1.00 Mb - Città di Torino
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Allegato C Art. 25 – Efficacia e vali<strong>di</strong>tà delle autorizzazioni<br />
Grafico 3: Esempio <strong>di</strong> applicazione per il calcolo della quota <strong>di</strong><br />
riferimento in corrispondenza del punto <strong>di</strong> interesse X<br />
utilizzando il METODO 2.<br />
Tali meto<strong>di</strong> generano risultati contrad<strong>di</strong>ttori e pertanto la scelta<br />
deve essere sempre giustificata esponendo lo sviluppo dei<br />
calcoli. Sembra ragionevole la proposta <strong>di</strong> preferire comunque il<br />
metodo che prende in considerazione la minore tra le due<br />
<strong>di</strong>stanze XT e XR.<br />
Le situazioni particolari possono derivare dal fatto che la sponda<br />
dei corsi d’acqua, soprattutto in corrispondenza dei ponti, sia più<br />
alta del piano campagna retrostante per interventi connessi alla<br />
sistemazione viaria. In caso <strong>di</strong> tracimazione, anche localizzata<br />
(per esempio per occlusione delle luci <strong>di</strong> un ponte), l’area<br />
retrostante risulterebbe allagata.<br />
La decisione prudenziale <strong>di</strong> assumere come quota <strong>di</strong> riferimento<br />
la quota del piano campagna porterebbe in molti casi a valori <strong>di</strong><br />
sommersione improponibili. Pertanto, si è deciso <strong>di</strong> assumere<br />
come riferimento la quota convenzionale del pelo libero<br />
aumentato <strong>di</strong> 1.0 m, che deriva dal concetto <strong>di</strong> franco, utilizzato<br />
per tutte le opere idrauliche ricadenti in fascia fluviale.<br />
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