diretto da Giovanni De Cicco - NapoliMetropoli.it
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l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o <strong>diretto</strong> <strong>da</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong>
2<br />
AFRAGOLA - La speculazione edilizia<br />
riconducibile alla famiglia del sin<strong>da</strong>co-senatore<br />
Vincenzo Nespoli, passata alla storia come<br />
il “sacco di San Marco”, torna a fra parlare<br />
di sé. Un cap<strong>it</strong>olo squallido, probabilmente il<br />
peggiore, di tutta la storia pol<strong>it</strong>ica locale che<br />
si arricchisce di ulteriori amare scoperte. I<br />
processi vanno avanti mentre al Municipio si<br />
continua a favorire l’imprend<strong>it</strong>ore Nespoli<br />
ed a penalizzare l’Ente locale senza che i<br />
dirigenti inadempienti mostrino la minima<br />
paura nei confronti di un intervento della<br />
magistratura a tutela degli interessi collettivi.<br />
Il classico esempio di cattiva e spregiudicata<br />
amministrazione pubblica al servizio di<br />
interessi economici privati e di parte.<br />
Il “magheggio” sugli oneri concessori non<br />
versati e la polizza non incassata<br />
Il primo tassello nuovo che si aggiunge<br />
al mosaico “Sean” riguar<strong>da</strong> gli oneri<br />
concessori che l’azien<strong>da</strong> avrebbe dovuto<br />
versare al Comune. Quelli relativi al rilascio<br />
della concessione e alla sua variante.<br />
Dopo i primi r<strong>it</strong>ardi nei pagamenti i primi<br />
oneri furono recuperati anni fa grazie ad<br />
un intervento di Salvatore Napol<strong>it</strong>ano, ex<br />
capo dell’Utc. Poi, appena Vincenzo Nespoli è<br />
stato eletto sin<strong>da</strong>co, il Municipio ha rilasciato<br />
all’impresa di famiglia del primo c<strong>it</strong>tadino una<br />
variante al progetto iniziale. Che prevedeva il<br />
pagamento di ulteriori oneri concessori pari a<br />
74.282,58 euro. La “Sean” ottenne <strong>da</strong>gli uffici<br />
comunali il rateizzo della somma (determina n.<br />
639 del 11.05.2010) e fu trasmessa <strong>da</strong>ll’impresa,<br />
a garanzia dell’impegno, una polizza<br />
fideiussoria assicurativa della compagnia<br />
INAF S.p.A n. 020014300207 con scadenza<br />
06 dicembre 2011. Vincenzo Nespoli si mette<br />
all’opera: <strong>da</strong> imprend<strong>it</strong>ore versa la prima rata<br />
di 19.317,85 euro e poi non paga più. Non<br />
riconosce al Municipio un solo euro in più,<br />
e nessuno, tra dirigenti e burocrati dell’Ente<br />
locale, si preoccupa di tutelare gli interessi<br />
della collettiv<strong>it</strong>à contro gli affari di famiglia del<br />
sin<strong>da</strong>co-senatore e recuperare le somme dovute.<br />
Tutto qui? Nemmeno per idea. Il “magheggio”<br />
continua. I dirigenti del Comune non solo non<br />
si preoccupano che la “Sean” non abbia onorato<br />
gli impegni; non solo non si preoccupano di non<br />
far recuperare i soldi alle casse del Municipio;<br />
non solo non obbligano la società di Nespoli a<br />
versare quanto stabil<strong>it</strong>o; ma fanno dell’altro. La<br />
società fallisce e l’amministrazione comunale,<br />
ad oggi, non risulta iscr<strong>it</strong>ta nemmeno al passivo<br />
fallimentare, nonostante il curatore fallimentare<br />
dott. Luciano Bifolco avesse fissato la <strong>da</strong>ta<br />
ANCORA L’AFFAIRE SEAN<br />
per l’udienza di verifica dello stato passivo al<br />
12.01.2012.<br />
Non è un problema. Chi mastica un pochino di<br />
dir<strong>it</strong>to oppure ha avuto a che fare con s<strong>it</strong>uazioni<br />
del genere avrà la risposta pronta: il Comune non<br />
si è iscr<strong>it</strong>to al passivo fallimentare dell’azien<strong>da</strong><br />
perché ha incassato la polizza fideiussoria.<br />
Semplice, semplice. In teoria dovrebbe essere<br />
così. Ma Afragola fa sempre storia a sé. Scatta<br />
un’altra verifica e indovinate cosa emerge? Che<br />
i dirigenti non hanno provveduto nemmeno<br />
ad incassare la polizza. Com’è possibile?<br />
Non è possibile ma, come detto, ad Afragola<br />
succede succede pure questo. Insomma, hanno<br />
consent<strong>it</strong>o all’imprend<strong>it</strong>ore Nespoli di non<br />
pagare gli oneri concessori facendosi belli<br />
al Comune agli occhi del sin<strong>da</strong>co-senatore<br />
Nespoli e dopo il fallimento, <strong>da</strong>tato luglio 2011,<br />
i dirigenti dell’Ente hanno fatto peggio: non si<br />
sono iscr<strong>it</strong>ti al passivo fallimentare, come detto,<br />
né hanno provveduto ad incassare la polizza.<br />
Come se quel brav’uomo del sin<strong>da</strong>co-senatore<br />
non dovesse versare più nulla alla comun<strong>it</strong>à.<br />
Com’è possibile che su questo versante nessuno<br />
intervenga? E perché nemmeno nell’ambiente<br />
pol<strong>it</strong>ico c’è la volontà di far emergere questi<br />
aspetti gravi ed inquietanti? Eppure il 02.09.2011<br />
a fallimento avvenuto il dirigente finanziario<br />
con la determina 1114 del 02.09.2011 nel fare<br />
la ricognizione dei residui attivi e passivi <strong>da</strong><br />
inserire nel conto di bilancio prevedeva di<br />
incassare la somma di 54.964,73 quale residuo<br />
della variante Sean.<br />
Forse succedeva tutto questo perché alcuni<br />
dirigenti interessati alla vicen<strong>da</strong> e al recupero<br />
delle somme erano distratti <strong>da</strong>l concorso a<br />
tempo indeterminato come dirigenti presso lo<br />
stesso comune?<br />
22 settembre2012<br />
“Sacco di San Marco”: nuovi retroscena<br />
sul business che ha “affossato” Nespoli<br />
Emergono ulteriori nov<strong>it</strong>à sulla speculazione edilizia della famiglia del sin<strong>da</strong>co fin<strong>it</strong>a sotto la clava della giustizia.<br />
La società è fall<strong>it</strong>a ma doveva versare ancora gli oneri concessori al Comune a causa di una variante al progetto<br />
rilasciata <strong>da</strong>ll’Utc. <strong>De</strong>naro che i dirigenti non hanno recuperato prima del fallimento; dopo il crack non si sono<br />
iscr<strong>it</strong>ti al passivo dell’azien<strong>da</strong> e hanno dimenticato, stranamente, pure di incassare la polizza fideiussoria<br />
di Felice Libertà<br />
Afragola<br />
Il doppio filo che lega la “Sean” al Municipio<br />
Gli aspetti che legano la squalli<strong>da</strong> vicen<strong>da</strong> della<br />
speculazione realizzata nel cuore di Afragola,<br />
nel quartiere “San Marco” per la precisione,<br />
al Municipio non riguar<strong>da</strong>no esclusivamente<br />
la sfera relativa al confl<strong>it</strong>to di interesse che<br />
coinvolge il sin<strong>da</strong>co Nespoli e l’imprend<strong>it</strong>ore<br />
Nespoli. C’è un’altra specifica questione che<br />
cost<strong>it</strong>uisce l’ennesima certezza su come<br />
il settore pubblico e quello privato siano<br />
coinvolti in un intreccio affaristico che<br />
cost<strong>it</strong>uisce un “grumo di potere deviato”<br />
che solo l’intervento della magistratura<br />
può far assorbire. Guar<strong>da</strong> caso i consulenti<br />
della “Sean immobiliare” hanno ottenuto<br />
<strong>da</strong>ll’amministrazione Nespoli incarichi<br />
e consulenze per centinaia di migliaia<br />
di euro. Strano scherzo del destino. Il<br />
sin<strong>da</strong>co li ha selezionati per risolvere i<br />
problemi dell’azien<strong>da</strong> di famiglia ed ha<br />
cap<strong>it</strong>o e verificato che sono talmente bravi<br />
tanto <strong>da</strong> impegnarli anche al Municipio<br />
garantendo parcelle profumatamente pagate<br />
ovviamente coi soldi della collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Nonostante, in alcuni casi, i lavori affi<strong>da</strong>ti<br />
<strong>da</strong>ll’ente non siano stati portati nemmeno<br />
a termine. Alcuni nomi. Esperti di parte<br />
contabile: Rag. Luciano Antonio Nobili e<br />
il dott. Luciano Imparato. Quest’ultimo,<br />
sempre il destino a giocare brutti scherzi, non<br />
solo è un professionista che ha lavorato per la<br />
“Sean” ma ha ricevuto <strong>da</strong>ll’amministrazione<br />
Nespoli una consulenza pari a circa 100.000,00<br />
euro per un lavoro di due anni non arrivato<br />
nemmeno a compimento (incarico di consulente<br />
specialistico per il servizio patrimonio). Ancora<br />
un altro strano scherzo del destino. L’arch<strong>it</strong>etto<br />
Francesco Sepe di Nola. Consulente della<br />
società “Sean immobiliare” per la parte tecnicoingegneristica,<br />
il nome del professionista è<br />
legato ad Afragola anche per alcune gigantesche<br />
operazioni immobiliari maturate, guar<strong>da</strong> caso,<br />
sempre sotto l’amministrazione Nespoli in<br />
tempi più che rapidi. Non vi basta? Passiamo nel<br />
settore dei legali. Il destino è <strong>da</strong>vvero crudele.<br />
Luigi Imperlino e Sossio Costanzo. Due<br />
professionisti impegnati nella vicen<strong>da</strong> “Sean”.<br />
Il primo ha ricevuto <strong>da</strong>l Municipio incarichi<br />
per somme che si aggirano complessivamente<br />
attorno ai 200.000,00 euro circa mentre il<br />
secondo ha gua<strong>da</strong>gnato col Comune, durante<br />
l’amministrazione Nespoli, circa (appena)<br />
20mila euro. A pensar male si fa peccato. Ma<br />
spesso si indovina. Ovviamente, nessuno sta<br />
facendo strani pensieri. Come scr<strong>it</strong>to, si tratta<br />
esclusivamente di uno strano scherzo del
22 settembre 2012<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
La spina nel fianco del sin<strong>da</strong>co<br />
destino. Uno scherzo <strong>da</strong>vvero strano. Ma molto,<br />
molto strano.<br />
Risvolti dell’<strong>it</strong>er giudiziario: il fallimento è già<br />
in Cassazione<br />
Il fallimento della “Sean” dichiarato <strong>da</strong>l tribunale<br />
è stato confermato sia in primo grado di giudizio<br />
che nel secondo. Adesso la famiglia Nespoli<br />
ha presentato ricorso in Cassazione avverso la<br />
sentenza n. 112 del 12-06-2012 emessa <strong>da</strong>lla<br />
Corte di Appello di Napoli. Ad assistere la<br />
famiglia Nespoli gli avvocati Luigi Imperlino e<br />
Luca Parrella. Un documento molto articolato,<br />
copioso, che riporta tuttavia – per certi aspetti –<br />
le stesse tesi difensive, sistematicamente respinte<br />
<strong>da</strong>i giudici di prime cure. Fon<strong>da</strong>mentalmente i<br />
motivi del ricorso per Cassazione sono due: il<br />
primo con riferimento alla c.d. leg<strong>it</strong>timazione del<br />
P.M. e il secondo con riferimento all’affermata<br />
sussistenza dello stato di insolvenza.<br />
E <strong>da</strong>gli processuali emerge addir<strong>it</strong>tura un’altra<br />
chicca: il singolare intervento operato <strong>da</strong>l<br />
sin<strong>da</strong>co-senatore Vincenzo Nespoli che con<br />
una propria lettera chiedeva al suo consulente<br />
dott. Luciano Nobili di riferire ai magistrati di<br />
“essere disponibile a versare risorse economiche<br />
a favore della sean al fine di poter superare la<br />
fase di impasse che vive la società, lim<strong>it</strong>andosi<br />
a quanto necessario per la stessa per eseguire<br />
le vend<strong>it</strong>e” i magistrati hanno respinto pure<br />
la richiesta del sin<strong>da</strong>co-senatore di rilevare<br />
Al Consiglio loro siedono sulla poltrona<br />
3<br />
il fallimento della società in prima persona.<br />
Intanto i giudici della Corte di Appello hanno<br />
anche rigettato i reclami attraverso i quali sono<br />
intervenuti nel procedimento otto promissari<br />
acquirenti che chiedevano di vedersi riconosciuto<br />
il compromesso. Al momento l’unica possibil<strong>it</strong>à<br />
offerta ai promissari acquirenti, in possesso di un<br />
compromesso non registrato, è quello di iscriversi<br />
al passivo fallimentare della società. Un’arma a<br />
doppio taglio perché in molti, almeno quelli che<br />
realmente volevano acquistare casa, rischiano<br />
– se tutto va male – di non riuscire nemmeno a<br />
recuperare la “caparra”. Truffati e beffati.<br />
Un brutto affare. O meglio, un “affaire”<br />
maleodorante…<br />
mentre lasciano i c<strong>it</strong>tadini col sedere per terra…<br />
AFRAGOLA – “Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra tutti giù<br />
per terra”. Chi nella v<strong>it</strong>a non ha cantato una delle filastrocche più famose<br />
d’Italia che tanto piacciono ai bambini?<br />
La cosa strana è che la si deve cantare anche quando si va ad assistere un<br />
consiglio comunale.<br />
In aula quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del popolo: tutti in<br />
giacca e cravatta. Ipad tra le mani mentre per le donne borse griffate,<br />
rossetto e oggetti di lusso. Per car<strong>it</strong>à, bisogna rappresentare gli elettori<br />
quindi è giusto essere lindi e pinti.<br />
Tirati a lucido. Ma il sistema è talmente innamorato di sé che non riesce<br />
a fare altro che specchiarsi. Si sentono belli e potenti. Sfilano <strong>da</strong>vanti al<br />
pubblico presente prima di sedersi su una como<strong>da</strong> poltroncina. C’è, però,<br />
un problema. I c<strong>it</strong>tadini che assistono alle riunioni del Consiglio devono<br />
solo guar<strong>da</strong>re e mostrarsi desiderosi.<br />
Quasi con la bava alla bocca.<br />
Non della cravatta, della borsa griffata, della giacca, dell’automobile.<br />
Queste sono cose <strong>da</strong> ricchi. Chi si reca in Consiglio per sapere cosa succede<br />
in c<strong>it</strong>tà, fa la bava alla bocca perché desidera la poltrona. Quella<br />
poltrona. Nessun frainteso. Non mi riferisco al potere, alla carica.<br />
Cose troppo lontane per la gente comune. Parlo proprio della poltrona,<br />
della sedia. Infatti, quelle riservate al pubblico sono sfon<strong>da</strong>te (la foto è<br />
eloquente, ndr). Chi si vuole sedere lo può fare, ma col sedere per terra.
4 MANOVRE ELETTORALI: AFFASCINA L’AGGREGAZIONE DEI MODERATI<br />
AFRAGOLA - Pronti, partenza, via. Iniziano,<br />
come <strong>da</strong> prassi, le manovre in vista della<br />
prossima campagna elettorale Comunale. In<br />
primavera l’appuntamento sarà doppio. Tutti<br />
alle urne per scegliere il nuovo sin<strong>da</strong>co di<br />
Afragola, per rinnovare il civico consesso e per<br />
esprimere la preferenza su chi deve governare<br />
l’Italia. Comunali e Pol<strong>it</strong>iche. La posta in gioco<br />
in una c<strong>it</strong>tà come Afragola è <strong>da</strong>vvero alta.<br />
Iniziamo <strong>da</strong>lle candi<strong>da</strong>ture che contano. Quelle<br />
al Parlamento. Nel centrodestra gli aspiranti<br />
sono due: il sin<strong>da</strong>co del Pdl Vincenzo Nespoli<br />
e Giuseppina Castiello. Il primo c<strong>it</strong>tadino è in<br />
estrema difficoltà perché nel part<strong>it</strong>o a livello<br />
regionale si trova isolato. Non gode della stima<br />
di Nicola Cosentino e di Luigi Cesaro. Ha<br />
rotto i ponti coi i vertici del part<strong>it</strong>o di Silvio<br />
Berlusconi <strong>da</strong> tempo. Ecco perché ha prefer<strong>it</strong>o<br />
ripiegare su Stefano Caldoro. Vuole farsi<br />
garantire <strong>da</strong>l presidente della Regione. Una<br />
missione quasi impossibile visto che il leader<br />
del Nuovo Psi, insieme ai componenti del<br />
suo gruppo, consiglieri regionali e assessori,<br />
pretende un serio rinnovamento e candi<strong>da</strong>ture<br />
affi<strong>da</strong>te ad under 50, facce pul<strong>it</strong>e e senza<br />
problemi giudiziari. Un identik<strong>it</strong> che su Nespoli<br />
non può proprio calzare. Non dimentichiamo<br />
il man<strong>da</strong>to d’arresto che pende ancora sulla<br />
testa del senatore e sin<strong>da</strong>co di Afragola a<br />
causa di una speculazione edilizia nel centro<br />
c<strong>it</strong>tà che secondo la Procura è stata realizzata<br />
coi proventi illec<strong>it</strong>i derivanti <strong>da</strong>l fallimento di<br />
un ist<strong>it</strong>uto di vigilanza privata, “La Gazzella”.<br />
Tralasciando gli altri guai giudiziari che<br />
vedono coinvolto Vincenzo Nespoli sempre su<br />
questioni legate agli intrecci tra la pol<strong>it</strong>ica, le<br />
ist<strong>it</strong>uzioni e il malaffare. La part<strong>it</strong>a è tutta <strong>da</strong><br />
giocare ma la stra<strong>da</strong> per il sin<strong>da</strong>co-senatore<br />
appare in sal<strong>it</strong>a. E’ in sal<strong>it</strong>a. Una part<strong>it</strong>a <strong>da</strong><br />
non sottovalutare perché <strong>da</strong>ll’es<strong>it</strong>o di essa<br />
dipende anche l’evoluzione del quadro pol<strong>it</strong>ico<br />
a livello locale nel centrodestra. Infatti,<br />
Vincenzo Nespoli, se dovesse restare fuori <strong>da</strong>l<br />
Parlamento, non avrebbe scelta: si ricandiderà<br />
a sin<strong>da</strong>co di Afragola con la lista del Pdl. E<br />
questo accrescerebbe il numero dei “disertori”<br />
perché pure nel centrodestra hanno cap<strong>it</strong>o che<br />
dopo il fallimento amministrativo e gli scan<strong>da</strong>li<br />
che hanno coinvolto l’amministrazione uscente,<br />
giudiziari e non, l’elettorato aspetta proprio il<br />
primo c<strong>it</strong>tadino per una punizione esemplare <strong>da</strong><br />
materializzare nell’urna. Ma, per il momento, la<br />
s<strong>it</strong>uazione è diversa. Il sin<strong>da</strong>co uscente ha detto<br />
chiaramente ai suoi che non vuole ricandi<strong>da</strong>rsi<br />
a primo c<strong>it</strong>tadino. Ed ha lanciato, durante le<br />
riunioni del Pdl, il nome di Antonio Pannone,<br />
vicesin<strong>da</strong>co dell’ultimo quinquennio. Nespoli<br />
ha scelto il candi<strong>da</strong>to del centrodestra, ha scelto<br />
il candi<strong>da</strong>to della continu<strong>it</strong>à, il candi<strong>da</strong>to del<br />
sistema. Si badi bene. Pannone è il nome che<br />
Nespoli vuole imporre. Un nome che ha creato<br />
mugugni e malumori negli stessi esponenti del<br />
part<strong>it</strong>o di Berlusconi. Primo fra tutti Biagio<br />
Castaldo, presidente del Consiglio. Non è<br />
un mistero. Castaldo vuole fare il candi<strong>da</strong>to a<br />
sin<strong>da</strong>co e se non troverà convenienza a restare<br />
alla corte di Nespoli è pronto a scendere in<br />
campo alla gui<strong>da</strong> di una mini-coalizione<br />
composta <strong>da</strong> due liste civiche che potrebbero<br />
fare riferimento al presidente della Provincia<br />
Luigi Cesaro. E sul malumore di Castaldo,<br />
risultato sempre tra i più votati in paese e quindi<br />
parliamo di uno degli uomini più rappresentativi<br />
del Pdl, ha influ<strong>it</strong>o anche un altro evento.<br />
Nespoli ha convocato circa dieci giorni fa una<br />
riunione ristretta. Alla quale hanno partecipato<br />
l’artiglieria pesante del part<strong>it</strong>o di Berlusconi.<br />
Tra questi gli assessori Tommaso Bassolino (<strong>da</strong><br />
mesi in rotta di collisione col sin<strong>da</strong>co Nespoli,<br />
non è escluso che si dimetta <strong>da</strong>lla giunta),<br />
Aniello Baia e Domenico Pol<strong>it</strong>o. All’ordine<br />
22 settembre 2012<br />
L’Adc smentisce Nespoli: “Mai alleati con<br />
soggetti di notevole spessore criminale”<br />
Il sin<strong>da</strong>co-senatore durante la riunione ristretta coi vertici del centrodestra traccia la linea <strong>da</strong> seguire:<br />
patto con Alleanza di centro e con gli “epurati” <strong>da</strong>ll’Api. E sceglie Pannone come candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co<br />
della continu<strong>it</strong>à. Enrico Espos<strong>it</strong>o (Adc) a muso duro: “Nespoli vende quello che non ha<br />
e considera chi ha attorno un manipolo di stupidi”<br />
Santo Salzano,<br />
l’ex sin<strong>da</strong>co sciolto per camorra dovrebbe<br />
tornare in campo a sostegno di Nespoli<br />
di Felice Libertà<br />
Afragola<br />
Enrico Espos<strong>it</strong>o,<br />
usa la clava contro gli ex amici<br />
del giorno le strategie <strong>da</strong> attuare in vista della<br />
prossima campagna elettorale. Castaldo non<br />
è stato nemmeno inv<strong>it</strong>ato. Un chiaro segnale<br />
lanciato <strong>da</strong>l primo c<strong>it</strong>tadino che non vede di<br />
buon occhio l’aspirazione del presidente del<br />
consiglio comunale. Non lo vuole a capo del<br />
centrodestra. “Sono venuto a conoscenza di<br />
questa riunione ristretta – spiega Castaldo –<br />
ma non è un problema. Nespoli ha detto che<br />
convocherà una riunione di maggioranza per<br />
informare tutti sulle linee e gli obiettivi <strong>da</strong><br />
raggiungere in vista della prossima campagna<br />
elettorale. Sarò alla finestra ad aspettare e<br />
ascoltare. Fino ad oggi il nome di Pannone non<br />
è stato avanzato ufficialmente. Quindi, ripeto, è<br />
giusto ascoltare e aspettare. Poi sarà il part<strong>it</strong>o a<br />
decidere e solo dopo la decisione valuteremo sul<br />
piano pol<strong>it</strong>ico le azioni <strong>da</strong> mettere in campo”.<br />
Pure perché la riunione ristretta non è an<strong>da</strong>ta<br />
di traverso solo a Castaldo. Gli stessi assessori<br />
presenti, in primis Tommaso Bassolino, sono<br />
rimasti sconcertati <strong>da</strong>i concetti espressi <strong>da</strong>l<br />
sin<strong>da</strong>co-senatore. Primo punto: Nespoli per<br />
5 anni ha mortificato tutti ed è an<strong>da</strong>to avanti<br />
<strong>da</strong> solo. Adesso, solo pochi mesi prima delle<br />
elezioni, cerca condivisione e partecipazione.<br />
Ovviamente, che non ha avuto. Sarà lui, il<br />
sin<strong>da</strong>co uscente a dover fare le scelte e ad
22 settembre 2012<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
assumersi le responsabil<strong>it</strong>à di un eventuale<br />
crollo del centrodestra in c<strong>it</strong>tà. Secondo punto:<br />
in quella sede Nespoli ha avanzato un’ipotesi di<br />
accordo, ud<strong>it</strong>e ud<strong>it</strong>e, con la lista di Alleanza di<br />
centro di Enrico Espos<strong>it</strong>o, Giuseppina Tignola<br />
e Tommaso Redine, e con una fantomatica lista<br />
civica cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a <strong>da</strong>gli “epurati” dell’Api, Aniello<br />
Silvestro e l’ex sin<strong>da</strong>co sciolto per camorra<br />
Santo Salzano, la cui moglie, Agnese Iovino<br />
è stata nominata <strong>diretto</strong>re san<strong>it</strong>ario dell’Asl Na<br />
2. Oltre alla lista di “Noi Sud” del sempre verde<br />
Salvatore Stabile. Possibile? Enrico Espos<strong>it</strong>o<br />
che ha attaccato Nespoli bollandolo come un<br />
“criminale”, con dichiarazioni al vetriolo fin<strong>it</strong>e<br />
anche nelle carte delle forze dell’ordine, possa<br />
stringere un patto elettorale e presentarsi in c<strong>it</strong>tà,<br />
durante il periodo della propagan<strong>da</strong> a braccetto<br />
col sin<strong>da</strong>co uscente? Impossibile conoscendo la<br />
coerenza di Espos<strong>it</strong>o. E lo stesso vale per Santo<br />
Salzano. Possibile che un ex sin<strong>da</strong>co sciolto<br />
per camorra, caduto sotto le accuse di Enzo<br />
Nespoli, possa pensare per un solo momento<br />
di sostenere il leader del Pdl? Leggendo la<br />
dichiarazione di Enrico Espos<strong>it</strong>o non ci<br />
possono essere equivoci. “Se stiamo a parlare<br />
ancora di questa ipotesi, alleanza Pdl-Adc, vuol<br />
dire che nessuno ha cap<strong>it</strong>o nulla – spiega Enrico<br />
Espos<strong>it</strong>o, leader Adc – non saremo mai alleati<br />
di un soggetto di notevole spessore criminale,<br />
non saremo mai alleati di un soggetto che si<br />
vende i posti di lavoro e va avanti con “truffe”<br />
di ogni tipo. Il fatto che Nespoli dica ai suoi<br />
che c’è la possibil<strong>it</strong>à di allearsi con Adc è la<br />
chiara dimostrazione che prende costantemente<br />
in giro chi gli sta attorno, li considera stupidi,<br />
burattini, carne <strong>da</strong> macello. Nespoli se ha<br />
ancora un minimo di dign<strong>it</strong>à farebbe bene a<br />
cost<strong>it</strong>uirsi perché ha fall<strong>it</strong>o su tutti i fronti e<br />
la ricostruzione di Afragola sarà un comp<strong>it</strong>o<br />
difficile. L’Adc lavora, invece, ad un cartello<br />
di centro composto <strong>da</strong> tutte le forze moderate,<br />
con un programma certo sulle cose <strong>da</strong> fare e<br />
Il sistema pronto a puntare su<br />
Antonio Pannone come candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co<br />
della continu<strong>it</strong>à<br />
sui tempi certi di attuazione. Il candi<strong>da</strong>to a<br />
sin<strong>da</strong>co? Non abbiamo un nome ma lavoreremo<br />
affinché insieme agli alleati si individui una<br />
persona di grande spessore, credibile, perbene,<br />
capace, competente, che conosce il terr<strong>it</strong>orio<br />
e go<strong>da</strong> della stima della comun<strong>it</strong>à. Bisogna<br />
rifon<strong>da</strong>re Afragola nei valori, bisogna rest<strong>it</strong>uire<br />
dopo la fallimentare esperienza Nespoli<br />
credibil<strong>it</strong>à alle ist<strong>it</strong>uzioni. Per questo auspico<br />
che ci sia un rinnovamento complessivo della<br />
classe dirigente perché hanno fall<strong>it</strong>o tutti in<br />
questo civico consesso, al di là di singole<br />
individual<strong>it</strong>à. Hanno fall<strong>it</strong>o maggioranza e<br />
opposizione. Serve rinnovamento, una svolta<br />
seria, concreta e radicale”.<br />
Intanto per il consiglio comunale di lunedì<br />
sono previsti dei capi importanti e il sin<strong>da</strong>co<br />
non ha avvert<strong>it</strong>o la necess<strong>it</strong>à di alcuna<br />
riunione di maggioranza per intendersi circa<br />
i comportamenti <strong>da</strong> tenere in aula, eppure su<br />
di un capo in particolare c’è il rischio che la<br />
maggioranza va<strong>da</strong> in frantumi. Alla faccia della<br />
partecipazione e del confronto auspicato <strong>da</strong><br />
Nespoli. Insomma il lupo perde il pelo ma non<br />
il vizio.<br />
Intanto sembra prendere forma il cartello dei<br />
moderati che guar<strong>da</strong> a sinistra. Sarebbe un<br />
bellissimo esperimento, un laboratorio di idee,<br />
di pol<strong>it</strong>ica e di amministrazione. Nel bene di<br />
Afragola c’è l’ipotesi della grande coalizione.<br />
Tutti un<strong>it</strong>i contro il sistema e il malaffare. Centro<br />
e centrosinistra. Il centrosinistra, appunto. Cosa<br />
sta succedendo <strong>da</strong> quelle parti? La prima notizia<br />
è piacevole. Il Pd sta decidendo di organizzare<br />
entro la metà di ottobre le primarie di coalizione<br />
per la scelta del candi<strong>da</strong>to a sin<strong>da</strong>co. Pd, Idv<br />
e la sinistra dovrebbero essere un corpo solo.<br />
E a questi part<strong>it</strong>i si dovrebbe aggiungere la<br />
civica “Afragola libera”. Un movimento civico<br />
che ha fatto la sua prima esperienza a Card<strong>it</strong>o,<br />
gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong>ll’ingegnere Luigi Credendino,<br />
ottenendo un brillante risultato: 2 consiglieri<br />
comunali ed è stata determinante per la v<strong>it</strong>toria<br />
del centrosinistra sul centrodestra sponsorizzato<br />
proprio <strong>da</strong> Enzo Nespoli. Esperienza che<br />
si tenterà di ripetere ad Afragola perché il<br />
progetto ha attirato le attenzioni di tanti medici,<br />
professionisti, imprend<strong>it</strong>ori e giovani, come<br />
Carlo Sepe, che intendono impegnarsi per il<br />
proprio paese. “Afragola libera” si presenterà<br />
alla c<strong>it</strong>tà durante una convention in fase di<br />
preparazione.<br />
I nomi dei candi<strong>da</strong>ti a sin<strong>da</strong>co del centrosinistra<br />
sono sempre gli stessi ma c’è la sensazione<br />
che il prescelto non è inser<strong>it</strong>o nell’attuale rosa:<br />
Mimmo Tuccillo (il quale aspira ad un seggio<br />
alla Camera nella lista del Pd, ndd), Michele<br />
<strong>De</strong> Luca, Enzo Concas, <strong>Giovanni</strong> Boccellino,<br />
Gaetano Graziano i nomi più rappresentativi<br />
di questa rosa, che dovrebbe, però, fare i conti,<br />
se decidesse di candi<strong>da</strong>rsi, con il segretario<br />
locale: Gennaro Espero, tra i pochi del PD<br />
a tutti i livelli capace di articolare una seria e<br />
determinata opposizione al sistema Nespoli.<br />
Non è escluso che la scelta possa infine cadere<br />
anche su un qualche professionista serio,<br />
conosciuto sul terr<strong>it</strong>orio, ma espressione anche<br />
della società civile e del mondo delle professioni.<br />
Una soluzione che potrebbe crescere all’interno<br />
Biagio Castaldo,<br />
con i mal di pancia<br />
5<br />
dei “democrat” nelle prossime settimane e che<br />
porterebbe sicuramente il centrosinistra ad<br />
arricchirsi anche della presenza dell’Udc e di<br />
Futuro e libertà di Biagio Montefusco. Discorso<br />
diverso per il movimento “Rinasc<strong>it</strong>a” di<br />
Pasquale Grillo e Antonio Maria Cuccurese<br />
e per il Movimento per Afragola di Gennaro<br />
Giustino, uno dei consiglieri di opposizione<br />
che con grande coraggio e competenza ha<br />
tentato in questi 5 lunghi anni di arginare la<br />
deriva e di impedire al sistema di saccheggiare<br />
e devastare la c<strong>it</strong>tà. Rinasc<strong>it</strong>a e l’Mpa partono<br />
<strong>da</strong> una certezza. Mai alleati col sistema Nespoli.<br />
Il resto è tutto <strong>da</strong> costruire. Il sogno: un cartello<br />
dei moderati aperto anche al PD formato <strong>da</strong><br />
quelle forze pol<strong>it</strong>iche e consiglieri uscenti che si<br />
sono distinti in questi anni bui, con il sostegno<br />
di quella parte di società civile che sta trovando<br />
il coraggio di con<strong>da</strong>nnare questa esperienza<br />
pol<strong>it</strong>ica che ormai volge al termine. Il tutto per<br />
tentare di costruire una seria e rappresentativa<br />
alternativa di governo al malaffare e al sistema<br />
che si è impadron<strong>it</strong>o di Afragola negli ultimi<br />
anni.<br />
Perde, invece, consistenza l’ipotesi Claudio<br />
Grillo del “Cafè letterario”. L’autocandi<strong>da</strong>tura<br />
a sin<strong>da</strong>co del noto imprend<strong>it</strong>ore specializzato<br />
nella vend<strong>it</strong>a di abbigliamento, Grillo appunto,<br />
non è decollata e <strong>da</strong> indiscrezioni trapelate<br />
risulta che il “Cafè letterario” stia interloquendo<br />
con i vertici dei part<strong>it</strong>i moderati.<br />
Una sfi<strong>da</strong> ambiziosa tutta ancora <strong>da</strong> giocare.<br />
Nell’interesse di Afragola. Si parte <strong>da</strong> un punto.<br />
In c<strong>it</strong>tà per cinque anni si è vissuta un’emergenza<br />
tutt’ora in corso. Un’emergenza democratica.<br />
Quindi, c’è la necess<strong>it</strong>à di ricominciare <strong>da</strong> due<br />
prior<strong>it</strong>à: cancellare il “mostro” e ripristinare i<br />
principi di legal<strong>it</strong>à, trasparenza e mer<strong>it</strong>ocrazia.<br />
Si riparta <strong>da</strong>ll’obiettivo di ripristinare il primato<br />
dell’interesse collettivo su quello personale<br />
e di parte. Di fronte ad un’emergenza come<br />
quella attuale, le ambizioni personali, seppur<br />
leg<strong>it</strong>time, devono essere messe <strong>da</strong> parte. Per<br />
forza. Per Afragola.
CITTA’ DI AFRAGOLA<br />
Provincia di Napoli<br />
VIA FIRENZE - 80021 - AFRAGOLA -(NA) TEL. 081/8691442<br />
ATTIVITA’ SVOLTE<br />
IN ORARIO POMERIDIANO<br />
PRESSO IL C.T.P. VIA FIRENZE<br />
ATTIVITA’ SVOLTE IN<br />
ORARIOPOMERIDIANO<br />
PRESSO<br />
L’ I.C. “EUROPA UNITA” AFRAGOLA<br />
ANNO SCOLASTICO 2012/2013<br />
corso di <strong>it</strong>aliano per stranieri ;<br />
corso per il conseguimento della<br />
licenza media in un anno;<br />
corso di alfabetizzazione<br />
informatica ;<br />
corso di ampliamento culturale:<br />
nuovi corsi che possono essere<br />
attivati su indicazioni dell’utenza<br />
e/o <strong>da</strong> Enti o altri soggetti<br />
interessati alla formazione degli<br />
adulti.<br />
corso per il conseguimento della<br />
licenza media in un anno.<br />
per chi :<br />
IN ORARIO POMERIDIANO non ha fin<strong>it</strong>o la scuola<br />
vuole tornare a scuola<br />
vuole rimanere al passo coi tempi<br />
vuole arricchire le conoscenze<br />
vuole ampliare le competenze<br />
vuole imparare ad utilizzare nuovi strumenti di un mondo in<br />
cambiamento.<br />
Possono iscriversi ai corsi proposti tutti coloro che abbiano superato il<br />
sedicesimo anno di età. Le iscrizioni possono essere effettuate presso gli<br />
uffici di segreteria delle suddette scuole.
22 settembre 2012<br />
Afragola<br />
AFRAGOLA – Ancora un colpo di scena sulla<br />
gestione delle “strisce blu”, il parcheggio a<br />
pagamento affi<strong>da</strong>to alla “Smart project” che si<br />
è vista poi revocare il contratto in segu<strong>it</strong>o ad una<br />
interd<strong>it</strong>tiva antimafia emessa <strong>da</strong>lla Prefettura di<br />
Napoli. La notizia che ha alimentato “l’estate di<br />
fuoco” vissuta <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co-senatore è arrivata<br />
<strong>da</strong>l Consiglio di Stato. Evento che potrebbe<br />
rimettere tutto in gioco. L’impresa ha vinto il<br />
ricorso al CdS contro il Comune di Aversa che<br />
aveva rescisso il contratto dopo l’informativa<br />
atipica, antecedente all’interd<strong>it</strong>tiva. Ebbene,<br />
l’ultimo grado della giustizia amministrativa<br />
ha sovvert<strong>it</strong>o la decisione del Tar smentendo<br />
l’impianto “accusatorio” della Prefettura<br />
ricostru<strong>it</strong>o sulla base di rapporti dei carabinieri.<br />
Insomma, secondo i magistrati, sia la Prefettura<br />
che il Tar hanno equivocato le carte delle forze<br />
dell’ordine sui presunti legami tra i vertici,<br />
i dipendenti dell’azien<strong>da</strong> e la criminal<strong>it</strong>à<br />
organizzata. Quindi, tutto quello che ha<br />
determinato l’informativa “atipica” è stato<br />
sment<strong>it</strong>o. Il Comune di Aversa ha perso la<br />
prima battaglia. Ma non ancora la guerra. La<br />
questione Afragola, invece, è diversa perché<br />
la rescissione del contratto è avvenuta non<br />
sull’informativa “atipica” ma sull’interd<strong>it</strong>tiva<br />
antimafia. E nel secondo caso la part<strong>it</strong>a è<br />
ancora tutta <strong>da</strong> giocare. Infatti, la sentenza<br />
del CdS, numero 01455/2012, riguar<strong>da</strong>,<br />
come detto, la “querelle” col Comune di<br />
Aversa e l’annullamento dell’informativa<br />
“atipica”. Ad Afragola, invece, interessa il<br />
contenzioso sull’interd<strong>it</strong>tiva la cui udienza<br />
<strong>da</strong>vanti al Tar è prevista il 21 novembre<br />
2012 iscr<strong>it</strong>ta al numero di registro 2172/2012.<br />
Bisognerà aspettare il Tar e poi il Consiglio di<br />
Stato per mettere il punto ad una brutta vicen<strong>da</strong>,<br />
qualunque sia l’es<strong>it</strong>o, che ha messo in luce<br />
un confl<strong>it</strong>to tra diverse ist<strong>it</strong>uzioni su un tema<br />
delicato come la lotta alle infiltrazioni criminali.<br />
Insomma, nei fatti la “Smart” esce parzialmente<br />
riabil<strong>it</strong>ata ma per il momento l’interd<strong>it</strong>tiva<br />
antimafia della Prefettura resta ancora in piedi<br />
e nessun Comune può rest<strong>it</strong>uire all’azien<strong>da</strong> gli<br />
appalti persi. A tutt’oggi per la Prefettura si<br />
tratta di un’impresa in odore di camorra e la<br />
battaglia nei tribunali è tutt’altro che conclusa.<br />
La sentenza del CdS, infatti, non poteva in alcun<br />
modo annullare l’interd<strong>it</strong>tiva in quanto il ricorso<br />
della “Smart” è stato presentato il 28 febbraio<br />
2012 contro l’informativa atipica, mentre<br />
STRISCE BLU: UN’ALTRA PUNTATA<br />
La “Smart” vince il ricorso contro<br />
l’informativa atipica ma resta l’interd<strong>it</strong>tiva<br />
La telenovela continua. L’azien<strong>da</strong> di Casoria riabil<strong>it</strong>ata parzialmente <strong>da</strong>l CdS sul provvedimento prefettizio<br />
“atipico” che gli è costato diversi appalti in tutt’Italia. “Gaffe” estiva del coman<strong>da</strong>nte Arvonio:<br />
“La Smart ha vinto, è tutto annullato. L’impresa è pul<strong>it</strong>a”. Ma non è così. La vera part<strong>it</strong>a, quella<br />
sull’interd<strong>it</strong>tiva, si gioca il 21 novembre <strong>da</strong>vanti al Tar<br />
di <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
l’interd<strong>it</strong>tiva è stata emessa <strong>da</strong>lla Prefettura<br />
il 6 aprile 2012. Risulta, quindi, evidente<br />
che a febbraio la “Smart project” non poteva<br />
impugnare un provvedimento emesso un mese<br />
dopo il ricorso. Ecco perché all’amministrazione<br />
di Afragola, per dormire “sonni tranquilli”,<br />
serve l’annullamento dell’interd<strong>it</strong>tiva prima<br />
di ricominciare, eventualmente, il rapporto di<br />
lavoro con l’impresa di Casoria. E nessuno ha<br />
cap<strong>it</strong>o, in piena estate, come mai al Municipio i<br />
vertici dell’amministrazione e qualche burocrate<br />
abbiano esultato per come è an<strong>da</strong>ta la part<strong>it</strong>a al<br />
Consiglio di Stato su un argomento che interessa<br />
parzialmente il Municipio. La doman<strong>da</strong> sorge<br />
spontanea: se la Prefettura ha emesso un<br />
provvedimento, ancora in piedi, col quale ha<br />
sanc<strong>it</strong>o che la “Smart” è una d<strong>it</strong>ta in odore di<br />
camorra, per quale motivo gli amministratori<br />
dovrebbero fare il tifo affinché l’azien<strong>da</strong> esca<br />
pul<strong>it</strong>a <strong>da</strong> questa part<strong>it</strong>a? Qual è il filo che<br />
collega soggetti che in realtà non dovrebbero<br />
avere punti di contatto? Che differenza c’è per<br />
gli amministratori se la gestione delle “strisce<br />
blu” è affi<strong>da</strong>ta ad un’altra impresa, ovviamente<br />
magari vinc<strong>it</strong>rice di un regolare appalto, o<br />
r<strong>it</strong>orna la “Smart”, solo quando sarà riabil<strong>it</strong>ata a<br />
tutti gli effetti? Altra considerazione: come mai<br />
<strong>da</strong> quando il Comune è stato costretto a cacciare<br />
l’azien<strong>da</strong> il servizio non è mai più ripreso e<br />
la gara in corso non espletata? C’è qualcosa<br />
di strano e l’intera telenovela, soprattutto per<br />
come è stata gest<strong>it</strong>a <strong>da</strong>l coman<strong>da</strong>nte dei caschi<br />
bianchi, Michele Arvonio, <strong>da</strong>gli assessori e <strong>da</strong>i<br />
consiglieri del Pdl, è lì a dimostrarlo.<br />
7<br />
E i sospetti sono aumentati proprio d’estate.<br />
L’azien<strong>da</strong> vince un ricorso contro il Comune di<br />
Aversa e il capo dei caschi bianchi di Afragola<br />
si prende la briga di comunicarlo ai giornalisti<br />
locali tentando di assumere anche il ruolo di<br />
professore di dir<strong>it</strong>to, nei fatti si “imbroglia”<br />
tra le carte alimentando per qualche giorno<br />
solo confusione: “La Smart project ha vinto il<br />
ricorso. E’ tutto annullato”. Fa capire che il<br />
CdS ha annullato anche l’interd<strong>it</strong>tiva antimafia<br />
ma basta leggere le carte e immediatamente si<br />
capisce che non è vero. C’è dell’altro: Arvonio<br />
si mette al telefono e convoca i giornalisti<br />
per il venerdì seguente. Conferenza stampa<br />
del capo dei caschi bianchi sulla “Smart” e le<br />
“strisce blu”. Cosa deve comunicare se la causa<br />
sull’interd<strong>it</strong>tiva si tiene a novembre? Misteri<br />
della fede. Il risultato? Quella conferenza<br />
non si è mai tenuta. L’amministrazione ha<br />
“ammutinato” il coman<strong>da</strong>nte pure perché<br />
alcuni assessori avevano storto il muso<br />
sull’atteggiamento assunto <strong>da</strong>l capo dei vigili<br />
urbani. Erano contrari alla conferenza stampa<br />
e sono rimasti disturbati <strong>da</strong>lle telefonate<br />
che Arvonio ha fatto ai giornalisti su un<br />
argomento che non interessava Afragola ma<br />
Aversa. Qualche mal’umore anche per il capo<br />
gabinetto nonché portavoce del sin<strong>da</strong>co che<br />
si è vista scavalcata <strong>da</strong>l comportamento del<br />
capo dei caschi bianchi. Così le indiscrezioni<br />
di Palazzo raccontano che è stato proprio il<br />
sin<strong>da</strong>co Vincenzo Nespoli in prima persona<br />
a frenare l’iniziativa, a bloccare la conferenza<br />
stampa. Il capo dei caschi bianchi, invece,<br />
ha fatto sapere che è stato lui a consigliare a<br />
Nespoli di non farla. Dov’è la ver<strong>it</strong>à nessuno lo<br />
ha cap<strong>it</strong>o ma poco importa. Resta il fatto che la<br />
telenovela “tragicomica” continua. Pure perché<br />
i giornalisti fanno cronaca e raccontano i fatti.<br />
Di fronte ad un’interd<strong>it</strong>tiva antimafia emessa<br />
<strong>da</strong>lla Prefettura c’è poco <strong>da</strong> fare.<br />
La rescissione è automatica. Se, poi, l’azien<strong>da</strong><br />
vince il ricorso al Tar e al CdS può tornare. Se<br />
lo perde può restare dov’è. In entrambi i casi<br />
cosa c’è <strong>da</strong> festeggiare? E soprattutto perché<br />
Michele Arvonio <strong>da</strong> lì impressione di aspettare<br />
con ansia la v<strong>it</strong>toria dell’azien<strong>da</strong> per farla<br />
tornare ad Afragola? E’ un interrogativo al quale<br />
nemmeno gli assessori sono riusc<strong>it</strong>i a <strong>da</strong>re una<br />
risposta. Ba<strong>da</strong>te bene, nemmeno gli assessori di<br />
Nespoli. E con questo abbiamo detto tutto. Per<br />
il momento…
8 ESTATE ROVENTE: I MISFATTI DEGLI IMPRESENTABILI<br />
22 settembre 2012<br />
Il sistema raccontato in due interrogazioni<br />
parlamentari. E lunedì se ne parlerà in Consiglio<br />
Franco Barbato dell’Idv e Fabio Granata di Futuro e libertà inv<strong>it</strong>ano il ministro degli Interni a<br />
verificare cosa sta succedendo al Municipio di Afragola. E ricostruiscono gli affari della “cricca”:<br />
i concorsi e gli appalti su misura, l’uso di proroghe per aggirare le leggi, la famigerata vicen<strong>da</strong><br />
“Sean” e le intimi<strong>da</strong>zioni del potere deviato nei confronti di chi denuncia…<br />
AFRAGOLA - Un’estate rovente. Di quelle<br />
che lasciano il segno e non si scor<strong>da</strong>no più<br />
per tutta la v<strong>it</strong>a. Non solo il caldo, il mare, le<br />
vacanze, la spiaggia, il divertimento. Vincenzo<br />
Nespoli ha altro <strong>da</strong> ricor<strong>da</strong>re dei tre mesi<br />
appena trascorsi. I pol<strong>it</strong>ici, prima di mettersi in<br />
viaggio con la famiglia per raggiungere mete<br />
estive, hanno dovuto fare i conti con una bufera:<br />
costretti a “leggere” il sistema raccontato<br />
nei minimi dettagli. Giugno il mese cruciale.<br />
Ironia della sorte il ciclone si è abbattuto su<br />
Afragola il giorno quattordici, sub<strong>it</strong>o dopo la<br />
passerella annuale della festa di Sant’Antonio:<br />
ecco serv<strong>it</strong>o sul piatto una bella interrogazione<br />
parlamentare a firma dell’onorevole Francesco<br />
Barbato, parlamentare dell’Italia dei valori; a<br />
ruota Fabio Granata parlamentare di Futuro<br />
e libertà. Due atti ispettivi che raccontano, in<br />
sintesi, solo una piccola parte di quattro anni<br />
e mezzo di gestione clientelare, di affari, di<br />
scan<strong>da</strong>li, di errori e orrori che hanno visto come<br />
unico protagonista il sin<strong>da</strong>co-senatore del Pdl e<br />
la “sfortunata” amministrazione locale. Fatti e<br />
misfatti di quello che poi in realtà rappresenta<br />
un vero e proprio fallimento. Pol<strong>it</strong>ico e<br />
amministrativo. Il fallimento più brutto della<br />
storia della c<strong>it</strong>tà. Una pagina nera che dovrà<br />
essere cancellata e pure in fretta. Una brutta<br />
tegola che cade sulla testa della fascia tricolore<br />
in modo del tutto inaspettato. L’interrogazione<br />
di Barbato è di quelle che lasciano il segno.<br />
L’indirizzo è di quelli pesanti: al ministro degli<br />
Interni Maria Cancellerieri. <strong>De</strong>nunce alle<br />
Fabio Granata,<br />
di Futuro e Libertà<br />
Franco Barbato, parlamentare dell’Italia dei valori<br />
autor<strong>it</strong>à competenti sull’affarismo che regna al<br />
Municipio di Afragola. Atti, delibere e articoli<br />
di giornale. Un affondo documentato che punta<br />
a man<strong>da</strong>re a casa una persona defin<strong>it</strong>a <strong>da</strong>l<br />
Tribunale del Riesame come “un soggetto di<br />
notevole spessore criminale”. Tutto in un solo<br />
atto, quasi come se fosse un dossier che racconta<br />
il manuale di quello che non dovrebbe fare una<br />
buona amministrazione. L’esempio contrario<br />
che le ist<strong>it</strong>uzioni dovrebbero <strong>da</strong>re soprattutto in<br />
terre difficili come l’hinterland a nord di Napoli.<br />
Si parte <strong>da</strong>ll’accusa di bancarotta fraudolenta<br />
e riciclaggio di denaro sporco (reati per i quali<br />
si procede separatamente) fino ad arrivare alla<br />
gestione del Comune di Afragola spaziando<br />
tra consiglieri comunali in odore di camorra,<br />
bilanci del Comune approvati con i pareri<br />
negativi del collegio dei revisori dei conti,<br />
querele tra i revisori, appalti saltati perché<br />
annullati <strong>da</strong>ll’Autor<strong>it</strong>à di vigilanza in quanto<br />
nel cap<strong>it</strong>olato sono state riscontrate irregolar<strong>it</strong>à<br />
pesanti; come se si trattasse di vest<strong>it</strong>i su misura<br />
e non di disciplinari di gara. Di esempi ce ne<br />
sono a iosa. L’appalto sui rifiuti: 60 milioni di<br />
euro in ballo. O quello relativo alle lampade<br />
votive: qui i milioni di euro in ballo ne sono 4.<br />
Senza trascurare l’uso illeg<strong>it</strong>timo e contro legge<br />
dell’ist<strong>it</strong>uto della proroga. L’Igiene urbana, d<strong>it</strong>ta<br />
che gestisce la raccolta della spazzatura in c<strong>it</strong>tà,<br />
Afragola<br />
ad esempio continua ad ottenere appalti senza<br />
lo straccio di una gara: proroghe su proroghe.<br />
Che, in termini concreti, significano garantire<br />
alle casse dell’azien<strong>da</strong> privata milioni di euro<br />
senza concorrenza e senza sforzi. In sostanza,<br />
Barbato definisce “atteggiamento criminale”<br />
la scelta degli amministratori di ev<strong>it</strong>are la<br />
possibil<strong>it</strong>à ad altre imprese di partecipare alle<br />
gare per la gestione dei servizi pubblici e la<br />
volontà palese dell’esecutivo locale di blin<strong>da</strong>re<br />
ogni settore del Municipio favorendo le aziende<br />
di “riferimento”. Poi, si arriva alla famigerata<br />
“Sean immobiliare”, la speculazione edilizia<br />
della famiglia Nespoli realizzata nel centro di<br />
Afragola. Barbato ricor<strong>da</strong> al ministro degli Interni<br />
che al sin<strong>da</strong>co-senatore del Pdl i Pm di Napoli<br />
Vincenzo Pisc<strong>it</strong>elli e John Henry Woodkock<br />
hanno chiesto al Giudice per le in<strong>da</strong>gini<br />
preliminari, Alessandro Buccino Grimaldi,<br />
un ordine di arresto, <strong>da</strong> eseguire ai domiciliari,<br />
in mer<strong>it</strong>o al crack dell’ist<strong>it</strong>uto di vigilanza “La<br />
Gazzella” nella quale sono coinvolti anche il<br />
nipote di Nespoli, Camillo Giacco, consigliere<br />
del Pdl ad Afragola, e la moglie del sin<strong>da</strong>co.<br />
Pelle d’oca. Ma non è fin<strong>it</strong>a qui. Anzi, siamo<br />
solo agli inizi. Fatti e misfatti. Quasi cinque<br />
anni di amministrazione racchiusi in un elenco<br />
di cose che messe tutte insieme fanno <strong>da</strong>vvero<br />
venire i brividi. Com’è possibile che di fronte a
22 settembre 2012<br />
Afragola<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
tutto questo lo Stato alzi bandiera bianca? Com’è<br />
possibile che ad Afragola ogni giorno si suoni<br />
un inno all’illegal<strong>it</strong>à e nessuna ist<strong>it</strong>uzione, oltre<br />
la magistratura, muova un d<strong>it</strong>o per dimostrare<br />
ai c<strong>it</strong>tadini che lo Stato, quello vero, è altra<br />
cosa? Dalla “Sean” si passa alle assunzioni<br />
al Municipio. I due dirigenti Nunzio Boccia<br />
(ufficio Tecnico) e Marco Chiauzzi (ufficio<br />
Economato) assunti con concorsi “sospetti”<br />
dove i nomi dei vinc<strong>it</strong>ori erano già noti in c<strong>it</strong>tà<br />
e nell’ambiente pol<strong>it</strong>ico addir<strong>it</strong>tura mesi prima<br />
che il bando fosse pubblicato. Le interrogazioni<br />
raccontano pure i “capricci” a sfondo pol<strong>it</strong>ico del<br />
coman<strong>da</strong>nte della Polizia Municipale Michele<br />
Arvonio: in particolare i riflettori sono stati<br />
accesi su alcuni “atti persecutori nei confronti<br />
di alcune associazioni locali ree di aver messo in<br />
piedi attiv<strong>it</strong>à sociali e ricreative in modo del tutto<br />
gratu<strong>it</strong>o con un regolare contratto firmato <strong>da</strong>lla<br />
Nac costruzioni (t<strong>it</strong>olare dei campetti ubicati<br />
tra l’iKea e Leroy Merlin); iniziative sociali <strong>da</strong><br />
mettere al bando”. Ebbene, Arvonio si presenta<br />
con varie pattuglie dei caschi bianchi sul posto<br />
in “stile bl<strong>it</strong>z”, caccia <strong>da</strong>lla struttura vari ragazzi<br />
e li trattiene nel Comando ingiustamente. Come<br />
se avessero commesso chissà quale reato. Invece<br />
si tratta dell’ennesima lezione che il sistema<br />
ha <strong>da</strong>to a chi pensa di mettersi di traverso. La<br />
“Nac costretta”, infatti, annulla il contratto alle<br />
associazioni e impedisce ai giovani di Afragola di<br />
usufruire di quelle strutture sportive su pressioni<br />
della Casa Comunale. Un macello. Tant’è che<br />
dopo alcuni giorni c’è stato un ravvedimento<br />
generale. Tutto è r<strong>it</strong>ornato come prima, al netto<br />
di un’azione intimi<strong>da</strong>toria e senza senso. Almeno<br />
in apparenza.<br />
Chi, invece, conosce i fatti e le persone, sa bene<br />
che quei ragazzi sono stati intimor<strong>it</strong>i perché<br />
l’obiettivo non dichiarato ma a tutti palese era un<br />
altro: Salvatore Iavarone. Punto di riferimento<br />
delle associazioni locali ma con un difetto,<br />
imperdonabile per il sistema Nespoli. È un<br />
esponente dell’Idv, il segretario per la precisione,<br />
che ha portato e sta portando avanti in paese una<br />
battaglia a tutela della legal<strong>it</strong>à. Dovrebbe avere<br />
una me<strong>da</strong>glia. Invece no. Questi atteggiamenti<br />
ad Afragola devono essere pun<strong>it</strong>i. Senza sconti<br />
Vincenzo Nespoli<br />
sin<strong>da</strong>co di Afragola<br />
e senza paura in quella che ormai è considerata<br />
“terra di nessuno”. Un evento del genere, però,<br />
non poteva passare inosservato ai parlamentari<br />
che hanno dimostrato, carte alla mano, cosa<br />
significa essere governati <strong>da</strong> “soggetti di notevole<br />
spessore criminale”. Iavarone persegu<strong>it</strong>ato.<br />
L’opposizione persegu<strong>it</strong>ata. Proprio come cap<strong>it</strong>a<br />
nei regimi autor<strong>it</strong>ari.<br />
Nel “dossier” non manca la chiusura del circolo<br />
degli univers<strong>it</strong>ari nel teatro “Umberto” “per<br />
mancanza dell’usc<strong>it</strong>a di sicurezza”. Guar<strong>da</strong> caso:<br />
il circolo degli univers<strong>it</strong>ari. C’entra di nuovo<br />
Salvatore Iavarone. Insomma, se la struttura è<br />
utilizzata <strong>da</strong> Iavarone bisogna chiuderla. Se,<br />
invece, arriva Nespoli con Scajola, Gasparri,<br />
Fini, succede che le autor<strong>it</strong>à locali chiudono gli<br />
occhi e non si accorgono di nulla. Così come<br />
cap<strong>it</strong>a che le attiv<strong>it</strong>à commerciali di chi denuncia<br />
le illegal<strong>it</strong>à del sistema vengano passate al<br />
setaccio con provvedimenti di chiusura che si<br />
basano su elementi sment<strong>it</strong>i in tempi record<br />
<strong>da</strong>lla magistratura. Altro tassello al mosaico.<br />
Repressione e intimi<strong>da</strong>zione allo stato puro.<br />
Mentre nei confronti delle attiv<strong>it</strong>à illegali della<br />
famiglia di chi il sistema lo sostiene, come i<br />
consiglieri comunali di maggioranza, si chiude<br />
un occhio e spesso entrambi. Possono operare<br />
tranquillamente in una s<strong>it</strong>uazione totale impun<strong>it</strong>à.<br />
E nessuno dice nulla. Nessuno vede nulla.<br />
Nessuno fa nulla. Vicende all’attenzione della<br />
magistratura che dovrebbe capire l’emergenza<br />
che si vive a livello locale e intervenire con<br />
maggiore decisione.<br />
L’interrogazione parla pure della Corte dei<br />
conti che ha richiamato numerose volte<br />
l’ufficio Finanze, gest<strong>it</strong>o <strong>da</strong> Marco Chiauzzi,<br />
contestando, tra l’altro, pure la mancata<br />
trasparenza del bilancio delle società “in<br />
house” tra cui “Afragol@net” creata proprio<br />
<strong>da</strong> Nespoli. In “Afragol@net” il sin<strong>da</strong>co ha<br />
“infilato” il mar<strong>it</strong>o di sua nipote Chiara, e tanti<br />
altri soggetti legati al sistema. Assunzioni bollate<br />
<strong>da</strong>ll’opposizione come “illegali e clientelari”.<br />
In una “zuppa del Casale” di questo genere,<br />
un pizzico di familismo non guasta. Pronti,<br />
ancora, ad entrare nell’organico comunale figli<br />
di dirigenti di part<strong>it</strong>o, giornalisti del giornale del<br />
sin<strong>da</strong>co, figli di dipendenti comunali “amici” ed<br />
organici, amici degli amici. (Ma su questo punto<br />
approfondiremo nelle prossime settimane)<br />
Assunzioni sospette al Municipio fin<strong>it</strong>e nel<br />
mirino anche della Presidenza del Consiglio,<br />
dipartimento della Funzione Pubblica, che ha<br />
richiamato il Comune, per l’ennesima volta, a<br />
chiarire la sua posizione.<br />
Nell’interrogazione si parla pure di un’altra<br />
questione spinosa.<br />
La “Smart Project”. Società che gestiva ad<br />
Afragola le “strisce blu”. I Comuni del Nord Italia<br />
tra cui Calolziocorte in provincia di Lecco, la<br />
c<strong>it</strong>tà stessa di Lecco, il Comune di Cassino (Fr) e<br />
la vicina Aversa, appena sono entrati in possesso<br />
di documenti della Prefettura che spiegavano<br />
le collusioni tra la criminal<strong>it</strong>à organizzata e<br />
i vertici e i dipendenti dell’impresa, hanno<br />
provveduto immediatamente ad interrompere i<br />
rapporti fino a quando tutto non fosse chiar<strong>it</strong>o.<br />
L’amministrazione di Afragola, invece, con<br />
il suo dirigente alla Polizia municipale, ha<br />
9<br />
prefer<strong>it</strong>o tenersi l’impresa stretta come se nulla<br />
stesse accadendo (sulle nov<strong>it</strong>à relative alla<br />
telenovela della Smart project leggere l’articolo<br />
a pagina 7, ndr). E ancora: i “Piani più Europa”.<br />
Altra pioggia di denaro pubblico che il sin<strong>da</strong>co<br />
dovrebbe spendere per riqualificare il centro<br />
storico. Il sin<strong>da</strong>co fa tutto lui. Lui è la legge.<br />
Lui è il verbo. Barbato ricostruisce uno spaccato<br />
<strong>da</strong>vvero brutto, indecoroso. A questi elementi<br />
oggettivi bisogna aggiungerne altri. La presenza<br />
in Assise di consiglieri in odore di camorra,<br />
altri espressione del malaffare, altri ancora<br />
con<strong>da</strong>nnati e/o in<strong>da</strong>gati anche per reati di mafia.<br />
E di fronte a queste accuse, di fronte a questi atti<br />
oggettivi e documentati, il sin<strong>da</strong>co che fa? Scrive<br />
una lettera al prefetto spiegando che si tratta di<br />
accuse non “riscontrabili”. Punto e basta. Una<br />
debole difesa d’ufficio che testimonia la carenza<br />
di argomenti, l’incapac<strong>it</strong>à e l’impossibil<strong>it</strong>à di<br />
difendersi <strong>da</strong> ricostruzioni attente, dettagliate,<br />
minuziose e supportate <strong>da</strong> atti ufficiali arricch<strong>it</strong>i<br />
<strong>da</strong> ricostruzioni della Procura della Repubblica.<br />
Manca poco e i cinque lunghi anni del sistema<br />
arriveranno al capolinea. La parola tornerà<br />
agli elettori che possono punire i “collusi”, gli<br />
affaristi e tutti quelli che hanno pensato agli<br />
interessi personali, ai loro sporchi interessi<br />
speculando sulla pelle della comun<strong>it</strong>à. Gli elettori<br />
hanno l’arma per punire questi soggetti. Un’arma<br />
potentissima. Una semplice mat<strong>it</strong>a. Provate ad<br />
utilizzarla nel modo giusto, come una clava, nella<br />
cabina elettorale e verificate i risultati. Saranno<br />
devastanti. Basta volerlo.<br />
Afragola, dopo quanto successo, ha il dir<strong>it</strong>to e<br />
il dovere di rialzare la testa. I c<strong>it</strong>tadini devono<br />
riprendersi la dign<strong>it</strong>à. Anche perché bisogna<br />
giudicare innanz<strong>it</strong>utto un sin<strong>da</strong>co. Un sin<strong>da</strong>co<br />
“impresentabile”. Sotto tutti i punti di vista. Ma<br />
i chiarimenti alle interrogazioni parlamentari<br />
prima ancora di arrivare <strong>da</strong>l ministro Cancellieri<br />
arriveranno lunedì prossimo durante il consiglio<br />
comunale appos<strong>it</strong>amente convocato per<br />
ottenere dei chiarimenti <strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co in mer<strong>it</strong>o<br />
ai contenuti delle interrogazioni parlamentari.<br />
Infatti su richiesta dei consiglieri Gennaro<br />
Giustino, Biagio Montefusco, Raffaele Falco,<br />
<strong>Giovanni</strong> Boccellino, Pasquale Grillo, Enrico<br />
Espos<strong>it</strong>o, Giuseppina Tignola, Vincenzo<br />
Zucchini, Gennaro Di Lena, Marco Castaldo,<br />
Nicola Perrino è stato convocato un consiglio<br />
comunale per lunedì 24 settembre per affrontare<br />
la questione.<br />
“Non potevamo mostrarci disinteressati<br />
alle accuse dei parlamentari all’indirizzo<br />
dell’amministrazione comunale, sono accuse<br />
gravi sulle quali il sin<strong>da</strong>co e il consiglio devono<br />
fare chiarezza. Il comune è preso di assedio<br />
<strong>da</strong>gli investigatori, sintomo questo che ci lascia<br />
preoccupati e turbati. Certamente c’è qualcosa<br />
che non va ad Afragola. Il consiglio su questo<br />
deve interrogarsi. Non può bastare la ridicola<br />
lettera che il sin<strong>da</strong>co ha scr<strong>it</strong>to al Prefetto<br />
di Napoli per giustificarsi delle accuse dei<br />
parlamentari interroganti. Una missiva pregna di<br />
menzogne che racconta fatti parziali distorcendo<br />
la realtà, <strong>da</strong>to questo che ci inquieta ancora di<br />
più” dichiara il primo firmatario della richiesta di<br />
consiglio comunale Gennaro Giustino.<br />
a cura di Roberto Farnese
10 Campionati europei di “Powerlifting”<br />
22 settembre 2012<br />
Gli atleti della “Body gym” di Angelo Bardoni<br />
sul tetto più alto d’Europa<br />
Lo scorso maggio, ad Oliviero C<strong>it</strong>ra (Sa), la Wdfpf ha organizzato gli europei. Su 100 partecipanti<br />
gli sportivi dell’associazione di Afragola mietono successi. I vinc<strong>it</strong>ori nelle rispettive categorie:<br />
Susy Varese, Manuela MArano, Luigi Crispino, Pasquale Cioffi, Carmine Russo<br />
AFRAGOLA – La c<strong>it</strong>tà di Ruggiero il<br />
Normanno che vale. Quella che porta<br />
in giro nel mondo il nome di Afragola<br />
mietendo successi ed esprimendo i sani<br />
valori dello sport. Gli atleti della “Body<br />
gym” di Afragola, gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong>l maestro<br />
Angelo Bardoni, più volte campione del<br />
mondo e punto di riferimento per tantissimo<br />
sportivi della Campania, continuano<br />
ad affermarsi ad alti livelli. Il campionato<br />
europeo “Powerlifting” (alzate<br />
di potenza) organizzato lo scorso maggio<br />
ad Olivetro C<strong>it</strong>ra (Sa) <strong>da</strong>lla federazione<br />
WDFPF ((World Drug Free Powerlifting<br />
Federation) ha rappresentato una vetrina<br />
importante per la squadra del maestro<br />
Bardoni. Una competizione importante<br />
che ha visto la partecipazione di 100<br />
atleti selezionati <strong>da</strong>lle rispettive nazionali.<br />
Gente proveniente <strong>da</strong>ll’Italia, <strong>da</strong>lla<br />
Polonia, <strong>da</strong>lla Georgia, <strong>da</strong>l Belgio, <strong>da</strong>lla<br />
Russia, <strong>da</strong> Malta, <strong>da</strong>lla Francia, <strong>da</strong>ll’Irlan<strong>da</strong><br />
e <strong>da</strong>lla Svizzera. Ebbene, la concorrenza<br />
era <strong>da</strong>vvero elevata. Eppure il<br />
t<strong>it</strong>olo di “Campione europeo” è fin<strong>it</strong>o tra<br />
le mani di , per le rispettive categorie, degli<br />
atleti della “Body gym”, Susy Varese<br />
(già campionessa <strong>it</strong>aliana), Manuela<br />
Marano, Luigi Crispino (già campione<br />
<strong>it</strong>aliano), Pasquale Cioffi, Carmine<br />
Russo (già campione <strong>it</strong>aliano) ed hanno<br />
ottenuto un ottimo piazzamento gli<br />
atleti Pasquale Castaldo (3° posto) e<br />
Nicola <strong>De</strong>lle Cave (7° posto). Gli atleti<br />
sono stati premiati <strong>da</strong>l Presidente della<br />
W.D.F.P.F. Mondiale, Wim Bakelant,<br />
<strong>da</strong>l Presidente della W.D.F.P.F. Italia,<br />
Ivano Bianchi, <strong>da</strong>ll’organizzatore della<br />
manifestazione, Domenico Prosapio,<br />
<strong>da</strong>l sin<strong>da</strong>co del Comune osp<strong>it</strong>ante, <strong>da</strong>i<br />
sin<strong>da</strong>ci di alti quattro Comuni lim<strong>it</strong>rofi e<br />
<strong>da</strong>l Presidente della Comun<strong>it</strong>à Montana<br />
del Sele-Tanagro. Gli atleti soprac<strong>it</strong>ati<br />
saranno impegnati in altre manifestazioni<br />
sportive che si terranno a Rimini a<br />
fine mese di Settembre di Poewerlifting<br />
e Braccio di ferro e ad Aversa (CE) nel<br />
mese di Novembre per le qualificazioni<br />
per il Campionato Mondiale di Body<br />
Building e F<strong>it</strong>ness che li introdurranno al<br />
prossimo Campionato Mondiale di Powerlifting<br />
in Irlan<strong>da</strong> il prossimo mese di<br />
Ottobre 2013.<br />
Angelo Bardoni si mostra soddisfatto<br />
soprattutto perché insegna ai suoi atleti<br />
prima i valori sani e poi, col sacrificio e<br />
col sudore, li conduce alla v<strong>it</strong>toria. Un<br />
maestro di sport e di v<strong>it</strong>a. Una “fabbrica”<br />
di uomini e poi di campioncini. Provare<br />
per credere.<br />
Afragola
10 marzo 2012<br />
Frattamaggiore<br />
FRATTAMAGGIORE – Le vacanze ormai<br />
sono fin<strong>it</strong>e <strong>da</strong> un pezzo. L’amministrazione,<br />
gui<strong>da</strong>ta dla sin<strong>da</strong>co Francesco Russo, torna al<br />
lavoro e riprende il dibatt<strong>it</strong>o pol<strong>it</strong>ico. Questa<br />
volta tocca al consigliere comunale Domenico<br />
Di Marzo <strong>da</strong>re una risposta sui principali temi<br />
di attual<strong>it</strong>à.<br />
Eletto nelle fila del Part<strong>it</strong>o democratico con<br />
ampio consenso, Di Marzo si è reso protagonista<br />
nel primo scorcio di consiliatura di una<br />
posizione cr<strong>it</strong>ica rispetto alla linea pol<strong>it</strong>ica dei<br />
“democrat” frattesi che l’ha portato ad avere<br />
una totale rottura con ciò che resta di una forza<br />
pol<strong>it</strong>ica allo sbando, senza una gui<strong>da</strong> sicura ed<br />
in balìa di personalismi esasperati. L’ex consigliere<br />
del Pd ha deciso, dopo un periodo di<br />
riflessione, di restare nell’amb<strong>it</strong>o del centrosinistra<br />
e aderire a Sinistra ecologia e libertà.<br />
Rafforzando, nei fatti, un progetto di sinistra<br />
che punta a rest<strong>it</strong>uire rappresentanza alle sane<br />
istanze che arrivano <strong>da</strong>lle masse e <strong>da</strong>i più deboli.<br />
Consigliere Di Marzo, lei che ha partecipato<br />
attivamente alla costruzione del Part<strong>it</strong>o<br />
democratico a Frattamaggiore ci spiega le<br />
motivazioni per le quali ha abbandonato il<br />
part<strong>it</strong>o in cui è stato eletto?<br />
“Con questa doman<strong>da</strong> lei mi riporta indietro<br />
nel tempo, al periodo dell’ entusiasmo quando<br />
lavoravamo alacremente alla nasc<strong>it</strong>a di un nuovo<br />
soggetto pol<strong>it</strong>ico che vedeva la luce <strong>da</strong>lla<br />
fusione della Margher<strong>it</strong>a con i <strong>De</strong>mocratici di<br />
sinistra. Ricordo ancora che si era animati <strong>da</strong><br />
uno spir<strong>it</strong>o di coesione e di soli<strong>da</strong>rietà vicendevole,<br />
basi solide per la creazione di una organizzazione<br />
patrimonio di tutti e non dei pochi.<br />
Tutto ciò ben presto lo si è dovuto archiviare<br />
nel cassetto delle pie illusioni, infatti la coesione<br />
iniziale si è an<strong>da</strong>ta via via sfal<strong>da</strong>ndo, la dirigenza<br />
del part<strong>it</strong>o non ha mai mostrato una un<strong>it</strong>à<br />
di intenti ed il gruppo consiliare, <strong>da</strong> sub<strong>it</strong>o, si<br />
è diviso in tanti sottogruppi e in taluni casi in<br />
singole individual<strong>it</strong>à alla ricerca di risultati dei<br />
pochi e non di tutti. Questo quadro che non appartiene<br />
al mio modo di intendere e fare pol<strong>it</strong>ica<br />
mi ha indotto a considerare in maniera seria<br />
l’approdo ad un part<strong>it</strong>o che in chiave ident<strong>it</strong>aria<br />
mostra una sua forza e rispecchia pienamente,<br />
nelle battaglie in cui si è reso protagonista, la<br />
mia stessa visione sociale della pol<strong>it</strong>ica”.<br />
In questa fase di scarso impatto dei part<strong>it</strong>i<br />
sull’opinione pubblica notiamo un fiorire di<br />
associazioni e com<strong>it</strong>ati civici. Un tempo le<br />
istanze che vengono <strong>da</strong> questi mondi era-<br />
PARLA DOMENICO DI MARZO<br />
“Solo partecipando attivamente al governo<br />
si portano avanti le idee”<br />
Il consigliere comunale, eletto nelle fila del Pd e passato in Sel a causa dei gruppetti di potere che<br />
hanno ammazzato i “democrat”, spiega il percorso pol<strong>it</strong>ico che la sinistra intende seguire affinché<br />
trovino seria rappresentanza le sane istanze della comun<strong>it</strong>à locale<br />
di Lino Espos<strong>it</strong>o<br />
no veicolate <strong>da</strong>i part<strong>it</strong>i, ora che lei mil<strong>it</strong>a<br />
in un’organizzazione che ha come interesse<br />
primario l’analisi e la difesa delle problematiche<br />
sociali ed ambientali come pensa di intercettare<br />
e <strong>da</strong>re risposte a queste voci?<br />
“Il <strong>da</strong>to certo è che le organizzazioni di part<strong>it</strong>o<br />
sono diventate sempre più autoreferenziali<br />
e con lo sguardo rivolto solamente al potere e<br />
con l’orecchio sempre meno rivolto all’ascolto<br />
delle problematiche quotidiane che interessano<br />
i c<strong>it</strong>tadini. Un modus operandi che ha dissolto<br />
la credibil<strong>it</strong>à della pol<strong>it</strong>ica e sta spingendo i<br />
c<strong>it</strong>tadini ad autorappresentarsi per portare alla<br />
ribalta le proprie idee circa temi sociali ed ambientali.<br />
E’ lodevole che i c<strong>it</strong>tadini spinti <strong>da</strong> un<br />
forte spir<strong>it</strong>o civico trovino delle forme di partecipazione<br />
ma continuo a pensare che i part<strong>it</strong>i<br />
debbano riprendere il loro ruolo primario<br />
che è quello di ascoltare le istanze provenienti<br />
<strong>da</strong>lla c<strong>it</strong>tà e trasmetterle alle ist<strong>it</strong>uzione al fine<br />
di analizzarle trovando soluzioni condivise<br />
<strong>da</strong>i più. Agli amici dei com<strong>it</strong>ati e associazioni<br />
che lavorano ogni giorno sul terr<strong>it</strong>orio frattese<br />
sento di dire di non guar<strong>da</strong>re ai part<strong>it</strong>i come la<br />
fonte di tutti i mali ma li inv<strong>it</strong>o a partecipare al<br />
rinnovamento dei part<strong>it</strong>i con il loro contributo.<br />
Colgo l’occasione quale rappresentate di Sinistra<br />
Ecologia e Libertà in consiglio comunale a<br />
farmi parte attiva nelle risposte alle tematiche<br />
che ho appena trattato e pubblicamente inv<strong>it</strong>o<br />
queste associazioni alla ricerca di un cammino<br />
comune”.<br />
Notiamo che lei <strong>da</strong> consigliere comunale sta<br />
“quasi” tracciando la linea pol<strong>it</strong>ica del part<strong>it</strong>o,<br />
non le sembra che questo sia di competenza<br />
della segreteria pol<strong>it</strong>ica?<br />
“E’ evidente che gli indirizzi pol<strong>it</strong>ici va<strong>da</strong>no<br />
costru<strong>it</strong>i all’interno del part<strong>it</strong>o a segu<strong>it</strong>o di concertazioni<br />
tra gli iscr<strong>it</strong>ti e il gruppo dirigente e<br />
quindi interpretate <strong>da</strong>l segretario pol<strong>it</strong>ico. Sinistra<br />
Ecologia e Libertà in questa fase di cresc<strong>it</strong>a<br />
rispetto alla dimensione portata avanti negli<br />
scorsi anni avverte l’esigenza di strutturarsi in<br />
maniera adeguata creando un gruppo dirigente<br />
che accolga il contributo delle nuove adesioni.<br />
Auspico che al più presto venga programmato<br />
un congresso in cui si possa tracciare la linea<br />
pol<strong>it</strong>ica del part<strong>it</strong>o con un organigramma autorevole<br />
che la possa rappresentare”.<br />
Come si pone Sinistra Ecologia e Libertà nel<br />
rapporto con l’amministrazione gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong>l<br />
sin<strong>da</strong>co Francesco Russo?<br />
“Allo stato esprimo un parere personale di cui<br />
sono fermamente convinto, tutti i processi si<br />
11<br />
governano <strong>da</strong>ll’interno; con questo voglio dire<br />
che solo partecipando attivamente alla v<strong>it</strong>a di<br />
un’amministrazione si possono portare avanti<br />
in maniera fattiva le proprie idee. Certo è che<br />
<strong>da</strong> uomo di part<strong>it</strong>o sono pronto a rivedere questa<br />
mia posizione qualora <strong>da</strong>l congresso venga<br />
una linea diversa”.<br />
Lei pensa che le imminenti elezioni pol<strong>it</strong>iche<br />
del 2013 possano generare le condizioni per<br />
un mutamento degli assetti pol<strong>it</strong>ici locali?<br />
“Sicuramente molto dipenderà <strong>da</strong>lle scelte del<br />
parlamento in termini di legge elettorale, certamente<br />
l’introduzione della possibil<strong>it</strong>à per i<br />
c<strong>it</strong>tadini di scegliere il proprio parlamentare<br />
può offrire l’opportun<strong>it</strong>à agli uomini più rappresentativi<br />
del terr<strong>it</strong>orio di essere candi<strong>da</strong>bili.<br />
Di conseguenza il sin<strong>da</strong>co Russo che per ben<br />
due consiliature si è caratterizzato per essere<br />
l’uomo forte del Part<strong>it</strong>o democratico sul terr<strong>it</strong>orio<br />
a giusta ragione potrebbe essere il candi<strong>da</strong>to<br />
ideale.<br />
Ipotesi che r<strong>it</strong>engo possibile e <strong>da</strong> qui il materializzarsi<br />
dello scenario delle elezioni amministrative<br />
anche nella nostra c<strong>it</strong>tà in virtù della<br />
norma che prevede la decadenza <strong>da</strong>lle cariche<br />
elettive ricoperte in caso di accettazione alla<br />
candi<strong>da</strong>tura a deputato o senatore per i sin<strong>da</strong>ci<br />
dei comuni con popolazione superiore ai<br />
20.000 ab<strong>it</strong>anti”.
12<br />
La terra dei veleni. Da quindici anni, ormai, le<br />
cronache locali parlano di un terr<strong>it</strong>orio svenduto<br />
<strong>da</strong>lla locale classe dirigente all’ecomafia.<br />
Un patto tac<strong>it</strong>o. A volte. In altri casi, soprattutto<br />
durante i primi anni del piano rifiuti della Regione<br />
e del nuovo ciclo integrato (differenziata,<br />
Cdr e termovalorizzatore) mai part<strong>it</strong>o, c’è stata<br />
la precisa volontà dei sin<strong>da</strong>ci di centrosinistra<br />
di sacrificare l’hinterland a nord di Napoli<br />
sull’altare degli interessi di Antonio Bassolino.<br />
E Caivano è stato uno dei paesi che ha vissuto<br />
maggiormente le pene di scelte scellerate partor<strong>it</strong>e<br />
<strong>da</strong> una classe pol<strong>it</strong>ica di basso profilo che<br />
ha pensato all’arricchimento personale e alla<br />
carriera professionale piuttosto che agli interessi<br />
collettivi e alla salute dei c<strong>it</strong>tadini. Rifiuti chiamano<br />
rifiuti. E i dossier in quella che una volta<br />
era la “Campania felix” si sono sprecati negli<br />
anni. Fiumi di inchiostro su discariche abusive,<br />
amianto, materiale di risulta, rifiuti industriali,<br />
tossici e nocivi, bruciati a qualsiasi ora del<br />
girono e della notte in aperta campagna. Tra i<br />
campi coltivati. Nessuno ha visto. Nessuno ha<br />
mai denunciato. Hanno sempre girato la faccia<br />
<strong>da</strong>ll’altro lato. Pensando che fosse più comodo.<br />
Dopo anni e anni di devastazione, resta l’amaro<br />
in bocca per un fenomeno che si doveva e si<br />
poteva ev<strong>it</strong>are. Adesso no. E’ troppo tardi. L’aria<br />
è inquinata. Il suolo. L’acqua. Il cibo. Cause<br />
principali dell’aumento esponenziale di malattie<br />
tumorali. Cancro. Leucemia. Hanno chiesto alla<br />
c<strong>it</strong>tadinanza un conto salatissimo. Eppure non<br />
c’è stata una rivolta delle coscienze. Non c’è<br />
stata una rivolta sociale. I c<strong>it</strong>tadini continuano<br />
a morire ma quando si recano nella cabina elettorale<br />
è sempre la stessa storia: si vota il parente,<br />
l’amico che ha fatto la promessa del posto<br />
di lavoro o addir<strong>it</strong>tura ha messo nel fac-simile<br />
un bel bigliettone <strong>da</strong> 50 euro. O addir<strong>it</strong>tura si è<br />
presentato a casa con una bella borsa della spesa.<br />
Selezione al ribasso. E’ scesa la qual<strong>it</strong>à della<br />
classe pol<strong>it</strong>ica ed il terr<strong>it</strong>orio è stato colonizzato<br />
<strong>da</strong> affaristi e soggetti senza scrupoli. Se ne<br />
fregano dei tumori. <strong>De</strong>i rifiuti. <strong>De</strong>i roghi tossici.<br />
<strong>De</strong>lla diossina. <strong>De</strong>l cancro. Le prior<strong>it</strong>à sono<br />
altre e di sicuro non interessano la collettiv<strong>it</strong>à.<br />
Le campagne lasciate nelle mani dell’ecomafia.<br />
Che nell’amb<strong>it</strong>o della raccolta dei rifiuti gest<strong>it</strong>a<br />
<strong>da</strong>ll’ente locale cost<strong>it</strong>uisce una fonte di gua<strong>da</strong>gno<br />
inesauribile. C’è una discarica abusiva <strong>da</strong><br />
bonificare? Non c’è problema. Li chiamano “costi<br />
aggiuntivi”. Sono enormi e la mole di lavoro<br />
non si può controllare. Né la mole né la quant<strong>it</strong>à.<br />
La d<strong>it</strong>ta che lavora per il comune certifica e<br />
l’Ente locale paga. Spesso il circu<strong>it</strong>o è vizioso<br />
Intervista a Padre Maurizio Padriciello<br />
“Bussate alla porta di chi vi ha chiesto il voto.<br />
Svegliateli <strong>da</strong>l sonno: stiamo morendo”<br />
e rappresenta il manuale della corruzione con<br />
mazzette che girano <strong>da</strong>lle mani di imprend<strong>it</strong>ori<br />
a quelle dei pol<strong>it</strong>ici fino a coinvolgere i dirigenti<br />
degli uffici preposti. Lo sanno tutti ma<br />
non si può dimostrare. Ecco perché nessuno<br />
controlla. Nessuno ha veramente intenzione di<br />
combattere questo fenomeno. E l’omertà della<br />
classe dirigente è stata sempre favor<strong>it</strong>a <strong>da</strong>l silenzio<br />
dei c<strong>it</strong>tadini, <strong>da</strong>lla mancanza di una vera<br />
sommossa popolare. Adesso qualcosa sta cambiando.<br />
Perché almeno il popolo ha trovato un<br />
leader, un uomo in carne ed ossa che ha deciso<br />
di smuovere le coscienze. Ha deciso di metterci<br />
la faccia e con coraggio intende gui<strong>da</strong>re il riscatto<br />
di intere popolazioni che hanno per troppi<br />
anni sub<strong>it</strong>o in silenzio e continuano a subire<br />
pagando con la v<strong>it</strong>a. Don Maurizio Padriciello.<br />
Un parroco originario di Frattamaggiore ma in<br />
“servizio” a Caivano nella chiesa ubicata in un<br />
quartiere di frontiera: il Parco Verde. Ha 57 anni<br />
e opera presso la chiesa “San Paolo Apostolo”<br />
<strong>da</strong> più di vent’anni. Ha concesso un’intervista<br />
esclusiva a “mosaico”, ripercorrendo le lunghe<br />
ed estenuanti battaglie condotte contro i roghi<br />
tossici che affliggono la Campania. Uomo determinato<br />
e coraggioso. Un modello <strong>da</strong> seguire in<br />
terr<strong>it</strong>ori che hanno bisogno di simboli pos<strong>it</strong>ivi.<br />
Non a caso don Maurizio è amato soprattutto <strong>da</strong>i<br />
giovani della provincia di Napoli.<br />
Padre Murizio oramai lei è conosciutissimo<br />
per questa grande campagna contro i roghi<br />
tossici, i quali sono diventati una vera e propria<br />
piaga. Da cosa nasce, dunque, il desiderio<br />
di manifestare questa denuncia? Qual è<br />
la scintilla che ha fatto scattare in lei questa<br />
reazione?<br />
“Io prima di essere prete sono un uomo. E penso<br />
che questa doman<strong>da</strong> dovrebbe essere posta a chi<br />
non ha a cuore queste cose. A chi non ha rispetto<br />
per la nostra terra. A chi rimane indifferente. A<br />
chi, an<strong>da</strong>ndo a letto di sera, non pensa ai bambini<br />
che respirano questi veleni. Io stesso ho un<br />
disturbo alla gola che non tende a passare. Noi<br />
tutti dobbiamo respirare quest’aria avvelenata.<br />
E ciò che mi fa rabbia è sentir dire <strong>da</strong>lle autor<strong>it</strong>à<br />
competenti che non c’è denaro sufficiente. Non<br />
so se la gente ne è a conoscenza: il Prefetto di<br />
Napoli ha convocato tutti i sin<strong>da</strong>ci, i quali non<br />
hanno fatto altro che lamentarsi a causa della<br />
mancanza di mezzi con i quali tutelare i loro<br />
terr<strong>it</strong>ori. E la lamentela è provenuta soprattutto<br />
<strong>da</strong>i sin<strong>da</strong>ci dei paesi più grandi come ad esempio<br />
quelli di Nola e di Caivano. Il Prefetto ha<br />
risposto dicendo che il problema doveva essere<br />
di competenza loro. Ora se io do un fardello<br />
22 settembre 2012<br />
Il parroco che gestisce la parrocchia “San Paolo Apostolo” nel Parco Verde di Caivano si confessa a<br />
Mosaico e tenta di smuovere le coscienze sul dramma dei roghi tossici che continua a mietere v<strong>it</strong>time.<br />
Il sacerdote coraggio è divenuto famoso per la sua battaglia contro l’inquinamento e rappresenta<br />
un simbolo pos<strong>it</strong>ivo in una terra dominata <strong>da</strong>ll’omertà e ostaggio dell’ecomafia<br />
di Sossio Barra<br />
Esclusiva<br />
pesantissimo ad un bambino, quest’ultimo mi<br />
risponderà di non essere in grado di sopportarne<br />
il peso. Dunque come la mettiamo? Anch’io<br />
ho abboccato alla storiella dei rifiuti urbani. Per<br />
car<strong>it</strong>à di Dio l’inciviltà dei c<strong>it</strong>tadini resta, ma il<br />
problema non risiede qui bensì <strong>da</strong>i rifiuti industriali,<br />
i quali dovrebbero essere smalt<strong>it</strong>i <strong>da</strong>gli<br />
imprend<strong>it</strong>ori stessi. Gli amministratori pensano<br />
sempre che la questione sia di marca locale. Ma<br />
oramai non è più così. Quando si lamentano che<br />
non ci sono i soldi non fanno altro che utilizzare<br />
un paravento perché in realtà non vogliono affrontare<br />
con serietà il problema dei roghi tossici<br />
e risovlerlo”.<br />
La Campania è la regione col tasso più alto<br />
di morti di tumore. La percentuale è arrivata<br />
al 47 per cento. Da un lato abbiamo l’omertà<br />
delle persone che o per paura o per<br />
convenienza non denunciano tale problema.<br />
Dunque quanto è difficile per lei operare su<br />
tematiche così delicate in un terr<strong>it</strong>orio difficile<br />
e inquinato sotto tutti i punti di vista come<br />
la provincia di Napoli?<br />
“Indubbiamente vi è un alto tasso di difficoltà<br />
quando si va a tastare certe piaghe. La Campania<br />
è <strong>da</strong> sempre una regione molto sofferente,<br />
con tanti problemi. Spiegatemi perché, ad esempio,<br />
si continua a lavorare “in nero”. Lo Stato è<br />
sempre stato cieco <strong>da</strong> questo punto di vista. Anche<br />
il Ministro degli Interni lo sa. Il lavoro è un<br />
dir<strong>it</strong>to ma se capisci che oltre al lavoro non re-
22 settembre 2012<br />
Esclusiva<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
vi stanno ammazzando<br />
golare non c’è niente, un uomo cosa deve fare?<br />
Io non sto giustificando questo secolare malessere<br />
campano, ma voglio offrire uno spunto per<br />
una riflessione. Oppure è facile dire ai giovani di<br />
stare lontani <strong>da</strong>lla malav<strong>it</strong>a mentre all’improvviso<br />
qualche soggetto vuole offrirgli qualche<br />
affare sporco e magari quella nefandezza è vista<br />
come l’unica opportun<strong>it</strong>à di gua<strong>da</strong>gno in terre<br />
dimenticate. E la smettano certi soggetti pol<strong>it</strong>ici<br />
di dirci che in Campania si muore di tumori<br />
perché la dieta non è fatta bene. Smettiamola di<br />
dire cretinate.<br />
Ci hanno sempre detto che la sigaretta fa male<br />
e adesso non fa male un rogo tossico? La Campania<br />
è mia madre ed è in agonia. Io amo mia<br />
madre e voglio aiutarla. Il problema è di portata<br />
enorme e lo si deve combattere con forza e determinazione.<br />
Non con rassegnazione o peggio<br />
ancora con un lassismo vergognoso”.<br />
In molti convegni <strong>da</strong> lei organizzati a Caivano<br />
ci sono state persone importanti che l’hanno<br />
aiutata, come ad esempio il giornalista<br />
dell’Avvenire Pino Ciociora o il tossicologo<br />
dell’ospe<strong>da</strong>le Pascale di Napoli Antonio Marfella.<br />
Ma l’amministrazione dov’è?<br />
“Non c’è. Non c’è assolutamente. Questi dormono.<br />
Pino Ciociora fu man<strong>da</strong>to qui <strong>da</strong>l <strong>diretto</strong>re<br />
dell’Avvenire su mia richiesta tram<strong>it</strong>e un<br />
articolo che inviai alla re<strong>da</strong>zione. Il giornalista<br />
restò qui per 40 giorni e fece diversi sopralluoghi<br />
in zona, aiutandomi in questa triste vicen<strong>da</strong>.<br />
Dunque il giornale della Conferenza Episcopale<br />
Italiana diede grande risalto a questa tematica.<br />
Totale indifferenza invece <strong>da</strong> parte delle testate<br />
locali. Ciociora si è rivelata una persona <strong>da</strong>vvero<br />
in gamba.<br />
Antonio Marfella invece è un dottore di primo<br />
piano che <strong>da</strong> anni pubblica <strong>da</strong>ti terribili sui tumori.<br />
Una giornalista americana ha pubblicato<br />
qualche giorno fa le conseguenze <strong>da</strong>l punto di<br />
vista salutare che provocarono le Torri Gemelle<br />
quando vennero abbattute. Ebbene le nano par-<br />
ticelle emesse <strong>da</strong>l fumo provocato <strong>da</strong>ll’incendio<br />
an<strong>da</strong>rono a finire nel corpo dei residenti americani.<br />
Ma la cronista sottolineava che l’accadimento<br />
fu isolato, mentre qui <strong>da</strong> noi i roghi tossici<br />
fanno parte di un problema continuo. Fanno<br />
parte della nosra quotidian<strong>it</strong>à. Un aspetto che<br />
dovrebbe far riflettere e far capire la portata del<br />
fenomeno”.<br />
In breve, lei si occupa di una questione la cui<br />
soluzione spetterebbe agli amministratori.<br />
Che ne pensa a riguardo?<br />
“A dir la ver<strong>it</strong>à preferirei essere considerato un<br />
semplice portavoce della gente. Le persone bisognose<br />
cercano di aggrapparsi a qualche personal<strong>it</strong>à<br />
ist<strong>it</strong>uzionale in modo che questi risolva la<br />
problematica. Ma se il pol<strong>it</strong>ico, l’amministratore<br />
o chicchessia non si muove per niente, non è<br />
detto che nessun altro debba farsi carico dei pesi<br />
di questa società. Io sono un prete e come ho<br />
detto prima celebrerei tranquillamente la messa<br />
e basta. Ma di fronte a questo scempio non<br />
posso rimanere inerme. C’è in ballo la v<strong>it</strong>a dei<br />
bambini, di tutti coloro che vogliono vivere dign<strong>it</strong>osamente.<br />
E non può passare il messaggio<br />
che le ist<strong>it</strong>uzioni non esistono e che <strong>da</strong> queste<br />
parti i problemi li risolve la camorra. E’ n messaggio<br />
aberrante.<br />
E’ lo Stato che deve intervenire in mer<strong>it</strong>o. La<br />
gente è esasperata. Ci siamo mossi con diligenza,<br />
sicché il 23 settembre avremo un incontro<br />
con Erminia Mazzoni, europarlamentare del Pdl<br />
nonché Presidente delle petizioni al Parlamento<br />
Europeo di Bruxelles. Inoltre siamo stati <strong>da</strong><br />
Caldoro, il quale ci ha risposto che il problema<br />
non è di sua competenza. Se tutti se ne lavano le<br />
mani, chi potrà fare qualcosa?”.<br />
Cap<strong>it</strong>olo Rom: c’è chi dice che la causa provenga<br />
anche <strong>da</strong> loro. E’ così oppure rappresentano<br />
un argomento per alimentare lo scaricabarile?<br />
“Loro sono l’ultima ruota del carro. Certamente<br />
per 10, 20 euro bruciano i pneumatici nelle ter-<br />
13<br />
re circostanti. Ma è anche vero che i copertoni<br />
non li hanno fabbricati loro. C’è qualcuno che<br />
li ha consegnati in mano loro. Ma rimangono<br />
un anello della catena. Basti pensare ai cumuli<br />
giganteschi presenti sotto il ponte dell’Asse Mediano<br />
sulla tratta Caivano-Aversa”.<br />
Mandi un messaggio ai lettori<br />
“Che si svegliassero tutti. An<strong>da</strong>te a bussare alla<br />
porta di chi vi ha chiesto il voto. Questa cosa<br />
mi ha causato qualche problema. Ma lo ripeto<br />
veemente. An<strong>da</strong>te <strong>da</strong> questi signori e d<strong>it</strong>e loro le<br />
cose come stanno. Hanno il dovere di afre qualcosa.<br />
Svegliateli <strong>da</strong>l sonno”.<br />
“La pol<strong>it</strong>ica<br />
non può restare<br />
a guar<strong>da</strong>re”<br />
AFRAGOLA - Sui roghi tossici arriva un<br />
comunicato del consigliere Gennaro Giustino,<br />
leader del movimento per Afragola.<br />
“Seguo <strong>da</strong> settimane la battaglia di padre<br />
Maurizio e r<strong>it</strong>engo che sia un esempio innanz<strong>it</strong>utto<br />
per chi si considera classe dirigente<br />
di questi terr<strong>it</strong>ori martoriati - spiega<br />
Giustino -. Penso, però, che la parola adesso<br />
debba passare alla pol<strong>it</strong>ica perché servono<br />
decisioni serie delle amministrazioni<br />
magari ist<strong>it</strong>uendo un tavolo permanente<br />
dei sin<strong>da</strong>ci e degli amministratori dei paesi<br />
dell’hinteland a nord di Napoli affinché si<br />
concertino delle iniziative comuni efficaci.<br />
I convegni vanno bene per sensibilizzare<br />
l’opinione pubblica ma tocca alla classe di<br />
governo affrontare e risolvere il dramma dimostrando<br />
efficienza e solerzia”.
14 Lottizzazioni di via Roma: fase cruciale<br />
Ultimatum del Ps: “Se non si bocciano<br />
CARDITO – Tornano di attual<strong>it</strong>à le lottizzazioni<br />
di via Roma. Settantaquattro appartamenti<br />
<strong>da</strong> realizzare sui suoli adiacenti il “Parco<br />
Taglia”. Il centrosinistra, nell’ottica della<br />
discontinu<strong>it</strong>à con la pol<strong>it</strong>ica urbanistica del<br />
“decennio” e in un rapporto nuovo che volevano<br />
instaurare con la legal<strong>it</strong>à e la trasparenza,<br />
analizzato il faldone al Municipio, ha promesso<br />
in campagna elettorale che le due lottizzazioni<br />
di via Roma dovevano essere bocciate.<br />
Un impegno che il Part<strong>it</strong>o democratico e l’attuale<br />
sin<strong>da</strong>co Giuseppe Cirillo hanno assunto<br />
in prima persona con il Part<strong>it</strong>o socialista di<br />
Rocco Saviano e il movimento “Card<strong>it</strong>o libera”<br />
gui<strong>da</strong>to <strong>da</strong>ll’ingegnere Luigi Credendino.<br />
E’ evidente che in maggioranza ci sono<br />
due fronti. Quello della “bocciatura” del Ps e<br />
di Card<strong>it</strong>o libera” e quello dell’approvazione<br />
gui<strong>da</strong>to <strong>da</strong>ll’Idv e <strong>da</strong> “Noi popolari” con una<br />
parte del Pd. La sol<strong>it</strong>a: Biagio Garofalo e Luigi<br />
Fusco. Hanno <strong>da</strong>to incarico ad un avvocato,<br />
Felice LAu<strong>da</strong>dio, per un ultimo parere<br />
prima di decidere ma la questione è spinosa e<br />
può succedere di tutto. C’è solo <strong>da</strong> capire alla<br />
fine quali saranno le motivazioni chce avranno<br />
la meglio. La storia non si dimentica. Le<br />
due lottizzazioni di via Roma misero in crisi<br />
la vecchia amministrazione. Rocco Saviano,<br />
il leader del Part<strong>it</strong>o socialista, abbandonò la<br />
maggioranza gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> Barra trincerandosi<br />
dietro ad una motivazione nobile: “Le lottizzazioni<br />
non sono leg<strong>it</strong>time. Le carte non sono<br />
a posto. Voi adottate i Pua ed io passo all’opposizione”.<br />
E così fu. La giunta Barra adottò<br />
i Piani e Saviano lasciò Peppe Barra e si mise<br />
a costruire il “rinnovamento” e la “discontinu<strong>it</strong>à”<br />
partendo <strong>da</strong>lla battaglia specifica alle<br />
lottizzazioni di via Roma. A quei 74 appartamenti.<br />
La vecchia amministrazione non ebbe<br />
però il coraggio di assumersi la responsabil<strong>it</strong>à<br />
dell’approvazione, nonostante il Tar inv<strong>it</strong>ò<br />
il Comune a pronunciarsi. Saviano sostenne<br />
l’illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à degli atti di fronte ai carabinieri<br />
di Crispano. Con la tavola 14 del Prg a mettere<br />
in discussione addir<strong>it</strong>tura la presenza dei<br />
vani su quei suoli. Ma ci sono altri aspetti tecnici<br />
che dimostrano chiaramente che su quei<br />
terreni, senza l’approvazione del Puc ed una<br />
precisa volontà pol<strong>it</strong>ica, i 74 appartamenti<br />
non si possono costruire. Nonostante l’Utc<br />
i Pua lascio la giunta”<br />
stia facendo come la famigerata “B1”. Fa finta<br />
di non vedere e quindi non si esprime su quello<br />
che non va, ma mette in evidenza solo gli<br />
aspetti pos<strong>it</strong>ivi. E la fr<strong>it</strong>tata è fatta.<br />
L’ex sin<strong>da</strong>co ha messo in moto l’<strong>it</strong>er con l’adozione<br />
e poi non si è assunto la responsabil<strong>it</strong>à<br />
di approvare i Pua. Così facendo ha favor<strong>it</strong>o<br />
gli imprend<strong>it</strong>ori in quanto, con la semplice<br />
adozione hanno maturato un interesse leg<strong>it</strong>timo<br />
ad ottenere un provvedimento, favorevole<br />
o sfavorevole, in fase di approvazione. Infatti,<br />
la legge prescrive un periodo di “vacatio” tra<br />
l’adozione e l’approvazione dei Pua. E qui sta<br />
il giochetto. Gli amministratori, vecchi e nuovi,<br />
hanno lasciato decorrere il termine perentorio<br />
per l’approvazione senza esprimersi. A<br />
questo punto gli imprend<strong>it</strong>ori sono an<strong>da</strong>ti al<br />
Tar e, sulla scorta del silenzio del Municipio,<br />
hanno chiesto la nomina di un commissario ad<br />
acta che si sost<strong>it</strong>uisse all’Ente nell’assunzione<br />
della decisione.<br />
Cosa gravissima, che implica responsabil<strong>it</strong>à<br />
sia sul piano pol<strong>it</strong>ico ma pure giuridico, è la<br />
decisione del Comune che non si è cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
all’udienza fissata il 13 settembre scorso dove<br />
si discuteva la richiesta di nomina del commissario<br />
ad acta <strong>da</strong> parte di uno dei lottizzanti.<br />
In pratica, l’esecutivo ha spianato la stra<strong>da</strong> ai<br />
privati circa l’ottenimento della nomina dei<br />
commissari. Anzi, ha fatto di più. Ha dimenticato,<br />
come Ente, di nominare un legale che<br />
potesse difendere atti alla mano il terr<strong>it</strong>orio di<br />
Card<strong>it</strong>o ma si è ricor<strong>da</strong>ta di inviare ai giudici<br />
una nota pos<strong>it</strong>iva a favore della speculazione.<br />
Ma i lettori a questo punto si domanderanno:<br />
l’imbroglio in quelle carte dov’è? In primo<br />
luogo, i progetti di Pua in approvazione non<br />
sono conformi al Piano regolatore attualmente<br />
in vigore. Basta leggere la famosa tavola<br />
14 per rendersi conto di come stanno le cose.<br />
Infatti, l’ingegnere Amedeo Di Fratta, capo<br />
dell’Utc, in una missiva recap<strong>it</strong>ata all’ex assessore<br />
della giunta tecnica di Cirillo, l’arch<strong>it</strong>etto<br />
Paolo Sibilio, divide la zona C2 che<br />
interessa l’area di via Roma in 3 grandi microaree.<br />
<strong>De</strong>nominate: Saic, lato est e lato ovest. Le lottizzazioni<br />
interessano il lato est e il lato ovest.<br />
Il Prg, alla tavola 14, dice che i 1450 vani<br />
allocati in zona C2 dovevano essere conside-<br />
22 settembre 2012<br />
Tornano d’attual<strong>it</strong>à le lottizzazioni di via Roma: 74 appartamenti <strong>da</strong> realizzare sui suoli di via Roma.<br />
Ecco perché i Pua non sono conformi al Prg. <strong>Giovanni</strong> Aprovidolo (Pd): “Inv<strong>it</strong>o il mio part<strong>it</strong>o<br />
a seguire l’esempio dei socialisti a difesa del terr<strong>it</strong>orio e della legal<strong>it</strong>à”. Chiesto un parere legale<br />
a Felice Lau<strong>da</strong>dio prima della decisione finale. Si potrebbe arrivare addir<strong>it</strong>tura in Consiglio...<br />
di Lucia Falco<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
rati solo all’interno della lottizzazione Saic.<br />
Quindi, nelle altre due microaree non ci sono<br />
vani disponibili. E sono, come detto, quelle<br />
interessate <strong>da</strong>lle lottizzazioni in questione.<br />
Sarà stata pure una scelta discutibile messa<br />
in atto <strong>da</strong>i pol<strong>it</strong>ici degli anni 80’, ma questa<br />
oggi è la legge e questa va applicata. Al netto<br />
di qualsiasi “pacco di zucchero”. E questo è<br />
il problema più grosso. Inoltre, gli stessi assessori<br />
tecnici nominati e portati a Card<strong>it</strong>o<br />
<strong>da</strong>l nuovo sin<strong>da</strong>co Cirillo hanno evidenziato<br />
altre 10 anomalie gravi negli incartamenti<br />
delle lottizzazioni. C<strong>it</strong>iamo, tra gli altri, solo<br />
le due più significative. La prima: manca agli<br />
atti la attestazione del rispetto della distanza,<br />
così come prevista <strong>da</strong>lla legge, degli immobili<br />
<strong>da</strong> realizzare con l’elettrodotto e il metanodotto.<br />
Distanze <strong>da</strong> rispettare, previste <strong>da</strong>lla<br />
legge, con parametri rigidi. Punto secondo:<br />
gli ex assessori Fornaro e Sibilio, avvocato<br />
ed arch<strong>it</strong>etto, hanno richiesto all’ingegnere<br />
Amedeo Di Fratta, r<strong>it</strong>enendolo competente in<br />
materia, uno specifico atto d’ufficio: “Manca<br />
agli atti una relazione tecnica che accerti al di<br />
là di ogni ragionevole dubbio la conform<strong>it</strong>à<br />
urbanistica dei Pua con lo strumento urbanistico<br />
vigente”. Gli assessori sanno benissimo<br />
che il parere di conform<strong>it</strong>à dell’ufficio competente<br />
non è un elemento accessorio della<br />
documentazione, ma è un elemento necessa-
22 settembre 2012<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
tutelare il terr<strong>it</strong>orio <strong>da</strong> una nuova devastazione<br />
rio prescr<strong>it</strong>to <strong>da</strong>lla legge regionale. Nella risposta,<br />
il capo dell’Utc invece di scrivere una<br />
minuziosa relazione tecnica che certificasse<br />
quanto chiesto, senza ombra di dubbio, ha inviato<br />
agli assessori richiedenti un certificato di<br />
destinazione urbanistica dei suoli. Secondo Di<br />
Fratta, quindi, la conform<strong>it</strong>à urbanistica non<br />
è <strong>da</strong>ta <strong>da</strong>lla previsione volumetrica dei vani<br />
edilizi <strong>da</strong> rilasciare ma basta la semplice destinazione<br />
del suolo. Roba <strong>da</strong> ridere. E, si badi<br />
bene, Di Fratta non è un ignorante. Tant’è che<br />
sulla B1, esaur<strong>it</strong>i nel 1990 i 400 vani previsti<br />
<strong>da</strong>l Prg, fino al 2003 il capo dell’Utc non ha<br />
rilasciato più, giustamente, una concessione in<br />
zona edificabile. Eppure, tutti i suoli <strong>da</strong> edificare<br />
vantavano la destinazione B1. Lo stesso<br />
identico caso delle lottizzazioni. In sintesi, secondo<br />
il Di Fratta di oggi l’unico requis<strong>it</strong>o per<br />
ottenere una licenza è la destinazione urbanistica<br />
del suolo. Il cr<strong>it</strong>erio giusto <strong>da</strong> applicare<br />
per tentare di varcare la soglia del carcere di<br />
Poggioreale. Potremmo dilungarci per articolare<br />
tutti gli altri otto punti sollevati <strong>da</strong>gli assessori<br />
di Cirillo, ma per adesso va bene così.<br />
Esaur<strong>it</strong>a l’argomentazione tecnica resta quella<br />
pol<strong>it</strong>ica. La part<strong>it</strong>a è nelle mani del Part<strong>it</strong>o socialista<br />
di Rocco Saviano. Il quale ha fatto una<br />
battaglia senza quartiere denunciando quanto<br />
scr<strong>it</strong>to anche <strong>da</strong>vanti ai carabinieri di Crispano.<br />
Le carte non sono cambiate. Anzi, le ultime<br />
missive di Di Fratta hanno ulteriormen-<br />
te chiar<strong>it</strong>o il quadro a favore di chi sostiene<br />
l’illeg<strong>it</strong>tim<strong>it</strong>à dei Pua. Sul piano pol<strong>it</strong>ico una<br />
parte del Pd, l’Idv e Noi Popolari, reduci <strong>da</strong>l<br />
“decennio”, hanno deciso che quegli appartamenti<br />
devono essere costru<strong>it</strong>i. Punto e basta.<br />
Saviano lo ha ribad<strong>it</strong>o alla coalizione: “Se non<br />
si bocciano i Pua entro pochi giorni esco <strong>da</strong>lla<br />
giunta”. Un ultimatum. Giuseppe Cirillo<br />
sta lavorando per trovare una soluzione. Ha<br />
commesso degli errori, evidenti, ma ha anche<br />
promesso che “nulla è cambiato” dopo la durissima<br />
polemica del fronte legalista interno<br />
al Pd e dopo un confronto con chi vuole solo<br />
garantire trasparenza, legal<strong>it</strong>à ed ev<strong>it</strong>are una<br />
nuova devastazione del terr<strong>it</strong>orio. Ha assunto<br />
nuovi impegni su questo fronte e sarà obbligato<br />
a mantenerli.<br />
La part<strong>it</strong>a sul piano pol<strong>it</strong>ico è tutta <strong>da</strong> giocare<br />
e bisognerà tastare sul breve periodo l’affi<strong>da</strong>bil<strong>it</strong>à<br />
dei socialisti che non possono rinnegare<br />
quanto denunciato <strong>da</strong>vanti ai carabinieri. Se<br />
nemmeno il parere legale di Lau<strong>da</strong>dio riuscirà<br />
a sbrogliare la matassa, si rischia di arrivare in<br />
consiglio comunale perché saranno gli stessi<br />
socialisti a proporre “l’annullamento in autotutela<br />
delle delibere di adozione dei Pua”. E se<br />
in aula sarà la linea di maggioranza, si azzera<br />
tutto il procedimento e si impedisce al commissario<br />
ad acta di rilasciare i vani.<br />
“Al di là delle singole individual<strong>it</strong>à presenti<br />
anche nel Pd - spiega <strong>Giovanni</strong> Aprovidolo<br />
15<br />
del part<strong>it</strong>o di Bersani - la linea pol<strong>it</strong>ica sulle<br />
lottizzazioni è quella annunciata <strong>da</strong>i palchi in<br />
campagna elettorale. Sono illegali e le carte lo<br />
dimostrano. Non vedo di buon occhio la scelta<br />
di ricorrere per l’ennesima volta, dopo Palma,<br />
ad una consulenza esterna per certificare<br />
quello che ormai è evidente. Spero che questa<br />
scelta non serva solo a far passare il tempo e<br />
immobilizzare le iniziative della maggioranza<br />
in attesa della nomina e dell’insediamento<br />
del commissario ad acta. In questo caso, oltre<br />
ad essere uno spreco, sarebbe un’operazione<br />
censurabile anche per altri motivi. Credo che<br />
la stra<strong>da</strong> maestra sia quella di impegnare la<br />
giunta a decidere con delibera motivata il rigetto<br />
dei Pua in fase di approvazione. Se, per<br />
altre ragione, non si dovesse arrivare a questo<br />
risultato, sosterrei qualunque iniziativa, anche<br />
consiliare, finalizzata all’annullamento in autotutela<br />
delle delibere di adozione. <strong>De</strong>l resto,<br />
in fase di approvazione del Puc resta inspiegabile,<br />
sul piano pol<strong>it</strong>ico, la disposizione del<br />
terr<strong>it</strong>orio attraverso degli strumenti di rango<br />
inferiore rispetto al Piano regolatore. Ricordo<br />
con piacere l’iniziativa già assunta per il passato<br />
<strong>da</strong>ll’amico Rocco Saviano e inv<strong>it</strong>o i miei<br />
colleghi di part<strong>it</strong>o a prendere spunto <strong>da</strong>lla battaglia<br />
che il Part<strong>it</strong>o socialista ha già sostenuto<br />
in consiglio comunale a difesa del terr<strong>it</strong>orio e<br />
della legal<strong>it</strong>à”.<br />
E così sia.
16 In giunta “l’usato” di Peppe Barra<br />
CARDITO – Lunedì scorso. Giorno cruciale.<br />
Il sin<strong>da</strong>co firma i decreti di nomina dei<br />
nuovi assessori. Le anticipazioni di www.<br />
napolimetropoli.<strong>it</strong> trovano sempre riscontro<br />
nella realtà. La maggioranza va in crisi.<br />
La secon<strong>da</strong> giunta dell’era Cirillo, dopo il<br />
fallimento del “governo tecnico”, è formata<br />
<strong>da</strong> Biagio Garofalo per il Pd, Antonio<br />
Giangrande per “Noi Popolari”, Luigi<br />
Iorio per il Part<strong>it</strong>o socialista e Albertina<br />
Impagliato per l’Italia dei valori. “Card<strong>it</strong>o<br />
libera” dell’ingegnere Luigi Credendino<br />
e del consigliere Andrea Russo, dottore<br />
commercialista, ha deciso di restare fuori.<br />
I rappresentanti della civica non hanno <strong>da</strong>to<br />
il nome dell’assessore perché in totale disaccordo<br />
col modello amministrativo e con<br />
quanto sta succedendo al Municipio in questo<br />
scorcio di consiliatura. Il rinnovamento<br />
non c’è stato. Né nei metodi, né negli obiettivi,<br />
né su valori quali la mer<strong>it</strong>ocrazia e il<br />
rinnovamento.<br />
Il part<strong>it</strong>o che paradossalmente vuole gui<strong>da</strong>re<br />
la restaurazione è proprio il Part<strong>it</strong>o democratico.<br />
Anzi, no. A gui<strong>da</strong>re la restaurazione<br />
e ad alimentare<br />
un clima brutto sotto<br />
tutti i punti di vista<br />
sono stati due consiglieri<br />
comunali “democrat”:<br />
Luigi Fusco<br />
e Pasquale Setola.<br />
Hanno ricattato il sin<strong>da</strong>co<br />
Giuseppe Cirillo<br />
e mortificato tutti i<br />
tesserati e gli iscr<strong>it</strong>ti.<br />
Infatti, dopo una<br />
lunga e proficua riunione<br />
dei quadri dirigenti,<br />
su proposta di<br />
Gabriele Brancaccio,<br />
figura storica e padre<br />
carismatico rispettato<br />
<strong>da</strong> tutte le componenti<br />
interne, emerge<br />
una linea unanime.<br />
Solo Biagio Garofalo<br />
si isola e scoppia spa-<br />
rando a pallettoni contro il primo c<strong>it</strong>tadino.<br />
Ma non viene preso in considerazione. Tutti<br />
un<strong>it</strong>i su una precisa linea: l’assessore lo<br />
sceglie il primo c<strong>it</strong>tadino. <strong>De</strong>lega in bianco.<br />
Ebbene, Giuseppe Cirillo sceglie il rappresetante<br />
del Pd <strong>da</strong> nominare in giunta. Che<br />
non è Garofalo. Apr<strong>it</strong>i cielo. Luigi Fusco e<br />
Pasquale Setola vanno in panico. Riunione<br />
segreta solo del gruppo consiliare più il sin<strong>da</strong>co.<br />
Il ricatto è serv<strong>it</strong>o: “Se l’assessore non<br />
lo fa Garofalo te ne vai a casa”. I consiglieri<br />
del Pd, tra cui uno è stato addir<strong>it</strong>tura eletto<br />
nelle fila dei Gd, se ne fregano del part<strong>it</strong>o,<br />
del deliberato, delle decisioni che i quadri,<br />
insieme alla base, hanno assunto. Coman<strong>da</strong>no<br />
loro e quello che non riescono a raggiungere<br />
con la pol<strong>it</strong>ica lo vogliono estorcere<br />
a colpi di ricatti. Una vergogna. Il sin<strong>da</strong>co<br />
Cirillo, cede e nomina un assessore che lui<br />
stesso non gradiva. Adesso la resa dei conti<br />
nel Pd sarà inesorabile perché è inutile organizzare<br />
riunioni fiume, parlare, confrontarsi,<br />
discutere, assumere una decisione frutto del<br />
dibatt<strong>it</strong>o interno, e poi scoprire che si è trattato<br />
solo di uno sfogatoio. Perché alla fine<br />
22 settembre 2012<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
Il centrosinistra si spacca ma “Card<strong>it</strong>o libera”<br />
non tradisce. E rispuntano gli “sciacalli”...<br />
La secon<strong>da</strong> giunta dell’era Cirillo non decolla e il rinnovamento è stato sacrificato per colpa dei ricatti messi<br />
in atto <strong>da</strong>i consiglieri Luigi Fusco e Pasquale Setola. Che hanno imposto Biagio Garofalo per il Pd, assessore<br />
sgrad<strong>it</strong>o persino al primo c<strong>it</strong>tadino. La figuraccia del consigliere dei Gd sulle fatture di una d<strong>it</strong>ta edile di famiglia<br />
e le strumentalizzazioni di alcuni “sciacalli della carta stampata” su battaglie che il fronte legalista del<br />
centrosinistra porterà avanti indipendentemente <strong>da</strong>lle poltrone...<br />
di Lucia Falco<br />
grazie a minacce e ricatti si fa sempre come<br />
vuole Luigi Fusco. Il quale ha dimostrato<br />
pure di non essere una mente fine sul piano<br />
pol<strong>it</strong>ico. Considera l’amministrazione come<br />
un campo di battaglia dove regolare conti<br />
personali. Insomma, è stato accusato di essere<br />
un evasore? E’ emerso che non paga<br />
le tasse? Perfetto. Al posto di fare la faccia<br />
rossa e di recarsi allo sportello per estinguere<br />
il deb<strong>it</strong>o con l’Ente locale e chiedere scusa<br />
al part<strong>it</strong>o di appartenenza per la figuraccia<br />
collezionata, decide di pagare le imposte<br />
per “sanare” la posizione di incompatibil<strong>it</strong>à<br />
e salvare la poltrona di consigliere. Poi sfoga<br />
nel Pd la frustrazione di aver pagato ed<br />
essere fin<strong>it</strong>o sui giornali ricattando il sin<strong>da</strong>co<br />
e dimostrando che nel part<strong>it</strong>o di Bersani<br />
coman<strong>da</strong> lui.<br />
Una s<strong>it</strong>uazione tragicomica pure perché se<br />
si procede di questo passo, la sezione di<br />
piazza Garibaldi rischia di trasformarsi in<br />
una sala per “anonimi alcolisti”. Uno sfogatoio<br />
di mil<strong>it</strong>anti e tesserati che qualsiasi<br />
cosa dovesse produrre non sarà mai presa<br />
in considerazione. La “strana coppia”,
22 settembre 2012<br />
Card<strong>it</strong>o<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
questa è continu<strong>it</strong>à...<br />
Fusco&Setola, rischia di affossare il Pd e<br />
aprire i margini ad una emorragia interna<br />
che inev<strong>it</strong>abilmente avrebbe delle ripercussioni<br />
sull’amministrazione e di conseguenza<br />
sul paese. Fusco ha fatto la sua bella figura<br />
sulla questione delle tasse non pagate.<br />
Ed è lo stesso che nei mesi scorsi, durante<br />
il “decennio Barra”, si è distinto anche per<br />
tracce di familismo nella res publica. Mettendo<br />
parenti di primo grado a lavorare nelle<br />
d<strong>it</strong>te che hanno vinto gli appalti per il Comune.<br />
Anche la mensa fa gola. Fa gola un<br />
posto per portare in aula i pasti ai bambini.<br />
Un rimborso mensile che Fusco ha riservato<br />
ad un proprio familiare. L’esempio di quello<br />
che un buon amministratore non deve fare.<br />
Setola, invece, ha fatto peggio. Ha stup<strong>it</strong>o<br />
tutti. Il consigliere dei Gd. Quelli del rinnovamento,<br />
dei valori, dei principi. La prima<br />
iniziativa che ha fatto e per la quale è stato<br />
notato <strong>da</strong>i dirigenti dell’Ente locale e <strong>da</strong>i<br />
consiglieri comunali? Si è messo tra le mani<br />
le fatture di una d<strong>it</strong>ta edile della sua famiglia<br />
(i dettagli è meglio nell’interesse di Card<strong>it</strong>o<br />
che li tralasciamo, ndr) e si è recato sul Municipio<br />
utilizzando il ruolo di consigliere e<br />
“chiedere” al dirigente al ramo che quelle<br />
somme dovevano essere liqui<strong>da</strong>te. Un atto<br />
sconcertante che ha lasciato pure i colleghi<br />
di part<strong>it</strong>o a bocca aperta. Alla faccia degli<br />
interessi collettivi e delle buone intenzioni.<br />
Qua si pensa all’interesse personale e di<br />
parte e si vuole mettere in moto un meccanismo<br />
pericoloso e perverso. Intrecci e soggetti<br />
che dovrebbero restare lontani <strong>da</strong>l Comune.<br />
Se Setola non lo ha cap<strong>it</strong>o, nel part<strong>it</strong>o<br />
c’è chi glielo può spiegare. Azioni, tra l’al-<br />
tro, che hanno provocato un’alzata di scudi<br />
anche in maggioranza su chi ha votato Cirillo<br />
per garantire rinnovamento e non si sente<br />
soddisfatto <strong>da</strong> questo inizio di consiliatura.<br />
Non solo perché le promesse non sono state<br />
mantenute, ma pure perché certe collusioni<br />
non devono trovare dir<strong>it</strong>to di c<strong>it</strong>tadinanza.<br />
Così come non è possibile an<strong>da</strong>re avanti in<br />
un clima di ricatti continui messi in campo<br />
<strong>da</strong> Luigi Fusco e il suo fedele scudiero,<br />
legati a Biagio Garofalo <strong>da</strong> motivi diversi.<br />
Che col paese non c’entrano nulla.<br />
Ed è inutile che i “sol<strong>it</strong>i sciacalli” della carta<br />
stampata tentino di speculare in termini<br />
pol<strong>it</strong>ici e in un’ottica “antiCirillo” le polemiche<br />
interne al centrosinistra sollevate nei<br />
giorni scorsi a tutela della legal<strong>it</strong>à. Anzi, gli<br />
“sciacalli” dovrebbero imparare qualcosa.<br />
A differenza loro, anche quando si vincono<br />
le elezioni c’è chi non vende le proprie battaglie<br />
e la propira dign<strong>it</strong>à per un rimborso<br />
mensile nel nucleo di valutazione, nel C<strong>da</strong><br />
del Consorzio cim<strong>it</strong>ero e rispetto a chi lo<br />
paga è pronto a scrivere tutto e il contario<br />
di tutto. Pessimi elementi che hanno affon<strong>da</strong>to<br />
la candi<strong>da</strong>tura a sin<strong>da</strong>co di Vincenzo<br />
Mormile. Gente che cr<strong>it</strong>ica Cirillo quando<br />
cinque anni fa si è candi<strong>da</strong>ta nella lista<br />
dell’attuale sin<strong>da</strong>co mentre la devastazione<br />
del terr<strong>it</strong>orio era in atto. Di cosa parlano?<br />
Restino in silenzio e lascino le battaglie a<br />
chi ci crede e a chi ha i numeri e la credibil<strong>it</strong>à<br />
per parlare. Al netto degli “sciacalli della<br />
carta stampata”, il problema è un altro: al<br />
Comune non c’è stato rinnovamento e, dopo<br />
il fallimento della giunta tecnica, si va verso<br />
un altro fallimento annunciato. Garofalo,<br />
17<br />
Iorio e Giangrande, rappresentano l’usato<br />
di Peppe Barra. Le seconde e terze linee<br />
del “decennio”. Bisogna rimettere le cose<br />
a posto almeno nelle regole e nei valori. E<br />
il sin<strong>da</strong>co, dopo le batoste che ha ricevuto<br />
proprio per svegliarlo <strong>da</strong>l torpore, ha il dovere<br />
di raddrizzare il tiro. Se ama Card<strong>it</strong>o e<br />
se vuole scrivere pagine importanti. Questo<br />
esecutivo avrà 8, al massimo 9, mesi di v<strong>it</strong>a.<br />
Contentini elettorali. E le premesse non erano<br />
queste. Non a caso “Card<strong>it</strong>o libera” si è<br />
tirata fuori e se non si cambia registro il passaggio<br />
all’opposizione è obbligato. Cirillo<br />
ha poco tempo per recuperare e rimettere in<br />
piedi il progetto serio e ambizioso che ha<br />
partor<strong>it</strong>o la sua candi<strong>da</strong>tura a sin<strong>da</strong>co. <strong>De</strong>ve<br />
ripartire <strong>da</strong>l documento siglato con il Part<strong>it</strong>o<br />
socialista e Card<strong>it</strong>o libera prima dell’allargamento<br />
agli “altri” E non deve cedere ai<br />
ricatti. A costo pure di rischiare di an<strong>da</strong>rsene<br />
a casa. Perché, almeno, in questo caso<br />
si terrà stretta la gente perbene che lo ha<br />
votato e crede solo in lui. Anche perché gli<br />
“sciacalli” sono sempre in agguato. Loro,<br />
proprio loro, che hanno maldiger<strong>it</strong>o la sconf<strong>it</strong>ta<br />
ed hanno sempre utilizzato il Comune<br />
per raggiungere stipendi e prebende personali.<br />
Pronti anche all’estorsione. Una cosa<br />
sono le battaglie interne per frenare istinti<br />
pericolosi che potrebbero arrivare <strong>da</strong>ll’esterno<br />
e altra cosa è rest<strong>it</strong>uire voce a chi è<br />
stato più volte bocciato <strong>da</strong>i c<strong>it</strong>tadini ed ha<br />
già dimostrato quanto vale. Sulle battaglie<br />
e sui valori non si fa un passo indietro. Ma<br />
chi non può parlare resti in silenzio. Le loro<br />
sono parole che non fanno più rumore.<br />
Per fortuna.
20<br />
CRISPANO – Il leader del movimento “Progetto<br />
Crispano”, Enzo Cennamo, torna carico e motivato.<br />
Ha le idee chiare e rompe ogni indugio sulla<br />
stra<strong>da</strong> che il nuovo laboratorio pol<strong>it</strong>ico deve seguire<br />
affinché si esca <strong>da</strong>l degrado sociale, amministrativo<br />
e morale. Due le tappe fon<strong>da</strong>mentali:<br />
distinte nel tempo. Il rapporto con l’amministrazione<br />
gui<strong>da</strong>ta <strong>da</strong> Carlo Espos<strong>it</strong>o e la costruzione<br />
di un “cantiere” di idee e proposte dove trovino<br />
c<strong>it</strong>tadinanza esclusivamente soggetti che hanno<br />
l’obiettivo di rimboccarsi le maniche per lavorare<br />
nell’interesse della comun<strong>it</strong>à. Insomma, basta<br />
coi privilegi, basta con la “casta” che ha garant<strong>it</strong>o<br />
al paese l’etichetta di “C<strong>it</strong>tà di camorra”.<br />
Basta coi confl<strong>it</strong>ti di interesse, coi consiglieri<br />
che barattano il voto in giunta e in Assise con lo<br />
stipendio di assessore. Crispano vuole dire basta<br />
ad un sistema clientelare e di potere perverso<br />
radicato, principale causa del sottosviluppo di<br />
uno dei paesi più “inquinati” dell’hinterland a<br />
nord di Napoli. Da fiore all’occhiello alla “pecora<br />
nera”. Carlo Espos<strong>it</strong>o ha gui<strong>da</strong>to il rilancio<br />
e Carlo Espos<strong>it</strong>o lo ha riportato nelle sabbie mobili.<br />
“Ci siamo messi in pos<strong>it</strong>ivo – spiega Enzo<br />
Cennamo – sin <strong>da</strong>ll’inizio di questa avventura.<br />
Ho <strong>da</strong>to consigli al primo c<strong>it</strong>tadino per ev<strong>it</strong>are<br />
quello che poi si è verificato. Non mi hanno<br />
ascoltato. Hanno prefer<strong>it</strong>o seguire la stra<strong>da</strong> degli<br />
interessi personali e di parte tralasciando quelli<br />
collettivi. E’ arrivata l’ora di uscire allo scoperto.<br />
C’è bisogno di una riscossa delle coscienze,<br />
i c<strong>it</strong>tadini devono tornare protagonisti, la popolazione<br />
deve riacquistare dign<strong>it</strong>à e le ist<strong>it</strong>uzioni<br />
locali autorevolezza”. Non usa mezzi termini il<br />
leader di “Progetto Crispano”. Le cose non le ha<br />
mai man<strong>da</strong>te a dire. Si è sempre assunto in prima<br />
persona le responsabil<strong>it</strong>à delle proprie azioni, rinunciando<br />
anche alla poltrona di assessore e allo<br />
stipendio. Quando è arrivato il momento di decidere,<br />
Cennamo non ha es<strong>it</strong>ato un attimo.<br />
Quando ha cap<strong>it</strong>o che i valori e gli ideali erano<br />
e restano diversi <strong>da</strong>l sistema che si è impadron<strong>it</strong>o<br />
del Municipio, ha sbattuto la porta e se n’è<br />
an<strong>da</strong>to. “Si stanno verificando delle cose dell’altro<br />
mondo – continua Cennamo -. Agli assessori<br />
non gli bastano più i privilegi, anche e soprattutto<br />
professionali, derivanti <strong>da</strong>lla loro presenza al<br />
Comune. Hanno superato ogni lim<strong>it</strong>e. Ad esempio<br />
è assurdo che alcuni rappresentanti dell’amministrazione<br />
abbiano preso il vizio di contattare<br />
le imprese che vincono gli appalti in c<strong>it</strong>tà e<br />
pretendere che il personale <strong>da</strong> impiegare nello<br />
svolgimento del servizio lo debbano raccoman<strong>da</strong>re<br />
loro. Insomma, una d<strong>it</strong>ta vince l’appalto e<br />
AUTUNNO CALDO<br />
“Al Comune il festival dell’illegal<strong>it</strong>à<br />
Ripartiamo <strong>da</strong>lle persone perbene”<br />
Durissima presa di posizione del leader del movimento “Progetto Crispano” Enzo Cennamo. Un appello al<br />
gruppo di Carlo La Sala, a Radici e all’ex sin<strong>da</strong>co Pasquale D’Errico: “Mettiamo <strong>da</strong> parte le sigle dei part<strong>it</strong>i a<br />
livello locale per fronteggiare il clima di emergenza democratica che ha distrutto il nostro paese”<br />
di Felice Libertà<br />
l’assessore vuole mettere la gente a lavorare.<br />
Questo non significa <strong>da</strong>re lavoro ai<br />
c<strong>it</strong>tadini di Crispano ma è il più brutto e<br />
becero segnale di clientelismo e miscuglio<br />
di ruoli tra amministratori e imprend<strong>it</strong>ori<br />
che, invece, andrebbero distinti.<br />
All’assessore deve interessare che l’appalto<br />
sia trasparente, che sia tutto conforme<br />
alla legge e si garantisca l’efficienza<br />
del servizio. Perché mai una d<strong>it</strong>ta che<br />
vince regolarmente un appalto dovrebbe<br />
sentirsi obbligata ad assumere gente<br />
segnalata <strong>da</strong>gli assessori? C’è qualcosa<br />
che non quadra in questo rapporto pure<br />
perché ci sono sempre i sol<strong>it</strong>i funzionari,<br />
con confl<strong>it</strong>ti di interessi enormi, che producono<br />
atti e determine illeg<strong>it</strong>time e illegali.<br />
In questo caso l’assessore fa finta<br />
di non vedere e non riesce a controllare.<br />
Non riesco a capire – continua Cennamo<br />
– come mai il sin<strong>da</strong>co Espos<strong>it</strong>o che fino a<br />
prova contraria è una persona retta avalli<br />
questo meccanismo perverso e queste<br />
deviazioni che rappresentano il contrario<br />
della buona e sana amministrazione”.<br />
Una denuncia chiara che dovrebbe susc<strong>it</strong>are<br />
una reazione nella “casta” al governo<br />
del paese. Ma non sarà così perché è gente<br />
che, come dimostrato negli anni, riesce<br />
a superare con la sol<strong>it</strong>a faccia tosta,<br />
qualche minaccia o tentativo di aggressione,<br />
tranquillamente qualsiasi scan<strong>da</strong>lo.<br />
E’ come se non si vergognassero più.<br />
Nemmeno lo scioglimento degli organi<br />
elettivi per infiltrazione della camorra<br />
che ha visto protagonista l’attuale sin<strong>da</strong>co,<br />
gran parte dell’attuale giunta e della<br />
maggioranza, ha fatto balenare agli occhi<br />
di questi signori che bisognava cambiare<br />
registro. Niente di niente. “Il sin<strong>da</strong>co si è<br />
dimostrato un bugiardo – dichiara Enzo<br />
Cennamo – su più fronti. Innanz<strong>it</strong>utto, la<br />
riduzione degli stipendi del primo c<strong>it</strong>tadino<br />
e degli assessori. Quando avanzai<br />
la proposta Carlo Espos<strong>it</strong>o assunse un<br />
impegno: aspettiamo il nuovo bilancio e<br />
attueremo i tagli. Il bilancio è stato approvato<br />
e i loro stipendi non sono stati<br />
abbassati. Ancora una volta ha preso in<br />
giro la c<strong>it</strong>tà. Così come ha preso in giro<br />
gli elettori su tante altre cose. Alcuni<br />
esempi. Nel programma del centrosinistra<br />
presentato in campagna elettorale,<br />
che tutti abbiamo condiviso e firmato,<br />
22 settembre 2012<br />
Crispano
22 settembre 2012<br />
Crispano<br />
www.napolimetropoli.<strong>it</strong> - il portale “all news” dell’area nord<br />
C’E’ VOGLIA DI LEGALITA’<br />
c’è l’impegno a modificare lo statuto per approvare<br />
la norma sugli assessori esterni. Perché non<br />
li vogliono fare? Eppure si garantirebbe maggiore<br />
partecipazione e avremmo la possibil<strong>it</strong>à di impegnare<br />
dei seri e preparati professionisti di Crispano<br />
che hanno la voglia, la volontà e la capac<strong>it</strong>à di<br />
condurre il paese in un’epoca di sviluppo concertato,<br />
armonico e di programmazione. Invece no.<br />
Il sin<strong>da</strong>co preferisce un manipolo di cortigiani<br />
pronti a sacrificare per una poltroncina e uno stipendio<br />
mensile gli interessi collettivi. E i risultati<br />
sono sotto gli occhi di tutti. Altri impegni assunti<br />
e non mantenuti sono lì, nei diversi programmi <strong>da</strong><br />
quasi vent’anni.<br />
Dov’è la scuola nel rione “Acquedotto”? Dov’è la<br />
scuola nel rione “Cappuccini”? Dov’è la sala teatro<br />
<strong>da</strong> realizzare in via Lutrario? Progetti vecchi.<br />
Non hanno realizzato nulla. Non sono riusc<strong>it</strong>i a<br />
realizzare nessuna opera avveniristica e di livello.<br />
Con l’aggravio dei costi in quanto i progetti<br />
sono vecchi e col passar degli anni devono essere<br />
adeguati con la cresc<strong>it</strong>a della spesa che il Comune<br />
dovrà sostenere. Hanno fall<strong>it</strong>o”. La soluzione:<br />
“Se Carlo Espos<strong>it</strong>o vuole salvare la consiliatura in<br />
extremis – spiega il consigliere comunale di Progetto<br />
Crispano – deve innanz<strong>it</strong>utto far dimettere<br />
la giunta. Dobbiamo modificare lo statuto e aprire<br />
l’amministrazione alle migliori energie e professional<strong>it</strong>à<br />
che Crispano esprime. Diversamente, se<br />
vogliono bene alla loro terra, dovrebbero dimettersi<br />
e liberare le ist<strong>it</strong>uzioni e il paese lasciando<br />
spazio ad un rinnovamento di metodi, di ragionamenti,<br />
di idee e pure di uomini. Serve il giusto<br />
mix tra vecchi e nuovi, l’esperienza e l’energia,<br />
la forza, la voglia di rinascere e di riportare Crispano<br />
in auge ripartendo <strong>da</strong>lla questione morale<br />
e <strong>da</strong>lla legal<strong>it</strong>à. Concetti sconosciuti a gran parte<br />
dei componenti dell’attuale casta”.<br />
Diretto, incisivo, preciso. Cr<strong>it</strong>iche e proposte. Proposte<br />
che riguar<strong>da</strong>no anche il futuro. “I mesi che<br />
ci separano <strong>da</strong>lle prossime elezioni devono essere<br />
utilizzati – spiega Enzo Cennamo - <strong>da</strong>ll’intellighencia<br />
locale per costruire un percorso comune.<br />
E’ evidente che viviamo in un clima di emergenza<br />
democratica. C’è la necess<strong>it</strong>à di mettere <strong>da</strong> parte<br />
le sigle dei p<br />
art<strong>it</strong>i, prendere le distanze <strong>da</strong> chi ha dimostrato<br />
esclusivamente interesse per gli affari personali<br />
ed organizzare una seria alternativa di governo<br />
ragionata. Non bisogna ba<strong>da</strong>re solo al cr<strong>it</strong>erio<br />
quant<strong>it</strong>ativo ma soprattutto a quello qual<strong>it</strong>ativo.<br />
Le migliori energie della pol<strong>it</strong>ica insieme alla<br />
gente comune, alla gente perbene, ai professionisti,<br />
agli operai, alle donne e ai giovani che vogliono<br />
cambiare pagina.<br />
Che pretendono di vivere in un paese moderno<br />
dove ci sia il primato dei bravi sui mediocri, ci sia<br />
il primato della legal<strong>it</strong>à sull’illegal<strong>it</strong>à, della mer<strong>it</strong>ocrazia<br />
sulle raccoman<strong>da</strong>zioni e il familismo.<br />
In particolare, sul piano pol<strong>it</strong>ico il primo appello<br />
va all’ingegnere Carlo La Sala. Non è e non può<br />
essere la stampella di Carlo Espos<strong>it</strong>o. Anzi, è il<br />
21<br />
leader di un gruppo <strong>da</strong> valorizzare ed insieme abbiamo<br />
il dovere di costruire un futuro migliore,<br />
lontano <strong>da</strong>lle attuali logiche e <strong>da</strong>i valori negativi<br />
che l’amministrazione in carica esprime. Un altro<br />
appello lo lancio al movimento Radici, a Gregorio<br />
Im<strong>it</strong>azione, all’avvocato Michele Emiliano,<br />
all’ex sin<strong>da</strong>co Pasquale D’Errico ed ai tanti amici<br />
e giovani che negli anni si sono battuti col solo<br />
obiettivo di migliorare il paese. Mettiamo <strong>da</strong> parte<br />
a livello locale le sigle dei part<strong>it</strong>i e costruiamo<br />
un cartello di gente perbene. Crispano deve ripartire<br />
<strong>da</strong>lla gente perbene e <strong>da</strong> valori pos<strong>it</strong>ivi”.<br />
L’ultima chicca sulla farsa delle “C<strong>it</strong>tà che vogliamo”.<br />
“E’ stata un fallimento – conclude Cennamo<br />
-. Usano quell’etichetta solo per predicare<br />
bene ma razzolano <strong>da</strong>vvero male. Pensano che<br />
con qualche manifesto e con l’enunciazione di<br />
concetti vecchi, tr<strong>it</strong>i e r<strong>it</strong>r<strong>it</strong>i, in un miscuglio di<br />
demagogia e pessimo populismo, riescano a coprire<br />
l’affarismo evidente, la deriva democratica,<br />
i confl<strong>it</strong>ti di interesse, l’illegal<strong>it</strong>à e la totale<br />
mancanza di trasparenza nell’amministrazione<br />
pubblica. Dopo questo fallimento bisognerà innanz<strong>it</strong>utto<br />
rest<strong>it</strong>uire decoro alle ist<strong>it</strong>uzioni locali.<br />
<strong>De</strong>coro e autorevolezza. Il vero programma partecipato<br />
lo faremo noi scendendo nelle piazze,<br />
parlando con la nostra gente e promuovendo<br />
azioni che facciano il bene della nostra terra, dei<br />
nostri giovani, della nostra economia. Sarà il programma<br />
partecipato dei c<strong>it</strong>tadini. Non quello degli<br />
affaristi”.
Satira<br />
‘A messa scaveza…<br />
Nu pazzo pe’ casa e na croce<br />
pe’ chiesa…<br />
…pare ‘a nave ‘e Francischiello: a poppa<br />
cumbattevano e a prora nun ‘o sapevano.<br />
Cari amici eccoci quà, ‘a narrar le gesta ‘e<br />
Sua Maestà…“Cenzino ‘a…rresta”.<br />
Fin<strong>it</strong>e le vacanze, si riaprono le <strong>da</strong>nze<br />
all’ombra delle “oscure stanze”…sic!<br />
Ma, nel frattempo, approf<strong>it</strong>tando della mia<br />
lunga e lieta permanenza,…pè sentere e<br />
dicere, qualcuno preparava la dura pen<strong>it</strong>enza.!<br />
Qualche presentimento, però, me lo diceva<br />
di stare attento, tanto cà me ne so’ fatto<br />
prima, nà ragione, poi, nà fissazione; …<br />
vuò vedè che’ nà maledizione…sic!<br />
E’ sempre lui, “Cenzino ‘a…rresta” che<br />
affacciato ‘a fenesta aspetta a “Giggin”<br />
pe’ lle fà ‘a festa..hi..hi..hi.! Sua Maestà,<br />
prima o poi si accorgerà, c’accussì…nun<br />
po’ durà.!<br />
E come per magia, ecco avverarsi la profezia.<br />
Infatti, <strong>da</strong> qualche giorno corre voce che<br />
a palazzo, ò RE è asciùt pazzo..! ‘O puvu-<br />
Na zefira e’ vient<br />
riello, a segu<strong>it</strong>o del fattaccio è ridotto uno<br />
straccio. Tutti contro di lui, anche i più<br />
fedeli; che mascalzoni, oggi serv<strong>it</strong>ori…<br />
domani trad<strong>it</strong>ori…sic!<br />
E fù così, che il cavaliere senza paura<br />
fece la scelta più sicura…? Gesù cà paura,<br />
ecco riapparire la sol<strong>it</strong>a anema scura…”à<br />
Crapa”. ‘O Re ‘a perz ‘a capa..hi..hi..hi.!<br />
Con tutto questo bordello, riuscirà il despota<br />
a sopportare il peso del fardello?<br />
E come spesso accade, in mezzo a tanta<br />
confusione c’è chi cerca l’occasione…?<br />
Stavota, chi cumanna ’a tarantella è…‘a<br />
“ban<strong>da</strong> d’à coppolella“. Eccoli là…‘o<br />
‘ntuossoco e Sua Maestà, “Mariasoft” e<br />
“Giuvann ‘a vuallera”, per i due vale ‘na<br />
sola parola, chi si <strong>da</strong>nna è “Solavola”…<br />
sic!<br />
Ed anche questa volta la buonanima di<br />
nonno “Filippo”, che era uomo di grande<br />
esperienza, non fece mancare la giusta<br />
sentenza:><br />
Ma, ahimè, mentre è in atto la battaglia<br />
ai <strong>da</strong>nni del RE…canaglia, lontano <strong>da</strong>l<br />
palazzo c’è chi si <strong>da</strong> al sollazzo…sic!<br />
“Spezzafierro”, “Totonno ‘a<br />
barracca”, “Peppenella ‘a viziosa”,<br />
“Lilina ‘a nipota”, ecc…<br />
ecc…di tutto di più! Pronti per la<br />
partenza alla faccia e Sua eccellenza,<br />
l’allegra compagnia sogna<br />
notti di follia…! Parìs…Parìs.!<br />
Strana la sorte per i nemici della<br />
corte…! Stavolta è toccata a<br />
”Paneran”, ‘o puvuriello come<br />
un cane bastonato, solo e abbandonato,<br />
con un canto pieno di<br />
passione, diede sfogo a tutta la<br />
sua delusione:<br />
Un giorno le lepri, riun<strong>it</strong>e tutte<br />
insieme, si lamentavano fra loro<br />
della loro v<strong>it</strong>a così incerta e<br />
piena di paure: esse sono infatti<br />
pre<strong>da</strong> degli uomini, dei cani,<br />
delle aquile e d’altri numerosi<br />
animali. Meglio dunque farla<br />
fin<strong>it</strong>a una volta tanto, piuttosto<br />
che star a trepi<strong>da</strong>re tutta la v<strong>it</strong>a.<br />
Presa questa risoluzione, si slanciarono<br />
tutte insieme alla volta<br />
di uno stagno, per buttarsi giù<br />
e parlo pure io<br />
23<br />
di giggino o’ scumbinat<br />
e affogare. Le ranocchie, che stavano<br />
accoccolate tutt’in giro allo stagno,<br />
non appena sentirono il rumore della<br />
loro corsa, schizzarono immediatamente<br />
nell’acqua. E allora una delle lepri,<br />
che pareva più sveglia delle altre, disse:>.<br />
Morale della favola: La storia mostra<br />
che gli infelici si fanno coraggio quando<br />
c’è qualcuno che sta peggio di loro.<br />
E con l’ennesima saggia novella, volge<br />
al termine la nostra consueta puntatella.!<br />
Oramai in c<strong>it</strong>tà…nun se po’ cchiù<br />
campà…sic! L’aria s’è fatta funesta, è<br />
la fine per Sua Maestà “Cenzino ‘a…<br />
rresta”. L’intero reame, stremato <strong>da</strong>lla<br />
fame, cerca ogni occasione per sfuggire<br />
l’oppressione.<br />
<strong>De</strong>tto ciò, cari amici siamo giunti al<br />
termine di questo primo episodio del…<br />
r<strong>it</strong>orno di “Giggin ò scumbinat”; ne è<br />
passato di tempo <strong>da</strong>ll’ultima volta, nel<br />
frattempo è scoppiata ‘a rivolta; riuscirà<br />
Sua Maestà a difendere la patria<br />
podestà…?<br />
Niente paura, la risposta è nella prossima<br />
avventura, perché se parlano tutti<br />
allora…parlo pure io.!<br />
l a v e r i t à p e z z o p e r p e z z o<br />
<strong>diretto</strong> <strong>da</strong> <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
Ed<strong>it</strong>o <strong>da</strong> “Associazione Med<strong>it</strong>erraneo e C<strong>it</strong>tà”<br />
sede legale Corso Meridionale, 69 - Afragola (Na)<br />
Direttore responsabile : <strong>Giovanni</strong> <strong>De</strong> <strong>Cicco</strong><br />
decicco.giovanni@gmail.com<br />
Direttore ed<strong>it</strong>oriale: Andrea Fischer<br />
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