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di - La Riviera

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Dicono che gli uomini hanno nemici da<br />

abbattere in gioventù e mon<strong>di</strong> da <strong>di</strong>fendere<br />

in tarda età. A questa regola fanno<br />

eccezione i <strong>di</strong>avoli che sono creature<br />

irregolari. Sfugge soprattutto alle norme<br />

valide per gli uomini normali un <strong>di</strong>avolo<br />

colorato. Il <strong>di</strong>avolo quando è rosso, come il<br />

nostro, l'ad<strong>di</strong>o alle armi<br />

non lo darà mai.


DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 02


UNA STORIA<br />

TOTÒ<br />

CHE NON<br />

DISPERSE<br />

IL SEME<br />

Un tempo nella Locride si<br />

peccava <strong>di</strong> meno, la terra<br />

era già un inferno e i suoi<br />

abitanti tendevano a evitarsi quello<br />

eterno. Il seme non lo si <strong>di</strong>sperdeva<br />

quasi mai e ogni notte nei<br />

talami si celebrava il rito della fertilità.<br />

Totò aveva come unica ricchezza<br />

le braccia, un proletario<br />

vero, orfano <strong>di</strong> madre per compensare<br />

tale mancanza avrebbe<br />

voluto una figlia. Nina la moglie<br />

gliene consegnò <strong>di</strong>eci in vent’anni,<br />

<strong>di</strong>eci belle rosee e floride vite rosa<br />

che impalli<strong>di</strong>rono in fretta sfiorendo<br />

irrime<strong>di</strong>abilmente nello spazio<br />

<strong>di</strong> una settimana. Più gliene morirono<br />

è più Totò ne fabbricò, muovendo<br />

instancabilmente gona<strong>di</strong> e<br />

braccia. <strong>La</strong>vorava duro, vendendo<br />

a giornata i suoi muscoli a sollevare<br />

le zolle dei ricchi per risparmiare<br />

il tanto necessario ad alzar su la<br />

prole ambita. Quasi si arrese Totò<br />

quando anche il ventre coniugale<br />

apparve sfiorire. <strong>La</strong> speranza<br />

rinacque allorché le braccia lo<br />

portarono nelle terre <strong>di</strong> un tale<br />

quasi me<strong>di</strong>co oltre che ricco. Anzi<br />

quasi veterinario, poiché aveva<br />

stu<strong>di</strong>ato la cura degli animali mollandola<br />

a pochi esami dalla laurea.<br />

Lo pseudo dottore rivelò a Totò<br />

una verità brutale, soffiandogliela<br />

in faccia senza dolcezza. “Le<br />

donne sono come le mucche, se<br />

hanno il latte avvelenato ammazzano<br />

i figli”. Totò comprese e<br />

ritentò a fabbricare figli. Con sua<br />

somma sorpresa il ventre della<br />

moglie ri<strong>di</strong>venne colmo. Totò per<br />

nove mesi zappò senza posa e<br />

quando il giorno giunse strappò la<br />

figlia alla madre e l’attaccò a una<br />

mammella <strong>di</strong> gomma piena del<br />

latte della mucca che col sudore<br />

dei muscoli si era comprato. <strong>La</strong><br />

figlia non sfiorì al settimo giorno<br />

né al settimo anno. Crebbe e<br />

<strong>di</strong>venne madre.. si un tempo si<br />

peccava <strong>di</strong> meno nella Locride, si<br />

lavorava sodo e grazie a un pazzo<br />

che vendeva braccia e cullava<br />

sogni Le Chevalier ogni settimana<br />

vi rifila una favola.<br />

Le Chevalier<br />

CAR ARTOLINE TOLINE PER LA PAD PADANIA<br />

ANIA * <strong>di</strong> Antonio Calabrò<br />

Le notizie più lette della<br />

settimana su larivieraonline.com<br />

1) CHI È L’UOMO PIÙ SEXY DELLA LOCRIDE<br />

2) LA SOLIDARIETÀ DI ANTONIO FERRERI A RITORTO<br />

3) BOVALINO, TOCCARE LA NOSTRA GENTE È REATO<br />

4) LOCRI L’ELISOCCORSO PUÒ ASPETTARE<br />

5) L’INCENDIO CHE ACCESE IL CUORE DI BOVALINO<br />

6) IL NOSTRO TIFO PER LA PROCURA DI REGGIO<br />

7) GIÙ LE MANI DAGLI EROI DEL NOSTRO TEMPO<br />

Dati larivieraonline.com<br />

CAPO VATICANO<br />

Quattro scogli <strong>di</strong><br />

bellezza e<br />

un’infarinata <strong>di</strong><br />

ombrelloni sgargianti. Un<br />

fondale <strong>di</strong> rocce e polpi e<br />

ricci e granchi che si<br />

contendono il loro sole<br />

tremolante, l’armonia <strong>di</strong><br />

baie simmetriche rifugio <strong>di</strong><br />

Nerei<strong>di</strong>. Capo Vaticano,<br />

smeral<strong>di</strong> fusi tra promontori<br />

calabri.<br />

Trenitalia, nuovi orari e nuove corse<br />

Dal 10 Giugno entreranno in<br />

vigore i nuovi orari per i<br />

treni delle Ferrovie dello<br />

Stato. Come già annunciato sono<br />

state soppresse numerose corse che<br />

viaggiavano da e per Reggio<br />

Calabria. Nella nota <strong>di</strong>ffusa da<br />

Trenitalia si sottolinea però che<br />

saranno ripristinate due rotte notturne:<br />

una è quella che da Palermo<br />

(12.39) andrà a Milano (10.45), e<br />

viceversa, passando per la costa tirrenica;<br />

la seconda è quella che percorrendo<br />

la dorsale Jonica collegherà<br />

Reggio Calabria (21.30) a<br />

Milano (14.10), e Milano (15.45) a<br />

Reggio (8.05). Non ci resta che<br />

vedere quali saranno i risultati <strong>di</strong><br />

questa nuova politica aziendale<br />

sulla vita dei pendo lari calabresi.<br />

LE COLONNE DI ERCOLE<br />

ANTONIO BIONA COMMISSO<br />

E I VERMI DI FACEBOOK<br />

Desaparecidos: né vivi<br />

né morti, semplicemente<br />

scomparsi. Da<br />

Facebook.<br />

Ingenuo Facebook che si era<br />

illuso che amici non si nasce<br />

ma si <strong>di</strong>venta. Un fallimento.<br />

Dalla sua agenda oggi mancano<br />

una decina <strong>di</strong> persone.<br />

Razza locridea. Ceppo leporide:<br />

madre coniglia, padre<br />

lepro pezzato. Cagasotto.<br />

L’operazione “Falsa Politica”<br />

ha fatto danni anche al capo<br />

dei capi dei social network.<br />

Ma c’è un comune denominatore<br />

che sgama i neofuggitivi:<br />

L’amicizia col detenauta<br />

Antonio Biona Commisso,<br />

contemporaneamente nel carcere<br />

<strong>di</strong> Reggio e su facebook.<br />

L’ex assessore all’ambiente del<br />

governo Figliomeni, colui che<br />

ha detto no a Giuseppe il<br />

Mastro, è un amico troppo<br />

pericoloso per chi è abituato a<br />

strisciare e non a camminare a<br />

testa alta. Schiene lisce. Di<br />

questi tempi il mouse brucia.<br />

Un click può trasformarsi in<br />

associazione esterna? Una<br />

con<strong>di</strong>visone in affiliazione?<br />

Un mi piace in ergastolo?<br />

Scriveva un grande Dj nel suo<br />

<strong>di</strong>ario da Alcatraz: «Come<br />

vermi siamo già alla tesi <strong>di</strong><br />

laurea, come uomini alle elementari»<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 03


Parlando<br />

<strong>di</strong>...<br />

ATTUALITÀ<br />

NORDICI & SUDICI<br />

DI GIOACCHINO CRIACO<br />

A lezione dai Sacco <strong>di</strong> Bovalino<br />

«Noi abbiamo ripreso a<br />

lavorare...». E l’hanno fatto<br />

subito appena si sono spente<br />

le fiamme che hanno<br />

<strong>di</strong>strutto il Beach Side.<br />

<strong>La</strong>vorare per ricostruire,<br />

per dare vita a un progetto<br />

che non si può fermare.<br />

<strong>La</strong>vorare senza piangersi<br />

addosso, senza far polemica,<br />

senza strepiti e vittimismo.<br />

<strong>La</strong>vorare, i Sacco ci<br />

hanno dato una lezione,<br />

senza protervia, senza accusa.<br />

Hanno detto<br />

grazie a tutti<br />

quelli che per la<br />

prima volta li<br />

incoraggiano<br />

alla luce del sole,<br />

li incitano a voce<br />

alta, pubblicamente.<br />

Noi pubblicamente<br />

li<br />

ringraziamo,<br />

loro e i ragazzi che gli stanno<br />

intorno. Questa è la<br />

nostra gente, quella che ci<br />

piace, che mostra la crudeltà<br />

della nostra terra ma<br />

continua ad amarla senza<br />

sputargli addosso. Il loro<br />

messaggio è limpido, semplice.<br />

Niente polemiche,<br />

niente muri alzati. No alla<br />

cultura del nemico ma braccia<br />

aperte a chi comprende<br />

che una certa cultura deve<br />

finire, che ai danni enormi<br />

inferti da un sistema economico<br />

spietato alla Calabria<br />

non si possono aggiungere<br />

le coltellate <strong>di</strong> chi è o<br />

dovrebbe essere figlio <strong>di</strong><br />

questa terra. Noi che ci<br />

<strong>di</strong>ciamo vicini a loro dobbiamo<br />

cavarli fuori dal<br />

ruolo <strong>di</strong> vittime <strong>di</strong> un atto<br />

ignobile. Noi dobbiamo<br />

stare al loro posto ora e<br />

sempre, ogni volta che si<br />

tocca un calabrese che vuol<br />

lavorare a casa propria si<br />

viene toccati tutti. Tutte le<br />

volte che si conculca la<br />

libertà <strong>di</strong> un singolo e una<br />

comunità intera che deve<br />

spiegare l’immoralità del<br />

gesto. Il Beach<br />

Side deve essere<br />

<strong>di</strong> tutti e a tutti<br />

faremmo un<br />

torto se con l’estateincombente<br />

fra qualche<br />

giorno ce ne<br />

scordassimo. Di<br />

gesti semplici se<br />

ne possono fare<br />

tanti, e alcuni sono stati fatti,<br />

per stare vicini a chi ricostruisce.<br />

Più <strong>di</strong> qualcuno<br />

l’ha suggerito, l’idea è<br />

buona e la facciamo nostra.<br />

Salutateli e abbracciateli<br />

ogni volta che li vedete i<br />

ragazzi del Beach, chi può<br />

<strong>di</strong>a un contributo economico<br />

e chi può <strong>di</strong> più l’ombrellone<br />

se lo affitti fin da ora e<br />

per il tempo più lungo possibile.<br />

Nessuno vi giu<strong>di</strong>cherà<br />

se passato il momento<br />

passerete ad altri li<strong>di</strong>, se i<br />

Sacco inizierete a salutarli <strong>di</strong><br />

meno. State attenti però il<br />

danno lo farete più a voi<br />

stessi che a loro.<br />

Così come tu mi vuoi<br />

<strong>La</strong> stampa “straniera” ci <strong>di</strong>pinge come e quando vuole,<br />

grazie anche a un affiancamento aborigeno a oltranza<br />

ILARIO AMMENDOLIA<br />

Ci hanno messo il basto e la<br />

mordacchia così come si<br />

usava con gli asini da soma e<br />

adesso ci insultano. Leggete<br />

cosa scrive Imma Vitelli inviata <strong>di</strong><br />

“Vanity fair” nella Locride:<br />

«Lo so che vi aspettareste che mi<br />

occupassi del massacro <strong>di</strong> Haula in<br />

Siria [...], e invece questa volta ho<br />

deciso <strong>di</strong> stupirvi: vi <strong>di</strong>rò del Me<strong>di</strong>o<br />

Oriente d’Italia. Un luogo aspro e<br />

remoto [...], dove le persone non parlano<br />

con i forestieri e in fondo neppure<br />

tra <strong>di</strong> loro, dove gli agenti in <strong>di</strong>visa<br />

venuti da lontano sono consapevoli<br />

che questo è il vero Far West italiano<br />

[...]. Mi riferisco alla Locride, provincia<br />

<strong>di</strong> Reggio Calabria, la più violenta<br />

d’Italia […]».<br />

Io ho <strong>di</strong>nanzi ai miei occhi un’altra<br />

Locride: la vedo <strong>di</strong>nanzi agli istituti<br />

PD CALABRESE<br />

Vip,<br />

vedove<br />

e martiri<br />

scolastici dove una bella gioventù <strong>di</strong><br />

entra allegra e spensierata nelle scuole<br />

così come i giovani <strong>di</strong> tutta Italia.<br />

<strong>La</strong> vedo nelle mille iniziative culturali<br />

che si accendono puntualmente dal<br />

Kaulonia Tarantella festival, al Jazz <strong>di</strong><br />

Roccella, alle rappresentazione <strong>di</strong><br />

trage<strong>di</strong>e greche presso gli scavi <strong>di</strong><br />

Locri, ai presi<strong>di</strong> del libro <strong>di</strong> Gioiosa,<br />

alla fiera della Ba<strong>di</strong>a, al borgo incantato.<br />

<strong>La</strong> vedo nei paesi dell’accoglienza<br />

<strong>di</strong> cui ha parlato l’Italia intera. <strong>La</strong><br />

vedo nei suoi impren<strong>di</strong>tori, nei suoi<br />

sindaci, nel suo Vescovo e nelle mille<br />

e mille persone che, nonostante la<br />

storia e la stanchezza, si impegnano<br />

quoti<strong>di</strong>anamente per una Locride<br />

migliore.<br />

Ora noi potremmo scrivere sdegnate<br />

parole <strong>di</strong> fuoco sull’articolo <strong>di</strong><br />

“Vanity fair” ma sarebbe inutile!<br />

Imma Vitelli ha solo visto la nostra<br />

realtà con gli occhiali deformati e<br />

PASCAL CHARMOT<br />

<strong>La</strong> vicenda della senatrice Anna<br />

Finocchiaro rappresenta la<br />

metafora del partito democratico.<br />

Chissà quanti dei <strong>di</strong>rigenti democratici<br />

si fanno scarrozzare in giro da<br />

gente pagata dallo Stato ridotta a far<br />

da balia a politici arroganti. Questa è<br />

la metafora del partito in Calabria,<br />

retto da un gruppo <strong>di</strong> <strong>di</strong>nosauri che si<br />

sentono very important person. Una<br />

nomenclatura che <strong>di</strong> sinistra non ha<br />

nulla, ma è solo sinistra. Qual è il<br />

senso del congresso del PD calabrese<br />

se non la espressione della volontà <strong>di</strong><br />

deformanti che altri le hanno consigliato.<br />

A ben riflettere Imma Vitelli<br />

ha visto ciò che voleva vedere e che<br />

molti vogliono vedere per saldare i<br />

conti con la storia.<br />

In fondo, i razzisti del KKK avevano<br />

teorizzato che i neri <strong>di</strong> America<br />

erano brutti, selvaggi, sporchi,violenti.<br />

Meno <strong>di</strong> mezzo secolo fa un grande<br />

presidente americano, Kennedy,<br />

mandava le truppe federali per scortare<br />

un giovane <strong>di</strong> colore, Jonh<br />

Mere<strong>di</strong>th in una Università<br />

dell’Alabama, uno stato segregazionista<br />

e razzista che non ammetteva la<br />

frequenza ai giovani <strong>di</strong> colore <strong>di</strong> frequentare<br />

le università. Per molti noi<br />

non siamo neri, siamo “spazzatura<br />

bianca”! <strong>La</strong> storia ha percorsi strani,<br />

a volte contorti, ma alla fine rende<br />

giustizia. Oggi Obama, un uomo <strong>di</strong><br />

colore, è presidente degli USA.<br />

C’è qualcuno, non solo tra coloro che<br />

un piccolo gruppo <strong>di</strong>rigente <strong>di</strong> succedere<br />

a se stesso? Nulla accadrà se non<br />

la celebrazione, e l’autocelebrazione,<br />

<strong>di</strong> un rito autoreferenziale con l’unico<br />

scopo <strong>di</strong> dare una parvenza democratica<br />

a quello che è l’impossessamento<br />

arbitrario <strong>di</strong> un partito che è stato <strong>di</strong><br />

massa. Cosa resta del PD e quanto<br />

vale sul piano elettorale? Poco o nulla,<br />

soprattutto poco o nulla vale sul piano<br />

progettuale, su quello delle idee e<br />

della passione politica. Il partito è<br />

<strong>di</strong>ventato un ectoplasma buono ancora,<br />

e per poco, a dare una poltrona<br />

sulla quale poggeranno le terga i soliti<br />

noti. Inutile farvi i nomi, sono triti e<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 04


Maria <strong>La</strong>nzetta,<br />

sindaco <strong>di</strong><br />

Monasterace<br />

con un agente<br />

della sua scorta<br />

in posa per il<br />

servizio<br />

massacro <strong>di</strong><br />

Vanity Fair<br />

vengono da lontano, a cui fa comodo la<br />

Locride tratteggiata dall’articolo <strong>di</strong><br />

Vanity fair. Sull’“Espresso” <strong>di</strong> questa<br />

settimana, sotto il titolo, “Sindaci calabresi,<br />

l’antimafia si spacca” c’è scritto:<br />

«il 25 aprile scorso, quando un fronte <strong>di</strong><br />

fasce tricolore guidate da Ilario<br />

Ammendolia (Caulonia) si è scagliato<br />

contro “i professionisti dell’anti-<br />

‘ndrangheta”, criticando lo scioglimen-<br />

ritriti li conoscete bene, sempre gli<br />

stessi, perché nel PD calabrese le porte<br />

sono chiuse ai volti nuovi e alle idee<br />

fresche. L’anno prossimo ci riproporranno<br />

i soliti vip, sostituiranno le vedove<br />

<strong>di</strong> mafia con le martiri della mafia e<br />

questo sarà tutto. Cosa propongono<br />

per la <strong>di</strong>soccupazione, per il lavoro,<br />

per la scuola, per le strade calabresi<br />

non lo sapremo mai. Come non sapremo<br />

mai come la pensano sulla centrale<br />

a carbone <strong>di</strong> Saline, sul rigassificatore<br />

<strong>di</strong> Gioia Tauro, sull’eolico, sul taglio<br />

dei treni..., o se l’hanno detto nessuno<br />

se n’è accorto perché la classe <strong>di</strong>rigente<br />

del PD sul territorio non ci va da<br />

to dei Comuni per mafia “senza che i<br />

sindaci possano <strong>di</strong>fendersi”. [...] netto<br />

Clau<strong>di</strong>o <strong>La</strong> Camera, coor<strong>di</strong>natore del<br />

museo della ‘ndrangheta: “Alcuni sindaci<br />

calabresi”, accusa, “si muovono in<br />

una zona grigia e ambigua: prima<br />

danno la solidarietà ai colleghi minacciati,<br />

poi attaccano procura antimafia ,<br />

Stato e associazioni”».<br />

Tra “Vanity fair” e le parole del coor<strong>di</strong>-<br />

tempo e le idee mirabolanti che sicuramente<br />

hanno le affidano ai giornali o<br />

alle tv, sul modello tanto vituperato del<br />

cavaliere. Quelli del PD le sezioni le<br />

snobbano da parecchio, come snobbano<br />

gli scioperi veri preferendogli le<br />

solite parate una tantum. L’unica politica<br />

che perseguono è quella della ren<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> posizione che rende sempre<br />

meno riducendo i posti da <strong>di</strong>videre,<br />

per questo al vertice non vogliono<br />

compagnia. Soprattutto non vogliono<br />

compagnia giovane o appassionata.<br />

Alla gente che si danna sul territorio<br />

per tenere in pie<strong>di</strong> quel che resta <strong>di</strong> un<br />

partito preferiscono le martiri che<br />

natore dell’inutile, quanto <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>oso,<br />

museo vi è un nesso: entrambi sono<br />

espressione <strong>di</strong> un piatto conformismo<br />

nei confronti del pensiero unico dominante.<br />

Un pensiero debole e subalterno<br />

a quel Potere che la ‘ndrangheta<br />

genera.<br />

Una precisazione personale: nel 1975<br />

ho promosso una delle prime manifestazioni<br />

antimafia della Calabria, qualche<br />

notte dopo mettevano fuori uso la<br />

mia macchina. Inoltre non avendo<br />

chiesto né <strong>di</strong>rettamente, né in<strong>di</strong>rettamente<br />

né voti, né altro ai mafiosi, non<br />

sono costretto a vivere <strong>di</strong> luce altrui. Io<br />

sono contro la mafia e nessuno mi deve<br />

dare il patentino. Lo sono, anzi tenterei<br />

<strong>di</strong> esserlo, con serietà, compostezza,<br />

coerenza e <strong>di</strong>sinteresse. Lo vorrei essere<br />

non fermandomi alla manifestazioni<br />

esterne ma portando un mio modestissimo<br />

contributo a sterilizzare il ventre<br />

fecondo che genera la ‘ndrangheta.<br />

Adesso parliamo d’altro.<br />

Un grande meri<strong>di</strong>onalista, Mario<br />

Alicata, a proposito dell’Operazione<br />

Marzano ha avuto il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re in<br />

Parlamento: «[...] <strong>La</strong>ggiù il principio<br />

dell’habeas corpus è osservato alla<br />

rovescia perché i citta<strong>di</strong>ni sono abbandonati<br />

senza protezione nelle mani<br />

della repressione che effettua retate<br />

nelle piazze dei paesi e negli abitati».<br />

Alicata non era una persona qualun-<br />

capaci o meno hanno un buon impatto<br />

e un’alta risonanza me<strong>di</strong>atica e anche<br />

se non saranno il meglio del vivaio del<br />

partito rappresentano una testimonianza<br />

locale da vendere ai più superficiali.<br />

L’unica battaglia portata avanti<br />

dai nostri è quella al mostro Scopelliti,<br />

immemori delle ossa rotte in campo<br />

nazionale dei loro anziani padri contro<br />

l’anziano mostro Berlusconi. Ma a<br />

Peppe non lo combattono sul piano<br />

delle idee, delle cose non fatte o fatte<br />

male. Gli sbattono in faccia gli avvisi <strong>di</strong><br />

garanzia, che ovvio non saranno una<br />

bella cosa ma non riempiono <strong>di</strong> anima<br />

il corpo inanimato del fu PD.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

que, non era collocato nella “zona grigia”,<br />

non aveva simpatia per i mafiosi.<br />

Alicata era il colto parlamentare che la<br />

mafia la combatteva davvero e che<br />

aveva denunciato al mondo la devastazione<br />

della Valle dei Templi ad<br />

Agrigento. Nella stessa occasione,<br />

dall’“Unità”: «il governo se vorrà veramente<br />

ricondurre l’or<strong>di</strong>ne, piuttosto<br />

che con provve<strong>di</strong>menti polizieschi del<br />

ministro degli interni, intervenga con<br />

provve<strong>di</strong>menti del ministro<br />

del’Agricoltura, del <strong>La</strong>voro, della pubblica<br />

istruzione, dei lavori pubblici.<br />

Perchè all’origine dei delitti e dei grossi<br />

crimini c’è, in primo luogo, l’arretratezza,<br />

la fame, la <strong>di</strong>soccupazione, che<br />

continuano ad essere, malgrado la propaganda,<br />

le piaghe più vere <strong>di</strong> questa<br />

regione». Ripeto, Alicata la mafia la<br />

combatteva veramente e non si limitava<br />

ad applau<strong>di</strong>re i magistrati e le forze<br />

dell’or<strong>di</strong>ne. Lui era un militante che<br />

aveva visto da vicino decine <strong>di</strong> giovani<br />

combattenti uccisi dalla mafia e puntava<br />

dritto al cuore del sistema <strong>di</strong> potere<br />

che la mafia genera, accu<strong>di</strong>sce, vezzeggia<br />

e protegge.<br />

Ricordate il film <strong>di</strong> Volfango De Biasi<br />

“Così, come tu mi vuoi”, in cui la giovane<br />

protagonista Giada fa <strong>di</strong> tutto,<br />

finanche rinnegarsi, per piacere all’inetto<br />

Riccardo? Giada, alla fine, comprende<br />

che non bisogna mai tra<strong>di</strong>re se<br />

stessi, la propria gente, la propria terra,<br />

la propria cultura. Noi non saremo mai<br />

“Così, come tu mi vuoi”! Noi non ci<br />

rinnegheremo, siamo orgogliosamente,<br />

testardamente citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> questa<br />

Locride, <strong>di</strong> questa terra, <strong>di</strong> questa storia<br />

e non sventoleremo mai ban<strong>di</strong>era<br />

bianca. Vanity fair e l’inutile Museo<br />

della ndrangheta sono strumenti <strong>di</strong> un<br />

potere che ci vorrebbe mafiosi al 27%<br />

e oltre. <strong>La</strong> storia <strong>di</strong>mostrerà che la<br />

Locride è una terra soprattutto <strong>di</strong><br />

uomini perbene, <strong>di</strong>gnitosi e liberi.<br />

Mutuando e aggiornando un’antica<br />

canzone <strong>di</strong> lotta ci verrebbe da gridare<br />

«finu all’urtimu avimu a lottà».<br />

Lottare, oggi come ieri, per <strong>di</strong>fendere<br />

la nostra <strong>di</strong>gnità!<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 05


DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 06


Giovanna Morano ci guarda con gran<strong>di</strong> occhi azzurri. Sorride. E quel volto, già addolcito da<br />

lunghi capelli bion<strong>di</strong>, si fa ra<strong>di</strong>oso. Una donna della Locride, che ama la sua professione e la<br />

sua terra.<br />

Era il 1987, ed era <strong>di</strong>fficile intraprendere una attività nella Locride, tra tante altre già avviate, del<br />

resto. Cosa fare? Giovanna non ci pensa neanche un attimo: restare. Solo quel nome “parrucchiera”<br />

era un po’ riduttivo. Le donne sanno il perchè. Per loro l‘appuntamento per farsi (più) belle è<br />

un’occasione per rilassarsi, incontrare le amiche, fare “il punto” della situazione. Gli uomini, per<br />

contro, ne sono terrorizzati. Quando vanno dal barbiere, infatti, riducono le conversazioni al minimo<br />

in<strong>di</strong>spensabile. “Spazio donna” era il nome corretto e via Garibal<strong>di</strong> 241, a Locri, l’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong><br />

sempre. Giovanna era molto, molto, giovane.<br />

«Avevo 21 anni –racconta– e, dopo l’appren<strong>di</strong>stato ed essermi specializzata a Roma dai Sargassi,<br />

parrucchieri rinomati in tutta Italia con saloni <strong>di</strong>slocati nelle varie regioni, sono rientrata a Locri<br />

carica <strong>di</strong> entusiasmo. Non sono nata qui, a <strong>di</strong>re il vero, ma mi sono sentita sempre locrese a pieno<br />

titolo». Magari ne andassimo così fieri anche noi. Noi, che alla domanda “da dove vieni?” rispon<strong>di</strong>amo<br />

spesso con un generico “Reggio”. Molte clienti la ricordano ancora adolescente, una piccola<br />

impren<strong>di</strong>trice che si addentrava in un mondo <strong>di</strong> lupi. E con lei hanno con<strong>di</strong>viso il percorso professionale<br />

e quello umano: «Ci sono stati momenti <strong>di</strong>fficili, non posso negarlo, soprattutto all’inizio, ma<br />

ho tenuto duro».<br />

Un mondo <strong>di</strong> artisti il suo, dove il bello è il cuore <strong>di</strong> ogni cosa. E, come un artista davanti alla<br />

sua tela, mescola le tinte alla ricerca della giusta tonalità, osserva il volto delle<br />

clienti, il colore degli occhi, la carnagione, l’età, stu<strong>di</strong>a il taglio più appropriato.<br />

Gli occhi azzurri, <strong>di</strong>vengono, in questa fase, severi e attenti. Il rigore<br />

dell’artista che, ora, si estranea da tutto il resto. Le clienti lasciano lo<br />

spazio alla creatività <strong>di</strong> Giovanna, e lei si rapporta a loro con molta<br />

dolcezza. Sappiamo <strong>di</strong> qualche marito che non ha più riconosciuto<br />

la moglie!<br />

Stu<strong>di</strong>amo, ora, i locali del suo salone. Gran<strong>di</strong> spazi in cui il grigio<br />

e il rosso, magistralmente accostati, creano un’atmosfera<br />

morbida. Nulla è casuale qua, merito anche delle tante esperienze<br />

<strong>di</strong> Giovanna. Conclude infatti: «Nel corso della mia<br />

carriera professionale ho insegnato presso la scuola professionale<br />

<strong>di</strong> Locri, nel settore parrucchiere e visagista. Una<br />

bella esperienza, in cui ho riscosso la simpatia e l’ammirazione<br />

degli altri docenti e degli alunni formati. Per tutte le<br />

piccole, gran<strong>di</strong> gioie, raccolte negli anni ho il dovere, oggi,<br />

<strong>di</strong> ringraziare i citta<strong>di</strong>ni della città <strong>di</strong> Locri, i clienti, le<br />

persone che mi sono state vicine in questi anni. E, naturalmente,<br />

la redazione de la <strong>Riviera</strong>, che ha raccolto con<br />

attenzione la mia testimonianza».<br />

<strong>La</strong> gente, nel frattempo, arriva numerosa per festeggiare,<br />

con Giovanna, 25 anni <strong>di</strong> attività. E’ arrivato il<br />

momento <strong>di</strong> levare il <strong>di</strong>sturbo. Ce ne an<strong>di</strong>amo con qualche<br />

appunto preso su fogli <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nati, mentre è chiaro,<br />

nel cuore, il messaggio. “Restare” pensiamo.<br />

Locri via Garibal<strong>di</strong>,241 info:0964.22475<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 07


LA COPERTINA<br />

SIDERNO PROVACI<br />

Dal 21 al 23 giugno è Festa della Musica»<br />

<strong>La</strong> capitale economica della Locride<br />

abbattuta da due operazioni antimafia,<br />

prova a reagire con un evento che inebria<br />

<strong>di</strong> positività gran parte dell’Europa nel<br />

giorno del grande solstizio. Un segnale <strong>di</strong><br />

speranza che “<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>”, nonostante<br />

le grosse <strong>di</strong>fficoltà finanziarie, dona alla<br />

gente della Locride.<br />

Noi la festa della musica la faremo.<br />

Che sia chiaro: non ci possiamo<br />

tirare in<strong>di</strong>etro. Dall’anno scorso,<br />

dopo il successo della nostra prima<br />

e<strong>di</strong>zione, non sapevamo che sarebbe stato<br />

così. Non potevamo ribattere. Non ce la<br />

potevamo permettere la Festa della Musica.<br />

Ci bastano e avanzano i costi della stampa, ci<br />

siamo detti.<br />

<strong>La</strong> Locride, Siderno, come Parigi,<br />

Barcellona, Praga. No, che scemi! <strong>La</strong> Festa<br />

della Musica ha dei costi. <strong>La</strong> normalità nella<br />

Locride costa cara. Ci siamo fatti i conti.<br />

Dinanzi alle per<strong>di</strong>te dello scorso anno abbiamo<br />

deciso che non ci tornava niente. C’erano<br />

solo per<strong>di</strong>te. Poi all’improvviso, con due scosse<br />

del nono grado della scala antimafia, un<br />

Chi è senza peccato si faccia avanti per questo territorio.<br />

Ecco la sfida che lanciamo alla gente della Locride.<br />

Visto che il legittimo sospetto governa da molti anni<br />

solo i puri <strong>di</strong> spirito possono esporsi per salvarci<br />

REWIND<br />

Riavvolgiamo la Locride<br />

terremoto giu<strong>di</strong>ziario ha colpito l’epicentro<br />

commerciale della Locride. L’ha abbattuto,<br />

piegato e ammantato <strong>di</strong> depressione. Sì,<br />

Siderno è rimasta sola come un passero<br />

<strong>di</strong>nanzi ad una tempesta annunciata, degenerata<br />

in uragano.<br />

Noi, gli “antianti-‘ndranghetismo” per eccellenza,<br />

per il maledetto vizio che abbiamo <strong>di</strong><br />

non crogiolarci nel vittimismo collettivo, che<br />

pur piace sui giornali. Noi, immaginati da<br />

strimpellatori che si sentono artisti come<br />

“ndujsti” per quel debole verso la tra<strong>di</strong>zione<br />

e le ra<strong>di</strong>ci meri<strong>di</strong>onali, e perché no, anche per<br />

gli invi<strong>di</strong>ati sapori calabresi, abbiamo fatto un<br />

passo in<strong>di</strong>etro.<br />

Di fronte a una Siderno sventrata, arrestata<br />

a più tornate, <strong>di</strong>nanzi a un sindaco Ritorto,<br />

RUGGERO CALVANO<br />

Se ci hanno beccati a tra<strong>di</strong>re nostra<br />

moglie è inutile pagare il silenzio,<br />

prima o dopo la cosa verrà fuori.<br />

Se la macchina è vecchia smettiamo<br />

<strong>di</strong> spendere sol<strong>di</strong> per ripararla tanto<br />

ci lascerà a pie<strong>di</strong>. Se la gamba è in cancrena<br />

facciamocela amputare. Inutile accanirsi,<br />

meglio affrontare la moglie, passare<br />

dal concessionario e infilarsi in sala operatoria.<br />

Le cure palliative servono a nulla,<br />

la Locride ha bisogno <strong>di</strong> una svolta ra<strong>di</strong>cale.<br />

Incaponirsi a <strong>di</strong>mostrare che non<br />

tutto è marcio è una battaglia persa, ci<br />

credono in pochi. <strong>La</strong> magistratura, le<br />

forze dell’or<strong>di</strong>ne, i me<strong>di</strong>a, la gente tutti<br />

sono convinti che ogni settore della<br />

nostra vita pubblica sia inquinato. Passare<br />

il tempo a spiegare che non tutto è così,<br />

sprecare fiato chiedendo <strong>di</strong> rimandare i<br />

giu<strong>di</strong>zi a dopo le sentenze definitive, <strong>di</strong>videre<br />

il grano dal loglio. Tutto questo è<br />

ormai una battaglia persa. L’albero politico<br />

e impren<strong>di</strong>toriale della Locride non<br />

porta più frutti, in<strong>di</strong>pendentemente dalla<br />

bontà o meno delle sue ra<strong>di</strong>ci?<br />

Tagliamolo. No, non gettiamo la spugna,<br />

dentro continueremo a coltivare una<br />

certa idea <strong>di</strong> libertà e garantismo. L’aria<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 08


che come noi credeva in questa iniziativa,<br />

<strong>di</strong>messo, non ce la siamo sentiti <strong>di</strong> voltarci dall’altra<br />

parte. Cosa fare ora, ci siamo detti? Cosa<br />

fare mentre la città jonica non tenta <strong>di</strong> risollevarsi<br />

dopo il duro colpo me<strong>di</strong>atico?<br />

Continuare, è chiaro. Vadano al <strong>di</strong>avolo le per<strong>di</strong>te,<br />

i conti, il tempo speso, la fatica e quant’altro.<br />

Da 21 al 23 giugno Siderno ospiterà la Festa<br />

della Musica come Berlino, Budapest, Roma,<br />

Milano e tutte le altre.<br />

Nuovamente una folla ballerina e festante<br />

invaderà il centro città, con la gente per le strade<br />

e i bambini felici dentro un mondo migliore.<br />

Spettacolo e risposte, grazie alla Pigreco<br />

Comunications che si è presa sulle spalle il peso<br />

dell’organizzzazione ed ha permesso anche per<br />

quest’anno la realizzazione dell’importante<br />

manifestazione. Noi la faremo per allungare lo<br />

sguardo oltre il solito basso orizzonte a cui ci<br />

hanno abituato. <strong>La</strong> faremo e ci indebiteremo<br />

perché vogliamo avere fiducia in noi stessi. <strong>La</strong><br />

faremo e ci indebiteremo solo per far soffiare<br />

un sibilo <strong>di</strong> speranza su questo territorio.<br />

Glielo dobbiamo. Ce la giocheremo: possiamo<br />

vincere o perdere, ma il nostro sforzo per tramandare<br />

una società migliore alle nuove generazioni,<br />

sarà assoluto.<br />

Lele Nucera, <strong>di</strong>rettore artistico, entra in redazione,<br />

ci sorpassa, raggiunge Paola D’Orsa nell’ufficio,<br />

Presidente della Pigreco communica-<br />

ESSENZIALE<br />

Le cure palliative<br />

servono a nulla, la<br />

Locride ha bisogno <strong>di</strong><br />

una svolta ra<strong>di</strong>cale.<br />

I magistrati ci <strong>di</strong>cono<br />

che siamo mafiosi al<br />

27%? Bene gli onesti<br />

si facciano avanti.<br />

Mettiamo fuorigioco<br />

i <strong>di</strong>sonesti<br />

che spira però spegnerà ogni fuoco libero.<br />

E allora? Azzeriamo tutto, facciamolo da<br />

soli prima che altri radano al suolo la<br />

nostra casa comune. Noi <strong>di</strong>ciamo che la<br />

stragrande maggioranza dei calabresi sia<br />

onesta? I magistrati ci <strong>di</strong>cono che siamo<br />

mafiosi al 27 %? Bene, gli onesti si facciano<br />

avanti. Mettiamo fuori gioco i <strong>di</strong>sonesti.<br />

E mettiamoci a bordo campo anche<br />

tion: «Paola, quest’anno dobbiamo essere<br />

ancora più coraggiosi. Faremo tre serate!»<br />

<strong>di</strong>ce. Chie<strong>di</strong>amo, anche noi, qualche delucidazione:<br />

«Sì, tre serate, perché quest’anno la scelta<br />

artistica non dovrà essere con<strong>di</strong>zionata dalle<br />

esigenze tecniche. <strong>La</strong> prima sarà etno-folk,<br />

impreziosita dalla partecipazione <strong>di</strong> Mimmo<br />

Cavallaro e dei suoi Taranproject, e dalla chitarra<br />

battente <strong>di</strong> Francesco Loccisano. Nella<br />

seconda ci sarà la vera novità <strong>di</strong> quest’anno.<br />

Perché il 22 Giugno, la piazza Portosalvo <strong>di</strong><br />

Siderno sarà invasa dai giovani. Per la prima<br />

volta, e in esclusiva, ospiterà la grande musica<br />

rock made in Italy, con gli About Wayne e gli<br />

Autoreverse, e qualcosa <strong>di</strong> veramente nuovo:<br />

We love drums + dj set con Jacopo, batterista<br />

dei Vanilla Sky. E, per concludere, il 23<br />

Giugno un misto <strong>di</strong> reggae e pop/rock. Dopo<br />

circa cinque anni torneranno a Siderno i Presi<br />

per caso. <strong>La</strong> band partorita dal penitenziario <strong>di</strong><br />

Rebibbia i cui componenti, ormai in libertà,<br />

raccontano quanto vissuto dentro le mura in<br />

mici<strong>di</strong>ali e <strong>di</strong>ssacranti canzoni». Paola, ora, ci<br />

ha raggiunto anche lei, ci ascolta: «Ci proveremo,<br />

anche se la situazione è <strong>di</strong>fficile. Abbiamo<br />

un dovere. Su <strong>di</strong> noi questo territorio esercita<br />

un <strong>di</strong>ritto: quello dell’appartenenza».«E da<br />

questo non potremo mai fuggire» chiude categorico<br />

Rosario Condarcuri, e<strong>di</strong>tore de “la<br />

<strong>Riviera</strong>” .<br />

<strong>La</strong> redazione<br />

noi, tutti quei calabresi che pur sentendosi<br />

onesti sanno che gli verranno rinfacciate<br />

parentele, amicizie, passati che il furore<br />

etico non è <strong>di</strong>sposto a <strong>di</strong>menticare. Si<br />

faccia avanti chi non ha amici, parenti e<br />

passati impuri. Quanti hanno sbagliato o<br />

potrebbe sembrare che lo abbiano fatto<br />

chiamino giro. Si torni a zero, i sospettabili<br />

si autocensurino. Niente politica,<br />

niente impren<strong>di</strong>toria, niente cariche pubbliche,<br />

Niente <strong>di</strong> niente.<br />

So che è dura per chi non ha colpe sue<br />

sospendersi dalla vita civile, ma o si fa così<br />

o non se ne esce. Si ab<strong>di</strong>chi a qualsiasi<br />

ruolo pubblico e si lasci campo libero a<br />

chi vuol fare economia, politica e vita<br />

pubblica nella nostra terra e non gli si<br />

possa addebitare alcuna ombra. Si facciano<br />

avanti i puri, quelli che ci imputano<br />

peccati originali. Si sottopongano a un<br />

rigido esame <strong>di</strong> caserme e procure e rifacciano<br />

sorgere i muri delle macerie locridee.<br />

E non c’è ironia in ciò che si <strong>di</strong>ce. C’è<br />

sfida. I Caini, o presunti tali, abbiano un<br />

moto d’orgoglio, si immolino per la<br />

nostra terra. E gli Abele riportino l’amore<br />

sulla Locride. Se nemmeno alle anime<br />

bianche sarà concesso <strong>di</strong> riscattarci, allora<br />

si potrà gridare al complotto e <strong>di</strong>re che<br />

nell’opera <strong>di</strong> bonifica scorra il sangue<br />

della malafede.<br />

EDITORIALE<br />

DI ROSARIO V. CONDARCURI<br />

Noi ci proviamo<br />

Ripartenza, questa è la<br />

parola d’or<strong>di</strong>ne che deve<br />

animare quanti vogliano<br />

dare una mano alla Calabria, alla<br />

Locride e in particolar modo a<br />

Siderno. <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> ci prova in<br />

musica nel vero senso della parola.<br />

Porta la nostra musica in piazza<br />

accompagnata dagli artisti calabresi<br />

per lanciare il messaggio <strong>di</strong> una<br />

rinascita impellente, soprattutto in<br />

una città come Siderno devastata<br />

dalle inchieste antimafia.<br />

Rinascere in ogni settore della vita<br />

civile, ritrovare la linfa che ci porti<br />

a superare lo stallo attuale.<br />

Provarci è un imperativo categorico<br />

che noi lanciamo da tempo ai<br />

Le vicende sono <strong>di</strong>verse ma l’effetto<br />

è unico. Una tessera che crolla<br />

addosso all’altra in un gioco perverso<br />

che rischia <strong>di</strong> travolgere parecchie<br />

amministrazioni reggine e che potrebbe<br />

trovare la sua apoteosi nello scioglimento<br />

del Comune <strong>di</strong> Reggio Calabria. Il sindaco<br />

Femia è stato arrestato, Ritorto è indagato,<br />

S. Ilario è stato sciolto per infiltrazione<br />

mafiosa e c’è un ricorso al giu<strong>di</strong>ce<br />

amministrativo avverso il provve<strong>di</strong>mento.<br />

A Reggio si attendono gli esiti della commissione<br />

<strong>di</strong> accesso. E non parliamo <strong>di</strong><br />

Samo o <strong>di</strong> Platì o <strong>di</strong> Bagala<strong>di</strong>. <strong>La</strong> situazione<br />

si mostra da sola in modo desolante e<br />

c’è da giurare che l’effetto domino andrà<br />

avanti e <strong>di</strong> crolli ne vedremo ancora. Per<br />

sapere se siamo localmente governati<br />

dalla mafia si dovranno attendere verdetti<br />

definitivi, intanto non potremo continuare<br />

a vivere in amministrazione controllata.<br />

Qualcosa dovremo pur fare<br />

aspettando che il TAR decida e i tribunali<br />

or<strong>di</strong>nari sentenzino. Dobbiamo<br />

costruirci da noi le alternative, autoregolamentarci<br />

se no non ne usciamo. Siamo<br />

convinti che a volte la mafia metta il suo<br />

zampino nei comuni, altre l’infiltrazione è<br />

apparente. Quando l’arrosto c’è saranno<br />

nostri lettori e che in questo caso<br />

raccogliamo in prima persona.<br />

Organizzare una festa della musica<br />

non è cosa semplice, soprattutto se<br />

per farlo ci si deve basare sulle sole<br />

proprie forze, e la sfida sta proprio<br />

in questo, nel fare senza chiedere,<br />

nel fare anche quando le tue<br />

richieste non sono raccolte.<br />

Sostituirsi a chi dovrebbe fare e<br />

non fa, far <strong>di</strong>ventare istituzione il<br />

citta<strong>di</strong>no in assenza delle istituzioni<br />

preposte. Questo è lo spirito per<br />

cui la festa della musica la faremo,<br />

nonostante tutto.<br />

Questa la motivazione che<br />

chie<strong>di</strong>amo agli artisti e al<br />

pubblico. In piazza d’ora<br />

in poi, avanti nel cambiamento per<br />

ora per noi solo in musica. Insieme<br />

a passo <strong>di</strong> danza per tornare a<br />

essere comunità e affrontare insieme<br />

le insi<strong>di</strong>e <strong>di</strong> un futuro al<br />

momento <strong>di</strong>fficile da immaginare.<br />

Femia Brizzi Ritorto. Domino Locrideo<br />

magistratura e forze inquirenti a svelare<br />

l’inganno e agli amministratori onesti<br />

correrà l’obbligo <strong>di</strong> denunciare le infiltrazioni.<br />

Quando della mafia vi è solo il<br />

fumo, un lezzo leggero che sporca l’aria<br />

anche se non la rende completamente<br />

irrespirabile molto si può fare. Chi ha<br />

parenti condannati non si can<strong>di</strong><strong>di</strong>, chi ha<br />

amici condannati non si can<strong>di</strong><strong>di</strong>. Chi in<br />

qualunque modo sa <strong>di</strong> essere non solo<br />

sospettato ma anche sospettabile non si<br />

can<strong>di</strong><strong>di</strong>. Se siamo mafiosi siamo colpevoli.<br />

Se non lo siamo ma lo appaiamo,<br />

comunque la colpa è nostra perché non<br />

siamo stati in grado <strong>di</strong> esprimere una<br />

forza culturale capace <strong>di</strong> contrastare una<br />

logica giustizialista che ancorché non<br />

maggioritaria nel territorio appare come<br />

tale. Rischiamo <strong>di</strong> vederci azzerare una<br />

alla volta tutte le amministrazioni locali<br />

quin<strong>di</strong> parliamoci chiaro, sappiamo che<br />

c’è tanta brava gente che proviene da<br />

contesti sbagliati, che tanti figli sono<br />

<strong>di</strong>versi dai padri ma la logica dominante<br />

li vuole fuori dai giochi. Questi abbiano il<br />

coraggio, nel momento in cui viviamo, <strong>di</strong><br />

ritirarsi a vita privata. Lo facciano se veramente<br />

onesti e se realmente amano la<br />

nostra terra.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 09


PRIMO PIANO<br />

Politica<br />

Mosse per il futuro<br />

PASQUINO CRUPI<br />

In politica contano i<br />

fatti: contano anche le<br />

parole date, le quali, se<br />

non mantenute, portano<br />

spesso alla rovina i<br />

loro pronunciatori. Tale è<br />

stato il caso <strong>di</strong> Silvio<br />

Berlusconi e non del solo<br />

Silvio Berlusconi. Il<br />

Mezzogiorno, che storicamente<br />

è stato terra <strong>di</strong> gran<strong>di</strong><br />

eloquenze, ha offerto non<br />

pochi narratori retorici,<br />

demagogici, inconcludenti.<br />

Finiti nel nulla.<br />

Ritengo che Giuseppe<br />

Scopelliti abbia ben presente<br />

questi dati oggettivi e che<br />

perciò non abbia inteso parlare<br />

invano nell’intervista<br />

all’Avvenire e cioè che abbia<br />

ben capito che contano anche<br />

le parole. Poiché, se, come<br />

<strong>di</strong>ceva Francesco<br />

Guicciar<strong>di</strong>ni, in politica l’ap-<br />

LA RASSEGNA<br />

Nell’intervista all’Avvenire il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha<br />

denunciato l’inadeguatezza della classe <strong>di</strong>rigente del Pdl nazionale e calabrese<br />

a dare le risposte che necessitano soprattutto ai territori <strong>di</strong> periferia<br />

A destra è suonato uno squillo<br />

a sinistra nessuna tromba<br />

“<br />

parire è come l’essere, è naturale<br />

che il <strong>di</strong>re è come il fare.<br />

Che cosa ha detto, cioè che<br />

cosa intende fare il<br />

Governatore<br />

d e l l a<br />

Calabria? Per<br />

il Governatore<br />

della Calabria<br />

nel PDL c’è un<br />

vecchiume<br />

parlamentare,<br />

fatto <strong>di</strong> statue<br />

gloriose, che<br />

un tempo,<br />

quando esisteva<br />

la DC,<br />

avremmo<br />

detto dorotei.<br />

Questo vecchiume<br />

va<br />

smantellato al 75% così come<br />

vanno smantellati i consiglieri<br />

regionali del PDL nella misura<br />

del 50%, non consentendosi<br />

più can<strong>di</strong>dature come<br />

quella della Minetti – e qui la<br />

<strong>di</strong> ALDO VARANO* - L’intervista <strong>di</strong> Scopelliti<br />

all’Avvenire* è un gesto autonomo o è parte <strong>di</strong> un progetto<br />

concordato con Alfano e gli strateghi del Pdl? <strong>La</strong> domanda<br />

non pare importante. Conta invece che dall’intervista emerge<br />

l’unica strategia possibile del centro destra (cd) <strong>di</strong> matrice<br />

berlusconiana per impe<strong>di</strong>re il completo <strong>di</strong>sfacimento del<br />

blocco politico-sociale che ha governato l’Italia e dominato il<br />

Sud. Con la strategia che traspare dall’intervista, che non è<br />

nazionale ma meri<strong>di</strong>onale, tutte le<br />

forze politiche <strong>di</strong> Sud e Calabria<br />

dovranno fare i conti.<br />

Scopelliti guardando al Pdl usa<br />

concetti forti: “azzeramento”,<br />

“crollo”, “catastrofe”, “polverizzazione”,<br />

“debacle”.<br />

Dentro le parole c’è una sconfitta<br />

al Nord che al Sud <strong>di</strong>venta drammatica<br />

perché al Sud il Pdl traeva<br />

la forza fondamentale per bilanciare<br />

e sovrastare Bossi e gestire le<br />

chiavi del potere. Il Pdl, quin<strong>di</strong>, o<br />

riacciuffa il consenso perduto<br />

riportandolo, sia pure sotto altra<br />

forma, dentro l’area politica<br />

pi<strong>di</strong>ellina o sparisce. Ci aveva già<br />

provato Miccichè a cui era stato assegnato l’incarico che ora<br />

Scopelliti s’è caricato sulle spalle.<br />

Il Pdl <strong>di</strong> Roma sa che riproponendosi non riuscirebbe nel<br />

recupero: troppo coinvolto con Bossi e Tremonti che hanno<br />

massacrato il Mezzogiorno negli anni che abbiamo alle spalle.<br />

<strong>La</strong> Sicilia del 61 a 0 non c’è più. A Palermo sventola la ban<strong>di</strong>era<br />

giustizialista <strong>di</strong> Orlando e Di Pietro che vivono <strong>di</strong> antiberlusconismo.<br />

<strong>La</strong> Puglia, per <strong>di</strong>visioni nel cd, è stata ceduta<br />

a Vendola. <strong>La</strong> Campania ha gruppi <strong>di</strong>rigenti considerati<br />

compromessi e privi <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità: perfino il modesto De<br />

Magistris li ha scacciati dal Maschio Angioino. Abruzzo e<br />

Molise sono deboli per il recupero. Basilicata saldamente in<br />

mano al csx.<br />

L’ultima speranza per contenere il <strong>di</strong>sastro è la Calabria <strong>di</strong><br />

Scopelliti ha una sua<br />

strategia meri<strong>di</strong>onalista<br />

per sfuggire alla morte<br />

del centrodestra<br />

Scopelliti. Si può ironizzare sull’ex maggioranza più forte<br />

della storia della Repubblica costretta ad affidarsi a<br />

Scoppelliti. Ma sarebbe un’ironia da spocchia intellettuale e<br />

fuori luogo.<br />

Certo, a Scopelliti è stata affidata una missione al limite dell’impossibile,<br />

ma è anche vero che più che nel resto del paese<br />

in Calabria il csx non riesce a recuperare l’area in uscita dal<br />

cd, soprattutto quella <strong>di</strong> centro. Anzi, la sensazione è che né<br />

la galassia del csx né il Pd<br />

abbiano al momento le con<strong>di</strong>zioni<br />

per tentarci.<br />

<strong>La</strong> Calabria, quin<strong>di</strong>, per il Pdl<br />

fa gioco. Non per un presunto<br />

voto in controtendenza ma<br />

perché è stato molto meno<br />

<strong>di</strong>sastroso che altrove. Né perché<br />

sia già stato creato, come<br />

sostiene il Governatore, il partito<br />

dei moderati. E’ invece<br />

vero che una parte dei potenziali<br />

alleati <strong>di</strong> Berlusconi, Udc<br />

compreso, ha subito una cannibalizzazione<br />

politica. E’ stato<br />

questo il maggiore successo<br />

personale <strong>di</strong> Scopelliti: ha<br />

arricchito con personaggi, personalità e simboli l’area del cd<br />

con un personale politico che pur essendo parte organica del<br />

progetto del Pdl ha formalmente conservato sigle e ruoli <strong>di</strong><br />

altri partiti o spezzoni <strong>di</strong> partiti (talvolta con alle spalle una<br />

tra<strong>di</strong>zione prestigiosa).<br />

Insomma, Scopelliti ha costruito uno strato che <strong>di</strong>pende dal<br />

Pdl per la sopravvivenza ma con margini <strong>di</strong> manovra che gli<br />

consentono <strong>di</strong> esprimere egemonia e legame con strati che<br />

avvertono <strong>di</strong>sagio verso la politica del Pdl nazionale. Ha<br />

gestito la maggioranza e l’opposizione dentro la maggioranza.<br />

Quando il Governatore <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> aver creato il partito dei<br />

moderati, in realtà, penso voglia in<strong>di</strong>care questo complesso<br />

assemblaggio che ora in<strong>di</strong>ca come modello sociale e politico<br />

per governare l’Italia.<br />

E’ troppo poco fare affidamento su una realtà così magmati-<br />

botta a Silvio Berlusconi è<br />

netta-. Le denunce del<br />

Governatore non si fermano.<br />

Riguardano le statue museali<br />

del PDL -<br />

V er<strong>di</strong>ni,<br />

Bon<strong>di</strong>, <strong>La</strong><br />

Russa -<br />

responsabili<br />

del crollo, vecchie<br />

nella testa<br />

e nel linguaggio,<br />

e che<br />

dovrebbero<br />

essere nel futuroimpromovibili<br />

come un<br />

tempo, gli<br />

appuntati dei<br />

carabinieri.<br />

C’è solo<br />

denuncia in queste proposizioni<br />

dello Scopelliti? No. Chi<br />

ha buona vista intellettuale,<br />

capisce che nelle proposizioni<br />

politiche del Governatore c’è<br />

un principio <strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazio-<br />

Nessuno sottovaluti Scopelliti<br />

nismo politico autonomo<br />

rispetto ad un vertice che<br />

vuole decidere tutto e fin qui<br />

ha deciso <strong>di</strong> tutto. Perfino,<br />

non sospettandolo, la <strong>di</strong>sfatta<br />

del PDL. E appunto per questo<br />

il Governatore ripropone<br />

come modello la casa dei<br />

moderati. Che per lui rappresenta<br />

anche la via d’uscita dal<br />

ristagno meri<strong>di</strong>onale.<br />

Dimentica, però, sul punto<br />

che a governare l’Italia da ieri<br />

ad oggi sono stati i moderati,<br />

sia nella forma del centrismo,<br />

sia nella forma del centrosinistra,<br />

sia nella forma del centrodestra<br />

ed infine nella<br />

forma del governo tecnico. E<br />

i risultati non sono stati commendevoli.<br />

Comunque, a<br />

destra è suonato uno squillo,<br />

a sinistra non si è ascoltato<br />

nessuna tromba.<br />

ca, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione trasformista e voltafaccia, maestra nel ricatto<br />

politico e sociale continuo? Forse. E’ probabile.<br />

Ma, intanto, il Pdl non ha alternativa alcuna. E ha poi il vantaggio<br />

della paralisi dei suoi avversari.<br />

Ma su quale linea e quali contenuti dovrebbe snodarsi l’operazione?<br />

Scopelliti, e ancora una volta sa bene quello che fa,<br />

non lo <strong>di</strong>ce: sa che se esplicita, con buona pace <strong>di</strong> Sansonetti,<br />

manda all’aria l’incarico che si è assunto o gli è stato affidato.<br />

Ha capito la lezione <strong>di</strong> Miccichè, il proconsole palermitano<br />

che a Palermo ormai conta due <strong>di</strong> mazze quando la briscola<br />

è coppe.<br />

Scopelliti invece insiste su un punto che spesso nel<br />

Mezzogiorno, negli ultimi secoli e <strong>di</strong> certo a partire dal 1647,<br />

s’è rivelato vincente: offre una preda al popolo deluso del<br />

Pdl: man<strong>di</strong>amoli tutti a casa i potenti, tabula rasa, via via, rottamiamo.<br />

Dà spazio alla rivolta e insieme promette <strong>di</strong> creare<br />

opportunità e promozioni per un nuovo ceto politico che<br />

dovrebbe/potrebbe portare in dote nuovo consenso sociale.<br />

Scopelliti guarda alla realtà: “della società civile, dei movimenti,<br />

delle associazioni, del mondo delle professioni, <strong>di</strong><br />

gente competente”. Va giù con la scimitarra: a casa il 75% dei<br />

parlamentari del Pdl; in Calabria, via il 50% (e si capisce: a<br />

<strong>di</strong>r poco) dei 50 consiglieri regionali. Sembra proporre il rinnovamento<br />

<strong>di</strong> cui il Pd non è capace.<br />

E arriva al punto: “nelle prossime settimane lancerò un<br />

nuovo progetto, il forum dei movimenti e delle liste civiche”.<br />

Insomma, via la faccia compromessa e impresentabile del<br />

Pdl subalterno a Bossi e al nor<strong>di</strong>smo, nuovo contenitore in<br />

cui ci sarà spazio per gli attuali esclusi.<br />

E’ vero. Si riecheggia la teoria dell’autobus inventata da<br />

Mastella per mettere insieme notabili e spezzoni senza precisa<br />

collocazione, usata anche da Casini. Mastella politicamente<br />

è finito male. Casini mastica l’amaro del fallimento<br />

del Terzo polo. Scopelliti, coi potenti mezzi del Pdl e del berlusconismo,<br />

invece, potrebbe farcela.<br />

E se per riuscirci bisogna gettare a mare qualche vecchio<br />

amico come <strong>La</strong> Russa o mancare <strong>di</strong> rispetto a Bon<strong>di</strong> si arrangino.<br />

*Aldo Varano<br />

<strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> zoomsud.it<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 10


DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 11


Parlando <strong>di</strong>...<br />

ATTUALITÀ<br />

Una giornata in cui la Calabria incontra la Toscana con i suoi giornalisti, e<strong>di</strong>tori, scrittori e musicisti<br />

Calabresi<br />

brava gente<br />

INFORMAZIONI<br />

Etnica 2012 – XV e<strong>di</strong>zione<br />

Da giovedì 14 a domenica 17 giugno<br />

Vicchio <strong>di</strong> Mugello – Firenze<br />

Info tel. 055/8439269 –<br />

055/8448251 – 055/240397<br />

www.jazzclubofvicchio.it<br />

www.toscanamusiche.it<br />

www.eventimusicpool.it<br />

<strong>La</strong> XV e<strong>di</strong>zione del festival Etnica,<br />

che si svolgerà dal 14 al 17 Giugno,<br />

organizzato dal Jazz Club e dal<br />

Comune <strong>di</strong> Vicchio (FI) quest'anno<br />

parlerà calabrese. <strong>La</strong> giornata conclusiva<br />

della manifestazione è stata infatti<br />

de<strong>di</strong>cata interamente alla nostra<br />

regione.<br />

Il programma del 17 Giugno è <strong>di</strong>verso<br />

da quello del resto dell'evento. L'idea<br />

<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care una giornata <strong>di</strong> riflessione<br />

alla Calabria e a ciò che <strong>di</strong> positivo la<br />

regione sta promuovendo è nata dalla<br />

collaborazione tra l'ass. Nicola<br />

Cipriani e Peppe Voltarelli, cantautore<br />

<strong>di</strong> Mirto Crosia.<br />

I campi su<br />

cui si<br />

affronte-<br />

ranno i calabresi e i toscani sono<br />

<strong>di</strong>versi. Si partirà con una sfida agonistica,<br />

alle 16 si <strong>di</strong>sputerà un incontro<br />

tra le squadre <strong>di</strong> calcio del Mirto-<br />

Crosia e quella dell' U. S. Vicchio.<br />

Seguirà un <strong>di</strong>battito dall'ironico titolo<br />

“Calabresi brava gente!”. Gli invitati<br />

a questo stimolante convegno sono<br />

tutti personaggi che si spendono per<br />

la crescita culturale della regione e<br />

che rappresentano la Calabria attiva<br />

e positiva: in or<strong>di</strong>ne Gioacchino<br />

Criaco (scrittore), Peppe Voltarelli<br />

(musicista), Giuseppe Gagliar<strong>di</strong><br />

(regista), Biagio Simonetta (scrittore),<br />

Florindo Rubbettino (e<strong>di</strong>tore),<br />

Rosario Condarcuri (e<strong>di</strong>tore de “<strong>La</strong><br />

<strong>Riviera</strong>”), Paride Leporace (giornalista),<br />

Salvatore Magaro' (Presidente<br />

commissione antimafia regione<br />

Calabria), Mario Caligiuri (ass. alla<br />

Cultura). In rappresentanza della<br />

regione Toscana interverranno<br />

Cristina Scaletti (ass. alla cultura<br />

della regione Toscana) e Sergio<br />

Serges (coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong> zona <strong>di</strong>rezione<br />

organizzazione soci Unicoop<br />

Firenze). Si proseguirà con la proiezione<br />

del film “Doichlanda”. <strong>La</strong> giornata<br />

si concluderà con una cena etnica<br />

e un doppio concerto <strong>di</strong> Peppe<br />

Voltarelli e dei Quartaumentata alle<br />

22.<br />

IL DIAVOLO NERO<br />

I folli <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si<br />

Se fossimo riusciti ad abolire i<br />

mafiologi, tra l’altro iscritti negli<br />

elenchi del Ministero degli<br />

Interni, saremmo senz’altro già<br />

venuti a capo <strong>di</strong> alcuni dei più<br />

importanti delitti <strong>di</strong> mafia.<br />

Ma quella dei mafiologi è una<br />

specie protetta come le tartarughe<br />

e non abbiamo scampo.<br />

Ci <strong>di</strong>spiace per Don Ciotti che<br />

non ha potuto scrivere sulla sua<br />

ban<strong>di</strong>era un altro astro <strong>di</strong> martirio.<br />

L’attentato alla scuola<br />

Morvillo Falcone <strong>di</strong> Brin<strong>di</strong>si non<br />

ha avuto a che fare per nulla e<br />

nulla con il passaggio della sua<br />

carovana.<br />

Mi <strong>di</strong>spiace per il figlio del generale<br />

Dalla Chiesa che nel salotto<br />

<strong>di</strong> Lerner ha indottrinato tutta<br />

l’Italia dell’attentato del quale<br />

stiamo <strong>di</strong>scorrendo, era <strong>di</strong> esemplare<br />

matrice mafiosa, non<br />

potendosi avere nel<br />

Mezzogiorno se non delitti <strong>di</strong><br />

mafia.<br />

Mi <strong>di</strong>spiace per il braccio aggiunto<br />

<strong>di</strong> Nando Dalla Chiesa, il<br />

dotto giornalista Enrico Deaglio,<br />

che ha confermato la tesi, in<strong>di</strong>gnato<br />

al pensiero che non fosse<br />

universalmente accolta.<br />

E così ammonendoci tutti: tante<br />

volte avete sostenuto che non si<br />

trattava <strong>di</strong> delitti <strong>di</strong> mafia e poi si<br />

è visto che si è trattato <strong>di</strong> delitti<br />

<strong>di</strong> mafia e lo si vedrà anche per<br />

Brin<strong>di</strong>si.<br />

Ma non è stato così a Brin<strong>di</strong>si.<br />

<strong>La</strong> Procura ha messo le mani sull’uomo<br />

della bomba, proprietario<br />

<strong>di</strong> un deposito <strong>di</strong> carburanti, un<br />

pazzo senza precedenti. <strong>La</strong> cui<br />

follia sta al <strong>di</strong>sotto dei mafiologi<br />

locali.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 12


DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 13


Parlando <strong>di</strong>...<br />

Locride<br />

ANTONELLA ITALIANO<br />

E, dopo una giornata <strong>di</strong> corse frenetiche,<br />

la mente proprio aspetta quell'ora<br />

da trascorrere al bar con gli<br />

amici. Li trovo sempre lì, <strong>di</strong> sera,<br />

sono gli stessi rassicuranti volti <strong>di</strong> una vita.<br />

Ormai ci conosciamo, non c'è nulla da cui<br />

<strong>di</strong>fendersi, nulla <strong>di</strong> cui fregiarsi, e como<strong>di</strong><br />

pantaloncini e ciabatte le mettiamo al cuore,<br />

prima ancora che addosso.<br />

Ah, ma quanto ho o<strong>di</strong>ato questi posti! C'è<br />

stato un momento in cui proprio mi sentivo<br />

soffocare. Il rapporto con il paese, nell'adolescenza,<br />

è un po' come quello con i genitori.<br />

Si detesta tutto. Io o<strong>di</strong>avo le case, le strade,<br />

l'avvicendarsi noioso dei giorni. Avvertivo,<br />

invece, solo la forte voglia <strong>di</strong> andare via. Via,<br />

a sentire la vita sulla pelle. E ne fui seriamente<br />

affascinata. Rapita dall'odore nuovo <strong>di</strong><br />

altre città, ascoltavo curiosa il cantilenare<br />

tipico dei <strong>di</strong>aletti, traducendo i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>re<br />

della gente, persino il sole mi sembrava<br />

<strong>di</strong>verso. Ma non c'era l'Aspromonte a<br />

nasconderlo, o la costa <strong>di</strong> Africo a chiudere<br />

il mare. Ne fui felice all'inizio, poi la malinconia<br />

mi strinse il cuore. Sono questi i momenti<br />

in cui compren<strong>di</strong> <strong>di</strong> dover tornare.<br />

Eccoci, ora, al nostro bar. Un po' più attenti<br />

ai dettagli e con qualcosa da insegnare, cre<strong>di</strong>amo,<br />

a quelle macchine piene <strong>di</strong> ragazzini<br />

che passano dal corso. Sicuramente il rispetto<br />

e la cortesia: «Cosa ti offro? Non puoi<br />

certo <strong>di</strong>re <strong>di</strong> no». E sicuramente la galanteria,<br />

quando gli uomini si alzano per far sedere<br />

le donne. Potendo, a <strong>di</strong>re il vero, insegneremmo<br />

anche la briscola in cinque.<br />

Purtroppo Fabio ci ha proibito <strong>di</strong> giocare a<br />

carte, anche se la proposta gliela facciamo<br />

sempre. E, come sempre, è vana.<br />

Quin<strong>di</strong>…parliamo.<br />

Si <strong>di</strong>scuteva una sera dell'amore. L'amore?<br />

fuori ad un bar? Tra gente chiassosa che<br />

forse dovrebbe essere già a dormire? Sì, parlavamo<br />

dell'amore! E tra chi sosteneva che<br />

l'amore finisce e, che a giustificare anni <strong>di</strong><br />

matrimonio, subentra altro, e tra chi sosteneva<br />

il contrario, qualcuno imputava la mag-<br />

LOCRI: TUTTI AL CONSIGLIO COMUNALE<br />

Nel Consiglio Comunale <strong>di</strong> Locri, previsto per martedì 12 Giugno alle ore 16,00, risultano all'or<strong>di</strong>ne del giorno la <strong>di</strong>scussione<br />

e la eventuale deliberazione su i seguenti argomenti: Convenzione con la Provincia <strong>di</strong> Reggio Calabria per la realizzazione<br />

del Centro <strong>di</strong> Aggrgrazione Giovanile; Rimodulazione del Protocollo <strong>di</strong> Intesa tra il Comune <strong>di</strong> Locri e la Provincia <strong>di</strong> Reggio<br />

Calabria per la realizzazione del Polo Scolastico. Certamente si <strong>di</strong>scuterà pure della relazione che la Corte dei Conti ha inviato<br />

al Comune <strong>di</strong> Locri relativa alla situazione economica dell'Ente. Alla luce della rilevanza degli argomenti previsti, e, considerato<br />

che il Consiglio Comunale è stato convocato <strong>di</strong>etro precisa richiesta da parte delle opposizioni che, pur essendo in<br />

Storie da bar<br />

Italo, detto<br />

“U Tripulino”<br />

ESSENZIALE<br />

Italo fu un eccellente studente,<br />

capace <strong>di</strong> spaziare in tutti i settori<br />

della cultura. Stravagante, certo,<br />

lo fu sempre. Ed è un pezzo<br />

della storia <strong>di</strong> Bovalino,<br />

senza dubbio. Vivendo<br />

ai margini della stessa,<br />

purtroppo.<br />

gior parte delle colpe all'istinto<br />

primor<strong>di</strong>ale: «L'uomo si comporta<br />

così per via del testosterone,<br />

la donna è <strong>di</strong>versa». Tra<strong>di</strong>ti e<br />

tra<strong>di</strong>tori. Illusionisti e illusi.<br />

Italo, un vecchio bovalinese<br />

“pazzo” ci osservava e ci<br />

ascoltava. «L'amore è<br />

uno, ed è eterno»<br />

<strong>di</strong>sse. Restammo<br />

in silenzio. Beh,<br />

lui è il pazzo, ogni<br />

paese ne ha uno.<br />

Un uomo che<br />

vive <strong>di</strong> carità, se<br />

la trova. Di<br />

quelli che il Comune si prefigge da decenni<br />

<strong>di</strong> sistemare. Di quelli che del nostro paese sa<br />

tutto. Già. E pensiamo ai giorni in cui gli passiamo<br />

vicino, sperando che non si accorga <strong>di</strong><br />

noi. Eppure quel pazzo, quella sera, parlava<br />

<strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava e <strong>di</strong> Campanella, dei comizi politici<br />

<strong>di</strong> cinquant'anni fa, e ci insegnava la storia<br />

e la letteratura. E parlava dell'amore, e<br />

tanti anni <strong>di</strong> scelte sbagliate sembrarono<br />

avere risposta. Perché l'amore<br />

è uno, uno solo. Quello è eterno.<br />

Avrei voluto chiedere <strong>di</strong> più, ma<br />

sarei sembrata fin troppo<br />

ragazzina per i miei trent'anni,<br />

così ho taciuto. E chissà<br />

chi era il pazzo in quel<br />

momento. Se colui che<br />

aveva smesso <strong>di</strong> sognare, pur<br />

avendo tanto, o colui che,<br />

senza nulla a parte una vecchia<br />

bici, era ancora capace<br />

<strong>di</strong> farlo.<br />

Serre - Vallata<br />

del Torbido,<br />

presto la strada<br />

Si è recentemente svolta a Gioiosa<br />

Ionica, presso la “Terrazza Gatto”,<br />

una riunione promossa dall'impren<strong>di</strong>tore<br />

Pasquale Gatto per costituire il<br />

“Comitato Promotore della Strada<br />

Scorrimento Veloce Serre-Vallata del<br />

Torbido”.<br />

L'arteria stradale, nelle intenzioni del<br />

nascente Comitato, dovrebbe rappresentare<br />

un concreto strumento <strong>di</strong> sviluppo<br />

socio-economico, in grado <strong>di</strong> congiungere<br />

i territori e dare ossigeno all'economia<br />

<strong>di</strong> due importanti realtà produttive, quelle<br />

della provincia reggina e del vibonese.<br />

In concreto, partendo da Gioiosa Ionica<br />

e attraversando i territori <strong>di</strong> Martone,<br />

Grotteria, Passo <strong>di</strong> Croceferrata,<br />

Cassarie, Nardo<strong>di</strong>pace, Fabrizia, si<br />

potrebbe raggiungere in pochi minuti l'abitato<br />

<strong>di</strong> Serra San Bruno. Da più parti<br />

sono stati evidenziati gli innegabili vantaggi<br />

che la realizzazione <strong>di</strong> questa strada<br />

apporterebbe al sistema dei trasporti<br />

locali, e quin<strong>di</strong> allo sviluppo delle economie<br />

comprensoriali.<br />

Il Comitato ha registrato l'adesione convinta<br />

<strong>di</strong> singoli citta<strong>di</strong>ni, professionisti,<br />

impren<strong>di</strong>tori del settore artigianale, commerciale<br />

e dei servizi. A questo punto il<br />

Comitato auspica <strong>di</strong> riuscire ad unire le<br />

forze con chi dalla provincia vibonese<br />

intenda supportare quest'iniziativa.<br />

E.A.<br />

Nomina Presidente Ente Parco.<br />

Il sindaco<br />

<strong>di</strong> Africo scrive a<br />

Sergio <strong>La</strong>ganà<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 14


minoranza in consiglio, rappresentano il 70% circa dell'elettorato locrese, noi <strong>di</strong> SiAmo Locri ritieniamo che la partecipazione<br />

attiva della citta<strong>di</strong>nanza al Consiglio Comunale sia in<strong>di</strong>spensabile. Partecipando potrete toccare con mano quanto<br />

grigia, inconcludente, apatica sia questa Amministrazione che non fa altro che piangersi addosso, riproponendo sempre<br />

la solita nenia. Capirete perchè Locri, che fino ad un anno fa era un ben preciso punto <strong>di</strong> riferimento per tutto il territorio,<br />

oggi è ripiombata nell'anonimato. A Locri non vi sono più nè opere pubbliche nè attività <strong>di</strong> rilievo in grado <strong>di</strong> attirare<br />

l'attnzione del comprensorio. Locri è un città morta: ci mancano solo le prefiche, <strong>di</strong> antica ma non troppo lontana<br />

memoria, per sancirne la fine. Noi <strong>di</strong> SiAmo Locri non possiamo accettare passivamente che tutto ciò avvenga.<br />

È per questo motivo che invitiamo i citta<strong>di</strong>ni a partecipare per conoscere e <strong>di</strong>ventare parte attiva del processo costruttivo<br />

della nostra Città. (SiAmo Locri)<br />

SANITÀ<br />

Il commiato del primario<br />

<strong>di</strong> chirurgia generale <strong>di</strong> Locri<br />

Peppe Pavone: «Nessun rancore, ma mancavano le con<strong>di</strong>zioni»<br />

ELEONORA ARAGONA<br />

Le parole del dr. Pavone<br />

Il tono è pacato, come è nello stile del<br />

personaggio. Nessuna polemica,<br />

niente riven<strong>di</strong>cazioni o sassolini da<br />

togliere dalle scarpe. Piuttosto un’analisi<br />

lucida dello stato catartico<br />

della sanità locridea, simile a tante<br />

altre ma resa particolare dal nostro<br />

retaggio culturale.<br />

Quali sono stati i motivi che l’hanno<br />

portata a decidere <strong>di</strong> andarsene<br />

dall’ospedale <strong>di</strong> Locri?<br />

“Non si sono create le con<strong>di</strong>zioni<br />

per restare, per creare una<br />

rete <strong>di</strong> servizi efficiente e<br />

per raggiungere degli<br />

obiettivi fondamentali<br />

per l’ottimizzazione<br />

del servizio<br />

ospedaliero“<br />

Che cosa intende<br />

per obiettivi<br />

fondamentali?<br />

“Una <strong>di</strong>minuzione<br />

delle fughe<br />

Prosegue la <strong>di</strong>atriba sulla nomina del nuovo Presidente<br />

dell’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte, e dopo l’intervento<br />

del sindaco <strong>di</strong> Bova, Santo Casile, ad intervenire sulla<br />

questione è ora il sindaco <strong>di</strong> Africo, Domenico Versaci. Scrive il<br />

Primo citta<strong>di</strong>no:<br />

“Come il Sindaco <strong>di</strong> Bova, sono anch’io tra i sindaci firmatari del<br />

documento inviato al Presidente della Giunta Regionale, attraverso<br />

il quale riba<strong>di</strong>vamo due concetti, il primo relativo alla necessità<br />

che la nomina del nuovo Presidente non dovesse scaturire da una<br />

scelta meramente politica, il secondo che lo stesso fosse in<strong>di</strong>viduato<br />

all’interno del territorio dell’area protetta, giacchè riteniamo<br />

che questo territorio possieda risorse, esperienze e competenze da<br />

verso ospedali esterni alla regione,<br />

una maggiore efficienza delle strutture,<br />

un ragionamento serio sull’abbattimento<br />

degli sprechi.”<br />

Come mai si è giunti a questo punto?<br />

“È mancata l’interfaccia tra i responsabili<br />

dei servizi e la <strong>di</strong>rigenza. Tengo<br />

a precisare però che questo non è un<br />

problema unicamente <strong>di</strong> questa<br />

amministrazione, è un problema cronico,<br />

culturale. <strong>La</strong> mia decisione inoltre<br />

non è stata influenzata da nessuna<br />

ingerenza esterna.”<br />

Quali saranno le conseguenze della<br />

sua decisone sui malati, che saranno<br />

sicuramente i più penalizzati dalla sua<br />

scelta?<br />

“È bene che la gente del territorio<br />

inizi a prendere coscienza che i servizi<br />

fondamentali – e quello ospedaliero<br />

è uno dei più importanti- sono dei<br />

beni comuni che vanno salvaguardati<br />

e <strong>di</strong>fesi. Se le persone non raggiungeranno<br />

questo livello <strong>di</strong> consapevolezza<br />

nulla potrà mai cambiare.”<br />

In bocca al lupo dottor Pavone per il<br />

suo futuro professionale<br />

“Direi che dell’in bocca al lupo ne ha<br />

più bisogno la Locride. Un posto<br />

comunque meraviglioso che mi ha<br />

fatto penare ma mi ha arricchito professionalmente<br />

e umanamente”.<br />

valorizzare. Come già precedentemente riba<strong>di</strong>to, nella vicenda in<br />

questione sarebbe stato opportuno il silenzio dei <strong>di</strong>retti interessati,<br />

ma così non è stato. (...) A questo punto vorremmo chiedere<br />

all’Avv. <strong>La</strong>ganà <strong>di</strong> chiarire quali sono gli ambienti <strong>di</strong> Africo a lui<br />

ostili ai quali faceva riferimento nella nota da lui <strong>di</strong>ramata, la<br />

quale recitava testualmente. Alla luce <strong>di</strong> quanto letto e visto che<br />

<strong>La</strong>ganà fa riferimento non ad ambiente ma a presunti ambienti,<br />

che nel linguaggio comune lasciano intendere contesti particolari,<br />

da quelli civili a quelli delinquenziali, sarebbe opportuno che<br />

<strong>La</strong>ganà ci chiarisse a quali <strong>di</strong> questi si riferisse in un intervento<br />

allusivo e fuori luogo”.<br />

Domenico Versaci, Sindaco <strong>di</strong> Africo<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

A Riace un<br />

convegno<br />

sulla Canapa<br />

Sabato 9 giugno si è tenuto a<br />

Riace il convegno nazionale<br />

“Canapa da fibra: occasione da<br />

non perdere, per l'agricoltura e<br />

per lo sviluppo industriale sostenibile”<br />

organizzato da<br />

Assocanapa con il patrocinio<br />

dell'Associazione Nazionale<br />

Architettura Biologica. Esperti <strong>di</strong><br />

livello nazionale hanno relazionato<br />

con slide e filmati sulle tecniche<br />

<strong>di</strong> coltivazione e <strong>di</strong> lavorazione,<br />

prodotti e materie prime,<br />

impieghi industriali moderni, rese<br />

e conti economici, domanda del<br />

mercato. <strong>La</strong> crescita esponenziale,<br />

avvenuta nel 2012, dell'interesse<br />

concreto per la coltivazione e<br />

la lavorazione della canapa e per<br />

l'acquisto e l'impiego <strong>di</strong> alimenti e<br />

altri prodotti <strong>di</strong> canapa da fibra,<br />

impone del resto un grande lavoro<br />

<strong>di</strong> riorganizzazione della<br />

comunicazione. Ecco alcuni dei<br />

prodotti che, oggi, sono fabbricati<br />

con la canapa da piccole aziende<br />

italiane: biscotti, pane, pizze,<br />

taralli, fette biscottate ed altri prodotti<br />

da forno, da Colle Val d'Elsa<br />

in Toscana, Cerveteri in <strong>La</strong>zio,<br />

Conversano in Puglia; olio e farina<br />

<strong>di</strong> semi da Piemonte, Umbria<br />

e Marche; camiceria casual ed<br />

elegante, borse, maglieria e<br />

manufatti da arredamento da<br />

Chieri e Pinerolo in provincia <strong>di</strong><br />

Torino e da Cerveteri, calzature<br />

da Napoli; olio essenziale da<br />

Moretta (Cuneo), liquore “canapello”<br />

da Pisoniano (Roma),<br />

cosmetici da Pomezia (RM),<br />

materiali da costruzione da<br />

Lecco, Mantova, Carmagnola<br />

(TO).<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 15


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SOCIETÀ<br />

Visioni<br />

Scatti reggini<br />

L'Italia vista da cinque giovani artisti calabresi esposta<br />

a Newark nel tentativo <strong>di</strong> far riscoprire la bellezza e la<br />

qualità della patria agli immigrati italiani in America<br />

L’Italia calabrese a Newark<br />

i è svolta il 5 Giugno alla<br />

SOne Gallery (One<br />

Gateway Center, 1085<br />

Raymond Boulevard, New<br />

Jersey), la mostra fotografica:<br />

“Snapshots of a Young Italy”,<br />

realizzata grazie al sostegno<br />

fornito dal Consolato d'Italia<br />

in Newark.<br />

Sono state esposte 40 fotografie<br />

<strong>di</strong> cinque giovani artisti<br />

<strong>di</strong> Reggio e provincia:<br />

Antonio Sgrò, Rosa Maria<br />

Rao, Stefania Azzurra Gitto,<br />

Sergio Campolo e Marco<br />

Battaglia. Gli scorci, i paesaggi,<br />

i monumenti riprodotti<br />

negli scatti sono stati catturati<br />

durante i loro viaggi in giro<br />

per l'Italia. Le immagini sono<br />

caratterizzate da un forte<br />

contrasto tra le tinte calde del<br />

Sud e del Nord, e il più mite<br />

bianco e nero usato per riprodurre<br />

le foto del Centro.<br />

Le opere più significative,<br />

dopo la mostra, saranno<br />

esposte permanentemente<br />

nella sede del Consolato italiano<br />

a Newark.<br />

Il significato che gli artisti<br />

calabresi danno all'iniziativa è<br />

ambizioso. Vorrebbero che<br />

l'interesse verso la nostra<br />

Penisola fosse riconcentrato<br />

sulla bellezza del territorio e<br />

sulla qualità dei giovani italiani.<br />

<strong>La</strong> mostra inoltre è stata<br />

pensata per permettere agli<br />

immigrati italiani all'estero <strong>di</strong><br />

ricordare le proprie origini e<br />

<strong>di</strong> cogliere, tramite occhi<br />

<strong>di</strong>versi, l'evolvere del Paese e<br />

della società.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 18


RISCOPRIRE UNA TRADIZIONE<br />

MONASTERACE, L’INFIORATA. Oggi le vie del centro rifioriscono<br />

ELEONORA ARAGONA<br />

Monasterace, dal 2000, è uno dei<br />

150 comuni che in occasione<br />

della processione del Corpus<br />

Domini ha riscoperto l'antica tra<strong>di</strong>zione<br />

dell'Infiorata. Questo rito, risalente al<br />

XIII sec., consiste nel creare una serie <strong>di</strong><br />

quadri composti da petali, terra e fiori<br />

che impreziosiscono le vie lungo cui si<br />

svolge la processione della domenica.<br />

Può sembrare una delle tante manifestazioni<br />

religiose che si svolgono nei nostri<br />

territori. In realtà, questo evento è<br />

molto più significativo per la citta<strong>di</strong>na<br />

jonica. L'Infiorata è un momento per<br />

riscoprirsi comunità lavorando insieme<br />

per la città e per valorizzare le risorse del<br />

proprio territorio. Ciascuno ha un ruolo<br />

ben preciso e collabora alle varie fasi <strong>di</strong><br />

preparazione. Anzi tutto, ci sono coloro<br />

i quali stu<strong>di</strong>ano le forme e i <strong>di</strong>segni da<br />

realizzare. Essendo una manifestazione<br />

religiosa, le immagini scelte sono sempre<br />

ispirate all'iconografia sacra.<br />

Quest'anno verranno rappresentati<br />

angeli, agnelli, la ban<strong>di</strong>era del Vaticano,<br />

Gesù, la Madonna. Dopo questa fase <strong>di</strong><br />

progettazione si passa alla scelta e alla<br />

raccolta dei fiori che comporranno i 14<br />

tappeti che da Via Caduti Senza Croce,<br />

Vecchi, giovani e<br />

bambini si ritrovano<br />

come comunità<br />

alavorare insieme<br />

passando per Via Giorgio Papaleo,<br />

accompagneranno la processione fino<br />

alla chiesa S. Giuseppe <strong>La</strong>voratore. Per<br />

la manifestazione le aziende florovivaiste<br />

della zona, Calabria Plant & Co., <strong>La</strong><br />

Margherita <strong>di</strong> Taverniti, Ortiflora <strong>di</strong><br />

Can<strong>di</strong>do, Az. agr. Squillacioti<br />

Domenico, C.J.S.A.R. <strong>di</strong> Pileggi e Az.<br />

agr.De Luca Giuseppe, Az. agr. fratelli<br />

Miriello e Sud Exotica, hanno fornito<br />

gratuitamente circa 200 mila fiori.<br />

A questo punto si procede allo spelluc-<br />

camento, che consiste nel separare i singoli<br />

petali dal fiore o il fiore dal gambo<br />

sud<strong>di</strong>videndoli per colori. È questo<br />

forse il momento che da un senso particolare<br />

al rivivere della tra<strong>di</strong>zione. Per<br />

portare a compimento un lavoro così<br />

certosino vecchi, giovani e bambini si<br />

ritrovano durante le serate de<strong>di</strong>cate a<br />

questa attività e collaborano come<br />

comunità. Inoltre viene preparata la<br />

posa, un miscuglio <strong>di</strong> colla e residui <strong>di</strong><br />

caffè, forniti dai baristi, che costituirà la<br />

base dei <strong>di</strong>segni. <strong>La</strong> realizzazione vera e<br />

propria delle opere è stata avviata<br />

venerdì sera in Via Caduti Senza Croce<br />

dove sono stati allestiti, su due file, 12<br />

cerchi dal <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 3 m per una lunghezza<br />

complessiva <strong>di</strong> 80 m. Sabato<br />

sera è stato completato il riquadro <strong>di</strong> 25<br />

m in Via Giorgio Papaleo, una delle vie<br />

storiche dell'Infiorata. L'ultima opera<br />

sarà realizzata stamane davanti alla<br />

chiesa <strong>di</strong> S. Giuseppe <strong>La</strong>voratore.<br />

Chiunque voglia partecipare a questa<br />

manifestazione lo può fare contattando<br />

la Pro Loco <strong>di</strong> Monasterace e iscrivendosi<br />

come volontario.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 19


<strong>La</strong><br />

gerenza<br />

www.larivieraonline.com<br />

info@larivieraonline.com<br />

lariviera@lariviera.191.it<br />

Tel 0964/383478<br />

Lettere, note e schermaglie<br />

Egregio Ingegnere Polimeni, in<br />

attesa <strong>di</strong> un riscontro da parte<br />

della SORICAL, alla quale abbiamo<br />

inviato le sue analisi sulle problematiche<br />

dell'acqua da lei messe in evidenza,<br />

la sua lettera - nonostante alcuni contenuti<br />

demagogici e ambigui - ci consente<br />

<strong>di</strong> chiarire molte cose che sono state -<br />

anche da lei - travisate. Intanto, per<br />

quanto attiene alla sua offerta <strong>di</strong> collaborazione,<br />

volevamo informare i citta<strong>di</strong>ni<br />

che, già nel 2006, lei si era offerto <strong>di</strong> collaborare<br />

- gratuitamente - quale “esperto”<br />

<strong>di</strong> tributi. Visto che il Comune, all’epoca,<br />

non aveva un Responsabile interno<br />

e vista la stima e l’amicizia che avevamo<br />

nei suoi confronti, abbiamo accettato<br />

la sua offerta e l’abbiamo ufficializzata<br />

con delibera <strong>di</strong> Giunta n. 159/settembre<br />

2006, con contratto allegato, prevedendo<br />

solo il rimborso spese effettivamente<br />

sostenute. Dopo poco tempo lei è sparito<br />

senza un minimo <strong>di</strong> spiegazione e<br />

abbiamo ricominciato da capo. Pertanto<br />

ci consenta <strong>di</strong> considerare la sua lettera<br />

come la prima collaborazione - tar<strong>di</strong>va -<br />

da quel lontano 2006. Nel fare i conti in<br />

tasca all’Amministrazione 2006-2011 -<br />

casualmente, solo casualmente -, ci consenta<br />

intanto <strong>di</strong> fare un salto in<strong>di</strong>etro per<br />

ricordare, per dovere <strong>di</strong> cronaca, che il<br />

canone acqua è stato aumentato nel<br />

2005 (con contenziosi vari), <strong>di</strong>minuito <strong>di</strong><br />

qualche punto nello stesso anno e ancora<br />

<strong>di</strong>minuito qualche anno dopo. Detto<br />

questo vogliamo ricordare che<br />

l’Amministrazione Comunale aveva già<br />

posto il problema riguardo il problema<br />

serbatoi-utenze, inviando alla SORICAL<br />

la nota prot. n. 1479, in data 09/03/2009,<br />

nella quale veniva evidenziata la “<strong>di</strong>scrasia<br />

tra le quantità <strong>di</strong> acque misurate<br />

dalla Società ed i ruoli emessi dal<br />

Comune” ( una con<strong>di</strong>zione, del resto,<br />

simile a tantissimi paesi calabresi), <strong>La</strong><br />

Società Idrica Regionale ha risposto con<br />

nota e analisi allegate, protocollate con<br />

n. 3733 il 17 Giugno 2009, evidenziando<br />

che «abbiamo solo il mandato per la<br />

gestione dei serbatoi…e che l'eccessivo<br />

consumo...non è attribuibile alla ns.<br />

responsabilità, (ma) è da ricercarsi in un<br />

non perfetto assetto funzionale delle Vs.<br />

reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione interna…<strong>La</strong> ns.<br />

responsabilità - continua la SORICAL -<br />

è quella <strong>di</strong> garantire la portata idrica<br />

richiesta dalle reti <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione…evitando<br />

livelli <strong>di</strong> portata eccedenti il fabbisogno,<br />

per evitare lo sfioro del serbatoio<br />

dell'acqua in eccesso e, quin<strong>di</strong>, lo spreco<br />

<strong>di</strong> risorsa idrica con evidente ns. danno<br />

economico.»<br />

Aggiungendo, tra l'altro: «Analizzando<br />

le portate del serbatoio <strong>di</strong> Monasterace<br />

Marina tra maggio e giugno, si evidenzia<br />

che le portate me<strong>di</strong>e nel periodo notturno<br />

non mostrano sostanziali decrementi<br />

rispetto alle portate me<strong>di</strong>e del periodo<br />

<strong>di</strong>urno, mentre dovrebbero essere inferiori<br />

almeno del 50%.» È lecito supporre<br />

che la causa vada ricercata nell’irrigazione<br />

dei campi? Diciamo anche e purtroppo<br />

che, finora, non abbiamo avuto la<br />

possibilità <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> un qualche<br />

finanziamento per rinnovare la rete idri-<br />

ca. Per quanto riguarda la depurazione,<br />

l'Amministrazione preferisce fare poco o<br />

niente perché il Sindaco pre<strong>di</strong>lige prendersi<br />

le denunce da parte delle autorità<br />

preposte.<br />

Comunque se è vero che la SORICAL<br />

reclama una fatturazione molto superiore<br />

al consumo reale, è anche vero che il<br />

contatore posto negli appartamenti<br />

segna l’effettivo consumo familiare, ed è<br />

quello che viene fatturato e richiesto dal<br />

Comune. Se già si riuscisse a riscuotere<br />

anche la metà dell’evasione, stia ben<br />

certo che problemi con la SORICAL<br />

non ne avremmo mai avuti; tra l’altro se<br />

tutti facessimo il nostro dovere <strong>di</strong> contribuenti,<br />

potremmo volentieri abbassare le<br />

tariffe: «pagare tutti per pagare meno.»<br />

Scrivevamo prima che alcuni contenuti<br />

sono demagogici e ambigui. Infatti dalla<br />

sua lettera traspare una possibile giustificazione<br />

dell’evasione come una scelta<br />

<strong>di</strong> “<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza civile” che non è<br />

ammessa in un nessun Paese del mondo,<br />

perché le eventuali contestazioni devono<br />

essere rappresentate nelle se<strong>di</strong> competenti:<br />

ve<strong>di</strong>, per esempio, la protesta dei<br />

Sindaci per l'IMU; oppure le azioni<br />

intraprese da alcuni consiglieri regionali<br />

per la SORICAL. A questo proposito<br />

voglio ricordare che il 15 Giugno incontrerò<br />

a <strong>La</strong>mezia il sindaco Speranza per<br />

valutare le possibilità <strong>di</strong> una class action<br />

riguardo le tariffe SORICAL. Ricordo<br />

altresì che, già dal lontano 2007, i citta<strong>di</strong>ni<br />

possono versare i tributi senza l’interme<strong>di</strong>azione<br />

<strong>di</strong> un Ente <strong>di</strong> riscossione.<br />

In conclusione: premesso che, tanto per<br />

cambiare, è giunta al Comune una lettera<br />

<strong>di</strong> riscossione della Regione Calabria<br />

per il servizio idropotabile del periodo<br />

1981-2004, per la mo<strong>di</strong>ca somma <strong>di</strong><br />

3.129.590,80 ; premesso che è compito<br />

dell'Amministrazione Comunale garantire<br />

l’equità fiscale, per evitare che ci siano<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> serie A(quelli che non pagano)<br />

e <strong>di</strong> serie B (quelli che pagano), si<br />

chieda perché le stesse problematiche<br />

(taglio dell’utenze) affrontate da molti<br />

Comuni calabresi, anche a noi molto<br />

vicini, non sono <strong>di</strong>ventate pretesto per<br />

parlare <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza civile”.<br />

Le ricor<strong>di</strong>amo che l’Amministrazione<br />

comunale, per tanti mesi, dopo il terzo<br />

intervento <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuzione della portata<br />

da parte della SORICAL, che colpisce<br />

tutti i citta<strong>di</strong>ni, anche quelli che pagano,<br />

ha affisso continuamente manifesti per<br />

convincere i Citta<strong>di</strong>ni a regolarizzare la<br />

loro posizione, in quanto non era più<br />

possibile tergiversare. Senza <strong>di</strong>menticare<br />

che una simile situazione ce l'abbiamo<br />

con la TARSU, con nessuna Sorical a<br />

cui dare la colpa, le chie<strong>di</strong>amo infine per<br />

quale motivo ci mettiamo tutti in fila a<br />

pagare le bollette luce, telefono e gas,<br />

accettando l'aumento continuo della<br />

benzina, senza tirare in ballo la “<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enza<br />

civile”…<br />

Per la sua rinnovata offerta <strong>di</strong> collaborazione<br />

sa dove trovarci, sperando che<br />

vada a buon fine (altrimenti può sempre<br />

dare la colpa al Sindaco).<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Registrazione Tribunale <strong>di</strong><br />

Locri (RC)<br />

n. 1 del 19/06/1998<br />

R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />

Questo perio<strong>di</strong>co è associato<br />

all’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca<br />

Italiana AmministratoreUnico<br />

Rosario Vla<strong>di</strong>mir Condarcuri<br />

RISPONDE Maria Carmela <strong>La</strong>nzetta POLISTENA<br />

Problematiche<br />

del servizio idrico<br />

Direttore responsabile<br />

PASQUINO CRUPI<br />

Direttore E<strong>di</strong>toriale<br />

ERCOLE MACRÌ<br />

In redazione:<br />

MARIA ELENA FILIPPONE, DOMENICO<br />

MACRÌ, MARIA GIOVANNA COGLIANDRO,<br />

ANTONELLA ITALIANO<br />

E<strong>di</strong>torialista: GIOACCHINO CRIACO<br />

Art Director: PAOLA D’ORSA<br />

Imu-Aliquote<br />

Padrone e sotto<br />

MARIA BOETI<br />

Narrare in bella forma per descrivere battaglie<br />

a spese altrui è facile, ma per chi deve<br />

mettere le mani al portafoglio e pagare<br />

imposte non dovute, o che potevano essere mitigate,<br />

è dura.<br />

«Non so davvero come si permettano alcuni parlatori<br />

del PD citta<strong>di</strong>no ad esprimersi in tal maniera»<br />

Queste le primissime parole pronunciate al telefono,<br />

quando il 29 maggio del c. mese la sig.ra M. B.<br />

ci ha contattati, contro l' ex sindaco <strong>La</strong>ruffa, che<br />

oggi siede all' opposizione, perché aveva letto una<br />

<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> quest'ultimo apparsa sui giornali,<br />

riguardo le aliquote applicate dall' attuale<br />

Amministrazione a terreni rurali, a fabbricati, etc.<br />

Chie<strong>di</strong>amo, con calma alla nostra interlocutrice<br />

cosa possiamo fare noi per lei. <strong>La</strong> sua risposta,<br />

simile a tuoni e lampi è: «Far sapere la verità<br />

riguardo a questi gentiluomini. Vedete, io avevo un<br />

piccolo appezzamento <strong>di</strong> terreno e negli anni scorsi,<br />

quando ha amministrato <strong>La</strong>ruffa, con l'idea del<br />

Piano Associativo con i Comuni viciniori, ho pagato<br />

l' ICI per il miglioramento <strong>di</strong> questo fondo. Altri<br />

al mio posto cosa avrebbero fatto??? Avrebbero<br />

evaso? Io no! Non avevo i sol<strong>di</strong>, ma me li prestavo<br />

e, pagavo le due rate annuali, una a giugno l'altra a<br />

Esiste qualcosa d'essenziale nella vita dei su<strong>di</strong>ci.<br />

Qualcosa d'essenziale <strong>di</strong> cui rimangono spettatori<br />

impotenti. E' la loro vita, quella dei loro<br />

figli. Esiste una grande illusione nazionale,<br />

costruita sulla pelle dei su<strong>di</strong>ci: che il cambiamento<br />

passi dal cambiamento dell'essere su<strong>di</strong>co.<br />

Esiste una grande bugia che avvelena la<br />

mente dei su<strong>di</strong>ci. <strong>La</strong> grande bugia che l'uomo<br />

su<strong>di</strong>co debba re<strong>di</strong>mersi dall'essere se stesso.<br />

Che esista un peccato originario nell'essere<br />

su<strong>di</strong>co. Un peccato che deve essere perdonato<br />

dai professori della morale pubblica che imperversano<br />

su tivù, giornali, internet. In genere chi<br />

ci <strong>di</strong>ce cosa dobbiamo fare e come, per cambiare,<br />

sta al nord. Al sud stanno gli allievi, i servi <strong>di</strong><br />

tali maestri: quelli che sono sempre piegati per<br />

ricevere il giusto riconoscimento.<br />

E' una grande mistificazione costruita pazientemente<br />

negli anni. Un grande imbroglio che sfinisce<br />

i su<strong>di</strong>ci nell'eterna e inappagata ricerca<br />

COLLABORATORI<br />

Anna <strong>La</strong>ura Tringali, Mara<br />

Rechichi, Ruggero Brizzi,<br />

Benjamin Boson, Nik Spatari,<br />

Angelo Letizia, Marilene Bonavita,<br />

Francesca Rappoccio, Mario<br />

<strong>La</strong>bate, Franco Crinò, Marco<br />

Andronaco, Isabella Galimi ,Maria<br />

Teresa D’Agostino, Giovanna<br />

Mangano.<br />

CRONACHE DAL NORD <strong>di</strong> Vincenzo Carrozza<br />

Corri su<strong>di</strong>co, corri ...<br />

L’ANGOLO DI PARRELLO <strong>di</strong> Franco Parrello<br />

novembre. Non ho la cifra esatta per darvi contezza<br />

nell'imme<strong>di</strong>ato, ma credo <strong>di</strong> aver pagato dai cinque<br />

ai seimila euro. Ad<strong>di</strong>rittura ho pagato anche<br />

quando è <strong>di</strong>venuta cosiddetta zona bianca. Cioè,<br />

fino a quando, e al <strong>di</strong> là, lo scellerato Piano<br />

Associativo non è decaduto». <strong>La</strong> sig.ra arrabbiata<br />

oltre misura, ci fa intendere che solo tramite l'architetto<br />

Ferrazzo - che sta lavorando alla stesura<br />

del nuovo Piano Strutturale Comunale - è venuta<br />

a conoscenza che i sol<strong>di</strong> da lei versati sono stati buttati<br />

al vento. E, che il Comune <strong>di</strong> Polistena, adesso,<br />

è debitore verso <strong>di</strong> lei, delle ultime due rate. Da<br />

qui, pare che appena riscuoterà la somma, si porterà<br />

nei Bar della città per offrire il caffè o un<br />

amaro, a scelta, ai componenti della passata gestione<br />

<strong>di</strong> governo citta<strong>di</strong>no. Inoltre, ci ha pure elencato<br />

i nomi che lì per lì le sono venuti in mente: prof.<br />

Giovanni <strong>La</strong>ruffa ex sindaco, Antonio Baglio,<br />

Giuseppe De Leo, Alfredo Multari, Giuseppe<br />

Giancotta, Luciano Sorace, Pasquale Iannello, ect.<br />

Continua: . Come <strong>di</strong>re: per ora il calice amaro<br />

lo facciamo bere ai poveri i<strong>di</strong>oti che pagano, nel<br />

frattempo noi ci sfruttiamo il succo e la polpa, poi<br />

si vedrà... così giochiamo a padrone e sotto.<br />

Cari lettori, pensate che la sig.ra M. B. darà davvero<br />

uno schiaffo così forte, con la potenza suprema<br />

del <strong>di</strong>re e del fare, alla passata Amministrazione,<br />

offrendo loro il caffè o l' amaro? Staremo a vedere…<br />

del perdono dall'essere su<strong>di</strong>ci. Ma il su<strong>di</strong>co<br />

verrà perdonato soltanto se: Non avrà l'accento<br />

su<strong>di</strong>co. Dirà male dei su<strong>di</strong>ci. Sarà lecca culo.<br />

Emigrerà. Non nascerà a sud. Camminerà piegato,<br />

pronto a ricevere il giusto riconoscimento<br />

dal maestro turno. Spargerà merda a destra e a<br />

manca su altri su<strong>di</strong>ci che sente migliori <strong>di</strong> Lui.<br />

I su<strong>di</strong>ci appena si levano dal letto devono correre<br />

per fuggire da se stessi, e dai moltissimi<br />

maestri (Gran), che desiderano formarli e<br />

inchiappettarli: Le mafie, le sinistre gesuitiche<br />

senza peccato né vergogna, i centro-destra illusionisti<br />

e sorridenti, i sacerdoti della morale a<br />

tonnellate, le massonerie, segrete e deviate per<br />

principio. In pratica i ladri, a loro insaputa, <strong>di</strong><br />

tutti i colori, i cultori del delitto, della menzogna,<br />

del sorriso, della pacca sulle spalle, delle<br />

promesse mancate, della presa per il culo.<br />

Corri su<strong>di</strong>co, corri, altrimenti ti fanno un culo<br />

così !<br />

<strong>La</strong> Madonnina che<br />

aveva sempre amato<br />

Un devastante terremoto ha colpito molti centri dell'Emilia Romagna, provocando<br />

molte vittime ed ingenti danni. Migliaia <strong>di</strong> famiglie hanno perduto, in pochi istanti, gli<br />

affetti più cari e tanti anni <strong>di</strong> lavoro e sacrifici. E' necessario cominciare da capo. Ma è<br />

possibile?. Forse, ma non sarà semplice.<br />

Un sacerdote è in Chiesa, quanto sente tremare la terra. Corre via ed esce fuori; ma<br />

subito pensa <strong>di</strong> salvare la statua della Madonna sull'altare e si precipita in Chiesa a recuperarla;<br />

c'è l'ha quasi fatta ma all'improvviso crolla il tetto e rimane sotto le macerie.<br />

Don Ivan è rimasto così per sempre con quella Madonnina che aveva sempre amato.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 20


HANNO COLLABORATO<br />

Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian<br />

Zimirri, Giuseppe Patamia,<br />

Alessandra Bevilacqua,Bruno<br />

Gemelli, Carmelo Carabetta,<br />

Valentina Elia, Antonio<br />

Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate,<br />

Giulio Romeo, Ilario<br />

Ammendolia, Sara<br />

Caccamo, Giuseppe<br />

Fiorenza, Daniele Mangiola,<br />

Sara Caccamo.<br />

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla<br />

sottoscrizione <strong>di</strong> preventivi accor<strong>di</strong> tra<br />

l’e<strong>di</strong>tore e gli autori sono da intendersi<br />

gratuite.<br />

FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla<br />

redazione, anche se non pubblicati, non<br />

verranno restituiti.<br />

I SERVIZI sono coperti da copyright <strong>di</strong>ritto<br />

esclusivo <strong>di</strong> “la <strong>Riviera</strong> E<strong>di</strong>tore” per tutto il<br />

territorio nazionale ed estero.<br />

GLI AUTORI delle rubriche in cui si<br />

esprimono giu<strong>di</strong>zi o riflessioni personali, sono<br />

da ritenersi <strong>di</strong>rettamente responsabili.<br />

L’OPINIONE <strong>di</strong> Fernando Sagado<br />

Il <strong>di</strong>avolo non esiste.<br />

Calabresi topi in gabbia<br />

Il tema della paura quale collante delle<br />

società è un tema tutt’altro che originale,<br />

ma sempre <strong>di</strong> pervicace attualità.<br />

Fondamentalmente gli Stati moderni si<br />

<strong>di</strong>vidono in democratici o <strong>di</strong>ttatoriali,<br />

dove la <strong>di</strong>ttatura o la democrazia si presenta<br />

con tonalità <strong>di</strong>verse a seconda dei<br />

margini <strong>di</strong> libertà concessi ai sud<strong>di</strong>ti o ai<br />

citta<strong>di</strong>ni o alla risposta data ai bisogni<br />

della gente. Ad esempio la Romania <strong>di</strong><br />

Ceausescu affamava oltre che imprigionare,<br />

quella libica lo stomaco lo riempiva<br />

quasi sempre. <strong>La</strong> <strong>di</strong>fferenza tattica fra<br />

democrazia e <strong>di</strong>ttatura sta nell’esercizio<br />

me<strong>di</strong>ato o <strong>di</strong>retto della paura. I <strong>di</strong>ttatori<br />

non si mascherano ed esercitano la paura<br />

<strong>di</strong> persona, le democrazie(pseudo tali) si<br />

servono <strong>di</strong> agenti formalmente estranei<br />

per incutere timore. Se volete è il gioco<br />

del <strong>di</strong>avolo e della scelta apparente fra<br />

inferno e para<strong>di</strong>so. Comunque la si guar<strong>di</strong>,<br />

la faccenda, gli Stati, o buona parte <strong>di</strong><br />

essi, si reggono per mezzo del <strong>di</strong>avolo<br />

laico o religioso che sia. Le società completamente<br />

libere non esistono, sono al<br />

momento pura utopia, né esisteranno<br />

fino alla calata sulla terra dell'amore puro<br />

capace <strong>di</strong> tenerci insieme per affetto e<br />

non per necessità. L'Italia fra le democrazie<br />

occidentali è una delle più giovani,<br />

solo sessant'anni fa era fascista e monarchica.<br />

E nessuno si rizzi sulla se<strong>di</strong>a, se gli<br />

anni della Repubblica sono pervasi da<br />

stragi e misteri, se le nostre classi <strong>di</strong>rigenti<br />

sono pervase da inquisiti e condannati,<br />

se il tasso <strong>di</strong> corruzione ed evasione è uno<br />

dei più alti al mondo, se una parte del territorio<br />

e sotto scacco criminale, <strong>di</strong>re che<br />

la nostra sia una democrazia perfetta<br />

sembrerebbe un assurdo. Ma non è dei<br />

massimi sistemi che intendo parlare, il<br />

ragionamento lo limito alla Calabria.<br />

Quali sono le paure calabresi, quelle per<br />

le quali si sta insieme, anche se in un<br />

modo accentuatamente in<strong>di</strong>vidualistico?<br />

A guardare il <strong>di</strong>battito pubblico la paura<br />

per eccellenza è la mafia, uscendo però<br />

dai convegni, dai me<strong>di</strong>a, dalla sociologia<br />

scopriamo tante altre paure percepite<br />

dalla gente <strong>di</strong> intensità pari alla prima. Il<br />

terrore del futuro, la mancanza <strong>di</strong> un pro-<br />

getto, l'assenza politica e la sua arroganza,<br />

il <strong>di</strong>sagio economico, il problema<br />

sanitario, quello viario, il lavoro, la scuola.<br />

Ecco perché si sta o si dovrebbe stare<br />

insieme. Per vincere tutte le paure<br />

descritte e tante altre che sarebbe lungo<br />

elencare. Non possiamo pensare <strong>di</strong> risolvere<br />

una sola paura per eliminare una<br />

lunga catena <strong>di</strong> problemi, né è pensabile<br />

<strong>di</strong> risolvere ogni dramma posto che<br />

società perfette al mondo non se ne<br />

conoscono. <strong>La</strong> speranza e il lavoro per la<br />

perfettibilità sociale sono, o dovrebbero<br />

essere, il motore <strong>di</strong> un contesto sociale<br />

sano. Quando le risposte sono frazionate,<br />

settarie, emergenziali la società si ferma il<br />

miglioramento si allontana. Ecco, in<br />

Calabria paradossalmente ciò che tiene<br />

in pie<strong>di</strong> la figura dello Stato è la lotta alla<br />

'ndrangheta. E' il <strong>di</strong>avolo mafioso che<br />

giustifica un'entità statuale che nemme-<br />

PUBBLICITÀ<br />

Per richieste <strong>di</strong> pubblicità rivolgersi a: PI GRECO Comunication srl<br />

info 0964342679<br />

GLI INSERZIONISTI sono responsabili dei marchi e dei loghi pubblicitari<br />

nei loro spazi, l’E<strong>di</strong>tore non risponde per eventuali <strong>di</strong>chiarazioni, violazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti, malintesi, ecc... Tutti i marchi riportati sono registrati dai<br />

legittimi proprietari.<br />

STAMPA: Master Printing S.r.l. - Modugno (BA)<br />

DIFFUSIONE S.P. servizi - Gioiosa J.<br />

EDITORE - <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, 27 - 89048 Siderno<br />

(RC) 0964383478<br />

ASSOCIATO- Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana, Croanache Italiane<br />

no ci prova a risolvere programmaticamente<br />

gli altri e numerosi problemi. Si<br />

chiede ai citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> stare uniti, <strong>di</strong> lottare<br />

il mostro perché il suo abbattimento<br />

migliorerà la società. Ma la società è un<br />

assetato che deve camminare su un tappeto<br />

<strong>di</strong> spine per raggiungere l'acqua, e<br />

hai voglia a togliertene che tante altre ti<br />

bucheranno le carni. Allora che fare, speranze<br />

finite? Tutt'altro, non è il fato che<br />

crea ma l'uomo e l'uomo può migliorare<br />

o peggiorare il suo Stato. Il primo ed<br />

essenziale passo è liberarsi delle paure<br />

indotte e affrontare quelle reali. Uscire<br />

dalle gabbie in cui si vive e affrontare il<br />

nemico, qualunque sia il suo nome. Stare<br />

soprattutto attenti a chi grida al lupo, perché<br />

quello è il lupo. Adesso riderete un<br />

po' del mio malsano ragionamento, col<br />

tempo capirete che il <strong>di</strong>avolo non esiste<br />

su questa terra se non c'è un sovrano che<br />

attraverso <strong>di</strong> esso vi tiene in prigione e si<br />

fa riverire. Uno Stato che risolva ogni<br />

paura non lo troverete, vi renderebbe<br />

totalmente liberi e non avreste più bisogno<br />

<strong>di</strong> lui. Di Stati con tendenze suicide<br />

non ne troverete in giro. Dovrete scegliere,<br />

tenervi le paure o avere coraggio e<br />

sperare che il fato o il caso che ha creati<br />

non sia stato parco nella <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong><br />

quella virtù.<br />

Ritratti *<br />

<strong>di</strong> Diego Cataldo<br />

MANUELA<br />

CRICELLI<br />

Cantante<br />

Una delle voci più<br />

interessanti del nostro<br />

panorama musicale.<br />

Ha reso omaggio ai<br />

gran<strong>di</strong> cantastorie siciliani<br />

come Rosa<br />

Balistreri. Si è occupata<br />

<strong>di</strong> teatro con importanti<br />

collaborazioni. È<br />

anche stata molto<br />

apprezzata al Roccella<br />

Jazz Festival.<br />

LOQUI E SPORLOQUI <strong>di</strong> Filomena Cataldo IL BRIZZOLATO <strong>di</strong> Ruggero Brizzi<br />

Un filo sottile,<br />

quello della<br />

paura, tiene<br />

unita l'Italia.<br />

L'informazione repentina<br />

e ostinata lo amplifica.<br />

Pare, quasi nevroticamente,<br />

che la speranza<br />

maggiore sia, per<br />

l'uomo contemporaneo, morire <strong>di</strong> morte<br />

naturale. Poiché dalle bombe <strong>di</strong>nanzi alle<br />

scuole ai terremoti quello che ci rendeva<br />

dei leoni, la super potenza dell'ominide, ci<br />

ha trasformato, in un nano secondo, in<br />

coglioni. <strong>La</strong> nostra infinita piccolezza è<br />

<strong>di</strong>mostrata. Non che ci fosse bisogno, ma<br />

bisognava ripensarci. Possiamo accettare<br />

che la natura si faccia sentire, ma non che<br />

<strong>di</strong>strugga laddove l'ingegneria umana ha<br />

superficialmente operato. E' risultata,<br />

volente o nolente, <strong>di</strong>stratta (per così <strong>di</strong>re).<br />

KAPPADUE <strong>di</strong> RUGGERO CALVANO<br />

Goffredo Fofi, Mimmo<br />

Gangemi, Aldo<br />

Varano, Francesco<br />

Munzi, Pietro Spirito, Valter<br />

Rizzo.. Si gli amici si fanno<br />

sentire e iniziano a essere<br />

tanti. L'idea <strong>di</strong> portare gente<br />

in Aspromonte, partita dal<br />

matto <strong>di</strong> Napoli Francesco<br />

De Filippo, prende corpo.<br />

Raccogliere una rete <strong>di</strong><br />

amici nella montagna calabrese<br />

perché la raccontino e<br />

<strong>di</strong>ano voce al mondo del<br />

Me<strong>di</strong>terraneo sospeso fra<br />

l'Europa e il sud del mondo<br />

si sta rivelando una felice<br />

intuizione. Aprire un pianeta<br />

misterioso come<br />

l'Aspromonte, dargli un<br />

varco verso l'esterno può<br />

valere molto. Raccontare,<br />

<strong>di</strong>pingere, fotografare, suonare<br />

per unire, per integrare.<br />

L'Aspromonte si dona in<br />

una bellezza mantenuta<br />

integra nei millenni, questo<br />

il significato che muove l'iniziativa.<br />

Una casa per le idee<br />

e idee per una casa comune.<br />

Il progetto può sembrare<br />

ambizioso ma la sua gradualità<br />

lo rende attuabile. Gli<br />

amici si fanno avanti e per<br />

ora Africo organizzerà un<br />

giorno <strong>di</strong> festa da fissare nell'ultima<br />

settimana <strong>di</strong> luglio<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Scrivere in Aspromonte .<br />

Gli amici si fanno sentire<br />

per dar modo a tutti <strong>di</strong><br />

incontrarsi, conoscersi,<br />

scambiarsi le idee. Il passo<br />

successivo sarà quello <strong>di</strong><br />

alloggiare un numero ristretto<br />

<strong>di</strong> ospiti per permettere<br />

loro un periodo <strong>di</strong> riflessione<br />

in piena libertà. Sono già<br />

<strong>di</strong>sponibili una serie <strong>di</strong><br />

appartamenti in grado <strong>di</strong><br />

ospitare <strong>di</strong>gnitosamente una<br />

decina <strong>di</strong> persone alle quali<br />

verrà garantito vitto, alloggio<br />

e gli spostamenti per<br />

andare, venire e conoscere<br />

l'Aspromonte.<br />

Parallelamente è <strong>di</strong>sponibile<br />

una grande struttura in<br />

grado <strong>di</strong> ospitare in modo<br />

spartano una cinquantina <strong>di</strong><br />

ospiti, in essa potrà essere<br />

ospitato chi potrà provvedersi<br />

in autonomia del vitto,<br />

che comunque sarà supportato<br />

per quanto possibile<br />

nella visita dei luoghi.<br />

L'Aspromonte si offre nel<br />

modo in cui si da alla sua<br />

gente, chiede fatica e rispetto<br />

in cambio <strong>di</strong> un'ospitalità<br />

frugale insita nella sua natura.<br />

L'invito, ovviamente, non<br />

è a un party ma a un parco<br />

pranzo che potrà riempivi lo<br />

stomaco e qualcos'altro più<br />

<strong>di</strong> quanto immaginiate.<br />

PISICO - CATASTROFE ARRIVA IL DIGITALE TERRESTE<br />

Non possiamo tollerare, però, la <strong>di</strong>sumana<br />

<strong>di</strong>ssennatezza con la quale si lede il<br />

<strong>di</strong>ritto alla vita. Si uccide. Ora, quanto<br />

accade, sta provocando una sorta <strong>di</strong> “millenarismo<br />

post-contemporaneo” per il<br />

quale si crede ad una fine del mondo o per<br />

cause fisiche o per follie umane. <strong>La</strong> psicosi<br />

della catastrofe, alimentata dalla velocità<br />

dell'informazione, ha atrofizzato le vite,<br />

nonostante eventi naturali e bestialità<br />

umane siano sempre esistiti in ogni era, in<br />

ogni stagione del mondo. Avremmo già<br />

dovuto essere consci della nostra con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> bambole <strong>di</strong> pezza, <strong>di</strong> pigotte destinate<br />

a saltare nonostante la tecnologia, la<br />

profeziologia e la gingillometria.<br />

Comprendere la piccolezza <strong>di</strong> cui siamo<br />

esseri finiti è segno <strong>di</strong> intelligenza. Usare<br />

l'intelligenza per attrezzare la nostra finitezza<br />

sarebbe un atto <strong>di</strong> coscienza civile.<br />

Da qualche giorno nelle case <strong>di</strong> parenti, amici, nonni<br />

e mondo lavorativo calabro il panico ha preso il<br />

sopravvento. <strong>La</strong> <strong>di</strong>fficoltà nel pronunciare “swicht<br />

off” si somma alla <strong>di</strong>fficoltà nel capire il nuovo utilizzo<br />

del <strong>di</strong>gitale terrestre.<br />

Ultimi ad arrivare anche al passaggio analogico-<strong>di</strong>gitale,<br />

mi è capitato in <strong>di</strong>verse case calabre <strong>di</strong> assistere<br />

alle spiegazioni su come dover usare il nuovo decoderino.<br />

<strong>La</strong> fase “doppio telecomando” è terrorizzante.<br />

Trovare “AV”, il tasto che negli ultimi venti anni non si<br />

era mai toccato nel vecchio telecomando, è una ricerca<br />

davvero <strong>di</strong>fficile, ma una volta trovato si passa alla<br />

fase della memorizzazione automatica che, a quel<br />

punto, <strong>di</strong>viene destabilizzante anche per chi è alle<br />

prese con l'insegnamento.<br />

<strong>La</strong> memorizzazione automatica dei canali ti trova<br />

telesatnordcalabriachannel con 24 ore <strong>di</strong> fisarmoniche<br />

e basi mi<strong>di</strong> su cui canta chiunque passi da quello<br />

stu<strong>di</strong>o, ma si <strong>di</strong>mentica i sei canali che hanno fatto la<br />

storia della tv. Rai uno, due, tre, rete 4, canale 5, italia<br />

1.<br />

Dobbiamo attendere il 14 giugno ci <strong>di</strong>cono (ma vorrei<br />

si ricordassero che c'è la seconda partita dell'Italia in<br />

quella giornata e dunque possano avere il buon senso<br />

<strong>di</strong> non farcela vedere a tratti e salti <strong>di</strong> immagine).<br />

Una volta fatto tutto questo l'insegnante tecnologico,<br />

forte <strong>di</strong> tutti questi proce<strong>di</strong>menti, prende le <strong>di</strong>stanze<br />

dal decoder e inizia a tentare <strong>di</strong> cambiare i canali illustrando<br />

all'alunno la meraviglia <strong>di</strong> alcuni canali locali.<br />

Il telecomando però, punta sulla tv e non sul <strong>di</strong>gitale<br />

e gli infrarossi non arrivano a destinazione, facendo<br />

rimanere lo schermo bloccato sulla televen<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> prodotti<br />

<strong>di</strong>magranti, canale 504, rendendo nervoso l'insegnante<br />

che non si capacità del perché non debba cambiare<br />

canale.<br />

E un po' come l'uomo che in<strong>di</strong>ca la luna e l'imbecille<br />

che ne guarda il <strong>di</strong>to, continuiamo a chiederci perché<br />

non cambia canale invece <strong>di</strong> domandarci ma che<br />

cazzo ci stiamo vedendo?<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 21


DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 22


Sport<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

MASSIMO PETRUNGARO<br />

Diciamocelo, all'indomani dell'ennesimo<br />

scandalo che ha travolto il nostro calcio,<br />

due sono state essenzialmente le reazioni.<br />

Questo nuova tranche del filone <strong>di</strong> indagini<br />

riguardante il calcio scommesse getta ancor <strong>di</strong><br />

più nell'abisso del ri<strong>di</strong>colo un campionato che<br />

purtroppo, anno dopo anno, sta perdendo il<br />

fascino <strong>di</strong> un tempo. Persa ormai la palma del<br />

campionato più bello, ci accontentiamo <strong>di</strong> avere<br />

il torneo più <strong>di</strong>fficile. Magra consolazione, ma<br />

visti i tempi che corrono, teniamocela ben stretta.<br />

Alla vigilia della massima competizione continentale<br />

per nazionali, il tifoso italiano me<strong>di</strong>o si<br />

sente in un certo qual modo tra<strong>di</strong>to dai propri<br />

beniamini. <strong>La</strong> compraven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> partite, con<br />

risultati taroccati, ha provocato, a caldo, due<br />

risposte: da una parte si è sviluppata quasi una<br />

repulsione verso tutto ciò che ruota intorno al<br />

pallone, dalla serie “colpevoli tutti”, quando sap-<br />

Italia, mata il<br />

piamo, fortunatamente, che chi ha truccato le<br />

gare rappresenta solo una minima parte.<br />

Dall'altra si sono scomodati illustri paragoni<br />

“filosofico - calcistico”, adducendo ad<strong>di</strong>rittura i<br />

Toro<br />

corsi e ricorsi storici <strong>di</strong> vichiana<br />

memoria: scandalo nel 1982, Italia<br />

campione del Mondo, bis nel 2006 in<br />

Germania, e ora. Non c'è due senza<br />

tre? A parte la scaramanzia e gli<br />

scongiuri <strong>di</strong> turno, come ben sapete<br />

fare paragoni è un giochino che non<br />

funziona col calcio. Mon<strong>di</strong>ali ed<br />

Europei sono tornei che hanno<br />

poco, se non nulla in comune, <strong>di</strong>verso<br />

il tasso tecnico così come <strong>di</strong>fferente<br />

è lo stress psicologico a cui si è sot-<br />

Sarà importante per non <strong>di</strong>re fondamentale non<br />

toposti. Poi se si punta la lente d'in-<br />

perdere nella gara <strong>di</strong> oggi contro i campioni in<br />

gran<strong>di</strong>mento in casa nostra, e si ana-<br />

carica della Spagna. Per la classifica e soprattutlizza<br />

la rosa dei ventitre, allora non<br />

Cassano e Balotelli, Pirlo e Buffon, De Rossi e to per il morale, per giocarci poi la qualificazione<br />

c'è da stare tanto allegri. Precisiamo,<br />

Chiellini, sono buoni giocatori, ma in loro <strong>di</strong>fficil- contro la Croazia giovedì prossimo e poi nel<br />

non abbiamo nulla contro Prandelli<br />

mente vedo chi possa farci fare quel salto <strong>di</strong> qua- “derby” contro l'Irlanda <strong>di</strong> Trapattoni fra sette<br />

e le sue scelte, questo è ciò che passa<br />

lità che ci manca, Si potrebbe obiettare che la giorni. Nel battesimo <strong>di</strong> oggi delle 20:45 contro le<br />

il convento. Non è certa la mancata<br />

nazionale <strong>di</strong> Lippi nel 2006, vinse soprattutto Furie rosse sarà 3-5-2. Buffon in porta, linea<br />

convocazione <strong>di</strong> un Pazzini,<br />

grazie ad un gruppo cementificato che fece muro <strong>di</strong>fensiva con Chiellini, De Rossi arretrato e con<br />

Ranocchia, Criscito o chi per loro a<br />

intorno ad una situazione (Calciopoli) imbaraz- il granata Ogbonna in vantaggio su Bonucci.<br />

non farci dormire la notte, ma nello<br />

zante e all'exploit <strong>di</strong> Grosso e Materazzi, i due Sulle fasce Balzaretti da un parte e Maggio dal-<br />

scorrere la lista degli arruolabili, non<br />

veri outsider <strong>di</strong> quel mon<strong>di</strong>ale. Il Cesare naziol'altra, anche se nelle ultime ore sono salite le<br />

c'è un giocatore per <strong>di</strong>rne uno, che ti<br />

nale si affida al gruppo Juventus e fa bene, ma sa quotazioni <strong>di</strong> Giaccherini. A centrocampo<br />

permette <strong>di</strong> sognare. Mancano i<br />

anche lui che una Nazionale non è una squadra Thiago Motta, Pirlo, Marchisio, in attacco<br />

Nesta, i Cannavaro, i Totti, i Del<br />

<strong>di</strong> club. In un torneo a venti squadre puoi per- Cassano e Balotelli. E' giunta l'ora <strong>di</strong> matare il<br />

Piero della magica notte berlinese.<br />

metterti qualche passo falso, in un Europeo no. toro.<br />

Passioni<br />

5° raduno delle 500 132<br />

automobiline storiche, Fiat 500, hanno partecipato al quinto raduno svoltosi il<br />

2 giugno a Locri. L'evento è stato un grande successo. Organizzazione sempre più<br />

precisa quella dello staff “Club Fiat 500 Locri” che ha ospitato centinaia <strong>di</strong> appassionati<br />

della 500.<br />

Tutto ha avuto inizio in piazza dei Martiri con il saluto dei portavoce del Comune,<br />

ass. Galasso e Gelonese. Dalle ore 8.00 alle 11.00, gli automobilisti giunti da Calabria<br />

e Sicilia, e i tanti spettatori, hanno percorso la strada da Locri fino a Roccella, qui lo<br />

staff dell'Azienda F.lli CircostAuto, sostenitore dell'iniziativa, li ha accolti in grande<br />

stile. Le automobili hanno proseguito poi sulla SS 106 guidate dagli automezzi dell'<br />

“Az. Car Service”, dell’“Europ Assistance”, da due anni<br />

anima della manifestazione, della “Celestino Gomme”<br />

e <strong>di</strong> tanti altri impren<strong>di</strong>tori e commercianti. Dopo<br />

Roccella tutti al Costa Blu per il pranzo, il taglio della<br />

torta, l'animazione e la musica.<br />

I premiati: Premio come gruppo più numeroso al team<br />

<strong>di</strong> Catanzaro partecipante con 19 autovetture; trofeo<br />

per la “500 più antica” al signor Sorace <strong>di</strong> Taurianova;<br />

molti altri i riconoscimenti assegnati agli altri club partecipanti;<br />

una targa è stata consegnata anche alla squadra<br />

dello Sporting Locri calcio a 5 femminile.<br />

Successivamente il gruppo si è recato al centro<br />

“Mantenea” a Merici, dove si è svolta una prova cronometrica<br />

nel circuito del circolo per assegnare i primi tre premi messi in palio dall'organizzazione,<br />

batteria femminile e maschile<br />

L'evento gestito da Roberto Longo, Mimmo Tallura e Andrea Caroleo, quest'anno<br />

ha messo in risalto l'operatività e l'ospitalità degli organizzatori locresi. Una giornata<br />

all'insegna dell'aggregazione che ha radunato gli appassionati. Tante famiglie unite<br />

sotto il nome del mito italiano degli anni '60. Il prossimo anno, per la sesta e<strong>di</strong>zione,<br />

Locri promette altre novità.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 23


A proposito<br />

<strong>di</strong>...<br />

Sport<br />

FIGC - LND - COMITATO REGIONALE CALABRIA<br />

Per la delegazione <strong>di</strong>strettuale <strong>di</strong> Locri<br />

un ottimo risultato per il 2011/2012<br />

<strong>La</strong> Delegazione Distrettuale <strong>di</strong><br />

Locri Figc-Calabria ha completato<br />

l'attività 2011-2012, con la definizione<br />

<strong>di</strong> tutti i tornei e campionati <strong>di</strong><br />

competenza, comprendenti l'attività <strong>di</strong><br />

base dei pulcini e degli esor<strong>di</strong>enti e i<br />

campionati giovanissimi ed allievi locali<br />

per il settore giovanile e scolastico, nonché<br />

il campionato <strong>di</strong> serie D <strong>di</strong> calcio a<br />

cinque e quello riservato agli amatori.<br />

Per quanto riguarda l'attività <strong>di</strong> base<br />

della categoria pulcini ai primi due posti<br />

del girone sud si sono classificate la<br />

Bovalinese e l'Agesidamo, mentre per il<br />

girone nord hanno prevalso il Gioiosa<br />

Jonica ed il CSPR '94: la fase finale si è<br />

svolta sui campi del Me<strong>di</strong>terraneo<br />

Sporting Club <strong>di</strong> Siderno, con<br />

l'Agesidamo vincente sul Gioiosa<br />

Jonica, mentre la Bovalinese ha prevalso<br />

sul CSPR '94. <strong>La</strong> Bovalinese (v. foto)<br />

si è poi aggiu<strong>di</strong>cata il torneo, superando<br />

nella gara <strong>di</strong> finale l'Agesidamo.<br />

Nella successiva fase provinciale la<br />

Bovalinese è stata superata dai pari età<br />

della Reggina. Nella categoria esor<strong>di</strong>enti<br />

dell'attività <strong>di</strong> base hanno avuto la<br />

meglio, nei due gironi, ancora la<br />

Bovalinese, classificatasi al 1° posto del<br />

girone sud, sempre seguita, al secondo<br />

posto, dall'Agesidamo, mentre nel girone<br />

nord <strong>di</strong> nuovo qualificato il CSPR<br />

'94, classificatosi primo, con a ruota la<br />

Stilese “A. Tassone”, seconda al termine<br />

BURRACO<br />

TORNEO<br />

DI BURRACO<br />

A LOCRI<br />

Mercoledì 30 maggio, alle ore 21.00, si è svolto, nei locali del<br />

Circolo <strong>di</strong> Riunione <strong>di</strong> Locri un torneo <strong>di</strong> Burraco a squadre.<br />

Il Burraco Club Locri, club ospitante, unitamente al Gruppo<br />

Burraco YMCA <strong>di</strong> Siderno e al Gruppo Burraco Conga Glauca <strong>di</strong><br />

Bovalino hanno dato vita all'incontro/torneo esercitato in otto gare per<br />

otto settimane. Nella settimana <strong>di</strong> turno del club <strong>di</strong> Locri, i partecipanti<br />

si sono radunati nel salone delle feste e dei convegni del suddetto<br />

Circolo <strong>di</strong> Riunione, finemente addobbato per l'occasione.<br />

Il torneo è stato preceduto dal saluto ai gra<strong>di</strong>ti ospiti da parte del presidente<br />

dl Circolo avv. Pasquale Sansalone e intervallato da un accogliente<br />

e gustoso buffet, squisitamente preparato dalle socie del Burraco<br />

Club Locri.<br />

<strong>La</strong> serata ha avuto un nutrito numero <strong>di</strong> partecipanti. Il club <strong>di</strong> Locri<br />

invita gli appassionati e simpatizzanti del burraco, che attualmente è il<br />

gioco più seguito a carattere internazionale, a partecipare alle lezioni<br />

gratuite, che si terranno ogni mercoledì presso il Tennis Club Giulio<br />

Riccio, situato al centro della città nei pressi del lungomare.<br />

Per i più esperti l'incontro è presso il Circolo <strong>di</strong> Riunione, sito in Piazza<br />

Stazione, nei giorni <strong>di</strong> venerdì, sabato e domenica dalle ore 17,00 in poi.<br />

<strong>La</strong> Delegazione Distrettuale <strong>di</strong> Locri Figc-<br />

Calabria ha completato l'attività 2011-2012,<br />

con la definizione <strong>di</strong> tutti i tornei e campionati<br />

<strong>di</strong> competenza, comprendenti l'attività <strong>di</strong> base<br />

dei pulcini e degli esor<strong>di</strong>enti e i campionati<br />

giovanissimi ed allievi locali per il settore<br />

giovanile e scolastico, nonché il campionato<br />

<strong>di</strong> serie D <strong>di</strong> calcio a cinque e quello riservato<br />

agli amatori.<br />

<strong>di</strong> un testa a testa con il Roccella. <strong>La</strong><br />

fase finale, sempre svolta al<br />

Me<strong>di</strong>terraneo Sporting Club, ha visto la<br />

vittoria del CSPR '94, che ha battuto al<br />

termine <strong>di</strong> una combattutissima finale,<br />

decisa dai calci <strong>di</strong> rigore, la Stilese: le<br />

due finaliste avevano superato, nelle<br />

semifinali, rispettivamente l'Agesidamo<br />

e la Bovalinese. Nella successiva fase<br />

provinciale, il CSPR '94 è stato superato<br />

dal Reggio 2000. Il campionato giovanissimi<br />

locali è stato appannaggio del<br />

Brancaleone, che ha preceduto nella<br />

classifica finale l'Agesidamo, mentre<br />

negli allievi ha avuto la meglio il Marina<br />

<strong>di</strong> Gioiosa sulla stessa Agesidamo. Tra<br />

pochi giorni la Delegazione organizzerà,<br />

per la categoria allievi, nel proprio<br />

territorio, la coppa provinciale, per cui<br />

la vincente Marina <strong>di</strong> Gioiosa incontrerà,<br />

in un torneo triangolare, le vincenti<br />

della stessa categoria della<br />

Delegazione Distrettuale <strong>di</strong> Gioia<br />

Tauro (che organizzerà la stessa manifestazione<br />

per la categoria giovanissimi) e<br />

della Delegazione Provinciale <strong>di</strong><br />

Reggio Calabria. Intanto si sono fatti <strong>di</strong><br />

nuovo valere i giovani della locale rappresentativa<br />

allievi e giovanissimi (anni<br />

'96 e '97), coor<strong>di</strong>nata da Tonino Accursi<br />

e quest'anno allenata da Martino<br />

Pedullà, che si è qualificata per la fase<br />

finale del memorial federale intitolato<br />

ad Antonino Costa (in corso proprio in<br />

questi giorni a <strong>La</strong>mezia), dove affronterà<br />

i pari età delle delegazioni <strong>di</strong><br />

Catanzaro, Cosenza e Gioia Tauro<br />

(l'anno scorso la stessa rappresentativa,<br />

guidata da Silvio Frascà, si aggiu<strong>di</strong>cò a<br />

Corigliano il titolo regionale).<br />

Il campionato <strong>di</strong> calcio a cinque serie D<br />

è stato vinto, al termine <strong>di</strong> un testa a<br />

testa fino all'ultima gara, dal Polistena,<br />

che ha preceduto con la classifica avulsa<br />

l'Asisport Taurianova (le due squadre<br />

erano infatti appaiate in testa al termine<br />

delle gare), mentre la stessa Asisport ha<br />

avuto la meglio nelle gare <strong>di</strong> play-off,<br />

superando prima il Fantastic Five<br />

Siderno e poi l'Epizephiri Locri, che a<br />

sua volta aveva battuto l'E<strong>di</strong>lferr<br />

Cittanova.<br />

Nel campionato amatoriale si è confermata<br />

<strong>di</strong> nuovo vincente l'Azzurra<br />

Amatori, che ha preceduto sul filo <strong>di</strong><br />

lana i Giovanotti Siderno; al terzo posto<br />

l'Amatori Mammola, che ha preceduto<br />

le due locresi Calcio Forense Locri,<br />

quarta, e l’Amatori Locri, quinta.<br />

Le speciali classifiche per il premio<br />

<strong>di</strong>sciplina sono state vinte dal<br />

Brancaleone per la categoria giovanissimi,<br />

dall'Agesidamo per la categoria<br />

allievi, dal Roccella per il calcio a cinque<br />

e dagli Amatori Benestare per la categoria<br />

amatori.<br />

TORNEO REGIONALE “ARRIVA L'ESTATE”<br />

Il presidente del Club Burraco <strong>di</strong> Catanzaro, Walter Viapiana, stupisce ancora.<br />

Centotrentadue giocatori per un totale <strong>di</strong> 35 tavoli si sono dati battaglia a colpi <strong>di</strong> pinelle.<br />

Alla fine il Torneo è stato <strong>di</strong>viso in quattro gironi A-B-C-D a seconda del punteggio conseguito<br />

nelle prime quattro smazzate. Nel girone A entra la coppia Maria Ruso-Antonella<br />

Bumbaca, nel girone B entra la coppia Letizia Morisani-Francesco Ruso. Dopo i due turni<br />

“Mitchell” per il girone A vince la coppia Federico-Barbucci- ASD. Reggio Calabria, la coppia<br />

Ruso-Bumbaca si classifica in nona posizione. Per il girone B vince la coppia Cristaudo-<br />

Famularo Asd. <strong>La</strong>mezia Terme. Al terzo posto la coppia Ruso-Morisani del nuovo gruppo<br />

sidernese Kampus.<br />

Nel girone C la coppia Romeo-Falvo Asd. <strong>La</strong> Pinella<br />

Nel gironeD la coppia Mancuso-Cascone Asd. Catanzaro.<br />

<strong>La</strong> competizione è stata <strong>di</strong>retta dall'arbitro regionale Walter Viapiana. Prossimo appuntamento<br />

per la terza tappa regionale il 1° luglio, presso l'Hotel Palace <strong>di</strong> Catanzaro Lido, organizzato<br />

dalla Asd. <strong>La</strong> Pineta, presieduta dall'avv. Michele Barbieri con la <strong>di</strong>rezione dell'animatrice<br />

Daniela Coltellacci.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 24


BASKET<br />

Per l’ Eutimo<br />

Locri è serie D<br />

Domenica 03 Giugno presso<br />

l’I.T.C. G. Marconi <strong>di</strong> Siderno si è<br />

giocato lo spareggio per la promozione<br />

in serie D tra l’Eutimo Locri e<br />

la Polisportiva Gioiosa. ll terzo pass per<br />

la Serie D lo conquista il Locri del<br />

Presidente Schirripa. I rosso-neri vincono<br />

il derby contro il Marina <strong>di</strong> Gioiosa e<br />

raggiungono la Skorpion e l’Aleandre<br />

nel campionato superiore.<br />

Sempre avanti nei parziali, <strong>di</strong>fesa a uomo<br />

tutto campo che ha costretto il Gioiosa a<br />

fare tanta fatica per trovare buone soluzioni<br />

in attacco.<br />

Nell'Eutimo, invece, alte le percentuali <strong>di</strong><br />

tiro e prove maiuscole dei giovanissimi<br />

Antonio Dattilo, Domenico Furfaro e<br />

Giulio Ruso.<br />

Vero artefice <strong>di</strong> questa meravigliosa<br />

cavalcata il coach Euprepio Padula che<br />

avvalendosi della collaborazione del pre-<br />

Porte aperte al Circolo Velico per<br />

fare un’uscita in barca a vela o in<br />

surf. L'obiettivo è quello <strong>di</strong> offrirere<br />

un ventaglio più ampio <strong>di</strong> possibili<br />

attività per <strong>di</strong>vertirsi al mare, non limitandosi<br />

al fare castelli <strong>di</strong> sabbia e a giocare<br />

a pallone sulla battigia. «L'ideale<br />

sarebbe - prosegue il Presidente del<br />

Circolo Velico, Carlo Colella - trasformare<br />

la città in un centro dove concentrare<br />

le attività nautiche, aperto tutto<br />

l'anno e de<strong>di</strong>cato ai giovanissimi. Per<br />

farlo, occorrono più attrezzature, più<br />

istruttori, e il Circolo Velico si è già trasformato<br />

in un sicuro punto <strong>di</strong> riferimento,<br />

in un quartier generale <strong>di</strong> iniziative<br />

in programma e che consentono<br />

un’organizzazione più agevole delle attività<br />

<strong>di</strong> formazione, sportive e <strong>di</strong> promozione<br />

turistica. In Francia e in<br />

Inghilterra il Club Nautico è un luogo<br />

dove si trovano una foresteria, un punto<br />

ristoro, aule per formare i giovani. È un<br />

luogo dove si può trascorrere l'intera<br />

giornata, incontrandosi con gli appassionati<br />

degli sport nautici, programmare<br />

settimane azzurre e pianificare regate<br />

veliche. I Club Nautici sono i punti <strong>di</strong><br />

maggiore aggregazione nelle città <strong>di</strong><br />

mare che caratterizzano le città e non<br />

viceversa».<br />

<strong>La</strong> vela o meglio la cultura marinara,<br />

oggi, è propagandata dal Ministero<br />

della Pubblica Istruzione in quanto, praticandola,<br />

si applicano tutti i principi<br />

paratore atletico Francesco Campiti, ha<br />

saputo, nelle ultime due stagioni, far crescere<br />

in modo esponenziale i giovani<br />

tutti nati nel ‘94-‘95-’96. Oltre il salto <strong>di</strong><br />

categoria, la compagine jonica è stata l’unica<br />

a battere la Skorpion, vincitrice del<br />

campionato.<br />

Eutimo Locri - Pol. Gioiosa 58 - 44<br />

(15-8/ 27-20 / 42-26)<br />

Eutimo: Riggio, Tropea, Cardo 4,<br />

Dattilo 13, Mazzone 21, Trichilo 5,<br />

Furfaro 6, Reitano 2, Co<strong>di</strong>spoti, Ruso 7.<br />

all. Padula<br />

Gioiosa: Bleve 4, Belcastro 11, Calautti,<br />

Ieraci 3, Peduzzi 4, Palermiti 9, Baggetta<br />

3, Epifania 1, Agostino 9, Romeo. all.<br />

Musitano<br />

Arbitri: Placanica <strong>di</strong> Roccella e Travia al.<br />

<strong>di</strong> Gioia Tauro<br />

L’<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Tutto pronto per la X e<strong>di</strong>zione<br />

dell’<br />

associazione Meet on the street, con la collaborazione dell’associazione Ymca, è lieta <strong>di</strong> presentare<br />

la decima e<strong>di</strong>zione dell’Ymcastreetball, che si svolgerà nei giorni 10-11-12 Agosto nello sto-<br />

rico campetto dell’Ymca.<br />

Domenica 10 Giugno:<br />

CIRCOLO VELICO REGGIO<br />

PORTE APERTE CON l'OPEN DAY.<br />

fisici e culturali appresi nella aule scolastiche.<br />

Quest'anno vi è una novità: il<br />

Circolo Velico Reggio mette a <strong>di</strong>sposizione<br />

un simulatore dove gli aspiranti<br />

velisti potranno provare l'ebbrezza del<br />

mare e del vento attraverso questo strumento<br />

rivoluzionario.<br />

Il Circolo Velico mette sul piatto il curriculum<br />

<strong>di</strong> progetti avviati da Primavela e<br />

dalla Federazione Italiana Vela dove il<br />

contatto con il mare è imme<strong>di</strong>ato e a<br />

Reggio il mare si può godere do<strong>di</strong>ci<br />

mesi l'anno.<br />

SIDERNO<br />

Ymcastreetball<br />

Tante le novità, che da ora in avanti saranno svelate dallo staff che organizza l’evento, le quali andranno<br />

a caratterizzare un torneo che negli ultimi anni ha riscosso un successo sempre crescente.<br />

Le novità che possono essere per il momento ufficializzate sono: 1) la partecipazione al ranking FIBA,<br />

attraverso il quale tutti i partecipanti all’Ymcastreetball saranno inseriti nel sito internet ufficiale FIBA<br />

con la possibilità <strong>di</strong> accrescere il proprio punteggio personale, qualora si dovesse partecipare anche ad<br />

altri tornei rientranti nel ranking; 2) la partecipazione all’evento Ymca World Challenge ha come<br />

obiettivo <strong>di</strong> raccontare la storia attraverso la mobilitazione <strong>di</strong> organizzazioni YMCA .<br />

Quest’anno l’Ymcastreeball promette spettacolo, parola che è ormai <strong>di</strong>ventata consuetu<strong>di</strong>ne, lo staff<br />

sta inoltre pianificando il tutto per poter offrire delle attività collaterali all’evento. Saranno invitatai<br />

anche “vecchi” e nuovi ospiti.<br />

Presto ulteriori novità!!<br />

Quest'anno il Panathlon International<br />

offre il Patrocinio per far crescere i giovani<br />

nel culto dell'eticità e della sana<br />

applicazione dei principi dello Sport.<br />

Il Circolo Velico con l' Open Day vuole<br />

far conoscere, con la promozione della<br />

Federazione Italiana Vela, ai genitori, ai<br />

giovani e agli educatori, i corsi <strong>di</strong> iniziazione<br />

per chi volesse trascorrere un’intera<br />

giornata a contatto con il mare e per<br />

chi volesse <strong>di</strong>venire agonista con l'ausilio<br />

<strong>di</strong> istruttori tecnici.<br />

XVII CORRINSIEME:<br />

Sabato 2 Giugno a Santa Caterina dello Jonio<br />

(CZ) si è svolta la XVII Corrinsieme. Un’e<strong>di</strong>zione<br />

che ha confermato l'accuretezza oganizzativa<br />

dello staff coor<strong>di</strong>nato dai due team manager,<br />

Mimmo Carone e Gino Caporale. Come ogni<br />

anno sono stati centinaia, da tutta Italia, gli amatori<br />

che hanno preso parte all'evento, permettendo<br />

<strong>di</strong> devolvere l'intero ricavato delle iscrizioni<br />

all'A.I.R.C. (Associazione Italiana per la Ricerca<br />

sul Cancro). Su un circuito <strong>di</strong> 2 km da percorrersi<br />

per cinque (gara maschile) e due (gara femminile)<br />

giri <strong>di</strong> una certa <strong>di</strong>fficoltà tecnica, per due salitelle<br />

che hanno lasciato il segno nella parte finale<br />

della corsa, si è assistito al maschile a una delle<br />

più belle gare <strong>di</strong> tutte le <strong>di</strong>ciassette e<strong>di</strong>zioni. Al<br />

maschile vittoria del keniano Erastus, seguito dai<br />

ruandesi Eric Sebahire e Silvan Rukundo. Primo<br />

italiano il carabiniere Denis Curzi, che ha preceduto<br />

Giovanni Ruggero della Forestale. Nella<br />

prova femminile duello Kenia vs. Ruanda, tra<br />

Prisilah Jepkorir e la ruandese Angeline<br />

Nyransabimana. L'ha spuntata la keniana in<br />

13'10''. Prima italiana, la calabrese Teresa <strong>La</strong>tella.<br />

Giovanni Certomà<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 25


DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 26


BIBLIOTECA MERIDIONALISTA<br />

E il Premio<br />

nazionale<br />

Mario <strong>La</strong> Cava?<br />

ANTONELLA ITALIANO<br />

Qualcuno lo ricorda camminare per strada,<br />

immerso nei pensieri, nelle sue lunghe<br />

passeggiate bovalinesi. Ricorda i<br />

tratti del volto, la sua <strong>di</strong>screzione, persino il<br />

suono della voce. O fare il bagno anche d’inverno,<br />

in quel mare che amava e che, la sera, dal<br />

suo terrazzo, si affacciava a guardare. Mario <strong>La</strong><br />

Cava era uno <strong>di</strong> noi, ma non era come noi. Lui<br />

era molto, molto <strong>di</strong> più. Questo non lo arricchì,<br />

mai. Arricchì, invece, la nostra terra, perché <strong>di</strong><br />

noi scrisse, in modo crudo e raffinato. E i suo<br />

libri ci consegnarono alla storia. E chi, se uno<br />

dei più gran<strong>di</strong> meri<strong>di</strong>onalisti del sud Italia,<br />

avrebbe potuto fare altrettanto con lo scrittore<br />

bovalinese? Fu la raffinata penna <strong>di</strong> Pasquino<br />

Crupi, nella sua accurata “Storia della letteratura<br />

calabrese”, a raccontarlo:<br />

“Vita proba <strong>di</strong> scrittore in<strong>di</strong>pendente ha condotto<br />

da sempre Mario <strong>La</strong> Cava [Bovalino 11<br />

settembre (Reggio Calabria) 1908] al quale la<br />

morte ha tolto la vocazione, alla parola il 17<br />

novembre del 1988 (…) . <strong>La</strong> Cava ha i pie<strong>di</strong> in<br />

Calabria, ma la testa è rivolta verso il romanzo<br />

europeo. <strong>La</strong> prolifica famiglia degli inetti sveviani<br />

e moraviani è pronta ad accogliere i suoi<br />

indecisi, irrisolti personaggi. Da qualunque<br />

parte la si giri, la narrativa lacaviana si tocca<br />

sempre con la letteratura nazionale, con la letteratura<br />

europea per quel suo procedere dalla<br />

sfera della realtà alla sfera della vita interiore,<br />

accordata finalmente anche ai personaggi<br />

umili”.<br />

E, con riferimento all’ultima opera lacaviana<br />

“Una stagiona a Siena”, una sorta <strong>di</strong> testamento<br />

letterario, il professore Crupi scrisse: “Mario<br />

<strong>La</strong> Cava racconta Siena, la vita universitaria,<br />

una gioventù stu<strong>di</strong>osa senza giovinezza, se stesso<br />

negli anni del consenso al fascismo, accorrente<br />

lieto verso la guerra, che viene, che verrà.<br />

Non si pensi all’autobiografia <strong>di</strong> un prepotente<br />

io in<strong>di</strong>viduale: così prepotente da essere sapientemente<br />

nascosto nella terza persona narrante.<br />

Siamo <strong>di</strong> fronte all’autobiografia collettiva <strong>di</strong><br />

una intera generazione <strong>di</strong> giovani ventenni (…).<br />

Tutti fallirono, tutti si videro costretti a ri<strong>di</strong>mensionare<br />

i loro sogni: persino quelli amorosi.<br />

Chi non fallisce, anzi chi sente <strong>di</strong> non essere fallito<br />

è Paolo. Al ritorno al paese, laureato in<br />

legge, contro la famiglia, che lo vuole avvocato,<br />

contra la vita, che urla la necessità del “particolare”,<br />

contro il fascismo, che prepara la guerra,<br />

decide <strong>di</strong> farsi scrittore. Scrittore né imperiale<br />

ESSENZIALE<br />

“E il mestiere <strong>di</strong> scrivere,<br />

assai più <strong>di</strong>fficile del<br />

mestiere <strong>di</strong> vivere, deve<br />

rassegnarsi a scrivere la<br />

sconfitta” Pasquino Crupi<br />

né puro, ma della vita concreta del popolo calabrese.<br />

Su questo impegno il romanzo <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava<br />

s’interrompe, attraversato da un brivido. Il brivido<br />

è che la parola, quando la società è in guerra<br />

con la cultura, non ce la fa a sposare una realtà<br />

maggiore.<br />

E il mestiere <strong>di</strong> scrivere, assai più <strong>di</strong>fficile del<br />

mestiere <strong>di</strong> vivere, deve rassegnarsi a scrivere la<br />

sconfitta”.<br />

Ed è una sconfitta, per Bovalino, che non sia<br />

L’APPUNTAMENTO<br />

In collaborazione con il Circolo Culturale “Conca Glauca” si terrà a<br />

Bovalino domenica 10 giugno ore 18.30 presso il Salone del circolo, la<br />

presentazione del libro “Come nasce uno scrittore”.<br />

Omaggio a Mario <strong>La</strong> Cava <strong>di</strong> Gianni Carteri, e<strong>di</strong>to da<br />

Città del Sole E<strong>di</strong>zioni.<br />

L'incontro sarà condotto dal presidente del Circolo<br />

Culturale “Conca Glauca” Francesco Ferraro e moderato<br />

dal critico letterario Bruno Chinè. Interverranno il sindaco<br />

<strong>di</strong> Bovalino Tommaso Mittiga, , il presidente del<br />

Sistema Bibliotecario Jonio-Tirreno Piero Leone, l'autore<br />

e l'e<strong>di</strong>tore Franco Arci<strong>di</strong>aco.<br />

Un omaggio sincero a Mario <strong>La</strong> Cava, quello che il critico<br />

letterario, autore <strong>di</strong> numerosi saggi sulla letteratura<br />

calabrese Gianni Carteri, de<strong>di</strong>ca al famoso autore <strong>di</strong><br />

Caratteri; una raccolta <strong>di</strong> scritti interessanti e in qualche<br />

caso ine<strong>di</strong>ti, come le lettere che attestano il bellissimo<br />

ed intenso rapporto intessuto con il pastore<br />

evangelico fiorentino Gino Roberto, che <strong>di</strong>ventano<br />

un prezioso contributo alla conoscenza del percorso<br />

umano e letterario <strong>di</strong> uno scrittore «che spese tutte le<br />

sue energie per decifrare le voci <strong>di</strong> dentro <strong>di</strong> un'umanità che stava<br />

<strong>di</strong>ventando scagliosa e irriverente, più incattivita», come scrive Carteri.<br />

Un viaggio alla scoperta del mondo interiore <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava, le amicizie<br />

oggi questo il punto <strong>di</strong> forza del paese. Un tentativo<br />

lo fece, a <strong>di</strong>re il vero, l’attuale amministrazione<br />

guidata dal sindaco Tommaso Mittiga.<br />

Solo un tentativo. E tale restò.<br />

<strong>La</strong> cronologia degli eventi dell’attuale<br />

Amministrazione Comunale<br />

1) Nella campagna elettorale per le elezioni<br />

amministrative 2010, la lista “insieme per ricostruire”<br />

(oggi al governo del paese) redasse un<br />

programma. Al punto 6, dal titolo “Pubblica<br />

istruzione e cultura” così scriveva: nell’ambito<br />

delle manifestazioni culturali <strong>di</strong> cui l’amministrazione<br />

dovrà rendersi promotrice, si<br />

colloca certamente l’istituzione <strong>di</strong> un Premio<br />

letterario nazionale intitolato a “Mario <strong>La</strong><br />

Cava” che proietterà il nostro paese in una<br />

<strong>di</strong>mensione culturale nazionale, positiva e<br />

costruttiva”.<br />

Al primo Consiglio comunale, datato 16<br />

aprile 2010, il premio fu istituito.<br />

Il presidente del consiglio (il<br />

sindaco Tommaso Mittiga)<br />

<strong>di</strong>chiarò che era inten<strong>di</strong>mentodell’amministrazione<br />

comunale istituire un<br />

premio letterario, con<br />

cadenza biennale, in<br />

ricordo del compianto<br />

illustre scrittore <strong>di</strong><br />

Bovalino Mario <strong>La</strong><br />

Cava; che la Giunta<br />

Comunale, sulla base<br />

<strong>di</strong> apposita manifestazione<br />

<strong>di</strong> volontà del<br />

consiglio, avrebbe provveduto<br />

poi <strong>di</strong> concerto ed in<br />

collaborazione con i gruppi<br />

<strong>di</strong> minoranza, a pre<strong>di</strong>sporre<br />

all’esame ed approvazione del consiglio.<br />

2) I consiglieri <strong>di</strong> opposizione (Tramontano,<br />

Zappavigna, Savica, Carpentieri) e il Consiglio<br />

deliberarono all’unanimità: “<strong>di</strong> manifestare la<br />

volontà <strong>di</strong> istituire il premio letterario “Mario la<br />

Cava”, con cadenza biennale, demandando alla<br />

Giunta Municipale la pre<strong>di</strong>sposizione del regolamento<br />

<strong>di</strong>sciplinante il premio medesimo, <strong>di</strong><br />

concerto ed in collaborazione con i gruppi <strong>di</strong><br />

minoranza; <strong>di</strong> dare atto che lo stesso regolamento<br />

una volta pre<strong>di</strong>sposto come sopra stabilito,<br />

sarà posto all’esame ed approvazione del consiglio<br />

comunale”.<br />

3) Nel bilancio preventivo del 2010<br />

furono stanziati tre mila euro per il<br />

premio<br />

4) L’8 febbraio 2011 la Giunta<br />

comunale deliberò per il premio<br />

20 mila euro, da finanziarsi con<br />

contributo a carico della Regione<br />

Calabria; e 5 mila euro da finanziarsi<br />

con fon<strong>di</strong> a carico del bilancio<br />

comunale.<br />

5) Il 26 maggio 2011, al<br />

presidente della<br />

Regione Calabria<br />

venne presentato il<br />

progetto e la richiesta<br />

<strong>di</strong> contributo.<br />

6) A luglio 2011, con<br />

i tagli effettuati alla<br />

cultura, la Giunta<br />

comunale stornò i<br />

fon<strong>di</strong> già stanziati, e<br />

destinati al premio.<br />

E del “Premio nazionale<br />

Mario <strong>La</strong> Cava”<br />

non si seppe più nulla.<br />

OMAGGIO A MARIO LA CAVA<br />

importanti, l'appren<strong>di</strong>stato culturale ed emotivo, gli incontri che segnarono<br />

in positivo la sua scelta <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare scrittore. Si approfon<strong>di</strong>scono<br />

aspetti meno conosciuti della sua produzione, come la favolistica o il<br />

volume Viaggio in Israele costituendo un prezioso percorso<br />

che restituisce la complessità <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava, uomo e<br />

scrittore, mettendolo a confronto con i gran<strong>di</strong> del suo<br />

tempo, in primis Sciascia, Vittorini, Montale, con i quali<br />

intrattenne fervi<strong>di</strong> <strong>di</strong>aloghi culturali. Come ricorda lo<br />

stesso Vincenzo Consoli, nella prefazione al volume:<br />

«Imprescin<strong>di</strong>bile scrittore, <strong>La</strong> Cava, straor<strong>di</strong>nario personaggio.<br />

E per me, fra quanti, incontrandoli sulla pagina e<br />

nella vita, mi hanno profondamente segnato».<br />

Giovanni Carteri è nato a Brancaleone e vive a Bovalino.<br />

Collabora al mensile “Stu<strong>di</strong> Cattolici”, <strong>di</strong>retto da Cesare<br />

Cavalleri, e al settimanale cattolico “Il nostro tempo”. Ha<br />

pubblicato, per la Rubbettino e<strong>di</strong>tore, i saggi: Corrado<br />

Alvaro e la Madonna <strong>di</strong> Polsi; Tra religiosità, mito e storia;<br />

il Dio nascosto. Viaggio nel cristianesimo <strong>di</strong> Corrado<br />

Alvaro e <strong>La</strong> lunga notte <strong>di</strong> Corrado Alvaro, testo per il<br />

quale nel 2006 ha ricevuto il Premio Anthurium d'argento -<br />

Sezione letteraria. Nel 1994 ha ricevuto il Premio “Cesare<br />

Pavese” per la critica letteraria, e il Premio “Amantea” per la saggistica.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 27


Parlando <strong>di</strong>...<br />

Cultura e società<br />

EDUCAZIONE<br />

AMBIENTALE ALLA<br />

SCUOLA DI MIRTO<br />

Nel plesso scolastico <strong>di</strong> Mirto le parole chiave <strong>di</strong><br />

quest'anno sono state Riduzione, Riutilizzo,<br />

Recupero e Riciclo.<br />

Le docenti Diano F., Filippone M., Giannini P. e<br />

Piscioneri A. hanno proposto agli alunni il progetto<br />

extracurriculare “Mondo Pulito”, coinvolgendo<br />

gli alunni <strong>di</strong> tutte le classi della scuola primaria,<br />

con lo scopo <strong>di</strong> promuovere comportamenti<br />

rispettosi nei confronti dell'ambiente, sensibilizzando<br />

gli alunni alla raccolta <strong>di</strong>fferenziata e<br />

all'impiego creativo dei materiali riciclati partendo<br />

da esperienze <strong>di</strong>rette. Gli alunni attraverso uno<br />

spettacolo musicale, hanno fatto capire al<br />

numeroso pubblico le quattro cose più importanti<br />

che ognuno <strong>di</strong> noi può fare per contribuire a<br />

risolvere il problema dei rifiuti e cioè ridurre, riutilizzare,<br />

recuperare e riciclare.<br />

E' proprio attraverso la rappresentazione lu<strong>di</strong>ca<br />

del progetto che è emerso che bisogna pensare al<br />

rifiuto come una risorsa e non come un problema.<br />

Con materiale riciclato sono stati realizzati tanti<br />

lavoretti ed è stato allestito un plastico della<br />

“scuola dei sogni “ che ha permesso ai bambini <strong>di</strong><br />

dare libero sfogo alla loro fantasia. Una scuola che<br />

renderebbe felice persino l'alunno più svogliato<br />

che sicuramente non farebbe più assenze e<br />

sarebbe più stimolato a stu<strong>di</strong>are. Dalla voce dei<br />

bambini è stato lanciato un SOS all'amministrazione<br />

comunale: “anche se non è possibile realizzare<br />

la scuola del nostro plastico almeno che faccia<br />

ristrutturare il nostro plesso e che porti nelle<br />

nostre aule un po' <strong>di</strong> colore”.<br />

Con idee davvero originali, hanno ricordato ai<br />

presenti che il rispetto dell'ambiente oltre ad<br />

essere un obbligo giuri<strong>di</strong>co è soprattutto un obbligo<br />

morale, rispettare il mondo circostante significa<br />

prolungare la possibilità <strong>di</strong> vivere meglio, <strong>di</strong><br />

mantenere e trasmettere veramente un mondo<br />

più pulito. Alla fine è stata colta l'occasione per<br />

festeggiare il <strong>di</strong>rigente scolastico dott. Callipari<br />

che finalmente dopo anni <strong>di</strong> intenso e proficuo<br />

lavoro sarà collocato in pensione. Le insegnanti<br />

ringraziano i collaboratori scolastici, i genitori per<br />

la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>mostrata, le colleghe che hanno<br />

collaborato e la maestra Catena per i meravigliosi<br />

costumi dei bambini.<br />

PRO-MOSCHETTA<br />

NICODEMO AGOSTINO, UN MAMMOLESE NEI LAGER NAZISTI<br />

Sabato 2 Giugno 2012, nella ricorrenza della Festa della Repubblica, in<br />

Piazza Italia, in memoria <strong>di</strong> Nicodemo Agostino, mammolese prigioniero<br />

e deportato nei lager nazisti nell’ultimo conflitto mon<strong>di</strong>ale,presenti i<br />

familiari, i figli, Carmelo, Mimmo e Pino, il prefetto <strong>di</strong> Reggio Calabria<br />

Piscitelli ha conferito la medaglia d’onore in sua memoria, un giusto<br />

riconoscimento per i sacrifici subiti durante i 20 mesi <strong>di</strong> prigionia.<br />

PASSEGGIANDO TRA STORIA E CULTURA<br />

Da Piazza Moschetta, suggestivo borgo e centro delle contrade a sud della città <strong>di</strong><br />

Locri, sabato 9 giugno, è partito il numeroso corteo <strong>di</strong> “Passeggiando tra storia e<br />

cultura”, manifestazione organizzata dall'Associazzione Pro Moschetta,<br />

Presidente Giovanni Capogreco. Le visite a “Colle della Mannella”, alla “Fortezza<br />

<strong>di</strong> Castellace” e al “Teatro Greco Romano” sono state arricchite dalla Dr.ssa<br />

Francesca Pizzi che ha affascinato le varie fasce d'età presenti con interessanti illustrazioni<br />

dei vari siti archeologici. Grazie alla lodevole collaborazione del musicista<br />

Pino Rubino e <strong>di</strong> alcuni suoi collaboratori, la passeggiata lunga 8 Km, è stata allietata<br />

dal suono <strong>di</strong> strumenti antichi che hanno elevato antiche e allietanti note<br />

durante tutto il tragitto, rendendolo ancor più magico il percorso.<br />

L'Associazione Pro Moschetta<br />

L’INTERVISTA<br />

a colloquio con Giuseppe Giofrè<br />

Devo tutto ai miei genitori<br />

Si sono sacrificati per me<br />

PASQUALE PATAMIA<br />

<strong>La</strong> vittoria, le sue emozioni, i sacrifici e la passione per il<br />

ballo. Giuseppe Giofrè, vincitore nella sezione danza dell’e<strong>di</strong>zione<br />

2012 <strong>di</strong> Amici, ha le idee chiarissime e grande<br />

maturità.<br />

«Ancora non ci credo». 19 anni, Giuseppe Giofré si è<br />

aggiu<strong>di</strong>cato Amici 11 nella categoria ballo e ancora non si<br />

capacita dell’esperienze vissuta e del risultato ottenuto.<br />

Gentile, genuino e spiritoso, è esattamente come te lo<br />

aspetti dopo averlo visto trasformarsi in questi mesi nell’oggetto<br />

del desiderio delle ragazzine <strong>di</strong> tutta Italia.<br />

Giuseppe ha concesso un intervista al nostro giornale e ci<br />

racconta la sua passione, nata da bambino e coltivata grazie<br />

alla madre. Lei ne ha compreso per prima il grande<br />

talento e, col padre, ha fatto <strong>di</strong> tutto pur <strong>di</strong> vedere realizzati<br />

i sogni del figlio. Hanno stretto i denti e creduto in lui.<br />

Giuseppe,ti piacerebbe un nome d’arte?<br />

<strong>La</strong> gente deve conoscere me medesimo come ballerino, e<br />

non mi piacerebbe un nome d’arte.<br />

Da quanto tempo balli?<br />

Ballo da quando ero piccolissimo, ma non ho una base<br />

classica:mio più grande rimorso.<br />

Che stile pratichi?<br />

Ballo il video dance,new style<br />

Ho ballato per 13 anni<br />

Modern Jazz. A 16 anni ho<br />

iniziato a praticare l’hip hop.<br />

Se ti proponessero <strong>di</strong> ballare<br />

per Britney Spears accetteresti?<br />

Assolutamente sì… Lei è il<br />

mio sogno.<br />

Pensi <strong>di</strong> dare altre sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

alla tua famiglia oltre a<br />

questa che hai gia dato?<br />

Spero con tutto il cuore <strong>di</strong><br />

sì,hanno fatto grossi sacrifici<br />

per me e lo meritano tanto.<br />

<strong>La</strong> prima telefonata dopo la<br />

vittoria, a chi?<br />

Non ricordo ,a miei no, perché<br />

erano con me alla trasmissione…<br />

forse a qualche amico<br />

Come sei arrivato ad Amici?<br />

Mamma chiamò per i<br />

IL NUOVO PROGETTO DEI TARANQUARTET<br />

"SONATA A CULURI" da il titolo a questo progetto maturato<br />

dopo un inteso lavoro e un'intensa ricerca <strong>di</strong> suoni e <strong>di</strong> arrangiamenti.<br />

Il lavoro e' strutturato da <strong>di</strong>eci brani,<br />

scritti e musicati dal gruppo con la presenza<br />

nel <strong>di</strong>sco della voce <strong>di</strong> Manuela<br />

Cricelli. I testi sono molto contemporanei,<br />

parlano della vita attuale , del<br />

ballo , dell'amore e della passione che<br />

ci appartiene e del nostro grande sud<br />

pieno <strong>di</strong> sfaccettature e ricco <strong>di</strong> cose<br />

positive che ognuno <strong>di</strong> noi dovrebbe<br />

sottolineare ed elogiare.<br />

“SONATA A CULURI” è una suonata<br />

colorata. <strong>La</strong> nostra ricerca <strong>di</strong><br />

suoni e <strong>di</strong> ritmi non si ferma solo alla<br />

Calabria, ma si estende a tutti i suoni<br />

ritmati del sud. Infatti il tempo <strong>di</strong> questo<br />

brano è una tammurriata molto<br />

coinvolgente e solare.<br />

I Taranquartet si formano nel 2009, sotto stimolo della grande<br />

esplosione della musica popolare in Calabria, in modo particola-<br />

re sulla fascia jonica.<br />

Il gruppo è formato da Giorgio Seminara, voce e tamburi a cornice;<br />

Simone Zenone, fisarmonica; Logozzo Michael, chitarra<br />

battente e lira; Giò Fratea Dinami,<br />

basso elettrico; Antonio Occhiato <strong>di</strong><br />

Rosarno, chitarra classica.<br />

Le registrazioni del <strong>di</strong>sco sono state<br />

effettuate al PFL Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Reggio<br />

Calabria da Fortunato Serrano'.<br />

Il cd è prodotto da Natale Centofanti<br />

per Dialetnica Produzioni Musicali<br />

<strong>di</strong>sponibile dal 9 maggio in confezione<br />

cartonata <strong>di</strong>gipack e on line per i<br />

download a pagamento nelle principali<br />

piattaforme <strong>di</strong>gitali nei prossimi<br />

giorni.<br />

Il gruppo non si stancherà mai <strong>di</strong> ringraziare<br />

tutte le persone che hanno<br />

creduto in questo progetto, la ballerina<br />

del gruppo <strong>di</strong>ana, il fan-club e l’agenzia Domenico<br />

Carpentieri management.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 28


GERACE “SUONI DI PRIMAVERA<br />

Conclusa con grande successo a Gerace presso la splen<strong>di</strong>da Chiesa del Complesso Monumentale <strong>di</strong> San<br />

Francesco la manifestazione “Suoni <strong>di</strong> Primavera” che ha visto protagonista l’ensemble strumentale composto<br />

dai giovani allievi della Scuola Me<strong>di</strong>a Statale “D.Scoleri” dell'Istituto Comprensivo <strong>di</strong> Gerace. <strong>La</strong><br />

Scuola è in grado <strong>di</strong> offrire ai ragazzi che scelgono <strong>di</strong> frequentare il corso musicale, gratuitamente e per<br />

tre anni, un percorso musicale in piena regola durante il quale potranno verificare le proprie attitu<strong>di</strong>ni e i<br />

propri interessi verso questa <strong>di</strong>sciplina.<br />

provini,mamma me li fece fare tutti.E’ lei la mia talent scout.<br />

Devo a lei la vittoria <strong>di</strong> Amici<br />

Hai 18 anni e ci sei cresciuto con Amici <strong>di</strong> Maria De<br />

Filippi…<br />

Sono molto cresciuto nella scuola <strong>di</strong> Amici,come persona<br />

e come<br />

artista..Amici mi ha<br />

dato tanto.<br />

Il tuo rapporto con<br />

Maria De Filippi?<br />

Maria è stata come<br />

una mamma la dentro,lei<br />

è una donna<br />

magnifica.Adesso<br />

stento a crederci che<br />

io l’abbia conosciuto<br />

veramente e con la<br />

quale ho trascorso 4<br />

mesi.<br />

Ti aspettavi <strong>di</strong> vincere?<br />

Non mi aspettavo<br />

,ma ci sognavo tanto.<br />

Com’è stato ballare<br />

all’Arena <strong>di</strong> Verona?<br />

Bellissima esperienza<br />

questa:è stata un’emozione<br />

gran<strong>di</strong>ssima<br />

potersi esibire in questo<br />

splen<strong>di</strong>do teatro a cielo<br />

aperto<br />

Come ti ve<strong>di</strong> in futuro?<br />

Vorrei fare il ballerino in tv con qualche artista <strong>di</strong> caratura<br />

intenazionale.Per fare questo ho la consapevolezza che<br />

molto devo ancora stu<strong>di</strong>are e che mi sento,per ora ,solo<br />

all’inizio.<br />

UN LIBRO,<br />

UNA SPERANZA<br />

L’esempio da tramandare<br />

delle quarti classi<br />

della Pascoli <strong>di</strong> Siderno<br />

Martedì, 29 Maggio presso la sala<br />

consiliare del Comune <strong>di</strong> Siderno è<br />

stato presentato il libro “Navigando<br />

con la fantasia…”, una raccolta <strong>di</strong> storie<br />

ideate dagli alunni delle quarte classi della<br />

scuola elementare “G. Pascoli” <strong>di</strong> Siderno.<br />

Cinquantanove racconti <strong>di</strong> cui ha parlato<br />

con immensa gioia il <strong>di</strong>rigente scolastico<br />

Giuseppe Callipari che ha così chiuso in bellezza<br />

la sua lunga carriera <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore <strong>di</strong><br />

una scuola che sotto la sua gestione ha dato<br />

l’ennesima conferma <strong>di</strong> esserci. Il libro è una<br />

cretaura che sarà certemente da esempio,<br />

Cosa vorresti <strong>di</strong>re a tutti i tuoi fans e a tutti i ragazzi della<br />

tua età <strong>di</strong> Gioia Tauro?<br />

Di credere sempre in qualcosa anche d’impossibile,perché<br />

quello che pensavo fosse impossibile è <strong>di</strong>ventato possibile.<br />

Quali sono state le più belle parole che hai sentito dopo la<br />

vittoria?<br />

“Ti voglio bene”, detto<br />

dalla mia mamma con gli<br />

occhi pieni <strong>di</strong> lacrime. Mi<br />

ha commosso. E il messaggio<br />

<strong>di</strong> mio fratello, che ha<br />

compiuto 18 anni e mi ha<br />

scritto che la vittoria ad<br />

Amici è il più bel regalo che<br />

potessi fargli.<br />

Che cosa farai con il premio?<br />

Vorrei tornare a stu<strong>di</strong>are a<br />

Los Angeles: lì ci sono i<br />

migliori coreografi del<br />

mondo. Intanto, ho fatto un<br />

regalo ai miei genitori: una<br />

crociera. Non sono mai<br />

andati da nessuna parte per<br />

mantenere me e i miei fratelli.<br />

Per Giuseppe,che ha fatto<br />

brillare il nome <strong>di</strong> Gioia<br />

Tauro, sono tante le emozioni,<br />

e tanti anche i progetti<br />

e le speranze per una carriera<br />

che sogna dopo l’esperienza<br />

<strong>di</strong> Amici: “Non mi riconosco più. Se guardo in<strong>di</strong>etro,<br />

sono un’altra persona; sono cresciuto qui dentro e questo mi<br />

ha dato il coraggio <strong>di</strong> sperare che possa esserci qualcosa per<br />

me fuori. Lo spero tanto”. In bocca al lupo ,Giuseppe!!<br />

un punto fermo, per chi crede totalmente<br />

nella formazione. Ora non si può tornare<br />

in<strong>di</strong>etro. Meastre e alunni hanno un chiaro<br />

punto <strong>di</strong> rifermento da cui partire e dea<br />

imporre alle famiglie, anche a quelle un po’<br />

lunatiche. Questa iniziativa ha permesso ai<br />

bambini <strong>di</strong> esprimere liberamente la loro<br />

immaginazione. I protagonisti dei racconti<br />

infatti sono streghe, fate, orchi e principesse,<br />

non mancano nemmeno draghi e folletti.<br />

Tutti quei personaggi tipici delle favole e<br />

che ben rappresentano l’eterna rivalità tra il<br />

bene ed il male.<br />

Ogni bambino si è identificato nell’eroe del<br />

proprio racconto e ha descritto come avrebbe<br />

voluto aiutare e salvare chi aveva bisogno<br />

del suo aiuto. I piccoli scrittori emergenti<br />

sono stati <strong>di</strong>retti dalle maestre (missionarie)<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Alunni in scena con<br />

“Terra <strong>di</strong> emigranti e<br />

d'immigrati”<br />

Gli alunni delle classi IIB, IIIA, IIIB e IIIC della<br />

scuola primaria del plesso “M.Bello” Primo<br />

Circolo <strong>di</strong> Siderno, venerdì 1 giugno nell' au<strong>di</strong>torium<br />

dell'Istituto Tecnico “G.Marconi” hanno<br />

rappresentato “Terra <strong>di</strong> emigranti e d'immigrati”<br />

comme<strong>di</strong>a in due atti <strong>di</strong> Tecla Giannini. <strong>La</strong><br />

colonna sonora ine<strong>di</strong>ta è stata composta dal<br />

prof. Antonello Pedullà. Il progetto<br />

“Teatriamo” nasce dall'esperienza positiva degli<br />

anni precedenti che ha visto gli alunni impegnati<br />

e coinvolti in un percorso gioioso e creativo <strong>di</strong><br />

esplorazione delle potenzialità del linguaggio<br />

teatrale , protagonisti e vincitori per ben due<br />

anni al Festival Internazionale “Teatro Scuola “<br />

<strong>di</strong> Altomonte. Viva sod<strong>di</strong>sfazione del Dirigente<br />

scolastico Giuseppe Callipari che si è complimentato<br />

con gli alunni, con i docenti con le famiglie<br />

che hanno contribuito molto alla riuscita <strong>di</strong><br />

questa avventura.<br />

Maria Giu<strong>di</strong>tta Lombardo, Enza Mittiga,<br />

Maria Antonietta Ursino, Marvy Vigliarolo<br />

che si sono impegnate affinché la scuola<br />

<strong>di</strong>venti uno strumento <strong>di</strong> crescita per le<br />

nuove generazioni. <strong>La</strong> passione e la professionalità<br />

<strong>di</strong> queste docenti ha permesso <strong>di</strong><br />

realizzare un progetto <strong>di</strong> notevole spessore<br />

che arricchisce il nostro tessuto socio-culturale<br />

e che, soprattutto, è un investimento<br />

per il futuro della nostra terra. Il messaggio<br />

che si vuole far passare con questo libro è<br />

che l’immaginazione può far crescere i<br />

nostri giovani. le loro idee, e può contribuire<br />

a <strong>di</strong>ffondere la convinzione che volere è<br />

potere.È stato importante anche riuscire a<br />

coinvolgere i genitori nel progetto. <strong>La</strong> scuola<br />

e la famiglia non devono essere due<br />

mon<strong>di</strong> paralleli, ma è necessario che si uniscano<br />

e lavoriano sinergicamente per creare<br />

un terreno fertile per le nuove generazioni.<br />

Per quanti fossero interessati, il libro è in<br />

ven<strong>di</strong>ta presso la libreria Mondadori –<br />

“C.C. <strong>La</strong> Gru”e presso la libreria Gentile a<br />

Siderno, i fon<strong>di</strong> raccolti andranno in beneficenza.<br />

(S.P.)<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 29


Parlando<br />

<strong>di</strong><br />

Cinema<br />

OROSCOPO<br />

ARIETE<br />

dal 21 marzo<br />

al 20 aprile<br />

Ora che la stagione è decisamente<br />

propizia, approfittatene<br />

per inforcare motocicletta,<br />

o bicicletta, per qualche<br />

rapida e <strong>di</strong>vertente escursione<br />

nei <strong>di</strong>ntorni.<br />

TORO<br />

dal 21 aprile<br />

al 20 maggio<br />

Arrivate al mese <strong>di</strong><br />

Giugno in uno stato <strong>di</strong><br />

grazia. Ripartite con<br />

nuove attività sportive e<br />

<strong>di</strong>namiche che al tempo<br />

stesso vi <strong>di</strong>vertano.<br />

GEMELLI<br />

dal 21 maggio<br />

al 21 giugno<br />

Camminare a passo veloce<br />

per una buona mezz'ora al<br />

giorno vi aiuterà a smaltire<br />

quei due chiletti <strong>di</strong> troppo<br />

accumulati durante l'inverno.<br />

CANCRO<br />

dal 22 giugno<br />

al 22 luglio<br />

<strong>La</strong> Luna piena <strong>di</strong> inizio settimana<br />

non concederà nulla<br />

alla pigrizia: se vi sforzerete<br />

<strong>di</strong> muovervi; vi accorgerete<br />

che anche il tono dell'umore<br />

si farà via via più tonico.<br />

LEONE<br />

dal 23 luglio<br />

al 23 agosto<br />

<strong>La</strong> Luna in Sagittario ispirerà<br />

stampe esotiche con colori<br />

vivaci, che risveglieranno l'amore<br />

per i viaggi e per la vita<br />

avventurosa.<br />

VERGINE<br />

dal 24 agosto<br />

al 22 settembre<br />

Per un aspetto scoppiettante<br />

<strong>di</strong> salute, potreste decidervi a<br />

de<strong>di</strong>care del tempo a un'attività<br />

fisica, che stimoli la tonicità<br />

degli arti inferiori.<br />

BILANCIA<br />

dal 23 settembre<br />

al 22 ottobre<br />

Gambe e braccia dovranno<br />

essere toniche: se non potete<br />

contare sui benefici <strong>di</strong> un<br />

inverno <strong>di</strong> allenamenti, de<strong>di</strong>catevi<br />

ad esercizi all'aria<br />

aperta.<br />

CINEMA NUOVO<br />

Siderno, info: 0964/ 342776<br />

Operazione vacanze/<br />

18.00 - 20.00 - 22.00<br />

CINEMA GOLDEN<br />

Roccella J, info: 333/ 7672151<br />

nessun film in programmazione<br />

CINEMA VITTORIA<br />

Locri, info: 339/7153696<br />

American Pie, ancora insieme/<br />

18.00 - 20.00 - 22.00<br />

CINEMA GARIBALDI<br />

Polistena, info: 0966/ 932622<br />

Men in black 3/<br />

16.30 - 19.30 - 22.00<br />

SCORPIONE<br />

dal 23 ottobre<br />

al 22 novembre<br />

Il look della settimana dovrà<br />

essere carico <strong>di</strong> forza e intraprendenza,<br />

ma anche <strong>di</strong> una<br />

tranquilla sicurezza. Adottate<br />

colori decisi e naturali.<br />

CINEMA POLITEAMA<br />

Gioia T., info: 0966/ 51498<br />

Men in black 3/<br />

18.00 - 21.00<br />

CINEMA ODEON<br />

Reggio C., info: 0965/ 898168<br />

Molto forte, incre<strong>di</strong>bilmente vicino/<br />

17.30 - 19.45 - 22.00<br />

CINEMA AURORA<br />

Reggio C., info: 0965/ 45373<br />

Marylin/<br />

18.10 - 20.20 - 22.30<br />

NUOVA PERGOLA<br />

Reggio C., info: 0965/ 21515<br />

Killer elite/<br />

...è il punto <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> chi<br />

lotta per il Sud. Se ami il<br />

Sud unisciti a noi.<br />

Sorge il sospetto che, dopo aver fatto<br />

l'Italia con il furto e il sangue, bisognava<br />

giustificare il modo. <strong>La</strong> "scienza" lombrosiana<br />

(nata da un soggiorno del suo fondatore<br />

<strong>di</strong> soli tre mesi in Calabria: un genio da<br />

far impalli<strong>di</strong>re Darwin) avrebbe portato<br />

alle attese conclusioni. Così, appresi <strong>di</strong><br />

appartenere a una "razza maledetta"; e<br />

seppi che era <strong>di</strong>mostrata, con «i fatti», l'inferiorità<br />

«razziale, fisica e psicologica,<br />

sociale e morale degl'italiani<br />

delMezzogiorno, rispetto agli italiani del<br />

Settentrione». Facevo veramente schifo e<br />

mi era toccato scoprirlo da solo: era meglio<br />

quando, con i sol<strong>di</strong> <strong>di</strong> tutti, aprivano scuole<br />

solo al Nord (l'ha fatto qualcun altro, prima<br />

dell'apparente ministro dell'Istruzione<br />

Mariastella Gelmini), perché, se i terroni<br />

imparano a leggere, possono farsi del male.<br />

Che ne sapevo io, <strong>di</strong> essere, in quanto meri<strong>di</strong>onale,<br />

parte <strong>di</strong> una sottospecie <strong>di</strong> «degenerati,<br />

barbari, degradati, ritardati»? E, in<br />

trasferta all'estero, per emigrazione (e che<br />

altro, se del Sud?), solo «delinquenti»?<br />

Persino in presenza <strong>di</strong> genio, trattasi <strong>di</strong><br />

«genialità malata o infeconda» (Pasquale<br />

Rossi). E un'intera regione, la Calabria,<br />

riassunto <strong>di</strong> tutto il Sud, poteva essere in<strong>di</strong>cata<br />

come «luogo <strong>di</strong> epilettici-degenerati,<br />

<strong>di</strong> popolazioni superstiziose, tendenzialmente,<br />

per caratteri razziali e temperamento<br />

etnico, criminali». Come vi sentireste,<br />

voi, voi euganei, valdostani o brianzoli,<br />

o anche solo marchigiani, persino soltanto<br />

molisani, se scopriste una cosa del genere<br />

non prima, ma dopo aver sposato una calabrese<br />

(ignari <strong>di</strong> in<strong>di</strong>zi rivelatori, quali «la<br />

fronte declive e il <strong>di</strong>ametro biman<strong>di</strong>bolare<br />

accentuato»)? Mettermi in casa una della<br />

regione «più o<strong>di</strong>ata d'Italia»! E la poveretta<br />

<strong>di</strong> mia moglie mi avrebbe evitato, se<br />

avesse conosciuto lo "stu<strong>di</strong>o" che "certificava"<br />

("scientificamente", e si capisce) l'ozio,<br />

l'indolenza, l'apatia, l'acci<strong>di</strong>a dei pugliesi?<br />

Per una parte non breve della mia vita, mi<br />

sono aggirato per questo paese, inconsapevole<br />

della classificazione craniologica,<br />

secondo la quale le teste dolicocefale del<br />

Sud erano chiaro in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> inferiorità,<br />

rispetto alle capocce brachicefale che testimoniavano<br />

la superiorità dei settentrionali.<br />

Di Borghe-zio, avete presente? O Renzo<br />

Bossi (tutto papà suo), l'intellettuale che<br />

riesce a <strong>di</strong>plomarsi in appena quattro tentativi;<br />

dopo <strong>di</strong> che, per frenare la fuga dei<br />

cervelli dall'Italia il Nord l'ha incaricato <strong>di</strong><br />

"vigilare" sul sistema fieristico lombardo. I<br />

meri<strong>di</strong>onali, per Massimo D'Azeglio,<br />

erano «carne che puzzava» (la storia tace<br />

sul suo alito).<br />

SAGITTARIO<br />

dal 23 novembre<br />

al 21 <strong>di</strong>cembre<br />

Fantasiosi e intraprendenti,<br />

questa settimana è il<br />

momento giusto per<br />

lasciarvi andare. <strong>La</strong>sciatevi<br />

travolgere dalla trasgressione.<br />

alle 19.00 - 21.00 - 23,00<br />

fino al 12 giugno<br />

MULTISALA LUMIERE<br />

Reggio C., info: 0965/ 51036<br />

Sala De Curtis<br />

<strong>La</strong> carica dei 101/ (animazione)<br />

in <strong>di</strong>gitale 2D alle 17.30<br />

Project X, una festa che spacca/<br />

alle 19.00 - 21.00 - 23.00<br />

Sala Sor<strong>di</strong><br />

Lorax, il guar<strong>di</strong>ano della foresta/ (animazione)<br />

alle 17.45 in <strong>di</strong>gitale 2D senza occhiali<br />

<strong>La</strong> carica dei 101/ (animazione)<br />

alle 19.15 in <strong>di</strong>gitale 2D senza occhiali<br />

<strong>La</strong> verità dell’Iride<br />

<strong>di</strong> Benjamin Bowson<br />

CAPRICORNO<br />

dal 22 <strong>di</strong>cmbre<br />

al 20 gennaio<br />

<strong>La</strong> Luna sagittariana sarà<br />

un inno alla libertà <strong>di</strong><br />

movimento, con una spiccata<br />

pre<strong>di</strong>lezione per capi<br />

originali.<br />

Men in black 3/<br />

alle 19.45 in <strong>di</strong>gitale 2D<br />

e alle 22.00 in 3D<br />

Sala De Sica<br />

Viaggio in para<strong>di</strong>so/<br />

19.00 - 21.00 - 23.00<br />

ingresso unico euro 6,50<br />

Sala Mastroianni<br />

Dark shadow/<br />

18.30 - 20.30<br />

Avengers, i ven<strong>di</strong>catori/<br />

alle 22,30<br />

ingresso unico euro 6,50<br />

(tutti gli spettacoli al Multisala Lumiere<br />

saranno fino al 12 giugno)<br />

L’Emilia in barca<br />

l’Italia in parata<br />

ACQUARIO<br />

dal 21 gennaio<br />

al 19 febbraio<br />

Animate dall'abituale spirito<br />

<strong>di</strong>namico e socievole,<br />

potrete trarre qualche<br />

spunto dalle creazioni <strong>di</strong><br />

giovani stilisti.<br />

AL<br />

CINEMA<br />

Lombroso e i Meri<strong>di</strong>onali,<br />

la “razza maledetta”<br />

All'alba del 4 gennaio 1871, nel suo laboratorio all'Università <strong>di</strong> Pavia, dopo aver<br />

scoperchiato il cranio del Brigante Villella, Lombroso asserisce <strong>di</strong> vedere la “fossetta<br />

occipitale me<strong>di</strong>ana”. <strong>La</strong> chiave <strong>di</strong> volta <strong>di</strong> ogni devianza, su cui Lombroso intendeva<br />

fissare “scientificamente” i caratteri del cosiddetto «tipo criminale, pazzo, mattoide<br />

e geniale». Fu così che, in maniera del tutto arbitraria dal punto <strong>di</strong> vista scientifico,<br />

Lombroso fece <strong>di</strong> Giuseppe Villella il simbolo della sua folle teoria sulle “fossette<br />

occipitali”. Il simbolo <strong>di</strong> tutta la delinquenza calabrese e meri<strong>di</strong>onale, contribuendo<br />

alla creazione <strong>di</strong> preconcetti razzisti».<br />

In Emilia si sta sulle onde, nel vero<br />

senso della parola. Fra le altre conseguenze<br />

terribili dello sciame sismico che<br />

colpisce la regione c'è anche un <strong>di</strong>sturbo<br />

che provoca nausea, vomito,<br />

per<strong>di</strong>ta dell'equilibrio,<br />

dolori addominali. Una<br />

sorta <strong>di</strong> mal <strong>di</strong> mare causato<br />

dalle oltre cinquanta scosse<br />

giornaliere. L'Emilia beccheggia<br />

come fosse un<br />

enorme vascello in balia dei<br />

marosi. Nel frattempo<br />

l'Italia <strong>di</strong> Nonno Giorgio va<br />

in parata, a festeggiare il 2 giugno, <strong>di</strong>mentica del dramma vissuto da centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong><br />

persone. E non ci sarebbe stato nulla <strong>di</strong> male se si fosse detto che la festa era come un matrimonio<br />

ormai fissato con gli inviti spe<strong>di</strong>ti e le bomboniere comprate, che lo si sarebbe celebrato<br />

senza gioia. No, non ci sarebbe stato nulla <strong>di</strong> male a celebrare se per tutti gli anni del suo<br />

mandato Nonno Giorgio avesse svolto il suo ruolo senza caricarlo <strong>di</strong> un affetto degno del<br />

miglior padre <strong>di</strong> famiglia, senza cingerlo <strong>di</strong> consigli, carezze e lacrime. Fare festa non sarebbe<br />

stato male perché la crisi economica ormai ci sta per inghiottire, a Brin<strong>di</strong>si una ragazza è stata<br />

<strong>di</strong>laniata da una bomba e già non se ne parla più. Si, ridere in faccia ai camerieri delle banche<br />

che stanno al governo non sarebbe stato poi così male. Mostrare i muscoli del nostro potente<br />

esercito al mondo e soprattutto all'In<strong>di</strong>a affinché rimandasse in Italia i nostri marò svenduti<br />

come pesci da una compagnia <strong>di</strong> navigazione avrebbe potuto essere anche utile. Festeggiare<br />

una democrazia che ha prodotto milioni <strong>di</strong> emigrati, migliaia <strong>di</strong> morti e centinaia <strong>di</strong> stragi<br />

impunite sarebbe stato opportuno. Far sfilare i nostri politici, gli impren<strong>di</strong>tori, i giornalisti..<br />

persino i calciatori che ci ritroviamo sarebbe stato bello. Si la parata del 2 giugno sarebbe stata<br />

un evento veramente eccezionale se solo ci fosse stato qualcosa da festeggiare.<br />

PESCI<br />

dal 20 febbraio<br />

al 20 marzo<br />

Se vi sentite sotto tiro, seriamente<br />

tentate <strong>di</strong> trasformarvi<br />

in un'alga, cercate almeno <strong>di</strong><br />

farlo con stile ricordatevi che<br />

il verde non dona a tutte.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 30


Blob of the week<br />

Anche a<br />

Lourdes si<br />

legge<br />

“<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>”<br />

Sasà e le sue veline<br />

“<strong>La</strong> Cena dei Campioni”<br />

Il centauro delle sbarre <strong>di</strong> Siderno<br />

Tantissimi auguri alla<br />

nostra bellissima<br />

principessa. <strong>La</strong> tua famiglia<br />

Dimarti e<br />

Nicita.<br />

Anche la<br />

Scuola<br />

Calcio "Sasà<br />

Minnici" <strong>di</strong><br />

Casignana al<br />

Raduno<br />

Juventus <strong>di</strong><br />

Gallico.<br />

Le giovanni promesse <strong>di</strong> Cittanova<br />

in visita alla <strong>Riviera</strong><br />

Il bell'Antonio in 500<br />

Ilario, Simona e Annalisa<br />

“Calabria Ora” al completo<br />

CERIMONIA DEGLI ADDII <strong>di</strong> Domenico Zappone<br />

Ricordo <strong>di</strong> Marianna Procopio<br />

E' morta a Bovalino Marianna Procopio, madre dello scrittore Mario<br />

<strong>La</strong> Cava e scrittrice anch'essa. Fu una scrittrice - inten<strong>di</strong>amoci - del<br />

tutto occasionale e senza velleità, una che scriveva per<br />

sé, quando le capitava, per fermare un ricordo o un<br />

pensiero, o, meglio ancora, per meglio ricordare dopo,<br />

nei giorni che sarebbero venuti, circostanze ed eventi<br />

altrimenti destinati all'oblio, come spesso capita.<br />

Marianna Procopio non aveva stu<strong>di</strong>ato che fino alla<br />

terza elementare.<br />

Aveva sposato un insegnante e aveva avuto un solo<br />

figlio, Mario.<br />

Aveva trascorso i suoi giorni lavorando, s'era allontanata<br />

da Bovalino rare volte per recarsi a Reggio, a<br />

Messina, a Napoli, a Roma.<br />

Poi, nel 1936, perse la madre, e fu allora che prese a scrivere<br />

per dare sfogo al dolore. Buttava su poveri pezzi <strong>di</strong><br />

carta le sue righe che poi il figlio le sottraeva ricopiandole, ma la sua<br />

scrittura era imme<strong>di</strong>ata, senza vezzi, senza orpelli, con locuzioni<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

Mangiamo, beviamo<br />

e ce ne freghiamo<br />

i tre jolly del McDonald's<br />

Un affettuoso pensiero a tutto lo splen<strong>di</strong>do<br />

staff della "Calura Disco Winter" <strong>di</strong><br />

Roccella. Grazie per le frizzanti serate trascorse<br />

insieme!!! <strong>La</strong> vostra Cinzia.<br />

<strong>di</strong>alettali, con errori, e, tuttavia, con tanta imme<strong>di</strong>ata<br />

freschezza da incantare a prima vista.<br />

Dapprima “Letteratura”, poi il “Selvaggio”, poi “Il<br />

Ponte” nel suo numero de<strong>di</strong>cato alla Calabria<br />

furono lieti <strong>di</strong> stampare quelle strane memorie.<br />

Infine, nel '62, l'e<strong>di</strong>tore Rebellato raccolse in una<br />

sua collana gli scritti <strong>di</strong> Marianna Procopio in un volume dal titolo<br />

“Diario ed altri scritti”, e così la mamma <strong>di</strong> <strong>La</strong> Cava entrò nel mondo<br />

delle lettere in forma ufficiale e, per <strong>di</strong> più, con le carte in<br />

regola. Il “Diario” va dall'agosto 1936 al giugno dell'anno<br />

seguente; successivamente altre cose accaddero nella vita<br />

<strong>di</strong> Marianna Procopio, così la penna le cadde <strong>di</strong> mano e la<br />

vena s'inaridì. Resta comunque questo volume come un'opera<br />

a se stante, lontana da ogni scuola e da ogni incasellamento<br />

letterario, anche se, a ben vedere, tra il “Diario”<br />

e certi libri del figlio, specie i “Caratteri”, corre un sottile<br />

rapporto, una medesima carica gnomica e tuttavia poetica,<br />

ma altresì la medesima forza e la medesima acre linfa.<br />

Era vecchia, Marianna Procopio, nella sua grande casa, ed<br />

era malata. “Non ho più testa” furono le ultime parole che<br />

u<strong>di</strong>mmo nell'ottobre scorso, e andava da una stanza all'altra,<br />

minuta, cerea; una frase lapidaria e sibillina, un'ultima<br />

perla del suo prezioso monile segreto.<br />

DOMENICA 10 GIUGNO 2012 LA RIVIERA 31

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