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Papa Ratzinger - Flash Magazine

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necessità.” Nella stessa ordinanza il Prefetto<br />

Maddaloni ha comunicato che “Per<br />

qualsiasi eventuale emergenza che si potesse<br />

venire a creare, sarebbe stato possibile<br />

contattare il comando della polizia<br />

locale tel. 0775.442011 e quelli del centro<br />

operativo della Protezione civile<br />

0775.447280 e 0775.449478.” E qui inizia<br />

il dramma! I numeri su citati sono stati incontattabili<br />

creando nei giorni successivi<br />

un vero panico. Anche l’alta Ciociaria è interessata,<br />

già da questo giorno, ad un’ abbondante<br />

nevicata. A Filettino, Trevi nel<br />

Lazio, Piglio si sono accumulati 30 centimetri;<br />

il traffico è diventato indicibile e<br />

molti i mezzi traversati con alberi pericolanti<br />

appesantiti dalla neve. C’è da dire che<br />

i mezzi dell’Amministrazione provinciale<br />

sono entrati in azione un po’ dovunque venivano<br />

richiesti. Ad Anagni la neve è caduta<br />

abbondante nelle prime ore del<br />

mattino in località San Filippo, mettendo<br />

in difficoltà molti automobilisti e scoraggiando<br />

i commercianti di svolgere il mercato<br />

settimanale. Gli interventi dei<br />

La Ciociaria, il Basso Lazio e la neve<br />

carabinieri, provvedendo allo spargimento<br />

di sale hanno evitato il peggio<br />

agli automobilisti rimasti fermi sul<br />

posto.<br />

Il maltempo nel Basso Lazio.<br />

Molti comuni montani del Cassinate<br />

sono stati presi nella morsa del flagello<br />

bianco. Ben 50 centimetri di neve sono<br />

caduti su Acquafondata.<br />

Dov’è finita l’unità di crisi nel Cassinate<br />

per fronteggiare l’emergenza<br />

neve? La viabilità ko, black out, contrade<br />

e frazioni isolate, trasporti pubblici<br />

interrotti, telefoni in tilt. Insieme al comune<br />

di Acquafondata, quelli di Terelle,<br />

di Vallerotonda, Viticuso e Belmonte<br />

hanno vissuto una giornata a dir poco difficile.<br />

Neanche i morti hanno avuto pace!<br />

Nonna Raffaella, centenaria, se ne andata e<br />

il funerale è stato trasferito dalla chiesa di<br />

Santa Maria Assunta, rimasta isolata per<br />

neve, a quella di Santa Maria Addolorata,<br />

così i familiari hanno potuto partecipare al<br />

funerale di “trasferta”. Questo è successo a<br />

Terelle. Inizia in questo paese il calvario.<br />

In località Gariglia, piccola frazione di Terelle,<br />

un cavo elettrico è stato tranciato<br />

dalla caduta di un albero a causa della forte<br />

nevicata. Pertanto l’erogazione dell’energia<br />

elettrica è stata interrotta lasciando il<br />

paese al freddo. A Viticuso sono caduti ben<br />

60 centimetri di neve e le contrade sono rimaste<br />

bloccate ed isolate. Gli spazzaneve<br />

sono entrati in azione ma la situazione è<br />

apparsa critica. Gli stessi mezzi provinciali<br />

non hanno potuto pienamente prestare la<br />

loro opera. Le strade sono rimaste impraticabili<br />

e il servizio di trasporto pubblico è<br />

rimasto bloccato. Anche qui è iniziato il<br />

black out, nonostante gli sforzi da parte dei<br />

tecnici dell’Enel. Primi fiocchi a Sora e<br />

Valcomino. Il sindaco Tersigni, ha disposto<br />

la chiusura delle scuole e la Protezione civile<br />

e quelli dell’associazione “La Selva”<br />

hanno sparso sale sulle strade per evitare<br />

che il gelo delle ore notturne lasciasse isolate<br />

le famiglie del posto.<br />

SORA<br />

Nei giorni successivi Sora è stata teatro di<br />

grossi disagi. Centinaia di abitanti sono rimasti<br />

senza energia elettrica né acqua; c’è<br />

chi per bere, cucinare, lavarsi ha dovuto<br />

raccogliere la neve e scioglierla sul fuoco.<br />

Scene d’altri tempi! Ma sullo sfondo c’è<br />

un coro di polemiche e disagi lamentati.<br />

L’ospedale è rimasto senza energia elettrica<br />

e si è dovuto ricorrere a trasportare<br />

due gruppi elettrogeni. C’è da sottolineare<br />

che il sindaco Tersigni è stato in prima<br />

linea nei soccorsi insieme ai consiglieri comunali,<br />

ai tecnici dell’Enel e dell’Acea,<br />

oltre le forze dell’ordine e la Polizia locale.<br />

Il motto: “Tutti per uno, uno per tutti.” In<br />

una sua dichiarazione a noi della stampa:<br />

“Stiamo svolgendo il nostro ruolo con la<br />

massima urgenza verso quei nuclei familiari<br />

ancora isolati con la consegna di medicinali<br />

e generi alimentari. Ci sono<br />

squadre all’opera per trasportare dializzati<br />

e per assistere persone sotto terapia.<br />

Abbiamo allestito una scuola come centro<br />

di raccolta e distribuzione di beni di prima<br />

necessità, oggi è arrivato l’esercito. (5 febbraio)<br />

Quali sono, Sindaco, le aree più<br />

colpite? “Sono quelle di San Vincenzo<br />

Ferreri, Valleradice, Forcella, Compre<br />

Alte. Purtroppo, in questa ultima zona, è<br />

ancora emergenza: c’è un muro di neve di<br />

tre chilometri e dall’altra parte abitano<br />

oltre trenta famiglie isolate da giorni.”<br />

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