piatti. La mia vita era entrata in un’altra dimensione, non c’era più bisogno di guardare l’orologio né il calendario. Una notte sentii le parole deliranti di un incubo provenire dalla sua stanza. Io entrai, accesi la luce, la scossi: “Tian Yang, Tian Yang stai sognando, Tian Yang…” Lei aprì gli occhi, per un attimo mi guardò instupidita poi sorrise: “Ho fatto un sogno spaventoso.” Con la guancia poggiata sul dorso della mia mano, lei era rossa in viso, mi disse: “Zhou Lei, puoi farmi compagnia per un po’? Non andartene prima che mi sia addormentata.” “Certo.” Mi sedetti sul bordo del letto. Lei portava un pigiama da brava bambina con il disegno del cartone animato Sakura Momoko, il profumo di shampoo dei suoi capelli mi entrò nelle narici, solleticandomi il naso. Mi beffavo di me stesso: “Falla finita con questa cavolo di purezza di sentimenti, dai che hai anche un’età e non sei mica uno sbarbino.” “Zhou Lei,” lei mi fece posto muovendosi di lato, “se hai sonno puoi sdraiarti.” “Meglio di no.” Facevo “il corretto”. “Quando eravamo piccoli non dormivamo così? Ti sei dimenticato che all’asilo il tuo letto era attaccato al mio.” “Me lo ricordo. Spesso facevo le smorfie per farti ridere. Quando vedevo che arrivava la maestra, io chiudevo gli occhi. Alla fine le sgridate te le prendevi sempre tu.” A quel punto mi sdraiai, il viso contro la sua nuca. Ho dimenticato di dire che era un letto singolo, quindi se le stavo appiccicato addosso non era per prendermi delle libertà. Lei si girò dal mio lato, non l’avevo mai vista così da vicino. Mi disse: “Zhou Lei, tra due mesi mio padre porterà Bubu a stare qui da noi, la cosa mi mette un po’ in subbuglio.” “Dormi.” Io spensi la luce. Ti tenevo delicatamente tra le braccia, Tian Yang. Il tuo respiro subito divenne calmo e inconsapevole, come quello di una persona che dorme. Il sonno è fratello della morte, domattina tornerai in vita, piccola idiota non hai paura di un mio agguato? Ora mi stai davanti con la guancia poggiata al mio petto, il tuo corpo ha un profumo come di latte. Pensai che stavi sognando perché d’un tratto mi stringesti forte la mano. Non sapevo che hai l’abitudine di digrignare i denti durante il sonno, vergogna. Guardandoti dormire profondamente io, boia della miseria, non provavo neppure un’ombra di desiderio. Un’altra notte passata in bianco. Non era affatto piacevole, pensai. Stare otto ore sdraiato senza fare niente era una tortura. Cosa puoi fare oltre a ricordare? Devi pur inventarti qualcosa. Così cominciai a ricordare. E continuai, fino a quando il cielo non iniziò a rischiarare e dalla strada arrivarono i primi rumori della gente e tu apristi gli occhi e mi domandasti, confusa: “Che ore sono?” Quando sei andata via, ho fatto un pisolino, era quasi mezzogiorno quando sono uscito dalla stanza e nel tinello c’era una coppia di nonni dall’espressione benevola che mi guardavano perplessi… ma questo è successo dopo. Tornando alla notte precedente, io passai otto ore a ricordare, praticamente un’azione criminale in questa nostra società moderna. Circa due ore per ricordare noi due a tredici, quattordici anni, poi due ore per il periodo dell’università e le quattro ore che restavano – il momento più delicato nel cuore della notte, mentre l’alba si avvicina come una donna piena di rancore dal colorito esangue – quelle quattro ore le ho dedicate tutte a Jiang Dong, cioè a quando noi, Tian Yang, io, Xiao Qiang e Fang Kehan, abbiamo cominciato ad avere problemi per colpa sua. 告别天堂 {天杨} 我把他带进了家里,打开客厅里的灯。他 说:“一点没变。” 爷爷奶奶出去玩以后,我也给刘阿姨放了 假。我每天的晚饭都是打电话叫楼下一间新开的 小馆子的外卖。今天我多要了几个菜,当然还有 啤酒。他假惺惺地说不用这么破费,还是把七八 个一次性饭盒一扫而光。 “我可以抽烟吧?”我问他。 他愣了一下。“你什么时候开始抽烟的?” 我点上一支,问他:“你要不要?”他摇 头,又作痛惜状地叹气,“白衣天使也这么颓废 --真后现代。” “我又从来没当着病人面抽。”我说。 “你和你男朋友,怎么样了?”他喝了一大 口啤酒,使用着一种满足的腔调。 “你指哪个?”我问。 “最近的那个。? “上个月刚散。不然还能让你见见。” “饶了我吧,你的品位。”他笑。 “你还记得林薇吧?就是初中时候咱们班 的。”我说。 “记得,怎么,结婚了?”他嚼了一嘴的宫 保鸡丁,口齿不清。 “你怎么知道的?” “这不难,”他看着我,“听你的语气我就 知道你要说什么。” “跟你说话真没劲。” “说吧,林薇结婚了,然后呢?” “没什么。我那天在现代购物中心碰上她和 她老公,正买DVD机呢。那个男人,丑得我都 不忍心多看。” “你呢,不管怎么说人家是嫁出去了,你不 急?二十五了。” “二十四。三个月以后才二十五。年轻得很 呢。” “等你急了的时候就考虑考虑我吧。”他 说,“反正你早晚都要嫁人,不如嫁个熟人。你 说呢?” “吃你的。”我拿筷子敲敲他的头。他继续 狼吞虎咽,一时间满屋子的寂静。我拆开了父亲 的信。 “你爸他老人家还好?” “好。”我简短地说。 父亲的信上说,两个月后他又要去非洲,这 一次不能把小弟弟放到他妈妈家,因为她那个时 候要结婚。所以,两个月后,我就会见到这个小 家伙。他有个奇怪的名字,洛易克宋,小名不 不。 “怎么了?”他问我。 “没有,”我说,“你吃好了吗?” “好得都感动了。” “那早点睡吧,你就住我爸爸的那间房,想 洗澡的话,用那条墨绿色的浴巾,明儿我还得上 班。”我把烟按灭了,重重地叹口气。 “我不困,想去肖强那儿租点碟。” “你不知道?他把那间店关了。我也不知道 他现在在什么地方。” 他没动,看着我。 “怎么了?” “天杨,”他慢慢地说,“这几年,你过得 好吗?” “怎么突然这么煽情?”我笑笑,“我爷爷 奶奶两个星期以后才回来呢,你放心住在这儿。 我可以先借你点钱,正好我刚刚发薪水,不过你 一找到工作就马上还我。” 他说:“成交。” 就这样过了两个星期,我去上班,他留在家 里上网,还顺便帮我打扫打扫家,做做早餐什么 的。表现不错--第一天早上就把我积压了一池子 的碗碟都洗了。他并不急着找工作,也不急着跟 他父母联系。很奇怪的,刚刚三天我就习惯了他 的存在,好像他本来就是个家庭的成员一样。有 天黄昏我们一起去超市采购,又碰到了老年痴呆 的前任院长。他热情地冲我们走过来,跟周雷握 手,“哎呀,好久没见你了。你都结婚了?回去 帮我问你妈好,告诉她要多锻炼……”周雷居然 和我一样笑容可掬地说他一定转告。 方圆的情况这个礼拜出人意料地稳定。而 且,白血球的数量还有所上升。她妈妈的脸上终 于有了点血色和笑容。龙威和袁亮亮还是一如既 往地“不像癌症患者”,皮皮还是一如既往地 酷,病房里又住进来一个四岁的小姑娘。准确地 说,下个月才四岁。一对鼓鼓的小金鱼眼。她兴 奋地用她父亲的手机跟她奶奶讲话:“奶奶,我 是白血病,我不用去幼儿园了!”也许是春天的 关系,病房里传递着一种难得的轻松和愉快。晚 饭后,那些陪床的父母也开始在阳台上打打扑 克什么的。总之,日子呈现出一种充满希望的表 情。或许是假象,但终究令人心旷神怡。只有一 次意外:某天中午周雷突然冲进病房,惹得杨佩 一干人侧目,他满脸惊慌,“怎么办天杨?你爷 爷奶奶回来了。” “‘天杨’,”杨佩窃窃私语,“叫得还真 亲切。” 结果到了下午,我去给袁亮亮输液的时候, 在走廊上就听见这对活宝拖长了声音喊:“天-- 杨--,天--杨—”。 该死的杨佩。 {周雷} 天杨,你瘦了。你原来是个肥肥的小丫头。 十三岁那年,还没发育,像个小水萝卜,戳在教 32 33