San Marcellino Champagnat - Biografia
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Claude Courveille, che era in quel momento viceparroco a<br />
Rive-de-Gier, un paese vicino. Quello che mancava invece lo<br />
pagò di tasca propria. <strong>Marcellino</strong> firmò un contratto provvisorio<br />
con Gianbattista Bonner, il proprietario, e si mise al lavoro<br />
per pulire e riparare il vecchio edificio. Costruì pure due<br />
lettiere in legno ed una piccola tavola per la mensa. Gli inizi<br />
erano incoraggianti ma c’era di meglio: una nuova recluta.<br />
La comunità inizia a crescere<br />
Gianbattista Audras, che prenderà in seguito il nome di Fr<br />
Luigi, aveva solo quattordici anni quando chiese di entrare dai<br />
Fratelli delle Scuole Cristiane a Saint Chamond.<br />
Giudicandolo troppo giovane, gli dissero di aspettare e di<br />
continuare a rivolgersi al confessore. Il caso volle che quella<br />
persona fosse proprio il giovane sacerdote di La Valla. Il<br />
ragazzo confidò a <strong>Marcellino</strong> che aveva deciso di consacrarsi<br />
al Signore per tutta la vita. Dopo aver parlato con Gianbattista<br />
e con i genitori, aver riflettuto e pregato, il sacerdote invitò il<br />
giovane Audras ad andare a vivere insieme con Granjon.<br />
Due mesi più tardi i lavori di riparazione erano terminati.<br />
Le due prime reclute occuparono la casa il 2 gennaio 1817. Da<br />
quel giorno la casa Bonner verrà ricordata, almeno nel mondo<br />
marista, come “la culla” dell’Istituto” e il 2 gennaio 1817 come<br />
la data di fondazione dei Piccoli Fratelli di Maria. I suoi membri<br />
avrebbero abbracciato una spiritualità che comprendeva il<br />
senso della presenza di Dio, la fiducia in Maria e nella sua<br />
protezione, e la pratica delle piccole virtù della semplicità e<br />
dell’umiltà.<br />
Per il resto dell’inverno, Granjon e Audras vissero insieme<br />
nella casa. <strong>Marcellino</strong> insegnò loro a leggere e gli elementi di<br />
didattica necessari per fare la scuola ai bambini. Mostrò loro<br />
anche come pregare e fabbricare chiodi. La vendita di questi<br />
ultimi avrebbe costituito un’entrata per la comunità.<br />
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<strong>Marcellino</strong> <strong>Champagnat</strong>