Rivista n 1- 2010.bisAqxd - Dott. Vito CM Milisenna
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È questo il primo appuntamento<br />
con la <strong>Rivista</strong> dopo il rinnovo del<br />
Consiglio dell’Ordine e, naturalmente,<br />
mi preme cogliere l’occasione per<br />
ringraziarVi tutti ancora una volta per<br />
l’affetto che mi avete manifestato, consentendomi<br />
l’onore di rappresentare il<br />
Foro nisseno per un altro biennio.<br />
Il fatto di aver ricevuto ancor<br />
più consensi rispetto alla mia prima<br />
elezione ed il lungo applauso che mi<br />
avete voluto tributare all’esito dello<br />
scrutinio resteranno per sempre nel mio<br />
cuore, messo per la verità a dura prova<br />
da un’emozione che davvero mi ha<br />
tolto il fiato.<br />
Ma è per le emozioni che vale<br />
la pena di vivere, e quando non ci si<br />
emoziona più si è davvero vecchi e<br />
vuoti dentro.<br />
Mi piace pensare che i tanti<br />
voti siano il frutto del riconoscimento<br />
non solo del duro lavoro fatto, che, in<br />
verità, io ho il dovere di svolgere con<br />
diligenza, imparzialità e nell’interesse<br />
generale, così come prescrive il nostro<br />
codice deontologico, ma che il risultato<br />
concreti la comprensione del mio senti-<br />
4<br />
IL CONSIGLIO DELL’ORDINE<br />
mento di attaccamento a tutti Voi.<br />
Credo insomma sia stato colto<br />
quel rispetto sacrale che nutro per ciascuno<br />
degli Avvocati del nostro foro e<br />
per l’istituzione dell’Ordine.<br />
E ciò non fa che accrescere il<br />
mio impegno, che non deve conoscere<br />
pause nella consapevolezza che il grave<br />
momento che attraversa l’Avvocatura,<br />
e direi il mondo delle professioni, provate<br />
ancor più che dalla crisi economica<br />
da quella del valore di esse, necessitano<br />
del generoso dispendio di ogni<br />
energia.<br />
Si può obbiettare che nulla può<br />
fare un Presidente dell’Ordine di una<br />
remota provincia, ma io credo invece<br />
che ognuno abbia il dovere di fare la<br />
propria parte con abnegazione e credere<br />
di poter cambiare il mondo, con<br />
umiltà e tenacia al contempo, senza<br />
curarsi affatto che l’impegno stesso<br />
potrebbe rivelarsi vano.<br />
Se chi chiamato a svolgere un<br />
compito, sia pure il più modesto, ma<br />
che comporti la cura di interessi non<br />
personali,<br />
e quindi<br />
superiori,<br />
non pensasse<br />
che<br />
la sua<br />
o p e r a<br />
possa servire,<br />
e sia<br />
Gli Avvocati componenti il nuovo Consiglio dell’Ordine<br />
“Ma è per le emozioni<br />
che vale la pena di<br />
vivere, e quando non<br />
ci si emoziona più si è<br />
davvero vecchi e vuoti<br />
dentro”<br />
rassegnato e senza speranza, è bene che<br />
lasci perdere e che si curi delle sue<br />
cose.<br />
Io non sono tra questi e vado<br />
avanti, lo ripeto con modestia, chiedendo<br />
l’aiuto di tutti, pronto ad ascoltare<br />
ogni consiglio, ma convinto che il lavoro,<br />
la professione che ho scelto di esercitare,<br />
che è stato il lavoro di mio<br />
padre, e che quando non lo ha più potuto<br />
fare è morto, che è il lavoro di tutti<br />
voi che lo amate come me, quello<br />
dell’Avvocato, del Difensore dei diritti<br />
delle persone, sia il migliore del mondo<br />
e debba esser difeso.<br />
Con tantissimo affetto dal<br />
Vostro Presidente.