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Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

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Data ut supra.<br />

Irius.<br />

Cichus.<br />

1096<br />

Francesco Sforza <strong>di</strong>ce al luogotenente <strong>di</strong> Lo<strong>di</strong> si essere sorpreso per le scorrerie fatte dai nemici<br />

ancora a Calvisano. Ciò va addebitato all’inosservanza degli or<strong>di</strong>ni ducali. Impone <strong>di</strong> riba<strong>di</strong>re le<br />

<strong>di</strong>sposizioni e <strong>di</strong> imporre maggiore vigilanza dell’Adda, specie nei luoghi più pericolosi. Lo loda<br />

per aver imprigionato il famiglio <strong>di</strong> Bartolomeo Testagrossa, autore <strong>di</strong> un furto. Incurante <strong>di</strong><br />

quanto gli hanno richiesto molti famigli, non lo rilasci senza or<strong>di</strong>ne ducale.<br />

Locumtenenti Laude.<br />

1454 marzo 14, Milano.<br />

Respondendo a due vostre lettere, et prima a quella fa mentione del passare et coraria<br />

et robaria hanno facta l’inimici, ne rencresce et dole ultra modo et maxime che la botta<br />

sia pur ancora tocata aIi nostri fideli de Calvisano, como etian<strong>di</strong>o tochò altre fiate; la<br />

qual cosa é proceduta mò et altre volte solum per non servare Ii or<strong>di</strong>ni nostri, che<br />

veramente é purtroppo grande mancamento, a nostro parere; 295r perché non saria<br />

possibile che gli havesse quella <strong>di</strong>ligentia et or<strong>di</strong>ne se doveria havere che l’inimici<br />

stracoresseno così. Volimo adunche che vuy replicate per lo paese che se servano Ii<br />

or<strong>di</strong>ni et che se faciano Ie guar<strong>di</strong>e su per l' aqua d’Ada in Ii luoghi pIù expe<strong>di</strong>enti et<br />

periculosi. Al’altra vostra lettera per la quale ne havisate che haviti sostenuto el<br />

fameglio de Bartholomeo Testagrossa per cagione de furto, et che molti deIi nostri<br />

famegli ve fanno instantia asay ch’el vogliati relaxare, <strong>di</strong>cemo che havete facto bene, et<br />

vostro debito ad farlo prendere et sustenere, et ve ne comen<strong>di</strong>amo et anche ve<br />

commettimo che per modo alcuno non lo debiati relaxare senza nostra licentia, et <strong>di</strong>ca<br />

et facia instantia chi voglia. Data Me<strong>di</strong>olani, xiiii marcii 1454.<br />

Ser Iacobus.<br />

Iohannes.<br />

1097<br />

Francesco Sforza si duole con i nobili de Nicelis, le comunità e gli uomini della Val <strong>di</strong> Nure che,<br />

nonostante le sue lettere, non abbiano che in parte pagato il cre<strong>di</strong>to che Bartolomeo Trovamala<br />

vanta da loro. Li sollecita ad accontentarlo fino all’ultimo denaro, perché altrimenti interverranno<br />

il referendario e il capiutano <strong>di</strong> Piacenza perché Bartolomeo sia del tutto appagato.<br />

1454 marzo 12, Milano.<br />

Nobilibus de Nicelis ac comunitatibus et hominibus Vallisnurie.<br />

Quantuncha per replicate nostre lettere ve habiamo scrito et admoniti che dovessevo<br />

satisfare al nobile magistro del’intrate nostre, Bartholomeo Trovamalla, del cre<strong>di</strong>to,<br />

quale ce ha con vuy, non<strong>di</strong>meno, non attese esse lettere né considerato el longo tempo<br />

passato delIa satisfatione del <strong>di</strong>cto cre<strong>di</strong>to, non gli haviti ancora provisto delo integro<br />

pagamento, benché habiati principiato de farlo in parte, del che <strong>di</strong>cto Bartholomeo<br />

molto se agrava, et nuy ce maravigliamo, perché con vostro honore hormay lo<br />

doveressevo havere facto contento. II perché, <strong>di</strong>sponendo omnino ch’el conseguischa<br />

suo debito non sia menato piu ala longa, replicamove che senza altra induxia debiati<br />

provedere ch’el sia satisfacto integramente de tuto quello resta havere per lo <strong>di</strong>cto<br />

cre<strong>di</strong>to fin a uno <strong>di</strong>naro, in modo ch’el habia suo debito et non habia casone de dolerse<br />

più 295v de ciò, altramente ve avisamo che fin a mò habiamo commesso al<br />

referendario de Piasenza et al capitaneo del <strong>di</strong>stricto che contra de vuy procedano in<br />

forma che vuy habiati casone de fare el dovere al <strong>di</strong>cto Bartholomeo. Data Me<strong>di</strong>olani,<br />

xii marcii 1454.<br />

Cichus.<br />

1098<br />

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo de Barateriis, dottore <strong>di</strong> Piacenza, che<br />

il duca <strong>di</strong> Modena lo ha pregato <strong>di</strong> consentire che vada ai suoi servizi, il che gli è altrettanto<br />

grato che se fosse ai suoi servizi.

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