Breve e Sintetico Glossario Musicale
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Questo sistema di calcolo delle grandezze è particolarmente comodo quando si deve fare uso di formule con<br />
moltiplicazioni o divisioni, che con i decibel si trasformano in somme e sottrazioni, semplificando i calcoli.<br />
In acustica vengolo usati i dBSPL per indicare il livello di pressione sonora. La sigla SPL, infatti, sta ad indicare<br />
Sound Pressure Level. Si calcolano in questo modo:<br />
dove I0 indica l'intensità della soglia di udibilità, pari a 20µPa = 20x10 -6 Pa.<br />
Deponente<br />
Il D. o pedice è un numero scritto in carattere minore e posizionato in basso rispetto agli altri caratteri. In musica è<br />
utillizzato per indicare gli indici di ottava<br />
Diacronia<br />
(Pron. diacronìa)<br />
In teoria musicale intervallo diacrònico è sinonimo di salto o intervallo melodico, in opposizione a intervallo<br />
sincronico (o bicordo o intervallo armonico).<br />
Diapason<br />
1. Strumento metallico utilizzato nell'accordatura. Consta di due rebbi che, messi in azione tramite percussione,<br />
emettono un suono determinato. Normalmente questo è costituito dalla nota "la", corrispondente a 440 Hz.<br />
/ Diapason.<br />
2. (Propriamente, diapasòn) Nella teoria musicale dell'antica Grecia, intervallo di ottava.<br />
Diastematico<br />
Che produce diastemazia.<br />
Diastemazia<br />
(Pronuncia diastemazìa) Si dice di una notazione che stabilisca con esattezza gli intervalli tra un suono e l'altro e,<br />
in definitiva, l'altezza assoluta di questi. L'aggettivo diastematico si oppone a adiastematico che indica, quindi, un<br />
sistema notazionale che non determini in modo univoco l'altezza dei suoni.<br />
Per fare un esempio, la notazione occidentale odierna è diastematica mentre quella neumatica medievale (con la<br />
quale si notavano le melodie gregoriane) era adiastematica.<br />
Diatonia<br />
1. Si dice D. in una composizione l'utilizzo delle sole note appartenenti alla scala interessata, senza suoni estranei.<br />
2. Sostantivo dell'aggettivo Diatonico, più usato.<br />
Diatonico<br />
1. Successione intervallare basata su serie di toni separati a tratti da un semitono isolato, così come presente nel<br />
tetracordo diatonico greco. Il termine si contrappone normalmente a cromatico. / Grecia; Cromatico; Diatonico;<br />
Naturale<br />
2. Scala D. Scala che procede secondo i principi del diatonismo (vedi sopra), con successioni di 1, 2, 3 o 4 toni<br />
intervallati da un singolo semitono; i semitoni all'interno della scala non possono essere più di due in totale. In tale<br />
senso, la scala minore armonica non è considerabile una scala D., in quanto i semitoni presenti all'interno di essa<br />
sono tre (tra II e III grado, tra V e VI e tra VI e VII), cosa che produce un intervallo di 2ª aumentata tra VI e VII<br />
grado, intervallo incompatibile con la definizione precedente.<br />
Diesis<br />
1. (Pronuncia dièsis) Alterazione (1) ( ) indicante un suono più acuto di un semitono rispetto al medesimo suono<br />
naturale. / Bemolle; Bequadro; Diesis; Bequadro; Bemolle<br />
2. (Pronuncia dìesis) Alterazione di quarto di tono nella teoria musicale della Grecia antica.<br />
Diminuito<br />
1. / Intervallo; Intervallo<br />
2. Accordo di settima D. Accordo di settima costruito sul VII grado di una scala minore (armonica) (ad es., in la<br />
minore il sol ) e formato da 3 e minori sovrapposte (seguendo l'es. precedente: sol -si-re-fa).<br />
Dinamica<br />
Dimensione della musica relativa all'intensità. Per estensione, qualunque differenziazione dell'intensità in un brano<br />
musicale.<br />
I principali segni di dinamica sono 6: pp (pianissimo), p (piano), mp (mezzopiano), mf (mezzoforte), f (forte), ff<br />
(fortissimo), molto raramente scritti per esteso.<br />
Oltre a questi vi sono i segni relativi agli accenti (1.) e le indicazioni di crescendo e diminuendo, spesso sostituite<br />
dalle rispettive forchette: