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N°<br />
19<br />
MARZO<br />
APRILE<br />
MAGGIO<br />
2013<br />
STORIA<br />
Alle origini<br />
della farmacia<br />
SALUTE<br />
Come prepararsi<br />
per una<br />
dolce attesa,<br />
piena di salute<br />
OMEOPATIA<br />
Rimedi contro i pollini<br />
e l’omeopatia nello sport<br />
CUCINA DIETETICA<br />
Effetto drenante<br />
con le verdure.<br />
Ricette facili e veloci<br />
CRISTALLOTERAPIA<br />
Il potere delle pietre verdi
N.19 MARZO APRILE MAGGIO 2013<br />
Periodico di informazione a cura dell’Ufficio Stampa AGEC<br />
Aut. Trib. di Verona n. 2148/2007 R.G.V.G.<br />
Direttore Responsabile: Sandro Tartaglia<br />
Editore <strong>Agec</strong><br />
www.agec.it - informa@agec.it<br />
Stampa: Grafiche Aurora, Verona<br />
Foto in copertina: everystockphoto.com ph. LaserGuided<br />
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nelle nostre farmacie!<br />
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per gli orari con i numeri di telefono<br />
indicati nelle ultime pagine della rivista!<br />
RILASTIL<br />
ö 13 Maggio – Tomba<br />
ö 13 Maggio – San Rocco<br />
ö 14 Maggio – San Massimo<br />
ö 20 Maggio – Quinto<br />
EUCERIN<br />
ö 4 Aprile – Grattacielo<br />
ö 15 Maggio – Grattacielo<br />
ö 13 Maggio – Grattacielo<br />
ö 22 Maggio – Tomba<br />
ö 27 Maggio – Chievo<br />
ARKOFARMA fitoterapica<br />
ö 10 Aprile – San Massimo<br />
ö 8 Maggio – San Massimo<br />
DARPHYN beauty<br />
ö 18 Marzo – Last Minute<br />
Pharma<br />
ö 17 Aprile – Grattacielo<br />
BIODERMA<br />
ö 21 Marzo – Madonna di<br />
Campagna<br />
CAUDALIE<br />
ö 29 Marzo – Madonna di<br />
Campagna<br />
AVENE<br />
ö 22 Marzo – Borgo Nuovo<br />
Sul proSSimo numero…<br />
Storia della Farmacia nel Medioevo.<br />
Bellezza: rimedi contro le smagliature.<br />
Cosmetica: Dalla parte del consumatore.<br />
l’alimentazione e gli integratori nel periodo pre-concezionale e in gravidanza.<br />
Omeopatia: Ledum palustre contro le zanzare.<br />
Cucina dietetica: ricette facili e veloci.<br />
Salute: Viaggi esotici, preparare l’intestino al cambio del clima.<br />
Cromoterapia: l’estate, una cromoterapia naturale!<br />
Iodioterapia: Al mare con i bambini.<br />
Sport: i benefici dello jogging!
ALLE ORIGINI DELLA FARMACIA<br />
L<br />
’ARTE della guarigione è stata<br />
materia di interesse da parte<br />
dell’uomo fin dalle sue antiche<br />
origini, curare i propri mali trovandone<br />
istintivamente rimedio in natura è<br />
un processo documentato dalle numerose<br />
testimonianze rinvenute che hanno<br />
permesso agli studiosi di ricostruire<br />
ambienti primitivi e relazioni ancestrali<br />
tra l’essere umano ed il regno vegetale<br />
animale e minerario intorno. Non solo<br />
erbe, di cui possiamo avere una spontanea<br />
intuizione, ma anche resti di animali<br />
e pietre dai presunti poteri guaritori.<br />
L’antropologia ci insegna quanto alcuni<br />
rituali più che efficaci fossero evidentemente<br />
di natura esoterica, perché la conoscenza<br />
delle malattie intesa nell’accezione<br />
moderna non è stata possibile<br />
al primordio della nostra comparsa sulla<br />
terra. Il morbo inteso come spiritualità<br />
da espellere in un corpo diversamente<br />
sano è stato un pensiero largamente<br />
diffuso nei secoli e quindi i rimedi non<br />
potevano avere la logica ed il rigore<br />
scientifico con il quale vengono affrontate<br />
ai nostri giorni le malattie.<br />
La più antica prova certa di una pratica<br />
di guarigione nel nostro Continente,<br />
risale all’inizio dell’età del Rame ed è il<br />
corpo dell’uomo di Similaun (Bolzano).<br />
Datata tra il 3300 ed il 3200 a.C. la<br />
mummia presenta una serie di tatuaggi<br />
ottenuti con inchiostro prelevato da<br />
rocce contenenti silicati e nelle prossimità<br />
di un fuoco. Le radiografie hano<br />
permesso di evidenziare che i tatuaggi<br />
corrispondono al punto in cui l’uomo<br />
soffriva di artrite, quindi la prova di<br />
3<br />
un rituale magico terapeutico, un po’<br />
come avviene ai giorni nostri con l’agopuntura.<br />
La comparsa della scrittura intorno al<br />
4.200 a.C. e quindi il passaggio dalla<br />
presistoria alla storia è senza dubbio<br />
un percorso culturale che ha portato<br />
dalla semplice conoscenza delle informazioni<br />
alla loro trasmissione su sup-<br />
porti di argilla o pergamenacei arrivati<br />
fino ai giorni nostri, anche se non tutte<br />
le etnie poi proseguiranno in questo<br />
senso evolutivo; e se l’oriente è stato la<br />
culla della nostra cultura e il legame<br />
inscindibile tra le radici della storia e<br />
il patrimonio delle nostre conoscenze,<br />
ancora una volta si traduce in qual-<br />
storia
che straordinario esempio tramandato<br />
nel tempo: a Nippur, in Mesopotamia,<br />
è stata rinvenuta la tavoletta d’argilla<br />
più antica considerata ricettario, con<br />
precise informazioni per il farmacista<br />
e modalità di utilizzo per il paziente.<br />
Si parla di impacchi, preparazione e<br />
somministrazione di bevande a base di<br />
birra polverizzata con radici e rimedi di<br />
varia natura.<br />
Il più importante testo per farmacisti<br />
pervenutoci però, è stato ideato da un<br />
medico originario dell’Asia Minore, vissuto<br />
nei primi decenni d. C. al confine<br />
tra la Siria e la Turchia e viaggiatore a<br />
seguito delle legioni romane di cui è anche<br />
stato cittadino onorario per le sue<br />
conoscenze in senato: il suo nome è un<br />
po’ complicato, Pedanio Dioscoride, abbreviato<br />
con quello di Dioscoride.<br />
È stata sua la brillante intuizione di<br />
mettere per iscritto tutte le conoscenze<br />
sulle piante con relative terapie fino a<br />
lui pervenute, un classificatore non tanto<br />
su base titolare bensì sull’efficacia dei<br />
rimedi cui le piante sono destinate.<br />
Suddiviso in cinque libri, trascrisse le<br />
nozioni di fisiologia-farmacologia e riconducibili<br />
al regno vegetale, animale<br />
e minerale e la loro azione sul corpo<br />
umano: il “De Materia Medica”, è un lavoro<br />
encomiabile che è stato utilizzato<br />
nelle sue susseguenti rielaborazioni e<br />
traduzioni fino al diciottesimo secolo.<br />
Di questo erbario ne esiste una preziosissima<br />
versione, risalente a poco prima<br />
del 512 d.C., conservata a Vienna e<br />
universalmente conosciuta con il nome<br />
di Codice di Giuliana Anicia in onore<br />
della principessa bizantina che lo fece<br />
eseguire.<br />
Capolavoro per i suoi contenuti e per<br />
le lussuose illustrazioni raffigurate, lo<br />
rendono oggetto di studio unico al mondo<br />
non soltanto dai ricercatori medicofarmaceutici,<br />
dagli studiosi di botanica,<br />
ma anche per gli storici dell’arte che in<br />
esso vi ritrovano straordinarie testimonianze<br />
di codice miniato.<br />
Un pensiero conclusivo che apre un sipario<br />
sulla conoscenza, ci fa riflettere<br />
su come gli stessi rimedi trapassati a<br />
noi attraverso il tempo e la scienza siano<br />
diventati oggi delle discipline perfette,<br />
governate dalle leggi della chimica,<br />
della fisica e della matematica; ad esse<br />
attribuiamo il nome di medicina, biologia,<br />
e farmacia.<br />
Accanto a queste scientificamente riconosciute,<br />
a eredità della nostra cultura,<br />
si sta scoprendo anche qualche nuovo<br />
campo di interesse, che finora non<br />
conta alcun riscontro scientificamente<br />
attendibile, ma che risente del benefico<br />
coinvolgimento della mente: la cristalloterapia<br />
e la cromoterapia.
RIMEDI CONTRO I POLLINI<br />
C<br />
OME OgNI ANNO, la stagione<br />
dei pollini è in arrivo e con essa<br />
per molte persone cominciano i sintomi<br />
legati all’allergia verso di loro. Di<br />
norma, nel nostro Paese la stagione dei<br />
pollini ha inizio nel mese di marzo e<br />
si conclude ai primi di settembre, con<br />
una presenza massima tra maggio e<br />
giugno. A causa dei mutamenti climatici<br />
però, il ciclo di vita di ogni pianta sta<br />
affrontando notevoli variazioni, e per<br />
questa ragione, i casi di pollinosi, prima<br />
limitati al periodo primaverile, oggi si<br />
presentano da gennaio a ottobre. Il bollettino<br />
dei pollini può aiutare i soggetti<br />
allergici a evitare quanto più possibile<br />
l’esposizione all’allergene che scatena le<br />
crisi. È consultabile con cadenza settimanale<br />
nel sito www.arpa.veneto.it.<br />
Stando a quanto riferiscono gli esperti<br />
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,<br />
questo tipo di allergie coinvolgerebbe<br />
una fetta di popolazione sempre<br />
più grande, tanto che le persone affette<br />
da reazioni allergiche ai pollini sarebbero<br />
raddoppiate negli ultimi trent’anni.<br />
Gli individui che ne soffrono sviluppano<br />
particolari anticorpi (le immunoglobuline<br />
della classe E, IgE) che quando<br />
vengono a contatto con particolari sostanze<br />
(antigeni) rilasciate dai pollini,<br />
innescano una reazione immunitaria<br />
responsabile dei sintomi dell’allergia.<br />
La crescita delle allergie è legata anche<br />
ad altri fattori: ambientali (caratteristiche<br />
climatiche meteorologiche delle<br />
diverse località, temperatura, vento, insolazione,<br />
pioggia), ereditari, abitudini,<br />
alimentazione, fumo, stress, inquinamento,<br />
igiene.<br />
5<br />
• COS’è IL POLLINE<br />
Il polline è il mezzo con cui le piante<br />
si riproducono. Si tratta di piccole particelle<br />
che vengono disperse nell’aria<br />
affinché si depositino su altre piante,<br />
nel terreno o sulla pianta stessa, che<br />
li rilascia per avviare il processo di riproduzione.<br />
I pollini che più facilmente<br />
scatenano reazioni allergiche appartengono<br />
a piante erbacee (Graminacee,<br />
Composite, Urticacee) e a piante arboree<br />
(nocciolo, betulla, ulivo, cipresso,<br />
carpino); spesso essi si ritrovano a<br />
grande distanza dalla pianta che li ha<br />
prodotti e per questo è molto difficile<br />
evitarne il contatto.<br />
• I SINTOMI DELLA POLLINOSI<br />
Si continua a starnutire, gli occhi non<br />
smettono di lacrimare, la gola dà fastidio,<br />
è presente una tosse secca e stizzosa<br />
spesso notturna, accompagnata<br />
da difficoltà di respiro e dai caratteristici<br />
sibili intratoracici propri dell’asma<br />
bronchiale (complicanza della pollinosi),<br />
difficoltà di respiro e asma (nel 40% dei<br />
casi). Particolare attenzione deve essere<br />
prestata alle manifestazioni allergiche<br />
nei bambini, che hanno una vivacissima<br />
reattività, anche sul piano allergico.<br />
I sintomi sono in crescita soprattutto in<br />
questa fascia di popolazione.<br />
In presenza di un raffreddore nella stagione<br />
dei pollini, è fondamentale valutare<br />
se si tratta della forma virale (raffreddore<br />
comune) o di una pollinosi.<br />
All’esordio, le differenze tra le due patologie<br />
non sono rilevanti, ma successivamente<br />
diventano evidenti.<br />
La pollinosi quindi è una risposta im-<br />
omeopatia
munologica, un tentativo da parte<br />
dell’organismo di reagire, espellendo<br />
gli eccessi di sostanze irritanti. È la più<br />
comune delle allergopatie; comprende<br />
il complesso delle manifestazioni cliniche<br />
oculari, nasali e bronchiali che si<br />
presentano nei soggetti sensibilizzati ai<br />
pollini durante il periodo di pollinazione<br />
delle piante cui sono allergici. Tra<br />
le patologie più frequenti associate alla<br />
pollinosi figurano la rinite allergica e la<br />
congiuntivite allergica.<br />
Tali allergopatie peggiorano la qualità<br />
della vita, alterano il sonno, influiscono<br />
sul rendimento lavorativo e scolastico.<br />
Per prevenire e curare i sintomi della<br />
pollinosi, i rimedi omeopatici e naturali<br />
possono rappresentare una validissima<br />
scelta terapeutica. Esistono, infatti,<br />
molti vantaggi nell’utilizzo di questi<br />
medicinali, primi tra tutti l’assenza di<br />
effetti collaterali (come ad esempio la<br />
sonnolenza) e l’assenza di tossicità.<br />
Sono adatti a tutte le età e possono essere<br />
somministrati tranquillamente anche<br />
a bambini a partire dai due anni<br />
di età e anziani associandoli, in modo<br />
complementare, anche ad altri farmaci.<br />
È importante sottolineare che con i medicinali<br />
omeopatici, non si provoca alcun<br />
“effetto rebound” (risposta in senso<br />
opposto che si può manifestare quando<br />
viene interrotta una terapia).<br />
6<br />
Vediamo dunque quali sono i rimedi<br />
che ci possono venire in aiuto in fase<br />
preventiva e curativa, ricordando che<br />
in prevenzione il trattamento va iniziato<br />
2-3 mesi prima del periodo previsto<br />
per le manifestazioni acute provocate<br />
dall’allergia ai pollini.<br />
Ribes nigrum Mg 1DH: preparato dalle<br />
gemme fresche (gemmoderivato), possiede<br />
una marcata azione antinfiammatoria<br />
e antiallergica. È considerato<br />
il cortisone naturale (azione cortisonlike),<br />
poiché stimola in modo fisiologico<br />
la corteccia surrenale a produrre cortisolo<br />
(ormone ad azione antinfiammatoria),<br />
senza controindicazioni. In prevenzione<br />
si consiglia di assumere 50 gocce<br />
in poca acqua tutte le mattine al risveglio,<br />
15 minuti prima di colazione per<br />
20 giorni al mese, per 2 mesi. In fase<br />
acuta la somministrazione può essere<br />
raddoppiata (100 gocce) e suddivisa in<br />
2 somministrazioni al dì, il mattino e a<br />
metà giornata.<br />
È utile associare Viburnum lantana<br />
Mg 1DH 50 gocce 15 minuti prima di<br />
cena, in caso di broncospasmo.<br />
Manganese: oligoterapico, indicato nei<br />
casi di abnorme reattività di tipo allergico<br />
(orticaria, eczema, oculo-rinite allergica).<br />
In prevenzione la posologia consigliata<br />
è 1 fiala al dì per bocca a giorni<br />
alterni, per 2-3 mesi. In acuto, 3 fiale al<br />
dì, a scalare, per 3 giorni; poi continuare<br />
l’assunzione a giorni alterni.<br />
In prevenzione si possono assumere diluizioni<br />
omeopatiche del polline al quale<br />
il soggetto è allergico con una posologia<br />
di 5 granuli al giorno in diluizione 9<br />
CH, lontano dai pasti.<br />
Nel caso in cui il soggetto sia allergico<br />
ai pollini di più piante, si può ricorrere<br />
all’utilizzo di un rimedio omeopatico ad<br />
ampio spettro quale Poumon hystami-
ne 30CH, 3 granuli al giorno, utile anche<br />
per ridurre la reattività bronchiale.<br />
Un’altra possibilità è orientarsi su prodotti<br />
la cui composizione contiene vari<br />
pollini (es. Gramigna, Erba mazzolina,<br />
Nocciolo, Betulla bianca, Parietaria, Artemisia,<br />
Ambrosia) diluiti alla 30 CH.<br />
Tali rimedi funzionano come vaccino e<br />
vanno assunti circa un paio di mesi prima<br />
della pollinazione nella posologia di<br />
5 granuli, 1-2 volte a settimana.<br />
Per alleviare i fastidiosi sintomi acuti,<br />
l’omeopatia ci fornisce un grosso aiuto.<br />
In farmacia si trovano prodotti contenenti<br />
diversi rimedi omeopatici scelti<br />
per la loro azione sintomatica: Allium<br />
cepa, Ambrosia artemisiaefolia, Euphrasia<br />
officinalis, Histaminum, Sabadilla<br />
officinarum, Luffa operculata<br />
in associazione agli allergeni più comuni<br />
o ad altri tipici rimedi omeopatici.<br />
L’uso combinato di questi medicinali è<br />
di beneficio nella cura della sindrome<br />
allergica, poiché più completo; facilmente<br />
il soggetto allergico è sensibile a<br />
più allergeni.<br />
È possibile anche intervenire durante<br />
la fase acuta con l’uso di rimedi specifici;<br />
in questo caso è importante fare<br />
attenzione alle piccole differenze nella<br />
sintomatologia tipica di ogni singolo<br />
paziente. I sintomi chiave da tenere<br />
in considerazione sono la rinorrea<br />
(scolo nasale) e la lacrimazione, che<br />
possono essere più o meno irritanti.<br />
Allium cepa: si usa in caso di rinorrea<br />
acquosa abbondante, irritante, bruciante,<br />
escoriante il labbro superiore.<br />
La lacrimazione non è irritante.<br />
Euphrasia officinalis: rinorrea abbondante<br />
ma non irritante. La lacrimazione<br />
è abbondante, irritante, escoriante, con<br />
sensazione di sabbia negli occhi.<br />
Sabadilla: rinorrea e lacrimazione non<br />
irritanti.<br />
Hydrastis: rinorrea mucosa densa, con<br />
retro scolo in epifaringe che porta a ristagno<br />
di muco in faringe e tosse.<br />
I rimedi si usano in diluizione 5CH, somministrando<br />
5 granuli 3 volte al giorno,<br />
lontano dai pasti. In caso di attacco<br />
acuto con sintomatologia particolarmente<br />
fastidiosa si può ricorrere all’uso<br />
più frequente dei vari rimedi: 5 granuli<br />
ogni 30 minuti, fino a miglioramento. La<br />
somministrazione sublinguale (sotto la<br />
lingua) permette, attraverso la mucosa,<br />
un rapido assorbimento del medicinale.<br />
Per alleviare l’irritazione nasale, è possibile<br />
utilizzare una pomata a base di<br />
Calendula officinalis (meglio se in diluizione<br />
omeopatica), nota per le proprietà<br />
antinfiammatorie, lenitive, stimola<br />
l’idratazione della pelle secca e<br />
screpolata. La pomata va applicata localmente<br />
la mattina e la sera.
Gli spray e le gocce nasali a base di Luffa<br />
operculata, Euphorbium, Histaminum<br />
sono utili per alleviare la congestione<br />
nasale; si effettua 1 applicazione<br />
per narice 3-5 volte al giorno.<br />
Se in associazione alla rinite compare<br />
anche una congiuntivite allergica (gli<br />
occhi lacrimano, si gonfiano, prudono,<br />
bruciano e diventano rossi) è utile l’uso<br />
di un collirio a base di Euphrasia officinalis<br />
e Chamomilla vulgaris. Il dosaggio<br />
è di 2 gocce per quattro volte al giorno o<br />
se occorre, anche un maggior numero<br />
di volte. Anche in questi casi, essendo i<br />
medicinali omeopatici, non ci sono effetti<br />
collaterali e sono dunque indicati per<br />
tutti i membri della famiglia appartenenti<br />
alle diverse età: bambini, adulti, anziani<br />
e anche per chi porta lenti a contatto.<br />
POLLINE REATTIVITà CROCIATA CON:<br />
Betulla<br />
e nocciolo<br />
Alcuni allergeni presenti nei pollini si<br />
possono ritrovare in alimenti e dare<br />
origine a reazioni allergiche crociate.<br />
Ad esempio, chi è allergico al polline di<br />
betulla è frequentemente ipersensibile<br />
alla mela, che contiene un epitopo, cioè<br />
una proteina simile.<br />
I sintomi vanno da gonfiore e prurito<br />
delle labbra e del cavo orale, sino ad<br />
edema della glottide. Gli allergeni vegetali<br />
sono spesso termolabili, per cui<br />
gli alimenti possono essere tollerati se<br />
consumati cotti. Nella tabella, le principali<br />
allergie crociate.<br />
Non facciamoci cogliere impreparati<br />
quest’anno e con l’aiuto di un medico<br />
omeopata o del nostro farmacista di fiducia<br />
troviamo il trattamento più adatto<br />
alle nostre esigenze.<br />
Mela, pera, nespola, kiwi, melone, pesca, ciliegia, prugna, albicocca,<br />
frutta secca, sedano, prezzemolo, carota, finocchio, ginseng, pepe<br />
graminacee Kiwi, agrumi, pomodoro, melone, anguria, pesca, ciliegia, albicocca<br />
Parietaria Basilico, melone, ciliegia, gelso<br />
Composite<br />
Camomilla, castagna, banana, sedano, prezzemolo, carota,<br />
finocchio, miele, spezie<br />
Lattice Banana, castagna, kiwi, papaia<br />
Acari Gamberetto, lumaca
L’OMEOPATIA NELLO SPORT<br />
L<br />
’OMEOPATIA è un prezioso<br />
alleato degli sportivi, in termimini<br />
sia di prevenzione degli<br />
incidenti traumatici, sia di supporto<br />
alle prestazioni e all’efficienza fisica. I<br />
vantaggi dell’uso dei medicinali omeopatici<br />
sono l’assenza di controindicazioni<br />
non presentando tossicità chimica,<br />
interazioni farmacologiche ed effetti<br />
indesiderati legati alla quantità di prodotto<br />
assunto. Per questi motivi i medicinali<br />
omeopatici sono molto ben tollerati<br />
e consentono di essere associati in<br />
maniera complementare anche ad altri<br />
farmaci convenzionali.<br />
Questa classe di medicinali possiede<br />
inoltre la capacità di preservare l’armonia<br />
psicofisica e di prevenire il ricorso<br />
al doping con tutte le sue implicazioni<br />
sanitarie e legali. In particolare in fase<br />
di preparazione allo sport, vi sono medicinali<br />
omeopatici in grado di agire<br />
specificatamente sulle parti del corpo<br />
di norma più esposte a traumatismi<br />
o a sovraccarichi da sforzi muscolari.<br />
Tali medicinali omeopatici agiscono in<br />
maniera selettiva sui vari elementi che<br />
costituiscono pelle, legamenti, tendini,<br />
muscoli, articolazioni, tessuto osseo<br />
apportando informazioni specifiche per<br />
favorire il ristabilimento della condizione<br />
di salute e di benessere.<br />
Infine per chi pratica attività sportiva a<br />
livello agonistico o amatoriale, i medicinali<br />
omeopatici possono rappresentare<br />
una corretta scelta terapeutica anche in<br />
caso di ansia e stress prima delle gare e<br />
l’assunzione per via orale non comporta<br />
fotosensibilizzazione alcuna.<br />
9<br />
RIMEDI PER I CRAMPI<br />
I crampi sono dolori muscolari improvvisi<br />
e violenti causati dalla contrazione<br />
involontaria di uno o più muscoli, prevalentemente<br />
dovuta alla mancanza di<br />
una quantità adeguata di ossigeno al<br />
loro interno. Possono essere favoriti sia<br />
dal freddo, sia dalla carenza di sali minerali,<br />
ma anche da traumi fisici o semplicemente<br />
da uno sforzo prolungato a<br />
cui l’oganismo non è sufficientemente<br />
preparato.<br />
In caso di crampi sono utili Arnica<br />
montana 7 CH, Cuprum metallicum 7<br />
CH e Sarcolacticum acidum 9 CH. Vanno<br />
assunti 5 granuli di ognuno prima<br />
dello sforzo, e ogni ora anche dopo lo<br />
sforzo, fino al miglioramento. Se il fenomeno<br />
si ripete a ogni allenamento, è invece<br />
indicato Agaricus muscarius 9 CH,<br />
5 granuli prima di cominciare l’attività<br />
motoria.<br />
Anche se non si hanno i crampi, può<br />
succedere che dopo uno sforzo eccessivo<br />
e attività sportiva intensa si provi<br />
una sensazione di indolenzimento muscolare.<br />
In questo caso si può assumere<br />
per via orale di Arnica montana 9 CH,<br />
5 granuli 3 volte al giorno e applicare<br />
localmente un gel a base di arnica sulle<br />
parti interessate.<br />
RIMEDI PER LE CONTUSIONI<br />
Le contusioni si differenziano in ematomi,<br />
che sono raccolte ematiche localizzate<br />
nelle parti molli superficiali della<br />
cute, ed edema, con il quale si intende<br />
un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali<br />
dell’organismo localizzato nei<br />
tessuti all’esterno dei vasi sanguigni e<br />
omeopatia
delle cellule. In questi casi il medicinale<br />
omeopatico più consigliato è un gel a<br />
base di Arnica montana che permette<br />
di alleviare rapidamente il dolore, ha<br />
un’azione efficace sulle contusioni, previene<br />
la formazione degli ematomi e ne<br />
accelera il riassorbimento.<br />
Se dopo un trauma, la parte colpita risulta<br />
edematosa, bluastra e dolente, si<br />
consiglia anche l’assunzione di Arnica<br />
montana 5 CH, 5 granuli ogni due ore,<br />
alternandola a China 5 CH, 5 granuli<br />
ogni due ore e diradando l’assunzione<br />
con il miglioramento della sintomatologia<br />
dolorosa.<br />
Ecco i principi più importanti e diffusi:<br />
ARNICA MONTANA<br />
Previene e cura i traumi fisici contusivi,<br />
con dolore intenso, gonfiore. È il rimedio<br />
principale del dolore post-traumatico.<br />
A tutto ciò si aggiunge l’azione sui<br />
vasi sanguigni e linfatici e sui muscoli,<br />
oltre che sulla cute, sui capillari e sul<br />
sistema nervoso. È quindi utile anche<br />
quando ci si allena, in quanto agisce<br />
sulle parti esposte a traumatismi o a<br />
sovraccarichi da sforzi muscolari.<br />
10<br />
HAMAMELIS VIRgINIANA<br />
È indicata per la sofferenza vascolare<br />
e del circolo venoso, particolarmente<br />
sollecitato in alcuni sport di resistenza.<br />
RHUS TOXICODENDRON<br />
Si può definire come il rimedio dei reumatismi<br />
e dei dolori che peggiorano con<br />
l’umidità e con il freddo. È utile anche<br />
nelle tendiniti, causate da sovraccarico<br />
cronico, come per esempio in quelle del<br />
gomito (tennis), del polso o dell’achilleo<br />
(pallacanestro, pallavolo), in cui Rhus<br />
toxicodendron si utilizza se l’immobilità<br />
peggiora il dolore.<br />
CUPRUM METALLICUM<br />
Si può impiegare sia come preventivo<br />
sia in caso di comparsa, anche ripetuta,<br />
di crampi per sovraffaticamento o<br />
estensione forzata di un muscolo.<br />
HYPERICUM<br />
Si somministra in traumi a carico di<br />
distretti particolarmente innervati (per<br />
esempio le dita), nei traumi coccigei e<br />
in tutti i dolori che si irradiano dalla<br />
periferia al centro, soprattutto poi nelle<br />
nevralgie post traumatiche.<br />
LEDUM PALUSTRE<br />
Trova indicazione nelle contusioni con<br />
ematomi (per esempio l’“occhio nero”,<br />
utile in traumi zigomatici, tibiali e corneali),<br />
in ferite da punta, penetrazione<br />
di schegge sotto le unghie e traumi muscolotendinei<br />
a livello delle piccole articolazioni.<br />
RUTA gRAVEOLENS<br />
Rappresenta un valido supporto nelle<br />
manifestazioni contusive e distorsive<br />
dolorose tendinee e del periostio.
COME PREPARARSI PER UNA<br />
DOLCE ATTESA, PIENA DI SALUTE<br />
P<br />
RENDENDO SPUNTO dalla<br />
primavera, simbolo della rinascita<br />
della Natura, da questo numero<br />
vorremmo dedicare spazio ad alcuni<br />
aspetti della gravidanza, quelli che<br />
riguardano soprattutto la salute della<br />
mamma legata a quella del bambino, e<br />
perché no, anche dei futuri papà. Perché<br />
questa scelta?<br />
L’arrivo di un bambino è un evento importante<br />
per ogni coppia, è un percorso<br />
che porta con sé tanta gioia ma spesso<br />
anche tante ansie e paure dovute alla<br />
scarsa conoscenza delle modificazioni<br />
fisiologiche che avvengono nel corpo<br />
della futura mamma anche per la scarsa<br />
conoscenza delle mutate esigenze di<br />
salute.<br />
Di gravidanza si parla moltissimo e non<br />
vogliamo certo sostituirci allo specialista<br />
o ai vari manuali che si trovano<br />
comodamente nelle librerie, scritti da<br />
autorevoli esperti. Vogliamo solo come<br />
professionisti della salute dare il nostro<br />
piccolo contributo su argomenti<br />
magari poco trattati, ma importantissimi,<br />
dare qualche consiglio alle future<br />
mamme su come curare la propria alimentazione,<br />
la propria salute, il proprio<br />
aspetto, insomma approfondire quei<br />
piccoli accorgimenti sulla salute che<br />
portano benessere e tranquillità alle<br />
future mamme e anche in parte ai futuri<br />
papà, oltre naturalmente al bimbo<br />
che arriva.<br />
Inizieremo con alcuni consigli sulla<br />
propria salute e sull’importanza di una<br />
vitamina, l’acido folico, sin da prima del<br />
concepimento.<br />
11<br />
L’IMPORTANZA DELLA SALUTE<br />
DEI gENITORI<br />
Ci sono molti fattori che influenzano<br />
il buon esito di una gravidanza, ma in<br />
sostanza è fondamentale perseguire il<br />
raggiungimento di un buono stato di<br />
salute, soprattutto per la futura mamma:<br />
per ovvie ragioni la salute della madre<br />
acquista un significato di maggior<br />
rilevanza dato che sarà lei a ospitare il<br />
bambino. Tuttavia il futuro papà potrà<br />
giovare di questi suggerimenti non solo<br />
per curare la propria salute ma anche<br />
come supporto alla futura mamma prima<br />
e durante la gravidanza.<br />
I consigli che proporremo sono rivolti<br />
a coppie che godono già di una buona<br />
salute generale e riguarderanno principalmente<br />
l’analisi di abitudini e stili<br />
di vita abbastanza comuni nella nostra<br />
società. Si rimanda sempre al consiglio<br />
di un esperto per problemi più complessi<br />
o per situazioni particolari quali<br />
l’uso di farmaci.<br />
Prima di tutto, il fattore principale è<br />
l’età: più si è giovani, più è facile avere<br />
figli sani. È chiaro che in una società<br />
come la nostra, dove per cause culturali<br />
si raggiunge la maturità sempre più in<br />
là, ha poco senso parlare di fare un figlio<br />
in giovane età, ma in generale è sempre<br />
meglio non rimandare troppo a lungo.<br />
Il secondo fattore importantissimo per<br />
la salute del nascituro è rimanere nel<br />
proprio peso forma: non essere né troppo<br />
grassi e nemmeno troppo magri è<br />
fondamentale. Donne troppo magre<br />
non hanno il grasso sufficiente per sostenere<br />
una gravidanza, e questo è il<br />
salute
motivo principale per cui il corpo per un<br />
istinto di sopravvivenza interrompe il<br />
ciclo mestruale: essere troppo magre è<br />
davvero un grosso problema per la fertilità.<br />
Inoltre si potrebbero manifestare<br />
alcune malformazioni nel nascituro con<br />
mamme troppo magre.<br />
Ma anche essere sovrappeso non aiuta:<br />
il grasso in eccesso interferisce coi delicatissimi<br />
meccanismi ormonali causando<br />
un abbassamento della fertilità<br />
che è direttamente proporzionale all’aumento<br />
della massa corporea. Nemmeno<br />
per gli uomini la situazione è diversa: il<br />
grasso in eccesso fa diminuire la produzione<br />
di spermatozoi, con conseguenze<br />
negative sulla fertilità. Nel prossimo<br />
numero ci occuperemo più in dettaglio<br />
dell’alimentazione nel periodo preconcezionale.<br />
Il fumo è poi un nemico spietato: se si<br />
pensa ad avere un bambino entrambi<br />
i genitori devono smettere immediatamente<br />
e completamente di fumare, poiché<br />
tra le altre cose il fumo può danneggiare<br />
il DNA attraverso i radicali<br />
liberi e quindi questo influisce negativamente<br />
su ogni aspetto dello sviluppo<br />
dell’embrione, per non parlare delle<br />
cellule deputate alla riproduzione. Molte<br />
malformazioni possono derivare dal<br />
fumo, anche il rischio del sottopeso alla<br />
nascita e l’aumento di morte improvvisa<br />
dopo la nascita.<br />
Davvero il fumo, sia attivo (la mamma)<br />
che passivo (il papà) è assolutamente un<br />
nemico da cui salvarsi in gravidanza.<br />
Stessa doverosa ed imperativa indicazione<br />
è quella di eliminare anche l’alcol:<br />
non solo nuoce alla fertilità, ma se la<br />
donna rimane incinta l’alcol raggiunge<br />
facilmente l’embrione provocando danni<br />
quali una crescita ridotta, ridotte<br />
capacità intellettive alla nascita, anomalie<br />
nell’aspetto del viso, scarso coordinamento<br />
dei movimenti e convulsioni.<br />
Questi problemi saranno tanto più<br />
gravi quanto maggiore è l’assunzione di<br />
alcol, ma bisogna sapere che si possono<br />
presentare anche con quantità di alcol<br />
davvero minime: per questo il consiglio<br />
è smetterlo del tutto.<br />
L’attività fisica è fondamentale: aiuta a<br />
smaltire i chili in eccesso, favorisce un<br />
buono stato di salute anche in gravidanza<br />
(senza esagerare, parliamo di attività<br />
fisica lieve e moderata, non a livello<br />
agonistico!), ma addirittura sembra<br />
che le donne che la svolgono abbiano<br />
una percentuale minore di parti prematuri<br />
che arrivano fino al 60%!<br />
Un particolare attenzione deve anche<br />
essere rivolta alle sostanze chimiche:<br />
quando si lava o si fanno le pulizie, dato
che alcune sostanze tossiche anche se<br />
in quantità davvero ridotte possono attraversare<br />
la pelle è opportuno usare<br />
sempre dei guanti per proteggersi dal<br />
contatto con sostanze irritante e pericolose.<br />
Generalmente i prodotti per la pulizia<br />
sono sicuri, ma è meglio studiare<br />
le etichette: se hanno il simbolo che indica<br />
un certo grado di tossicità i guanti<br />
protettivi sono un obbligo, anche se li<br />
consigliamo comunque per una massima<br />
precauzione.<br />
Accenniamo anche ad un problema<br />
che ormai affligge molte donne: si tratta<br />
dell’ovaio policistico, una condizione<br />
complessa e dalle cause ancora in parte<br />
sconosciute tale per cui si ha un alterato<br />
rapporto tra i due ormoni implicati<br />
nell’ovulazione, alterazione che conduce<br />
alla mancata maturazione del follicolo<br />
che dovrebbe espellere l’ovulo. Di<br />
conseguenza non avviene l’ovulazione,<br />
le mestruazioni tardano ed ad un certo<br />
punto il sistema si resetta senza che ci<br />
sia stata ovulazione, e quindi il concepimento<br />
è impossibile.<br />
A completare il quadro si riscontra anche<br />
un aumento degli ormoni androgeni<br />
che contribuiscono a peggiorare<br />
il circolo vizioso. È una condizione che<br />
porta a frequenti cicli anovulatori, oltre<br />
ad altri disturbi legati all’alterato equilibrio<br />
ormonale, come irsutismo e accumulo<br />
di grasso addominale che come<br />
abbiamo visto già di per sé è un fattore<br />
negativo per la fertilità.<br />
Nella maggior parte dei casi basta comunque<br />
una buona attività fisica e<br />
una riduzione del peso corporeo e del<br />
grasso addominale anche solo del 5%<br />
per vedere migliorato il ciclo. Per i casi<br />
più problematici si consiglia di rivolgersi<br />
ad uno specialista. Recenti studi<br />
hanno evidenziato come l’inositolo, una<br />
13<br />
sostanza chimica simile agli zuccheri<br />
riesca a regolare il ciclo mestruale e a<br />
ripristinare una corretta ovulazione<br />
se si assume in dosi tra 1 grammo e<br />
2 grammi per almeno due mesi consecutivi.<br />
Questa sostanza, virtualmente<br />
senza effetti collaterali, si vende normalmente<br />
in farmacia senza bisogno di<br />
ricetta, ed è presente in varie formulazioni<br />
quasi tutte insieme all’acido folico.<br />
Per sapere qual è il prodotto più adatto<br />
alle proprie esigenze, è bene consultare<br />
il proprio medico o il proprio farmacista<br />
di fiducia.<br />
L’IMPORTANZA DELL’ACIDO FOLICO<br />
Perché quindi l’inositolo è sempre abbinato<br />
all’acido folico o vitamina B10?<br />
La risposta è che l’acido folico è finora<br />
l’unica molecola per la quale la scienza<br />
abbia chiaramente dimostrato un ruolo<br />
fondamentale per la prevenzione di<br />
importanti malformazioni nel bambino.<br />
L’acido folico o vitamina B9 è una vitamina<br />
normalmente presente in molte<br />
verdure come insalata, lattuga, spinaci,<br />
carciofi, fagioli, frutta come arance<br />
e mandarini, ma anche nel fegato. Normalmente<br />
una persona adulta necessita<br />
di un quantitativo di acido folico pari<br />
a 0,2 milligrammi al giorno, ma durante<br />
la gravidanza il fabbisogno raddoppia.<br />
Questo perché questa sostanza è<br />
fondamentale nello sviluppo delle cellule<br />
dell’embrione, e si è dimostrato utilissimo<br />
nel ridurre del 50% l’incidenza<br />
di alcune malformazioni relativamente<br />
diffuse tra cui l’anencefalia (mancanza<br />
totale o parziale della volta cranica e<br />
dell’encefalo) e la spina bifida.<br />
La spina bifida è causata dalla mancata<br />
chiusura di alcune vertebre nella parte<br />
inferiore che espone all’esterno le meningi<br />
e il tessuto midollare con conse-
guenti lesioni e rischi di infezione che<br />
portano finanche alla paralisi degli arti<br />
inferiori e all’incontinenza urinaria e fecale.<br />
La malformazione si manifesta già<br />
nelle primissime settimane dopo il concepimento;<br />
è evidente alla nascita ma<br />
diagnosticabile anche durante la gravidanza<br />
e i bambini affetti devono essere<br />
sottoposti a delicati interventi neurochirurgici<br />
già sin dalle prime ore di vita.<br />
Un tempo la frequenza di morte era altissima<br />
per via delle complicanze infettive<br />
e renali a cui si andava incontro,<br />
mentre ora i progressi della chirurgia<br />
hanno migliorato molto la situazione<br />
che tuttavia rimane grave per i bambini<br />
che soffrono di questa malformazione.<br />
Come detto sopra, l’acido folico ha dimostrato<br />
una riduzione significativa<br />
dell’incidenza di questo difetto genetico<br />
all’insorgenza della gravidanza, tuttavia<br />
il fabbisogno giornaliero che permette<br />
questa riduzione non è 0,2 mg ma<br />
0,4 mg. Per la precisione è importante<br />
la folatemia, la quantità di acido folico<br />
nel sangue, che deve essere pari a 25<br />
nanomoli/l nel plasma (circa 11 nanogrammi).<br />
Poiché normalmente non si<br />
misura la folatemia (anche se è possibile<br />
farlo a pagamento), non si può conoscere<br />
quanto acido folico si assume<br />
con la dieta: per questo si consiglia oltre<br />
alla normale alimentazione anche il<br />
supplemento di 0,4 mg di acido folico,<br />
che si può trovare sia sottoforma di farmaci<br />
prescrivibili dal medico sia sottoforma<br />
di integratori.<br />
Le ricerche dimostrano che l’assunzione<br />
dovrebbe avvenire a partire almeno<br />
da un mese prima del concepimento e<br />
continuare fino ad almeno 12 settimane<br />
di gravidanza. Iniziare l’assunzione<br />
quando si è già instaurata la gravidanza<br />
diminuisce di molto i benefici lega-<br />
14<br />
ti all’assunzione di questa vitamina, e<br />
poiché solitamente una donna si accorge<br />
di essere incinta intorno alla 5-6<br />
settimana gestazionale (calcolata basandosi<br />
sulla data dell’ultima mestruazione,<br />
vale a dire quando l’embrione ha<br />
mediamente già 2-3 settimane di vita),<br />
si consiglia caldamente alle donne in<br />
età fertile che non escludono la possibilità<br />
di rimanere incinte (quindi che non<br />
usano metodi contraccettivi) di assumere<br />
regolarmente e quotidianamente<br />
almeno 0,4 mg di acido folico.<br />
Per sensibilizzare maggiormente le donne<br />
su questo argomento molti ospedali<br />
del Veneto hanno avviato dei counseling<br />
preconcezionali dove si spiega l’importanza<br />
dell’acido folico e si incoraggia<br />
attivamente l’assunzione già da prima<br />
dell’instaurarsi della gravidanza, poiché<br />
purtroppo per quanto si programmi<br />
non si può sapere il momento esatto in<br />
cui avverrà il concepimento. Non solo:<br />
alcune ricerche suggerirebbero che dosi<br />
ancora maggiori di acido folico contribuirebbero<br />
a ridurre altre malformazione<br />
specie a carico del cuore, dell’apparato<br />
urinario e degli arti.<br />
Per confermare o meno queste supposizioni,<br />
sono perciò in corso sperimentazioni<br />
in cui vengono somministrate<br />
a campioni di donne quantità variabili<br />
ma sempre uguali o maggiori di 0,4 mg<br />
di acido folico per seguire poi l’eventuale<br />
gravidanza nel tempo e monitorare la<br />
salute dei loro bambini.<br />
Dosi più alte di acido folico sono anche<br />
consigliate durante il periodo preconcezionale<br />
e la gravidanza a donne che<br />
presentano obesità, diabete, epilessia<br />
o che hanno avuto in precedenza gravidanze<br />
con problemi di spina bifida o<br />
anencefalia. Per chi desiderasse approfondire<br />
e avere maggiori informazioni
consigliamo di visitare il sito www.pensiamociprima.net<br />
o rivolgersi all’Azienda<br />
Ospedaliera Universitaria Integrata<br />
di Verona.<br />
Tutti questi accorgimenti possono aumentare<br />
le probabilità di avere dei figli<br />
sani, ma ci sono ancora tanti altri consigli<br />
da seguire. Nel prossimo numero<br />
L<br />
’ESTATE è ormai alle porte.<br />
Quando temperatura e umidità<br />
dispensano sensazione di<br />
gonfiore e pesantezza, è bene affidarsi<br />
ai rimedi drenanti, che consentono di<br />
eliminare i liquidi in eccesso.<br />
Per eliminare l’adipe e le tossine accumulate<br />
in eccedenza, per rimodellare il<br />
girovita e perdere peso, è fondamentale<br />
consumare tutti i giorni la frutta e verdura<br />
di stagione.<br />
Dopo un’alimentazione “irregolare” con<br />
tante calorie o particolarmente “disordinata”<br />
dopo le feste natalizie e il carnevale,<br />
per ritrovare il giusto equilibrio<br />
alimentare e perdere il peso in eccesso<br />
servono principalmente due strategie:<br />
la prima è depurarsi da tutte le scorie<br />
accumulate, per aiutare il metabolismo<br />
a ripartire nel modo giusto. La seconda<br />
è imparare a prestare attenzione oltre<br />
alla quantità anche alla qualità degli<br />
alimenti: limitare i condimenti può non<br />
essere sufficiente se i condimenti usati<br />
sono di qualità scadente.<br />
Dobbiamo imparare ad ascoltare il nostro<br />
corpo, capire quale alimento può<br />
ci occuperemo della corretta alimentazione<br />
da seguire nel periodo preconcezionale<br />
e in gravidanza, degli altri integratori<br />
consigliati e forniremo consigli<br />
utili per prevenire infezioni che potrebbero<br />
compromettere lo stato di salute<br />
del bambino che si possono contrarre<br />
anche mangiando.<br />
EFFETTO DRENANTE IN CUCINA?<br />
SÌ, CON VERDURE GIUSTE!<br />
cucina<br />
diettetica<br />
farci male o per esempio darci del gonfiore<br />
addominale. Se per esempio capita<br />
che dopo aver mangiato qualcosa<br />
in particolare ci compaiono ricorrentemente<br />
cefalee o mal di pancia, proviamo<br />
a eliminare un cibo alla volta, per<br />
capire a quale siamo intolleranti. Solitamente<br />
i cibi più sospetti sono latte,<br />
pane e pasta con glutine, caffè, in particolare<br />
quest’ultimo dopo un periodo<br />
di dieta sregolata, può provocare intolleranze<br />
che fanno aumentare il peso.<br />
Durante un periodo di depurazione l’organismo<br />
riprende le condizioni ottimali<br />
affinchè sia poi in grado di eliminare il<br />
grasso in eccesso senza fatica. Si tratta<br />
di un programma contraddistinto
da un alto contenuto di verdura e dal<br />
consumo di frutta con la buccia. Si può<br />
quindi dire che l’apporto delle cosiddette<br />
fibre solubili (che aiutano a riattivare<br />
la motilità intestinale) e di liquidi (che<br />
favoriscono la diuresi) è elevato.<br />
Seguire due volte all’anno (primavera<br />
e autunno) per almeno un mese una<br />
buona dieta depurativa ci permette non<br />
solo di eliminare le tossine accumulate<br />
disintossicando a fondo l’organismo,<br />
ma può aiutarci anche a perdere<br />
qualche chilo in eccesso e a migliorare<br />
l’aspetto della nostra pelle contrastandone<br />
l’invecchiamento.<br />
La cosa migliore da fare per depurarsi e<br />
contrastare la ritenzione idrica è inserire<br />
nella propria dieta i seguenti alimenti,<br />
considerati i migliori cibi diuretici:<br />
• L’anguria, il melone o un qualsiasi<br />
altro frutto con una concentrazione<br />
alta di acqua. Questi frutti sono ottime<br />
scelte, poiché sono una buona fonte<br />
di liquidi che hanno effetti diuretici e<br />
mantengono idratato l’organismo nel<br />
contempo. Soprattutto l’anguria possiede<br />
tali proprietà, considerando che è<br />
costituita per oltre il 90% da acqua. È<br />
indicata per questo molto spesso nelle<br />
diete anticellulite.<br />
• Il tè verde. L’elevato livello di caffeina<br />
nel tè verde è ciò che gli conferisce importanti<br />
proprietà diuretiche. Altre bevande<br />
contenenti caffeina, come il caffè<br />
ad esempio, hanno altresì proprietà di<br />
questo tipo. Il tè verde ha poteri diuretici<br />
soprattutto se assunto a digiuno.<br />
16<br />
• I pomodori. Il loro alto contenuto di<br />
acqua fa sì che i reni rilascino più liquidi,<br />
depurando il corpo dalle tossine in<br />
modo molto più veloce.<br />
• Gli asparagi. Sono tra gli ortaggi più<br />
diuretici, perché contengono un composto<br />
alcaloide che migliora le prestazioni<br />
dei reni. Ciò vuol dire che si otterrà<br />
un’eliminazione di tossine molto più<br />
veloce dal proprio corpo, eliminando<br />
così anche più acqua.<br />
• L’aceto di mele. È uno dei migliori alimenti<br />
diuretici a disposizione. Inoltre,<br />
questo tipo di aceto aiuta a stabilizzare<br />
i livelli di potassio, che invece possono<br />
squilibrarsi con molti altri diuretici.<br />
• I carciofi. Si tratta di un altro grande<br />
esempio di verdura diuretica. I carciofi<br />
sono noti proprio per aiutare i reni<br />
a rilasciare i liquidi in eccesso. Hanno<br />
anche molte sostanze nutrienti e molte<br />
vitamine di cui il corpo ha bisogno, e<br />
sono infine ottimi per combattere colesterolo<br />
e trigliceridi.<br />
• I mirtilli. Hanno molte proprietà diuretiche<br />
e anti-edema, e dovrebbero essere<br />
ospiti fissi nelle diete di tutte le donne,<br />
avendo anche pochissime calorie nonostante<br />
il loro sapore goloso e dolce.<br />
• Il prezzemolo. È tra i migliori diuretici<br />
a base di erbe, ed è possibile acquistarlo<br />
anche come erba secca, da cospargere<br />
sull’insalata o sulle patate lesse.<br />
La primavera è la stagione per eccellenza<br />
del carciofo, gustoso e versatile,<br />
è ortaggio alla base di tante ricette. Tra<br />
aprile e maggio arrivano in tavola i car-
ciofi più prelibati, spesso festeggiati da<br />
sagre e feste a tema dedicate.<br />
L’azione diuretica è molto importante<br />
promuovendo cosi la funzione depuratrice<br />
renale, grazie ai composti flavonici<br />
e ai sali minerali, in particolare potassio<br />
e magnesio, che il carciofo contiene.<br />
I principi attivi contenuti nelle foglie del<br />
carciofo influiscono anche nel ricambio<br />
del colesterolo e dei trigliceridi aiutando<br />
a mantenerne bassi i livelli.<br />
Un’altra importante e complementare<br />
azione del carciofo è quella epatoprotettiva<br />
e antitossica che si manifesta su diverse<br />
sostanze tossiche, in particolare sull’alcol.<br />
Il carciofo è un ortaggio delizioso che<br />
appartiene alla famiglia delle composite,<br />
pare che il suo utilizzo abbia avuto<br />
CARCIOFI AL gRATIN<br />
origine in Sicilia a partire dal I secolo e<br />
in cucina si presta a moltissime ricette.<br />
Un carciofo di buona qualità deve avere<br />
la punta chiusa, le foglie esterne di<br />
colore verde scuro e quelle interne tenere,<br />
non deve esserci alcuna peluria,<br />
il gambo deve essere tenero e non deve<br />
presentare nessuna ammaccatura. Al<br />
supermercato controllate sempre la<br />
provenienza e che non presenti parti<br />
ammuffite.<br />
I carciofi si prestano ad essere cucinati<br />
in tanti modi diversi inoltre sono deliziosi<br />
anche sott’olio, sia acquistati pronti<br />
che fatti in casa. Sono una verdura con<br />
pochissime calorie e dato che danno una<br />
sensazione di sazietà sono l’ideale per<br />
chi segue una dieta ipocalorica.<br />
I carciofi al gratin sono un contorno molto semplice<br />
da realizzare, occorrono pochi e veloci passaggi ma<br />
tanto basta per renderli speciali. Il tocco finale prima<br />
di infornare i carciofi al gratin è aggiungere una spolverata<br />
di pecorino grattugiato che li renderà appetitosi esaltandone il sapore.<br />
La<br />
Ricetta<br />
del mese di<br />
MARZO<br />
INgREDIENTI: prezzemolo (tritato 3 cucchiai), pepe (q.b.), sale (q.b.), pecorino (grattugiato<br />
40 gr), pangrattato (50 gr), carciofi (5), olio di oliva (extravergine 5 cucchiai).<br />
Preparazione: pulite i carciofi, togliendo le foglie esterne e tagliando il gambo; poi tagliate<br />
le punte. Una volta puliti, passate la superficie dei carciofi con metà limone, affinché<br />
non anneriscano. Fateli lessare in acqua bollente precedentemente salata, fino a<br />
che diventeranno teneri ma non sfatti.Una volta cotti vanno scolati, lasciati intiepidire<br />
e poi tagliati a fettine.<br />
Preparate nel frattempo il composto per gratinare: mescolate in una ciotola pangrattato,<br />
sale, pepe, prezzemolo tritato e il pecorino grattugiato e aggiungete due cucchiai di olio<br />
d’oliva extravergine. Amalgamate bene gli ingredienti.<br />
Preparate una pirofila (noi ne abbiamo usate due da 19x14 cm) e ungete il fondo con un<br />
cucchiaio scarso di olio. Disponete le fettine di carciofi, sovrapponendole leggermente<br />
una all’altra. Spolverizzate il composto di pangrattato sui carciofi, in modo da ricoprirli<br />
tutti e mettete i carciofi in forno a gratinare a 180° per 15-20 minuti, fino a quando sui<br />
carciofi non comparirà la classica crosticina dorata.<br />
Conservazione: consumate al momento i carciofi al gratin. I carciofi già cotti sono molto<br />
deteriorabili quindi sconsigliamo di conservarli se non per 10-12 ore.
CRISTALLOTERAPIA:<br />
IL POTERE DELLE PIETRE VERDI<br />
Q<br />
UESTA NUOVA RUBRICA vuole<br />
fare da ponte tra le tante notizie<br />
scientifiche che abbiamo il dovere,<br />
nonchè il piacere, di divulgare in<br />
quanto promotori della salute, e una<br />
lettura più leggera. Infatti stare bene<br />
significa in primo luogo sentirsi bene,<br />
e riteniamo che per raggiungere questo<br />
stato sia necessario accogliere qualsiasi<br />
cosa che abbia la capacità di migliorare<br />
il nostro essere per trasformarlo in<br />
benessere.<br />
La cristalloterapia è una disciplina classificata<br />
tra le pratiche di medicina alternativa,<br />
cioè non ancora riconosciuta<br />
dalla medicina ufficiale. Tuttavia il suo<br />
utilizzo non presenta alcun effetto collaterale,<br />
cosa molto importante, in quanto<br />
vi si possono accostare tutti, indipendentemente<br />
dall’età e dall’utilizzo di uno<br />
o più farmaci per terapie croniche.<br />
Questa pratica si basa sull’utilizzo di<br />
differenti tipi di pietre e cristalli, che<br />
sono strutture armoniche create dalla<br />
natura e che, in base alle varie personali<br />
strutture, sono in grado di riequilibrare<br />
l’energia di un corpo con cui<br />
sono stati messi a contatto. L’energia<br />
che viene captata è diversa in base alla<br />
forma della struttura del cristallo e alla<br />
composizione minerale della pietra, ed<br />
è per questo che vengono di solito posizionati<br />
in differenti aree del corpo, in<br />
quanto, facendo riferimento ai centri di<br />
energia considerati dalla medicina cinese<br />
(chakra), il nostro corpo ha delle precise<br />
zone in cui gli organi concentrano<br />
il loro centro energetico. Infatti il principio<br />
della cristalloterapia si basa sul<br />
18<br />
fatto che il cristallo opererebbe come<br />
riequilibratore del piano sia spirituale<br />
sia a livello psico-fisico.<br />
In questa rubrica proporremo una panoramica<br />
dei diversi tipi di pietre, classificandoli<br />
di volta in volta in base al<br />
colore, in modo che chi volesse tentare<br />
un approccio a questo metodo abbia un<br />
mezzo semplice e pratico per poter riconoscere<br />
quale pietra possa essere più<br />
utile nel ripristinare un particolare tipo<br />
di equilibrio.<br />
Tutte le pietre verdi fanno riferimento al<br />
quarto chakra, ovvero quello relativo al<br />
cuore; inoltre coinvolgono il sistema circolatorio<br />
in generale, i polmoni ed il sistema<br />
immunitario. Chi solitamente ha<br />
un approccio preferenziale per le pietre<br />
di questo colore dà grande importanza<br />
all’armonia e ai sentimenti: non per<br />
niente questo stesso chakra è responsabile<br />
anche dell’equilibrio emotivo.<br />
LO SMERALDO<br />
Il nome deriva dal greco che significa<br />
“pietra verde”, presenta infatti un colore<br />
verde molto intenso, che può cambiare<br />
in base della quantità di cromo<br />
presente. Dal punto di vista della composizione,<br />
si tratta, come l’acquamarina,<br />
di un silicato di alluminio e berillo,<br />
e mostra un sistema con prismi esagonali<br />
allungati.<br />
La personalità attratta dallo smeraldo<br />
tende all’introspezione e possiede buone<br />
capacità di analisi.<br />
Da un punto di vista mentale, la cristalloterapia<br />
designa lo smeraldo come la<br />
pietra adatta a coloro che vogliono sti-<br />
cristallo<br />
terapia
molare la creatività e avere idee sempre<br />
nuove, e allo stesso tempo liberare<br />
la mente da preoccupazioni. La sua<br />
energia inoltre stimola i sogni, aiuta ad<br />
sviluppare l’immaginazione per conseguire<br />
i mezzi necessari alla realizzazione<br />
della personalità e inoltre risveglia il<br />
potere di autoguarigione che è dentro di<br />
noi: infatti stimola il coraggio di proseguire,<br />
superando la paura della consapevolezza<br />
dei propri limiti e aiutando a<br />
mantenere l’autocontrollo.<br />
L’utilizzo in cristalloterapia è mirato<br />
soprattutto al riequilibrio di reni, cistifellea<br />
e cuore; pare inoltre che rafforzi<br />
il fegato, il sistema immunitario e nervoso,<br />
riporti equilibrio energetico nei<br />
disturbi circolatori, linfatici, respiratori<br />
ed in quelli legati alla crescita dei tessuti,<br />
ossa comprese. Pare inoltre che,<br />
se abbinato al rame, doni sollievo per i<br />
disturbi reumatici.<br />
LA MALACHITE<br />
È una pietra verde composta in gran<br />
parte da rame (circa il 70% presente<br />
sotto forma di ossido), presenta una<br />
struttura fibrosa, e raramente si trova<br />
in cristalli, infatti più spesso mostra<br />
aggregati nodulari. Il suo colore può virare<br />
all’azzurro in quanto è spesso associata<br />
alla cuprite e all’azzurrite.<br />
Nella storia antica questa pietra veniva<br />
utilizzata come simbolo di forza e di intelligenza.<br />
In cristalloterapia viene utilizzata per<br />
stimolare il fegato esplicando un’azione<br />
disintossicante; inoltre viene consigliata<br />
anche per rafforzare le affezioni<br />
dell’apparato genitale femminile, aiutando,<br />
ad esempio, a lenire i dolori mestruali.<br />
L’azione antinfiammatoria si<br />
esplica anche a livello della gola, contro<br />
i reumatismi e in generale nelle infiam-<br />
19<br />
mazioni a livello delle articolazioni. La<br />
malachite viene inoltre soprannominata<br />
“ la pietra del computer”, in quanto<br />
pare che tra le sue proprietà ci sia quella<br />
di allontanare le radiazioni emesse,<br />
oltre a liberare dai blocchi energetici.<br />
Va quindi collocata sopra le zone sofferenti<br />
per scaricare le tensioni negative<br />
e il dolore, in quanto presenta un notevole<br />
potere di assorbimento. Ad esempio,<br />
è consigliabile appoggiare la pietra<br />
grezza sul chakra a livello del diaframma<br />
abbinandola ad un esercizio di respirazione<br />
completa e profonda durante<br />
la meditazione: la tensione si allenterà<br />
molto più rapidamente. Oppure si può<br />
abbinare una malachite posta sul 2°<br />
chakra ad un’altra posta su un punto<br />
dolente: il riequilibrio risulterà accelerato<br />
e più profondo.<br />
A livello mentale, dona sollievo nelle tensioni<br />
interpersonali, favorendo il senso<br />
di pace, altruismo e collaborazione.<br />
Inoltre aiuta a sbloccare le repressioni,<br />
aiutando quindi a imparare a vivere più<br />
profondamente le proprie emozioni; è<br />
inoltre in grado di agire positivamnete<br />
sulla sfera dei sogni, svelando eventuali
locchi dell’inconscio. Questo perchè la<br />
malachite aiuta a prendere coscienza<br />
si sè, aumentando la conoscenza di se<br />
stessi a livello profondo.<br />
A livello spirituale, invece, ha la capacità<br />
di stimolare la capacità di mettersi<br />
nei panni degli altri, che porta come risultato<br />
un aumento del senso di comprensione<br />
e di fiducia nei confronti del<br />
prossimo.<br />
In natura possiamo trovare questa pietra<br />
anche in combinazione con altre,<br />
ad esempio la malachite si può trovare<br />
assieme alla azzurrite: questa combinazione<br />
di pietre presenta un maggior<br />
potenziale curativo<br />
e una<br />
maggiore capacità<br />
di assimilazione,<br />
questo<br />
perchè l’azzurrite<br />
agisce da<br />
sinergizzante;<br />
infatti già da<br />
sola penetra e<br />
sposta energia,<br />
mentre se<br />
associata alla malachite fa sì che tale<br />
processo divenga più penetrante. Queste<br />
due pietre sono in grado di lenire<br />
gli stati ansiosi che solitamente accompagnano<br />
i disturbi fisici, in modo che<br />
il procedimento terapeutico possa aver<br />
luogo serenamente.<br />
Oppure possiamo trovare la malachite<br />
insieme alla crisocolla: se indossata o<br />
posta sopra una zona soggetta a squilibri,<br />
conferisce un senso di pace e benessere,<br />
comunicando il messaggio alla<br />
totalità del corpo, integrando il piano fisico<br />
con quello spirituale, dando luogo a<br />
un senso di completezza e di benessere.<br />
Si collega anch’essa al quarto (e anche<br />
al terzo) chakra.<br />
20<br />
LA gIADA<br />
Storicamente gli antichi attribuivano a<br />
questa pietra diversi poteri, come quello<br />
di preservare i corpi dei morti, di portare<br />
fortuna ed essere di buon auspicio per<br />
la fertilità. In alcune civiltà preistoriche<br />
era inoltre utilizzata per costruire utensili,<br />
o strumenti sacrificali in virtù della<br />
sua durezza. Dal punto di vista della<br />
composizione, si tratta di un silicato di<br />
sodio e alluminio, e presenta una struttura<br />
con aggregati a forma granulare.<br />
Si tratta di una pietra molto costosa,<br />
e in commercio viene spesso sostituita<br />
con altre pietre dello stesso colore se<br />
non direttamente con pietre false. Tuttavia<br />
con il termine “giada” si possono<br />
intendere anche altre pietre dall’aspetto<br />
simile, ad esempio la giadeite (che appartiene<br />
al gruppo dei pirosseni monoclini)<br />
e la nefrite (del gruppo degli anfiboli),<br />
dove la prima è molto più rara<br />
e preziosa della seconda. Quest’ultima<br />
viene comunque utilizzata nella cristalloterapia<br />
per combattere i disturbi al fegato,<br />
alla milza, alla cistifellea e ai reni.<br />
La giada, come le altre pietre verdi, agisce<br />
a livello del quarto chakra, e viene<br />
definita “la pietra dei medici” in quanto<br />
aiuterebbe a calmare il cuore e a trovare<br />
la giusta compassione per prendere<br />
decisioni corrette. Nelle sedute di cristalloterapia<br />
viene spesso appoggiata a<br />
livello del timo e viene considerata uno<br />
dei cristalli più potenti.<br />
La tradizione riconosce alla giada proprietà<br />
calmanti, rasserenanti e lenitive<br />
degli stati d’animo turbati; sul piano fisico<br />
invece risolve molti problemi legati<br />
all’emicrania, alla vista e all’influenza.<br />
La parola chiave della giada è accettazione:<br />
il suo effetto calmante deve essere<br />
messo a disposizione per accettare i<br />
problemi e i momenti difficili della vita
senza che essi ci travolgano. È infatti<br />
considerata un potente equilibratore<br />
emozionale, capace di diffondere pace e<br />
tranquillità.<br />
Dal punto di vista psicologico, è in<br />
grado di elevare la calma e il coraggio,<br />
l’umiltà e la saggezza, dona inoltre<br />
stabilità emotiva, chiarezza d’idee infondendo<br />
apertura mentale verso sentimenti<br />
come pace, armonia regalando<br />
serenità sia al fisico sia all’intelletto.<br />
Il suo colore verde è sempre simbolo di<br />
tranquillità, è infatti molto adatta alle<br />
persone che spesso sono tese o nervose,<br />
ma è una pietra che può esistere anche<br />
in altre sfumature, infatti in base al colore<br />
può essere utilizzata per risolvere pro-<br />
1 - I BAMBINI SBADIgLIANO gIà NEL<br />
PANCIONE DELLA MAMMA<br />
Un gruppo di ricercatori britannici dell’Università<br />
di Durham sono riusciti a distinguere<br />
questi sbadigli da altri movimenti della<br />
bocca, scoprendo che dalla ventiquattresima<br />
settimana di gestazione più della metà<br />
dei movimenti della bocca sono sbadigli. I<br />
ricercatori hanno visto che a partire dalle 28<br />
settimane di gravidanza il numero di sbadigli<br />
diminuisce. Proprio per questo, i risultati<br />
pubblicati dalla rivista PLoS One indicano<br />
come la frequenza con cui il piccolo sbadiglia<br />
nelle fasi precedenti potrebbe essere utilizzata<br />
per rilevare il suo corretto sviluppo.<br />
Ma qual’è l’importanza e la funzione di<br />
questi movimenti? Secondo alcuni esperti<br />
gli sbadigli possono essere importanti sia<br />
prima che dopo la nascita per lo sviluppo<br />
della cartilagine nell’articolazione temporomandibolare.<br />
Più romantica è l’ipotesi secondo<br />
cui lo sbadiglio avrebbe una funzione<br />
comunicativa.<br />
2 - SUPER BATTERI SUPER RESISTENTI<br />
ALLE TERAPIE ARRIVANO DALLA CINA<br />
Arrivano da Oriente, più precisamente dalla<br />
Cina la nuova generazione di batteri super<br />
resistenti alle terapie antibiotiche. Secondo<br />
uno studio americano della Michigan State<br />
University, la causa sembra ascritta all’uso<br />
21<br />
blemi diversi. Ad esempio, quella verde<br />
incoraggia e focalizza i pensieri donando<br />
pace e tranquillità, quella con sfumature<br />
rosse è indicata a chi ha bisogno<br />
di forza e coraggio. Rappresenta infine<br />
anche l’amore su tutti i livelli: l’amore<br />
per la natura, per noi stessi, per gli altri.<br />
È doveroso sottolineare come, non trattandosi<br />
di una medicina riconosciuta, la<br />
cristalloterapia non deve essere utilizzata<br />
in sostituzione delle cure tradizionali,<br />
ma semmai affiancata come un supporto<br />
per aiutarci ad ampilare il nostro raggio<br />
di benessere, affidandoci sempre a<br />
personale esperto e qualificato, che possa<br />
essere in grado di rispondere ai nostri<br />
dubbi con competenza e professionalità.<br />
NEWS<br />
incontrollato di antibiotici negli allevamenti<br />
cinesi che sta portando allo sviluppo di<br />
una nuova e nutrita generazione di superbatteri.<br />
I ricercatori hanno pubblicato questo risultato<br />
sulla rivista Proceedings of the national<br />
academy of sciences (Pnas), studiando il letame<br />
e il compost prodotti negli allevamenti<br />
di bestiame della Repubblica Popolare e<br />
commercializzati come fertilizzante nel resto<br />
del mondo. Dai risultati emerge che in un<br />
allevamento di maiali cinese si usano 4 volte<br />
più antibiotici che in uno degli Stati Uniti.<br />
Nello studio sono stati individuati 149 geni<br />
associati alla farmaco-resistenza nei campioni<br />
di feci e terra prelevati nelle stalle cinesi,<br />
in concentrazioni fino a 28mila volte<br />
superiori a quelle normali. Questo perchè<br />
l’esposizione quotidiana agli antibiotici, come<br />
quelli per l’alimentazione animale, permette<br />
ai microbi che trasportano i geni resistenti<br />
di prosperare così favorendo una<br />
selezione naturale che rinforza i batteri, che<br />
mutano il loro codice genetico in modo da<br />
resistere all’aggressione delle molecole antibiotiche.
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Farmacia Comunale ChIEVO - Via A. Berardi, 94 - Chievo - Verona - Tel. 045 563034<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-12,30<br />
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Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-13,00<br />
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Orario: Lunedì - Venerdì orario continuato 8,30-19,30 / Sabato 8,30-13,00<br />
4 Farmacia Comunale PALAzzINA - Via S. Giovanni Lupatoto, 22/b - Palazzina - Verona - Tel. 045 582401<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-12,30<br />
Farmacia Comunale QUINTO - Via Valpantena, 42 - Quinto - Verona - Tel. 045 550207<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-12,30<br />
4 Farmacia Comunale S. MASSIMO - Via Don Giacomo Trevisani, 39 - Verona - Tel. 045 8900044<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-13,00<br />
4 Farmacia Comunale S. ROCCO - Via Fabbricato Scolastico, 33 - Quinzano - Verona - Tel. 045 8349619<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-12,30<br />
Farmacia Comunale TOMBA - Via Centro, 237 - Verona - Tel. 045 584066<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 9,00-13,00<br />
FARMACIE<br />
COMUNALI<br />
Farmacia Comunale AGLI ANGELI - Corso Porta Nuova, 28 - Verona - Tel. 045 8006670<br />
Orario: Lunedì - Venerdì 8,30-13,00; 15,00-19,30 / Sabato 8,30-12,30<br />
4 Nuovi orari farmacie
EMERgENZA SANITARIA 118<br />
POLIZIA 113<br />
CARABINIERI 112<br />
TELEFONO AZZURRO 19696<br />
TELEFONO ROSA 045 8015831<br />
CENTRO DIRITTI<br />
DEL MALATO 045 8000220<br />
gUARDIA MEDICA<br />
VETERINARIA 045 8201947<br />
CENTRO ANTIVELENI<br />
OSPEDALE NIgUARDA 02 66101029<br />
OSPEDALI<br />
OSPEDALE CIVILE MAggIORE<br />
BORgO TRENTO<br />
Piazzale A. Stefani, 1 - 37126 Verona<br />
Centralino 045 8121111<br />
OSPEDALE POLICLINICO<br />
g.B. ROSSI BORgO ROMA<br />
P.le L.A. Scuro, 10, - 37134 Verona<br />
Centralino 045 8121111<br />
BOVOLONE 045 6999311<br />
BUSSOLENgO 045 6712111<br />
LEgNAgO 0442 622111<br />
NEgRAR 045 6013111<br />
NOgARA 0442 537700<br />
SAN BONIFACIO 045 6138111<br />
ZEVIO 045 6068111<br />
NUMERI UTILI<br />
DI EMERGENzA<br />
gUARDIA MEDICA 045 7614565<br />
Il servizio funziona dalle ore 20:00<br />
alle ore 8:00 di tutti i giorni feriali,<br />
e dalle 10:00 del giorno prefestivo<br />
alle ore 8:00 del giorno post-festivo.<br />
Ascoltare il messaggio telefonico<br />
e premere il tasto corrispondente<br />
alla zona residenziale.<br />
CENTRO UNIFICATO<br />
PRENOTAZIONI (CUP) 848 242200<br />
Prenotazione di visita,<br />
prestazioni specialistiche<br />
ed esami radiologici<br />
DIPARTIMENTO<br />
DIPENDENZE<br />
ULSS 20 045 8076201<br />
DISTRETTO 1<br />
Sede Centrale:<br />
Via Poloni, 1 045 8075571<br />
DISTRETTO 2<br />
Sede Centrale:<br />
Via Bengasi, 4 045 4932111<br />
DISTRETTO 3<br />
Sede Centrale:<br />
Via del Capitel, 22 0458787777<br />
DISTRETTO 4<br />
Sede Centrale:<br />
Via Circonvallazione, 1<br />
San Bonifacio (VR) 045 6138426