BEAUTIFUL LOSERS RITO CON KARAOKE CAPPA & SPADA - Urban
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ARTE<br />
TRA EROS E TANATOS<br />
All’Hangar Bicocca è<br />
atterrata la Abramovic<br />
© Lolo Veleko<br />
DI FLORIANA CAVALLO<br />
MILANO<br />
Marina Abramovic<br />
“Le idee che mi spaventano<br />
sono le sole su cui abbia senso<br />
lavorare”. Per Marina Abramovic<br />
spingersi verso un livello più<br />
profondo di comprensione dell’esistente<br />
significa andare dritto<br />
verso quanto non si conosce,<br />
proiettarsi verso ciò di cui si ha<br />
paura. Così, affrontando la sofferenza<br />
fisica e psichica, la più<br />
grande performer dei nostri tempi<br />
ha sfidato spesso i limiti del corpo,<br />
rischiando a volte la vita. O<br />
ha cozzato a modo suo contro<br />
le ferite inguaribili della guerra,<br />
cercando una forma di catarsi o<br />
una possibilità di riscatto in molti<br />
dei lavori a partire dalla seconda<br />
metà degli anni ’90, da Balkan<br />
Baroque a The Hero a Count on<br />
us, tutti presentati su mega schermi<br />
accanto alle torri di Anselm<br />
Kiefer all’interno di un’emozionante<br />
personale allestita nel buio<br />
dell’Hangar Bicocca.<br />
Ora, a 59 anni, la Abramovic<br />
esplora un altro terreno fertile.<br />
Se la velocità e la frenesia sono il<br />
male dell’uomo contemporaneo,<br />
la dilatazione del tempo resta<br />
l’unico rimedio. Apparteniamo<br />
a una storia ben più antica, le<br />
PERCORSI D'ARTE IMPREVEDIBILI<br />
MILANO<br />
Miltos Manetas<br />
ROMA<br />
Personae&scenarios<br />
Africa parade: dalle immagini delle<br />
prigioni sudafricane del giovanissimo<br />
Mikhael Subotzky (è nato<br />
nel 1981), alla Johannesburg alla<br />
moda di Lolo Veleko, ai paesaggi<br />
desertici immaginari di Lara<br />
Baladi, da Brancolini Grimaldi<br />
Arte Contemporanea (via dei Tre<br />
Orologi 6a, tel. 06-80693100)<br />
spazio alla fotografia africana<br />
contemporanea, con la sua varietà<br />
di stili e voci. Per gli affetti da mal<br />
d’Africa: può causare pericolose<br />
ricadute!<br />
Dal 4 febbraio al 2 aprile<br />
Irriverente, quasi irrefrenabile<br />
con la sua creatività eterogenea:<br />
dipinti di powerbook,<br />
console, cavi, joystick e tastiere,<br />
loop fragment da videogiochi,<br />
campionari di Pokémon. Miltos<br />
Manetas torna a Milano (alla galleria<br />
Pack, foro Buonaparte 60,<br />
tel. 02-86992260) con la personale<br />
Feelings: disegni realizzati<br />
a computer, “sbiaditi” in fase<br />
di stampa grazie a una serie di<br />
lavaggi, per riportarli a una sorta<br />
di intima, “liquida fluidità”. A cura di Gianluca Marziani.<br />
Fino al 1° marzo<br />
nostre radici sono profonde: è<br />
necessario recuperarle attraverso<br />
i riti pagani, alimentare il legame<br />
primordiale con la Madre Terra.<br />
Balkan Erotic Epic, presentata in<br />
prima assoluta, è tutta qui: nelle<br />
contadine serbe che offrono il<br />
seno al cielo per allontanare la<br />
furia del temporale, negli uomini<br />
che “penetrano” un campo per<br />
MILANO<br />
Artesto<br />
Potere della tecnologia:<br />
l’arte non è più a portata<br />
di mano, ma nel palmo<br />
della mano. Dal 2004<br />
Nokia, con il progetto<br />
Connect to art, trasforma<br />
anche il cellulare in<br />
media artistico. Ora alla<br />
Triennale va in scena<br />
un nuovo capitolo di<br />
quest’avventura: critici, poeti e musicisti, tra cui Daverio, Erri De Luca,<br />
la Merini e i Subsonica, hanno creato messaggi ad hoc; Bianco-Valente,<br />
Botto & Bruno, Antonio Rovaldi, ZimmerFrei, Globalgroove e Studio<br />
Azzurro li hanno rielaborati in immagini. Da godersi (anche) sul display,<br />
scaricandole dal sito www.nokia.com/art. Dal 22 febbraio al 19 marzo<br />
ROMA<br />
Donatella Di Cicco<br />
Sguardo fisso in camera, ambiziose,<br />
timidamente sfrontate. Le Dolls,<br />
giovani e giovanissime ragazze della<br />
provincia casertana, Donatella Di<br />
Cicco le ritrae così: aspiranti modelle<br />
o veline, sono chiamate a confrontarsi<br />
con una realtà ben più impietosa.<br />
La mostra segna il debutto di<br />
Antonio Battaglia nel panorama romano,<br />
con un secondo spazio votato<br />
(da tradizione) all’arte emergente<br />
italiana e internazionale. In vicolo<br />
del Bollo 13, proprio dietro Campo<br />
dei Fiori (tel. 347-1027667).<br />
Dal 16 febbraio al 15 aprile<br />
fecondarlo. Oggi c’è un’estrema<br />
banalizzazione dell’erotismo, che<br />
spesso si trasforma in volgarità.<br />
L’Abramovic ne accentua invece la<br />
dimensione del potere. L’energia<br />
primordiale che regge l’universo.<br />
Hangar Bicocca<br />
fino al 23 aprile<br />
info: tel. 335-7978214<br />
Balkan Erotic Epic, 2005<br />
Antonio Rovaldi, Osso di seppia, video, 2005<br />
Dolls, campagna di Roccamonfina, 2005<br />
PRIMA&DOPO ART SAFARI<br />
TORINO<br />
Angela Dufresne<br />
Per uno sguardo sulla pittura<br />
americana contemporanea,<br />
in particolare newyorchese,<br />
l’appuntamento è alla galleria<br />
Glance (via San Francesco da<br />
Paola 48), nuovo spazio espositivo<br />
torinese che apre con la<br />
personale Written in the wind<br />
di Angela Dufresne, già segnalatasi<br />
all’interno di Greater<br />
New York 2005 al P.S.1.<br />
Mentre osservate i paesaggi<br />
minacciati da cieli spessi di<br />
nubi o i ritratti carichi di materia,<br />
non perdetevi i titoli delle<br />
opere: spesso l’ironia parte<br />
proprio da lì.<br />
Fino al 15 marzo<br />
Tel. 348-9249217<br />
BOLOGNA<br />
New York New Work<br />
Sempre a proposito di arte<br />
americana al femminile, anche<br />
agenzia04 (via Brugnoli 19c)<br />
espone per la prima volta in<br />
Italia i lavori di tre giovani<br />
artiste che attingono a quell’inesauribile<br />
serbatoio di idee<br />
che è New York: Rebecca E.<br />
Chamberlain, Elizabeth Huey,<br />
Megan Whitmarsh. Fantasiose<br />
e inquietanti, eccentriche e<br />
personalissime, le lega la<br />
tendenza a filtrare il presente<br />
ricorrendo al sogno o all’ironia.<br />
Fino al 18 marzo<br />
Tel. 051-6490104<br />
MILANO<br />
David Ter-Oganyan<br />
Non pago di aver sparso nelle<br />
varie sedi della Triennale di<br />
Torino pacchi di tutti i tipi confezionati<br />
come bombe, David<br />
Ter-Oganyan, venticinquenne<br />
artista russo tra i più esplosivi,<br />
vuole gettare scompiglio anche<br />
a Milano. La chance gliela dà la<br />
Prometeogallery: e lui risponde<br />
con Break and Take, invitando<br />
cioè a rompere in mille pezzi<br />
l’ampia vetrina della galleria in<br />
via Ventura e a svaligiarla delle<br />
sue tele, foto e sticker...<br />
Fino all’11 marzo<br />
www.prometeogallery.com<br />
URBAN 59