il kimmeridgiano delle prealpi veneto-trentine: fauna e biostratigrafia
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IL KIMMERIDGIANO DELI E PREALPI VENETO-TRENTINE: FAUNA E BIOSTRATIGRAFIA 65<br />
veronesi; Martire (1990): parte alta Z.a Divisum di<br />
Asiago (VI).<br />
TARAMELLICERAS (TARAMELLICERAS)<br />
PUGILE PSEUDOPUGILE nov.subp.<br />
Tav.2, fig.3a-b; Fig. 15 n.t.<br />
1986 Taramelliceras (Taramelliceras) pug<strong>il</strong>e<br />
Neum. - SARTI, p.494, Tav.2, fig.3a-b<br />
Subspeciotipo: l'esemplare figurato a Tav.2, fig.<br />
3a.b, n. inv. M308-168.<br />
Locus Typicus: Lavarone (Provincia di Trento, Italia),<br />
successione " Monte Rust 1 ".<br />
Stratum Typicum: Formazione del Rosso Ammonitico<br />
Veronese, unità nodulare superiore, 135 cm<br />
sopra la base dell'unità .<br />
Derivano Nominisi dal greco "pseudo"=falso e<br />
"pug<strong>il</strong>e" che riporta alla specie di Neumayr,<br />
1873.<br />
Attribuzione biostratigrafica: <strong>il</strong> subspeciotipo proviene<br />
dalla Zona ad Acanthicum del Kimmeridgiano.<br />
Materiale: N. inv. M308-168, A38B.<br />
Misure:<br />
N. inv. D H 0 S H/D O/D S/D<br />
M308-168 124 67 21 41 0,54 0,169 0,33<br />
-- 91,6 46 17,4 34,5 0,502 0.189 0,376<br />
A38B 118 63 -- 40 0,533 -- 0,338<br />
- 103 59 17 37 0,527 0,165 0,359<br />
Diagnosi: conchiglia di taglia e involuzione media.<br />
Sezione della spira ovale con <strong>il</strong> massimo spessore a<br />
metà fianco. Ornamentazione data da coste flessuose,<br />
semplici o biforcate, che terminano sul margine<br />
ventrolaterale con tubercoli. Nei giri interni<br />
ogni costa termina con un tubercolo, nell'ultima<br />
spira una coppia di coste termina per lo più con un<br />
tubercolo. I tubercoli marginoventrali sono più r<strong>il</strong>evati<br />
della regione medioventrale.<br />
Descrizione: conchiglia di diametro medio e involuzione<br />
media, sezione della spira ovale, fianchi<br />
convessi e rigonfi <strong>il</strong> cui massimo spessore è osservab<strong>il</strong>e<br />
a metà fianco. Nelle spire più interne si os-<br />
servano coste flessuose, semplici o biforcate sul terzo<br />
esterno del fianco, dove sono proverse e terminano<br />
con piccoli tubercoli marginoventrali; tutte le<br />
coste terminano con tubercoli. Nella regione medioventrale,<br />
sempre <strong>delle</strong> spire interne, si osserva<br />
una serie di tubercoli più piccoli di quelli marginoventrali<br />
e molto ravvicinati. Con l'ontogenesi i tubercoli<br />
marginoventrali si fanno via via più grossi,<br />
mentre quelli sifonali scompaiono. Ancora a diametri<br />
piuttosto elevati (60 - 70 mm) ogni costa termina<br />
con un tubercolo marginoventrale e la distanza<br />
intertubercolare è all'incirca uguale al diametro<br />
del tubercolo. Dalla fine del fragmocono i<br />
tubercoli vanno distanziandosi sempre più , si allungano<br />
e diventano sempre più grossi e r<strong>il</strong>evati.<br />
Sulla camera d'abitazione si osservano coste piuttosto<br />
rade che a metà fianco per lo più si biforcano<br />
e vanno a terminare nei tubercoli suddetti, solitamente<br />
una coppia di coste termina in un singolo<br />
tubercolo. I tubercoli marginoventrali sono più r<strong>il</strong>evati<br />
della regione medioventralc.<br />
Confronti: rispetto a T.platyconcha la nuova subspecie<br />
ha i nodi più radi e più r<strong>il</strong>evati, in platyconcha<br />
infatti i tubercoli hanno un minor r<strong>il</strong>ievo e la<br />
regione medioventrale è più alta dei tubercoli,<br />
mentre in pseudopug<strong>il</strong>e la regione medioventrale è<br />
Fig. 15 - Taramelliceras (T.) pug<strong>il</strong>e pseudopug<strong>il</strong>e nov. subsp.,<br />
subspeciotipo. n. inv. M308-168. Sezione della spira al diametro<br />
di 123 mm (x 1).