NELLO SPECCHIO DEL PASSATO - biblioteca galilei trieste
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svalorizzando simultaneamente persone e luoghi, in modo tale che la<br />
sopravvivenza è divenuta impossibile al di fuori dell'economia<br />
monetaria. Più persone sono oggi miserabili e impotenti che mai in<br />
passato. Inoltre, i privilegi accessibili solo grazie a un reddito elevato<br />
consistono sempre più nella possibilità di fuga dal disvalore che tocca le<br />
vite di tutti.<br />
L'ideologia del progresso economico getta un'ombra di disvalore<br />
su quasi tutte le attività culturalmente formate al di fuori del flusso del<br />
denaro. Le credenze nelle norme igieniche tradizionali degli immigranti<br />
che arrivano a Città del Messico vengono svalorizzate molto prima che<br />
sia possibile fornire loro gabinetti efficienti. La gente viene costretta ad<br />
assumere una nuova topologia mentale in cui i luoghi adatti alla<br />
defecazione sono scarsi, mentre le risorse necessarie a creare tali luoghi<br />
sono molto al di là della disponibilità della nuova economia in cui si<br />
trova inserita.<br />
L'ideologia della produzione e del consumo, governata dalla<br />
condizione implicita della scarsità 'naturale', si radica nella loro mente<br />
ben prima che la realtà in cui vivono possa offrire loro lavori pagati o<br />
denaro. Autodegrado, autosvalorizzazione, autorifiuto sono diversi nomi<br />
per questa creazione delle condizioni sociali necessarie alla legittima<br />
crescita di un'economia monetaria.<br />
E' qui che entra in gioco Joshiro Tamanoy. Egli ha non solo<br />
tradotto, ma insegnato Karl Polanyi. Ha raccolto la distinzione, che<br />
risale a Polanyi, fra economie formali ed economie sostanziali. A<br />
quarant'anni di distanza da Polanyi, il lavoro di Tamanoy, che conosco<br />
solo attraverso le nostre conversazioni, dato che la maggior parte dei<br />
suoi scritti è in una lingua che mi è ignota, ha introdotto questa<br />
distinzione nel Giappone moderno. Essa si presta a riassumere il senso<br />
del nostro discorso. L'entropia è probabilmente una metafora efficace<br />
per descrivere la svalorizzazione in un'economia formale. I flussi di<br />
denaro e di informazione sono in qualche modo paragonabili al flusso di<br />
calore. Ma è ormai ovvio che la macroeconomia non ci dice nulla di<br />
quello che la gente considera il bene. Pertanto l'entropia non può<br />
prestarsi a spiegare la devastazione di forme culturali sostanziali, in cui<br />
le persone agiscono al di fuori dell'economia formale monetaria. Lo<br />
'scambio' di doni o il movimento di beni nell'economia sostanziale sono<br />
per loro natura eterogenei rispetto al modello del flusso di valori