Breve e Sintetico Glossario Musicale
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F<br />
Fiati<br />
Figura<br />
Indica la nota fa nella notazione letterale utilizzata nei paesi anglosassoni e di lingua tedesca.<br />
Vengono genericamente individuati con questo termine tutti gli strumenti a fiato presenti in orchestra. Essi si<br />
dividono ulteriormente in legni e ottoni.<br />
I più utilizzati sono:<br />
• per i legni: il flauto, l'ottavino, l'oboe, il corno inglese, il clatinetto, il sassofono, il fagotto ed il<br />
controfagotto.<br />
• per gli ottoni: il corno, la tromba, il trombone, il flicorno e la tuba.<br />
Rappresentazione grafica della durata relativa di un suono. La F. non esprime una durata assoluta perché è solo un<br />
simbolo di rapporto; in questo senso, ogni F. rappresenta solo una durata doppia della F. immediatamente<br />
inferiore.<br />
Ecco di seguito le principali F. della musica eurocolta; nella colonna centrale sinistra la nota, cioè la figura che<br />
esprime il suono, in quella centrale destra la pausa, la figura che esprime il silenzio; nell'ultima colonna, i rapporti<br />
che regolano le durate tra le figure:<br />
NOME NOTA PAUSA RAPPORTI<br />
semibreve o intero<br />
minima o metà<br />
semiminima o quarto<br />
croma o ottavo<br />
semicroma o sedicesimo<br />
biscroma o trentaduesimo<br />
semibiscroma o sessantaquattresimo<br />
Al di là delle F. in tabella, esistono valori più alti e più bassi. La breve (nella scrittura odierna raffigurata come una<br />
semibreve con due barre verticali alle estremità laterali), la lunga (una nota rettangolare con stanghetta) e la<br />
massima (come la lunga ma con il rettangolo di lunghezza doppia) costituiscono valori più alti della semibreve. La<br />
quintupla o centoventottesimo, la sestupla, ecc. sono valori più bassi della semibiscroma, tutti raffigurati da<br />
progressivi incrementi della bandierina delle note o degli uncini delle pause.<br />
Perché la durata di un suono sia effettivamente codificata, la F. deve essere associata ad una frazione metrica (e<br />
quindi anche al metro da essa rappresentato) e ad un'opportuno andamento, magari corredato da indicazione<br />
metronomica.<br />
Figure irregolari<br />
Con questo termine vengono indicati i raggruppamenti di note che, per eccesso o per difetto, non si inseriscono all'interno<br />
della suddivisone ritmica indicata all'inizio di un brano. Ad esempio, se siamo in una battuta di 4/4 e vogliamo suonare 3<br />
note di uguale durata, non esistendo una figura che da sola indichi quel valore scriviamo 3 minime sovrastate da una<br />
legatura con un 3. Nel caso dell'esempio, otteniamo una terzina. In generale le f. i. prendono il nome a seconda del numero<br />
di note che contengono (duina, terzina, quartina, quintina, sestina, settimina, ecc...)<br />
Fill<br />
(Dall'inglese to fill: «riempire»).<br />
In genere è una indicazione riportata in un arrangiamento (tipicamente per Big band) che richiede all'esecutore di<br />
improvvisare brevemente riempiendo lo spazio stabilito. Non si tratta di un assolo, ma di un commento al tema<br />
musicale o ad un melodia cantata dal solista.<br />
Fingerpicking<br />
Tecnica con la quale i chitarristi di chitarra elettrica suonano il loro strumento esclusivamente con le dita (finger =<br />
«dito» in inglese) senza l'ausilio di plettri, "penne" o altro. Nella chitarra classica è invece la tecnica ordinaria.