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I fenomeni vulcanici - Sei

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134 I FENOMENI ENDOGENI<br />

PER RICORDARE<br />

Il magma può solidificare in profondità (attività<br />

intrusiva), dando origine ai plutoni, oppure<br />

risalire fino a raggiungere la superficie (attività<br />

effusiva), dando origine ai <strong>fenomeni</strong><br />

<strong>vulcanici</strong>, collegati con la fuoriuscita di lave,<br />

gas e materiali solidi (materiali piroclastici).<br />

Il magma si forma nelle regioni in cui agiscono<br />

forze endogene che causano distensione<br />

o compressione oppure sprofondamento di<br />

ampie porzioni di litosfera, dove si verifica un<br />

aumento di temperatura o una diminuzione di<br />

pressione.<br />

In base al tenore di silice, i magmi possono<br />

essere sialici, femici o intermedi.<br />

Le proprietà più importanti del magma sono la<br />

viscosità, il contenuto di acqua e di gas. La<br />

viscosità dipende principalmente dal tenore di<br />

silice: i magmi sialici sono più viscosi di quelli<br />

femici. Anche il contenuto in acqua (in genere<br />

maggiore nei magmi sialici) influenza la viscosità<br />

del magma, perché riduce la temperatura<br />

di fusione dei silicati, mentre i gas ne influenzano<br />

la mobilità.<br />

Il vulcano è una spaccatura della superficie<br />

terrestre da cui fuoriescono lave, gas e piroclasti.<br />

Si distinguono vulcani ad attività lineare e<br />

vulcani ad attività centrale.<br />

Si parla di eruzioni lineari quando il magma<br />

fuoriesce da fratture della crosta allungate e<br />

strette e la lava si espande formando ricoprimenti<br />

(plateaux) di migliaia di kilometri quadrati.<br />

Si parla di eruzioni centrali quando i materiali<br />

vengono eruttati da un cratere intorno<br />

a cui si accresce un edificio vulcanico, detto<br />

cono.<br />

Le manifestazioni conclusive dell’attività di un<br />

vulcano danno luogo a <strong>fenomeni</strong> di vulcanesimo<br />

secondario, che comprendono la liberazione<br />

dei gas o il riscaldamento delle acque<br />

del sottosuolo, con conseguente emissione di<br />

gas e vapor d’acqua (fumarole, soffioni boraciferi,<br />

geyser).<br />

Il meccanismo eruttivo può essere effusivo o<br />

esplosivo ed è condizionato dalla viscosità del<br />

magma e dalla percentuale di gas e vapor d’acqua.<br />

In genere il magma femico, più caldo e fluido,<br />

scorre liberamente all’interno del condotto vulcanico,<br />

liberando in modo regolare i gas che<br />

contiene (attività effusiva). Il magma sialico,<br />

meno caldo e più viscoso, tende a solidificare<br />

all’interno del condotto vulcanico, formando<br />

un tappo, che impedisce la fuoriuscita dei<br />

gas; quando la pressione dei gas vince il peso<br />

dei materiali soprastanti, si ha un’esplosione<br />

(attività esplosiva). Le eruzioni avvengono<br />

con modalità diverse e prendono il nome del<br />

vulcano di cui sono tipiche.<br />

In base alle caratteristiche dell’edificio vulcanico<br />

i vulcani ad attività centrale possono essere<br />

a scudo, stratovulcani, coni di scorie.<br />

© SEI – 2012<br />

I vulcani attivi sono geograficamente localizzati<br />

in lunghe e strette fasce della superficie<br />

terrestre, corrispondenti: alle dorsali oceaniche,<br />

agli archi di isole e ad alcuni margini continentali,<br />

alle fosse tettoniche, ai rilievi di recente<br />

formazione che si estendono dall’Europa<br />

all’Asia.<br />

Ogni fascia è caratterizzata dalla prevalenza di<br />

attività effusiva o esplosiva.<br />

Al di fuori delle fasce si collocano i punti caldi,<br />

vulcani isolati che emettono lave basaltiche.<br />

L’Italia, come tutta l’area mediterranea, è interessata<br />

da un’intensa attività magmatica ed è<br />

possibile identificare 4 province magmatiche,<br />

di cui 3 ancora attive. I principali vulcani<br />

attivi sono: Vesuvio, Ischia e Campi Flegrei<br />

(provincia magmatica romana); Stromboli,<br />

Vulcano e Lipari (provincia magmatica delle<br />

Eolie); Etna (provincia magmatica siciliana).<br />

La pericolosità di un vulcano è la probabilità<br />

che dia luogo a un’eruzione distruttiva. Si valuta<br />

in base alla struttura e alle caratteristiche<br />

dell’attività eruttiva del vulcano. Il rischio vulcanico<br />

dipende invece sia dalla pericolosità sia<br />

dai danni che un’eruzione potrebbe causare,<br />

perciò il rischio è direttamente legato al tipo di<br />

insediamento e di utilizzo del suolo in prossimità<br />

del vulcano.

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