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viaggio tra i mistral-ironman - Chi siamo

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Marina di Grosseto 30/04/2000 Triathlon Sprint<br />

È la prima Domenica dopo il lungo week-end pasquale ed è solo Giovanni a partecipare alla gara di<br />

Triathlon Sprint di Grosseto. La competizione è ben organizzata, il clima è ottimo, ci sono circa 200<br />

partecipanti, l’acqua è sempre un po’ freddina e quindi la muta è obbligatoria.<br />

Il via viene dato alle ore 12 e la gara si conclude dopo circa 1h e 30’ con l’arrivo dell’ultimo concorrente<br />

e il classico pasta-party in pineta.<br />

Rimini-San Marino 07/05/2000 Triathlon Olimpico<br />

San Marino, Esordio TITANICO<br />

Quando una stagione inizia non si sa mai cosa aspettarsi: ci <strong>siamo</strong> allenati per<br />

lunghi mesi e poi finalmente <strong>siamo</strong> in pista. Il "tanto per finirla" è d'obbligo...<br />

E cosi il 10 di maggio i nostri eroi partono per la terra di Romagna, dove li<br />

aspetta il loro primo triathlon "in terra s<strong>tra</strong>niera”, tanta <strong>tra</strong>nquillità e la voglia<br />

di affrontare il nuoto nell’Adriatico, la corsa <strong>tra</strong> i castelli di San Marino ( ma<br />

dov'erano? )... ma soprattutto, lui... il monte TITANO in bici.<br />

Per l'occasione anche la Renault Clio di Enrico era sta dotata di rapporto 39/26 e Toto aveva montato<br />

degli speciali accorgimenti che avrebbero bloccato le ruote della bici nel caso in cui avesse iniziato a<br />

tornare indietro sulla salita.<br />

La sera prima gli atleti della Mis<strong>tra</strong>l Pisa, nell'occasione orfani della maggior parte del gruppo impegnato<br />

in quel di San Remo, erano stati "governati" alla meno peggio nell'albergo con quattro stelle<br />

(che devono essere quelle che si vedono quando si arriva a pagare il conto) e poi erano stati invitati<br />

ad un fantozziano "party di benvenuto" organizzato in una birreria locale da un tipo barbuto e sinistro..<br />

atleti presenti n.3: Toto, Enrico e un tipo di non so quale località abruzzese che ricordava molto<br />

da vicino Massimo Troisi.<br />

Quello con la barba ci chiede se <strong>siamo</strong> triathleti quando ci vede arrivare: diavolo! non si vede? e così<br />

la serata è <strong>tra</strong>scorsa <strong>tra</strong> i tentativi di corruzione, peraltro ben riusciti, a suon di pinte di birra, nemmeno<br />

di cattiva qualità, fra i racconti di Carpanese (nel frattempo i partecipanti erano aumentati… dove<br />

c’è da scroccare noi si arriva sempre primi ) e le gaffe di finti triathleti vissuti , compresa quella relativa<br />

al tipo con la barba che poi si scopriva essere non una specie di cameriere improvvisato ma un<br />

tal Ugo Fabbri, pluriallorato triathleta e più volte <strong>ironman</strong>, comparso diverse volte sugli articoli di<br />

Triathlete.,<br />

Ma la gara era vicina e giustamente la mattina alle 7.00 nell'aprire la fines<strong>tra</strong> Toto si accorgeva che<br />

dopo un mese di estate anticipata quello era il primo giorno di pioggia nonché di temperatura nuovamente<br />

bassa.<br />

E l'acqua non ha perdonato: quindici gradi sono pochi, anche per la muta nuova di Enrico... figurarsi<br />

per quella ormai storica di Toto, reduce dal lungo dell'Elba nell’ormai lontano 1997 e dalle innumerevoli<br />

successive altre imprese <strong>tra</strong> le quali i successivi lunghi di Follonica della Val di Non, nonché<br />

dall'Ironman dell'anno precedente.<br />

Il percorso su due giri si dimos<strong>tra</strong> avvincente e così i nostri eroi si presentano insieme in zona cambio,<br />

dalla quale Enrico riemerge per primo, mentre Toto approfitta per una pausa cappuccino, dalla<br />

quale si riprende solo quando il giudice arbitro gli nega il cornetto alla crema.<br />

Ma la gara va avanti e di li a poco, nell'aria piovigginosa, emerge la cupa sagoma del Monte Titano..<br />

ci <strong>siamo</strong>!!!<br />

Dài con quei pedali, spingi, tira!... e poi di nuovo giù per le valli ... è già finita? No, ecco il pezzo<br />

peggio, occhio a non tornare indietro, ma dai che si può fare... cosa invece non si può fare è la corsa,<br />

tre giri massacranti con due salite micidiali, due discese anche peggio e nessun <strong>tra</strong>tto in piano... il sole<br />

come al solito decide di tenerti compagnia quando meno lo desideri, ma il <strong>tra</strong>guardo è ormai arrivato<br />

Toto e Enrico possono salutare con entusiasmo questa bella avventura e speriamo che in futuro<br />

possa vedere una maggiore partecipazione di pisani perché veramente li merita.<br />

Pag. 4

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