L’Arena di Verona Il monumento, simbolo della città, deve il suo nome al toponimo latino che indica la sabbia, che ne ricopriva la platea. È il terzo anfiteatro romano per dimensioni (dopo il Colosseo e l’anfiteatro di Capua), giunto in buono stato conservativo fino ai giorni nostri. I Romani lo costruirono nella prima metà del I sec. d.C., per ospitare gli spettacoli di cui erano particolarmente appassionati: i combattimenti fra gladiatori e le cacce agli animali feroci ed esotici. Eretto all’esterno delle mura cittadine (per poterlo rendere più facilmente raggiungibile dalle zone limitrofe e per tenere fuori dall’abitato una possibile fonte di affollamento e violenze), l’edificio è stato costruito mantenendo l’orientamento dei suoi assi e dei sistemi di drenaggio delle acque rispetto al reticolo viario urbano dell’epoca romana. L’Arena venne utilizzata per secoli come fonte di materiale edilizio di reimpiego, nella costruzione di successivi edifici cittadini: questa è la causa principale della sua attuale incompletezza. A farne pesantemente le spese è stato l’anello di cinta esterno, già intaccato nel VI sec., poi distrutto dal terremoto del XII sec. Tale anello era costituito da un triplo ordine di arcate sovrapposte, in stile architettonico tuscanico ed era fatto interamente di pietra calcarea della Valpolicella, bianca e rosata. Lavorato a bugnato, l’altezza complessiva era di circa 31 metri. Oggi, del rivestimento esterno rimane solo una piccola porzione, la cosiddetta “Ala”, di quattro campate. Si conserva pressoché integro, invece, l’anello interno a due ordini di 72 arcate in pietra, che formano un’ellisse di circa 140X110 metri. Della ricca decorazione scultorea di cui sicuramente era dotato l’edificio, rimane poco. I reperti più importanti sono conservati al Museo Civico Archeologico. L’Arena fu sempre utilizzata per manifestazioni spettacolari. Dopo i giochi del periodo romano, nel Medioevo e fino a metà del XVIII sec. vi si tenevano giostre e tornei. Dal 1913, l’Arena è diventata sede del più importante teatro lirico all’aperto del mondo, con la possibilità di offrire fino a 22.000 posti (in epoca romana si suppone si arrivasse a circa 30.000 posti). L’enorme spazio del palcoscenico consente, durante il periodo estivo, l’allestimento di una stagione lirica caratterizzata anche da rappresentazioni grandiose, con particolare rilievo per le opere verdiane. Fiore all’occhiello della lirica all’Arena sono i colossali allestimenti per l’Aida. 维罗纳古竞技场 维罗纳古竞技场是城市的标志性建筑,她的 名字来自一种沙子的拉丁文名称,覆盖竞技场观 众席的就是这种沙子。 作为古罗马式圆形露天剧场,维罗纳露天剧 场的规模排在世界第三(最大的是罗马古斗兽 场,其次是卡普阿大剧院),直至今日仍保存完 好。罗马人在公元一世纪中期建造了剧场,目的 是为了招待那些观看角斗士和残暴的异国野兽厮 杀而乐此不疲的看客。 为了从城市交界处更加容易到达,同时避免 有可能发生的拥挤和暴力事件涉及居住区,竞技 场建在城墙之外,根据古罗马时代的道路分布设 计了建筑的轴线方向和排水系统。在后来的几个 世纪,建造其他城市建筑时,人们经常从竞技场 拆取建筑材料进行二次利用:这就是其目前样貌 不完整的主要原因。毁坏最为严重的是外部环形 护墙,在六世纪就已被损坏,之后在十二世纪发 生的地震中被摧毁。环形外墙由三层连拱结构组 成,为德斯金式建筑风格,全部由白色和玫瑰色 的瓦尔波利切拉石灰石构成。经过砌琢石加工, 总高度约为31米。如今,护墙仅存一小部分,就 是所谓的“翼”(Ala),只剩下四座拱门。而 内部环形护墙依然保存完整,由石头砌成的两层 72连拱结构呈椭圆状,规格为140x110米。 古竞技场曾经拥有丰富的雕塑装饰,如今已 所剩无几。得以留存下来的最重要的几件文物目 前保存在市立考古博物馆中。 露天剧场经常被用来举办演出。古罗马时代 的游戏结束后,从中世纪到十八世纪,这里主要 用来举办马上比武和其他竞赛。从1913年开始, 这里成为全世界最重要的露天歌剧演出场所,最 多能够提供22000个座位(据推测,在古罗马时 代可以设置约30000个座位)。夏季,舞台的巨 大空间能够满足歌剧宏大的布景需求,尤其是威 尔第作品所描述的场景。露天剧场曾举办过的歌 剧演出中最为人称道的就是《阿依达》中辉煌的 布景。 60 61