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Giugno - Sezione Valsusa

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Pubb. gratuita ai soci - Sped. in a. p. art. 2 comma 20/C, L. 662/96 - Filiale di Torino - A. XXXVIII - <strong>Giugno</strong> 2012<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

PUBBLICAZIONE TRIMESTRALE D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE VAL SUSA<br />

Da Perona a Luca,<br />

le chiavi del grande<br />

cuore degli alpini


Lo SCArPone VALSuSIno<br />

Pubblicazione trimestrale<br />

della <strong>Sezione</strong> A.n.A. Val Susa<br />

Copertina:<br />

Gravellona Lomellina. Consegna delle chiavi di casa a<br />

Luca Barisorzi (foto D. Balbo)<br />

Fondatore:<br />

Franco Badò<br />

Presidente:<br />

Giancarlo Sosello<br />

Direttore responsabile:<br />

Claudio Rovere<br />

Comitato di redazione:<br />

Dario Balbo<br />

Giorgio Blais<br />

Elio Garnero<br />

Valerio Olivero<br />

Referente al Centro Studi:<br />

Elio Garnero<br />

Realizzazione grafica:<br />

Francesco Ballesio<br />

Conduzione tecnica:<br />

Valerio Olivero<br />

Referente informatico e contatti con “L’Alpino”:<br />

Dario Balbo<br />

Direzione:<br />

Susa, via Brunetta, 45<br />

Tel. e Fax: 0122/33204<br />

Sito internet:<br />

www.anavalsusa.it<br />

E-mail:<br />

valsusa@ana.it<br />

Fotocomposizione e stampa:<br />

Tipolito Melli s.n.c., Borgone<br />

Via Moncenisio, 11<br />

Tel. 011/964.63.67 - Fax 011/964.60.88<br />

E-mail:<br />

tipolito@satnet.it<br />

Autorizzazione del Tribunale di Torino<br />

n. 2441 dell’8.10.1974.<br />

Sommario<br />

editoriale<br />

Giancarlo Sosello<br />

Novant’anni nel segno della solidarietà 3<br />

Attualità<br />

Dario Balbo<br />

Una grande, serena Adunata mette a tacere timori e polemiche<br />

Trionfo del buon senso. Alpini über alles 4<br />

Elio Garnero<br />

Ai margini della sfilata 8<br />

Giuseppe Rosatelli<br />

Nuovo incontro a Villa Santina 8<br />

Dario Balbo<br />

La casa per Luca, un altro miracolo alpino 9<br />

Franco Silvestro<br />

Novant’anni per gli alpini di Giaglione 10<br />

Aspettando il 90°<br />

Il saluto del Presidente nazionale e del Comandante<br />

delle Truppe Alpine 15<br />

Il saluto del Comandante della brigata alpina “Taurinense”<br />

e del Sindaco di Susa 16<br />

Il saluto del generale Bonato 17<br />

Dalla <strong>Sezione</strong><br />

Elio Garnero (l’angolo di)<br />

Afghanistan. Oltre ai militari non scordiamo i civili trucidati<br />

mentre portavano aiuto a questo Paese 17<br />

Notiziario sezionale - Oblazioni pro Scarpone 18<br />

Oblazioni conto corrente postale 18<br />

Presenze del nostro vessillo in manifestazioni di altre Sezioni 19<br />

Cronaca dai Gruppi<br />

Chiomonte - Avigliana 19<br />

Buttigliera Alta - Chianocco 20<br />

Chiusa San Michele 21<br />

Anagrafe alpina<br />

Nascite - Matrimoni - Anniversari - Decessi 21


Novant’anni nel segno<br />

della solidarietà<br />

Il saluto del<br />

Presidente sezionale<br />

Carissimi alpini,<br />

sono novanta ormai gli anni trascorsi dalla fondazione della nostra <strong>Sezione</strong> e doverosamente il primo nostro pensiero,<br />

quello più intimo e profondo, lo dobbiamo rivolgere ai soci fondatori ed a tutti i nostri Caduti nell’adempimento del loro<br />

dovere verso la nostra amata Patria.<br />

Con questo commosso ricordo voglio rivolgere a tutti voi alpini, aiutanti ed amici, a tutti i vostri Gruppi, ai meravigliosi<br />

capigruppo, a tutte le vostre famiglie, i miei più affettuosi saluti uniti a quelli del Consiglio direttivo per un futuro sempre<br />

più felice, sereno e proficuo per la nostra <strong>Sezione</strong>.<br />

In questi novant’anni siamo passati attraverso anni di guerra, attraverso la ricostruzione, attraverso tensioni sociali e ultimamente<br />

attraverso incomprensioni sul significato della parola dovere, ma mai voi alpini avete fatto mancare il vostro<br />

impegno nella vita associativa, nelle iniziative nel campo del sociale e della solidarietà.<br />

Siamo cresciuti nel tempo, faticosamente e attraverso difficoltà oggettive, e purtroppo solo in questo ultimo anno abbiamo<br />

dovuto pagare pegno per situazioni non certo volute da noi.<br />

Ma quello che ci consola e che ci rende forti è che lentamente, un passo dopo l’altro, superata questa importante tappa,<br />

riprenderemo serenamente il nostro zaino per percorrere quel tratto che ci separa dal centenario, un traguardo che neppure<br />

il primo presidente, il magg. Mario Girotti, si sarebbe forse mai sognato che si potesse raggiungere.<br />

Molte associazioni nel tempo sono nate, cresciute e poi scomparse, ma con i nostri principi, i nostri valori, con gli insegnamenti<br />

che la naja ci ha trasmesso, sia l’A.N.A. nazionale che tante altre Sezioni e Gruppi hanno raggiunto traguardi<br />

prestigiosi di età ai quali finalmente ci possiamo aggiungere anche noi.<br />

Siamo una piccola <strong>Sezione</strong>, ma nel nostro piccolo e con le debite proporzioni non siamo secondi ad alcuno. Abbiamo<br />

una grande Protezione Civile, una grande fanfara ed un giornale in crescita di consensi che ci hanno accompagnati in<br />

quel tragitto che ci siamo lasciati alle spalle e che ci affiancheranno per raggiungere più prestigiosi traguardi. A tutti i loro<br />

componenti vada il mio grazie più sincero per l’impegno e per la costanza dello stesso, per dare, in modi ovviamente diversi,<br />

lustro alla nostra <strong>Sezione</strong>.<br />

Vi voglio salutare tutti, idealmente vi abbraccio uno a uno, con l’orgoglio e l’onore di essere il vostro presidente, ma<br />

con la gioia di essere soprattutto uno di voi, con voi, perché è solo con l’entusiasmo della base che si fanno grandi le associazioni.<br />

Godiamoci questo anniversario meritato, dimentichiamo le cose che magari non abbiamo condiviso e quelle fortunatamente<br />

rare incomprensioni che ci possono essere state, e nel ricordo di tanti amici “andati avanti” proseguiamo nel nostro<br />

cammino.<br />

Ora e sempre: “A brüsa suta ‘l Süsa”.<br />

Giancarlo Sosello<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 3<br />

Editoriale


Attualità<br />

A sinistra: la cerimonia dell’alzabandiera che sancisce l’apertura dell’Adunata, molto partecipata dai bolzanini. A destra: l’arrivo<br />

della Bandiera di Guerra del 6° reggimento alpini dà inizio all’ufficialità della manifestazione (foto D. Balbo).<br />

una grande, serena Adunata mette a tacere timori e polemiche<br />

Trionfo del buon senso. Alpini über alles<br />

di Dario Balbo<br />

E anche Bolzano per un<br />

giorno è diventata la capitale<br />

degli alpini. Tutti i timori della<br />

vigilia si sono rivelati infondati<br />

e la città bilingue per eccellenza<br />

è diventata la solita babele di<br />

dialetti di ogni parte d’Italia. Ma<br />

soprattutto per un giorno lo<br />

sventolio dei tricolori, non tantissimi<br />

nella parte tedesca rispetto<br />

a quelli nella parte<br />

italiana, l’hanno fatta da padrone.<br />

Nulla di grave chiaramente,<br />

forse anche legittimo da un<br />

punto di vista ovviamente non<br />

condivisibile, ma tolto qualche<br />

mugugno il fatto passa velocemente<br />

nel dimenticatoio.<br />

Da sempre gli alpini sostengono<br />

valori di solidarietà, fratellanza<br />

ed amicizia, valori<br />

vissuti sempre in modo totale e<br />

4<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

generoso verso chiunque, sostenuti<br />

da uno spirito di corpo<br />

senza pari, ma soprattutto vissuti<br />

nel nome di quella Patria<br />

che un giorno sono stati chiamati<br />

a servire e nel ricordo di<br />

coloro che per Lei sono caduti.<br />

Sulla base di questi presupposti<br />

la povertà di tricolori in<br />

determinate zone è stata notata,<br />

subita con dispiacere ma nulla<br />

più anche perché, a pensarci<br />

bene, senza essere altoatesini,<br />

abbiamo in parlamento italianissimi<br />

esponenti politici che<br />

farebbero del Tricolore un uso<br />

decisamente meno nobile di una<br />

mancata esposizione di circostanza.<br />

Tasi e tira.<br />

Sono passati 63 anni dall’ultima<br />

volta in cui gli alpini si<br />

sono radunati a Bolzano, tantissimi.<br />

Ma in questi anni sospetti<br />

e preoccupazioni hanno sempre<br />

preso il sopravvento sul desiderio<br />

di tanti bolzanini di riavere<br />

l’Adunata nazionale.<br />

Bolzano è un tripudio di<br />

penne nere. Ottimo e puntuale<br />

lo slogan dell’adunata: “Tre<br />

idiomi, una sola penna” a sottolineare<br />

sia le differenze linguistiche,<br />

italiano, tedesco e ladino<br />

che l’amore per la penna nera,<br />

ed il clima festoso, euforico che<br />

via via prendeva piede, forniva<br />

l’esatta interpretazione del<br />

motto creato dal marketing organizzativo.<br />

La strada che ha portato alla<br />

festa di questi giorni non è stata<br />

semplice. Pochi sanno che in realtà<br />

l’adunata avrebbe dovuto<br />

svolgersi un paio di anni orsono,<br />

ma la concomitanza con le celebrazioni<br />

per il bicentenario di<br />

Andreas Hofer, patriota del Tirolo<br />

e le pressioni della provincia<br />

di Bolzano avevano<br />

suggerito lo slittamento organizzativo.<br />

La disponibilità dimostrata<br />

è stata certamente una<br />

carta ben giocata per stemperare<br />

sul nascere tensioni fastidiose e<br />

così con la tolleranza e lo spirito<br />

di collaborazione si sono portati<br />

a casa i risultati sperati. Non ci<br />

saranno state così tante bandiere<br />

come siamo abituati a vedere,<br />

ma qualcuno comunque sottolineava<br />

che mai a Bolzano però<br />

se ne erano viste così tante, ed il<br />

fatto che ce ne fossero anche<br />

nella zona di lingua tedesca segnava<br />

la vittoria della tolleranza<br />

e dell’amicizia.<br />

Gli strepiti della passionaria<br />

Eva Klotz sono passati senza lasciare<br />

segni evidenti e le poche


dimostrazioni di intemperanza<br />

avvenivano ben lontano dal capoluogo<br />

quasi a sancire un bisogno<br />

di visibilità ma nello stesso<br />

tempo la preoccupazione di non<br />

voler disturbare più di tanto. In<br />

fin dei conti non dimentichiamo<br />

che moltissimi ragazzi di lingua<br />

tedesca hanno prestato servizio<br />

nelle truppe alpine e sono ad<br />

oggi iscritti all’A.N.A.<br />

Ultima considerazione, credo<br />

importantissima e da non sottovalutare<br />

è che gli alpini politica<br />

non ne fanno. Le tensioni che<br />

talvolta lacerano l’Alto Adige<br />

sono estranee alla cultura alpina<br />

dove l’unica politica è quella<br />

della solidarietà e del reciproco<br />

rispetto.<br />

Paolo Campostrini ha scritto<br />

sul giornale locale: “… l’adunata<br />

degli alpini certifica un<br />

mutamento antropologico. Solo<br />

qualche decennio fa, qui si mettevano<br />

le bombe nelle caserme<br />

degli alpini, qualche anno fa<br />

anche sul monumento. Oggi<br />

dietro al monumento ci sono i<br />

camper con le salcicce. Il monumento,<br />

luogo simbolico delle<br />

nostre nevrosi identitarie, è<br />

adesso campeggio per veci. Gli<br />

alpini ci stanno aiutando a convivere<br />

con le nostre frenesie<br />

confinarie e tutto questo è merito<br />

loro”.<br />

La cerimonia dell’alzabandiera<br />

sancisce l’inizio dell’Adunata.<br />

Il fatto che si svolga nella<br />

mattinata del venerdì e per di<br />

più abbastanza presto non la<br />

rende totalmente nostra in<br />

quanto la stragrande maggioranza<br />

dei partecipanti è ancora<br />

in viaggio o non è addirittura<br />

ancora partita. Capita così, a<br />

Bolzano come altrove, che il<br />

maggior numero di presenti è<br />

fatta da residenti e quando in<br />

piazza Mazzini il nostro Tricolore<br />

lentamente sale nel cielo<br />

blu accompagnato dal canto del<br />

nostro inno nazionale la sensa-<br />

zione è decisamente positiva: i<br />

bolzanini cantano con noi e partecipano<br />

emotivamente. Buona<br />

la prima, come dice il regista<br />

quando è soddisfatto della<br />

prima ripresa.<br />

Ben altra partecipazione, alpina<br />

finalmente, alla sera per<br />

l’arrivo della Bandiera di guerra<br />

e per il primo bagno di folla, il<br />

prologo di quella che sarebbe<br />

stata la sfilata della domenica.<br />

Ritrovo presso il comando<br />

Truppe alpine in attesa della<br />

bandiera del glorioso 6° alpini di<br />

quel meraviglioso reggimento in<br />

cui chi vi scrive ha avuto l’onore<br />

di prestare servizio.<br />

Così dopo la sorpresa positiva<br />

della mattinata si può tranquillamente<br />

prendere atto che<br />

Bolzano è praticamente “conquistata”.<br />

Ognuno può dare al<br />

termine “conquistata” il significato<br />

che preferisce ma la realtà<br />

è evidente ed è davanti ai nostri<br />

occhi. Un bellissimo e crescente<br />

feeling con la città. Tanta gente<br />

ai lati della strada lungo il corteo,<br />

tanti applausi, tanta curiosità<br />

e tanto affetto, e prestando<br />

attenzione è grande la soddisfazione<br />

nel vedere anche la popolazione<br />

di lingua tedesca,<br />

numerosa, attenta, calorosa,<br />

plaudente non meno di quella di<br />

lingua italiana.<br />

Tanti altri bolzanini hanno già<br />

preso posizione nella famosa<br />

piazza Walther, il salotto buono<br />

della città, in attesa della conclusione<br />

della sfilata e delle<br />

prime orazioni ufficiali.<br />

Partita in sordina forse nella<br />

giornata di venerdì, nel senso di<br />

afflusso alpino e non certo per<br />

l’entusiasmo della città, l’Adunata<br />

si ravviva decisamente nel<br />

sabato della festa. Canti, balli e<br />

le immancabili bevute ne scandiscono<br />

le ore ed un paio di<br />

brevi temporali non disturbano<br />

minimamente lo scorrere della<br />

festa.<br />

Nel pomeriggio, nello splendido<br />

duomo, intanto si celebra<br />

la S. Messa officiata dal vescovo<br />

di Bolzano e Bressanone,<br />

Ivo Muser. Un duomo stracolmo<br />

di pubblico e ricco di immancabili<br />

autorità tra cui spicca<br />

la figura imponente di Luis<br />

Durnwalder presidente della<br />

provincia di Bolzano e noto<br />

esponente, talvolta scomodo,<br />

della comunità di lingua tedesca.<br />

I microfoni ed i taccuini<br />

sono ovviamente tutti per lui in<br />

attesa di chissà quali dichiarazioni.<br />

Attesa delusa però, perché<br />

con estrema gentilezza e un<br />

largo sorriso, il presidente<br />

Durnwalder esprimeva la sua<br />

grandissima soddisfazione e la<br />

sua gioia per il clima di serenità,<br />

di allegria, di coesione che grazie<br />

agli alpini si respirava in<br />

città.<br />

Ed è proprio anche grazie al<br />

Presidente della Provincia che<br />

il clima pre-adunata si è decisamente<br />

rasserenato poiché è<br />

bastata la sua presenza alla<br />

presentazione ufficiale della<br />

manifestazione in municipio,<br />

un mese prima dell’evento, per<br />

mandare un segnale inequivocabile<br />

e mettere la sordina alle<br />

polemiche. Il suo forte carisma<br />

e la sua credibilità politica<br />

avevano lanciato un messaggio<br />

chiaro, compreso subito<br />

dalla popolazione di lingua tedesca.<br />

Alla S. Messa era ovviamente<br />

presente il vessillo della <strong>Sezione</strong><br />

Val Susa scortato dal presidente<br />

Sosello e retto da<br />

Vittorio Amprimo.<br />

In prima fila, sulla sua sedia<br />

a rotelle, presenziava anche<br />

Luca Barisonzi, lo sfortunato alpino<br />

ferito in Afghanistan con<br />

conseguente perdita dell’uso<br />

degli arti inferiori e superiori.<br />

Sabato 19 maggio, a Gravellona<br />

Lomellina, gli verrà consegnata<br />

ufficialmente una casa, a misura<br />

della sua infermità, costruita<br />

con il contributo di tutti noi.<br />

Come si conviene la cerimonia<br />

è solenne ed anche il vescovo<br />

Muser non lesina le<br />

manifestazioni di apprezzamento<br />

per le grandi prove di solidarietà<br />

ed altruismo che gli<br />

alpini offrono continuamente.<br />

Unico piccolo neo, che i più attenti<br />

hanno voluto pacatamente<br />

stigmatizzare è stato l’uso del<br />

termine Sud Tirolo anziché Alto<br />

Adige durante l’omelia, ma<br />

anche in questo caso a nostro<br />

parere nulla di particolarmente<br />

grave. Nella solennità della cerimonia<br />

un momento particolarmente<br />

toccante, oltre la<br />

consueta Preghiera dell’alpino,<br />

è il canto del “Signore delle<br />

cime” intonato da tutti i presenti<br />

nel ricordo di tutti coloro che<br />

“sono andati avanti”. Non ricordo<br />

altre messe in cui si fosse<br />

cantato tutti insieme e se novità<br />

doveva essere è stata particolarmente<br />

gradita, commovente e<br />

coinvolgente.<br />

La serata bolzanina si sviluppava<br />

intanto secondo consuetudine.<br />

Ogni angolo era un luogo<br />

di festa, di canti e di musica ed<br />

anche la nostra fanfara sezionale<br />

riusciva come sempre a ritagliarsi<br />

uno spazio sotto i<br />

portici per un breve concerto,<br />

mentre un salutare quanto breve<br />

temporale contribuiva a raffreddare<br />

qualche spirito bollente a<br />

causa dell’alcool consumato.<br />

Come già sottolineato per<br />

Bergamo, Torino ed ora Bolzano<br />

e come temo sarà per il futuro,<br />

stiamo perdendo un po’ la<br />

serata del sabato. Non è più una<br />

serata totalmente alpina come<br />

siamo abituati a considerarla. Se<br />

si potesse quantificare esattamente<br />

il numero dei cappelli<br />

reali, seri, la percentuale sarebbe<br />

abbondantemente sotto il<br />

quaranta, cinquanta percento.<br />

La nostra festa ci viene lenta-<br />

Qui sotto: la sfilata del venerdì sera per l’arrivo della bandiera di guerra del 6° alpini. A destra: la scritta che annuncia l’avanzare della<br />

nostra <strong>Sezione</strong>, presente la domenica a Bolzano con 34 gagliardetti su 36 e 411 sfilanti (foto D. Balbo).<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 5<br />

Attualità


Servizio fotografico D. Balbo<br />

BoLZAno


85ª Adunata<br />

nazionale


Attualità<br />

mente scippata dal centro cittadino<br />

e purtroppo si trasforma facilmente<br />

in una festa di popolo,<br />

in una notte bianca che di alpino<br />

ha ben poco. Sarà giusto, sarà<br />

sbagliato? Difficile dare la risposta<br />

esatta, ma resta la fastidiosa<br />

sensazione di impotenza.<br />

La speranza è che la festa resti<br />

tale, che non trascenda perché<br />

poi qualunque cosa accada nell’immaginario<br />

collettivo resterà<br />

la semplicistica conclusione che<br />

la colpa sia degli alpini. E’ un<br />

peccato vedere cappelli fasulli<br />

ed improponibili sul capo di<br />

sguaiati giovinastri che con noi<br />

nulla hanno a che fare. Uscendo<br />

dalla mischia si ritrovano però<br />

finalmente i nostri banchetti, si<br />

risentono i canti e si riscopre la<br />

nostra scanzonata allegria.<br />

Arriva così la domenica della<br />

festa e fortunatamente i timori,<br />

questa volta di tipo meteorologico,<br />

vengono fugati da un bel<br />

sole e da un leggero vento.<br />

Ormai gli alpini presenti sono<br />

stimati in circa 350.000 e lungo<br />

il percorso della sfilata ordinatamente<br />

si vanno a schierare i<br />

90.000 che avrebbero poi creato<br />

quel magico serpentone a cui<br />

ormai siamo abituati, che dalle<br />

8,30 precise sin oltre le 21<br />

avrebbe attraversato la città tra<br />

due ali di folla festante. Apre la<br />

sfilata la bandiera di guerra del<br />

6° reggimento alpini, poi rappresentanze<br />

militari, compreso<br />

un plotone di marò a sostegno<br />

dei compagni detenuti in India,<br />

i reduci, i giovani della mininaja<br />

e poi le Sezioni all’estero e via<br />

via le Sezioni italiane.<br />

La <strong>Sezione</strong> Val Susa inizia il<br />

cammino poco dopo le 11 al<br />

ritmo scandito dalle note della<br />

fanfara sezionale che tanto entusiasmo<br />

avrebbe saputo suscitare<br />

durante il percorso, sino a<br />

concludere il suo bagno di folla<br />

intorno alle 12,30 con la resa<br />

degli onori da parte del presidente<br />

Sosello a tutti gli alpini<br />

8<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

valsusini che hanno sfilato. Sicuramente<br />

tanti, che con ogni<br />

mezzo si sono messi in viaggio<br />

per questo grande appuntamento.<br />

Purtroppo, come già sottolineato<br />

nel passato, la nostra<br />

Protezione Civile non sfila con<br />

la <strong>Sezione</strong> perché i nuclei delle<br />

varie Sezioni aprono il 1° Raggruppamento.<br />

Non sappiamo se<br />

sia la scelta migliore, sappiamo<br />

solo che una parte importante<br />

della <strong>Sezione</strong> è staccata dal<br />

resto del gruppo e confusa tra le<br />

altre. Alla conta finale i Gruppi<br />

sono 34 e gli alpini che hanno<br />

sfilato 441.<br />

Purtroppo all’appello mancano<br />

alcuni nostri amici. Assolutamente<br />

giustificati perché<br />

quel crudele destino che spesso<br />

ci affianca ha voluto fermare<br />

lungo la strada della festa uno di<br />

noi. Una fermata crudele, improvvisa,<br />

grave che al momento<br />

in cui queste parole prendono<br />

corpo fa si che qualcuno lotti<br />

con il male in un letto d’ospedale<br />

a Pavia. Auguri da tutta la<br />

Val Susa<br />

Ha così vinto il buon senso di<br />

tutti, sono state messe a tacere<br />

le cassandre che vedono ancora<br />

in tanti abitanti di quella terra<br />

dei nemici pronti a tramare nascondendosi<br />

dietro una lingua<br />

che non conosciamo. Nel 1968<br />

a Brunico, l’allora cap. don<br />

Aldo Parisio, valsusino doc e<br />

mio cappellano al 6° mi rassicurava<br />

sulla tranquillità sia della<br />

zona che della gente, invitandomi<br />

a ridimensionare se non a<br />

scordare quanto si voleva far<br />

credere e apparire.<br />

Certamente teste calde se ne<br />

trovano ovunque, allora come<br />

oggi, ma possiamo ben dire che<br />

nella tre giorni bolzanina ha<br />

vinto l’allegria e la voglia di far<br />

festa. Ha vinto Bolzano e la sua<br />

gente ed ha vinto per l’ennesima<br />

volta quell’Italia dei cento campanili<br />

e degli oltre 350.000 alpini.<br />

Ai margini della sfilata<br />

di elio Garnero<br />

Siamo arrivati in una città allegramente sottosopra, migliaia di<br />

camper, centinaia di attendamenti e svariati trabiccoli. Sembra impossibile,<br />

eppure all’interno della caserma Huber troviamo la testa<br />

di questo straordinario “mostro” che è l’Adunata degli alpini: il Servizio<br />

d’Ordine Nazionale, noto come SON.<br />

In questa sede, grazie a due antenne altissime confluiscono dalle<br />

squadre dislocate su tutto il territorio urbano le informazioni dalle<br />

strade, dai campi, dalle palestre, dagli attendamenti e dalle cerimonie<br />

ufficiali. Da questa caserma i responsabili del Servizio coordinano<br />

un team di 220 persone diviso in squadre formate da 7-10<br />

alpini, distribuite in ogni angolo di Bolzano.<br />

Sono una squadra rodata da una decina di Adunate passate insieme<br />

e, soprattutto, operazioni di emergenza come alluvioni e terremoti.<br />

Ed eccoci alla domenica, la sfilata, il giorno più emozionante in<br />

assoluto. Squadre posizionate su tutto il percorso a garantire la sicurezza.<br />

Tende abusive, trabiccoli e furtarelli sono pane quotidiano<br />

del SON. Sugli accampamenti liberi spesso la polizia municipale<br />

chiede al Servizio di intervenire perché tra alpini ci si intende meglio,<br />

ma generalmente il buon senso basta e avanza.<br />

Questi uomini in verde hanno chiuso la sfilata e da subito si sono<br />

messi in pista per restituire ai bolzanini una città perfetta.<br />

nuovo incontro<br />

a Villa Santina<br />

di Giuseppe rosatelli<br />

Ricordare date, fatti, avvenimenti fa parte della nostra vita per cui<br />

è doveroso non dimenticare ciò al fine di mantenere sempre vivi i<br />

nostri sentimenti.<br />

Per i giorni 14 e 15 aprile 2012 alcuni amici che hanno operato nel<br />

cantiere n. 5 di Villa Santina, nel periodo successivo al 6 maggio<br />

1976, hanno organizzato una gita sul luogo stesso per incontrare gli<br />

abitanti del posto e portare loro i fraterni sentimenti dei cantieristi di<br />

quell'infausto momento, rendendo altresì omaggio a due eccelse figure<br />

che rimarranno sempre nel nostro cuore. Si tratta del carissimo<br />

e compianto amico Sergio Giatti, Sindaco protagonista della rinascita<br />

di Villa Santina e dell'indimenticabile presidente della <strong>Sezione</strong><br />

A.N.A. di Torino, ing. Nicola Fanci, cittadino onorario di Villa Santina<br />

ed efficace propugnatore del Cantiere n. 5.<br />

Le giornate ivi trascorse non saranno mai dimenticate sia per il<br />

modo in cui siamo stati accolti sia per tutte le altre benevoli attenzioni<br />

che si sono manifestate, compresa la magnanima e gradevole<br />

ospitalità del Comune e quella del locale Gruppo alpini.<br />

Desidero, altresì, rivolgere un nuovo sentito ringraziamento a<br />

Maria Grazia Del Fabbro, consigliere comunale di allora, non solo<br />

per esserci stata vicino in quel particolare periodo, ma anche per<br />

quanto, in questa occasione, in collaborazione con gli amici. Adriano<br />

Rocci, Felice Cumino e Carlo Cattaneo si è prodigata per la realizzazione<br />

di questo nuovo incontro. È bello constatare che i vostri sentimenti<br />

nei nostri riguardi non sono affatto mutati negli anni. La<br />

spontaneità con la quale ci avete ricevuto è la conferma della vostra<br />

fraterna ed affettuosa amicizia che ha suscitato in noi una forte emozione.<br />

Riesaminando il modo in cui siamo stati accolti e facendo il punto<br />

per ringraziare di tutte le attenzioni riservateci, vorremmo riabbracciare<br />

tutti voi, uno per uno. Lo faccio idealmente rivolgendomi al vostro<br />

amabile sindaco, Romano Poloni, al quale desidero anche<br />

esprimere la mia personale gratitudine per l'omaggio delle due splendide<br />

fotografie che riproducono persone che rientrano nella storia<br />

del cantiere.<br />

Prima di concludere formulo l'auspicio che al prossimo 1° giugno,<br />

alla festa annuale del Gruppo alpini Borgata Parella, ci sia una<br />

nutrita rappresentanza di Villa Santina con il loro Sindaco.<br />

Nel ricordare gli amici che ci hanno lasciato porgo Loro un devoto<br />

e reverente pensiero ed a Voi tutti un fraterno abbraccio.


Il nastro tricolore sta per essere tagliato e Luca Barisonzi potrà prendere possesso della sua casa<br />

(foto D. Balbo).<br />

La casa per Luca,<br />

un altro miracolo alpino<br />

di Dario Balbo<br />

Come sempre gli assenti<br />

hanno torto e in questa particolare<br />

occasione una volta di più<br />

poiché non è da tutti i giorni assistere<br />

ad un miracolo e l’operazione<br />

“Una casa per Luca” è<br />

l’ennesima dimostrazione che<br />

gli alpini i miracoli li sanno fare.<br />

Poco più di un anno fa veniva<br />

lanciato l’appello per la raccolta<br />

di fondi finalizzata alla costruzione<br />

di una casa per questo povero<br />

ragazzo dell’8° reggimento<br />

alpini, battaglione “Tolmezzo”<br />

che nell’espletamento del proprio<br />

dovere in Afghanistan, in<br />

un vile attentato, subiva ferite<br />

tali da perdere l’uso degli arti<br />

inferiori e superiori. Si prospettava<br />

così l’ennesima sfida nel<br />

dimostrare cosa possono e<br />

sanno fare gli alpini. La raccolta<br />

fondi ha dato risultati eccezionali<br />

come eccezionale è stato il<br />

contributo in termini di ore di<br />

lavoro, materiali offerti, professionalità<br />

dispiegate che hanno<br />

fatto da motore a questa fantastica<br />

operazione. Se poi pensiamo<br />

che nel mese di<br />

novembre 2011 veniva posata la<br />

prima pietra del cantiere pare<br />

incredibile che in soli sei mesi<br />

si sia giunti alla consegna di una<br />

casa ad altissima automazione,<br />

su due livelli con giardino, e con<br />

tutte quelle soluzioni volte a<br />

rendere meno difficile la vita di<br />

chi ha grandissimi ed irreversi-<br />

bili problemi di deambulazione.<br />

Non sappiamo se sarà un precedente<br />

o meno, ma sappiamo che<br />

il sogno alpino di ricordare i<br />

morti aiutando i vivi ha offerto<br />

l’ennesima conferma.<br />

Un Perona quanto mai commosso<br />

ha voluto sottolineare<br />

questo aspetto, ricordando<br />

anche quei tanti ragazzi che<br />

sono stati meno fortunati di<br />

Luca, ammesso che sia una fortuna<br />

passare la vita immobile su<br />

di una sedia a rotelle, e che<br />

hanno lasciato la loro vita al servizio<br />

della Patria in una missione<br />

di pace.<br />

Il miracolo. Più delle parole<br />

contano i numeri di questa operazione<br />

che ha visto impegnata<br />

l’associazione tutta, ma doverosamente<br />

occorre ricordare l’impegno<br />

profuso in larga misura<br />

dalle Sezioni di Pordenone, Vicenza,<br />

Brescia e Bergamo.<br />

Il costo totale si è stabilizzato<br />

orientativamente sul milione e<br />

duecentomila euro di cui oltre<br />

850.000 in fondi raccolti tra i<br />

vari Gruppi e tramite la campagna<br />

promossa gratuitamente da<br />

Mediafriends nel mese di agosto<br />

e passata sulle reti televisive<br />

Mediaset a cura del giornalista<br />

Toni Capuozzo. In questi<br />

850.000 euro ci sono anche<br />

soldi valsusini, non tantissimi e<br />

purtroppo non da tantissimi<br />

Gruppi.<br />

La differenza tra il costo totale<br />

ed il denaro raccolto è data<br />

invece dalla valorizzazione<br />

delle ore lavoro spese dai tanti<br />

volontari, dai materiali donati e<br />

dalle prestazioni professionali<br />

di architetti, ingegneri, notai,<br />

avvocati, medici rigorosamente<br />

alpini o amici degli alpini.<br />

Poteva sembrare una follia<br />

iniziare un’operazione di questo<br />

genere in tempo di crisi ma<br />

c’era la consapevolezza che<br />

dopo aver costruito trentatré<br />

case ed una chiesa a Fossa in<br />

Abruzzo anche in questa occasione<br />

gli alpini non avrebbero<br />

tradito. E così è stato.<br />

Sabato 19 maggio eravamo<br />

così in tanti a presenziare, tantissimi<br />

i gagliardetti ed i vessilli<br />

schierati nella piazza di Gravellona<br />

Lomellina in attesa della cerimonia.<br />

E quando la folla si<br />

apriva per far passare la sedia a<br />

rotelle su cui sedeva Luca Barisonzi<br />

un lungo applauso lo acco-<br />

glieva ed un velo di commozione<br />

sicuramente prendeva il sopravvento<br />

in tanti volti.<br />

Entravano poi nello schieramento<br />

il labaro nazionale e successivamente<br />

il comandante<br />

delle truppe alpine gen. C.A .Albero<br />

Primicerj ed il capo di stato<br />

maggiore dell’esercito gen.<br />

C.A. Claudio Graziano.<br />

Seguiva la S. Messa officiata<br />

dell’Ordinario militare Vincenzo<br />

Pelvi.<br />

Dopo gli Onori ai Caduti si costituiva<br />

un corteo che con un incedere<br />

tutt’altro che ordinato e<br />

composto tipo adunata, si avvicinava<br />

al luogo dove è stata costruita<br />

la casa.<br />

Gravellona Lomellina credo<br />

non abbia mai visto così tanti alpini<br />

e l’occasione ha fatto si che<br />

tante bandiere alle finestre accompagnassero<br />

il corteo.<br />

Una casa costruita dagli alpini<br />

e donata ad un alpino non poteva<br />

che essere ubicata in via degli Alpini,<br />

ed il taglio del nastro ad<br />

aprirla era il prologo alla ben più<br />

solenne consegna delle chiavi.<br />

Commozione da vendere, orgoglio<br />

alpino nei presenti e la<br />

consapevolezza dell’ennesima<br />

dimostrazione che gli alpini<br />

sono diversi, che siamo diversi,<br />

che i mesi della naja, il sacrificio<br />

e la fatica sopportate, il peso<br />

degli zaini ed il cameratismo<br />

condito da un’allegria condita<br />

spesso da una sfacciataggine<br />

senza limiti hanno forgiato<br />

degli italiani che in silenzio<br />

sanno dimostrare di essere diversi<br />

da tutti gli altri. È stato<br />

bello esserci oggi e ancora una<br />

volta gli assenti hanno avuto<br />

torto e soprattutto hanno perso<br />

l’ennesima occasione per sentire<br />

un brivido di orgoglio diverso<br />

e per spendere una<br />

giornata un po’ più alpina e un<br />

po’ meno banale.<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 9<br />

Attualità


Attualità<br />

Gli alpini giaglionesi davanti alla loro sede con il capogruppo Franco Silvestro in prima fila alla sinistra del gagliardetto, e un tratto<br />

della sfilata per le strade del paese (foto D. Balbo).<br />

novant’anni per gli alpini di Giaglione<br />

di Franco Silvestro<br />

Domenica 20 maggio scorso<br />

il Gruppo alpini di Giaglione ha<br />

festeggiato il 90° anno di fondazione,<br />

primo Gruppo ad iscriversi<br />

alla sezione Val Susa,<br />

anch’essa fondata nel 1922.<br />

Ad aprire i festeggiamenti,<br />

venerdì sera gli amici del Coro<br />

“Alpi Cozie”, diretti dal maestro<br />

Mariano Martina con il loro repertorio<br />

di canzoni alpine,<br />

dando come di consueto prova<br />

di grandi capacità canore e di<br />

quella professionalità che li<br />

contraddistingue.<br />

A fine serata il Gruppo ha offerto<br />

ai partecipanti un ricco rinfresco.<br />

Sabato 19 maggio, sempre<br />

nel salone polivalente, abbiamo<br />

avuto l’onore di ospitare la Fanfara<br />

“Montenero” della <strong>Sezione</strong><br />

A.N.A. di Torino diretta dal<br />

maestro, tenente in armi, Gimmi<br />

D’Introno. Ancora caldi dall’Adunata<br />

annuale di Bolzano,<br />

hanno offerto ai presenti un<br />

concerto pregevole sia nelle esibizioni<br />

che nella presentazione<br />

dei brani a cura della preparatissima<br />

speaker Anna.<br />

Tutti in piedi ad onorare gli<br />

alpini con gli ultimi due brani:<br />

“Valore Alpino”, e l’immancabile<br />

Inno Nazionale.<br />

Al termine, tutti nel salone<br />

della banda musicale di Giaglione<br />

per una grande spaghettata<br />

offerta alla fanfara ospite, a<br />

tutti gli amici e collaboratori<br />

che da sempre danno una<br />

grande mano al Gruppo in tutte<br />

10<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

le manifestazioni.<br />

Domenica 20 maggio ammassamento<br />

presso la nuova<br />

sede del Gruppo.<br />

Prima dell’alzabandiera, il<br />

capogruppo ha chiesto un minuto<br />

di silenzio per ricordare le<br />

vittime dell’ignobile atto terroristico<br />

avvenuto il giorno precedente<br />

a Brindisi di fronte alla<br />

scuola intitolata alla signora<br />

Morvillo Falcone.<br />

Formato il corteo, è iniziata la<br />

sfilata con alla testa la fanfara<br />

sezionale diretta dal maestro Danilo<br />

Bellando, seguita dal vessillo<br />

scortato dal presidente della<br />

sezione Val Susa Giancarlo Sosello,<br />

dal sindaco Ezio Paini, dal<br />

vicesindaco, dai rappresentanti<br />

dei “Sapeurs Pompiers” di Bramans<br />

gemellati con la nostra comunità,<br />

ed infine dai numerosi<br />

gagliardetti intervenuti.<br />

Doverosa la fermata davanti<br />

al monumento dedicato a tutti i<br />

Caduti presso il comune dove,<br />

accompagnato dalle note del silenzio<br />

fuori ordinanza è stato<br />

deposto un omaggio floreale.<br />

Ripresa la sfilata si raggiungeva<br />

la chiesa parrocchiale dove<br />

ad accoglierci sul sagrato c’era<br />

don Daniele Giglioli.<br />

Durante l’omelia don Daniele<br />

ha ricordato l’operato degli alpini<br />

e soprattutto quello del<br />

Gruppo di Giaglione con il<br />

quale c’è da tempo in atto una<br />

fattiva reciproca collaborazione.<br />

Al termine della Messa, dopo<br />

la lettura della “Preghiera del-<br />

l’alpino”, la cantoria di San Vincenzo<br />

diretta dal maestro Giorgio<br />

Troisi ha voluto onorare<br />

l’anniversario del Gruppo offrendo<br />

il canto “Signore delle<br />

cime”, con momenti toccanti e<br />

pieni di commozione.<br />

Ritornati alla sede sono state<br />

consegnate dal presidente sezionale<br />

Sosello e dal sindaco Paini<br />

alcune pergamene di riconoscimento<br />

agli alpini più anziani<br />

d’età e a quelli che sono tuttora<br />

attivi nel Direttivo sin dal 1977<br />

quando il Gruppo riprese vigore<br />

dopo alcuni anni di inattività.<br />

Infine, ci siamo trasferiti<br />

presso il salone del Comune per<br />

gustare un delizioso pranzo intrattenendoci<br />

fino a tarda sera.<br />

Ci siamo così lasciati con un<br />

arrivederci fra 10 anni per il mitico<br />

traguardo del 100° anniversario<br />

di fondazione.<br />

Il capogruppo con il Direttivo,<br />

ringrazia di cuore tutti coloro<br />

che hanno partecipato alle<br />

manifestazioni ed in modo particolare<br />

gli alpini, gli aggregati e<br />

tutti coloro che hanno collaborato<br />

per l’ottima riuscita della<br />

manifestazione.<br />

Grazie a tutti e buon compleanno<br />

alpini.<br />

nel ricordo di “Tita”<br />

Nel corso della Messa, il capogruppo<br />

dava la notizia della<br />

morte di Giovanni Battista<br />

Campo (Tita), sottotenente al-<br />

pino reduce di Russia, decorato<br />

al Valore Militare, classe 1921.<br />

Riteniamo giusto ricordarlo con<br />

il 90°. Martedì 22 maggio lo abbiamo<br />

accompagnato nel suo<br />

ultimo viaggio.<br />

Nato a Giaglione, risiedeva<br />

ormai a Susa da quando la sua<br />

salute non gli permetteva più di<br />

muoversi liberamente, accudito<br />

e coccolato dall’amata moglie<br />

Renata, dalla figlia Claudia con<br />

Salvatore e dagli adorati nipoti.<br />

La cattedrale di San Giusto,<br />

era gremita di amici, conoscenti,<br />

numerosi gagliardetti<br />

della <strong>Sezione</strong> Val Susa e da<br />

quello giunto da Alpignano.<br />

“Tita” era iscritto al Gruppo di<br />

Giaglione e lo scrivente capogruppo,<br />

con grande commozione<br />

al termine della lettura<br />

della “Preghiera dell’alpino”<br />

portava a conoscenza dei presenti<br />

una delle sue ultime volontà<br />

lasciata ai familiari: che<br />

la banda musicale di Giaglione<br />

suonasse “La marcia dei coscritti”<br />

per lui e per tutti i suoi<br />

coscritti del ’21 che non hanno<br />

più fatto ritorno.<br />

Sul sagrato della Cattedrale,<br />

all’uscita della salma, la banda<br />

diretta per l’occasione da Daniele<br />

Ferrando, lo ha voluto<br />

onorare esaudendo la sua volontà<br />

dedicandogli oltre alle tradizionali<br />

marce funebri la<br />

bellissima marcia dei coscritti.<br />

Il suo Gruppo rinnova alla famiglia<br />

le più sentite condoglianze.


Il saluto del Presidente nazionale<br />

Quando si pensa agli Alpini, il ricordo e la memoria storica collettiva corre<br />

subito all’epoca bellica, alle gesta eroiche che assumono coloriture epiche.<br />

Soprattutto per noi che viviamo ai piedi delle montagne e siamo portati,<br />

alzando gli occhi, a ripensare al sacrificio dei Padri, alle loro sofferenze, ai<br />

loro eroismi.<br />

Ma questi fatti, che è giusto ricordare e commemorare, cedono gradatamente<br />

il passo all’immagine attuale degli Alpini attraverso la vita associativa<br />

che spiega la riconoscenza e la simpatia che li circonda.<br />

Viene evidenziato soprattutto il modello sociale che è stile di vita sobria,<br />

legata al territorio, storia che è scritta con termini quali solidarietà, responsabilità,<br />

disponibilità ma anche convivialità, allegria e serenità.<br />

Non serve, cari alpini della sezione Val Susa, enumerare le tappe del vostro<br />

lungo procedere, basta leggere i contenuti di questa pubblicazione che,<br />

senza indulgere nell’autocelebrazione, presenta puntualmente gli impegni<br />

nei quali si concretizza la vostra storia.<br />

E’ doveroso inoltre sottolineare la partecipazione alla vita della vostra<br />

valle, per cui le varie Amministrazioni comunali che a voi si sono rivolte,<br />

hanno ottenuto risposte generose.<br />

Ecco perché il legame degli alpini valsusini con il territorio, ecco perché<br />

quando la gente pensa a voi lo fa con sentimenti di spontaneo affetto.<br />

Grazie per questi 90 anni vissuti con fedeltà alla Patria, alla Bandiera, alla<br />

Montagna.<br />

Ai Soci Fondatori, a Coloro che non sono ritornati a baita o che sono transitati<br />

nelle vostre fila e oggi vi guardano dal Paradiso di Cantore va il ricordo<br />

e la mia gratitudine.<br />

All’amico Giancarlo Sosello, attento e validissimo vostro Presidente, al<br />

Consiglio sezionale, ai formidabili capigruppo, alpini, amici, familiari rivolgo<br />

il mio riconoscente saluto.<br />

Possa la Madonna delle Nevi, posta sulla cima del Rocciamelone, benevolmente<br />

vigilare su di voi e sulla Valle.<br />

“A brüsa , süta l’Süsa”.<br />

Corrado Perona<br />

Il saluto del<br />

Comandante delle Truppe Alpine<br />

Stimato presidente Sosello, cari Alpini della <strong>Sezione</strong> “Val Susa”, Vi<br />

giunga per mio tramite la vicinanza delle Truppe Alpine ed il plauso per<br />

l’importantissimo traguardo raggiunto.<br />

90 anni che sicuramente avete saputo generosamente costellare di solidarietà<br />

verso quanti erano bisognosi e di incondizionata vicinanza agli Alpini<br />

in armi, mai minata neppure in momenti delicati come quelli che hanno<br />

visto coinvolte le Vostre bellissime Valli.<br />

Vicinanza che avete appena fortemente ribadito, contribuendo, assieme<br />

alle altre 112 sezioni nazionali ed estere, alla realizzazione della magnifica<br />

casa domotica per il nostro Luca: un sentito GRAZIE a tutti Voi!<br />

Alpini della <strong>Sezione</strong> “Val Susa”, siano questi giorni dedicati al ricordo di<br />

chi ci ha preceduti sulle orme del dovere e che ci ha indicato la giusta strada<br />

da percorrere all’insegna dei “Valori dei Padri: Amicizia, Fratellanza, Responsabilità<br />

per una Patria migliore” con i quali il Presidente Perona ha<br />

voluto consacrare l’85ª Adunata nazionale appena conclusasi in Alto Adige!<br />

Viva gli Alpini, viva la <strong>Sezione</strong> “Val Susa”!<br />

Gen. C.A. Alberto Primicerj<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 15<br />

Aspettando il 90°


Aspettando il 90°<br />

16<br />

Il saluto del Sindaco di Susa<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

Il saluto del Comandante<br />

della brigata alpina “Taurinense”<br />

Nel 2012 la <strong>Sezione</strong> Val Susa festeggia i 90 anni di una storia che onora<br />

la nostra Nazione e la nostra Valle, un traguardo che richiama alla mente il<br />

coraggio, la responsabilità e la dedizione con cui i nostri Alpini hanno affrontato<br />

ogni situazione che li ha visti partecipi, come dimostrano i numerosi<br />

luoghi dei Comuni valsusini dedicati a persone o vicende collegate<br />

all’eroismo che da sempre li contraddistingue.<br />

Ricordo particolarmente caro a tutti i fedeli la posa in cima al monte Rocciamelone<br />

della Statua della Madonna, accompagnata dalla preghiera del<br />

papa Leone XIII che invoca, attraverso lo sguardo benevolo di Maria, la<br />

protezione divina di Susa e dei confini d’Italia.<br />

Pronti a sacrificare la vita in guerra per difendere la Patria e a sopportare<br />

ogni rischio e fatica in pace, per portare aiuto a comunità italiane e straniere<br />

gravate da pericoli di varia natura, si sono meritati la gratitudine e l’affetto<br />

delle popolazioni di ogni tempo e di ogni luogo.<br />

Motivatamente fieri di appartenere ad un Corpo che da quando è stato<br />

istituito nel 1872 ha sempre messo a servizio del bene comune la propria<br />

forza e umanità, gli alpini della <strong>Sezione</strong> Val Susa sono una realtà di cui la<br />

Città di Susa e la Valle sono orgogliose, poiché essi rappresentano una testimonianza<br />

inconfutabile dell’amore per la propria terra, dell’obbedienza<br />

verso lo Stato e della vicinanza alle Comunità locali.<br />

Ai vari Presidenti e Consigli sezionali che si sono nel tempo susseguiti,<br />

all’attuale qualificato presidente, Giancarlo Sosello, al suo operoso Consiglio,<br />

ai capaci capigruppo e a tutti i sostenitori e collaboratori della <strong>Sezione</strong><br />

Val Susa giungano il sentito grazie e la profonda riconoscenza di tutta la Cittadinanza,<br />

consapevole che i valori su cui si fondano le loro azioni hanno<br />

reso illustre la storia italiana e sono alla base della nostra Democrazia.<br />

È con vero piacere che invio il saluto della “Taurinense” in occasione dell’importante<br />

anniversario del 90° di fondazione della <strong>Sezione</strong> dell’A.N.A.<br />

La vostra è una splendida realtà basata sull’altruismo e sul volontariato,<br />

valori condivisi che accomunano tutti noi Alpini e che “esportiamo” dovunque<br />

ci porti il nostro piede.<br />

Certamente i cittadini della valle sono stati e continuano ad essere degli<br />

alpini che, sin dalla costituzione della Brigata, hanno alimentato i nostri reparti<br />

infondendo sempre quel sano e genuino spirito che ci contraddistingue.<br />

La storia cambia, gli scenari si evolvono ma ci sono cose e persone che<br />

continuano ad essere punto di riferimento imprescindibile della nostra società.<br />

E la realtà delle “penne nere” è uno di questi.<br />

Noi siamo orgogliosi del nostro passato e possiamo guardare con fierezza<br />

al nostro futuro sapendo di poter indicare ai nostri giovani numerosi esempi<br />

di coraggio e di umiltà di cui è ricco il nostro percorso e la nostra storia.<br />

A nome di tutti gli uomini e le donne che ho l’onore di comandare Vi auguro<br />

con la più grande stima e sincero affetto di proseguire nella vostra<br />

opera meritoria con lo spirito e l’altruismo che vi rende speciali.<br />

Prof.ssa Gemma Amprino<br />

Gen. B. Dario Ranieri


Il Saluto del generale Bonato<br />

Carissimi Alpini della Val Susa, il 90° anniversario della nostra <strong>Sezione</strong><br />

è certamente un momento importante ed un grande risultato così come, ne<br />

sono altrettanto certo, sarà punto di partenza per proseguire in tutte quelle<br />

attività, progetti e programmi che hanno caratterizzato e che continueranno<br />

a segnarne la storia. Il mio unico rammarico è quello che non potrò essere<br />

presente alle celebrazioni e condividere con voi queste giornate in quanto<br />

gli impegni di lavoro mi terranno lontano per diverso tempo dagli amici,<br />

dall’alta Valle e dal mio Gruppo di appartenenza. Sono infatti in Afghanistan<br />

dove i nostri uomini e donne stanno continuando a lavorare per incrementare<br />

la sicurezza e le condizioni di vita di questo martoriato Paese per<br />

il quale, la <strong>Sezione</strong> ed i suoi Gruppi, molto hanno fatto con i Reggimenti<br />

della nostra “Taurinense”. Ai nostri uomini e donne in divisa che sono vicini<br />

alle necessità della gente, che operano con impegno e sacrificio, che<br />

compiono il loro dovere con l’orgoglio di servire la Patria, va il nostro pensiero.<br />

A tutti gli alpini della <strong>Sezione</strong> i miei migliori auguri ed un “in bocca<br />

al lupo” per un futuro che, ne sono certo, continuerà ad essere ricco di impegni<br />

e di soddisfazioni.<br />

Gen. D. (alp) Federico Bonato<br />

novanta tricolori con noi<br />

“Ma perché portate quello strano cappello con quella lunga<br />

penna nera?”.<br />

“Nonno, papà, zio … perché andate sempre a sfilare, perché<br />

non posso venire anche io?”.<br />

“Da grande posso sfilare anch’io…?”.<br />

Chissà quante volte ci saremo sentiti porre queste domande<br />

e quante volte, in ossequio al nostro protocollo, non abbiamo<br />

potuto portare con noi in quei lunghi serpentoni che sono i nostri<br />

cortei, figli, nipoti e così via.<br />

Nell’occasione della grande festa per il compleanno della nostra<br />

<strong>Sezione</strong> abbiamo deciso di offrire a tanti nipotini, figli, fratelli,<br />

non importa se maschietti o femminucce, l’opportunità di<br />

sfilare con noi, davanti a noi in un ideale percorso visivo che<br />

vada dai reduci, dagli anziani sui mezzi di servizio, fino alla<br />

forza della <strong>Sezione</strong> a rappresentare quello che potrebbe essere<br />

il nostro futuro, quel futuro associativo che tanto a cuore sta<br />

alla nostra associazione.<br />

Vorremmo con noi per l’occasione infatti novanta bambini e<br />

bambine in età di scuola elementare, per entrare nel nostro corteo.<br />

Ad ognuno daremo una bandierina e ognuno dovrà rappresentare<br />

un anno della nostra <strong>Sezione</strong>. Regaleremo loro<br />

l’innocente sogno di essere grandi per un giorno, gli faremo<br />

provare l’abbraccio ed il calore della gente che negli alpini, nei<br />

loro nonni, zii, papà riconoscono la parte migliore della nostra<br />

Patria, gli faremo scoprire che gli alpini non sono solo retorica<br />

ma sono affetto, solidarietà, allegria. Potranno forse così capire<br />

anche perché dagli occhi stanchi di vecchiaia dei loro nonni<br />

scendono timide lacrime ad ogni racconto di naja, potranno<br />

forse capire perché per noi alpini il cappello è tutto, è vita, è<br />

passato, presente e futuro.<br />

Non possiamo offrire di più se non la nostra passione, il nostro<br />

cuore e vorremmo che quella sfilata con noi restasse un<br />

segno indelebile nei loro cuori di futuri bravi italiani.<br />

Novanta sembrano tanti ma se poi ci pensiamo un attimo,<br />

visto che siamo trentasei Gruppi, vuol dire meno di tre bimbi<br />

per Gruppo. E se poi ci saranno Gruppi che non ne forniranno<br />

vorrà dire che ci saranno Gruppi che ne troveranno di più.<br />

Come sotto la naja, come sempre, chi non ce la fa a portare lo<br />

zaino verrà aiutato dal compagno meno stanco. E se poi, ma<br />

speriamo di no, saranno meno di novanta o meglio ancora se<br />

saranno di più, nessun problema, all’alpina faremo festa ugualmente.<br />

Resterà il simbolo rappresentato da tanti tricolori che ci<br />

apriranno la strada tra le vie di Susa.<br />

Coraggio capigruppo, aiutateci come sempre e se l’operazione<br />

andrà in porto sarà anche per i bimbi, i bimbi delle vostre<br />

comunità, una grande, indimenticabile festa, alpina e tricolore.<br />

L’angolo di Elio Garnero<br />

AFGHANISTAN<br />

Oltre ai nostri militari,<br />

non scordiamo i civili<br />

trucidati mentre portavano<br />

aiuto a questo Paese<br />

Il dottor Tom Little<br />

Anche se sono passati alcuni mesi da questo tragico avvenimento,<br />

passato un po’ in sordina, è mia intenzione segnalare questo terribile<br />

eccidio, questa volta non su militari, ma su dei medici volontari.<br />

Afghanistan, una giornata qualsiasi. Scariche di Kalashnikov, urla,<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 17<br />

Dalla <strong>Sezione</strong>


Dalla <strong>Sezione</strong><br />

e poi, silenzio. Sdraiati scompostamente sul terreno dieci cadaveri<br />

sporchi di sangue. Poco più in là un uomo con il turbante recita versi<br />

del Corano. Subito dopo un comunicato: “abbiamo giustiziato dei<br />

missionari cristiani”.<br />

E’ vero, nelle tasche delle giacche a vento le vittime tenevano la<br />

Bibbia, ma nelle borse appese al collo, che gli assassini non hanno<br />

aperto c’erano strumenti chirurgici, flaconi di disinfettante, antibiotici,<br />

garze, siringhe e bende. Erano otto occidentali, cinque uomini<br />

ed una donna americani, più una tedesca, un inglese e due interpreti<br />

afghani. L’autista ha salvato la pelle perché stava pregando. Così dicono,<br />

io qualche dubbio ce l’ho. Da anni il gruppo andava a curare<br />

bambini e adulti con gli occhi malati.<br />

Facevano tutti parte di una organizzazione internazionale che<br />

comprende medici, dentisti, oftalmologi, infermieri. Gente che è riuscita<br />

a far nascere quattro ospedali per curare e aiutare bambini,<br />

donne e vecchi ammalati. Otto poveri cristiani che da tempo, fatta la<br />

pace con la parola “pericolo” avevano regalato spiragli di luce a centinaia<br />

e centinaia di infelici. Il capo di questo gruppo era un certo<br />

dottor Tom Little che era solito portare nelle sue missioni la moglie<br />

e le tre figlie perché secondo lui dovevano imparare a curare i deboli<br />

di quel mondo lontano pieno di insidie ed imparare a voler bene a chi<br />

soffre.<br />

Questa volta le aveva lasciate a New York. Oltre ai colleghi, tutti<br />

specialisti in varie branche della medicina, era presente un’infermiera<br />

pacifista. Nei momenti di stanchezza in questo lungo e faticoso<br />

peregrinare leggevano a turno brani della Bibbia. Sono stati<br />

trucidati, non hanno chiesto pietà, la loro esperienza suggeriva che<br />

sarebbe stato inutile, si sono accontentati di alzare gli occhi al cielo<br />

prima che arrivasse la morte.<br />

ONORE A QUESTI MEDICI.<br />

18<br />

Notiziario sezionale<br />

9 marzo - Susa. Riunione<br />

Commissione 90°.<br />

17-18 marzo - Isola del Gran<br />

Sasso. Commemorazione Caduti<br />

Selenyj Jar. Presenti: vessillo<br />

sezionale scortato dal<br />

consigliere Demuti.<br />

24 marzo - Novara. Riunione<br />

referenti al Centro Studi delle<br />

Sezioni piemontesi. Presenti:<br />

vicepresidenti Balbo e Garnero<br />

ed il consigliere Anselmetto.<br />

30 marzo - Torino. Via Ventimiglia.<br />

68° anniversario della<br />

battaglia di Monte Marrone.<br />

Presenti: vessillo scortato dal<br />

vicepresidente Garnero e dal<br />

consigliere Amprimo.<br />

31 marzo - Giaveno. Annuale<br />

Raduno artiglieri alpini. Presenti:<br />

vicepresidente Garnero e<br />

consiglieri Amprimo e Gontero.<br />

2 aprile - Susa. Consiglio sezionale.<br />

C.D.S. al completo.<br />

4 aprile - Susa. Santa Messa<br />

interforze - liturgia pre pasquale<br />

officiata da don Mauro<br />

cappellano del 3° rgt. alpini.<br />

14 aprile - Vendita gerani per<br />

ricerca e cura tumori ad Avigliana,<br />

Bussoleno e Susa. Presenti:<br />

consiglieri referenti di<br />

zona.<br />

15 aprile - Abbiategrasso (<strong>Sezione</strong><br />

di Milano). 90° di fondazione<br />

del Gruppo locale.<br />

Presente: vessillo scortato dal<br />

consigliere Demuti.<br />

23 aprile - Torino. Consiglio<br />

C.E.S.R.A.M.P. Presente: vicepresidente<br />

Balbo.<br />

25 aprile - Festa della Libera-<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

zione. Gran parte dei consiglieri<br />

impegnati nelle loro aree di<br />

competenza.<br />

29 aprile - Chianocco. Festa<br />

del Gruppo. Presenti: presidente<br />

Sosello e consigliere<br />

Sacco.<br />

30 aprile - Susa. Consiglio sezionale.<br />

C.D.S. al completo.<br />

11-12-13 maggio - Bolzano.<br />

Adunata Nazionale.<br />

18 maggio - Giaglione. Posa<br />

base per alzabandiera e festa<br />

del Gruppo. Presenti: presidente<br />

Sosello ed alfiere Gallina.<br />

19 maggio - Gravellona Lomellina<br />

(<strong>Sezione</strong> di Pavia).<br />

Consegna da parte dell’A.N.A.<br />

della “Casa per Luca”. Presenti:<br />

presidente Sosello, vicepresidenti<br />

Balbo e Baro,<br />

consiglieri Amprimo, Bonaudo,<br />

Demuti e revisore dei conti nazionale<br />

Botteselle.<br />

20 maggio - Giaglione. 90° di<br />

fondazione del Gruppo. Presenti:<br />

presidente Sosello, vicepresidenti<br />

Garnero e Baro,<br />

consiglieri Amprimo, Anselmetto,<br />

Bosco, Bert, Foglia,<br />

Gontero, Olivero e Sacco.<br />

27 maggio - Milano. Assemblea<br />

annuale dei Delegati. Presenti:<br />

presidente Sosello,<br />

vicepresidente Baro, consiglieri<br />

Demuti, Foglia ed il capogruppo<br />

di Cesana, Ferraris.<br />

2 giugno - Bussoleno. Inaugurazione<br />

monumento all’Alpino.<br />

Presenti: presidente<br />

Sosello, vicepresidenti Garnero,<br />

Balbo, Baro, consiglieri Am-<br />

primo, Bonome, Bosco, Anselmetto,<br />

Gontero, Sacco, revisore<br />

dei conti nazionale Botteselle,<br />

Olivero e alfiere Gallina.<br />

2 giugno - Festa della Repubblica.<br />

C.D.S. impegnato nelle<br />

proprie aree di appartenenza.<br />

3 giugno - Villar Focchiardo.<br />

80° di fondazione. Presenti:<br />

presidente Sosello, vicepresidente<br />

Balbo, consiglieri Am-<br />

primo, Bosco, Anselmetto,<br />

Sacco, Olivero e alfiere Gallina.<br />

3 giugno - Pont Saint Martin<br />

(<strong>Sezione</strong> Valdostana). Gemellaggio<br />

con gli Chasseurs. Presenti:<br />

vessillo scortato dal<br />

vicepresidente vicario Garnero<br />

e sorretto dal capogruppo di<br />

Avigliana, Giovanardi.<br />

4 giugno - Susa. Consiglio sezionale.<br />

C.D.S. al completo.<br />

Oblazioni pro Scarpone<br />

Alpe Fiorindo - Gruppo di Mompantero € 10,00<br />

Agostino Belletto - Giaglione € 30,00<br />

Baritello Domenico - Gruppo di Villar Focchiardo € 20,00<br />

Bergamaschi Aldo - Gruppo di Chianocco € 5,00<br />

Bianchi Umberto - Gruppo di Bruzolo € 15,00<br />

Bianco Dolino Iride in memoria di Bianco Dolino<br />

Nello - Gruppo di Mompantero € 20,00<br />

Bolla Giuseppe - Rorà € 20,00<br />

Borgis Oreste, la famiglia - Gruppo di Bruzolo € 10,00<br />

Bottala Luigi - Gruppo di Villar Focchiardo € 20,00<br />

Bramante Luciano - Gruppo di Villar Focchiardo € 30,00<br />

Caffo Giulio - Gruppo di Venaus € 20,00<br />

Famiglia di Silvino Chiapusso, in ricordo - Giaglione € 20,00<br />

Famiglia di Ugo Ponsero, in ricordo - Giaglione € 20,00<br />

Fantini Renzo - Gruppo di Avigliana € 10,00<br />

Ferraudo Gian Franco - Gruppo di Avigliana € 10,00<br />

Fiorina Piero - Gruppo di Bruzolo € 5,00<br />

Germano Ronchi e Rosa per il 50° anniversario<br />

di matrimonio - Gruppo di Borgone € 50,00<br />

Giacone Maria Pia in memoria di Tatti Francesco -<br />

Gruppo di Avigliana € 30,00<br />

Giai Gianet Vittorina in memoria del marito Bruno -<br />

Gruppo di Avigliana € 30,00<br />

Gillo Silvio - Gruppo di Bruzolo € 5,00<br />

Giuseppe Ala e Onorina per il 50° anniversario di<br />

matrimonio - Gruppo di Borgone € 50,00<br />

Gruppo di Almese € 100,00<br />

Gruppo di Borgone € 150,00<br />

Gruppo di Bussoleno € 50,00<br />

Gruppo di Cesana € 111,00<br />

Gruppo di Chiomonte € 105,00<br />

Gruppo di Chiusa S. Michele € 100,00<br />

Gruppo di Giaglione in occasione del 90°<br />

di fondazione € 50,00<br />

Gruppo di Meana € 50,00<br />

Gruppo di Rubiana € 200,00<br />

Gruppo di Venaus € 300,00<br />

Gruppo di Villar Focchiardo € 20,00<br />

In memoria di Mario Versino - Gruppo di<br />

Villar Focchiardo € 20,00<br />

La moglie in memoria di Magnetto Firmino -<br />

Gruppo di Rubiana € 50,00<br />

Elso Campo Benedetto - Gruppo di Giaglione € 15,00<br />

Turbil Aventino - Gruppo di Exilles € 10,00<br />

Maberto Marco in memoria di Ivol Basilio, Ivol Remo,<br />

Durbiano Aldo - Gruppo di Mompantero € 20,00<br />

Marconcini Raffaella - Gruppo di Bruzolo € 30,00<br />

Masoero Remo - Gruppo di Avigliana € 30,00<br />

Moos Massimina Gabriella - Novalesa € 20,00<br />

Moos Massimina Gabriella per l'ottima<br />

composizione de “Lo Scarpone Valsusino” € 40,00<br />

N.N. - Gruppo di Bruzolo € 6,00<br />

Nicoloso Mario - Gruppo di Avigliana € 15,00<br />

Olivero Stefano - Gruppo di Bruzolo € 5,00<br />

Pozzallo Giorgio - Gruppo di Bruzolo € 10,00<br />

Remino Alessandro - Gruppo di Venaus € 40,00<br />

Riccardo Tavano - Montafia d'Asti € 20,00<br />

Richiero Giuseppe - Gruppo di Bruzolo € 5,00<br />

Rizzo Ivan - Gruppo di Avigliana € 5,00<br />

Rocci Renzo - Gruppo di Bruzolo € 15,00<br />

Ronsil Caterina in memoria di Ferdinando Marzo -<br />

Gruppo di Venaus € 50,00


Rosa Dante in memoria della moglie Marta -<br />

Gruppo di Avigliana € 10,00<br />

Salarin Fassetta Livio - Gruppo di Avigliana € 30,00<br />

Sanna Paolina in memoria di Bassi Renato e<br />

Gian Franco - Gruppo di Avigliana € 25,00<br />

Serminato Luigi - Gruppo di Bruzolo € 5,00<br />

Somma raccolta da alunni e maestre delle classi<br />

elementari della scuola “Anna Frank” di Drubiaglio<br />

(Avigliana), quale partecipazione al dolore della<br />

maestra Rossana per la perdita dell’amato papà,<br />

l’alpino Sergio Panicco. Tale importo è stato devoluto<br />

dalla figlia agli alpini, ed il Direttivo del Gruppo di<br />

Avigliana ha stabilito di attribuirlo interamente<br />

a “Lo Scarpone Valsusino” € 170,00<br />

Tournour Maria - Gruppo di Venaus € 20,00<br />

Trappo Assunta - Bussoleno € 20,00<br />

Vottero Ilva in ricordo del marito Favro Bonet Fedele -<br />

Gruppo di Mompantero € 30,00<br />

Totale € 2.382,00<br />

Oblazioni conto corr. post.<br />

Giacone Giuseppe - Buttigliera Alta € 50,00<br />

Zoe Paramithiotti - Borgo San Dalmazzo € 50,00<br />

Ezio Castagno - Avigliana € 10,00<br />

Isabello Aldo - Gruppo di Rubiana € 30,00<br />

Totale € 140,00<br />

Presenze del nostro vessillo<br />

in manifestazioni<br />

di altre Sezioni<br />

raduno annuale<br />

degli artiglieri alpini<br />

Sabato 31 marzo si è svolto a Giaveno il consueto incontro tra gli<br />

artiglieri da montagna. La sede idonea era quella del locale Gruppo<br />

A.N.A., che tutti noi, alpini ed artiglieri, da anni apprezziamo sìa<br />

per l’indiscussa disponibilità del capogruppo Domenico Allais e dei<br />

suoi alpini, ma soprattutto per l’ottima cucina gestita da quel grande<br />

chef che è l’artigliere alpino Dario Galletto.<br />

Questo incontro ha fatto seguito al XXI° raduno del 18 marzo<br />

scorso a Varazze degli artiglieri da montagna del gruppo “Pinerolo”<br />

che hanno prestato servizio a Boves, Susa, Tolmezzo, Paularo e Rivoli.<br />

Chattando su internet ho captato un sintetico ma significativo<br />

aneddoto che la dice tutta su “…mai niun davanti, … e portarono i<br />

loro pezzi là, dove all’uom comune pesa il pane in tasca”.<br />

A Giaveno, già alle 10 hanno incominciato ad arrivare decine e decine<br />

di penne nere, chiaramente per la maggior parte alpini artiglieri,<br />

con una nutrita presenza dei semplici alpini in congedo, da sempre<br />

solidali con i fratelli artiglieri con i quali sono uniti nella stessa gloriosa<br />

Associazione. All’alzabandiera era presente il vicepresidente<br />

nazionale dell’A.N.A. Luigi Bertino, alcuni gagliardetti delle sezioni<br />

di Torino e Val Susa (vicepresidente vicario Garnero e consiglieri<br />

Amprimo e Gontero) ed una nutrita rappresentanza di artiglieri<br />

della <strong>Sezione</strong> Valdostana accompagnati dalle loro signore.<br />

In amicizia ed allegria come ormai consueto, dopo il “pranzo alpino”<br />

nella sede del Gruppo locale, naturalmente curato con grande<br />

maestria da Dario che ha potuto contare su un team ormai più che<br />

collaudato di collaboratrici e di collaboratori, la giornata è proseguita<br />

con giochi ed intrattenimenti e dagli immancabili canti che caratterizzano<br />

ogni raduno di questo genere.<br />

Elio Garnero<br />

Gruppo di Chiomonte<br />

ollivier confermato capogruppo<br />

Domenica 15 aprile si sono svolte le elezioni per il rinnovo del<br />

Consiglio direttivo del Gruppo.<br />

Al termine degli scrutini seguiti dagli alpini Renzo Pinard,<br />

Adriano Perol e dal capitano Pierantonio Bona, sono risultati eletti<br />

nelle rispettive cariche: capogruppo l’alpino Silvano Ollivier, vice<br />

capogruppo il sergente Maurizio Mussa, consigliere segretario il<br />

capitano Ezio Favro, consigliere tesoriere l’alpino Davide Bouvet,<br />

consiglieri alfieri gli alpini Enrico Sigot e Bruno Baccon, consiglieri<br />

gli alpini Sergio Meyer ed Ezio Sibille, revisori dei conti gli alpini<br />

Pierantonio Martin e Flavio Sibille ed infine consiglieri amici degli<br />

alpini senza diritto di voto i soci Pietro Vezzetti, Alessandro Jacob<br />

e Marco Sigot.<br />

Gruppo di Avigliana<br />

Incontro con il Gruppo<br />

“Ponte di pietra”<br />

della <strong>Sezione</strong> Valdostana<br />

Il 15 aprile scorso gli alpini aviglianesi hanno organizzato il loro<br />

raduno annuale ad Aosta. Perché Aosta? Ritengo opportuno informarvi<br />

che nell’anno 2003 alcuni alpini del nostro Gruppo parteciparono<br />

all’inaugurazione della nuova sede del Gruppo “ Ponte di<br />

pietra “ situata proprio in prossimità dell’omonimo ponte e dell’Arco<br />

di Augusto alle porte di Aosta. Con questo Gruppo, senza ricorrere<br />

a gemellaggi ufficiali, si è sviluppato negli anni un rapporto di simpatica<br />

amicizia. Al nostro 85° del 2011 erano presenti con gagliardetto<br />

e vessillo della <strong>Sezione</strong> Valdostana.<br />

Dopo accordi con il loro capogruppo Aldo Abbena abbiamo deciso<br />

di festeggiare il nostro annuale raduno in Aosta. Si era deciso<br />

di fissare tale evento verso la metà di aprile poiché il clima sarebbe<br />

stato più mite. Non vi dico, peggio di così non era possibile. Comunque<br />

siamo saliti ad Aosta domenica 15 aprile e, come accennato<br />

in una giornata fredda e piovosa, siamo stati ricevuti nella sede del<br />

Gruppo ospitante e, dopo i soliti convenevoli, saluti e scambio di<br />

presenti e di alcune pubblicazioni relative alle due valli, Susa ed<br />

Aosta, il tutto contornato da un lauto rinfresco, ci siamo avviati alla<br />

Chiesa di Sant’Orso nel centro della città per assistere alla Santa<br />

Messa. Successivamente tutti al ristorante sito nell’immediata cintura<br />

di Aosta con grande soddisfazione dei convenuti per la qualità<br />

del pranzo fornitoci. Quindi ritorno verso casa con due fermate<br />

lungo il percorso per degustare alcuni prodotti della Valle d’Aosta.<br />

Elio Garnero<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 19<br />

Cronaca dai Gruppi


Cronaca dai Gruppi<br />

20<br />

Gruppo di Buttigliera Alta<br />

Marchisotto riconfermato<br />

Il giorno 11 marzo si è svolta presso la sede del Gruppo l’assemblea<br />

annuale dei soci, durante la quale il Direttivo ha consegnato<br />

una targa al capogruppo Guido Marchisotto; al termine dei lavori si<br />

è svolto lo scrutinio delle schede per l’elezione del Consiglio direttivo<br />

per il triennio 2012-2015.<br />

Il nuovo Direttivo risulta così composto: Aloi Maurilio, Croce<br />

Ugo, Marchisotto Andrea, Marchisotto Guido, Nicol Alberto, Rocci<br />

Federico, Vota Claudio.<br />

Hanno votato 48 soci su 61 aventi diritto; 48 schede valide, 0 bianche<br />

e 0 nulle.<br />

riconoscimento<br />

al luogotenente Iannotta<br />

Il 10 aprile scorso, alla presenza del Direttivo e di alcuni soci ed<br />

amici, è stata donata al luogotenente Giuseppe Iannotta una pergamena.<br />

Al nostro socio va il riconoscimento del Gruppo per l’attività<br />

svolta durante la missione di pace in Libano (UNIFIL) ed il plauso<br />

per la decorazione ricevuta durante la stessa. Al termine della premiazione<br />

si è svolto un rinfresco, ottimo momento per rinsaldare i<br />

vincoli di amicizia tra i soci.<br />

Gruppo di Chianocco<br />

Danilo Favro nuovo capogruppo<br />

Il 1° aprile scorso si sono svolte presso la sede del Gruppo, al Castello<br />

di Chianocco, le votazioni per il rinnovo del Consiglio per il<br />

triennio 2012/2015.<br />

36 i votanti su 63 aventi diritto.<br />

Ultimata la votazione si è proceduto allo spoglio delle schede da<br />

parte di Bruno Paris, Danilo Favro e Ilario Favro alla presenza del<br />

presidente sezionale Giancarlo Sosello.<br />

A fine scrutinio l’esito delle votazioni è stato il seguente:<br />

per la carica di capogruppo Danilo Favro voti 27, Franco Perino<br />

4 e Marco Ivol 2;<br />

per la carica di consigliere Franco Guido Favro voti 24, Marco<br />

Ivol 18, Manilo Berno 17, Ilario Favro 17, Vittorio Guglielmetto 17,<br />

Elso Berno 15, Valerio Vair 14, Claudio Jallin 12, Daniele Cordola<br />

11, Franco Perino 8.<br />

Schede nulle per i consiglieri 2 e una scheda bianca.<br />

Nella successiva riunione di sabato 7 il Consiglio direttivo ha stabilito<br />

le seguenti cariche: Danilo Favro (capogruppo), Manilo<br />

Berno (vice capogruppo), Marco Ivol (consigliere), Claudio Jallin<br />

(consigliere), Daniele Cordola (consigliere), Elso Berno (alfiere),<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

Vittorio Guglielmetto (alfiere), Valerio Vair (revisore conti), Franco<br />

Perino (revisore conti), Ilario Favro (segretario-tesoriere).<br />

I sigg. Claudio Jallin e Daniele Cordola sono subentrati a seguito<br />

della rinuncia di Elso Berno e Vittorio Guglielmetto che optano per<br />

il ruolo di alfiere.<br />

Festa annuale del Gruppo<br />

Nei giorni di sabato 28 e domenica 29 aprile 2012 si è svolta la<br />

festa annuale del Gruppo nel quale da poche settimane si è insediato<br />

il nuovo Consiglio direttivo.<br />

Sabato 28 in mattinata sono stati deposti i fiori al monumento dei<br />

Caduti in borgata Pavaglione, mentre domenica alle ore 10,30 è stata<br />

celebrata la S. Messa, seguita dagli Onori ai Caduti presso il monumento<br />

in piazza del Comune, con la partecipazione del sindaco<br />

Mauro Russo (membro del Gruppo) e del presidente Giancarlo Sosello<br />

che hanno presenziato all’alzabandiera e alla deposizione della<br />

corona da parte di due alpini in servizio presso la Caserma di Oulx.<br />

La festa è continuata con pranzo all'interno del Castello dove i<br />

membri del Direttivo insieme ad amici hanno contribuito nel cucinarlo<br />

e servirlo ai tavoli.<br />

Si ringraziano tutti i soci, i Gruppi che hanno partecipato con i<br />

loro gagliardetti, il presidente sezionale Sosello, il Sindaco, i parroci<br />

don Cordola e don Prospero.<br />

Auguri, Guido<br />

Sabato 26 maggio 2012 il membro del Direttivo Franco Guido<br />

Favro con la moglie Germana hanno festeggiato i 50 anni di matrimonio.<br />

Ospite ai festeggiamenti il presidente sezionale Giancarlo<br />

Sosello.<br />

Il Gruppo augura a loro ancora un altrettanto lungo cammino insieme.<br />

Ci sarebbero molte cose da dire: molte storie da raccontare ma le<br />

teniamo lì in fondo alla mente e al cuore.<br />

Il figlio ha voluto omaggiare i genitori con questo suo breve pensiero.<br />

“Una parola bisogna dire: ‘Indispensabili’ , per me e la mia famiglia.


Quando abbiamo bisogno sono sempre lì che ci accolgono a braccia<br />

aperte, ci aiutano e ci permettono di vivere con un punto di riferimento<br />

fisso e sempre presente.<br />

La loro casa è sempre aperta a tutti anche a persone sconosciute,<br />

che arrivano da qualsiasi parte del mondo, ma per tutti c’è sempre<br />

un pranzo pronto ed eventualmente un letto su cui dormire.<br />

Questo è l’esempio che tutti dovremmo seguire.<br />

Aiutare il prossimo senza chiedere niente in cambio, mai!<br />

Non sempre la vita viene come noi la vogliamo ma nella vita comunque<br />

abbiamo bisogno di modelli di stili di vita da seguire e indubbiamente<br />

la loro vita insieme non può che essere un esempio per<br />

tutti noi”.<br />

Gruppo di Chiusa San Michele<br />

Vendita uova di Pasqua<br />

Il Gruppo alpini di Chiusa, ha aderito all’iniziativa “Cerco un<br />

uovo amico”, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica,<br />

con il patrocinio della Rai e di tutti i corpi militari italiani. Una<br />

raccolta fondi a favore dell’Associazione Italiana per la Lotta al<br />

Neuroblastoma (tumore che colpisce i bambini da 0 a 10 anni) , con<br />

sede presso l’Istituto Gaslini di Genova.<br />

La raccolta fondi consisteva nella vendita di uova di Pasqua. La<br />

somma raccolta, € 470,00, è stata interamente devoluta all’associazione.<br />

Un grazie a tutti i soci e le persone che hanno collaborato alla<br />

buona riuscita dell’iniziativa, in particolare alla signora Chiara Farina.<br />

Visita pastorale<br />

Durante la visita pastorale nella nostra Parrocchia, monsignor Vescovo<br />

sabato 17 marzo ha voluto incontrare i Consigli direttivi delle<br />

associazioni del paese e tra queste anche il Gruppo alpini. E proprio<br />

per gli alpini ha avuto parole di elogio per tutto ciò che fanno sempre<br />

con umiltà ed in silenzio.<br />

Gruppo di Villar Focchiardo<br />

Il 18 novembre 2011 è nata Ottavia<br />

Monticone, di Piercarlo, nostro<br />

socio, e di Cristiana Bosco.<br />

Auguri vivissimi ai genitori ed<br />

alla piccola una lunga vita serena.<br />

Gruppo di Borgone<br />

Gli amici Pier Guido Bosco e<br />

Piero Perotto sono felicemente diventati<br />

nonni. Il Gruppo si associa<br />

Nascite<br />

alla loro gioia e rivolge ai neo genitori<br />

Igor e Paola sincere congratulazioni<br />

per il lieto evento ed alla<br />

piccola Edith l’augurio di una vita<br />

piena di gioia e felicità.<br />

Gruppo di Mompantero<br />

Il 21 di marzo è nata Giorgia, figlia<br />

del nostro socio Maurizio Vottero<br />

e mamma Manuela. Ai genitori<br />

e al piccolo Matteo giungano da<br />

parte del Gruppo i più fervidi auguri<br />

di tanta felicità.<br />

Gruppo di Sant’Antonino<br />

Il 7 aprile è nata Sofia, figlia del<br />

nostro socio maresciallo Oreste Di<br />

Giandomenico e della gentile consorte<br />

Federica. Per la gioia del fratellino<br />

Andrea e dei nonni il Gruppo<br />

partecipa alla loro felicità ed augura<br />

alla piccola Sofia un sereno avvenire.<br />

Gruppo di Chiusa San Michele<br />

Domenica 1° aprile, Alice figlia<br />

dei nostri soci Angelo e Albina<br />

Panassi si è unita in matrimonio con<br />

il signor Domenico Gullone.<br />

Ai novelli sposi auguri di felicità<br />

da parte del Gruppo.<br />

Gruppo di Borgone<br />

2 giugno 1962 - 2 giugno 2012.<br />

A Onorina Vayr e Giuseppe Ala,<br />

gli auguri più affettuosi per le vostre<br />

nozze d'oro. L’oro è forse il metallo<br />

più prezioso, ma la vostra solida<br />

unione è ben più ricca del metallo<br />

che incarna il vostro anniversario.<br />

Ad Onorina ed al nostro segretario<br />

Giuseppe, giunga dal Gruppo il<br />

più caloroso degli abbracci.<br />

<br />

23 aprile 1962 - 23 aprile 2012.<br />

A Rosa Blandino e Germano<br />

Ronchi. Sono trascorsi ormai cinquant’anni<br />

dal vostro matrimonio.<br />

La vostra salda unione e la vostra<br />

serenità ci riempiono di gioia per la<br />

grande lezione di vita che ci state offrendo.<br />

A Rosa ed al vice capogruppo<br />

Germano, il Gruppo schierato rende<br />

gli onori per il prestigioso traguardo<br />

raggiunto.<br />

Gruppo di Bussoleno<br />

Il 23 marzo u.s. è andato avanti il<br />

socio caporal maggiore artigliere<br />

Giuseppe Giorio, classe 1920.<br />

Nasce a Meana nella borgata Sarette<br />

e nella stessa Meana frequenta le<br />

Matrimoni<br />

Anniversari<br />

Decessi<br />

<br />

I nostri soci Igor Bosco e la gentile<br />

signora Paola Perotto con<br />

grande gioia il giorno 8 aprile 2012<br />

sono diventati papà e mamma della<br />

piccola Edith, naturalmente con la<br />

gioia dei nonni.<br />

Giungano a genitori e nonni le<br />

più vive felicitazioni dall’intero<br />

Gruppo ed alla piccola Edith l’augurio<br />

per un magnifico avvenire.<br />

Gruppo di Venaus<br />

Il 14 luglio 2011 si sono uniti in<br />

matrimonio Tiziano Reynaud, figlio<br />

dell'amico Mario, ed Elisa Caffo,<br />

figlia del socio Renato.<br />

Il Gruppo augura ai novelli sposi<br />

un futuro sereno e felice.<br />

Gruppo di Condove<br />

Il nostro alfiere Emilio Perotto<br />

festeggia i suoi primi 50 anni di matrimonio.<br />

Carmen ed Emilio sono<br />

una coppia eccezionale, ancora uniti<br />

da tanto affetto.<br />

Con tutta la loro cara famiglia,<br />

noi alpini, che ci riteniamo la loro<br />

seconda famiglia, auguriamo tanta<br />

felicità e almeno altri cinquant’anni<br />

di serena convivenza (alla loro età,<br />

però, non possiamo più augurare …<br />

“e figli maschi”).<br />

Gruppo di Sant’Ambrogio<br />

Anniversario di matrimonio nel<br />

Gruppo. Infatti il 3 giugno la signorina<br />

Teresina Serminato sposava il<br />

giovane Luciano Garnero.<br />

Sono trascorsi 50 anni da quel<br />

giorno ed ora il Gruppo, di cui Luciano<br />

è capogruppo, porge alla bella<br />

coppia i più fervidi auguri di per un<br />

felice e sereno proseguimento.<br />

A Teresina e Luciano un grande<br />

EVVIVA!<br />

scuole. Chiamato alle armi nel<br />

marzo del 1940 entrò in servizio<br />

presso il 1° reggimento d'artiglieria<br />

da montagna, gruppo "Susa", 1ª<br />

batteria.<br />

Nel mese di giugno del 1940 fu<br />

inviato col suo gruppo sul fronte occidentale,<br />

nel settore della Val Germanasca.<br />

Nel 1942 insieme con la<br />

sua divisione e al gruppo “Susa” fu<br />

inviato in Montenegro ad operare<br />

nella zona di Monstar e Gaskoj e<br />

successivamente impiegato in operazioni<br />

di controguerriglia.<br />

All’armistizio del 8 settembre del<br />

1943 è insieme alla divisione “Taurinense”<br />

ancora in Jugoslavia e<br />

dopo lo scioglimento della divisione<br />

e dei reparti, con la stessa confluisce<br />

nella divisione Garibaldi alle dipendenze<br />

dei partigiani jugoslavi,<br />

svolgendo operazioni contro le<br />

truppe tedesche di occupazione.<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 21<br />

Anagrafe alpina


Anagrafe alpina<br />

Rientra in Italia a fine 1945. Per<br />

questi fatti viene decorato con una<br />

medaglia di bronzo al V.M. sul<br />

campo, tre croci di guerra, medaglia<br />

della divisione “Garibaldi”, e negli<br />

anni ’90 al colle del Lys viene premiato<br />

con una medaglia a ricordo<br />

dei suoi fatti d'armi da un funzionario<br />

del governo jugoslavo.<br />

Terminata la guerra ritorna a lavorare<br />

alle Ferriere di Avigliana<br />

come aveva già fatto prima della sua<br />

partenza a militare e continua ad<br />

abitare a Meana dove sposa la signora<br />

Adelina.<br />

Dopo la nascita del figlio, dottor<br />

Pierangelo, si trasferisce a Bussoleno<br />

in quanto viene assunto alla<br />

"Fabbrica da Fer" dove lavorerà fino<br />

negli anni ’80 quando raggiungerà il<br />

traguardo della pensione.<br />

Giuseppe era anche un grande appassionato<br />

di musica e fu musicante<br />

della fanfara sezionale e delle bande<br />

musicali di Meana e Bussoleno.<br />

Alla signora Adelina, al figlio<br />

dottor Pierangelo con la consorte<br />

Gemma Amprino, ed ai nipoti, giungano<br />

le condoglianze più sincere di<br />

tutti gli alpini di Bussoleno e del Direttivo<br />

affinché ciò serva a lenire il<br />

dolore per la sua perdita.<br />

22<br />

<br />

Mauro Sibille, un alpino.<br />

È giunta anche per l'amico Mauro<br />

l'ora dell'ultimo silenzio. Un silenzio<br />

d'ordinanza, senza fronzoli<br />

come a lui piaceva fosse suonato e<br />

come gli è stato suonato, presente il<br />

presidente Sosello con alfiere e vessillo,<br />

nonché numerosi gagliardetti<br />

e alpini, quando lo abbiamo accompagnato<br />

all'ultima dimora il 2 maggio<br />

scorso. Chi come noi del<br />

Gruppo, in particolare i più anziani,<br />

hanno avuto la fortuna di godere per<br />

tanti anni della sua compagnia, questo<br />

"andare avanti" definitivo, rattrista<br />

particolarmente. Sempre discreto<br />

e riservato nel parlare riandava ai<br />

suoi ricordi di vita militare e civile<br />

con una certa ritrosia. Chiamato alle<br />

armi nel gennaio 1939 a settembre<br />

iniziò il corso Allievi ufficiali nel<br />

battaglione “Bolzano”. Nel giugno<br />

1940 partecipò, con il grado di sottotenente,<br />

alle operazioni sul fronte<br />

occidentale con il battaglione "Val<br />

Cenischia" che ebbe notevoli perdite<br />

in scontri con i reparti S.E.S.<br />

(schetien esclaieurs skieurs).<br />

Nel gennaio 1941 venne mandato<br />

in Albania con il battaglione "Susa"<br />

dove fu ferito ad una gamba e<br />

quindi rimpatriato per convalescenza.<br />

In questo periodo svolse attività<br />

come istruttore degli allievi<br />

ufficiali e inviato più volte in Montenegro<br />

quale accompagnatore di reclute<br />

inviate al fronte. Nell'ottobre<br />

1942, promosso tenente, passò alla<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino<br />

divisione "Cuneense". Avendo già il<br />

caro fratello Aldo sul fronte russo<br />

(dove cadde in combattimento nel<br />

dicembre 1942) gli fu risparmiato<br />

l'inferno del Don. L'armistizio del<br />

settembre 1943 sorprese il reparto al<br />

passo della Mendola. Dopo alcuni<br />

scontri con i tedeschi, con i resti<br />

della compagnia di cui assunse il<br />

comando, attraverso la Val Camonica<br />

riuscì a ritornare a casa. Partecipò<br />

alla lotta partigiana nella<br />

formazione G.L. “Stellina” di Giulio<br />

Bolaffi, il comandante "Laghi".<br />

Fu decorato con due croci al merito<br />

di guerra e di distintivo d’onore per<br />

la ferita riportata. Di fede monarchica,<br />

diceva di aver fatto un giuramento<br />

alla bandiera e un giuramento<br />

"vale per sempre". Al termine del<br />

conflitto, in settembre si unì in matrimonio<br />

con la signora Lina e sempre<br />

in questo anno fu assunto come<br />

impiegato nelle Ferrovie dello Stato<br />

dove vi lavorò fino al pensionamento.<br />

Fu consigliere comunale a<br />

Bussoleno in due giunte: dal 1965 al<br />

1968 (Falchero) e dal 1978 al 1983<br />

(Tamarin). Fece parte del comitato<br />

di redazione de "Lo Scarpone Valsusino"<br />

dalla sua fondazione e vi<br />

collaborò sino al 1992. Appassionato<br />

di montagna, con il suo caro<br />

amico il dott. Silvio Amprimo, altra<br />

bella figura di alpino, era spesso sui<br />

sentieri dei nostri monti; lo scrivente<br />

ebbe molte volte il piacere di<br />

fare con loro belle "scarpinate" e ancora<br />

adesso ne conserva un caro ricordo.<br />

Alla moglie signora Lina, ai<br />

figli Sandro e Dario, ai familiari, il<br />

Consiglio direttivo e tutti i soci<br />

A.N.A. del Gruppo rinnovano le più<br />

sentite condoglianze.<br />

Silvio Bertolo<br />

<br />

Il 17 marzo è mancata la signora<br />

Rosa Eurosia Masset, ved. Guiffrey,<br />

di anni 96, suocera del nostro consigliere<br />

e addetto al tesseramento<br />

Luigi Belmondo. Il Gruppo e il Direttivo<br />

si associano al dolore della<br />

famiglia e porgono sentite condoglianze<br />

alle figlie Maria Giulia, Giuseppina,<br />

Angela, e ai generi.<br />

<br />

Il 6 aprile scorso è mancato il signor<br />

Ettore Gleise di anni 70, cognato<br />

del socio aiutante Sandro<br />

Boschetti. Il Gruppo, il Direttivo, la<br />

squadra "Orsiera" di Protezione Civile<br />

sono vicini al dolore che ha colpito<br />

la famiglia di Ettore e porgono<br />

sentite condoglianze.<br />

Gruppo di Mompantero<br />

Il 23 di marzo è mancata la signora<br />

Elide Leschiera vedova Sissoldo,<br />

iscritta al Gruppo come socio<br />

aggregato.<br />

Ai figli Luigino e Gilberto con le<br />

rispettive consorti Rinalgela e Silvia,<br />

Marinella con Massimo, giungano<br />

da parte del Gruppo le più<br />

sentite condoglianze.<br />

<br />

Sono di recente mancati il signor<br />

Isidoro Sanna ed il signor Elvio<br />

Ghiotto rispettivamente suocero e<br />

nonno del nostro socio Valerio<br />

Chiolero. Alle rispettive famiglie<br />

giungano sentite condoglianze da<br />

parte di tutti gli alpini e amici del<br />

Gruppo.<br />

Gruppo di Buttigliera Alta<br />

Tragicamente è mancato il socio<br />

Riccardo Quaranta di anni 83. Lo ricordiamo<br />

come un uomo sempre disponibile<br />

per il prossimo; fondatore<br />

del Gruppo Fidas di Buttigliera Alta,<br />

fu insignito del titolo di “Cavaliere<br />

della Repubblica” e della “Stella<br />

d’oro” per i suoi meriti di donatore.<br />

È stato per molti anni consigliere<br />

del Gruppo dando la sua piena disponibilità<br />

per tutte le incombenze<br />

associative.<br />

I soci e il Direttivo si uniscono al<br />

dolore dei parenti.<br />

Gruppo di Claviere<br />

Con profonda tristezza siamo ad<br />

annunciare la scomparsa della signora<br />

Maria Teresa Ajassa di anni<br />

84, moglie del capogruppo Aurelio<br />

Audisio.<br />

Il Gruppo porge le più sentite<br />

condoglianze all’amico Aurelio per<br />

la dolorosa perdita.<br />

Il presidente della <strong>Sezione</strong>, il<br />

Consiglio direttivo e gli alpini tutti<br />

partecipano commossi al grave lutto<br />

che ha colpito l’amico Aurelio, instancabile<br />

guida del Gruppo.<br />

Gruppo di Condove<br />

È mancata la mamma del socio<br />

Livio Croce. La povera signora<br />

Margherita è vissuta per breve<br />

tempo, dal momento in cui le è stato<br />

diagnosticato il male. La sua vita è<br />

stata operosa, tutta dedicata al lavoro<br />

e alla cura affettuosa della famiglia.<br />

A Livio, al papà e a tutti i familiari<br />

rinnoviamo le nostre fraterne<br />

condoglianze.<br />

<br />

Anche la mamma di Livio Rocci<br />

è andata avanti. La cara signora Ida<br />

Odilia è stata tante volte nostra<br />

ospite alle cene di fine mese e per la<br />

sua cordialità noi la chiamavamo la<br />

“nostra nonna”.<br />

Ci mancherà molto.<br />

A Livio e a tutti i familiari ancora<br />

fraterne condoglianze.<br />

Gruppo di Exilles<br />

Il 18 gennaio scorso ci ha lasciati<br />

l’alpino Ennio Berge, zio del nostro<br />

socio Valter.<br />

A Valter, al fratello Silvino con la<br />

moglie Piera ed alla famiglia tutta,<br />

giungano le più sentite condoglianze<br />

da tutto il Gruppo.<br />

Gruppo di Villar Dora<br />

Nel mese di aprile è mancata la<br />

signora Maria Dorione, moglie del<br />

nostro caro socio alpino Domenico<br />

Baratta.<br />

A lui e ai suoi familiari, giungano<br />

le più sentite condoglianze da parte<br />

di tutto il Gruppo.<br />

Gruppo di Rubiana<br />

Il Gruppo porge sentite condoglianze<br />

alla famiglia per la scomparsa<br />

della signora Rosa Palmina<br />

Gallo ved. Bertoglio madrina del<br />

nostro Gruppo: sempre la ricorderemo<br />

con affetto e riconoscenza.<br />

<br />

Condoglianze dal Gruppo ad Alberto<br />

e Sergio Bert, amici degli alpini<br />

per la scomparsa della mamma<br />

Nuccia.<br />

Gruppo di Sant’Antonino<br />

Il 27 marzo è mancata la nostra<br />

socia amica Mariuccia Cornagliotti,<br />

nonna del nostro socio Massimiliano<br />

Bandera. Il Direttivo ed il<br />

Gruppo porgono alla famiglia sentite<br />

condoglianze.<br />

<br />

Il 10 maggio u.s. è mancato il<br />

socio Giuseppe Benna. Le nostre<br />

sentite condoglianze alla famiglia.<br />

<br />

Il 24 maggio 2012 è mancato il<br />

papà del nostro socio Paolo Mangiardi.<br />

IL Direttivo ed il Gruppo<br />

porgono alla famiglia sentite condoglianze.<br />

Gruppo di Caprie<br />

Sabato 4 febbraio 2012 è andato<br />

avanti il socio Aldo Badellino,<br />

classe 1942 e lunedì 6 febbraio si<br />

sono svolti i suoi funerali.<br />

Aldo, abitava a Novaretto ed era<br />

molto conosciuto sia in paese che ad<br />

Almese dove ha svolto la sua attività<br />

di panettiere.<br />

Viveva con la moglie Nella, che<br />

aveva sposato nel 1966, con traguardo<br />

quest’anno dei 46 anni di<br />

matrimonio. Due figli: Roberto, Gabriella<br />

e sei nipoti.<br />

Ha iniziato a lavorare presto, a 13<br />

anni, in un panificio dell’astigiano e<br />

poi ha continuato la sua attività di<br />

panettiere prima a Torino e poi ventisette<br />

anni fa ad Almese con il suo<br />

negozio, che ora viene gestito dal figlio.<br />

La meritata pensione gli ha permesso<br />

di stare più vicino ai suoi 6<br />

nipoti e inoltre di dedicarsi con passione<br />

all’orto.<br />

Un uomo onesto, che ha creduto<br />

molto nel valore della famiglia.<br />

Il Gruppo porge le più sentite<br />

condoglianze alla moglie, ai figli e<br />

ai nipoti.<br />

Un ringraziamento va ai numerosi<br />

Gruppi che sono intervenuti alle<br />

esequie con i loro gagliardetti e alla


<strong>Sezione</strong> A.N.A. Val Susa che ha partecipato<br />

con il vessillo sezionale.<br />

Gruppo di Villar Focchiardo<br />

Il 19 gennaio è mancato il socio<br />

Mario Versino di anni 56, fratello<br />

del socio Michele e genero dell'amico<br />

degli alpini Ettore Chiaberto.<br />

Alla moglie Franca, alla figlia<br />

Elisa e a tutta la famiglia il Gruppo<br />

porge sentite condoglianze.<br />

<br />

Il 25 dicembre 2011 è mancata la<br />

signora Immacolata Franconeri vedova<br />

Mazzone di anni 89, nonna<br />

dell'amico Andrea Cavallero.<br />

Il Gruppo partecipa al dolore<br />

della famiglia.<br />

<br />

Il 22 novembre 2011 è mancata<br />

la signora Lucia Miletto (Cichina)<br />

vedova Montabone di anni 98, suocera<br />

del nostro socio Augusto Traversa.<br />

A tutta la famiglia giungano le<br />

più sentite condoglianze da tutto il<br />

Gruppo.<br />

<br />

Il 25 febbraio u.s. è mancata la signora<br />

Lucco Borlera Clarina di anni<br />

90, moglie del socio Pamparà Angelo.<br />

Il Gruppo porge cristiane condoglianze<br />

a tutta la famiglia.<br />

Gruppo di San Giorio<br />

Il Gruppo è vicino all’alpino Roberto<br />

Ainardi per l’improvvisa<br />

scomparsa del papà Franco,<br />

Condoglianze a tutti i familiari.<br />

Gruppo di Sestriere<br />

Il 21 aprile è andato avanti il<br />

socio Aldo Gay, per anni messo e<br />

guardia del Comune di Sestriere.<br />

Il Gruppo si associa al dolore<br />

della famiglia porgendo sentite condoglianze.<br />

Gruppo di Vaie<br />

All’età di 79 anni, dopo breve<br />

malattia è mancata la mamma del<br />

socio Luigi Giaccone e moglie del<br />

defunto socio Corrado.<br />

Il Gruppo si stringe accanto a<br />

Luigi, a Carla ed alle rispettive famiglie<br />

facendo giungere, tramite<br />

queste righe, sentite condoglianze.<br />

<br />

Giovanni Col è “andato avanti”<br />

all’età di 86 anni.<br />

Da sempre faceva parte del nostro<br />

Gruppo e finché la salute glielo<br />

permise fu anche assiduo frequentatore.<br />

Sono numerose le foto in ar-<br />

chivio che lo ritraggono con altri<br />

amici alpini in diverse occasioni.<br />

Ma Giovanni oltre agli alpini<br />

amava il contatto umano e l’amicizia<br />

e per questo suo carattere fu tra<br />

i primi a rispondere con entusiasmo<br />

per contribuire alla ricostruzione<br />

della Banda Musicale S. Cecilia di<br />

Vaie suonando il trombone<br />

Non solo, anche il Gruppo anziani<br />

lo annoverava tra i suoi soci.<br />

In questi ultimi anni di infermità<br />

riceveva con gioia chi gli portava il<br />

bollino, rammaricandosi dell’impossibilità<br />

di partecipare alle riunioni<br />

ed anche alle feste e<br />

manifestando apprezzamento per le<br />

attività svolte.<br />

Il Gruppo che ha perso un valido<br />

sostenitore, porge alla moglie Piera<br />

ed ai familiari le più sentite condoglianze<br />

esprimendo a loro l’affetto<br />

di noi tutti.<br />

Gruppo di Avigliana<br />

Il 13 aprile scorso è mancato il<br />

socio alpino Sergio Panicco (classe<br />

1930). La massiccia partecipazione<br />

al suo funerale non solo di alpini ma<br />

anche della cittadinanza aviglianese<br />

è stata una tangibile dimostrazione<br />

di quanto Sergio fosse amato e stimato<br />

da tutti noi. Il Gruppo al completo<br />

porge sentite condoglianze e<br />

partecipa al dolore della figlia Rossana,<br />

del genero Roberto e delle due<br />

nipotine che tanto amava.<br />

<br />

L'8 marzo scorso è "andato<br />

avanti" il socio alpino Bartolomeo<br />

Giraudo (Meo) classe 1928. L'intero<br />

Gruppo si associa al dolore della famiglia<br />

porgendo le più sentite condoglianze.<br />

<br />

Purtroppo il 18 maggio scorso è<br />

andato avanti il socio più anziano,<br />

l'alpino Cavaliere al merito della<br />

Repubblica Remo Masoero, classe<br />

1920.<br />

Alpini ed aviglianesi hanno partecipato<br />

in massa alle sue esequie.<br />

Tutti lo ricordiamo, instancabile,<br />

fino a poco tempo fa nelle manife-<br />

stazioni ufficiali, a sopportare la<br />

dura salita da piazza del Popolo a<br />

piazza Conte Rosso impegnatissimo<br />

con il suo clarino nella filarmonica<br />

cittadina. Remo è stato un esempio<br />

di vita per tutta la comunità aviglianese.<br />

Noi alpini siamo onorati di averlo<br />

avuto tra i nostri soci, e porgiamo a<br />

sua moglie, la cara Marianna fino<br />

all'ultimo sua inseparabile compagna,<br />

ed ai figli Grazia e Roberto con<br />

le rispettive famiglie sentite condoglianze.<br />

Gruppo di Venaus<br />

Il 13 aprile si sono svolti i fune-<br />

rali di Giuseppina Berno ved. Marzolino,<br />

nonna acquisita del socio<br />

Giovanni Garbo.<br />

<br />

Uno sfortunato incidente stradale<br />

è costato la vita a Giorgio Caffo, fratello<br />

del Socio Renato.<br />

<br />

È deceduto Ezio Plano, papà del<br />

Socio Walter.<br />

Il Gruppo partecipa al dolore<br />

delle famiglie e porge loro sentite<br />

condoglianze.<br />

La <strong>Sezione</strong> informa<br />

Comunichiamo che il Consiglio direttivo nazionale<br />

ha deliberato di aprire una raccolta fondi per<br />

portare un aiuto concreto alla popolazione dell’Emilia<br />

colpita dal sisma.<br />

La nostra <strong>Sezione</strong>, come già per analoghe iniziative<br />

è disponibile a fare da collettore delle offerte<br />

che i Gruppi dovessero raccogliere.<br />

Chi invece volesse inviare direttamente la propria<br />

offerta, potrà farlo tramite il conto corrente postale<br />

numero<br />

0000 0000 9411<br />

presso BANCO DI BRESCIA - Ag. 2 Milano<br />

intestato a FONDAZIONE A.N.A. ONLUS<br />

Terremoto Emilia Romagna<br />

Via Marsala 9 - 20121 Milano<br />

IBAN IT71 L035 0001 6320 0000 0009 411<br />

Certi del vostro impegno, siete tutti invitati,<br />

ognuno secondo le sue possibilità, a partecipare a<br />

questa iniziativa.<br />

rocciamelone<br />

Il 29 luglio, ultima domenica del mese, come da<br />

tradizione decennale, avrà luogo il pellegrinaggio<br />

sezionale al Rocciamelone al quale siete tutti caldamente<br />

invitati a partecipare.<br />

Vi aspettiamo numerosi.<br />

<strong>Sezione</strong> Val Susa<br />

Via della Brunetta, 45 - 10059 Susa<br />

Tel. e fax 0122.33.204<br />

sito internet:<br />

www.anavalsusa.it<br />

Lo Scarpone<br />

Valsusino 23<br />

Anagrafe alpina


In marcia verso il monte rocciamelone.<br />

Zaino a terra dopo la prima ripida<br />

fatica del percorso per raggiungere la<br />

vetta a 3538 metri, durante l’annuale<br />

pellegrinaggio sezionale (foto roberto<br />

Sosello).

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