo che purtroppo è sempre meno per una<br />
<strong>atleti</strong>ca che non riesce a risollevarsi. Dalla Corea<br />
dove si sono disputati i Mondiali, solo qualche<br />
piccolo segno di risveglio e nessuna medaglia.<br />
Per il Presidente Arese ed il suo Consiglio<br />
ci sarà da lavorare duro, oltre a sperare nel recupero<br />
di qualche acciaccato, primo fra tutti Andrew<br />
Howe. Ma basterà?<br />
Detto che il taekwondo ha qualificato ai Mondiali<br />
la coppia ormai collaudata di Sarmiento e<br />
della Calabrese, notizie poco incoraggianti sono<br />
arrivate dalle due rassegne iridate di lotta e judo.<br />
Nella prima disciplina si è distinto il solo Andrea<br />
Minguzzi che ha sfiorato il podio ma deve<br />
ancora qualificarsi per i Giochi.<br />
Nel judo invece pur nell’ambito<br />
di una rassegna<br />
senza acuti, le qualificazioni<br />
sono alla portata di<br />
almeno otto <strong>azzurri</strong>, in attesa<br />
di recuperare il migliore,<br />
Elio Verde, operato<br />
che dovrebbe iniziare il<br />
prossimo anno la caccia ai<br />
punti che gli darebbero la<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 8<br />
Copenhagen, l’azzurra<br />
Bronzini sul podio.<br />
FITARCO<br />
Torino, Piazza Castello, le azzurre Valeeva, Tomasi e<br />
Sartori con il tecnico Park festeggiano l’oro a squadre<br />
nell’arco olimpico.<br />
possibilità di recuperare il tempo perduto e<br />
battere la sfortuna che lo ha inseguito.<br />
Anche la ginnastica a Tokio ha mancato di poco<br />
l’obiettivo. None le ragazze, miglior piazzamento,<br />
mentre tra gli uomini Morandi è rimasto ai<br />
piedi del podio. Per Londra se ne riparla ora a<br />
gennaio. Discorso che vale pari pari per i pesi<br />
dove le due formazioni azzurre hanno mancato<br />
la qualificazione con la squadra e dovranno sperare<br />
negli Europei di Antalia nel 2012 per riuscirci.<br />
Individualmente c’è stato uno storico argento<br />
nello strappo per la Capaldini con ovvio<br />
record italiano.<br />
I motori questa volta non hanno lasciato molte<br />
tracce positive. Anonima la Ferrari nel Mondiale<br />
F1, anonimi i nostri campioni sulle due ruote:<br />
Valentino Rossi sempre indietro e Biaggi anche<br />
sfortunato con una frattura al piede che lo ha<br />
estromesso dalla battaglia per il titolo superbike<br />
che era in suo possesso. Poi la tragedia di Marco<br />
Simoncelli, il nostro giovane centauro più promettente,<br />
deceduto dopo una caduta. Un campione<br />
che ci lascia con grande tristezza e rimpianto<br />
per quella che poteva essere la sua carriera<br />
che lo aveva già visto campione del mondo<br />
nella 250.<br />
Infine, è notizia dell’ultima ora, Enrico Fabris<br />
lascia l’agonismo. Il campione olimpico del<br />
ghiaccio, trionfatore a Torino 2006, ha detto basta.<br />
Non ha più stimoli e giustamente non vuole<br />
trascinarsi in giro per il mondo a competere da<br />
comprimario. Una scelta giusta che lo onora.
Settimana<br />
Azzurra<br />
in Sicilia<br />
A Z<br />
Dalla alla<br />
la sintesi, le immagini,<br />
il racconto,<br />
le riflessioni…<br />
Vita ANAOAI<br />
ROBERTO ROBERTI
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 10<br />
A come Azzurri<br />
Nel corso dei conversari e dei dibattiti delle giornate siciliane è emerso il<br />
concetto, anche in chiave socio-analitica, che sia più facile divenire Azzurri,<br />
che rimanerlo anche al termine dell’agonismo. Sembra un paradosso perché<br />
divenire Azzurri è la risultante di volontà, sacrifici, allenamenti, rinunce,<br />
spese, impegni, delusioni, sconfitte, vittorie ed altre componenti che tutti<br />
noi abbiamo vissuto per arrivare poi alla gioia della “prima volta in<br />
Nazionale”. Valori che dovrebbero rimanere nell’animo e nella mente per<br />
tutta la vita. Così come facciamo noi dell’Associazione (non proprio tutti<br />
purtroppo!). Al di fuori dell’ANAOAI ci sono (altro purtroppo…) migliaia di<br />
<strong>azzurri</strong> che non sentono più nulla per la loro maglia azzurra.<br />
Noi li consideriamo ex <strong>azzurri</strong>; loro non sappiamo cosa si ritengono.<br />
B comeBaronessa La “storica” aristocratica di Carini,<br />
protagonista del poema siciliano che narra le<br />
molte storie della vita e della morte avvenuta<br />
nel 1503. Evento trasformato da Vincenzo<br />
Bellini in musica, come ci è stato illustrato<br />
dalla bravissima e cortese guida durante la<br />
visita all’imponente Castello di Carini.<br />
C Citta M<br />
come del are<br />
Il grande complesso turistico che ci ha ospitati per una settimana e<br />
meravigliati per tutta la sua funzionalità. Venti alberghi, tutti con<br />
finestre e terrazze rivolte al mare, in mezzo ad un insieme di verde, di<br />
vialetti nel cui interno sono situate quattro piscine, di cui una olimpica.<br />
Ed ancora: dieci campi da tennis, due di pallavolo e pallacanestro, campi<br />
di bocce e di minigolf, un poligono di tiro con l’arco, un anfiteatro. Il tutto<br />
completato da due ristoranti, chioschi-bar, centro commerciale, boutique,<br />
una hall principale accogliente, comoda, pratica. Concludo con la<br />
bellissima e modernamente dotata Sala Morgante dove abbiamo svolto un<br />
Convegno-dibattito di cui trattiamo alla successiva lettera “S”.
D comeDivertimenti Serate danzanti sulla terrazza principale con complessi<br />
musicali validi, specialmente la band “Mari e Monti”, che<br />
la sera della visita al Castello di Carini, dopo la<br />
estemporanea ed apprezzata cena siciliana, ci ha dedicato<br />
in esclusiva un’ora di spettacolo, cantata e suonata, di<br />
musica in dialetto siciliano con preventiva traduzione in<br />
italiano. Brillanti anche le serate presso la discoteca, con<br />
animatori poliglotti che anche in altri settori, piscine ad<br />
esempio, hanno intrattenuto al meglio gli ospiti.<br />
E come pigoni<br />
E<br />
Termine che non significa “i<br />
nostri predecessori”, che se si<br />
vuole grecizzare la nostra lingua<br />
sono gli “eponimi”. Quindi noi<br />
siamo <strong>atleti</strong> epigoni dei nostri<br />
grandi <strong>atleti</strong> del passato. E<br />
sempre in questa ottica saremo e<br />
già siamo gli eponimi dei nostri<br />
<strong>atleti</strong> giovani. Anche di questo<br />
abbiamo trattato nei conversari<br />
siciliani.<br />
G come Garibaldi<br />
H come H<br />
Ottava lettera dell’alfabeto italiano,<br />
che non ha suono proprio.<br />
Figurativamente equivale a nulla.<br />
Quindi “acca” da dire in negativo<br />
sulla Settimana Azzurra in Sicilia.<br />
PAGINA 11<br />
vita ANAOAI<br />
Fcome Fraternizzare<br />
Termine che, riprendendolo dal vocabolario, recita<br />
testualmente: “stringere rapporti di amicizia, specie con chi<br />
prima era ostile o nemico” e, per estensione “fare amicizia”.<br />
Questa esplicitazione non è diretta a noi dell’Associazione ma<br />
alle centinaia di ospiti esteri incontrati alla Città del Mare,<br />
con preponderanza di russi, seguiti da bulgari, svedesi, danesi,<br />
tedeschi, belgi e olandesi. È stato un piacere reciproco il<br />
legame che ha coinvolto tutti, specie i meno giovani che,<br />
ricordando l’inizio degli anni quaranta con l’Europa stravolta,<br />
hanno avuto modo di commuoversi. Ovviamente per la gioia.<br />
Andare in Sicilia, rivedere e ricordare nomi di località storiche quali<br />
Marsala, Calatafimi, porta naturalmente a parlare di Giuseppe Garibaldi.<br />
Trovarsi nella terra dei Mille, di cui oltre trecento erano bergamaschi,<br />
viene spontaneo ricordare i prodromi delle loro battaglie avvenute nell’Isola<br />
e che dieci mesi dopo avrebbero portato all’Unità d’Italia. E naturalmente il<br />
nome e le prodezze di Garibaldi. Anche se queste note sono improntate ad<br />
una mera cronaca, non si può non ricordare come a Calatafimi Nino Bixio,<br />
pur essendo uomo arditissimo, dicesse ad un certo momento a Garibaldi:<br />
“Generale temo che bisognerà ritirarsi”, e che ne ricevesse la spartana<br />
risposta: “Qui si fa l’Italia o si muore”.<br />
I come I nnovativo<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
Termine semplice ed adatto alla Settimana Azzurra che, dopo<br />
tante ipotesi di iniziative analoghe, non eravamo mai riusciti a<br />
realizzare in chiave <strong>nazionale</strong>. E viste come sono andate le cose<br />
appare necessario ricorrere al termine contrario: Ripetitivo.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
M M<br />
come are<br />
Il mare di Castellammare del Golfo, nostro grande specchio<br />
giornaliero, ha costituito una gradevole sorpresa per chi non<br />
lo conosceva. Eppure il porto di Castellammare sorge sulle<br />
vestigia dell’antico porto di Segesta. Un golfo dal mare così<br />
azzurro da richiamare il colore delle nostre maglie,<br />
sembrava quasi un lago esteso tra Punta di Sòlano e<br />
Terrasini. Ed eravamo in tanti verso le sette della sera ad<br />
assistere, dalla grande terrazza dell’albergo, al tramonto del<br />
sole che malinconicamente si tuffava nel mare, ormai blu.<br />
Uno spettacolo nello spettacolo.<br />
O O<br />
come limpico<br />
Anche in questa occasione nel corso del Convegno si sono<br />
confusi i termini, che riteniamo opportuno ripetere. Olimpico è<br />
colui che ha partecipato ad una o più Olimpiadi. Olimpionico è<br />
colui che ha vinto una Olimpiade. Aggiungiamo che Azzurro è<br />
colui che ha gareggiato con la propria Nazionale ad altre gare<br />
internazionali. Comunque, nella nostra Associazione non<br />
risentiamo di queste differenze. Noi nel nostro ambito siamo<br />
tutti uguali, cioè Azzurri.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 12<br />
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
L<br />
come Labaro<br />
Trattandosi di prima volta non c’erano direttive ed inviti a portare i<br />
Labari Sezionali (anche se abbiamo apprezzato quelli di Grosseto e<br />
Verona). Nell’occasione è sempre apparso ed apprezzato quello della<br />
Sezione di Palermo, che si era assunta l’onere dell’organizzazione.<br />
Comunque, era bello vederlo spiccare nella grande hall dell’Albergo<br />
Arca ammirato anche dai 2000 ospiti stranieri del villaggio.<br />
N N<br />
come umero<br />
Il gruppo ANAOAI era composto da<br />
ottanta persone tra soci e familiari.<br />
Molte assenze erano giustificate per<br />
esigenze scolastiche dei figli, altre per<br />
altre motivazioni. Comunque,<br />
trattandosi di prima volta l’iniziativa<br />
può essere considerata riuscita. A<br />
questo punto potremmo ricorrere ai<br />
soliti luoghi comuni, tipo “pochi ma<br />
buoni”, “gli assenti hanno sempre<br />
torto”. Non lo facciamo, citando solo le<br />
Sezioni che erano rappresentate.<br />
Ovviamente in ordine alfabetico:<br />
Bergamo, Castelli Romani, Firenze,<br />
La Spezia, Lecco, Palermo, Padova,<br />
Pordenone, Roma, Verona. Il nostro<br />
gruppo, tra l’altro, andava dallo<br />
scrivente, decano di 89 anni, alla<br />
piccola Anita, nipote di Zanella di<br />
appena 6 mesi. Una notevole<br />
differenza che non si è mai avvertita.<br />
P comeP alermo<br />
Il riferimento è alla Sezione ANAOAI di Palermo ed al suo<br />
solerte Presidente Leonardo Sorbello. Il buon Nando (così lo<br />
chiamano tutti) è stato l’ideatore, l’organizzatore di tutta la<br />
Settimana siciliana, accettando con signorilità e pazienza<br />
tutte le richieste, logiche o meno. Aiutato da un paio di<br />
amici, tra cui il simpatico Paolo Russo, ha risolto tutti i<br />
problemi, presunti o reali, meritando l’apprezzamento e<br />
l’amicizia del gruppo. Anche in altra veste – presentatore e<br />
guida – ha raggiunto il massimo. Grazie Nando!
Q come Quadri<br />
PAGINA 13<br />
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
La pittrice Giuseppa Matraxia ci ha reso omaggio con una mostra di qualità intitolata “La mia<br />
Terra”. Siamo stati presenti al vernissage ed abbiamo apprezzato le tele esposte. Così come<br />
abbiamo condiviso le parole riportate sul catalogo della mostra sul quale figurava anche il nostro<br />
logo associativo. Il Prof. Salvatore Antovino, Direttore della Galleria Civica di Monreale, volendo<br />
sintetizzare il tutto ha scritto: “In una poetica interpretazione dello splendore paesaggistico della<br />
nostra Isola, l’animo sensibile di Giuseppa Matraxia magistralmente imprime nelle tele il suo<br />
intenso amore per la natura e per la sua terra natia. La pittrice con grandissima maestria scenica<br />
presenta descrizioni paesaggistiche dal grande richiamo lirico”. Ringraziamo la Signora Matraxia<br />
per l’onore riservatoci, con i sinceri complimenti per le belle opere esposte.<br />
R<br />
Rcome itornare<br />
È questo il desiderio espresso da tutti i<br />
radunisti del gruppo ANAOAI, magari<br />
spostando il periodo di una settimana, per<br />
far terminare gli esami di scuola media e<br />
di maturità, e soprattutto di “partire” un<br />
mese prima con la programmazione e<br />
l’informazione, anticipando quindi le<br />
notizie parlandone a marzo, in occasione<br />
dell’Assemblea Nazionale.<br />
S M<br />
come ala organte<br />
SL’elegante salone conferenze dell’Hotel Arca,<br />
dove abbiamo svolto la nostra “conferenzadibattito”sui<br />
100 anni della Maglia Azzurra. Una<br />
bella serata presentata da Sorbello e, dopo le<br />
parole di saluto del Presidente Baraldi,<br />
sapientemente condotta e modulata dal<br />
giornalista Roberto Gueli, Capo Servizio RAI per<br />
la Sicilia. Ha iniziato lo scrivente che in pochi<br />
minuti, partendo dall’Inghilterra, patria del<br />
calcio, è arrivato al 6 gennaio 1911, giorno in cui<br />
la Nazionale Italiana ha disputato la partita<br />
contro l’Ungheria, indossando per la prima volta<br />
quello che sarebbe divenuto da allora il simbolo<br />
dello sport italiano: la Maglia Azzurra. Molto<br />
apprezzata la presenza dell’Assessore allo<br />
Sport della Provincia di Palermo Dott.<br />
Michele Nasca, che si è compiaciuto<br />
dell’iniziativa, ricordando le sue qualità di<br />
valente giocatore di pallavolo; quindi atleta,<br />
tra <strong>atleti</strong>. Dinamica la presenza dell’Assessore<br />
allo Sport del Comune di Carini, Vincenzo<br />
Marcianò, ciclocrossista azzurro di qualche<br />
anno prima. Hanno completato gli interventi i<br />
giornalisti Giuseppe Bagnati e Gaetano<br />
Scanzo, coautori del libro presentato<br />
nell’occasione dedicato a Francesco Calì,<br />
primo capitano della Nazionale di Calcio nelle<br />
due partite, contro Francia e Ungheria,<br />
disputate nel 1910. Il libro narra la loro storia<br />
e quella difficile degli inizi dello sport<br />
siciliano. Libro che tra poco entrerà nei nostri<br />
ranghi. Ultimo, ma non ultimo, un<br />
compiacimento a tutto il gruppo ANAOAI che<br />
ha riempito il Salone d’Onore, pronto ad<br />
applausi e pertinenti domande.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
T<br />
Tcome empo<br />
Si tratta di uno spazio indefinito<br />
nel quale si verifica l’inarrestabile<br />
fluire degli eventi, in una<br />
successione illimitata di istanti.<br />
Sarebbe stato bello poterlo fermare<br />
o quanto meno rallentare. Alla<br />
Settimana Siciliana il tempo è<br />
volato. Voto zero.<br />
Come tempo metereologico, cioè<br />
come elementi che caratterizzano<br />
l’atmosfera, è stato bellissimo.<br />
Voto dieci.<br />
Vcome Verita<br />
Non ci sentiremmo in pace<br />
con noi stessi se non usassimo<br />
questo termine, che corrisponde a<br />
una determinata realtà. Pertanto,<br />
scusaci caro Presidente Baraldi, se<br />
non dicessimo che hai destato<br />
l’ammirazione di tutti.<br />
Nelle condizioni fisiche, dopo il<br />
triste investimento motociclistico<br />
che hai subito, sei stato sempre<br />
presente, forse l’unico, a tutte le fasi<br />
della Settimana. Hai costituito un<br />
esempio di volontà, di fermezza, di<br />
stoicismo, apprezzato da tutti,<br />
anche dagli ospiti stranieri della<br />
Città del Mare.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 14<br />
come nita d<br />
Abbiamo voluto<br />
improntare queste note<br />
alfabetiche su una forma<br />
scherzosa, fermo restando<br />
il rispetto per gli<br />
argomenti per i quali<br />
erano opportune<br />
riflessioni serie. Possiamo<br />
assicurare però che non c’è stato un giorno in cui<br />
non abbiamo parlato dei 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia. Senza retorica, come da nostra<br />
abitudine, ma simbolicamente con il tricolore nel<br />
cuore e la maglia azzurra sulle spalle.<br />
’ U U Italia<br />
Z come Zuzzurellone<br />
Ultima parola del vocabolario italiano che così lo definisce: “Ragazzo o<br />
persona adulta che si diverte con il gioco e lo scherzo”. Quando è<br />
opportuno, come in questo caso, aggiungiamo noi.
Gli Atleti Azzurri<br />
in visita a Marsala<br />
Sulle orme<br />
dei Mille<br />
Il Comune di Marsala<br />
Della nostra settimana Azzurra in Sicilia,<br />
Marsala rappresenta la meta storica<br />
per eccellenza, e noi non potevamo mancare.<br />
Le vie della città ci accolgono in un<br />
caldo pomeriggio di fine giugno, la nostra<br />
entrata attraverso Porta Garibaldi<br />
non è proprio come quella che fecero i<br />
garibaldini l’11 maggio 1860, comunque<br />
un certo ordine si intuisce anche tra le<br />
file degli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia<br />
in visita a Marsala.<br />
Le eleganti magliette bianche personalizzate<br />
con il logo della “Settimana Azzurra<br />
in Sicilia” creano attorno a noi un<br />
alone di curiosità, siamo osservati!! I più<br />
curiosi si fanno avanti chiedendo: “Chi<br />
siete?” — “Atleti Azzurri” — (pausa di<br />
consultazione) — “Che sport fate?”. Varie<br />
risposte per le varie specialità, così<br />
abbiamo familiarizzato con i marsalesi,<br />
facendo capire che, in qualche modo, a<br />
rendere onore all’Italia nel nostro piccolo<br />
avevamo contribuito anche noi con lo<br />
sport.<br />
Il Sindaco, l’Avvocato Oreste Socrate<br />
Alagna ci riceve nei Saloni del Palazzo<br />
Municipale, edificio storico che mostra<br />
Marsala. Entrata degli Azzurri a Porta Garibaldi.<br />
PAGINA 15<br />
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
Marsala. L’Ass. allo Sport con i big dell’organizzazione<br />
tutta la sua magnificenza con arazzi e opere di<br />
pregio. Foto di rito e scambio dei doni con il<br />
Presidente Baraldi. Nel giardino del Comune,<br />
dove eravamo tutti riuniti per le foto con il Presidente<br />
del Consiglio Comunale Avvocato Vincenzo<br />
Carini, si respira un’aria importante,<br />
forse anche i Mille avevano sostato su quella<br />
fontana.<br />
Le Cantine Florio<br />
Che stavamo visitando un’Azienda storica e<br />
importante, lo avevamo intuito dalla maestosità<br />
degli edifici, poi la storia cominciò ad entrarci<br />
dentro, la passione con la quale la guida<br />
illustrava gli enormi tini e botti ci fece capire<br />
che eravamo in un luogo straordinario, specia-<br />
Marsala. Cantine Florio.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 16<br />
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
le e che anche a distanza di secoli conservava e<br />
trasmetteva tutto il suo fascino.<br />
La storia dei Florio è la storia di gran parte<br />
della Sicilia, ma anche dell’Italia, il Casato<br />
contribuì con le proprie attività economiche a<br />
far prosperare il paese per terra e per mare.<br />
Determinante fu il contributo dei Florio, delle<br />
signorie locali e dei commercianti inglesi allo<br />
sbarco dei Mille, ognuno aveva il proprio tornaconto<br />
economico. L’entrata a Marsala, a detta<br />
dei locali, per Garibaldi fu quasi una passeggiata,<br />
almeno fino a Calatafimi, dove i Borboni<br />
dettero vera battaglia. Purtroppo nulla poterono<br />
i marsalesi e i signori Florio contro i bombardamenti<br />
del secondo conflitto mondiale, che<br />
rasero al suolo le cantine inondando di pregiatissimo<br />
marsala le vie cittadine. Era l’inizio<br />
della disfatta economica, la fine di un’epopea.<br />
Il Museo Garibaldino<br />
La nostra scoperta di Marsala, questa città di<br />
quasi 40.000 abitanti, continua per le vie cittadine<br />
accompagnati dalle eloquenti spiegazioni<br />
della Presidente dell’Ufficio Turistico, per l’occasione<br />
nostra guida. Il Museo Garibaldino si<br />
presenta con una veste moderna, ci fa comprendere<br />
con quali mezzi e con quanto ardore i<br />
Mille hanno da Marsala iniziato a rendere libero<br />
il nostro Paese. C’è proprio tutto comprese le<br />
foto, i nomi, la provenienza di Mille, e ognuno<br />
di noi cerca nelle grandi liste il nome di un probabile<br />
avo. La nostra interessante visita si conclude<br />
verso le 20.00, un po’ stanchi ma sazi di<br />
Storia e di Italianità.<br />
Lo Stagnone<br />
Non molto sazio è il nostro stomaco che si prepara<br />
ad un banchetto di squisitezze. Ma prima<br />
di giungere alle mete culinarie, lo Stagnone ci<br />
regala un tramonto mozzafiato in una laguna<br />
con le saline, circondata da enormi mulini a<br />
vento, che sembravano appositamente collocati<br />
per soddisfare l’occhio avido del turista, o per
le scene di un film d’altri tempi. Guardiani<br />
enormi e silenziosi i mulini ci osservano, noi dimentichi<br />
dei nostri trascorsi tricolori, tutti diete<br />
e muscoli, ci lanciamo su tavole imbandite di<br />
ogni ben di Dio che la terra e il mare di Sicilia<br />
ci offreno. Specialità culinarie eccezionali, vini<br />
prestigiosi vengono sportivamente battuti. Anche<br />
a tavola la Maglia Azzurra trionfa. È da<br />
tutti risaputo che l’alimentazione è alla base di<br />
ogni buon risultato agonistico. Grazie Marsala,<br />
Grazie Sicilia!<br />
vita ANAOAI<br />
SETTIMANA AZZURRA IN SICILIA<br />
Concludiamo sul nostro pellegrinaggio a Marsala<br />
riportando l’Ordine del Giorno di Giuseppe<br />
Garibaldi vergato il 16 maggio 1860 dopo la<br />
vittoriosa battaglia di Calatafimi.<br />
FIORENZO ZANELLA<br />
Marsala. Dall’alto, l’Ordine del Giorno di Garibaldi<br />
(www.garibaldi200.it), lo Stagnone, piatti tipici e il<br />
gruppo degli Azzurri davanti al Museo Garibaldino.
Recensioni<br />
REDAZIONE<br />
Tra sport e storia<br />
Francesco Calì,<br />
il primo capitano<br />
La nostra biblioteca si è arricchita di un altro<br />
libro che onora lo sport e nell’occasione quello<br />
siciliano.<br />
Francesco Calì è divenuto, partendo da modeste<br />
origini, un personaggio degli inizi della storia<br />
calcistica italiana, tanto da essere stato il<br />
capitano della Nazionale italiana di calcio nelle<br />
prime due partite disputate nel 1910, rispettivamente<br />
a Milano il 15 maggio contro la<br />
Francia ed il 26 maggio a Budapest. Divenendo<br />
successivamente arbitro, allenatore, commissario<br />
tecnico della Nazionale.<br />
Riportiamo di seguito questa interessante sintesi<br />
di Calì e dei difficili avvii del nostro calcio<br />
scritta da due scrittori anch’essi siciliani: Giuseppe<br />
Bagnati e Gaetano Sconzo.<br />
Il 15 maggio 1910 la Nazionale italiana di calcio<br />
disputa il primo incontro della sua storia<br />
contro la Francia, il suo capitano si chiama<br />
Francesco Calì. Questo libro racconta le imprese<br />
del terzino siciliano.<br />
Nato a Riposto nel 1882, Calì comincia a giocare<br />
a calcio in Svizzera, dove era emigrato da<br />
bambino con la famiglia.<br />
Dopo l’esperienza a Zurigo e Ginevra, la famiglia<br />
Calì torna in Italia e il giovane Francesco,<br />
detto Franz, gioca prima nel Genoa e poi nell’Andrea<br />
Doria.<br />
Nel 1910 la convocazione in Nazionale, di cui<br />
diventa il capitano.<br />
È un calcio da pionieri, con abbigliamenti arti-<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 18<br />
gianali, le trasferte sono organizzate alla meglio<br />
con panini al seguito ed errori di percorso.<br />
Dopo aver smesso di giocare, Calì resta nel giro<br />
della Nazionale, facendo parte della commissione<br />
tecnica che decideva la formazione<br />
degli <strong>azzurri</strong>; lo farà per 13 partite, partecipando<br />
alle Olimpiadi di Anversa del 1920.<br />
Dopo aver chiuso col calcio, Calì diventa a Genova<br />
editore di cartoline.<br />
Il primo capitano.<br />
Francesco Calì e la Nazionale<br />
Giuseppe Bagnati, Gaetano Sconzo<br />
Antipodes 2011<br />
112 p.<br />
Euro 12,00
Lo Sport<br />
nella sua<br />
forma<br />
migliore<br />
PAGINA 19<br />
Eventi<br />
ROBERTO ROBERTI<br />
A Rimini la prima kermesse<br />
<strong>nazionale</strong> dello sport<br />
Dal 9 all’11 settembre scorso Rimini ha ospitato la<br />
prima grande kermesse <strong>nazionale</strong>, organizzata a<br />
seguito di una joint venture tra CONI Servizi Spa<br />
ed al consorzio di Rimini Fiera.<br />
Si è trattato di una occasione che ha accomunato le<br />
Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive<br />
Associate, gli Enti di Promozione, le Associazioni Sportive<br />
Benemerite con aziende e sponsor, mediante esposizioni e<br />
dimostrazioni indoor nei grandi spazi del bellissimo comprensorio<br />
fieristico della brillante città romagnola.<br />
Grande successo per la prima edizione della manifestazione<br />
frutto di accordi tra CONI Servizi Spa e Rimini Fiera Spa,<br />
conclusasi in tre giorni di divertimenti, esibizioni, competizioni,<br />
ma anche convegni, approfondimenti e incontri di affari,<br />
presenti numerose stelle dello sport di ieri e di oggi.<br />
Rimini.<br />
Da sinistra il<br />
Consigliere Vanoli,<br />
l’olimpionico<br />
Fosbury,<br />
il Presidente<br />
Nazionale Baraldi,<br />
l’olimpionico<br />
Berruti. Introduce<br />
il Presidente della<br />
Sezione di Padova<br />
Zanella.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
eventi<br />
Rimini. Un<br />
momento<br />
della<br />
cerimonia<br />
di apertura.<br />
Questo in strettissima sintesi<br />
quanto riportava l’ultimo comunicato<br />
stampa dell’Organizzazione,<br />
aggiungendo alcuni<br />
dati numerici: i visitatori sono<br />
stati 31.355, dei quali 484<br />
provenienti dall’estero, con<br />
grande affluenza di rappresentanti<br />
federali, organismi sportivi,<br />
sportivi, appassionati,<br />
pubblico generico e famiglie.<br />
Erano accreditati, inoltre, 163<br />
giornalisti, sono stati accertati<br />
55 milioni di “contatti” raggiunti<br />
con una copertura mediatica<br />
nelle fasce di maggiori<br />
ascolti dei principali telegiornali<br />
RAI e Mediaset, approfondimenti<br />
dei programmi sportivi<br />
delle TV satellitari e digita-<br />
Rimini. Dick Fosbury,<br />
Giacomo Crosa,<br />
Gianfranco Baraldi, al<br />
centr o del gruppo.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 20<br />
li, speciali network radiofonici,<br />
articoli dedicati su tutti i quotidiani<br />
sportivi, oltre al “Resto<br />
de Carlino”, la “Nazione”, il<br />
“Giorno” e “QS”.<br />
Dislocata su 12 padiglioni per<br />
140.000 metri quadri di superficie<br />
espositiva, con il coinvol-<br />
gimento di 50 organismi sportivi,<br />
la manifestazione ha ospitato<br />
centinaia di eventi, gare,<br />
esibizioni. Sports Days ha debuttato<br />
in grande stile, continuando<br />
l’impegno e l’interesse<br />
anche nel mondo degli affari,<br />
mediante 40 convegni specifici.<br />
In questo eccezionale contesto<br />
la nostra Associazione ha figurato<br />
al meglio incentrando la<br />
propria partecipazione su<br />
quattro riferimenti: uno stand<br />
elegantemente allestito, la cerimonia<br />
di consegna del Premio<br />
“Fiaccola Azzurra” al<br />
grande campione olimpico<br />
Dick Fosbury ed il Premio “Impresa<br />
e Sport” al Presidente<br />
del Consorzio “Mascalzone Latino”,<br />
noto armatore ed azzurro<br />
di vela Vincenzo Onorato.<br />
L’artistica esposizione nel padiglione<br />
centrale, denominato<br />
“Conference Area”, di 55 ma
Rimini. Il nostro visitatissimo stand, in primo piano Sandra Teolato, preziosa collaboratrice.<br />
Rimini. Altro prezioso collaboratore,<br />
Gianfranco Bernardi, qui con il<br />
campione Fosbury intento a firmare<br />
autografi.<br />
glie azzurre delle Federazioni<br />
del CONI, la partita di calcio<br />
tra una neonata formazione di<br />
Atleti Azzurri ed Olimpici (ovviamente<br />
non del calcio) e la<br />
ben collaudata squadra di Attori.<br />
Iniziativa di cui trattiamo<br />
in altra pagina.<br />
Tornando al nostro stand, possiamo<br />
serenamente affermare<br />
che è stato tra i più visitati, fotografati<br />
e apprezzati oltre che<br />
per la sua composizione e per i<br />
gadget offerti, anche per la costante<br />
presenza di Dick Fosbury<br />
(l’uomo che ha rivoluzionato<br />
dal 1968 il sistema del<br />
salto in alto). Ed il nostro ospite,<br />
tra l’altro Presidente della<br />
World Olympians Association,<br />
si è sempre reso disponibile<br />
per interviste, fotografie, riprese<br />
televisive, con grande di-<br />
PAGINA 21<br />
eventi<br />
sponibilità, signorilità, simpatia.<br />
Lo stand, come detto allestito<br />
al meglio, riportava pannelli<br />
con 40 copertine della nostra<br />
rivista Magliazzurra dedicate<br />
ad altrettanti campioni degli<br />
ultimi 12 anni, molti dei quali<br />
presenti.<br />
Inoltre, una artistica parete riportava<br />
di fronte a colori otto<br />
grandi disegni raffiguranti altrettante<br />
discipline.<br />
Su quella parete sono state apposte<br />
le firme di 185 Azzurri<br />
ed Olimpici, senza distinzione<br />
di meriti come da nostra tradizione<br />
associativa.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
eventi<br />
Premi “Fiaccola Azzurra” e “Sport e Impresa”<br />
Storie di imprese e di agonismo<br />
Nel corso dei tre Sports Days di Rimini erano<br />
previste, a cura della nostra Associazione,<br />
anche le cerimonie di consegna dei Premi “Fiaccola<br />
Azzurra” a Richard Fosbury, Campione<br />
Olimpico di salto in alto a Messico 1968 e “Sport<br />
e Impresa” a Vincenzo Onorato, noto Armatore<br />
Navale, grande campione di vela e Presidente<br />
del Consorzio “Mascalzone Latino”.<br />
Il presentatore e conduttore della bella cerimonia<br />
è stato il nostro socio Giacomo Crosa, noto<br />
giornalista sportivo e televisivo. Non a caso la<br />
scelta di Crosa era connessa anche alla sua<br />
qualifica di saltatore in alto, finalista all’Olimpiade<br />
1968 di Città del Messico vinta, come<br />
detto sopra, da Fosbury a metri 2,28, nuovo record<br />
olimpico e mondiale, con Crosa ottimo sesto<br />
classificato con il nuovo primato italiano di<br />
metri 2,24. Partendo da questo presupposto, è<br />
facile intuire come la presentazione di Crosa si<br />
sia subito trasformata in un’affettuosa reviviscenza<br />
dialogica tra i due avversari di quel<br />
giorno, divenuti grandi amici nella vita.<br />
Rimini. Cerimonia delle premiazioni.<br />
Da sinistra: Vannucci, Baraldi e Crosa.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 22<br />
Ricapitoliamo, come hanno fatto loro, il cammino<br />
delle due “scalate olimpiche”. Crosa con il<br />
suo stile “ventrale”, salta subito i due metri, rinunciando<br />
a saltare i metri 2,03; supera quindi<br />
al primo salto i metri 2,06, 2,09 e 2,12. Alla seconda<br />
prova supera i metri 2,14 stabilendo il<br />
nuovo primato italiano.<br />
Dei 13 <strong>atleti</strong> finalisti ne rimangono in gara solo<br />
6. Crosa si ferma a 2,14 concludendo al sesto<br />
posto, terzo degli Europei. Fosbury, intanto,<br />
continua a salire. La sua rincorsa è di otto passi,<br />
partendo quasi di fronte all’asticella; stacca<br />
con il piede destro ed a mezzo metro da terra<br />
inizia il “tuffo rovesciato”, che si conclude sui<br />
cuscini di gomma. Sull’asticella Fosbury arriva<br />
quasi completamente sdraiato, quindi richiama<br />
le gambe lentamente fino alla posizione verticale<br />
che raggiungono in caduta prima della<br />
“schienata”. Con questa tecnica, incoraggiato<br />
dal pubblico, che è tutto per lui, Fosbury eguaglia<br />
il record olimpico appena conseguito dal<br />
compagno di squadra Caruthers con m. 2,20. Ai<br />
metri 2,22 Caruthers sbaglia e si ferma, ma<br />
non Fosbury che giunge in solitario su metri<br />
2,24, superandoli al terzo tentativo, vincendo<br />
l’oro olimpico e dando inizio all’era del “Fosbury<br />
flop”.<br />
Forse questo racconto potrà essere troppo tecnico,<br />
ma esposto da Crosa alternandolo a battute<br />
scherzose in gergo italo-americano coinvolgono<br />
il folto uditorio, anche per le controbattute<br />
di Fosbury, dando vita ad un’inedita e divertente<br />
cronaca. Da evidenziare che nella sala<br />
sono presenti altri due <strong>olimpici</strong> di Messico 68:
Rimini.<br />
Avversari in gara<br />
e amici nella vita<br />
Richard Fosbury e<br />
Giacomo Crosa.<br />
Richard Douglas Fosbury (detto Dick)<br />
Nato a Portland, Oregon, nel 1947, saltatore in alto statunitense,<br />
è l’atleta che ha rivoluzionato la tecnica della sua<br />
disciplina a partire dai Giochi Olimpici di Città del Messico<br />
1968, tra l’altro profetizzando lui stesso “nel futuro tutti salteranno<br />
con me”.<br />
In pedana fin dal 1958, tra il 1962 ed il 1963 Fosbury elabora<br />
da solo un personalissimo stile di salto con cui affronta<br />
l’asticella di schiena (a differenza di quanto avviene nel<br />
cosiddetto “scavalcamento ventrale”, tecnica all’epoca<br />
adottata dagli specialisti). All’Università Fosbury riesce a<br />
convincere anche l’allenatore del “College”, Bernie Wagner,<br />
a lasciargli via libera nell’utilizzo del suo metodo innovativo.<br />
Fino al 1967 l’atleta desta solo curiosità, ma nell’anno<br />
olimpico compie enormi progressi, tanto che alle selezioni<br />
nazionali riesce a qualificarsi per l’Olimpiade del Messico,<br />
giungendo terzo con metri 2,21. Nei pronostici per il<br />
Messico ci si attendeva un podio composto da <strong>atleti</strong> di<br />
grande valore come lo statunitense Caruthers ed i sovietici<br />
Gavrilov e Borisov. Ma Fosbury è l’unico a superare i m.<br />
2,24, secondo Caruthers con m. 2,22 e terzo Gavrilov con<br />
m. 2,20. Da ricordare che in quella bellissima finale, l’azzurro<br />
Giacomo Crosa arrivò sesto con un ottimo salto di m.<br />
2,14, nuovo primato italiano.<br />
Dopo quella Olimpiade il ventunenne Fosbury si dedicò<br />
agli studi, diventando un eccellente ingegnere, fermo restando<br />
che il suo stile, definito “Fosbury Flop” è stato adottato<br />
da tutti i saltatori in alto tra<br />
cui la nostra Sara Simeoni vincitrice<br />
all’Olimpiade di Mosca<br />
1980 della Medaglia d’oro. Attualmente<br />
Fosbury è Presidente<br />
della World Olympians Association,<br />
di cui facciamo parte anche<br />
noi dell’ANAOAI.<br />
Rimini. L’olimpionico<br />
Nino Benvenuti consegna<br />
il Premio a Dick Fosbury.<br />
gli ostacolisti Eddy Ottoz e Sergio Liani che<br />
concludono la presentazione, raccontando della<br />
curiosità che aveva destato lo stile Fosbury al<br />
Villaggio Olimpico dove era attivo un campo di<br />
gara di <strong>atleti</strong>ca per gli allenamenti e più volte i<br />
nostri due ostacolisti si erano soffermati a<br />
PAGINA 23<br />
eventi<br />
guardare quello spilungone americano che faceva<br />
gli strani salti all’indietro, da loro definiti<br />
“a gambero”, ritenendoli inizialmente sistemi<br />
di allenamento per migliorare il classico “ventrale”.<br />
Ma dopo un paio di giorni si resero conto<br />
che era un nuovo tipo di salto in alto, sicuri<br />
che quel giovanottone avrebbe puntato a vincere<br />
l’Olimpiade.<br />
Terminato tra sinceri applausi il racconto dei<br />
tre, si procedeva al secondo premiato. Purtroppo<br />
l’Armatore ed atleta Vincenzo Onorato non<br />
era presente per improvvisi ed imprevisti motivi<br />
di lavoro. Il riconoscimento pertanto, dopo<br />
la lettura della motivazione, veniva consegnato<br />
al giovane Dott. Achille Onorato, primogenito<br />
figlio del destinatario, che ringraziava commosso<br />
per il gradito ed apprezzato omaggio reso<br />
al padre. (R.R.)<br />
Vincenzo Onorato<br />
Nato nel 1957 a Napoli discende, come quarta generazione,<br />
da una famiglia di armatori. Imprenditore di successo,<br />
laureato in economia marittima, attualmente è Presidente<br />
della Compagnia “Moby Lines”, società leader nei trasporti<br />
marittimi. Inoltre è Presidente del Consorzio velico “Mascalzone<br />
Latino” da lui fondato nel 1998, coniugando al<br />
meglio la sua vita professionale con la sua passione per la<br />
vela, divenendo socio agonista del Circolo Nautico di Roma,<br />
dopo esserlo stato dello Yacht Club Canottieri Savoia<br />
di Napoli. Il suo palmares velico conta molti successi, tra<br />
cui sei vittorie ai Campionati del Mondo, rispettivamente<br />
nella classe Farr 40 negli anni 2006-2007-2008, quindi una<br />
ciascuna nelle classi Ims (2000), Mumm 30 (2000), Isaf offshore<br />
World Championship (2006). Aggiudicandosi anche<br />
vittorie nella Giraglia, nella Regata dei Tre Golfi e nella Copa<br />
del Rey. Nel 2007, a seguito dei numerosi successi ottenuti<br />
è stato nominato “velista dell’anno”. Con l’ormai famosa<br />
barca “Mascalzone<br />
Latino” ha partecipato con<br />
ottime prestazione a due<br />
edizioni dell’“America Cup”.<br />
Rimini. Il Presidente Baraldi<br />
consegna il Premio ad<br />
Achille Onorato, figlio di<br />
Vincenzo Onorato.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
eventi<br />
Chiude i tre giorni di Rimini la partita di calcio Olimpici Azzurri-Nazionale Attori<br />
Amichevole sì... ma già si pensa alla rivincita<br />
Domenica 11 settembre, in chiusura della manifestazione<br />
di Rimini, si è svolta allo Stadio “Romeo<br />
Neri” della città l’attesa partita di calcio disputata<br />
tra la neonata squadra di Olimpici e Azzurri d’Italia<br />
— ovviamente non calciatori — e la Nazionale<br />
Attori, già collaudata da diversi anni. Il tutto per<br />
festeggiare i 100 anni della Maglia Azzurra indossata<br />
per la prima volta il 6 gennaio 1911 nell’incontro<br />
tra calciatori italiani ed ungheresi all’Arena Civica<br />
di Milano.<br />
In questi incontri amichevoli si dice che il risultato<br />
conti poco; ma chi perde, questa volta gli Azzurri,<br />
pensa sempre alla rivincita che tra qualche mese<br />
potrebbe aver luogo con gli Azzurri non calciatori più<br />
rodati rispetto alla prima edizione. Peraltro, sempre<br />
all’insegna del fair-play e dell’amicizia che caratterizzano<br />
queste “sfide”. Nella Nazionale Azzurri si<br />
sono generosamente impegnati grandi campioni<br />
quali Giuseppe Fioravanti, oro nei m. 100 e m. 200<br />
rana all’Olimpiade di Sidney 2000; Daniele Masala,<br />
che vanta due ori nel pentathlon moderno<br />
all’Olimpiade di Los Angeles 1984. Andrea Zorzi,<br />
campione del mondo di pallavolo a Rio de Janeiro<br />
1990 ed Atene 1994; Francesco Postiglione, medaglia<br />
di bronzo di pallanuoto ai Giochi Olimpici 1996<br />
ad Atlanta; Sandro Cuomo, campione olimpico di<br />
spada ad Atlanta 1996; Stefano Pantano, tre volte<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 24<br />
Rimini. La squadra degli Azzurri,<br />
Da sin. in piedi: il Team manager Roberto Vanoli, Piero<br />
Italiani (tuffi), Daniele Masala (pentathlon moderno),<br />
Nando Sorbello (<strong>atleti</strong>ca), Denny Urbinati (lotta),<br />
Roberto Magalotti (Dirigente CONI), Thomas Raccagni<br />
(lotta), Luigi De Villa (bob), Davide De Pasquale (lotta),<br />
Marco Mariani (curling), Francesco Postiglione<br />
(scherma), Stefano Pantano (scherma), Giancarlo<br />
Paulon e Fiorenzo Zanella (Dirigenti ANAOAI).<br />
Accosciati da sin.: Felice Mariani (judo), Francesco<br />
Lavorato e Andrea Zorzi (pallavolo), Enrico Mambelli<br />
(football americano), Sandro Cuomo (scherma),<br />
Davide Cassani (ciclismo). Manca Stefano Mei<br />
(<strong>atleti</strong>ca) impegnato in una intervista radiofonica.<br />
campione del mondo di spada a Denver 1989, Lione<br />
1990 ed Essen 1993; Felice Mariani, bronzo di judo<br />
all’Olimpiade di Montreal 1976; Stefano Mei, campione<br />
europeo nei metri 10.000 a Stoccarda 1986;<br />
Davide Cassani, eccellente ciclista in diverse edizioni<br />
mondiali, dove ha sempre guidato gli <strong>azzurri</strong> alla<br />
vittoria, da ottimo capitano in gara della Nazionale.<br />
Ci dispiace elencare solo questi nomi, perché tutti gli<br />
Azzurri impegnati, che sono riportati nella didascalia<br />
della foto in alto, vanno ringraziati per la disponibilità<br />
e per l’impegno messo in campo.<br />
La Nazionale Attori (nella foto sotto), che merita il<br />
sentito ringraziamento per la presenza e la bravura,<br />
era formata da giovani artisti, di cui citiamo con piacere<br />
i nomi: Bruno Cabrerizo, Giorgio Pasotti, Francesco<br />
Giuffrida, Milo Coretti, Piero Mazzocchetti,<br />
Edoardo Siravo, Riccardo Sardonè, Marcello Fuentes,<br />
Stefano Masciolini, Fabrizio Rocca, Ciro Esposito,<br />
Gaetano Amato con C.T. Cesare Barchesi. Grazie,<br />
complimenti ed… attenti alla prossima. (R.R.)
Sabato 29 ottobre Bergamo ha ospitato<br />
l’ultimo atto del nostro Progetto “C”<br />
2011, incentrato sul tema: “I 100 anni<br />
della Maglia Azzurra nel contesto storico,<br />
sportivo, culturale dell’Unità d’Italia”.<br />
Iniziativa che, come si legge in altre pagine<br />
di questo numero della rivista, era cominciata<br />
a gennaio scorso ed aveva avuto il primo<br />
dei due momenti apice nel mese di giugno a<br />
Marsala, storica città siciliana, da dove ebbe<br />
inizio, il 15 maggio 1860, l’epopea dei Garibaldini.<br />
La scelta di Bergamo, era stata considerata<br />
la più confacente, dato che il capoluogo orobico<br />
è istituzionalmente denominato “Città dei<br />
Mille”, come si può facilmente desumere in<br />
queste pagine.<br />
Per questo ultimo evento la Municipalità di<br />
Bergamo ha scelto la Sala dei Giuristi della<br />
Città Alta, così definita: “quel complesso storico<br />
che si staglia nella sua maestosa bellezza<br />
sul colle cui fa da base la Città Bassa con tutte<br />
le caratteristiche di un moderno centro urbano”.<br />
Nell’occasione ha svolto le funzioni di conduttore,<br />
moderatore, attivatore il nostro socio,<br />
l’Olimpico Giacomo Crosa, noto ed apprezzato<br />
giornalista televisivo.<br />
Crosa con la sua felice oratoria ha saputo<br />
Convegni<br />
coinvolgere al meglio sia i relatori sia la folta<br />
platea.<br />
Il saluto augurale è stato espresso dal Sindaco<br />
di Bergamo Franco Tentorio, che ha dato<br />
inizio al Convegno indossando la fascia tricolore<br />
e consentendo che nella Sala fosse esposto<br />
lo Stendardo di Bergamo con applicato il<br />
collare e la medaglia che la istituzionalizza<br />
“Città dei Mille”.<br />
Ha quindi ringraziato i tanti campioni e <strong>azzurri</strong><br />
convenuti dichiarandosi lieto ed onorato<br />
che per questa manifestazione sia stata<br />
scelta Bergamo, ideologicamente e storicamente<br />
legata alle imprese risorgimentali.<br />
PAGINA 25<br />
REDAZIONE<br />
150° UNITÀ D’ITALIA. Seminario di Cultura e Sport<br />
La scelta<br />
di Bergamo<br />
Bergamo. A destra, Il saluto del Sindaco Franco<br />
Tentorio. Sopra, un’immagine di Bergamo Alta.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
convegni<br />
Il saluto del Presidente<br />
Nazionale ANAOAI<br />
Bergamo. dall’alto, il Presidente<br />
Baraldi saluta gli intervenuti al<br />
Convegno. Alla sua sinistra<br />
Giacomo Crosa.<br />
Sotto la cappella Colleoni.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 26<br />
Prima di fare il mio breve intervento storico, penso sia giusto vi<br />
dia il mio saluto ed il benvenuto dell’Associazione Nazionale<br />
Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia che ho l’onore di presiedere.<br />
Desidero altresì dirvi che sono felice oggi nella mia Bergamo per<br />
concludere un anno importante per l’Italia e la Maglia Azzurra.<br />
Nel contempo debbo ringraziare chi ha consentito di concretizzare<br />
il nostro sogno. Il Sindaco di Bergamo, il mio Sindaco Franco<br />
Tentorio, che ha immediatamente accolto la mia richiesta.<br />
Il suo cortese staff, in queste ultime settimane, mi ha dato appoggio<br />
totale ed ha fatto miracoli per aiutarci a chiudere il nostro<br />
anno commemorativo in questi luoghi storici ed unici.<br />
Ed ora cominciamo con le relazioni, partendo dalla mia introduzione.<br />
Il 17 marzo 2011 la Repubblica Italiana ha celebrato i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia. Nella celebrazione di questo anniversario riteniamo doveroso<br />
anche il coinvolgimento dello sport.<br />
Non certo per direttiva o per mera aggregazione calendaristica bensì<br />
per convinta partecipazione e per ricordare come lo sport, pur rimanendo<br />
sempre estraneo alla politica, tanto che nella nostra Costituzione<br />
non esiste il termine “sport”, abbia onorato in questo secolo e mezzo l’Italia<br />
fino a farla rientrare nelle prime sei-otto nazioni del mondo.<br />
Rispettando questa celebrazione a carattere associativo non intendiamo<br />
entrare nel campo della retorica o della storia risorgimentale.<br />
Riteniamo doveroso invece, evidenziare i principali atti sportivi che,<br />
partendo da quella data, 17 marzo 1861, hanno contribuito a portare<br />
l’Italia, come accennato dianzi, a divenire una potenza mondiale dello<br />
sport.<br />
Sorvolando le prime forme di sport risalenti alla prima metà dell’ottocento<br />
aventi più che altro carattere diportivo, ricordiamo solo l’istituzione<br />
nel 1837 del Tiro a Segno nel Regno Piemontese, organismo a carattere<br />
più militare che agonistico, avente quale Presidente Giuseppe<br />
Garibaldi.<br />
Come primo ente sportivo nel nuovo Regno d’Italia va citato il CAI<br />
(Club Alpino Italiano) risalente al 1865, anche in questo caso a fisionomia<br />
sportiva ma non agonistica.<br />
Negli anni successivi, pur essendo cresciuto per germinazione spontanea<br />
più che per organizzazione statale, bisogna arrivare al 1896 per vedere<br />
istituito a Torino in chiave statale un Istituto Nazionale per l’educazione<br />
Fisica e Giochi Ginnici.
Prima di entrare nel merito della Maglia Azzurra, indossata per la prima<br />
volta dai calciatori italiani il 6 gennaio 1911, appare doveroso ed opportuno<br />
fare un breve riferimento alle origini ed allo sviluppo del calcio “moderno”.<br />
Il termine moderno non è un cortese eufemismo, dato che studiosi e ricercatori<br />
storici parlano di calcio anche in riferimento ai legionari di Giulio Cesare allorché,<br />
superato il Canale, importarono in Britannia un “oggetto rotondo” con il<br />
quale allietavano le ore di libertà. Per non parlare, molti secoli dopo, del calcio<br />
fiorentino. Tornando al “moderno”, è storicamente accertato come la prima<br />
società calcistica sia stata lo “Sheffield 1857”, che ben presto diffuse il gioco,<br />
arrivando in pochi anni ad avere in Inghilterra, Galles e Scozia centinaia di<br />
football-club.<br />
Nel 1896, dopo circa 33 anni dalla fondazione della Football Association, il Dott.<br />
James Richardson Spensley, medico di bordo, sbarcò da una nave inglese nel<br />
porto di Genova, si presentò al Consolato Inglese di Genova ed un’ora dopo<br />
nasceva il “Genoa Cricket and Football Club”, società di cui potevano far parte<br />
solo dirigenti ed <strong>atleti</strong> inglesi, considerando che all’epoca molti marittimi,<br />
diplomatici, funzionari, imprenditori inglesi, risiedevano ed operavano su<br />
Genova. Considerando l’inutilità sportiva di questa chiusura il 10 aprile 1897,<br />
venne consacrata l’apertura agli italiani. Questo logico atto, consentì al Genoa<br />
Club di cominciare a cimentarsi contro squadre di località vicine che nel frattempo<br />
erano divenute numerose.<br />
Dopo meno di due mesi, il giorno 8 maggio 1898, ancora a Torino, fu disputato,<br />
in giornata unica, il primo campionato italiano tra quattro squadre. Non si<br />
conoscono i criteri di scelta delle quattro compagini. La mattina l’Inter<strong>nazionale</strong><br />
battè il Torino per 1-0 e subito dopo il Genoa superò la Ginnastica<br />
Torino per 2-1.Il pomeriggio, alla presenza di un paio di centinaia di spettatori,<br />
il Genoa vinse sull’Inter<strong>nazionale</strong> per 2-1, dopo due tempi supplementari di<br />
30 minuti ciascuno, divenendo la prima squadra Campione d’Italia. Negli anni<br />
successivi il campionato italiano passava da 4 a 8 e più squadre, disputandosi<br />
in più giornate con incontri di andata e ritorno. Nelle prime 13 edizioni lo vinsero<br />
6 volte il Genoa, 3 volte la Pro Vercelli, 2 volte il Milan ed una volta la<br />
Juventus e l’Inter<strong>nazionale</strong>. Peraltro, fino al 1910, l’Italia non aveva ancora disputato<br />
un incontro come rappresentativa Nazionale, pur essendo il calcio<br />
inter<strong>nazionale</strong> inserito già due volte nei programmi <strong>olimpici</strong>, nel 1900 a Parigi<br />
e nel 1908 a Londra. La Federazione ci provò il 15 maggio 1910, battendo in<br />
gara amichevole a Milano per 6-2 la Francia, alla presenza di 4000 spettatori.<br />
Due settimane dopo (il 26 maggio 1910) a Budapest con un altro punteggio tennistico<br />
l’Italia perdeva 1-6 contro l’Ungheria alla presenza di 15.000 spettatori.<br />
In queste prime due partite i nostri calciatori indossavano una strana uniforme,<br />
come si legge nella “Storia del Calcio Italiano” del grande giornalista e<br />
scrittore Antonio Ghirelli. Cioè: “maglione bianco con polsini e colletto inamidati<br />
e pantaloni neri stretti ed al ginocchio”. aggiungendo una suggestiva<br />
PAGINA 27<br />
convegni<br />
Roberto Roberti<br />
Segretario Generale<br />
ANAOAI<br />
I 100 anni della<br />
Maglia Azzurra<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
convegni<br />
Roberto Roberti<br />
Segretario Generale ANAOAI<br />
I 100 anni della<br />
Maglia Azzurra<br />
Livio Berruti<br />
Campione olimpico<br />
Roma 1960<br />
Lo Sport in<br />
Italia dal<br />
1861 ad oggi<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 28<br />
espressione: “secondo la regola della buona società di allora”. In vista del terzo<br />
incontro inter<strong>nazionale</strong>, cioè il ritorno a Milano contro l’Ungheria, furono predisposte<br />
uniformi di gara più agevoli ed appropriate, come le usavano le altre<br />
due Nazionali incontrate. Così come si rese necessario cambiare il colore della<br />
maglia per dovere di ospitalità verso i magiari che a Budapest avevano indossato<br />
maglia diversa avendo allora anch’essi la maglia bianca, magari senza polsini<br />
inamidati. La scelta italiana si identificò con l’azzurro in quanto — a parte<br />
ogni riferimento al colore del nostro mare o del nostro cielo — l’azzurro era il<br />
colore della nostra Casa Regnante Italiana, tanto è vero che sulla maglia azzurra<br />
era applicato anche lo stemma dei Savoia.<br />
Il 6 gennaio 1911, all’Arena Civica di Milano l’effetto cromatico della nuova<br />
maglia e dei calzoncini bianchi a mezza coscia, uniti ad un’eccezionale giornata<br />
di sole, fecero subito presa sul pubblico e sulla stampa. Per di più il risultato<br />
di 0-1 fu accolto positivamente sia in campo <strong>nazionale</strong> sia inter<strong>nazionale</strong>.<br />
Tanto che l’anno successivo l’Italia del calcio fu ammessa all’Olimpiade di<br />
Stoccolma 1912. Dopo aver battuto la Svezia per 1-0 gli “<strong>azzurri</strong>” furono eliminati<br />
(5-1) dalla fortissima squadra dell’Austria.<br />
A questo punto appare doveroso riportare i nomi dei primi undici Azzurri dello<br />
Sport Italiano, indicandoli per ruolo come si usava una volta. Portiere: De<br />
Simoni (U.S. Milanese). Terzini: Binaschi (Pro Vercelli) e De Vecchi (Milan).<br />
Mediani: Ara (Pro Vercelli), Milano (Pro Vercelli), Leone (Pro Vercelli).<br />
Attaccanti De Bernardi (Torino), Cevenini 1° (Milan), Berardo (Piemonte),<br />
Rampin (Pro Vercelli), Corna (Pro Vercelli). Commissario Tecnico: Umberto<br />
Meazza, che non era parente del grande calciatore Giuseppe Meazza, nato nel<br />
1910. Come si rileva non c’era nessun calciatore del Genoa ed anche in questo<br />
caso le correnti di pensiero sono molteplici. Chi dice perché l’incontro fu disputato<br />
a Torino e non a Genova, chi opina che il Genoa fosse in fase di declino.<br />
La verità vera è che il Genoa era costituito in tutto da calciatori inglesi, quindi<br />
non era possibile inserirli nella Nazionale.<br />
Dopo i trionfi delle Olimpiadi antiche la cui importanza era tale da costituire<br />
fin dalla loro nascita ufficiale (776 a.C.) lo strumento cronologico della storia<br />
ed il loro progressivo decadimento etico ed agonistico fino alla loro scomparsa nel<br />
393 d.C decretata dall’imperatore Teodosio per accattivarsi le simpatie e l’appoggio<br />
del vescovo S. Ambrogio, per oltre 1.000 anni lo sport scompare dallo scenario<br />
mondiale.<br />
La cultura della religione cristiana che considerava il corpo come un contenitore<br />
impuro dell’anima aveva sancito la supremazia totale dello spirito sulla materia<br />
per cui ogni azione fisica veniva guardata con sospetto come foriera di peccato.<br />
L’esercizio fisico rinasce timidamente a metà del XVI secolo coi tornei cavallere
schi ma è solo 2 secoli dopo che viene preso in considerazione da Jean Jacques<br />
Rousseau nell’Emile come importante strumento di formazione dei giovani (ritorno<br />
alla purezza della natura per combattere la corruzione della società e quindi<br />
dar valore non solo alla mente ma anche al corpo).<br />
Il vero salto di qualità si verifica nell’800 con il trionfo del Romanticismo che si rivolge<br />
con nostalgia ed ammirazione all'età aurea dell'antica Grecia.<br />
Ed è proprio in quel secolo che in tutta Europa nasce la concezione dello sport come<br />
si è tramandata fino ad oggi. Erano tre le scuole di pensiero dominanti. Quella<br />
britannica, illustrata e propagandata con entusiasmo dal pastore anglicano<br />
Thomas Arnold , che per primo usa la parola sport, metteva in primo piano l’agonismo<br />
leale fra i concorrenti, la scuola tedesca, promossa dallo studioso di teologia<br />
Ludwig Jahn il quale, da buon prussiano, ne metteva in evidenza l’utilità come<br />
formazione militare, infine quella svedese, portata avanti dal teologo Peher<br />
Ling, che vedeva nell’attività fisica soprattutto gli aspetti igienici e medici.<br />
Fortunatamente è la scuola inglese a dominare specialmente in Italia per cui a<br />
partire dalla metà del secolo XIX la nostra Nazione diventa teatro di una incessante<br />
nascita di società sportive.<br />
La prima in assoluto è il Tiro a Segno sezione di Torino, il cui atto costitutivo è<br />
del 1837. Segue nel 1844 la Reale Società Ginnastica di Torino e nel giro di pochi<br />
decenni si completa l’ossatura sportiva della Nazione.<br />
Proprio nel 1861 a Napoli nasce l’Accademia Nazionale di scherma, tutt’ora operante.<br />
Questa esplosione di passioni sportive e di nostalgie del mondo greco antico<br />
non poteva dimenticare il più grande evento sportivo dell’antichità, le Olimpiadi.<br />
A questo punto entra in scena un nobile francese, imbevuto di cultura classica<br />
ed aristocratica, il barone Pierre De Coubertin, buon ginnasta ed ottimo cavallerizzo.<br />
Di famiglia agiata e dotato di uno smodato amore per la Grecia di Pindaro,<br />
Fidia ed Aristotele. Nel 1894 De Coubertin crea il ClO (che dal 1897 avrà come<br />
segretario generale il conte italiano Eugenio Brunetta d’Usseaux) con l’intento<br />
di organizzare le prime Olimpiadi moderne nel 1900 a Parigi. In questo comitato<br />
ci sono anche 2 membri italiani, il conte Lucchesi Palli (vice console d’Italia<br />
a Parigi e per l’occasione rappresentante della Federazione Ginnastica, nata nel<br />
1892 e che congloba anche calcio, <strong>atleti</strong>ca e ciclismo) ed il duca d’Andria Carafa.<br />
Purtroppo questi due personaggi non fanno nessuna azione promozionale in Italia<br />
che, a livello politico, rimane completamente estranea all’idea olimpica.<br />
Per meglio evidenziare i legami ideali col passato e dare più enfasi aIl’avvenimento<br />
De Coubertin decide di anticipare l’inizio dei Giochi Olimpici al 1896 (a<br />
2670 anni dalle prime Olimpiadi antiche) e di utilizzare Atene come sede naturale<br />
della prima avventura olimpica moderna. Ad Atene si ha notizia della presenza,<br />
a titolo personale, di un solo italiano, Carlo Airoldi, come maratoneta, che<br />
però non può partecipare perché viene escluso per professionismo avendo incautamente<br />
dichiarato di aver ricevuto 15 lire di rimborso spese per il viaggio di ritorno<br />
da Barcellona dove aveva vinto mesi prima la gara Torino-Marsiglia-Barcellona!<br />
convegni<br />
Livio Berruti<br />
Campione olimpico Roma 1960<br />
Lo Sport in Italia<br />
dal 1861 ad oggi<br />
PAGINA 29 MAGLIAZZURRA 3/4-2011
convegni<br />
Livio Berruti<br />
Campione olimpico Roma 1960<br />
Lo Sport in Italia<br />
dal 1861 ad oggi<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 30<br />
La seconda edizione dei Giochi ha luogo a Parigi nel 1900 in concomitanza con<br />
l’Esposizione Universale e si risolve in un fiasco completo a livello organizzativo.<br />
Sono 11 gli italiani in gara e vincono 2 ori (equitazione e sciabola) ed 1 argento<br />
(equitazione).<br />
La terza edizione, disputata nel 1904 negli Stati Uniti, a St. Louis, va ancora peggio<br />
per confusione organizzativa, disordine gestionale e scarsissima partecipazione<br />
europea per i costi del viaggio. Nessun italiano partecipa se non un paio di<br />
emigrati sotto bandiera americana.<br />
Per fortuna per ovviare ai disastri di Parigi e St. Louis De Coubertin accetta l’idea<br />
dei greci di tornare ad Atene, dove nel 1906, sconvolgendo la cadenza quadriennale,<br />
si svolgono con successo i Giochi, denominati però Panellenici e non<br />
Olimpici, che vedono la prima partecipazione ufficiale dell’Italia (lo Stato paga 60<br />
biglietti di viaggio e concede un contributo di 5.000 lire per il soggiorno). I 60 <strong>atleti</strong><br />
tornano a casa con un bottino di 8 ori, 6 argenti e 2 bronzi.<br />
Nel 1907 nasce il Comitato Olimpico Italiano con presidente il conte Eugenio<br />
Brunetta d’Usseaux per promuovere la candidatura di Roma per le Olimpiadi del<br />
1908, candidatura tramontata dopo pochi mesi per motivi soprattutto economici<br />
(il governo Giolitti non sganciava una lira!) per cui la scelta cade su Londra. Anche<br />
se con compiti piuttosto ridotti questo Comitato rappresenta la nascita ufficiale<br />
del CONI.<br />
Con le Olimpiadi di Londra del 1908, illuminate dalla grande e sfortunata impresa<br />
di Dorando Pietri nella maratona, inizia la straordinaria avventura dello sport<br />
italiano a livello mondiale, che ha permesso agli <strong>atleti</strong> <strong>azzurri</strong> di conquistare, fino<br />
alle ultime Olimpiadi di Pechino 2008, ben 523 ori, di cui 455 maschili e 68<br />
femminili, cui vanno aggiunti 42 ori delle Olimpiadi Invernali (prima edizione nel<br />
1924) e 11 ori delle Paraolimpiadi, celebrate per la prima volta a Roma nel 1960.<br />
A proposito di <strong>azzurri</strong>, inizialmente l’Italia gareggiava con la maglia bianca finché<br />
il 6 gennaio 1911 all’Arena di Milano per l’incontro di calcio con gli ungheresi<br />
per dovere di ospitalità la squadra italiana cambia la maglia da bianca in azzurro<br />
Savoia. Fu tale il successo riscosso da questo cambio cromatico che nel giro<br />
di pochi anni, esaurite le scorte nei magazzini delle Federazioni, l’azzurro diventa<br />
il colore ufficiale dello sport italiano.<br />
Ma quanti miti ha avuto lo sport italiano, miti che hanno contribuito a dare tanto<br />
prestigio alla nostra Nazione in tutto il mondo? Sono talmente tanti che è difficile<br />
elencarli tutti. Ma alcuni non possiamo proprio dimenticarli:<br />
Nedo Nadi scherma 5 ori e Ugo Frigerio marcia 3 e 10km Anversa 1920; Luigi<br />
Beccali oro 1500 Los Angeles 1932; Ondina Valla primo oro donne 80 ost. Berlino<br />
1936; Adolfo Consolini disco, Pino Dordoni marcia 50 km e Irene Camber scherma<br />
Helsinki 1952; Edoardo Mangiarotti, 39 medaglie fra Olimpiadi e Mondiali da<br />
Berlino ’36 a Roma ’60. Raimondo e Piero D’Inzeo, 12 medaglie olimpiche da Melbourne<br />
’56 a Monaco ’72. Klaus Dibiasi tuffi Messico ’68 e Monaco ’72, Sara Simeoni<br />
Mosca ’80, Carmine e Giuseppe Abbagnale 2 con Giuseppe Di Capua Seul<br />
1988, Yuri Chechi anelli Atlanta 1996, Massimiliano Rosolino oro, argento e
onzo Sydney 2000, Federica Pellegrini nuoto Pechino 2008, Valentina Vezzali<br />
scherma Pechino 2008.<br />
Sport tanto diversi l’uno dalI’altro ma praticati da tutti con quegli ideali di lealtà,<br />
onestà, correttezza e rispetto delle regole che hanno esaltato i poeti e gli artisti<br />
del mondo antico, cementato le passioni degli <strong>atleti</strong> moderni e soprattutto rappresentano<br />
il patrimonio etico e operativo dell’Associazione Atleti Olimpici e Azzurri<br />
d’Italia nata nel 1948 ed ora strenuamente impegnata nell’impedire che il rispetto<br />
dei contratti prenda il sopravvento sul rispetto delle regole.<br />
Dunque, ci siamo: tra poche settimane entriamo nell’anno olimpico, nell’anno<br />
delle Olimpiadi di Londra. È la terza volta che i Giochi si disputano nella capitale<br />
inglese, unica a potersi fregiare di questo onore in quanto Atene, Parigi e<br />
Los Angeles sono ferme a quota due, e tutte le altre sedi hanno ospitato una sola<br />
edizione. Per la verità anche Atene conobbe un’ulteriore edizione dei Giochi, e fu<br />
nel 1906 quando, un po’ per la ricorrenza del decennale della nascita delle Olimpiadi<br />
moderne, ed un po’ per tentare di ritrovare il vero spirito olimpico dopo le<br />
infelici edizioni del 1900 (Parigi: surclassata dall’Esposizione Universale) e del<br />
1904 (Saint Louis, una mediocre operazione commerciale) ne fu realizzata una<br />
edizione celebrativa ad Atene, presto scomparsa dalle statistiche ed anche dalle<br />
semplici citazioni.<br />
Ma, d’altra parte, chi più degli inglesi potrebbe meritare l’organizzazione della<br />
massima manifestazione sportiva? Basti riflettere al semplice fatto che la parola<br />
“sport” è inglese, ed è stata adottata da tutte le lingue. D’altronde solo gli inglesi,<br />
vivendo alle spalle delle loro sterminate colonie, potevano permettersi il lusso<br />
di… affaticarsi inventando e praticando i più diversi sports. Torniamo a Londra,<br />
dunque, e l’occasione è buona per ricordare alcune piccole vicende che nelle precedenti<br />
Olimpiadi inglesi hanno coinvolto <strong>atleti</strong> italiani, <strong>atleti</strong> <strong>azzurri</strong>.<br />
Londra 1908 è ricordata, e non solo in Italia, per la drammatica vicenda di Dorando<br />
Pietri. Al via della maratona partì come un keniota qualsiasi, accumulando un<br />
vantaggio che ai 40 chilometri superava i dieci minuti. Poi, la crisi: improvvisa,<br />
violenta ed irrimediabile. Entrò in pista ancora con largo vantaggio, ma visibilmente<br />
barcollante. Stramazzò a terra una prima volta, ma riuscì a rialzarsi e ad<br />
affacciarsi al rettilineo finale, ma a poche decine di metri dal traguardo cadde di<br />
nuovo, e per rialzarsi dovette “subire” l’aiuto di un giudice di gara, che lo sostenne<br />
fino al traguardo con tanto di megafono nell’altra mano, come si può notare in<br />
una famosissima fotografia. Inevitabile la squalifica, ma la vicenda giovò paradossalmente<br />
a Pietri, nella fama come nei guadagni, molto più di una vittoria.<br />
Ben diverso fu il caso di un altro fondista azzurro, il bergamasco Alfonso Orlando,<br />
primatista italiano dei 10.000 metri con poco più di 32’. Partì in treno da Bergamo<br />
per giungere, dopo due giorni di viaggio, a Londra proprio il giorno prima<br />
delle gare. Portò con se i suoi indumenti sportivi, e quale rifornimento al segui-<br />
convegni<br />
Livio Berruti<br />
Campione olimpico Roma 1960<br />
Lo Sport in Italia<br />
dal 1861 ad oggi<br />
Valerio Marabini<br />
Consigliere Comunale<br />
Bergamo<br />
Olimpiadi<br />
di Londra:<br />
piccole storie<br />
del 1908 e<br />
del 1948<br />
PAGINA 31 MAGLIAZZURRA 3/4-2011
convegni<br />
Valerio Marabini<br />
Consigliere Comunale Bergamo<br />
Olimpiadi di Londra:<br />
piccole storie<br />
del 1908 e del 1948<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 32<br />
to… mezza forma di parmigiano reggiano. Al via della gara restò nel gruppo di testa,<br />
ma ben presto l’overdose del re dei formaggi, evidentemente mal digerita, lo<br />
spinse ai margini della pista per un paio di minuti. Mentre vomitava anche l’anima,<br />
venne doppiato restando ultimo e staccato ma, passata la crisi ed… alleggerito<br />
di molta zavorra, riparti come un Bekele dei nostri giorni, raggiunse e rimontò<br />
il gruppone e fece un ultimo giro alla morte riuscendo a giungere quinto.<br />
“Ancora un giro — ripeteva ancora 50 anni dopo — e salivo sul podio!”.<br />
Ma l’avventura più avventurosa di Londra 1908 la visse un mezzofondista genovese,<br />
Emilio Lunghi, capace a quei tempi (si pensi solo alle diverse attrezzature<br />
ed alla diversa scienza dell’allenamento) di correre gli 800 metri in meno di 1’53”.<br />
Era un ragazzo decisamente bello, il prototipo del maschio latino ma con la statura<br />
di uno scandinavo: sta di fatto che venne fatto letteralmente rapire da una nobildonna<br />
in evidente… crisi da astinenza, che lo restituì alla squadra lo stesso<br />
giorno delle batterie, stravolto come un cervo alla fine della stagione degli amori.<br />
Questo non gli impedì di entrare in finale e di giungere secondo, cogliendo una<br />
prestigiosa medaglia d’argento, in 1’53”4.<br />
Anche le Olimpiadi londinesi del 1948 offrono sugli <strong>atleti</strong> <strong>azzurri</strong> qualche aneddoto<br />
che merita di essere ricordato. Il primo è, senza dubbio, quello che riguarda<br />
la nostra formidabile coppia di discoboli: Adolfo Consolini e Beppone Tosi. Il primo<br />
era un contadino veronese di scultorea bellezza e di terrificante forza fisica.<br />
Aveva esordito nella lotta libera, smettendo subito perché al suo primo incontro<br />
aveva afferrato per il tronco il suo avversario, sollevandolo, e poi… aveva stretto.<br />
Urla inumane del poveretto, con sei costole fratturate, e pianto dirotto del nostro<br />
che ospitava in quel fisicaccio un animo (...ed anche una voce) da bambino.<br />
Venne dirottato sull’<strong>atleti</strong>ca leggera e preso in cura da Giorgio Oberweger, uno<br />
dei più grandi tecnici nella storia mondiale dell’<strong>atleti</strong>ca, che ne fece in breve un<br />
primatista mondiale e campione olimpico. Beppone Tosi era un maresciallo dei<br />
corazzieri: un colosso pelato e corpacciuto che in pedana, per rinfrescarsi, invece<br />
della classica borraccia d'acqua si portava un fiaschetto di Frascati. Non aveva<br />
la classe di Consolini, che difatti superò solo in un paio di occasioni, ma azzeccava<br />
spesso il lancio buono, e difatti aveva un record personale di poco sotto i 55<br />
metri, con pedane in terra battuta: dopo oltre 60 anni salirebbe ancora sul podio<br />
ai campionati italiani. Dunque, Consolini e Tosi si presentano in pedana per le<br />
qualificazioni, non si tolgono neppure i calzoni della tuta e sparano il loro lancio.<br />
All’epoca, dove il disco atterrava veniva piantato un picchetto, e solo al termine<br />
di tutti i lanci si procedeva alla misurazione. Ma Adolfo e Beppone non attendono<br />
neppure la misurazione, né i lanci degli altri concorrenti e lasciano lo stadio,<br />
talmente consapevoli della loro superiorità. Difatti in finale giunsero primo e secondo.<br />
A Londra 1948 c’era anche Ottavio Missoni, il grande Tai da Zara che ancora si<br />
presenta alle gare dei super-super-masters. La cancellazione delle Olimpiadi del<br />
1940 e del 1944 gli ha impedito di vincere almeno un paio di medaglie di metallo<br />
nobile tra 400 piani e 400 hs. Da junior era tra i primissimi al mondo, ma la guer-
a e la prigionia lo restituirono alle gare solo poco prima di Londra dove gareggiò<br />
negli ostacoli riuscendo ad entrare nella finale a sei, perché solo sei erano all’epoca<br />
le corsie, e finendo sesto. Chiamò subito suo padre in Italia, per comunicargli<br />
orgoglioso che “era arrivato sesto”, e ricevendone questa risposta: “Eh no, caro: ti<br />
se riva’ ultimo!”.<br />
Ma l’ultima storia di Londra è anche la più bella. Il presidente del Comitato organizzatore<br />
era Lord Burgley, il ricchissimo Marchese di Exeter che in gioventù era<br />
stato un fortissimo ostacolista del giro di pista, avendo quale unico avversario al<br />
suo livello il milanese Luigi Facelli, che era al contrario un povero cristo di un<br />
operaio soffiatore di vetro: uno dei mestieri insieme più duri e malsani per uno<br />
sportivo. Il che non gli impedì di correre la distanza in 52”4 (ripeto: piste ed attrezzature<br />
di una volta, e per di più ostacoli con la base a T rovesciata. L’impatto<br />
comportava la caduta, e perciò gli <strong>atleti</strong> “volavano” almeno una spanna sopra gli<br />
ostacoli stessi), e di battere non poche volte il rivale inglese che pur vantava un<br />
record migliore. Dunque, Lord Burgley organizza le Olimpiadi del 1948, e pensa<br />
di invitare alcuni campioni del passato e tra questi il rivale ed amico Luigi Facelli<br />
che, con qualche imbarazzo, lo informa di non avere i soldi del viaggio. Ed allora<br />
Lord Burgley, che in seguito fu anche presidente dell’IAF, lo invitò a titolo personale<br />
spesato di tutto, ripetendo invito e modalità dello stesso a tutti i successivi<br />
giochi <strong>olimpici</strong>.<br />
Una breve considerazione finale. Mi rendo conto di aver parlato solo di <strong>atleti</strong>ca<br />
leggera, ma si era in ambito olimpico e l’<strong>atleti</strong>ca è universalmente riconosciuta<br />
quale “regina dei Giochi”. Peccato che le venga riconosciuta questa importanza<br />
solo in quella circostanza! Ed allora, anche perché i prossimi giochi saranno a<br />
Londra, diciamo con forza e passione: “Dio salvi la Regina!”.<br />
Queste storielle mi sono state raccontate in diverse occasioni dal grande Gianni<br />
Brera, un poeta ed insieme uno scienziato degli sports, uomo di eccezionale cultura<br />
ed eccezionale umanità che mi ha arricchito della sua amicizia.<br />
Il 20 gennaio 1960 il Presidente della Repubblica Gronchi concedeva alla città<br />
di Bergamo la facoltà di accompagnare lo stemma cittadino con l’iscrizione<br />
“Bergamo Città dei Mille”; la richiesta, avanzata dalla Città di Bergamo l’8 maggio<br />
1959, riprendeva compiutamente una frase di Giuseppe Garibaldi, il quale,<br />
dopo la raggiunta Unità d’Italia, aveva individuato Bergamo come rappresentante<br />
dell’intero processo di Unità <strong>nazionale</strong>.<br />
Il 12 febbraio 1860 viene eletto primo sindaco di Bergamo libera, dopo la sconfitta<br />
degli austriaci, Giovan Battista Camozzi. E già nella primavera di quell’anno<br />
si diffonde la voce che Garibaldi stia preparando una spedizione di volontari<br />
per sostenere i patrioti siciliani insorti contro il regime borbonico. Gli arruolamenti<br />
a Bergamo iniziano dopo il 20 aprile a cura di Francesco Nullo e Francesco<br />
Cucchi presso il Teatrino dei Filodrammatici di via Borfuro, nel cuore del Borgo<br />
convegni<br />
Valerio Marabini<br />
Consigliere Comunale Bergamo<br />
Olimpiadi di Londra:<br />
piccole storie<br />
del 1908 e del 1948<br />
Claudio Salvioni<br />
Presidente<br />
Associazione<br />
Amici del Museo<br />
Storico di Bergamo<br />
Bergamo<br />
e Garibaldi<br />
(Abstract)<br />
PAGINA 33 MAGLIAZZURRA 3/4-2011
convegni<br />
Claudio Salvioni<br />
Presidente Associazione<br />
Amici del Museo Storico di<br />
Bergamo<br />
Bergamo e Garibaldi<br />
(Abstract)<br />
Bergamo.<br />
Veduta parziale<br />
dell’affolata<br />
sala con il<br />
Sindaco Tentorio<br />
in prima fila.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 34<br />
S. Leonardo. Nonostante i volontari scelti siano 180, dopo un’accurata selezione<br />
che privilegiava chi aveva già combattuto nelle campagne del ’48-49 e del ’59, la<br />
sera del 3 maggio, alla stazione ferroviaria di Bergamo si presentarono in 300.<br />
Nuova selezione, una volta arrivati a Milano e ordine di tornarsene a casa a tutti<br />
coloro che non avevano i requisiti richiesti. I volontari sono per il 60% giovani in<br />
età compresa tra i 18-22 anni, di provenienza soprattutto cittadina e di professione<br />
operai di mestiere. Numerosi anche gli studenti, liceali e universitari, e gli<br />
appartenenti alle categorie professionali, come insegnanti, medici e avvocati. I<br />
più giovani: Adolfo Biffi di Caprino Bergamasco, 13 anni (cadrà nel primo scontro<br />
a Calatafimi) e Guido Sylva, di 15 anni. I bergamaschi sono i più numerosi<br />
rispetto a tutte le altre provenienze e si imbarcano, la notte tra il 5 e il 6 maggio,<br />
in prevalenza sul “Lombardo”. Il 7 maggio i due vapori della società<br />
Rubattino fanno scalo a Talamone per rifornirsi di armi. Nella sosta si distribuiscono<br />
i fucili e le camicie rosse, tinte a Gandino, la maggior parte dalla famiglia<br />
Fiori, già indossate dalla Legione garibaldina in Uruguay. I bergamaschi vengono<br />
riorganizzati e formano l’VIII Compagnia, al comando del pavese Angelo<br />
Bassini, detta poi, per il coraggio dimostrato in battaglia, “di ferro”. Francesco<br />
Nullo non ne fa parte, essendo stato assegnato al corpo delle “guide” col grado di<br />
capitano. E’ in tale veste che entra per primo a Palermo sul suo cavallo, saltando<br />
la barricata di porta Termini e trascinandosi dietro i suoi uomini tra cui molti<br />
dei bergamaschi. Garibaldi lo promuove maggiore e lo rispedisce a Bergamo per<br />
arruolare altri volontari. Nullo torna in città agli inizi di luglio e dispone, con il<br />
conte Albani, nuovi arruolamenti (circa trecento). Saranno poi un migliaio, con<br />
le spedizioni successive, i volontari venuti da Bergamo, a ingrossare le file dell’esercito<br />
garibaldino fino alla decisiva battaglia del Volturno. Francesco Nullo<br />
sarà ancora protagonista di episodi di sicuro valore e coraggio. Sbarcherà tra i<br />
primi in Calabria portandosi dietro parte delle armate nemiche e consentire così<br />
il più agevole sbarco di Garibaldi con il grosso dell’esercito. E verrà inviato, al<br />
comando di una colonna di volontari meridionali, a Isernia per reprimere una<br />
rivolta di contadini armati e diretti da ufficiali borbonici. Il Consiglio Comunale<br />
di Bergamo decreta, 24 maggio 1860, di istituire un libro d’onore in cui annota-
e tutti i nomi dei volontari e destinare una somma di denaro alle famiglie che<br />
si erano private di un sostegno di lavoro.<br />
Il 19 marzo 1861, su la Gazzetta di Bergamo, apparivano queste parole: “Ieri a<br />
mezzogiorno il cannone, tuonando dalle mura di S. Giacomo, avvisava i cittadini<br />
bergamaschi, che l’amatissimo monarca Vittorio Emanuele venne proclamato<br />
Re d’Italia… l’Italia novella eroina, si asside al banchetto delle Nazioni. Ella ha<br />
rotto i suoi ceppi e vestita di regio paludamento si mostra ai popoli d’Europa e<br />
dice: riconoscete la mia indipendenza, io vi darò in contraccambio l’ordine e la<br />
pace, vi comunicherò il patrimonio delle mie scienze, delle mie lettere,delle mie<br />
arti. No, non si riderà più al nome d’Italia, ma si tacerà riverenti o si tremerà…”.<br />
La partecipazione di Bergamo al Risorgimento è stata soprattutto la storia di<br />
alcune migliaia di giovani appartenenti a quel popolo di operai, artigiani, studenti,<br />
insegnanti, professionisti, che spinti dall’amore per la libertà e l’unità<br />
della patria italiana, non hanno esitato a rischiare la propria vita, spesso ancora<br />
acerba, per il grande ideale che li animava. L’età romantica è stata un’epoca<br />
di forti passioni, difficile, a volte, da capire nel nostro tempo così segnato dalla<br />
sola dimensione dell’“homo oeconomicus”. Ma così è stato e fino a un certo punto<br />
reggono le analisi fondate prevalentemente sull’interesse all’allargamento dei<br />
mercati che avrebbe mosso la borghesia, in specie lombarda, al compimento del<br />
disegno unitario.I figli del popolo bergamasco accorsero generosamente al richiamo<br />
di Garibaldi con il quale stabilirono un rapporto speciale fin da primo incontro<br />
nel luglio del 1848. La figura dell’Eroe dei Due Mondi corrispondeva all’ideale<br />
di una gioventù, nata tra gli anni venti e quaranta dell’Ottocento, fortemente<br />
segnata dagli ideali mazziniani, repubblicani e unitari, che avevano avuto il loro<br />
massimo sviluppo nelle vicende del ’48-49. I patrioti bergamaschi si erano identificati<br />
in Garibaldi anche perché nel loro Generale ritrovavano appieno le virtù<br />
della gente in cui si riconoscevano. L’audacia, il preferire l’azione alla parola,<br />
l’assenza di ogni sotterfugio politico, l’essere popolo. Questo legame non sarebbe<br />
mai più cessato, al punto che ancora oggi i discendenti di quei volontari, a<br />
distanza di tanti anni trascorsi, si fanno giusto vanto dell’appartenenza a una<br />
stirpe che suscita sempre la nostra gratitudine e il nostro rispetto.<br />
convegni<br />
Claudio Salvioni<br />
Presidente Associazione<br />
Amici del Museo Storico di<br />
Bergamo<br />
Bergamo e Garibaldi<br />
(Abstract)<br />
Bergamo.<br />
La Sala dei Giuristi<br />
ed i due Labari.<br />
PAGINA 35<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
Eventi<br />
OTELLO DONATI<br />
GRAN PREMIO NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA<br />
I tuffi di categoria di scena<br />
allo Stadio del Nuoto di Roma<br />
Roma.<br />
Foto di gruppo di<br />
giudici di gara e<br />
organizzatori.<br />
Roma. Da sinistra: Laura Dibiasi, Otello Donati, Italo Salce,<br />
Piero Italiani, Klaus Dibiasi.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 36<br />
Alla presenza di un pubblico appassionato<br />
e competente, si è svolta l’8 luglio<br />
scorso allo Stadio del Nuoto al Foro<br />
Italico di Roma l’annuale manifestazione per<br />
giovani tuffatori di ambo i sessi denominata<br />
“Gran Premio Atleti Olimpici e Azzurri<br />
d’Italia”.<br />
La competizione conclusiva articolata in un<br />
circuito <strong>nazionale</strong> di tre gare, consacrava vincitori<br />
gli <strong>atleti</strong> dei quattro migliori risultati nelle<br />
tre manifestazioni della stagione agonistica<br />
dell’anno 2011.<br />
La Sezione di Roma con il “Gran Premio Atleti
Roma.<br />
I tre big con il<br />
gruppo dei<br />
premiati.<br />
Olimpici & Azzurri d’Italia” si è ben inserita<br />
collaborando in simbiosi, ormai, da molti anni,<br />
con il Settore Tuffi della Federazione Italiana<br />
Nuoto per la dotazione e consegna dei premi<br />
alle giovani e promettenti leve italiane.<br />
Nel corso della manifestazione il Presidente<br />
Sezionale Otello Donati, coadiuvato dai Vice<br />
Presidenti Olimpici Klaus Dibiasi e Piero<br />
Italiani, ha richiesto e ottenuto dal capo delegazione<br />
dei giudici di gara che, trattandosi di<br />
manifestazione a carattere <strong>nazionale</strong>, le premiazioni<br />
venissero precedute dall’Inno Nazionale<br />
di Goffredo Mameli.<br />
La risposta è stata immediata e positiva: <strong>atleti</strong>,<br />
giudici di gara con la coccarda al petto del<br />
150° dell’Unità d’Italia e pubblico presente<br />
sugli spalti, tutti con la mano destra sul cuore,<br />
hanno accompagnato cantando, le note musicali<br />
dell’Inno Nazionale.<br />
Klaus Dibiasi (pluricampione Olimpico), Piero<br />
Italiani (Los Angeles) e Italo Salice (Giochi del<br />
Mediterraneo) hanno seguito con particolare<br />
attenzione i giovani tuffatori con occhio critico<br />
e professionale.<br />
Erano altresì presenti alcuni grandi protagonisti<br />
dei campionati europei junior, disputatisi la<br />
settimana precedente: Giovanni Tocci e Elena<br />
Bertocchi rispettivamente campioni europei<br />
junior, Auber medaglia d’argento e Laura<br />
Bilotta medaglia di bronzo.<br />
Classifica globale del Gran Premio Atleti Azzurri d’Italia<br />
Somma dei migliori quattro punteggi ottenuti nelle specialità delle tre manifestazioni nazionali<br />
precedenti. Di seguito i premiati.<br />
Esordienti C1 maschi: 1. Vladimir Barbu (Bolzano Nuoto); 2. Francesco Porco (Cosenza Nuoto); 3. Andrea<br />
Cosoli (Carlo Dibiasi).<br />
Esordienti C1 femmine: 1. Silvia Lombardo (Bergamo Nuoto); 2. Giulia Rogantin (Trieste Tuffi); 3. Emma<br />
Ventura (Bergamo Nuoto).<br />
Ragazzi: 1. Lorenzo Chiarabini (GS Fiamme Oro); 2. Lorenzo Marsaglia (CC Aniene); 3. Francesco Bilotta<br />
(CS Cosenza Nuoto).<br />
Ragazze: 1. Laura Bilotta (CS Cosenza Nuoto); 2. Ginevra Monachesi (ASD Carlo Dibiasi); 3. Giulia Belsasso<br />
(Trieste Tuffi ASD).<br />
Juniores Maschi: 1. Beatrice Atzei (ASD Carlo Dibiasi); 2. Valentina Benvenuti (Bolzano Nuoto ASD); 3.<br />
Paola Flaminio (ASD Trieste Tuffi).<br />
PAGINA 37 MAGLIAZZURRA 3/4-2011
La voce delle Sezioni<br />
R O M A<br />
Festa grande<br />
per i “90” del<br />
“fornaretto”<br />
Grande festa lo scorso 26 luglio nella Sala<br />
degli Specchi di palazzo Marcon a Frascati,<br />
dove l’amministrazione comunale ha organizzato<br />
una cerimonia ufficiale per rendere omaggio<br />
e festeggiare i 90 anni di un suo figlio prediletto,<br />
oltre che di uno dei più grandi calciatori<br />
italiani di tutti i tempi.<br />
L’affettuoso appellativo che ancora lo accompagna<br />
sta a certificare quanto legata sia stata la<br />
sua storia umana e sportiva a quella di una comunità<br />
intera cui ha saputo dare lustro in campo<br />
e fuori. Quel forno che rappresenta la storia<br />
della sua famiglia, bombardato dagli americani<br />
nel ’43 e ricostruito con quella stessa forza e<br />
quella tenacia che lo caratterizzeranno anche<br />
sui campi di gioco, fino a diventare “l’ottavo re di<br />
roma”.<br />
Nato a Frascati il 26 luglio 1921, Amadei iniziò<br />
a giocare al calcio nel campo sterrato di Capocroce,<br />
sotto l’occhio vigile di Don Mini e Don<br />
Roma.<br />
Amedeo<br />
Amadei<br />
con il<br />
Segretario<br />
Generale<br />
Roberti.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 38<br />
Ottobre 1939.<br />
Roma, Campo<br />
Testaccio,<br />
la sfida con<br />
Malatesta<br />
nell’incontro<br />
Roma-Liguria.<br />
Massa. Una mattina disertò il forno di papà Romeo<br />
per recarsi in bicicletta ad un provino organizzato<br />
dai dirigenti della Roma. La grande velocità<br />
e il tiro fulminante convinsero i selezionatori<br />
delle sue doti.<br />
Il “fornaretto” ancora oggi detiene il record di<br />
giocatore più giovane ad esordire in serie A, il 2<br />
maggio del 1937, a 15 anni 9 mesi e 6 giorni, oltre<br />
che esssere il più giovane marcatore del<br />
massimo campionato. Ha vestito la maglia giallorossa<br />
dal 1936 al 1948 con una parentesi in<br />
serie B con l’Atalanta nel 1938/1939.<br />
Nel 1942 si laurea campione d’Italia con la maglia<br />
della Roma, “È il più bel ricordo dei miei<br />
primi 90 anni” come lui stesso ama ricordare.<br />
Concluse la carriera con Inter e Napoli e ad oggi<br />
è il dodicesimo bomber della storia del campionato<br />
di calcio italiano con 174 gol.<br />
Finché vestì la maglia giallorossa non ebbe<br />
grandi sbocchi in <strong>nazionale</strong>, essendo in quegli<br />
anni la maglia azzurra “monopolizzata” dai club<br />
del nord ed in particolare dal grande Torino.<br />
Durante la sua militanza nell’Inter esordisce<br />
anche in Nazionale contro la Spagna nel ‘49, impreziosendo<br />
l’esordio con un gol.<br />
Con la maglia azzurra riuscì a collezionare 13<br />
presenze mettendo a segno 7 reti.<br />
Socio affettuoso e generoso della Sezione di Roma<br />
dell’ANAOAI sempre presente alle nostre<br />
manifestazioni, rappresenta al meglio il binomio<br />
“notorietà e modestia”. (A.V.)
Trieste premia<br />
campioni di ieri<br />
e di oggi<br />
Presso la Sede della Sezione, situata<br />
all’interno dello Stadio “Nereo<br />
Rocco”, la Presidente Marcella<br />
Skabar, d’intesa con il Presidente<br />
del CONI Provinciale Stelio Borri<br />
e del Delegato Regionale dell’Associazione<br />
Matteo Bartoli, hanno<br />
organizzato e svolto al meglio una<br />
semplice ma gradevole premiazione<br />
di squadre e dirigenti. Alla manifestazione<br />
hanno presenziato i neo-Assessori dello Sport<br />
del Comune Emiliano Edera e della Provincia<br />
Igor Dolenc, oltre all’Assessore Comunale alla<br />
Cultura Andrea Mariani.<br />
Le squadre premiate sono state quella della<br />
Pallamano Trieste “under 18”, per la quarta<br />
volta Campione d’Italia e la squadra dell’Edera<br />
On Line Campione d’Italia assoluta dell’hockey<br />
pista a rotelle.<br />
Erano altresì presenti e festeggiati il Campione<br />
Mondiale di pattinaggio Luciano Cavallini,<br />
tuttora in pieno agonismo e l’Azzurro di pallanuoto<br />
Andrea Brazzati.<br />
Triestre. Il premio a Brazzati circondato dai VIp.<br />
la voce delle sezioni<br />
Particolarmente gradita la presenza di Brazzati<br />
perché seguiva la sua fine dell’agonismo dopo<br />
anni di grande pallanuoto societaria e <strong>nazionale</strong>.<br />
Dopo aver militato in squadre di grande caratura,<br />
Brazzati era rientrato da alcuni anni alla<br />
sua Trieste perché come ha detto “Era sempre<br />
mio sogno riportare la Pallanuoto Trieste alla<br />
Serie A/1. Quest’anno non ci siamo riusciti per<br />
un nonnulla, ma almeno siamo in A/2”. Ora<br />
diventa direttore sportivo con obiettivo primario<br />
la promozione.<br />
E noi formuliamo al nuovo Dirigente i più sinceri<br />
ringraziamenti ed auguri.<br />
PAGINA 39<br />
Triestre.<br />
Giovani premiati<br />
nella sede della<br />
Sezione allo<br />
Stadio “Nereo Rocco”.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
la voce delle sezioni<br />
Asti festeggia Ilengo<br />
La Sezione di Asti ha festeggiato il proprio Presidente<br />
Carlo Ilengo per la Stella d’Oro al Merito<br />
Sportivo ricevuta dal CONI in questi mesi.<br />
Azzurro e Dirigente di grande prestigio, ne riportiamo,<br />
con piacere, un breve curriculum,<br />
Carlo Ilengo è nato ad Asti l’11 aprile 1930, dal<br />
1970 ad oggi è Presidente e Delegato Provinciale<br />
FITAV. Maestro di Tiro di 1ª classe, Quadriennio<br />
Olimpico 1973/76 in gare titolate; Azzurro<br />
dal 1975; Componente Squadra Ufficiale<br />
Campionato d’Europa Fossa Universale (bronzo);<br />
Gran Premio delle Nazioni 1976 (Francia,<br />
Cap d’Antibes); Istruttore Federale Centri<br />
C.A.S. dal 1983. Tuttora Istruttore, Allenatore,<br />
Settore Giovanile Piemontese. Onorificenze del<br />
CONI al Merito Sportivo: Stella di Bronzo nel<br />
1992. Stella d’Argento nel 2003 e Stella d’Oro alla<br />
carriera nel 2011. Tra i propri allievi: cinque<br />
Azzurri, due Campioni del Mondo, Pellielo e Panizza,<br />
oro e argento Mondiali; Marchini e Profumo,<br />
oro e argento ai Mondiali Universitari;, Galeazzi,<br />
bronzo al Mondiale Fossa Universale, oltre<br />
ai dieci titoli italiani del Settore giovanile.<br />
Asti. Carlo Ilengo con a sin. il Pres. Reg. CONI Piemonte<br />
e il Vicepresidente e Ass. allo Sport Prov. di Torino Prof.<br />
Gianfranco Porqueddu, a des. il Pres. Reg. FITAV Pino<br />
Facchini e l’Ass. allo Sport Reg. Piemonte Avv. Alberto<br />
Cirio.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 40<br />
Foggia, la Stella di bronzo<br />
Alfonso Antonio Lombardi<br />
La Sezione di Foggia ha insignito<br />
della Stella di Bronzo<br />
CONI al Merito Sportivo Alfonso<br />
Antonio Lombardi. Socio<br />
fondatore del Centro Velico<br />
Gargano Manfredonia e Dirigente<br />
dal 1972 ricoprendo la<br />
carica di Tesoriere e vice Pre-<br />
A.A. Lombardi.<br />
sidente, velista impegnato in<br />
tantissime regate d’altura nel basso e medio<br />
Adriatico per circa 30 anni. Presidente e<br />
Delegato Provinciale della Federazione Italiana<br />
Vela dal 1996 al 2000. Ufficiale di Regata<br />
Nazionale dal 1985. Attuale Socio del Circolo<br />
Nautico di Margherita di Savoia. Attualmente<br />
ricopre la carica di Consigliere e Tesoriere<br />
della Sezione ANAOAI di Foggia.<br />
Pesaro-Urbino Trofeo Angelo<br />
Romani e Giulio Giunta<br />
Il 3 luglio scorso la Sezione di Pesaro-Urbino,<br />
in collaborazione con la società di Pallanuoto,<br />
ha organizzato la consueta gara in mare aperto<br />
per ricordare e celebrare due carissimi amici<br />
comuni, Angelo Romani e Giulio Giunta,<br />
<strong>olimpici</strong> di grande prestigio e particolarmente<br />
cari a tutti gli sportivi pesaresi.<br />
La gara, in mare aperto nel tratto Moletto-Porto<br />
di circa un chilometro, si è svolta in seno alla<br />
tradizionale “Festa del Porto” e ha visto la<br />
presenza di ben 87 nuotatori, di tutte le età,<br />
battuti di gran lunga i numeri delle edizioni<br />
precedenti. Questa prova, volutamente non inserita<br />
nei programmi ufficiali della Federazio-
Pesaro.<br />
La sede della<br />
Canottieri<br />
Pesaro centro<br />
motore<br />
dell’iniziativa.<br />
ne, viene annualmente proposta con lo scopo di<br />
riunire gli appassionati del nuoto in acque libere,<br />
amatori e agonisti che siano.<br />
Quest’anno la manifestazione è stata particolarmente<br />
festosa ed interessante sul piano tecnico,<br />
viva la partecipazione del pubblico dei bagnanti<br />
lungo la spiaggia.<br />
Ha vinto il pesarese Luca di Iacovo con l’ottimo<br />
tempo di 15’10” e che si è aggiudicato il Trofeo.<br />
Omaggiati poi l’atleta più giovane, Stefano<br />
Scrocco, classe ’98 e il più vecchio: Giancarlo<br />
Carlini, classe ’39, al quale, da parte di noi Azzurri,<br />
è stato donato un magnifico orologio con<br />
lo scudetto tricolore sul quadrante.<br />
Presenti alla gara e alle premiazioni i familiari<br />
dei due campioni celebrati, il Presidente del<br />
CONI Provinciale Alberto Paccapelo, i Presidenti<br />
delle altre società natatorie, un folto pubblico<br />
di appassionati e, ovviamente, i nostri<br />
Azzurri, felici di ritrovarsi insieme per l’occasione.<br />
(A.E.)<br />
la voce delle sezioni<br />
Padova. Festa agreste<br />
sui Colli Euganei<br />
Pesaro. Il festoso<br />
gruppo davanti al<br />
Moletto pronto<br />
per il via.<br />
Colli Euganei, locale scelto “agriturismo” dal<br />
Presidente padovano Fiorenzo Zanella, pomeriggio<br />
e sera sotto un cielo “azzurro” con la luna<br />
ad illuminare le rilassanti colline, dove profumavano<br />
mosti e il vino novello della cantina<br />
“Monte Altore”: per l’accoglienza, i fratelli Dalla<br />
Montà offrivano calici di Moscato “Fior d’Arancio”.<br />
Zanella, radunati i 101 convenuti all’invitante<br />
conviviale settembrina ha presentato un<br />
nuovo Socio, l’azzurra Ornella Rizzo (tiro a segno),<br />
e tre amici degli <strong>azzurri</strong>: Gabriele Pieloni,<br />
Piero Basso, Susanna Zorzi. Pieloni, illuminato<br />
sportivo, ha ricordato Fabio Presca e Camillo<br />
Tabacchi. Ospiti d’eccezione: Guido Benvenuti<br />
(Presidente Veterani), Giuliano Calore (sport<br />
estremi), Gianfranco Vanni (CONI), Giampaolo<br />
Paulon storico “scrittore” veneziano, e Giovanna<br />
Rossi Assessore allo Sport Comune di Selvazzano<br />
Dentro. Fiorenzo Zanella ha ricordato gli<br />
eventi del 2011 (crociera a Venezia, settimana<br />
azzurra in Sicilia “Marsala sbarco dei Mille nel<br />
150° dell’Unità d’Italia”, Rimini tra i trecento<br />
ragazzi di “gioco sport”). Il Presidente ha poi annunciato<br />
la festa degli auguri per il 20 dicembre<br />
e la crociera 23-30 giugno 2012 con la nuova nave<br />
“Divina”, direzione “Olimpia” Lino Rubini.<br />
Cartolina “Azzurra” per Sandra Teolato, Ornella<br />
Rizzo, Fiorenzo Zanella, Piero Basso, Susanna<br />
Zorzi, Guido Benvenuti, e Gabriele Pieloni.<br />
PAGINA 41 MAGLIAZZURRA 3/4-2011
la voce delle sezioni<br />
Padova. Ospiti e premiati durante la cerimonia.<br />
Gorizia. 150 giovani <strong>atleti</strong><br />
per “Sport in mare pulito”<br />
Nel pomeriggio di sabato 6 agosto, nelle acque<br />
del Golfo di Panzano, e più precisamente lungo<br />
il Canale Valentinis che si addentra fin nel<br />
centro di Monfalcone, si è svolta la manifestazione<br />
“Sport in mare pulito”. Alla sua 6° edizione,<br />
dopo l’incipit datole dal Past President il<br />
Prof. Guido Spanghero, la kermesse ha mietuto<br />
un enorme successo. Il Canale Valentinis<br />
punteggiato di palloncini <strong>azzurri</strong>, il porticciolo<br />
Nazario Sauro, punto cospicuo più a nord del<br />
Mediterraneo, gremito di genitori, amici,<br />
amanti dello sport e dell’ambiente. In questa<br />
cornice gli Azzurri isontini, capitanati dalla loro<br />
Presidente, l’olimpica Chiara Calligaris,<br />
hanno saputo essere il “collante” per le società<br />
sportive monfalconesi, non solo nautiche. Le<br />
giovani promesse quest’anno, infatti, sono arrivate<br />
da mare e da terra provocando negli spettatori<br />
intense emozioni ed applausi. L’evento<br />
ha coronato l’estate dei ragazzi tra gli 8 e i 12<br />
anni alle prese con i centri estivi proposti dalle<br />
società cittadine. Quest’anno 10 sono state le<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 42<br />
associazioni sportive che hanno partecipato<br />
collaborando fattivamente alla buona riuscita<br />
della manifestazione: Società Vela Oscar Cosulich,<br />
Società Canottieri Timavo, Lega Navale<br />
Italiana - Sezione di Monfalcone, Società Nautica<br />
Tavoloni, Associazione Sportiva Pescatori<br />
Dilettanti, Associazione Sportiva Casoneri<br />
Panzano, Fincantieri ASD, Yacht Club Terme<br />
Romane, Windsurfing Marina Julia e Società<br />
Canoa e Kajak Monfalcone.<br />
La sfilata che dal mare si è spinta fin dentro al<br />
canale navigabile e ha avuto come protagonisti<br />
i giovani futuri <strong>atleti</strong> delle società nautiche<br />
monfalconesi, ragazzi che hanno appena appreso<br />
i primi rudimenti della vela, della canoa<br />
o del canottaggio cui hanno simbolicamente ceduto<br />
il testimone gli <strong>azzurri</strong> ormai affermati. Il<br />
corteo aperto dall’“Istria”, nuova imbarcazione<br />
sociale della SVOC, è stato degnamente seguito<br />
dalla “Corsara”, catamarano-scuola della Società<br />
Timavo con a bordo non solo i giovani<br />
<strong>atleti</strong>, ma il loro meraviglioso allenatore Claudio<br />
Cristin e al timone la bandiera del canottaggio<br />
monfalconese Vladimiro Bobig, campione<br />
europeo ad Amsterdam nel 1949 in un “8<br />
con” tutto bisiaco. Le piccole vele degli optimist,<br />
quelle un po’ più grandi dei catamarani,<br />
quelle coloratissime dei windsurf, i remi dei ca-<br />
Gorizia. Il labaro sull’“ammiraglia” alla partenza.
nottieri e le pagaie dei kayak hanno sfilato assieme<br />
tra i cantieri da un lato e la centrale termica<br />
dall’altro, per testimoniare che anche in<br />
un ambiente fortemente pervaso dagli insediamenti<br />
industriali, la natura e il mare sono indispensabili<br />
a questi giovani per svolgere la loro<br />
pratica sportiva.<br />
La sfilata da terra ha avuto invece come protagonisti<br />
le giovani promesse del calcio e dell’<strong>atleti</strong>ca<br />
della storica società monfalconese Fincantieri.<br />
Assieme ai giovani pulcini hanno sfilato<br />
anche i pescatori sportivi e una rappresentanza<br />
degli <strong>atleti</strong> del Windsurfing Marina Julia.<br />
“Infiltrati” tra i ragazzi che si allenano sul mare<br />
o in prossimità dello stesso, cinque sciatori e<br />
il loro allenatore Paolo Tavian, tecnico federale<br />
alle Paralimpiadi, reduci dai campionati provinciali<br />
transfrontalieri di sci, hanno fatto capolino,<br />
a dimostrare che lo sport non ha confini!<br />
I due cortei, quello proveniente da mare e<br />
quello proveniente da terra, dallo stadio Cosulich,<br />
si sono incontrati al centro del Porticciolo<br />
Nazario Sauro dove, dopo il saluto a remi alzati<br />
alla città di Monfalcone, i ragazzi hanno liberato<br />
i palloncini <strong>azzurri</strong>. Ormeggiate le barche,<br />
dopo l’alzabandiera e il canto dell’inno di Mameli<br />
a cura dell’Associazione Marinai d’Italia,<br />
è avvenuto il simbolico passaggio di testimone<br />
con l’arrivo, sotto il palco delle autorità, del labaro<br />
dell’Associazione portato dall’Azzurro Bobig<br />
che lo ha consegnato nelle mani della Presidente<br />
Chiara Calligaris. Gli <strong>azzurri</strong> presenti,<br />
dopo i saluti delle autorità, hanno consegnato<br />
la voce delle sezioni<br />
PAGINA 43<br />
Gorizia.<br />
I futuri <strong>azzurri</strong>,<br />
per ora solo<br />
<strong>azzurri</strong>ni.<br />
ai giovani intervenuti alla manifestazione un<br />
diploma di partecipazione, quale passaggio di<br />
testimone tra gli <strong>atleti</strong> affermati e le giovani<br />
promesse. Tra i presenti Claudio Cristin, Gianfranco<br />
Gallon, Andrea Ferin, Riccardo Bevilacqua,<br />
Francesca Russi, Guido Spanghero, Sergio<br />
Furlan e Cristina Mininel.<br />
Tra le autorità il Prefetto di Gorizia Maria Augusta<br />
Marrosu, il Sindaco di Monfalcone Silvia<br />
Altran, l’Assessore allo Sport di Monfalcone<br />
Omar Greco, nonché l’Assessore Provinciale allo<br />
Sport Sara Vito e il Presidente Provinciale di<br />
CSEN Valter Tomaduz. Per le rappresentanze<br />
militari, erano presenti il Comandante in seconda<br />
della Capitaneria di Porto, Riccardo<br />
Cozzani e il Comandante del Norm dei Carabinieri<br />
il Tenente Robert Irlandese.<br />
La location centrale ha garantito la giusta visibilità<br />
all’evento dedicato prevalentemente a<br />
quegli sport minori che spesso vengono trascurati<br />
perché lontani dalle luci della ribalta ma<br />
che sono estremamente formativi per il futuro<br />
dei nostri giovani. Quindi crescita sana in ambiente<br />
sano, questo è il messaggio che 150 <strong>atleti</strong><br />
hanno voluto trasmettere insieme ad allenatori,<br />
parenti e dirigenti.<br />
La manifestazione è stata patrocinata dal CO-<br />
NI Provinciale, dalla Provincia di Gorizia, dal<br />
Comune di Monfalcone e anche dall’Ente di<br />
Promozione Sportiva CSEN, istituzioni che<br />
credono nell’importanza della trasmissione di<br />
quei valori di rispetto per l’avversario e per<br />
l’ambiente che solo lo sport può assicurare. Ol-<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
la voce delle sezioni<br />
tre alle Istituzioni, un fondamentale appoggio<br />
è giunto dalla Capitaneria di Porto di Monfalcone<br />
senza il cui intervento la manifestazione,<br />
in quelle acque non sarebbe stata possibile.<br />
Chiara Calligaris, Presidente della Sezione di<br />
Gorizia e promotrice della manifestazione ha<br />
sottolineato l’importanza del lavoro in gruppo<br />
tra organizzatori, ottimo esempio per le generazioni<br />
future. Con lei, fondamentale l’aiuto<br />
per l’organizzazione e la coordinazione a mare<br />
da parte degli <strong>azzurri</strong> Guido Spanghero e<br />
Claudio Cristin nonché di Valter Tomaduz,<br />
Gianfranco Oggianu, Franco Miglia e Fulvio<br />
Bellardinelli.<br />
Roma-Ostia sulla spiaggia<br />
Anche questo anno la Sezione di Roma Ostia<br />
ha festeggiato il ferragosto sulla spiaggia. Ed<br />
ancora una volta non si è trattato di competizioni<br />
agonistiche, bensì di giochi e divertimenti<br />
di vari sport, dove l’obiettivo prioritario era<br />
lo stare insieme svolgendo attività motorie e lezioni<br />
di sport, sotto il controllo ed aiuto dei soci<br />
<strong>azzurri</strong> della Sezione. L’evento, voluto e diretto<br />
dal Presidente della Sezione Andrea Romano,<br />
si è svolto questa volta in due giornate,<br />
con grande gradimento dei ragazzi e delle ragazze<br />
(tutti “under 15”) e naturalmente con il<br />
Roma-<br />
Ostia.<br />
Pazienza<br />
ed<br />
impegno.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011 PAGINA 44<br />
Roma-Ostia. Attrazione per il tennistavolo.<br />
compiacimento di genitori e parenti. Il Presidente<br />
Romano sta già programmando una nuova<br />
e più ampia edizione dell’iniziativa per il<br />
2012. Complimenti ed auguri.<br />
Udine titola agli Azzurri<br />
il Palazzetto di Martignacco<br />
Giova ricordare che le iniziative che si concretizzano<br />
nell’intitolazione di piazze, strade,<br />
slarghi, palazzetti dello sport agli Atleti Azzurri<br />
d’Italia sono spesso frutto della cultura<br />
sportiva radicatasi sul territorio e che trovano<br />
il favore delle circostanze nelle istanze che la<br />
nostra Associazione inoltra alle amministrazioni<br />
comunali. Così è avvenuto per il Palazzetto<br />
dello Sport di Martignacco (Udine), ridente<br />
paese ai piedi delle colline moreniche<br />
che degradano dalla pianura friulana verso il<br />
mare.<br />
Per richiamare l’attenzione dei “forestieri”, si<br />
rammenta che in quel comune risiede da sempre<br />
Edi Orioli, tredici partecipazioni, con quattro<br />
vittorie, alla Parigi-Dakar, prova estenuante<br />
di motociclismo enduro; che Daniele<br />
Pontoni, olimpico di mountain bike ad Atlanta<br />
nel 1996 e pluricampione inter<strong>nazionale</strong> di ciclocross,<br />
iniziò su questi tracciati i primi approcci<br />
di ciclocrossista; che Renato Longo, cinque<br />
volte campione del mondo di ciclocross,<br />
qui era di casa. Con tali presupposti è stato<br />
agevole ottenere dall’Amministrazione Comu-
nale, che peraltro si ringrazia per la disponibilità,<br />
la delibera di intitolare agli “Atleti Azzurri<br />
d’Italia” il Palazzetto dello Sport. La cerimonia<br />
si è svolta alla presenza di numerosi <strong>atleti</strong><br />
delle società sportive del circondario, del Sindaco<br />
Dott. Marco Zanor, del Presidente del<br />
Consiglio Provinciale di Udine Dott. Marco<br />
Quai, dell’Assessore Comunale allo Sport<br />
Dott. Gianluca Casali e dell’Assessore Regionale<br />
allo Sport del Friuli Venezia Giulia Dott.<br />
Elio De Anna, ventisette volte azzurro di<br />
rugby, argento ai Giochi del Mediterraneo a<br />
Spalato nel 1979, tredici campionati in serie A<br />
e due titoli nazionali col Rovigo. Ci si augura<br />
che tale iniziativa possa costituire un buon<br />
viatico per altre intitolazioni. (F.A.)<br />
Alessandra e la festa<br />
degli Azzurri d’Italia<br />
Domenica 2 ottobre, nel Salone del CONI di<br />
Alessandria, si è svolta la tradizionale festa degli<br />
Azzurri ed Olimpici d’Italia; ancora una volta<br />
il Presidente Franco Bianchi ed il Consiglio<br />
hanno voluto premiare giovani promesse dello<br />
sport, ma anche tecnici, dirigenti e giornalisti.<br />
Tra le autorità presenti vi era il Sindaco Pier<br />
Carlo Fabbio, il Vice Presidente della Provincia<br />
Rita Rossa, il Vice Presidente della Regione<br />
Ugo Cavallera, il Prefetto Francesco Paolo Ga-<br />
la voce delle sezioni<br />
Udine. La cerimonia di intitolazione.<br />
Da sin. Il Sindaco Zanor, il Presidente<br />
Sezionale Anzil e l’Ass. De Anna.<br />
staldo, il Questore Filippo Dispensa ed il presidente<br />
del CONI Provinciale Roberto Pareti.<br />
Dopo il saluto del Presidente Franco Vincenzi e<br />
Pico Maccario sono stati dieci i premiati, passando<br />
dal pugilato con il tecnico Sergio Corio<br />
dell’ASD Boxe Ovada, per proseguire con Roberto<br />
Baldovino, istruttore del Settore Giovanile<br />
del Rugby Club Alessandria, Sonia D’Agostino,<br />
12 anni, atleta del Kung Fu dell’Accademia<br />
Kodokan, Sara Lovato di 17 anni della<br />
stessa società, Angelo Ermelindo cintura nera<br />
quarto Dan di Taekwondo. Con loro anche il<br />
quattordicenne Davide Orengo, atleta di Aikido<br />
allenato da Nando Magarotto dell’Accademia<br />
Kodokan. Un riconoscimento è andato all’Alessandria<br />
VBC ed al Presidente Pilotti nel<br />
cinquantenario dalla fondazione da parte di<br />
Franco Benzi e quindi spazio ai rappresentanti<br />
della stampa. Nel caso di Ilaria Leccardi, il<br />
premio era riferito sia alla sua attività di atleta<br />
di Ginnastica Ritmica che a quella di Giornalista<br />
Professionista collaboratrice di Tuttosport,<br />
Il Biellese ed il Ginnasta. Con lei anche<br />
Alessandra Dellacà di Telecity e per finire è arrivato<br />
il riconoscimento al Direttore de Il Piccolo<br />
Roberto Gilardengo. Una carriera iniziata<br />
presso questa testata prima come collaboratore<br />
per sport e cronaca, quindi dal 1997 caporedattore<br />
e, dal 2000, direttore. Grazie a lui ed all’opera<br />
instancabile per rafforzarne la diffusione,<br />
Il Piccolo, secondo un sondaggio di Datamedia,<br />
è l giornale locale più diffuso del Piemonte e,<br />
insieme al “Corriere di Novara”, l’unico triset-<br />
PAGINA 45<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011
la voce delle sezioni<br />
Alessandria.<br />
Autorità e premiati<br />
dopo la bella<br />
cerimonia.<br />
timanale di informazione in Italia. Soddisfatto<br />
il Presidente Bianchi “perché ancora una volta<br />
a questo appuntamento hanno partecipato molti<br />
ex <strong>atleti</strong> <strong>azzurri</strong>, promesse attuali ed una importante<br />
cornice di autorità civili, militari e<br />
sportive”.<br />
XI Trofeo Noceti a La Spezia<br />
Il 2 luglio scorso si è tenuta la consegna dell’XI<br />
Trofeo Noceti, teatro il golfo dei Poeti. Un centinaio<br />
gli <strong>atleti</strong> in gara, provenienti da tutta<br />
Italia, con campioni di assoluto valore. Un<br />
triangolo percorso due volte tra Lerici e San<br />
Terenzo per un totale di 5.000 metri, gara valida<br />
per il Campionato Nazionale FIN. Ottima la<br />
prova dell’atleta spezzina Monica Olmi che, se<br />
pur iscritta come Master, è arrivata seconda<br />
tra le donne. Primo assoluto Andrea Volpini<br />
(GS Fiamme Oro) in 57,472 min, 2° Rodolfo Va-<br />
La Spezia.<br />
L’Azzurro Simone<br />
Menoni, pluricampione<br />
Italiano, consegna al<br />
trevigiano Rodolfo<br />
Valenti, la targa offerta<br />
dalla Sezione ANAOAI<br />
di La Spezia.<br />
MAGLIAZZURRA 3/4-2011<br />
PAGINA 46<br />
lenti e 3° Andrea Bondanini (GS Fiamme Oro).<br />
Prima per le donne Laura La Piana (GS Fiamme<br />
Oro) in 01,03,566 min, 2° Monica Olmi (Uisp<br />
Nuoto Val di Magra) in 1,04, 3°<br />
Jessica Bondi (Nuovo Nuoto Bologna).<br />
Per la cat. Master 1° Uomini<br />
Andrea Ottaviani (Crociera Nuoto<br />
Genova), 1° Donne Cathy Pierce<br />
(Ispra Swim Planet). (G.L.) La Spezia. La targa<br />
Bergamo giovane<br />
offerta dalla Sezione.<br />
A novembre la Sezione di Bergamo, durante la<br />
festa sociale, ha premiato quale giovane talento<br />
emergente della kickboxing Matteo Milani:<br />
15 anni, è vincitore di titoli di Campione d’Italia<br />
nelle categorie giovanili, in Coppa del Mondo<br />
e di un argento e un bronzo ai Campionati<br />
del Mondo di Belgrado. Atleta di classe genuina,<br />
ha messo a frutto gli insegnamenti del padre<br />
Federico (Azzurro anni 75/87 e attuale D.T.<br />
delle squadre Azzurre kickboxing Fikbms-CO-<br />
NI) laureandosi Campione d’Europa juniores<br />
cat. 84 kg. svoltisi a Lignano Sabbiadoro a settembre<br />
(1300 <strong>atleti</strong> di 36 Nazioni). Da parte<br />
nostra il piacere di aver intravisto e motivato<br />
un giovane campione e se il buongiorno si vede<br />
dal mattino, gli Azzurri augurano a Matteo un<br />
grande futuro pieno di soddisfazione per sé,<br />
per il padre e per tutti noi. (V.G.)
PIERPAOLO SPANGARO<br />
(Nuoto - Sezione di Trieste)<br />
Lo scorso 12 agosto è deceduto, a 69 anni di età, Pierpaolo<br />
Spangaro, ingegnere triestino, campione di nuoto,<br />
olimpico a Roma ’60 e Tokyo ’64. Specialista dello stile<br />
libero e della “rana” è stato azzurro ventidue volte.<br />
Nel corso della sua carriera è stato sette volte campione<br />
italiano tra il 1959 (allora diciassettenne) ed il<br />
1969. Poliedrico nuotatore, oltre alle due Olimpiadi ha<br />
gareggiato a due Campionati Europei, a quattro Universiadi,<br />
ai Giochi del Mediterraneo del 1963.<br />
Sempre disponibile passava con disinvoltura dal libero,<br />
alla rana, alle varie staffette. Nel 1963 ha battuto il<br />
primato italiano dei 400 metri stile libero con il tempo<br />
di 4’25”. Un esempio per tutti nel coniugare di mano in<br />
mano sport, studio, lavoro, famiglia.<br />
Lascia la consorte Angioletta, il figlio Raffaele, cui rivolgiamo<br />
il sincero cordoglio dell’Associazione e della<br />
Sezione di Trieste.<br />
LUCIANO CIANCOLA<br />
(Ciclismo - Sezione di Roma)<br />
Il 26 luglio scorso, all’età di 81 anni, è venuto a mancare<br />
l’azzurro Luciano Ciancola ex Campione del mondo<br />
dilettanti su strada nel 1952. Nel 1953 il salto di qualità,<br />
un esordio nel ciclismo professionistico. Passista<br />
veloce nella sua lunga attività su strada si è aggiudicato<br />
due vittorie (Giro della Campania e TappaTour of<br />
Britain) e numerosi posti d’onore. Conclude la sua carriera<br />
nel 1960 con la gloriosa maglia della Ignis.<br />
Le esequie si sono svolte presso la Chiesa Parrocchiale<br />
di San Pietro Apostolo in Ardea (RM), partecipate da<br />
numerosa presenza di amici e sportivi. Alla figlia Nadia,<br />
nipote Caterina Centioni, familiari, parenti, giungano<br />
le più sentite condoglianze da parte della nostra<br />
Associazione. (GIOVANNI MAIALETTI)<br />
GIUSEPPE MARCUCCI<br />
(Lotta - Sezione di Ravenna)<br />
Il 28 agosto 2011, è improvvisamente venuto a mancare<br />
all’età di 76 anni l’Azzurro Giuseppe Marcucci (per<br />
tutti Pippo). Pluricampione di lotta greco-romana nella<br />
categoria dei pesi massimi aveva molteplici volte vestito<br />
la Maglia Azzurra costituendo perno fisso della<br />
Nazionale Italiana negli anni 1960/1970.<br />
Atleta del C.A. Faenza Sez. Lotta, dopo diversi titoli<br />
vinti, aveva migrato per motivi di lavoro a Modena dove<br />
aveva risieduto per anni, e nel contempo faceva parte<br />
della squadra di lotta del FIAT-Torino vincendo anche<br />
per questa società diversi titoli Nazionali.<br />
Da pochi anni ritornato nella sua città natale (Faenza),<br />
Amici da ricordare<br />
REDAZIONE<br />
aveva deciso di essere socio ANAOAI per la Sezione di<br />
Ravenna, in quanto aveva ritrovato vecchi amici con<br />
cui trascorrere ore liete e conviviali. Gli amici rimasti<br />
lo rimpiangono, per la sua modestia, la sua bontà e la<br />
sua generosità. (R.B.)<br />
ETTORE MILANO<br />
(Ciclismo - Sezione di Alessandria)<br />
Nato nel 1925, a 19 anni era già ciclista professinista<br />
con la “Bianchi” ed ai Mondiali 1958 era azzurro. Sempre<br />
come gregario fedele, amico e quasi fratello di Fausto<br />
Coppi. Era stato un grande passista che... odiava la<br />
salita, ma che sapeva farsi valere in volata. Corse per<br />
la Bianchi, la Carpano e la Asborno.<br />
Disputò sette volte il Giro d’Italia, tre il Tour de France,<br />
sette la Sanremo, cinque il Giro di Lombardia,<br />
quattro la Parigi-Roubaix. Era sempre ricordato, assieme<br />
a Sandrino Carrea, come “angelo custode di Fausto”.<br />
Milano veniva anche ricordato come “un campione<br />
che non ha mai vinto”. E lui stesso lo diceva, quando<br />
terminato l’agonismo era divenuto C.T. di quattro<br />
grandi squadre tra il 1959 ed il 1979. Socio della Sezione<br />
di Alessandria, diceva sempre “vivere e lasciar vivere!”.<br />
Un motto che lo identificava.<br />
ROSARIA MARCELLI<br />
(Calcio - Sezione di Lecco)<br />
Ha lasciato un vuoto incolmabile nella Sezione di Lecco<br />
il decesso di Rosaria Marcelli, azzurra di calcio.<br />
Rosaria aveva saputo coniugare al meglio studio e<br />
sport, divenendo medico anche se dai 20 ai 24 anni<br />
aveva praticato il calcio e onorato l’azzurro. Nostra socia<br />
dal 1989 è stata di esempio anche nell’ANAOAI. Il<br />
nostro sincero cordoglio si unisce a quello della Sezione<br />
di Lecco.<br />
RENZO RUGGERI<br />
(Pugilato - Sezione di Terni)<br />
Il 6 settembre scorso è deceduto ad 80 anni Renzo Ruggeri,<br />
azzurro di pugilato, uno dei migliori pugili della<br />
categoria pesi welter. Era stato campione italiano novizi<br />
e quindi azzurro per venti volte nella Nazionale dilettanti.<br />
Nel 1951 ottenne la medaglia d’oro ai Giochi<br />
del Mediterraneo disputati in Egitto. Nel 1953, passato<br />
professionista, vinse il titolo italiano dei welter. Peraltro,<br />
dopo una breve carriera si fermò per dedicarsi<br />
intearmente al lavoro. Amico carissimo del compianto<br />
Ernesto Sabbati, era un socio di vertice nella nostra<br />
Sezione di Terni, di cui ce ne dà notizia Vezio Romano,<br />
anch’egli da giovane ottimo pugile ed oggi pubblicista<br />
di Boxe Ring.
ASSOCIAZIONE NAZIONALE<br />
ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA