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AGAZZINO (Pyracantha coccinea M.J. Roemer)<br />
<strong>Famiglia</strong> : Rosaceae<br />
Nomi dialettali : Marruca nera, Lazzaròl.<br />
Etimologia : Voce dialettale toscana di etimologia incerta.<br />
Arbusto spinoso e<br />
caducifoglio.<br />
Fior<strong>it</strong>ura: Maggiogiugno.<br />
Altezza: fino a 2 m.<br />
Ambiente: fino alla<br />
media collina.<br />
Distribu<strong>it</strong>o nella regione med<strong>it</strong>erranea, in Crimea, nel Caucaso ed in<br />
Asia minore. Naturalizzato nell’America boreale. Specie xerofila e<br />
decisamente eliofila, predilige suoli mediamente ricchi in sostanze<br />
nutr<strong>it</strong>ive. Si può trovare in siepi, boschi luminosi e radure. Si presenta<br />
come un arbusto ramificato e cesp<strong>it</strong>oso, sempreverde, con corteccia<br />
dapprima giallastra e poi rosso cupo. I rami sono sparsi con spini forti<br />
alterne, acute. Foglie persistenti, con piccolo picciolo, ovate oblunghe,<br />
minutamente dentate, glabre, nella pagina superiore sono lucide color<br />
verde scuro, sotto verdi pallido. I fiori si presentano in numerosi<br />
corimbi, densi, terminali ai rai laterali; sono piccoli a calice, i petali sono bianchi. Il frutto piccolo è<br />
rosso mattone a matur<strong>it</strong>à globoso, della grandezza di un pisello, polposo, molle racchiude 5 semi.<br />
C<strong>it</strong>azioni & Co.<br />
Tanaglia, 3-151: “perfetto ancora è il vertice agazzino / che al gennaio mette”.<br />
ALBICOCCO (Prunus armeniaca L.)<br />
<strong>Famiglia</strong> : Rosaceae<br />
Nomi dialettali : Mugnega, Mugnegh, Percocca.<br />
Etimologia : dall’arabo “AL-BARQŪQ”, deriva dal latino “Praecoquus” –<br />
frutto precoce (da cui il merid. "percoco”).<br />
Albero a foglia caduca.<br />
Fior<strong>it</strong>ura:inizio<br />
primavera.<br />
Altezza: fino a 8 m.<br />
Ambiente: pianura fino<br />
alla collina.<br />
Propagazione: seme,<br />
talea, innesto.<br />
Originario della Cina settentrionale, introdotto in Europa dagli antichi<br />
romani che lo importarono dall’Armenia. Questo tipo ha dato origine ai<br />
vecchi e ai moderni albicocchi; ha foglie ovate, lunghe cm 6-9, larghe<br />
cm 4-6, acuminate, verde scuro, con fiori rosa pallidissimo o bianchi,<br />
del diametro di cm 2,50, semplici, portati sulla vegetazione dell’anno<br />
precedente, e frutti globosi, rosso giallognoli.<br />
Le piante dell’albicocco prediligono le zone soleggiate, alcune specie<br />
poi temono il gelo, molto più che altre, si raccomanda quindi di<br />
scegliere per l’impianto una posizione a sud. Il terreno deve essere ben<br />
drenato, non hanno problemi se esso è acido o calcareo, deve essere profondo, fertile e mai troppo<br />
asciutto. La stagione migliore per l’impianto è l’autunno.