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lavoro e politica al femminile lavoro e politica al femminile

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34<br />

Intervista<br />

<strong>al</strong>l’On. Anna Finocchiaro<br />

Inauguriamo con questo numero una serie di incontri, curati d<strong>al</strong>la Collega Anna Maria Granata, Segretario del Consiglio Nazion<strong>al</strong>e dell’Ordine, con<br />

esponenti femminili del mondo politico: l’intento è quello di dare voce a chi vive, direttamente e quotidianamente, il delicato e difficile equilibrio dell’essere<br />

donna nel mondo del <strong>lavoro</strong>, nell’impegno soci<strong>al</strong>e e nel dibattito politico-cultur<strong>al</strong>e.<br />

L’Onorevole Anna<br />

Finocchiaro è nata a<br />

Modica (Ragusa), il 31<br />

marzo del 1955.<br />

E’ laureata in giurisprudenza<br />

e svolge la carriera di<br />

Magistrato.<br />

E’ stata eletta <strong>al</strong><br />

Parlamento nelle liste dei<br />

democratici di Sinistra, d<strong>al</strong><br />

maggio 2001.<br />

Partecipa ai lavori dei<br />

seguenti organi parlamentari:<br />

- Giunta delle elezioni<br />

- Commissione giustizia<br />

- Comitato parlamentare<br />

per i servizi di informazione<br />

e sicurezza e per il<br />

segreto di stato<br />

- Comitato parlamentare per<br />

i procedimenti di accusa.<br />

Domanda<br />

Onorevole Finocchiaro,<br />

ci può esporre una<br />

sua person<strong>al</strong>e visione<br />

della “condizione <strong>femminile</strong>”<br />

nella nostra società,<br />

puntando l’attenzione <strong>al</strong><br />

Anna Maria GRANATA<br />

segretario@consulentidel<strong>lavoro</strong>.it<br />

CONFRONTI<br />

percorso scuola-<strong>lavoro</strong> e<br />

<strong>al</strong>la sfera delle libere professioni?<br />

Risposta<br />

Direi che la visione<br />

può essere considerata<br />

piuttosto obiettiva,<br />

se esaminiamo i<br />

“numeri” di questa nostra<br />

società: numeri re<strong>al</strong>i,<br />

desunti d<strong>al</strong>le statistiche<br />

uffici<strong>al</strong>i.<br />

Nel nostro Paese, infatti:<br />

- il 55,1% degli iscritti <strong>al</strong>le<br />

Università è di sesso <strong>femminile</strong><br />

- le laureate sono in media<br />

più giovani, più numerose<br />

e ottengono migliori risultati<br />

(56%)<br />

- il 50% dei dottorati di<br />

ricerca in discipline scien-<br />

“<br />

tifiche viene assegnato<br />

<strong>al</strong>le donne: un primato<br />

delle it<strong>al</strong>iane rispetto a<br />

tutte le europee<br />

- nel 2002 non ha proseguito<br />

gli studi oltre la scuola<br />

secondaria superiore il<br />

27,9% dei maschi ed il<br />

20,7% delle femmine<br />

- il 47,8% delle neo-madri<br />

lavora (il 63,2% <strong>al</strong> nord e<br />

il 32,5% <strong>al</strong> sud) e il 44,7%<br />

di quelle con 2 o più figli<br />

- l’82% delle madri ha un<br />

<strong>lavoro</strong> a tempo indeterminato<br />

- ogni 10 imprenditori 3<br />

sono donne<br />

- oggi, ogni quattro liberi<br />

professionisti uno è<br />

donna, mentre negli anni<br />

’90 il rapporto era di uno<br />

a cinque<br />

IL 50% DEI DOTTORATI DI RICERCA<br />

IN DISCIPLINE SCIENTIFICHE VIENE<br />

ASSEGNATO ALLE DONNE:<br />

UN PRIMATO DELLE ITALIANE ”

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