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Dicono che gli uomini hanno nemici da<br />
abbattere in gioventù e mon<strong>di</strong> da <strong>di</strong>fendere<br />
in tarda età. A questa regola fanno<br />
eccezione i <strong>di</strong>avoli che sono creature<br />
irregolari. Sfugge soprattutto alle norme<br />
valide per gli uomini normali un <strong>di</strong>avolo<br />
colorato. Il <strong>di</strong>avolo quando è rosso, come il<br />
nostro, l'ad<strong>di</strong>o alle armi<br />
non lo darà mai.
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 02
UNA STORIA<br />
TOTÒ<br />
CHE NON<br />
DISPERSE<br />
IL SEME<br />
Un tempo nella Locride si<br />
peccava <strong>di</strong> meno, la terra<br />
era già un inferno e i suoi<br />
abitanti tendevano a evitarsi quello<br />
eterno. Il seme non lo si <strong>di</strong>sperdeva<br />
quasi mai e ogni notte nei<br />
talami si celebrava il rito della fertilità.<br />
Totò aveva come unica ricchezza<br />
le braccia, un proletario<br />
vero, orfano <strong>di</strong> madre per compensare<br />
tale mancanza avrebbe<br />
voluto una figlia. Nina la moglie<br />
gliene consegnò <strong>di</strong>eci in vent’anni,<br />
<strong>di</strong>eci belle rosee e floride vite rosa<br />
che impalli<strong>di</strong>rono in fretta sfiorendo<br />
irrime<strong>di</strong>abilmente nello spazio<br />
<strong>di</strong> una settimana. Più gliene morirono<br />
è più Totò ne fabbricò, muovendo<br />
instancabilmente gona<strong>di</strong> e<br />
braccia. <strong>La</strong>vorava duro, vendendo<br />
a giornata i suoi muscoli a sollevare<br />
le zolle dei ricchi per risparmiare<br />
il tanto necessario ad alzar su la<br />
prole ambita. Quasi si arrese Totò<br />
quando anche il ventre coniugale<br />
apparve sfiorire. <strong>La</strong> speranza<br />
rinacque allorché le braccia lo<br />
portarono nelle terre <strong>di</strong> un tale<br />
quasi me<strong>di</strong>co oltre che ricco. Anzi<br />
quasi veterinario, poiché aveva<br />
stu<strong>di</strong>ato la cura degli animali mollandola<br />
a pochi esami dalla laurea.<br />
Lo pseudo dottore rivelò a Totò<br />
una verità brutale, soffiandogliela<br />
in faccia senza dolcezza. “Le<br />
donne sono come le mucche, se<br />
hanno il latte avvelenato ammazzano<br />
i figli”. Totò comprese e<br />
ritentò a fabbricare figli. Con sua<br />
somma sorpresa il ventre della<br />
moglie ri<strong>di</strong>venne colmo. Totò per<br />
nove mesi zappò senza posa e<br />
quando il giorno giunse strappò la<br />
figlia alla madre e l’attaccò a una<br />
mammella <strong>di</strong> gomma piena del<br />
latte della mucca che col sudore<br />
dei muscoli si era comprato. <strong>La</strong><br />
figlia non sfiorì al settimo giorno<br />
né al settimo anno. Crebbe e<br />
<strong>di</strong>venne madre.. si un tempo si<br />
peccava <strong>di</strong> meno nella Locride, si<br />
lavorava sodo e grazie a un pazzo<br />
che vendeva braccia e cullava<br />
sogni Le Chevalier ogni settimana<br />
vi rifila una favola.<br />
Le Chevalier<br />
CAR ARTOLINE TOLINE PER LA PAD PADANIA<br />
ANIA * <strong>di</strong> Antonio Calabrò<br />
Le notizie più lette della<br />
settimana su larivieraonline.com<br />
1) CHI È L’UOMO PIÙ SEXY DELLA LOCRIDE<br />
2) LA SOLIDARIETÀ DI ANTONIO FERRERI A RITORTO<br />
3) BOVALINO, TOCCARE LA NOSTRA GENTE È REATO<br />
4) LOCRI L’ELISOCCORSO PUÒ ASPETTARE<br />
5) L’INCENDIO CHE ACCESE IL CUORE DI BOVALINO<br />
6) IL NOSTRO TIFO PER LA PROCURA DI REGGIO<br />
7) GIÙ LE MANI DAGLI EROI DEL NOSTRO TEMPO<br />
Dati larivieraonline.com<br />
CAPO VATICANO<br />
Quattro scogli <strong>di</strong><br />
bellezza e<br />
un’infarinata <strong>di</strong><br />
ombrelloni sgargianti. Un<br />
fondale <strong>di</strong> rocce e polpi e<br />
ricci e granchi che si<br />
contendono il loro sole<br />
tremolante, l’armonia <strong>di</strong><br />
baie simmetriche rifugio <strong>di</strong><br />
Nerei<strong>di</strong>. Capo Vaticano,<br />
smeral<strong>di</strong> fusi tra promontori<br />
calabri.<br />
Trenitalia, nuovi orari e nuove corse<br />
Dal 10 Giugno entreranno in<br />
vigore i nuovi orari per i<br />
treni delle Ferrovie dello<br />
Stato. Come già annunciato sono<br />
state soppresse numerose corse che<br />
viaggiavano da e per Reggio<br />
Calabria. Nella nota <strong>di</strong>ffusa da<br />
Trenitalia si sottolinea però che<br />
saranno ripristinate due rotte notturne:<br />
una è quella che da Palermo<br />
(12.39) andrà a Milano (10.45), e<br />
viceversa, passando per la costa tirrenica;<br />
la seconda è quella che percorrendo<br />
la dorsale Jonica collegherà<br />
Reggio Calabria (21.30) a<br />
Milano (14.10), e Milano (15.45) a<br />
Reggio (8.05). Non ci resta che<br />
vedere quali saranno i risultati <strong>di</strong><br />
questa nuova politica aziendale<br />
sulla vita dei pendo lari calabresi.<br />
LE COLONNE DI ERCOLE<br />
ANTONIO BIONA COMMISSO<br />
E I VERMI DI FACEBOOK<br />
Desaparecidos: né vivi<br />
né morti, semplicemente<br />
scomparsi. Da<br />
Facebook.<br />
Ingenuo Facebook che si era<br />
illuso che amici non si nasce<br />
ma si <strong>di</strong>venta. Un fallimento.<br />
Dalla sua agenda oggi mancano<br />
una decina <strong>di</strong> persone.<br />
Razza locridea. Ceppo leporide:<br />
madre coniglia, padre<br />
lepro pezzato. Cagasotto.<br />
L’operazione “Falsa Politica”<br />
ha fatto danni anche al capo<br />
dei capi dei social network.<br />
Ma c’è un comune denominatore<br />
che sgama i neofuggitivi:<br />
L’amicizia col detenauta<br />
Antonio Biona Commisso,<br />
contemporaneamente nel carcere<br />
<strong>di</strong> Reggio e su facebook.<br />
L’ex assessore all’ambiente del<br />
governo Figliomeni, colui che<br />
ha detto no a Giuseppe il<br />
Mastro, è un amico troppo<br />
pericoloso per chi è abituato a<br />
strisciare e non a camminare a<br />
testa alta. Schiene lisce. Di<br />
questi tempi il mouse brucia.<br />
Un click può trasformarsi in<br />
associazione esterna? Una<br />
con<strong>di</strong>visone in affiliazione?<br />
Un mi piace in ergastolo?<br />
Scriveva un grande Dj nel suo<br />
<strong>di</strong>ario da Alcatraz: «Come<br />
vermi siamo già alla tesi <strong>di</strong><br />
laurea, come uomini alle elementari»<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 03
Parlando<br />
<strong>di</strong>...<br />
ATTUALITÀ<br />
NORDICI & SUDICI<br />
DI GIOACCHINO CRIACO<br />
A lezione dai Sacco <strong>di</strong> Bovalino<br />
«Noi abbiamo ripreso a<br />
lavorare...». E l’hanno fatto<br />
subito appena si sono spente<br />
le fiamme che hanno<br />
<strong>di</strong>strutto il Beach Side.<br />
<strong>La</strong>vorare per ricostruire,<br />
per dare vita a un progetto<br />
che non si può fermare.<br />
<strong>La</strong>vorare senza piangersi<br />
addosso, senza far polemica,<br />
senza strepiti e vittimismo.<br />
<strong>La</strong>vorare, i Sacco ci<br />
hanno dato una lezione,<br />
senza protervia, senza accusa.<br />
Hanno detto<br />
grazie a tutti<br />
quelli che per la<br />
prima volta li<br />
incoraggiano<br />
alla luce del sole,<br />
li incitano a voce<br />
alta, pubblicamente.<br />
Noi pubblicamente<br />
li<br />
ringraziamo,<br />
loro e i ragazzi che gli stanno<br />
intorno. Questa è la<br />
nostra gente, quella che ci<br />
piace, che mostra la crudeltà<br />
della nostra terra ma<br />
continua ad amarla senza<br />
sputargli addosso. Il loro<br />
messaggio è limpido, semplice.<br />
Niente polemiche,<br />
niente muri alzati. No alla<br />
cultura del nemico ma braccia<br />
aperte a chi comprende<br />
che una certa cultura deve<br />
finire, che ai danni enormi<br />
inferti da un sistema economico<br />
spietato alla Calabria<br />
non si possono aggiungere<br />
le coltellate <strong>di</strong> chi è o<br />
dovrebbe essere figlio <strong>di</strong><br />
questa terra. Noi che ci<br />
<strong>di</strong>ciamo vicini a loro dobbiamo<br />
cavarli fuori dal<br />
ruolo <strong>di</strong> vittime <strong>di</strong> un atto<br />
ignobile. Noi dobbiamo<br />
stare al loro posto ora e<br />
sempre, ogni volta che si<br />
tocca un calabrese che vuol<br />
lavorare a casa propria si<br />
viene toccati tutti. Tutte le<br />
volte che si conculca la<br />
libertà <strong>di</strong> un singolo e una<br />
comunità intera che deve<br />
spiegare l’immoralità del<br />
gesto. Il Beach<br />
Side deve essere<br />
<strong>di</strong> tutti e a tutti<br />
faremmo un<br />
torto se con l’estateincombente<br />
fra qualche<br />
giorno ce ne<br />
scordassimo. Di<br />
gesti semplici se<br />
ne possono fare<br />
tanti, e alcuni sono stati fatti,<br />
per stare vicini a chi ricostruisce.<br />
Più <strong>di</strong> qualcuno<br />
l’ha suggerito, l’idea è<br />
buona e la facciamo nostra.<br />
Salutateli e abbracciateli<br />
ogni volta che li vedete i<br />
ragazzi del Beach, chi può<br />
<strong>di</strong>a un contributo economico<br />
e chi può <strong>di</strong> più l’ombrellone<br />
se lo affitti fin da ora e<br />
per il tempo più lungo possibile.<br />
Nessuno vi giu<strong>di</strong>cherà<br />
se passato il momento<br />
passerete ad altri li<strong>di</strong>, se i<br />
Sacco inizierete a salutarli <strong>di</strong><br />
meno. State attenti però il<br />
danno lo farete più a voi<br />
stessi che a loro.<br />
Così come tu mi vuoi<br />
<strong>La</strong> stampa “straniera” ci <strong>di</strong>pinge come e quando vuole,<br />
grazie anche a un affiancamento aborigeno a oltranza<br />
ILARIO AMMENDOLIA<br />
Ci hanno messo il basto e la<br />
mordacchia così come si<br />
usava con gli asini da soma e<br />
adesso ci insultano. Leggete<br />
cosa scrive Imma Vitelli inviata <strong>di</strong><br />
“Vanity fair” nella Locride:<br />
«Lo so che vi aspettareste che mi<br />
occupassi del massacro <strong>di</strong> Haula in<br />
Siria [...], e invece questa volta ho<br />
deciso <strong>di</strong> stupirvi: vi <strong>di</strong>rò del Me<strong>di</strong>o<br />
Oriente d’Italia. Un luogo aspro e<br />
remoto [...], dove le persone non parlano<br />
con i forestieri e in fondo neppure<br />
tra <strong>di</strong> loro, dove gli agenti in <strong>di</strong>visa<br />
venuti da lontano sono consapevoli<br />
che questo è il vero Far West italiano<br />
[...]. Mi riferisco alla Locride, provincia<br />
<strong>di</strong> Reggio Calabria, la più violenta<br />
d’Italia […]».<br />
Io ho <strong>di</strong>nanzi ai miei occhi un’altra<br />
Locride: la vedo <strong>di</strong>nanzi agli istituti<br />
PD CALABRESE<br />
Vip,<br />
vedove<br />
e martiri<br />
scolastici dove una bella gioventù <strong>di</strong><br />
entra allegra e spensierata nelle scuole<br />
così come i giovani <strong>di</strong> tutta Italia.<br />
<strong>La</strong> vedo nelle mille iniziative culturali<br />
che si accendono puntualmente dal<br />
Kaulonia Tarantella festival, al Jazz <strong>di</strong><br />
Roccella, alle rappresentazione <strong>di</strong><br />
trage<strong>di</strong>e greche presso gli scavi <strong>di</strong><br />
Locri, ai presi<strong>di</strong> del libro <strong>di</strong> Gioiosa,<br />
alla fiera della Ba<strong>di</strong>a, al borgo incantato.<br />
<strong>La</strong> vedo nei paesi dell’accoglienza<br />
<strong>di</strong> cui ha parlato l’Italia intera. <strong>La</strong><br />
vedo nei suoi impren<strong>di</strong>tori, nei suoi<br />
sindaci, nel suo Vescovo e nelle mille<br />
e mille persone che, nonostante la<br />
storia e la stanchezza, si impegnano<br />
quoti<strong>di</strong>anamente per una Locride<br />
migliore.<br />
Ora noi potremmo scrivere sdegnate<br />
parole <strong>di</strong> fuoco sull’articolo <strong>di</strong><br />
“Vanity fair” ma sarebbe inutile!<br />
Imma Vitelli ha solo visto la nostra<br />
realtà con gli occhiali deformati e<br />
PASCAL CHARMOT<br />
<strong>La</strong> vicenda della senatrice Anna<br />
Finocchiaro rappresenta la<br />
metafora del partito democratico.<br />
Chissà quanti dei <strong>di</strong>rigenti democratici<br />
si fanno scarrozzare in giro da<br />
gente pagata dallo Stato ridotta a far<br />
da balia a politici arroganti. Questa è<br />
la metafora del partito in Calabria,<br />
retto da un gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>nosauri che si<br />
sentono very important person. Una<br />
nomenclatura che <strong>di</strong> sinistra non ha<br />
nulla, ma è solo sinistra. Qual è il<br />
senso del congresso del PD calabrese<br />
se non la espressione della volontà <strong>di</strong><br />
deformanti che altri le hanno consigliato.<br />
A ben riflettere Imma Vitelli<br />
ha visto ciò che voleva vedere e che<br />
molti vogliono vedere per saldare i<br />
conti con la storia.<br />
In fondo, i razzisti del KKK avevano<br />
teorizzato che i neri <strong>di</strong> America<br />
erano brutti, selvaggi, sporchi,violenti.<br />
Meno <strong>di</strong> mezzo secolo fa un grande<br />
presidente americano, Kennedy,<br />
mandava le truppe federali per scortare<br />
un giovane <strong>di</strong> colore, Jonh<br />
Mere<strong>di</strong>th in una Università<br />
dell’Alabama, uno stato segregazionista<br />
e razzista che non ammetteva la<br />
frequenza ai giovani <strong>di</strong> colore <strong>di</strong> frequentare<br />
le università. Per molti noi<br />
non siamo neri, siamo “spazzatura<br />
bianca”! <strong>La</strong> storia ha percorsi strani,<br />
a volte contorti, ma alla fine rende<br />
giustizia. Oggi Obama, un uomo <strong>di</strong><br />
colore, è presidente degli USA.<br />
C’è qualcuno, non solo tra coloro che<br />
un piccolo gruppo <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> succedere<br />
a se stesso? Nulla accadrà se non<br />
la celebrazione, e l’autocelebrazione,<br />
<strong>di</strong> un rito autoreferenziale con l’unico<br />
scopo <strong>di</strong> dare una parvenza democratica<br />
a quello che è l’impossessamento<br />
arbitrario <strong>di</strong> un partito che è stato <strong>di</strong><br />
massa. Cosa resta del PD e quanto<br />
vale sul piano elettorale? Poco o nulla,<br />
soprattutto poco o nulla vale sul piano<br />
progettuale, su quello delle idee e<br />
della passione politica. Il partito è<br />
<strong>di</strong>ventato un ectoplasma buono ancora,<br />
e per poco, a dare una poltrona<br />
sulla quale poggeranno le terga i soliti<br />
noti. Inutile farvi i nomi, sono triti e<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 04
Maria <strong>La</strong>nzetta,<br />
sindaco <strong>di</strong><br />
Monasterace<br />
con un agente<br />
della sua scorta<br />
in posa per il<br />
servizio<br />
massacro <strong>di</strong><br />
Vanity Fair<br />
vengono da lontano, a cui fa comodo la<br />
Locride tratteggiata dall’articolo <strong>di</strong><br />
Vanity fair. Sull’“Espresso” <strong>di</strong> questa<br />
settimana, sotto il titolo, “Sindaci calabresi,<br />
l’antimafia si spacca” c’è scritto:<br />
«il 25 aprile scorso, quando un fronte <strong>di</strong><br />
fasce tricolore guidate da Ilario<br />
Ammendolia (Caulonia) si è scagliato<br />
contro “i professionisti dell’anti-<br />
‘ndrangheta”, criticando lo scioglimen-<br />
ritriti li conoscete bene, sempre gli<br />
stessi, perché nel PD calabrese le porte<br />
sono chiuse ai volti nuovi e alle idee<br />
fresche. L’anno prossimo ci riproporranno<br />
i soliti vip, sostituiranno le vedove<br />
<strong>di</strong> mafia con le martiri della mafia e<br />
questo sarà tutto. Cosa propongono<br />
per la <strong>di</strong>soccupazione, per il lavoro,<br />
per la scuola, per le strade calabresi<br />
non lo sapremo mai. Come non sapremo<br />
mai come la pensano sulla centrale<br />
a carbone <strong>di</strong> Saline, sul rigassificatore<br />
<strong>di</strong> Gioia Tauro, sull’eolico, sul taglio<br />
dei treni..., o se l’hanno detto nessuno<br />
se n’è accorto perché la classe <strong>di</strong>rigente<br />
del PD sul territorio non ci va da<br />
to dei Comuni per mafia “senza che i<br />
sindaci possano <strong>di</strong>fendersi”. [...] netto<br />
Clau<strong>di</strong>o <strong>La</strong> Camera, coor<strong>di</strong>natore del<br />
museo della ‘ndrangheta: “Alcuni sindaci<br />
calabresi”, accusa, “si muovono in<br />
una zona grigia e ambigua: prima<br />
danno la solidarietà ai colleghi minacciati,<br />
poi attaccano procura antimafia ,<br />
Stato e associazioni”».<br />
Tra “Vanity fair” e le parole del coor<strong>di</strong>-<br />
tempo e le idee mirabolanti che sicuramente<br />
hanno le affidano ai giornali o<br />
alle tv, sul modello tanto vituperato del<br />
cavaliere. Quelli del PD le sezioni le<br />
snobbano da parecchio, come snobbano<br />
gli scioperi veri preferendogli le<br />
solite parate una tantum. L’unica politica<br />
che perseguono è quella della ren<strong>di</strong>ta<br />
<strong>di</strong> posizione che rende sempre<br />
meno riducendo i posti da <strong>di</strong>videre,<br />
per questo al vertice non vogliono<br />
compagnia. Soprattutto non vogliono<br />
compagnia giovane o appassionata.<br />
Alla gente che si danna sul territorio<br />
per tenere in pie<strong>di</strong> quel che resta <strong>di</strong> un<br />
partito preferiscono le martiri che<br />
natore dell’inutile, quanto <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>oso,<br />
museo vi è un nesso: entrambi sono<br />
espressione <strong>di</strong> un piatto conformismo<br />
nei confronti del pensiero unico dominante.<br />
Un pensiero debole e subalterno<br />
a quel Potere che la ‘ndrangheta<br />
genera.<br />
Una precisazione personale: nel 1975<br />
ho promosso una delle prime manifestazioni<br />
antimafia della Calabria, qualche<br />
notte dopo mettevano fuori uso la<br />
mia macchina. Inoltre non avendo<br />
chiesto né <strong>di</strong>rettamente, né in<strong>di</strong>rettamente<br />
né voti, né altro ai mafiosi, non<br />
sono costretto a vivere <strong>di</strong> luce altrui. Io<br />
sono contro la mafia e nessuno mi deve<br />
dare il patentino. Lo sono, anzi tenterei<br />
<strong>di</strong> esserlo, con serietà, compostezza,<br />
coerenza e <strong>di</strong>sinteresse. Lo vorrei essere<br />
non fermandomi alla manifestazioni<br />
esterne ma portando un mio modestissimo<br />
contributo a sterilizzare il ventre<br />
fecondo che genera la ‘ndrangheta.<br />
Adesso parliamo d’altro.<br />
Un grande meri<strong>di</strong>onalista, Mario<br />
Alicata, a proposito dell’Operazione<br />
Marzano ha avuto il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re in<br />
Parlamento: «[...] <strong>La</strong>ggiù il principio<br />
dell’habeas corpus è osservato alla<br />
rovescia perché i citta<strong>di</strong>ni sono abbandonati<br />
senza protezione nelle mani<br />
della repressione che effettua retate<br />
nelle piazze dei paesi e negli abitati».<br />
Alicata non era una persona qualun-<br />
capaci o meno hanno un buon impatto<br />
e un’alta risonanza me<strong>di</strong>atica e anche<br />
se non saranno il meglio del vivaio del<br />
partito rappresentano una testimonianza<br />
locale da vendere ai più superficiali.<br />
L’unica battaglia portata avanti<br />
dai nostri è quella al mostro Scopelliti,<br />
immemori delle ossa rotte in campo<br />
nazionale dei loro anziani padri contro<br />
l’anziano mostro Berlusconi. Ma a<br />
Peppe non lo combattono sul piano<br />
delle idee, delle cose non fatte o fatte<br />
male. Gli sbattono in faccia gli avvisi <strong>di</strong><br />
garanzia, che ovvio non saranno una<br />
bella cosa ma non riempiono <strong>di</strong> anima<br />
il corpo inanimato del fu PD.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
que, non era collocato nella “zona grigia”,<br />
non aveva simpatia per i mafiosi.<br />
Alicata era il colto parlamentare che la<br />
mafia la combatteva davvero e che<br />
aveva denunciato al mondo la devastazione<br />
della Valle dei Templi ad<br />
Agrigento. Nella stessa occasione,<br />
dall’“Unità”: «il governo se vorrà veramente<br />
ricondurre l’or<strong>di</strong>ne, piuttosto<br />
che con provve<strong>di</strong>menti polizieschi del<br />
ministro degli interni, intervenga con<br />
provve<strong>di</strong>menti del ministro<br />
del’Agricoltura, del <strong>La</strong>voro, della pubblica<br />
istruzione, dei lavori pubblici.<br />
Perchè all’origine dei delitti e dei grossi<br />
crimini c’è, in primo luogo, l’arretratezza,<br />
la fame, la <strong>di</strong>soccupazione, che<br />
continuano ad essere, malgrado la propaganda,<br />
le piaghe più vere <strong>di</strong> questa<br />
regione». Ripeto, Alicata la mafia la<br />
combatteva veramente e non si limitava<br />
ad applau<strong>di</strong>re i magistrati e le forze<br />
dell’or<strong>di</strong>ne. Lui era un militante che<br />
aveva visto da vicino decine <strong>di</strong> giovani<br />
combattenti uccisi dalla mafia e puntava<br />
dritto al cuore del sistema <strong>di</strong> potere<br />
che la mafia genera, accu<strong>di</strong>sce, vezzeggia<br />
e protegge.<br />
Ricordate il film <strong>di</strong> Volfango De Biasi<br />
“Così, come tu mi vuoi”, in cui la giovane<br />
protagonista Giada fa <strong>di</strong> tutto,<br />
finanche rinnegarsi, per piacere all’inetto<br />
Riccardo? Giada, alla fine, comprende<br />
che non bisogna mai tra<strong>di</strong>re se<br />
stessi, la propria gente, la propria terra,<br />
la propria cultura. Noi non saremo mai<br />
“Così, come tu mi vuoi”! Noi non ci<br />
rinnegheremo, siamo orgogliosamente,<br />
testardamente citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questa<br />
Locride, <strong>di</strong> questa terra, <strong>di</strong> questa storia<br />
e non sventoleremo mai ban<strong>di</strong>era<br />
bianca. Vanity fair e l’inutile Museo<br />
della ndrangheta sono strumenti <strong>di</strong> un<br />
potere che ci vorrebbe mafiosi al 27%<br />
e oltre. <strong>La</strong> storia <strong>di</strong>mostrerà che la<br />
Locride è una terra soprattutto <strong>di</strong><br />
uomini perbene, <strong>di</strong>gnitosi e liberi.<br />
Mutuando e aggiornando un’antica<br />
canzone <strong>di</strong> lotta ci verrebbe da gridare<br />
«finu all’urtimu avimu a lottà».<br />
Lottare, oggi come ieri, per <strong>di</strong>fendere<br />
la nostra <strong>di</strong>gnità!<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 05
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 06
Giovanna Morano ci guarda con gran<strong>di</strong> occhi azzurri. Sorride. E quel volto, già addolcito da<br />
lunghi capelli bion<strong>di</strong>, si fa ra<strong>di</strong>oso. Una donna della Locride, che ama la sua professione e la<br />
sua terra.<br />
Era il 1987, ed era <strong>di</strong>fficile intraprendere una attività nella Locride, tra tante altre già avviate, del<br />
resto. Cosa fare? Giovanna non ci pensa neanche un attimo: restare. Solo quel nome “parrucchiera”<br />
era un po’ riduttivo. Le donne sanno il perchè. Per loro l‘appuntamento per farsi (più) belle è<br />
un’occasione per rilassarsi, incontrare le amiche, fare “il punto” della situazione. Gli uomini, per<br />
contro, ne sono terrorizzati. Quando vanno dal barbiere, infatti, riducono le conversazioni al minimo<br />
in<strong>di</strong>spensabile. “Spazio donna” era il nome corretto e via Garibal<strong>di</strong> 241, a Locri, l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong><br />
sempre. Giovanna era molto, molto, giovane.<br />
«Avevo 21 anni –racconta– e, dopo l’appren<strong>di</strong>stato ed essermi specializzata a Roma dai Sargassi,<br />
parrucchieri rinomati in tutta Italia con saloni <strong>di</strong>slocati nelle varie regioni, sono rientrata a Locri<br />
carica <strong>di</strong> entusiasmo. Non sono nata qui, a <strong>di</strong>re il vero, ma mi sono sentita sempre locrese a pieno<br />
titolo». Magari ne andassimo così fieri anche noi. Noi, che alla domanda “da dove vieni?” rispon<strong>di</strong>amo<br />
spesso con un generico “Reggio”. Molte clienti la ricordano ancora adolescente, una piccola<br />
impren<strong>di</strong>trice che si addentrava in un mondo <strong>di</strong> lupi. E con lei hanno con<strong>di</strong>viso il percorso professionale<br />
e quello umano: «Ci sono stati momenti <strong>di</strong>fficili, non posso negarlo, soprattutto all’inizio, ma<br />
ho tenuto duro».<br />
Un mondo <strong>di</strong> artisti il suo, dove il bello è il cuore <strong>di</strong> ogni cosa. E, come un artista davanti alla<br />
sua tela, mescola le tinte alla ricerca della giusta tonalità, osserva il volto delle<br />
clienti, il colore degli occhi, la carnagione, l’età, stu<strong>di</strong>a il taglio più appropriato.<br />
Gli occhi azzurri, <strong>di</strong>vengono, in questa fase, severi e attenti. Il rigore<br />
dell’artista che, ora, si estranea da tutto il resto. Le clienti lasciano lo<br />
spazio alla creatività <strong>di</strong> Giovanna, e lei si rapporta a loro con molta<br />
dolcezza. Sappiamo <strong>di</strong> qualche marito che non ha più riconosciuto<br />
la moglie!<br />
Stu<strong>di</strong>amo, ora, i locali del suo salone. Gran<strong>di</strong> spazi in cui il grigio<br />
e il rosso, magistralmente accostati, creano un’atmosfera<br />
morbida. Nulla è casuale qua, merito anche delle tante esperienze<br />
<strong>di</strong> Giovanna. Conclude infatti: «Nel corso della mia<br />
carriera professionale ho insegnato presso la scuola professionale<br />
<strong>di</strong> Locri, nel settore parrucchiere e visagista. Una<br />
bella esperienza, in cui ho riscosso la simpatia e l’ammirazione<br />
degli altri docenti e degli alunni formati. Per tutte le<br />
piccole, gran<strong>di</strong> gioie, raccolte negli anni ho il dovere, oggi,<br />
<strong>di</strong> ringraziare i citta<strong>di</strong>ni della città <strong>di</strong> Locri, i clienti, le<br />
persone che mi sono state vicine in questi anni. E, naturalmente,<br />
la redazione de la <strong>Riviera</strong>, che ha raccolto con<br />
attenzione la mia testimonianza».<br />
<strong>La</strong> gente, nel frattempo, arriva numerosa per festeggiare,<br />
con Giovanna, 25 anni <strong>di</strong> attività. E’ arrivato il<br />
momento <strong>di</strong> levare il <strong>di</strong>sturbo. Ce ne an<strong>di</strong>amo con qualche<br />
appunto preso su fogli <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nati, mentre è chiaro,<br />
nel cuore, il messaggio. “Restare” pensiamo.<br />
Locri via Garibal<strong>di</strong>,241 info:0964.22475<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 07
LA COPERTINA<br />
SIDERNO PROVACI<br />
Dal 21 al 23 giugno è Festa della Musica»<br />
<strong>La</strong> capitale economica della Locride<br />
abbattuta da due operazioni antimafia,<br />
prova a reagire con un evento che inebria<br />
<strong>di</strong> positività gran parte dell’Europa nel<br />
giorno del grande solstizio. Un segnale <strong>di</strong><br />
speranza che “<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>”, nonostante<br />
le grosse <strong>di</strong>fficoltà finanziarie, dona alla<br />
gente della Locride.<br />
Noi la festa della musica la faremo.<br />
Che sia chiaro: non ci possiamo<br />
tirare in<strong>di</strong>etro. Dall’anno scorso,<br />
dopo il successo della nostra prima<br />
e<strong>di</strong>zione, non sapevamo che sarebbe stato<br />
così. Non potevamo ribattere. Non ce la<br />
potevamo permettere la Festa della Musica.<br />
Ci bastano e avanzano i costi della stampa, ci<br />
siamo detti.<br />
<strong>La</strong> Locride, Siderno, come Parigi,<br />
Barcellona, Praga. No, che scemi! <strong>La</strong> Festa<br />
della Musica ha dei costi. <strong>La</strong> normalità nella<br />
Locride costa cara. Ci siamo fatti i conti.<br />
Dinanzi alle per<strong>di</strong>te dello scorso anno abbiamo<br />
deciso che non ci tornava niente. C’erano<br />
solo per<strong>di</strong>te. Poi all’improvviso, con due scosse<br />
del nono grado della scala antimafia, un<br />
Chi è senza peccato si faccia avanti per questo territorio.<br />
Ecco la sfida che lanciamo alla gente della Locride.<br />
Visto che il legittimo sospetto governa da molti anni<br />
solo i puri <strong>di</strong> spirito possono esporsi per salvarci<br />
REWIND<br />
Riavvolgiamo la Locride<br />
terremoto giu<strong>di</strong>ziario ha colpito l’epicentro<br />
commerciale della Locride. L’ha abbattuto,<br />
piegato e ammantato <strong>di</strong> depressione. Sì,<br />
Siderno è rimasta sola come un passero<br />
<strong>di</strong>nanzi ad una tempesta annunciata, degenerata<br />
in uragano.<br />
Noi, gli “antianti-‘ndranghetismo” per eccellenza,<br />
per il maledetto vizio che abbiamo <strong>di</strong><br />
non crogiolarci nel vittimismo collettivo, che<br />
pur piace sui giornali. Noi, immaginati da<br />
strimpellatori che si sentono artisti come<br />
“ndujsti” per quel debole verso la tra<strong>di</strong>zione<br />
e le ra<strong>di</strong>ci meri<strong>di</strong>onali, e perché no, anche per<br />
gli invi<strong>di</strong>ati sapori calabresi, abbiamo fatto un<br />
passo in<strong>di</strong>etro.<br />
Di fronte a una Siderno sventrata, arrestata<br />
a più tornate, <strong>di</strong>nanzi a un sindaco Ritorto,<br />
RUGGERO CALVANO<br />
Se ci hanno beccati a tra<strong>di</strong>re nostra<br />
moglie è inutile pagare il silenzio,<br />
prima o dopo la cosa verrà fuori.<br />
Se la macchina è vecchia smettiamo<br />
<strong>di</strong> spendere sol<strong>di</strong> per ripararla tanto<br />
ci lascerà a pie<strong>di</strong>. Se la gamba è in cancrena<br />
facciamocela amputare. Inutile accanirsi,<br />
meglio affrontare la moglie, passare<br />
dal concessionario e infilarsi in sala operatoria.<br />
Le cure palliative servono a nulla,<br />
la Locride ha bisogno <strong>di</strong> una svolta ra<strong>di</strong>cale.<br />
Incaponirsi a <strong>di</strong>mostrare che non<br />
tutto è marcio è una battaglia persa, ci<br />
credono in pochi. <strong>La</strong> magistratura, le<br />
forze dell’or<strong>di</strong>ne, i me<strong>di</strong>a, la gente tutti<br />
sono convinti che ogni settore della<br />
nostra vita pubblica sia inquinato. Passare<br />
il tempo a spiegare che non tutto è così,<br />
sprecare fiato chiedendo <strong>di</strong> rimandare i<br />
giu<strong>di</strong>zi a dopo le sentenze definitive, <strong>di</strong>videre<br />
il grano dal loglio. Tutto questo è<br />
ormai una battaglia persa. L’albero politico<br />
e impren<strong>di</strong>toriale della Locride non<br />
porta più frutti, in<strong>di</strong>pendentemente dalla<br />
bontà o meno delle sue ra<strong>di</strong>ci?<br />
Tagliamolo. No, non gettiamo la spugna,<br />
dentro continueremo a coltivare una<br />
certa idea <strong>di</strong> libertà e garantismo. L’aria<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 08
che come noi credeva in questa iniziativa,<br />
<strong>di</strong>messo, non ce la siamo sentiti <strong>di</strong> voltarci dall’altra<br />
parte. Cosa fare ora, ci siamo detti? Cosa<br />
fare mentre la città jonica non tenta <strong>di</strong> risollevarsi<br />
dopo il duro colpo me<strong>di</strong>atico?<br />
Continuare, è chiaro. Vadano al <strong>di</strong>avolo le per<strong>di</strong>te,<br />
i conti, il tempo speso, la fatica e quant’altro.<br />
Da 21 al 23 giugno Siderno ospiterà la Festa<br />
della Musica come Berlino, Budapest, Roma,<br />
Milano e tutte le altre.<br />
Nuovamente una folla ballerina e festante<br />
invaderà il centro città, con la gente per le strade<br />
e i bambini felici dentro un mondo migliore.<br />
Spettacolo e risposte, grazie alla Pigreco<br />
Comunications che si è presa sulle spalle il peso<br />
dell’organizzzazione ed ha permesso anche per<br />
quest’anno la realizzazione dell’importante<br />
manifestazione. Noi la faremo per allungare lo<br />
sguardo oltre il solito basso orizzonte a cui ci<br />
hanno abituato. <strong>La</strong> faremo e ci indebiteremo<br />
perché vogliamo avere fiducia in noi stessi. <strong>La</strong><br />
faremo e ci indebiteremo solo per far soffiare<br />
un sibilo <strong>di</strong> speranza su questo territorio.<br />
Glielo dobbiamo. Ce la giocheremo: possiamo<br />
vincere o perdere, ma il nostro sforzo per tramandare<br />
una società migliore alle nuove generazioni,<br />
sarà assoluto.<br />
Lele Nucera, <strong>di</strong>rettore artistico, entra in redazione,<br />
ci sorpassa, raggiunge Paola D’Orsa nell’ufficio,<br />
Presidente della Pigreco communica-<br />
ESSENZIALE<br />
Le cure palliative<br />
servono a nulla, la<br />
Locride ha bisogno <strong>di</strong><br />
una svolta ra<strong>di</strong>cale.<br />
I magistrati ci <strong>di</strong>cono<br />
che siamo mafiosi al<br />
27%? Bene gli onesti<br />
si facciano avanti.<br />
Mettiamo fuorigioco<br />
i <strong>di</strong>sonesti<br />
che spira però spegnerà ogni fuoco libero.<br />
E allora? Azzeriamo tutto, facciamolo da<br />
soli prima che altri radano al suolo la<br />
nostra casa comune. Noi <strong>di</strong>ciamo che la<br />
stragrande maggioranza dei calabresi sia<br />
onesta? I magistrati ci <strong>di</strong>cono che siamo<br />
mafiosi al 27 %? Bene, gli onesti si facciano<br />
avanti. Mettiamo fuori gioco i <strong>di</strong>sonesti.<br />
E mettiamoci a bordo campo anche<br />
tion: «Paola, quest’anno dobbiamo essere<br />
ancora più coraggiosi. Faremo tre serate!»<br />
<strong>di</strong>ce. Chie<strong>di</strong>amo, anche noi, qualche delucidazione:<br />
«Sì, tre serate, perché quest’anno la scelta<br />
artistica non dovrà essere con<strong>di</strong>zionata dalle<br />
esigenze tecniche. <strong>La</strong> prima sarà etno-folk,<br />
impreziosita dalla partecipazione <strong>di</strong> Mimmo<br />
Cavallaro e dei suoi Taranproject, e dalla chitarra<br />
battente <strong>di</strong> Francesco Loccisano. Nella<br />
seconda ci sarà la vera novità <strong>di</strong> quest’anno.<br />
Perché il 22 Giugno, la piazza Portosalvo <strong>di</strong><br />
Siderno sarà invasa dai giovani. Per la prima<br />
volta, e in esclusiva, ospiterà la grande musica<br />
rock made in Italy, con gli About Wayne e gli<br />
Autoreverse, e qualcosa <strong>di</strong> veramente nuovo:<br />
We love drums + dj set con Jacopo, batterista<br />
dei Vanilla Sky. E, per concludere, il 23<br />
Giugno un misto <strong>di</strong> reggae e pop/rock. Dopo<br />
circa cinque anni torneranno a Siderno i Presi<br />
per caso. <strong>La</strong> band partorita dal penitenziario <strong>di</strong><br />
Rebibbia i cui componenti, ormai in libertà,<br />
raccontano quanto vissuto dentro le mura in<br />
mici<strong>di</strong>ali e <strong>di</strong>ssacranti canzoni». Paola, ora, ci<br />
ha raggiunto anche lei, ci ascolta: «Ci proveremo,<br />
anche se la situazione è <strong>di</strong>fficile. Abbiamo<br />
un dovere. Su <strong>di</strong> noi questo territorio esercita<br />
un <strong>di</strong>ritto: quello dell’appartenenza».«E da<br />
questo non potremo mai fuggire» chiude categorico<br />
Rosario Condarcuri, e<strong>di</strong>tore de “la<br />
<strong>Riviera</strong>” .<br />
<strong>La</strong> redazione<br />
noi, tutti quei calabresi che pur sentendosi<br />
onesti sanno che gli verranno rinfacciate<br />
parentele, amicizie, passati che il furore<br />
etico non è <strong>di</strong>sposto a <strong>di</strong>menticare. Si<br />
faccia avanti chi non ha amici, parenti e<br />
passati impuri. Quanti hanno sbagliato o<br />
potrebbe sembrare che lo abbiano fatto<br />
chiamino giro. Si torni a zero, i sospettabili<br />
si autocensurino. Niente politica,<br />
niente impren<strong>di</strong>toria, niente cariche pubbliche,<br />
Niente <strong>di</strong> niente.<br />
So che è dura per chi non ha colpe sue<br />
sospendersi dalla vita civile, ma o si fa così<br />
o non se ne esce. Si ab<strong>di</strong>chi a qualsiasi<br />
ruolo pubblico e si lasci campo libero a<br />
chi vuol fare economia, politica e vita<br />
pubblica nella nostra terra e non gli si<br />
possa addebitare alcuna ombra. Si facciano<br />
avanti i puri, quelli che ci imputano<br />
peccati originali. Si sottopongano a un<br />
rigido esame <strong>di</strong> caserme e procure e rifacciano<br />
sorgere i muri delle macerie locridee.<br />
E non c’è ironia in ciò che si <strong>di</strong>ce. C’è<br />
sfida. I Caini, o presunti tali, abbiano un<br />
moto d’orgoglio, si immolino per la<br />
nostra terra. E gli Abele riportino l’amore<br />
sulla Locride. Se nemmeno alle anime<br />
bianche sarà concesso <strong>di</strong> riscattarci, allora<br />
si potrà gridare al complotto e <strong>di</strong>re che<br />
nell’opera <strong>di</strong> bonifica scorra il sangue<br />
della malafede.<br />
EDITORIALE<br />
DI ROSARIO V. CONDARCURI<br />
Noi ci proviamo<br />
Ripartenza, questa è la<br />
parola d’or<strong>di</strong>ne che deve<br />
animare quanti vogliano<br />
dare una mano alla Calabria, alla<br />
Locride e in particolar modo a<br />
Siderno. <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> ci prova in<br />
musica nel vero senso della parola.<br />
Porta la nostra musica in piazza<br />
accompagnata dagli artisti calabresi<br />
per lanciare il messaggio <strong>di</strong> una<br />
rinascita impellente, soprattutto in<br />
una città come Siderno devastata<br />
dalle inchieste antimafia.<br />
Rinascere in ogni settore della vita<br />
civile, ritrovare la linfa che ci porti<br />
a superare lo stallo attuale.<br />
Provarci è un imperativo categorico<br />
che noi lanciamo da tempo ai<br />
Le vicende sono <strong>di</strong>verse ma l’effetto<br />
è unico. Una tessera che crolla<br />
addosso all’altra in un gioco perverso<br />
che rischia <strong>di</strong> travolgere parecchie<br />
amministrazioni reggine e che potrebbe<br />
trovare la sua apoteosi nello scioglimento<br />
del Comune <strong>di</strong> Reggio Calabria. Il sindaco<br />
Femia è stato arrestato, Ritorto è indagato,<br />
S. Ilario è stato sciolto per infiltrazione<br />
mafiosa e c’è un ricorso al giu<strong>di</strong>ce<br />
amministrativo avverso il provve<strong>di</strong>mento.<br />
A Reggio si attendono gli esiti della commissione<br />
<strong>di</strong> accesso. E non parliamo <strong>di</strong><br />
Samo o <strong>di</strong> Platì o <strong>di</strong> Bagala<strong>di</strong>. <strong>La</strong> situazione<br />
si mostra da sola in modo desolante e<br />
c’è da giurare che l’effetto domino andrà<br />
avanti e <strong>di</strong> crolli ne vedremo ancora. Per<br />
sapere se siamo localmente governati<br />
dalla mafia si dovranno attendere verdetti<br />
definitivi, intanto non potremo continuare<br />
a vivere in amministrazione controllata.<br />
Qualcosa dovremo pur fare<br />
aspettando che il TAR decida e i tribunali<br />
or<strong>di</strong>nari sentenzino. Dobbiamo<br />
costruirci da noi le alternative, autoregolamentarci<br />
se no non ne usciamo. Siamo<br />
convinti che a volte la mafia metta il suo<br />
zampino nei comuni, altre l’infiltrazione è<br />
apparente. Quando l’arrosto c’è saranno<br />
nostri lettori e che in questo caso<br />
raccogliamo in prima persona.<br />
Organizzare una festa della musica<br />
non è cosa semplice, soprattutto se<br />
per farlo ci si deve basare sulle sole<br />
proprie forze, e la sfida sta proprio<br />
in questo, nel fare senza chiedere,<br />
nel fare anche quando le tue<br />
richieste non sono raccolte.<br />
Sostituirsi a chi dovrebbe fare e<br />
non fa, far <strong>di</strong>ventare istituzione il<br />
citta<strong>di</strong>no in assenza delle istituzioni<br />
preposte. Questo è lo spirito per<br />
cui la festa della musica la faremo,<br />
nonostante tutto.<br />
Questa la motivazione che<br />
chie<strong>di</strong>amo agli artisti e al<br />
pubblico. In piazza d’ora<br />
in poi, avanti nel cambiamento per<br />
ora per noi solo in musica. Insieme<br />
a passo <strong>di</strong> danza per tornare a<br />
essere comunità e affrontare insieme<br />
le insi<strong>di</strong>e <strong>di</strong> un futuro al<br />
momento <strong>di</strong>fficile da immaginare.<br />
Femia Brizzi Ritorto. Domino Locrideo<br />
magistratura e forze inquirenti a svelare<br />
l’inganno e agli amministratori onesti<br />
correrà l’obbligo <strong>di</strong> denunciare le infiltrazioni.<br />
Quando della mafia vi è solo il<br />
fumo, un lezzo leggero che sporca l’aria<br />
anche se non la rende completamente<br />
irrespirabile molto si può fare. Chi ha<br />
parenti condannati non si can<strong>di</strong><strong>di</strong>, chi ha<br />
amici condannati non si can<strong>di</strong><strong>di</strong>. Chi in<br />
qualunque modo sa <strong>di</strong> essere non solo<br />
sospettato ma anche sospettabile non si<br />
can<strong>di</strong><strong>di</strong>. Se siamo mafiosi siamo colpevoli.<br />
Se non lo siamo ma lo appaiamo,<br />
comunque la colpa è nostra perché non<br />
siamo stati in grado <strong>di</strong> esprimere una<br />
forza culturale capace <strong>di</strong> contrastare una<br />
logica giustizialista che ancorché non<br />
maggioritaria nel territorio appare come<br />
tale. Rischiamo <strong>di</strong> vederci azzerare una<br />
alla volta tutte le amministrazioni locali<br />
quin<strong>di</strong> parliamoci chiaro, sappiamo che<br />
c’è tanta brava gente che proviene da<br />
contesti sbagliati, che tanti figli sono<br />
<strong>di</strong>versi dai padri ma la logica dominante<br />
li vuole fuori dai giochi. Questi abbiano il<br />
coraggio, nel momento in cui viviamo, <strong>di</strong><br />
ritirarsi a vita privata. Lo facciano se veramente<br />
onesti e se realmente amano la<br />
nostra terra.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 09
PRIMO PIANO<br />
Politica<br />
Mosse per il futuro<br />
PASQUINO CRUPI<br />
In politica contano i<br />
fatti: contano anche le<br />
parole date, le quali, se<br />
non mantenute, portano<br />
spesso alla rovina i<br />
loro pronunciatori. Tale è<br />
stato il caso <strong>di</strong> Silvio<br />
Berlusconi e non del solo<br />
Silvio Berlusconi. Il<br />
Mezzogiorno, che storicamente<br />
è stato terra <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />
eloquenze, ha offerto non<br />
pochi narratori retorici,<br />
demagogici, inconcludenti.<br />
Finiti nel nulla.<br />
Ritengo che Giuseppe<br />
Scopelliti abbia ben presente<br />
questi dati oggettivi e che<br />
perciò non abbia inteso parlare<br />
invano nell’intervista<br />
all’Avvenire e cioè che abbia<br />
ben capito che contano anche<br />
le parole. Poiché, se, come<br />
<strong>di</strong>ceva Francesco<br />
Guicciar<strong>di</strong>ni, in politica l’ap-<br />
LA RASSEGNA<br />
Nell’intervista all’Avvenire il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha<br />
denunciato l’inadeguatezza della classe <strong>di</strong>rigente del Pdl nazionale e calabrese<br />
a dare le risposte che necessitano soprattutto ai territori <strong>di</strong> periferia<br />
A destra è suonato uno squillo<br />
a sinistra nessuna tromba<br />
“<br />
parire è come l’essere, è naturale<br />
che il <strong>di</strong>re è come il fare.<br />
Che cosa ha detto, cioè che<br />
cosa intende fare il<br />
Governatore<br />
d e l l a<br />
Calabria? Per<br />
il Governatore<br />
della Calabria<br />
nel PDL c’è un<br />
vecchiume<br />
parlamentare,<br />
fatto <strong>di</strong> statue<br />
gloriose, che<br />
un tempo,<br />
quando esisteva<br />
la DC,<br />
avremmo<br />
detto dorotei.<br />
Questo vecchiume<br />
va<br />
smantellato al 75% così come<br />
vanno smantellati i consiglieri<br />
regionali del PDL nella misura<br />
del 50%, non consentendosi<br />
più can<strong>di</strong>dature come<br />
quella della Minetti – e qui la<br />
<strong>di</strong> ALDO VARANO* - L’intervista <strong>di</strong> Scopelliti<br />
all’Avvenire* è un gesto autonomo o è parte <strong>di</strong> un progetto<br />
concordato con Alfano e gli strateghi del Pdl? <strong>La</strong> domanda<br />
non pare importante. Conta invece che dall’intervista emerge<br />
l’unica strategia possibile del centro destra (cd) <strong>di</strong> matrice<br />
berlusconiana per impe<strong>di</strong>re il completo <strong>di</strong>sfacimento del<br />
blocco politico-sociale che ha governato l’Italia e dominato il<br />
Sud. Con la strategia che traspare dall’intervista, che non è<br />
nazionale ma meri<strong>di</strong>onale, tutte le<br />
forze politiche <strong>di</strong> Sud e Calabria<br />
dovranno fare i conti.<br />
Scopelliti guardando al Pdl usa<br />
concetti forti: “azzeramento”,<br />
“crollo”, “catastrofe”, “polverizzazione”,<br />
“debacle”.<br />
Dentro le parole c’è una sconfitta<br />
al Nord che al Sud <strong>di</strong>venta drammatica<br />
perché al Sud il Pdl traeva<br />
la forza fondamentale per bilanciare<br />
e sovrastare Bossi e gestire le<br />
chiavi del potere. Il Pdl, quin<strong>di</strong>, o<br />
riacciuffa il consenso perduto<br />
riportandolo, sia pure sotto altra<br />
forma, dentro l’area politica<br />
pi<strong>di</strong>ellina o sparisce. Ci aveva già<br />
provato Miccichè a cui era stato assegnato l’incarico che ora<br />
Scopelliti s’è caricato sulle spalle.<br />
Il Pdl <strong>di</strong> Roma sa che riproponendosi non riuscirebbe nel<br />
recupero: troppo coinvolto con Bossi e Tremonti che hanno<br />
massacrato il Mezzogiorno negli anni che abbiamo alle spalle.<br />
<strong>La</strong> Sicilia del 61 a 0 non c’è più. A Palermo sventola la ban<strong>di</strong>era<br />
giustizialista <strong>di</strong> Orlando e Di Pietro che vivono <strong>di</strong> antiberlusconismo.<br />
<strong>La</strong> Puglia, per <strong>di</strong>visioni nel cd, è stata ceduta<br />
a Vendola. <strong>La</strong> Campania ha gruppi <strong>di</strong>rigenti considerati<br />
compromessi e privi <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità: perfino il modesto De<br />
Magistris li ha scacciati dal Maschio Angioino. Abruzzo e<br />
Molise sono deboli per il recupero. Basilicata saldamente in<br />
mano al csx.<br />
L’ultima speranza per contenere il <strong>di</strong>sastro è la Calabria <strong>di</strong><br />
Scopelliti ha una sua<br />
strategia meri<strong>di</strong>onalista<br />
per sfuggire alla morte<br />
del centrodestra<br />
Scopelliti. Si può ironizzare sull’ex maggioranza più forte<br />
della storia della Repubblica costretta ad affidarsi a<br />
Scoppelliti. Ma sarebbe un’ironia da spocchia intellettuale e<br />
fuori luogo.<br />
Certo, a Scopelliti è stata affidata una missione al limite dell’impossibile,<br />
ma è anche vero che più che nel resto del paese<br />
in Calabria il csx non riesce a recuperare l’area in uscita dal<br />
cd, soprattutto quella <strong>di</strong> centro. Anzi, la sensazione è che né<br />
la galassia del csx né il Pd<br />
abbiano al momento le con<strong>di</strong>zioni<br />
per tentarci.<br />
<strong>La</strong> Calabria, quin<strong>di</strong>, per il Pdl<br />
fa gioco. Non per un presunto<br />
voto in controtendenza ma<br />
perché è stato molto meno<br />
<strong>di</strong>sastroso che altrove. Né perché<br />
sia già stato creato, come<br />
sostiene il Governatore, il partito<br />
dei moderati. E’ invece<br />
vero che una parte dei potenziali<br />
alleati <strong>di</strong> Berlusconi, Udc<br />
compreso, ha subito una cannibalizzazione<br />
politica. E’ stato<br />
questo il maggiore successo<br />
personale <strong>di</strong> Scopelliti: ha<br />
arricchito con personaggi, personalità e simboli l’area del cd<br />
con un personale politico che pur essendo parte organica del<br />
progetto del Pdl ha formalmente conservato sigle e ruoli <strong>di</strong><br />
altri partiti o spezzoni <strong>di</strong> partiti (talvolta con alle spalle una<br />
tra<strong>di</strong>zione prestigiosa).<br />
Insomma, Scopelliti ha costruito uno strato che <strong>di</strong>pende dal<br />
Pdl per la sopravvivenza ma con margini <strong>di</strong> manovra che gli<br />
consentono <strong>di</strong> esprimere egemonia e legame con strati che<br />
avvertono <strong>di</strong>sagio verso la politica del Pdl nazionale. Ha<br />
gestito la maggioranza e l’opposizione dentro la maggioranza.<br />
Quando il Governatore <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aver creato il partito dei<br />
moderati, in realtà, penso voglia in<strong>di</strong>care questo complesso<br />
assemblaggio che ora in<strong>di</strong>ca come modello sociale e politico<br />
per governare l’Italia.<br />
E’ troppo poco fare affidamento su una realtà così magmati-<br />
botta a Silvio Berlusconi è<br />
netta-. Le denunce del<br />
Governatore non si fermano.<br />
Riguardano le statue museali<br />
del PDL -<br />
V er<strong>di</strong>ni,<br />
Bon<strong>di</strong>, <strong>La</strong><br />
Russa -<br />
responsabili<br />
del crollo, vecchie<br />
nella testa<br />
e nel linguaggio,<br />
e che<br />
dovrebbero<br />
essere nel futuroimpromovibili<br />
come un<br />
tempo, gli<br />
appuntati dei<br />
carabinieri.<br />
C’è solo<br />
denuncia in queste proposizioni<br />
dello Scopelliti? No. Chi<br />
ha buona vista intellettuale,<br />
capisce che nelle proposizioni<br />
politiche del Governatore c’è<br />
un principio <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazio-<br />
Nessuno sottovaluti Scopelliti<br />
nismo politico autonomo<br />
rispetto ad un vertice che<br />
vuole decidere tutto e fin qui<br />
ha deciso <strong>di</strong> tutto. Perfino,<br />
non sospettandolo, la <strong>di</strong>sfatta<br />
del PDL. E appunto per questo<br />
il Governatore ripropone<br />
come modello la casa dei<br />
moderati. Che per lui rappresenta<br />
anche la via d’uscita dal<br />
ristagno meri<strong>di</strong>onale.<br />
Dimentica, però, sul punto<br />
che a governare l’Italia da ieri<br />
ad oggi sono stati i moderati,<br />
sia nella forma del centrismo,<br />
sia nella forma del centrosinistra,<br />
sia nella forma del centrodestra<br />
ed infine nella<br />
forma del governo tecnico. E<br />
i risultati non sono stati commendevoli.<br />
Comunque, a<br />
destra è suonato uno squillo,<br />
a sinistra non si è ascoltato<br />
nessuna tromba.<br />
ca, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione trasformista e voltafaccia, maestra nel ricatto<br />
politico e sociale continuo? Forse. E’ probabile.<br />
Ma, intanto, il Pdl non ha alternativa alcuna. E ha poi il vantaggio<br />
della paralisi dei suoi avversari.<br />
Ma su quale linea e quali contenuti dovrebbe snodarsi l’operazione?<br />
Scopelliti, e ancora una volta sa bene quello che fa,<br />
non lo <strong>di</strong>ce: sa che se esplicita, con buona pace <strong>di</strong> Sansonetti,<br />
manda all’aria l’incarico che si è assunto o gli è stato affidato.<br />
Ha capito la lezione <strong>di</strong> Miccichè, il proconsole palermitano<br />
che a Palermo ormai conta due <strong>di</strong> mazze quando la briscola<br />
è coppe.<br />
Scopelliti invece insiste su un punto che spesso nel<br />
Mezzogiorno, negli ultimi secoli e <strong>di</strong> certo a partire dal 1647,<br />
s’è rivelato vincente: offre una preda al popolo deluso del<br />
Pdl: man<strong>di</strong>amoli tutti a casa i potenti, tabula rasa, via via, rottamiamo.<br />
Dà spazio alla rivolta e insieme promette <strong>di</strong> creare<br />
opportunità e promozioni per un nuovo ceto politico che<br />
dovrebbe/potrebbe portare in dote nuovo consenso sociale.<br />
Scopelliti guarda alla realtà: “della società civile, dei movimenti,<br />
delle associazioni, del mondo delle professioni, <strong>di</strong><br />
gente competente”. Va giù con la scimitarra: a casa il 75% dei<br />
parlamentari del Pdl; in Calabria, via il 50% (e si capisce: a<br />
<strong>di</strong>r poco) dei 50 consiglieri regionali. Sembra proporre il rinnovamento<br />
<strong>di</strong> cui il Pd non è capace.<br />
E arriva al punto: “nelle prossime settimane lancerò un<br />
nuovo progetto, il forum dei movimenti e delle liste civiche”.<br />
Insomma, via la faccia compromessa e impresentabile del<br />
Pdl subalterno a Bossi e al nor<strong>di</strong>smo, nuovo contenitore in<br />
cui ci sarà spazio per gli attuali esclusi.<br />
E’ vero. Si riecheggia la teoria dell’autobus inventata da<br />
Mastella per mettere insieme notabili e spezzoni senza precisa<br />
collocazione, usata anche da Casini. Mastella politicamente<br />
è finito male. Casini mastica l’amaro del fallimento<br />
del Terzo polo. Scopelliti, coi potenti mezzi del Pdl e del berlusconismo,<br />
invece, potrebbe farcela.<br />
E se per riuscirci bisogna gettare a mare qualche vecchio<br />
amico come <strong>La</strong> Russa o mancare <strong>di</strong> rispetto a Bon<strong>di</strong> si arrangino.<br />
*Aldo Varano<br />
<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> zoomsud.it<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 10
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 11
Parlando <strong>di</strong>...<br />
ATTUALITÀ<br />
Una giornata in cui la Calabria incontra la Toscana con i suoi giornalisti, e<strong>di</strong>tori, scrittori e musicisti<br />
Calabresi<br />
brava gente<br />
INFORMAZIONI<br />
Etnica 2012 – XV e<strong>di</strong>zione<br />
Da giovedì 14 a domenica 17 giugno<br />
Vicchio <strong>di</strong> Mugello – Firenze<br />
Info tel. 055/8439269 –<br />
055/8448251 – 055/240397<br />
www.jazzclubofvicchio.it<br />
www.toscanamusiche.it<br />
www.eventimusicpool.it<br />
<strong>La</strong> XV e<strong>di</strong>zione del festival Etnica,<br />
che si svolgerà dal 14 al 17 Giugno,<br />
organizzato dal Jazz Club e dal<br />
Comune <strong>di</strong> Vicchio (FI) quest'anno<br />
parlerà calabrese. <strong>La</strong> giornata conclusiva<br />
della manifestazione è stata infatti<br />
de<strong>di</strong>cata interamente alla nostra<br />
regione.<br />
Il programma del 17 Giugno è <strong>di</strong>verso<br />
da quello del resto dell'evento. L'idea<br />
<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care una giornata <strong>di</strong> riflessione<br />
alla Calabria e a ciò che <strong>di</strong> positivo la<br />
regione sta promuovendo è nata dalla<br />
collaborazione tra l'ass. Nicola<br />
Cipriani e Peppe Voltarelli, cantautore<br />
<strong>di</strong> Mirto Crosia.<br />
I campi su<br />
cui si<br />
affronte-<br />
ranno i calabresi e i toscani sono<br />
<strong>di</strong>versi. Si partirà con una sfida agonistica,<br />
alle 16 si <strong>di</strong>sputerà un incontro<br />
tra le squadre <strong>di</strong> calcio del Mirto-<br />
Crosia e quella dell' U. S. Vicchio.<br />
Seguirà un <strong>di</strong>battito dall'ironico titolo<br />
“Calabresi brava gente!”. Gli invitati<br />
a questo stimolante convegno sono<br />
tutti personaggi che si spendono per<br />
la crescita culturale della regione e<br />
che rappresentano la Calabria attiva<br />
e positiva: in or<strong>di</strong>ne Gioacchino<br />
Criaco (scrittore), Peppe Voltarelli<br />
(musicista), Giuseppe Gagliar<strong>di</strong><br />
(regista), Biagio Simonetta (scrittore),<br />
Florindo Rubbettino (e<strong>di</strong>tore),<br />
Rosario Condarcuri (e<strong>di</strong>tore de “<strong>La</strong><br />
<strong>Riviera</strong>”), Paride Leporace (giornalista),<br />
Salvatore Magaro' (Presidente<br />
commissione antimafia regione<br />
Calabria), Mario Caligiuri (ass. alla<br />
Cultura). In rappresentanza della<br />
regione Toscana interverranno<br />
Cristina Scaletti (ass. alla cultura<br />
della regione Toscana) e Sergio<br />
Serges (coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> zona <strong>di</strong>rezione<br />
organizzazione soci Unicoop<br />
Firenze). Si proseguirà con la proiezione<br />
del film “Doichlanda”. <strong>La</strong> giornata<br />
si concluderà con una cena etnica<br />
e un doppio concerto <strong>di</strong> Peppe<br />
Voltarelli e dei Quartaumentata alle<br />
22.<br />
IL DIAVOLO NERO<br />
I folli <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si<br />
Se fossimo riusciti ad abolire i<br />
mafiologi, tra l’altro iscritti negli<br />
elenchi del Ministero degli<br />
Interni, saremmo senz’altro già<br />
venuti a capo <strong>di</strong> alcuni dei più<br />
importanti delitti <strong>di</strong> mafia.<br />
Ma quella dei mafiologi è una<br />
specie protetta come le tartarughe<br />
e non abbiamo scampo.<br />
Ci <strong>di</strong>spiace per Don Ciotti che<br />
non ha potuto scrivere sulla sua<br />
ban<strong>di</strong>era un altro astro <strong>di</strong> martirio.<br />
L’attentato alla scuola<br />
Morvillo Falcone <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si non<br />
ha avuto a che fare per nulla e<br />
nulla con il passaggio della sua<br />
carovana.<br />
Mi <strong>di</strong>spiace per il figlio del generale<br />
Dalla Chiesa che nel salotto<br />
<strong>di</strong> Lerner ha indottrinato tutta<br />
l’Italia dell’attentato del quale<br />
stiamo <strong>di</strong>scorrendo, era <strong>di</strong> esemplare<br />
matrice mafiosa, non<br />
potendosi avere nel<br />
Mezzogiorno se non delitti <strong>di</strong><br />
mafia.<br />
Mi <strong>di</strong>spiace per il braccio aggiunto<br />
<strong>di</strong> Nando Dalla Chiesa, il<br />
dotto giornalista Enrico Deaglio,<br />
che ha confermato la tesi, in<strong>di</strong>gnato<br />
al pensiero che non fosse<br />
universalmente accolta.<br />
E così ammonendoci tutti: tante<br />
volte avete sostenuto che non si<br />
trattava <strong>di</strong> delitti <strong>di</strong> mafia e poi si<br />
è visto che si è trattato <strong>di</strong> delitti<br />
<strong>di</strong> mafia e lo si vedrà anche per<br />
Brin<strong>di</strong>si.<br />
Ma non è stato così a Brin<strong>di</strong>si.<br />
<strong>La</strong> Procura ha messo le mani sull’uomo<br />
della bomba, proprietario<br />
<strong>di</strong> un deposito <strong>di</strong> carburanti, un<br />
pazzo senza precedenti. <strong>La</strong> cui<br />
follia sta al <strong>di</strong>sotto dei mafiologi<br />
locali.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 12
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 13
Parlando <strong>di</strong>...<br />
Locride<br />
ANTONELLA ITALIANO<br />
E, dopo una giornata <strong>di</strong> corse frenetiche,<br />
la mente proprio aspetta quell'ora<br />
da trascorrere al bar con gli<br />
amici. Li trovo sempre lì, <strong>di</strong> sera,<br />
sono gli stessi rassicuranti volti <strong>di</strong> una vita.<br />
Ormai ci conosciamo, non c'è nulla da cui<br />
<strong>di</strong>fendersi, nulla <strong>di</strong> cui fregiarsi, e como<strong>di</strong><br />
pantaloncini e ciabatte le mettiamo al cuore,<br />
prima ancora che addosso.<br />
Ah, ma quanto ho o<strong>di</strong>ato questi posti! C'è<br />
stato un momento in cui proprio mi sentivo<br />
soffocare. Il rapporto con il paese, nell'adolescenza,<br />
è un po' come quello con i genitori.<br />
Si detesta tutto. Io o<strong>di</strong>avo le case, le strade,<br />
l'avvicendarsi noioso dei giorni. Avvertivo,<br />
invece, solo la forte voglia <strong>di</strong> andare via. Via,<br />
a sentire la vita sulla pelle. E ne fui seriamente<br />
affascinata. Rapita dall'odore nuovo <strong>di</strong><br />
altre città, ascoltavo curiosa il cantilenare<br />
tipico dei <strong>di</strong>aletti, traducendo i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />
della gente, persino il sole mi sembrava<br />
<strong>di</strong>verso. Ma non c'era l'Aspromonte a<br />
nasconderlo, o la costa <strong>di</strong> Africo a chiudere<br />
il mare. Ne fui felice all'inizio, poi la malinconia<br />
mi strinse il cuore. Sono questi i momenti<br />
in cui compren<strong>di</strong> <strong>di</strong> dover tornare.<br />
Eccoci, ora, al nostro bar. Un po' più attenti<br />
ai dettagli e con qualcosa da insegnare, cre<strong>di</strong>amo,<br />
a quelle macchine piene <strong>di</strong> ragazzini<br />
che passano dal corso. Sicuramente il rispetto<br />
e la cortesia: «Cosa ti offro? Non puoi<br />
certo <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no». E sicuramente la galanteria,<br />
quando gli uomini si alzano per far sedere<br />
le donne. Potendo, a <strong>di</strong>re il vero, insegneremmo<br />
anche la briscola in cinque.<br />
Purtroppo Fabio ci ha proibito <strong>di</strong> giocare a<br />
carte, anche se la proposta gliela facciamo<br />
sempre. E, come sempre, è vana.<br />
Quin<strong>di</strong>…parliamo.<br />
Si <strong>di</strong>scuteva una sera dell'amore. L'amore?<br />
fuori ad un bar? Tra gente chiassosa che<br />
forse dovrebbe essere già a dormire? Sì, parlavamo<br />
dell'amore! E tra chi sosteneva che<br />
l'amore finisce e, che a giustificare anni <strong>di</strong><br />
matrimonio, subentra altro, e tra chi sosteneva<br />
il contrario, qualcuno imputava la mag-<br />
LOCRI: TUTTI AL CONSIGLIO COMUNALE<br />
Nel Consiglio Comunale <strong>di</strong> Locri, previsto per martedì 12 Giugno alle ore 16,00, risultano all'or<strong>di</strong>ne del giorno la <strong>di</strong>scussione<br />
e la eventuale deliberazione su i seguenti argomenti: Convenzione con la Provincia <strong>di</strong> Reggio Calabria per la realizzazione<br />
del Centro <strong>di</strong> Aggrgrazione Giovanile; Rimodulazione del Protocollo <strong>di</strong> Intesa tra il Comune <strong>di</strong> Locri e la Provincia <strong>di</strong> Reggio<br />
Calabria per la realizzazione del Polo Scolastico. Certamente si <strong>di</strong>scuterà pure della relazione che la Corte dei Conti ha inviato<br />
al Comune <strong>di</strong> Locri relativa alla situazione economica dell'Ente. Alla luce della rilevanza degli argomenti previsti, e, considerato<br />
che il Consiglio Comunale è stato convocato <strong>di</strong>etro precisa richiesta da parte delle opposizioni che, pur essendo in<br />
Storie da bar<br />
Italo, detto<br />
“U Tripulino”<br />
ESSENZIALE<br />
Italo fu un eccellente studente,<br />
capace <strong>di</strong> spaziare in tutti i settori<br />
della cultura. Stravagante, certo,<br />
lo fu sempre. Ed è un pezzo<br />
della storia <strong>di</strong> Bovalino,<br />
senza dubbio. Vivendo<br />
ai margini della stessa,<br />
purtroppo.<br />
gior parte delle colpe all'istinto<br />
primor<strong>di</strong>ale: «L'uomo si comporta<br />
così per via del testosterone,<br />
la donna è <strong>di</strong>versa». Tra<strong>di</strong>ti e<br />
tra<strong>di</strong>tori. Illusionisti e illusi.<br />
Italo, un vecchio bovalinese<br />
“pazzo” ci osservava e ci<br />
ascoltava. «L'amore è<br />
uno, ed è eterno»<br />
<strong>di</strong>sse. Restammo<br />
in silenzio. Beh,<br />
lui è il pazzo, ogni<br />
paese ne ha uno.<br />
Un uomo che<br />
vive <strong>di</strong> carità, se<br />
la trova. Di<br />
quelli che il Comune si prefigge da decenni<br />
<strong>di</strong> sistemare. Di quelli che del nostro paese sa<br />
tutto. Già. E pensiamo ai giorni in cui gli passiamo<br />
vicino, sperando che non si accorga <strong>di</strong><br />
noi. Eppure quel pazzo, quella sera, parlava<br />
<strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava e <strong>di</strong> Campanella, dei comizi politici<br />
<strong>di</strong> cinquant'anni fa, e ci insegnava la storia<br />
e la letteratura. E parlava dell'amore, e<br />
tanti anni <strong>di</strong> scelte sbagliate sembrarono<br />
avere risposta. Perché l'amore<br />
è uno, uno solo. Quello è eterno.<br />
Avrei voluto chiedere <strong>di</strong> più, ma<br />
sarei sembrata fin troppo<br />
ragazzina per i miei trent'anni,<br />
così ho taciuto. E chissà<br />
chi era il pazzo in quel<br />
momento. Se colui che<br />
aveva smesso <strong>di</strong> sognare, pur<br />
avendo tanto, o colui che,<br />
senza nulla a parte una vecchia<br />
bici, era ancora capace<br />
<strong>di</strong> farlo.<br />
Serre - Vallata<br />
del Torbido,<br />
presto la strada<br />
Si è recentemente svolta a Gioiosa<br />
Ionica, presso la “Terrazza Gatto”,<br />
una riunione promossa dall'impren<strong>di</strong>tore<br />
Pasquale Gatto per costituire il<br />
“Comitato Promotore della Strada<br />
Scorrimento Veloce Serre-Vallata del<br />
Torbido”.<br />
L'arteria stradale, nelle intenzioni del<br />
nascente Comitato, dovrebbe rappresentare<br />
un concreto strumento <strong>di</strong> sviluppo<br />
socio-economico, in grado <strong>di</strong> congiungere<br />
i territori e dare ossigeno all'economia<br />
<strong>di</strong> due importanti realtà produttive, quelle<br />
della provincia reggina e del vibonese.<br />
In concreto, partendo da Gioiosa Ionica<br />
e attraversando i territori <strong>di</strong> Martone,<br />
Grotteria, Passo <strong>di</strong> Croceferrata,<br />
Cassarie, Nardo<strong>di</strong>pace, Fabrizia, si<br />
potrebbe raggiungere in pochi minuti l'abitato<br />
<strong>di</strong> Serra San Bruno. Da più parti<br />
sono stati evidenziati gli innegabili vantaggi<br />
che la realizzazione <strong>di</strong> questa strada<br />
apporterebbe al sistema dei trasporti<br />
locali, e quin<strong>di</strong> allo sviluppo delle economie<br />
comprensoriali.<br />
Il Comitato ha registrato l'adesione convinta<br />
<strong>di</strong> singoli citta<strong>di</strong>ni, professionisti,<br />
impren<strong>di</strong>tori del settore artigianale, commerciale<br />
e dei servizi. A questo punto il<br />
Comitato auspica <strong>di</strong> riuscire ad unire le<br />
forze con chi dalla provincia vibonese<br />
intenda supportare quest'iniziativa.<br />
E.A.<br />
Nomina Presidente Ente Parco.<br />
Il sindaco<br />
<strong>di</strong> Africo scrive a<br />
Sergio <strong>La</strong>ganà<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 14
minoranza in consiglio, rappresentano il 70% circa dell'elettorato locrese, noi <strong>di</strong> SiAmo Locri ritieniamo che la partecipazione<br />
attiva della citta<strong>di</strong>nanza al Consiglio Comunale sia in<strong>di</strong>spensabile. Partecipando potrete toccare con mano quanto<br />
grigia, inconcludente, apatica sia questa Amministrazione che non fa altro che piangersi addosso, riproponendo sempre<br />
la solita nenia. Capirete perchè Locri, che fino ad un anno fa era un ben preciso punto <strong>di</strong> riferimento per tutto il territorio,<br />
oggi è ripiombata nell'anonimato. A Locri non vi sono più nè opere pubbliche nè attività <strong>di</strong> rilievo in grado <strong>di</strong> attirare<br />
l'attnzione del comprensorio. Locri è un città morta: ci mancano solo le prefiche, <strong>di</strong> antica ma non troppo lontana<br />
memoria, per sancirne la fine. Noi <strong>di</strong> SiAmo Locri non possiamo accettare passivamente che tutto ciò avvenga.<br />
È per questo motivo che invitiamo i citta<strong>di</strong>ni a partecipare per conoscere e <strong>di</strong>ventare parte attiva del processo costruttivo<br />
della nostra Città. (SiAmo Locri)<br />
SANITÀ<br />
Il commiato del primario<br />
<strong>di</strong> chirurgia generale <strong>di</strong> Locri<br />
Peppe Pavone: «Nessun rancore, ma mancavano le con<strong>di</strong>zioni»<br />
ELEONORA ARAGONA<br />
Le parole del dr. Pavone<br />
Il tono è pacato, come è nello stile del<br />
personaggio. Nessuna polemica,<br />
niente riven<strong>di</strong>cazioni o sassolini da<br />
togliere dalle scarpe. Piuttosto un’analisi<br />
lucida dello stato catartico<br />
della sanità locridea, simile a tante<br />
altre ma resa particolare dal nostro<br />
retaggio culturale.<br />
Quali sono stati i motivi che l’hanno<br />
portata a decidere <strong>di</strong> andarsene<br />
dall’ospedale <strong>di</strong> Locri?<br />
“Non si sono create le con<strong>di</strong>zioni<br />
per restare, per creare una<br />
rete <strong>di</strong> servizi efficiente e<br />
per raggiungere degli<br />
obiettivi fondamentali<br />
per l’ottimizzazione<br />
del servizio<br />
ospedaliero“<br />
Che cosa intende<br />
per obiettivi<br />
fondamentali?<br />
“Una <strong>di</strong>minuzione<br />
delle fughe<br />
Prosegue la <strong>di</strong>atriba sulla nomina del nuovo Presidente<br />
dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, e dopo l’intervento<br />
del sindaco <strong>di</strong> Bova, Santo Casile, ad intervenire sulla<br />
questione è ora il sindaco <strong>di</strong> Africo, Domenico Versaci. Scrive il<br />
Primo citta<strong>di</strong>no:<br />
“Come il Sindaco <strong>di</strong> Bova, sono anch’io tra i sindaci firmatari del<br />
documento inviato al Presidente della Giunta Regionale, attraverso<br />
il quale riba<strong>di</strong>vamo due concetti, il primo relativo alla necessità<br />
che la nomina del nuovo Presidente non dovesse scaturire da una<br />
scelta meramente politica, il secondo che lo stesso fosse in<strong>di</strong>viduato<br />
all’interno del territorio dell’area protetta, giacchè riteniamo<br />
che questo territorio possieda risorse, esperienze e competenze da<br />
verso ospedali esterni alla regione,<br />
una maggiore efficienza delle strutture,<br />
un ragionamento serio sull’abbattimento<br />
degli sprechi.”<br />
Come mai si è giunti a questo punto?<br />
“È mancata l’interfaccia tra i responsabili<br />
dei servizi e la <strong>di</strong>rigenza. Tengo<br />
a precisare però che questo non è un<br />
problema unicamente <strong>di</strong> questa<br />
amministrazione, è un problema cronico,<br />
culturale. <strong>La</strong> mia decisione inoltre<br />
non è stata influenzata da nessuna<br />
ingerenza esterna.”<br />
Quali saranno le conseguenze della<br />
sua decisone sui malati, che saranno<br />
sicuramente i più penalizzati dalla sua<br />
scelta?<br />
“È bene che la gente del territorio<br />
inizi a prendere coscienza che i servizi<br />
fondamentali – e quello ospedaliero<br />
è uno dei più importanti- sono dei<br />
beni comuni che vanno salvaguardati<br />
e <strong>di</strong>fesi. Se le persone non raggiungeranno<br />
questo livello <strong>di</strong> consapevolezza<br />
nulla potrà mai cambiare.”<br />
In bocca al lupo dottor Pavone per il<br />
suo futuro professionale<br />
“Direi che dell’in bocca al lupo ne ha<br />
più bisogno la Locride. Un posto<br />
comunque meraviglioso che mi ha<br />
fatto penare ma mi ha arricchito professionalmente<br />
e umanamente”.<br />
valorizzare. Come già precedentemente riba<strong>di</strong>to, nella vicenda in<br />
questione sarebbe stato opportuno il silenzio dei <strong>di</strong>retti interessati,<br />
ma così non è stato. (...) A questo punto vorremmo chiedere<br />
all’Avv. <strong>La</strong>ganà <strong>di</strong> chiarire quali sono gli ambienti <strong>di</strong> Africo a lui<br />
ostili ai quali faceva riferimento nella nota da lui <strong>di</strong>ramata, la<br />
quale recitava testualmente. Alla luce <strong>di</strong> quanto letto e visto che<br />
<strong>La</strong>ganà fa riferimento non ad ambiente ma a presunti ambienti,<br />
che nel linguaggio comune lasciano intendere contesti particolari,<br />
da quelli civili a quelli delinquenziali, sarebbe opportuno che<br />
<strong>La</strong>ganà ci chiarisse a quali <strong>di</strong> questi si riferisse in un intervento<br />
allusivo e fuori luogo”.<br />
Domenico Versaci, Sindaco <strong>di</strong> Africo<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
A Riace un<br />
convegno<br />
sulla Canapa<br />
Sabato 9 giugno si è tenuto a<br />
Riace il convegno nazionale<br />
“Canapa da fibra: occasione da<br />
non perdere, per l'agricoltura e<br />
per lo sviluppo industriale sostenibile”<br />
organizzato da<br />
Assocanapa con il patrocinio<br />
dell'Associazione Nazionale<br />
Architettura Biologica. Esperti <strong>di</strong><br />
livello nazionale hanno relazionato<br />
con slide e filmati sulle tecniche<br />
<strong>di</strong> coltivazione e <strong>di</strong> lavorazione,<br />
prodotti e materie prime,<br />
impieghi industriali moderni, rese<br />
e conti economici, domanda del<br />
mercato. <strong>La</strong> crescita esponenziale,<br />
avvenuta nel 2012, dell'interesse<br />
concreto per la coltivazione e<br />
la lavorazione della canapa e per<br />
l'acquisto e l'impiego <strong>di</strong> alimenti e<br />
altri prodotti <strong>di</strong> canapa da fibra,<br />
impone del resto un grande lavoro<br />
<strong>di</strong> riorganizzazione della<br />
comunicazione. Ecco alcuni dei<br />
prodotti che, oggi, sono fabbricati<br />
con la canapa da piccole aziende<br />
italiane: biscotti, pane, pizze,<br />
taralli, fette biscottate ed altri prodotti<br />
da forno, da Colle Val d'Elsa<br />
in Toscana, Cerveteri in <strong>La</strong>zio,<br />
Conversano in Puglia; olio e farina<br />
<strong>di</strong> semi da Piemonte, Umbria<br />
e Marche; camiceria casual ed<br />
elegante, borse, maglieria e<br />
manufatti da arredamento da<br />
Chieri e Pinerolo in provincia <strong>di</strong><br />
Torino e da Cerveteri, calzature<br />
da Napoli; olio essenziale da<br />
Moretta (Cuneo), liquore “canapello”<br />
da Pisoniano (Roma),<br />
cosmetici da Pomezia (RM),<br />
materiali da costruzione da<br />
Lecco, Mantova, Carmagnola<br />
(TO).<br />
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SOCIETÀ<br />
Visioni<br />
Scatti reggini<br />
L'Italia vista da cinque giovani artisti calabresi esposta<br />
a Newark nel tentativo <strong>di</strong> far riscoprire la bellezza e la<br />
qualità della patria agli immigrati italiani in America<br />
L’Italia calabrese a Newark<br />
i è svolta il 5 Giugno alla<br />
SOne Gallery (One<br />
Gateway Center, 1085<br />
Raymond Boulevard, New<br />
Jersey), la mostra fotografica:<br />
“Snapshots of a Young Italy”,<br />
realizzata grazie al sostegno<br />
fornito dal Consolato d'Italia<br />
in Newark.<br />
Sono state esposte 40 fotografie<br />
<strong>di</strong> cinque giovani artisti<br />
<strong>di</strong> Reggio e provincia:<br />
Antonio Sgrò, Rosa Maria<br />
Rao, Stefania Azzurra Gitto,<br />
Sergio Campolo e Marco<br />
Battaglia. Gli scorci, i paesaggi,<br />
i monumenti riprodotti<br />
negli scatti sono stati catturati<br />
durante i loro viaggi in giro<br />
per l'Italia. Le immagini sono<br />
caratterizzate da un forte<br />
contrasto tra le tinte calde del<br />
Sud e del Nord, e il più mite<br />
bianco e nero usato per riprodurre<br />
le foto del Centro.<br />
Le opere più significative,<br />
dopo la mostra, saranno<br />
esposte permanentemente<br />
nella sede del Consolato italiano<br />
a Newark.<br />
Il significato che gli artisti<br />
calabresi danno all'iniziativa è<br />
ambizioso. Vorrebbero che<br />
l'interesse verso la nostra<br />
Penisola fosse riconcentrato<br />
sulla bellezza del territorio e<br />
sulla qualità dei giovani italiani.<br />
<strong>La</strong> mostra inoltre è stata<br />
pensata per permettere agli<br />
immigrati italiani all'estero <strong>di</strong><br />
ricordare le proprie origini e<br />
<strong>di</strong> cogliere, tramite occhi<br />
<strong>di</strong>versi, l'evolvere del Paese e<br />
della società.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 18
RISCOPRIRE UNA TRADIZIONE<br />
MONASTERACE, L’INFIORATA. Oggi le vie del centro rifioriscono<br />
ELEONORA ARAGONA<br />
Monasterace, dal 2000, è uno dei<br />
150 comuni che in occasione<br />
della processione del Corpus<br />
Domini ha riscoperto l'antica tra<strong>di</strong>zione<br />
dell'Infiorata. Questo rito, risalente al<br />
XIII sec., consiste nel creare una serie <strong>di</strong><br />
quadri composti da petali, terra e fiori<br />
che impreziosiscono le vie lungo cui si<br />
svolge la processione della domenica.<br />
Può sembrare una delle tante manifestazioni<br />
religiose che si svolgono nei nostri<br />
territori. In realtà, questo evento è<br />
molto più significativo per la citta<strong>di</strong>na<br />
jonica. L'Infiorata è un momento per<br />
riscoprirsi comunità lavorando insieme<br />
per la città e per valorizzare le risorse del<br />
proprio territorio. Ciascuno ha un ruolo<br />
ben preciso e collabora alle varie fasi <strong>di</strong><br />
preparazione. Anzi tutto, ci sono coloro<br />
i quali stu<strong>di</strong>ano le forme e i <strong>di</strong>segni da<br />
realizzare. Essendo una manifestazione<br />
religiosa, le immagini scelte sono sempre<br />
ispirate all'iconografia sacra.<br />
Quest'anno verranno rappresentati<br />
angeli, agnelli, la ban<strong>di</strong>era del Vaticano,<br />
Gesù, la Madonna. Dopo questa fase <strong>di</strong><br />
progettazione si passa alla scelta e alla<br />
raccolta dei fiori che comporranno i 14<br />
tappeti che da Via Caduti Senza Croce,<br />
Vecchi, giovani e<br />
bambini si ritrovano<br />
come comunità<br />
alavorare insieme<br />
passando per Via Giorgio Papaleo,<br />
accompagneranno la processione fino<br />
alla chiesa S. Giuseppe <strong>La</strong>voratore. Per<br />
la manifestazione le aziende florovivaiste<br />
della zona, Calabria Plant & Co., <strong>La</strong><br />
Margherita <strong>di</strong> Taverniti, Ortiflora <strong>di</strong><br />
Can<strong>di</strong>do, Az. agr. Squillacioti<br />
Domenico, C.J.S.A.R. <strong>di</strong> Pileggi e Az.<br />
agr.De Luca Giuseppe, Az. agr. fratelli<br />
Miriello e Sud Exotica, hanno fornito<br />
gratuitamente circa 200 mila fiori.<br />
A questo punto si procede allo spelluc-<br />
camento, che consiste nel separare i singoli<br />
petali dal fiore o il fiore dal gambo<br />
sud<strong>di</strong>videndoli per colori. È questo<br />
forse il momento che da un senso particolare<br />
al rivivere della tra<strong>di</strong>zione. Per<br />
portare a compimento un lavoro così<br />
certosino vecchi, giovani e bambini si<br />
ritrovano durante le serate de<strong>di</strong>cate a<br />
questa attività e collaborano come<br />
comunità. Inoltre viene preparata la<br />
posa, un miscuglio <strong>di</strong> colla e residui <strong>di</strong><br />
caffè, forniti dai baristi, che costituirà la<br />
base dei <strong>di</strong>segni. <strong>La</strong> realizzazione vera e<br />
propria delle opere è stata avviata<br />
venerdì sera in Via Caduti Senza Croce<br />
dove sono stati allestiti, su due file, 12<br />
cerchi dal <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 3 m per una lunghezza<br />
complessiva <strong>di</strong> 80 m. Sabato<br />
sera è stato completato il riquadro <strong>di</strong> 25<br />
m in Via Giorgio Papaleo, una delle vie<br />
storiche dell'Infiorata. L'ultima opera<br />
sarà realizzata stamane davanti alla<br />
chiesa <strong>di</strong> S. Giuseppe <strong>La</strong>voratore.<br />
Chiunque voglia partecipare a questa<br />
manifestazione lo può fare contattando<br />
la Pro Loco <strong>di</strong> Monasterace e iscrivendosi<br />
come volontario.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 19
<strong>La</strong><br />
gerenza<br />
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Tel 0964/383478<br />
Lettere, note e schermaglie<br />
Egregio Ingegnere Polimeni, in<br />
attesa <strong>di</strong> un riscontro da parte<br />
della SORICAL, alla quale abbiamo<br />
inviato le sue analisi sulle problematiche<br />
dell'acqua da lei messe in evidenza,<br />
la sua lettera - nonostante alcuni contenuti<br />
demagogici e ambigui - ci consente<br />
<strong>di</strong> chiarire molte cose che sono state -<br />
anche da lei - travisate. Intanto, per<br />
quanto attiene alla sua offerta <strong>di</strong> collaborazione,<br />
volevamo informare i citta<strong>di</strong>ni<br />
che, già nel 2006, lei si era offerto <strong>di</strong> collaborare<br />
- gratuitamente - quale “esperto”<br />
<strong>di</strong> tributi. Visto che il Comune, all’epoca,<br />
non aveva un Responsabile interno<br />
e vista la stima e l’amicizia che avevamo<br />
nei suoi confronti, abbiamo accettato<br />
la sua offerta e l’abbiamo ufficializzata<br />
con delibera <strong>di</strong> Giunta n. 159/settembre<br />
2006, con contratto allegato, prevedendo<br />
solo il rimborso spese effettivamente<br />
sostenute. Dopo poco tempo lei è sparito<br />
senza un minimo <strong>di</strong> spiegazione e<br />
abbiamo ricominciato da capo. Pertanto<br />
ci consenta <strong>di</strong> considerare la sua lettera<br />
come la prima collaborazione - tar<strong>di</strong>va -<br />
da quel lontano 2006. Nel fare i conti in<br />
tasca all’Amministrazione 2006-2011 -<br />
casualmente, solo casualmente -, ci consenta<br />
intanto <strong>di</strong> fare un salto in<strong>di</strong>etro per<br />
ricordare, per dovere <strong>di</strong> cronaca, che il<br />
canone acqua è stato aumentato nel<br />
2005 (con contenziosi vari), <strong>di</strong>minuito <strong>di</strong><br />
qualche punto nello stesso anno e ancora<br />
<strong>di</strong>minuito qualche anno dopo. Detto<br />
questo vogliamo ricordare che<br />
l’Amministrazione Comunale aveva già<br />
posto il problema riguardo il problema<br />
serbatoi-utenze, inviando alla SORICAL<br />
la nota prot. n. 1479, in data 09/03/2009,<br />
nella quale veniva evidenziata la “<strong>di</strong>scrasia<br />
tra le quantità <strong>di</strong> acque misurate<br />
dalla Società ed i ruoli emessi dal<br />
Comune” ( una con<strong>di</strong>zione, del resto,<br />
simile a tantissimi paesi calabresi), <strong>La</strong><br />
Società Idrica Regionale ha risposto con<br />
nota e analisi allegate, protocollate con<br />
n. 3733 il 17 Giugno 2009, evidenziando<br />
che «abbiamo solo il mandato per la<br />
gestione dei serbatoi…e che l'eccessivo<br />
consumo...non è attribuibile alla ns.<br />
responsabilità, (ma) è da ricercarsi in un<br />
non perfetto assetto funzionale delle Vs.<br />
reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione interna…<strong>La</strong> ns.<br />
responsabilità - continua la SORICAL -<br />
è quella <strong>di</strong> garantire la portata idrica<br />
richiesta dalle reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione…evitando<br />
livelli <strong>di</strong> portata eccedenti il fabbisogno,<br />
per evitare lo sfioro del serbatoio<br />
dell'acqua in eccesso e, quin<strong>di</strong>, lo spreco<br />
<strong>di</strong> risorsa idrica con evidente ns. danno<br />
economico.»<br />
Aggiungendo, tra l'altro: «Analizzando<br />
le portate del serbatoio <strong>di</strong> Monasterace<br />
Marina tra maggio e giugno, si evidenzia<br />
che le portate me<strong>di</strong>e nel periodo notturno<br />
non mostrano sostanziali decrementi<br />
rispetto alle portate me<strong>di</strong>e del periodo<br />
<strong>di</strong>urno, mentre dovrebbero essere inferiori<br />
almeno del 50%.» È lecito supporre<br />
che la causa vada ricercata nell’irrigazione<br />
dei campi? Diciamo anche e purtroppo<br />
che, finora, non abbiamo avuto la<br />
possibilità <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> un qualche<br />
finanziamento per rinnovare la rete idri-<br />
ca. Per quanto riguarda la depurazione,<br />
l'Amministrazione preferisce fare poco o<br />
niente perché il Sindaco pre<strong>di</strong>lige prendersi<br />
le denunce da parte delle autorità<br />
preposte.<br />
Comunque se è vero che la SORICAL<br />
reclama una fatturazione molto superiore<br />
al consumo reale, è anche vero che il<br />
contatore posto negli appartamenti<br />
segna l’effettivo consumo familiare, ed è<br />
quello che viene fatturato e richiesto dal<br />
Comune. Se già si riuscisse a riscuotere<br />
anche la metà dell’evasione, stia ben<br />
certo che problemi con la SORICAL<br />
non ne avremmo mai avuti; tra l’altro se<br />
tutti facessimo il nostro dovere <strong>di</strong> contribuenti,<br />
potremmo volentieri abbassare le<br />
tariffe: «pagare tutti per pagare meno.»<br />
Scrivevamo prima che alcuni contenuti<br />
sono demagogici e ambigui. Infatti dalla<br />
sua lettera traspare una possibile giustificazione<br />
dell’evasione come una scelta<br />
<strong>di</strong> “<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza civile” che non è<br />
ammessa in un nessun Paese del mondo,<br />
perché le eventuali contestazioni devono<br />
essere rappresentate nelle se<strong>di</strong> competenti:<br />
ve<strong>di</strong>, per esempio, la protesta dei<br />
Sindaci per l'IMU; oppure le azioni<br />
intraprese da alcuni consiglieri regionali<br />
per la SORICAL. A questo proposito<br />
voglio ricordare che il 15 Giugno incontrerò<br />
a <strong>La</strong>mezia il sindaco Speranza per<br />
valutare le possibilità <strong>di</strong> una class action<br />
riguardo le tariffe SORICAL. Ricordo<br />
altresì che, già dal lontano 2007, i citta<strong>di</strong>ni<br />
possono versare i tributi senza l’interme<strong>di</strong>azione<br />
<strong>di</strong> un Ente <strong>di</strong> riscossione.<br />
In conclusione: premesso che, tanto per<br />
cambiare, è giunta al Comune una lettera<br />
<strong>di</strong> riscossione della Regione Calabria<br />
per il servizio idropotabile del periodo<br />
1981-2004, per la mo<strong>di</strong>ca somma <strong>di</strong><br />
3.129.590,80 ; premesso che è compito<br />
dell'Amministrazione Comunale garantire<br />
l’equità fiscale, per evitare che ci siano<br />
citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> serie A(quelli che non pagano)<br />
e <strong>di</strong> serie B (quelli che pagano), si<br />
chieda perché le stesse problematiche<br />
(taglio dell’utenze) affrontate da molti<br />
Comuni calabresi, anche a noi molto<br />
vicini, non sono <strong>di</strong>ventate pretesto per<br />
parlare <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza civile”.<br />
Le ricor<strong>di</strong>amo che l’Amministrazione<br />
comunale, per tanti mesi, dopo il terzo<br />
intervento <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione della portata<br />
da parte della SORICAL, che colpisce<br />
tutti i citta<strong>di</strong>ni, anche quelli che pagano,<br />
ha affisso continuamente manifesti per<br />
convincere i Citta<strong>di</strong>ni a regolarizzare la<br />
loro posizione, in quanto non era più<br />
possibile tergiversare. Senza <strong>di</strong>menticare<br />
che una simile situazione ce l'abbiamo<br />
con la TARSU, con nessuna Sorical a<br />
cui dare la colpa, le chie<strong>di</strong>amo infine per<br />
quale motivo ci mettiamo tutti in fila a<br />
pagare le bollette luce, telefono e gas,<br />
accettando l'aumento continuo della<br />
benzina, senza tirare in ballo la “<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza<br />
civile”…<br />
Per la sua rinnovata offerta <strong>di</strong> collaborazione<br />
sa dove trovarci, sperando che<br />
vada a buon fine (altrimenti può sempre<br />
dare la colpa al Sindaco).<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Registrazione Tribunale <strong>di</strong><br />
Locri (RC)<br />
n. 1 del 19/06/1998<br />
R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />
Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />
all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca<br />
Italiana AmministratoreUnico<br />
Rosario Vla<strong>di</strong>mir Condarcuri<br />
RISPONDE Maria Carmela <strong>La</strong>nzetta POLISTENA<br />
Problematiche<br />
del servizio idrico<br />
Direttore responsabile<br />
PASQUINO CRUPI<br />
Direttore E<strong>di</strong>toriale<br />
ERCOLE MACRÌ<br />
In redazione:<br />
MARIA ELENA FILIPPONE, DOMENICO<br />
MACRÌ, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO,<br />
ANTONELLA ITALIANO<br />
E<strong>di</strong>torialista: GIOACCHINO CRIACO<br />
Art Director: PAOLA D’ORSA<br />
Imu-Aliquote<br />
Padrone e sotto<br />
MARIA BOETI<br />
Narrare in bella forma per descrivere battaglie<br />
a spese altrui è facile, ma per chi deve<br />
mettere le mani al portafoglio e pagare<br />
imposte non dovute, o che potevano essere mitigate,<br />
è dura.<br />
«Non so davvero come si permettano alcuni parlatori<br />
del PD citta<strong>di</strong>no ad esprimersi in tal maniera»<br />
Queste le primissime parole pronunciate al telefono,<br />
quando il 29 maggio del c. mese la sig.ra M. B.<br />
ci ha contattati, contro l' ex sindaco <strong>La</strong>ruffa, che<br />
oggi siede all' opposizione, perché aveva letto una<br />
<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> quest'ultimo apparsa sui giornali,<br />
riguardo le aliquote applicate dall' attuale<br />
Amministrazione a terreni rurali, a fabbricati, etc.<br />
Chie<strong>di</strong>amo, con calma alla nostra interlocutrice<br />
cosa possiamo fare noi per lei. <strong>La</strong> sua risposta,<br />
simile a tuoni e lampi è: «Far sapere la verità<br />
riguardo a questi gentiluomini. Vedete, io avevo un<br />
piccolo appezzamento <strong>di</strong> terreno e negli anni scorsi,<br />
quando ha amministrato <strong>La</strong>ruffa, con l'idea del<br />
Piano Associativo con i Comuni viciniori, ho pagato<br />
l' ICI per il miglioramento <strong>di</strong> questo fondo. Altri<br />
al mio posto cosa avrebbero fatto??? Avrebbero<br />
evaso? Io no! Non avevo i sol<strong>di</strong>, ma me li prestavo<br />
e, pagavo le due rate annuali, una a giugno l'altra a<br />
Esiste qualcosa d'essenziale nella vita dei su<strong>di</strong>ci.<br />
Qualcosa d'essenziale <strong>di</strong> cui rimangono spettatori<br />
impotenti. E' la loro vita, quella dei loro<br />
figli. Esiste una grande illusione nazionale,<br />
costruita sulla pelle dei su<strong>di</strong>ci: che il cambiamento<br />
passi dal cambiamento dell'essere su<strong>di</strong>co.<br />
Esiste una grande bugia che avvelena la<br />
mente dei su<strong>di</strong>ci. <strong>La</strong> grande bugia che l'uomo<br />
su<strong>di</strong>co debba re<strong>di</strong>mersi dall'essere se stesso.<br />
Che esista un peccato originario nell'essere<br />
su<strong>di</strong>co. Un peccato che deve essere perdonato<br />
dai professori della morale pubblica che imperversano<br />
su tivù, giornali, internet. In genere chi<br />
ci <strong>di</strong>ce cosa dobbiamo fare e come, per cambiare,<br />
sta al nord. Al sud stanno gli allievi, i servi <strong>di</strong><br />
tali maestri: quelli che sono sempre piegati per<br />
ricevere il giusto riconoscimento.<br />
E' una grande mistificazione costruita pazientemente<br />
negli anni. Un grande imbroglio che sfinisce<br />
i su<strong>di</strong>ci nell'eterna e inappagata ricerca<br />
COLLABORATORI<br />
Anna <strong>La</strong>ura Tringali, Mara<br />
Rechichi, Ruggero Brizzi,<br />
Benjamin Boson, Nik Spatari,<br />
Angelo Letizia, Marilene Bonavita,<br />
Francesca Rappoccio, Mario<br />
<strong>La</strong>bate, Franco Crinò, Marco<br />
Andronaco, Isabella Galimi ,Maria<br />
Teresa D’Agostino, Giovanna<br />
Mangano.<br />
CRONACHE DAL NORD <strong>di</strong> Vincenzo Carrozza<br />
Corri su<strong>di</strong>co, corri ...<br />
L’ANGOLO DI PARRELLO <strong>di</strong> Franco Parrello<br />
novembre. Non ho la cifra esatta per darvi contezza<br />
nell'imme<strong>di</strong>ato, ma credo <strong>di</strong> aver pagato dai cinque<br />
ai seimila euro. Ad<strong>di</strong>rittura ho pagato anche<br />
quando è <strong>di</strong>venuta cosiddetta zona bianca. Cioè,<br />
fino a quando, e al <strong>di</strong> là, lo scellerato Piano<br />
Associativo non è decaduto». <strong>La</strong> sig.ra arrabbiata<br />
oltre misura, ci fa intendere che solo tramite l'architetto<br />
Ferrazzo - che sta lavorando alla stesura<br />
del nuovo Piano Strutturale Comunale - è venuta<br />
a conoscenza che i sol<strong>di</strong> da lei versati sono stati buttati<br />
al vento. E, che il Comune <strong>di</strong> Polistena, adesso,<br />
è debitore verso <strong>di</strong> lei, delle ultime due rate. Da<br />
qui, pare che appena riscuoterà la somma, si porterà<br />
nei Bar della città per offrire il caffè o un<br />
amaro, a scelta, ai componenti della passata gestione<br />
<strong>di</strong> governo citta<strong>di</strong>no. Inoltre, ci ha pure elencato<br />
i nomi che lì per lì le sono venuti in mente: prof.<br />
Giovanni <strong>La</strong>ruffa ex sindaco, Antonio Baglio,<br />
Giuseppe De Leo, Alfredo Multari, Giuseppe<br />
Giancotta, Luciano Sorace, Pasquale Iannello, ect.<br />
Continua: . Come <strong>di</strong>re: per ora il calice amaro<br />
lo facciamo bere ai poveri i<strong>di</strong>oti che pagano, nel<br />
frattempo noi ci sfruttiamo il succo e la polpa, poi<br />
si vedrà... così giochiamo a padrone e sotto.<br />
Cari lettori, pensate che la sig.ra M. B. darà davvero<br />
uno schiaffo così forte, con la potenza suprema<br />
del <strong>di</strong>re e del fare, alla passata Amministrazione,<br />
offrendo loro il caffè o l' amaro? Staremo a vedere…<br />
del perdono dall'essere su<strong>di</strong>ci. Ma il su<strong>di</strong>co<br />
verrà perdonato soltanto se: Non avrà l'accento<br />
su<strong>di</strong>co. Dirà male dei su<strong>di</strong>ci. Sarà lecca culo.<br />
Emigrerà. Non nascerà a sud. Camminerà piegato,<br />
pronto a ricevere il giusto riconoscimento<br />
dal maestro turno. Spargerà merda a destra e a<br />
manca su altri su<strong>di</strong>ci che sente migliori <strong>di</strong> Lui.<br />
I su<strong>di</strong>ci appena si levano dal letto devono correre<br />
per fuggire da se stessi, e dai moltissimi<br />
maestri (Gran), che desiderano formarli e<br />
inchiappettarli: Le mafie, le sinistre gesuitiche<br />
senza peccato né vergogna, i centro-destra illusionisti<br />
e sorridenti, i sacerdoti della morale a<br />
tonnellate, le massonerie, segrete e deviate per<br />
principio. In pratica i ladri, a loro insaputa, <strong>di</strong><br />
tutti i colori, i cultori del delitto, della menzogna,<br />
del sorriso, della pacca sulle spalle, delle<br />
promesse mancate, della presa per il culo.<br />
Corri su<strong>di</strong>co, corri, altrimenti ti fanno un culo<br />
così !<br />
<strong>La</strong> Madonnina che<br />
aveva sempre amato<br />
Un devastante terremoto ha colpito molti centri dell'Emilia Romagna, provocando<br />
molte vittime ed ingenti danni. Migliaia <strong>di</strong> famiglie hanno perduto, in pochi istanti, gli<br />
affetti più cari e tanti anni <strong>di</strong> lavoro e sacrifici. E' necessario cominciare da capo. Ma è<br />
possibile?. Forse, ma non sarà semplice.<br />
Un sacerdote è in Chiesa, quanto sente tremare la terra. Corre via ed esce fuori; ma<br />
subito pensa <strong>di</strong> salvare la statua della Madonna sull'altare e si precipita in Chiesa a recuperarla;<br />
c'è l'ha quasi fatta ma all'improvviso crolla il tetto e rimane sotto le macerie.<br />
Don Ivan è rimasto così per sempre con quella Madonnina che aveva sempre amato.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 20
HANNO COLLABORATO<br />
Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian<br />
Zimirri, Giuseppe Patamia,<br />
Alessandra Bevilacqua,Bruno<br />
Gemelli, Carmelo Carabetta,<br />
Valentina Elia, Antonio<br />
Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate,<br />
Giulio Romeo, Ilario<br />
Ammendolia, Sara<br />
Caccamo, Giuseppe<br />
Fiorenza, Daniele Mangiola,<br />
Sara Caccamo.<br />
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla<br />
sottoscrizione <strong>di</strong> preventivi accor<strong>di</strong> tra<br />
l’e<strong>di</strong>tore e gli autori sono da intendersi<br />
gratuite.<br />
FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla<br />
redazione, anche se non pubblicati, non<br />
verranno restituiti.<br />
I SERVIZI sono coperti da copyright <strong>di</strong>ritto<br />
esclusivo <strong>di</strong> “la <strong>Riviera</strong> E<strong>di</strong>tore” per tutto il<br />
territorio nazionale ed estero.<br />
GLI AUTORI delle rubriche in cui si<br />
esprimono giu<strong>di</strong>zi o riflessioni personali, sono<br />
da ritenersi <strong>di</strong>rettamente responsabili.<br />
L’OPINIONE <strong>di</strong> Fernando Sagado<br />
Il <strong>di</strong>avolo non esiste.<br />
Calabresi topi in gabbia<br />
Il tema della paura quale collante delle<br />
società è un tema tutt’altro che originale,<br />
ma sempre <strong>di</strong> pervicace attualità.<br />
Fondamentalmente gli Stati moderni si<br />
<strong>di</strong>vidono in democratici o <strong>di</strong>ttatoriali,<br />
dove la <strong>di</strong>ttatura o la democrazia si presenta<br />
con tonalità <strong>di</strong>verse a seconda dei<br />
margini <strong>di</strong> libertà concessi ai sud<strong>di</strong>ti o ai<br />
citta<strong>di</strong>ni o alla risposta data ai bisogni<br />
della gente. Ad esempio la Romania <strong>di</strong><br />
Ceausescu affamava oltre che imprigionare,<br />
quella libica lo stomaco lo riempiva<br />
quasi sempre. <strong>La</strong> <strong>di</strong>fferenza tattica fra<br />
democrazia e <strong>di</strong>ttatura sta nell’esercizio<br />
me<strong>di</strong>ato o <strong>di</strong>retto della paura. I <strong>di</strong>ttatori<br />
non si mascherano ed esercitano la paura<br />
<strong>di</strong> persona, le democrazie(pseudo tali) si<br />
servono <strong>di</strong> agenti formalmente estranei<br />
per incutere timore. Se volete è il gioco<br />
del <strong>di</strong>avolo e della scelta apparente fra<br />
inferno e para<strong>di</strong>so. Comunque la si guar<strong>di</strong>,<br />
la faccenda, gli Stati, o buona parte <strong>di</strong><br />
essi, si reggono per mezzo del <strong>di</strong>avolo<br />
laico o religioso che sia. Le società completamente<br />
libere non esistono, sono al<br />
momento pura utopia, né esisteranno<br />
fino alla calata sulla terra dell'amore puro<br />
capace <strong>di</strong> tenerci insieme per affetto e<br />
non per necessità. L'Italia fra le democrazie<br />
occidentali è una delle più giovani,<br />
solo sessant'anni fa era fascista e monarchica.<br />
E nessuno si rizzi sulla se<strong>di</strong>a, se gli<br />
anni della Repubblica sono pervasi da<br />
stragi e misteri, se le nostre classi <strong>di</strong>rigenti<br />
sono pervase da inquisiti e condannati,<br />
se il tasso <strong>di</strong> corruzione ed evasione è uno<br />
dei più alti al mondo, se una parte del territorio<br />
e sotto scacco criminale, <strong>di</strong>re che<br />
la nostra sia una democrazia perfetta<br />
sembrerebbe un assurdo. Ma non è dei<br />
massimi sistemi che intendo parlare, il<br />
ragionamento lo limito alla Calabria.<br />
Quali sono le paure calabresi, quelle per<br />
le quali si sta insieme, anche se in un<br />
modo accentuatamente in<strong>di</strong>vidualistico?<br />
A guardare il <strong>di</strong>battito pubblico la paura<br />
per eccellenza è la mafia, uscendo però<br />
dai convegni, dai me<strong>di</strong>a, dalla sociologia<br />
scopriamo tante altre paure percepite<br />
dalla gente <strong>di</strong> intensità pari alla prima. Il<br />
terrore del futuro, la mancanza <strong>di</strong> un pro-<br />
getto, l'assenza politica e la sua arroganza,<br />
il <strong>di</strong>sagio economico, il problema<br />
sanitario, quello viario, il lavoro, la scuola.<br />
Ecco perché si sta o si dovrebbe stare<br />
insieme. Per vincere tutte le paure<br />
descritte e tante altre che sarebbe lungo<br />
elencare. Non possiamo pensare <strong>di</strong> risolvere<br />
una sola paura per eliminare una<br />
lunga catena <strong>di</strong> problemi, né è pensabile<br />
<strong>di</strong> risolvere ogni dramma posto che<br />
società perfette al mondo non se ne<br />
conoscono. <strong>La</strong> speranza e il lavoro per la<br />
perfettibilità sociale sono, o dovrebbero<br />
essere, il motore <strong>di</strong> un contesto sociale<br />
sano. Quando le risposte sono frazionate,<br />
settarie, emergenziali la società si ferma il<br />
miglioramento si allontana. Ecco, in<br />
Calabria paradossalmente ciò che tiene<br />
in pie<strong>di</strong> la figura dello Stato è la lotta alla<br />
'ndrangheta. E' il <strong>di</strong>avolo mafioso che<br />
giustifica un'entità statuale che nemme-<br />
PUBBLICITÀ<br />
Per richieste <strong>di</strong> pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl<br />
info 0964342679<br />
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ASSOCIATO- Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana, Croanache Italiane<br />
no ci prova a risolvere programmaticamente<br />
gli altri e numerosi problemi. Si<br />
chiede ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> stare uniti, <strong>di</strong> lottare<br />
il mostro perché il suo abbattimento<br />
migliorerà la società. Ma la società è un<br />
assetato che deve camminare su un tappeto<br />
<strong>di</strong> spine per raggiungere l'acqua, e<br />
hai voglia a togliertene che tante altre ti<br />
bucheranno le carni. Allora che fare, speranze<br />
finite? Tutt'altro, non è il fato che<br />
crea ma l'uomo e l'uomo può migliorare<br />
o peggiorare il suo Stato. Il primo ed<br />
essenziale passo è liberarsi delle paure<br />
indotte e affrontare quelle reali. Uscire<br />
dalle gabbie in cui si vive e affrontare il<br />
nemico, qualunque sia il suo nome. Stare<br />
soprattutto attenti a chi grida al lupo, perché<br />
quello è il lupo. Adesso riderete un<br />
po' del mio malsano ragionamento, col<br />
tempo capirete che il <strong>di</strong>avolo non esiste<br />
su questa terra se non c'è un sovrano che<br />
attraverso <strong>di</strong> esso vi tiene in prigione e si<br />
fa riverire. Uno Stato che risolva ogni<br />
paura non lo troverete, vi renderebbe<br />
totalmente liberi e non avreste più bisogno<br />
<strong>di</strong> lui. Di Stati con tendenze suicide<br />
non ne troverete in giro. Dovrete scegliere,<br />
tenervi le paure o avere coraggio e<br />
sperare che il fato o il caso che ha creati<br />
non sia stato parco nella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong><br />
quella virtù.<br />
Ritratti *<br />
<strong>di</strong> Diego Cataldo<br />
MANUELA<br />
CRICELLI<br />
Cantante<br />
Una delle voci più<br />
interessanti del nostro<br />
panorama musicale.<br />
Ha reso omaggio ai<br />
gran<strong>di</strong> cantastorie siciliani<br />
come Rosa<br />
Balistreri. Si è occupata<br />
<strong>di</strong> teatro con importanti<br />
collaborazioni. È<br />
anche stata molto<br />
apprezzata al Roccella<br />
Jazz Festival.<br />
LOQUI E SPORLOQUI <strong>di</strong> Filomena Cataldo IL BRIZZOLATO <strong>di</strong> Ruggero Brizzi<br />
Un filo sottile,<br />
quello della<br />
paura, tiene<br />
unita l'Italia.<br />
L'informazione repentina<br />
e ostinata lo amplifica.<br />
Pare, quasi nevroticamente,<br />
che la speranza<br />
maggiore sia, per<br />
l'uomo contemporaneo, morire <strong>di</strong> morte<br />
naturale. Poiché dalle bombe <strong>di</strong>nanzi alle<br />
scuole ai terremoti quello che ci rendeva<br />
dei leoni, la super potenza dell'ominide, ci<br />
ha trasformato, in un nano secondo, in<br />
coglioni. <strong>La</strong> nostra infinita piccolezza è<br />
<strong>di</strong>mostrata. Non che ci fosse bisogno, ma<br />
bisognava ripensarci. Possiamo accettare<br />
che la natura si faccia sentire, ma non che<br />
<strong>di</strong>strugga laddove l'ingegneria umana ha<br />
superficialmente operato. E' risultata,<br />
volente o nolente, <strong>di</strong>stratta (per così <strong>di</strong>re).<br />
KAPPADUE <strong>di</strong> RUGGERO CALVANO<br />
Goffredo Fofi, Mimmo<br />
Gangemi, Aldo<br />
Varano, Francesco<br />
Munzi, Pietro Spirito, Valter<br />
Rizzo.. Si gli amici si fanno<br />
sentire e iniziano a essere<br />
tanti. L'idea <strong>di</strong> portare gente<br />
in Aspromonte, partita dal<br />
matto <strong>di</strong> Napoli Francesco<br />
De Filippo, prende corpo.<br />
Raccogliere una rete <strong>di</strong><br />
amici nella montagna calabrese<br />
perché la raccontino e<br />
<strong>di</strong>ano voce al mondo del<br />
Me<strong>di</strong>terraneo sospeso fra<br />
l'Europa e il sud del mondo<br />
si sta rivelando una felice<br />
intuizione. Aprire un pianeta<br />
misterioso come<br />
l'Aspromonte, dargli un<br />
varco verso l'esterno può<br />
valere molto. Raccontare,<br />
<strong>di</strong>pingere, fotografare, suonare<br />
per unire, per integrare.<br />
L'Aspromonte si dona in<br />
una bellezza mantenuta<br />
integra nei millenni, questo<br />
il significato che muove l'iniziativa.<br />
Una casa per le idee<br />
e idee per una casa comune.<br />
Il progetto può sembrare<br />
ambizioso ma la sua gradualità<br />
lo rende attuabile. Gli<br />
amici si fanno avanti e per<br />
ora Africo organizzerà un<br />
giorno <strong>di</strong> festa da fissare nell'ultima<br />
settimana <strong>di</strong> luglio<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Scrivere in Aspromonte .<br />
Gli amici si fanno sentire<br />
per dar modo a tutti <strong>di</strong><br />
incontrarsi, conoscersi,<br />
scambiarsi le idee. Il passo<br />
successivo sarà quello <strong>di</strong><br />
alloggiare un numero ristretto<br />
<strong>di</strong> ospiti per permettere<br />
loro un periodo <strong>di</strong> riflessione<br />
in piena libertà. Sono già<br />
<strong>di</strong>sponibili una serie <strong>di</strong><br />
appartamenti in grado <strong>di</strong><br />
ospitare <strong>di</strong>gnitosamente una<br />
decina <strong>di</strong> persone alle quali<br />
verrà garantito vitto, alloggio<br />
e gli spostamenti per<br />
andare, venire e conoscere<br />
l'Aspromonte.<br />
Parallelamente è <strong>di</strong>sponibile<br />
una grande struttura in<br />
grado <strong>di</strong> ospitare in modo<br />
spartano una cinquantina <strong>di</strong><br />
ospiti, in essa potrà essere<br />
ospitato chi potrà provvedersi<br />
in autonomia del vitto,<br />
che comunque sarà supportato<br />
per quanto possibile<br />
nella visita dei luoghi.<br />
L'Aspromonte si offre nel<br />
modo in cui si da alla sua<br />
gente, chiede fatica e rispetto<br />
in cambio <strong>di</strong> un'ospitalità<br />
frugale insita nella sua natura.<br />
L'invito, ovviamente, non<br />
è a un party ma a un parco<br />
pranzo che potrà riempivi lo<br />
stomaco e qualcos'altro più<br />
<strong>di</strong> quanto immaginiate.<br />
PISICO - CATASTROFE ARRIVA IL DIGITALE TERRESTE<br />
Non possiamo tollerare, però, la <strong>di</strong>sumana<br />
<strong>di</strong>ssennatezza con la quale si lede il<br />
<strong>di</strong>ritto alla vita. Si uccide. Ora, quanto<br />
accade, sta provocando una sorta <strong>di</strong> “millenarismo<br />
post-contemporaneo” per il<br />
quale si crede ad una fine del mondo o per<br />
cause fisiche o per follie umane. <strong>La</strong> psicosi<br />
della catastrofe, alimentata dalla velocità<br />
dell'informazione, ha atrofizzato le vite,<br />
nonostante eventi naturali e bestialità<br />
umane siano sempre esistiti in ogni era, in<br />
ogni stagione del mondo. Avremmo già<br />
dovuto essere consci della nostra con<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> bambole <strong>di</strong> pezza, <strong>di</strong> pigotte destinate<br />
a saltare nonostante la tecnologia, la<br />
profeziologia e la gingillometria.<br />
Comprendere la piccolezza <strong>di</strong> cui siamo<br />
esseri finiti è segno <strong>di</strong> intelligenza. Usare<br />
l'intelligenza per attrezzare la nostra finitezza<br />
sarebbe un atto <strong>di</strong> coscienza civile.<br />
Da qualche giorno nelle case <strong>di</strong> parenti, amici, nonni<br />
e mondo lavorativo calabro il panico ha preso il<br />
sopravvento. <strong>La</strong> <strong>di</strong>fficoltà nel pronunciare “swicht<br />
off” si somma alla <strong>di</strong>fficoltà nel capire il nuovo utilizzo<br />
del <strong>di</strong>gitale terrestre.<br />
Ultimi ad arrivare anche al passaggio analogico-<strong>di</strong>gitale,<br />
mi è capitato in <strong>di</strong>verse case calabre <strong>di</strong> assistere<br />
alle spiegazioni su come dover usare il nuovo decoderino.<br />
<strong>La</strong> fase “doppio telecomando” è terrorizzante.<br />
Trovare “AV”, il tasto che negli ultimi venti anni non si<br />
era mai toccato nel vecchio telecomando, è una ricerca<br />
davvero <strong>di</strong>fficile, ma una volta trovato si passa alla<br />
fase della memorizzazione automatica che, a quel<br />
punto, <strong>di</strong>viene destabilizzante anche per chi è alle<br />
prese con l'insegnamento.<br />
<strong>La</strong> memorizzazione automatica dei canali ti trova<br />
telesatnordcalabriachannel con 24 ore <strong>di</strong> fisarmoniche<br />
e basi mi<strong>di</strong> su cui canta chiunque passi da quello<br />
stu<strong>di</strong>o, ma si <strong>di</strong>mentica i sei canali che hanno fatto la<br />
storia della tv. Rai uno, due, tre, rete 4, canale 5, italia<br />
1.<br />
Dobbiamo attendere il 14 giugno ci <strong>di</strong>cono (ma vorrei<br />
si ricordassero che c'è la seconda partita dell'Italia in<br />
quella giornata e dunque possano avere il buon senso<br />
<strong>di</strong> non farcela vedere a tratti e salti <strong>di</strong> immagine).<br />
Una volta fatto tutto questo l'insegnante tecnologico,<br />
forte <strong>di</strong> tutti questi proce<strong>di</strong>menti, prende le <strong>di</strong>stanze<br />
dal decoder e inizia a tentare <strong>di</strong> cambiare i canali illustrando<br />
all'alunno la meraviglia <strong>di</strong> alcuni canali locali.<br />
Il telecomando però, punta sulla tv e non sul <strong>di</strong>gitale<br />
e gli infrarossi non arrivano a destinazione, facendo<br />
rimanere lo schermo bloccato sulla televen<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti<br />
<strong>di</strong>magranti, canale 504, rendendo nervoso l'insegnante<br />
che non si capacità del perché non debba cambiare<br />
canale.<br />
E un po' come l'uomo che in<strong>di</strong>ca la luna e l'imbecille<br />
che ne guarda il <strong>di</strong>to, continuiamo a chiederci perché<br />
non cambia canale invece <strong>di</strong> domandarci ma che<br />
cazzo ci stiamo vedendo?<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 21
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 22
Sport<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
MASSIMO PETRUNGARO<br />
Diciamocelo, all'indomani dell'ennesimo<br />
scandalo che ha travolto il nostro calcio,<br />
due sono state essenzialmente le reazioni.<br />
Questo nuova tranche del filone <strong>di</strong> indagini<br />
riguardante il calcio scommesse getta ancor <strong>di</strong><br />
più nell'abisso del ri<strong>di</strong>colo un campionato che<br />
purtroppo, anno dopo anno, sta perdendo il<br />
fascino <strong>di</strong> un tempo. Persa ormai la palma del<br />
campionato più bello, ci accontentiamo <strong>di</strong> avere<br />
il torneo più <strong>di</strong>fficile. Magra consolazione, ma<br />
visti i tempi che corrono, teniamocela ben stretta.<br />
Alla vigilia della massima competizione continentale<br />
per nazionali, il tifoso italiano me<strong>di</strong>o si<br />
sente in un certo qual modo tra<strong>di</strong>to dai propri<br />
beniamini. <strong>La</strong> compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> partite, con<br />
risultati taroccati, ha provocato, a caldo, due<br />
risposte: da una parte si è sviluppata quasi una<br />
repulsione verso tutto ciò che ruota intorno al<br />
pallone, dalla serie “colpevoli tutti”, quando sap-<br />
Italia, mata il<br />
piamo, fortunatamente, che chi ha truccato le<br />
gare rappresenta solo una minima parte.<br />
Dall'altra si sono scomodati illustri paragoni<br />
“filosofico - calcistico”, adducendo ad<strong>di</strong>rittura i<br />
Toro<br />
corsi e ricorsi storici <strong>di</strong> vichiana<br />
memoria: scandalo nel 1982, Italia<br />
campione del Mondo, bis nel 2006 in<br />
Germania, e ora. Non c'è due senza<br />
tre? A parte la scaramanzia e gli<br />
scongiuri <strong>di</strong> turno, come ben sapete<br />
fare paragoni è un giochino che non<br />
funziona col calcio. Mon<strong>di</strong>ali ed<br />
Europei sono tornei che hanno<br />
poco, se non nulla in comune, <strong>di</strong>verso<br />
il tasso tecnico così come <strong>di</strong>fferente<br />
è lo stress psicologico a cui si è sot-<br />
Sarà importante per non <strong>di</strong>re fondamentale non<br />
toposti. Poi se si punta la lente d'in-<br />
perdere nella gara <strong>di</strong> oggi contro i campioni in<br />
gran<strong>di</strong>mento in casa nostra, e si ana-<br />
carica della Spagna. Per la classifica e soprattutlizza<br />
la rosa dei ventitre, allora non<br />
Cassano e Balotelli, Pirlo e Buffon, De Rossi e to per il morale, per giocarci poi la qualificazione<br />
c'è da stare tanto allegri. Precisiamo,<br />
Chiellini, sono buoni giocatori, ma in loro <strong>di</strong>fficil- contro la Croazia giovedì prossimo e poi nel<br />
non abbiamo nulla contro Prandelli<br />
mente vedo chi possa farci fare quel salto <strong>di</strong> qua- “derby” contro l'Irlanda <strong>di</strong> Trapattoni fra sette<br />
e le sue scelte, questo è ciò che passa<br />
lità che ci manca, Si potrebbe obiettare che la giorni. Nel battesimo <strong>di</strong> oggi delle 20:45 contro le<br />
il convento. Non è certa la mancata<br />
nazionale <strong>di</strong> Lippi nel 2006, vinse soprattutto Furie rosse sarà 3-5-2. Buffon in porta, linea<br />
convocazione <strong>di</strong> un Pazzini,<br />
grazie ad un gruppo cementificato che fece muro <strong>di</strong>fensiva con Chiellini, De Rossi arretrato e con<br />
Ranocchia, Criscito o chi per loro a<br />
intorno ad una situazione (Calciopoli) imbaraz- il granata Ogbonna in vantaggio su Bonucci.<br />
non farci dormire la notte, ma nello<br />
zante e all'exploit <strong>di</strong> Grosso e Materazzi, i due Sulle fasce Balzaretti da un parte e Maggio dal-<br />
scorrere la lista degli arruolabili, non<br />
veri outsider <strong>di</strong> quel mon<strong>di</strong>ale. Il Cesare naziol'altra, anche se nelle ultime ore sono salite le<br />
c'è un giocatore per <strong>di</strong>rne uno, che ti<br />
nale si affida al gruppo Juventus e fa bene, ma sa quotazioni <strong>di</strong> Giaccherini. A centrocampo<br />
permette <strong>di</strong> sognare. Mancano i<br />
anche lui che una Nazionale non è una squadra Thiago Motta, Pirlo, Marchisio, in attacco<br />
Nesta, i Cannavaro, i Totti, i Del<br />
<strong>di</strong> club. In un torneo a venti squadre puoi per- Cassano e Balotelli. E' giunta l'ora <strong>di</strong> matare il<br />
Piero della magica notte berlinese.<br />
metterti qualche passo falso, in un Europeo no. toro.<br />
Passioni<br />
5° raduno delle 500 132<br />
automobiline storiche, Fiat 500, hanno partecipato al quinto raduno svoltosi il<br />
2 giugno a Locri. L'evento è stato un grande successo. Organizzazione sempre più<br />
precisa quella dello staff “Club Fiat 500 Locri” che ha ospitato centinaia <strong>di</strong> appassionati<br />
della 500.<br />
Tutto ha avuto inizio in piazza dei Martiri con il saluto dei portavoce del Comune,<br />
ass. Galasso e Gelonese. Dalle ore 8.00 alle 11.00, gli automobilisti giunti da Calabria<br />
e Sicilia, e i tanti spettatori, hanno percorso la strada da Locri fino a Roccella, qui lo<br />
staff dell'Azienda F.lli CircostAuto, sostenitore dell'iniziativa, li ha accolti in grande<br />
stile. Le automobili hanno proseguito poi sulla SS 106 guidate dagli automezzi dell'<br />
“Az. Car Service”, dell’“Europ Assistance”, da due anni<br />
anima della manifestazione, della “Celestino Gomme”<br />
e <strong>di</strong> tanti altri impren<strong>di</strong>tori e commercianti. Dopo<br />
Roccella tutti al Costa Blu per il pranzo, il taglio della<br />
torta, l'animazione e la musica.<br />
I premiati: Premio come gruppo più numeroso al team<br />
<strong>di</strong> Catanzaro partecipante con 19 autovetture; trofeo<br />
per la “500 più antica” al signor Sorace <strong>di</strong> Taurianova;<br />
molti altri i riconoscimenti assegnati agli altri club partecipanti;<br />
una targa è stata consegnata anche alla squadra<br />
dello Sporting Locri calcio a 5 femminile.<br />
Successivamente il gruppo si è recato al centro<br />
“Mantenea” a Merici, dove si è svolta una prova cronometrica<br />
nel circuito del circolo per assegnare i primi tre premi messi in palio dall'organizzazione,<br />
batteria femminile e maschile<br />
L'evento gestito da Roberto Longo, Mimmo Tallura e Andrea Caroleo, quest'anno<br />
ha messo in risalto l'operatività e l'ospitalità degli organizzatori locresi. Una giornata<br />
all'insegna dell'aggregazione che ha radunato gli appassionati. Tante famiglie unite<br />
sotto il nome del mito italiano degli anni '60. Il prossimo anno, per la sesta e<strong>di</strong>zione,<br />
Locri promette altre novità.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 23
A proposito<br />
<strong>di</strong>...<br />
Sport<br />
FIGC - LND - COMITATO REGIONALE CALABRIA<br />
Per la delegazione <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> Locri<br />
un ottimo risultato per il 2011/2012<br />
<strong>La</strong> Delegazione Distrettuale <strong>di</strong><br />
Locri Figc-Calabria ha completato<br />
l'attività 2011-2012, con la definizione<br />
<strong>di</strong> tutti i tornei e campionati <strong>di</strong><br />
competenza, comprendenti l'attività <strong>di</strong><br />
base dei pulcini e degli esor<strong>di</strong>enti e i<br />
campionati giovanissimi ed allievi locali<br />
per il settore giovanile e scolastico, nonché<br />
il campionato <strong>di</strong> serie D <strong>di</strong> calcio a<br />
cinque e quello riservato agli amatori.<br />
Per quanto riguarda l'attività <strong>di</strong> base<br />
della categoria pulcini ai primi due posti<br />
del girone sud si sono classificate la<br />
Bovalinese e l'Agesidamo, mentre per il<br />
girone nord hanno prevalso il Gioiosa<br />
Jonica ed il CSPR '94: la fase finale si è<br />
svolta sui campi del Me<strong>di</strong>terraneo<br />
Sporting Club <strong>di</strong> Siderno, con<br />
l'Agesidamo vincente sul Gioiosa<br />
Jonica, mentre la Bovalinese ha prevalso<br />
sul CSPR '94. <strong>La</strong> Bovalinese (v. foto)<br />
si è poi aggiu<strong>di</strong>cata il torneo, superando<br />
nella gara <strong>di</strong> finale l'Agesidamo.<br />
Nella successiva fase provinciale la<br />
Bovalinese è stata superata dai pari età<br />
della Reggina. Nella categoria esor<strong>di</strong>enti<br />
dell'attività <strong>di</strong> base hanno avuto la<br />
meglio, nei due gironi, ancora la<br />
Bovalinese, classificatasi al 1° posto del<br />
girone sud, sempre seguita, al secondo<br />
posto, dall'Agesidamo, mentre nel girone<br />
nord <strong>di</strong> nuovo qualificato il CSPR<br />
'94, classificatosi primo, con a ruota la<br />
Stilese “A. Tassone”, seconda al termine<br />
BURRACO<br />
TORNEO<br />
DI BURRACO<br />
A LOCRI<br />
Mercoledì 30 maggio, alle ore 21.00, si è svolto, nei locali del<br />
Circolo <strong>di</strong> Riunione <strong>di</strong> Locri un torneo <strong>di</strong> Burraco a squadre.<br />
Il Burraco Club Locri, club ospitante, unitamente al Gruppo<br />
Burraco YMCA <strong>di</strong> Siderno e al Gruppo Burraco Conga Glauca <strong>di</strong><br />
Bovalino hanno dato vita all'incontro/torneo esercitato in otto gare per<br />
otto settimane. Nella settimana <strong>di</strong> turno del club <strong>di</strong> Locri, i partecipanti<br />
si sono radunati nel salone delle feste e dei convegni del suddetto<br />
Circolo <strong>di</strong> Riunione, finemente addobbato per l'occasione.<br />
Il torneo è stato preceduto dal saluto ai gra<strong>di</strong>ti ospiti da parte del presidente<br />
dl Circolo avv. Pasquale Sansalone e intervallato da un accogliente<br />
e gustoso buffet, squisitamente preparato dalle socie del Burraco<br />
Club Locri.<br />
<strong>La</strong> serata ha avuto un nutrito numero <strong>di</strong> partecipanti. Il club <strong>di</strong> Locri<br />
invita gli appassionati e simpatizzanti del burraco, che attualmente è il<br />
gioco più seguito a carattere internazionale, a partecipare alle lezioni<br />
gratuite, che si terranno ogni mercoledì presso il Tennis Club Giulio<br />
Riccio, situato al centro della città nei pressi del lungomare.<br />
Per i più esperti l'incontro è presso il Circolo <strong>di</strong> Riunione, sito in Piazza<br />
Stazione, nei giorni <strong>di</strong> venerdì, sabato e domenica dalle ore 17,00 in poi.<br />
<strong>La</strong> Delegazione Distrettuale <strong>di</strong> Locri Figc-<br />
Calabria ha completato l'attività 2011-2012,<br />
con la definizione <strong>di</strong> tutti i tornei e campionati<br />
<strong>di</strong> competenza, comprendenti l'attività <strong>di</strong> base<br />
dei pulcini e degli esor<strong>di</strong>enti e i campionati<br />
giovanissimi ed allievi locali per il settore<br />
giovanile e scolastico, nonché il campionato<br />
<strong>di</strong> serie D <strong>di</strong> calcio a cinque e quello riservato<br />
agli amatori.<br />
<strong>di</strong> un testa a testa con il Roccella. <strong>La</strong><br />
fase finale, sempre svolta al<br />
Me<strong>di</strong>terraneo Sporting Club, ha visto la<br />
vittoria del CSPR '94, che ha battuto al<br />
termine <strong>di</strong> una combattutissima finale,<br />
decisa dai calci <strong>di</strong> rigore, la Stilese: le<br />
due finaliste avevano superato, nelle<br />
semifinali, rispettivamente l'Agesidamo<br />
e la Bovalinese. Nella successiva fase<br />
provinciale, il CSPR '94 è stato superato<br />
dal Reggio 2000. Il campionato giovanissimi<br />
locali è stato appannaggio del<br />
Brancaleone, che ha preceduto nella<br />
classifica finale l'Agesidamo, mentre<br />
negli allievi ha avuto la meglio il Marina<br />
<strong>di</strong> Gioiosa sulla stessa Agesidamo. Tra<br />
pochi giorni la Delegazione organizzerà,<br />
per la categoria allievi, nel proprio<br />
territorio, la coppa provinciale, per cui<br />
la vincente Marina <strong>di</strong> Gioiosa incontrerà,<br />
in un torneo triangolare, le vincenti<br />
della stessa categoria della<br />
Delegazione Distrettuale <strong>di</strong> Gioia<br />
Tauro (che organizzerà la stessa manifestazione<br />
per la categoria giovanissimi) e<br />
della Delegazione Provinciale <strong>di</strong><br />
Reggio Calabria. Intanto si sono fatti <strong>di</strong><br />
nuovo valere i giovani della locale rappresentativa<br />
allievi e giovanissimi (anni<br />
'96 e '97), coor<strong>di</strong>nata da Tonino Accursi<br />
e quest'anno allenata da Martino<br />
Pedullà, che si è qualificata per la fase<br />
finale del memorial federale intitolato<br />
ad Antonino Costa (in corso proprio in<br />
questi giorni a <strong>La</strong>mezia), dove affronterà<br />
i pari età delle delegazioni <strong>di</strong><br />
Catanzaro, Cosenza e Gioia Tauro<br />
(l'anno scorso la stessa rappresentativa,<br />
guidata da Silvio Frascà, si aggiu<strong>di</strong>cò a<br />
Corigliano il titolo regionale).<br />
Il campionato <strong>di</strong> calcio a cinque serie D<br />
è stato vinto, al termine <strong>di</strong> un testa a<br />
testa fino all'ultima gara, dal Polistena,<br />
che ha preceduto con la classifica avulsa<br />
l'Asisport Taurianova (le due squadre<br />
erano infatti appaiate in testa al termine<br />
delle gare), mentre la stessa Asisport ha<br />
avuto la meglio nelle gare <strong>di</strong> play-off,<br />
superando prima il Fantastic Five<br />
Siderno e poi l'Epizephiri Locri, che a<br />
sua volta aveva battuto l'E<strong>di</strong>lferr<br />
Cittanova.<br />
Nel campionato amatoriale si è confermata<br />
<strong>di</strong> nuovo vincente l'Azzurra<br />
Amatori, che ha preceduto sul filo <strong>di</strong><br />
lana i Giovanotti Siderno; al terzo posto<br />
l'Amatori Mammola, che ha preceduto<br />
le due locresi Calcio Forense Locri,<br />
quarta, e l’Amatori Locri, quinta.<br />
Le speciali classifiche per il premio<br />
<strong>di</strong>sciplina sono state vinte dal<br />
Brancaleone per la categoria giovanissimi,<br />
dall'Agesidamo per la categoria<br />
allievi, dal Roccella per il calcio a cinque<br />
e dagli Amatori Benestare per la categoria<br />
amatori.<br />
TORNEO REGIONALE “ARRIVA L'ESTATE”<br />
Il presidente del Club Burraco <strong>di</strong> Catanzaro, Walter Viapiana, stupisce ancora.<br />
Centotrentadue giocatori per un totale <strong>di</strong> 35 tavoli si sono dati battaglia a colpi <strong>di</strong> pinelle.<br />
Alla fine il Torneo è stato <strong>di</strong>viso in quattro gironi A-B-C-D a seconda del punteggio conseguito<br />
nelle prime quattro smazzate. Nel girone A entra la coppia Maria Ruso-Antonella<br />
Bumbaca, nel girone B entra la coppia Letizia Morisani-Francesco Ruso. Dopo i due turni<br />
“Mitchell” per il girone A vince la coppia Federico-Barbucci- ASD. Reggio Calabria, la coppia<br />
Ruso-Bumbaca si classifica in nona posizione. Per il girone B vince la coppia Cristaudo-<br />
Famularo Asd. <strong>La</strong>mezia Terme. Al terzo posto la coppia Ruso-Morisani del nuovo gruppo<br />
sidernese Kampus.<br />
Nel girone C la coppia Romeo-Falvo Asd. <strong>La</strong> Pinella<br />
Nel gironeD la coppia Mancuso-Cascone Asd. Catanzaro.<br />
<strong>La</strong> competizione è stata <strong>di</strong>retta dall'arbitro regionale Walter Viapiana. Prossimo appuntamento<br />
per la terza tappa regionale il 1° luglio, presso l'Hotel Palace <strong>di</strong> Catanzaro Lido, organizzato<br />
dalla Asd. <strong>La</strong> Pineta, presieduta dall'avv. Michele Barbieri con la <strong>di</strong>rezione dell'animatrice<br />
Daniela Coltellacci.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 24
BASKET<br />
Per l’ Eutimo<br />
Locri è serie D<br />
Domenica 03 Giugno presso<br />
l’I.T.C. G. Marconi <strong>di</strong> Siderno si è<br />
giocato lo spareggio per la promozione<br />
in serie D tra l’Eutimo Locri e<br />
la Polisportiva Gioiosa. ll terzo pass per<br />
la Serie D lo conquista il Locri del<br />
Presidente Schirripa. I rosso-neri vincono<br />
il derby contro il Marina <strong>di</strong> Gioiosa e<br />
raggiungono la Skorpion e l’Aleandre<br />
nel campionato superiore.<br />
Sempre avanti nei parziali, <strong>di</strong>fesa a uomo<br />
tutto campo che ha costretto il Gioiosa a<br />
fare tanta fatica per trovare buone soluzioni<br />
in attacco.<br />
Nell'Eutimo, invece, alte le percentuali <strong>di</strong><br />
tiro e prove maiuscole dei giovanissimi<br />
Antonio Dattilo, Domenico Furfaro e<br />
Giulio Ruso.<br />
Vero artefice <strong>di</strong> questa meravigliosa<br />
cavalcata il coach Euprepio Padula che<br />
avvalendosi della collaborazione del pre-<br />
Porte aperte al Circolo Velico per<br />
fare un’uscita in barca a vela o in<br />
surf. L'obiettivo è quello <strong>di</strong> offrirere<br />
un ventaglio più ampio <strong>di</strong> possibili<br />
attività per <strong>di</strong>vertirsi al mare, non limitandosi<br />
al fare castelli <strong>di</strong> sabbia e a giocare<br />
a pallone sulla battigia. «L'ideale<br />
sarebbe - prosegue il Presidente del<br />
Circolo Velico, Carlo Colella - trasformare<br />
la città in un centro dove concentrare<br />
le attività nautiche, aperto tutto<br />
l'anno e de<strong>di</strong>cato ai giovanissimi. Per<br />
farlo, occorrono più attrezzature, più<br />
istruttori, e il Circolo Velico si è già trasformato<br />
in un sicuro punto <strong>di</strong> riferimento,<br />
in un quartier generale <strong>di</strong> iniziative<br />
in programma e che consentono<br />
un’organizzazione più agevole delle attività<br />
<strong>di</strong> formazione, sportive e <strong>di</strong> promozione<br />
turistica. In Francia e in<br />
Inghilterra il Club Nautico è un luogo<br />
dove si trovano una foresteria, un punto<br />
ristoro, aule per formare i giovani. È un<br />
luogo dove si può trascorrere l'intera<br />
giornata, incontrandosi con gli appassionati<br />
degli sport nautici, programmare<br />
settimane azzurre e pianificare regate<br />
veliche. I Club Nautici sono i punti <strong>di</strong><br />
maggiore aggregazione nelle città <strong>di</strong><br />
mare che caratterizzano le città e non<br />
viceversa».<br />
<strong>La</strong> vela o meglio la cultura marinara,<br />
oggi, è propagandata dal Ministero<br />
della Pubblica Istruzione in quanto, praticandola,<br />
si applicano tutti i principi<br />
paratore atletico Francesco Campiti, ha<br />
saputo, nelle ultime due stagioni, far crescere<br />
in modo esponenziale i giovani<br />
tutti nati nel ‘94-‘95-’96. Oltre il salto <strong>di</strong><br />
categoria, la compagine jonica è stata l’unica<br />
a battere la Skorpion, vincitrice del<br />
campionato.<br />
Eutimo Locri - Pol. Gioiosa 58 - 44<br />
(15-8/ 27-20 / 42-26)<br />
Eutimo: Riggio, Tropea, Cardo 4,<br />
Dattilo 13, Mazzone 21, Trichilo 5,<br />
Furfaro 6, Reitano 2, Co<strong>di</strong>spoti, Ruso 7.<br />
all. Padula<br />
Gioiosa: Bleve 4, Belcastro 11, Calautti,<br />
Ieraci 3, Peduzzi 4, Palermiti 9, Baggetta<br />
3, Epifania 1, Agostino 9, Romeo. all.<br />
Musitano<br />
Arbitri: Placanica <strong>di</strong> Roccella e Travia al.<br />
<strong>di</strong> Gioia Tauro<br />
L’<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Tutto pronto per la X e<strong>di</strong>zione<br />
dell’<br />
associazione Meet on the street, con la collaborazione dell’associazione Ymca, è lieta <strong>di</strong> presentare<br />
la decima e<strong>di</strong>zione dell’Ymcastreetball, che si svolgerà nei giorni 10-11-12 Agosto nello sto-<br />
rico campetto dell’Ymca.<br />
Domenica 10 Giugno:<br />
CIRCOLO VELICO REGGIO<br />
PORTE APERTE CON l'OPEN DAY.<br />
fisici e culturali appresi nella aule scolastiche.<br />
Quest'anno vi è una novità: il<br />
Circolo Velico Reggio mette a <strong>di</strong>sposizione<br />
un simulatore dove gli aspiranti<br />
velisti potranno provare l'ebbrezza del<br />
mare e del vento attraverso questo strumento<br />
rivoluzionario.<br />
Il Circolo Velico mette sul piatto il curriculum<br />
<strong>di</strong> progetti avviati da Primavela e<br />
dalla Federazione Italiana Vela dove il<br />
contatto con il mare è imme<strong>di</strong>ato e a<br />
Reggio il mare si può godere do<strong>di</strong>ci<br />
mesi l'anno.<br />
SIDERNO<br />
Ymcastreetball<br />
Tante le novità, che da ora in avanti saranno svelate dallo staff che organizza l’evento, le quali andranno<br />
a caratterizzare un torneo che negli ultimi anni ha riscosso un successo sempre crescente.<br />
Le novità che possono essere per il momento ufficializzate sono: 1) la partecipazione al ranking FIBA,<br />
attraverso il quale tutti i partecipanti all’Ymcastreetball saranno inseriti nel sito internet ufficiale FIBA<br />
con la possibilità <strong>di</strong> accrescere il proprio punteggio personale, qualora si dovesse partecipare anche ad<br />
altri tornei rientranti nel ranking; 2) la partecipazione all’evento Ymca World Challenge ha come<br />
obiettivo <strong>di</strong> raccontare la storia attraverso la mobilitazione <strong>di</strong> organizzazioni YMCA .<br />
Quest’anno l’Ymcastreeball promette spettacolo, parola che è ormai <strong>di</strong>ventata consuetu<strong>di</strong>ne, lo staff<br />
sta inoltre pianificando il tutto per poter offrire delle attività collaterali all’evento. Saranno invitatai<br />
anche “vecchi” e nuovi ospiti.<br />
Presto ulteriori novità!!<br />
Quest'anno il Panathlon International<br />
offre il Patrocinio per far crescere i giovani<br />
nel culto dell'eticità e della sana<br />
applicazione dei principi dello Sport.<br />
Il Circolo Velico con l' Open Day vuole<br />
far conoscere, con la promozione della<br />
Federazione Italiana Vela, ai genitori, ai<br />
giovani e agli educatori, i corsi <strong>di</strong> iniziazione<br />
per chi volesse trascorrere un’intera<br />
giornata a contatto con il mare e per<br />
chi volesse <strong>di</strong>venire agonista con l'ausilio<br />
<strong>di</strong> istruttori tecnici.<br />
XVII CORRINSIEME:<br />
Sabato 2 Giugno a Santa Caterina dello Jonio<br />
(CZ) si è svolta la XVII Corrinsieme. Un’e<strong>di</strong>zione<br />
che ha confermato l'accuretezza oganizzativa<br />
dello staff coor<strong>di</strong>nato dai due team manager,<br />
Mimmo Carone e Gino Caporale. Come ogni<br />
anno sono stati centinaia, da tutta Italia, gli amatori<br />
che hanno preso parte all'evento, permettendo<br />
<strong>di</strong> devolvere l'intero ricavato delle iscrizioni<br />
all'A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca<br />
sul Cancro). Su un circuito <strong>di</strong> 2 km da percorrersi<br />
per cinque (gara maschile) e due (gara femminile)<br />
giri <strong>di</strong> una certa <strong>di</strong>fficoltà tecnica, per due salitelle<br />
che hanno lasciato il segno nella parte finale<br />
della corsa, si è assistito al maschile a una delle<br />
più belle gare <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>ciassette e<strong>di</strong>zioni. Al<br />
maschile vittoria del keniano Erastus, seguito dai<br />
ruandesi Eric Sebahire e Silvan Rukundo. Primo<br />
italiano il carabiniere Denis Curzi, che ha preceduto<br />
Giovanni Ruggero della Forestale. Nella<br />
prova femminile duello Kenia vs. Ruanda, tra<br />
Prisilah Jepkorir e la ruandese Angeline<br />
Nyransabimana. L'ha spuntata la keniana in<br />
13'10''. Prima italiana, la calabrese Teresa <strong>La</strong>tella.<br />
Giovanni Certomà<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 25
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 26
BIBLIOTECA MERIDIONALISTA<br />
E il Premio<br />
nazionale<br />
Mario <strong>La</strong> Cava?<br />
ANTONELLA ITALIANO<br />
Qualcuno lo ricorda camminare per strada,<br />
immerso nei pensieri, nelle sue lunghe<br />
passeggiate bovalinesi. Ricorda i<br />
tratti del volto, la sua <strong>di</strong>screzione, persino il<br />
suono della voce. O fare il bagno anche d’inverno,<br />
in quel mare che amava e che, la sera, dal<br />
suo terrazzo, si affacciava a guardare. Mario <strong>La</strong><br />
Cava era uno <strong>di</strong> noi, ma non era come noi. Lui<br />
era molto, molto <strong>di</strong> più. Questo non lo arricchì,<br />
mai. Arricchì, invece, la nostra terra, perché <strong>di</strong><br />
noi scrisse, in modo crudo e raffinato. E i suo<br />
libri ci consegnarono alla storia. E chi, se uno<br />
dei più gran<strong>di</strong> meri<strong>di</strong>onalisti del sud Italia,<br />
avrebbe potuto fare altrettanto con lo scrittore<br />
bovalinese? Fu la raffinata penna <strong>di</strong> Pasquino<br />
Crupi, nella sua accurata “Storia della letteratura<br />
calabrese”, a raccontarlo:<br />
“Vita proba <strong>di</strong> scrittore in<strong>di</strong>pendente ha condotto<br />
da sempre Mario <strong>La</strong> Cava [Bovalino 11<br />
settembre (Reggio Calabria) 1908] al quale la<br />
morte ha tolto la vocazione, alla parola il 17<br />
novembre del 1988 (…) . <strong>La</strong> Cava ha i pie<strong>di</strong> in<br />
Calabria, ma la testa è rivolta verso il romanzo<br />
europeo. <strong>La</strong> prolifica famiglia degli inetti sveviani<br />
e moraviani è pronta ad accogliere i suoi<br />
indecisi, irrisolti personaggi. Da qualunque<br />
parte la si giri, la narrativa lacaviana si tocca<br />
sempre con la letteratura nazionale, con la letteratura<br />
europea per quel suo procedere dalla<br />
sfera della realtà alla sfera della vita interiore,<br />
accordata finalmente anche ai personaggi<br />
umili”.<br />
E, con riferimento all’ultima opera lacaviana<br />
“Una stagiona a Siena”, una sorta <strong>di</strong> testamento<br />
letterario, il professore Crupi scrisse: “Mario<br />
<strong>La</strong> Cava racconta Siena, la vita universitaria,<br />
una gioventù stu<strong>di</strong>osa senza giovinezza, se stesso<br />
negli anni del consenso al fascismo, accorrente<br />
lieto verso la guerra, che viene, che verrà.<br />
Non si pensi all’autobiografia <strong>di</strong> un prepotente<br />
io in<strong>di</strong>viduale: così prepotente da essere sapientemente<br />
nascosto nella terza persona narrante.<br />
Siamo <strong>di</strong> fronte all’autobiografia collettiva <strong>di</strong><br />
una intera generazione <strong>di</strong> giovani ventenni (…).<br />
Tutti fallirono, tutti si videro costretti a ri<strong>di</strong>mensionare<br />
i loro sogni: persino quelli amorosi.<br />
Chi non fallisce, anzi chi sente <strong>di</strong> non essere fallito<br />
è Paolo. Al ritorno al paese, laureato in<br />
legge, contro la famiglia, che lo vuole avvocato,<br />
contra la vita, che urla la necessità del “particolare”,<br />
contro il fascismo, che prepara la guerra,<br />
decide <strong>di</strong> farsi scrittore. Scrittore né imperiale<br />
ESSENZIALE<br />
“E il mestiere <strong>di</strong> scrivere,<br />
assai più <strong>di</strong>fficile del<br />
mestiere <strong>di</strong> vivere, deve<br />
rassegnarsi a scrivere la<br />
sconfitta” Pasquino Crupi<br />
né puro, ma della vita concreta del popolo calabrese.<br />
Su questo impegno il romanzo <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava<br />
s’interrompe, attraversato da un brivido. Il brivido<br />
è che la parola, quando la società è in guerra<br />
con la cultura, non ce la fa a sposare una realtà<br />
maggiore.<br />
E il mestiere <strong>di</strong> scrivere, assai più <strong>di</strong>fficile del<br />
mestiere <strong>di</strong> vivere, deve rassegnarsi a scrivere la<br />
sconfitta”.<br />
Ed è una sconfitta, per Bovalino, che non sia<br />
L’APPUNTAMENTO<br />
In collaborazione con il Circolo Culturale “Conca Glauca” si terrà a<br />
Bovalino domenica 10 giugno ore 18.30 presso il Salone del circolo, la<br />
presentazione del libro “Come nasce uno scrittore”.<br />
Omaggio a Mario <strong>La</strong> Cava <strong>di</strong> Gianni Carteri, e<strong>di</strong>to da<br />
Città del Sole E<strong>di</strong>zioni.<br />
L'incontro sarà condotto dal presidente del Circolo<br />
Culturale “Conca Glauca” Francesco Ferraro e moderato<br />
dal critico letterario Bruno Chinè. Interverranno il sindaco<br />
<strong>di</strong> Bovalino Tommaso Mittiga, , il presidente del<br />
Sistema Bibliotecario Jonio-Tirreno Piero Leone, l'autore<br />
e l'e<strong>di</strong>tore Franco Arci<strong>di</strong>aco.<br />
Un omaggio sincero a Mario <strong>La</strong> Cava, quello che il critico<br />
letterario, autore <strong>di</strong> numerosi saggi sulla letteratura<br />
calabrese Gianni Carteri, de<strong>di</strong>ca al famoso autore <strong>di</strong><br />
Caratteri; una raccolta <strong>di</strong> scritti interessanti e in qualche<br />
caso ine<strong>di</strong>ti, come le lettere che attestano il bellissimo<br />
ed intenso rapporto intessuto con il pastore<br />
evangelico fiorentino Gino Roberto, che <strong>di</strong>ventano<br />
un prezioso contributo alla conoscenza del percorso<br />
umano e letterario <strong>di</strong> uno scrittore «che spese tutte le<br />
sue energie per decifrare le voci <strong>di</strong> dentro <strong>di</strong> un'umanità che stava<br />
<strong>di</strong>ventando scagliosa e irriverente, più incattivita», come scrive Carteri.<br />
Un viaggio alla scoperta del mondo interiore <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava, le amicizie<br />
oggi questo il punto <strong>di</strong> forza del paese. Un tentativo<br />
lo fece, a <strong>di</strong>re il vero, l’attuale amministrazione<br />
guidata dal sindaco Tommaso Mittiga.<br />
Solo un tentativo. E tale restò.<br />
<strong>La</strong> cronologia degli eventi dell’attuale<br />
Amministrazione Comunale<br />
1) Nella campagna elettorale per le elezioni<br />
amministrative 2010, la lista “insieme per ricostruire”<br />
(oggi al governo del paese) redasse un<br />
programma. Al punto 6, dal titolo “Pubblica<br />
istruzione e cultura” così scriveva: nell’ambito<br />
delle manifestazioni culturali <strong>di</strong> cui l’amministrazione<br />
dovrà rendersi promotrice, si<br />
colloca certamente l’istituzione <strong>di</strong> un Premio<br />
letterario nazionale intitolato a “Mario <strong>La</strong><br />
Cava” che proietterà il nostro paese in una<br />
<strong>di</strong>mensione culturale nazionale, positiva e<br />
costruttiva”.<br />
Al primo Consiglio comunale, datato 16<br />
aprile 2010, il premio fu istituito.<br />
Il presidente del consiglio (il<br />
sindaco Tommaso Mittiga)<br />
<strong>di</strong>chiarò che era inten<strong>di</strong>mentodell’amministrazione<br />
comunale istituire un<br />
premio letterario, con<br />
cadenza biennale, in<br />
ricordo del compianto<br />
illustre scrittore <strong>di</strong><br />
Bovalino Mario <strong>La</strong><br />
Cava; che la Giunta<br />
Comunale, sulla base<br />
<strong>di</strong> apposita manifestazione<br />
<strong>di</strong> volontà del<br />
consiglio, avrebbe provveduto<br />
poi <strong>di</strong> concerto ed in<br />
collaborazione con i gruppi<br />
<strong>di</strong> minoranza, a pre<strong>di</strong>sporre<br />
all’esame ed approvazione del consiglio.<br />
2) I consiglieri <strong>di</strong> opposizione (Tramontano,<br />
Zappavigna, Savica, Carpentieri) e il Consiglio<br />
deliberarono all’unanimità: “<strong>di</strong> manifestare la<br />
volontà <strong>di</strong> istituire il premio letterario “Mario la<br />
Cava”, con cadenza biennale, demandando alla<br />
Giunta Municipale la pre<strong>di</strong>sposizione del regolamento<br />
<strong>di</strong>sciplinante il premio medesimo, <strong>di</strong><br />
concerto ed in collaborazione con i gruppi <strong>di</strong><br />
minoranza; <strong>di</strong> dare atto che lo stesso regolamento<br />
una volta pre<strong>di</strong>sposto come sopra stabilito,<br />
sarà posto all’esame ed approvazione del consiglio<br />
comunale”.<br />
3) Nel bilancio preventivo del 2010<br />
furono stanziati tre mila euro per il<br />
premio<br />
4) L’8 febbraio 2011 la Giunta<br />
comunale deliberò per il premio<br />
20 mila euro, da finanziarsi con<br />
contributo a carico della Regione<br />
Calabria; e 5 mila euro da finanziarsi<br />
con fon<strong>di</strong> a carico del bilancio<br />
comunale.<br />
5) Il 26 maggio 2011, al<br />
presidente della<br />
Regione Calabria<br />
venne presentato il<br />
progetto e la richiesta<br />
<strong>di</strong> contributo.<br />
6) A luglio 2011, con<br />
i tagli effettuati alla<br />
cultura, la Giunta<br />
comunale stornò i<br />
fon<strong>di</strong> già stanziati, e<br />
destinati al premio.<br />
E del “Premio nazionale<br />
Mario <strong>La</strong> Cava”<br />
non si seppe più nulla.<br />
OMAGGIO A MARIO LA CAVA<br />
importanti, l'appren<strong>di</strong>stato culturale ed emotivo, gli incontri che segnarono<br />
in positivo la sua scelta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare scrittore. Si approfon<strong>di</strong>scono<br />
aspetti meno conosciuti della sua produzione, come la favolistica o il<br />
volume Viaggio in Israele costituendo un prezioso percorso<br />
che restituisce la complessità <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava, uomo e<br />
scrittore, mettendolo a confronto con i gran<strong>di</strong> del suo<br />
tempo, in primis Sciascia, Vittorini, Montale, con i quali<br />
intrattenne fervi<strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi culturali. Come ricorda lo<br />
stesso Vincenzo Consoli, nella prefazione al volume:<br />
«Imprescin<strong>di</strong>bile scrittore, <strong>La</strong> Cava, straor<strong>di</strong>nario personaggio.<br />
E per me, fra quanti, incontrandoli sulla pagina e<br />
nella vita, mi hanno profondamente segnato».<br />
Giovanni Carteri è nato a Brancaleone e vive a Bovalino.<br />
Collabora al mensile “Stu<strong>di</strong> Cattolici”, <strong>di</strong>retto da Cesare<br />
Cavalleri, e al settimanale cattolico “Il nostro tempo”. Ha<br />
pubblicato, per la Rubbettino e<strong>di</strong>tore, i saggi: Corrado<br />
Alvaro e la Madonna <strong>di</strong> Polsi; Tra religiosità, mito e storia;<br />
il Dio nascosto. Viaggio nel cristianesimo <strong>di</strong> Corrado<br />
Alvaro e <strong>La</strong> lunga notte <strong>di</strong> Corrado Alvaro, testo per il<br />
quale nel 2006 ha ricevuto il Premio Anthurium d'argento -<br />
Sezione letteraria. Nel 1994 ha ricevuto il Premio “Cesare<br />
Pavese” per la critica letteraria, e il Premio “Amantea” per la saggistica.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 27
Parlando <strong>di</strong>...<br />
Cultura e società<br />
EDUCAZIONE<br />
AMBIENTALE ALLA<br />
SCUOLA DI MIRTO<br />
Nel plesso scolastico <strong>di</strong> Mirto le parole chiave <strong>di</strong><br />
quest'anno sono state Riduzione, Riutilizzo,<br />
Recupero e Riciclo.<br />
Le docenti Diano F., Filippone M., Giannini P. e<br />
Piscioneri A. hanno proposto agli alunni il progetto<br />
extracurriculare “Mondo Pulito”, coinvolgendo<br />
gli alunni <strong>di</strong> tutte le classi della scuola primaria,<br />
con lo scopo <strong>di</strong> promuovere comportamenti<br />
rispettosi nei confronti dell'ambiente, sensibilizzando<br />
gli alunni alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata e<br />
all'impiego creativo dei materiali riciclati partendo<br />
da esperienze <strong>di</strong>rette. Gli alunni attraverso uno<br />
spettacolo musicale, hanno fatto capire al<br />
numeroso pubblico le quattro cose più importanti<br />
che ognuno <strong>di</strong> noi può fare per contribuire a<br />
risolvere il problema dei rifiuti e cioè ridurre, riutilizzare,<br />
recuperare e riciclare.<br />
E' proprio attraverso la rappresentazione lu<strong>di</strong>ca<br />
del progetto che è emerso che bisogna pensare al<br />
rifiuto come una risorsa e non come un problema.<br />
Con materiale riciclato sono stati realizzati tanti<br />
lavoretti ed è stato allestito un plastico della<br />
“scuola dei sogni “ che ha permesso ai bambini <strong>di</strong><br />
dare libero sfogo alla loro fantasia. Una scuola che<br />
renderebbe felice persino l'alunno più svogliato<br />
che sicuramente non farebbe più assenze e<br />
sarebbe più stimolato a stu<strong>di</strong>are. Dalla voce dei<br />
bambini è stato lanciato un SOS all'amministrazione<br />
comunale: “anche se non è possibile realizzare<br />
la scuola del nostro plastico almeno che faccia<br />
ristrutturare il nostro plesso e che porti nelle<br />
nostre aule un po' <strong>di</strong> colore”.<br />
Con idee davvero originali, hanno ricordato ai<br />
presenti che il rispetto dell'ambiente oltre ad<br />
essere un obbligo giuri<strong>di</strong>co è soprattutto un obbligo<br />
morale, rispettare il mondo circostante significa<br />
prolungare la possibilità <strong>di</strong> vivere meglio, <strong>di</strong><br />
mantenere e trasmettere veramente un mondo<br />
più pulito. Alla fine è stata colta l'occasione per<br />
festeggiare il <strong>di</strong>rigente scolastico dott. Callipari<br />
che finalmente dopo anni <strong>di</strong> intenso e proficuo<br />
lavoro sarà collocato in pensione. Le insegnanti<br />
ringraziano i collaboratori scolastici, i genitori per<br />
la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>mostrata, le colleghe che hanno<br />
collaborato e la maestra Catena per i meravigliosi<br />
costumi dei bambini.<br />
PRO-MOSCHETTA<br />
NICODEMO AGOSTINO, UN MAMMOLESE NEI LAGER NAZISTI<br />
Sabato 2 Giugno 2012, nella ricorrenza della Festa della Repubblica, in<br />
Piazza Italia, in memoria <strong>di</strong> Nicodemo Agostino, mammolese prigioniero<br />
e deportato nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mon<strong>di</strong>ale,presenti i<br />
familiari, i figli, Carmelo, Mimmo e Pino, il prefetto <strong>di</strong> Reggio Calabria<br />
Piscitelli ha conferito la medaglia d’onore in sua memoria, un giusto<br />
riconoscimento per i sacrifici subiti durante i 20 mesi <strong>di</strong> prigionia.<br />
PASSEGGIANDO TRA STORIA E CULTURA<br />
Da Piazza Moschetta, suggestivo borgo e centro delle contrade a sud della città <strong>di</strong><br />
Locri, sabato 9 giugno, è partito il numeroso corteo <strong>di</strong> “Passeggiando tra storia e<br />
cultura”, manifestazione organizzata dall'Associazzione Pro Moschetta,<br />
Presidente Giovanni Capogreco. Le visite a “Colle della Mannella”, alla “Fortezza<br />
<strong>di</strong> Castellace” e al “Teatro Greco Romano” sono state arricchite dalla Dr.ssa<br />
Francesca Pizzi che ha affascinato le varie fasce d'età presenti con interessanti illustrazioni<br />
dei vari siti archeologici. Grazie alla lodevole collaborazione del musicista<br />
Pino Rubino e <strong>di</strong> alcuni suoi collaboratori, la passeggiata lunga 8 Km, è stata allietata<br />
dal suono <strong>di</strong> strumenti antichi che hanno elevato antiche e allietanti note<br />
durante tutto il tragitto, rendendolo ancor più magico il percorso.<br />
L'Associazione Pro Moschetta<br />
L’INTERVISTA<br />
a colloquio con Giuseppe Giofrè<br />
Devo tutto ai miei genitori<br />
Si sono sacrificati per me<br />
PASQUALE PATAMIA<br />
<strong>La</strong> vittoria, le sue emozioni, i sacrifici e la passione per il<br />
ballo. Giuseppe Giofrè, vincitore nella sezione danza dell’e<strong>di</strong>zione<br />
2012 <strong>di</strong> Amici, ha le idee chiarissime e grande<br />
maturità.<br />
«Ancora non ci credo». 19 anni, Giuseppe Giofré si è<br />
aggiu<strong>di</strong>cato Amici 11 nella categoria ballo e ancora non si<br />
capacita dell’esperienze vissuta e del risultato ottenuto.<br />
Gentile, genuino e spiritoso, è esattamente come te lo<br />
aspetti dopo averlo visto trasformarsi in questi mesi nell’oggetto<br />
del desiderio delle ragazzine <strong>di</strong> tutta Italia.<br />
Giuseppe ha concesso un intervista al nostro giornale e ci<br />
racconta la sua passione, nata da bambino e coltivata grazie<br />
alla madre. Lei ne ha compreso per prima il grande<br />
talento e, col padre, ha fatto <strong>di</strong> tutto pur <strong>di</strong> vedere realizzati<br />
i sogni del figlio. Hanno stretto i denti e creduto in lui.<br />
Giuseppe,ti piacerebbe un nome d’arte?<br />
<strong>La</strong> gente deve conoscere me medesimo come ballerino, e<br />
non mi piacerebbe un nome d’arte.<br />
Da quanto tempo balli?<br />
Ballo da quando ero piccolissimo, ma non ho una base<br />
classica:mio più grande rimorso.<br />
Che stile pratichi?<br />
Ballo il video dance,new style<br />
Ho ballato per 13 anni<br />
Modern Jazz. A 16 anni ho<br />
iniziato a praticare l’hip hop.<br />
Se ti proponessero <strong>di</strong> ballare<br />
per Britney Spears accetteresti?<br />
Assolutamente sì… Lei è il<br />
mio sogno.<br />
Pensi <strong>di</strong> dare altre sod<strong>di</strong>sfazioni<br />
alla tua famiglia oltre a<br />
questa che hai gia dato?<br />
Spero con tutto il cuore <strong>di</strong><br />
sì,hanno fatto grossi sacrifici<br />
per me e lo meritano tanto.<br />
<strong>La</strong> prima telefonata dopo la<br />
vittoria, a chi?<br />
Non ricordo ,a miei no, perché<br />
erano con me alla trasmissione…<br />
forse a qualche amico<br />
Come sei arrivato ad Amici?<br />
Mamma chiamò per i<br />
IL NUOVO PROGETTO DEI TARANQUARTET<br />
"SONATA A CULURI" da il titolo a questo progetto maturato<br />
dopo un inteso lavoro e un'intensa ricerca <strong>di</strong> suoni e <strong>di</strong> arrangiamenti.<br />
Il lavoro e' strutturato da <strong>di</strong>eci brani,<br />
scritti e musicati dal gruppo con la presenza<br />
nel <strong>di</strong>sco della voce <strong>di</strong> Manuela<br />
Cricelli. I testi sono molto contemporanei,<br />
parlano della vita attuale , del<br />
ballo , dell'amore e della passione che<br />
ci appartiene e del nostro grande sud<br />
pieno <strong>di</strong> sfaccettature e ricco <strong>di</strong> cose<br />
positive che ognuno <strong>di</strong> noi dovrebbe<br />
sottolineare ed elogiare.<br />
“SONATA A CULURI” è una suonata<br />
colorata. <strong>La</strong> nostra ricerca <strong>di</strong><br />
suoni e <strong>di</strong> ritmi non si ferma solo alla<br />
Calabria, ma si estende a tutti i suoni<br />
ritmati del sud. Infatti il tempo <strong>di</strong> questo<br />
brano è una tammurriata molto<br />
coinvolgente e solare.<br />
I Taranquartet si formano nel 2009, sotto stimolo della grande<br />
esplosione della musica popolare in Calabria, in modo particola-<br />
re sulla fascia jonica.<br />
Il gruppo è formato da Giorgio Seminara, voce e tamburi a cornice;<br />
Simone Zenone, fisarmonica; Logozzo Michael, chitarra<br />
battente e lira; Giò Fratea Dinami,<br />
basso elettrico; Antonio Occhiato <strong>di</strong><br />
Rosarno, chitarra classica.<br />
Le registrazioni del <strong>di</strong>sco sono state<br />
effettuate al PFL Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Reggio<br />
Calabria da Fortunato Serrano'.<br />
Il cd è prodotto da Natale Centofanti<br />
per Dialetnica Produzioni Musicali<br />
<strong>di</strong>sponibile dal 9 maggio in confezione<br />
cartonata <strong>di</strong>gipack e on line per i<br />
download a pagamento nelle principali<br />
piattaforme <strong>di</strong>gitali nei prossimi<br />
giorni.<br />
Il gruppo non si stancherà mai <strong>di</strong> ringraziare<br />
tutte le persone che hanno<br />
creduto in questo progetto, la ballerina<br />
del gruppo <strong>di</strong>ana, il fan-club e l’agenzia Domenico<br />
Carpentieri management.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 28
GERACE “SUONI DI PRIMAVERA<br />
Conclusa con grande successo a Gerace presso la splen<strong>di</strong>da Chiesa del Complesso Monumentale <strong>di</strong> San<br />
Francesco la manifestazione “Suoni <strong>di</strong> Primavera” che ha visto protagonista l’ensemble strumentale composto<br />
dai giovani allievi della Scuola Me<strong>di</strong>a Statale “D.Scoleri” dell'Istituto Comprensivo <strong>di</strong> Gerace. <strong>La</strong><br />
Scuola è in grado <strong>di</strong> offrire ai ragazzi che scelgono <strong>di</strong> frequentare il corso musicale, gratuitamente e per<br />
tre anni, un percorso musicale in piena regola durante il quale potranno verificare le proprie attitu<strong>di</strong>ni e i<br />
propri interessi verso questa <strong>di</strong>sciplina.<br />
provini,mamma me li fece fare tutti.E’ lei la mia talent scout.<br />
Devo a lei la vittoria <strong>di</strong> Amici<br />
Hai 18 anni e ci sei cresciuto con Amici <strong>di</strong> Maria De<br />
Filippi…<br />
Sono molto cresciuto nella scuola <strong>di</strong> Amici,come persona<br />
e come<br />
artista..Amici mi ha<br />
dato tanto.<br />
Il tuo rapporto con<br />
Maria De Filippi?<br />
Maria è stata come<br />
una mamma la dentro,lei<br />
è una donna<br />
magnifica.Adesso<br />
stento a crederci che<br />
io l’abbia conosciuto<br />
veramente e con la<br />
quale ho trascorso 4<br />
mesi.<br />
Ti aspettavi <strong>di</strong> vincere?<br />
Non mi aspettavo<br />
,ma ci sognavo tanto.<br />
Com’è stato ballare<br />
all’Arena <strong>di</strong> Verona?<br />
Bellissima esperienza<br />
questa:è stata un’emozione<br />
gran<strong>di</strong>ssima<br />
potersi esibire in questo<br />
splen<strong>di</strong>do teatro a cielo<br />
aperto<br />
Come ti ve<strong>di</strong> in futuro?<br />
Vorrei fare il ballerino in tv con qualche artista <strong>di</strong> caratura<br />
intenazionale.Per fare questo ho la consapevolezza che<br />
molto devo ancora stu<strong>di</strong>are e che mi sento,per ora ,solo<br />
all’inizio.<br />
UN LIBRO,<br />
UNA SPERANZA<br />
L’esempio da tramandare<br />
delle quarti classi<br />
della Pascoli <strong>di</strong> Siderno<br />
Martedì, 29 Maggio presso la sala<br />
consiliare del Comune <strong>di</strong> Siderno è<br />
stato presentato il libro “Navigando<br />
con la fantasia…”, una raccolta <strong>di</strong> storie<br />
ideate dagli alunni delle quarte classi della<br />
scuola elementare “G. Pascoli” <strong>di</strong> Siderno.<br />
Cinquantanove racconti <strong>di</strong> cui ha parlato<br />
con immensa gioia il <strong>di</strong>rigente scolastico<br />
Giuseppe Callipari che ha così chiuso in bellezza<br />
la sua lunga carriera <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong><br />
una scuola che sotto la sua gestione ha dato<br />
l’ennesima conferma <strong>di</strong> esserci. Il libro è una<br />
cretaura che sarà certemente da esempio,<br />
Cosa vorresti <strong>di</strong>re a tutti i tuoi fans e a tutti i ragazzi della<br />
tua età <strong>di</strong> Gioia Tauro?<br />
Di credere sempre in qualcosa anche d’impossibile,perché<br />
quello che pensavo fosse impossibile è <strong>di</strong>ventato possibile.<br />
Quali sono state le più belle parole che hai sentito dopo la<br />
vittoria?<br />
“Ti voglio bene”, detto<br />
dalla mia mamma con gli<br />
occhi pieni <strong>di</strong> lacrime. Mi<br />
ha commosso. E il messaggio<br />
<strong>di</strong> mio fratello, che ha<br />
compiuto 18 anni e mi ha<br />
scritto che la vittoria ad<br />
Amici è il più bel regalo che<br />
potessi fargli.<br />
Che cosa farai con il premio?<br />
Vorrei tornare a stu<strong>di</strong>are a<br />
Los Angeles: lì ci sono i<br />
migliori coreografi del<br />
mondo. Intanto, ho fatto un<br />
regalo ai miei genitori: una<br />
crociera. Non sono mai<br />
andati da nessuna parte per<br />
mantenere me e i miei fratelli.<br />
Per Giuseppe,che ha fatto<br />
brillare il nome <strong>di</strong> Gioia<br />
Tauro, sono tante le emozioni,<br />
e tanti anche i progetti<br />
e le speranze per una carriera<br />
che sogna dopo l’esperienza<br />
<strong>di</strong> Amici: “Non mi riconosco più. Se guardo in<strong>di</strong>etro,<br />
sono un’altra persona; sono cresciuto qui dentro e questo mi<br />
ha dato il coraggio <strong>di</strong> sperare che possa esserci qualcosa per<br />
me fuori. Lo spero tanto”. In bocca al lupo ,Giuseppe!!<br />
un punto fermo, per chi crede totalmente<br />
nella formazione. Ora non si può tornare<br />
in<strong>di</strong>etro. Meastre e alunni hanno un chiaro<br />
punto <strong>di</strong> rifermento da cui partire e dea<br />
imporre alle famiglie, anche a quelle un po’<br />
lunatiche. Questa iniziativa ha permesso ai<br />
bambini <strong>di</strong> esprimere liberamente la loro<br />
immaginazione. I protagonisti dei racconti<br />
infatti sono streghe, fate, orchi e principesse,<br />
non mancano nemmeno draghi e folletti.<br />
Tutti quei personaggi tipici delle favole e<br />
che ben rappresentano l’eterna rivalità tra il<br />
bene ed il male.<br />
Ogni bambino si è identificato nell’eroe del<br />
proprio racconto e ha descritto come avrebbe<br />
voluto aiutare e salvare chi aveva bisogno<br />
del suo aiuto. I piccoli scrittori emergenti<br />
sono stati <strong>di</strong>retti dalle maestre (missionarie)<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Alunni in scena con<br />
“Terra <strong>di</strong> emigranti e<br />
d'immigrati”<br />
Gli alunni delle classi IIB, IIIA, IIIB e IIIC della<br />
scuola primaria del plesso “M.Bello” Primo<br />
Circolo <strong>di</strong> Siderno, venerdì 1 giugno nell' au<strong>di</strong>torium<br />
dell'Istituto Tecnico “G.Marconi” hanno<br />
rappresentato “Terra <strong>di</strong> emigranti e d'immigrati”<br />
comme<strong>di</strong>a in due atti <strong>di</strong> Tecla Giannini. <strong>La</strong><br />
colonna sonora ine<strong>di</strong>ta è stata composta dal<br />
prof. Antonello Pedullà. Il progetto<br />
“Teatriamo” nasce dall'esperienza positiva degli<br />
anni precedenti che ha visto gli alunni impegnati<br />
e coinvolti in un percorso gioioso e creativo <strong>di</strong><br />
esplorazione delle potenzialità del linguaggio<br />
teatrale , protagonisti e vincitori per ben due<br />
anni al Festival Internazionale “Teatro Scuola “<br />
<strong>di</strong> Altomonte. Viva sod<strong>di</strong>sfazione del Dirigente<br />
scolastico Giuseppe Callipari che si è complimentato<br />
con gli alunni, con i docenti con le famiglie<br />
che hanno contribuito molto alla riuscita <strong>di</strong><br />
questa avventura.<br />
Maria Giu<strong>di</strong>tta Lombardo, Enza Mittiga,<br />
Maria Antonietta Ursino, Marvy Vigliarolo<br />
che si sono impegnate affinché la scuola<br />
<strong>di</strong>venti uno strumento <strong>di</strong> crescita per le<br />
nuove generazioni. <strong>La</strong> passione e la professionalità<br />
<strong>di</strong> queste docenti ha permesso <strong>di</strong><br />
realizzare un progetto <strong>di</strong> notevole spessore<br />
che arricchisce il nostro tessuto socio-culturale<br />
e che, soprattutto, è un investimento<br />
per il futuro della nostra terra. Il messaggio<br />
che si vuole far passare con questo libro è<br />
che l’immaginazione può far crescere i<br />
nostri giovani. le loro idee, e può contribuire<br />
a <strong>di</strong>ffondere la convinzione che volere è<br />
potere.È stato importante anche riuscire a<br />
coinvolgere i genitori nel progetto. <strong>La</strong> scuola<br />
e la famiglia non devono essere due<br />
mon<strong>di</strong> paralleli, ma è necessario che si uniscano<br />
e lavoriano sinergicamente per creare<br />
un terreno fertile per le nuove generazioni.<br />
Per quanti fossero interessati, il libro è in<br />
ven<strong>di</strong>ta presso la libreria Mondadori –<br />
“C.C. <strong>La</strong> Gru”e presso la libreria Gentile a<br />
Siderno, i fon<strong>di</strong> raccolti andranno in beneficenza.<br />
(S.P.)<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 29
Parlando<br />
<strong>di</strong><br />
Cinema<br />
OROSCOPO<br />
ARIETE<br />
dal 21 marzo<br />
al 20 aprile<br />
Ora che la stagione è decisamente<br />
propizia, approfittatene<br />
per inforcare motocicletta,<br />
o bicicletta, per qualche<br />
rapida e <strong>di</strong>vertente escursione<br />
nei <strong>di</strong>ntorni.<br />
TORO<br />
dal 21 aprile<br />
al 20 maggio<br />
Arrivate al mese <strong>di</strong><br />
Giugno in uno stato <strong>di</strong><br />
grazia. Ripartite con<br />
nuove attività sportive e<br />
<strong>di</strong>namiche che al tempo<br />
stesso vi <strong>di</strong>vertano.<br />
GEMELLI<br />
dal 21 maggio<br />
al 21 giugno<br />
Camminare a passo veloce<br />
per una buona mezz'ora al<br />
giorno vi aiuterà a smaltire<br />
quei due chiletti <strong>di</strong> troppo<br />
accumulati durante l'inverno.<br />
CANCRO<br />
dal 22 giugno<br />
al 22 luglio<br />
<strong>La</strong> Luna piena <strong>di</strong> inizio settimana<br />
non concederà nulla<br />
alla pigrizia: se vi sforzerete<br />
<strong>di</strong> muovervi; vi accorgerete<br />
che anche il tono dell'umore<br />
si farà via via più tonico.<br />
LEONE<br />
dal 23 luglio<br />
al 23 agosto<br />
<strong>La</strong> Luna in Sagittario ispirerà<br />
stampe esotiche con colori<br />
vivaci, che risveglieranno l'amore<br />
per i viaggi e per la vita<br />
avventurosa.<br />
VERGINE<br />
dal 24 agosto<br />
al 22 settembre<br />
Per un aspetto scoppiettante<br />
<strong>di</strong> salute, potreste decidervi a<br />
de<strong>di</strong>care del tempo a un'attività<br />
fisica, che stimoli la tonicità<br />
degli arti inferiori.<br />
BILANCIA<br />
dal 23 settembre<br />
al 22 ottobre<br />
Gambe e braccia dovranno<br />
essere toniche: se non potete<br />
contare sui benefici <strong>di</strong> un<br />
inverno <strong>di</strong> allenamenti, de<strong>di</strong>catevi<br />
ad esercizi all'aria<br />
aperta.<br />
CINEMA NUOVO<br />
Siderno, info: 0964/ 342776<br />
Operazione vacanze/<br />
18.00 - 20.00 - 22.00<br />
CINEMA GOLDEN<br />
Roccella J, info: 333/ 7672151<br />
nessun film in programmazione<br />
CINEMA VITTORIA<br />
Locri, info: 339/7153696<br />
American Pie, ancora insieme/<br />
18.00 - 20.00 - 22.00<br />
CINEMA GARIBALDI<br />
Polistena, info: 0966/ 932622<br />
Men in black 3/<br />
16.30 - 19.30 - 22.00<br />
SCORPIONE<br />
dal 23 ottobre<br />
al 22 novembre<br />
Il look della settimana dovrà<br />
essere carico <strong>di</strong> forza e intraprendenza,<br />
ma anche <strong>di</strong> una<br />
tranquilla sicurezza. Adottate<br />
colori decisi e naturali.<br />
CINEMA POLITEAMA<br />
Gioia T., info: 0966/ 51498<br />
Men in black 3/<br />
18.00 - 21.00<br />
CINEMA ODEON<br />
Reggio C., info: 0965/ 898168<br />
Molto forte, incre<strong>di</strong>bilmente vicino/<br />
17.30 - 19.45 - 22.00<br />
CINEMA AURORA<br />
Reggio C., info: 0965/ 45373<br />
Marylin/<br />
18.10 - 20.20 - 22.30<br />
NUOVA PERGOLA<br />
Reggio C., info: 0965/ 21515<br />
Killer elite/<br />
...è il punto <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> chi<br />
lotta per il Sud. Se ami il<br />
Sud unisciti a noi.<br />
Sorge il sospetto che, dopo aver fatto<br />
l'Italia con il furto e il sangue, bisognava<br />
giustificare il modo. <strong>La</strong> "scienza" lombrosiana<br />
(nata da un soggiorno del suo fondatore<br />
<strong>di</strong> soli tre mesi in Calabria: un genio da<br />
far impalli<strong>di</strong>re Darwin) avrebbe portato<br />
alle attese conclusioni. Così, appresi <strong>di</strong><br />
appartenere a una "razza maledetta"; e<br />
seppi che era <strong>di</strong>mostrata, con «i fatti», l'inferiorità<br />
«razziale, fisica e psicologica,<br />
sociale e morale degl'italiani<br />
delMezzogiorno, rispetto agli italiani del<br />
Settentrione». Facevo veramente schifo e<br />
mi era toccato scoprirlo da solo: era meglio<br />
quando, con i sol<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutti, aprivano scuole<br />
solo al Nord (l'ha fatto qualcun altro, prima<br />
dell'apparente ministro dell'Istruzione<br />
Mariastella Gelmini), perché, se i terroni<br />
imparano a leggere, possono farsi del male.<br />
Che ne sapevo io, <strong>di</strong> essere, in quanto meri<strong>di</strong>onale,<br />
parte <strong>di</strong> una sottospecie <strong>di</strong> «degenerati,<br />
barbari, degradati, ritardati»? E, in<br />
trasferta all'estero, per emigrazione (e che<br />
altro, se del Sud?), solo «delinquenti»?<br />
Persino in presenza <strong>di</strong> genio, trattasi <strong>di</strong><br />
«genialità malata o infeconda» (Pasquale<br />
Rossi). E un'intera regione, la Calabria,<br />
riassunto <strong>di</strong> tutto il Sud, poteva essere in<strong>di</strong>cata<br />
come «luogo <strong>di</strong> epilettici-degenerati,<br />
<strong>di</strong> popolazioni superstiziose, tendenzialmente,<br />
per caratteri razziali e temperamento<br />
etnico, criminali». Come vi sentireste,<br />
voi, voi euganei, valdostani o brianzoli,<br />
o anche solo marchigiani, persino soltanto<br />
molisani, se scopriste una cosa del genere<br />
non prima, ma dopo aver sposato una calabrese<br />
(ignari <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zi rivelatori, quali «la<br />
fronte declive e il <strong>di</strong>ametro biman<strong>di</strong>bolare<br />
accentuato»)? Mettermi in casa una della<br />
regione «più o<strong>di</strong>ata d'Italia»! E la poveretta<br />
<strong>di</strong> mia moglie mi avrebbe evitato, se<br />
avesse conosciuto lo "stu<strong>di</strong>o" che "certificava"<br />
("scientificamente", e si capisce) l'ozio,<br />
l'indolenza, l'apatia, l'acci<strong>di</strong>a dei pugliesi?<br />
Per una parte non breve della mia vita, mi<br />
sono aggirato per questo paese, inconsapevole<br />
della classificazione craniologica,<br />
secondo la quale le teste dolicocefale del<br />
Sud erano chiaro in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> inferiorità,<br />
rispetto alle capocce brachicefale che testimoniavano<br />
la superiorità dei settentrionali.<br />
Di Borghe-zio, avete presente? O Renzo<br />
Bossi (tutto papà suo), l'intellettuale che<br />
riesce a <strong>di</strong>plomarsi in appena quattro tentativi;<br />
dopo <strong>di</strong> che, per frenare la fuga dei<br />
cervelli dall'Italia il Nord l'ha incaricato <strong>di</strong><br />
"vigilare" sul sistema fieristico lombardo. I<br />
meri<strong>di</strong>onali, per Massimo D'Azeglio,<br />
erano «carne che puzzava» (la storia tace<br />
sul suo alito).<br />
SAGITTARIO<br />
dal 23 novembre<br />
al 21 <strong>di</strong>cembre<br />
Fantasiosi e intraprendenti,<br />
questa settimana è il<br />
momento giusto per<br />
lasciarvi andare. <strong>La</strong>sciatevi<br />
travolgere dalla trasgressione.<br />
alle 19.00 - 21.00 - 23,00<br />
fino al 12 giugno<br />
MULTISALA LUMIERE<br />
Reggio C., info: 0965/ 51036<br />
Sala De Curtis<br />
<strong>La</strong> carica dei 101/ (animazione)<br />
in <strong>di</strong>gitale 2D alle 17.30<br />
Project X, una festa che spacca/<br />
alle 19.00 - 21.00 - 23.00<br />
Sala Sor<strong>di</strong><br />
Lorax, il guar<strong>di</strong>ano della foresta/ (animazione)<br />
alle 17.45 in <strong>di</strong>gitale 2D senza occhiali<br />
<strong>La</strong> carica dei 101/ (animazione)<br />
alle 19.15 in <strong>di</strong>gitale 2D senza occhiali<br />
<strong>La</strong> verità dell’Iride<br />
<strong>di</strong> Benjamin Bowson<br />
CAPRICORNO<br />
dal 22 <strong>di</strong>cmbre<br />
al 20 gennaio<br />
<strong>La</strong> Luna sagittariana sarà<br />
un inno alla libertà <strong>di</strong><br />
movimento, con una spiccata<br />
pre<strong>di</strong>lezione per capi<br />
originali.<br />
Men in black 3/<br />
alle 19.45 in <strong>di</strong>gitale 2D<br />
e alle 22.00 in 3D<br />
Sala De Sica<br />
Viaggio in para<strong>di</strong>so/<br />
19.00 - 21.00 - 23.00<br />
ingresso unico euro 6,50<br />
Sala Mastroianni<br />
Dark shadow/<br />
18.30 - 20.30<br />
Avengers, i ven<strong>di</strong>catori/<br />
alle 22,30<br />
ingresso unico euro 6,50<br />
(tutti gli spettacoli al Multisala Lumiere<br />
saranno fino al 12 giugno)<br />
L’Emilia in barca<br />
l’Italia in parata<br />
ACQUARIO<br />
dal 21 gennaio<br />
al 19 febbraio<br />
Animate dall'abituale spirito<br />
<strong>di</strong>namico e socievole,<br />
potrete trarre qualche<br />
spunto dalle creazioni <strong>di</strong><br />
giovani stilisti.<br />
AL<br />
CINEMA<br />
Lombroso e i Meri<strong>di</strong>onali,<br />
la “razza maledetta”<br />
All'alba del 4 gennaio 1871, nel suo laboratorio all'Università <strong>di</strong> Pavia, dopo aver<br />
scoperchiato il cranio del Brigante Villella, Lombroso asserisce <strong>di</strong> vedere la “fossetta<br />
occipitale me<strong>di</strong>ana”. <strong>La</strong> chiave <strong>di</strong> volta <strong>di</strong> ogni devianza, su cui Lombroso intendeva<br />
fissare “scientificamente” i caratteri del cosiddetto «tipo criminale, pazzo, mattoide<br />
e geniale». Fu così che, in maniera del tutto arbitraria dal punto <strong>di</strong> vista scientifico,<br />
Lombroso fece <strong>di</strong> Giuseppe Villella il simbolo della sua folle teoria sulle “fossette<br />
occipitali”. Il simbolo <strong>di</strong> tutta la delinquenza calabrese e meri<strong>di</strong>onale, contribuendo<br />
alla creazione <strong>di</strong> preconcetti razzisti».<br />
In Emilia si sta sulle onde, nel vero<br />
senso della parola. Fra le altre conseguenze<br />
terribili dello sciame sismico che<br />
colpisce la regione c'è anche un <strong>di</strong>sturbo<br />
che provoca nausea, vomito,<br />
per<strong>di</strong>ta dell'equilibrio,<br />
dolori addominali. Una<br />
sorta <strong>di</strong> mal <strong>di</strong> mare causato<br />
dalle oltre cinquanta scosse<br />
giornaliere. L'Emilia beccheggia<br />
come fosse un<br />
enorme vascello in balia dei<br />
marosi. Nel frattempo<br />
l'Italia <strong>di</strong> Nonno Giorgio va<br />
in parata, a festeggiare il 2 giugno, <strong>di</strong>mentica del dramma vissuto da centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong><br />
persone. E non ci sarebbe stato nulla <strong>di</strong> male se si fosse detto che la festa era come un matrimonio<br />
ormai fissato con gli inviti spe<strong>di</strong>ti e le bomboniere comprate, che lo si sarebbe celebrato<br />
senza gioia. No, non ci sarebbe stato nulla <strong>di</strong> male a celebrare se per tutti gli anni del suo<br />
mandato Nonno Giorgio avesse svolto il suo ruolo senza caricarlo <strong>di</strong> un affetto degno del<br />
miglior padre <strong>di</strong> famiglia, senza cingerlo <strong>di</strong> consigli, carezze e lacrime. Fare festa non sarebbe<br />
stato male perché la crisi economica ormai ci sta per inghiottire, a Brin<strong>di</strong>si una ragazza è stata<br />
<strong>di</strong>laniata da una bomba e già non se ne parla più. Si, ridere in faccia ai camerieri delle banche<br />
che stanno al governo non sarebbe stato poi così male. Mostrare i muscoli del nostro potente<br />
esercito al mondo e soprattutto all'In<strong>di</strong>a affinché rimandasse in Italia i nostri marò svenduti<br />
come pesci da una compagnia <strong>di</strong> navigazione avrebbe potuto essere anche utile. Festeggiare<br />
una democrazia che ha prodotto milioni <strong>di</strong> emigrati, migliaia <strong>di</strong> morti e centinaia <strong>di</strong> stragi<br />
impunite sarebbe stato opportuno. Far sfilare i nostri politici, gli impren<strong>di</strong>tori, i giornalisti..<br />
persino i calciatori che ci ritroviamo sarebbe stato bello. Si la parata del 2 giugno sarebbe stata<br />
un evento veramente eccezionale se solo ci fosse stato qualcosa da festeggiare.<br />
PESCI<br />
dal 20 febbraio<br />
al 20 marzo<br />
Se vi sentite sotto tiro, seriamente<br />
tentate <strong>di</strong> trasformarvi<br />
in un'alga, cercate almeno <strong>di</strong><br />
farlo con stile ricordatevi che<br />
il verde non dona a tutte.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 30
Blob of the week<br />
Anche a<br />
Lourdes si<br />
legge<br />
“<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>”<br />
Sasà e le sue veline<br />
“<strong>La</strong> Cena dei Campioni”<br />
Il centauro delle sbarre <strong>di</strong> Siderno<br />
Tantissimi auguri alla<br />
nostra bellissima<br />
principessa. <strong>La</strong> tua famiglia<br />
Dimarti e<br />
Nicita.<br />
Anche la<br />
Scuola<br />
Calcio "Sasà<br />
Minnici" <strong>di</strong><br />
Casignana al<br />
Raduno<br />
Juventus <strong>di</strong><br />
Gallico.<br />
Le giovanni promesse <strong>di</strong> Cittanova<br />
in visita alla <strong>Riviera</strong><br />
Il bell'Antonio in 500<br />
Ilario, Simona e Annalisa<br />
“Calabria Ora” al completo<br />
CERIMONIA DEGLI ADDII <strong>di</strong> Domenico Zappone<br />
Ricordo <strong>di</strong> Marianna Procopio<br />
E' morta a Bovalino Marianna Procopio, madre dello scrittore Mario<br />
<strong>La</strong> Cava e scrittrice anch'essa. Fu una scrittrice - inten<strong>di</strong>amoci - del<br />
tutto occasionale e senza velleità, una che scriveva per<br />
sé, quando le capitava, per fermare un ricordo o un<br />
pensiero, o, meglio ancora, per meglio ricordare dopo,<br />
nei giorni che sarebbero venuti, circostanze ed eventi<br />
altrimenti destinati all'oblio, come spesso capita.<br />
Marianna Procopio non aveva stu<strong>di</strong>ato che fino alla<br />
terza elementare.<br />
Aveva sposato un insegnante e aveva avuto un solo<br />
figlio, Mario.<br />
Aveva trascorso i suoi giorni lavorando, s'era allontanata<br />
da Bovalino rare volte per recarsi a Reggio, a<br />
Messina, a Napoli, a Roma.<br />
Poi, nel 1936, perse la madre, e fu allora che prese a scrivere<br />
per dare sfogo al dolore. Buttava su poveri pezzi <strong>di</strong><br />
carta le sue righe che poi il figlio le sottraeva ricopiandole, ma la sua<br />
scrittura era imme<strong>di</strong>ata, senza vezzi, senza orpelli, con locuzioni<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
Mangiamo, beviamo<br />
e ce ne freghiamo<br />
i tre jolly del McDonald's<br />
Un affettuoso pensiero a tutto lo splen<strong>di</strong>do<br />
staff della "Calura Disco Winter" <strong>di</strong><br />
Roccella. Grazie per le frizzanti serate trascorse<br />
insieme!!! <strong>La</strong> vostra Cinzia.<br />
<strong>di</strong>alettali, con errori, e, tuttavia, con tanta imme<strong>di</strong>ata<br />
freschezza da incantare a prima vista.<br />
Dapprima “Letteratura”, poi il “Selvaggio”, poi “Il<br />
Ponte” nel suo numero de<strong>di</strong>cato alla Calabria<br />
furono lieti <strong>di</strong> stampare quelle strane memorie.<br />
Infine, nel '62, l'e<strong>di</strong>tore Rebellato raccolse in una<br />
sua collana gli scritti <strong>di</strong> Marianna Procopio in un volume dal titolo<br />
“Diario ed altri scritti”, e così la mamma <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava entrò nel mondo<br />
delle lettere in forma ufficiale e, per <strong>di</strong> più, con le carte in<br />
regola. Il “Diario” va dall'agosto 1936 al giugno dell'anno<br />
seguente; successivamente altre cose accaddero nella vita<br />
<strong>di</strong> Marianna Procopio, così la penna le cadde <strong>di</strong> mano e la<br />
vena s'inaridì. Resta comunque questo volume come un'opera<br />
a se stante, lontana da ogni scuola e da ogni incasellamento<br />
letterario, anche se, a ben vedere, tra il “Diario”<br />
e certi libri del figlio, specie i “Caratteri”, corre un sottile<br />
rapporto, una medesima carica gnomica e tuttavia poetica,<br />
ma altresì la medesima forza e la medesima acre linfa.<br />
Era vecchia, Marianna Procopio, nella sua grande casa, ed<br />
era malata. “Non ho più testa” furono le ultime parole che<br />
u<strong>di</strong>mmo nell'ottobre scorso, e andava da una stanza all'altra,<br />
minuta, cerea; una frase lapidaria e sibillina, un'ultima<br />
perla del suo prezioso monile segreto.<br />
DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 31