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La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

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Anche se le meta-analisi <strong>di</strong>mostrano un effetto moderato dei probiotici sulla riduzione della durata<br />

delle gastroenteriti virali (94, 95), esistono stu<strong>di</strong> condotti su neonati e bambini che mostrano che<br />

non vi è alcun effetto preventivo svolto dall’assunzione dei probiotici sulle gastroenteriti virali. In<br />

uno <strong>di</strong> questi, l’LGG non è stato in grado <strong>di</strong> prevenire l’infezione nosocomiale da rotavirus, mentre<br />

il latte materno si è <strong>di</strong>mostrato protettivo (137). In uno stu<strong>di</strong>o svolto per valutare gli effetti<br />

dell’LGG nei bambini peruviani malnutriti, l’incidenza della <strong>di</strong>arrea veniva ridotta nel gruppo<br />

probiotico rispetto al gruppo placebo, ma solamente nei neonati non allattati al seno e nei bambini.<br />

Gli autori suggeriscono che anche se i probiotici stimolano alcuni degli effetti del latte materno,<br />

l’effetto del latte materno sulla flora batterica intestinale è superiore rispetto a quello dei probiotici<br />

(138). Riassumendo, i probiotici potrebbero prevenire in qualche misura le infezioni ma gli effetti<br />

appaiono più pronunciati nelle aree con un alto tasso <strong>di</strong> esposizione alle infezioni, nei neonati non<br />

allattati al seno e nei bambini. I nostri dati supportano questa idea. Tuttavia, tutti gli stu<strong>di</strong><br />

sopramenzionati sono relativamente piccoli, eccetto uno. Sono pertanto necessari ulteriori trials<br />

controllati randomizzati su larga scala sia nei paesi industrializzati che in quelli in via <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Effetti sulle risposte degli anticorpi specifici vero i comuni vaccini<br />

Sono stati stu<strong>di</strong>ati gli effetti dei probiotici sulle risposte antigene specifiche ai vaccini orali.<br />

L’assunzione <strong>di</strong> LGG determina, nei neonati, l’aumento della secrezione <strong>di</strong> IgA in seguito alla<br />

vaccinazione orale verso i rotavirus (139), e tende ad aumentare la secrezione <strong>di</strong> IgA specifiche<br />

negli adulti sani in seguito al vaccino orale per la Salmonella typhii (140).<br />

Le risposte degli anticorpi specifici IgG <strong>di</strong>pendono dall’interazione funzionale tra le cellule<br />

presentanti l’antigene, le cellule T helper specifiche per l’antigene, la comunicazione intercellulare<br />

me<strong>di</strong>ata dalle citochine e la <strong>di</strong>fferenziazione delle cellule B antigene-specifiche in plasma-cellule in<br />

grado <strong>di</strong> produrre anticorpi. Quin<strong>di</strong>, la valutazione della risposta anticorpale IgG specifica è un utile<br />

in<strong>di</strong>ce per valutare le risposte dell’immunità adattativa. Abbiamo <strong>di</strong>mostrato che l’assunzione <strong>di</strong><br />

LF19 determina un aumento della risposta degli anticorpi specifici IgG verso la tossina <strong>di</strong>fterica<br />

durante il periodo della vaccinazione con un effetto maggiore nei neonati allattati al seno per meno<br />

<strong>di</strong> 6 mesi, e ha un simile comportamento in risposta alla TT. Abbiamo osservato una correlazione<br />

tra le concentrazioni degli anticorpi IgG specifici per TT e l’espressione <strong>di</strong> IL4 ed IFN-γ dopo<br />

l’aggiunta <strong>di</strong> TT in vitro nel gruppo probiotico, mentre non vi è alcuna correlazione tra le<br />

concentrazioni <strong>di</strong> anticorpi specifici per TT e IL4 ed esiste una debole correlazione con IFN-γ nel<br />

gruppo placebo. Le carenze funzionali delle cellule T durante l’infanzia si manifestano con una<br />

ridotta capacità <strong>di</strong> produrre <strong>di</strong>verse citochine, in particolare IFN-γ (141), con conseguente riduzione<br />

delle funzioni CTL e della capacità <strong>di</strong> offrire un adeguato aiuto da parte delle cellule B per una<br />

produzione efficace <strong>di</strong> anticorpi (142). Inoltre, è stato <strong>di</strong>mostrato che i monociti neonatali hanno<br />

una risposta notevolmente inferiore verso i ligan<strong>di</strong> <strong>di</strong> numerosi TRL, inclusi i lipopepti<strong>di</strong> batterici e<br />

l’LPS, con un minor rilascio <strong>di</strong> TNF-α (143). Esistono dei dati che <strong>di</strong>mostrano che l’immaturità<br />

delle cellule DC durante l’infanzia limita la capacità <strong>di</strong> esprimere cellule T <strong>di</strong> memoria vaccinospecifiche<br />

dal momento che l’integrazione delle DC aumenta la reattività TT-specifica nei neonati<br />

<strong>di</strong> 12 mesi (144). E’ stato <strong>di</strong>mostrato che i probiotici svolgono un ruolo sulle funzioni delle cellule<br />

APC. I probiotici potenziano la funzione delle cellule DC nell’intestino umano <strong>di</strong> un adulto (145), e<br />

la maturazione dei monociti nei cuccioli <strong>di</strong> animale (146). Quin<strong>di</strong>, riteniamo che l’LF19 possa aver<br />

guidato il processo <strong>di</strong> maturazione delle cellule APC, con conseguenti effetti sulle cellule Th che si<br />

riflettono su una maggiore capacità <strong>di</strong> innescare risposte immunitarie verso antigeni proteici durante<br />

il corso delle vaccinazioni associata ad un rafforzamento delle correlazioni tra le risposte delle<br />

cellule B e T TT-specifiche al termine dell’immunizzazione primaria. A confronto, uno stu<strong>di</strong>o ha<br />

valutato gli effetti dell’integrazione con i probiotici sulle risposte delle cellule T TT-specifiche nei<br />

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