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sintesi tecnica - tecno habitat

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esercizio della nuova linea, giocoforza l’utilizzo della<br />

sopradescritta opzione è risultata una scelta obbligata.<br />

A questo va aggiunto che l’attuale elaborazione progettuale<br />

prevede l’attestazione della nuova direttrice alpina presso la<br />

stazione di Chivasso interconnettendosi, oltre che con la<br />

linea storica, con la costruenda linea AV/AC Torino-Milano.<br />

Quindi è evidente come l’utilizzo dello standard 25 KV a<br />

frequenza industriale 50 Hz si estenderà dall’argine della<br />

linea sino alla frontiera elettrica con il territorio della<br />

Confederazione Elvetica.<br />

La definizione di questa frontiera elettrica, tra il sistema<br />

italiano a 25 KV e quello svizzero a 15 KV, merita qualche<br />

considerazione.<br />

È evidente come non risulti razionale portare il sistema<br />

Svizzero a 15 KV in territorio italiano data l’assenza di<br />

alimentazioni disponibili a frequenza ferroviaria. La nuova<br />

trasversale alpina porterà il 25 KV certamente nel tratto sud<br />

allo scoperto fino ad Aosta.<br />

Vi sarebbe quindi la convenienza di elettrificare con lo<br />

stesso sistema, senza soluzione di continuità, l’intero<br />

traforo.<br />

Oltre ai vantaggi intrinsechi al 25 KV, si eviterebbero cambi<br />

di sistema sulla direttrice principale a cavallo di Aosta,<br />

limitando la frontiera elettrica solo alle deviazioni di<br />

interconnessione sulla linea esistente (passaggio c.a. 25<br />

KV/c.c. 3 KV).<br />

Un’elettrificazione completa a 25 KV spinta fino agli<br />

allacciamenti sulla direttrice del Sempione Sion Losanna<br />

imporrebbe però sezioni di cambio sistema prima<br />

dell’innesto nei piazzali di Martigny e Riddes ed una<br />

sottostazione elettrica a 25 KV da collocarsi ad uno dei due<br />

imbocchi nord del traforo, con un’architettura d’impianto<br />

non razionale.<br />

Specularmente a quanto sopra detto per il 15 KV in Italia, si<br />

porterebbe il 25 KV in un contesto impiantistico estraneo ad<br />

esso.<br />

La soluzione suggerita è pertanto quella promiscua,<br />

collocando la sezione di cambio sistema dopo la<br />

biforcazione del Bivio Posto di Comunicazione Sembrancher<br />

in direzione del territorio italiano ed elettrificando i rami di<br />

innesto in territorio elvetico con il sistema 15 KV 16,7 Hz<br />

congruente con la direttrice di immissione.<br />

La soluzione è la scelta <strong>tecnica</strong>mente più razionale, perché<br />

sfrutta al massimo le possibilità del 2x25 KV lungo l’estesa<br />

del traforo in abbinamento al resto della trasversale, ed è<br />

pure più economica, minimizzando gli insediamenti<br />

impiantistici richiesti.<br />

12 Direttrice ferroviaria<br />

del Gran San Bernardo<br />

Regione Autonoma<br />

Valle d’Aosta 2003<br />

Il sistema a 25 KV coprirebbe così l’intera tratta della<br />

direttrice del Gran San Bernardo dal Bivio Sembrancher in<br />

galleria fino all’allacciamento all’AV/AC Torino-Milano, via<br />

Aosta-Ivrea-Chivasso.<br />

Questa soluzione risulta pertanto essere la più logica e<br />

razionale ottimizzando la richiesta di fluidità nelle correnti di<br />

traffico con la semplicità nelle strutture da assegnare al<br />

sistema di trazione.<br />

Il segnalamento<br />

L’emissione delle già citate Specifiche Tecniche di<br />

Interoperabilità ha rivoluzionato completamente il settore<br />

degli impianti di sicurezza e segnalamento, con riferimento<br />

specifico alle nuove realizzazioni.<br />

È questo infatti il settore in cui si riscontrano le maggiori<br />

difficoltà per rendere operativo l’interfacciamento tra le<br />

diverse Reti, costringendo ad attrezzare i mezzi di trazione<br />

con equipaggiamenti promiscui, in grado di “dialogare” con<br />

i differenti impianti di sicurezza.<br />

Nell’ottica di una rete transnazionale si è deciso di<br />

individuare ed applicare un sistema “europeo” di<br />

regolazione del traffico, con cui procedere in prospettiva<br />

verso un’unificazione.<br />

Nel contempo si è inteso fornire, da subito, un punto fermo<br />

sulla scelta della impiantistica di sicurezza con cui<br />

attrezzare le nuove linee.<br />

A questo principio si devono adeguare i progetti di tutte le<br />

nuove infrastrutture ferroviarie e quindi, in Italia, la futura<br />

rete AV/AC e le previste direttrici transalpine di base, tra le<br />

quali dovrà includersi anche quella del Gran San Bernardo.<br />

Pertanto, in accordo con i dettami della Commissione<br />

Europea, anche per la direttrice del Gran San Bernardo sarà<br />

applicato il sistema di comando/controllo e segnalamento<br />

del sistema ferroviario transeuropeo ad alta velocità<br />

denominato ERTMS (European Railway Traffic Management<br />

System) - livello 2.<br />

Il principio base che realizza il distanziamento treni ed il<br />

controllo continuo della circolazione in linea è un sistema<br />

radio dedicato GSM - R, ad alta disponibilità ed affidabilità,<br />

che dialoga con tutti i mezzi di trazione dei convogli in<br />

tratta.<br />

A questo si associa un sistema per il comando/controllo<br />

remoto di tutti gli impianti di sicurezza della linea da un<br />

posto centrale, con interposizioni di unità periferiche aventi<br />

giurisdizione su impianti singoli o gruppi di impianti.<br />

Al posto centrale, secondo la filosofia già concepita per le<br />

linee tradizionali attrezzate con C.T.C. per il telecomando di<br />

intere tratte, si accentreranno anche i controlli e gli allarmi

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