Pianeta erbe ed integratori alimentari Saggezza medioevale e ...

Una volta non esistevano le farmacie, l’uomo si curava con erbe medicinali,
che conosceva e trovava nella natura. Tramandava ai postumi le sue
esperienze, conservate fino ad oggi e confermate con ricerche moderne di
laboratorio. Oggi sono noti i principi attivi delle erbe medicinali, non ci si
basa più sulla tradizione, che tanti chiamano folclore, bensì sulle conferme
scientifiche e ricerche più sofisticate. Sono migliorate e perfezionate anche
le tecniche di coltivazione, raccolta, controllo, lavorazione e conservazione
delle erbe medicinali.
Numerose Case farmaceutiche si contestano i diritti d’esclusiva su alcune
piante, come il Sangue de drago, albero dei Neem (azadarachta indica)
pianta tradizionale della medicina indiana usata dalle case farmaceutiche
per trattamento della candidosi, eczemi, tigna, acne, herpes, forfora,
orticarie. Ayahuasca ed altre, come Prunella vulgaris (pianta diffusa in
Cina, usata da sempre per guarire le ulcere della bocca, le recenti scoperte
le attribuiscono la proprietà di guarire le lesioni causate dall’Herpes
simplex virus 1 e 2. Agisco come acyclovir e può essere usata da persone
resistenti al farmaco). Phyllantus amarus, noto epatoprotettore, ultime
ricerche menzionano la sua proprietà di diminuzione, in alcuni casi
persino la scomparsa dell’epatite B nel sangue. Le sue foglie hanno azione
ipoglicemizzante. Muschio cinese (Huperzia serrata), tradizionalmente
usata per miastenia grave, per migliorare la capacità cognitiva della
memoria, ora fu scoperto che contiene un alcaloide in grado di promuovere
alcuni processi della crescita cellulare del cervello (neuroni), oltre che ha
azione di protezione nei confronti delle varie funzioni dei neuroni. Si ritiene
che potrebbe essere il farmaco del futuro per i malati d’Alzheimer. Nella
lotta contro l’osteoporosi è conteso Epimedium, che ha la capacità anche
di ridurre il livello ematico di colesterolo. Maca peruviana, da tempi usata
per migliorare la fertilità, le recenti scoperte hanno evidenziato la sua
azione sul miglioramento della qualità dello sperma e sull’aumento della
libido. Sutherlandia fructescens, pianta del deserto di Kalahari, sembra
migliorare la qualità della vita delle persone con un tumore, da sempre
usata per diabete di tipo 2, inappetenza. Con recenti studi pare possa avere
azione immunostimolante nelle persone malate di AIDS, ritardando la sua
evoluzione. Il potere curativo viene non soltanto dalla pianta, bensì anche
da alcuni animali, come rana sudamericana (epibatidina - analgesico),
sanguisuga hirudi medicinalis (nella saliva è presente l’irudina, sostanza
che favorisce il flusso del sangue), vipera jararacussu del Brasile (dalla
quale si può ottenere il bradykinin, sostanza che contribuisce ad abbassare
l’ipertensione arteriosa) e numerose altre.
La salute è apprezzata quando se ne va. Predispongono alla malattia: i
germi patogeni, l’alimentazione errata, indumenti sbagliati, l’aria non
pura, troppi stimoli voluttuari. Occorre ricordare che anche l’aria è un
nutrimento. Un ruolo importante ha: l’etnia, l’età, la sensibilità corporea
individuale, la stanchezza, stress, temperatura ambientale. Anche
l’ereditarietà non deve essere sottovalutata. Non si ereditano soltanto i beni
materiale, debiti, bensì anche la salute e predisposizione alle malattie.