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BUONE PRATICHE AGRICOLE a cura di Franco Tosini

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CENTRO SPERIMENTALE ORTOFLORICOLO

“PO DI TRAMONTNA”

LE BUONE PRATICHE AGRICOLE

PER OTTENERE UN RADICCHIO DI

Dr. Agr. Franco Tosini

Settore Centri Sperimentali

QUALITA’


ANDAMENTO DELLE PRODUZIONI E SUPERFICI A LIVELLO

NAZIONALE (fonte ISTAT)

ha

20.500

19.500

18.500

17.500

16.500

15.500

14.500

13.500

12.500

11.500

10.500

245.969

16.699

227.040

15.665

Produzione (t) Superficie (ha)

231.815

15.807

262.690

16.376

17.169

281.228

277.255

17.069

245.472

15.199

219.896

13.375

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

290.000

270.000

250.763

250.000

230.000

15.308

210.000

190.000

170.000

150.000

t


ANDAMENTO DELLE PRODUZIONI E SUPERFICI A LIVELLO

REGIONALE (fonte ISTAT)

ha

10.500

10.000

9.500

9.000

8.500

8.000

7.500

7.000

6.500

6.000

9.051

106.989

8.384

93.211

8.589

Superficie (ha) Produzione (t)

9.270

128.009

100.756

9.982

150.597

9.729

135.065

8.224 8.044 8.394

110.445

110.560

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009

116.938

160.000

150.000

140.000

130.000

120.000

110.000

100.000

90.000

80.000

t


ANDAMENTO DELLE PRODUZIONI E SUPERCICI A LIVELLO

PROVINCIALE 2008 (fonte: Direzione Sistema Statistico

Regionale)

ha

2.500

2.000

1.500

1.000

500

-

ha t

PD VE VR RO TV VI BL

35000

30000

25000

20000

15000

10000

5000

0

t


INCIDENZA PERCENTUALE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI

RADICCHIO SULLA PRODUZIONE REGIONALE 2008. (fonte:

Direzione Sistema Statistico Regionale)

Radicchio rosso di Chioggia Radicchio Rosso di Treviso

Radicchio Variegato di Castelfranco Radicchi Rosso di Verona

10%

19%

15%

56%


ORTICOLTORE

Mercato

continuità

d’offerta

standard

PRODUTTIVITA’ (RESA A m 2 )

Consumatore

salubrità

tracciabilità

qualità

Vincoli legislativi

Società

rispetto per

l’ambiente


COS’E’ LA QUALITA’:

Commerciabilità del prodotto;

Valore merceologico;

Dipendenza dal mercato di riferimento

Estrinseci Intrinseci

PRODOTTO TIPICO

IGP


COME SI FA OTTENERE QUALITA’:

Tecnica

colturale

Seme/varietà

QUALITA’

Ambiente

Pedo-climatico


Situazione della coltura

• Diffusa eterogeneità del prodotto

legata alla coltivazione di numerose

popolazioni mantenute per selezione

massale

• Mancanza di riferimenti varietali


La risposta può essere:

Utilizzare linee-varietà più simili possibili che

soddisfino le esigenze del produttore (rese) e del

mercato (qualità);

Pianficare una adeguata tecnica di coltivazione;

Produrre il seme con tecniche sempre più precise e

accurate.


Produzione seme

•Selezione •Conservazione delle piante madri

•Produzione seme (trapianto,irrigazioni, difesa fitosanitaria,

ecc.)

•Lavorazione del seme

•Concia del seme

•Conservazione del seme


SELEZIONE TREVISO TARDIVO


Conservazione delle piante portaseme

• Concia dei fittoni

• Invaso con opportuno substrato

• Cure colturali


Substrato utilizzabile per l’invaso

di i t

i

e


Cure colturali

diradamento dei germogli

evitare l’eccessivo sviluppo

vegetativo

interventi fitosanitari


Trapianto dei fittoni

In ambiente isolato per incroci

controllati

In serra riscaldata e illuminata

(gennaio)

In pieno campo (marzo)


Difesa fitosanitaria delle

piante portaseme


OIDIO:

• Azoxystrobin

Esempio

• Pyraclostrobin + Boscalid

• Zolfo

SCLEROTINIA:

• Tolclofos-metile

• Tricoderma spp

• Pyraclostrobin + Boscalid

• Prodotti rameici


AFIDI:

• Bifentrin revoca 30/05/10

utilizzo 30/05/11

• Deltametrina

• Etofenprox

• Piretrine

Esempio

LEPIDOTTERI:

• Indoxcarb

• Bacillus turingensis

• Bifentrin

• Etofenprox

• Piretrine


Raccolta del seme

• Estirpo e raccolta delle

piante

• Completare la perdidi

umidità delle stesse

• Trebbiatura


Lavorazione del seme

• Tarara

• Separatori per

lunghezza (es. Cilindro

alveolato)

• Tavola densimetrica a

ventilazione


Tarara

Lavora separando:

I materiali a peso specifico

minore del seme, mediante

ventilazione o aspirazione;

I materiali a dimensioni

(larghezza, spessore e, in

certi casi, anche lunghezza)

nettamente diverse dal seme,

mediante setacci.


Separatori per lunghezza

Sono attrezzature destinate

a separare, dal seme puro,

altri semi o impurità inerti

aventi lunghezza diversa da

esso e che non possono

venire eliminati dai vagli

perché scossi dal movimento

di questi ultimi, possono

trovarsi in posizione

verticale e passare quindi

attraverso i fori, insieme ai

semi più corti.

Cilindrici o a dischi a

seconda della forma

dell’organo lavorante

rotativo.


Tavola densimetrica a ventilazione

• Viene utilizzata per la

separazione, anche molto

accurata, dei semi in

base al peso specifico:

consente quindi di

eliminare dalla semente

utile i corpi più pesanti,

come sassi e zollette, i

semi infestanti e quelli

della stessa specie ma

più leggeri, poco vigorosi


RISULTATO

• AUMENTO DELLA GERMINABILITA’

• OMOGENEITA’ DELL’ENERGIA GERMINATIVA

• OMOGENEITA’ DEL PRODOTTO IN CAMPO


Concia del seme con

fungicidi di sintesi o con

antagonisiti

OLI DI ORIGINE VEGETALE: OLI DI ACIDI

GRASSI CHE VENGONO ESTRATTI DAI SEMI E

DAI FRUTTI DI VINACCIOLI, GIRASOLE, COLZA,

SOIA, OLIVA, CARTAMO, ECC.

OLI ESSENZIALI PRODOTTI DA PIANTE ERBACEE

O ARBOREE: MENTA, PINO, CUMINO, TIMO,

ALBERO DEL TE, ECC.


Principali malattie trasmesse da seme

Funginee

• Alternaria

• Botrite

• Bremia

• Sclerotinia

Batteriosi

• Pseudomonas cichori

Virosi

• Lettuce mosaic virus (LMV)

• Tobaco ringspot virus (TRSV)

• Chichory yellow mottle virus (ChYMV)


Conservazione del seme

•Fattori interni al seme: dipendono dall’attitudine

genetica (specie e varietà) e da fattori interni al seme

che ne influenzano lo stato fisiologico e quindi

condizionano la vitalità.

•Fattori esterni al seme: dipendono dalle condizioni

ambientali. I due principali sono l’umidità relativa e la

temperatura. Entrambi sono tra loro strettamente

interdipendenti.

•La conservazione va quindi eseguita con molta cura, in

condizioni di umidità e temperatura controllate, in

ambiente climatizzato, con combinazione tra i due fattori

per esempio 5° C e 60% U.R.


GRAZIE PER L’ATTENZIONE

franco.tosini@venetoagricoltura.org

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