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L'arte dell'empowerment - DMyFriend

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to che stimoli e nutra la nostra riflessione. Quando interagiamo<br />

con i pazienti, individualmente o in gruppi, possiamo<br />

invitarli a riflettere sulle loro esperienze da diabetici,<br />

sui loro sforzi di autocontrollo e sui risultati di questi sforzi.<br />

Possiamo incoraggiarli a pensare a ciò che vogliono e<br />

a cosa stanno facendo per ottenerlo.<br />

Chiaramente, la riflessione è anche un elemento cruciale per<br />

la nostra evoluzione come diabetes educator. La crescita,<br />

l’apprendimento e il cambiamento si realizzano quando ci<br />

fermiamo a guardare indietro con regolarità nel corso della<br />

nostra esperienza e ci chiediamo per esempio: “Cosa vuole e<br />

di cosa ha bisogno veramente questo paziente? Ci sono state<br />

delle cose che questo paziente ha detto che mi hanno messo<br />

a disagio? Cosa farei di diverso se potessi ripetere questa<br />

sessione?”.<br />

FASE 3: L’INTROSPEZIONE – Introspezione letteralmente significa<br />

‘guardare dentro’ un’esperienza. La riflessione può condurre,<br />

e spesso lo fa, all’introspezione. Sovente la riflessione ci permette<br />

di identificare significati, modelli, relazioni, o possibilità<br />

che non erano apparenti prima nella nostra esperienza.<br />

Possiamo vedere una connessione tra esperienze precedenti<br />

e quella attuale. Possiamo accorgerci che il nostro comportamento<br />

è stato l’espressione di pensieri o emozioni inconsapevoli.<br />

Possiamo vedere nuove possibilità dentro vecchie<br />

situazioni. La riflessione è guardare, l’introspezione è vedere.<br />

L’introspezione non è basata su nuove informazioni, piuttosto<br />

riguarda il riconoscimento di qualcosa che era lì tutto il<br />

tempo, ma di cui non ci eravamo accorti prima.<br />

“La scoperta è vedere ciò che chiunque<br />

altro ha visto e pensare ciò che nessun<br />

altro ha pensato.<br />

Albert Szent-Gyorgi<br />

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