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L'arte dell'empowerment - DMyFriend

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tivi non deve essere un modo nascosto di imporre le nostre<br />

aspettative al paziente. Ascoltiamo ciò che i nostri pazienti<br />

veramente dicono e aiutiamoli a pesare i costi e i benefici.<br />

Una volta compresi gli obiettivi dei nostri pazienti, li possiamo<br />

usare per disegnare lo schema di educazione e trattamento.<br />

Il racconto di Felipe<br />

Raul, un muratore di cinquantun anni lamentava di essere<br />

sempre stanco. Lo bombardammo con domande e suggerimenti.<br />

Qualcuno corse a prendere una striscia reattiva per<br />

verificare il nostro sospetto che il suo affaticamento fosse<br />

causato da una glicemia alta. Era così. Alcuni partecipanti<br />

gli consigliarono di rivedere con cura il suo piano alimentare,<br />

altri di fare dell’esercizio fisico, altri ancora di comprarsi<br />

un glucometro e misurare la glicemia giornalmente.<br />

Benché tutte queste idee fossero giuste da un punto di<br />

vista clinico, nessuno di loro gli chiese di spiegare meglio<br />

perché la stanchezza lo preoccupasse così tanto. Ci raccontò<br />

che il suo obiettivo era di superare la ridotta capacità<br />

lavorativa che aveva avuto negli ultimi mesi. Il suo<br />

obiettivo non era abbassare la glicemia o perdere peso o<br />

rivedere il suo piano alimentare. Il suo vero obiettivo era<br />

essere capace di piastrellare più metri quadri, di fare più<br />

bagni o soggiorni nella giornata. Quando realizzammo<br />

che la sua necessità più pressante era tornare a fare bene<br />

il suo lavoro, allora fummo in grado di modellare i nostri<br />

consigli clinici sui suoi obiettivi. Raul ci aiutò a imparare<br />

ad apprezzare l’importanza dei suoi obiettivi per lui.<br />

Passammo al vaglio diverse possibilità con lui e alla fine ci<br />

lasciò con un programma che rispondeva alle sue necessità.<br />

Fino a quando noi non fummo capaci di focalizzare la<br />

nostra discussione sul problema e gli obiettivi del paziente,<br />

per lui eravamo completamente inutili.<br />

Felipe Vazquez, Psichiatra<br />

Città del Messico, Messico<br />

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