Le stelle delle costellazioni Zodiacali ARIETE - Giovani Astrofili ...
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Origine del nome<br />
<strong>Le</strong> <strong>stelle</strong> <strong>delle</strong> <strong>costellazioni</strong> <strong>Zodiacali</strong><br />
<strong>ARIETE</strong><br />
Hamal<br />
Il nome tradizionale della stella è Hamal, in origine riportato come Hamel, Hemal, Hamul o Hammel.<br />
Nella nomenclatura di Flamsteed è indicata come "13 Arietis", ma quest'ultima denominazione è usata molto<br />
raramente, poiché Hamal è una stella brillante che già possiede una nomenclatura di Bayer. Altro nome<br />
della stella era El Nath o Al Natih, il Corno, che oggi è assegnato a β Tauri. Il nome Hamal deriva<br />
dall'espressione che in lingua araba si riferisce all'intera costellazione, Al Ħamal, "l'Ariete". Per evitare<br />
confusioni, l'astro a volte è anche chiamato لمح سار rās al-ħamal, "la testa dell'Ariete".<br />
Osservazioni<br />
Hamal è una stella gigante di tipo spettrale K2 IIICa, dove la notazione "Ca" indica la presenza di linee<br />
di calcio nel suo spettro; è una stella molto grande simile ad Arturo, circa 55 volte più brillante, 18 volte più<br />
grande in diametro, e 4,5 volte più massiccia del Sole e di colore arancione. Il satellite Hipparcos ha indicato<br />
che Hamal dista circa 65,9 anni luce dalla Terra. Questa distanza relativamente piccola, combinata con la<br />
sua luminosità intrinseca, permette alla stella di splendere con una magnitudine apparente di 2,01 variabile<br />
di circa 0,05, il 47° astro più luminoso nel cielo. Nell'antichità, Hamal fu una stella di grande importanza.<br />
Duemila anni fa, l'equinozio di primavera, il punto in cui il percorso apparente del Sole nel cielo interseca<br />
l'Equatore celeste, era situato nell'Ariete è per questo motivo che nell'astrologia il primo segno zodiacale<br />
prende il nome proprio da questa costellazione; il cosiddetto Primo Punto d'Ariete si trovava a soli<br />
nove gradi a sud di Hamal, la stella più luminosa nelle vicinanze. Attualmente si trova nel sud della<br />
costellazione dei Pesci, uno spostamento dovuto alla precessione dell'asse di rotazione terrestre. <strong>Le</strong> levate<br />
eliache, gli attimi in cui l'astro è ancora visibile prima di essere inghiottito dalla luce solare, di Hamal, in<br />
collaborazione con Spica, erano dunque studiate per stabilire gli equinozi al sorgere e al tramontare del<br />
Sole. Al mattino dell'equinozio di primavera 26 marzo Hamal era appena visibile nelle vicinanze del Sole<br />
mentre dalla parte opposta Spica stava tramontando. Quando si verificava la situazione opposta, con Spica<br />
che sorgeva e Hamal che tramontava si aveva l'equinozio d'autunno 28 settembre.<br />
1
Dati Fisici<br />
HAMAL o ALFA ARI 13<br />
Classificazione Gigante Arancione<br />
Classe spettrale K2IIICa1<br />
Distanza dal Sole 65,9 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 2 h 7m 10,4s<br />
Declinazione +23° 27’ 45”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,01<br />
2
Origine del Nome<br />
Sheratan<br />
Beta Arietis β Ari / β Arietis, Sheratan è una stella bianca nella sequenza principale di magnitudine 2,64<br />
situata nella costellazione dell'Ariete. Dista 60 anni luce dal sistema solare.<br />
Osservazioni<br />
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale,<br />
può essere osservata dalla gran parte <strong>delle</strong> regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord<br />
siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre<br />
invisibile solo in prossimità dell'Antartide. La sua magnitudine pari a 2,6 le consente di essere scorta con<br />
facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo<br />
serale ricade nei mesi compresi fra settembre e febbraio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità<br />
rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.<br />
3
Dati Fisici<br />
SHERATAN o BETA ARIETIS<br />
Classificazione Bianca nella sequenza principale<br />
Classe Spettrale A5V C<br />
Distanza dal Sole 59 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 01h 54m 38,4091”<br />
Declinazione +20° 48’ 28,926”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 2,34 raggi solari<br />
Massa 1,98 masse solari<br />
Accelerazione di gravità in superficie 4,00 logg.<br />
Temperatura superficiale 8.128,31 K<br />
Metallicità 145% del Sole<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine apparente dalla Terra 2,64<br />
Magnitudine Assoluta 1,33<br />
Moto Proprio AR: 92,32 1,00 mx/anno Dec:-108,8 0,54 mx/anno<br />
Velocità Radiale -1.9 km/s<br />
4
. Origine del Nome<br />
Mesarthim<br />
Ha il nome tradizionale Mesartim o Mesarthim, dell'origine oscura ed è stato chiamato “la prima stella in<br />
Aries„ come essendo contemporaneamente la stella visibile più vicina al punto dell’equinozio o punto<br />
vernale. Mesarthim, gamma ari, dall'arabo i servitori<br />
Osservazioni<br />
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale,<br />
può essere osservata dalla gran parte <strong>delle</strong> regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord<br />
siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre<br />
invisibile solo in prossimità dell'Antartide. Essendo di magnitudine 3,9, la si può osservare anche dai piccoli<br />
centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per<br />
la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi<br />
fra settembre e febbraio; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso,<br />
grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.<br />
5
Dati Fisici<br />
MESARTHIM<br />
Classificazione Iper Gigante Bianca<br />
Classe Spettrale A0 D<br />
Distanza dal Sole 203 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 01h 53m 31,8143s<br />
Declinazione +19° 17’ 37,866”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 3,39 raggi solari<br />
Massa 2,68 masse solari<br />
Accelerazione di gravità in superficie 3,81 logg,<br />
Temperatura superficiale 9772,37 K<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine apparente dalla Terra 3.88<br />
Magnitudine assoluta -0,1<br />
Moto Proprio AR: 79,43 1,06 mx/anno Dec: -99,10 0,65 mx/anno<br />
6
Origine del nome<br />
TORO<br />
Aldebaran<br />
Il suo nome deriva dalla parola araba ناربدلا al-Dabarān, l'inseguitore, in riferimento al modo in cui la stella<br />
sembra seguire l'ammasso <strong>delle</strong> Pleiadi nel loro moto notturno. Astrologicamente, Aldebaran era una stella<br />
fortunata, che portava ricchezze e onori. Era, insieme ad Antares, Regolo e Fomalhaut, una <strong>delle</strong> quattro<br />
<strong>stelle</strong> reali dei Persiani dal 3000 a.C. Aldebaran sembra visualmente associata all' ammasso<br />
<strong>delle</strong> Iadi l'ammasso aperto più vicino alla Terra, ma si trova in realtà molto più vicino a noi e l'associazione<br />
è data solo dalla prospettiva.<br />
Osservazioni<br />
Aldebaran è una <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> più facili da trovare in cielo, sia per la sua luminosità che per l' associazione con<br />
uno degli asterismi più evidenti. Se si traccia una linea che passa per le tre <strong>stelle</strong> della cintura di Orione da<br />
sinistra a destra nell'emisfero nord o da destra a sinistra nell'emisfero sud, la prima stella brillante che si<br />
incontra è Aldebaran, appare anche come la più luminosa <strong>delle</strong> Iadi, l'ammasso aperto nella testa del Toro.<br />
Si tratta però solo di un'associazione apparente in quanto Aldebaran è sulla linea di vista tra la Terra e le<br />
Iadi, che si trovano in realtà a una distanza doppia, a quasi 150 anni luce dal nostro pianeta. Aldebaran è<br />
abbastanza vicina all'eclittica da poter essere occultata dalla Luna. Tali occultazioni avvengono quando<br />
il nodo ascendente è vicino all'equinozio autunnale. L'occultazione del 22 settembre 1978 fu sfruttata per<br />
una stima del diametro della stella. La prossima opportunità si avrà nel 2015. È una stella binaria, ha infatti<br />
una piccola compagna, una debole nana rossa di tipo M2 posta a molte centinaia di unità astronomiche. Nel<br />
1993 misure della velocità radiale di Aldebaran, Arturo e Polluce sembravano mostrare un'oscillazione di<br />
lungo periodo della velocità radiale di Aldebaran che poteva essere interpretata come legata alla presenza<br />
un compagno sub stellare. La massa di questo ipotetico compagno era stimata in almeno 11,4 volte quella di<br />
Giove, con un periodo orbitale di 643 giorni, una separazione di 2 unità astronomiche e un'orbita<br />
mediamente eccentrica. Tuttavia tutte e tre le <strong>stelle</strong> mostrarono poi oscillazioni simili che avrebbe richiesto<br />
compagni di massa uguale; gli autori pertanto conclusero che la variazione della velocità era intrinseca e<br />
non dovuta a effetti gravitazionali di un compagno. Osservazioni successive non hanno confermato la<br />
presenza di alcun compagno in orbita attorno ad Aldebaran. Cinque deboli <strong>stelle</strong> appaiono abbastanza<br />
vicine al campo visivo di Aldebaran da farle considerare un'associazione di binarie ottiche. A queste <strong>stelle</strong> fu<br />
data una designazione di stella secondaria ordinata alfabeticamente all'incirca nell'ordine della scoperta, con<br />
la lettera A riservata alla primaria. Alcune osservazioni hanno indicato che Alpha Tauri B potrebbe avere<br />
all'incirca lo stesso moto proprio e la parallasse di Aldebaran e costituire così una binaria fisica. <strong>Le</strong> misure<br />
precise sono tuttavia piuttosto difficili perché la debole componente B si trova troppo vicina alla brillante<br />
compagna. Il margine di errore è perciò troppo elevato per confermare (o escludere) la relazione fisica tra le<br />
due <strong>stelle</strong> e questo vale anche per le altre secondarie, per nessuna <strong>delle</strong> quali è stato possibile confermare<br />
univocamente l'associazione fisica. Alpha Tauri CD è un sistema binario con le due componenti C e D legate<br />
gravitazionalmente tra loro e orbitanti una intorno all'altra. <strong>Le</strong> due <strong>stelle</strong> si trovano però molto più lontano di<br />
Aldebaran e fanno parte dell'ammasso <strong>delle</strong> Iadi che non interagisce in alcun modo con Aldebaran.<br />
7
Aldebaran<br />
8
Dati Fisici<br />
ALDEBARAN<br />
Classificazione Gigante Arancione Variabile<br />
Classe Spettrale K5 III<br />
Distanza dal Sole 65,1 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 4h 35m 55,238s<br />
Declinazione +16° 30’ 33,485”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 32,61 raggi solari<br />
Massa 2,15 masse solari<br />
Temperatura Superficiale 3875 K<br />
Luminosità 153 luminosità solare<br />
Indice di Colore (B-V) 1,54<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 0,99<br />
Magnitudine Assoluta -0,64<br />
Moto Proprio AR: 62,78 mx/anno Dec: -189,36 mx/anno<br />
Velocità Radiale +53,8 km/s<br />
9
Origine del Nome<br />
Elnath<br />
Elnath, Beta Tauri, β Tau, detta anche Nath o El Nath, è la seconda stella più luminosa, dopo Aldebaran<br />
della costellazione delToro. Il suo nome proprio deriva dall'arabo حطن لا, an-naţħ, che significa quella che<br />
cozza con le corna. In effetti questa stella giace all'estremo superiore del grande corno della costellazione<br />
del Toro, proprio dove quest'ultima confina con quella dell'Auriga, tanto da essere attribuita ora all'una ora<br />
all'altra <strong>delle</strong> due <strong>costellazioni</strong>. Nel catalogo Bayer essa compare infatti anche come Gamma Aurigae, γ Aur.<br />
Nei moderni cataloghi è comunque stabilmente attribuita alla costellazione del Toro.<br />
Osservazioni<br />
La magnitudine apparente di β Tauri è 1,68, il che la rende una <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> più brillanti dell'intera volta<br />
celeste, per la precisione la ventisettesima in ordine di luminosità. È inoltre la stella brillante più vicina, dista<br />
infatti tre gradi in direzione ovest, al punto della volta celeste esattamente opposto al centro della Via Lattea,<br />
detto anche anticentro galattico. In questa direzione giacciono anche vaste nubi di gas, dove si<br />
stanno formando nuove <strong>stelle</strong>. Relativamente al Sole, essa presenta una certa abbondanza di manganese,<br />
ma una quantità di calcio e magnesio decisamente bassa, un ottavo di quella solare. Questa peculiarità si<br />
presenta spesso in <strong>stelle</strong> di questo tipo ed è dovuta all' azione combinata della gravitazione e<br />
della radiazione che spinge certi elementi all'interno della stella e ne fa affiorare degli altri in superficie.<br />
Elnath si trova in uno stadio avanzato della sua evoluzione: anche se non ha ancora completamente<br />
esaurito l'idrogeno all'interno del suo nucleo, questo succederà in tempi relativamente brevi, abbandonando<br />
così la sequenza principale; entro qualche milione di anni si trasformerà in una gigante rossa. Troppo poco<br />
massiccia per esplodere in una supernova, è destinata a diventare una nana bianca.<br />
Elnath β<br />
10
Dati Fisici<br />
ELNATH<br />
Classificazione Gigante Blu<br />
Classe Spettrale B7 III<br />
Distanza dal Sole 130 a.l.<br />
Coordinate<br />
Ascensione Retta 5h 26m 17,5s<br />
Declinazione +28° 36’ 27”<br />
Dati Fisici<br />
Raggio Medio 4,6 – 6 Raggi solari<br />
Massa 4,5 Masse Solari<br />
Velocità di Rotazione 140 km/s<br />
Temperatura Superficiale 13.600 K<br />
Luminosità 700 Luminosità solare<br />
Indice di Colore (B-V) -0,13<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente dalla Terra 1,68<br />
Magnitudine Assoluta -1,37<br />
Moto Proprio AR: 22,76 mx/anno Dec: -173,58 mx/anno<br />
Velocità Radiale +9,2 km/s<br />
11
Origine del nome<br />
LE PLEIADI<br />
<strong>Le</strong> Pleiadi, conosciute anche con il nome di ' Sette Sorelle ' oppure di ' Gallinelle ' sono note fin dall'antichità;<br />
infatti le cita Omero nell'Odissea e ne parla la Bibbia nel libro di Giobbe. I loro nomi, introdotti dal poeta<br />
greco Arato vissuto nel terzo secolo a.C., sono Alcione, la più luminosa, Maia , Merope , Elettra , Taigete ,<br />
Asterope , Celeno e corrispondono alle sette mitiche figlie di Atlante. Nel XVI secolo sono stati aggiunti i<br />
nomi dello stesso Atlante e di sua moglie Pleione. Secondo un mito raccontato da Igino, I secolo d.C,. un<br />
giorno Pleione e le figlie, mentre stavano attraversando la Beozia, furono aggredite dal gigante Orione che<br />
voleva possederle oppure, secondo un'altra versione del mito, sedurre la madre. <strong>Le</strong> ragazze riuscirono a<br />
sfuggire all'agguato ma da quel giorno cominciò un lungo inseguimento da parte dell'infuriato Orione fino a<br />
quando Zeus, impietosito, le trasformò in <strong>stelle</strong>. Stessa sorte toccò poi al gigante il quale continuò<br />
l'inseguimento in cielo. Per quanto riguarda il nome c'è chi lo fa derivare da pléin , navigare, poiché le<br />
Pleiadi indicavano dopo l'inverno l'inizio della stagione idonea alla navigazione; chi invece lo fa derivare da<br />
pléion', più, poiché sono numerose e chi ancora da péleiades', stormo di colombe, poiché prima di<br />
diventare <strong>stelle</strong> Zeus le avrebbe trasformate in questi uccelli per potere sfuggire più facilmente<br />
all'inseguimento di Orione.Da notare che anche un marchio di auto porta il nome Pleiadi è la Subaru e per<br />
stemma la figura <strong>delle</strong> medesime.<br />
Osservazioni<br />
L'ammasso <strong>delle</strong> Pleiadi si trova a nord dell'equatore celeste, dunque nell'emisfero boreale; la<br />
sua declinazione è pari a circa 24°N, pertanto è sufficientemente vicina all'equatore celeste da risultare<br />
osservabile da tutte le aree popolate della Terra, fino al circolo polare antartico. A nord del circolo polare<br />
artico appaiono invece circumpolari, mentre un grado a nord del Tropico del Cancro si possono osservare<br />
allo zenit. L'ammasso domina, nell'emisfero nord, il cielo serale dalla metà dell'autunno all'inizio della<br />
primavera, mentre dall'emisfero sud è un oggetto tipico del cielo estivo. <strong>Le</strong> Pleiadi si individuano con grande<br />
facilità, anche dai centri urbani moderatamente afflitti da inquinamento luminoso; appaiono come un fitto<br />
gruppetto di astri molto vicini fra loro, di colore azzurro e dalla forma caratteristica, che ricorda quella di una<br />
chiocciola o una miniatura dell'Orsa Minore. Ad occhio nudo si possono scorgere, fuori dalle aree urbane,<br />
fino a una dozzina di componenti, sebbene le più appariscenti siano otto, cinque o sei in un cielo<br />
moderatamente inquinato. Al binocolo si ha la visuale migliore: l'ammasso appare completamente risolto in<br />
<strong>stelle</strong>, le quali da otto diventano alcune decine; si può inoltre notare che molte di quelle che ad occhio nudo<br />
sembravano <strong>stelle</strong> singole appaiono ora disposte in coppia o in piccoli gruppi; due concatenazioni di <strong>stelle</strong><br />
minori si possono osservare ad est e a sudovest. La visione al telescopio a bassi ingrandimenti consente<br />
ancora di apprezzare la natura d'insieme dell'ammasso, mentre ad ingrandimenti maggiori non è possibile<br />
farlo rientrare tutto nell'oculare; telescopi più potenti possono inoltre mostrare fra le componenti <strong>delle</strong><br />
deboli nebulosità diffuse, di colore azzurro, che riflettono la luce <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> principali <strong>delle</strong> Pleiadi. Un'altra<br />
curiosità è nell’età <strong>delle</strong> Pleiadi, quando su la Terra si estinguevano i Dinosauri, nascevano, circa 80/90<br />
milioni di anni fa.<br />
12
Dati Fisici<br />
Ammasso aperto<br />
PLEIADI<br />
Ascensione Retta 3h 47’<br />
Declinazione 24° 07’<br />
Distanza dal Sole 440 a.l.<br />
Magnitudine Apparente 1,6<br />
Dimensione Apparente 110’<br />
CARATTERISTICHE FISICHE<br />
Tipo Ammasso Aperto<br />
Classe I 3 r n<br />
Dimensione 12 a,l,<br />
Età Stimata 80 – 90 milioni di anni<br />
Designazione Messier M 45<br />
13
Origine del nome<br />
GEMELLI<br />
Castore<br />
Castore α Gem / α Geminorum / Alfa Geminorum è un sistema stellare visibile<br />
nella costellazione dei Gemelli; si trova a circa 49,7anni luce dalla Terra ed è la seconda stella più brillante<br />
della costellazione cui appartiene, dopo Polluce. I nomi <strong>delle</strong> due <strong>stelle</strong> derivano dai gemelli della mitologia<br />
greca Castore e Polluce. Nel 1719 James Bradley scoprì che Castore era una binaria visuale, Castore<br />
A, di magnitudine apparente 2,0 e di classe A1, e Castore B, di magnitudine 2,8 e classe A2-5. Sono<br />
separate da circa 3,9 secondi d'arco e hanno un periodo di rivoluzione di circa 467 anni. Ognuna <strong>delle</strong> due<br />
componenti di Castore è una binaria spettroscopica, quindi un sistema quadruplo.<br />
Osservazione<br />
Il sistema di Castore si può osservare da tutte le aree abitate della Terra, ma principalmente dall'emisfero<br />
boreale: la sua declinazione, pari a circa 32°N, fa sì che alle latitudini scandinave sia circumpolare, mentre<br />
alle latitudini medie europee, mediterranee,statunitensi e dell'Asia centrale resti ben visibile per gran parte<br />
<strong>delle</strong> notti dell'anno, in particolare da ottobre a metà giugno. Il suo riconoscimento è facilitato dalle presenza,<br />
a pochi gradi di distanza, della stella Polluce, la quale appare leggermente più luminosa, ma comunque<br />
simile; da questa coppia di <strong>stelle</strong>, rappresentanti le teste dei due gemelli che la costellazione intende<br />
rappresentare, partono due concatenazioni di <strong>stelle</strong> che sembrano puntare in direzione di Orione.<br />
Castore A<br />
Castore A consiste di due <strong>stelle</strong>, chiamate Castore Aa e Castore Ab, distanti solo 3 milioni di km e orbitanti<br />
l'una intorno all'altra con un periodo di 9,21 giorni. Vista la loro vicinanza è abbastanza difficile distinguere le<br />
caratteristiche <strong>delle</strong> due <strong>stelle</strong>: Castore Aa dovrebbe essere una stella di classe A1, molto simile a Sirio, e<br />
quindi avente una massa di poco superiore alle due masse solari, un raggio circa 2,3 volte quello solare e<br />
una luminosità compresa fra 17 e 34 volte quella del Sole, a seconda <strong>delle</strong> caratteristiche della sua vicina<br />
compagna. Castore Ab è una stella nana, di classe incerta: essa è almeno M5, ma forse è più luminosa. La<br />
sua massa è probabilmente compresa fra il 40 e il 60% di quella solare. Tuttavia alcune osservazioni hanno<br />
riscontrato in Castore Ab fenomeni che paiono essere tipici <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> di classe A, come flare di raggi X o<br />
flare a banda larga. Questo ha portato alcuni a sospettare che Castore Ab sia in realtà una stella molto più<br />
massiva di quanto si sia finora pensato.<br />
14
Castore B<br />
Castore B consiste di due <strong>stelle</strong>, chiamate Castore Ba e Castore Bb, distanti solo 4 milioni di km e orbitanti<br />
l'una intorno all'altra con un periodo di 2,9 giorni. Castore Ba è una stella di classe A2-5m, avente 1,7 volte la<br />
massa del Sole e 1,6 volte il suo raggio. È 14 volte più luminosa del Sole. Castore Bb è una stella nana di<br />
classe incerta: essa è almeno M2, ma forse appartiene a un tipo più luminoso. La sua massa si aggira fra il<br />
40 e il 60% di quella solare, ma forse è anche maggiore.<br />
Castore C<br />
Il sistema composto da Castore A e Castore B ha una debole compagna a circa 72" Castore C o YY<br />
Geminorum che ha la stessa parallasse e moto proprio; questa compagna è lei stessa una binaria<br />
spettroscopica, con un periodo orbitale di 19,5 ore. <strong>Le</strong> due componenti, chiamate Castore Ca e Castore Cb,<br />
sono separate fra loro da meno di 3 milioni di km e hanno una luminosità totale pari a 5,1% quella solare. <strong>Le</strong><br />
due <strong>stelle</strong>, due nane rosse di classe M0,5Ve, hanno un'orbita quasi circolare il cui piano è posizionato in<br />
modo tale che dalla Terra possiamo osservare le due <strong>stelle</strong> eclissarsi l'una con l'altra. Castore Ca ha una<br />
massa stimata nell'ordine di 0,62 volte quella solare e una luminosità due centesimi e mezzo quella del Sole.<br />
Castore Cb ha una massa stimata nell'ordine di 0,57 volte quella solare e una luminosità simile a quella di<br />
Castore Ca. Si può quindi considerare Castore un sistema stellare sestuplo, con sei <strong>stelle</strong> individuali legate<br />
gravitazionalmente.<br />
Castore<br />
15
Dati Fisici<br />
CASTORE<br />
Classificazione Stella bianca di sequenza, variabile, multipla<br />
Classe A1 V<br />
Distanza dal sole 49,8 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 07h 34m 36s<br />
Declinazione +31° 53’ 18”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 2,1 Raggi Solari<br />
Massa 2,15 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 10.300 K<br />
Luminosità 30 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,04<br />
Età Stimata 200 milioni di anni<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente dalla Terra 1,96<br />
Magnitudine Assoluta 1,33<br />
Moto Proprio AR: -206,33 mx/anno DEC: -148,18 mx/anno<br />
Velocità Radiale +5,2 km/s<br />
16
Origine del nome<br />
Polluce<br />
Polluce, in latino Pollux, che si trova a sud-est di Castore , è una stella gigante di colore arancione che dista<br />
33,7 anni luce dalla Terra. Ha un diametro che è circa dieci volte maggiore di quello del Sole, ed è trenta<br />
volte più luminosa, mentre la sua temperatura superficiale è di poco inferiore ad esso. Anche se,<br />
solitamente, le lettere greche della nomenclatura di Bayer vengono assegnate in base alla luminosità,<br />
partendo da α e proseguendo man mano che essa diminuisce, nel caso di Polluce, la cui lettera<br />
identificatrice farebbe pensare a un "secondo posto", non è così. Polluce è infatti la stella più brillante<br />
della costellazione, e la diciassettesima stella in ordine di luminosità, mentre Castore è ventitreesima. Per<br />
spiegare questa discrepanza, ammesso che non si tratti di un semplice errore nell'assegnazione iniziale<br />
<strong>delle</strong> lettere, si è ipotizzato che una <strong>delle</strong> due <strong>stelle</strong> abbia cambiato la propria luminosità negli ultimi secoli,<br />
ma non si ha alcuna prova certa a sostegno dell'una o dell'altra ipotesi.<br />
Osservazioni<br />
Polluce ha un pianeta, Polluce b scoperto nel 2006. Il pianeta ha una massa minima 2,3 volte quella<br />
di Giove e ruota attorno alla stella in 589,6 giorni<br />
Polluce in confronto col Sole<br />
17
Dati Fisici<br />
POLLUCE<br />
Classificazione Gigante Arancione<br />
Classe spettrale K0 IIIb<br />
Distanza dal Sole 33,7 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 07h 45m 19,4s<br />
Declinazione +28° 01’ 35”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 8,0 Raggi Solari<br />
Massa 1,86 Masse Solari<br />
Periodo di Rotazione 38 giorni<br />
Temperatura Superficiale 4.865 K<br />
Luminosità 32 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 1,00<br />
Metallicità 90% del Sole<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine dalla Terra 1,15<br />
Magnitudine Assoluta 1,09<br />
Moto Proprio AR: -625,69 mx/anno Dec: -45,95 mx/anno<br />
Velocità Radiale 3,3 km/s<br />
18
Origine del nome<br />
Wasat<br />
Delta Geminorum δ Gem, è una stella della costellazione dei Gemelli. È tradizionalmente nota come Wasat,<br />
parola araba col significato di centrale o di mezzo. In cinese la parola 天樽 Tiān Zūn, che significa Coppa di<br />
vino celeste, indica un asterismo composto da δ Geminorum, 57 Geminorum ω Geminorum nella<br />
costellazione cinese del Pozzo dell'Uccello Vermiglio del Sud. δ Geminorum stessa è quindi conosciuta col<br />
nome di 天樽二, Tiān Zūn èr, che significa La Seconda Stella della Coppa di Vino Celeste.. O, più<br />
semplicemente, Ta Tsun.<br />
Osservazioni<br />
Wasat è solo due decimi di grado a sud dell'eclittica e perciò è periodicamente occultata dalla Luna e più<br />
raramente da un pianeta. L'ultima occultazione da parte di un pianeta è stata quella causata da Saturno il 30<br />
giugno 1857. La prossima occultazione sarà causata da Venere il 12 agosto 2420. Wasat è in realtà<br />
una stella binaria avendo una compagna più fredda, una stella di Classe K non visibile ad occhio nudo, ma<br />
facilmente osservabile con un piccolo telescopio. Il periodo orbitale di Wasat e della sua compagna è di<br />
1200 anni.<br />
Wasat<br />
Posizione di Wasat dal centro leggermente in alto<br />
a sinistra<br />
19
Dati Fisici<br />
WASAT<br />
Classe Spettrale F0<br />
Distanza dal Sole 59 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 07h 20m 07,38s<br />
Declinazione +21° 58’ 56,42”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine dalla Terra 3,5<br />
20
Origine del Nome<br />
Alhena<br />
Alhena γ Gem / Gamma Geminorum, chiamata anche Almeisan, è la<br />
terza stella più luminosa della costellazione dei Gemelli, dopo Polluce e Castore. Essa brilla<br />
alla magnitudine 1,95, il che ne fa la quarantunesima stella più luminosa dell'intera volta celeste. Il nome<br />
Alhena deriva dall' Arabo هع ن ه لا Al Han'ah, che significa marchio a fuoco, sul collo del cammello, mentre il<br />
nome alternativo Almeisan deriva dall'arabo المیسان Al Maisan, che significa la splendente.<br />
Osservazioni<br />
Alhena è posta nella parte sud-ovest dei Gemelli, in corrispondenza dei piedi di Polluce. Essa inoltre si trova<br />
a nord di uno dei più conosciuti asterismi, quello del Triangolo invernale. Avendo declinazione +16°, cioè<br />
essendo collocata abbastanza vicino all'equatore celeste, benché si tratti di una stella dell'emisfero boreale è<br />
visibile anche in tutte le regioni abitate dell'emisfero australe. Diviene circumpolare solo nelle estreme regioni<br />
settentrionali dell'emisfero boreale, oltre il 74º parallelo, ossia nelle parti più settentrionali della Russia,<br />
del Canada e della Groenlandia. Alhena è in realtà una stella doppia, avendo la principale una compagna.<br />
Ciò fu scoperto nel 1905. Non è possibile risolvere le due componenti mediante un telescopio vista la<br />
distanza del sistema, quella fra le due componenti e la loro grande differenza di luminosità. Si è quindi ricorsi<br />
a metodi spettroscopici, misurando le differenze di velocità radiale della principale. Tuttavia il 13<br />
gennaio1991, l'asteroide 381 Myrrha ha occultato Alhena ed è stato possibile osservare direttamente la<br />
secondaria per il breve lasso di tempo in cui la principale era ancora eclissata dall'asteroide, mentre la<br />
secondaria non lo era già più [ . Il sistema di Alhena è stato fatto oggetto di numerose indagini e c'è una<br />
discreta conoscenza <strong>delle</strong> sue caratteristiche. <strong>Le</strong> difficoltà dello studio del sistema sono determinate dalla<br />
combinazione di un periodo orbitale abbastanza lungo con una eccentricità molto elevata. La secondaria<br />
orbita intorno alla principale con un periodo di poco più di 12 anni e mezzo e l'eccentricità dell'orbita è 0,89.<br />
La distanza media fra le due componenti è di 8,5 unità astronomiche, ma l'alta eccentricità dell'orbita le porta<br />
ad avvicinarsi fino a 1 UA al periastro e ad allontanarsi fino a circa 18 UA all'afastro. La differenza di<br />
luminosità fra le due componenti dovrebbe aggirarsi intorno alle 6,5 magnitudini, il che significa che la<br />
seconda dovrebbe avere una luminosità di circa 0,6 L ☉. Ciò non collima del tutto con le masse stimate <strong>delle</strong><br />
due componenti: 2,8 M ☉ e 1,07 M ☉. Secondo la misura della massa infatti la secondaria dovrebbe essere<br />
una stella simile al Sole e trovarsi fra le prime sottoclassi della classe spettrale G. Secondo la misura della<br />
differenza di luminosità invece la secondaria dovrebbe essere una stella che si colloca fra le ultime<br />
sottoclassi della classe G e le prime della classe K. L'osservazione diretta durante l'occultamento della<br />
principale tramite l'asteroide ha rivelato che la stella è di colore giallo e che quindi dovrebbe trattarsi di una<br />
stella di classe G. Evidentemente ci sono però ancora troppe incertezze nelle misurazioni, che richiedono<br />
ulteriori studi. In ogni caso dovrebbe trattarsi di una stella di sequenza principale, essendosi le due<br />
componenti formate dalla stessa nuvola di gas ed evolvendo le <strong>stelle</strong> di massa più grande più velocemente.<br />
21
Alhena<br />
γ indica la posizione di Alhena nella<br />
costellazione dei Gemelli<br />
22
Dati Fisici<br />
ALHENA<br />
Classificazione Stella Subgigante Bianca<br />
Classe Spettrale A0 IV<br />
Distanza dal sole 110 a.l. circa<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 6h 37m 42,701s<br />
Declinazione +16° 23’ 57,31”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 5 Raggi solari<br />
Massa 2,8 Masse Solari<br />
Periodo di Rotazione 80 Giorni<br />
Velocità di Rotazione 32 km/s<br />
Temperatura Superficiale 9.500 K circa<br />
Luminosità 160 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,00<br />
Metallicità 100% del Sole<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine dalla Terra +1,90<br />
Magnitudine Assoluta -0.61<br />
Moto Proprio AR: -2,04 mx/anno Dec: -66,92 mx/anno<br />
Velocità radiale -12,5 km/s<br />
23
Origine del Nome<br />
Mebsuta<br />
Mebsuta, Epsilon Geminorum. Il nome, sorprendentemente simili e facilmente confuso con Mekbuda.<br />
Nell'antica tradizione arabo le due <strong>stelle</strong> erano le zampe di un leone (relativo, ma non esattamente, Mebsuta<br />
si riferisce alla zampa tesa, Mebsuta è una <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> più rare .<br />
Osservazioni<br />
Mebsuta misura 150 il nostro Sole, ovvero circa le dimensioni dell'orbita di Venere. Mebsuta è uno dei pochi<br />
supergiganti che si trovano lungo il percorso della Luna. Con tempismo quanto tempo ci vuole la Luna in<br />
movimento per coprire, o occulta, una stella, siamo in grado di misurare il diametro angolare della<br />
stella. Tale misurazione, in combinazione con un altro metodo che comporta l'interferenza di onde di luce<br />
dalla stella, dà esattamente lo stesso diametro, mostrando vari parametri della stella siano corrette. Mebsuta<br />
luminosità e la temperatura suggeriscono che la sua massa risulta compreso tra i 7 e 9 volte quella del Sole<br />
e che ora è in uno stato piuttosto avanzato di invecchiamento, più probabile fusione di elio in carbonio nel<br />
suo nucleo profondo.<br />
24
Dati Fisici<br />
MEBSUTA<br />
Classificazione Stella Supergigante Gialla<br />
Classe Spettrale G8 Ib<br />
Distanza dal sole 903 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 6h 40m 55,9s<br />
Declinazione +25° 57’ 52,2”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 150 Raggi solari<br />
Massa 8 Masse Solari circa<br />
Temperatura Superficiale 4.360 K<br />
Luminosità 7600 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,00<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine dalla Terra +2,98<br />
Magnitudine Assoluta -4,15<br />
Moto Proprio AR: -5,57 mx/anno Dec: -12,36 mx/anno<br />
Velocità radiale 9,9 km/s<br />
25
Origine del Nome<br />
Tejat Posterior<br />
Ha il nome tradizionale Tejat posteriore , il che significa piede posteriore , perché è ai piedi del Castore , uno<br />
dei gemelli<br />
Osservazioni<br />
Tejat Posterior, la Mu, collocata in prossimità del limite Ovest. La via Lattea ne lambisce la porzione<br />
Occidentale ed è proprio in questa regione che si addensano gli oggetti Galattici più cospicui e le nebulose<br />
diffuse. Qui si trova M 35, l’unico oggetto del Catalogo di Messier della costellazione, Si tratta di un<br />
ammasso stellare aperto che, in condizioni di buona visibilità può essere osservato a occhio nudo, essendo<br />
caratterizzato da una magnitudine integrale di poco più debole della quinta e da un estensione simile a<br />
quella della Luna piena. Al di fuori di quest’area si incontrano altri più deboli ammassi, alcune nebulose<br />
planetarie e flebili Galassie<br />
26
Dati Fisici<br />
TEJAT POSTERIOR<br />
Classificazione Gigante Rossa<br />
Classe Spettrale M3 III<br />
Tipo di Variabile Irregolare LB<br />
Periodo di Variabilità 27 giorni<br />
Distanza dal Sole 250 a.l. circa<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 6h 22m 57,627s<br />
Declinazione +22° 30’ 48,91”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 104 Raggi Solari<br />
Massa 9 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 3,650 K<br />
Luminosità 1.540 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 1,64<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra min 3,02 max 2,75<br />
Magnitudine Assoluta -1,39 media<br />
Moto Proprio AR: 58,39 mx/anno Dec: -110,03 mx anno<br />
Velocità Radiale +54,46 km/s<br />
27<br />
,
Origine del Nome<br />
Propus o Tejat Prior<br />
Tejat Prior anche Propus , in origine greca che significa, piede è il nome della stella η Geminorum,<br />
Eta Geminorum . Propus è dal Propous di Ipparco circa 160-120 a.C. secondo secolo, astronomo greco<br />
Tolomeo, che indica la sua posizione di fronte al piede sinistro di Castore, ed è il suo titolo universale<br />
Osservazioni<br />
Tejat Prior può essere coperta dalla luna e, molto raramente da pianeti. L'ultima eclissi di Tejat Prior da un<br />
pianeta ha avuto luogo il 27 Luglio 1910 dal pianeta Venere , il secondo per durare in data 11 Luglio 1837<br />
da Mercurio.<br />
28
Dati Fisici<br />
TEJAT PROPUS o PRIOR<br />
Classificazione Gigante Rossa<br />
Classe Spettrale M3 III 0III ab<br />
Tipo di Variabile Irregolare LB<br />
Periodo di Variabilità 234 giorni<br />
Distanza dal Sole 349 a.l. circa<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 6h 14m 56,60s<br />
Declinazione +22° 31’ 60,0”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 110 Raggi Solari<br />
Massa 10 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 3.600 k<br />
Luminosità 2400 Quella del sole<br />
Indice di Colore (BV)<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,33<br />
Magnitudine Assoluta -2,0<br />
29
Origine del Nome<br />
CANCRO<br />
Asellus Australis<br />
Ha la denominazione tradizionale Australis Asellus che in latino significa sud asino colt . Essa ha anche il<br />
più lungo di tutti i nomi noti, stella Arkushanangarushashutu , derivati da antico babilonese che significa la<br />
stella del sud-est del granchio.<br />
Osservazioni<br />
Delta Cancri o Asellus Australis è stata coinvolta nella prima occultazione registrata, da Giove:<br />
L'osservazione più antica di Giove, che conosciamo è quella riportata da Tolomeo, quando il pianeta<br />
eclissato la stella nota come Delta Cancri. Questa osservazione è stata fatta il 3 settembre, sul meridiano di<br />
Alessandria d’Egitto.Delta Cancri segna anche il famoso ammasso stellare aperto Presepe o Cluster, noto<br />
anche come Messier 44. Nei tempi antichi M44 è stato utilizzato come indicatore del tempo, come la rima<br />
seguente greco Arato ' Prognostica rivela: Un presepe torbida con entrambe le <strong>stelle</strong> Shining inalterato è un<br />
segno di pioggia. Mentre se l'Ass nord non è disponibile Con vaporoso Sindone, quello con il luccichio sud<br />
radiante, Aspettatevi a sud del vento: il sudario vaporoso e radianza Scambio di Borea Harbinger <strong>stelle</strong>. -<br />
Allen, 1898 Il significato di questo versetto è che se Asellus Borealis o Gamma Cancris è nascosto dalle<br />
nuvole, il vento sarà da sud e che la situazione sarà invertita se Arkushanangarushashutu è oscurata. C'è<br />
qualche dubbio però circa l'esattezza di questa come nota Allen: Il nostro Weather Bureau, probabilmente ci<br />
dicono che se una di queste <strong>stelle</strong> erano così nascosto, l'altro sarebbe anche. Allen, 1898<br />
30
Dati Fisici<br />
ASELLUS AUSTRALIS<br />
Classificazione Gigante Arancione<br />
Classe Spettrale K0III<br />
Tipo di Variabile sconosciuta<br />
Periodo di Variabilità<br />
Distanza dal Sole 141 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 08h 44m 41,1s<br />
Declinazione +18° 09’ 15”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 9 raggi solari<br />
Massa 0.9 masse solari<br />
Temperatura Superficiale 5.300 k<br />
Luminosità<br />
Indice di Colore (BV) 1,08<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,94<br />
Magnitudine Assoluta 0,824<br />
Moto Proprio RA: -17,10 mx/anno dec: -228,46 mx/anno<br />
Velocità Radiale 17,1 km/s<br />
31
Origine del Nome<br />
Asellus Borealis<br />
Asellus Borealis γ Cnc / γ Cancri / 43 Cancri è una stella situata<br />
nella costellazione del Cancro avente magnitudine apparente+4,67. L'origine del nome è correlata<br />
all'ammasso aperto M44, denominato Il Presepe, in virtù della posizione della stella nella costellazione la<br />
parola Asellus significa asino nella lingua latina. A differenza di Asellus Borealis, che si trova all'estremo<br />
nord della costellazione, la stella Asellus Australis δ Cancri si trova nell'estremo meridionale.<br />
Osservazioni<br />
Il mescolamento dei gas dovuto alla sua rapida rotazione 79 km/s comporta una composizione chimica<br />
normale che la esclude dal gruppo di <strong>stelle</strong> peculiari. Asellus Borealis possiede due compagne visuali<br />
rispettivamente a 1 e 2 minuti d'arco. La seconda, denominata Gamma Cancri B, è una stella doppia. Ciò<br />
nonostante, nessuna <strong>delle</strong> due è influenzata dalla gravità di Asellus Borealis, perché si trovano<br />
semplicemente sulla stessa linea visuale<br />
32
Dati Fisici<br />
AUSELLUS BOREALIS<br />
Classificazione Gigante Bianca<br />
Classe Spettrale A1 IV<br />
Distanza dal Sole 158 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 8h 43m 17,15s<br />
Declinazione +21° 28’ 06,6”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 2 Raggi Solari<br />
Massa 2,3 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 9.400k<br />
Luminosità 29 Luminosità Solari<br />
Età Stimata 780 milioni di anni<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra + 4,67<br />
Magnitudine Assoluta + 1,23<br />
Moto Proprio<br />
Velocità Radiale + 4,67 km/s<br />
33
Origine del Nome<br />
Acubens<br />
Acubens (α Cnc / α Cancri / 65 Cancri), è un sistema stellare triplo della costellazione del Cancro di classe<br />
spettrale A5m. La lettera 'm' indica che si tratta di <strong>stelle</strong> con linee metalliche. Il suo nome deriva dalla parola<br />
araba ى نا بز لا Az-Zubana che significa pinza del cancro -. Assai simile al Sole<br />
Osservazioni<br />
La componente principale del sistema Acubens A è a sua volta una stella doppia, la cui natura è stata<br />
scoperta grazie ad una occultazione lunare e le cui componenti sono separate soltanto da 0,1 parcsec.<br />
Ognuna <strong>delle</strong> due <strong>stelle</strong> è 23 volte più luminosa del Sole con una massa doppia. A 11 secondi di arco, si<br />
trova la compagna Acubens B che appare come una stella di magnitudine apparente 12. A sua volta è un<br />
sistema binario del quale si sa molto poco. Acubens A e Acubens B si trovano separate di almeno 600 UA.<br />
34
Dati Fisici<br />
.<br />
ACUBENS<br />
Classificazione Bianca<br />
Classe Spettrale A5m<br />
Distanza dal Sole 174 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 8h 58m 29,2s<br />
Declinazione +11° 51’ 28”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 1 Raggio Solare<br />
Massa 2 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale<br />
Luminosità 23 Luminosità del Sole<br />
Indice di Colore (BV) 0,14<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 4,25<br />
Magnitudine Assoluta 0,61<br />
Moto Proprio AR: 41,45 mx/anno Dec: -29,22 mx/anno<br />
Velocità Radiale -13,8 km/s<br />
35
Origine del Nome<br />
Altarf<br />
Cancri Beta (β Cnc, β Cancri) è la più brillante stella della costellazione del Cancro .Ha il nome tradizionale<br />
Tarf o Al Tarf, Altarf, certamente una derivazione dall’arabo l’occhio o lo sguardo<br />
Osservazioni<br />
Beta β Cancer , Al Tarf , la marcatura del piede meridionale posteriore del Granchio. Si tratta di un arancio K<br />
di tipo gigante con una magnitudine apparente di 3,50 e la magnitudine assoluta di -1,25. Ha un debole,<br />
compagno di quattordicesima magnitudine trova a 29 secondi d'arco di distanza.<br />
36
Dati Fisici<br />
ALTARF<br />
Classificazione Gigante Arancio<br />
Classe Spettrale K 4III<br />
Tipo di Variabile non specificato<br />
Periodo di Variabilità<br />
Distanza dal Sole 290 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 08h 16m 30,920s<br />
Declinazione 09° 11’ 07,961”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 49 Raggi Solari<br />
Massa<br />
Temperatura Superficiale 4.039 K<br />
Luminosità 660 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) -1.48<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,536<br />
Magnitudine Assoluta -1,21<br />
Moto Proprio RA: -46,80 mx/anno Dec: -48,65 mx/anno<br />
Velocità Radiale 22,94 km/s<br />
37
Origine del Nome<br />
LEONE<br />
Regolo<br />
Il nome Regulus deriva dal latino e significa "piccolo re". Data la sua posizione nella costellazione è<br />
conosciuta anche come Cor <strong>Le</strong>onis, "il cuore del <strong>Le</strong>one". Era una <strong>delle</strong> quattro <strong>stelle</strong> regali dei Persiani,<br />
insieme a Aldebaran, Antares e Fomalhaut.<br />
Osservazioni<br />
La stella appartiene alla sequenza principale, è di tipo spettrale B, ed è 3,4 volte più massiccia del Sole.<br />
Trattandosi di una stella bianco-azzurra, è molto più calda del Sole e circa 130 volte più luminosa. Regulus A<br />
è anche una binaria spettroscopica; attorno alla principale ruota una debole stella di 0,3 masse solari,<br />
probabilmente una nana bianca che dista solamente 0,35 U.A. dalla principale. . Regolo è un sistema<br />
quadruplo, infatti distante 4200 unità astronomiche è presente un piccola compagna che è in realtà a sua<br />
volta una stella doppia le cui componenti sono una stella di tipo spettrale K1, con una massa pari all'80% di<br />
quella solare e una luminosità pari a poco meno di un terzo di quella del Sole, e una compagna molto più<br />
debole di classe spettrale M e di massa pari a un quinto di quella solare; queste due componenti distano fra<br />
loro 95 UA. Orbitano intorno alla principale con un periodo di almeno 130 000 anni. Regulus si trova quasi<br />
sul piano dell'eclittica; per questo viene sovente occultata dalla Luna, e, più raramente, anche dai pianeti del<br />
sistema solare.<br />
L'oggetto brillante sulla sinistra è Regolo. La debole macchia chiara al centro è la galassia nana sferoidale UGC 5470.<br />
38
Dati Fisici<br />
REGOLO<br />
Classificazione Stella Bianca-azzurra<br />
Classe Spettrale B7 V<br />
Distanza dal Sole 77,5 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 10h 08m 22,31s<br />
Declinazione +11° 58’ 1,94”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 3,5 Raggi Solari<br />
Massa 3,5 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 13.000 K<br />
Periodo di Rotazione 19,2 ore<br />
Velocità di Rotazione 317 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 1,36<br />
Magnitudine Assoluta 0,5<br />
39
Origine del Nome<br />
Denebola<br />
Denebola β <strong>Le</strong>o / β <strong>Le</strong>onis / Beta <strong>Le</strong>onis è la seconda stella più luminosa della costellazione del <strong>Le</strong>one. Il<br />
suo nome deriva dall'arabo ,دس لاا ب نذ Deneb Alased, pron. IPA, ðanab al-asad, la coda del <strong>Le</strong>one, in quanto<br />
per la sua posizione nella costellazione rappresenta la coda del <strong>Le</strong>one il nome di Deneb nella costellazione<br />
del Cigno ha un'origine simile. Denebola è una stella di classe spettrale A3-V, con<br />
una temperatura superficiale di circa 8500 K, situata a circa 36 anni luce di distanza da terra. Possiede più<br />
del doppio della massa del Sole, è una volta e mezza il suo diametro ed ha una luminosità circa 12 volte<br />
superiore a quella solare. La sua magnitudine apparente è di 2,14. Denebola è una stella variabile Delta<br />
Scuti, il che significa che la sua luminosità varia molto lievemente nel corso di un paio d'ore.<br />
Osservazioni<br />
Denebola mostra un forte eccesso di radiazione nella lunghezza d'onda degli infrarossi, il che sta a<br />
significare che in orbita attorno alla stella potrebbe trovarsi un disco di polveri a bassa temperatura. Come si<br />
ritiene che anche il nostro Sistema Solare abbia avuto origine da un simile disco, così Denebola e <strong>stelle</strong><br />
simili, come Vega e Beta Pictoris, potrebbero essere candidate ad ospitare dei pianeti extrasolari. La polvere<br />
che circonda Denebola ha una temperatura di circa 120 K. Sono stati fatti in seguito dei tentativi di<br />
visualizzare il disco circumstellare, ma senza successo; da ciò è chiaro che il disco è molto più piccolo di<br />
quello che circonda, ad esempio, Beta Pictoris, molto spesso rappresentato. Recenti studi in<br />
ambito cinematico hanno rivelato che Denebola fa parte di un'associazione stellare chiamata<br />
superammasso IC 2391. Tutte le <strong>stelle</strong> che fanno parte di questo raggruppamento presentano un moto<br />
simile, anche se non sono legate da vincoli gravitazionali. Si ipotizza dunque che tali <strong>stelle</strong> siano nate nello<br />
stesso luogo e che inizialmente formassero un ammasso aperto; altre <strong>stelle</strong> di questo ammasso sono Alpha<br />
Pictoris, Beta Canis Minoris e gli altri membri dell'ammasso aperto IC 2391. Sono stati identificati in tutto più<br />
di 60 probabili membri.<br />
40
Dati Fisici<br />
.<br />
DENEBOLA<br />
Classificazione Sequenza Principale<br />
Classe Spettrale A3 V<br />
Tipo di Variabile Variabile delta Scuti<br />
Distanza dal Sole 36 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 11h 49m 3,60s<br />
Declinazione +14° 34’ 19,0”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 1,5 Raggi Solari<br />
Massa 2,3 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 8,500 K<br />
Periodo di Rotazione 1.265 giorni<br />
Velocità di Rotazione 20 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra da 4,8 a 6,3<br />
Magnitudine Assoluta 1,91<br />
Luminosità 12 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,09<br />
41
Origine del Nome<br />
Chertan<br />
Chertan da Arabo Al-kharātān, due piccole nervature, originalmente riferendosi al δ e al θ <strong>Le</strong>onis.<br />
Osservazioni<br />
Chertan Theta <strong>Le</strong>onis. E 'difficile sapere come chiamare questa stella, che si trova verso la parte posteriore<br />
del <strong>Le</strong>o (<strong>Le</strong>one), cioè, che uno dei suoi tre nomi: l'apparentemente più antico, coxa, latino, riferendosi alla<br />
"hip" di il <strong>Le</strong>one, Chertan da al-khurtan, arabo, utilizzato sia per la Delta e in riferimento alle "costole"), la<br />
riduzione o un altro con lo stesso nome arabo, Chort. Gli studiosi recenti sembrano preferire Chertan, quindi<br />
cerchiamo di non adottare qui, anche se nessuno di loro potrebbe essere sufficiente. Vista la confusione, si<br />
vede che è meglio chiamare la stella con la sua lettera greca nome di Theta <strong>Le</strong>onis. A prima vista, è solo<br />
un'altra di quelle visibili ad occhio nudo (magnitudine terzo, 3,34), bianco, classe A di idrogenofusione<br />
nani fatti così familiare da Sirio , Vega , Fomalhaut , Altair , e un numero enorme di altri. Eppure,<br />
come uno di loro, ha le proprie caratteristiche individuali.<br />
42
Dati Fisici<br />
CHERTAN o THETA LEONIS<br />
Classificazione Azzurra<br />
Classe Spettrale A2V<br />
Distanza dal Sole 178 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 11h 14m 14,41s<br />
Declinazione 15° 25’ 46,45”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 4,3 Raggi Solari<br />
Massa 2,85 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 9.320 K<br />
Velocità di Rotazione 23 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,33<br />
Magnitudine Assoluta .0,35<br />
Moto Proprio AR: -58,7 mx/anno Dec: -79,7 mx/anno<br />
Velocità Radiale -7,6 km/s<br />
43
Origine del Nome<br />
Zosma<br />
Il nome deriva probabilmente dal greco zwsma, il Ginocchio. Il termine sarebbe stato trovato nelle Tavole<br />
Persiane, ma non si addice alla posizione della stella nella costellazione: essa si trova infatti sulla groppa<br />
dell’animale, vicino alla coda. Ulugh Begh la chiamò correttamente Al Thahr al Asad, il Dorso del <strong>Le</strong>one.<br />
Osservazioni<br />
Zosma è relativamente una ordinaria, sequenza principale, stella, anche se calda e piuttosto più grande e<br />
del Sole. È una stella ragionevolmente ben studiata, tenendo conto le misure relativamente esatte dell’ età e<br />
formato. Avendo una massa più grande del sole avrà una durata della vita più corta e durante gli altri 600<br />
milione anni aumenterà di volume e cambierà da arancio o gigante rossa, prima di decadere<br />
tranquillamente nella nano bianca.<br />
44
Dati Fisici<br />
ZOSMA<br />
Classificazione Arancio<br />
Classe Spettrale A4 V<br />
Distanza dal Sole 64 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 11h 14m 06,50s<br />
Declinazione 20° 31’ 25,0”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 4,3 Raggi Solari<br />
Massa 2,75 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 9,250 K<br />
Periodo di Rotazione<br />
Velocità di Rotazione 23 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,56<br />
Magnitudine Assoluta 1,32<br />
Moto Proprio<br />
Velocità Radiale 21 km/s<br />
45
Origine del nome<br />
Algieba<br />
Al Gieba o Algeiba, secondo Allen, deriva dalla degenerazione araba di Iuba, vocabolo latino che indica la<br />
criniera, del cavallo come di qualunque altro animale. La stella, in effetti, si trova proprio nella posizione<br />
adatta, nel contesto della costellazione, a giustificare un tal nome.<br />
Osservazioni<br />
Scoperta come doppia da W. Herschel nel 1782, e osservata anche da F. W. G. Struve nel 1831, la g <strong>Le</strong>onis<br />
è una <strong>delle</strong> più belle del cielo in assoluto, anche se è abbastanza difficile per i piccoli telescopi a causa della<br />
scarsa distanza tra le sue componenti. La separazione é di 4,4” in PA 124°. <strong>Le</strong> magnitudini sono 2,61 e 3,50,<br />
i tipi spettrali K0III e G7IIIcomp. La MV della primaria è –0,1. Il periodo, abbastanza lungo, non è stato del<br />
tutto determinato, ma sembra si aggiri tra i sei e i sette secoli.<br />
Lo sciame <strong>delle</strong> <strong>Le</strong>onidi. Circa 2° a nordovest da Al Gieba si trova il radiante del famoso sciame meteorico<br />
<strong>delle</strong> <strong>Le</strong>onidi, che tocca il massimo dell’intensità il 17 novembre di ogni anno, e che si presenta di particolare<br />
spettacolarità ad intervalli di 33 anni. Gli anni in cui il fenomeno è stato più cospicuo sono stati il 1799, il<br />
1833, il 1866 e il 1966. <strong>Le</strong> <strong>Le</strong>onidi sono il prodotto della progressiva disintegrazione della cometa Tempel-<br />
Tuttle, che ha un periodo di 33,176 anni e la cui orbita passa abbastanza vicino a quella della Terra; la<br />
cometa, a causa dell’azione del vento solare, va lasciando particelle solide lungo la propria orbita; quando la<br />
Terra incrocia l’orbita della cometa, appunto il 17 novembre, trova sul proprio cammino questo sciame di<br />
particelle le quali, entrando nel suo campo gravitazionale ad altissime velocità, ionizzano l’atmosfera<br />
producendo quella scia luminosa che vediamo prima di disintegrarsi. Tutti gli anni la Terra, passando in<br />
quella zona, incontra una certa quantità di meteore; ovviamente, il fenomeno è più vistoso una volta ogni 33<br />
anni, quando lo sciame è ben più cospicuo in coincidenza con il vicino passaggio della cometa.<br />
46
Dati Fisici<br />
ALGEIBA<br />
Classificazione Stella doppia Gigante<br />
Classe Spettrale K0 IIIb<br />
Distanza dal Sole 126 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 10h 19m 58,35s<br />
Declinazione 19° 50’ 29,36”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 31,88 Raggi Solari<br />
Massa 1,23 Masse Solari circa<br />
Temperatura Superficiale 4.470 k<br />
Periodo di Rotazione 1.474 giorni<br />
Velocità di Rotazione 1,5 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,8 3,51<br />
Magnitudine Assoluta 0,92<br />
Moto Proprio AR:310,77 mx/anno Dec .152,88 mx/anni<br />
Velocità Radiale -36,34<br />
Età Stimata 2 miliardi di anni<br />
47
Origine del nome<br />
Ras Elased Australis<br />
Epsilon <strong>Le</strong>onis, <strong>Le</strong>o ε, ε <strong>Le</strong>onis. La stella ha i nomi tradizionali Ras Elased Australis , Asad<br />
Australis e Algenubi , ognuno dei quali derivano dall'arabo سأر دس لأا ي بون ج لا Ras al-'Asad al-Janubi , che<br />
significa stella del sud della testa del leone; australis è latino per meridionale.<br />
Osservazioni<br />
E’ la quinta più luminosa stella nella costellazione del <strong>Le</strong>one, Epsilon <strong>Le</strong>onis è una stella di classe G simile<br />
al sole. La classificazione stellare è G1 II. Tuttavia, è molto più grande e più luminosa del Sole, con una<br />
luminosità 360 volte e un diametro 23 volte solare. Di conseguenza, la sua magnitudine assoluta è in realtà<br />
-1,46, rendendola una <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> più luminose della costellazione, significativamente più che la sua stella<br />
alfa, Regolo . Algenubi di luminosità apparente , però, è solo 2,975. Data la sua distanza di circa 250 anni<br />
luce dalla Terra , la stella è più di 3 volte la distanza da noi di Regulus.<br />
48
Dati Fisici<br />
RAS ELASED AUSTRALIS<br />
Classificazione Gigante Arancione<br />
Classe Spettrale K3 III<br />
Distanza dal Sole 133 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 09h 52m 45s<br />
Declinazione +26° 00’ 23”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 13 Raggi Solari<br />
Massa 1,6 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 5.300 K<br />
Velocità Radiale 13,8 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,88<br />
Magnitudine Assoluta 0,83<br />
Luminosità 65 Luminosità Solari<br />
49
Origine del nome<br />
VERGINE<br />
Spica o Spiga<br />
Spica o Spiga, α Virginis è una stella brillante di prima magnitudine situata nella costellazione della Vergine.<br />
Il nome Spica è la parola latina che significa spiga di grano, in riferimento alla pianta che la Vergine regge in<br />
mano nelle rappresentazioni canoniche del personaggio dello zodiaco<br />
Osservazioni.<br />
Spica può essere trovata facilmente in cielo seguendo l'arco che forma l'Orsa Maggiore fino<br />
ad Arturo α Boötis, e proseguendo la linea della stessa distanza fino a Spica. Si pensa che Spica sia stata la<br />
stella che permise ad Ipparco di scoprire la precessione degli equinozi. Il tempio di Tebe in Egitto, fu<br />
costruito allineandolo con Spica attorno al 3200 a.C., e col tempo la precessione causò un lento ma<br />
rilevabile cambiamento nell'orientazione del tempio. Anche Nicolò Copernico fece molte osservazioni di<br />
Spica per le sue ricerche sulla precessione. È una stella binaria o forse multipla, di tipo spettroscopico, in cui<br />
il corpo celeste principale emana circa l'80% della luce percepibile dalla Terra. La compagna è piuttosto<br />
vicina alla stella principale, solamente 0,12 U.A. ed il suo periodo di rivoluzione attorno al comune centro di<br />
massa è di 4,01 giorni. Entrambe le <strong>stelle</strong> sono di tipo spettrale B; la principale è una variabile Beta Cephei,<br />
10 volte più massiccia del Sole e 12.000 volte più luminosa, è destinata a terminare la propria esistenza<br />
come supernova, mentre la secondaria è meno massiccia, 6 masse solari, e leggermente più fredda<br />
18.500 K.<br />
50
Dati Fisici<br />
SPICA O SPIGA<br />
Classificazione Gigante Blu<br />
Classe Spettrale B1 III-IV<br />
Tipo di Variabile Beta Cefei rotante ellissoidale<br />
Periodo di Variabilità 3 giorni<br />
Distanza dal Sole 280 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 13h 25m 11,6s<br />
Declinazione -11° 09’ 41”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 7,8 Raggi Solari<br />
Massa 11 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 22.400 K<br />
Velocità Radiale +1,0 km/s<br />
Magnitudine Apparente da Terra<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Assoluta -3,55<br />
Luminosità 13.400 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) -0,13<br />
51
Origine del nome<br />
Vindemiatrix<br />
Il nome Vindemiatrix significa la vendemmiatrice ed è la<br />
traduzione latina del greco Protrugeter, Protrugetes o Trugeter. Con questo nome figura nelle tavole<br />
alfonsine ed è quello che è prevalso fino ai nostri giorni. Precedentemente, durante l'Impero Romano, era<br />
conosciuta come Vindemiator, Vindemitor e Provindemiator; a quei tempi sorgeva alle prime luci dell'alba<br />
verso la fine di agosto e per questo segnava il momento della vendemmia. A causa della precessione degli<br />
equinozi la stella non sorge più a quell'ora alla fine di agosto, il suo posto è oggi occupato dalle <strong>stelle</strong> della<br />
costellazione del <strong>Le</strong>one. L'astronomo italiano Giovanni Battista Riccioli chiamava la stella Protrigetrix,<br />
in Cina era conosciuta come Tsze Tseang,il secondo generale, nel mondo arabo viene<br />
chiamata Almuredín e Alaraph. Nell'antica Arabia, insieme a Minelava, δ Virginis, Zaniah, η Virginis e<br />
Porrima, γ Virginis, formava la figura Al 'Awwa', che significa cane che abbaia.<br />
Osservazione<br />
Situata a 102 anni luce dal Sistema Solare, Vindemiatrix è una stella gigante gialla di tipo spettrale G8III con<br />
una temperatura superficiale di 5040 K. La sua luminosità è 83 volte superiore a quella del Sole e il suo<br />
raggio è 11,4 volte più grande del raggio solare. La sua metallicità è circa il 30 percento superiore a quella<br />
del Sole ([Fe / H] = + 0,13) ed è un'importante fonte di raggi X, ciò indica una grande attività magnetica sulla<br />
superficie. La radiazione X emessa dalla stella è 300 volte superiore a quella emessa dal Sole,<br />
soloCapella, α Aurigae, Deneb Kaitos, β Ceti e 24 Ursae Majoris la superano. Con una massa di 2,6 masse<br />
solari, la sua età è stimata in 560 milioni di anni, quando cominciò la sua vita nella sequenza principale come<br />
stella bianco-azzurra di tipo B. Vindemiatrix fa probabilmente parte della corrente <strong>delle</strong> Iadi, un'associazione<br />
stellare forse sfuggita all'omonimo ammasso stellare <strong>delle</strong> Iadi.<br />
52
Dati Fisici<br />
VINDEMIATRIX<br />
Classificazione Gigante Gialla<br />
Classe Spettrale G8 III<br />
Distanza dal Sole 103 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 13h 02m 10,6s<br />
Declinazione +10° 57’ 33”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 11,4 Raggi Solari<br />
Massa 2,6 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 5.040 K<br />
Velocità Radiale -14,0 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,83<br />
Magnitudine Assoluta 0,37<br />
Luminosità 83 Luminosità solari<br />
53
Origine del nome<br />
Heze<br />
Zeta Virginis (ζ Vir/ ζ Virginis) è a stella in costellazione Virgo. Inoltre ha il nome tradizionale Heze, che<br />
non è usato spesso e dell'origine poco chiara. La stella è conosciuta As Jiao Xiu 2 (角宿二)<br />
nella Costellazioni cinesi.<br />
Osservazioni<br />
HEZE (Zeta Virginis). Quasi a nord di Spica in Virgo , Heze forma un bel triangolo destra con Porrima , che<br />
si trova appena ad ovest di essa. Mentre i significati dei nomi <strong>delle</strong> altre <strong>stelle</strong> sono ben noti, quello di Heze<br />
non è, e la stella di solito va sola con la sua lettera greca nome di Zeta Vir. Fisicamente, di terza<br />
grandezza 3.37 di classe A bianco A3 di idrogeno-fusing, stella nana non è molto imponente. Ha<br />
circostante dischi polverosi che implicano la possibilità di sistemi planetari, ma non questo. Il suo aspetto<br />
più significativo fisico, può essere la sua elevata velocità di rotazione equatoriale di almeno 222 chilometri<br />
al secondo, che dà un periodo di rotazione al di sotto di mezza giornata. Esistono alcune prove per<br />
abbondanze elevate di elementi più pesanti e, che può essere il prodotto di diffusione, separazione fisica,<br />
che è dispari dato una velocità di rotazione elevata che tende a causare miscelazione.<br />
54
Dati Fisici<br />
HEZE<br />
Classificazione Bianca<br />
Classe Spettrale A3<br />
Distanza dal Sole 73 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 13h 34m 41,60s<br />
Declinazione 00° 35’ 45,0”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 2 Raggi Solari<br />
Massa 1,9 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 8.400 K<br />
Velocità Radiale 18s/anno<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,37<br />
Magnitudine Assoluta<br />
Luminosità 18 luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
55
Origine del nome<br />
Auva<br />
I nomi medioevali Auva, Al Awwa e Minelauva provengono dal ىوع arabo awwa' scortecciando, cane che<br />
abbaia.<br />
Osservazioni<br />
Delta Virginis (Vir δ, Virginis è una stella nel zodiaco costellazione della Vergine . Ha il nome<br />
tradizionale AUVA . Con una magnitudine apparente visuale di 3,4, questa stella è abbastanza brillante da<br />
essere vista ad occhio nudo. Sulla base di parallasse misurazioni, si trova ad una distanza di circa 198 anni<br />
luce 61 parsec da terra . Lo spettro di questa stella corrisponde ad una classificazione stellare di M3<br />
III, che la colloca tra la categoria di evoluti chiamati <strong>stelle</strong> giganti rosse . In effetti, l'atmosfera esterna di<br />
questa stella si è ampliata a circa 48 volte il raggio del Sole. Anche se ha solo 1,4 volte la massa del<br />
Sole, questa busta ampia che dà una luminosità di circa 468 volte del sole. Questa energia viene irradiata<br />
da un ambiente relativamente freddo esterno che ha una temperatura effettiva di circa 4000 K. E 'questa<br />
temperatura fresca che dà il rosso-arancio bagliore di una stella di tipo M.<br />
56
Dati Fisici<br />
AUVA<br />
Classificazione Gigante rossa<br />
Classe Spettrale M3 III<br />
Distanza dal Sole 201 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 12h 55m 36s<br />
Declinazione 03° 23’ 51”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 48 Raggi Solari<br />
Massa 1,4 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 4.000<br />
Velocità Radiale -18,4 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,42<br />
Magnitudine Assoluta -2,4<br />
Luminosità 468 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 1,5<br />
Moto Proprio RA: -18,4 mx/anno Dec: -52,83 mx/anno<br />
57
Origine del Nome<br />
Porrima<br />
Il nome Porrima deriva dal latino e si riferisce ad una dea della mitologia romana, invocata per la<br />
prevenzione e la protezione dei parti dei nascituri. La stella era conosciuta come Prorsa e Prosa nel II<br />
secolo. In Babilonia era conosciuta come Kakkab Dan-nu, la Stella dell'eroe.<br />
Osservazioni<br />
Porrima è una stella binaria composta da due <strong>stelle</strong> praticamente identiche nel valore della magnitudine<br />
apparente +3,48 e +3,50. Entrambe sono <strong>stelle</strong> della sequenza principale di tipo spettrale F0V con una<br />
temperatura di 7000 K La luminosità <strong>delle</strong> due <strong>stelle</strong>, prese singolarmente, è 4 volte maggiore di quella<br />
solare. Il periodo orbitale del sistema è di 170 anni mentre la separazione media tra le due <strong>stelle</strong> è di 40 UA,<br />
approssimativamente la distanza tra Plutone e il Sole. La magnitudine congiunta del sistema è di +2,74..<br />
Porrima fu una <strong>delle</strong> prime <strong>stelle</strong> binarie scoperte. Un missionario in India, tale Richaud, la scoprì<br />
nel 1689. William Herschel misurò il suo angolo di posizione nel 1781, e suo figlio, John Herschel, calcolò la<br />
sua orbita nel 1833. Fino agli inizi degli anni 90 del novecento era un oggetto facile da osservare, ma la<br />
distanza apparente tra le due <strong>stelle</strong> del sistema binario è andata diminuendo fino al 2007, per poi tornare ad<br />
aumentare.<br />
58
Dati Fisici<br />
PORRIMA<br />
Classificazione Gialla<br />
Classe Spettrale F0 V<br />
Distanza dal Sole 38,6 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 12h 41m 39,6s<br />
Declinazione -01° 26’ 58”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 1,2 Raggi Solari<br />
Massa 1,5 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 7.000 k<br />
Velocità Radiale -20 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,48<br />
Magnitudine Assoluta 2,38<br />
Luminosità 4 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
59
Origine del Nome<br />
Zaniah<br />
Il Zaniah nome medioevale viene dal ة يواز araba Zawiyah corner, la stessa fonte Zavijava .<br />
Osservazioni<br />
Eta Virginis Vir η, η Virginis è un multiplo <strong>stelle</strong> sistema nel zodiaco costellazione della Vergine . Ha il nome<br />
tradizionale Zaniah . Da parallasse misurazioni, la distanza di questa stella è risultata essere di circa<br />
265 anni luce 81 parsec. Ha una magnitudine apparente visuale di 3,89 , che è abbastanza luminoso per il<br />
sistema di essere visto ad occhio nudo in cieli bui. Anche se la stella appare in ogni singolo telescopio,<br />
occultazioni lunari hanno dimostrato questa stella di essere molto vicino sistema stellare triplo composto da<br />
due <strong>stelle</strong> solo lo 0,5 u.a. a parte con una terza stella un po' più lontano. La coppia interna è una binaria<br />
spettroscopica che completa un'orbita con un periodo di 72 giorni. L'inclinazione di questa orbita è stata<br />
determinata attraverso l'interferometro osservazioni da 45,5 °, che ha permesso le masse <strong>delle</strong> due <strong>stelle</strong> da<br />
stimare. La stella primaria, η Vir Aa, ha una massa di circa 2,5 volte la massa solare , mentre la secondaria,<br />
η Vir Ab, ha 1,9 masse solari. La debole stella terziario, η Vir B, orbita intorno al gruppo interno in un'orbita<br />
più ampia per un periodo di 13.1 anni.<br />
60
Dati fisici<br />
Classificazione<br />
ZANIAH<br />
Classe Spettrale A2IV<br />
Distanza dal Sole 250 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 12h 19m 54,4s<br />
Declinazione -00° 40’ 01”<br />
Raggio Medio<br />
DATI FISICI<br />
Massa 2,5 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 9.300 K<br />
Velocità Radiale 2,3 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,89<br />
Magnitudine Assoluta -0,53<br />
Luminosità<br />
Indice di Colore (BV) 0,029<br />
61
Origine del nome<br />
Zavijava<br />
Il nome medioevale Zavijava Zavijah, Zavyava, Zawijah è dal ة يواز araba ءاوع لا zāwiyat al- c AWWA angolo<br />
del abbaia il cane. Un altro nome è stato Alaraph.<br />
Osservazioni<br />
Alaraph . Pur essendo la beta stella della costellazione della Vergine è solo la quinta stella in ordine di<br />
luminosità. Fisicamente, Beta Virginis è più grande e più massiccia del Sole, ed è relativamente ricca di<br />
metalli, vale a dire, ha una prevalenza maggiore di elementi più pesanti dell'elio. Dal momento che è vicina<br />
alla eclittica , può essere occultata dalla Luna e molto raramente, da pianeti . La prossima planetaria<br />
occultazione di Zavijava avrà luogo il 11 agosto 2069, da Venere . Questa è stata la stella che Einstein<br />
utilizzato durante l'eclissi solare del 21 settembre 1922, per determinare la velocità della luce nello spazio,<br />
perché era vicino al sole. Secondo Nelson & Angel 1998, Virginis Beta potrebbe ospitare due o tre pianeti<br />
gioviani in orbite larghe. Gli autori hanno fissato un limite massimo di 1,9, 5 e 23 masse di Giove per i<br />
presunti pianeti con periodi orbitali di anni 15, 25 e 50 rispettivamente. Anche Campbell 1988 ha dedotto<br />
l'esistenza di oggetti planetari o addirittura nane brune intorno a Beta Virginis. Tuttavia studi più recenti non<br />
hanno confermato l'esistenza di un compagno sub stellar intorno Beta Virginis ancora. McDonald<br />
Observatory non porre dei limiti alla presenza di uno o più pianeti con masse tra 0,16 e 4,2 masse di<br />
Giove e le separazioni medie compresi tra 0,05 e 5.2 Unità Astronomiche .<br />
62
Dati Fisici<br />
ZAVIJAVA<br />
Classificazione Gialla<br />
Classe Spettrale F9 V<br />
Distanza dal Sole 36 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 11h 50m 41,71s<br />
Declinazione 01° 45’ 52,98”<br />
Moto Proprio RA: 740,96 mx/anno Dec: -271,18<br />
DATI FISICI<br />
63<br />
mx/anno<br />
Raggio Medio 1,66 Raggi Solari<br />
Massa 1,25 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 6.140 K<br />
Velocità Radiale 4,6 km/s<br />
Magnitudine Apparente da Terra<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Assoluta 3,40<br />
Luminosità 3,51 Luminosità solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,55
Origine del nome<br />
BILANCIA<br />
Zubeneschamali<br />
Beta Librae (β Lib / β Librae) è la stella più luminosa della costellazione della Bilancia. È conosciuta con il<br />
nome di Zuben Eschamalied anche con il nome latino Lanx Australis. Zuben Eschamali deriva della<br />
frase araba ن بز لا ةي لامش لا Al Zuban al Shamaliyyah che significa, la chela del nord.<br />
Osservazioni<br />
È soggetta a piccole variazioni periodiche di magnitudine, le quali fanno sospettare la presenza di una<br />
compagna non osservabile dalla Terra. Secondo quanto riportato da Eratostene da Cirene Beta Librae<br />
risultava, ai suoi tempi, più luminosa della vicina Antares. Tolomeo, tre secoli e mezzo dopo, riportò che la<br />
luminosità tra le due <strong>stelle</strong> fosse identica. La discrepanza potrebbe essere dovuta all’aumento di luminosità<br />
di Antares, ma ciò non può essere affermato con sicurezza. Non si può escludere che la causa sia dovuta a<br />
Beta Librae, dal momento che quest’ultima è una stella variabile.<br />
64
Dati Tecnici<br />
ZUBENESCHAMALI<br />
Classificazione Nana blu Binaria<br />
Classe Spettrale B8 V<br />
Tipo di Variabile Sospetta<br />
Periodo di Variabilità<br />
Distanza dal Sole 165 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 15h 17m 00,47s<br />
Declinazione -09° 22’ 58,3”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 1,2 Raggi Solari<br />
Massa 0,80 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 12.000 K<br />
Velocità Radiale -35,2 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,61<br />
Magnitudine Assoluta -0,84<br />
Luminosità 130 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) -0,11<br />
Moto Proprio AR: -0,096 mx/anno Dec: -0,019 mx/anno<br />
65
Origine del nome<br />
Zubenelgenubi<br />
Alpha Librae α Lib, Librae α è la più brillante seconda stella nella costellazione di Libra (nonostante la<br />
sua designazione di Bayer come alfa. Ha il nome tradizionale Zubenelgenubi . Il nome, da arabo ن بز لا<br />
ي بون ج لا ( al-zuban al-janūbiyy ), significa artiglio del sud ed è stato coniato prima della Libra è stato<br />
riconosciuto come distinto da Scorpius . Il supplente nomi Kiffa Australis e Elkhiffa Australis , parziali<br />
latino traduzioni di arabo al-kiffah al-janūbiyy , significa pan meridionale della bilancia. Un altro nome<br />
utilizzato nei testi di astronomia anziani, equivalente a scala del sud o in padella, era Lanx Australis .<br />
Osservazioni<br />
Alpha Librae è binaria visuale trova a circa 77 anni luce dal Sole . <strong>Le</strong> due <strong>stelle</strong> sono separate nel cielo da<br />
una distanza angolare di 3'51". La posizione angolare del compagno è 314 gradi. Il più brillante dei due è<br />
una stella bianca di tipo spettrale A3, con una luminosità apparente di 2,8 e una luminosità assoluta di<br />
1,1, designatoAlpha-2 Librae α 2 Lib. La sua compagna è una stella F4 tipo di luminosità apparente 5,2 e 3,5<br />
luminosità assoluta, designato Alpha-1 Libre α 1 Lib.<br />
66
Dati Tecnici<br />
ZUBENELGENUBI<br />
Classificazione Nana Blu<br />
Classe Spettrale B8 V<br />
Tipo di Variabile sospetto<br />
Distanza dal Sole 160 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 14h 50m 41,26s<br />
Declinazione -15° 59’ 49,5”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 1,2 Raggi Solari<br />
Massa<br />
Temperatura Superficiale 12.000 k<br />
Velocità Radiale -35,2 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,61<br />
Magnitudine Assoluta -0,84<br />
Luminosità 130 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) -0,11<br />
67
Origine del Nome<br />
Brachium<br />
Sigma Librae σ Lib, σ Librae è una stella nella costellazione della Bilancia. Ha la Brachium tradizionale<br />
nome, braccio, latino,<br />
Osservazioni<br />
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe,<br />
può essere osservata dalla gran parte <strong>delle</strong> regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud<br />
siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in<br />
prossimità del circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,3, la si può osservare anche dai piccoli centri<br />
urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua<br />
individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra<br />
maggio e settembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie<br />
alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.<br />
68
Dati Fisici<br />
BRACHIUM<br />
Classificazione Gigante Rossa<br />
Classe Spettrale M3/M4 IIIC<br />
Distanza dal Sole 292 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 15h 04m 04,21s<br />
Declinazione -25° 16’ 55,07s<br />
Raggio Medio<br />
DATI FISICI<br />
Massa 2,1 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 3.600<br />
Moto Proprio AR: -71,85 mx/anno Dec: -44,69 mx/anno<br />
Velocità Radiale -4,3 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,3<br />
Magnitudine Assoluta -1,46<br />
Luminosità<br />
Indice di Colore (BV) 1,70<br />
69
Origine del nome<br />
SCORPIONE<br />
Antares<br />
Il suo nome deriva dal greco Αντάρης, Antares e significa rivale di Ares, anti-Ares o simile ad Ares,<br />
probabilmente a causa del colore rossastro simile all'aspetto del pianeta Marte. È anche nota con il<br />
nome arabo Ķalb al Άķrab, Calbalacrab, che significa cuore dello Scorpione, data la sua posizione nella<br />
costellazione e il suo colore. Questo nome arabo è una traduzione dal greco antico Καρδία Σκορπίου Kardia<br />
Skorpiū. La traduzione in latino di tale nome è invece Cor Scorpii. Il colore distintivo di Antares ne ha fatto un<br />
oggetto di grande interesse per molti popoli nella storia.<br />
Osservazioni<br />
Antares è facilmente individuabile al centro della costellazione dello Scorpione. In particolare il suo colore<br />
rosso-arancio spicca fra le <strong>stelle</strong> luminose che la circondano, che sono quasi tutte di colore azzurro. Con tre<br />
di queste, ossia β Scorpii, δ Scorpii eπ Scorpii, Antares forma l'asterismo noto come il Grande Uncino.<br />
Essendo posta 26° sotto l'equatore celeste, Antares è una stella dell'emisfero australe. <strong>Le</strong> sue possibilità di<br />
osservazione nell'emisfero boreale sono tuttavia abbastanza ampie. Essa è infatti osservabile fino al<br />
64º parallelo N, cioè quasi fino al circolo polare artico. Restano escluse solo buona parte della Groenlandia,<br />
le regioni più settentrionali del Canada e della Russia, oltre che l'Islanda e parte della Svezia e<br />
della Norvegia. Tuttavia, nelle regioni del nord Europa, del Canada meridionale e della Russia centrale, essa<br />
apparirà molto bassa all'orizzonte sud e visibile solo per poche ore. <strong>Le</strong> possibilità di osservazione migliorano<br />
mano a mano che ci si sposta verso le regione temperate e tropicali dell'emisfero boreale. D'altra parte<br />
questa stessa declinazione comporta che Antares sia circumpolare solo più a sud del 64º parallelo S, cioè<br />
solo nelle regioni del continente antartico. Antares è una <strong>delle</strong> quattro <strong>stelle</strong> di prima magnitudine che sono<br />
poste a una distanza pari o inferiore a 5° dall'eclittica, essendo le altre tre Aldebaran, Regolo e Spica. Per<br />
questa ragione viene di tanto in tanto occultata dalla Luna e, più raramente, dai pianeti. Ogni anno il 2<br />
dicembre il Sole transita 5° a nord di Antares. Di conseguenza i mesi migliori per l'osservazione di questa<br />
stella sono quelli in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè quelli che corrispondono<br />
all'estate boreale. In particolare nelle settimane intorno alla fine di maggio e all'inizio di giugno Antares è<br />
visibile per l'intera notte. Al contrario nelle settimane intorno alla fine di novembre e all'inizio di dicembre<br />
Antares non è visibile affatto a causa della luce solare molto vicina; questo periodo di invisibilità dura<br />
maggiormente nell'emisfero boreale rispetto a quello australe, a motivo della declinazione meridionale della<br />
stella.<br />
70
Antares<br />
71
Dati Fisici<br />
ANTARES<br />
Classificazione Super gigante Rossa<br />
Classe Spettrale M1 5lab/B2,5<br />
Tipo di Variabile pulsante semi regolare<br />
Periodo di Variabilità<br />
Distanza dal Sole 604 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 16h 29m 24,46s<br />
Declinazione -26° 25’ 55,21s<br />
Periodo di Rotazione 12 anni circa<br />
Velocità di Rotazione 10 km/s<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 850 Raggi Solari, circa<br />
Massa da 15 a 18 masse solari<br />
Temperatura Superficiale 3.700 K<br />
Moto Proprio AR: -10,16 mx/anno Dec: -23,21 mx/anno<br />
Velocità Radiale -3,4 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 1,07<br />
Magnitudine Assoluta -5,28<br />
Luminosità da 60.000 a 90.000 luminosità solari<br />
Indice di Colore (BV) 1,87<br />
73
Origine del nome<br />
Dschubba<br />
Dschubba δ Sco / δ Scorpii / Delta Scorpii è una stella doppia della costellazione dello Scorpione. Assieme<br />
a Graffias β Scorpiis e a π Scorpii costituisce la parte anteriore dello Scorpione. Questo spiega il suo nome<br />
proprio, che deriva dall'arabo jabhat, significante fronte dello Scorpione, originariamente usato per indicare<br />
l'intera tripletta di <strong>stelle</strong>.<br />
Osservazioni<br />
Sebbene Dschubba sia stata intensamente studiata, non è stato ancora raggiunto un accordo fra gli studiosi<br />
su quante siano le componenti del sistema, su quale sia la loro distanza e il loro periodo di rivoluzione.<br />
Questa incertezza deriva, fra l'altro, anche dalla relativa distanza del sistema dalla Terra circa 400 anni luce<br />
e dalla relativa vicinanza <strong>delle</strong> componenti fra loro, che rende la loro risoluzione con i telescopi e gli<br />
interferometri a nostra disposizione particolarmente difficile, sebbene il fatto che il sistema sia eclissato dalla<br />
Luna offra <strong>delle</strong> condizioni favorevoli anche se effimere per i tentativi di risoluzione. La risoluzione è resa<br />
inoltre difficile dalla luminosità <strong>delle</strong> componenti e dall'eccentricità <strong>delle</strong> loro orbite. Viste queste difficoltà si<br />
fa ricorso anche a metodi spettroscopici. A seconda del catalogo, vengono assegnate a Dschubba due, tre o<br />
quattro componenti. In realtà c'è solo certezza che essa sia una stella doppia e ci sono convincenti ragioni<br />
per credere che le componenti non siano più di due. La principale è una stella azzurra, la cui classe<br />
spettrale si colloca fra la B e la O, essendo classificata come B0,2. Stelle di questo tipo sono molto<br />
luminose: in particolare, la principale di Dschubba, tenendo conto della radiazione ultravioletta, è 14.000<br />
volte più luminosa del Sole. Questa grande luminosità è dovuta sia al raggio della stella, che è cinque volte<br />
quello solare, sia, soprattutto, alla sua temperatura superficiale, che si aggira intorno ai 30.000 K. La<br />
massa della principale è calcolata essere 15 ± 7 volte quella solare. La sua classificazione MMK è IV sub<br />
gigante: ciò significa che essa sta esaurendo l'idrogeno presente nel suo nucleo, il quale sta così<br />
cominciando a contrarsi e scaldarsi, gonfiando gli strati superficiali della stella. Il suo destino è quello di<br />
esplodere in una supernova o, se la sua massa dovesse collocarsi nella parte inferiore del range calcolato,<br />
quello di diventare una massiccia nana bianca all'ossigeno - neon - magnesio. Meno conosciute sono le<br />
caratteristiche della secondaria. Essa è probabilmente una stella di classe spettrale B3 di sequenza<br />
principale, con una massa 8 ± 3,6 volte quella del Sole e una temperatura superficiale di circa 18.000 K.<br />
Essa è circa 2.800 volte più luminosa del Sole. <strong>Le</strong> due componenti probabilmente impiegano circa<br />
10 anni per completare un'orbita, che è molto eccentrica e>0.9. Ciò significa che le due componenti si<br />
avvicinano molto al periastro (presumibilmente meno di 1 UA. Questa vicinanza è forse collegata con<br />
la variabilità della principale.<br />
74
La stella δ Scorpii e la nebulosa Sh2-7, ad essa associata.<br />
75
Dati Fisici<br />
DSCHUBBA<br />
Classificazione Sub gigante azzurra<br />
Classe Spettrale B0 2 Ive/B3V<br />
Distanza dal Sole 401 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 16h 00m 20,0s<br />
Declinazione -22° 37’ 18,16”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 5 Raggi Solari circa<br />
Massa 15 Masse Solari circa<br />
Temperatura Superficiale 30.000 K<br />
Moto Proprio AR: _8,67 mx/anno Dec: -36,9 mx/anno<br />
Velocità Radiale -7 km/s<br />
Velocità di Rotazione 240 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,29<br />
Magnitudine Assoluta -3,15<br />
Luminosità 14.000 Luminosità Solari<br />
76
Origine del nome<br />
Graffias<br />
Graffias β Sco / β Scorpii / Beta Scorpii, conosciuta anche come Acrab è un sistema<br />
stellare della costellazione dello Scorpione. Sebbene sia solo settima in ordine di luminosità all'interno della<br />
costellazione, Bayer le ha assegnato la lettera β, forse per la sua posizione prominente nella parte anteriore<br />
dello Scorpione. Confusamente il nome Graffias è stato attribuito anche alla debole ξ Scorpii.<br />
Osservazioni<br />
Graffias è posta nella parte nord-ovest della costellazione dello Scorpione, in corrispondenza <strong>delle</strong> sue<br />
chele. È la più a nord <strong>delle</strong> tre <strong>stelle</strong> luminose che costituiscono la fronte dello Scorpione, essendo le altre<br />
due Dschubba e Pi Scorpii. Pur avendo una magnitudine apparente di 2,56 è superata in luminosità da ben<br />
sei altre <strong>stelle</strong> della costellazione, fra cui Antares, Shaula e Sargas. Ciò è dovuto alla presenza nella<br />
costellazione dello Scorpione di molte <strong>stelle</strong> luminose, tanto che essa è la più ricca di <strong>stelle</strong> sotto<br />
magnitudine 3,0. Graffias fa anche parte dell'asterismo del Grande Uncino, assieme ad Antares e Dschubba.<br />
Graffias è una stella dell'emisfero australe. Tuttavia, essendo la stella luminosa più a nord, posta solo 19°<br />
sotto l'equatore celeste, le sue possibilità di osservazione nell'emisfero boreale sono abbastanza ampie e in<br />
ogni caso migliori <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> poste più a sud, che sono visibili solo a partire dalle regioni mediterranee. Al<br />
contrario Graffias è visibile fino al 70º parallelo, oltre il circolo polare artico, sebbene in Canada,Europa<br />
settentrionale e nella Russia settentrionale essa apparirà molto bassa all'orizzonte sud e sarà visibile per<br />
poche ore della notte. D'altra parte questa relativa vicinanza all'equatore celeste comporta che Graffias<br />
sia circumpolare solo nelle regioni antartiche. I mesi migliori per la sua osservazione sono quelli che<br />
corrispondono all'estate boreale, da maggio ad agosto.<br />
77
Dati Fisici<br />
GRAFFIAS o ACRAB<br />
Classificazione Blu di sequenza principale<br />
Classe Spettrale B0 5 V/B2V<br />
Distanza dal Sole 530 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 16h 05m 26,23s<br />
Declinazione -19° 48’ 19,63”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 6,5 Raggi Solari<br />
Massa 13,3 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 28.000 k<br />
Moto Proprio AR: -6,75 mx/anno Dec: -24,89 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 130 km/s<br />
Velocità Radiale -1,0 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,62<br />
Magnitudine Assoluta -3,5<br />
Luminosità 9.000 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,08<br />
78
Origine del Nome<br />
Al Niyat<br />
Alniyat o Al Niyat, è il nome attribuito a due <strong>stelle</strong> della costellazione dello Scorpione: Il nome deriva<br />
dall'arabo: طاي ن لا , al-niyāţ, che significa le arterie. <strong>Le</strong> due <strong>stelle</strong> infatti affiancano, una per lato, la famosa<br />
stella Antares, che rappresenta il cuore dello Scorpione.<br />
Osservazioni<br />
Sigma Scorpii è una <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> che formano la testa dello Scorpione. Si individua abbastanza facilmente in<br />
quanto si trova a circa tre gradi a nord-ovest di Antares, la stella più luminosa della costellazione. Essa in<br />
particolare si trova fra Antares e l'arco di tre <strong>stelle</strong> luminose che formano la parte anteriore della figura<br />
mitologica: Graffias,Dschubba e Pi Scorpii. Essendo posta 25° sotto l'equatore celeste, Sigma Scorpii è una<br />
stella dell'emisfero australe. <strong>Le</strong> sue possibilità di osservazione nell'emisfero boreale sono tuttavia<br />
abbastanza ampie. Essa è infatti osservabile fino al 65º parallelo N, cioè quasi fino al circolo polare artico.<br />
Restano escluse solo buona parte della Groenlandia, le regioni più settentrionali del Canada e della Russia,<br />
oltre che l'Islanda e parte della Svezia e della Norvegia. D'altra parte questa stessa declinazione comporta<br />
che essa sia circumpolare solo più a sud del 65º parallelo S, cioè solo nelle regioni del continente antartico. I<br />
mesi migliori per la sua osservazione sono quelli che corrispondono all'estate boreale, da maggio ad agosto.<br />
79
Dati Fisici<br />
AL NIYAT<br />
Classificazione Gigante Blu – Azzurra sequenza principale<br />
Classe Spettrale B1 III – B1 V – B7 V – B9,5 V<br />
Tipo di Variabile Beta Cephei<br />
Periodo di Variabilità 0,24 giorni<br />
Distanza dal Sole 620 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 16h 21m 11,31s<br />
Declinazione -25° 35’ 34,07”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 12,7 Raggi solari (la blu)<br />
Massa 18,4 Masse solari (la blu)<br />
Temperatura Superficiale 30.000 K (la blu)<br />
Moto Proprio AR: -10,03 mx/anno Dec. -18,03 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 25 km/s<br />
Velocità Radiale -0,4 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,9 / 5,2 / 8,7<br />
Magnitudine Assoluta -4,12 / -3,32<br />
Luminosità 30.000 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) +0,14<br />
80
Origine del Nome<br />
Wei<br />
Wei, nome introdotto dall'astronomo dilettante e divulgatore scientifico Patrick Moore. Wěi (尾), significante<br />
la Coda, è il nome di una costellazione cinese o Xiù, che comprende molte <strong>stelle</strong> della costellazione dello<br />
Scorpione.<br />
Osservazioni<br />
Brillando alla magnitudine apparente di 2,29 Epsilon Scorpii si contende con Dschubba il posto di quarta<br />
stella più luminosa della costellazione dopo Antares, Shaula e Sargas. Tuttavia dal 2000, Dschubba ha<br />
aumentato la sua luminosità, facendo retrocedere Epsilon Scorpii al quinto posto. Posta nel cuore dello<br />
Scorpione alla declinazione di 34°S, è osservabile nell'emisfero australe per gran parte dell'anno, mentre<br />
nell'emisfero boreale le possibilità di osservazione sono più limitate. È comunque ben visibile dalle<br />
regioni mediterranee. Benché si tratti di una stella relativamente vicina e relativamente luminosa, le<br />
caratteristiche fisiche di Epsilon Scorpii non sono ancora note con precisione. Essa ha classe spettrale K2,5<br />
IIIb. La sua temperatura superficiale non è conosciuta con esattezza e questo rende il calcolo di tutti i suoi<br />
altri parametri fisici approssimativo. Facendo una media fra varie misure si ottiene una temperatura di<br />
4.400 K, da cui segue (tenendo conto della radiazione infrarossa) una luminosità intrinseca 72 volte quella<br />
solare. Se questi parametri sono corretti, ne segue che Epsilon Scorpii ha un raggio che è 15 volte quello<br />
del Sole. La stella è abbastanza vicina e abbastanza grande da permettere una misura diretta del suo<br />
raggio: tale misurazione ha dato come risultato un raggio di 13 volte quello del Sole, in discreto accordo con<br />
il valore inferito tramite la luminosità e la temperatura. La teoria dell'evoluzione stellare predice una massa di<br />
poco superiore a quella del Sole 1,25 M ☉, e una età comparabile a quella della nostra stella, circa 5 miliardi<br />
di anni. Tuttavia, essendo Epsilon Scorpii, più massiccia del Sole, la sua esistenza sarà più breve. Essa ha<br />
infatti raggiunto già uno stadio avanzato della sua evoluzione, avendo esaurito la riserva<br />
di idrogeno presente nel suo nucleo. Questo ha fatto aumentare la temperatura del nucleo stesso e ha di<br />
conseguenza fatto gonfiare gli strati superficiali della stella conducendola allo stadio di gigante. Tuttavia, ciò<br />
detto, non è ben chiaro a quale preciso punto della sua evoluzione Epsilon Scorpii si trovi: potrebbe avere un<br />
nucleo inerte di elio che si sta contraendo e scaldando e che si prepara a iniziare la<br />
propria fusione in carbonio e ossigeno, oppure essere in una fase ancora più avanzata, con un nucleo inerte<br />
di carbonio e ossigeno e con una instabilità che è destinata a crescere e che la porterà a perdere i suoi strati<br />
più esterni lasciando scoperto il suo nucleo, conducendola così allo stadio di nana bianca. Una<br />
variabilità della sua luminosità di circa il 10%, con un periodo indefinito, sembra suggerire quest'ultima<br />
ipotesi. Come tutte le <strong>stelle</strong> giganti, Epsilon Scorpii ruota molto lentamente su se stessa: la sua velocità di<br />
rotazione all'equatore è di 1,7 km/s: essa impiega così 1,3 anni per compiere una rotazione su se stessa.<br />
Come molte <strong>stelle</strong> giunte a uno stadio avanzato di evoluzione, perde massa a ritmi elevati tramite il vento<br />
stellare. Una caratteristica peculiare di Epsilon Scorpii è di avere un elevato moto proprio, circa 63 km/s<br />
relativamente al Sole, cioè quattro volte più del normale. Ciò suggerisce che questa stella non appartenga<br />
al disco galattico, ma a regioni più esterne e che sia solo di passaggio nel disco.<br />
81
Epsilon Scorpii<br />
82
Dati Fisici<br />
WEI<br />
Classificazione Gigante Arancione<br />
Classe Spettrale k 2,5 IIIb<br />
Distanza dal Sole 65 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 16h 50m 09.81s<br />
Declinazione -34° 17’ 35,63”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 15 Raggi Solari<br />
Massa 1,25 Masse solari<br />
Temperatura Superficiale 4.400<br />
Moto Proprio AR: 611,84 mx/anno Dec: -255,86 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 1,7 km/s<br />
Velocità Radiale -2,5 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,29<br />
Magnitudine Assoluta 0,78<br />
Luminosità 72 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
83
Origine del Nome<br />
Sargas o Girtab<br />
Sargas θ Sco / θ Scorpii / Theta Scorpii, conosciuta anche come Girtab, è una stella<br />
della costellazione dello Scorpione. Si ritiene che entrambi i nomi propri siano di origine sumerica Il<br />
nome Girtab deriva probabilmente dall'accadico, dove significava il pungiglione o il luogo ove ci si prostra,<br />
sembrando in tal modo indicare una creatura pericolosa. Originariamente il nome era applicato<br />
all'asterismo che comprende oltre a κ Scorpii, λ Scorpii, υ Scorpii e ι Scorpii<br />
.<br />
Osservazioni<br />
Sargas è una stella gigante brillante di classe spettrale F1. La sua temperatura superficiale di 7.200 K le<br />
dona un colore giallo-bianco. Dalla luminosità apparente e dalla distanza si può inferire la luminosità<br />
intrinseca di questa stella, che risulta essere cospicua, come ci si aspetta da una gigante: 960 L ☉. Dalla<br />
temperatura superficiale e dalla luminosità intrinseca si ricava il raggio di Sargas, che risulta essere venti<br />
volte quello del Sole. Pur essendo la velocità di rotazione di Sargas molto elevata 105 km/s, cioè circa 20<br />
volte quella del Sole, le dimensioni della stella fanno sì che il periodo di rotazione non sia troppo minore di<br />
quello solare: 10 giorni contro i 27 della nostra stella. La teoria dell’evoluzione stellare predice che Sargas<br />
abbia una massa 3,7 volte quella del Sole. Essa ha cominciato la sua esistenza come una stella blu di<br />
classe spettrale B, mentre ora, uscita dalla sequenza principale, sta percorrendo il ramo <strong>delle</strong> giganti brillanti<br />
del diagramma H-R: il suo nucleo inerte di elio si sta contraendo e scaldando; questo aumento di<br />
temperatura sta facendo espandere e raffreddare gli strati più esterni della stella che sono destinati ad<br />
assumere prima un colore sempre più giallo, poi un colore arancio e infine un colore rosso. Entro un milione<br />
di anni, Sargas diventerà una gigante rossa. A quel punto il suo nucleo sarà sufficientemente caldo e denso<br />
per innescare il flash dell’elio. Il suo destino finale è quello di diventare una nana bianca al carbonioossigeno.<br />
Theta Scorpii<br />
84
Dati Fisici<br />
SARGAS o GIRTAB<br />
Classificazione Gigante giallo/bianca<br />
Classe Spettrale F1 II<br />
Distanza dal Sole 270 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 17h 37m 19,13s<br />
Declinazione -42° 59’ 52,17”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 20 Raggi solari<br />
Massa 3,7 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 7.200 K<br />
Moto Proprio AR: 6,06 mx/anno Dec: -0,95 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 105 km/s<br />
Velocità Radiale 1,4 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 1,86<br />
Magnitudine Assoluta -2,75<br />
Luminosità 960 Luminosità solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
86
Origine del Nome<br />
Shaula<br />
Shaula λ Sco / λ Scorpii / Lambda Scorpii è la<br />
seconda stella per luminosità nella costellazione dello Scorpione, dopo Antares. Nonostante ciò, Bayer le ha<br />
assegnato la lettera λ, cioè l'undicesima lettera dell'alfabeto greco, forse a causa della sua posizione molto a<br />
sud. Deriva il suo nome da quello datole dagli Arabi, che la chiamavano ء لاوش لا, aš-šawlāʾ, che significa la<br />
coda sollevata, riferendosi alla coda dello Scorpione, ove Shaula è posta.<br />
Osservazioni<br />
Shaula brilla alla magnitudine apparente di 1,62, il che ne fa la ventiquattresima stella più<br />
luminosa dell'intera volta celeste. Posta alla declinazione di 37°S, Shaula è una stella dell'emisfero australe.<br />
Nell'emisfero boreale essa non può essere osservata a nord del 53º parallelo, il che esclude buona parte<br />
del Canada e l'Europa settentrionale. Diventa circumpolare solo alle latitudini più meridionali dei 53°S, cioè<br />
solo nelle estreme regioni meridionali del Sudamerica e nel continente antartico. Visualmente appare molto<br />
vicina solo 36 minuti d'arco a υ Scorpii conosciuta anche come <strong>Le</strong>sath con la quale forma il pungiglione dello<br />
Scorpione. Tuttavia si tratta solo di una vicinanza puramente visiva: le due <strong>stelle</strong> non sono legate<br />
fisicamente fra loro e sono in realtà molto distanti l'una dall'altra.<br />
Shaula<br />
87
SHAULA<br />
Classificazione Stella sub gigante blu<br />
Classe Spettrale B1,5 IV<br />
Distanza dal Sole 326 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 17h 33m 36,52s<br />
Declinazione -37° 06’ 13,76”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 6,2 Raggi Solari<br />
Massa 10,4 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 25.000 K<br />
Velocità Radiale -3 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 1,62<br />
Magnitudine Assoluta -5<br />
Luminosità 9.000 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
89
<strong>Le</strong>sath<br />
Il nome <strong>Le</strong>sath ha una curiosa origine. Gli astronomi arabi chiamavano al laţkha, che significa la macchia<br />
nebbiosa, l'ammasso aperto M7, che si trova circa 4° e mezzo a nord-est di <strong>Le</strong>sath. A sua volta il nome al<br />
laţkha è probabilmente la traduzione di un nome greco di significato equivalente. Il nome arabo<br />
dell'ammasso venne latinizzato in Alascha. Lo Scaligero, che conosceva l'arabo, credendo che con tale<br />
nome gli arabi designassero Upsilon Scorpii e non l'ammasso M7, ritenne che il nome latino fosse corrotto e<br />
che provenisse in realtà dall'arabo las'a, che significa morso di un animale velenoso, riferito alla posizione di<br />
<strong>Le</strong>sath, coincidente con il pungiglione dello Scorpione. Dalla latinizzazione di las'a deriva quindi il nome che<br />
attualmente viene usato per Upsilon Scorpii.<br />
Osservazioni<br />
Posta alla declinazione di 37°S, <strong>Le</strong>sath è una stella dell'emisfero australe. Nell'emisfero boreale essa non<br />
può essere osservata a nord del 53º parallelo, il che esclude buona parte del Canada e l'Europa<br />
settentrionale. Nelle zone temperate dell'emisfero boreale, essa comunque apparirà molto bassa<br />
sull'orizzonte. Diventa circumpolare solo alle latitudini più meridionali del 53°S, cioè solo nelle estreme<br />
regioni meridionali del Sudamerica e nel continente antartico. Visualmente appare molto vicina solo<br />
36 minuti d'arco a Shaula λ Scorpii, con la quale forma il pungiglione sollevato dello Scorpione, nella parte<br />
sud-est della costellazione. Tuttavia si tratta solo di una vicinanza puramente visiva: le due <strong>stelle</strong> non sono<br />
legate fisicamente fra loro e sono in realtà distanti diverse decine di anni luce l'una dall'altra. Distante circa<br />
520 anni luce, <strong>Le</strong>sath appartiene, come Shaula, all'Associazione OBScorpius-Centaurus, ossia<br />
l'associazione OB più vicina a noi. <strong>Le</strong> analogie fra le due <strong>stelle</strong> non finiscono qui. Infatti esse hanno più o<br />
meno la stessa classe spettrale: B2IV di <strong>Le</strong>sath contro B1,5IV di Shaula A (la stella principale di Shaula). Ciò<br />
significa che <strong>Le</strong>sath ha un'alta temperatura superficiale: 22.400 K, che le conferisce un colore azzurro-blu.<br />
Tale temperatura, unita a una vasta superficie irraggiante <strong>Le</strong>sath ha un raggio che è sette volte e mezzo<br />
quello del Sole, comporta una grande luminosità intrinseca: <strong>Le</strong>sath è infatti 12.300 volte più luminosa del<br />
Sole, quando si sia tenuto conto della notevole quantità di radiazione ultravioletta che <strong>Le</strong>sath emana.<br />
<strong>Le</strong>sath<br />
90
LESATH<br />
Classificazione Sub gigante Azzurra<br />
Classe Spettrale B 2 IV<br />
Distanza dal Sole 520 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 17h 30m 45,83s<br />
Declinazione -37° 17’ 44,92”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 7,5 Raggi Solari<br />
Massa 10 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 22.400 K<br />
Periodo di Rotazione<br />
Velocità di Rotazione 73 km/s<br />
Velocità Radiale 8 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,69<br />
Magnitudine Assoluta -3,31<br />
Luminosità 12.300 Luminosità Solare<br />
Indice di Colore (BV) -0,23<br />
92
Origine del Nome<br />
SAGITTARIO<br />
Ascella<br />
Il nome Ascella deriva dal latino ed è stato conferito alla stella in quanto posizionata in coincidenza della<br />
spalla della figura mitologica dell'arciere che dà il nome alla costellazione. Nell'astronomia cinese, ζ Sgr era<br />
la 6 a <strong>delle</strong> sei <strong>stelle</strong> della costellazione del Mestolo o Carro del Sud, facente parte della Tartaruga Nera.<br />
Osservazioni<br />
Ascella ha una magnitudine apparente è +2,60 il che la rende il terzo sistema stellare più brillante della<br />
costellazione, dopo ε Sagittarii, σ Sagittarii. Si tratta quindi uno dei tanti casi in cui Bayer non ha assegnato<br />
le lettere alle <strong>stelle</strong> a seconda della loro luminosità. Si individua nella parte centrale della costellazione, circa<br />
4° a sud est di Sigma Sagittarii. Posta quasi 30° a sud dell'equatore celeste, Ascella è una stella<br />
appartenente all'emisfero australe. La sua declinazione meridionale ne limita le possibilità di osservazione<br />
nell'emisfero boreale, ove è osservabile solo nelle regioni a sud del 60º parallelo. Essa comunque nelle<br />
regioni temperate dell'emisfero apparirà bassa all'orizzonte sud e visibile per poche ore della notte. Più<br />
ampie sono le possibilità di osservarla quando ci si avvicina alle regioni tropicali. Il periodo migliore per<br />
osservarla corrisponde all'estate boreale. Ascella fa anche parte dell'asterismo della Teiera, di cui assieme a<br />
ε Sagittarii, δ Sagittarii e φ Sagittarii, forma il corpo. Zeta Sagittarii è un sistema stellare formato da<br />
due <strong>stelle</strong>, i cui rispettivi nomi sono:<br />
Zeta Sagittarii A<br />
Zeta Sagittarii B<br />
La loro distanza apparente è mezzo secondo d'arco. Alla distanza di 89,1 ± 3,3 anni luce, ciò corrisponde a<br />
13,4 UA, mentre l'eccentricità orbitale del sistema è di 0,205. Ciò implica che esse si avvicinano fino a 10,6<br />
UA al periastro e si allontanano fino a 16,1 UA all'afastro. Ci vogliono circa 21,075 anni perché un'orbita sia<br />
completata.<br />
ζ Sagittarii<br />
Zeta Sagittarii<br />
93
ASCELLA<br />
Classificazione Gigante<br />
Classe Spettrale A2 III<br />
Distanza dal Sole 89 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 19h 02m 36,7s<br />
Declinazione -29° 52’ 49”<br />
Raggio Medio<br />
DATI FISICI<br />
Massa 2,2 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 9.000 K<br />
Moto Proprio AR: -14,10 mx/anno Dec: -3,66 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 77 km/s<br />
Velocità Radiale 22 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,26<br />
Magnitudine Assoluta<br />
Luminosità 31 Luminosità solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,08<br />
95
Origine del Nome<br />
Rukbat<br />
Alpha Sagittarii α Sgr, Sagittarii α è una stella nella costellazione del Sagittario . Ha i nomi<br />
tradizionali 天渊三 , Alrami e Rukbat , derivato dalla lingua araba al-Rukbat rami il ginocchio<br />
dell'arciere . Non deve essere confuso con Delta Cassiopea e , che inoltre è chiamato Ruchbah o Rukbat,<br />
dal araba parola ركبة rukbah che significa ginocchio.<br />
Osservazioni<br />
Alpha Sagittarii è di un azzurro, classe B stella nana . Non appare particolarmente brillante nel cielo ad<br />
occhio nudo, con una visuale magnitudine apparente di 3,97. Tuttavia, questo è dovuto alla sua distanza, in<br />
realtà, la stella è due volte calda il Sole e notevolmente più massiva, con una luminosità in lunghezze d'onda<br />
visibili circa 40 volte maggiore di quella del Sole. Sulla base di un eccesso di emissioni di radiazione<br />
infrarossa, può avere un disco di detriti , molto simile a Vega . Questo è un mono foderato sistema binario<br />
spettroscopica. Il ROSAT All Sky Survey ha scoperto che Alpha Sagittarii emette un flusso di eccesso raggi<br />
X, che non si prevede di provenire da una stella di questa classe spettrale. La spiegazione più probabile è<br />
che il compagno è un attivo pre-stella della sequenza principale, oppure una stella che ha appena raggiunto<br />
la sequenza principale.<br />
96
RUKBAT<br />
Classificazione Nana Azzurra<br />
Classe Spettrale B 8V<br />
Distanza dal Sole 170 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 19h 23m 53,20s<br />
Declinazione -40° 36’ 58,0”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 2,49 Raggi Solari<br />
Massa<br />
Temperatura Superficiale 12.4000 K<br />
Moto Proprio RA. 32,67 mx/anno Dec: -120 mx/anno<br />
Velocità Radiale -0,7 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,97<br />
Magnitudine Assoluta<br />
Luminosità 60 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) -0.10<br />
97
Origine del Nome<br />
Arkab Prior<br />
La designazione di Bayer Beta Sagittarii Sgr β, β Sagittarii è condiviso da due sistemi stellari , i β ¹<br />
Sagittarii e β ² Sagittarii , nella costellazione del Sagittario . <strong>Le</strong> due <strong>stelle</strong> sono separate da 0,36 ° nel<br />
cielo. Beta Sagittarii ha anche il nome tradizionale Arkab , dal araba بو قرع c arqūb significato tendine del<br />
ginocchio .<br />
Osservazioni<br />
β 1 Sagittarii<br />
Beta-1 Sagittarii , chiamato anche Arkab Prima perché conduce ² β attraverso il cielo, è una stella<br />
binaria situata 378 anni luce dalla Terra . Arkab Prima A è un tipo spettrale B9 sequenza principale nano che<br />
ha una magnitudine apparente di 3,96. Arkab Prior B è una nana di tipo A3, con una magnitudine apparente<br />
di 7,4. <strong>Le</strong> due <strong>stelle</strong> sono separate nel cielo da 28 secondi d'arco , che li mette almeno 3300 unità<br />
astronomiche parte.<br />
β 2 Sagittarii<br />
Beta-2 Sagittarii , chiamato anche Arkab posteriore poiché sentieri β ¹ attraverso il cielo, è un tipo<br />
spettrale F2 gigante che ha una magnitudine apparente di 4,27. Si tratta di 137 anni luce dalla Terra .<br />
98
ARKAB PRIOR β 1<br />
Ascensione Retta 19h 22m 38,3s<br />
Declinazione -44° 27’ 32”<br />
Magnitudine Apparente 3,96<br />
Distanza 378 a.l.<br />
Tipo Spettrale B 9V<br />
ARKAB PRIOR β 2<br />
Ascensione Retta 19h 23m 13,2s<br />
Declinazione -44° 47’ 59”<br />
Magnitudine Apparente 4,27<br />
Distanza 139 a.l.<br />
Tipo Spettrale F 2III<br />
99
Origine del Nome<br />
Nunki<br />
Sigma Sagitarii σ Sgr / σ Sagittarii è il secondo più grande sistema stellare della costellazione del Sagittario.<br />
Il nome moderno Nunki è un nome Assiro o Babilonese riutilizzato dagli archeologi e reso pubblico da R.H.<br />
Allen.<br />
Osservazioni<br />
Nunki ha una magnitudine apparente di +2.1 ed una classe spettrale B3. La luminosità totale di σ Sgr è 3300<br />
volte quella del Sole e la massa totale è 7 volte la massa solare. Il raggio della stella equivale a 5 volte<br />
quello del Sole e la temperatura superficiale è di 20.000K. Nunki può essere occultata dalla Luna e molto<br />
raramente dai pianeti. L'ultima occultazione di Nunki da un pianeta risale al 17 novembre 1981, quando è<br />
stata occultata da Venere.<br />
100
NUNKI<br />
Classificazione Gigante Azzurra<br />
Classe Spettrale B2,5 V<br />
Distanza dal Sole 220 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 18h 55m 15,9s<br />
Declinazione 26° 17’ 48”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 5 Raggi Solari<br />
Massa 7 Masse solari<br />
Temperatura Superficiale 20.000 K<br />
Moto Proprio AR: -13,87 mx/anno Dec: 52,65 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 201 km/s<br />
Velocità Radiale -11,2 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,05<br />
Magnitudine Assoluta -2,14<br />
Luminosità 3.300 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) -0,22<br />
101
Origine del nome<br />
Albaldah<br />
Pi Sagittarii Sgr π, π Sagittarii è un sistema stellare triplo nel zodiaco costellazione del Sagittario . Ha il<br />
nome tradizionale Albaldah , che deriva dalla lingua araba ةدل ب Balda la città'. E’ nota come 建三 la terza<br />
stella dello stabilimento, in cinese. Nel catalogo della <strong>stelle</strong> nel Calendarium di Al Achsasi al Mouakket ,<br />
questa stella è stata designata al Beldat Nir , che è stato tradotto in latino come Lucida Oppidi , vale a dire la<br />
più brillante della città .<br />
Osservazioni<br />
Albaldah ha una magnitudine apparente visuale di 2,89,, che è sufficientemente luminoso da essere<br />
facilmente visibili ad occhio nudo. Sulla base di parallasse misurazioni, questa stella si trova a una distanza<br />
di circa 510 anni, luce 160 parsec, dalla Terra . Perché è vicino alla eclittica , Albaldah a volte può<br />
essere occultata dalla Luna , e, molto raramente, pianeti del Sistema Solare. L'occultazione successivo da<br />
un pianeta si svolge il 17 febbraio 2035, quando sarà occultato da Venus . Lo spettro di questa stella<br />
corrisponde ad una classificazione stellare di F2 II. Il 'II' classe di luminosità è per un gigante luminosa,<br />
stella che ha esaurito l'idrogeno nel suo nucleo e ha seguito un percorso evolutivo dalla sequenza<br />
principale di <strong>stelle</strong> come il sole. Perché ha quasi sei volte la massa del Sole, ha raggiunto questo stadio in<br />
soli 67 milioni di anni. L'involucro esterno è energia radiante ad una temperatura efficace di circa 6590<br />
K, dando il giallo-bianco colore di una stella di tipo F. Pi Sagittarii ha due compagni vicini. Il primo si trova<br />
ad una separazione angolare di 0,1 secondi d'arco da Albaldah, o almeno 13 Unità Astronomiche UA. Il<br />
secondo è di 0,4 secondi d'arco di distanza, che si trova a 40 UA o più. Nulla si sa circa le orbite di queste<br />
<strong>stelle</strong>.<br />
102
ALBALDAH<br />
Classificazione Super Gigante<br />
Classe Spettrale F2 II<br />
Distanza dal Sole 510 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 19h 09m 45,83s<br />
Declinazione -21° 01’ 25,01”<br />
Raggio Medio<br />
DATI FISICI<br />
Massa 5,9 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 6.590 K<br />
Moto Proprio AR: -1,36 mx/anno Dec: -36,45 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 30 km/s<br />
Velocità Radiale -9,8 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,85<br />
Magnitudine Assoluta -2,89<br />
Luminosità 1.000 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0,35<br />
103
Origine del Nome<br />
Kaus Borealis<br />
Il nome Kaus Borealis deriva dalla lingua araba سو ق ,qaws, arco e latino borealis settentrionale. A sud di<br />
essa si trovano le altre <strong>stelle</strong> dell'arco, Kaus media e Kaus Australis.<br />
Osservazioni<br />
Lambda Sagittarii λ Sgr, λ Sagittarii è una stella visibile in direzione della costellazione del Sagittario . La<br />
stella segna l'estremità superiore di un asterismo a forma di arco سو ق qaws in arabo, da cui il nome<br />
tradizionale Kaus Borealis. Essa segna anche la parte superiore del coperchio del cosiddetto asterismo<br />
denominato Teiera. Nella antica astronomia cinese, è la seconda di 6 <strong>stelle</strong> dell'asterismo denominato, Merlo<br />
acquaiolo, della costellazione cinese detta Tartaruga Nera. λ Sagittarii è una Gigante rossa di classe<br />
spettrale K1. Allo stato attuale è in corso nel suo nucleo la fusione termonucleare dell'elio, con produzione<br />
di carbonio ed ossigeno. Kaus Borealis è distante 77 anni luce da noi, con una massa pari a 2,3 Masse<br />
solari, un raggio pari a circa 11 raggi solari, ed è 52 volte più luminosa del Sole. Trovandosi vicina al piano<br />
dell'eclittica, Lambda Sgr viene talvolta occultata dalla Luna e, più raramente, da un pianeta, generalmente<br />
un interno. L'ultima occultazione da parte di un pianeta fu quella di Venere, che avvenne il 19<br />
novembre 1984. La precedente occultazione con un pianeta avvenne il 5 dicembre 1865, quando fu<br />
occultata dal pianeta Mercurio. Il 1 Dicembre 2011 λ Sagittarii è stata in congiunzione con Venere ad una<br />
distanza angolare di 41'.<br />
104
KAUS BOREALIS<br />
Classificazione Gigante Rossa<br />
Classe Spettrale K1 +IIIB<br />
Distanza dal Sole 77,3 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 18h 27m 58,2s<br />
Declinazione -25° 25’ 18”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 11 Raggi Solari<br />
Massa 2,3 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,82<br />
Magnitudine Assoluta 0,93<br />
Luminosità 52 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
105
Origine del Nome<br />
Kaus Australis<br />
Kaus Australis ε Sgr / ε Sagittarii / Epsilon Sagittarii è una stella gigante di colore bianco-azzurro che<br />
splende alla magnitudine apparente di 1,80, il che ne fa la trentaquattresima stella più brillante del cielo.<br />
Assieme a δ Sagittarii Kaus Media e a λ Sagittarii Kaus Borealis forma l'arco<br />
della costellazione del Sagittario, di cui rappresenta la parte inferiore, sud. Questo spiega il suo nome<br />
derivante dall'arabo سو ق qaws, che significa 'arco' e dal latino austrālis, che significa sud . Essa fa anche<br />
parte dell'asterismo noto come teiera. Nonostante nella nomenclatura di Bayer le sia stata assegnata la<br />
lettera ε, essa è la stella più luminosa della costellazione. Essendo posta molto a sud, 34° sotto l'equatore<br />
celeste, le possibilità di osservarla nell'emisfero boreale sono limitate.<br />
Osservazioni<br />
La temperatura superficiale di Kaus Australis è stimata essere 9200 K, il che la colloca fra le classi<br />
spettrali A e B: certi cataloghi la classificano come B9.5, altri come A0. Dalla distanza di 147 anni luce si<br />
ricava che questa stella emette una radiazione 375 volte quella solare, che è maggiore di quella che viene<br />
emessa di solito dalle giganti di questa classe. Kaus Australis viene perciò definita gigante brillante. La stella<br />
ha esaurito l'idrogeno presente nel suo nucleo. Probabilmente esso sta ora contraendosi e scaldandosi, ma<br />
non ha ancora raggiunto una temperatura e la densità sufficiente a innescare<br />
la fusione dell'elio in carbonio e ossigeno. L'aumento di temperatura del nucleo sta facendo crescere la stella<br />
di volume, allontanando dal nucleo gli strati più superficiali. Il destino finale di Kaus Australis è quello di<br />
trasformarsi in una nana bianca. Probabilmente questa stella, ruotando velocemente su se stessa, ha creato<br />
un alone di gas intorno al suo equatore, che la nasconde in parte all'osservazione. È un fenomeno comune<br />
nelle <strong>stelle</strong> ad alta velocità di rotazione, come Achernar e Gamma Cassiopeiae. Kaus Australis è in realtà<br />
una stella doppia, avendo la principale una debole compagna di magnitudine 14,1 a una distanza di 32<br />
secondi d'arco.<br />
106
KAUS AUSTRALIS<br />
Classificazione Gigante Bianco Azzurra<br />
Classe Spettrale B 9,5 III<br />
Distanza dal Sole 147 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 18h 24m 10,31s<br />
Declinazione -34° 23’ 04,62”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 7 Raggi Solari<br />
Massa 4 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 9.200 K<br />
Moto Proprio AR: -39,61 mx/anno Dec: -124,05 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione 145 km/s<br />
Velocità Radiale -15 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 1,80<br />
Magnitudine Assoluta -1,45<br />
Luminosità 375 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
107
Origine del Nome<br />
Kaus Media<br />
Il nome Kaus Media deriva dall' arabo سو ق qaws = arco e dal latino media, cioè in mezzo. In effetti essa<br />
assieme a ε Sagittarii Kaus Australis e a λ Sagittarii Kaus Borealis forma l'arco impugnato dalla<br />
figura mitologica dell'arciere che dà il nome alla costellazione. Kaus Media si trova al centro dell'arco, mentre<br />
Kaus Australis e Kaus Borealis ne disegnano rispettivamente la parte meridionale e settentrionale.<br />
Osservazioni<br />
Delta Sagittarii δ Sgr / δ Sagittarii è un sistema stellare presente nella costellazione del Sagittario. Il suo<br />
nome tradizionale è Kaus Media. Kaus Media ha una magnitudine apparente +2,72, il che la rende la quarta<br />
stella più brillante della costellazione, dopo ε Sagittarii, σ Sagittarii e ζ Sagittarii. Si tratta quindi uno dei tanti<br />
casi in cui Bayer non ha assegnato le lettere alle <strong>stelle</strong> a seconda della loro luminosità. Si individua nella<br />
parte occidentale della costellazione quasi al confine con le <strong>costellazioni</strong> dell'Ofiuco e dello Scorpione. Posta<br />
quasi 30° a sud dell'equatore celeste, Kaus Media è una stella appartenente all'emisfero australe. La<br />
sua declinazione meridionale ne limita le possibilità di osservazione nell'emisfero boreale, ove è osservabile<br />
solo nelle regioni a sud del 60º parallelo. Essa comunque nelle regioni temperate dell'emisfero apparirà<br />
bassa all'orizzonte sud e visibile per poche ore della notte. Più ampie sono le possibilità di osservarla<br />
quando ci si avvicina alle regioni tropicali. Il periodo migliore per osservarla corrisponde all'estate boreale.<br />
Kaus Media fa anche parte dell'asterismo della Teiera, di cui assieme a ε Sagittarii, ζ Sagittarii e φ Sagittarii,<br />
forma il corpo.<br />
108
KAUS MEDIA<br />
Classificazione Gigante Arancione<br />
Classe Spettrale K3 III<br />
Distanza dal Sole 306 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 18h 20m 59,7s<br />
Declinazione -29° 49’ 41”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 62 Raggi Solari<br />
Massa 5 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 4.300 K<br />
Moto Proprio AR: -29,96 mx/anno Dec: -26,38 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione<br />
Velocità Radiale -19,9 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,72<br />
Magnitudine Assoluta -2,16<br />
Luminosità 1.180 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 1,38<br />
109
Origine del nome<br />
CAPRICORNO<br />
Deneb Algiedi<br />
I nomi tradizionali sono dal araba ب نذ يدج لا ðanab al-jady , che significa la coda della capra. Come si<br />
rappresenta la coda di una capra fishlike celeste. Perché è vicino alla eclittica , Delta Capricorni può<br />
essere occultata dalla Luna , e anche raramente da pianeti . In cinese , 垒壁阵 Zhen <strong>Le</strong>i Bi , il che<br />
significa linea di mura , si riferisce ad un asterismo composto da δ Capricorni, κ Capricorni , ε Capricorni , γ<br />
Capricorni , Aquarii ι , λ Aquarii , σ Aquarii , Aquarii φ , 27 Piscium , 29 Piscium , Piscium 33 e 30<br />
Piscium . Di conseguenza, si è δ Capricorni è noto come 垒壁阵四 <strong>Le</strong>i Bi Zhen Sì , l'inglese: la quarta stella<br />
della linea di mura .<br />
Osservazioni<br />
Delta Capricorni è una binaria ad eclisse star system simile a quello Algol , con un periodo orbitale di<br />
1.022768 giorni e uno inclinazione vicino alla linea di vista dalla Terra. Il picco di magnitudine apparente<br />
visuale della coppia è 2.81. Durante un'eclissi del primario, questa grandezza scende dello 0,24. Quando il<br />
primario sta eclissando il secondario, la grandezza diminuisce di 0,09. Il componente principale, Delta<br />
Capricorni A, ha un totale classificazione stellare di A7M III, indicando che si tratta di una stella gigantesca<br />
ha esaurito la fornitura di idrogeno nel suo nucleo. Più specificamente, si tratta di una chimica particolare Am<br />
stella di tipo spettrale di kA5hF0mF2 III nell'ambito del sistema MK rivisto. Questa notazione indica che il Kline<br />
riporta la temperatura di una stella A5, il tipo spettrale di idrogeno corrisponde a un F0 <strong>stelle</strong>, e le righe<br />
metalliche corrispondere una stella F2. in passato, questa stella è stata sospettata di essere una variabile<br />
Delta Scuti , che è raro per una stella Am. Questa categorizzazione è stata messa in discussione durante le<br />
osservazioni nel 1994 e non è più probabile una stella variabile. Rispetto al Sole, il primario ha il doppio<br />
della massa e quasi due volte il raggio. Si sta ruotando rapidamente con una proiezione velocità di<br />
rotazione di 105 km/s Questo tasso di rotazione è sincrona con il periodo orbitale. Si noti che è insolito per<br />
una stella Am ad avere una velocità di rotazione elevata. La busta esterna della stella irradia energia ad<br />
una temperatura efficace di 7301 K, dando il color bianco bagliore di tipo A-stella. Il componente secondario<br />
è un tipo G o K stella con circa il 90% della massa del Sole Ci sono due compagni ottici. Una stella di<br />
magnitudine sedicesimo è una arc minute di distanza, mentre la tredicesima magnitudine D è a due minuti<br />
d'arco di distanza dal sistema.<br />
110
111
DENEB ALGEDI<br />
Classificazione Stella Gigante<br />
Classe Spettrale A 7 M III<br />
Distanza dal Sole 38,7 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 21h 47m 02,44s<br />
Declinazione -16° 07’ 38,23”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 1,91 Raggi Solari<br />
Massa 2 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 7.300 K<br />
Moto Proprio AR: 261,7 mx/anno Dec: -296,7 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione<br />
Velocità Radiale -6,3<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,81<br />
Magnitudine Assoluta 2,49<br />
Luminosità<br />
Indice di Colore (BV) 0,31<br />
112
Dabih<br />
Beta Capricorni (β Cap / β Capricorni), nota anche come Dabih, è una stella gigante brillante<br />
arancione di magnitudine 3,08 situata nella costellazione del Capricorno. Dista 344 anni luce dal sistema<br />
solare.<br />
Osservazione<br />
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe,<br />
può essere osservata dalla gran parte <strong>delle</strong> regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud<br />
siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in<br />
prossimità del circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,1, la si può osservare anche dai piccoli centri<br />
urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua<br />
individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine<br />
giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie<br />
alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste La stella è una gigante brillante arancione;<br />
possiede una magnitudine assoluta di -2,04 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta<br />
allontanando dal sistema solare. Beta Capricorni è un sistema multiplo formato da 6 componenti. La<br />
componente principale A è una stella di magnitudine 3,08. La componente B è di magnitudine 6,2, separata<br />
da 205,3 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 267 gradi. La componente C è di magnitudine<br />
10,2, separata da 0,8 secondi d'arco da B e con angolo di posizione di 089 gradi. La componente D è di<br />
magnitudine 9,0, separata da 226,6 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 134 gradi. La<br />
componente E è di magnitudine 13,0, separata da 111,7 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di<br />
294 gradi. La componente F è di magnitudine 13,4, separata da 6,4 secondi d'arco da E e con angolo di<br />
posizione di 322 gradi.<br />
113
DABIH<br />
Classificazione Gigante Brillante Arancione<br />
Classe Spettrale K0 II+<br />
Distanza dal Sole 344 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 20h 21m 00,675s<br />
Declinazione -14° 46’ 52,92”<br />
Raggio Medio<br />
Massa<br />
DATI FISICI<br />
Temperatura Superficiale 8.900 K<br />
Moto Proprio AR: 48,42 mx/anno Dec: 14.00 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione<br />
Velocità Radiale -18,9 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,08<br />
Magnitudine Assoluta -2,04<br />
Luminosità<br />
Indice di Colore (BV) 0.79<br />
114
Origine del Nome<br />
Algedi<br />
Può essere anche chiamata Algiedi, Al Giedi o Giedi; anche se Giedi è a volte usato per riferirsi a β<br />
Capricorni. Il nome Algedi deriva dall'arabo يدج لا al-jady, il capretto, che è anche il nome arabo della<br />
costellazione del Capricorno.<br />
Osservazioni<br />
Algedi Alpha Capricorni, α Cap è una stella binaria ottica nella costellazione del Capricorno La designazione<br />
è condivisa da due sistemi stellari non legati gravitazionalmente tra di loro:<br />
α¹ Capricorni, anche chiamata Prima Giedi. La componente principale del sistema è una supergigante<br />
gialla che dista circa 686anni luce dalla Terra.<br />
α² Capricorni, anche chiamata Secunda Giedi. La componente principale è una gigante gialla che dista<br />
circa 108,69 anni luce dalla Terra.<br />
I due sistemi sono separati da 0,11° nel cielo e sono risolvibili anche a occhio nudo, come avviene<br />
per Mizar e Alcor nell'Orsa Maggiore.<br />
.<br />
Algedi 1 / 2<br />
115
ALGEDI 1-2<br />
Classificazione Supergigante Gialla – Gigante Gialla<br />
Classe Spettrale G3 Ib / G8 III<br />
Distanza dal Sole 687 – 109 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 1 20h 17m 38,87s<br />
Ascensione Retta 2 20h 18m 03,22s<br />
Declinazione 1 12° 30’ 29,57”<br />
Declinazione 2 01° 32’ 41,49”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 4,23 / 3,57<br />
Magnitudine Assoluta -2,39 / +0,95<br />
Luminosità 752 / 35 Luminosità Solari<br />
116
Origine del Nome<br />
ACQUARIO<br />
Sedalmelik<br />
Sadalmelik α Aqr / α Aquarii è una stella supergigante gialla situata nella costellazione dell'Acquario, di cui<br />
tuttavia non è la stella più luminosa (il titolo corrisponde a β Aquarii. Il nome Sadalmelik deriva<br />
dall'espressione araba دع س كل م لا sa c d al-malik/mulk, che significa «fortuna del re/regno», così anche<br />
come Rucbah, nome con cui viene anche indicata Delta Cassiopeiae δ Cas / δ Cassiopeiae. È una <strong>delle</strong> due<br />
sole <strong>stelle</strong> con nomi propri antichi ad essere attraversata dall'equatore celeste. L'origine del nome arabo è<br />
andata persa nella storia.<br />
Osservazione<br />
Sadalmelik ha una magnitudine apparente di +2,95 m. Ha un diametro 80 volte quello del Sole e la<br />
sua luminosità è 6000 volte più grande, facendola appartenere alla classe spettrale G2Ib. È un membro della<br />
rara classe di <strong>stelle</strong> nota come supergiganti gialle. Sadalmelik è a circa 759 anni-luce dalla Terra.<br />
117
SEDALMELIK<br />
Classificazione Supergigante Gialla<br />
Classe Spettrale G2 Ib<br />
Distanza dal Sole 759 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 1 22h 05m 47,0s<br />
Declinazione 1 0° 19’ 11”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,95<br />
Raggio Medio 80 Raggi Solari<br />
Luminosità 6.000 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV)<br />
118
Origine del Nome<br />
Sedal Suud<br />
Sadalsuud Beta Aquarii - β Aqr è la stella più brillante della costellazione dell'Acquario. Il nome tradizionale<br />
Sadalsuud deriva dall'espressione araba دوع س لا دع س sa c d as-su c ūd, che significa fortuna <strong>delle</strong> fortune.<br />
Sadalsuud ha una magnitudine stellare di +2,90 m. Appartiene alla classe spettrale G0Ib ed è a 610 anniluce<br />
dalla Terra. È un membro della rara classe di <strong>stelle</strong> note come supergiganti gialle.<br />
Sedal Suud<br />
Classificazione Super gigante Gialla<br />
Classe Spettrale G0 Ib<br />
Distanza dal Sole 610 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 21h 31m 33,5s<br />
Declinazione -05° 34’ 16”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 2,90<br />
119
Origine del Nome<br />
Al Bali<br />
Epsilon Aquarii ε Aqr / ε Aquarii è una stella bianca nella sequenza principale di magnitudine 3,77 situata<br />
nella costellazione dell'Acquario. È nota con il nome tradizionale di Albali, dall'arabo البالع albāli‘ "colui che<br />
inghiotte". Dista 230 anni luce dal sistema solare.<br />
Osservazioni<br />
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò<br />
comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia<br />
invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle<br />
aree più interne del continente antartico. Essendo di magnitudine 3,8, la si può osservare anche dai piccoli<br />
centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per<br />
la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi<br />
fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso,<br />
grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. La stella è una bianca nella sequenza<br />
principale; possiede una magnitudine assoluta di -0,47 e la sua velocità radiale negativa indica che la stella<br />
si sta avvicinando al sistema solare.<br />
120
AL BALI<br />
Classificazione Stella Bianca<br />
Classe Spettrale A1 5V<br />
Distanza dal Sole 230 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 20h 47m 40,55s<br />
Declinazione -09° 29’ 44,79”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 2,1 Raggi Solari<br />
Massa 3,1 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 8.000 K<br />
Moto Proprio RA: 31,89 mx/anno Dec: 35,32 mx/anno<br />
Velocità di Rotazione<br />
Velocità Radiale -16 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,77<br />
Magnitudine Assoluta -0,47<br />
Luminosità 40 Luminosità Solari<br />
Indice di Colore (BV) 0<br />
121
Osservazioni<br />
Sedachbia<br />
Gamma Aquarii γ Aqr/γ Aquarii è una stella della costellazione dell'Acquario. È nota anche con il nome<br />
tradizionale di Sadachbia, nome di origine araba che viene interpretato come La fortunata <strong>delle</strong> tende o<br />
anche come La fortunata <strong>delle</strong> cose nascoste, o dei posti raccolti. Ha una magnitudine apparente di 3,86 ed<br />
è a 158 anni-luce dalla Terra. È una <strong>delle</strong> quattro <strong>stelle</strong> che formano l'asterismo dell' Urna.<br />
Dati Fisici<br />
SEDACHBIA<br />
Classificazione Stella Bianca<br />
Classe Spettrale A0V<br />
Distanza dal Sole 158 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 22h 21m 39,4s<br />
Declinazione -01° 23’ 14”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,86<br />
122
Osservazioni<br />
Skat<br />
Delta Aquarii δ Aqr/δ Aquarii è la terza stella più brillante della costellazione dell'Acquario. È nota anche con<br />
il nome tradizionale diSkat o Scheat, nome riferito anche a Beta Pegasi. Si pensa che Delta Aquarii faccia<br />
parte dell'Associazione Stellare dell'Orsa Maggiore. Generalmente si considera che il nome tradizionale<br />
derivi dalla parola araba as-saq, che significa gamba o tibia; comunque è stato suggerito anche che la vera<br />
derivazione provenga dall'arabo ši'at, che significa augurio.<br />
SKAT<br />
Classificazione Stella Bianca<br />
Classe Spettrale A3V<br />
Distanza dal Sole 160 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 22h 54m 39,0s<br />
Declinazione -15° 49’ 15”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 3,27<br />
123
Origine del Nome<br />
Ancha<br />
Theta Aquarii θ Aqr / θ Aquarii, anche indicata con il nome tradizionale di Ancha, è una stella gigante gialla<br />
di magnitudine 4,18 situata nella costellazione dell'Acquario. Dista 191 anni luce dal sistema solare.<br />
Osservazioni<br />
Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò<br />
comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia<br />
invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle<br />
aree più interne del continente antartico. Essendo di magnitudine 4,2, la si può osservare anche dai piccoli<br />
centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per<br />
la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi<br />
fra fine agosto e dicembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso,<br />
grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. La stella è una gigante gialla; possiede<br />
una magnitudine assoluta di 0,34 e la sua velocità radiale negativa indica che la stella si sta avvicinando<br />
al sistema solare.<br />
124
Dati Fisici<br />
ANCHA<br />
Classificazione Gigante Gialla<br />
Classe Spettrale G8 III C<br />
Distanza dal Sole 191 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 22h 16m 50,04s<br />
Declinazione -07° 46’ 59,84”<br />
DATI FISICI<br />
Raggio Medio 12,3 Raggi Solari<br />
Massa 2,22 Masse Solari<br />
Temperatura Superficiale 4.900 K<br />
Moto Proprio AR: 118,95 mx/anno Dec: -21,91 mx/anno<br />
Velocità Radiale 14,7 km/s<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 4,18<br />
Magnitudine Assoluta 0,34<br />
125
Origine del Nome<br />
PESCI<br />
Alrisha<br />
Alrisha α Piscium è una stella binaria situata nella costellazione dei Pesci. Il nome derivo dal arabico ءآش ر لا<br />
al-rišā’ e significa il nodo. Alrisha presenta una magnitudine apparente da Terra di 4,33. Dista dal sistema<br />
solare 139 anni luce. Alrisha è 2,3 volte più massiccia del Sole. La stella ha una compagna la magnitudine<br />
apparente è + 5,23<br />
Osservazioni<br />
La distanza da α Psc è di circa 139 anni luce . Il sistema comprende una stretta stella doppia ,<br />
con separazione angolare di oggi da 1,8" tra i componenti. La stella principale è di magnitudine 4,33 e tipo<br />
spettrale A0p, mentre la compagna è la magnitudine 5.23 e appartiene alla classe spettrale A3M. <strong>Le</strong> due<br />
<strong>stelle</strong> richiedere più di 700 anni in orbita tra di loro e faranno il loro massimo avvicinamento tra loro circa<br />
2060. Uno o entrambi <strong>delle</strong> <strong>stelle</strong> può essere una binaria spettroscopica pure. <strong>Le</strong> <strong>stelle</strong> sono masse di 2,3 e<br />
1,8 masse solari , rispettivamente, e brillare con un totale di luminosità di 31 e 12 volte quella del sole.<br />
126
Dati Fisici<br />
ALRISHA<br />
Classificazione Stella Binaria<br />
Classe Spettrale A0p Si Sr<br />
Distanza dal Sole 139 a.l.<br />
COORDINATE<br />
Ascensione Retta 02h 02m 02,8s<br />
Declinazione 02° 45’ 49”<br />
DATI OSSERVATIVI<br />
Magnitudine Apparente da Terra 4,33<br />
Questa raccolta è stata effettuata con l’aiuto dell’Enciclopedia online WIKIPEDIA, sono state<br />
inserite sole le <strong>stelle</strong> con nome proprio, e tralasciato quelle con il solo alfabeto greco.<br />
Quanto prima seguiranno le <strong>stelle</strong> con nome proprio <strong>delle</strong> <strong>costellazioni</strong> Boreali<br />
Mauro Aloigi<br />
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