MAGLIAZZURRA n° 1/2012 - anaoai
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MAGLIAZZURRA n° 1/2012 - anaoai
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CONI FORO ITALICO - ROMA - RIVISTA DELL’ANAOAI - ANNO XL N. 1 <strong>2012</strong> - “POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB ROMA” - €1,00<br />
ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE NAZIONALE NAZIONALE ATLETI ATLETI OLIMPICI OLIMPICI E AZZURRI AZZURRI D’ITALIA<br />
D’ITALIA
sommario<br />
PRESIDENTE:<br />
Gianfranco Baraldi<br />
VICE-PRESIDENTI:<br />
Piero Vannucci<br />
(Vicario),<br />
Livio Berruti,<br />
Carlo Plebani<br />
CONSIGLIERI:<br />
Maurizio Bimbi,<br />
Anna Maria Bonari,<br />
Fulvia Carciotti,<br />
Anna Maria Cecchi,<br />
Maurizio Cozzoli,<br />
Gianfranco Da Rin,<br />
Giuliano Koten,<br />
Luciana Lagorara,<br />
Franco Sar,<br />
Ivo Stefanoni,<br />
Roberto Vanoli<br />
4-5<br />
Editoriale<br />
Punto e a capo.<br />
Pronti per un <strong>2012</strong><br />
di nuovi impegni<br />
GIANFRANCO BARALDI<br />
6-8<br />
Agonismo<br />
Verso Londra con fiducia<br />
GIORGIO LO GIUDICE<br />
18-35<br />
La voce delle Sezioni<br />
MODENA<br />
La festa del primo anno si tinge<br />
di rosso… Ferrari<br />
Savona, Cagliari, Ravenna, Treviso, Verona,<br />
Foggia, Trieste, Livorno, Torino, Udine,<br />
Pordenone, Grosseto, Cremona, Bergamo<br />
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ATLETI OLIMPICI E AZZURRI D’ITALIA<br />
Rivista trimestrale dell’ANAOAI<br />
Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia<br />
ANNO XL - N.1 <strong>2012</strong><br />
IN COPERTINA:<br />
L’“Olympic Stadium” di Londra<br />
(www.london<strong>2012</strong>.com)<br />
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE:<br />
Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia<br />
CONI - Foro Italico<br />
tel. 06-36857410/16<br />
fax 06/36857687<br />
www.olimpiciazzurri.it<br />
segreteria@olimpiciazzurri.it<br />
magliazzurra@olimpiciazzurri.it<br />
DIRETTORE RESPONSABILE:<br />
Giorgio Lo Giudice<br />
10-11<br />
Incontri<br />
Gli Azzurri al Liceo Kant<br />
A CURA DI ANDREA VIOLA<br />
12<br />
Opinioni<br />
Vista da quassù<br />
l’Italia manca di autostima<br />
SIMONE MORO<br />
13<br />
Riconoscimenti<br />
Il trombettiere<br />
di Garibaldi<br />
RENATO POLA<br />
14-15<br />
Eventi<br />
L’impresa e la tragedia<br />
Salutando il <strong>2012</strong><br />
ad un passo dal cielo<br />
La Sardegna<br />
omaggia il cavallo<br />
A CURA DI ROBERTO ROBERTI<br />
36-38<br />
Amici da ricordare<br />
REDAZIONE<br />
COORDINATORE:<br />
Roberto Roberti<br />
COMITATO DI REDAZIONE:<br />
Livio Berruti, Carlo Plebani,<br />
Piero Vannucci, Fiorenzo Zanella<br />
CONSULENTE EDITORIALE:<br />
Riccardo Viola<br />
REALIZZAZIONE:<br />
Riccardo Viola Editore s.r.l.<br />
Via Aurelia, 1100 - 00166 Roma<br />
LE IMMAGINI DI QUESTO NUMERO:<br />
www.london.com; www.mountainblog.it;<br />
www.tkdtoscana.it; FEDERNUOTO; FIPAV;<br />
FITARCO; Arch. Riccardo Viola Editore srl;<br />
Arch. ANAOI;<br />
STAMPA:<br />
Art Color Printing srl - Roma<br />
Aut. Trib. di Roma n. 14258 del 21-12-1971<br />
Spedizione in Abb. Post. 70% - Filiale di Roma<br />
Chiuso in tipografia il 28 marzo <strong>2012</strong>
Editoriale<br />
GIANFRANCO BARALDI<br />
Punto e a capo.<br />
Pronti per un <strong>2012</strong> di nuovi impegni<br />
R<br />
edigere le note del primo numero del nuovo<br />
anno equivale a sintetizzare le attività dell’anno<br />
precedente e nel contempo indicare le linee programmatiche<br />
di quanto porre in essere nei dodici<br />
mesi successivi.<br />
Per quanto riguarda l’anno da poco superato,<br />
quello del Centocinquantenario dell’Unità d’Italia<br />
e del Centenario della Maglia Azzurra, non mi<br />
soffermo molto, poiché ho ed abbiamo la piena coscienza<br />
di quanto, giorno dopo giorno, ci siamo impegnati<br />
per essere all’altezza delle due solenni celebrazioni.<br />
Ed i numeri di “Magliazzurra” editati<br />
nel 2011 costituiscono realistica ed indelebile testimonianza<br />
a futura memoria.<br />
Detto in sintesi dell’anno da poco passato agli atti,<br />
passo a quello corrente.<br />
Dal punto di vista dello sport italiano abbiamo<br />
subìto, a mio sincero avviso, una grossa battuta<br />
d’arresto per aver visto annullare la candidatura<br />
olimpica di Roma 2020. È stato il classico colpo di<br />
grazia per tutti coloro che avevano vissuto la<br />
Grande Olimpiade di Roma ’60 e conosciuto altre<br />
Olimpiadi. Una delusione per la maggior parte<br />
degli italiani interessati – e non – al nostro sport.<br />
Personalmente ho scritto una lettera di rimpianto<br />
al Presidente del CONI, pur sapendo che ormai il<br />
comune rammarico era irreversibile. Poi mi sono<br />
adeguato al vecchio proverbio “Chi dice quel che<br />
pensa sente quel che non vorrebbe, ma obbedisce”.<br />
Comunque il pensare a cosa farà l’Associazione<br />
nell’anno di Londra <strong>2012</strong> mi ha fatto metabolizzare<br />
la brutta decisione con la disciplina che è insita<br />
in tutti noi, donne e uomini di sport.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong><br />
PAGINA 4<br />
Sappiamo che il <strong>2012</strong> sarà un anno di crisi economica<br />
per tutti e non a caso il CONI, a firma del<br />
Segretario Generale, nell’invitarci a richiedere il<br />
consueto contributo annuale per lo svolgimento<br />
delle attività ha così concluso la specifica lettera:<br />
“… Si rammenta infine di porre in essere una gestione<br />
oculata valutando riduzioni per spese diverse<br />
da quelle obbligatorie ed inderogabili procedendo<br />
ad una impostazione previsionale improntata<br />
al rigore finanziario in conformità ai provvedimenti<br />
adottati dal Governo sul contenimento<br />
della spesa pubblica esplicitati in ultimo, nella<br />
Circolare <strong>n°</strong> 33 del 28 dicembre 2011, pubblicata<br />
sul sito internet della ‘Ragioneria Generale dello<br />
Stato’”. A seguito di ciò non ho esitato a disporre<br />
che le 36 pagine tra moduli e fogli vari, costituenti<br />
annualmente la documentazione da inviare al<br />
CONI per ottenere il contributo economico, prevedessero<br />
l’intuibile cifra minore rispetto all’anno<br />
precedente. Richiesta apprezzata dal nostro<br />
Organo referente, che auspicabilmente potrebbe<br />
aggiungere un ulteriore contributo alla fine dell’anno.<br />
Considerando il tutto, ritengo che l’Associazione<br />
possa continuare a svolgere anche nel corrente<br />
anno i tre Progetti attuativi effettuati ogni anno.<br />
Documenti che si identificano con il Progetto “A”,<br />
normalmente riservato a scolari e studenti, che è<br />
stato integrato dall’indizione di un concorso letterario,<br />
con la collaborazione del Comune di Firenze,<br />
riservato a studenti delle Scuole Secondarie di<br />
2° grado.<br />
Il Progetto “B”, riferito alla realizzazione di quat
tro numeri di “Magliazzurra”. Progetti entrambi<br />
ormai tradizionali.<br />
Il Progetto “C”, anche questa volta con intitolazione<br />
in sintonia con l’anno ricorrente, precisamente:<br />
“Rivisitazione degli Azzurri nelle 24 Olimpiadi<br />
nell’anno di Londra <strong>2012</strong>”. Al riguardo, mediante<br />
seminari, conferenze, raduni, premiazioni, saranno<br />
storicamente toccati vari motivi, tra i quali la<br />
mancata partecipazione italiana alla prima edizione<br />
di Atene 1896 e alla terza di St. Louis 1904.<br />
Inoltre si farà chiarezza sul perché gli Azzurri gareggiarono<br />
a Mosca 1980 senza la Bandiera Nazionale.<br />
Evidenziando l’impegno del CONI che in quella<br />
occasione inviò ugualmente 161 atleti, di cui 125<br />
uomini e 36 donne, costretti a sfilare senza la<br />
gioia di portare il tricolore e soprattutto con sette<br />
vincitori, di cui riporto con piacere i nomi: Da Milano,<br />
Mennea, Simeoni per l’atletica; Oliva per il<br />
PAGINA 5<br />
editoriale<br />
pugilato; Roman per l’equitazione; Giovannetti<br />
per il tiro a volo; Pollio e Ponte per la lotta. Sette<br />
medaglie d’oro sul gradino più alto del podio senza<br />
la propria bandiera e senza l’Inno Nazionale. Il<br />
tutto esaminato in chiave storico-analitica, senza<br />
ombra di polemica o di retorica.<br />
Entrando nell’autunno, parteciperemo alla seconda<br />
edizione di “Sports Days”, ancora a Rimini dal<br />
25 al 28 ottobre.<br />
Per la riuscita di queste attività conto di volta in<br />
volta sulle Sezioni, fermo restando che le stesse,<br />
nell’ambito della loro autonomia operativa, potranno<br />
porre in essere anche altre iniziative, rientranti<br />
nelle finalità associative, dandone opportuna<br />
comunicazione.<br />
Mi fermo qui con la certezza che insieme sapremo<br />
adattarci, magari con qualche sacrificio in più, alla<br />
nuova situazione economica con lo spirito di<br />
sempre.<br />
SPORTS DAYS<br />
REPLICA<br />
Dopo l’ottima figura<br />
fatta dall’Associazione<br />
alla prima edizione di<br />
Sports Days, siamo già<br />
all’opera per la<br />
partecipazione alla<br />
seconda edizione, in<br />
programma a Rimini<br />
dal 26 al 28 ottobre<br />
<strong>2012</strong>.<br />
Da gente di sport<br />
quali siamo, fa<br />
sempre piacere<br />
rimetterci in gara per<br />
migliorarare.<br />
Il tutto rientra nel<br />
nostro DNA.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
Agonismo<br />
GIORGIO LO GIUDICE<br />
Verso<br />
Londra<br />
con fiducia<br />
ALESSIA FILIPPI/WWW.FEDERNUOTO.IT/SEA&SEE<br />
Caccia alla carta olimpica o quantomeno al<br />
minimo per strappare in extremis il pass ed<br />
il viaggio a Londra. La volata finale per entrare<br />
in squadra e guadagnarsi la qualificazione ai Giochi<br />
è il motivo dominante della stagione. A volte<br />
va bene, altre resta tanta delusione e rimpianto,<br />
pensando ad anni di sacrifici e preparazione per<br />
raggiungere un obiettivo che sfugge di mano per<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong><br />
PAGINA 6<br />
un nonnulla, un centesimo, un decimo, un giudizio<br />
di un arbitro, un errore di valutazione. Tutto<br />
finisce in fumo, è crudele pensando agli sforzi fatti<br />
nel quadriennio olimpico, ma purtroppo è anche<br />
la realtà dello sport specchio cinico della vita.<br />
Chi non tradisce è sicuramente il tiro con l’arco<br />
che dopo aver fatto il pieno ai Mondiali di Torino<br />
l’estate passata conquistando le sei carte olimpiche,<br />
massimo consentito, si è ripetuto alla rassegna<br />
iridata indoor di Las Vegas dove Galiazzo e<br />
la Valeeva hanno conquistato il titolo dimostrando<br />
di poter competere ai massimo livelli anche a<br />
Londra, augurandocelo per lo sport italiano.<br />
Bene il nuoto che dopo l’ennesima conferma della<br />
primadonna Pellegrini, ha ritrovato in quel di<br />
Riccione, nei primaverili, il missile Magnini ma<br />
soprattutto Alessia Filippi che sembrava ormai<br />
perduta ed invece ha ottenuto il tempo limite per<br />
gareggiare in Inghilterra. Una buona notizia per<br />
il nuoto e per tutto lo sport azzurro.<br />
Poi tanti nomi da confermare, come Sebastiano<br />
Ranfagni, altro qualificato per Londra, Maglia,<br />
Di Giorgio, la Boggiatto, la conferma di Orsi,<br />
mentre sono rimasti ai margini Rosolino e Brembilla.<br />
L’età pesa, anche se i due campioni non<br />
hanno certo gettato la spugna.<br />
Ci eravamo lasciati sotto Natale con la pallavolo<br />
uomini alle prese con la Coppa del Mondo che valeva<br />
la qualificazione olimpica. Una lunga volata<br />
persa in extremis con l’obiettivo ancora da raggiungere.<br />
Il comportamento della squadra lascia<br />
però ben sperare che l’obiettivo possa ancora essere<br />
centrato anche se non sarà semplice. A livello<br />
di Club stavolta Trento si è fermata in semifinale<br />
nella Champions sconfitto dalla formazione<br />
russa che ha poi vinto il titolo. Può succedere, ma<br />
la forza della formazione trentina è fuori discussione.<br />
Nelle donne l’impegno toccava a Villa Cortese,<br />
il piccolo pigmeo tra i giganti russi, turchi e<br />
francesi. È arrivata quarta la formazione italiana<br />
ed oggettivamente il compito era di quelli classificati:<br />
Mission Impossible.<br />
La pallavolo ci ha però lasciati sgomenti e con
VIGOR BOVOLENTA/FIPAV tanta tristezza nel cuore,<br />
sul campo di Macerata,<br />
mentre giocava la<br />
sua ennesima partita,<br />
Vigor Bovolenta, due<br />
olimpiadi ed un argento,<br />
207 presenze e tanti<br />
altri successi mondiali<br />
ed europei, si è accasciatoimprovvisamente<br />
sul parquet. A nulla<br />
sono valsi i tentativi di rianimarlo ed il successivo<br />
trasporto in ospedale. Questo azzurro dal cuore<br />
d’oro lascia la moglie e quattro bambini, ai<br />
quali non sarà facile raccontare che papà è volato<br />
in cielo a giocare tante altre partite vincendole<br />
tutte.<br />
Nel tiro a segno per l’Italia ha conquistato la settima<br />
carta olimpica per i Giochi il carabiniere Luca<br />
Tesconi che ha vinto il prestigioso pass nella<br />
competizione di pistola 10 metri uomini ai campionati<br />
Europei a 10 metri di Vierumaki. È stato<br />
così eguagliato il numero di pass che erano stati<br />
presi nel 2008 dalla squadra azzurra per Pechino.<br />
“Ho lavorato tanto per centrare questo obiettivo<br />
– ha detto Tesconi – sono sceso sulla linea di tiro<br />
cercando di non pensare al risultato ma a fare<br />
del mio meglio. Durante le prime serie sono riuscito<br />
a gestire la gara, ho avuto qualche difficoltà<br />
verso la fine ma sono comunque felicissimo per<br />
aver centrato, è il caso di dirlo, il bersaglio più<br />
importante. Questa è stata una delle gare più difficili<br />
di tutta la mia carriera, un’emozione incredibile”.<br />
Nel complesso sono stati raggiunti ottimi<br />
risultati. Niccolò Campriani, Marco De Nicolo e<br />
Simone Tressoldi hanno vinto l’oro a squadra nella<br />
carabina 10 metri uomini battendo il record<br />
italiano della specialità. Record che era stato stabilito<br />
a Praga nel 2009 da Campriani, De Nicolo e<br />
Giorgio Sommaruga. Per quanto riguarda la prestazione<br />
individuale Campriani ha vinto l’argento<br />
e De Nicolo il bronzo. In definitiva la nostra<br />
squadra ha dimostrato di saper competere ad al-<br />
PAGINA 7<br />
agonismo<br />
tissimi livelli realizzando risultati che fanno ben<br />
sperare in vista dell’appuntamento olimpico. Negli<br />
Europei di lotta disputati in Serbia, poca gloria<br />
per gli azzurri. Il migliore è stato Andrea<br />
Minguzzi, uscito ai quarti di finale. Niente di<br />
preoccupante, la gara non era valida per la qualificazione<br />
ai Giochi, ci saranno infatti tre tornei<br />
dove gli azzurri cercheranno successi, gloria ed<br />
ovviamente il pass da metà aprile.<br />
L’atletica ha disputato ad Istanbul la sua rassegna<br />
iridata e la formazione azzurra si è comportata<br />
onorevolmente con l’argento della Di Martino<br />
nell’alto ed il quarto di Fabrizio Donato nel triplo,<br />
costretto a smettere di saltare per un infortunio<br />
quando era secondo ed aveva dimostrato di<br />
avere nelle gambe il record italiano, ha chiuso<br />
LAS VEGAS. MARCO GALIAZZO PREMIATO DA ANDRE AGASSI<br />
FITARCO/DEAN ALBERGA<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
agonismo<br />
MAURO SARMIENTO/WWW.TKDTOSCANA.IT<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 8<br />
FERNANDO ALONSO<br />
con 17,28, stessa misura del compagno Greco, poi quinto.<br />
All’aperto, nel primo appuntamento importante a Dudince<br />
in Slovacchia, Alex Schwazer ha demolito tutti gli<br />
avversari e marciato i 50 chilometri in 3 ore e 40’58” vincendo<br />
e realizzando nel contempo il minimo olimpico ed<br />
anche la migliore prestazione mondiale dell’anno che fa<br />
il paio con quella dei 20 chilometri di dieci giorni prima.<br />
Gli avversari sono avvertiti, per nostra fortuna, il marciatore<br />
altoatesino è ritornato in auge nel momento più<br />
importante.<br />
Un discorso che vale pari pari per Mauro Sarmiento, argento<br />
olimpico di Pechino del Taekwondo il quale ha guadagnato<br />
la qualificazione per Londra nel difficile torneo<br />
preolimpico e con lui anche Carlo Molfetta. Due carte importanti<br />
da giocare nel torneo a cinque cerchi. Chiudiamo<br />
queste cartoline con i saluti da Londra, e passiamo ai motori:<br />
nelle due ruote il ritorno di un grande Biagi in superbike<br />
e nelle quattro ruote l’incredibile successo della<br />
Ferrari di Alonso a Sepang in Malesia. C’è da sperare, visto<br />
il periodo, che non sia una rondine a fare primavera.
Incontri<br />
A CURA DI ANDREA VIOLA<br />
Gli Azzurri al Liceo Kant<br />
Il 24 Febbraio <strong>2012</strong> gli Azzurri della Sezione di Roma Roberto Roberti, Segretario Nazionale ANAOAI e<br />
Otello Donati, Presidente della Sezione ANAOAI di Roma e Presidente fondatore della S.S. Lazio<br />
Triathlon, hanno tenuto una conferenza al Liceo Kant sulla storia delle Olimpiadi ripercorrendo la loro<br />
carriera sportiva. Presenti il Preside Prof. Guglielmo Neri; i professori L. Parretti, L. La Porta, S. Alessi, C.<br />
Possidente, D. D’Onofrio, A. Tedeschini, A. Bruno, A. Mandatori, C. Cacciò, D. Pignotti; le classi del<br />
Liceo Linguistico 5 sez. C, 5 sez. D, 5 sez. E e le classi del Liceo Classico 3 sez. E, 3 sez. A. Al termine<br />
dell’incontro Roberti e Donati hanno proposto agli studenti di raccontare, tramite stesura di articoli,<br />
le loro riflessioni. Con piacere pubblichiamo di seguito due articoli giunti alla nostra redazione.<br />
Le Olimpiadi raccontate da Azzurri del passato agli studenti<br />
Lo sport si fa storia al Liceo Ginnasio Statale Immanuel<br />
Kant di Roma, grazie alla voce di due<br />
campioni Azzurri del passato: Roberto Roberti,<br />
olimpico ad Helsinki nel 1952, che attualmente<br />
riveste la carica di Segretario Generale dell’Associazione<br />
Nazionale Atleti Olimpici Azzurri d’Italia<br />
e Otello Donati, campione di triathlon e Presidente<br />
della sezione di Roma della medesima Associazione,<br />
nei quali la passione per lo sport è ancora<br />
viva, nonostante l’avanzare dell’età.<br />
La storia delle Olimpiadi, dalle elleniche alle moderne,<br />
è stato il tema centrale del dialogo che i<br />
due ospiti hanno voluto intrattenere con gli studenti<br />
delle classi terminali del liceo, in occasione<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 10<br />
delle Olimpiadi che in estate si svolgeranno a<br />
Londra.<br />
Proprio questa impostazione dialogica dell’incontro<br />
ha fatto sì che la storia delle Olimpiadi non<br />
fosse assorbita passivamente dagli ascoltatori,<br />
ma attivamente, effetto dovuto anche dalle intense<br />
testimonianze che i due campioni hanno voluto<br />
riportare agli studenti.<br />
Tra un simpatico aneddoto e l’altro, gli ospiti<br />
hanno proposto ai ragazzi un video, che attraverso<br />
immagini emozionanti, ha ripercorso la<br />
storia delle Olimpiadi moderne, portando alla<br />
luce le memorabili vittorie dei campioni di tutto<br />
il mondo, ma anche gli eventi negativi, come le<br />
discriminazioni nei confronti degli<br />
atleti ebrei, durante il periodo della<br />
Seconda Guerra Mondiale, e<br />
quelle nei confronti dei campioni di<br />
colore, che hanno segnato alcune<br />
Olimpiadi del passato, eventi che<br />
con lo sport non hanno niente a che<br />
fare.<br />
Al racconto e al video è seguito un<br />
momento in cui gli studenti hanno<br />
Roma. il Preside del Liceo Kant<br />
Guglielmo Neri riceve il crest<br />
associativo dagli Azzurri Roberti Donati.
avuto la possibilità di porre domande, alcune più<br />
personali, altre più attuali, ai due campioni, i<br />
quali si sono mostrati molto disponibili all’ascolto,<br />
ma soprattutto, al rispondere, senza tralasciare<br />
una certa simpatia, che ha favorito l’abbondanza<br />
delle domande.<br />
Un racconto delle Olimpiadi, dunque, entusiasmante<br />
anche per coloro che sono estranei al<br />
mondo dell’agonismo sportivo, perché durante la<br />
conferenza non si è parlato semplicemente di<br />
sport, ma si è parlato di passione, perennemente<br />
da coltivare, significativo spunto di riflessione<br />
non solo per gli sportivi, ma in generale per ogni<br />
individuo.<br />
Roberto Roberti e Otello Donati hanno affermato<br />
di sentirsi dopo tutti questi anni ancora Azzurri<br />
incontri<br />
nel cuore perché la loro esperienza agonistica non<br />
è rimasta circoscritta nei limiti della gara che i<br />
campioni disputarono anni fa, ma li ha oltrepassati<br />
e ha segnato la loro vita tanto da rimanere<br />
attivi nel mondo sportivo e di promuovere lo<br />
sport all’interno delle scuole.<br />
Il messaggio che i due Azzurri hanno voluto comunicare<br />
agli studenti, attraverso la conferenza,<br />
è che lo sport fa bene al corpo e alla mente, purché<br />
sia praticato con onestà e diligenza, senza abbattersi<br />
per le sconfitte, ma ripartire proprio da<br />
queste per arrivare a nuove e gratificanti vittorie.<br />
Un messaggio concreto e attuale, soprattutto in<br />
un mondo in cui tutto si ottiene con la falsità e<br />
con l’inganno e in cui tutti vogliono essere i primi<br />
a tutti i costi. Flavio Pallocca<br />
Un convegno al Kant all’insegna dello spirito sportivo<br />
Nell’aula magna del liceo ginnasio statale Immanuel<br />
Kant si è svolta una conferenza con Otello<br />
Donati, Presidente e fondatore della S.S. Lazio<br />
Triathlon, e Roberto Roberti, Segretario Nazionale<br />
degli Azzurri, all’insegna dello spirito sportivo.<br />
Sono stati presentati i grandi nomi dei campioni<br />
olimpici attuali e passati attraverso un filmato<br />
che ripercorreva le 23 edizioni olimpiche. In seguito<br />
si è dato spazio alle domande e alle curiosità<br />
degli studenti; sebbene le aspettative degli<br />
alunni fossero basse, poiché si aspettavano una<br />
conferenza noiosa e lenta, dopo qualche minuto di<br />
esitazione le domande sono state incalzanti e le<br />
risposte degli azzurri esaustive e gestite in modo<br />
divertente e pacato. I due ospiti sono riusciti, grazie<br />
alla loro simpatia e competenza, a trasmettere<br />
il loro amore e la loro passione per lo sport.<br />
Uscendo dall’aula magna gli alunni hanno continuato<br />
a parlare di ciò che avevano appena visto e<br />
a confrontare le loro idee e le loro impressioni: vedere<br />
come due ex campioni della Nazionale az-<br />
zurra, nonostante l’età, grazie allo sport siano rimasti<br />
giovani sia nel corpo che nello spirito e con<br />
quale passione parlassero dello sport e delle forti<br />
sensazioni provate durante le loro gare, ha emozionato<br />
ogni ragazzo in sala.<br />
Le frasi che hanno segnato profondamente ognuno<br />
di noi sono state: “Con l’azzurro sulle spalle e<br />
il tricolore nel cuore” e “Sportivi si nasce, campioni<br />
si diventa”. Queste frasi si sono sentite ripetere<br />
per giorni a scuola, hanno lasciato una<br />
scintilla in ogni ragazzo come un segno che non<br />
se ne vuole andare; hanno risvegliato in noi<br />
qualcosa di represso dallo studio e dagli impegni<br />
giornalieri, un messaggio chiaro ed esplicito: lo<br />
sport non è semplicemente una disciplina che va<br />
affrontata fisicamente, è molto di più, richiede<br />
forza di volontà, tenacia e coraggio per poter andare<br />
avanti dopo ogni allenamento quando sembra<br />
di non poter neanche più muovere un muscolo:<br />
soprattutto richiede sacrificio e devozione per<br />
ciò in cui si crede. Daniele Aberici<br />
PAGINA 11<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
Opinioni<br />
SIMONE MORO<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong><br />
PAGINA 12<br />
Vista Vista da quassù quassù<br />
l’ Italia Italia manca manca<br />
di autostima autostima<br />
Èdavvero curioso, e interessante, guardare l’Italia<br />
dai 4230 metri del campo base del Nanga Parbat,<br />
a 24 gradi sotto zero. La tecnologia ci permette<br />
di tenerci aggiornati ma la sensazione è di forte contrasto<br />
perché noi siamo praticamente isolati, con<br />
quasi un metro di neve fresca che impedisce a chiunque<br />
di salire fin qui, visto che ci si sposta solo a piedi.<br />
Già questa consapevolezza ti fa guardare con distacco<br />
la notizia del prezzo del petrolio che sale e che<br />
scende. Le bollette che aumentano da noi sono cose<br />
che incideranno sul nostro portafoglio quando torneremo<br />
a casa, ma ora siamo fra gente che usa ancora<br />
le candele o le lampade a petrolio. Naturalmente non<br />
vedo queste situazioni come forme di progresso o da<br />
auspicare, ma è incredibile come tutto assuma dimensioni<br />
differenti a seconda di dove ti trovi e di come<br />
vivi. Ovviamente leggo della crisi, dei provvedimenti<br />
economici e fiscali per uscirne, vedo i contrasti<br />
di chi ha troppo e chi ha nulla, di chi ruba e di chi paga,<br />
di chi la fa franca e di chi invece paga anche per<br />
gli altri. Leggo delle navi che si schiantano, di chi<br />
scappa e di chi rimane fino all’ultimo, di chi trucca le<br />
partite, di chi giura il contrario di quello che ha fatto.<br />
Leggo insomma del mio Paese, dell’Italia. Io non<br />
sono né jurassico né un ragazzino, sono un classico<br />
italiano medio, in tutto. Non ho dunque la sindrome<br />
del “ai miei tempi” e neppure quella sbarazzina del<br />
“siete troppo vecchi per capire”. Sono però un infaticabile<br />
ottimista e l’Italia la vedo anche in modo diverso.<br />
E se ne parlo in giro per il mondo, penso all’impero<br />
Romano, a Marco Polo, a Colombo, a Galilei,<br />
a Dante, a Michelangelo, a Leonardo, a Marconi, a<br />
una lunga fila di artisti, ingegneri, scienziati, medici.<br />
Anche in alpinismo, continuiamo a pensare che<br />
quelli bravi sono stati gli altri, che la storia l’hanno<br />
scritta loro, ma siamo stati principalmente noi a farla.<br />
Dal Duca degli Abruzzi, a Quintino Sella, a Riccardo<br />
Cassin, Walter Bonatti, Reinhold Messner. È<br />
storia scritta e incancellabile. Ma allora che cos’è che<br />
non va? Manca la consapevolezza di chi eravamo e di<br />
chi possiamo ancora essere. Siamo un popolo da tenere<br />
sempre al guinzaglio, purtroppo; capace di reagire<br />
solo quando sta per annegare. Abbiamo bisogno<br />
di togliere i privilegi sfacciati e le macroscopiche assurdità.<br />
Dobbiamo smettere di sputtanarci a vicenda<br />
e raccontare in giro non soltanto dell’Italia fatta di<br />
mafiosi, evasori e lazzaroni. Insomma dobbiamo<br />
cambiare il nostro biglietto da visita, riacquistando<br />
stima in quello che siamo e raddrizzando la schiena<br />
di fronte al mondo.<br />
(da “La Gazzetta dello Sport” 24-01-<strong>2012</strong>)<br />
In alto un immagine di repertorio di Simone Moro<br />
(www.mountainblog.it)
Come ultimo atto associativo dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Sindaco<br />
di Bergamo Dr. Franco Tentorio, a nome della Giunta Comunale,<br />
ha consegnato una Medaglia di ringraziamento al nostro Gianfranco<br />
Bernardi, Delegato Regionale Emilia-Romagna dell’Associazione.<br />
La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 17 dicembre 2011<br />
al Teatro Donizetti, nel corso della celebrazione di chiusura dell’Unità<br />
d’Italia. Il motivo di tale riconoscimento è dovuto al fatto che<br />
un antenato di Bernardi aveva militato nei Mille di Garibaldi, si chiamava<br />
Giuseppe Tironi e casualmente era l’unico trombettiere della<br />
spedizione. Un altro garibaldino, Giuseppe Bandi, in un documento<br />
ufficiale scrisse su una pergamena il testo sotto riportato, che discendente<br />
dopo discendente, arrivò a Gianfranco Bernardi, il quale<br />
assieme ad altri ricordi e conoscenze ne ha fatto una donazione<br />
al Museo Garibaldino di Bergamo. Riportiamo di seguito il testo originale<br />
di Giuseppe Bandi, con riferimento ai due personaggi Giuseppe<br />
Tironi e Giuseppe Garibaldi, in data 15 maggio 1860.<br />
Riconoscimenti<br />
Il trombettiere di Garibaldi<br />
Calatafimi 15/05/1860<br />
La mattina del 15 di maggio, quinto giorno del<br />
nostro arrivo in Sicilia, Garibaldi si destò più<br />
presto del solito, e non erano ancor le tre,<br />
quando la sua voce si fece sentire.<br />
(…)<br />
Orbene; mentre io pensavo quali fossero i<br />
motivi che inducevano in tanta allegria il<br />
nostro condottiero, un suono di lontana tromba<br />
s’udì per l’aere quieto: da principio furono<br />
accordi, ma poi fu una sveglia tanto ben<br />
composta e gentilmente lieta, che s’accordava<br />
a meraviglia col silenzio e colla romantica pace<br />
di quell’ora.<br />
Sostò Garibaldi come incantato; e quando la<br />
tromba si tacque, esclamò:<br />
— Che cara sveglia! Non è parso anche a voi di<br />
sentir nel cuore un non so che? … Un no so<br />
che di melanconico e d’allegro che non si può<br />
spiegare. Mi rammento di aver sentita questa<br />
sveglia un’altra volta, la mattina del giorno in<br />
cui vincemmo a Como … correte a chiamarmi<br />
quel trombettiere … —<br />
PAGINA 13<br />
RENATO POLA<br />
Gianfranco Bernardi premiato dal Sindaco di<br />
Bergamo Franco Tentorio e il Presidente del<br />
Consiglio Comunale Guglielmo Redondi.<br />
Escii di corsa, accompagnato dal mio Nino<br />
Marchese, che mi guidò così al buio per certi<br />
scoscesi vicoli, pericolosissimi in causa delle<br />
pietre, bagnate ancora dalla notturna pioggia.<br />
Trovata una caserma dove alloggiavano i<br />
soldati di Bixio, trovai anche il desiderato<br />
trombettiere (un bel giovine bergamasco, poi<br />
ufficiale nell’esercito) e lo condussi meco.<br />
Garibaldi era seduto al tavolino e aveva scritti<br />
alcuni appunti.<br />
Quando vide il suonator di tromba, gli chiese:<br />
— Siete voi che avete suonato la sveglia?<br />
— Sono io, perché son solo di trombe.<br />
Infatti, avevamo tra tutti un solo trombettiere<br />
e non più.<br />
— E chi ve l’ha insegnata quella sveglia?<br />
— La imparai, l’anno scorso, nei Cacciatori delle<br />
Alpi.<br />
— Dunque la suonaste ancora nella mattina del<br />
giorno che ci battemmo a Como? …<br />
— Sissignore …<br />
— Bravo, pigliate questo scudo e suonate<br />
sempre quella sveglia. Avete capito? … non ve<br />
ne dimenticate.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
Eventi<br />
A CURA DI ROBERTO ROBERTI<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 14<br />
L’impresa<br />
e la tragedia<br />
I nvertendo doverosamente i due termini<br />
nel titolo scriviamo prima della tragedia<br />
che, ovviamente, è susseguente all’impresa.<br />
Avevamo appena finito di redigere<br />
le note positive ed impattanti,<br />
che riportiamo senza alcuna modifica<br />
nella seconda parte di queste, quando ci<br />
è stato comunicato che il nostro socio<br />
Mario Merelli è crudelmente deceduto il<br />
19 gennaio, ventidue giorni dopo l’impresa<br />
che trattiamo di seguito.<br />
Nella sua trentennale attività alpinistica<br />
di vertice aveva scalato due volte l’Everest,<br />
sei volte gli ottomila metri della<br />
catena himalaiana, decine di volte i<br />
monti più conosciuti dell’arco alpino.<br />
Per non parlare delle centinaia di scalate,<br />
prima come apprendistato poi come<br />
palestra di allenamento, sulle Alpi Orobiche.<br />
Ed è proprio su queste cime che il 19<br />
gennaio scorso, ventidue giorni dopo la<br />
sottocitata impresa, mentre si allenava,<br />
assieme al compagno di scalate Pietro<br />
Valoti, è deceduto Mario Merelli. Sì, è<br />
venuto a mancare in una scalata sulle<br />
montagne di casa, per uno di quegli incidenti<br />
impensabili a causa del ghiaccio<br />
che gli ha fatto mancare la presa (chiedo<br />
scusa se la mia terminologia montana è<br />
approssimativa). La montagna si è ripresa<br />
un suo figlio prediletto.<br />
Addio Merelli, ti ringraziamo per quanto<br />
hai fatto e non ti dimentichiamo, a co-
minciare dal grande momento in cui tu e Valoti<br />
avete celebrato i 150 anni dell’Unità d’Italia ed i<br />
100 anni della Maglia azzurra come riportiamo di<br />
seguito.<br />
Salutando il <strong>2012</strong><br />
ad un passo dal cielo<br />
PAOLO VALOTI, MARIO MERELLI<br />
PAGINA 15<br />
eventi<br />
Due soci della Sezione di Bergamo, l’himalaista di fama mondiale Mario Merelli ed il Past President<br />
del CAI di Bergamo Paolo Valoti, hanno salutato il nuovo anno sulla cima di Pizzo di Coca,<br />
a quota 3052 mt., tetto delle Prealpi Orobie. Impresa con la quale hanno celebrato la chiusura di<br />
un sentito triplice anniversario 2011: i 150 anni dell’Unità d’Italia, i 100 anni della Maglia Azzurra<br />
ed i 90 anni della Sezione della Associazione Nazionale Alpini (ANA).<br />
Per quanto riguarda i primi due anniversari la nostra Associazione ha concluso le molte decine di<br />
manifestazioni che hanno caratterizzato il 2011 proprio per merito dei due Soci.<br />
Tornando all’impresa di Merelli e Valoti può essere così sintetizzata: partiti da Valbondione, alle<br />
17.00 di martedì 27 dicembre, hanno effettuato “la fase di riscaldamento”, arrivando alle 4.00 del<br />
mattino successivo in cima al Pizzo Recastello (quota 2888 mt.). Ripartendo 30 minuti dopo ed attraverso<br />
il Canalino Nord, lasciandosi alle spalle quest’altro classico punto delle Orobie, 8 ore dopo<br />
hanno raggiunto la vetta del Pizzo di Coca, a metri 3052 di altitudine in una interconnessione<br />
che li ha visti impegnati per oltre 19 ore filate.<br />
Sia sul Recastello, sia sul traguardo di Pizzo di Coca, i due alpinisti, cinquantenni anagraficamente<br />
ma con lo spirito ventenne, hanno posto sulle due vette la bandiera tricolore ed i gagliardetti<br />
della nostra Associazione, della Sezione Orobica dell’ANA e quello del CAI di Bergamo. In entrambe<br />
le cime, rigidamente sulla posizione di “attenti”, hanno fatto echeggiare l’Inno Nazionale<br />
Italiano la cui registrazione avevano portato a seguito.<br />
Bella impresa, anche perché dedicata alla celebrazione dei tre citati anniversari, proprio al termine<br />
dell’anno ricorrente.<br />
Intervistati al rientro a Bergamo hanno fatto la seguente dichiarazione: “vorremmo dedicare questo<br />
concatenamento all’ultimo bimbo che nascerà nel 2011 a Bergamo, Città dei Mille, con l’augurio<br />
che sia di buon auspicio per tutti in un momento non certo semplice, ma comunque da affrontare<br />
uniti e con lo spirito con cui l’affrontarono quanti parteciparono alle grandi imprese risorgimentali”.<br />
Che dire dopo quanto fatto da due amici se non: “avete aggiunto una perla in più alla nostra ricca<br />
collana”.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
Eventi<br />
A CURA DI ROBERTO ROBERTI<br />
La Sardegna omaggia il cavallo<br />
Da sinistra Paolo Angioni, Paolo Racugno, Mauro Checcoli, Alessandro Spinetti e Daniele Masala.<br />
La Sezione di Cagliari ha terminato l’anno con<br />
l’organizzazione di due grandi appuntamenti<br />
che il 25 e 26 novembre hanno portato nel capoluogo<br />
isolano alcuni illustri esponenti dello Sport<br />
Equestre Italiano per affrontare e dibattere i problemi<br />
e la condizione dell’Ippodromo del Poetto di<br />
Cagliari e più in generale, di aprire un confronto<br />
sulla situazione oggettiva dell’allevamento e delle<br />
attività equestri in Sardegna.<br />
La Tavola Rotonda aperta sull’Ippodromo cagliaritano<br />
ed il Convegno organizzato per presentare<br />
la storia, le tradizioni e le qualità dei Cavalieri e<br />
dei Cavalli sardi nel più o meno recente passato,<br />
ha ospitato tre relatori di grande fascino ed esperienza.<br />
Mauro Checcoli (2 ori nel completo alle Olimpiadi<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 16<br />
di Tokio ’64), Daniele Masala (2 ori nel pentathlon<br />
moderno a Los Angeles ’84) e Paolo Angioni (1<br />
oro a Tokio ’64), hanno proposto degli interventi<br />
di grande interesse ed emozione che hanno ripercorso<br />
la grande storia equestre isolana e sottolineato<br />
l’eccellente qualità della scuola sarda e dei<br />
suoi cavalieri.<br />
Sull’Ippodromo è stato unanime il giudizio sul<br />
suo irrinunciabile rilancio e condivisa la necessità<br />
di affidare ad un’unica entità (Società Ippica<br />
di Cagliari presumibilmente) la gestione dell’impianto<br />
ed il coordinamento di tutte le attività a<br />
partire dalle corse, i concorsi di salto, il dressage,<br />
l’ippoterapia e soprattutto, dare vita ad una rinnovata<br />
scuola di equitazione, come in altri tempi.<br />
Il Convegno pomeridiano ha aperto delle pagine
di grande emozione e fatto rileggere ai presenti in<br />
sala i grandi successi dei nostri cavalieri, da Antonio<br />
Gutierrez ai fratelli Salvatore ed Antonio<br />
Oppes, da Nicolò Deligia a Paolo e Stefano Angioni,<br />
senza dimenticare Giancarlo Gutierrez, Mario<br />
Medda e Paolo Racugno.<br />
Paolo Angioni ha iniziato con un lungo e circostanziato<br />
“excursus” sulla storia dell’equitazione<br />
dell’Isola, partendo dai suoi principali protagonisti<br />
quali Bonivento e Gutierrez, i padri della<br />
nostra equitazione, per passare poi alla nomina<br />
dei tanti grandi del passato, con una punta di citazione<br />
particolare per Antonio Gutierrez, detentore<br />
per anni del record di elevazione (2,46 mt.) e<br />
dei Fratelli Salvatore ed Antonio Oppes di Pozzomaggiore,<br />
che hanno segnato il momento più alto<br />
dei successi dei nostri cavalieri in campo nazionale<br />
ed internazionale.<br />
Mauro Checcoli si è soffermato sulla esigenza<br />
di ricostruire una Scuola di Equitazione e Cagliari<br />
non può che essere il luogo ad essa<br />
deputato. L’apertura della Scuola offrirebbe<br />
un polo di riferimento oggi assente<br />
o frammentato e darebbe vita a quello<br />
spirito consortile che oggi è diviso in tante<br />
piccole realtà slegate tra loro ed insufficienti<br />
per riportare la Sardegna del Cavallo<br />
ai livelli del suo antico e luminoso<br />
passato.<br />
Daniele Masala ha invece giocato<br />
sulla sua storia agonistica e sulle esperienze<br />
maturate come docente e ricercatore<br />
universitario, nell’intenzione di stimolare<br />
in particolare i giovani a privilegiare<br />
il proprio valore intrinseco dell’essere,<br />
piuttosto che quelli estrinsechi dell’apparire<br />
e del vincere ad ogni costo.<br />
Tutte le relazioni sono state accompagnate<br />
da numerose foto e filmati d’epoca dai<br />
quali traspariva tutta la storia e la passione<br />
di una intera Isola per il Cavallo e<br />
PAGINA 17<br />
eventi<br />
per le sue tradizioni, mentre le numerose domande<br />
ed interventi dalla sala sottolineavano e condividevano<br />
la necessità di rilanciare l’intero settore.<br />
Al termine del Convegno, il Presidente della Sezione<br />
di Cagliari, Alessandro Spinetti e l’intramontabile<br />
Past President Paolo Racugno hanno<br />
consegnato un dono a Checcoli, Angioni, Masala,<br />
Gutierrez e De Ligia a ricordo della loro presenza<br />
a Cagliari.<br />
Non poteva mancare la parte pratica e spettacolare<br />
come quella delle prove di salto e sabato 26 novembre,<br />
allietati da una giornata primaverile,<br />
l’Ippodromo ha accolto diversi giovani cavalieri<br />
mettendoli a confronto su un percorso di otto ostacoli<br />
e su una prova finale di elevazione che ha fatto<br />
registrare la misura finale di 1.80 mt. di salto.<br />
La manifestazione ha avuto un piacevole intermezzo<br />
con la “conviviale” pre-natalizia nella quale<br />
sono stati assegnati i Premi “Azzurri Sardegna”<br />
2011 e festeggiati gli altri illustri ospiti.<br />
Insegnamenti pratici del campione olimpico Mauro Checcoli.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
La voce delle Sezioni<br />
MODENA<br />
La festa del primo anno<br />
si tinge di rosso… Ferrari<br />
Modena.<br />
Da sinistra il<br />
Consigliere<br />
Nazionale<br />
Maurizio Bimbi,<br />
il Presidente<br />
Gianfranco<br />
Baraldi e il<br />
Presidente<br />
Regionale<br />
ANAOAI<br />
Gianfranco<br />
Bernardi.<br />
Modena.<br />
Luciano Gigliotti<br />
con Paolo<br />
Reggianini,<br />
presentatore<br />
della serata,<br />
Baldini e<br />
Lambruschini.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 18<br />
La Sezione modenese ha festeggiato<br />
il primo anno della<br />
sua ricostituzione nel migliore<br />
dei modi. Ospiti del Museo Storico<br />
della Ferrari la giornata si<br />
è conclusa nella “Sala dei Campioni”,<br />
con una conviviale che<br />
ha riunito atleti azzurri del<br />
passato e del presente al mondo<br />
dell’automobilismo in un<br />
amplesso sinergetico dal cui<br />
inizio non è difficile prevedere<br />
continuerà al meglio. Il motore<br />
di questo sodalizio è stato il<br />
Presidente della Sezione di Mo-
Modena. Il Presidente Luca Cantagalli e Livio Selmi.<br />
dena Luca Cantagalli ed il suo braccio destro Livio<br />
Selmi. Il padrone di casa nell’occasione è stato<br />
Stefano Domenicali, “Team Principal” della<br />
Scuderia Ferrari, che ha consegnato un riconoscimento<br />
al Presidente Nazionale Gianfranco Baraldi,<br />
che a sua volta lo aveva insignito della qualifica<br />
di Azzurro a tutti gli effetti. Tra gli azzurri di<br />
altre discipline erano presenti i grandi pallavolisti<br />
Bertoli, Giovenzano, Guidetti, Cirota, Anderlini,<br />
Egidi. Per l’atletica il campione olimpico di<br />
maratona 2004 Stefano Baldini, l’intramontabile<br />
Gigliotti, Alessandro Lambruschini, la tennista<br />
Antonella Serra Zanetti, Mariella Mengozzi per<br />
l’automobilismo e poi Giovanni Piacentini che,<br />
come al solito, ha sparato una delle sue consuete<br />
frasi di autoironia: “ho giocato in tutte le nazionali,<br />
tranne che in quella buona…”.<br />
Modena. Il Presidente Nazionale Baraldi consegna un<br />
riconoscimento a Stefano Domenicali.<br />
la voce delle sezioni<br />
Savona e la solidarietà<br />
senza confini<br />
È partito, il nostro socio Roberto Cirelli, questa<br />
volta non per un incontro di boxe, o per un’esibizione<br />
ma per portare la sua professionalità e la<br />
sua esperienza al servizio dei più deboli e sfortunati.<br />
Dal 9 al 25 giugno, e per la dodicesima volta, Roberto<br />
si è recato ai piedi del monte Kenya, nell’Est<br />
Africa, nella struttura dedicata esclusivamente<br />
ai bambini del Naro Moru Disabled Children’s<br />
Home.<br />
La struttura, di cui il nostro socio Cirelli è parte<br />
attiva, si propone di riabilitare bambini, ragazzi<br />
e ragazze, dai 3 ai 18 anni che sono fisicamente<br />
disabili e con paralisi cerebrale, al fine di renderli<br />
autosufficienti e integrarli nella società.<br />
Specialisti, massaggiatori, fisiatri e chirurghi ortopedici<br />
provenienti dall’Italia, appartenenti al<br />
GOA (Genova-ortopedico per l’Africa, fondazione<br />
creata nel 1996 in onore del Professor Silvano<br />
Mastragostino, il quale aveva iniziato ad operare<br />
in Kenya sin dal 1981, e voluta in suo ricordo dai<br />
medici e colleghi che condividevano le sue iniziative),<br />
si recano in Africa, due volte all’anno, per<br />
visitare i piccini e per effettuare i trattamenti,<br />
anche chirurgici, necessari. Durante le cure i<br />
bambini frequentano le scuole pubbliche vicine al<br />
fine di integrarsi con altri fanciulli. Dopo la scuola<br />
la Casa offre ai ragazzini alcune attività secondo<br />
le loro capacità. Sport e giochi sono incoraggiati,<br />
ma anche solo il fare ginnastica ogni giorno. Il<br />
nostro Azzurro porta, oltre al calore della Sezione<br />
di Savona a cui appartiene, anche la sua esperienza<br />
di massofisioterapista, attività specialistica<br />
che svolge regolarmente nel suo apprezzato<br />
studio in Cairo Montenotte (SV). Per questa sua<br />
disponibilità la Delegazione Anziani d’Africa ha<br />
voluto omaggiarlo del “Riconoscimento al Merito<br />
del Volontariato”, di cui Roberto, come tutti noi,<br />
PAGINA 19<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Savona. La Delegazione Anziani d’Africa premia con<br />
il “Riconoscimento al Merito del Volontariato” l’azzurro<br />
di Savona Roberto Cirelli.<br />
va molto fiero. La sezione di Savona è orgogliosa<br />
dell’impegno di Roberto ed è disponibile a supportare<br />
lo sforzo di questi magnifici volontari a conferma<br />
che lo sport va oltre i confini, sempre.<br />
(M.P.)<br />
Savona. Savona. L’azzurro Roberto Cirelli con alcuni<br />
piccoli ospiti della comunità dona il gagliardetto della<br />
Sezione di Savona.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 20<br />
Cagliari e il Premio<br />
Azzurri Sardegna 2011<br />
La manifestazione il Cavallo in Sardegna, presente<br />
in altre pagine, è stata colta per anticipare<br />
il tradizionale appuntamento di fine anno e coinvolgere,<br />
in un’unica e bella serata, gli Ospiti<br />
giunti a Cagliari per partecipare, insieme agli<br />
Azzurri della Sezione, alle consegne del Premio<br />
Azzurri Sardegna ai prescelti per il 2011.<br />
Prima delle premiazioni si sono alternati al microfono<br />
il Presidente Spinetti per ringraziare e<br />
presentare i tempi delle premiazioni, il Past President<br />
Paolo Racugno che ha ringraziato gli Ospiti<br />
e l’Azzurro Andrea Mura, che ha proiettato una<br />
inedita clip della sua avventura atlantica ed il<br />
Segretario Roberto Mudu che ha lanciato un breve<br />
filmato sulle Olimpiadi di Roma del 1960 per<br />
ricordare i 100 anni della Maglia Azzurra.<br />
Le premiazioni hanno riservato una bella sorpresa<br />
per gli Azzurri della Sezione di Cagliari che<br />
negli anni hanno partecipato a giochi olimpici ed<br />
ai quali è stata consegnata una medaglia d’argento<br />
a ricordo della loro impresa.<br />
Premiati da Checcoli, Masala, Angioni, Gutierrez<br />
e De Ligia, sono sfilati gli Olimpici Giampaolo<br />
Medda (hockey prato: Helsinki ’52, Roma ’60);<br />
Felice Salis (hockey prato: Roma ’60); Ugo Zorco<br />
(hockey prato: Roma ’60); Udella Franco (pugilato:<br />
Città del Messico ’68, Monaco ’72); Marco Scano<br />
(pugilato: Città del Messico ’68); Angelo Zucca,<br />
(ginnastica artistica: Montreal ’76); Ernesto Nocco<br />
(atletica leggera: Los Angeles ’84); Alessandro<br />
Floris (atletica leggera: Seul ’88); Paola Toschi<br />
(windsurf, Los Angeles ’84); Valentina Uccheddu<br />
(atletica leggera: Barcellona ’92); Gianfranco<br />
Dotta (atletica leggera - tecnico: Atlanta ’96).<br />
Il Premio “Azzurri Sardegna” è stato riservato ai<br />
soli rappresentanti dello sport equestre sardo,<br />
per la volontà di porre un ulteriore accento sulle<br />
discipline equestri e sui loro protagonisti di oggi e
di domani. Mario Maicu: Cavaliere, Selezionatore,<br />
Allevatore; Gianleonardo Murruzzu: Cavaliere<br />
dell’Anno; Paolo Racugno: Una vita a cavallo.<br />
I saluti del Presidente Spinetti e gli Auguri tra<br />
tutti i presenti hanno concluso i due giorni di importante<br />
e bellissimo impegno. (A.S.)<br />
Ravenna pranzo sociale<br />
e premi azzurri<br />
Come da affermata tradizione la Sezione di Ravenna<br />
ha incontrato i propri soci ed atleti da premiare<br />
al Centro Polivalente “Cavallino” di Faenza.<br />
Incontro che ha anticipato gli auguri per le festività<br />
natalizie e di fine anno nel contesto di una<br />
conviviale all’insegna di un “menù azzurro” di<br />
tradizione romagnola.<br />
Dopo i saluti iniziali del Presidente della Sezione<br />
Rolando Bigini si è subito passati al cordiale<br />
pranzo di soci, familiari ed amici.<br />
Ravenna. Il Presidente Rolando Bigini premia l’olimpionico<br />
di Pechino 2008 Daigoro Timoncini.<br />
la voce delle sezioni<br />
Ravenna, Bigini con il campione olimpico di Pechino<br />
2008 Andrea Minguzzi .<br />
Ravenna, Bigini con alcuni dei premiati della serata.<br />
Al termine delle tante succose portate, si è passati<br />
al momento cruciale, cioè al “Premio Atleti Azzurri<br />
ed Olimpici d’Italia” nel corso del quale sono<br />
stati assegnati i riconoscimenti agli atleti Simone<br />
Amadei (lotta), a Danny Baresi (vela); Lucia<br />
Morsiani (pallacanestro); Emanuele Rocca<br />
(scherma); Luca Valbonesi (atletica) ed a Carlotta<br />
Zofkova (nuoto). Il Premio alla Società è stato<br />
appannaggio del Gruppo Sportivo Robur Angelo<br />
Costa di Ravenna.<br />
PAGINA 21 <strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Vicenza premia<br />
Come ogni anno si è svolta la cena degli Atleti<br />
Olimpici Azzurri d’Italia della Sezione di Vicenza,<br />
Sezione guidata dal riconfermato Presidente<br />
Claudio Gosetto supportato dal Vicepresidente<br />
Maurizio Vedovello. Nell’importante occasione<br />
sono stati premiati con la spilla d’oro dell’Associazione<br />
due giovani promettenti atleti vicentini<br />
della velocità, Micheal Tumi (quinto nella staffetta<br />
ai Mondiali 2011 e campione italiano dei 100<br />
mt) e Matteo Galvan. Un riconoscimento è stato<br />
dato alla società sportiva Palladio Baseball di Vi-<br />
Vicenza. Da sinistra: Marchetto, Matteo Galvan, il<br />
Presidente Gosetto, Gabriella Dorio, il Vicepresidente<br />
Vedovello, Micheal Tumi.<br />
Vicenza. Da sinistra: Paolo Dal Soglio, Alessandra<br />
Sartore e il Presidente Claudio Gosetto.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 22<br />
cenza, che partecipa al campionato italiano di serie<br />
C Maschile. Per concludere la premiazione, il<br />
Crest dell’Associazione è stato consegnato al C.T.<br />
della Nazionale italiana di squash Diego Bertoldo<br />
ed al campione italiano di lancio del disco Diego<br />
Fortuna.<br />
La serata è proseguita con la particolare presenza<br />
dell’intramontabile Gabriella Dorio, che ci ha<br />
intrattenuto raccontando nei dettagli la vittoria<br />
dell’Olimpiade 1984 a Los Angeles lasciando tutti<br />
i 90 partecipanti con il fiato sospeso. Infine il<br />
taglio della torta dell’Associazione accompagnato<br />
dall’Inno Nazionale Italiano per celebrare il centesimo<br />
anniversario della Maglia Azzurra. Dal<br />
mese di gennaio 2011 è aperta la nostra nuova<br />
sede al CONI di Vicenza in Viale Trento 288, locali<br />
che il nostro Presidente Provinciale del CONI<br />
Prof. Umberto Nicolai ci ha messo gentilmente a<br />
disposizione; a lui vanno i più sentiti ringraziamenti<br />
da parte di tutto il Consiglio direttivo.<br />
Treviso Città Europea<br />
dello Sport 2011<br />
Il 2011 è ormai agli atti e rimane il ricordo dell’anno<br />
di “Treviso, Città Europea dello Sport”.<br />
Tutte le attività connesse con questo evento sono<br />
state spalmate con successo nel corso dell’anno,<br />
concludendo il tutto l’11 novembre 2011 al Teatro<br />
Eden della città con un importante convegno sul<br />
tema “Dallo scontro all’incontro: lo Sport come<br />
palestra di vita”. Manifestazione di chiusura con<br />
numerosa partecipazione di pubblico e con speciale<br />
annullo filatelico.<br />
Il nostro Presidente di Sezione Ettore Piras, così<br />
come gli altri soci della Sezione, hanno partecipato<br />
alle attività specifiche della parentesi europea.<br />
La citata conclusione dell’anno particolare ha registrato<br />
la presenza di Andrea De Cecchi, Presi-
dente del Comitato “Città Europea”, dei<br />
due campioni olimpici Jury Chechi ed Antonio<br />
Rossi e della campionessa paralimpica<br />
Antonella Stelitano. Moderatore Lorenzo<br />
Dallari, Vice Direttore di Sky Sport.<br />
Nell’occasione è stato premiato il campione<br />
del mondo di canottaggio Francesco Rigon<br />
della Canottieri Sile facente parte dell’armo<br />
quattro di coppia pesi leggeri campione<br />
del mondo 2011.<br />
Treviso. Da sin.: Giovanni Ottoni, Presidente<br />
Provinciale CONI, Jury Chechi, Antonio Rossi,<br />
Ettore Piras, Pasquale Gravina, Azzurro di<br />
pallavolo.<br />
Verona raddoppia per i 100<br />
anni della Maglia Azzurra<br />
La perfetta sinergia esistente a Verona tra l’A-<br />
NAOAI e l’USSI ha consentito di celebrare in due<br />
tempi i 100 anni della Maglia Azzurra.<br />
La nostra Sezione ha trovato il supporto dell’Assessorato<br />
allo Sport del Comune di Castel d’Azzano<br />
(Verona) che ha indetto un concorso riservato<br />
alla quarta e quinta classe elementare della<br />
Scuola “Cesari” come tema “Disegna la tua maglia<br />
azzurra”. Mentre in precedenza aveva indet-<br />
Verona. La bella “squadra” degli Azzurri veronesi.<br />
la voce delle sezioni<br />
to un incontro con giornalisti ed alcuni campioni<br />
quali Massimo Castellani (tuffi), Piero Fanna<br />
(calcio) e Luca Pizzini (nuoto).<br />
A sua volta l’USSI è riuscita ad ottenere la prestigiosa<br />
presenza del C.T. della Nazionale Italiana<br />
Cesare Prandelli. L’occasione è stata propizia per<br />
consegnargli da parte del Vicepresidente Raul<br />
Adami, il Segretario Giuseppe Zanoncelli e lo<br />
stesso Nuvolari, una “Maglia Azzurra” moralmente<br />
simbolica per tutti coloro che rappresentano<br />
l’Italia in questa competizione sportiva. Prandelli,<br />
uomo di evidenti sensibilità umane, è apparso<br />
commosso e le sue parole di ringraziamen-<br />
PAGINA 23 <strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Verona.<br />
Gli autorevoli<br />
invitati alla<br />
cerimonia di<br />
consegna del<br />
prestigioso<br />
premio<br />
“Campione nella<br />
vita - campione<br />
nello sport” al<br />
C.T. della<br />
Nazionale di<br />
Calcio Italiana<br />
Cesare Prandelli.<br />
Verona. Da destra: il Presidente dei giornalisti sportivi<br />
Veneti USSI, L’Azzurro Alberto Nuolari, il C.T. Prandelli, il<br />
Vicepresidente della Sezione Raul Adami, il Segretario<br />
Giuseppe Zanoncelli.<br />
to erano ricche di contenuto verso un futuro impegnativo,<br />
ma vivo di positive speranze. La vita<br />
di Cesare Prandelli è ricca di successi sportivi sia<br />
come giocatore di calcio che di allenatore nelle varie<br />
Società di alto livello, ma, soprattutto di particolare<br />
emotività e rispetto umanitario, importanti<br />
doti per ottenere il significativo premio dei<br />
Giornalisti Sportivi Veneti USSI che assegnano<br />
annualmente denominato “Campione nella vita,<br />
campione nello sport”.<br />
La manifestazione ha proseguito con varie interviste<br />
a Damiano Tommasi, Presidente del-<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong><br />
PAGINA 24<br />
l’Associazione Nazionale Calciatori, più volte<br />
azzurro, preciso nei suoi interventi senza nascondere<br />
l’odierne difficoltà di tale specialità.<br />
Euforia, invece, del Presidente dell’Hellas Verona<br />
Giovanni Martinelli che vede la sua squadra<br />
primeggiare nel campionato di serie “B”.<br />
Bagnoli, l’allenatore dello scudetto del Verona,<br />
Mascetti già importante giocatore e Paolo Vanoli,<br />
allenatore della Nazionale under 16 e 17, hanno<br />
completato la blasonata rappresentanza, dove<br />
l’Assessore allo Sport con il Sindaco di Verona<br />
nell’austero palazzo della Gran Guardia in un bagno<br />
di folla presente, hanno chiuso con piacevoli<br />
discorsi di viva lo sport invitando tutti al brindisi<br />
dell’amicizia. (R.A.)<br />
A Foggia il Premio per<br />
lo Sport e la Capitanata<br />
Il 15 dicembre scorso presso il “Salone del Tribunale<br />
della Dogana” della Provincia alla presenza<br />
di un foltissimo pubblico formato da atleti, famigliari<br />
e dirigenti sportivi e dell’Assessore allo<br />
Sport della Provincia Avv. Rocco Ruo, vengono<br />
consegnati agli atleti segnalati dai rappresentan
ti delle Federazioni Sportive Provinciali e Discipline<br />
Associate i Premi ANAOAI consistenti nel<br />
Crest della Associazione Olimpici e Azzurri. L’inno<br />
di Goffredo Mameli, Fratelli d’Italia, dà inizio<br />
alla cerimonia.<br />
Gli atleti premiati dalle autorità presenti e dai<br />
soci della locale Sezione di Foggia: Salvatore<br />
Strippoli (Baseball - FIBS); Riccardo Cotugno<br />
(Bocce - FIB); Luca Pio Pepe (Calcio - FIGC); Paolo<br />
Paolantonio (Ciclismo - FCI); Elena Verile<br />
(Ginnastica - FGdI); Francesco Stallone (Karate<br />
- FIJLKAM); Antongiulio Carella (Judo -<br />
FIJLKAM); Martina Giuliani (Nuoto - FIN); Federica<br />
Pistillo (Pallavolo - FIPAV); Greta D’Ambrosio<br />
(Pesistica - FIPE); Francesco D’Armiento<br />
(Scherma - FIS); Alessandro Tomaiolo (Paralimpico<br />
- CIP); Maria Cascella (Taekwondo (FIT);<br />
Flora Carella (Tennis - FIT); Giuseppe Capano<br />
(Tiro a Segno - UITS); Viviana Valente (Tiro con<br />
l’arco - FITARCO); Massimo D’Arcangelo (Vela -<br />
FIV)<br />
I riconoscimenti<br />
Francesco Fiordelisi. Da giovanissimo ha praticato<br />
attivamente lo sport del calcio. Negli anni 70<br />
ha concorso alla creazione del Gruppo Sportivo<br />
dei Vigili Urbani, curando in particolare lo sviluppo<br />
della sezione tennis.<br />
Franco Cuttano. Da oltre trent’ anni opera nel<br />
mondo del cavallo. Maestro di equitazione, Consigliere<br />
Regionale e Giudice Nazionale di “Cross<br />
country”. Dal 2001 si è attivato unitamente al Co-<br />
la voce delle sezioni<br />
mitato PRO-IRIIP (ha saputo raccogliere per la<br />
salvaguardia dell’Istituto ippico addirittura circa<br />
10.000 firme).<br />
Massimo Cancellaro. Direttore sportivo Moto<br />
Club Foggia per l’impegno profuso in ambito motociclistico<br />
alla diffusione della disciplina “Guida<br />
in Fuoristrada” (Enduro e Motocross).<br />
Pasquale Mariella. Docente regionale FIPAV;<br />
tecnico del settore giovanile della Sportlab Zammarano<br />
di Foggia; docente presso la facoltà di<br />
Scienze Motorie di Foggia. Insegnante, educatore,<br />
tecnico di giovani miniatleti e giovani promesse<br />
della pallavolo di Capitanata.<br />
Francesco Mazzone. Nel 1983 crea il Centro<br />
Sportivo Mattinata con le attività: automobilismo,<br />
motonautica e pallavolo e a tutt’oggi ricopre<br />
la carica di Presidente.<br />
PAGINA 25<br />
Foggia.<br />
Gruppo di alcuni<br />
degli atleti<br />
premiati.<br />
Foggia. “Sport in fiera”, l’angolo riservato all’ANAOAI.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Nel 1995 viene nominato dal CONI Provinciale di<br />
Foggia responsabile per lo sviluppo dello sport a<br />
Mattinata.<br />
Targhe dell’Assessorato allo Sport<br />
della Provincia di Foggia<br />
Viviana di Bello (Karate); Loris di Bello (Karate);<br />
Marco Di Gioia (F.I.PE. - sviluppo muscolare)<br />
(V.V.)<br />
Festa Azzurra a Trieste<br />
Il gelo nella bellissima Piazza Unità d’Italia, con<br />
un gigantesco TIR e un più fragile camper rovesciati<br />
dalle raffiche “ultracentenarie” della bora,<br />
proprio a due passi dal mare. Ma nel Palazzo Comunale,<br />
nel vecchio Municipio triestino, c’era<br />
tanto calore, tanta gioia, tanto orgoglio di esserci.<br />
La “Festa Azzurra” è ritornata nella sala più prestigiosa<br />
del Comune di Trieste, quella del Consiglio.<br />
E nonostante le sferzate del gelido vento e la<br />
temperatura abbondantemente sotto lo zero si è<br />
affollata come mai lo era stata nelle precedenti<br />
Trieste. da sin.: Il Sindaco Roberto Cosolini, Nidia Pausich, Dino Meneghin,<br />
Marcella Skabar Bartoli.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 26<br />
edizioni. Tante autorità e tanto pubblico, tanti<br />
atleti, accorsi all’adunata annuale che la Presidente<br />
sezionale Marcella Skabar Bartoli indice<br />
da anni, alla stessa scadenza, per celebrare con<br />
una cerimonia degna dell’evento la partecipazione<br />
degli atleti azzurri triestini alle competizioni<br />
internazionali. Nel 2011 sono stati ben 66 gli<br />
atleti, impegnati in 22 specialità.<br />
A dare un significato particolare alla “Festa Azzurra<br />
2011” l’11 febbraio scorso, è stata la presenza<br />
di Dino Meneghin, Presidente della Federazione<br />
Pallacanestro, giunto da Milano per sottolineare<br />
l’attività in Nazionale di Nidia Pausich, cestista<br />
triestina che, cresciuta nella ginnastica, ha<br />
trovato un’altra dimensione per la sua attività<br />
quale capitano della Nazionale femminile e con i<br />
colori delle squadre di Torino, Udine e Vicenza.<br />
Di Nidia Pausich è stato presentato un libro a lei<br />
dedicato, autore Silvano Focarelli, dal titolo significativo<br />
“La signora dei canestri”. Oggi più che<br />
meritevole la sua attività a Treviso, dove si dedica<br />
al basket integrato per bambini disabili, piena<br />
di entusiasmo e di calore umano. A completare<br />
l’importante cornice cestistica anche Bogdan<br />
Tanjevic, che a Trieste era stato l’allenatore di<br />
Meneghin, con la Stefanel in A1.<br />
Padrone di casa e pure legato al<br />
basket in passato quale Presidente<br />
della Pallacanestro Trieste,<br />
il Sindaco Roberto Cosolini<br />
ha reso omaggio alla passione<br />
sportiva della città e ha aperto i<br />
discorsi ufficiali. Hanno fatto seguito<br />
il Prefetto Alessandro Giacchetti<br />
(“lo sport è fonte importante<br />
di insegnamento, di rispetto<br />
delle regole, ed è per questo che<br />
nella Costituzione Italiana viene<br />
riconosciuto il valore speciale della<br />
attività sportiva”); il Vice Pre-<br />
sidente della Provincia Igor Dolenc<br />
(“è importante il sostegno al-
lo sport e ai suoi valori da parte degli enti pubblici<br />
e privati”); l’Assessore Comunale allo Sport<br />
Emiliano Edera (“un esempio per tutti i cittadini<br />
gli atleti di ieri e di oggi”).<br />
La premiazione ha assunto toni celebrativi anche<br />
se non tutti i designati sono potuti intervenire alla<br />
cerimonia; così è stato anche per Ilario Di Buò,<br />
che punta nel tiro con l’arco alla ottava partecipazione<br />
olimpica. La passerella ha compreso la tuffatrice<br />
triestina di adozione Noemi Batki, punto<br />
di forza della Nazionale femminile; ma sono diversi<br />
gli altri atleti che hanno già in tasca la partecipazione<br />
alle Olimpiadi di Londra. Applausi<br />
per tutti i premiati, e non sono mancati i ricordi<br />
commoventi, all’indirizzo di Ezio Lipott, il compianto<br />
dirigente azzurro, giornalista e autore con<br />
Marcella Skabar Bartoli di opere editoriali che<br />
rappresentano una vera enciclopedia dello sport<br />
triestino. Nel suo nome era stato bandito nelle<br />
scuole locali di ordine superiore un concorso con<br />
tema dedicato alla maglia azzurra. Dopo tre edizioni,<br />
anche per motivi economici, è stato necessario<br />
considerare chiusa l’iniziativa.<br />
Sempre in tema di ringraziamenti il Delegato Regionale<br />
Matteo Bartoli e la Presidente Provincia-<br />
la voce delle sezioni<br />
le hanno rivolto espressioni di riconoscenza a due<br />
sponsor presenti nelle manifestazioni sportive locali:<br />
Enrico Samer, della Samer & Co. Shipping e<br />
Sergio Strancich, Presidente della Banca di Credito<br />
Cooperativa del Carso. Non sono mancati i<br />
temi della solidarietà nella cerimonia, con il ricordo<br />
delle difficoltà economiche in cui incorrono<br />
spesso atleti che “a causa di una passione troppo<br />
a lungo coltivata – così Marcella Skabar Bartoli –<br />
si trovano una volta cessata l’attività dilettantistica<br />
privi di una occupazione che consenta loro di<br />
affrontare i problemi quotidiani”. Esiste un fondo<br />
di solidarietà, ha ricordato, dove possono confluire<br />
le elargizioni di coloro che sono più sensibili a<br />
questo problema.<br />
Al termine della cerimonia un appetitoso appuntamento<br />
nello storico Caffè Tommaseo (già di proprietà<br />
negli anni ’40 del campione del mondo di<br />
calcio Gino Colaussi) dove atleti e autorità si sono<br />
piacevolmente dedicati ad assaggi e brindisi.<br />
A seguire l’elenco dei 66 premiati di 22 specialità<br />
sportive nella Sala Consiliare del Comune di<br />
Trieste.<br />
Diego Cafagna, Patrik Nasti, Riccardo Sterni<br />
(atletica leggera); Irene Cigliani (pallacanestro);<br />
PAGINA 27<br />
Trieste. da sin.:<br />
Tanjevic, Luciana<br />
Montelanici<br />
(insegnante per i<br />
bambini portatori di<br />
handicap, nonché<br />
allieva della<br />
Pausich), Nidia<br />
Pausich, Meneghin<br />
e le Autorità.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Auro Franceschini, Andrea Micalizzi, Federico<br />
Simonetti (pentathlon moderno); Margherita<br />
Granbassi (scherma); Giulia Sergas (golf); Federico<br />
Ustolin, Federico Duchich, Nicholas Brezzi,<br />
Andrea Ferrari e Lorenzo Baldini, Simone Ferrarese<br />
e Luca Benco, Bernardo Miccoli (canottaggio);<br />
Marco Seppi (corsa orientamento); Luca Lorusso<br />
(dama); Sara Gama (calcio); Bruno Cocciolo,<br />
Gabriele Brunettin (pesca sportiva); Daniela<br />
Chmet (triathlon); Christian Benet (tiro a volo);<br />
Ilario Di Buò (tiro con l’arco); Sara Voinich, Martina<br />
Pecchiar, Silvia Stibilj, Francesca Roncelli,<br />
Luigi Braini (pattinaggio artistico); Nicola Iona<br />
(skiroll); Anna Alberti, Francesca Genzo, Edoardo<br />
Chierini, Michele Zerial (canoa); Noemi Batki,<br />
Gabriele Auber, Tommaso Marconi, Tommaso Rinaldi,<br />
Giulia Belsasso (tuffi); Nicholas Anziutti,<br />
Lorenzo Martini (sci d’erba); Gianluca Dapiran,<br />
Thomas Postogna, Giorgio Oveglia (pallamano);<br />
Elisa Marchiò, Anna Bartole (judo); Roberta D’Amico<br />
(karate); Cristiano D’Agaro (Paralimpiadi),<br />
Marza Zanetti (Paralimpiadi), Giovanna Micol,<br />
Francesca Clapcich, Michele Paoletti, Simon Sivitz,<br />
Cossutta e Jas Farneti, Francesca Komatar<br />
e Sveva Carraro, Andrea e Alessandro Savio, Giovanni<br />
Coccoluto, Giulia Lantier e Martha Faraguna,<br />
Jacopo Cunial e Michele Inchiostri, Francesca<br />
Bergamo, Ilaria Rochelli (vela). Più i professionisti<br />
di vela Vasco Vascotto, Lorenzo Bodini,<br />
Branko Brcin, Lorenzo Bressani, Manuel Costantin,<br />
Andrea Micali, Ales Omari.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 28<br />
Trieste.<br />
Enrico Samer<br />
e la<br />
tuffatrice<br />
Noemi Batki.<br />
Livorno ed il suo capolavoro<br />
cinematografico<br />
In una platea gremita in ogni ordine di posti dagli<br />
studenti del Liceo Niccolini-Palli e delle<br />
Scuole Medie Borsi e Pistelli, è stato proiettato<br />
al cinema Teatro 4 Mori il film-documentario<br />
“Livorno e la sua Provincia terra di arte, sport e<br />
campioni”. Hanno presenziato alla manifestazione,<br />
introdotta dal Prof. Alberto Buonaccorsi,<br />
il Vice Sindaco e Assessore allo Sport del Comune<br />
di Livorno Dott. Luca Bogi, la Dott.ssa Nedi<br />
Orlandini Dirigente Scolastico e promotrice dell’iniziativa,<br />
il Dott. Ettore Gagliardi in rappresentanza<br />
del Provveditore agli Studi, il Vice<br />
Presidente del CONI Mario Tinghi. Ovviamente<br />
il Presidente dell’Associazione Provinciale Atleti<br />
Olimpici e Azzurri d’Italia Rodolfo Graziani, il<br />
regista Rossano Vittori e il Direttore della Job<br />
dv Digital Movies Tommaso Imbimbo. Fra gli<br />
Atleti Azzurri presenti, alcuni protagonisti del<br />
film come Fabrizio Mori, Riccardo Niccolini, Alberto<br />
Fantini, Ilaria Tocchini, Letizia Tinghi,<br />
Franco Nenci, Samuele Pampana, Ivan Mach di<br />
Palmestein.<br />
Livorno. Da sin. La direttrice scolastica Nedi Orlandini,<br />
Rodolfo Graziani e l’Assessore allo Sport Luca Bogi.
Un video che racconta il viaggio di oltre un secolo<br />
della storia sportiva livornese da cui emergono le<br />
gesta di tanti campioni, da Federico Caprilli, ai<br />
fratelli Nadi, agli Scarronzoni fino ai “grandi” dei<br />
giorni nostri, con immagini di angoli e paesaggi<br />
della nostra città e di artisti del calibro di Pietro<br />
Mascagni, Amedeo Modigliani, Giovanni Fattori,<br />
Giorgio Caproni e Piero Ciampi.<br />
Un documentario che la Sezione ha voluto realizzare<br />
per dedicarlo soprattutto ai giovani, per renderli<br />
consapevoli di quale spirito audace e battagliero<br />
siano nutriti i nostri concittadini, determinati<br />
a sopportare ogni sacrificio pur di toccare le<br />
cime del mondo sempre ricercando nuove motivazioni<br />
e nuovi traguardi per forgiare carattere e<br />
personalità e per raggiungere altri e sempre più<br />
importanti successi.<br />
Uno stile di vita che possiamo definire “livornesità<br />
doc” che nasce dall’orgoglio delle proprie radici,<br />
una “livornesità” che gli studenti presenti ai<br />
“4 Mori” hanno sicuramente avvertito dentro di<br />
loro, assistendo ammirati ed in religioso silenzio<br />
per tutta la durata della pellicola fino ad esplodere<br />
in un fragoroso e prolungato applauso finale.<br />
Un comportamento ammirevole per la soddisfazione<br />
della Dott.ssa Orlandini, del Dott. Gagliardi<br />
e degli insegnanti per questa esemplare prova<br />
di educazione, maturità, e sensibilità dimostrata<br />
dai loro ragazzi.<br />
la voce delle sezioni<br />
PAGINA 29<br />
Livorno.<br />
La platea<br />
di studenti.<br />
Torino ed il suo intenso 2011<br />
La Sezione torinese ha vissuto e convissuto attivamente<br />
il 2011, coincidente con i 150 anni dell’Unità<br />
d’Italia ed i 100 anni della Maglia Azzurra.<br />
Sempre invitata e presente alle attività istituzionali<br />
ed a quelle sportive svoltesi nella prima<br />
Capitale d’Italia. Il tutto senza trascurare i vari<br />
impegni associativi ed istituzionali. Tra queste la<br />
consegna del premio “Glorie dello Sport” allo studente<br />
liceale Andrea Macrì, che fino al 2008 si<br />
era interessato di agonismo solo marginalmente.<br />
In quell’anno il ragazzo fu colpito dal crollo di un<br />
controsoffitto, trovandosi successivamente paralizzato<br />
e su una sedia a rotelle.<br />
Uscito dall’Ospedale ha avuto la forza e la volontà<br />
di dedicarsi allo sport, sotto la tutela e l’aiuto<br />
del CIP, ed in particolare nella scherma e sulla<br />
pista di ghiaccio nella specialità “sledge<br />
baked”. Bruciando le tappe nel febbraio 2011 diveniva<br />
campione d’Europa per il ghiaccio e subito<br />
dopo, in primavera, era argento a squadre nei<br />
Mondiali CIP di scherma.<br />
Attualmente è già qualificato per le Paralimpiadi<br />
di Londra <strong>2012</strong>.<br />
Nell’occasione sono state premiate altre giovani<br />
speranze: Marianna Raccanello, otto anni, campionessa<br />
italiana di scacchi e Celestino Viotti Ra-<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Trieste. Il consiglio festeggia la Presidente Marisa<br />
Zambrini: Tizzoni, Montaleone, Lajola, Sommavilla,<br />
Bianchini.<br />
Torino. Il Presidente del Club di Scherma di Torino con<br />
Andrea Macrì ed i giovanissimi campioni Mila Maina e<br />
Federico Rosetti, alla loro sinistra Flavio Lajola.<br />
Torino. La campionessa di scacchi Marianna<br />
Raccanello con Tizzoni e Bianchini.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 30<br />
mus, nove anni, campione europeo di minimoto,<br />
entrambi tesserati, allevati ed allenati dal CUS<br />
Torino.<br />
E nell’insieme di questi aspiranti azzurri a pieno<br />
titolo, sono stati premiati anche Paola Lanzilotti<br />
(nuoto), Enrica Reusa (bocce) e la pattuglia di<br />
giovani pattinatori su ghiaccio composta da Felice<br />
Vurruso, Carola Ledda, Jacopo Nierop, Gaia<br />
Mazza e Greta Baldan, tutti “Under 11”. Saranno<br />
famosi? Non importa, per ora sono bravi. Questa<br />
è la sintesi di queste premiazioni.<br />
Udine e l’omaggio alla<br />
Maglia Azzurra<br />
Si è svolta con la numerosa partecipazione di<br />
atleti azzurri in attività, cui hanno fatto cornice i<br />
campioni di un tempo (Vincenzo Tondo, Mario<br />
Vecchiato, Luca Toso, Enzo Del Forno, Gigi De<br />
Agostini, Elena Schiavo, Enore Boscolo, Sergio<br />
Durazzano, Verginio Pizzali, Fides Romanin,<br />
Maurizio Siega...) la conviviale 2011 caratterizzata<br />
dai ricordi e dai rimpianti in omaggio ai 100<br />
anni della Maglia Azzurra.<br />
La serata, sotto la regia della segretaria Ornella<br />
e condotta con la consueta verve da Guido De Michielis,<br />
è stata anche l’occasione per la presentazione<br />
dei nuovi soci: Elena Cecchini, Dino Borgobello,<br />
Michele Pittacolo (ciclismo), Ivan Cudin ed<br />
Edmondo Codarini (atletica leggera) cui hanno<br />
fatto seguito la consegna dei riconoscimenti per i<br />
risultati ottenuti durante l’anno agonistico ad:<br />
Anna Incerti, Brunella del Giudice, Stefano Scaini,<br />
Marco Bortolato, Bozo Vuk, Lorenzo Povegliano<br />
(atletica leggera), Gilda Rovere e Matteo Medves<br />
(judo), Alice Mizzau (nuoto) ed ai tecnici Lucio<br />
Bloccardi ed Ernesto Zanetti.<br />
Il momento di più intensa partecipazione, tuttavia,<br />
è stato quando il Presidente sezionale Fau-
Udine. Il Prof. di Prampero,Il Presidente Anzil e Gianni<br />
Borta.<br />
stino Anzil ha dato luogo alla lettura del curriculum<br />
vitae del prof. Pietro Enrico di Prampero, fisiologo<br />
di fama mondiale, esperto di energetica<br />
della contrazione muscolare nella locomozione<br />
umana e di fisiologia in assenza di gravità, con ol-<br />
la voce delle sezioni<br />
tre trecento pubblicazioni sulle riviste scientifiche<br />
di ogni continente, e riconosciuto componente<br />
elitario della cultura universitaria italiana.<br />
Al prof. di Prampero insignito di recente della<br />
laurea honoris causa dall’Università slovena di<br />
Capodistria, è stato conferito il “Premio Gianni<br />
Borta” consistente in un quadro, di pregevole fattura,<br />
che il maestro di pittura mette, ogni anno<br />
generosamente, a disposizione dell’associazione.<br />
La motivazione: “Per i meriti acquisiti nel campo<br />
della scienza applicata allo sport, il C.D della sezione<br />
friulana dell’ANAOAI ha deliberato di conferire<br />
il Premio Gianni Borta al prof. P.E di<br />
Prampero rimarcandone l’aristocratica riservatezza<br />
complemento alla sua peculiare disponibilità<br />
sociale”.<br />
Alla fine un brindisi ben augurante con gli auspici<br />
del Presidente Nazionale Gianfranco Baraldi<br />
e dell’Assessore Provinciale allo Sport Mario<br />
Virgili. (FACJ)<br />
PAGINA 31<br />
Udine.<br />
Il C.D sezionale<br />
con i premiati.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
Pordenone ed il suo<br />
grande polo sportivo<br />
La nostra Sezione di Pordenone, per il tramite<br />
del Presidente Rampazzo e dell’alacre segretario<br />
Mazzon, ci ha segnalato un certo rammarico perché,<br />
dopo la solenne inaugurazione del Centro<br />
Polisportivo Comunale inaugurato nell’ottobre<br />
del 2010 non ne abbiamo dato più accenno. Accettiamo<br />
sportivamente il richiamo, dicendo che sul<br />
citato polo sportivo, intitolato al compianto arbitro<br />
internazionale di calcio Bruno De Marchi, non<br />
avevamo avuto più notizie. Riportiamo con piacere,<br />
ora per allora, ulteriori notizie, anche perché<br />
il magnifico impianto è ubicato nel Piazzale Atleti<br />
Olimpici e Azzurri d’Italia, di cui costituisce nobile<br />
entrata. Illustriamo, quindi, in stretta sintesi,<br />
cosa comprende la bellissima Cittadella.<br />
Cominciamo con il campo principale con tutti i<br />
servizi ed una accogliente tribunetta per il pubblico.<br />
Nelle adiacenze si trovano due campi auto-<br />
Pordenone.<br />
Ricordo della<br />
giornata<br />
inaugurale.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 32<br />
nomi, ma se necessario in continuità tra loro, riservati<br />
alla scuola calcio, quindi un campo di calcetto<br />
in erba sintetica di ultima generazione,<br />
completo di illuminazione e arredi.<br />
In riferimento alle altre discipline, vi sono tre palestre<br />
per sport indoor, segnatamente pallacanestro<br />
e pallavolo.<br />
Non manca inoltre una sala polifunzionale con<br />
150 posti per convegni, conferenze, lezioni, così<br />
come non manca una seconda sala ubicata nell’elegante<br />
fabbricato vicino agli uffici, tra i quali c’è<br />
la Sede della Sezione Arbitri di Pordenone. Ed<br />
ancora, per gli amanti dello jogging c’è un apposito<br />
percorso vita che attornia l’intero comprensorio.<br />
Infine, un elegante bar ed una accogliente reception.<br />
Il Centro utilizza pannelli solari termici,<br />
un elemento fondamentale per il fabbisogno energetico.<br />
Concludiamo con la domanda di rito:<br />
quante città di uguale o maggiore numero di abitanti<br />
possono vantare una struttura con area di<br />
96mila metri quadrati come il Centro Sportivo di<br />
Pordenone? Difficile trovare risposta.
Grosseto in Sala Consiliare<br />
Il grande impegno del Presidente della Sezione<br />
Sergio Angeletti e l’autorevolezza del Consigliere<br />
Nazionale Anna Maria Bonari, oltre all’affermato<br />
inserimento degli Azzurri grossetani nel contesto<br />
cittadino, hanno consentito l’ospitalità nella Sala<br />
Consiliare Comunale per una bella manifestazione<br />
svoltasi il 5 dicembre.<br />
È stato il modo migliore per concludere al meglio<br />
la celebrazione dei 100 anni della Maglia Azzurra.<br />
L’evento ha avuto come relatori il Segretario<br />
Generale ANAOAI Roberto Roberti ed il tre volte<br />
medaglia d’oro olimpica di tuffi Klaus Dibiasi.<br />
Alla presenza del Vicesindaco Paolo Borghi, del<br />
Presidente CONI Provinciale Alessandro Capitani,<br />
degli eccelsi Dirigenti sportivi Mazzai, Levi,<br />
Canuti e di azzurri, sportivi, militari e familiari<br />
è stato facile vedere la Sala Consiliare gremita al<br />
completo. Introduttore, presentatore, moderatore<br />
e commentatore è stato il giornalista Giancarlo<br />
Capecchi, che ha operato al meglio rendendo ancor<br />
più interessante l’evento.<br />
la voce delle sezioni<br />
Grosseto. Da destra: il C.N. ANAOAI Anna Maria<br />
Banchi Bonari, il Presidente Panathlon Club Emilio Lelli,<br />
il Coordinatore Sportivo MIUR Provincia di Grosseto<br />
Prof. Fabio Massai, il Dirigente Gianni Canuti.<br />
L’azzurro Roberti ha sintetizzato i 100 anni della<br />
Maglia Azzurra con dovizia di particolari, ovviamente<br />
di quelli più importanti, ricordando anche<br />
aneddoti simpatici di vita vissuta, rendendo un<br />
grande onore al simbolo dello sport italiano.<br />
Klaus Dibiasi, dopo la proiezione di un filmato<br />
che sintetizzava le sue tre medaglie d’oro: quelle<br />
PAGINA 33<br />
Grosseto.<br />
Da sinistra: il<br />
Presidente Sergio<br />
Angeletti, Klaus<br />
Dibiasi, il<br />
Vicesindaco Paolo<br />
Borghi, il Segretario<br />
ANAOAI, Gen.<br />
Roberti e il<br />
Presidente del<br />
CONI Provinciale<br />
Alessandro<br />
Capitani.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
la voce delle sezioni<br />
di Messico 1968, di Monaco 1972 e di Montreal<br />
1976 è stato il vero protagonista della giornata.<br />
Ha sempre risposto con proprietà di linguaggio,<br />
moderato come il suo carattere. Il tutto con cortese<br />
disponibilità, tanto da far sembrare semplici le<br />
sue fantastiche evoluzioni aeree dalla piattaforma<br />
di dieci metri prima dello splash in acqua.<br />
In sintesi, un grande successo di cui Anna Maria<br />
e Sergio possono andare fieri<br />
Cremona e il figlio del Po<br />
Riceviamo e pubblichiamo notizie relative al Caimano<br />
del Po Maurizio Cozzoli. Per i 100 anni della<br />
nostra gloriosa Maglia Azzurra, il “Caimano” Maurizio<br />
Cozzoli ha portato a termine la traversata del<br />
Golfo del Tigullio, compiuta nel tempo di 2h e 53’.<br />
Dopo la traversata sul molo di Chiavari ha ricevuto<br />
una targa ricordo dalla campionessa mondiale di<br />
arti marziali Arianna Romano.<br />
A novembre ha ricevuto la “Melvin Jones Fellow”<br />
dal Governatore del Distretto 108/IB3 Adriana<br />
Cortinovis Sangiovanni. Trattasi della più alta<br />
onorificenza che il Lions Internazionale conferisce<br />
ad uno dei propri soci.<br />
Il prestigioso riconoscimento gli è stato consegnato<br />
dopo la relazione tenuta<br />
presso il Lions “Lodi Europea”<br />
lo scorso 20 novembre.<br />
Titolo della relazione è stato<br />
“Esperienze natatorie, filosofiche,<br />
spirituali e musicali di<br />
un maratoneta dell’acqua,<br />
nell’acqua e con l’acqua”. La<br />
Cremona. Maurizio Cozzoli<br />
insignito della “Melvin Jones<br />
Fellow”, la più alta onorificenza<br />
che il Lions Internazionale<br />
conferisce a un socio Lions.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 34<br />
Cremona. Il CN Cozzoli sul molo di Chiavari riceve una<br />
targa dalla campionessa mondiale di arti marziali<br />
Arianna Romano per la traversata del Golfo del Tigullio.<br />
con lui il fratello Vittorio e il pilota dell’imbarcazione.<br />
motivazione dell’onorificenza è stata per i messaggi<br />
umanitari, sociali e spirituali che Cozzoli conferisce<br />
da anni alle sue traversate natatorie. Con l’occasione<br />
comunichiamo che su proposta del Prefetto<br />
di Cremona, Tancredi Bruno di Clarafond, il 27 dicembre<br />
2011 il Presidente della Repubblica ha insignito<br />
Cozzoli dell’onorificenza di Cavaliere della<br />
Repubblica Italiana per i meriti sportivi.<br />
Un riconoscimento che il Consigliere Nazionale<br />
Cozzoli ha voluto dedicare alla nostra benemerita<br />
Associazione.
Bergamo premia<br />
Lo scorso 7 dicembre 2011, come ogni fine anno, gli<br />
Azzurri di Bergamo si sono incontrati per la consueta<br />
Festa degli Auguri presso il Ristorante Hotel<br />
UNA dove sono stati premiati giovani talenti emergenti<br />
e per la consegna del Premio alla Carriera a<br />
Pierluigi Pizzaballa. Molti gli Azzurri presenti in<br />
sala tra i quali il pluricampione del mondo di motociclismo<br />
Carletto Ubbiali, il nostro Presidente Nazionale<br />
Gianfranco Baraldi, il Presidente Provinciale<br />
Vincenzo Guerini, il Presidente del CONI Provinciale<br />
Valerio Bettoni oltre alle Autorità di spicco<br />
della vita sportiva e giornalistica locale.<br />
Sono stati premiati giovani atleti che hanno conseguito<br />
importanti risultati a livello nazionale e internazionale<br />
nella stagione agonistica appena conclusa:<br />
Giulio Anesa e Hassane Fofana per l’atletica<br />
leggera rispettivamente nel lancio del disco e nella<br />
corsa m. 110 ad ostacoli – Alessandro Pezzoli nel<br />
pattinaggio su ghiaccio – Andrea Locatelli nel motociclismo…<br />
tutti campioni italiani nelle rispettive<br />
categorie – inoltre Kevin Ceccon, astro nascente<br />
dell’automobilismo e vincitore del campionato<br />
d’Europa GP assoluto e Under 21, prossimo al debutto<br />
in Formula uno.<br />
Il momento clou della serata è stata la consegna del<br />
Premio alla Carriera anno 2011 a Pierluigi Pizzaballa,<br />
nato a Bergamo il 14/09/1939, calciatore portiere.<br />
Dire ancora oggi “Pizzaballa” è sinonimo di<br />
portiere di calcio e bergamasco doc. Il connubio è<br />
perfetto sia perché richiama la fucina di campioni<br />
quale è la squadra dell’Atalanta e la tenacia che ci<br />
contraddistingue ovunque. La carriera inizia a 19<br />
anni quando passa dal Verdello (squadra di promozione<br />
che fa capo a Don Antonio Andreoletti e al Dr.<br />
Brolis) all’Atalanta dove rimane fino al 1966, contribuendo<br />
alla conquista della Coppa Italia nel<br />
1963. Viene convocato per l’Olimpiade di Tokio nel<br />
1964 ma, all’ultimo momento, la squadra Italiana<br />
non viene iscritta per eccesso di professionismo. Gli<br />
viene comunque assegnato il Premio Combi quale<br />
miglior portiere della stagione. Nel 1966 partecipa<br />
la voce delle sezioni<br />
come secondo portiere ai Mondiali in Inghilterra<br />
dove vive un’esperienza sportiva negativa per l’inaspettata<br />
eliminazione da parte della Korea, ma acquisisce<br />
quella capacità personale di continuare a<br />
crescere e ad imparare. Nello stesso anno passa alla<br />
Roma fino al 1969 per poi approdare al Verona<br />
Hellas sino al 1973. Viene quindi aggregato al Milan<br />
per altre tre stagioni e ritorna definitivamente<br />
a Bergamo all’Atalanta dove giocherà con la stessa<br />
agilità e bravura sino al 1980, all’età di 41 anni. A<br />
conferma del Campione a tutto tondo, nel 1978 gli<br />
viene assegnato l’ambito premio Turani, riconoscimento<br />
che va all’atleta di grande valore e all’uomo<br />
di alto profilo etico-sportivo. Rimane nello staff societario<br />
per altri dieci anni quale responsabile del<br />
settore giovanile (uno dei più qualificati d’Italia)<br />
dove porta la sua grande esperienza a favore dei<br />
giovani calciatori esaltandone le specifiche peculiarità<br />
nel rispetto della filosofia del singolo atleta. Attualmente<br />
insegna calcio all’Aurora Seriate con lo<br />
stesso entusiasmo di quando scendeva in campo.<br />
Una curiosità: era davvero così rara la figurina di<br />
Pizzaballa nell’album Panini? Ovviamente sì, perché<br />
le raccolte risultavano incomplete in quanto<br />
mancava la numero uno che corrispondeva al portiere<br />
della squadra dell’Atalanta, prima in ordine<br />
alfabetico. Oggi ricorda con allegria questo aneddoto<br />
e l’amicizia con tanti giocatori che hanno fatto la<br />
storia del calcio italiano. Nell’incontro presso la nostra<br />
Sede della Cittadella dello Sport, abbiamo conosciuto<br />
un personaggio schivo e fortemente dedicato<br />
all’insegnamento giovanile non solo con la specifica<br />
“Scuola Calcio” ma anche delle regole e del<br />
buon vivere con gli altri. In altri termini gli piace<br />
insegnare l’educazione e il rispetto per chi ci sta accanto.<br />
Un altro punto a suo favore è il ricordo dell’incontro<br />
che definisce “fortunato” con il suo allenatore –<br />
Carlo Ceresoli – portiere dell’Italia Mondiale di<br />
Pozzo. Di lui dice “è stato un grande maestro e con<br />
lui la maturazione è stata completa”.<br />
È con grande soddisfazione che abbiamo l’onore di<br />
riconoscere all’Azzurro Pierluigi Pizzaballa il Premio<br />
alla Carriera anno 2011.<br />
PAGINA 35<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
Amici da ricordare<br />
REDAZIONE<br />
Ricordo di due campioni<br />
Riccione, marzo 2005. Il campione olimpico di Roma<br />
’60 Livio Berruti consegna il Premio Prestigio ed<br />
Esempio ad Arturo Carpaneda.<br />
LUIGI ARTURO CARPANEDA<br />
L’anno 2011 ci ha portato via un altro grande dello sport<br />
e soprattutto un caro amico di vecchia data dell’Associazione:<br />
Luigi Arturo Carpaneda.<br />
Era nato a Milano il 25 novembre 1923, dedicandosi in<br />
parallelo con gli studi alla scherma, segnatamente nel<br />
fioretto. Gradatamente vinceva i titoli italiani di categoria<br />
fino al 1953, quello assoluto Azzurro nel ’53 e nel<br />
’54, l’anno successivo è campione mondiale a squadre ed<br />
all’Olimpiade di Melbourne ’56 vince il titolo olimpico.<br />
Dopo una lunga serie di successi termina l’agonismo<br />
schermistico all’Olimpiade di Roma ’60 con una eccellente<br />
medaglia d’argento.<br />
Nel frattempo, laureatosi in architettura pur rimanendo<br />
eccellente dirigente della scherma, si dedica alla vela.<br />
Con le sue barche “Botta dritta 2” e “Botta dritta 3”, di<br />
chiaro indirizzo schermistico. Nel 1984 vince a Trieste il<br />
Mondiale classe 3/4 Ton. Continua a raccogliere successi<br />
fino al 1998, compresa la “Sardinia Cup” con “Botta<br />
dritta 6”.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 36<br />
La sua passione e competenza lo portano all’incarico di<br />
Team Manager della Squadra Italiana Admiral’s Cup per<br />
quattro anni. Negli ultimi anni era diventato apprezzato<br />
Direttore Agonistico del Consorzio “Mascalzone Latino”.<br />
Sempre vicino alla nostra Associazione, amava dire:<br />
“prima sono Azzurro e ne sono fiero, poi Medaglia d’Oro<br />
e ne sono contento” e lo ha sempre dimostrato.<br />
WALTER BONATTI<br />
Il numero di fine anno della nostra rivista era già stato<br />
chiuso quando il grande alpinista e nostro socio Walter<br />
Bonatti ci ha lasciato ad 81 anni.<br />
Lo ricordiamo su queste pagine soprattutto per far conoscere<br />
e per ricordare la grandezza delle sue imprese, rammentando<br />
altresì, che nel 1994 la nostra Associazione gli<br />
aveva assegnato il “Premio Prestigio ed Esempio”, nel<br />
corso dell’Assemblea Nazionale svoltasi a Cattolica.<br />
Bellaria, maggio 2001. Il Presidente Onorario Fiorenzo<br />
Magni consegna il Premio Prestigio ed Esempio a<br />
Walter Bonatti.
Nato a Bergamo il 22 giugno 1930, dopo le prime esperienze<br />
giovanili sulle Prealpi Orobiche, a 19 anni era già<br />
scalatore provetto.<br />
Al riguardo, riportiamo di seguito la sintesi delle sue imprese,<br />
così come pubblicata sul libro delle Medaglie d’Oro<br />
al Valore Atletico, medaglia assegnatagli dal CONI nel<br />
1965.<br />
Appassionato di montagna ottiene una serie di risultati di<br />
rilievo percorrendo delle nuove strade e riprovandone altre<br />
tutte di difficoltà del sesto grado e del sesto superiore.<br />
Nel ’49 Dolomiti di Brenta, Croz dell’Altisse, Pizzo Badile<br />
(parete nord-ovest) Aiguille Npoire de Peuterey (parete<br />
ovest), Grandes Jorasses (parete nord). Dolomiti di<br />
Brenta cima Campiglio orientale (parete sud-ovest). Nel<br />
Gli altri amici<br />
MARIO NAI OLEARI<br />
(Atletica leggera - Sez. di Pavia)<br />
Lunedì 21 novembre 2011 all’età di 89 anni è deceduto<br />
il decano degli Azzurri della nostra Sezione.<br />
Aveva vestito la Maglia Azzurra nel dopoguerra dal<br />
1946 al 1951. Il suo curriculum sportivo è importante.<br />
Nel 1945 è campione italiano di 2° categoria nel 100 mt.<br />
Nel 1948 e nel 1949 con la casacca dell’Unione Sportiva<br />
Milanese vince il Titolo Italiano Assoluto nella<br />
4x100. Passa poi alla Pro Patria di Busto Arsizio dedicandosi<br />
anche al salto in lungo, specialità con la quale<br />
nel 1951 vince il titolo italiano.<br />
A 32 anni abbandona l’attività agonistica ed intraprende<br />
la via imprenditoriale. Successivamente gli fu conferita<br />
l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale per Meriti Sportivi.<br />
Ciao Mario, hai lasciato un grande vuoto nella nostra<br />
Sezione alla quale eri legatissimo.<br />
GIUSEPPE MARCUCCI<br />
(Lotta - Sez. di Ravenna)<br />
Sul finire del 2011 è improvvisamente venuto a mancare<br />
all’età di 76 anni l’Azzurro Giuseppe Marcucci (per<br />
tutti Pippo). Pluri-campione di Lotta Greco-Romana<br />
nella categoria dei pesi Massimi aveva molteplici volte<br />
vestito la Maglia Azzurra costituendo perno fisso della<br />
Nazionale Italiana negli anni 1960-1970. Atleta del C.A.<br />
amici da ricordare<br />
’50: Cengalo (spigolo nord), Punta Sant’Anna (spigolo<br />
sud). Nel ’51: Gran Capoucin (parete est). Nel ’53: cima<br />
ovest di Lavaredo (parete nord). Prima invernale cima<br />
grande di Lavaredo (parete nord). Cervino cresta di Furgen,<br />
Torrione Fiorelli, Cima di Zoc, Picco Amedeo, Colle<br />
del Peuterey, Piz Palu (parete nord), scalata del Drus in<br />
solitaria. Nel ’54 partecipa alla spedizione Desio che<br />
conquista con Lacedelli e Compagnoni il K2. Nel ’57<br />
cerca di conquistare il Cerro Torres nelle Ande, si ferma<br />
a metà, ma ci riesce l’anno dopo quando con Cassin partecipa<br />
anche ad una spedizione himalaiana. Nel ’63 scala<br />
la parete nord Grand Jorasses in invernale, nel ’65 la<br />
prima diretta assoluta e solitaria del Cervino. Ha pubblicato<br />
inoltre diversi libri.<br />
Faenza - Sez. Lotta, dopo diversi titoli, aveva migrato<br />
per motivi di lavoro a Modena dove aveva risieduto per<br />
anni e nel contempo faceva parte della squadra di lotta<br />
del FIAT-Torino, vincendo anche per questa società diversi<br />
titoli Nazionali.<br />
Da pochi anni ritornato nella sua città natale (Faenza),<br />
aveva deciso di essere socio ANAOAI per la Sezione di<br />
Ravenna, in quanto aveva ritrovato i vecchi amici con<br />
cui trascorrere ore liete e conviviali.<br />
Gli amici rimasti lo rimpiangono, per la sua modestia, la<br />
sua bontà e la sua generosità. (R.B.)<br />
DIEGO BOSIS<br />
(Motociclismo - Sez. di Bergamo)<br />
Il mese di febbraio ci ha portato via il grande motociclista,<br />
specialità trial, Diego Bosis.<br />
Nato a Bergamo nel 1967, a 17 anni debuttava nella nazionale<br />
della particolare disciplina, cominciando ad ottenere<br />
successi in campo nazionale ed internazionale. In<br />
tre anni raggiungeva 12 podi mondiali, finché nel 1987<br />
conquistava il primo titolo assoluto.<br />
Nello stesso anno si arruolava nella Polizia di Stato, divenendo<br />
il miglior specialista italiano di tutti i tempi.<br />
Riuscendo a coniugare carriera e sport, dopo aver gareggiato<br />
al meglio fino al 1995, diveniva Ispettore responsabile<br />
del Centro Sportivo Motociclistico delle “Fiamme<br />
PAGINA 37<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong>
amici da ricordare<br />
Oro”, carica che tuttora ricopriva. La sua morte a poco<br />
più di 44, a causa di un improvviso ictus mentre si recava<br />
al lavoro, non consente motivo, però farà ricordare un<br />
grande atleta, un fedele servitore dello Stato, un uomo<br />
eccellente.<br />
Nell’esprimere il sincero cordoglio alla famiglia aggiungiamo<br />
la nostra mestizia.<br />
Ciao Diego, ci mancherai tanto.<br />
LIVIO FABIANI<br />
(Pallacanestro - Sez. di Trieste)<br />
Nato a Trieste nel 1924, cresciuto nel fertile vivaio bianco-celeste<br />
della Società Ginnastica Triestina fino dal<br />
1941, a conclusione della guerra, con un gruppo di giocatori<br />
triestini, fra cui Cesare Rubini, ha dato vita all’Olimpia<br />
di Milano. Nel gennaio 1948 ha fatto parte della<br />
Nazionale azzurra nell’incontro internazionale con la<br />
Francia svoltosi a Parigi. Tornato a Trieste con la stagione<br />
’48-49 ha giocato in serie A nelle file della Società<br />
Ginnastica Triestina fino al 1954.<br />
Consigliere della Ginnastica Triestina e della Fidal, quale<br />
dirigente sportivo è stato uno dei fondatori della Pallacanestro<br />
Trieste.<br />
ALESSANDRO NATI<br />
(Vela - Sez. di Roma)<br />
Il 15 dicembre scorso è deceduto, stroncato da un male<br />
inesorabile, dopo un anno di sofferenze, Alessandro Nati,<br />
nostro socio per alcuni meriti acquisiti nella vela da<br />
giovanissimo.<br />
Successivamente, coniugando lavoro e sport, aveva ricoperto<br />
molteplici cariche sia in ambito associativo, sia nel<br />
contesto nazionale. Presidente fondatore della Sezione<br />
di Roma-Eur, era diventato Presidente Regionale dell’ANAOAI.<br />
Nel contesto nazionale era stato eletto Presidente dell’Associazione<br />
Benemerita Comitato Nazionale Fair<br />
Play; Presidente del Panathlon di Roma e successivamente<br />
Governatore del Panathlon dell’Italia Centrale.<br />
Contestualmente aveva ricoperto cariche di Presidente<br />
di Società, quali Hockey Roma, Pallamano femminile<br />
Agrileasing e Pallavolo Algida. Incarichi di cui spesso<br />
era stato sponsor personale. Per tutto ciò il CONI gli<br />
aveva assegnato la Stella d’Oro al Merito Sportivo.<br />
Ha lasciato un vuoto nello sport romano. Alla consorte<br />
Irene e ai figli Daniele e Jasmine il sincero cordoglio<br />
dell’Associazione e di “Magliazzurra”.<br />
<strong>MAGLIAZZURRA</strong> 1-<strong>2012</strong> PAGINA 38<br />
ROBERTO STROPENI<br />
(Canottaggio - Sez. di Lecco)<br />
È deceduto a 64 anni Roberto Stropeni che era stato il<br />
canottiere di Lecco per antonomasia. Cresciuto nella<br />
prolifica ed affermata Canottieri “Moto Guzzi”, si era<br />
messo in luce fino dal 1965 ai campionati italiani juniores,<br />
nel “due con”. Terminato il servizio militare tornava<br />
alla “Moto Guzzi”, che purtroppo aveva diminuito il suo<br />
impegno e la fama di cui godeva nel canottaggio.<br />
Forse demotivato da queste vicende Stropeni gradatamente<br />
lasciava l’agonismo, dove aveva già dato tanto e<br />
avrebbe potuto continuare ad affermarsi, dedicandosi al<br />
lavoro. Quelli del Lario lo rimpiangono tutti come atleta<br />
e come uomo e anche noi di “Magliazzurra” ci uniamo<br />
al cordoglio per la crudele perdita.<br />
BIANCA LOKAR<br />
(Nuoto - Sez. di Trieste)<br />
È deceduta Bianca Lokar, nome storico dello sport triestino,<br />
il riferimento è al nuoto. Nata il primo novembre<br />
1915, aveva dominato lo stile libero per quattro anni<br />
consecutivi, 1935, 1937, 1938, 1939, come campionessa<br />
italiana dei cento metri.<br />
Continuando l’egemonia delle ondine triestine che nei<br />
cinque anni precedenti avevano vinto lo stesso titolo:<br />
quattro volte con la Sulligo e nel 1935 la Ruzzier.<br />
E tanto per rimanere nelle acque della città, la superiorità<br />
continuava negli anni successivi con Romana Calligaris<br />
e la Gamacchio.<br />
Nel ricordarle insieme abbiamo inteso rendere omaggio<br />
alle grandi ondine triestine di cui Bianca Lokerx è stata<br />
la vessillifera di un’epoca storica.<br />
GIANAMBROGIO CREVENNA<br />
(Onorario - Sez. di Bergamo)<br />
Il 21 gennaio scorso è deceduto a 70 anni il caro amico<br />
Gianambrogio Crevenna, apprezzato Socio Onorario<br />
della Sezione orobica.<br />
Uomo di sport e di valore era stato schermidore P.O. per<br />
l’Olimpiade di Messico ’68. Poi si era dedicato al volo a<br />
vela ed all’equitazione e da buon bergamasco era stato<br />
uno scalatore seimilista. Nel lavoro era stato Direttore<br />
del Personale della grande “LEGLER”, nonché Direttore<br />
Generale e Presidente della Casa di riposo “GLENO”<br />
di Bergamo. La sua poliedricità sportiva ed il lavoro non<br />
lo hanno portato alla Maglia Azzurra. Ma lui nell’Associazione<br />
era più che un Azzurro. Ciao amico. (G.B.)
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