10.92 Mb - Gasbeton
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Sistema costruttivo GASBETON ® p.04<br />
Il sistema completo in calcestruzzo aerato<br />
autoclavato a misura d’ambiente.<br />
Sostenibilità ambientale p.08<br />
I più avanzati standard di sostenibilità<br />
ambientale con l’impiego di materie prime<br />
praticamente inesauribili e riciclabili.<br />
Vantaggi del sistema p.12<br />
La struttura cellulare del GASBETON ®<br />
ottimizza caratteristiche prestazionali<br />
e funzionalità di impiego.<br />
Linee di prodotto p.14<br />
<strong>Gasbeton</strong> ® Energy 300<br />
ed Evolution 500.<br />
Malte e finiture p.22<br />
Premiscelati ed accessori per completare<br />
il sistema costruttivo.<br />
Isolamento termico p.26<br />
Conduttività termica, permeabilità al vapore<br />
e capacità termica.<br />
Isolamento acustico p.32<br />
Potere fonoisolante di pareti monostrato<br />
e pluristrato.<br />
Resistenza al fuoco p.36<br />
Reazione e resistenza al fuoco di pareti<br />
portanti e non portanti.<br />
Resistenza meccanica p.38<br />
Caratteristiche meccaniche dei blocchi,<br />
della malta e della muratura.<br />
Marcatura CE p.44<br />
I blocchi GASBETON ® sono marcati CE<br />
secondo UNI EN 771-4 in categoria I.<br />
Particolari costruttivi e dettagli tecnici p.46<br />
Schemi per la corretta progettazione<br />
del sistema GASBETON ® .<br />
Voci di capitolato p.57<br />
Descrizione sintetica delle tre nuove linee<br />
di prodotto.<br />
Fissaggi p.58<br />
Tipologie e modalità di installazione<br />
di ancoranti specifici per GASBETON ® .<br />
Istruzioni di posa p.61<br />
Indicazioni per la corretta esecuzione<br />
delle murature GASBETON ® .<br />
Assistenza GASBETON ® p.62<br />
RDB garantisce un'assistenza completa,<br />
dal progetto alla realizzazione.<br />
3
01. Il sistema costruttivo<br />
GASBETON ®<br />
Proporre sistemi murari per ridurre i consumi energetici<br />
negli edifici costruendo in modo sostenibile: è questo l’impegno<br />
e la sfida che RDB ha raccolto per dare una risposta concreta<br />
alla qualità dell’abitare ed alla conservazione dell’ambiente.<br />
Per questo RDB ha scelto di produrre e promuovere<br />
il GASBETON ® , un sistema per murature completo e in grado<br />
di soddisfare lo spettro di tutte le possibili applicazioni.<br />
GASBETON ® è il calcestruzzo aerato autoclavato, ottenuto<br />
da una miscela di sabbia, cemento e calce: le eccellenti<br />
prestazioni di isolamento termico in opera e il ridotto impatto<br />
ambientale che deriva dalla produzione del materiale<br />
4<br />
lo rendono la risposta ottimale per l’attuazione delle politiche<br />
comunitarie in tema di energia e ambiente.<br />
GASBETON ® viene prodotto in blocchi e tavelle di grande<br />
formato e di vario spessore, grazie alla leggerezza<br />
del materiale che consente elementi di dimensioni notevoli<br />
con pesi contenuti e di agevole manovrabilità nelle fasi di posa.<br />
La produzione è completata da elementi speciali quali<br />
blocchi canaletta, blocchi preforati e voltini armati che<br />
consentono di risolvere dettagli tecnici ed architettonici,<br />
rendendo GASBETON ® un sistema costruttivo completo.
Materie prime inesauribili<br />
L’impatto di un prodotto da costruzione sull’ambiente<br />
si misura a partire dal livello di sfruttamento delle materie prime:<br />
il GASBETON ® non solo utilizza risorse che sono praticamente<br />
inesauribili in natura, ma ne utilizza un quantitativo minimo<br />
in rapporto al volume del prodotto finito.<br />
Per la produzione di GASBETON ® si impiegano sabbia silicea,<br />
calce, cemento Portland (
Un processo di produzione sostenibile<br />
Il fabbisogno d’energia per la produzione del GASBETON ®<br />
è molto modesto grazie alle temperature non elevate (solo 200°C<br />
sufficienti a garantire elevata stabilità e durabilità al prodotto),<br />
e all’insieme di interventi che RDB ha attuato nella gestione<br />
dei propri impianti.<br />
Perseguire un processo di produzione che sia sostenibile e che<br />
minimizzi l’impatto ambientale mediante interventi per il recupero<br />
energetico e il riciclo degli scarti: questa è la politica ambientale<br />
che RDB ha deciso di adottare nelle sua unità produttiva<br />
di Volla dove il GASBETON ® viene prodotto con un’avanzata<br />
tecnologia di processo nata nel 1924 in Svezia, paese da sempre<br />
attento ai principi dell’ecologia.<br />
Nel rispetto delle Norme Tecniche nazionali per la progettazione<br />
delle opere civili e delle Direttive Comunitarie per la<br />
commercializzazione dei prodotti da costruzione, la produzione<br />
del GASBETON ® è soggetta ad un severo sistema di controllo<br />
secondo la norma europea armonizzata UNI EN 771-4 (specifica<br />
per elementi di muratura - Parte 4: Elementi di muratura<br />
di calcestruzzo aerato autoclavato), che prevede la verifica di tutto<br />
il ciclo, dall'accettazione delle materie prime, alla regolazione<br />
del processo fino alla spedizione del prodotto finito marcato CE.<br />
Inoltre, a migliore garanzia della clientela, il Sistema di Gestione<br />
della Qualità è certificato da un Ente notificato esterno, l'Istituto<br />
ICMQ S.p.A. di Milano, secondo UNI EN ISO 9001:2000<br />
ed il Controllo di Produzione in Fabbrica è soggetto al sistema<br />
di attestazione di conformità alla UNI EN 771-4 secondo<br />
la rigorosa procedura 2+, pertanto i blocchi GASBETON ® sono<br />
classificati in Categoria I.<br />
La sabbia è macinata ad umido ed omogeneizzata con<br />
la calce ed il cemento in modo da ottenere un impasto fluido che<br />
estrazione della sabbia<br />
100%<br />
mulino di<br />
macinazione<br />
sabbia<br />
calce cemento<br />
pasta alluminio<br />
dosaggio<br />
e miscelazione<br />
serbatoio di recupero<br />
dei fanghi<br />
recupero dell’acqua<br />
di lavaggio<br />
calce<br />
cemento<br />
2 minuti dopo la miscelazione<br />
cominciano a formarsi<br />
le porosità nella malta.<br />
viene versato in apposite vasche metalliche nelle quali avviene<br />
la formazione delle porosità interne alla massa<br />
che contraddistinguono il materiale. Il processo di formazione<br />
delle porosità è dovuto alla presenza nell’impasto di piccole<br />
quantità di pasta d’alluminio che reagendo nella massa liberano<br />
bolle d’idrogeno.<br />
Queste bolle fanno aumentare la massa liquida, secondo<br />
un processo di lievitazione naturale, fino a quando il fenomeno<br />
di presa dovuto ai leganti cementizi consente alla massa<br />
di raggiungere una consistenza solida. Le bolle rimangono così<br />
catturate nella massa, l’idrogeno si dissolve in acqua e le porosità<br />
si riempiono d’aria, il miglior isolante termico in natura.<br />
Terminato tale processo, le forme sono prelevate dalle vasche:<br />
in questa fase il materiale diventa dimensionalmente stabile, così<br />
da consentirne il taglio in elementi singoli. Il GASBETON ® è quindi<br />
inserito in autoclave dove, con vapore saturo viene realizzato<br />
il ciclo completo di maturazione. A seguito di questo processo<br />
di stabilizzazione delle reazioni di legame si formano i cristalli<br />
di silicato di calcio idrato (tobermorite) che conferiscono<br />
al GASBETON ® caratteristiche stabili e durature nel tempo.<br />
Il prodotto viene quindi confezionato ed è pronto per l’impiego.<br />
Lungo tutto il processo RDB ha operato numerosi investimenti<br />
che consentono il recupero completo:<br />
• Delle acque di lavaggio delle casseforme;<br />
• Degli sfridi di taglio utilizzati per la produzione di nuovo<br />
GASBETON ® ;<br />
• Degli scarti di produzione riciclati totalmente;<br />
• Del vapore utilizzato per il processo di maturazione<br />
in autoclave.<br />
3 ore dopo la miscelazione<br />
l’idrogeno si dissolve e le porosità<br />
si riempiono di aria esterna.<br />
LIEVITAZIONE TAGLIO DEI BLOCCHI<br />
100%<br />
polvere di alluminio<br />
ACQUA<br />
15 minuti dopo<br />
la miscelazione l’alluminio<br />
forma alluminato di calcio<br />
e libera idrogeno.<br />
recupero degli sfridi<br />
di taglio<br />
GAS<br />
METANO<br />
ZRAK<br />
ZRAK<br />
recupero degli scarti<br />
di lavorazione al mulino<br />
di macinazione<br />
recupero del<br />
vapore condensato<br />
100%<br />
TRASPORTO<br />
recupero del vapore<br />
di condensa al mulino<br />
di macinazione<br />
100%<br />
preriscaldamento dell’acqua<br />
vapore<br />
a 190°C<br />
GENERATORE<br />
DI VAPORE<br />
MATURAZIONE<br />
IN AUTOCLAVE<br />
IMBALLAGGIO<br />
100%<br />
recupero del<br />
vapore condensato<br />
7
02. La sostenibilità ambientale<br />
di GASBETON ®<br />
Molti prodotti da costruzione sono reclamizzati come prodotti<br />
naturali ed eco compatibili soltanto perchè derivati da materie<br />
prime naturali.<br />
Questa informazione da sola è insufficiente: tutti i prodotti da<br />
costruzione subiscono infatti processi industriali di lavorazione che<br />
determinano carichi ambientali spesso non trascurabili e alterano<br />
definitivamente le caratteristiche naturali dei materiali di origine.<br />
Occorre un quadro più completo che, attraverso opportuni<br />
eco-indicatori consenta di definire in che misura questi prodotti<br />
interagiscano con l’ambiente e quali siano le caratteristiche che<br />
influiscono sul benessere abitativo. Queste informazioni devono<br />
essere rilevate durante tutto il ciclo di vita del prodotto, dalle<br />
materie prime al riciclo, passando attraverso la produzione<br />
e l’esercizio in opera, in modo da misurare, fase per fase,<br />
gli impatti ambientali positivi e negativi.<br />
È questo l’approccio assunto da RDB per attuare al meglio<br />
la propria politica ambientale: fornire un quadro complessivo<br />
di informazioni sul ciclo di vita del calcestruzzo aerato<br />
autoclavato GASBETON ® .<br />
GASBETON ® infatti non significa solo:<br />
• Materie prime inesauribili<br />
• Un processo di produzione sostenibile<br />
Ma anche:<br />
• Bassi consumi energetici<br />
• Basse emissioni nocive<br />
• Riciclabilità<br />
8<br />
Il GASBETON ® tuttavia è molto di più di un prodotto<br />
da costruzione ad alta efficienza energetica.<br />
È un sistema costruttivo completo che ci permette di avere<br />
case confortevoli, sane e sicure; case dove il comfort<br />
è superiore non solo per effetto dell’isolamento termico ma<br />
anche dell’inerzia termica propria del materiale e dell’elevata<br />
traspirabilità che evita condense e muffe nei punti critici,<br />
non generando inquinamento batterico.<br />
Le proprietà combinate di fonoassorbimento e fonoisolamento<br />
lo rendono tra i materiali più utilizzati per la realizzazione di<br />
hotel, ospedali e locali di spettacolo, dove anche la sicurezza<br />
antincendio è garantita, essendo il GASBETON ® EI 180<br />
a partire da 10 cm di spessore. Questo prezioso “valore<br />
aggiunto” non è misurabile ma è soggettivo, ed è funzione<br />
dell’importanza che ognuno di noi attribuisce ad una miglior<br />
qualità degli spazi in cui abitiamo e viviamo.<br />
Per queste considerazioni riteniamo che il GASBETON ®<br />
sia un materiale ad alta sostenibilità ambientale e ottimale<br />
per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Direttiva<br />
Europea 2002 sul rendimento energetico degli edifici.
Bassi consumi energetici<br />
L’energia consumata dall’estrazione delle materie prime alla<br />
costruzione dell’abitazione è stata rapportata all’energia che<br />
GASBETON ® consente di risparmiare nelle nostre abitazioni,<br />
rispetto a soluzioni costruttive tradizionali, a parità di spessore<br />
di muratura, grazie alle eccellenti proprietà di isolamento<br />
termico. In meno di 2 anni di esercizio il risparmio energetico<br />
ottenuto per un’abitazione unifamiliare è in grado di bilanciare<br />
da solo l’energia complessivamente spesa per la costruzione<br />
dell’abitazione.<br />
Un risultato di tale portata si realizza grazie a risparmi<br />
energetici in opera eccezionali e ai limitati consumi di energia.<br />
Infatti l’energia spesa per l’estrazione delle materie prime<br />
Materie prime Produzione Trasporto in cantiere<br />
Utilizzo<br />
e costruzione<br />
dell'abitazione<br />
Energia risparmiata<br />
Energia consumata<br />
Riciclabilità<br />
Il GASBETON ® è un materiale riciclabile al 100%: è sufficiente<br />
un processo di frantumazione per essere di nuovo impiegato<br />
come materia prima secondaria. Anche la muratura in blocchi<br />
GASBETON ® è totalmente e facilmente riciclabile: l’intonaco<br />
e il collante non devono essere preventivamente separati<br />
essendo anch’essi di origine minerale.<br />
Limitate emissioni nocive<br />
...nel processo produttivo<br />
Un basso consumo di combustibile (gas metano) durante<br />
l’intero ciclo di lavorazione del GASBETON ® significa anche<br />
emissioni di CO 2 decisamente contenute. Le emissioni<br />
complessive, dalla produzione delle materie prime (calce<br />
e cemento per il GASBETON ® ) al processo produttivo sono<br />
pari alla metà di quelle generate lungo il ciclo produttivo<br />
dei materiali tradizionali: un risultato che testimonia l’assoluta<br />
compatibilità ambientale del GASBETON ® . Per il laterizio,<br />
ad esempio, la calcinazione del carbonato di calcio presente<br />
nell’argilla e la combustione delle sostanze organiche<br />
(polistirolo, segatura di legno) usate per alleggerire l’impasto<br />
hanno un impatto decisamente considerevole. Il processo<br />
produttivo del GASBETON ® è inoltre privo di emissioni<br />
di composti di azoto e fluoro, mentre le emissioni di ossido<br />
di zolfo (responsabili delle piogge acide) sono pari a un terzo<br />
del laterizio.<br />
ed il processo produttivo è pari a un quarto di quella<br />
necessaria alla produzione di materiali tradizionali come<br />
il laterizio dove le temperature di cottura superano i 1000°C.<br />
Infine, la leggerezza del materiale e l’elevato standard<br />
qualitativo dell’intero sistema costruttivo generano una serie<br />
di vantaggi specifici, dal trasporto alle operazioni di cantiere<br />
con tempi di posa in opera ed esecuzione delle finiture<br />
estremamente interessanti.<br />
L’insieme di questi fattori contribuisce a contenere<br />
significativamente anche l’energia spesa per la costruzione<br />
di un’abitazione.<br />
alluminio<br />
carta<br />
vetro<br />
mattoni<br />
GASBETON ®<br />
100%<br />
...nei trasporti<br />
Il peso contenuto del GASBETON ® consente di sfruttare<br />
pienamente il volume di carico e di trasportare il 30% in<br />
più di blocchi rispetto ai materiali tradizionali: in termini<br />
di impatto ambientale significa una riduzione considerevole<br />
delle emissioni nocive dovute al trasporto. Inoltre, grazie<br />
all’ubicazione baricentrica dei centri produttivi (Piacenza-<br />
Napoli), i trasferimenti ai cantieri edili sono resi minimi.<br />
...nelle abitazioni<br />
I sensibili risparmi energetici per riscaldamento<br />
che ne derivano negli edifici in GASBETON ® , consentono<br />
di ridurre fortemente le emissioni di CO 2 nell’ambiente:<br />
in 20 anni di esercizio, un edificio in GASBETON ® di soli 100<br />
m 2 produce 24 tonnellate di CO 2 in meno rispetto ad un<br />
edificio tradizionale simile.<br />
9
Sostenibilità<br />
In attesa dell’emanazione di norme nazionali specifiche per<br />
la certificazione di ‘bio-compatibilità’ dei prodotti da costruzione,<br />
RDB ha condotto studi dai quali risulta che il GASBETON ® è<br />
un materiale da costruzione ad alta sostenibilità ambientale:<br />
a partire dal ciclo produttivo, passando per il trasporto del<br />
materiale e l’utilizzo finale, GASBETON ® garantisce un ottimo<br />
risultato in termini di risparmio di energie non rinnovabili e di<br />
riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera.<br />
Con riferimento alla Direttiva 89/106/CEE del 21 dicembre 1988<br />
che, relativamente ai requisiti di igiene, salute ed ambiente,<br />
richiede genericamente che i materiali da costruzione<br />
non debbano provocare l’emissione di radiazioni pericolose,<br />
e alla Raccomandazione Radiation Protection 112 (Radiological<br />
protection principles concerning the natural radioactivity<br />
of building materials – Luxembourg – 2000) la quale seleziona<br />
i materiali in base all’Indice di Radioattività I, le analisi eseguite<br />
presso il laboratorio specializzato U-Series di Bologna,<br />
conformemente alla norma UNI 10797 vigente in materia, hanno<br />
10<br />
dimostrato che il GASBETON ® è un eccellente materiale<br />
da costruzione dal punto di vista della radioattività naturale.<br />
Infatti il GASBETON ® ha un Indice di Radioattività I pari a 0.24<br />
per la produzione di Volla (NA), con un ottimo margine rispetto al<br />
valore di Indice di Radioattività definito dagli esperti come soglia<br />
di tranquillità per l’impiego nelle opere (I=1).<br />
Per tutte queste considerazioni il GASBETON ® risulta un<br />
materiale da costruzione ad alta sostenibilità ambientale, come<br />
confermato anche da diversi Enti locali nazionali che annoverano<br />
il calcestruzzo aerato autoclavato tra i materiali per l’edilizia<br />
‘ecologica’ e da alcuni Organismi di certificazione energetica<br />
che hanno assegnato la classe A+ (indice termico inferiore<br />
a 30 kWh/m 2 a e materiali ‘bio-compatibili’) ad edifici costruiti<br />
in GASBETON ® (Provincia Autonoma di Bolzano, Agenzia<br />
CasaClima, Scuola di Montelupo Fiorentino).
03. I vantaggi del sistema<br />
GASBETON ®<br />
La struttura cellulare del materiale e l’elevato standard<br />
qualitativo degli elementi si esprimono oltre che<br />
nelle prestazioni fisico-meccaniche, anche in una serie<br />
di vantaggi specifici che ottimizzano sia le operazioni<br />
di cantiere sia le funzionalità d’impiego.<br />
12<br />
A misura d’ambiente. L’anima del GASBETON ® è ecologica a partire già dai suoi ingredienti principali,<br />
sabbia, calce ed acqua, che, oltre ad essere presenti in grande quantità sulla crosta terrestre, vengono<br />
utilizzati in minima parte costituendo solo il 30% del volume del materiale, con un processo produttivo<br />
di mineralizzazione in autoclave che riduce al minimo il ricorso a leganti cementizi.<br />
Riciclabile al 100%. GASBETON ® guarda lontano, perché il rispetto dell’ambiente non si limita alla<br />
fase di produzione, ma riguarda tutto il ciclo di vita del materiale: dalla costruzione dell'edificio<br />
(la leggerezza riduce l'inquinamento nella fase di trasporto), alla gestione (l'isolamento termico<br />
riduce i consumi), alla demolizione (GASBETON ® è riciclabile al 100%).<br />
Meno energia, più comfort. La struttura cellulare del calcestruzzo aerato autoclavato garantisce<br />
prestazioni di isolamento termico e di resistenza meccanica uniche, creando un vero e proprio<br />
muro isolante grazie al sistema di cavità d’aria che consente valori di conduttività termica<br />
compresi tra 0,084 e 0,120 W/mK a seconda delle diverse densità.<br />
Inerzia termica. Le murature in GASBETON ® non vantano solo eccellenti valori di trasmittanza<br />
termica stazionaria, ma, grazie all’effetto combinato della capacità di accumulo termico<br />
(dipendente dalla densità e dal calore specifico) e della resistenza termica della struttura<br />
(dipendente direttamente dalla conduttività) sono caratterizzate da ottimi valori di trasmittanza<br />
termica periodica, nonostante il valore contenuto della loro massa, e consentono di soddisfare<br />
la richiesta di prestazioni per il periodo estivo del D.P.R. n. 59/2009 (punto 18).
Isolamento acustico. L’esigenza di isolare gli edifici dai rumori aerei provenienti dall’esterno e da<br />
quelli prodotti all’interno non sempre è oggetto di sufficiente attenzione durante la progettazione e<br />
l’esecuzione in cantiere. Perché le nostre abitazioni siano più silenziose occorre adottare soluzioni<br />
progettuali testate in laboratorio e porre un’adeguata cura all’esecuzione dei lavori per impedire la<br />
formazione dei ponti acustici, come richiesto dalla normativa vigente (D.P.C.M. 5 dicembre 1997).<br />
Questo è possibile con il sistema costruttivo GASBETON ® che dispone di numerose soluzioni<br />
certificate in laboratorio e la cui posa in opera risulta particolarmente semplice ed efficace.<br />
Resistenza al fuoco. Il GASBETON ® è un materiale minerale incombustibile (Euroclasse di reazione<br />
al fuoco A1 - secondo D.M. 10/03/05), non rilascia fumi tossici e offre una resistenza al fuoco<br />
eccezionale. Le sue caratteristiche fisiche lo rendono uno dei materiali più adatti per la realizzazione<br />
di pareti tagliafuoco. Tra i numerosi campi d’impiego vi sono anche le pareti dei forni di prova di<br />
laboratori che rilasciano le certificazioni di resistenza al fuoco: nessun argomento può essere più<br />
convincente.<br />
Portanza. Le murature portanti GASBETON ® rappresentano una scelta progettuale completa per<br />
portanza, leggerezza, isolamento termico: per ottenere analoghe prestazioni con materiali tradizionali<br />
occorre eseguire costose soluzioni pluristrato. Il sistema costruttivo ottimizza le prestazioni della<br />
muratura grazie anche all'impiego del collante cementizio GASBETON ® per giunti a strati sottili. La<br />
precisione dimensionale (tolleranza ± 1mm) e l'omogeneità dei blocchi garantiscono la piena aderenza<br />
del collante e la definizione di giunti sottili a spessore costante, tali da impedire la formazione di<br />
pericolose eccentricità costruttive. Rispetto a soluzioni tradizionali in cui lo spessore del giunto di<br />
malta è spesso irregolare, la muratura in blocchi GASBETON ® consente una precisione esecutiva<br />
superiore e quindi una miglior funzionalità della muratura sotto carico.<br />
Ideale in zona sismica. Struttura cellulare non significa solo isolamento termico ed acustico, ma anche<br />
leggerezza e dissipazione energetica: due qualità che si coniugano con la sismicità caratteristica del<br />
nostro territorio, perchè limitano l’entità delle forze inerziali e ne smorzano l’energia, mantenendo<br />
comunque la capacità portante, come RDB ha potuto testare presso il Centro di Ricerca e Formazione<br />
in Ingegneria Sismica EUCENTRE di Pavia.<br />
Nessuna emissione radioattiva. Tutti i materiali da costruzione presentano una certa radioattività<br />
naturale, in alcuni casi significativa se le materie prime provengono da terreni particolarmente<br />
ricchi di radioisotopi naturali quali uranio, radio e torio. Dalle analisi eseguite risulta che il<br />
GASBETON ® è caratterizzato da un indice di radioattività I tra i più bassi in assoluto nell’ambito<br />
dei materiali da costruzione.<br />
Leggerezza. Il peso proprio contenuto del materiale rende ottimale l'impiego di GASBETON ®<br />
anche per soluzioni costruttive non portanti come: tamponature esterne, divisori, risanamento e<br />
ristrutturazione. Il peso ridotto delle murature in GASBETON ® consente di avere strutture portanti<br />
meno sollecitate sia nella definizione dei carichi statici, sia nella definizione dei carichi dinamici<br />
relativi alle zone sismiche. Dalla progettazione all'esecuzione, i vantaggi della leggerezza si<br />
colgono anche nella facilità di movimento e posa in opera dei blocchi.<br />
Precisione dimensionale. La tecnologia produttiva di taglio degli elementi consente una notevole<br />
precisione dimensionale (tolleranza ± 1mm) che semplifica la messa in opera e la finitura esterna,<br />
garantendo soluzioni esecutive di qualità senza sprechi nei materiali da finitura.<br />
Lavorabilità. La facilità di taglio consente di ricavare direttamente in cantiere blocchi sottomisura e<br />
pezzi speciali: la realizzazione di molteplici particolari costruttivi è cosi resa possibile senza dover<br />
ricorrere a materiali ausiliari.<br />
Tracciamento impianti. Il requisito della lavorabilità consente di ricavare tracce, dimensionalmente<br />
definite, per gli impianti (elettrici, termici, sanitari) e il fissaggio facilitato di serramenti.<br />
Sempre più vantaggi. In tutte le nuove tipologie di GASBETON ® sono state adottate soluzioni<br />
innovative per garantire un ulteriore miglioramento delle prestazioni, prevedendo maniglie per una<br />
movimentazione ancora più agevole e giunti ad incastro maschio-femmina per una posa precisa.<br />
Posa rapida e perfetta. Il cantiere moderno non ha tempo da perdere, ma non può nemmeno<br />
permettersi errori: GASBETON ® è la soluzione ideale per coniugare le esigenze di prestazioni<br />
sempre più elevate e la riduzione dei tempi in relazione ai costi della manodopera, grazie<br />
alle caratteristiche dei blocchi: leggeri, rettificati e ad incastro per una posa rapida e sempre<br />
perfetta.<br />
13
04 . Linee di prodotto<br />
Massima efficienza energetica<br />
per tamponamenti monostrato<br />
senza isolanti aggiuntivi<br />
per edifici in classe A<br />
7 8<br />
Collante<br />
GASBETON ® per<br />
la posa dei blocchi<br />
(grigio o bianco)<br />
Intonaco<br />
MULTICEM per interni<br />
ed esterni (normale<br />
o microfibrato AKPC)<br />
9<br />
MULTIMALT<br />
Malta ancorante<br />
1<br />
Blocchi per tramezzi, lisci<br />
o con incastro maschio/femmina<br />
9<br />
10<br />
3<br />
SIGILMALT<br />
Malta di riempimento<br />
2<br />
2<br />
Blocchi per murature<br />
portanti lisci<br />
4<br />
5
3<br />
Blocchi per murature<br />
di tamponamento lisci o con<br />
incastro maschio/femmina<br />
10<br />
1<br />
2<br />
6<br />
4<br />
Voltini armati per architravi<br />
2<br />
5<br />
Blocchi preforati per<br />
irrigidimenti verticali<br />
L'evoluzione del GASBETON ®<br />
"classico": più comfort termico per<br />
le murature portanti e miglior isolamento<br />
acustico per i divisori interni<br />
6<br />
Blocchi canaletta per<br />
irrigidimenti orizzontali,<br />
architravi e corree
Muratura di tamponamento<br />
La massima espressione dell’isolamento termico per<br />
tamponamenti in calcestruzzo cellulare da classe A<br />
senza isolanti aggiuntivi.<br />
Ridurre la densità del calcestruzzo cellulare vuol dire aumentare<br />
le cavità d'aria all'interno della massa minerale esaltando le doti<br />
di isolamento termico del materiale.<br />
Energy 300 è la soluzione che consente di avere una muratura<br />
con prestazioni di isolamento termico caratteristiche di materiali<br />
qualificabili come 'isolanti', grazie a valori di conduttività termica<br />
inferiori a 0.09 W/mK, mantenendo al contempo prestazioni<br />
di resistenza meccanica, di isolamento acustico e di inerzia<br />
16<br />
termica caratteristiche di un sistema 'muro'.<br />
Energy 300 nasce dalla Ricerca RDB, da cent'anni<br />
all'avanguardia del mondo delle costruzioni in Italia,<br />
per incontrare le future richieste di un'edilizia sempre<br />
più sensibile ai temi di risparmio energetico ed offrire murature<br />
che con una sola posa in opera garantiscono valori<br />
di trasmittanza da 0.39 a 0.24 W/m²K con spessori<br />
da 24 a 40 cm.<br />
L'obbiettivo è centrato grazie ad un sistema che prevede<br />
blocchi rettificati con giunti maschio-femmina perfettamente<br />
compenetranti da posare su letti di malta sottili (sp. 1.5 mm),<br />
minimizzando ponti termici e annullando errori di posa in opera.<br />
Caratteristiche tecniche Unità di misura ENERGY 300<br />
Massa volumica a secco lorda kN/m 3 3.50<br />
Massa volumica di calcolo kN/m 3 4.50<br />
Conduttività termica λ 10,dry (UNI EN 1745) W/mK 0.084<br />
Conduttività termica utile λ (UNI EN ISO 10456) 1 W/mK 0.101<br />
Fattore di resistenza al vapore d'acqua μ _ 6<br />
Permeabilità al vapore δ kg/msPa 32·10 -12<br />
Capacità termica specifica (calore specifico) Cp J/kgK 1000<br />
1 La maggiorazione minima consentita dalle norme nazionali e comunitarie vigenti è 20%
Blocchi per tamponamento<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco pz/<br />
CODICE l h s kN/m bancale<br />
3 liscio M/F tasche<br />
7E616<br />
x<br />
600 250 240 3,50<br />
7M616 x<br />
7E618<br />
x<br />
600 250 300 3,50<br />
7M618 x<br />
7E619<br />
x<br />
600 250 400 3,50<br />
7M619 x<br />
Blocchi preforati per irrigidimenti verticali<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco foro<br />
CODICE l h s kN/m ø [mm]<br />
3 liscio M/F tasche<br />
Blocchi canaletta per irrigidimenti orizzontali<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco canaletta<br />
CODICE l h s kN/m [mm]<br />
3 liscio M/F tasche<br />
mq/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
peso/<br />
bancale<br />
30 4,50 1,080 550<br />
24 3,60 1,080 550<br />
18 2,70 1,080 550<br />
pz/<br />
bancale<br />
pz/<br />
bancale<br />
mh/<br />
bancale<br />
ml/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
76824 600 250 240 5,00 x 150 30 7,50 1,080 740<br />
76830 600 250 300 5,00 x 200 24 6,00 1,080 740<br />
76840 600 250 400 5,00 x 200 18 4,50 1,080 740<br />
mc/<br />
bancale<br />
75540 600 250 240 5,00 x 190x150 18 10,80 0,648 250<br />
75550 600 250 300 5,00 x 190x150 12 7,20 0,540 250<br />
75564 600 250 400 5,00 x 190x150 9 5,40 0,540 300<br />
peso/<br />
bancale<br />
peso/<br />
bancale<br />
17
Partizioni interne e muratura portante<br />
Dal 1985 ha anticipato l'evoluzione delle normative offrendo le<br />
prestazioni che oggi richiedono le normative vigenti.<br />
Trent'anni di vita con quote di mercato in crescita costante<br />
sono il segno tangibile dell'apprezzamento del mondo delle<br />
costruzioni: Evolution 500, un prodotto innovativo che ha<br />
anticipato nell'edilizia di ieri le prestazioni richieste oggi<br />
dalle normative in termini di isolamento termico ed acustico,<br />
resistenza meccanica e resistenza al fuoco.<br />
18<br />
Caratteristiche tecniche Unità di misura<br />
Evolution 500 può essere utilizzato per divisori interni e per<br />
murature esterne di tamponamento e anche portanti (in Zona 4).<br />
Evolution 500 con una densità di 500 kg/m³ offre trasmittanze<br />
termiche stazionarie fino a 0.34 W/m²K (spessore 40 cm) e<br />
trasmittanze termiche periodiche inferiori a 0.12 W/m²K (dallo<br />
spessore 30 cm), per soddisfare le richieste normative in tutte<br />
le zone climatiche, e garantisce ottime prestazioni di isolamento<br />
acustico superando abbondantemente i 50 dB di R w con pareti<br />
doppio strato con interposto materiale fonoassorbente e spessori<br />
totali compresi tra 20 e 30 cm.<br />
EVOLUTION 500<br />
Densità 500 kg/m 3<br />
Massa volumica a secco lorda kN/m 3 5.00<br />
Massa volumica di calcolo kN/m 3 6.00<br />
Conduttività termica λ 10,dry (UNI EN 1745) W/mK 0.119<br />
Conduttività termica utile λ (UNI EN ISO 10456) 1 W/mK 0.149<br />
Fattore di resistenza al vapore d'acqua μ _ 6<br />
Permeabilità al vapore δ kg/msPa 32·10 -12<br />
Capacità termica specifica (calore specifico) Cp J/kgK 1000<br />
1 La maggiorazione minima consentita dalle norme nazionali e comunitarie vigenti è 20%
Tavelle per fodere<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco pz/<br />
CODICE l h s kN/m bancale<br />
3 liscio M/F tasche<br />
Blocchi per partizioni interne e contropareti<br />
mq/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
7A030 600 250 50 5,00 x 120 18,00 1,080 750<br />
7A270<br />
x<br />
600 250 80 5,00<br />
7A401 x<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco pz/<br />
CODICE l h s kN/m bancale<br />
3 liscio M/F tasche<br />
7A280<br />
x<br />
600 250 100 5,00<br />
7A402 x<br />
7A290<br />
x<br />
600 250 120 5,00<br />
7A403 x<br />
7A300<br />
x<br />
600 250 150 5,00<br />
7A406 x<br />
7A600<br />
x<br />
600 250 200 5,00<br />
7A410 x<br />
Blocchi per pareti in muratura portante<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco pz/<br />
CODICE l h s kN/m bancale<br />
3 liscio M/F tasche<br />
7A610<br />
x<br />
600 250 240 5,00<br />
7A411 x<br />
7A620<br />
x<br />
600 250 300 5,00<br />
7A414 x<br />
7A601<br />
x<br />
600 250 350 5,00<br />
7A415 x<br />
7A680<br />
x<br />
600 250 400 5,00<br />
7A417 x<br />
Blocchi preforati per irrigidimenti verticali<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco foro<br />
CODICE l h s kN/m ø [mm]<br />
3 liscio M/F tasche<br />
peso/<br />
bancale<br />
90 13,50 1,080 750<br />
mq/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
peso/<br />
bancale<br />
72 10,80 1,080 750<br />
60 9,00 1,080 750<br />
48 7,20 1,080 750<br />
36 5,40 1,080 750<br />
mq/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
peso/<br />
bancale<br />
30 4,50 1,080 750<br />
24 3,60 1,080 750<br />
24 3,60 1,260 870<br />
18 2,70 1,080 750<br />
pz/<br />
bancale<br />
mh/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
76820 600 250 200 5,00 x 125 36 9,00 1,080 740<br />
76824 600 250 240 5,00 x 150 30 7,50 1,080 740<br />
76830 600 250 300 5,00 x 200 24 6,00 1,080 740<br />
76835 600 250 350 5,00 x 200 24 6,00 1,260 850<br />
76840 600 250 400 5,00 x 200 18 4,50 1,080 740<br />
peso/<br />
bancale<br />
19
Blocchi canaletta per irrigidimenti orizzontali<br />
20<br />
VOLLA (NA) Dimensioni [mm] Densità caratteristiche blocco canaletta<br />
CODICE l h s kN/m [mm]<br />
3 liscio M/F tasche<br />
pz/<br />
bancale<br />
ml/<br />
bancale<br />
mc/<br />
bancale<br />
75530 600 250 200 5,00 x 190x100 24 14,40 0,720 350<br />
75540 600 250 240 5,00 x 190x150 18 10,80 0,648 250<br />
75550 600 250 300 5,00 x 190x150 12 7,20 0,540 250<br />
75553 600 250 350 5,00 x 190x150 9 5,40 0,473 250<br />
75564 600 250 400 5,00 x 190x150 9 5,40 0,540 300<br />
peso/<br />
bancale
05. Malte e finiture<br />
RDB è l’unica azienda che dispone<br />
di una linea completa di prodotti<br />
premiscelati complementari al proprio<br />
sistema di muratura in calcestruzzo aerato<br />
autoclavato, dalla posa (malte<br />
per l’assemblaggio dei blocchi,<br />
per l’ancoraggio dei tamponamenti alle<br />
strutture portanti e per la sigillatura delle<br />
tracce per impianti) alla finitura delle pareti<br />
(intonaci di fondo, stabiliture, rasanti,<br />
pitture, fissativi ed impermeabilizzanti).<br />
Di seguito si riporta una descrizione<br />
sintetica dei principali prodotti disponibili,<br />
rimandando tutti i dettagli tecnici<br />
ed operativi alle schede tecniche<br />
e di sicurezza scaricabili dal sito internet<br />
www.gasbeton.it.<br />
22<br />
Collante <strong>Gasbeton</strong> ®<br />
È la malta specifica prescritta da RDB per<br />
l’assemblaggio dei blocchi GASBETON ® ,<br />
appositamente concepita e sviluppata<br />
per garantire le prestazioni dichiarate e la<br />
funzionalità delle murature GASBETON ® .<br />
È una malta a ritenzione d’acqua (base<br />
cemento Portland e sabbie silicee), a<br />
prestazione garantita, da muratura a strato<br />
sottile, marcata CE secondo il sistema 2+<br />
conformemente alla norma UNI EN 998-2.<br />
Si miscela mediante trapano a basso<br />
numero di giri munito di frusta, con acqua<br />
pulita in quantità conforme alle indicazioni<br />
riportate sulla confezione del prodotto,<br />
e si deve applicare con apposita cazzuola<br />
dentata sia sui giunti orizzontali, sia sui<br />
giunti verticali.<br />
II Collante GASBETON ® è previsto<br />
nelle seguenti versioni:<br />
• Grigio<br />
• Bianco<br />
• Energy<br />
Le versioni Grigio e Bianco<br />
(rispettivamente di colore grigio e<br />
bianco) sono caratterizzate da una<br />
resistenza a compressione superiore a<br />
5 MPa (categoria M5) e vanno utilizzati<br />
esclusivamente per Evolution 500: per<br />
la linea Energy 300 si utilizza la versione<br />
Energy (di colore grigio e di categoria<br />
M2.5).
Multicem<br />
È l’intonaco specifico consigliato<br />
da RDB per l’intonacatura di fondo<br />
delle pareti GASBETON ® : ha una<br />
composizione studiata per garantire<br />
l’adesione e la compatibilità con pareti<br />
GASBETON ® ed anche con supporti<br />
tradizionali.<br />
Per l’eventuale uso di prodotti diversi<br />
da Multicem, si consiglia di verificare che<br />
il produttore disponga di un intonaco<br />
garantito su pareti in calcestruzzo aerato<br />
autoclavato GASBETON ® e di rispettare<br />
le procedure fornite per la posa in opera.<br />
Si sconsiglia la finitura a gesso.<br />
È una malta a ritenzione d’acqua (base<br />
calce aerea, legante idraulico e sabbie<br />
silicee), a prestazione garantita, per<br />
intonaci interni ed esterni, marcata CE<br />
secondo il sistema 4 conformemente<br />
alla norma UNI EN 998-1.<br />
Si prepara con la sola aggiunta di acqua<br />
utilizzando macchine intonacatrici (se<br />
preparato a mano va miscelato con<br />
Prima di eseguire<br />
gli intonaci, pulire le<br />
murature con una scopa<br />
di saggina per rimuovere<br />
eventuali residui di colla.<br />
trapano munito di frusta, ma non va<br />
impastato con molazza o betoniera,<br />
rispettando le indicazioni riportate sulla<br />
confezione) e deve essere spruzzato<br />
dal basso verso l’alto e livellato<br />
mediante staggia con passaggi in senso<br />
orizzontale e verticale. Lo spessore<br />
minimo previsto è pari a 1 cm per<br />
le pareti interne e a 1.5 cm per le<br />
pareti esterne. I supporti da intonacare<br />
devono essere solidi e stabili (reintegrare<br />
eventuali lacune nella muratura o<br />
nei giunti di malta), puliti (rimuovere<br />
polvere ed eventuali parti staccate) e in<br />
condizioni normali non devono essere<br />
bagnati preventivamente, ma se esposti<br />
a sole battente, vanno raffreddati<br />
inumidendoli con acqua un’ora prima<br />
dell’utilizzo in modo che abbiano il<br />
tempo di asciugarsi superficialmente.<br />
Nei punti di congiunzione di due<br />
materiali diversi e nei punti più delicati<br />
(angoli finestre, angoli porte, ecc.), dove<br />
si verificano sollecitazioni meccaniche<br />
differenziate, si raccomanda<br />
L’intonaco Multicem deve<br />
essere finito con idonei<br />
prodotti premiscelati<br />
compatibili e traspiranti.<br />
Posizionare le reti<br />
portaintonaco<br />
agli angoli delle aperture<br />
ed in presenza<br />
di discontinuità<br />
di materiali.<br />
di utilizzare un’apposita rete<br />
per intonaco, annegandola nel suo<br />
spessore (la rete non deve essere<br />
applicata direttamente sulla parete).<br />
L’intonaco è previsto nelle seguenti<br />
versioni:<br />
• Multicem<br />
• Multicem AKPC (microfibrato)<br />
• Multicem AKPC Energy (microfibrato)<br />
Per l’intonacatura di pareti GASBETON ®<br />
Energy 300 utilizzare esclusivamente<br />
lo specifico Multicem AKPC Energy,<br />
mentre per Evolution 500 si possono<br />
utilizzare tutte le versioni di Multicem.<br />
Le speciali fibre AKPC in poliacrilonitrile,<br />
hanno una forma particolare ed una<br />
superficie molto ruvida che migliorano<br />
le prestazioni dell’intonaco in termini<br />
di tixotropia, adesione e resistenza<br />
agli agenti fisici e chimici.<br />
Si raccomanda di eseguire le finiture<br />
con prodotti idonei, premiscelati<br />
e traspiranti, evitando finiture a gesso.<br />
23
Multimalt<br />
È una malta premiscelata concepita<br />
specificatamente per l’ancoraggio<br />
dei tamponamenti GASBETON ® alle<br />
strutture portanti di edifici residenziali<br />
e per l’allettamento del primo corso delle<br />
murature portanti. È una malta a ritenzione<br />
d’acqua (base calce, cemento, sabbie<br />
silicee e speciali additivi), a prestazione<br />
garantita, marcata CE secondo il sistema 2+<br />
conformemente alla norma UNI EN 998-2.<br />
Si miscela mediante trapano a basso<br />
numero di giri munito di frusta, con acqua<br />
pulita in quantità conforme alle indicazioni<br />
riportate sulla confezione del prodotto,<br />
e si deve applicare secondo le modalità<br />
di seguito descritte:<br />
• Muratura portante: alla base del muro,<br />
all’estradosso della fondazione (o del<br />
solaio del piano interrato), si stende<br />
un doppio strato di Multimalt (spessore<br />
circa 2 cm) con interposta una guaina<br />
impermeabile contro la risalita dell’umidità;<br />
• Muratura di tamponamento: all'interfaccia<br />
con strutture sufficientemente rigide, si<br />
applica uno strato di Multimalt (spessore<br />
circa 1 cm) evitando l’impiego di elementi<br />
metallici di ancoraggio.<br />
Dalle prove sperimentali eseguite da RDB<br />
presso il Centro di Ricerca in Ingegneria<br />
Sismica EUCENTRE di Pavia, è risultato<br />
che la forza necessaria per l’espulsione<br />
di un tamponamento in GASBETON ®<br />
ancorato con Multimalt ad un telaio in<br />
c.a. è pari a oltre cinque volte il peso della<br />
muratura, quindi molto superiore a quella<br />
che generalmente si verifica durante un<br />
evento sismico, fornendo ampie garanzie<br />
nei confronti dell’incolumità pubblica.<br />
24<br />
sigilmalt<br />
È una malta premiscelata base perlite<br />
utilizzabile per la sigillatura della fuga<br />
sulla sommità di divisori in GASBETON ® ,<br />
per il reintegro di parti mancanti dei<br />
blocchi e per il riempimento delle tracce<br />
eseguite per la formazione degli impianti<br />
elettrici ed idraulici.<br />
Per la sigillatura delle fughe sulla<br />
sommità dei divisori, Sigilmalt deve<br />
essere stesa in quantità abbondante<br />
sulla superficie superiore dei blocchi<br />
dell’ultimo corso prima della posa,<br />
avendo poi cura di rimuovere la malta in<br />
eccesso o di sigillare opportunamente<br />
eventuali lacune.<br />
Per il riempimento delle tracce nella<br />
muratura, Sigilmalt deve essere steso<br />
in quantità sufficiente a colmare le cavità<br />
e deve essere livellato adeguatamente in<br />
modo da ripristinare la continuità<br />
della parete in GASBETON ® .<br />
Dalle prove di resistenza al fuoco<br />
eseguite presso l’Istituto Giordano di<br />
Bellaria secondo Circolare 91/1961 è<br />
risultato che una muratura in blocchi<br />
GASBETON ® di spessore pari a 10 cm<br />
sigillata con malta Sigilmalt sulla sommità<br />
è REI 180.<br />
SIGILMALT<br />
Multistab<br />
È una stabilitura premiscelata tradizionale<br />
secca, base calce, legante idraulico, sabbie<br />
silicee selezionate ed additivi speciali.<br />
Si usa come finitura al civile su pareti interne<br />
ed esterne su intonaci di fondo Multicem<br />
ed è compatibile anche con intonaci<br />
tradizionali. È consigliabile applicare due<br />
mani a distanza di un’ora una dall’altra per<br />
uno spessore totale massimo di 2-3 mm.<br />
Per una finitura liscia è necessario lisciare<br />
entrambe le mani con spatola metallica,<br />
oppure per una finitura al civile bisogna<br />
lisciare con spatola metallica la prima mano<br />
e frattazzare con frattazzo di spugna<br />
la seconda. È disponibile nelle versioni<br />
di colore Grigio e Bianco.<br />
Multiraso<br />
È un rasante premiscelato base leganti<br />
idraulici, cemento, inerti silicei selezionati<br />
ed additivi specifici atti a migliorarne la<br />
lavorabilità e l’aderenza. Si usa per la<br />
rasatura di intonaci Multicem e può essere<br />
utilizzato sia in interni che in esterni, anche<br />
su intonaci tradizionali. Si stende con una<br />
taloccia di tipo americano e per ottenere<br />
una finitura tipo civile, è necessario utilizzare<br />
un frattazzo di spugna. È disponibile nelle<br />
versioni Grigio, Bianco, Bianco Plus e<br />
AKPC Bianco. Multiraso AKPC Bianco può<br />
essere applicato direttamente sui blocchi<br />
GASBETON ® prevedendo una rete in fibra<br />
di vetro e seguendo la specifica procedura<br />
di posa riportata nella scheda tecnica.<br />
Rasocell L e C<br />
La versione L è uno stucco in pasta, base<br />
grassello di calce stagionato, tufina bianca<br />
selezionata e additivi naturali,<br />
che va utilizzato come finitura liscia<br />
o a effetto marmorino.<br />
La versione C è un rasante civile base<br />
grassello di calce stagionato, tufina bianca<br />
selezionata e additivi naturali,<br />
che va utilizzato come finitura civile.<br />
Rasocell L e C vanno applicati sul Multicem<br />
o sul Multiraso AKPC.<br />
Infine sono disponibili anche emulsioni<br />
acquose da utilizzare come fissativi e<br />
antipolvere (Primer GB), agenti idrofobici<br />
(Multi Idro), dispersioni consolidanti (Multi<br />
Idro Fix) e pitture resistenti alle screpolature<br />
(Pittura Elastomerica).
06. Isolamento termico<br />
Le richieste<br />
della normativa<br />
Nell’ambito delle disposizioni sull’efficienza<br />
energetica delle costruzioni il principale<br />
riferimento normativo attualmente vigente<br />
a livello nazionale è il decreto legislativo 29<br />
dicembre 2006, n. 311, che ha corretto<br />
ed integrato il decreto legislativo 19 agosto<br />
2005, n. 192, precedentemente emanato<br />
in attuazione della direttiva 2002/91/CE<br />
relativa al rendimento energetico nell’edilizia.<br />
Con l’obbiettivo di ridurre il consumo<br />
energetico delle fonti non rinnovabili<br />
e limitare le emissioni di gas ad effetto serra,<br />
la norma definisce i criteri per migliorare le<br />
prestazioni energetiche degli edifici, poiché<br />
rappresentano il settore che consuma<br />
a livello europeo la quota maggiore<br />
dei combustibili fossili, con una quota<br />
percentuale stimabile intorno al 40%, contro<br />
il 32% e 28% circa detenuto rispettivamente<br />
dai settori dei trasporti e dell’industria.<br />
Accanto al D.Lgs n. 311 è necessario<br />
considerare anche due più recenti<br />
disposizioni: il decreto del Presidente<br />
della Repubblica del 2 aprile 2009,<br />
26<br />
A<br />
B<br />
C<br />
D<br />
E<br />
F<br />
G<br />
Classi energetiche<br />
≤ 30 kWh/(m 2 a)<br />
≤ 50 kWh/(m 2 a)<br />
≤ 70 kWh/(m 2 a)<br />
≤ 90 kWh/(m 2 a)<br />
≤ 120 kWh/(m 2 a)<br />
≤ 160 kWh/(m 2 a)<br />
≤ 160 kWh/(m 2 a)<br />
n. 59, di attuazione dell’art. 4 del D.Lgs.<br />
n. 192/2005, che definisce le metodologie<br />
di calcolo ed i requisiti minimi per la<br />
prestazione energetica degli edifici e degli<br />
impianti termici, ed il decreto legislativo<br />
30 maggio 2008, n. 115 di attuazione della<br />
direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza<br />
degli usi finali dell'energia e i servizi<br />
energetici, che introduce semplificazioni<br />
nelle procedure amministrative nell’ottica<br />
di incentivare il miglioramento delle<br />
prestazioni energetiche degli edifici.<br />
trasmittanza termica<br />
Il D.Lgs n. 311 interviene principalmente<br />
sul controllo dell’indice EPi, consumo<br />
di energia primaria nel periodo invernale<br />
riferito all’unità di superficie (kWh/m2 ),<br />
prevedendo che per tutte le categorie<br />
di edifici di nuova costruzione e nei<br />
casi di importante ristrutturazione di<br />
edifici esistenti, sia contenuto entro ben<br />
determinati valori limite. Sono previsti<br />
controlli anche sul rendimento globale<br />
medio stagionale dell’impianto termico<br />
e sulla trasmittanza termica U delle strutture<br />
(verticali e orizzontali opache)<br />
e delle chiusure trasparenti.<br />
I valori limite di EPi e di U sono riportati<br />
nelle tabelle dell’Allegato C al D.Lgs.<br />
n. 311, sono espressi in funzione della zona<br />
climatica (definita dal decreto del Presidente<br />
della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412)<br />
e del rapporto di forma dell’edificio<br />
S/V (dove S rappresenta la superficie<br />
dell’involucro che delimita dall’esterno<br />
o da ambienti non riscaldati il volume
iscaldato V), e prevedono diverse soglie<br />
progressivamente più restrittive in funzione<br />
della data in cui viene richiesto<br />
il permesso di costruire o viene avanzata<br />
la dichiarazione di inizio attività.<br />
La trasmittanza termica U delle strutture<br />
deve essere calcolata secondo la norma<br />
UNI EN ISO 6946 vigente (Allegato M<br />
al D.Lgs. n. 311).<br />
Il D.Lgs. n. 115 consente di non<br />
considerare nel calcolo di volumi,<br />
superfici, rapporti di copertura<br />
e distanze minime, la parte eccedente<br />
i 30 centimetri (fino ad un massimo di 25<br />
cm) delle murature esterne (tamponature<br />
o muri portanti), a condizione che si<br />
ottenga una riduzione minima del<br />
10% dell'indice di prestazione energetica<br />
previsto dal D.Lgs. n. 311.<br />
Pertanto, nel caso<br />
di realizzazione di nuove<br />
costruzioni, murature<br />
particolarmente performanti<br />
di spessore fino a 55 cm vengono<br />
considerate come se avessero<br />
spessore pari a 30 cm, anche<br />
per quanto riguarda il rispetto<br />
delle distanze minime tra edifici<br />
e delle distanze di protezione<br />
dal nastro stradale, in deroga a<br />
quanto previsto dalle normative<br />
nazionali, regionali o dai<br />
regolamenti edilizi comunali.<br />
Condensazioni superficiali<br />
ed interstiziali<br />
Il D.Lgs. n. 311 richiede inoltre<br />
di verificare per tutte le pareti opache<br />
l’assenza di condensazioni superficiali<br />
secondo la norma UNI EN 13788<br />
e ammette la presenza di condensazioni<br />
interstiziali a condizione che siano<br />
limitate alla quantità che può evaporare<br />
nel periodo estivo.<br />
In assenza di dati specifici è necessario<br />
assumere nei calcoli valori di umidità<br />
relativa U.R. pari a 65% e di temperatura<br />
interna T pari a 20°C.<br />
i<br />
Massa superficiale e trasmittanza<br />
termica periodica<br />
Per limitare i fabbisogni energetici per<br />
la climatizzazione estiva e contenere<br />
la temperatura interna degli ambienti,<br />
il D.Lgs. n. 311, nell’Allegato I al punto<br />
9, prevede tra l’altro che in tutte le zone<br />
climatiche, ad esclusione della F,<br />
per le località nelle quali il valore<br />
medio mensile dell’irradianza sul piano<br />
orizzontale, nel mese di massima<br />
Valori limite della trasmittanza termica U delle strutture opache verticali espressa in W/m 2 K<br />
Zona climatica<br />
dal 1° Gennaio 2006 U<br />
(W/m 2 K)<br />
dal 1° Gennaio 2008 U<br />
(W/m 2 K)<br />
dal 1° Gennaio 2010 U<br />
(W/m 2 K)<br />
A 0,85 0,72 0,62<br />
B 0,64 0,54 0,48<br />
C 0,57 0,46 0,40<br />
D 0,50 0,40 0,36<br />
E 0,46 0,37 0,34<br />
F 0,44 0,35 0,33<br />
Zone climatiche<br />
secondo DPR 412/93<br />
GG = gradi giorno<br />
Zona A GG ≤ 600<br />
Zona B 601 ≤ GG ≤ 900<br />
Zona C 901 ≤ GG ≤ 1400<br />
Zona D 1401 ≤ GG ≤ 2100<br />
Zona E 2101 ≤ GG ≤ 3100<br />
Zona F GG ≤ 3100<br />
insolazione estiva, I sia maggiore<br />
m,s<br />
o uguale a 290 W/m2 , il valore della<br />
massa superficiale M (massa per unità<br />
s<br />
di superficie della parete opaca<br />
compresa la malta dei giunti, esclusi<br />
gli intonaci) delle pareti opache verticali,<br />
orizzontali o inclinate sia superiore<br />
a 230 kg/m2 . Il D.Lgs. n. 311 consente<br />
di derogare a tale limite nel caso<br />
in cui si utilizzino tecniche e materiali<br />
che garantiscano comunque gli effetti<br />
positivi raggiungibili con pareti aventi<br />
massa superficiale superiore<br />
a 230 kg/m2 , non specificando alcun<br />
indicatore prestazionale.<br />
Il D.P.R. n. 59 individua nella<br />
trasmittanza termica periodica (Y ) IE<br />
l’indicatore del grado di smorzamento<br />
e di sfasamento dell’onda termica<br />
proveniente dall’esterno e, limitatamente<br />
per le località dove I è maggiore<br />
m,s<br />
o uguale a 290 W/m2 , richiede,<br />
in alternativa alla verifica della massa<br />
superficiale di 230 kg/m2 , di verificare<br />
che il modulo della trasmittanza termica<br />
periodica (Y ) delle pareti verticali<br />
IE<br />
opache sia inferiore a 0.12 W/m2K. Y viene calcolata moltiplicando il fattore<br />
IE<br />
di attenuazione f [adimensionale]<br />
a<br />
per la trasmittanza termica stazionaria<br />
U [W/m2K] della parete.<br />
Secondo altre disposizioni normative<br />
locali (Deliberazione della Giunta della<br />
Regione Emilia Romagna n. 156 del 4<br />
marzo 2008) la capacità della struttura<br />
edilizia di contenere le oscillazioni della<br />
temperatura degli ambienti in funzione<br />
dell’irraggiamento solare può essere<br />
utilmente rappresentata in termini<br />
di sfasamento (S) espresso in ore<br />
ed attenuazione (f ) e può essere<br />
a<br />
considerata adeguata al fine<br />
di contenere i fabbisogni energetici<br />
per la climatizzazione estiva quando<br />
lo sfasamento è superiore a 8 ore<br />
e l’attenuazione è inferiore a 0.40.<br />
Trasmittanza termica periodica,<br />
sfasamento e attenuazione devono<br />
essere calcolate secondo la norma<br />
UNI EN ISO 13786.<br />
Nuvoloso<br />
Neve<br />
15°<br />
-15° 20°<br />
35°<br />
-5°<br />
Soleggiato<br />
Notte<br />
15°<br />
27
Le prestazioni<br />
del GASBETON ®<br />
Conduttività termica<br />
Le murature in GASBETON ® vantano<br />
eccellenti valori di trasmittanza e quindi<br />
di isolamento termico, grazie alla struttura<br />
cellulare propria del materiale, che<br />
consente di raggiungere ottimi valori di<br />
conduttività termica.<br />
In conformità alla norma armonizzata UNI<br />
EN 771-4, la conduttività termica di base<br />
del prodotto λ (alla temperatura di<br />
10,dry<br />
10°C nello stato secco) viene dichiarata<br />
facendo riferimento alla norma UNI EN<br />
1745, in funzione della massa volumica<br />
a secco lorda.<br />
Per il calcolo della trasmittanza termica U<br />
della muratura secondo UNI EN ISO 6946<br />
è necessario utilizzare<br />
la conduttività termica di progetto (utile),<br />
Trasmittanza termica stazionaria U<br />
(secondo la norma EN ISO 6946)<br />
1<br />
U =<br />
T<br />
R T<br />
R = R + R + R + ... + R + R<br />
si<br />
R = 0.<br />
13 R = 0.<br />
04<br />
si<br />
se<br />
d<br />
R =<br />
λ<br />
1<br />
2<br />
d = spessore di ogni singolo strato<br />
costituente la muratura<br />
λ = conduttività termica di progetto<br />
da calcolare secondo EN ISO 10456<br />
Permeabilità al vapore<br />
Il GASBETON ® è un materiale altamente<br />
traspirante, perché avendo una bassa<br />
resistenza alla diffusione del vapore, ne<br />
favorisce la diffusione dagli ambienti interni<br />
riscaldati verso l’esterno, impedendo la<br />
formazione di condensa superficiale sulle<br />
pareti ed evitando l’insorgere di muffe.<br />
La permeabilità al vapore (δ) del<br />
GASBETON ® viene dedotta dalla norma<br />
UNI EN ISO 10456, in cui (Tabella 4) è<br />
riportato il coefficiente (μ) di resistenza<br />
alla diffusione del vapore acqueo del<br />
calcestruzzo aerato autoclavato. Noto<br />
μ, che in pratica è il rapporto tra le<br />
permeabilità al vapore dell’aria<br />
(193·10-12 kg/msPa) e del materiale, si può<br />
di conseguenza dedurre la permeabilità δ<br />
del GASBETON ® .<br />
Per comprendere l’entità delle prestazioni<br />
riportate nelle tabelle seguenti, si consideri<br />
che alcuni materiali isolanti sintetici<br />
(tipo polistirene o poliuretano) hanno<br />
un coefficiente μ pari a 60, cioè<br />
oppongono una resistenza alla diffusione<br />
del vapore dieci volte superiore rispetto<br />
al GASBETON ® .<br />
28<br />
n<br />
se<br />
che viene ricavata secondo UNI EN<br />
ISO 10456 moltiplicando la conduttività<br />
di base λ 10,dry per un coefficiente<br />
maggiorativo F m per tenere conto<br />
dell’umidità presente nella muratura<br />
in condizioni di esercizio. La UNI EN ISO<br />
10456 prevede per il calcestruzzo aerato<br />
autoclavato un valore di F m pari a 1.20<br />
(coefficienti F m inferiori a tale valore non<br />
sono consentiti dalle norme nazionali<br />
e comunitarie vigenti).<br />
I valori di trasmittanza termica U riportati<br />
nelle tabelle seguenti si riferiscono a pareti<br />
intonacate con 1 cm (interno) + 1.5 cm<br />
(esterno) di intonaco premiscelato RDB<br />
(Multicem AKPC Energy, per la linea<br />
GASBETON ® ENERGY 300,<br />
Conduttività termica di progetto<br />
(secondo EN ISO 10456)<br />
λ =<br />
⋅<br />
F ⋅ F ⋅ F λ<br />
T a m 10 , dry<br />
F = fattore di conversione della<br />
T<br />
temperatura (si assume pari a 1)<br />
F = fattore di conversione per<br />
a<br />
invecchiamento (si assume pari a 1)<br />
F = fattore di conversione per il contenuto<br />
m<br />
di umidità<br />
λ = conduttività termica<br />
10,dry<br />
ad una temperatura media di 10°C<br />
ed allo stato a secco<br />
Capacità termica ed inerzia termica<br />
Le pareti in GASBETON ® sono<br />
caratterizzate da ottimi valori di inerzia<br />
termica, nonostante il valore contenuto<br />
della loro massa volumica, perché<br />
la capacità di accumulo termico dipende<br />
non solo dalla densità, ma anche dal<br />
calore specifico e dalla resistenza termica.<br />
Infatti, come si può vedere dalle tabelle<br />
seguenti, le pareti in GASBETON ®<br />
hanno ottimi valori di sfasamento S ed<br />
attenuazione f e, a partire dallo spessore<br />
a<br />
30 cm, anche a fronte di valori di massa<br />
superficiale inferiore a 230 kg/m2 , hanno<br />
sempre valori di trasmittanza termica<br />
periodica Y inferiori a 0.12 W/m IE 2K, nel rispetto della normativa vigente, per<br />
le zone in cui il valore dell’irradianza sul<br />
piano orizzontale I è maggiore o uguale<br />
m,s<br />
a 290 W/m2 . Ciò significa che pareti con<br />
blocchi di spessore 24 cm si possono<br />
comunque utilizzare in tutte le località<br />
dove l’irradianza I è inferiore<br />
m,s<br />
a 290 W/m2 e la trasmittanza termica<br />
stazionaria U richiesta è compatibile<br />
con quella garantita dalla parete.<br />
e Multicem normale o AKPC, per<br />
GASBETON ® EVOLUTION 500).<br />
Analogamente a quanto eseguito per<br />
il GASBETON ® , la conduttività di<br />
progetto dell’intonaco considerata (0.43<br />
W/mK per Multicem AKPC Energy<br />
e 0.50 W/mK per Multicem normale<br />
o AKPC) è ricavata moltiplicando per<br />
un coefficiente maggiorativo F m (pari<br />
a 1.27 per le malte da intonaco) la<br />
conduttività di base (0.34 W/mK per<br />
Multicem AKPC Energy e 0.39 W/mK per<br />
Multicem normale o AKPC), dichiarata<br />
facendo riferimento alla norma UNI EN<br />
1745, in funzione della massa volumica<br />
(1175 kg/m 3 per Multicem AKPC Energy<br />
e 1300 kg/m 3 per Multicem normale o<br />
AKPC).<br />
Fattore di conversione per il contenuto<br />
di umidità (secondo EN ISO 10456)<br />
F<br />
m<br />
= e<br />
fu<br />
( u23<br />
, 80 −u10,<br />
0 )<br />
=<br />
1.<br />
197<br />
f = coefficiente di conversione di umidità<br />
u<br />
in massa = 4 (tabella 4 EN ISO 10456)<br />
u = contenuto di umidità in massa a<br />
23,80<br />
23°C con umidità relativa 80 % =<br />
0.045 kg/kg (tabella 4 EN ISO 10456)<br />
u = contenuto di umidità in massa<br />
10,0<br />
a 10°C allo stato secco = 0 kg/kg<br />
Sfasamento, attenuazione e trasmittanza<br />
termica periodica sono calcolate secondo<br />
la norma UNI EN ISO 13786 in funzione<br />
della conduttività termica di progetto,<br />
della massa volumica a secco lorda<br />
e della capacità termica del GASBETON ® .<br />
Il valore della capacità termica (calore<br />
specifico) c del GASBETON ® è tabulato<br />
sia nella norma UNI EN 1745 sia<br />
nella norma UNI EN ISO 10456.<br />
35°<br />
onda<br />
termica<br />
sfasamento<br />
26°<br />
attenuazione
Caratteristiche tecniche Unità di misura ENERGY 300<br />
Massa volumica a secco lorda kN/m 3 3.50<br />
Conduttività termica di base λ 10,dry W/mK 0.084<br />
Conduttività di progetto λ W/mK 0.101<br />
Fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ - 10 (campo secco) 6 (campo umido)<br />
Permeabilità al vapore δ kg/msPa 19·10 -12 (campo secco) 32·10 -12 (campo umido)<br />
Capacità termica c J/kgK 1000<br />
Prestazioni<br />
Spessore<br />
mm 240 300 350 400<br />
Trasmittanza termica stazionaria U W/m 2 K 0.38 0.31 0.27 0.24<br />
Trasmittanza termica periodica Y IE W/m 2 K 0.16 0.08 0.05 0.03<br />
Inerzia termica<br />
Sfasamento S ore 9 11 14 16<br />
Attenuazione f a - 0.43 0.27 0.18 0.11<br />
29
30<br />
Caratteristiche tecniche Unità di misura EVOLUTION 500<br />
Massa volumica a secco lorda kN/m 3 5.00<br />
Conduttività termica di base λ 10,dry W/mK 0.119<br />
Conduttività di progetto λ W/mK 0.149<br />
Fattore di resistenza alla diffusione del vapore acqueo μ<br />
Permeabilità al vapore δ<br />
- 10 (campo secco)<br />
- 6 (campo umido)<br />
kg/msPa 19·10 -12 (campo secco)<br />
kg/msPa 32·10 -12 (campo umido)<br />
Capacità termica c J/kgK 1000<br />
Prestazioni<br />
Spessore<br />
mm 240 300 350 400<br />
Trasmittanza termica stazionaria U W/m 2 K 0.55 0.45 0.39 0.34<br />
Trasmittanza termica periodica Y IE W/m 2 K 0.23 0.11 0.07 0.04<br />
Inerzia termica<br />
Sfasamento S ore 9 11 14 16<br />
Attenuazione f a - 0.41 0.26 0.17 0.11
07. Isolamento acustico<br />
Le richieste<br />
della normativa<br />
Per soddisfare l’esigenza di proteggere<br />
gli ambienti abitativi contro il rumore,<br />
le opere devono essere concepite e<br />
costruite in modo tale che il rumore<br />
percepito dagli occupanti sia mantenuto<br />
a livelli che non presentino minaccia<br />
per la loro salute e che permettano<br />
loro di riposarsi e lavorare in condizioni<br />
soddisfacenti. Sebbene la dizione di<br />
isolamento acustico sia di uso corrente si<br />
sottolinea quindi che, eccetto in particolari<br />
realizzazioni, difficilmente si riesce a<br />
realizzare un vero e proprio isolamento,<br />
ma si tende ad ottenere una riduzione del<br />
livello del rumore nell’ambiente disturbato<br />
entro limiti accettabili in rapporto alla<br />
destinazione d’uso del locale ed agli<br />
aspetti psicofisici degli utenti. La norma in<br />
pratica deve specificare i requisiti acustici<br />
passivi dei componenti dell’involucro che<br />
interagiscono direttamente con l’energia<br />
sonora ed i requisiti acustici delle fonti<br />
che generano il rumore.<br />
L’unica normativa nazionale attualmente<br />
vigente in merito ai requisiti acustici<br />
32<br />
passivi degli edifici è il decreto del<br />
Presidente del Consiglio dei Ministri del<br />
5 dicembre 1997, emanato in attuazione<br />
dell’art. 3 comma 1 lettera e) della legge<br />
n. 447 del 24 ottobre 1995 (legge Quadro<br />
sull’inquinamento acustico). La legge<br />
Quadro stabilisce i principi fondamentali<br />
in materia di tutela dell’ambiente esterno<br />
e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento<br />
acustico ed il D.P.C.M. 5/12/97 specifica<br />
40<br />
50<br />
Valori Rw consigliabili (in dB)<br />
40<br />
50<br />
i requisiti acustici di sorgenti sonore<br />
interne agli edifici ed i requisiti acustici<br />
passivi degli edifici e dei loro componenti<br />
in opera.<br />
Il D.P.C.M. 5/12/97 ha dato un forte<br />
impulso al mondo delle costruzioni,<br />
imponendo innanzitutto una progettazione<br />
più attenta: sin dalla presentazione della<br />
richiesta del permesso di costruire o della<br />
dichiarazione di inizio attività, il progettista<br />
deve dimostrare agli organi competenti,<br />
chiamati a verificare la conformità<br />
del progetto alle norme vigenti, il rispetto<br />
dei requisiti acustici, per esempio con<br />
una vera e propria relazione acustica,<br />
con un’autocertificazione o col ricorso<br />
a soluzioni testate. Inoltre, considerato<br />
che in acustica la fase di realizzazione<br />
riveste un’importanza così fondamentale<br />
che il mancato rispetto anche di un<br />
singolo particolare costruttivo potrebbe<br />
vanificare completamente l’efficacia di una<br />
corretta progettazione, il decreto specifica<br />
che i requisiti degli edifici debbano essere<br />
garantiti in opera. Ne consegue che,
al termine della costruzione, mediante<br />
un semplice collaudo acustico effettuato<br />
da tecnici abilitati, si può verificare<br />
il raggiungimento effettivo delle prestazioni<br />
ipotizzate a livello progettuale. Il mancato<br />
rispetto della norma potrebbe determinare<br />
contenziosi nei quali il costruttore è<br />
obbligato al ripristino dei requisiti previsti<br />
oppure al risarcimento basato sul valore<br />
dell’unità immobiliare, considerato che nella<br />
maggiore parte dei casi l’adeguamento<br />
avrebbe costi non sostenibili.<br />
Gli indici R’ e D w 2m,nt,w<br />
Il D.P.C.M. 5/12/97 classifica in sette<br />
categorie gli ambienti abitativi, per ognuna<br />
delle quali fissa i livelli di isolamento<br />
acustico relativamente a determinate<br />
prestazioni dei singoli componenti degli<br />
edifici ed i livelli di rumorosità indotti dalle<br />
sorgenti sonore all’interno degli immobili.<br />
Per quanto riguarda il componente<br />
‘muratura’ vengono definite le seguenti<br />
grandezze di riferimento da rispettare:<br />
• R’ [dB]: indice di valutazione del potere<br />
w<br />
fonoisolante apparente di elementi<br />
di separazione tra ambienti;<br />
• D [dB]: indice di valutazione<br />
2m,nT,w<br />
dell’isolamento acustico standardizzato<br />
di facciata.<br />
Il potere fonoisolante (R) è una grandezza<br />
che definisce la capacità di una parete<br />
divisoria tra ambienti di contenere<br />
la trasmissione del rumore ad una<br />
determinata frequenza; ‘apparente’ (R’)<br />
significa ‘misurato in opera’, quindi è<br />
necessario considerare tutta la potenza<br />
sonora che arriva nell’ambiente ricevente,<br />
non solo tramite trasmissione diretta dal<br />
divisorio, ma anche dalle pareti laterali<br />
e dai solai; l’indice di valutazione (R’ w ) è<br />
un valore unico ottenuto dai singoli valori<br />
di R’ alle varie frequenze secondo una<br />
procedura normalizzata.<br />
L’isolamento acustico standardizzato di<br />
Grafico livelli di rumorosità<br />
normale attività reazione psichica reazione fisiologica danni all'udito<br />
conversazione<br />
aspirapolvere<br />
attività d'ufficio<br />
conversazione animata<br />
strada di grande traffico<br />
macchine industriali<br />
facciata (D) è una grandezza che definisce<br />
la capacità di una parete che delimita un<br />
ambiente interno dall’esterno di contenere<br />
la trasmissione dei rumori; ‘2m’ significa<br />
che all’esterno la misura viene effettuata a<br />
due metri dalla facciata; ‘nT’ significa che<br />
il risultato della misura viene normalizzato<br />
rispetto al tempo di riverberazione<br />
dell’ambiente interno; ‘w’ è l’indice di<br />
valutazione ottenuto dai singoli valori alle<br />
varie frequenze secondo una procedura<br />
normalizzata. Dai valori R w misurati in<br />
laboratorio sui singoli componenti della<br />
facciata (murature e serramenti) è possibile<br />
martello pneumatico<br />
discoteca<br />
dB 30 40 50 60 70 80 90 100 110 120<br />
motore a reazione<br />
stimare l’isolamento D mediante<br />
2m,nT,w<br />
opportune modellazioni numeriche che<br />
tengano conto della geometria della<br />
parete compresa la presenza di eventuali<br />
sporgenze (balconi) o rientranze.<br />
Il decreto prevede che gli indici R’ , w<br />
misurato in opera tra due unità immobiliari<br />
distinte (non sono previsti limiti da<br />
normativa per le pareti che separano<br />
ambienti appartenenti alla stessa unità<br />
immobiliare), e D rispettino i valori<br />
2m,nT,w<br />
riportati nella tabella seguente (sintesi<br />
delle tabelle A e B del decreto).<br />
Categoria Classificazione degli ambienti abittivi R' w (db) D' 2m,n,T,w<br />
A Edifici adibiti a residenza o assimilabili 50 40<br />
B Edifici adibiti a uffici o assimilabili 50 42<br />
C Edifici adibiti a alberghi,pensioni ed attività assimilabili 50 40<br />
D Edifici adibiti a ospedali, cliniche, case di cura e assimilabili 55 45<br />
E Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili 50 48<br />
F Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili 50 42<br />
G Edifici adibiti ad attività commerciali o assimilabili 50 42<br />
33
Le prestazioni<br />
del GASBETON ®<br />
Le pareti in GASBETON ® hanno buone<br />
prestazioni di isolamento acustico, anche<br />
a fronte di un valore limitato di massa<br />
superficiale, grazie sia alla porosità della<br />
struttura cellulare del materiale sia alla<br />
precisione della messa in opera con giunto<br />
sottile dei blocchi estremamente calibrati,<br />
che evita la formazione di ponti acustici<br />
parete monostrato<br />
Prestazioni<br />
34<br />
tipici di strutture tradizionali in blocchi<br />
forati, dovuti alla mancanza di malta<br />
soprattutto nel giunto verticale. Inoltre,<br />
dalle prove sperimentali eseguite, si è<br />
potuto verificare che la presenza di tipiche<br />
tracce per impianti, eseguite con idoneo<br />
scanalatore elettrico, non hanno influenza<br />
sulla prestazione finale della parete.<br />
Pareti monostrato<br />
L’indice di valutazione del potere<br />
fonoisolante R di pareti monostrato<br />
w<br />
in GASBETON ® viene determinato in<br />
base a prove effettuate da RDB presso<br />
laboratori autorizzati o stimato in base<br />
alla legge della massa, valida per rumori<br />
Unità di<br />
misura<br />
trasmessi per via aerea (dove M = massa<br />
superficiale della parete in kg/m 2 ,<br />
f = frequenza del suono = 500 Hz):<br />
Spessore<br />
R w = 20 log 10 (f·M)+k<br />
k = 20 log 10 (π/410)-5 ≈ -48dB<br />
I valori riportati in tabella si riferiscono<br />
a pareti interne (sp. variabile da 5 a 20 cm)<br />
intonacate con 1 cm di intonaco Multicem<br />
RDB su entrambi i lati ed a pareti esterne<br />
(sp. variabile da 24 a 40 cm) intonacate<br />
con 1 cm (interno) + 1.5 cm (esterno)<br />
di intonaco Multicem RDB.<br />
ENERGY 300 mm - - - - - - 240 300 350 400<br />
R w dB - - - - - - 44 46 48 49<br />
EVOLUTION 500 (Stabilimento Volla) mm 50 80 100 120 150 200 240 300 350 400<br />
R w dB 34 39 40 41 43 48 49 50 51 52
Pareti pluristrato<br />
L’indice di valutazione del potere<br />
fonoisolante R di pareti pluristrato<br />
w<br />
in GASBETON ® EVOLUTION 500 viene<br />
determinato in base a prove effettuate<br />
da RDB presso laboratori autorizzati<br />
in collaborazione con i principali produttori<br />
a livello nazionale di pannelli in diversi<br />
materiali acustici (Celenit, Edilteco, Isover,<br />
Knauf, Rockwool).<br />
Configurazione<br />
Cartongesso<br />
Lana di legno mineralizzata N40 (Celenit)<br />
GASBETON ®<br />
Lana di legno mineralizzata N40 (Celenit)<br />
Cartongesso<br />
Doppia lastra incrociata in<br />
Cartongesso<br />
Lana di legno mineralizzata N40 (Celenit)<br />
GASBETON ®<br />
Lana di legno mineralizzata N40 (Celenit)<br />
Doppia lastra incrociata in<br />
Cartongesso<br />
Intonaco Multicem<br />
GASBETON ®<br />
Collante GASBETON ®<br />
Doppia lastra incrociata in<br />
Lana di legno mineralizzata N20 (Celenit)<br />
GASBETON ®<br />
Intonaco Multicem<br />
Intonaco Multicem<br />
GASBETON ®<br />
Collante ECAP ADP<br />
Gomma dBred W20 (Edilteco)<br />
Aria<br />
GASBETON ®<br />
Intonaco Multicem<br />
Intonaco Multicem<br />
GASBETON ®<br />
Collante GASBETON ®<br />
Lana di vetro MUPAN ALU (Isover)<br />
GASBETON ®<br />
Intonaco Multicem<br />
Intonaco Multicem<br />
GASBETON ®<br />
Collante GASBETON ®<br />
Lana di vetro MUPAN ALU (Isover)<br />
GASBETON ®<br />
Intonaco Multicem<br />
Cartongesso<br />
GASBETON ®<br />
Lana minerale LM (Knauf)<br />
Cartongesso<br />
Cartongesso<br />
GASBETON ®<br />
Lana minerale LM (Knauf)<br />
Cartongesso<br />
Cartongesso<br />
Lana minerale LM (Knauf)<br />
GASBETON ®<br />
Lana minerale LM (Knauf)<br />
Cartongesso<br />
Intonaco Multicem<br />
GASBETON ®<br />
Collante GASBETON ®<br />
Lana di roccia 225 (Rockwool)<br />
GASBETON ®<br />
Intonaco Multicem<br />
Le soluzioni testate<br />
in laboratorio hanno<br />
raggiunto prestazioni<br />
superiori rispetto<br />
al limite normativo,<br />
come è possibile vedere<br />
nella tabella seguente.<br />
>50 db<br />
Spessori parziali Spessore totale Rw [cm]<br />
1.20<br />
4<br />
[cm] [dB]<br />
8<br />
4<br />
1.20<br />
1.20<br />
1.20<br />
4<br />
~18 53<br />
8<br />
4<br />
1.20<br />
1.20<br />
1<br />
12<br />
0.15<br />
~21 60<br />
2<br />
2<br />
8<br />
1<br />
1<br />
8<br />
0.4<br />
~26 55<br />
2<br />
2<br />
10<br />
1<br />
1<br />
8<br />
~24 55<br />
0.15<br />
8<br />
8<br />
1<br />
1.5<br />
8<br />
~26 55<br />
0.15<br />
5<br />
12<br />
1.5<br />
1.25<br />
~28 54<br />
10<br />
3.5<br />
1.25<br />
1.25<br />
16 56<br />
15<br />
3.5<br />
1.25<br />
1.25<br />
3.5<br />
21 57<br />
15<br />
3.5<br />
1.25<br />
1.5<br />
8<br />
~24 65<br />
0.15<br />
6<br />
12<br />
1.5<br />
~29 56<br />
35
08. Resistenza al fuoco<br />
Le richieste<br />
della normativa<br />
Il comportamento al fuoco dei prodotti da<br />
costruzione viene individuato essenzialmente<br />
secondo due prestazioni, delle quali molto<br />
spesso si tende a confondere il significato:<br />
reazione e resistenza al fuoco.<br />
La reazione al fuoco rappresenta il grado<br />
di partecipazione di un materiale<br />
combustibile al fuoco al quale è sottoposto<br />
e, per la maggior parte dei materiali, viene<br />
accertata e classificata mediante una<br />
procedura di omologazione che prevede<br />
una prova eseguita da laboratori riconosciuti,<br />
mentre per alcuni materiali viene classificata<br />
dalle norme nazionali senza obbligo di prova<br />
e di omologazione.<br />
La resistenza al fuoco consiste invece<br />
nell’attitudine di un elemento da costruzione a<br />
conservare la capacità portante (R), la tenuta<br />
a fiamme, vapori e gas di combustione (E)<br />
e l’isolamento termico (I) per un determinato<br />
tempo (misurato in minuti), in seguito<br />
ad un programma termico normalizzato<br />
di esposizione al fuoco e può essere<br />
determinata in base a prove, calcoli o tabelle.<br />
36<br />
Reazione al fuoco<br />
La reazione al fuoco viene regolamentata<br />
dal decreto del Ministero dell’Interno<br />
del 10 marzo 2005 (Classi di reazione<br />
al fuoco per i prodotti da costruzione<br />
da impiegarsi nelle opere per le quali è<br />
prescritto il requisito della sicurezza in caso<br />
di incendio), successivamente modificato<br />
dal decreto del 25 ottobre 2007 (Modifiche<br />
al decreto 10 marzo 2005).<br />
I decreti recepiscono il sistema di<br />
classificazione europeo (Euroclasse A1, A2, B,<br />
C, D, E, F, con sottoclassi FL per prodotti da<br />
pavimento, L per prodotti a sviluppo lineare e<br />
ca per cavi elettrici), annullando le precedenti<br />
classi italiane (0, 1, 2, 3), ed introducono<br />
classificazioni aggiuntive, inerenti i livelli di<br />
produzione di fumo (s1, s2, s3) e l’attitudine<br />
a rilasciare gocce o particelle ardenti (d0, d1,<br />
d2). Inoltre i decreti riportano elenchi di prodotti<br />
ai quali viene attribuita la classe di reazione al<br />
fuoco senza che debbano essere sottoposti<br />
alle relative prove presso laboratori autorizzati<br />
con procedura di omologazione (Allegato C).<br />
Resistenza al fuoco<br />
La resistenza al fuoco viene trattata<br />
dal decreto del 16 febbraio 2007 e dalla<br />
successiva lettera circolare del 15 febbraio<br />
2008, n. 1968 del Ministero dell’interno<br />
(Classificazione di resistenza al fuoco<br />
di prodotti ed elementi costruttivi di opere<br />
da costruzione), che recepiscono il sistema<br />
di classificazione europeo (R, RE, REI,<br />
REI-M, REW per elementi portanti ed E,<br />
EI, EI-M, EW per elementi non portanti) e<br />
stabiliscono le modalità per la classificazione<br />
delle prestazioni degli elementi costruttivi<br />
(prove, calcoli e tabelle). Le prove (Allegato B<br />
al D.M. 16/02/07) devono essere eseguite<br />
presso laboratori riconosciuti secondo le<br />
condizioni di esposizione, i criteri prestazionali<br />
e le procedure di classificazione definite<br />
dalla norma EN 13501 ed i relativi rapporti<br />
di prova devono essere redatti secondo EN<br />
1363-1 ed EN 1363-2. Inoltre il produttore<br />
dell’elemento costruttivo deve predisporre<br />
un fascicolo tecnico (composto da elaborati<br />
grafici, relazioni tecniche e pareri tecnici
ilasciati dal laboratorio di prova) utilizzabile<br />
dal professionista per valutare l’estensione del<br />
risultato della prova a condizioni non previste<br />
dal campo di diretta applicazione della stessa.<br />
Si sottolinea che i rapporti di prova rilasciati<br />
ai sensi della Circolare 14 settembre 1961<br />
n. 91 sono da ritenersi validi per un periodo<br />
transitorio in funzione della loro data di<br />
emissione: rapporti emessi entro il 31<br />
dicembre 1995 e a partire dal 1° gennaio<br />
1996 sono validi rispettivamente fino ai mesi<br />
di ottobre 2010 e ottobre 2012 (Articolo 5<br />
del D.M. 16/02/07).<br />
La classificazione in base ai calcoli non<br />
è applicabile per le strutture di muratura,<br />
poiché l’Appendice nazionale contenente<br />
i parametri di applicazione della norma EN<br />
1996-1-2 (Progettazione delle strutture<br />
di muratura – Parte 1-2: Regole generali –<br />
Progettazione strutturale contro l’incendio)<br />
non è ad oggi stata ancora pubblicata<br />
rendendo inapplicabile la norma EN 1996-<br />
1-2, ed il decreto non fornisce metodi<br />
alternativi (Allegato C al D.M. 16/02/07).<br />
L’inapplicabilità di metodi di calcolo per<br />
strutture in muratura è rimarcata anche<br />
nella Circolare 15/02/08.<br />
Le tabelle utili per la classificazione di pareti<br />
non portanti (di altezza fra due solai o fra<br />
due elementi di irrigidimento con funzione<br />
equivalente a quella dei solai fino a 4 m)<br />
sono riportate nell’Allegato D al D.M.<br />
16/02/07 e forniscono lo spessore minimo<br />
degli elementi da muratura necessario<br />
a garantire i requisiti EI. Le tabelle relative<br />
a pareti portanti (di altezza minore o uguale<br />
a 8 m con snellezza non superiore a 20)<br />
sono riportate nella Circolare 15/02/08 e<br />
forniscono lo spessore minimo necessario a<br />
garantire i requisiti REI.<br />
Gamma produttiva ENERGY 300<br />
Spessore (mm) 240 300 350 400<br />
Resistenza<br />
al fuoco<br />
Spessore (mm)<br />
Resistenza<br />
al fuoco<br />
Le prestazioni<br />
del <strong>Gasbeton</strong> ®<br />
Le caratteristiche fisiche e chimiche<br />
del calcestruzzo aerato autoclavato<br />
rendono il GASBETON ® uno dei materiali<br />
più adatti alla realizzazione di pareti<br />
resistenti al fuoco. I componenti del<br />
GASBETON ® sono di origine minerale,<br />
inorganici ed incombustibili, e non<br />
rilasciano fumi tossici in caso di incendio.<br />
Inoltre la struttura cellulare ricca di celle<br />
d’aria conferisce al GASBETON ® elevate<br />
prestazioni di isolamento termico, utili<br />
per il contenimento della temperatura<br />
dei compartimenti delimitati.<br />
Reazione al fuoco<br />
Gli elementi in calcestruzzo aerato<br />
autoclavato GASBETON ® e le malte<br />
premiscelate Collante GASBETON ® ,<br />
Multicem, Multimalt e Sigilmalt, sono<br />
considerati in Euroclasse A1 (ex classe 0,<br />
incombustibili), senza che debbano essere<br />
sottoposti a prove, poiché<br />
rientrano nell’elenco dell’Allegato C<br />
al D.M. 25/10/07.<br />
Pertanto non è necessaria alcuna<br />
omologazione e per quanto riguarda la<br />
modulistica da presentare ai Comandi<br />
Provinciali dei Vigili del Fuoco è sufficiente<br />
allegare la dichiarazione di conformità<br />
CE (che accompagna la fornitura di ogni<br />
prodotto) alla domanda di rilascio del<br />
certificato di prevenzione incendi.<br />
Resistenza al fuoco<br />
La resistenza al fuoco delle pareti<br />
non portanti GASBETON ® con densità<br />
500 kg/m3 viene dichiarata in base<br />
alle seguenti prove effettuate presso<br />
il laboratorio riconosciuto CSI di Bollate<br />
conformemente alle indicazioni del D.M.<br />
16/02/07 e della UNI EN 1364-1<br />
su pareti non intonacate in blocchi<br />
assemblati con Collante GASBETON ® :<br />
• Blocchi spessore 8 cm (rapporto<br />
di classificazione rilasciato il 24/09/2010)<br />
• Blocchi spessore 10 cm (rapporto<br />
di classificazione rilasciato il 24/09/2010)<br />
Per quanto riguarda le pareti non portanti<br />
GASBETON ® con densità diversa da 500<br />
kg/m 3 si fa riferimento alla tabella D.4.3<br />
dell’Allegato D al D.M. 16/02/07, mentre<br />
per le portanti alla tabella riportata nella<br />
Circolare 15/02/08. In questi casi per<br />
quanto riguarda la modulistica<br />
da presentare ai Comandi Provinciali<br />
dei Vigili del Fuoco è sufficiente allegare<br />
la dichiarazione di conformità CE (che<br />
accompagna la fornitura di ogni prodotto)<br />
alla domanda di rilascio del certificato<br />
di prevenzione incendi.<br />
Parete non portante EI 240<br />
Parete portante - - - -<br />
Gamma produttiva<br />
Parete non portante<br />
Parete portante<br />
EVOLUTION 500<br />
80 100 120 150 200 240 300 350 400<br />
EI<br />
120<br />
EI<br />
180<br />
EI<br />
180<br />
EI<br />
180<br />
EI<br />
180<br />
EI<br />
240<br />
REI 180 REI 240 REI 240 REI 240<br />
37
09. Resistenza meccanica<br />
Le richieste<br />
della normativa<br />
Il riferimento unitario per la progettazione,<br />
l’esecuzione ed il collaudo delle opere<br />
edilizie (Norme Tecniche per le Costruzioni,<br />
abbreviato NTC) è il decreto ministeriale<br />
14 gennaio 2008 (pubblicato sulla Gazzetta<br />
Ufficiale del 4 febbraio 2008), con le relative<br />
istruzioni per l’applicazione, riportate nella<br />
circolare 2 febbraio 2009, n. 617 del<br />
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti<br />
(pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del<br />
26 febbraio 2009).<br />
Nelle NTC le prescrizioni per la<br />
progettazione generale delle costruzioni<br />
di muratura portante si trovano nel capitolo<br />
4 (paragrafo 4.5, pagina 136), mentre quelle<br />
specifiche per la progettazione per azioni<br />
sismiche si trovano nel capitolo 7 (paragrafo<br />
7.8, pagina 285) e le caratteristiche<br />
dei materiali si trovano infine nel capitolo 11<br />
(paragrafo 11.10, pagina 422). Le verifiche<br />
relative agli elementi strutturali secondari<br />
e non strutturali sono riportate nel capitolo 7<br />
(paragrafo 7.2.3, pagina 230).<br />
In considerazione del carattere<br />
38<br />
fortemente innovativo delle nuove NTC,<br />
la circolare è stata emanata per trattare<br />
con maggiore precisione gli argomenti<br />
più innovativi e complessi, fornendo<br />
informazioni, chiarimenti ed istruzioni<br />
applicative. Per facilitarne la consultazione,<br />
l’organizzazione della circolare è analoga<br />
alle NTC: i capitoli sono numerati secondo<br />
identica progressione e si differenziano<br />
semplicemente perché preceduti<br />
dalla lettera ‘C’.<br />
Marcatura Ce<br />
Gli elementi per muratura portante devono<br />
essere conformi alle norme europee<br />
armonizzate della serie UNI EN 771<br />
e devono recare la marcatura CE secondo<br />
il sistema di attestazione della conformità<br />
rispettivamente 2+ e 4 per gli elementi di<br />
Categoria I e II. Gli elementi di Categoria I,<br />
essendo soggetti alla continua sorveglianza<br />
di un ente notificato esterno, possono<br />
godere di coefficienti di sicurezza più<br />
favorevoli rispetto agli elementi<br />
di Categoria II, secondo quanto specificato<br />
al paragrafo 4.5 delle NTC.<br />
In particolare gli elementi in calcestruzzo<br />
aerato autoclavato possono essere utilizzati<br />
per murature portanti se sono marcati CE<br />
secondo la norma UNI EN 771-4.<br />
Le malte per muratura portante possono<br />
essere a prestazione garantita<br />
o a composizione prescritta.<br />
Le malte a prestazione garantita possono<br />
essere utilizzate per usi strutturali solo se<br />
recano la marcatura CE, esclusivamente<br />
secondo il sistema di attestazione della<br />
conformità 2+, che prevede quindi la<br />
sorveglianza di un ente notificato.<br />
Requisiti minimi di elementi e malta<br />
Per il progetto e la verifica di costruzioni<br />
da edificarsi in siti ricadenti in zona sismica<br />
4, le NTC consentono di applicare le sole<br />
regole valide per le strutture non soggette<br />
all’azione sismica (riportate nel capitolo 4),<br />
a condizione che i solai possano essere<br />
considerati infinitamente rigidi nel loro
piano, gli elementi strutturali rispettino<br />
le limitazioni riportate al punto 7.2.1<br />
e che venga soddisfatta la verifica allo<br />
stato limite ultimo di resistenza alle forze<br />
orizzontali assumendo uno spettro<br />
di progetto S d (T 1 ) pari a 0.07g.<br />
Nel capitolo 4 le NTC specificano che<br />
gli elementi da muratura possono avere<br />
una percentuale massima di foratura pari<br />
al 55% e che possono essere rettificati<br />
sulla superficie di posa, ma non richiedono<br />
valori minimi di resistenza a compressione,<br />
che invece richiedono per le malte: le<br />
NTC non ammettono infatti l’impiego per<br />
murature portanti di malte con resistenza<br />
a compressione inferiore a 2.5 MPa<br />
(categoria minima M2.5). Per le costruzioni<br />
soggette all’azione sismica, nel capitolo<br />
7, le NTC richiedono alcune prescrizioni<br />
aggiuntive (e non sostitutive) rispetto a<br />
quelle riportate nel capitolo 4, sia per gli<br />
elementi sia per la malta.<br />
Per evitare rotture<br />
eccessivamente fragili,<br />
gli elementi devono possedere<br />
i seguenti requisiti:<br />
• Percentuale volumetrica dei vuoti<br />
non superiore al 45% del volume<br />
totale del blocco;<br />
• Eventuali setti disposti<br />
parallelamente al piano del muro<br />
continui e rettilinei;<br />
• Resistenza caratteristica a rottura<br />
nella direzione portante f non bk<br />
inferiore a 5 MPa;<br />
• Resistenza caratteristica a rottura<br />
nella direzione perpendicolare a<br />
quella portante f non inferiore<br />
bk<br />
a 1.5 MPa.<br />
La malta di allettamento deve avere<br />
resistenza media non inferiore a 5 MPa<br />
per la muratura ordinaria, a 10 MPa<br />
per muratura armata, ed i giunti verticali<br />
devono essere riempiti con malta.<br />
L’utilizzo di materiali aventi caratteristiche<br />
diverse rispetto a quanto sopra specificato<br />
deve essere in possesso di un Certificato<br />
di Idoneità Tecnica rilasciato dal Servizio<br />
Tecnico Centrale di un Benestare Tecnico<br />
Europeo.<br />
Criteri di progetto e requisiti geometrici<br />
per edifici in zona sismica<br />
Gli edifici in muratura soggetti alle azioni<br />
sismiche devono poter garantire un<br />
funzionamento scatolare, pertanto è<br />
necessario che siano rispettati i requisiti<br />
geometrici e le regole di dettaglio definiti<br />
dalle NTC in diversi punti del capitolo 7.<br />
Innanzitutto le costruzioni devono avere<br />
quanto più possibile struttura iperstatica<br />
caratterizzata da regolarità in pianta<br />
ed in altezza (paragrafo 7.2.2).<br />
Un edificio è regolare in pianta se tutte<br />
le seguenti condizioni sono rispettate:<br />
• Configurazione in pianta compatta;<br />
• Pianta approssimativamente simmetrica<br />
rispetto a due direzioni ortogonali;<br />
• Pianta inscrivibile in rettangolo con<br />
rapporto lati (maggiore/minore) < 4;<br />
• Rientri (o sporgenze) < 25%<br />
della dimensione dell’edificio<br />
nella direzione del rientro;<br />
• Solai infinitamente rigidi nel loro piano<br />
e sufficientemente resistenti.<br />
L y<br />
La regolarità in altezza è garantita se:<br />
• Le pareti strutturali sono continue<br />
dalla fondazione alla sommità;<br />
• Massa e rigidezza sono costanti<br />
o variano con gradualità tra un piano<br />
ed il soprastante;<br />
• Eventuali restringimenti in pianta<br />
di un piano rispetto al sottostante < 20%.<br />
L - L 1 2<br />
≤ 0.1<br />
L 1<br />
L - L1 ≤ 0.3<br />
L<br />
Inoltre al paragrafo 7.8.1.4 le NTC<br />
specificano che è necessario:<br />
• Evitare pareti in falso;<br />
• Evitare coperture spingenti (o prevedere<br />
idonei elementi strutturali per contenere<br />
la spinta);<br />
• Ammorsare tutti i solai a tutte le pareti<br />
mediante cordoli;<br />
• Garantire funzionamento a diaframma<br />
dei solai;<br />
• Allineare verticalmente le aperture nei muri;<br />
• Rispettare i requisiti della tabella 7.8. II<br />
(in cui t indica lo spessore della parete<br />
al netto dell’intonaco, h l’altezza di<br />
o<br />
libera inflessione della parete, h’ l’altezza<br />
massima delle aperture adiacenti alla<br />
parete, l la lunghezza della parete)<br />
relativamente alla geometria delle pareti<br />
resistenti al sisma.<br />
Infine al paragrafo 7.8.5 sono riportate<br />
le seguenti regole di dettaglio:<br />
• Prevedere cordolo continuo<br />
all’intersezione tra muri e solaio;<br />
• Prevedere cordolo con altezza pari<br />
al solaio e spessore pari ai muri<br />
sottostanti;<br />
• Prevedere muri di lunghezza > 1 m a tutti<br />
gli incroci d’angolo delle pareti perimetrali<br />
(derogabile nel caso di muratura armata);<br />
• Prevedere su tutte le aperture architravi<br />
ammorsati alle murature.<br />
Tipologie costruttive (Tabella 7.8. II) t min (λ=h 0 /t) max (l/h') min<br />
Muratura ordinaria, realizzata con elementi in pietra squadrata 300 mm 10 0,5<br />
Muratura ordinaria, realizzata con elementi artificiali 240 mm 12 0,4<br />
Muratura armata, realizzata con elementi artificiali 240 mm 15 Qualsiasi<br />
Muratura ordinaria, realizzata con elementi in pietra squadrata, in siti ricadenti in zona 3 e 4 240 mm 12 0,3<br />
Muratura realizzata con elementi artificiali semipieni, in siti ricadenti in zona 4 200 mm 20 0,3<br />
Muratura realizzata con elementi artificiali pieni, in siti ricadenti in zona 4 150 mm 20 0,3<br />
L x<br />
L x<br />
L y<br />
≤ 4<br />
≥ 100<br />
A l ≥ 8 cm 2<br />
Ø ≥ 6 mm<br />
A ≥ sw s ≤ 25 cm<br />
≥ 100<br />
39
Criteri di progetto di elementi<br />
strutturali secondari<br />
Gli elementi costruttivi senza funzione<br />
strutturale (tamponamenti esterni<br />
e divisori interni con spessore superiore<br />
a 10 cm), il cui danneggiamento può<br />
provocare danni a persone, devono<br />
essere verificati, insieme alle loro<br />
connessioni alla struttura, per l’azione<br />
sismica corrispondente a ciascuno<br />
degli stati limite considerati.<br />
Gli effetti dell’azione sismica su questi<br />
elementi possono essere determinati<br />
applicando una forza orizzontale<br />
proporzionale alla massa<br />
ed all’accelerazione che l’elemento<br />
subisce durante il sisma.<br />
Caratteristiche meccaniche<br />
della muratura<br />
Le proprietà fondamentali in base alle<br />
quali si classifica una muratura, cioè<br />
l’assemblaggio organizzato ed efficace<br />
di elementi e malta, sono le seguenti:<br />
• Resistenza caratteristica a compressione f ; k<br />
• Resistenza caratteristica a taglio<br />
in assenza di azione assiale f ; vko<br />
• Modulo di elasticità normale secante E;<br />
• Modulo di elasticità tangenziale secante G.<br />
Tali proprietà meccaniche possono essere<br />
determinate in base a prove sperimentali,<br />
secondo procedure definite nelle Norme<br />
Tecniche o nelle norme europee della<br />
serie EN 1052, oppure possono essere<br />
stimate secondo tabelle riportate nelle<br />
Norme Tecniche (la cui validità è però<br />
limitata a murature con giunti orizzontali<br />
e verticali riempiti di malta e con spessore<br />
compreso tra 5 e 15 mm e quindi<br />
non si possono utilizzare per le murature<br />
a giunto sottile con spessore inferiore<br />
a 5 mm):<br />
• La resistenza caratteristica sperimentale<br />
a compressione della muratura f deve k<br />
essere determinata su un numero<br />
di campioni maggiore o uguale a 6,<br />
40<br />
Inoltre è necessario verificare che l’azione<br />
sismica non provochi agli elementi<br />
secondari danni tali da rendere la<br />
costruzione temporaneamente inagibile.<br />
Per edifici civili ed industriali, nel caso di<br />
tamponamenti collegati rigidamente alla<br />
struttura, tale verifica si ritiene soddisfatta<br />
se lo spostamento di interpiano (d r ) è<br />
inferiore allo 0.5 % dell’altezza di piano.<br />
Nel caso di tamponamenti che, grazie<br />
alla loro deformabilità intrinseca, non<br />
subiscono danni a seguito<br />
di spostamenti di interpiano, il limite d r<br />
raddoppia (1%), consentendo quindi<br />
di realizzare strutture meno rigide<br />
con conseguente risparmio in termini<br />
di sezioni resistenti.<br />
F a = (W a S a ) / q a<br />
F : è la forza sismica orizzontale agente<br />
a<br />
al centro di massa dell’elemento<br />
W : è il peso dell’elemento<br />
a<br />
q : è il fattore di struttura dell’elemento<br />
a<br />
S : è l’accelerazione massima,<br />
a<br />
adimensionalizzata rispetto a quella<br />
di gravità, che l’elemento strutturale<br />
subisce durante il sisma<br />
⎡ 3(<br />
1+<br />
Z / H ) ⎤<br />
S = ⋅ ⎢<br />
− 0,<br />
5<br />
a S<br />
2 ⎥<br />
⎣1+<br />
( 1−T<br />
/ T ) a 1 ⎦<br />
α<br />
seguendo sia per la confezione sia per<br />
la prova le modalità indicate al paragrafo<br />
11.10.3.1.1 delle Norme Tecniche;<br />
• La resistenza caratteristica sperimentale<br />
a taglio f deve essere determinata su<br />
vk0<br />
un numero di campioni maggiore<br />
o uguale a 6, seguendo le indicazioni<br />
della norma UNI EN 1052-3;<br />
• Il modulo di elasticità normale secante<br />
della muratura E deve essere valutato<br />
sperimentalmente su un numero di<br />
campioni superiore a 6, seguendo le<br />
indicazioni della norma UNI EN 1052-1;<br />
• Il modulo di elasticità tangenziale G può<br />
essere assunto pari a 0.4 E.<br />
Resistenza di progetto a compressione<br />
f = f / γ d k M<br />
f : resistenza caratteristica a<br />
k<br />
compressione della muratura<br />
γ : coefficiente parziale di sicurezza sulla<br />
M<br />
resistenza a compressione della<br />
muratura (vedere Tabella 4.5.II)<br />
Resistenza di progetto a taglio<br />
f = f / γ vd vk M<br />
f : resistenza caratteristica a taglio<br />
vk<br />
della muratura, valutato come<br />
f = f + 0.4σ vk vk 0 n<br />
σ : tensione normale media dovuta<br />
n<br />
ai carichi verticali<br />
¯
Le prestazioni del GASBETON ®<br />
Marcatura Ce<br />
I blocchi GASBETON ® sono conformi<br />
alla norma UNI EN 771-4 (Specifica per<br />
elementi di muratura - Parte 4: Elementi<br />
di muratura di calcestruzzo aerato<br />
autoclavato) e recano la marcatura CE<br />
in categoria I, secondo il sistema di<br />
attestazione della conformità 2+, con la<br />
sorveglianza continua dell’ente notificato<br />
ICMQ S.p.A. di Milano. Il rigore del<br />
processo produttivo del GASBETON ®<br />
consente di dichiarare un valore di<br />
resistenza a compressione che ha una<br />
probabilità di non essere raggiunto<br />
inferiore o uguale al 5 %.<br />
Il Collante GASBETON ® è una malta<br />
premiscelata da muratura a prestazione<br />
Tabella 11.10.I<br />
Specifica Tecnica Europea di riferimento Categoria<br />
Specifica per elementi per muratura –<br />
Elementi per muratura in laterizio, silicato di calcio, in calcestruzzo vibro<br />
compresso (aggregati pesanti e leggeri), calcestruzzo aerato autoclavato,<br />
pietra agglomerata, pietra naturale<br />
UNI EN 771-1, 771-2, 771-3, 771-4, 771-5, 771-6<br />
Materiale<br />
Calcolo della resistenza caratteristica degli elementi in direzione dei carichi verticali<br />
f = N / A<br />
bi<br />
N: carico di rottura applicato in direzione<br />
ortogonale al piano di posa<br />
f = f (1-1,64δ)<br />
bk bm<br />
f : media aritmetica della resistenza<br />
bm<br />
dei singoli elementi fbi resistenza a<br />
compressione della muratura<br />
(vedere Tabella 4.5.II)<br />
Calcolo della resistenza caratteristica degli elementi in direzione ortogonale<br />
ai carichi verticali<br />
f = 0,<br />
7 ⋅ f<br />
bk<br />
bm<br />
s<br />
δ = : coefficiente di variazione<br />
fbm<br />
S s =<br />
∑ ( f − f<br />
n − 1<br />
f bm : media aritmetica della resistenza dei singoli elementi f bi in direzione ortogonale alla direzione<br />
dei carichi<br />
n<br />
bm<br />
bi<br />
)<br />
2<br />
Sistema di Attestazione della<br />
Conformità<br />
Categoria I 2+<br />
Categoria II 4<br />
Tabella 4.5.II. Valori del coefficiente γ M in funzione della classe di esecuzione e della categoria degli elementi resistenti<br />
Classe di esecuzione<br />
1 2<br />
Muratura con elementi resistenti di categoria I, malta a prestazione garantita 2,0 2,5<br />
Muratura con elementi resistenti di categoria I, malta a composizione prescritta 2,2 2,7<br />
Muratura con elementi di categoria II, ogni tipo di malta 2,5 3,0<br />
f bk<br />
f bk<br />
f bk<br />
f bk<br />
garantita per l’assemblaggio dei blocchi<br />
GASBETON ® ed è marcata CE in<br />
conformità alla norma UNI EN 998-2,<br />
secondo il sistema di attestazione 2+.<br />
Caratteristiche meccaniche di blocchi<br />
e malta<br />
I blocchi GASBETON ® sono elementi<br />
pieni e rettificati (caratterizzati da tolleranze<br />
dimensionali millimetriche) ed il Collante<br />
GASBETON ® è una malta da muratura<br />
a strato sottile di categoria M2.5 (nella<br />
versione Energy per l’assemblaggio dei<br />
blocchi della linea Energy 300 per murature<br />
di tamponamento) ed M5 (nella versione<br />
Grigio o Bianco, per blocchi Evolution 500<br />
per murature portanti), che va sempre stesa<br />
sia sui giunti verticali sia sui giunti orizzontali.<br />
I blocchi GASBETON ® Evolution 500 hanno<br />
una f bk superiore a 1.5 MPa, ma una f bk<br />
inferiore a 5 MPa.<br />
: stima dello scarto<br />
quadratico medio<br />
41
Comportamento sismico dei<br />
tamponamenti non strutturali<br />
Nella ricerca sperimentale condotta<br />
con EUCENTRE è stato investigato<br />
anche il comportamento di murature di<br />
tamponamento GASBETON ® collegate<br />
rigidamente (mediante la specifica<br />
malta ancorante MULTIMALT nello<br />
spessore di circa 1 cm all’interfaccia tra<br />
muratura, travi e pilastri) a telai in c.a.<br />
soggetti ad azioni cicliche nel piano<br />
ed a forze di espulsione fuori piano.<br />
Le prove cicliche nel piano<br />
hanno evidenziato che, grazie<br />
alla deformabilità intrinseca del<br />
GASBETON ® , il danneggiamento<br />
della muratura si raggiunge per un<br />
drift (rapporto tra lo spostamento di<br />
interpiano e l’altezza di piano) pari<br />
a 1.2 %, superiore al limite indicato<br />
dalle NTC: con le murature di<br />
tamponamento in GASBETON ® è<br />
quindi giustificato assumere, nella<br />
progettazione delle strutture portanti<br />
il limite di d pari all’1%, per scongiurare<br />
r<br />
il danno del tamponamento.<br />
Inoltre si è verificato che inserendo<br />
42<br />
armature di rinforzo nei giunti orizzontali<br />
(ogni 50 cm in altezza, cioè a corsi<br />
alterni) le prestazioni migliorano<br />
sensibilmente: il drift ultimo infatti<br />
raddoppia (2.4 %), nel caso in cui<br />
l’armatura sia costituita da due barre di<br />
armatura con diametro 6 mm annegate<br />
con Collante GASBETON ® in apposite<br />
scanalature realizzate sulla faccia<br />
superiore dei blocchi, o triplica (3.6<br />
%), nel caso in cui si anneghino in un<br />
doppio strato di Collante GASBETON ®<br />
specifici tralicci piatti prefabbricati<br />
in acciaio zincato tipo BEKAERT<br />
Murfor ® EFS/Z. Ciò significa che per<br />
garantire l’integrità dei tamponamenti<br />
GASBETON ® durante un evento sismico<br />
in strutture progettate anche con un d r<br />
superiore a 1 % (che comunque non è<br />
consentito da normativa) è sufficiente<br />
prevedere una leggera armatura dei<br />
giunti orizzontali.<br />
Al termine delle prove cicliche nel piano<br />
sono state eseguite prove di espulsione<br />
fuori piano dei tamponamenti<br />
danneggiati, le quali hanno dimostrato<br />
che la forza necessaria per espellere<br />
il pannello in GASBETON ® dal telaio<br />
è superiore a ben cinque volte il peso<br />
della muratura, quindi molto superiore<br />
a quella che generalmente si verifica<br />
durante un evento sismico.<br />
Inoltre si è verificato che aumentano<br />
la resistenza, la rigidezza e la capacità<br />
di dissipazione energetica dei telai<br />
tamponati rispetto a telai privi<br />
di tamponamento.<br />
I tamponamenti in GASBETON ®<br />
hanno quindi dimostrato un ottimo<br />
comportamento sismico: oltre alla<br />
leggerezza, che riduce le forze inerziali<br />
agenti sulla struttura portante, hanno<br />
anche il vantaggio di conservare<br />
l’integrità seguendo le deformazioni<br />
del telaio evitando il rischio<br />
di espulsione fuori piano e di aumentare<br />
la capacità dissipativa del sistema,<br />
migliorando sensibilmente le prestazioni<br />
della struttura portante.
Caratteristiche meccaniche delle murature portanti<br />
Le proprietà fondamentali delle murature portanti<br />
GASBETON ® vengono determinate in base a prove<br />
sperimentali eseguite secondo le norme definite nelle NTC<br />
presso i laboratori autorizzati delle Università di Venezia<br />
e di Pavia.<br />
Si noti che, dal momento che non sono stati ancora<br />
approvati gli Annessi Nazionali agli Eurocodici, essi sono<br />
da ritenersi ancora non applicabili, e l’unico modo per<br />
la determinazione delle caratteristiche meccaniche delle<br />
murature è l’esecuzione di prove di laboratorio presso<br />
laboratori notificati.<br />
Proprietà fisiche e meccaniche EVOLUTION 500<br />
Valore<br />
medio<br />
Valore<br />
caratteristico<br />
Peso specifico (comprensivo di Collante GASBETON ® e umidità di equilibrio) G m 5.50 kN/m 3 -<br />
Resistenza a compressione del blocco in direzione dei carichi verticali (f bk ) - 3.00 N/mm 2<br />
Resistenza a compressione del blocco in direzione ortogonale ai carichi verticali (f bk ) - >1.50 N/mm 2<br />
Resistenza a compressione della muratura perpendicolare ai giunti orizzontali (f m , f k ) 2.20 N/mm 2 1.90 N/mm 2<br />
Resistenza iniziale a taglio della muratura (f vmo , f vko ) 0.23 N/mm 2 0.19 N/mm 2<br />
Modulo di elasticità normale della muratura E 1500 N/mm 2 -<br />
Modulo di elasticità tangenziale della muratura G = 0.4 E 600 N/mm 2 -<br />
Coefficiente di Poisson ν 0.2 -<br />
Coefficiente di espansione termica α 8·10 -6 K -1 -<br />
Coefficiente di attrito μ 0.4 -<br />
43
10. Marcatura CE<br />
Le richieste<br />
della normativa<br />
In Italia dal 1° aprile 2006 sussiste<br />
l'obbligo della marcatura CE per la<br />
commercializzazione dei prodotti da<br />
costruzione che rientrano nella categoria<br />
degli elementi per muratura, cioè:<br />
• Laterizio;<br />
• Silicato di calcio;<br />
• Calcestruzzo vibrocompresso (aggregati<br />
pesanti e leggeri);<br />
• Calcestruzzo aerato autoclavato;<br />
• Pietra agglomerata.<br />
L’obbligo è sancito dal decreto del Ministero<br />
delle Attività Produttive del 15 maggio 2006<br />
(pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del<br />
6 giugno 2006, n. 129), che contiene, ai<br />
sensi dell’articolo 1, comma 4, del Decreto<br />
del Presidente della Repubblica<br />
del 21 aprile 1993, n. 246, recante<br />
“Regolamento di attuazione della direttiva<br />
89/106/CEE relativa ai prodotti da<br />
costruzione”, l’elenco delle norme nazionali<br />
emanate dall’UNI (Ente Nazionale Italiano<br />
di Unificazione), che traspongono le norme<br />
44<br />
armonizzate europee in materia di materiali<br />
da costruzione (pubblicate nella Gazzetta<br />
Ufficiale della Comunità Europea del 14<br />
dicembre 2005, n. 319), e le date di entrata<br />
in vigore delle norme armonizzate. L’obbligo<br />
è anche rimarcato dalle Norme Tecniche per<br />
le Costruzioni (vedere capitolo Resistenza<br />
meccanica), che al punto 11.10.1<br />
prescrivono che gli elementi per muratura<br />
portante devono essere conformi alle norme<br />
europee armonizzate della serie UNI EN 771<br />
e recare la Marcatura CE.<br />
Il marchio Ce<br />
Il marchio CE è un documento che<br />
attesta la conformità del prodotto alla<br />
relativa norma europea armonizzata e<br />
deve essere predisposto dal produttore<br />
(non dall’azienda che commercializza il<br />
prodotto), il quale è tenuto a dichiarare<br />
determinate caratteristiche dei propri<br />
elementi da muratura. Deve essere<br />
stampato sull'imballaggio o sulla bolla<br />
di accompagnamento e deve riportare,<br />
nel caso di elementi per muratura in<br />
calcestruzzo aerato autoclavato, le seguenti<br />
caratteristiche:<br />
• Simbolo standardizzato CE;<br />
• Nome e indirizzo del produttore;<br />
• Nome commerciale e categoria<br />
del prodotto;<br />
• Dimensioni e tolleranze dimensionali;<br />
• Configurazione;<br />
• Resistenza a compressione dei blocchi;<br />
• Stabilità dimensionale;<br />
• Aderenza;<br />
• Reazione al fuoco;<br />
• Permeabilità al vapore acqueo;<br />
• Massa volumica;<br />
• Informazioni sulla presenza di eventuali<br />
sostanze pericolose.<br />
attestazione di conformità<br />
Per dimostrare la conformità del prodotto<br />
alla norma armonizzata e predisporre<br />
il conseguente marchio CE, il produttore
deve eseguire prove iniziali di tipo (dette<br />
ITT), secondo appropriate specifiche<br />
tecniche europee, per confermare che<br />
le proprietà ottenute soddisfano i requisiti<br />
della norma ed i valori dichiarati<br />
nel marchio. Inoltre deve implementare<br />
un sistema di controllo della produzione<br />
in fabbrica (FCP), sulle materie prime, sul<br />
processo di produzione e sui prodotti finiti,<br />
per assicurare che i prodotti immessi sul<br />
mercato siano sempre conformi<br />
ai prototipi testati nelle prove ITT.<br />
L’attestazione della conformità può essere<br />
eseguita secondo due modalità che si<br />
differenziano essenzialmente per<br />
la presenza (sistema 2+) o meno (sistema<br />
4) del controllo da parte di un Organismo<br />
Notificato, esterno al produttore, che<br />
mantiene una sorveglianza continua del<br />
ciclo produttivo mediante valutazione<br />
e approvazione dell’FCP. Il sistema di<br />
attestazione 2+ consente di classificare<br />
Nome e indirizzo<br />
del produttore<br />
Numero della<br />
norma europea<br />
armonizzata<br />
Nome commerciale<br />
e categoria<br />
del prodotto<br />
i prodotti in Categoria I (i blocchi sono<br />
caratterizzati da una resistenza<br />
a compressione con probabilità inferiore<br />
al 5 % di essere superata), mentre<br />
il sistema 4 di autocontrollo consente<br />
la classificazione in Categoria II.<br />
Dichiarazione di Conformità<br />
Il produttore, oltre al marchio CE,<br />
prima di immettere i prodotti sul mercato,<br />
deve predisporre una Dichiarazione<br />
di Conformità, in cui, sotto la propria<br />
responsabilità civile e penale, certifica<br />
che il proprio prodotto è conforme alle<br />
disposizioni normative e, nel caso in cui il<br />
prodotto sia classificato in Categoria I,<br />
dichiara i riferimenti dell’Organismo<br />
Notificato che sorveglia il rispetto<br />
della normativa e la codifica del relativo<br />
Certificato di Accompagnamento del<br />
controllo di produzione in fabbrica.<br />
La Dichiarazione di Conformità deve<br />
Simbolo<br />
standardizzato CE<br />
RDB HEBEL S.p.A. - Sede legale: Via Cervellina 11, I-29010 Pontenure (PC) - Italia<br />
06<br />
1305-CPD-0234<br />
EN 771-4<br />
Elementi per muratura di calcestruzzo aerato autoclavato di categoria I<br />
GASBETON<br />
Dimensioni: 625 x 200 x 300 mm (lunghezza x altezza x spessore)<br />
Tolleranze dimensionali: Categoria: TLMB<br />
Planarità: ≤ 1.0 mm<br />
Parallelismo: ≤ 1.0 mm<br />
Configurazione: Elementi a forma di parallelepipedo rettangolo lisci<br />
o con tasche di sollevamento (Gruppo 1 strutturale)<br />
Resistenza media a compressione (categoria I): ≥ 5 N/mm2 (da prova secondo EN 772-1 su cubo<br />
100x100x100 mm nella direzione dei carichi verticali)<br />
Stabilità dimensionale: Ritiro da essiccamento ≤ 0.10 mm/m (da prova secondo EN 680)<br />
Aderenza: Resistenza caratteristica a taglio iniziale = 0.3 N/mm2 (valore tabulato secondo EN 998-2 – App. C)<br />
Reazione al fuoco: Euroclasse A1 (secondo Decreto Ministero Interni 10/03/05 e s.m.i.)<br />
Assorbimento d’acqua: Da non lasciare esposto<br />
Coefficiente di diffusione del vapore acqueo: ;μ 5÷10 (valore tabulato secondo EN 1745 – Tab. A.10)<br />
Isolamento acustico per via aerea diretto: Massa volumica a secco lorda: 575±30 kg/m3 Conduttività termica: λ = 0.142 W/mK (valore tabulato secondo EN 1745 )<br />
10,dry<br />
Durabilità al gelo/disgelo: Da non lasciare esposto<br />
Sostanze pericolose: Assenti<br />
1305<br />
Codice identificativo<br />
dell’Organismo Notificato<br />
Categorie di tolleranza TLMA TLMB<br />
essere tenuta a disposizione del cliente<br />
e delle Autorità Competenti.<br />
Lunghezza ± 3 mm ± 1.5 mm<br />
Altezza ± 2 mm ± 1.0 mm<br />
Spessore ± 2 mm ± 1.5 mm<br />
Planarità - ≤ 1.0 mm<br />
Parallelismo - ≤ 1.0 mm<br />
La marcatura Ce del <strong>Gasbeton</strong> ®.<br />
I blocchi GASBETON ® sono marcati CE<br />
già dal gennaio 2006, quindi da prima<br />
dell’obbligo normativo, in conformità<br />
alla norma UNI EN 771-4 (Specifica per<br />
elementi di muratura - Parte 4: Elementi<br />
di muratura di calcestruzzo aerato<br />
autoclavato), in categoria I, secondo<br />
il sistema di attestazione della conformità<br />
2+, con la sorveglianza continua<br />
dell’ente notificato ICMQ S.p.A. di Milano<br />
(codice identificativo 1305): marchio<br />
CE e dichiarazione di conformità sono<br />
disponibili sul sito internet<br />
www.gasbeton.it.<br />
A titolo puramente indicativo si riporta<br />
di seguito un esempio di marchio CE.<br />
Ultime due cifre<br />
dell’anno<br />
di apposizione<br />
della marcatura<br />
Codifica del<br />
Certificato di<br />
Accompagnamento<br />
45
11. Particolari costruttivi e dettagli tecnici<br />
Murature non portanti<br />
Le specchiature costituiscono un tutto<br />
rigido nel piano ed anche se non sono<br />
soggette ad azioni verticali, richiedono<br />
sempre una progettazione alle azioni<br />
orizzontali ed una cura dei dettagli<br />
costruttivi:<br />
• Valutare gli effetti del ritiro e delle<br />
dilatazioni termiche (prevedendo<br />
opportuni giunti di discontinuità);<br />
• Rendere indipendenti le pareti portate<br />
dagli effetti deformativi (elastici<br />
e viscosi) propri delle strutture portanti;<br />
• Valutare la necessità di eventuali<br />
irrigidimenti orizzontali e verticali<br />
(in funzione delle dimensioni e delle<br />
azioni sollecitanti particolari come<br />
spinte orizzontali o effetti d’urto).<br />
46<br />
Materassino elastico<br />
materassino<br />
elastico<br />
Irrigidimenti verticali<br />
Si ottengono nervature verticali<br />
utilizzando i blocchi cavi.<br />
La collocazione di tali nervature verticali,<br />
che si debbono collegare al sistema<br />
di armature orizzontali di blocchi<br />
canaletta, deve essere valutata dal<br />
progettista tenendo conto dei nodi<br />
maggiormente sollecitati (specie<br />
a flessione) e degli indebolimenti<br />
determinati dalle aperture presenti<br />
nelle specchiature dei muri.<br />
Si ottengono utilizzando blocchi preforati<br />
per realizzare pilastrini armati riempiti<br />
di conglomerato di buona qualità<br />
e lavorabilità, che si collegano sia<br />
agli irrigidimenti orizzontali sia ai<br />
sistemi di bloccaggio meccanico delle<br />
specchiature alle strutture di contorno.<br />
In alternativa è possibile utilizzare profilati<br />
metallici sagomando opportunamente<br />
i blocchi.<br />
Dove è necessario interrompere<br />
le specchiature per i giunti di dilatazione,<br />
occorre prevedere sui lati del giunto<br />
idonei irrigidimenti verticali.
Irrigidimenti orizzontali<br />
Gli irrigidimenti orizzontali sono<br />
da realizzarsi utilizzando:<br />
• Blocchi canaletta con armatura<br />
dimensionata in funzione<br />
delle azioni agenti;<br />
• Cordoli in conglomerato armato nello<br />
spessore del muro eventualmente<br />
racchiusi da fodere in GASBETON ®<br />
da 5 cm di spessore;<br />
• Elementi scanalati: hanno funzione<br />
analoga ai due precedenti sistemi e sono<br />
da utilizzare per spessori da 8 a 15 cm.<br />
Gli irrigidimenti orizzontali sono<br />
necessari sulla sommità delle pareti per<br />
altezze maggiori o uguali a m 4, alla<br />
base in presenza di strutture d’appoggio<br />
cedevoli.<br />
Collegamenti dei tamponamenti<br />
alle strutture di bordo<br />
Le specchiature debbono essere vincolate<br />
alle strutture di bordo. Costituiscono<br />
vincolo le seguenti soluzioni costruttive:<br />
• Collegamenti attuati con malta<br />
ancorante MULTIMALT;<br />
• Collegamenti attuati con vari dispositivi<br />
di tipo metallico.<br />
In genere i collegamenti debbono essere<br />
in grado di trasferire alle strutture l’effetto<br />
delle azioni orizzontali e di compensare<br />
le deformazioni degli elementi portanti.<br />
Per dimensioni di specchiature<br />
di muro modeste, come normalmente<br />
in EDILIZIA CIVILE, il giunto è realizzato<br />
con malta MULTIMALT con spessore<br />
da 1÷2 cm. Per tamponamenti<br />
di strutture molto deformabili occorre<br />
affidare la funzione di collegamento<br />
e controventatura a sistemi che<br />
prevedano l’impiego di profilati metallici<br />
come esemplificato nei particolari.<br />
I giunti si realizzano mediante l’impiego<br />
di SIGILMALT, schiume poliuretaniche<br />
o materassini morbidi da sigillare<br />
con materiali deformabili a tenuta<br />
(giunti siliconici).<br />
Malta<br />
MULTIMALT<br />
(1÷2 cm)<br />
SIGILMALT<br />
Tondo metallico<br />
SIGILMALT SIGILMALT<br />
L = 150 mm<br />
Piatto<br />
di ancoraggio<br />
47
Collegamenti dei divisori in sommità<br />
In sommità alle pareti, nelle giunzioni con<br />
i solai deve sempre essere lasciata una<br />
fuga continua di circa 1-2 cm di spessore<br />
che dovrà essere sigillata con SIGILMALT,<br />
schiume poliuretaniche o materassini<br />
cedevoli.<br />
Nel caso di pareti di notevole sviluppo specie<br />
in lunghezza è buona norma prevedere<br />
un collegamento in sommità con una<br />
canaletta ad U realizzante cordolo.<br />
Nel caso di pareti di dimensioni impegnative<br />
ed in genere nell’edilizia industriale in aggiunta<br />
al giunto elastico dovranno essere previsti<br />
elementi metallici atti a realizzare vincoli<br />
di tenuta ai possibili sbandamenti laterali.<br />
48<br />
Blocco<br />
scanalato<br />
Barra ø 8<br />
60<br />
Materassino<br />
elastico<br />
Materassino elastico<br />
SIGILMALT<br />
Squadretta metallica fissata al c.a.<br />
Irrigidimenti in corrispondenza<br />
delle aperture (porte e finestre)<br />
I vani delle porte nelle pareti di<br />
tamponamento devono essere chiusi<br />
superiormente da voltini armati,<br />
prevedendo un appoggio minimo<br />
lateralmente per almeno 15 cm fino<br />
ad una luce libera di 1.5 m e 25 cm<br />
per le luci superiori.<br />
Per vani di porte e finestre di luce<br />
impegnativa occorre realizzare architravi<br />
armate confezionate in cantiere con gli<br />
appositi blocchi canaletta prevedendo<br />
un appoggio minimo sui muri pari a 25 cm.<br />
I contorni laterali delle porte<br />
e portoni impegnativi (portoni<br />
antincendio e basculanti) debbono<br />
essere irrigiditi verticalmente utilizzando<br />
i blocchi preforati per ottenere pilastrini<br />
adeguatamente armati.<br />
Solaio<br />
Materassino elastico<br />
Profilato a T<br />
SIGILMALT<br />
Blocco con<br />
scanalature<br />
È buona norma che gli irrigidimenti sul<br />
contorno delle aperture siano collegati<br />
al sistema di irrigidimenti presente<br />
nelle pareti.<br />
Per eliminare la comparsa di fessure<br />
localizzate negli angoli delle aperture<br />
è opportuno impiegare al di sotto del<br />
davanzale, elementi scanalati quando<br />
lo spessore della parete è inferiore a 20<br />
cm, o blocchi normali nei quali creare<br />
per fresatura un alloggiamento per una<br />
barra di 8 mm di diametro che penetra<br />
nelle spalle laterali per circa 60 cm.<br />
materassino<br />
elastico<br />
squadre<br />
metallic
Appoggi e collegamenti alla base<br />
In presenza di strutture d’appoggio non<br />
deformabili è sufficiente realizzare al piede<br />
della parete uno strato di malta<br />
di livellamento.<br />
Nel caso di appoggio su strutture portanti<br />
orizzontali soggette a deformazioni<br />
occorre valutarne l’entità, specie<br />
per la quota di deformazione differita;<br />
a tali effetti occorre collocare alla base<br />
una guaina elastica (tipo Isolgomma)<br />
con funzione anche di interruzione<br />
del ponte acustico come da particolare<br />
riportato. Nel caso di pareti di dimensioni<br />
considerevoli, specie in lunghezza, e per<br />
deformazioni dell’appoggio di sensibile<br />
entità occorre disporre alla base delle<br />
Collegamenti tra divisori e divisori<br />
È preferibile che le pareti divisorie siano<br />
collegate mediante ammorsamento fra<br />
i blocchi.<br />
Giunti di tenuta e resistenti al fuoco<br />
Un giunto verticale deve avere tenuta ai fumi e resistenza<br />
al fuoco almeno pari a quella della parete; è pertanto<br />
necessario, al fine di garantire tali funzionalità e prestazioni,<br />
utilizzare materiali certificati e rispettare le indicazioni seguenti:<br />
1<br />
Le superfici devono essere perfettamente pulite, esenti<br />
da olii, grassi e polveri.<br />
2 Inserire nel giunto la lana di roccia lasciando lo spazio<br />
necessario per l’applicazione del SIGILMALT.<br />
pareti elementi irrigidenti orizzontali come<br />
BLOCCHI CANALETTA, CORDOLI IN<br />
CONGLOMERATO ARMATO, ELEMENTI<br />
SCANALATI in funzione dell’impegno<br />
strutturale richiesto.<br />
Il sistema di irrigidimenti verticali<br />
ed orizzontali, quando richiesto<br />
dalle esigenze dimensionali e di stabilità<br />
delle pareti, deve essere costituito<br />
da un graticcio di armature, attuando sia<br />
le necessarie sovrapposizioni con spezzoni<br />
che i collegamenti agli irrigidimenti<br />
sul contorno delle specchiature.<br />
Collegamenti tra divisori e murature<br />
perimetrali<br />
Negli incroci fra due diverse murature<br />
deve essere realizzato un vincolo tale da<br />
garantire la stabilità d’insieme. Si possono<br />
realizzare diverse soluzioni esemplificate<br />
negli schemi riportati.<br />
1<br />
3<br />
Malta<br />
ammorsatura<br />
3 Applicare il SIGILMALT come indicato nel disegno.<br />
4 Lisciare la superficie del SIGILMALT con una spatola.<br />
Lasciare indurire per almeno 48 ore.<br />
Per i giunti orizzontali (sigillatura della sommità delle pareti<br />
con il solaio) si seguono le stesse modalità operative.<br />
GASBETON ®<br />
Striscia di separazione<br />
Guaina elastica<br />
alla base del divisorio<br />
Solaio<br />
2<br />
4<br />
49
30<br />
Particolari Armatura costruttivi<br />
continua<br />
con sovrapposizioni da 80 cm.<br />
di una parete divisoria<br />
in GASBETON ®<br />
Murature Armatura portanti continua<br />
Appoggio dei solai sulle murature<br />
portanti<br />
Le soluzioni, in funzione dell’impegno<br />
statico, possono essere realizzate<br />
secondo i due seguenti particolari.<br />
Se il solaio ha una luce ed una<br />
deformabilità contenute, può appoggiare<br />
direttamente sulla muratura (previa<br />
stesura di una malta di livellamento).<br />
Viceversa se la rotazione del solaio<br />
sollecita lo spigolo interno della<br />
muratura e tende a fessurare i giunti<br />
all’esterno del muro, è consigliabile<br />
l’utilizzo di blocchi canaletta oltre<br />
al cordolo di testata del solaio<br />
sottostante al piano d’appoggio dei solai<br />
per un più efficace concatenamento<br />
perimetrale dell’orizzontamento,<br />
per ottenere una uniforme trasmissione<br />
dei carichi verticali.<br />
50<br />
Armatura continua Armatura continua<br />
con sovrapposizioni da 80 cm. con sovrapposizioni da 80 cm.<br />
Giunto verticale da 2 cm<br />
2 cm<br />
Armatura continua<br />
con sovrapposizioni da 80 cm.<br />
con sovrapposizioni da 80 cm.<br />
SIGILMALT<br />
Blocchi canaletta<br />
come irrigidimento di base<br />
30<br />
Blocchi canaletta<br />
come architrave<br />
Angolari 80x6<br />
fissati alla trave<br />
SIGILMALT<br />
Blocco canaletta<br />
Blocchi preforati<br />
con 3 ø 16<br />
GASBETON ®<br />
Materiale<br />
isolante<br />
Rete in fibra<br />
>80<br />
Sezione della<br />
canaletta ad "U"<br />
arm. 4 x ø16 mm<br />
staffe ø6/25<br />
Trave copertura<br />
Blocchi canaletta<br />
come irrigidimento orizzontale<br />
Solaio a travetti<br />
Malta di<br />
livellamento<br />
e ripartizione<br />
di tipo elastico
Correzione ponte termico struttura in c.a.<br />
esterno<br />
interno<br />
Intonaco Multicem sp. 1.5 cm<br />
Pannello termo isolante<br />
Ancoraggio con viti<br />
da legno<br />
Intonaco Multicem<br />
sp. 1 cm<br />
Pannello termo isolante<br />
Rete annegata nell'intonaco<br />
Pilastro in c.a.<br />
Correzione ponte termico struttura in acciaio<br />
esterno<br />
interno<br />
Intonaco Multicem sp.1 cm<br />
Ancoraggio con vite da legno<br />
Intonaco<br />
Multicem<br />
sp. 1.5 cm<br />
Incastro + Collante GASBETON ®<br />
Rete annegata nell'intonaco Multimalt sp. 1 cm<br />
Intonaco Multicem sp. 1.5 cm<br />
Tavella GASBETON Rete annegata nell'intonaco<br />
Pannello termo isolante<br />
® Ancoraggio con<br />
tasselli in nylon<br />
Rete annegata nell'intonaco<br />
Rete annegata nell'intonaco<br />
Pannello termo isolante<br />
Pilastro in acciaio<br />
Pannello REI in silicato di calcio o gesso-fibra<br />
Intonaco Multicem sp. 1.5 cm<br />
Ancoraggio con Incastro + Collante GASBETON<br />
tasselli in nylon<br />
®<br />
Rete annegata nell'intonaco<br />
Multimalt sp. 1 cm<br />
Rete annegata nell'intonaco Rete annegata nell'intonaco<br />
Barra Ø 8 mm ogni 50 cm in altezza<br />
Intonaco Multicem sp. 1 cm<br />
Multimalt sp. 1 cm<br />
Intonaco Multicem sp. 1.5 cm<br />
Tavella<br />
GASBETON ®<br />
Riempitivo<br />
termoisolante<br />
Intonaco Multicem sp. 1.5 cm<br />
Pannello termo isolante<br />
Pannello REI in silicato di calcio<br />
o gesso-fibra REI<br />
51
Vista tamponamento struttura in c.a.<br />
solaio<br />
Multimalt<br />
Multimalt<br />
Barra Ø 8<br />
52<br />
Multimalt<br />
Multimalt<br />
Multimalt<br />
Taglio obliquo per corretta<br />
applicazione di Multimalt<br />
sullo spessore dei blocchi<br />
Gabbia armatura<br />
Blocchi canaletta<br />
Multimalt<br />
Corso murario<br />
con altezza<br />
fuori misura
Sezione tamponamento struttura in c.a.<br />
Rete annegata nell'intonaco<br />
Pannello termo isolante<br />
Taglio obliquo per corretta applicazione di Multimalt<br />
sullo spessore dei blocchi<br />
Pannello termo isolante<br />
Blocchi canaletta<br />
Gabbia armatura<br />
Barra Ø 8<br />
Strato isolante - protettivo<br />
Pannello drenante<br />
Geotessile<br />
Riempitivo con<br />
terreno proveniente<br />
dagli scavi<br />
marciapiede<br />
solaio in c.a.<br />
Multimalt<br />
Massetto termo isolante<br />
Multimalt<br />
Particolare alternativo<br />
per corretta<br />
applicazione<br />
di Multimalt<br />
Multimalt + Multi Idro<br />
Impianti e massetto,<br />
antivibrante<br />
riscaldamento<br />
a pavimento<br />
53
Sezione muratura portante con solaio in legno<br />
vista dall'alto<br />
Blocco tagliato (vedere vista dall'alto)<br />
Rete<br />
Pannello termo isolante<br />
Strato isolante - protettivo<br />
Pannello drenante<br />
Geotessile<br />
Riempitivo con<br />
terreno proveniente<br />
dagli scavi<br />
marciapiede<br />
54<br />
terreno<br />
Canale drenante<br />
Orditura secondaria<br />
Orditura principale<br />
platea di fondazione<br />
Magrone<br />
Vespaio<br />
Blocco tagliato<br />
Orditura principale<br />
Sigilmalt<br />
Giunto siliconico<br />
Neoprene<br />
Cordolo<br />
Rete<br />
Multimalt + Multi Idro<br />
Impianti e massetto,<br />
antivibrante<br />
riscaldamento<br />
a pavimento
Sezione tamponamento struttura in acciaio<br />
Rete<br />
Pannello termo isolante<br />
Tavella GASBETON ®<br />
Pannello termo isolante<br />
Blocchi canaletta<br />
Gabbia armatura<br />
Barra Ø 8<br />
Drenaggio<br />
Geotessile<br />
Tubo di drenaggio<br />
marciapiede<br />
Struttura verticale in acciaio<br />
Struttura orizzontale in acciaio<br />
Sigilmalt<br />
Multimalt<br />
Multimalt<br />
Guaina impermeabile<br />
Impianti e massetto,<br />
antivibrante<br />
riscaldamento<br />
a pavimento<br />
55
12. Voci di capitolato<br />
Tamponamento Spessore 24/30/40 cm<br />
(stabilimento Volla - NA)<br />
Tamponamento eseguito in blocchi di calcestruzzo aerato<br />
autoclavato GASBETON ® ENERGY 300 RDB, di produzione<br />
italiana, lisci, densità nominale 350 kg/mc, marcatura CE in<br />
categoria I, spessore 24/30/40 cm legati con COLLANTE<br />
GASBETON ® ENERGY RDB di categoria M2.5, steso con<br />
apposita cazzuola dentata in senso orizzontale e verticale, da<br />
intonacare con finitura a piacere su intonaco premiscelato di<br />
sottofondo MULTICEM AKPC ENERGY RDB dato nello spessore<br />
minimo mm 10 all’interno e mm 15 all’esterno, avente le seguenti<br />
caratteristiche:<br />
abbattimento acustico R : 44/46/49 dB<br />
w<br />
trasmittanza termica U: 0.39/0.31/0.24 W/mqK<br />
GASBETON EVOLUTION ® 500<br />
Rivestimento Spessore 5/8 cm<br />
Rivestimento di pilastri e corree in c.a. eseguito in blocchi di<br />
calcestruzzo aerato autoclavato GASBETON ® EVOLUTION<br />
500 RDB, di produzione italiana, lisci, densità nominale 500 kg/<br />
mc, marcatura CE in categoria I, spessore 5/8 cm, legati con<br />
COLLANTE GASBETON ® RDB di categoria M5, steso con<br />
apposita cazzuola dentata in senso orizzontale e verticale, da<br />
intonacare con finitura a piacere su intonaco premiscelato di<br />
sottofondo MULTICEM RDB dato nello spessore minimo 10 mm<br />
se interno e 15 mm<br />
se esterno, avente le seguenti caratteristiche:<br />
resistenza termica: RT = 0.36/0.56 mqK/W<br />
resistenza al fuoco: EI 60/120<br />
Tramezzo Spessore 10/12/15/20 cm<br />
(stabilimento Volla - NA)<br />
Tramezzo eseguito in blocchi di calcestruzzo aerato autoclavato<br />
GASBETON ® EVOLUTION 500 RDB, di produzione italiana,<br />
lisci, densità nominale 500 kg/mc, marcatura CE in categoria I,<br />
spessore 10/12/15/20 cm, legati con COLLANTE GASBETON ®<br />
RDB di categoria M5, steso con apposita cazzuola dentata in<br />
senso orizzontale e verticale, da intonacare con finitura a piacere<br />
su intonaco premiscelato di sottofondo MULTICEM RDB dato<br />
nello spessore minimo 10 mm se interno e 15 mm se esterno,<br />
avente le seguenti caratteristiche:<br />
resistenza al fuoco: EI 180<br />
abbattimento acustico: R = 40/41/43/48 dB<br />
w<br />
Muro Portante Spessore 24/30/35/40 cm<br />
(stabilimento Volla – NA)<br />
Muro portante eseguito in blocchi di calcestruzzo aerato<br />
autoclavato GASBETON ® EVOLUTION 500 RDB, di produzione<br />
italiana, lisci, densità nominale 500 kg/mc, marcatura CE in<br />
categoria I, spessore 24/30/35/40 cm, legati con COLLANTE<br />
GASBETON ® RDB di categoria M5, steso con apposita<br />
cazzuola dentata in senso orizzontale e verticale, da intonacare<br />
con finitura a piacere su intonaco premiscelato di sottofondo<br />
MULTICEM RDB dato nello spessore minimo 10 mm all’interno<br />
e 15 mm all’esterno, avente le seguenti caratteristiche:<br />
abbattimento acustico: R = 49/50/51/52 dB<br />
w<br />
trasmittanza termica: U = 0.55/0.45/0.39/0.34 W/mqK<br />
57
2<br />
3<br />
4<br />
13. Fissaggi<br />
Per l’installazione di fissaggi sulle<br />
murature GASBETON ® è necessario<br />
utilizzare solo ancoranti specifici per<br />
calcestruzzo aerato autoclavato (detto<br />
anche calcestruzzo cellulare o poroso,<br />
oppure spugnocemento) ed adottare un<br />
tipo di perforazione adeguato, rispettando<br />
tutte le indicazioni fornite dai produttori dei<br />
tasselli relativamente al dimensionamento<br />
ed al montaggio (carichi ammissibili,<br />
profondità della foratura, distanza dai<br />
bordi ed interassi minimi, procedure di<br />
installazione e pulitura del foro).<br />
58<br />
La scelta del fissaggio è di fondamentale<br />
importanza, perché il GASBETON ® ,<br />
essendo un materiale poroso e pieno,<br />
necessita di sistemi sostanzialmente<br />
differenti rispetto a quelli per murature<br />
tradizionali (normalmente costituite da<br />
blocchi forati in laterizio o calcestruzzo),<br />
che sicuramente sono più conosciuti,<br />
ma in generale non sono efficaci sul<br />
GASBETON ® .<br />
Tutti i produttori di sistemi di fissaggio<br />
dispongono di tasselli specifici per<br />
S-H-R<br />
Tassello in acciaio per GASBETON ®<br />
FTP M<br />
tassello in acciaio per GASBETON ®<br />
• applicazioni medie/leggere<br />
FTP K<br />
tassello in nylon per GASBETON ®<br />
• applicazioni leggere<br />
GB<br />
tassello in nylon per GASBETON ®<br />
• applicazioni leggere<br />
FIS V<br />
ancorante chimico in vinilestere ibrido,<br />
senza stirene<br />
• insensibilità all’umidità ed all’acqua dopo la posa<br />
• non infiammabile; punto di infiammabilità > 100 °C<br />
PBB<br />
punta specifica per esecuzione<br />
foro conico<br />
FIS A<br />
barra filettata zincata classe 5.8<br />
PBZ<br />
dispositivo specifico per inserimento barra<br />
1<br />
GASBETON ® e propongono per i carichi<br />
più leggeri chiodi a sezione quadrata o<br />
a spirale, mentre per i carichi più pesanti<br />
tasselli meccanici (in nylon o acciaio,<br />
passanti o non passanti) o chimici.<br />
Per la foratura è necessario utilizzare<br />
una perforazione con rotazione a bassa<br />
velocità, disinserendo la percussione<br />
e ricorrendo a punte da legno<br />
di diametro idoneo in relazione<br />
alle dimensioni del tassello.<br />
• Chiodi zincati a sezione quadrata<br />
2<br />
4<br />
1<br />
2<br />
3<br />
3<br />
3
4<br />
Inoltre è importante pulire il foro tramite<br />
soffiatura e aspirazione, per non<br />
pregiudicare, soprattutto nel caso<br />
di ancoranti chimici, la corretta tenuta<br />
del tassello nel foro.<br />
Alcuni produttori prevedono inoltre per<br />
ancoranti chimici la realizzazione di fori<br />
conici mediante l’utilizzo di apposite<br />
punte, al fine di sfruttare l’effetto cuneo<br />
del sistema.<br />
2<br />
3<br />
4<br />
2<br />
4<br />
2<br />
3<br />
4<br />
Fissaggio<br />
per carichi<br />
1 2 3 4<br />
Molto leggeri Leggeri Medio/leggeri Medio/pesanti<br />
Applicazioni • quadri • pensili leggeri<br />
• porte<br />
e finestre<br />
• rivestimenti<br />
• impianti<br />
igienico-sanitari<br />
• sanitari sospesi<br />
• specchi<br />
• scaffalature<br />
• sottostrutture<br />
di facciata<br />
• griglie<br />
• pensili da cucina<br />
• portoni<br />
HRD U10<br />
Tassello universale<br />
• Applicazioni leggere su GASBETON ®<br />
• Per uso su materiali pieni portanti<br />
HGN 12<br />
Specifico per GASBETON ®<br />
• Applicazioni medie/leggere<br />
HIT - V<br />
• Barra filettata<br />
• tendoni da sole<br />
• sanitari sospesi<br />
• portoni<br />
• strutture in acciaio<br />
o legno<br />
• caldaie<br />
• condizionatori<br />
HIT - HY 70<br />
Ancoraggio chimico per muratura<br />
• Massima flessibilità su tutti i tipi<br />
di mattoni/muratura<br />
• Ottima resistenza al fuoco<br />
HIT - MM<br />
Ancoraggio chimico<br />
per applicazioni leggere<br />
• Resina universale: funziona su tutti<br />
i materiali base<br />
• Tempi di presa rapida<br />
HFX - Hilti Fix<br />
Ancoraggio chimico<br />
per applicazioni leggere<br />
• Per qualsiasi pistola da silicone<br />
• Ottima tenuta in tempi ridotti<br />
• Inodore<br />
59
14. Istruzioni di posa<br />
La buona riuscita di un intervento che prevede l’impiego<br />
di GASBETON ® è legata soprattutto ad una corretta esecuzione<br />
delle operazioni di posa. Occorre pertanto osservare<br />
gli accorgimenti costruttivi che vengono segnalati utilizzando<br />
gli specifici prodotti accessori e i relativi attrezzi.<br />
Preparazione del collante di posa<br />
Il Collante GASBETON ® deve essere miscelato in modo<br />
omogeneo all’acqua d’impasto con l’idoneo frullino fino ad<br />
ottenere una plasticità ottimale.<br />
Posa del primo corso<br />
Partendo dalla fondazione, che deve essere adeguatamente<br />
isolata per evitare la risalita dell’umidità, si stende uno strato di<br />
MULTIMALT o malta bastarda sul quale si posa il primo corso<br />
di blocchi GASBETON ® , avendo cura di garantire la massima<br />
planarità sia in senso longitudinale sia trasversale.<br />
Allineamento, livellamento, accostamento<br />
Utilizzando la cazzuola dentata nella misura idonea allo spessore<br />
dei blocchi, si stende il Collante GASBETON ® per la formazione<br />
dei giunti orizzontali e verticali con un movimento dal basso verso<br />
l’alto, per il fianco verticale, e poi in orizzontale a scorrere fino ad<br />
esaurimento del collante contenuto nella cazzuola. Lo spessore<br />
dei giunti risulta di circa 1-1,5 mm grazie alla dentatura della<br />
cazzuola che regola la stesura del collante. Per avere un idoneo<br />
ammorsamento, i corsi devono essere sfalsati di una distanza<br />
variabile fra 1/3 e 1/2 della lunghezza dei blocchi. Durante la posa<br />
è opportuno regolare la planarità dei corsi utilizzando il martello<br />
di gomma per il livellamento dei blocchi, eliminando le eventuali<br />
asperità o dislivelli superficiali con la pialla dentata.<br />
Alloggiamento impianti<br />
L’installazione degli impianti elettrici ed idraulici viene facilitata<br />
dalla possibilità di ricavare nella parete, mediante scanalatori<br />
elettrici o manuali, alloggiamenti di dimensione idonea riducendo<br />
al minimo i tempi di assistenza muraria.<br />
Con apposite frese si ricavano agevolmente le sedi per gli<br />
interruttori e le prese elettriche e alloggiamenti per eventuali<br />
zanche. È consigliabile il ripristino delle tracce con SIGILMALT<br />
(si eviteranno fessure dovute al ritiro). Nel ripristino degli scassi di<br />
ampia dimensione, occorre prevedere la protezione superficiale<br />
con reti in fibra.<br />
Ancoraggi e fissaggi<br />
Molto semplificato risulta anche il montaggio dei controtelai di<br />
porte e finestre. Questi vengono fissati direttamente, con idonee<br />
viti, alle pareti senza necessità di ammorsamento con zanche e<br />
malta cementizia.<br />
Eventuali carichi (quali arredi, sanitari, impianti, ecc..) applicati alle<br />
pareti interne ed esterne possono essere agevolmente fissati con<br />
appositi tasselli (vedere capitolo Fissaggi) corredati dalle relative<br />
viti metalliche.<br />
Finiture e intonaco<br />
Dopo aver pulito la superficie da intonacare con una scopa di<br />
saggina per rimuovere polvere ed eventuali residui di collante,<br />
procedere all’applicazione dell’intonaco MULTICEM specifico<br />
per GASBETON ® . Finitura con idonei prodotti, premiscelati e<br />
traspiranti (evitare finitura con gesso).<br />
tassello in legno<br />
vite da legno<br />
controtelaio<br />
schiuma poliuretanica<br />
61
15. Assistenza GASBETON ® - RDB<br />
RDB, leader nazionale nel settore dei<br />
prodotti per edilizia, è in grado di seguire i<br />
propri clienti in tutte le fasi della costruzione,<br />
dal progetto alla messa in opera.<br />
servizio tecnico<br />
Il Servizio Tecnico GASBETON ®<br />
è composto da un team di ingegneri<br />
ed architetti a disposizione del<br />
progettista per la consulenza completa<br />
relativamente alle prestazioni termiche<br />
ed acustiche, al comportamento<br />
meccanico ed alla resistenza al fuoco,<br />
ai particolari costruttivi ed alle finiture<br />
delle pareti GASBETON ® .<br />
Inoltre i tecnici RDB possono fornire<br />
verifiche di calcolo utili per<br />
il dimensionamento di murature portanti<br />
anche in zona sismica e di pareti<br />
di tamponamento di grandi dimensioni.<br />
Il Servizio Tecnico è, infine, a<br />
disposizione per fornire la consulenza<br />
relativa alle costanti evoluzioni normative<br />
e legislative che interessano i vari campi<br />
di applicazione del prodotto.<br />
62<br />
organizzazione Commerciale<br />
L’Organizzazione Commerciale<br />
GASBETON ® , attraverso i propri Centri<br />
di Vendita presenti in ogni provincia,<br />
garantisce il presidio capillare dell'intero<br />
territorio nazionale potendo contare<br />
sulla collaborazione di un centinaio<br />
di funzionari o agenti di vendita.<br />
La struttura è in grado di fornire<br />
a progettisti, imprese e distributori<br />
di materiali per edilizia il supporto<br />
tecnico – commerciale necessario<br />
per determinare la soluzione più idonea<br />
a soddisfare le loro specifiche esigenze.<br />
servizio di assistenza<br />
Il Servizio di Assistenza GASBETON ®<br />
garantisce la presenza in cantiere di tecnici<br />
esperti nella posa delle murature per<br />
l’avviamento e la gestione dei lavori,<br />
con l’obbiettivo di fornire tutte le indicazioni<br />
necessarie per sfruttare al massimo<br />
le potenzialità del sistema GASBETON ®<br />
e per risolvere operativamente tutti i<br />
particolari costruttivi.
Documento redatto<br />
dal Servizio Tecnico GASBETON ®<br />
Data: Gennaio 2012<br />
Il presente catalogo è edito da RDB SpA.<br />
I dati, le informazioni e le indicazioni<br />
contenute nel presente catalogo e in tutte<br />
le nostre pubblicazioni hanno carattere<br />
esclusivamente esemplificativo<br />
ed indicativo e rispondono agli standard<br />
attuali della tecnica delle costruzioni<br />
GASBETON ® al momento della stampa.<br />
I dati e le indicazioni riportati nel presente<br />
catalogo possono essere cambiati<br />
o aggiornati da RDB SpA in qualsiasi<br />
momento senza preavviso e a sua<br />
discrezione.<br />
Il cliente non è esonerato dall'obbligo<br />
di verificare le informazioni, di assumere<br />
scelte progettuali e realizzative<br />
consapevoli, di integrare le conoscenze<br />
con le informazioni e le indicazioni<br />
progettuali e di posa altrimenti disponibili,<br />
di adeguarsi alle normative vigenti,<br />
anche a livello locale, alla data<br />
dell'acquisto o dell'utilizzo dei materiali,<br />
nonché dall'obbligo di verifica di<br />
compatibilità e di controllo statico,<br />
che devono essere necessariamente<br />
eseguite da un progettista autorizzato.<br />
63
RDB Hebel S.p.A.<br />
Sede legale: Via dell’Edilizia 1 | 29010 Pontenure PC | Italia<br />
T. +39 0523.5181 | F. +39 0523.518270<br />
Stabilimento produttivo: via Lufrano 72 | 80040 Volla (NA) | Italia<br />
T. +39 0817.746611 | F. +39 0817.746525<br />
infogasbeton@rdb.it | www.gasbeton.it | www.rdb.it<br />
X9CG0024 - 2012<br />
64<br />
CERTIFICAZIONE<br />
SISTEMA QUALITÁ