Registro missive n. 16 - Istituto Lombardo Accademia di Scienze e ...

fossero dei nemici, ma molto più si sono indignati con lui per avere una possessione vicina. Gli
comanda di comportarsi meglio con detti uomini.
1454 giugno 7, Milano.
408v Petro Albanesio, familiari nostro dilecto.
N’é facto grave lamenta dali nomini da Orio che tu gli hai conducto a casa certa zente
d’arme quale gli hanno tagliate le verze veze. et quanto hanno, et li hanno tractati a
modo de inimici; et molto più se dolemo de ti, quanto che dicono che tu sii vicino de una
possessione che tene a ficto; la qual cosa quanto sia stata deshonesta el lassiamo
iudicare a ti, et, a fare bene, tu doveresti essere astrecto a pagare li dicti damni. Però
volemo et te comandiamo che da mò inanze tu debii deportare meglio con li dicti homini
et vicinare bene seco, recordandote che se nuy haveremo più querella di facti tuoy, te
faremo uno servitio che tu non te lo dimenticaray may. Data Mediolani, vii Iunny 1454.
Irius.
Cichus.
1524
Francesco Sforza rimprovera Manfredino Beccaria per aver costretto Andrea da Calabria, uomo
d’arme ducale, a tirar fuori il suo cavallo dall’osteria alla Pieve e l’ha fatto cavalcare in qua e in là
per cui si é molto scorticato. Il duca lo ammonisce perché non vuole che, contro la sua volontà,
si tolgano i cavalli agli uomini d’arme ducali.
Faccia curare quel cavallo in modo che quell’uomo sia contento.
Domino Manfredino de Becharia.
1454 giugno 8, Milano.
Andrea de Calabria, nostro homo d’arme, exibtore presente, ne ha exposto como gli
havete facto torre uno suo cavallo dell’ostaria alla Pieve et tanto l’havete facto
cavalchare là et qua che s’é scortechato; la qual cosa ad noy non pare niente ben
facta che togliate i cavalli (a) alli nostri homini d’arme contra loro voluntà, et poi li
sorticate. Siché per questo ve dicimo che teniti modo et via di mendare il dicto cavallo
ad esso nostro homo d’arme et contentarlo per modo non habbia alchuna iusta rasone
de querelarse de voy per questo. Mediolani viiii Iuniy 1454.
Fazinus.
Iohannes.
(a) i cavalli in interlinea.
1525
Francesco Sforza dice al tesoriere di Piacenza che l’offerta a San Bernardino, della quale i
Maestri delle entrate hanno scritto anche al duca, va fatta nel giorno della festa di detto santo.
409r Thexaurario nostro Placentie.
1454 giugno 8, Milano.
Li nostri Maiystri del’intrate per executione delle nostre lettere, como haveray inteso,
hanno scripto al nostro referendario lì et a ti de una offerta che se ha ad fare annuatim
al beato sancto Bernardino, segondo in esser lettere se contenne. Et perché
intendiamo che in esse lettere non se specifica quando debia cominzare dicta offerta, te
dicemo et dechiaramo per questa nostra lettera che nostra intentione é et volimo el dì
della festa del memorato dicto Bernardino de questo anno prente 1454. Mediolani, viii
iunii 1454.
Marcus.
Cichus.
1526
Francesco Sforza comunica al priore di Santa Maria di Crescenzago che il suo conestabile
Cristoforo da Cremona gli ha denunciato che lui trattiene nel monatero un suo ragazzo,