Campo de'fiori
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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
“Di profilo sembra pazzo”<br />
E’ questo il titolo della commedia dai toni<br />
satirici sulla “video-dipendenza” che è<br />
stata rappresentata a Roma, al Teatro<br />
Manzoni, dal 12 Aprile all’8 Maggio.<br />
Protagonisti eccellenti: Gianfranco<br />
D’Angelo e Nadia Rinaldi, affiancati dai<br />
brillanti Mario Scaletta e Rossana<br />
Bonafede. A completare<br />
il tutto, un promettente<br />
corpo di ballo composto<br />
da quattro elementi:<br />
Cinzia Ricciardi, Giulio<br />
Pangi, Chiara Rosignoli e<br />
Andrea De Santis. La<br />
trama è semplicissima e,<br />
di tanto in tanto, viene<br />
arricchita con delle entusiasmantiimprovvisate<br />
umoristiche che, a<br />
Gianfranco D’Angelo,<br />
riescono perfettamente!<br />
Siamo in un<br />
manicomio e quindi,<br />
tutto è un po’ “sopra<br />
le righe”. I medici<br />
sembrano i primi ad<br />
essere pazzi e l’unico<br />
paziente (D’Angelo) è<br />
ricoverato a causa di<br />
un’overdose da televisione.<br />
L’unica cura<br />
possibile è tornare dentro gli stessi programmi<br />
che hanno condizionato le sue<br />
giornate e provare a distruggerli prima che<br />
questi abbattano lui! I medici tenteranno<br />
questo esperimento, avvalendosi anche<br />
dell’aiuto di una infermiera sexy (ben<br />
interpretata da Nadia Rinaldi). Tra parodie<br />
e reality show, programmi di Maria De<br />
Filippi e film culto, lo spettatore assisterà a<br />
quella che, a ben pensare (anche se qui<br />
parodiata) è la nostra TV: una TV squallida,<br />
monocorde e noiosa che, i nostri validi<br />
personaggi, sanno rendere divertente e<br />
goliardica. Al termine, il nostro paziente<br />
tornerà alla normalità, mentre medici ed<br />
infermieri……ne “usciranno” pazzi!!! Lo<br />
spettacolo, 2 ore e 40 minuti circa, è<br />
sapientemente “condito” di balletti e canzoni<br />
che rendono il pezzo molto originale.<br />
Sempre in forma e brillante l’umorismo<br />
improvvisato di Gianfranco D’Angelo che<br />
ha più volte strappato (meritatamente)<br />
applausi a scena aperta. Una piacevole<br />
sorpresa, per me (che la conoscevo solo<br />
televisivamente), la naturalezza, la simpatia,<br />
la bravura e la spigliatezza di Nadia<br />
Rinaldi che<br />
sembrava<br />
pienamente<br />
a suo<br />
agio nei<br />
diversi<br />
ruoli<br />
da lei interpretati,<br />
e che non<br />
ha avuto timori di sorta, nel ridere di cuore<br />
anche quando il copione non lo prevedeva,<br />
rendendocela veramente “genuina”, spontanea<br />
ed accattivante. Una nota a parte<br />
meritano i quattro ballerini. Bravissimi e<br />
ben preparati.<br />
In particolare, a mio modesto parere, un<br />
plauso in più va ad Andrea De Santis: ballerino<br />
dal talento notevole, molto “sciolto”,<br />
quasi acrobatico, che, sicuramente, avrà<br />
un futuro di successi in questo settore.<br />
Anche se è una satira, c’è un fondo di<br />
morale in tutta la rappresentazione: oggi<br />
l’uomo e perfino i bambini, sono videodipendenti;<br />
la TV è divenuta un oggetto<br />
indispensabile, come il frigorifero, il gas, la<br />
luce ecc. E’ una sorta di “droga” dalla<br />
di Loredana Filoni<br />
quale, per troppi, è difficile staccarsi. Così<br />
questo che doveva essere un oggetto di<br />
svago puro, e null’altro, è divenuto uno<br />
strumento alle volte anche di disgregazione<br />
familiare e, come ci fa notare, all’inizio<br />
dello spettacolo lo stesso D’Angelo, molte<br />
persone si siedono a tavola con la televisione<br />
accesa che impedisce loro ogni sorta<br />
di comunicazione. Al di là di queste disquisizioni,<br />
lo spettacolo si segue con piacere,<br />
non ci sono “lentezze”,<br />
il tutto è molto<br />
vivace e vario e lo<br />
spettatore non ha<br />
mai momenti di noia.<br />
Com’è mia consuetudine<br />
poi, da quando<br />
ho cominciato a scrivere<br />
di spettacolo, al<br />
termine, vado a trovare<br />
gli attori nei<br />
camerini e, come<br />
potete notare dalle<br />
foto, ho “immortalato”<br />
il momento insieme<br />
ai due protagonisti.<br />
Nonostante fossero<br />
stanchi e provati<br />
(2 ore e 40 su un<br />
palco sono, indubbiamente,<br />
una prova<br />
fisica e psichica notevole)<br />
mi hanno assecondata.<br />
Ho ammirato e rispettato la grande<br />
semplicità di Gianfranco D’Angelo che<br />
mi ha subito ascoltata ed esaudita ed era<br />
molto interessato al mio lavoro. Come già<br />
detto precedentemente, una rivelazione<br />
positiva per me è stata Nadia Rinaldi che,<br />
in pubblico, appare, alle volte, forse un po’<br />
aggressiva e troppo sicura di sé, ma che a<br />
me, osservandola in camerino, è parsa una<br />
donna timida, sensibile e quasi “da coccolare”.<br />
Mi ha fatto molta tenerezza, tanto<br />
che (Nadia mi scuserà) nel vederla, istintivamente<br />
le ho dato del tu, perché l’ho sentita<br />
vicina, umana e sincera. Tanti auguroni<br />
di futuri successi sempre crescenti a<br />
tutti.<br />
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