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il kimmeridgiano delle prealpi veneto-trentine: fauna e biostratigrafia

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IL KIMMERIDGIANO DELLE PREALPI VENE"] (-TRENTINE: FAUNA E BIOSTRATIGRAFIA 73<br />

Superfamiglia PERISPHINCTACEAE Steinmann,<br />

1890<br />

Famiglia ATAXIOCERATIDAE Buckman, 1921<br />

Genere LITHACOSPHINCTES Oloriz, 1978<br />

LITHACOSPHINCTES cfr. GIGANTOPLEX<br />

(Quenstedt, 1888)<br />

Materiale: N. inv. P80A<br />

Misure:<br />

S inv. D 0 H S O/D H/D S/D<br />

P80A 340 -- 91 60 -- 0,267 0.176<br />

Descrizione: esemplare frammentario; l'ultima spira<br />

presenta <strong>delle</strong> grosse e larghe coste, r<strong>il</strong>evate, che<br />

si attenuano sul ventre. Il penultimo giro è ancora<br />

fragmocono, l'ultimo è camera d'abitazione. Sul<br />

penultimo giro si osservano <strong>delle</strong> grosse coste che si<br />

biforcano sul terzo esterno del fianco; a 4 coste<br />

principali corrispondono 11 secondarie, è inoltre<br />

visib<strong>il</strong>e una costrizione non molto profonda; le<br />

coste sul ventre del fragmocono non si interrompono,<br />

ma lo attraversano con una leggera proversione.<br />

E' conservato anche un frammento del terzultimo<br />

giro di spira, già con coste piuttosto grosse<br />

e rade.<br />

Confronti: per i confronti con altri Ataxioceratidae<br />

si rimanda ad Hantzpergue (1989, p.l 19). La somiglianza<br />

di questi Lithacosphinctes giganti con alcuni<br />

Lessiniceras può creare confusione in presenza<br />

di esemplari non ben conservati, però l'ornamentazione<br />

con le coste che non si interrompono sul<br />

ventre nei giri interni e, sempre nei giri interni, la<br />

presenza di un alto numero di secondarie, può essere<br />

una valida distinzione con i Lessiniceras.<br />

ittribuzioni biostratigrafìche: l'esemplare è stato<br />

raccolto al limite tra Z.a Planula e Z.a S<strong>il</strong>enum.<br />

Karvè Corvinus (1966): Z.a Planula dell'Ardèche;<br />

Schairer (1974): Z.a Planula - parte bassa Z.a Platynota<br />

della Baviera; Hantzpergue (1979, 1989):<br />

porzione superiore della Subz.a Grandiplex (Orizzonte<br />

a Gigantoplex = parte terminale della Z.a<br />

Planula) della Nord Aquitania.<br />

LITHACOSPHINCTES CALLOMONI nov.sp.<br />

Tav.5, fig.3a-b; fig. 18, 19A n.t.<br />

Olotipo: l'esemplare figurato a Tav.5, fig.3a-b, n.<br />

inv. P28A.<br />

Locus Typicus: Monte Pasubio (Provincia di Trento,<br />

Italia), successione di Col Santino.<br />

Stratum Typicum: Formazione del Rosso Ammonitico<br />

Veronese, unità nodulare superiore, 43 cm<br />

sopra la base della suddetta unità .<br />

Derivatio Nominis: la specie è dedicata al Prof.<br />

J.H.Callomon, paleontologo dell'University College,<br />

London (Gran Bretagna).<br />

Attribuzione <strong>biostratigrafia</strong>: l'olotipo proviene dal<br />

limite tra Zona a Planula (Oxfordiano) e Zona a<br />

S<strong>il</strong>enum (Kimmeridgiano).<br />

Materiale: n. inv. P28A, SNF6/70<br />

Misure:<br />

N. inv. D 0 H S O/D H/D S/D<br />

P28A 156 80 43 37 0,512 0,275 0,237<br />

- 117.6 61,6 31,6 30 0,523 0,268 0.255<br />

- 79,4 41,5 23 20,5 0,522 0,289 0,258<br />

SNF6/70 137 72 39 35 0,525 0.284 0,255<br />

Diagnosi: conchiglia di taglia medio-grande, evoluta<br />

e con ombelico poco profondo. Sezione della<br />

spira subovale. Ornamentazione data da coste poligirate,<br />

biforcate e intercalari esterne con prevalenza<br />

di biforcate nei giri interni e poligirate nell'ultimo<br />

giro. Divisioni costali poco al di sopra del terzo<br />

esterno del fianco. Costrizioni presenti.<br />

Descrizione: conchiglia di taglia medio-grande,<br />

evoluta e con ombelico poco profondo. La muraglia<br />

ombelicale è corta e con <strong>il</strong> margine ombelicale<br />

smussato. Sezione della spira subovale. La camera<br />

d'abitazione occupa poco più di mezzo giro di spira;<br />

la fine del fragmocono si trova al diametro di<br />

114 mm. Ornamentazione data da coste piuttosto<br />

rigide, biforcate poco al di sopra del terzo esterno<br />

del fianco. Nell'olotipo le prime sei coste all'inizio<br />

della c.a. sono quattro poligirate e due subpoliplocoidi.<br />

Nella camera d'abitazione, sempre dell'olotipo,<br />

<strong>delle</strong> ultime 27 coste visib<strong>il</strong>i molte sono poligirate<br />

e poche biforcate, si osservano anche alcune intercalari<br />

esterne. Le coste visib<strong>il</strong>i dell'ex.SNF6/70,<br />

nella porzione di spira conservata in prossimità<br />

dell'apertura (una quindicina circa) sono tutte poligirate.<br />

Nei giri interni degli esemplari le coste sono<br />

poligirate e biforcate, con prevalenza di queste<br />

ultime e sono presenti anche alcune intercalari<br />

esterne. L'indice di divisione costale sull'ultima<br />

spira dell'olotipo è Ne = 2,8 al D.max. e Ne = 2,6 a

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