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Numero 03 - PGS Italia

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Lettera del Presidente<br />

Giuseppe Bracco<br />

Mentre il mondo del calcio è in subbuglio per una serie di scandali, e al momento in cui andiamo in<br />

stampa non sappiamo ancora come finirà, le <strong>PGS</strong> continuano in tutta <strong>Italia</strong> a vivere<br />

UNO SPORT A COLORI<br />

È bello poter raccogliere già i frutti mentre l’attività<br />

è ancora in corso.<br />

Possiamo proprio dire che dai più piccoli ai più<br />

grandi siamo tutti uniti da questa grande avventura:<br />

portare i colori dello sport corretto, luogo dei valori<br />

della fraternità, della solidarietà, del divertimento<br />

sano, dell’interiorità e della correttezza,<br />

in un mondo, quello dello sport professionistico,<br />

che spesso è coperto di grigio.<br />

L’idea del logo è nata durante le Olimpiadi<br />

invernali, quando, vivendo un’esperienza<br />

così entusiasmante, abbiamo deciso<br />

che valeva la pena di prolungare quelle<br />

belle sensazioni anche nella Don Bosco Cup.<br />

Ecco allora un numero di Juvenilia con la documentazione<br />

di una parte delle manifestazioni nazionali,<br />

in particolare la Festa Mini che quest’anno è ripartita<br />

con slancio.<br />

Il mese di maggio poi è iniziato con i Giochi<br />

Internazionali, esperienza sempre molto ricca per la<br />

bellezza dello scambio che avviene tra i ragazzi di<br />

ambienti salesiani di molti Paesi diversi,<br />

ben 16 quest’anno.<br />

Inoltre, in questo clima, siamo fieri di riportare<br />

almeno una parte della bellissima testimonianza che<br />

Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico<br />

<strong>Italia</strong>no, ci ha regalato alla nostra Assemblea<br />

Nazionale annuale di aprile. L’abbiamo messa<br />

all’inizio del giornale, quasi una sorta<br />

di pagina formativa, per la profondità<br />

delle riflessioni che<br />

possono certamente servire per<br />

dare qualità e novità alla nostra<br />

attività sportiva.<br />

Come anche le parole di Don Ciotti al Convegno<br />

di marzo in Piemonte.<br />

Allora invito tutti a gustare la bellezza dello sport<br />

a colori osservando le foto e a lasciarsi provocare<br />

dalle riflessioni che qua e là sono riportate.<br />

Auguro a tutti i pigiessini di vivere un’estate ricca<br />

di allegria, di divertimento e di sport… sempre uno<br />

sport a colori!


2006 Assemblea<br />

Nei giorni 22 e 23 aprile 2006, al Salesianum di Roma, si è svolta l’Assemblea<br />

Nazionale. Dopo gli adempimenti statutari e i saluti dei Presidenti degli<br />

Enti Promotori abbiamo ascoltato la testimonianza di Luca Pancalli,<br />

Vicepresidente CONI, Presidente del Comitato Paralimpico <strong>Italia</strong>no.<br />

Ne riportiamo alcuni stralci.<br />

Il significato di Torino<br />

2006 paralimpica<br />

Ho condiviso il percorso della Torino paralimpica<br />

che ci ha portato a vivere quella entusiasmante avventura<br />

olimpica e tutti noi abbiamo seguito attraverso<br />

i Media il grande successo <strong>Italia</strong>no sotto tutti<br />

i punti di vista, del quale dobbiamo andar fieri<br />

come sport <strong>Italia</strong>no.<br />

Abbiamo avuto modo di dimostrare la capacità tutta<br />

<strong>Italia</strong>na di organizzare un grandissimo evento.<br />

Gli <strong>Italia</strong>ni hanno scoperto i palazzi del ghiaccio nel<br />

loro paese perché si sono, come dire, esaltati appresso<br />

ai risultati di Fabris; l’effetto curling, chi di noi conosceva,<br />

se non gli addetti ai lavori, questo sport che<br />

ha appassionato milioni di persone che hanno seguito<br />

in televisione il curling?<br />

Nei paralimpici questo effetto è stato ancora più grande:<br />

i giochi paralimpici sono serviti a comunicare, a<br />

persone che magari fino al giorno prima o a mesi prima<br />

erano ghettizzati in una situazione di carattere assistenzialistico<br />

o solidaristico, che è possibile fare sport.<br />

Quando venni eletto vice presidente del CONI, per me<br />

fu il più grande risultato: poter dimostrare che quel<br />

mondo che normalmente uno identifica con il bello,<br />

il prestante, il fisicamente preparato, avesse<br />

come numero due dello sport <strong>Italia</strong>no una persona<br />

disabile. Bene, era il più grande segnale che la società<br />

sportiva, il mondo sportivo potesse dare alla<br />

società civile.<br />

Se è vero, come è vero, che la Torino olimpica<br />

ha rappresentato un qualcosa di importante<br />

non soltanto nello sport di elite, di vertice<br />

ma per la comunicazione di ciò che lo<br />

sport rappresenta, ancor più lo è stato nella<br />

parte paralimpica.<br />

juvenilia 2 3-2006<br />

Noi non per nulla scegliemmo di individuare come<br />

portabandiera la più giovane delle nostre atlete<br />

disabili, perché volevamo comunicare a tanti giovani<br />

ragazzi disabili che si può praticare sport, che si può<br />

arrivare a praticarlo ad alti livelli, come lo ha fatto la<br />

nostra Melania, una ragazza di 18 anni che è nata priva<br />

di un braccio.<br />

Uno degli spot che sono stati mandati in onda prima<br />

della parte olimpica raffigurava un tedoforo con la<br />

fiaccola e sotto la dicitura “Non stiamo portando una<br />

fiaccola, stiamo raccontando una storia”. Ecco stiamo<br />

raccontando una storia splendida.<br />

Nei giochi paralimpici noi abbiamo visto tanti ragazzi<br />

disabili (adesso obbiettivamente da presidente<br />

faccio una gaf perché non mi ricordo neppure<br />

quanti fossero) che hanno dimostrato con la loro<br />

fierezza di sentirsi degli atleti punto e basta; hanno<br />

interpretato il loro amore per lo Sport <strong>Italia</strong>no e per<br />

lo sport in genere, così come qualsiasi atleta olimpico<br />

che li aveva preceduti.<br />

La medaglia più bella di Torino 2006 è stata l’avvicinare<br />

il maggior numero di ragazzi disabili alle pratiche<br />

sportive.<br />

Per le persone disabili la scelta dello sport è la scelta<br />

di uscire di casa per avviare un percorso di integrazione<br />

che utilizza lo sport, perché poi lo<br />

sport nella convivenza negli impianti<br />

sportivi, nella convivenza della socializzazione<br />

con altri ragazzi, siano essi abili<br />

o disabili, significa anche promuovere<br />

una cultura della diversità che abbatta<br />

quelle barriere culturali che ci rendono<br />

tutti un po’ handicappati allontanan-


nazionale 2006<br />

doci dalla civiltà del rispetto e della solidarietà.<br />

Il diritto allo sport è un diritto che appartiene ad ogni<br />

cittadino e alle persone disabili devono essere date<br />

pari opportunità nell’accesso a quel diritto. Il problema<br />

non è soltanto limitato o limitabile al problema<br />

dell’accesso, perché spesso c’è anche un problema di<br />

disponibilità all’accesso, anche là dove l’impianto è<br />

accessibile. Tutti i giorni capita che mamme con figli,<br />

di cui alcuni abili e uno disabile, si vedano rifiutare<br />

la possibilità di accedere alla piscina per il bambino<br />

disabile nella stessa ora del bambino abile, perché<br />

magari il bambino disabile può creare problemi<br />

organizzativi o, peggio ancora, può creare problemi<br />

in termini di impatto, soprattutto dove ci sono<br />

disabilità gravi.<br />

Dobbiamo avere la coscienza di dire che se a quel<br />

bambino non si dà una risposta in termini di rispetto<br />

a un diritto, non è per l’handicap del bambino, ma<br />

per l’handicap della struttura e per l’handicap mentale<br />

di chi gestisce quella struttura, che non capisce<br />

che dietro quella storia umana, dietro quella famiglia,<br />

dietro quel bambino c’è una persona!<br />

Viviamo in un Paese che, per primo, nel lontano<br />

1977 con la 516, consacrò il diritto dei bambini disabili<br />

all’istruzione nella scuola di tutti, facendo<br />

venir meno quella vergogna delle classi differenziate.<br />

Noi di questo siamo orgogliosi nella nostra<br />

<strong>Italia</strong>nità, perché siamo stati il primo Paese in Europa<br />

che ha consacrato il principio del diritto all’istruzione<br />

nella scuola di tutti ai bambini disabili.<br />

Eppure oggi nella scuola dell’obbligo, nella sola<br />

scuola dell’obbligo, abbiamo 180 mila bambini<br />

disabili, ai quali però, nell’ora di educazione motoria,<br />

viene negato il diritto al divertimento, il diritto<br />

all’attività motoria, ma non per colpa del loro handicap,<br />

ma perché viviamo in una scuola handicappata<br />

e handicappante.<br />

Vedete come la missione di un movimento sportivo<br />

come il nostro, movimenti sportivi come il vostro<br />

o quello di qualsiasi ente di promozione sportiva,<br />

acquista un valore ancor più importante se<br />

condito anche dalla consapevolezza che attraverso<br />

i nostri sforzi si può promuovere cultura.<br />

Vedete, io oggi sono arrivato qua, una struttura totalmente<br />

accessibile perché ci sono arrivato tranquillamente<br />

il fatto che il palco da dove si parla sia<br />

inaccessibile, è la chiave di lettura di come questo<br />

paese, pensa la disabilità: il disabile può essere soltanto<br />

fruitore di tavole rotonde, di conferenze, ma<br />

non un protagonista, cioè non colui che sta dall’altra<br />

parte del tavolo a parlare.<br />

Il disabile ha diritto ad accedere ma non ha diritto<br />

juvenilia 3 3-2006<br />

ad essere protagonista. Attraverso lo sport noi<br />

invece gli regaliamo il diritto ad essere protagonisti,<br />

lo sport è uno di quei luoghi in cui il disabile si<br />

riappropria della capacità di essere protagonista.<br />

Protagonista di un suo gesto motorio, di un suo<br />

momento di divertimento, di una sua scelta di<br />

vivere lo sport, protagonista di una vittoria come<br />

di una sconfitta, di un insuccesso, protagonista di<br />

un gioco di squadra, di un momento che vive insieme<br />

a dei bambini o dei ragazzi normali.<br />

Chi vi parla ha una vita<br />

sportiva particolare<br />

perché io ero un atleta<br />

olimpico, ero un atleta<br />

nazionale di pentatlon<br />

moderno e il<br />

caso volle che nell’81,<br />

durante l’anno internazionaledell’handicappato<br />

–allora, si diceva<br />

ancora– caddi da<br />

cavallo durante un<br />

campionato del mondo<br />

e rimasi su una sedia<br />

a rotelle. Ma io ero<br />

talmente drogato, in<br />

senso buono, di sport,<br />

che ho voluto ricercare<br />

quello che amavo<br />

fare prima, cioè praticare<br />

dello sport, perché<br />

io mi divertivo<br />

prima. Io sono caduto<br />

a 17 anni, oggi ne ho<br />

42. Dopo l’incidente<br />

ho tentato di percorrere, ma per mia gratificazione<br />

più che personale, per mia gioia di sentirmi protagonista<br />

di un’attività motoria, l’attività sportiva come<br />

disabile.<br />

Ebbene io, dalla mia esperienza personale, ho tratto<br />

la consapevolezza che attraverso lo sport si può<br />

promuovere una cultura della normalità.<br />

Ecco, questo è ciò per cui mi impegno.<br />

Parafrasando una frase di don Milani: la differenza<br />

tra il ricco e il povero non è tanto ciò che il ricco<br />

possiede rispetto al povero, ma è la quantità di parole<br />

che il ricco conosce rispetto al povero. Noi attraverso<br />

lo sport potremo dare più voce, più parole<br />

a tanti ragazzi, a tante persone disabili, ai quali<br />

oggi è negata.<br />

Luca Pancalli<br />

Vicepresidente CONI<br />

Presidente del Comitato Paralimpico <strong>Italia</strong>no


juvenilia 4<br />

3-2006


XVII GIOCHI<br />

INTERNAZIONALI della<br />

GIOVENTÙ SALESIANA<br />

Dal 30 aprile al 5 maggio 2006 si sono svolti a Zagabria i XVII Giochi della<br />

Gioventù Salesiana ai quali hanno partecipato 104 squadre provenienti<br />

da 16 nazioni con 1234 atleti che insieme con gli animatori e accompagnatori<br />

ammontano a circa 1500 persone presenti.<br />

I Giochi hanno avuto inizio il 1° maggio con la celebrazione dell’Eucaristia<br />

presieduta da mons. Vlado Kosˇić, Vescovo ausiliare di Zagabria e da don<br />

Ambrozije Matusˇić, ispettore dei salesiani della Croazia, presso il santuario Santa Maria della<br />

Libertà che ricorda i martiri della guerra per la liberazione croata (1991-95).<br />

Dopo la celebrazione, nel piazzale attiguo al santuario, i giovani hanno acceso la fiaccola,<br />

alzato le bandiere nazionali e di <strong>PGS</strong>-I, ascoltato la parola del Rettor Maggiore, del Ministro<br />

della scienza, pubblica istruzione e lo sport, dell’ispettore dei salesiani e del presidente di<br />

<strong>PGS</strong>-I professor Giuseppe Bracco che ha dichiarato aperti i Giochi.<br />

Le nazioni partecipanti sono state: Austria, Belgio, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina,<br />

Egitto, Germania, <strong>Italia</strong>, Libano, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Siria, Slovacchia, Spagna,<br />

Ukraina e Croazia.<br />

Le discipline in cui i giovani hanno giocato sono: basket, volley, calcio, calcio a 5, e tennistavolo,<br />

nelle categorie A (fino a 18 anni) e B (fino a 16 anni) per le ragazze e per i raggazi.<br />

Durante i Giochi si sono realizzati anche due incontri importanti: la II Assemblea<br />

Generale delle <strong>PGS</strong>-I nella quale sono state scelte e/o confermate persone incaricate per<br />

la direzione del Consiglio di amministrazione di <strong>PGS</strong>-I e sono state confermate le linee<br />

principali e la strategia generale delle <strong>PGS</strong>-I nel periodo successivo.<br />

E si è tenuta la «tavola rotonda» EDUCARE CON LO SPORT alla quale hanno preso parte<br />

il Ministro della scienza, pubblica istruzione e lo sport dr. Dragan Primorac e il suo vice mr.<br />

Drazˇen Harasin, il presidente del Comitato Olimpico Croato sign. Zlatko Matesˇa, il segretario<br />

generale del Comitato Olimpico Croato Josip Čop, i professori della Facoltà di<br />

Cinesiologia dr. Vladimir Findak e dr. Dragan Milanović, il presidente delle <strong>PGS</strong>-I prof.<br />

Giuseppe Bracco e il presidente delle <strong>PGS</strong> in Croazia mr. Ivan Marijanović, il famoso campione<br />

di basket Stojko Vranković, il giornalista Tv Bruno Kovačević, i membri<br />

dell’Assemblea Generale <strong>PGS</strong>-I, don Domenic Sequeira dal Dicastero per la Pastorale<br />

Giovanile dei Salesiani, ed altre persone interessate alla dimensione educativa dello sport.<br />

Alcuni temi sui quali si è vivacemente discusso sono: «La specificità educativa dello sport<br />

salesiano», «L’influsso educativo sui giovani delle star dello sport», «I mezzi di comunicazione<br />

e i giovani sportivi»…<br />

I Giochi si sono conclusi con la premiazione e la Festa insieme nella palestra Mladost<br />

(Gioventù).<br />

Il comitato organizzatore di Zagabria<br />

Nelle pagine seguenti riportiamo i risultati finali solo per le prime squadre di ogni categoria<br />

(A = categoria fino a 16 anni; B = fino a 18 anni; F = femminile; M = maschile).<br />

juvenilia 5 3-2006<br />

➜<br />

ZAGREB, 30 aprile 5 maggio 2006


XVII GIOCHI della<br />

juvenilia 6 3-2006


GIOVENTU SALESIANA<br />

Il 2 maggio 2006, a Zagabria, dopo l’assemblea di <strong>PGS</strong> international,<br />

si è tenuta una TAVOLA ROTONDA dal titolo<br />

“Educare con lo sport”<br />

Ecco alcune battute che ne sono emerse:<br />

L’educazioe attraverso lo sport deve diventare un SISTEMA ORGANIZZATO (non un caso<br />

sporadico) in cui devono entrare tutte le forze socali e politiche:<br />

a. Il Ministero della scienza, della pubblica istruzione e lo sport - con la legge e atti direttivi;<br />

b. Il Comitato Olimpico con i suoi soci, associazioni e società sportive, e con la politica<br />

“sport per tutti”;<br />

c. La <strong>PGS</strong> e le forze ecclesiali, animatori, allenatori e dirigenti;<br />

d. Il territorio - la città e lo stato;<br />

e. I mezzi di comunicazione particolarmente TV e giornali sportivi;<br />

f. I campioni sportivi - attuali ed ex-giocatori.<br />

TUTTI devono costituire un SISTEMA e FUNZIONARE come un sistema completandosi<br />

a vicenda e non escludendosi.<br />

Si devono creare le STRUTTURE MATERIALI sufficienti (palestre, campi, attrezzature...)<br />

per poter includere un numero maggiore di giovani, se non proprio tutti, nelle attività<br />

sportive.<br />

Si deve investire sulle PERSONE che realizzeranno i progetti – ALLENATORI-EDUCATORI.<br />

Si devono fare le ricerche scientifiche e pratiche per poter fare dello sport un mezzo PRE-<br />

VENTIVO (della devianza sociale nel comportamento di un numero sempre maggiore di<br />

ragazzi e di giovani) ed EDUCATIVO nel senso di assumere attraverso lo sport uno stile di<br />

vita che include i valori autenticamente umani e cristiani.<br />

Sensibilizzare tutta la società – civile ed ecclesiale – al fatto che i giovani sono alla ricerca<br />

del senso della vita e che lo sport li può aiutare ad impegnare le loro forze positive nel creare<br />

amiciza, solidarietà e senso di responsabilità, e qui hanno un ruolo importante i mezzi<br />

di comunicazione i quali, purtroppo, informano sulle cose non importanti, sensazionali, e<br />

non sui valori autentici. Si deve, allora, cambiare la mentalità dei mass-media per poter<br />

cambiare la mentalità della gente.<br />

È importante – per le persone singole come per la società in genere – avere una sana popolazione,<br />

le persone complete e non solo “sportive” unidimensionali. Il che vuol dire che lo<br />

sport non è fine a se stesso a scapito della persona, ma aiuta la persona a diventare sempre<br />

di più completa e integrale, assumendo responsabilmente i propri impegni.<br />

juvenilia 7 3-2006<br />

ZAGREB, 30 aprile 5 maggio 2006


VOLLEY<br />

XVII GIOCHI della<br />

juvenilia 8 3-2006<br />

CLASSIFICA FINALE<br />

F A<br />

1. CROAZIA RIJEKA SKG<br />

2. CROAZIA ZAGREB DB<br />

3. POLONIA SZCZECIN<br />

4. POLONIA KIELCE<br />

5. ITALIA CORREGGIO R.<br />

F B<br />

1. GERMANIA ESSEN<br />

2. POLONIA KRAKOW<br />

3. POLONIA LODZ<br />

4. AUSTRIA UNTERWALTERSDORF<br />

5. POLONIA LUBIN<br />

M A<br />

1. CROAZIA RIJEKA SKG<br />

2. POLONIA ZABRZE<br />

3. POLONIA OSTROW<br />

4. GERMANIA ESSEN


GIOVENTU SALESIANA<br />

juvenilia 9 3-2006<br />

CLASSIFICA FINALE<br />

1. CROAZIA<br />

M A<br />

ZAGREB BOSCO<br />

2. POLONIA ELK<br />

3. GERMANIA ESSEN<br />

4. CROAZIA RIJEKA SKG<br />

5. ITALIA TORINO<br />

M B<br />

1. ITALIA TORINO<br />

2. CROAZIA ZAGREB BOSCO<br />

3. ITALIA CAGLIARI<br />

4. ITALIA CATANIA<br />

5. SPAGNA MADRID<br />

F A<br />

1. ITALIA CAGIARI<br />

2. GERMANIA ESSEN<br />

3. POLONIA CZAPLINEK<br />

4. BOSNIA ERZ. ZˇEPČE<br />

BASKET


XVII GIOCHI della<br />

Intervista al Professor BRACCO<br />

presidente di <strong>PGS</strong> international<br />

Possiamo fare un bilancio dopo<br />

17 edizioni di Giochi Internazionali?<br />

È una bella storia da raccontare, dalle prime edizioni<br />

timide e piuttosto “casalinghe” a queste di livello<br />

tecnico notevole e capaci di coinvolgere un<br />

così gran numero di Paesi europei e non.<br />

Un bilancio assolutamente positivo perché tutti i<br />

ragazzi, sia i vincitori sia gli sconfitti, vanno a casa<br />

con la gioia di aver fatto una grande esperienza.<br />

Tutti dicono che comunque ne è valsa la pena.<br />

Quali sono gli ingredienti che garantiscono<br />

la riuscita dei Giochi Internazionali?<br />

Innanzitutto la possibilità per i giovani dei vari Paesi<br />

di incontrarsi e scambiare tra loro esperienze,<br />

amicizia e riflessioni; poi la presenza dei Salesiani<br />

e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che garantiscono<br />

il clima salesiano e la gestione tecnica seria e professionale.<br />

I giochi internazionali hanno la caratteristica<br />

di essere un’esperienza sportiva, un’esperienza<br />

interculturale e un’esperienza di spiritualità<br />

salesiana. Direi che sono questi gli ingredienti e le<br />

condizioni indispensabili.<br />

In questi giorni a Zagabria lei ha preso<br />

parte a una tavola rotonda con importanti<br />

rappresentanti delle istituzioni Croate:<br />

che impressioni ha riportato?<br />

Mi pare che ci sia molta ammirazione per l’organizzazione<br />

di Salom (la <strong>PGS</strong> croata) che crede e investe<br />

nell’educazione attraverso lo sport. Tutti si sono<br />

congratulati, così ho potuto invitare soprattutto<br />

il comitato olimpico croato a riconoscere, non<br />

solo a livello dei valori ma anche con finanziamenti<br />

concreti, il lavoro encomiabile portato avanti dagli<br />

ambienti salesiani.<br />

juvenilia 10 3-2006<br />

Luci e ombre di questa esperienza…<br />

A livello di “ombre” vedo l’impossibilità di partecipare<br />

da parte di tutti i Paesi che lo vorrebbero:<br />

ci sono alcuni Paesi con meno possibilità che<br />

vengono aiutati e sostenuti con delle offerte per<br />

il viaggio e vengono ospitati gratuitamente, ma<br />

molti altri Paesi vorrebbero esserci e non ne<br />

hanno la possibilità. Un’altra ombra è la carenza<br />

dei consacrati nelle Congregazioni Salesiane,<br />

per cui, ormai, non tutte le squadre hanno la fortuna<br />

di essere accompagnate da salesiani o<br />

suore. Vedo questo aspetto come un’ombra che<br />

però ha anche un lato luminoso ed è la presenza<br />

di molti laici che vedo come risultato del<br />

Capitolo Generale XXIV.<br />

Di luci… ce ne sono tante: la vocazione dei giovani<br />

a creare rapporti di amicizia tra loro, i<br />

momenti celebrativi sempre molto solenni,<br />

festosi e curati, il livello tecnico di grande qualità<br />

che ci fa stare tranquillamente al livello delle<br />

categorie professionali.<br />

Sogni nel cassetto?<br />

Uno, realizzabilissimo, è di fare bene i Giochi in<br />

Germania nel 2007, siamo già molto avanti e gli<br />

amici tedeschi stanno lavorando già da un anno<br />

per favorire una bella esperienza. Un altro sogno<br />

è che tanti, tanti più di adesso, tra gli educatori<br />

delle opere salesiane, comprendano il valore<br />

dello sport nell’educazione dei giovani come<br />

strumento di pastorale e sappiano valorizzarlo<br />

anche aumentando la partecipazione ai giochi.<br />

E l’ultimo è che tutti, proprio tutti quelli che lo<br />

desiderano, possano parteciparvi.


GIOVENTU SALESIANA<br />

CALCIO A 5<br />

CLASSIFICA FINALE<br />

A<br />

1. SPAGNA VALENCIA<br />

2. CROAZIA ZAGREB DS<br />

3. CROAZIA ZAGREB DB<br />

4. CROAZIA RIJEKA SKG<br />

5. SLOVACHIA BRATISLAVA<br />

B<br />

1. CROAZIA ZAGREB SMS<br />

2. CROAZIA SPLIT MP<br />

3. AUSTRIA UNTERWALTERSDORF<br />

4. SPAGNA SEVILLA<br />

5. SPAGNA VALENCIA<br />

CALCIO<br />

CLASSIFICA FINALE<br />

A<br />

1. CROAZIA ZAGREB HD<br />

2. SPAGNA ALICANTE<br />

3. GERMANIA ESSEN<br />

4. CROAZIA ILOK<br />

5. UKRAJINA LVIV<br />

B<br />

1. CROAZIA ZAGREB HD<br />

2. SPAGNA ALICANTE<br />

3. GERMANIA ESSEN<br />

4. CROAZIA ILOK<br />

5. UKRAJINA LVIV<br />

juvenilia 11 3-2006<br />

CALCIO-CALCIOA5


TENNIS TAVOLO<br />

TEAM-SINGOLO<br />

CLASSIFICA FINALE<br />

TEAM – M – A<br />

1. CROAZIA ZAGREB DB<br />

2. POLONIA PIESYZCE<br />

3. POLONIA SOKOLOW<br />

4. POLONIA CHOJNICE<br />

TEAM – M – B<br />

1. POLONIA SZSCECIN<br />

2. REP. CECA PRAG<br />

3. POLONIA SZSCECIN<br />

4. POLONIA SOKOLOW<br />

TEAM – F – A<br />

1. POLONIA SZSCECIN<br />

2. POLONIA OSTRODA<br />

3. CROAZIA PAZIN<br />

4. REP. CECA PRAG<br />

TEAM – F – B<br />

1. CROAZIA ZAGREB<br />

2. POLONIA OSTRODA<br />

3. POLONIA CHOJNICE<br />

4. POLONIA SUWALKI<br />

SINGOLO – M – A<br />

1. CROAZIA Viktor Grantverger<br />

2. POLONIA Piotr Pawlus<br />

3. POLONIA Bartosz Wojcik<br />

4. POLONIA Michal Krynicki<br />

SINGOLO – M – B<br />

1. POLONIA Michal Kluczynski<br />

2. REP. CECA Ivo Loska<br />

3. POLONIA Emil Lukawski<br />

4. POLONIA Jakub Vojevoda<br />

SINGOLO – F – A<br />

1. POLONIA Joanna Debska<br />

2. POLONIA Katarina Horoszko<br />

3. POLONIA Monika Prochnicka<br />

4. CROAZIA Tanja Gerčer<br />

SINGOLO – F – B<br />

1. CROAZIA Nika Bobnar<br />

2. CROAZIA Josipa Vričko<br />

3. POLONIA Marta Szymanska<br />

4. POLONIA Weronika Waldoche<br />

XVII GIOCHI della<br />

juvenilia 12 3-2006


GIOVENTU SALESIANA<br />

juvenilia 13 3-2006<br />

LISTA<br />

DELLE<br />

MEDAGLIE<br />

PER<br />

NAZIONI<br />

ORO ARGENTO BRONZO TOTALE<br />

1. CROAZIA 8 4 3 15<br />

2. POLONIA 2 7 7 16<br />

3. ITALIA 2 1 3<br />

4. GERMANIA 1 1 2 4<br />

5. SPAGNA 1 1 2<br />

6. REP. CECA 1 1<br />

7. AUSTRIA 1 1<br />

LISTA DELLE MEDAGLIE PER SINGOLI<br />

(TENNIS TAVOLO)<br />

ORO ARGENTO BRONZO TOTALE<br />

1. POLONIA 2 2 4 8<br />

2. CROAZIA 2 1 3<br />

3. REP. CECA 1 1<br />

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE IN<br />

QUALSIASI MODO<br />

HANNO COLLABORATO<br />

NELL’ORGANIZZAZIONE DI QUESTI<br />

17i GIOCHI<br />

DELLA GIOVENTÙ SALESIANA!<br />

ARRIVEDERCI IN GERMANIA<br />

NEL 2007!


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Don bosco cup 2006<br />

14<br />

SALUTI INIZIALI...<br />

Cari atleti, alleducatori, arbitri, dirigenti,<br />

tifosi e simpatizzanti della <strong>PGS</strong>.<br />

Benvenuti!<br />

Sono certo che la Don Bosco Cup 2006 sarà<br />

una grande esperienza di fraternità, di<br />

amicizia, di solidarietà e di sport pulito,<br />

anzi, uno sport a colori. Perché ciò sia<br />

possibile è importante che ognuno dia il<br />

meglio di sé nella manifestazione: gli atleti<br />

giochino in modo corretto sapendo<br />

valorizzare anche le sconfitte come<br />

occasioni di crescita; gli alleducatori<br />

possano essere definiti veramente tali; gli<br />

arbitri siano seri ed equilibrati, i dirigenti si<br />

impegnino come garanti dell’associazione e<br />

dei suoi valori, i tifosi favoriscano la festa e<br />

l’entusiasmo e i simpatizzanti si sentano<br />

parte di una grande bella famiglia. Così<br />

Don Bosco, Don Gino tutti quelli che ci<br />

hanno preceduto e hanno fatto crescere la<br />

<strong>PGS</strong>, saranno contenti di noi.<br />

Nella certezza che saprete essere all’altezza<br />

dei valori splendidi che la <strong>PGS</strong> vuole<br />

veicolare vi auguro divertimento, allegria e<br />

amicizia.<br />

Giuseppe Bracco - Presidente nazionale<br />

Carissimi giovani è con grande gioia che<br />

rivolgo a voi il mio saluto in occasione di<br />

queste finali nazionali della Don Bosco<br />

CUP 2006.<br />

La scelta degli organizzatori di distribuire<br />

su tutto il territorio nazionale queste finali,<br />

ci permette di sentirci maggiormente in<br />

sintonia con tutti gli atleti <strong>PGS</strong> presenti in<br />

<strong>Italia</strong>, di fare esperienza di un grande<br />

movimento di famiglia e di percepirne<br />

tutta la vitalità carismatica.<br />

Si sono concluse da pochi mesi a Torino le<br />

Olimpiadi invernali di cui abbiamo colto<br />

tutto il fascino e il messaggio a noi<br />

trasmesso dalla fiamma olimpica: l’unione<br />

e la pace tra i popoli, la lealtà, il coraggio,<br />

la fratellanza e la solidarietà. Sono questi i<br />

grandi valori a cui la disciplina tipica dello<br />

sport ci educa e con cui siamo chiamati a<br />

sintonizzare la nostra vita.<br />

Lo stesso logo di queste finali nazionali,<br />

riprende alcuni elementi di quello<br />

olimpico e ci trasmette un messaggio<br />

denso di tanto significato.<br />

Esso presenta i cinque cerchi concentrici<br />

che si “personificano” e si trasformano in<br />

un unico abbraccio colorato.<br />

Un abbraccio di pace e di comunione<br />

ancora più<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

...e LE PROMESSE<br />

rimarcato dal fatto che i cinque colori dei<br />

continenti non sono separati, ma ogni<br />

singolo colore si “trasforma” e si trasferisce<br />

verso l’altro che lo segue… fino al gesto<br />

finale di un saluto! Uno sport a colori che<br />

colora il mondo (continenti rappresentati<br />

dai cerchi), uno sport che da un mondo in<br />

pace riceve e dona il colore della vita e<br />

della gioia di ritrovarsi insieme.<br />

L’augurio che personalmente vi rivolgo è<br />

che voi, a partire dall’attività sportiva fatta<br />

di dinamismo, competizione,<br />

affermazione, possiate raggiungere<br />

obiettivi più alti come la collaborazione,<br />

il rispetto dell’altro, la crescita nella<br />

responsabilità sociale.<br />

Abbiate sempre il desiderio di dare il<br />

meglio di voi stessi nel corpo e nello<br />

spirito, nella relazione con gli altri e con<br />

l’Altro per eccellenza, il Signore della<br />

nostra vita. Con Lui vinceremo la grande<br />

gara della vita. Soprattutto siate vincitori<br />

nell’esperienza quotidiana, dove<br />

continuamente siamo chiamati a giocare e<br />

a “metterci in gioco” per ciò che realmente<br />

dà senso e significato alla nostra vita.<br />

Un carissimo saluto.<br />

Sr. Anna Razionale<br />

A nome delle Ispettrici Figlie di Maria Ausiliatrice e<br />

degli Ispettori Salesiani di Don Bosco<br />

degli atleti<br />

Noi, atleti partecipanti alla Don Bosco Cup 2006<br />

ci impegniamo a dare il meglio di noi per la riuscita<br />

della manifestazione.<br />

Promettiamo di rispettare il regolamento di gioco e<br />

di accettare serenamente le disposizioni arbitrali,<br />

fossero anche a volte discutibili.<br />

Promettiamo di accogliere volentieri gli avversari<br />

nella volontà di giocare con loro, non contro.<br />

Promettiamo di accettare l’esito delle gare sapendo<br />

esultare nelle vittorie e senza disperarci per le vittorie<br />

mancate.<br />

Promettiamo di vivere la Don Bosco Cup in tutti i<br />

suoi aspetti, dando il massimo anche nella fraternità,<br />

nella preghiera e nei momenti comunitari.<br />

Chiediamo a tutti i presenti di aiutarci a mantenere<br />

queste promesse.<br />

degli alleducatori<br />

Noi alleducatori <strong>PGS</strong> ci impegniamo ad essere<br />

coerenti con i valori che desideriamo trasmettere ai<br />

nostri atleti.<br />

Promettiamo di vivere la Don Bosco Cup come occasione<br />

di crescita per noi e per loro, di essere educatori<br />

in ogni istante, soprattutto durante le gare.<br />

Promettiamo di dosare con equilibrio l’incoraggiamento<br />

e la correzione nei confronti delle squadre,<br />

di non cedere alla tentazione dell’ira, ma neppure a<br />

quella della presunzione.<br />

Promettiamo di essere testimoni credibili di uno<br />

sport capace di far crescere e comunicare valori.<br />

Chiediamo a tutti i presenti di aiutarci a mantenere<br />

queste promesse.<br />

degli arbitri e dei giudici<br />

Noi arbitri, giudici di gara, promettiamo di essere<br />

equilibrati, aiutando gli atleti a rispettare il regolamento<br />

senza diventare aggressivi e violenti.<br />

Promettiamo di lasciarci guidare dalla concentrazione,<br />

dal regolamento ma anche dal buon senso<br />

per riuscire ad esprimere giudizi equilibrati.<br />

Chiediamo a tutti i presenti di aiutarci a rispettare<br />

queste promesse.<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI<br />

Uno sport a colori


FINALI NAZIONALI<br />

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FINALI NAZIONALI


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Festa Mini Nazionale a Sportilia – Forlì<br />

Sport a colori…<br />

5 colori!<br />

Uno sport a colori… sì sono proprio queste le<br />

parole giuste per comprendere la magia di questa<br />

manifestazione Mini Nazionale!<br />

Il rosso, il giallo, il nero, il verde e l’azzurro.<br />

Sono stati i colori olimpici a dare<br />

vita a tre giorni di sport, amicizia e<br />

allegria, ma non solo: ad ogni colore è<br />

stato associato un animale e un continente...<br />

ma andiamo con ordine!<br />

Il giorno 28 aprile le otto polisportive<br />

<strong>PGS</strong> Don Rua, <strong>PGS</strong> Enzo Raso, <strong>PGS</strong> Trinacria,<br />

<strong>PGS</strong> Foglizzese, <strong>PGS</strong> Auxilium<br />

M.sa, <strong>PGS</strong> Juppiter, <strong>PGS</strong> Acireale, <strong>PGS</strong><br />

Don Bosco Riesi sono state accolte in<br />

un bellissimo centro sportivo “Sportilia”<br />

immerso nel verde e, dopo poche<br />

ore dal loro arrivo, noi dello staff di animazione<br />

abbiamo subito provveduto a<br />

creare delle nuove squadre, sì avete capito<br />

bene… delle nuove squadre, i cosiddetti<br />

“grandi gruppi”: verde-rondine-Europa,<br />

azzurro-pesce-Oceania,<br />

rosso-antilope-America, giallo-panda-<br />

Asia. In questi grandi gruppi la provenienza<br />

non veniva più rispettata, ma<br />

l’unica cosa che contava era di istaurare<br />

nuove amicizie e giocare... giocare<br />

tanto!!!<br />

La prima mattinata (29 aprile) è stata<br />

caratterizzata da un’emozionante<br />

inaugurazione dei giochi con l’accensione<br />

della fiaccola olimpica dopodichè tutte le<br />

squadre hanno partecipato a “Minituttisport”:<br />

tutte le squadre hanno ruotato nei tre diversi<br />

minisport (calcio, basket e volley) dove sono<br />

state proposte attività ludico\motorie con elementi<br />

tecnici specifici, ma semplificati in<br />

modo tale che tutti i ragazzi si sono divertiti.<br />

Mentre nel pomeriggio ci sono state gare di<br />

“Miniatletica”: 60 piani, 200 siepi, salto in lungo,<br />

circuito e staffettone.<br />

La seconda mattinata (30 aprile) ha visto i ragaz-<br />

zi super impegnati nei grandi giochi a rotazione:<br />

palla guerra, pelota, scalpo e rubabandiera.<br />

Nel secondo pomeriggio i ragazzi hanno partecipato<br />

al torneo sport specifico prima suddivisi<br />

nei “grandi gruppi” e poi per squadre di provenienza.<br />

Le serate sono state animate da noi dello staff<br />

con bans, balli, giochi e trucchi di magia… dove<br />

i ragazzi si sono divertiti e hanno partecipato in<br />

prima persona.<br />

Nell’ultima serata ci sono state le premiazioni<br />

con coppe, medaglie, palloni e gadgets per tutti e,<br />

naturalmente, non sono mancate le foto ricordo,<br />

saluti e abbracci e a qualcuno è scappata anche<br />

qualche lacrima!<br />

Nel programma era prevista anche un’oretta di<br />

“Recupero delle energie”, ma in realtà non c’è<br />

mai stata... per i ragazzi il riposo era il pranzo<br />

poi... subito si ricominciava con l’attività, in particolar<br />

modo si iniziava con il momento più atteso:<br />

somma dei punti conquistati e classifiche<br />

provvisorie!<br />

Un momento speciale è stata le celebrazione eucaristica<br />

di sabato sera, presieduta da Don Giovanni<br />

Granelli, delegato regionale dell’Emilia Romagna,<br />

una celebrazione partecipata con molta<br />

intensità da parte di tutti!<br />

Un buon risveglio iniziava con una buona preghiera<br />

tutti insieme, così come anche una buona<br />

notte si dava ringraziando Dio della bella giornata<br />

trascorsa, ed è proprio a Dio che va il primo<br />

grazie per aver regalato a tutti i ragazzi tanto divertimento,<br />

tanto entusiasmo e voglia di stare insieme.<br />

Un grazie va a tutti gli allenatori, gli accompagnatori<br />

e i genitori delle squadre che ci<br />

hanno sostenuto e che hanno guidato in maniera<br />

esemplare i loro ragazzi. Un altro grazie va alla<br />

<strong>PGS</strong> Nazionale per la realizzazione della festa<br />

e per aver dato fiducia a noi dello staff d’animazione...<br />

FIDUCIA: questa è stata la parola chiave<br />

della FESTA MINI NAZIONALE DON BOSCO<br />

CUP 2006!!! Sara Barbato<br />

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Uno sport a colori


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Festa Mini Nazionale a Sportilia – Forlì<br />

Uno staff<br />

bellissimo<br />

Non lo nascondo: la Festa Mini 2006 era una<br />

scommessa. L’abbiamo vinta direi, anzi stravinta.<br />

E la carta vincente sono loro: lo staff<br />

degli organizzatori. Ognuno di loro<br />

speciale, importante, indispensabile.<br />

Sembrava che si fosse lavorato insieme<br />

da sempre, ognuno ha dato il meglio<br />

di sé senza assolutamente risparmiarsi.<br />

Desidero proprio ringraziarli di<br />

cuore da questa pagina.<br />

Nada e Carmelo sono i boss: hanno<br />

curato i minimi particolari integrando<br />

perfettamente competenze diverse e<br />

grande esperienza. Grandissimi.<br />

Giovanni è venuto con Carmelo, non<br />

conosceva nessuno, ma si è integrato<br />

perfettamente mettendo a disposizione<br />

anche lui tutta la sua esperienza.<br />

Daniele di Bologna e Sara di Napoli sono<br />

emersi dal grande gruppo dei volontari<br />

dei Giochi internazionali di Rimini<br />

2004, con la stessa grinta, lo stesso<br />

entusiasmo e il doppio del lavoro.<br />

Antonio e Fulvio della Puglia, un duo<br />

eccezionale di grandi lavoratori e animatori<br />

strepitosi.<br />

Marzia di Cagliari, momentaneamente<br />

in Finlandia, e Roberta di Vicenza<br />

hanno portato il contributo della loro<br />

passione per i bambini e della loro<br />

grande competenza.<br />

Michele, il direttore tecnico nazionale ha dato<br />

il suo sostegno discreto garantendo la realizzazione<br />

corretta della Don Bosco Cup.<br />

Maurizio, il tesoriere… il burbero benefico: lì<br />

per lì ti intimorisce, ma poi si fa in quattro perché<br />

tutto funzioni per il meglio.<br />

E poi ci sono loro: i magnifici tre di Andria: Giuseppe,<br />

Giuseppe e Antonio, i più giovani del gruppo,<br />

spettacolari, simpatici e disponibili, generosi.<br />

Questo è il gruppo strepitoso che ha permesso<br />

la realizzazione vincente della Festa Mini Na-<br />

zionale. Essi sono riusciti a creare un clima autenticamente<br />

<strong>PGS</strong>. Se qualcuno avesse voluto<br />

sapere cosa significa <strong>PGS</strong>, guardando lo staff del<br />

mini avrebbe subito capito: amicizia, allegria,<br />

attenzione ai piccoli, valori, competenza, sport<br />

e anche preghiera.<br />

Devo aggiungere che anche gli allenatori e i dirigenti<br />

presenti erano persone speciali: alla fine<br />

della festa si era creata una magia di sentimenti<br />

che lasciarsi il 1 maggio è stato duro.<br />

E un grazie immenso lo merita anche Alberto, il<br />

direttore di Sportilia che si è fatto veramente in<br />

quattro e anche di più.<br />

Grazie a tutti! A Sportilia, nei giorni della Festa<br />

Mini, abbiamo portato un po’ di colori in quello<br />

sport talmente nero che di colori ha proprio<br />

bisogno. Anche questa volta la <strong>PGS</strong> ha vinto e<br />

soprattutto CON-VINTO!<br />

Suor Manuela Robazza<br />

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Uno sport a colori


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20<br />

FESTA MINI<br />

Sportilia - 28 aprile / 1° maggio<br />

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22<br />

DANZA e AEROBICA<br />

Alassio - 22/25 aprile<br />

Don bosco cup 2006<br />

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Don bosco cup 2006<br />

Ecco le squadre che<br />

hanno partecipato<br />

alla bellissima<br />

manifestazione di<br />

Danza e Aerobica<br />

ad Alassio. La parte<br />

più emozionante è<br />

stato il Gran Galà<br />

del sabato sera,<br />

al palazzetto dello<br />

sport di Alassio:<br />

i gruppi si sono<br />

espressi con numeri<br />

molto spettacolari,<br />

che manifestavano<br />

tutta la grazia<br />

e la bellezza<br />

del corpo umano.<br />

Complimenti a tutti<br />

e un grazie speciale<br />

al comitato organizzatore,<br />

in<br />

particolare alla<br />

grandissima Cinzia!<br />

AEROBICA<br />

Liguria <strong>PGS</strong> Gymnica 2000 di Chiavari<br />

<strong>PGS</strong> Paladonbosco di Genova<br />

Sicilia <strong>PGS</strong> Juvenilia di Catania<br />

Veneto <strong>PGS</strong> Il Cerchio di Selvazzano<br />

DANZA<br />

Calabria <strong>PGS</strong> D. Mellano di Vibo Valentia<br />

Friuli <strong>PGS</strong> Danzarmonia di Fontanafredda<br />

Liguria <strong>PGS</strong> Gymnica 2000 di Chiavari<br />

<strong>PGS</strong> Auxilium di Genova<br />

<strong>PGS</strong> Albatros di Alassio<br />

Lombardia <strong>PGS</strong> US Acli di Cinisello B.mo<br />

Piemonte <strong>PGS</strong> San Lorenzo di Venaria<br />

Puglia <strong>PGS</strong> Stella Alpina di Fragagnano<br />

Toscana <strong>PGS</strong> AGE Fivizzano di Fivizzano<br />

<strong>PGS</strong> Fantasia Acc. Danza di Firenze<br />

<strong>PGS</strong> Scuola S. Spirito di Livorno<br />

Veneto <strong>PGS</strong> Rig di Conegliano<br />

<strong>PGS</strong> Forza 4 di Cona<br />

<strong>PGS</strong> Movimento e Ritmo di Monselice<br />

Don bosco cup 2006<br />

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Uno sport a colori


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24<br />

VOLLEY femminile<br />

Alassio - 4/7 maggio<br />

Under 15 e Propaganda<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Alassio 4/7 maggio<br />

2006:<br />

Volley femminile<br />

Under 15<br />

e propaganda.<br />

Belle partite,<br />

belle squadre,<br />

belle giornate!<br />

È un piacere fare<br />

delle finali così.<br />

Un grande bravo<br />

alle ragazze,<br />

agli accompagnatori,<br />

agli arbitri e<br />

in particolare<br />

all’insuperabile trio<br />

“Ferruccio –<br />

Cinzia – Carlo”!<br />

Ecco le classifiche<br />

finali:<br />

UNDER 15<br />

1. <strong>PGS</strong> VOLLEY ALASSIO Alassio<br />

2. <strong>PGS</strong> SPORTING A.V Valdagno<br />

3. <strong>PGS</strong> NUOVA SONDRIO Sondrio<br />

4. <strong>PGS</strong> REBA Torino<br />

5. <strong>PGS</strong> FOLGORE S. M. San Mauro T.se<br />

6. <strong>PGS</strong> FLORENTIA Firenze<br />

7. <strong>PGS</strong> AUXILIUM Sondrio<br />

8. <strong>PGS</strong> ARDOR GELA Gela<br />

PROPAGANDA<br />

1. <strong>PGS</strong> CAGLIERO Milano<br />

2. <strong>PGS</strong> TICINO SPORT Magenta<br />

3. <strong>PGS</strong> S. GIORGIO Chieri<br />

4. <strong>PGS</strong> PALL. TRISSINO Vicenza<br />

5. <strong>PGS</strong> QUASARS Induno Olona<br />

6. <strong>PGS</strong> MAPPANO Mappano<br />

7. <strong>PGS</strong> ANSPI Campo Calabro<br />

8. <strong>PGS</strong> IMA Chiesina U.se<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI<br />

Uno sport a colori


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Don bosco cup 2006<br />

26<br />

CLASSIFICA FINALE<br />

1. <strong>PGS</strong> ASSO DON BOSCO Santeramo<br />

2. <strong>PGS</strong> Magone Portici<br />

3. <strong>PGS</strong> INVINCIBILI DELLA PACE Ercolano<br />

4. <strong>PGS</strong> ARDOR SALES Catania<br />

5. <strong>PGS</strong> JUVENILIA Manduria<br />

A conferma di quanto, da tempo<br />

sappiamo, la carta vincente<br />

oggi è proprio la “buona relazione”<br />

che si riesce a instaurare<br />

con la gente. Le persone sono<br />

assetate di calore, di accoglienza,<br />

di clima di famiglia.<br />

Nella <strong>PGS</strong> Pugliese si è abituati<br />

al “clima semplice e familiare”<br />

tanto da non fare più caso.<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Calcio U15 Santeramo in Colle - Bari<br />

Semplicità ed accoglienza<br />

creano famiglia<br />

Si respira l’aria oratoriana senza<br />

accorgersi. Ma per chi viene da<br />

fuori, è una “boccata” di ossigeno.<br />

Così si sono espressi i partecipanti<br />

alle Finali Nazionali Don Bosco<br />

Cup di calcio U/15 svoltosi a<br />

Santeramo in Colle (BA) dal 28<br />

aprile al 1° maggio 2006 attraverso<br />

brevi messaggi che di seguito<br />

riportiamo fedelmente:<br />

«“Uno sport a colori” diventa<br />

esperienza concreta quando ti<br />

regalano un sorriso, ti accolgono,<br />

ti mettono a proprio agio e<br />

ti fanno sentire il cuore contento.<br />

Questi giorni sono stati pieni di<br />

nuove e gioiose emozioni per<br />

tutti gli atleti, ma in modo particolare<br />

per noi, ragazzi della<br />

periferia di Ercolano (NA).<br />

La Don Bosco Cup non è stata<br />

un semplice “rito” di giochi,<br />

ma una prolungata festa di famiglia<br />

dove il filo conduttore<br />

del coinvolgimento, dell’ascolto,<br />

del rispetto, ha annullato la<br />

foga della competizione intesa<br />

come sfida agonistica, dando<br />

spazio alla vera “competizione”<br />

quella della gioia del camminare<br />

insieme l’uno accanto<br />

all’altro inneggiando alla vita,<br />

all’amicizia.<br />

Fiore all’occhiello è stata la gita<br />

ad Alberobello: Città dei<br />

Trulli. Un vero gioiello!<br />

Non dimenticheremo facilmente<br />

questo pomeriggio.<br />

GRAZIE a tutti, agli addetti alla<br />

cucina, alla segreteria, ai trasportatori<br />

di pulmini, agli accompagnatorisoprannominati<br />

“angeli custodi” di ogni gruppo,<br />

agli animatori, agli arbitri e<br />

al Consiglio regionale. Un grazie<br />

speciale a Sr. Caterina e a<br />

Don Giovanni per averci fatto<br />

gustare la compagnia di Gesù<br />

Risorto».<br />

I ragazzi e i Dirigenti di Ercolano<br />

«Che importa da dove provieni:<br />

“Basta che siate giovani perché<br />

vi ami assai” ed eccoci al vostro<br />

servizio. Che importa se non sei<br />

bravo, c’è un posto anche per te.<br />

Che importa il suono che esce<br />

dalla tua bocca, mostraci i tuoi<br />

occhi e comunichiamo con il<br />

cuore. Che importa se sei del<br />

nord o del sud, tu fai parte della<br />

grande famiglia: <strong>PGS</strong>.<br />

Questi semplici versi li dedichiamo<br />

a ciascuno di voi per dirvi<br />

GRAZIE!»<br />

<strong>PGS</strong> Catania<br />

«Questi giorni sono stati per<br />

noi fantastici, anche se non<br />

possiamo negare la sconfita sul<br />

campo. Siamo molto contenti<br />

dell’esperienza fatta in questa<br />

Don Bosco cup 2006.<br />

Vi ringraziamo per averci accolti<br />

tutti come vostri fratelli.<br />

Grazie perché non avete dato<br />

peso alle nostre monellerie…<br />

come faceva D. Bosco.<br />

Scusateci se non vi abbiamo<br />

fatto dormire. Con tutta since-<br />

A cura di Sr. Caterina Mellace<br />

rità vi diciamo che vi vogliamo<br />

bene. Vi ricorderemo con simpatia».<br />

I ragazzi di Portici – <strong>PGS</strong> M. Magone<br />

«Giorni indimenticabili di entusiasmo,<br />

d’impegno di stanchezza.<br />

Molte amicizie, sconfitte, vittorie…<br />

un’esperienza ricca di<br />

eventi ed emozioni che ognuno<br />

di noi porterà nel suo cuore e alla<br />

propria casa. Io Antonella, in<br />

prima persona voglio ringraziare<br />

tutti coloro che hanno permesso<br />

questa bella manifestazione.<br />

Voglio ringraziare tutti i ragazzi<br />

che vi hanno partecipato a questa<br />

Cup Don Bosco, in modo particolare<br />

voglio ringraziare la<br />

squadra che ho seguito nella veste<br />

di “Angelo Custode”. Grazie<br />

per la gioiosa partecipazione a<br />

tutte le proposte ed iniziative<br />

nelle varie giornate.<br />

Questa esperienza mi ha fatto<br />

crescere ed apprezzare sempre<br />

più la <strong>PGS</strong>».<br />

Antonella<br />

Lo stare così bene insieme ha<br />

confermato che il nostro cuore<br />

è fatto per accogliere gli altri<br />

e Dio nella gioia, con rispetto,<br />

con semplicità e con consapevolezza<br />

che siamo unici e irripetibili<br />

portatori di talenti per<br />

il bene dei giovani.<br />

Grazie Signore per il dono di<br />

Don Bosco e Maria Mazzarello,<br />

per il nostro Carisma e la vocazione<br />

salesiana.<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI<br />

Uno sport a colori


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Don bosco cup 2006<br />

28<br />

VOLLEY M. Libera<br />

Alassio - 28 aprile / 1° maggio<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI


FINALI NAZIONALI<br />

Don bosco cup 2006<br />

Ed ecco come se la<br />

sono cavata i maschi<br />

della libera di volley.<br />

Sono stati giorni<br />

di allegria,<br />

divertimento scambio<br />

e conoscenza, di relax<br />

e sano agonismo…<br />

con i seguenti risultati:<br />

1. <strong>PGS</strong> VBC TRUCAZZANO Trucazzano<br />

2. <strong>PGS</strong> DON ORIONE Palermo<br />

3. <strong>PGS</strong> CORTICELLA Bologna<br />

4. <strong>PGS</strong> LEO CHIERI Chieri<br />

5. <strong>PGS</strong> SAN CARLO Varese<br />

6. <strong>PGS</strong> LU.PA.RA Lucernate<br />

7. <strong>PGS</strong> SAN GIACOMO Novara<br />

8. <strong>PGS</strong> DON MELLANO Vibo Valentia<br />

Il grazie va alle squadre, ai dirigenti, agli arbitri e ai soliti 3… Ferrucci Cinzia<br />

e Carlo… finalmente in posa anche loro nella foto sopra.<br />

Don bosco cup 2006<br />

FINALI NAZIONALI<br />

Uno sport a colori


Da Ancona con passione...<br />

C<br />

uore, passione e tanta voglia di<br />

imparare divertendosi, sono questi<br />

gli ingredienti alla base della squadra<br />

di minibasket dei nati nel ’96-’97 della<br />

P.G.S. O.r.S.a.l. Ancona.<br />

L’alleducatore, Cristian, con i suoi aiuto-alleducatori<br />

alle prime armi, Tommaso<br />

e Davide, crede fermamente al<br />

concetto di imparare divertendosi: perché<br />

non ci si può divertire se non si migliora<br />

e non si può imparare se non ci si<br />

diverte. Questo è lo spirito della squadra<br />

<strong>PGS</strong>. Certo non è sempre facile, e spesso<br />

alla fine dell’allenamento gli alleducatori,<br />

per incitare i 21 bambini, rimangono<br />

senza voce. A settembre, quando<br />

questa avventura è iniziata, i bambini<br />

erano solo dieci e, ovviamente, chi ha<br />

iniziato sta imparando ancora le basi,<br />

ma si vedono progressi importanti e gli<br />

juvenilia 30 3-2006<br />

alleducatori trasmettono sempre ai ragazzi<br />

il messaggio che l’importante è fare<br />

del proprio meglio e, passo dopo passo,<br />

tutti arriveranno al loro massimo e<br />

questo è l’importante.<br />

La gioia che questa squadra trasmette ai<br />

suoi alleducatori và anche fuori dal<br />

campo: i bambini hanno partecipato ad<br />

un torneo a Pesaro, e tutte le attività dell’oratorio<br />

sono molto seguite, come la<br />

festa di carnevale, la festa di Don Bosco<br />

ed altre iniziative magari meno allettanti<br />

ai loro occhi, come la Messa domenicale,<br />

le solennità dell’Immacolata e la<br />

Via crucis, che insieme ai loro catechisti<br />

si prova a rendere più coinvolgenti<br />

dal loro punto di vista.<br />

L’obbiettivo che ci dà Don Bosco è di<br />

rendere tutti questi ragazzini onesti cittadini<br />

e buoni cristiani, (e perché no anche<br />

discreti giocatori di<br />

pallacanestro!).<br />

Oggi Cristian, Tommaso<br />

e Davide sono certi<br />

di avere 21 bambini allegri<br />

e simpatici.<br />

Cristian, Tommaso e<br />

Davide, alleducatore<br />

ed aiuto-alleducatori,<br />

hanno capito che con<br />

la grinta, cuore e passione<br />

e l’aiuto del<br />

Signore, si possono<br />

raggiungere ottimi<br />

obbiettivi.<br />

Cristian Consolani


dal territorio<br />

TORINO<br />

Mini<br />

atletic games<br />

decima edizione! ➜


juvenilia 32 3-2006<br />

TORINO Mini a<br />

Nella pista di atletica Primo Nebiolo del Parco<br />

Ruffini di TORINO si è vissuta il 27 aprile 2006 la<br />

decima giornata dedicata ai MINI ATLETIC GA-<br />

MES per le classi terze, quarte e quinte delle seguenti<br />

scuole Primarie di Torino: Maria Ausiliatrice,<br />

Madre Mazzarello,Virginia Agnelli, San Domenico<br />

Savio (Sassi), Cadorna (scuola non salesiana)<br />

e Santa Teresa di Chieri.<br />

I ragazzi, come ormai da 10 anni, erano 800 e<br />

molti genitori sono stati presenti alla gara.<br />

Molte medaglie sono state vinte dagli atleti delle<br />

varie scuole e il trofeo dedicato a Loris Favuzzo<br />

(consegnato alla scuola che si distingue per il<br />

miglior tipo e la presenza rispettosa e corretta<br />

delle regole, degli altri e dell’ambiente) è passato<br />

questa volta alla scuola Madre Mazzarello. Voluto<br />

dai genitori di Loris, che già ci guarda dal cielo, il<br />

trofeo è stato consegnato per primo alla sua<br />

scuola di provenienza, Maria Ausiliatrice, mentre<br />

lo scorso anno è stato vinto dall’Agnelli.


atletic games<br />

La giornata sportiva è organizzata dal Comitato<br />

Provinciale <strong>PGS</strong> di Torino in stretta collaborazione<br />

con gli insegnanti di scienze motorie e sportive<br />

delle scuole che partecipano, ai quali va un<br />

grazie caloroso per la sempre miglior organizzazione<br />

e per la presenza serena e determinata.<br />

Un grazie sentito va anche alle autorità presenti<br />

al parco Ruffini: professor Bracco Giuseppe,<br />

Presidente Nazionale della <strong>PGS</strong>, don Aldo Rabino<br />

Presidente Regionale della <strong>PGS</strong> e suor Angiolina<br />

Pertusio, delegata Regionale della <strong>PGS</strong>.<br />

La presenza dell’atleta nazionale di pallavolo<br />

PIERO REBAUDENGO, medaglia di bronzo ai<br />

mondiali di Los Angeles e vincitore a vari europei,<br />

ha fatto comprendere ai bambini che per diventare<br />

campioni occorre “sudare, impegnarsi molto e<br />

mai tirarsi indietro di fronte alle difficoltà”.<br />

Suor Maura Demichelis<br />

Delegata provinciale Torino<br />

decima edizione!<br />

juvenilia 33 3-2006<br />

dal territorio


juvenilia 34 3-2006<br />

<strong>PGS</strong> PIEMONTE<br />

Don Bosco e lo Sport,<br />

universalità di un linguaggio<br />

Nel momento così buio dello sport italiano, in particolare del calcio, vale proprio la<br />

pena di parlare ad alta voce dello sport che facciamo noi che seguiamo Don Bosco.<br />

A Torino, il 25 marzo 2006 si è tenuto un grande convegno di formazione e riflessione, organizzato<br />

dal Presidente regionale del Piemonte Don Aldo Rabino con i delegati regionali Suor Angiolina<br />

Pertusio e Don Mauro Mergola, al quale sono intervenuti:<br />

l’Ispettrice Suor Celestina Corna e l’Ispettore Don Pietro Migliasso, Renato Montabone assessore<br />

allo sport di Torino, Giuseppe Bracco Presidente nazionale <strong>PGS</strong>, Don Mario Loi delle carceri<br />

Vallette di Torino, Franco Garelli dell’Università di Torino, Suor Manuela Robazza delegata nazionale<br />

<strong>PGS</strong>, Eddy Ottoz del Coni Nazionale, Mons. Giuseppe Anfossi Vescovo di Aosta, Don Ciotti fondatore<br />

del Gruppo Abele. Moderatore Beppe Gandolfo giornalista di canale 5.<br />

Verranno presto pubblicati gli atti del convegno, nel frattempo ci piace riportare l’inizio dell’intervento<br />

di Don Ciotti, trascritto da registrazione e non rivisto:<br />

Ho<br />

accettato con estrema fatica l’invito perché<br />

mi sento molto inadeguato a trattare il tema<br />

che mi ha sottoposto Don Aldo, ma quando chiama<br />

Don Aldo non dico mai di no. Mai di no!<br />

Mi ha fatto fare di tutto, ma so che è una persona autentica,<br />

vera, profonda, quindi vi chiedo di cogliere il<br />

mio disagio, la coscienza dei miei limiti.<br />

La strada me l’ha tracciata il vostro Rettor Maggiore<br />

che nella presentazione di “Pastorale e sport” ha detto<br />

delle cose molto importanti.<br />

Per me sacerdote, questa chiesa di Torino, ha sempre<br />

avuto un fascino particolare, perché mi parla di Don<br />

Bosco. Sono affascinato da Don Bosco. Don Bosco<br />

che ha avuto una capacità, delle intuizioni uniche rispetto<br />

ai ragazzi che arrancavano, facevano fatica nel<br />

contesto sociale del suo tempo.


La proposta di Don Bosco, le sue intuizioni,<br />

la capacità di tradurre il bisogno<br />

dei ragazzi legati al suo tempo, io li trovo<br />

oggi di un’attualità impressionante.<br />

Mi ha fatto piacere rileggere il messaggio<br />

del Rettor Maggiore: “La presenza<br />

dei salesiani nel campo dello sport continua<br />

ad essere importante e può essere<br />

significativa, raggiungendo ragazzi e<br />

giovani che diversamente non riceverebbero<br />

una proposta educativa”.<br />

È la storia di Don Bosco, è quella che ha<br />

affascinato lui e affascina me.<br />

Don Bosco ha iniziato in questa zona<br />

periferica con delle intuizioni grandissime.<br />

Oggi più che mai noi ci chiediamo che<br />

cosa fare rispetto a un mondo di giovani,<br />

di ragazzi che vivono in un contesto<br />

diverso.<br />

Oggi, abbiamo bisogno di informazione<br />

e di comunicazione, ci chiediamo<br />

come parlare alle famiglie, come raggiungerle,<br />

quali linguaggi usare, oggi,<br />

con i nostri ragazzi, in una società dove<br />

si sta vivendo una situazione che è<br />

drammatica, se non viene decodificata,<br />

accompagnata in un certo modo.<br />

Vi porto un esempio che mi ha raccontato<br />

l’ex direttore della Stampa di Torino<br />

Marcello Sorgi, mio caro amico, a<br />

maggio dell’anno scorso. Vi dà lo spessore<br />

di come dobbiamo tradurre tutto<br />

questo nell’oggi.<br />

Diceva: “Il mio bambino più piccolo<br />

che aveva 10 anni, ci teneva a venire da<br />

Roma a vedere la partita di coppa di<br />

compioni –“Juventus Real Madrid”.<br />

Immaginate cosa voleva dire per il<br />

bambino venire a Torino, allo Stadio<br />

delle Alpi, con il papà.<br />

A un certo punto Trezeguet fa una rovesciata<br />

e manda la palla in rete, lo stadio<br />

esplode e il bambino… Immaginate<br />

il bambino! In tribuna, con suo padre,<br />

la partita, la rete di Trezeguet, la folla<br />

nello stadio… ma la cosa che dà lo<br />

spessore dal punto di vista educativo<br />

del cambiamento e di come dobbiamo<br />

codificare tutto oggi rispetto a ieri, è che<br />

Trezeguet fa goal, esplode lo stadio di<br />

gioia e di festa poi torna il silenzio, riprende<br />

la partita.<br />

Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice credono<br />

nelle potenzialità educative dello Sport<br />

e riaffermano il valore educativo pastorale<br />

delle <strong>PGS</strong>, come risposta a un interesse indiscusso<br />

dei giovani ma che, richiede una<br />

presenza di allenatrici e allenatori e di adulti<br />

tra i giovani, sensibili e capaci di trasmettere<br />

quei valori umani e cristiani più profondi<br />

espressi e inespressi che vanno oltre<br />

gli interessi puramente sportivi.<br />

Le <strong>PGS</strong> da sempre sono espressione della<br />

passione educativa dei Salesiani delle fma<br />

e di tanti laici che ne hanno compreso l’importanza.<br />

È indubbio che essi garantiscono<br />

la propria credibilità sul territorio, che rendono<br />

visibile la loro qualità educativa, promuovono<br />

una forma alternativa di sport, di<br />

servizio delle persone e della loro crescita<br />

integrale come scriveva poco tempo fa il Rettor<br />

Maggiore del Salesiani commentando la<br />

lettera Pastorale di Don Vecchi.<br />

Suor Celestina Corna<br />

Perché il “carisma educativo<br />

salesiano” non può fare a meno<br />

dello Sport?<br />

Perché senza i valori dello sport, e/o senza<br />

i valori che si possono acquisire facendo<br />

sport, l’educazione sarebbe incompleta<br />

(tutti sappiamo quanto il gioco sia fondamentale<br />

nello sviluppo della persona). Il ragazzo,<br />

il giovane vive i suoi compiti evolutivi<br />

in un duplice incontro/relazione con i<br />

coetanei e con gli adulti; da qui la fondamentale<br />

importanza che può assumere l’allenatore/educatore;<br />

ma anche l’importanza<br />

che hanno i compagni, così come gli antagonisti/avversari.<br />

Credo sia doveroso anche affermare, nel<br />

medesimo tempo, che lo sport nei nostri<br />

ambienti non può e non deve prescindere<br />

dal carisma educativo: questo dice<br />

la necessità di un impegno da parte di<br />

tutti per riempire di significato la sigla <strong>PGS</strong>.<br />

Insomma non basta l’etichetta!<br />

Don Pietro Migliasso<br />

juvenilia 35 3-2006<br />

dal territorio<br />

E dopo un minuto<br />

o due il bambino<br />

chiede al papà: “Papà, quando fanno<br />

rivedere l’azione?”.<br />

Anni fa non ci saremmo posti il problema<br />

del virtuale, non ce lo saremmo<br />

posti, e dal punto di vista educativo oggi,<br />

questa dimensione del virtuale da<br />

calare nel reale, nella concretezza, ci<br />

pone dei grandi cambiamenti.<br />

Il fascino che ho avuto per Don Bosco<br />

nella mia piccola esperienza è perchè<br />

40 anni fa quando ho iniziato con il<br />

gruppo Abele, ho iniziato con il mondo<br />

dello sport. Al Buon Pastore allora<br />

femminile facevamo la pratica sportiva<br />

all’interno e con sr. Ancilla portammo<br />

i campionati all’esterno.<br />

Storie difficilissime, ma che la pratica<br />

sportiva ha aiutato a socializzare, a relazionarsi,<br />

al rispetto delle regole. Immaginate<br />

la forza di tutto questo.<br />

Immaginate per ragazzi difficili cosa<br />

voleva dire il rispetto delle regole la socializzazione<br />

nel gioco di squadra.<br />

Lo sport era per noi uno strumento di<br />

grande spessore.<br />

Chi educa oggi attraverso lo sport?<br />

Chi è che lo controlla?<br />

Nei territori di mafia, sono i mafiosi<br />

che controllano lo sport.<br />

Non è da generalizzare questo, ma in<br />

moltissime squadre quelli che mettono<br />

soldi, che controllano la squadra di<br />

quartiere sono i mafiosi. Non è da generalizzare,<br />

sempre distinguere per<br />

non confondere. Non sono i mafiosi<br />

che devono avere il controllo, ma noi,<br />

che costruiamo dei percorsi per raggiungere<br />

quei ragazzi che diversamente<br />

non riceverebbero una proposta<br />

educativa.<br />

Ecco perché mi ritrovo nelle parole del<br />

Rettor Maggiore, in questa storia che<br />

vede la strada come protagonista, ecco<br />

ciò che mi ha sempre affascinato di<br />

Don Bosco. Questa sua grande capacità<br />

di accogliere quei ragazzi, di aprire<br />

quei punti di stimolo, di riferimento.<br />

La <strong>PGS</strong> è stata proprio lo sforzo di aggiornare<br />

quella proposta educativa per<br />

renderla fedele oggi, non solo ai tempi,<br />

ma soprattutto ai giovani.


dal territorio<br />

S<br />

ono iniziate ormai da alcune<br />

settimane le iscrizioni<br />

per la “24 ore di sport” in programma<br />

a Cuneo il 10 ed l’11<br />

giugno prossimo. L’evento sportivo,<br />

inserito nel più ampio calendario<br />

della manifestazione<br />

“Giovani, Sport & Solidarietà”, è<br />

organizzato dalla Pgs Auxilium<br />

Cuneo in collaborazione con il<br />

Centro Diocesano di Pastorale<br />

Giovanile, con il patrocinio del<br />

Comune e della Provincia di<br />

Cuneo.<br />

Ottavo anno consecutivo per la<br />

manifestazione cuneese che<br />

propone otto tornei differenti.<br />

Un successo determinato dalle<br />

migliaia di persone che ogni anno<br />

prendono parte all’evento<br />

come atleti, semplici curiosi,<br />

amici, volontari, pubblico, tantissime<br />

famiglie, tutte persone<br />

che contribuiscono a realizzare<br />

la “festa nella festa”.<br />

La Pgs Auxilium Cuneo,<br />

dell’Oratorio dei Salesiani<br />

Don Bosco infatti,<br />

festeggia in questo<br />

2006 una ricorrenza<br />

davvero speciale: i 50<br />

anni di vita. Una serie<br />

di eventi sono stati or-<br />

“24 ORE<br />

DI SPORT”<br />

Buon<br />

compleanno<br />

P.G.S.<br />

AUXILIUM<br />

CUNEO!<br />

juvenilia 36 3-2006<br />

ganizzati per festeggiare questo<br />

importante traguardo.<br />

L’Auxilium oggi, con i suoi oltre<br />

400 tesserati, tra squadre di calcio,<br />

pallavolo e ginnastica ritmica,<br />

rimane una società importante,<br />

tra le poche a basare<br />

interamente il suo intervento in<br />

maniera totalmente volontaria,<br />

secondo lo spirito di servizio e<br />

di attenzione ai ragazzi che è tipico<br />

dell’Oratorio salesiano in<br />

cui è inserita. Continua a puntare<br />

su uno sport che ha attenzione<br />

alla persona, alla sua formazione<br />

integrale, uno sport<br />

aperto a tutti e di tutti. Le caratteristiche<br />

essenziali della realtà<br />

dell’Auxilium sono: la promozione<br />

per la diffusione della pratica<br />

sportiva, la presenza forte<br />

sul territorio grazie allo stretto<br />

legame con l’Oratorio Salesiano<br />

Don Bosco, e l’attenzione all’aspetto<br />

della formazione dell’uomo<br />

a 360° gradi non soltanto<br />

dello sportivo. L’Auxilium ha<br />

alle spalle un grande patrimonio<br />

culturale, sociale e di<br />

valori. Lo sport per l’Auxilium<br />

è sempre stato prima<br />

di tutto mezzo aggregativo<br />

ed educativo che coinvolge<br />

i ragazzi, i giovani e<br />

tutte le loro famiglie.<br />

Ufficio Stampa 24 Ore di Sport<br />

Marco Dutto

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