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Breve e Sintetico Glossario Musicale

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Ambito (Ambitus)<br />

Nel canto gregoriano si diceva A. l'estensione di un modo (da non confondere quindi con il concetto di scala).<br />

Ambrosiano, canto<br />

Esiste una strettissima connessione tra la Cappella <strong>Musicale</strong>, il Duomo e la tradizione musicale milanese: se,<br />

infatti, la Cappella nacque, con questo nome e con le sue specifiche caratteristiche, insieme alla cattedrale<br />

milanese, non si deve dimenticare che, alla sua fondazione, "prese le consegne" della "Schola cantorum" presente<br />

a Milano fin dai tempi di sant'Ambrogio, nel IV secolo.<br />

Fu allora che, in una Milano che era punto d'incontro tra varie culture, cominciarono a nascere canti particolari,<br />

legati al culto e alla liturgia: erano i primi "pezzi" di un repertorio che, poi, sarà chiamato Canto Ambrosiano: lo<br />

stesso vescovo Ambrogio, infatti, componeva melodie e testi di inni, che cantava in chiesa insieme ai suoi fedeli.<br />

Fu lui, anzi, che radicò l'importanza del canto nella tradizione liturgica milanese.<br />

Ancora oggi il canto ambrosiano fa parte del programma della Cappella <strong>Musicale</strong> del Duomo, che ha tenuto<br />

sempre fede al suo ruolo di "custode": lo studio di questo antico repertorio è affidato a una sezione speciale di<br />

cantori adulti, ma anche i "pueri" partecipano: come ai tempi di Ambrogio, studiano ed eseguono i brani a loro<br />

riservati.<br />

Amuso<br />

Completamente privo di sensibilità musicale.<br />

Anacrusico<br />

Si dice A. (pronuncia anacrùsico) il ritmo iniziale di un passo, avente la caratteristica di presentare una o più note<br />

in levare. La tipica scrittura prevede che queste note siano inserite in una porzione di misura, più corta della<br />

misura prevista dalla frazione metrica, conteggiata come misura zero e detta, appunto, misura anacrusica.<br />

Ancia<br />

Piccola linguetta di legno di bambù o di altro materiale, posta in diversi strumenti musicali all'interno<br />

dell'imboccatura (ancia semplice: clarinetto, sax...) o costituente l'imboccatura stessa in quanto formata da due<br />

linguette sovrapposte (ancia doppia: oboe, fagotto...) ed utilizzata per mettere in vibrazione la colonna d'aria.<br />

Andamento<br />

Velocità delle serie metriche, indicata all'inizio del brano, sopra il rigo musicale o il sistema attraverso indicazioni<br />

verbali.<br />

Le principali indicazioni di A. sono (dalla più lenta alla più veloce):<br />

• Grave<br />

• Largo<br />

• Lento<br />

• Adagio<br />

• Andante<br />

• Moderato<br />

• Allegro<br />

• Presto<br />

Queste indicazioni sono spesso modificate attraverso l'aggiunta di comparativi di maggioranza o minoranza (es.<br />

Poco Allegro), di superlativi e diminutivi (es. Prestissimo) o con ulteriori espressioni che chiariscano meglio il<br />

carattere del brano in questione (es. energico, appassionato).<br />

L'A., da Ludwig van Beethoven in poi, è stato specificato con estremo rigore usando il metronomo.<br />

Un'indicazione particolare, posta accanto all'A., è la dicitura "In uno".<br />

Anecoica, camera<br />

Stanza concepita in modo tale da ricreare una completa assenza di riflessioni del suono, con particolari forme e<br />

materiali fonoassorbenti.<br />

Il termine, dal greco, significa "privo di eco", ed è particolarmente utile per studi in laboratorio sui materiali e per<br />

strumenti elettronici in assenza di interferenze. Una versione più semplice è quella tipicamente realizzata negli<br />

studi di registrazione dove si cerca un suono pulito e fedele, in particolare per strumenti con cassa di risonanza<br />

(come quelli a corde) o voce che soffrono della presenza di eco. Uno degli effetti curiosi è la perdita di equilibrio:<br />

l'orecchio, infatti, che è il giroscopio naturale dell'uomo, basa la sua percezione anche sull'eco. La sua assenza,<br />

artificiale, ne compromette parzialmente l'efficacia.<br />

Anemitonico<br />

Privo di semitoni, detto soprattutto in riferimento alle scale. Si oppone a emitonico<br />

Archetto<br />

Bacchetta di legno utilizzata per mettere in vibrazione le corde degli strumenti a corda. Il legno più utilizzato è il<br />

pernambuco, per via dell'eccellente proprietà di propagazione delle vibrazioni. La bacchetta è lievamente arcuata<br />

all'esterno mentre all'interno viene posizionata una fascia di crini di cavallo, incollata alle due estremità dello stelo<br />

in modo da rimanere in costante tensione. La ruvidità dei crini del cavallo viene aumentata strofinando su di essi

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