Etica Hacker: L'imperativo `e hands-on.
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5 C<strong>on</strong>clusi<strong>on</strong>i<br />
Parlando di hacker abbiamo utilizzato più volte il termine “c<strong>on</strong>trocultura”; l’adeguatezza<br />
di questo c<strong>on</strong>cetto è stata spiegata bene da Federica Guerrini nel<br />
suo articolo “Gli <str<strong>on</strong>g>Hacker</str<strong>on</strong>g> come c<strong>on</strong>trocultura tra identità e rappresentazi<strong>on</strong>e”<br />
[37]. L’opposizi<strong>on</strong>e ai modelli sociali dominanti è portata avanti dagli hacker<br />
cercando di costruire un modello alternativo; si tratta di una comunità c<strong>on</strong> un<br />
suo linguaggio, uno stile di vita, e soprattutto un insieme di valori forti e c<strong>on</strong>divisi,<br />
differenti da quelli della cultura dominante.<br />
Il rapporto c<strong>on</strong> la società n<strong>on</strong> è di sterile opposizi<strong>on</strong>e, nè di rinuncia; gli<br />
hacker s<strong>on</strong>o creativi per definizi<strong>on</strong>e, hanno un rapporto privilegiato c<strong>on</strong> le cose<br />
e s<strong>on</strong>o portati per vocazi<strong>on</strong>e a risolvere i problemi ribaltando le situazi<strong>on</strong>i<br />
e cercando sempre strade nuove e imprevedibili per agire sulla realtà. S<strong>on</strong>o<br />
c<strong>on</strong>sapevoli di avere in mano un’arma formidabile, il loro rapporto simbiotico<br />
c<strong>on</strong> la tecnologia, e n<strong>on</strong> vogli<strong>on</strong>o rinunciare a usarla per affermare i valori che<br />
c<strong>on</strong>divid<strong>on</strong>o. Per questo a loro dobbiamo molte invenzi<strong>on</strong>i che hanno portato<br />
prof<strong>on</strong>di cambiamenti nella società, come il pers<strong>on</strong>al computer, internet e il<br />
software libero.<br />
Speriamo di aver mostrato che queste invenzi<strong>on</strong>i n<strong>on</strong> dev<strong>on</strong>o essere c<strong>on</strong>siderate<br />
come il frutto dell’ingegno di singoli pers<strong>on</strong>aggi, ma dell’attività di una<br />
comunità basata sulla c<strong>on</strong>divisi<strong>on</strong>e, sul decentramento e sulla collaborazi<strong>on</strong>e; su<br />
un’etica in cui n<strong>on</strong> c’è distinzi<strong>on</strong>e fra mezzi e fini, in quanto la libertà si esprime<br />
attraverso la creatività e la socializzazi<strong>on</strong>e, e la passi<strong>on</strong>e è il motore delle azi<strong>on</strong>i<br />
di ciascuno.<br />
La c<strong>on</strong>trocultura hacker è oggi più che mai viva, come abbiamo cercato di<br />
mostrare attraverso degli esempi di esperienze attuali che la incarnano, e tende<br />
a estendersi al di là dell’ambito in cui è nata, c<strong>on</strong>tagiando c<strong>on</strong> i propri valori<br />
l’intera società.<br />
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