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La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

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appresentato dal fatto che abbiamo seguito i neonati in modo prospettivo durante il periodo dello<br />

svezzamento. <strong>La</strong> forza dei risultati è rappresentata dall’esigua percentuale <strong>di</strong> pazienti persi e<br />

dall’elevato numero <strong>di</strong> campioni ematici e fecali <strong>di</strong>sponibili per le analisi.<br />

<strong>La</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> eczema è stata basata su questionari e <strong>di</strong>ari. Abbiamo utilizzato una definizione <strong>di</strong><br />

eczema precedentemente validata che ha <strong>di</strong>mostrato un’elevata sensibilità (92%) e specificità<br />

(100%) rispetto alla <strong>di</strong>agnosi clinica posta da un dermatologo (185). Un punto debole dello stu<strong>di</strong>o è<br />

rappresentato dalla mancanza <strong>di</strong> dati circa la severità dell’eczema. In alternativa, si poteva utilizzare<br />

una valutazione clinica ed una classificazione della severità dell’eczema basata sull’in<strong>di</strong>ce<br />

SCORAD. D’altro canto, l’aver valutato l’incidenza cumulativa come abbiamo fatto invece <strong>di</strong><br />

puntare sulla prevalenza potrebbe persino rappresentare un punto <strong>di</strong> forza. Se i bambini vengono<br />

valutati solo una volta, l’eczema può non essere <strong>di</strong>agnosticato per via del decorso tipicamente<br />

ricorrente della malattia e per via del fatto che in alcuni bambini può scomparire con il tempo.<br />

Infine, sono state effettuate ripetute visite cliniche con la valutazione della severità dell’eczema e la<br />

raccolta dei dati estrapolati dai <strong>di</strong>ari e dai questionari.<br />

In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> CMA i neonati venivano sottoposti ad un regime alimentare che prevedeva<br />

l’eliminazione delle proteine derivate dal latte <strong>di</strong> mucca e quin<strong>di</strong> l’introduzione del nuovo regime<br />

alimentare risultava in aperto. In generale, i neonati raramente riportavano sintomi soggettivi, ma il<br />

fatto che il cambiamento fosse in aperto e non in cieco potrebbe aver portato ad un incremento delle<br />

<strong>di</strong>agnosi (57).<br />

Un altro punto debole è rappresentato dal potere statistico relativamente scarso per le variabili<br />

dell’outcome clinico. Un campione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o maggiore avrebbe permesso <strong>di</strong> valutare gli effetti<br />

dell’LF19 sull’insieme delle infezioni, delle allergie respiratorie, della sensibilizzazione delle IgE e<br />

<strong>di</strong> eseguire un sottogruppo <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong>stinguendo tra l’eczema IgE e non-IgE me<strong>di</strong>ato. Inoltre, con<br />

un più ampio campione <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, l’andamento degli effetti dei probiotici sulla funzione delle cellule<br />

T sarebbe stato più evidente.<br />

Riguardo le considerazioni etiche, il protocollo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o può essere risultato impegnativo per alcune<br />

famiglie. Nella maggior parte dei casi, le infermiere dello stu<strong>di</strong>o inviavano i cereali ed effettuavano<br />

delle visite domiciliari per raccogliere i <strong>di</strong>ari, completare i questionari, rilevare delle misure<br />

antropometriche ed eseguire i prelievi venosi. Questi ultimi, potenzialmente stressanti per il<br />

neonato, venivano eseguiti in un ambiente familiare, riducendo quin<strong>di</strong> la tensione sia nei neonati<br />

che nei genitori. Prima del prelievo venoso veniva applicata una crema anestetica. Anche se<br />

abbiamo preso tutte le precauzioni sopra elencate, non può essere escluso completamente che<br />

alcune <strong>di</strong> quelle procedure siano risultate stressanti per alcuni neonati ed i loro genitori. Tuttavia,<br />

alcuni genitori hanno apprezzato il supporto ed il rapporto <strong>di</strong>retto con le esperte infermiere dello<br />

stu<strong>di</strong>o, e la possibilità <strong>di</strong> poter fissare un appuntamento con i me<strong>di</strong>ci dello stu<strong>di</strong>o in caso <strong>di</strong> malattia<br />

del bimbo.<br />

Aspetti futuri<br />

Abbiamo acquisito alcune conoscenze e sono sorte molte altre domande. Le indagini circa gli<br />

aspetti dell’ecosistema nell’intestino e l’intricato scambio con il sistema immunitario si scontrano<br />

con la loro enorme complessità. Tuttavia, in un prossimo futuro proveremo ad aggiungere qualche<br />

altro tassello a questo puzzle.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto, è in corso un’analisi più approfon<strong>di</strong>ta della composizione della flora batterica<br />

intestinale e degli effetti dell’LF19 al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o.<br />

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