GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA
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Mensile - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - <strong>di</strong>rettore responsabile bRuNO RAZZA<br />
5<br />
2010<br />
geometra<br />
<strong>di</strong>mensione<br />
Organo ufficiale del<br />
comitato Regionale<br />
dei collegi<br />
dei Geometri e<br />
Geometri laureati del<br />
Friuli Venezia Giulia
In<strong>di</strong>ce<br />
4 E<strong>di</strong>torialE<br />
Congresso FIG a Sydney<br />
<strong>di</strong> Bruno Razza<br />
8 E<strong>di</strong>liZia<br />
Co<strong>di</strong>ce regionale dell'e<strong>di</strong>lizia - normativa e procedure<br />
<strong>di</strong> Alessandro Ger<strong>di</strong>na<br />
14 ENErGEtiCa<br />
La valutazione energetica ed ambientale, V.EA.<br />
<strong>di</strong> Antonio Tieghi<br />
16 aMBiENtE<br />
Istituito il sistema <strong>di</strong> controllo della tracciabilità dei rifiuti - Sistri<br />
<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz<br />
22 tariFFa<br />
Ribassi anomali sulle tariffe professionali<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
28 CataSto<br />
Riunioni informative dell'Agenzia del Territorio<br />
<strong>di</strong> Luca Passador<br />
28 PrEVidENZa<br />
Previdenza Complementare per gli iscritti<br />
<strong>di</strong> Tiziano Fior<br />
32 ProFESSioNE<br />
Anche ingegneri e architetti mo<strong>di</strong>ficano il loro sistema contributivo<br />
<strong>di</strong> Tiziano Fior<br />
33 ForMaZioNE<br />
Calendario <strong>di</strong> Corsi e Seminari <strong>di</strong> Formazione in Regione<br />
34 CUltUra<br />
Com'è cambiata San Vito<br />
<strong>di</strong> Iacopo Chiaruttini<br />
36 attiVitÀ dEl CollEGio <strong>di</strong> PordENoNE<br />
Assemblee degli iscritti<br />
<strong>di</strong> Tiziano Fior<br />
40 attiVitÀ dEl CollEGio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>NE<br />
Assemblea Or<strong>di</strong>naria degli iscritti<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
43 Un'esperienza vissuta con impegno<br />
<strong>di</strong> Nicla Manetti<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
5/2010 <strong>di</strong>mensione geometra<br />
E<strong>di</strong>toriale<br />
Congresso FIG a Sydney<br />
“aspetti tecnici e contenuti della nostra partecipazione”<br />
<strong>di</strong> Bruno razza<br />
Il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> DG<br />
Bruno Razza<br />
Sono appena ritornato dal Congresso<br />
della Federazione internazionale dei Geometri,<br />
che si è tenuto a Sydney in Australia,<br />
subito dopo Pasqua.<br />
So già che molti dei nostri lettori si chiederanno<br />
cosa an<strong>di</strong>amo a fare all’estero o<br />
meglio, cosa produce <strong>di</strong> utile per la nostra<br />
categoria il fatto <strong>di</strong> impegnarsi all’estero,<br />
ma debbo <strong>di</strong>re subito che si tratta <strong>di</strong> una<br />
attività <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria importanza e credo<br />
che parlarne anche qui, possa essere<br />
<strong>di</strong> sicuro interesse per tutti.<br />
Nei rapporti con i nostri omologhi internazionali,<br />
si può imparare molto e qualche<br />
volta, si può anche insegnare qualcosa<br />
ed i frutti, si vedono nella stima che i<br />
Geometri italiani riescono a conseguire,<br />
sempre più spesso, anche all’estero.<br />
In confronto alle nostre prime timide apparizioni<br />
nei consessi internazionali <strong>di</strong> alcuni<br />
anni fa, si può obbiettivamente affermare<br />
che i progressi della nostra organizzazione,<br />
sono stati notevoli e ci hanno<br />
valso una notevole considerazione<br />
all’estero e particolarmente all’interno<br />
della FIG.<br />
A partire dall’organizzazione <strong>di</strong> Verona del<br />
meeting della Commissione settima della<br />
FIG del 2008, a seguire con la Assemblea<br />
del CLGE dello scorso anno a Roma,<br />
nonché con le nostre partecipazioni<br />
4<br />
ed i nostri interventi ai meetings ed alle<br />
working week della FIG degli ultimi tempi,<br />
abbiamo senza dubbio acquisito un significativo<br />
apprezzamento a livello internazionale.<br />
Abbiamo selezionato anche dei<br />
giovani colleghi, dotati <strong>di</strong> una buona conoscenza<br />
della lingua inglese, che portiamo<br />
con noi per prepararli a comprendere<br />
bene le cose internazionali, al fine<br />
<strong>di</strong> poter serenamente essere in grado <strong>di</strong><br />
organizzare la nostra settimana internazionale<br />
, che ci è stata assegnata a Roma<br />
nel 2012, con uno staff <strong>di</strong> colleghi competenti<br />
e soprattutto, conoscitori dell’organizzazione<br />
FIG.<br />
La scelta <strong>di</strong> puntare sui colleghi giovani<br />
(young surveyors), si è <strong>di</strong>mostrata vincente,<br />
in quanto con questi, stiamo formando<br />
dei colleghi esperti delle cose internazionali,<br />
professionisti competenti nelle<br />
loro specializzazioni <strong>di</strong> lavoro e <strong>di</strong>sinvolti<br />
nell’approccio alle relazioni interpersonali<br />
con i colleghi stranieri. Questi giovani<br />
<strong>di</strong>mostrano, una grande attenzione per<br />
l’ambito in cui li abbiamo inseriti e si impegnano<br />
nella comprensione e nell’approfon<strong>di</strong>mento<br />
dei temi, che vengono trattati<br />
in tutte le commissioni della FIG. In questa<br />
occasione i tre giovani colleghi che<br />
avevano esor<strong>di</strong>to da “spettatori” l’anno<br />
scorso in Israele, quest’anno hanno pro-
dotto ognuno un’interessantissima relazione<br />
in tre <strong>di</strong>verse sessioni, illustrando<br />
significati scientifici e professionali, perfettamente<br />
adatti ai temi delle Commissioni<br />
in cui sono stati inseriti.<br />
I tre giovani colleghi “nuovi”, si sono <strong>di</strong>mostrati<br />
anch’essi <strong>di</strong>sinvolti e convinti,<br />
nel ruolo assegnato loro ed in occasione<br />
dei molti breefing che abbiamo fatto<br />
al termine <strong>di</strong> ogni giornata <strong>di</strong> lavoro, hanno<br />
saputo essere sempre all’altezza della<br />
situazione. Il collega Mauro Catalano <strong>di</strong><br />
Bolzano, intende approfon<strong>di</strong>re le tematiche<br />
relative al costruire con le modalità<br />
del tipo “casa clima” o comunque, del<br />
costruire ecocompatibile, nel risparmio<br />
e nel contenimento energetico, <strong>di</strong> cui ci<br />
sono stati in questa occasione, alcuni interessanti<br />
spunti. La collega Mara Morbin<br />
<strong>di</strong> Vicenza, intende approfon<strong>di</strong>re le tematiche<br />
urbanistiche e l’apporto dei surveyors<br />
nello stu<strong>di</strong>o e nella progettazione<br />
<strong>di</strong> villaggi ed aree attrezzate.<br />
Il collega Cromwell <strong>di</strong> Ascoli Piceno (giovanissimo<br />
italiano <strong>di</strong> origine filippina), non<br />
ha ancora deciso una sua precisa collocazione,<br />
ma ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> possedere<br />
una grande apertura culturale ed una<br />
<strong>di</strong>sponibilità ad occuparsi <strong>di</strong> qualunque<br />
tematica fosse necessaria.<br />
Tutti i sei giovani Geometri, hanno partecipato<br />
alle sessioni <strong>di</strong> lavoro ed alle<br />
attività del gruppo degli “Young Surveyours”,<br />
lamentando però che tale organizzazione<br />
non si occupa della professione<br />
e del lavoro professionale dei giovani,<br />
ma per ora si è solamente limita-<br />
ta a lamentare la mancanza <strong>di</strong> appositi<br />
spazi operativi.<br />
I nostri giovani intendono quin<strong>di</strong> intervenire<br />
all’interno <strong>di</strong> questo gruppo, proponendo<br />
un approfon<strong>di</strong>mento sulle attività<br />
professionali <strong>di</strong> loro interesse.<br />
I giovani più esperti invece, hanno tenuto<br />
a Sydney le loro relazioni.<br />
Paola Ronzino (iscritta nel Collegio <strong>di</strong> Lecce)<br />
esercita l’attività <strong>di</strong> archeologa a Cipro<br />
ed ha presentato (nelle Commissioni<br />
5 e 6) un lavoro eseguito dall’equipe<br />
<strong>di</strong> cui fa parte, relativo al rilievo (ai fini <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong> ristrutturazione) <strong>di</strong> un teatro<br />
greco romano.<br />
Rilievo restituito in tre <strong>di</strong>mensioni, eseguito<br />
con la tecnica del laser scanner,<br />
con strumentazione appesa ad un pallone<br />
aerostatico appositamente guidato<br />
e sorretto da terra, ad un’altezza <strong>di</strong> circa<br />
trenta metri.<br />
Questa presentazione è risultata <strong>di</strong> certo<br />
la più qualificante per il consesso FIG,<br />
perché contiene il giusto mix tra le nozioni<br />
sugli sviluppi scientifici/tecnologici<br />
e l’effettiva attività professionale.<br />
Detta relazione ha suscitato inoltre l’interesse<br />
del Prof. Capra (università <strong>di</strong> Modena<br />
e Presidente del Comitato Scientifico<br />
SIFET). Per questo abbiamo suggerito<br />
che questa stessa relazione, venga inserita<br />
nel programma del Convegno Nazionale<br />
SIFET, che si svolgerà in Sardegna<br />
dal 16 al 19 giugno prossimi.<br />
Alessandro Dalmasso (iscritto del Collegio<br />
<strong>di</strong> Torino) ha svolto un’interessante<br />
relazione (nella commissione 7) sul <strong>di</strong>s-<br />
5<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione <strong>di</strong>mensione geometra<br />
geometra<br />
5/2010<br />
Centro Convegni<br />
<strong>di</strong> Sydney<br />
sesto idrogeologico e sulla necessaria<br />
manutenzione <strong>di</strong> un ambito territoriale<br />
nella val Chisone e Germanesca, in Piemonte,<br />
mettendo in risalto l’operatività<br />
tecnica necessaria per garantire l’integrità<br />
del territorio, attraverso un’appropriata<br />
manutenzione dei corsi d’acqua nelle<br />
località montane.<br />
Andrea Massaro (iscritto del Collegio <strong>di</strong><br />
Roma) ha presentato (Commissioni 9, 7<br />
ed 8), la situazione del condono e<strong>di</strong>lizio<br />
e della sanatoria per gli immobili abusivi<br />
e/o <strong>di</strong>fformi dall’assentito.<br />
La relazione ha suscitato un significativo<br />
interesse, soprattutto nella parte relativa<br />
alla <strong>di</strong>mostrazione dell’aumento <strong>di</strong> valore<br />
dell’immobile sanato.<br />
Questi sei giovani colleghi, hanno anche<br />
appreso la tecnica necessaria per poter<br />
svolgere il ruolo <strong>di</strong> “Chairman”, cioè <strong>di</strong> colui<br />
che presiede i lavori nelle sessioni <strong>di</strong><br />
lavoro che si terranno anche a Roma nel<br />
2012. Se infine, continuando con questo<br />
approccio, ne riusciremo a portarne altri<br />
tre in Marocco nel 2011, non solo potremo<br />
<strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> personaggi qualificati e<br />
<strong>di</strong> nostra fiducia, per <strong>di</strong>rigere le sessioni<br />
<strong>di</strong> lavoro nel convegno che faremo a Roma,<br />
ma gli stessi colleghi, potranno ga-<br />
6<br />
rantirci almeno una relazione internazionale<br />
a testa sui temi <strong>di</strong> nostro interesse,<br />
viste dal mondo più giovane della nostra<br />
categoria, quin<strong>di</strong> a completamento delle<br />
relazioni che potremo fare noi.<br />
I temi delle presentazioni possono essere<br />
<strong>di</strong> qualunque argomento, all’interno<br />
delle 10 commissioni della FIG, che<br />
coprono quasi tutte le attività professionali<br />
<strong>di</strong> nostro interesse.<br />
Le presentazioni e le relazioni internazionali,<br />
offrono spunti e conoscenze per<br />
sollecitare <strong>di</strong>battiti ed interventi, con utili<br />
ripercussioni anche in ambito nazionale.<br />
Grazie ai nostri buoni uffici in ambito<br />
FIG, quest’anno è stata dalla stessa<br />
FIG accettata l’iscrizione <strong>di</strong> SIFET come<br />
partner scientifico e <strong>di</strong> GEOWEB, come<br />
partner tecnologico.<br />
In questo modo, con l’impegno del Consiglio<br />
e dei Collegi, dei nostri giovani esperti,<br />
<strong>di</strong> SIFET e dell’Agenzia del Territorio,<br />
sicuramente riusciremo a coprire molti<br />
spazi scientifici e professionali, che qualificheranno<br />
i contenuti della nostra organizzazione<br />
per la working week che terremo<br />
a Roma.<br />
Infine un breve accenno alle nostre relazioni<br />
tematiche presentate, che credo
abbiano sortito complessivamente, un<br />
buon impatto.<br />
Il Presidente Fausto Savol<strong>di</strong> ha illustrato<br />
nella prima Commissione, i progetti strategici<br />
della nostra categoria, la formazione<br />
scolastica e professionale, le nostre<br />
nuove opportunità <strong>di</strong> lavoro ed ha spiegato<br />
all’intero consesso internazionale la situazione<br />
del Geometra Italiano. Il Segretario<br />
Enrico Rispoli, ha stregato la platea<br />
con le sue <strong>di</strong>squisizioni urbanistiche relative<br />
al progresso ed allo sviluppo sociale<br />
ed economico, correlato alla realizzazione<br />
dei corridoi ferroviari dell’alta velocità<br />
in Europa.<br />
Ha <strong>di</strong>mostrato con grande competenza,<br />
quanto le nuove linee dell’alta velocità,<br />
da est ad ovest e da sud a nord,<br />
consentiranno per tutti i paesi interessati,<br />
<strong>di</strong> abbinare i vantaggi della velocizzazione<br />
del trasporto delle persone da<br />
una città all’altra o da uno stato all’altro,<br />
con le straor<strong>di</strong>narie opportunità sociali<br />
e <strong>di</strong> ricadute economiche conseguenti,<br />
che vanno dalle ristrutturazioni<br />
delle stazioni ferroviarie più importanti,<br />
all’indotto del mondo degli affari e<br />
del turismo.<br />
Infine la mia presentazione, ha proposto<br />
<strong>di</strong> “illuminare” la pubblicità immobiliare, a<br />
beneficio dei citta<strong>di</strong>ni non specializzati e<br />
<strong>di</strong>giuni completamente delle cose tecniche,<br />
lanciando un segnale <strong>di</strong> grande civiltà,<br />
attraverso la semplice redazione delle<br />
figure rilevate “in chiaro” con misure<br />
scritte, descrizioni, colori e quant’altro<br />
necessario per un’imme<strong>di</strong>ata comprensione<br />
da parte <strong>di</strong> chiunque.<br />
Ho sottolineato (come del resto lo faccio<br />
ovunque in Italia) la necessità <strong>di</strong> produrre,<br />
assieme agli atti <strong>di</strong> aggiornamento<br />
del Catasto dei terreni con Pregeo e con<br />
qualunque procedura informatica, questa<br />
figura rilevata in chiaro, da noi certificata<br />
conforme a quella presentata in Catasto.<br />
Questa, una volta sottoscritta dalle parti<br />
ed eventualmente allegata agli atti notarili<br />
e comunali (o anche soltanto conservata<br />
da noi o dai nostri clienti), costituisce<br />
<strong>di</strong> per se, la base in<strong>di</strong>spensabile per<br />
costruire una sorta <strong>di</strong> “probatorietà” delle<br />
misure, straor<strong>di</strong>nario supporto nelle riconfinazioni<br />
future e nella pubblicità della<br />
conoscenza dei <strong>di</strong>ritti reali correlati al<br />
territorio (oltreché strumento importante<br />
per valorizzare la qualità del nostro lavoro<br />
che rischia <strong>di</strong> essere sminuita dalle<br />
pur in<strong>di</strong>spensabili procedure standar<strong>di</strong>zzate<br />
nell’informatica).<br />
Ho avuto anche la fortuna <strong>di</strong> essere<br />
inserito nell’ultima sessione <strong>di</strong> lavoro<br />
della Commissione settima, quella<br />
dei <strong>di</strong>ritti e dei confini, che si è tenuta<br />
a conclusione del Congresso, con<br />
relatori <strong>di</strong> grande spessore, in una sala<br />
piena <strong>di</strong> gran parte dei delegati, che<br />
mi hanno ascoltato (bontà loro) e credo,<br />
con grande interesse. Per opportuna<br />
conoscenza, segnalo che il Prof.<br />
Foster (USA e presidente onorario della<br />
FIG) ha presentato il ruolo del Geometra<br />
nella regolazione dei confini, attribuendo<br />
a questa figura professionale<br />
anche la valenza giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> decidere<br />
e <strong>di</strong> conciliare le parti in causa, sia<br />
pubbliche che private.<br />
Questa sua tesi è stata avvalorata da un<br />
emerita Commissione <strong>di</strong> Giustizia negli<br />
USA, che ha sentenziato la competenza<br />
del Geometra nelle misure, nelle conoscenze<br />
delle stesse e dei <strong>di</strong>ritti ad esse<br />
collegate, <strong>di</strong>sconoscendo l’utilità dell’intervento<br />
dei legali, riconoscendo invece<br />
al “Land Surveyor”, cioè al Geometra misuratore<br />
della terra, la capacità tecnica,<br />
morale e legale <strong>di</strong> definire i confini sotto<br />
tutti gli aspetti necessari, nell’interesse<br />
dello Stato e dei privati.<br />
7<br />
5/2010 <strong>di</strong>mensione geometra
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
E<strong>di</strong>lizia<br />
Co<strong>di</strong>ce regionale dell’e<strong>di</strong>lizia -<br />
normativa e procedure<br />
Spunti interessanti dal seminario sulla nuova normativa e<strong>di</strong>lizia<br />
<strong>di</strong> alessandro Ger<strong>di</strong>na<br />
Alessandro Ger<strong>di</strong>na<br />
Seconda parte<br />
La seconda parte <strong>di</strong> questo resoconto sul<br />
convegno riguardante il Co<strong>di</strong>ce Regionale<br />
dell’E<strong>di</strong>lizia, svoltosi a Monfalcone il 26<br />
febbraio u.s., è per certi aspetti, quella<br />
che può rivestire maggior interesse dalla<br />
parte dei professionisti operanti in e<strong>di</strong>lizia<br />
in quanto, oltre ad approfon<strong>di</strong>re in modo<br />
puntuale alcuni aspetti della legge regionale,<br />
prende in esame alcuni in<strong>di</strong>rizzi riguardanti<br />
la sua applicazione.<br />
Come noto, gli argomenti sono stati affrontati<br />
e trattati a “due voci” dall’ing.<br />
Luciano Agapito e dell’avv. Fabrizio Luches,<br />
rispettivamente Direttore Centrale<br />
della Pianificazione Territoriale della Regione<br />
e funzionario della Direzione medesima.<br />
Nell’ambito dell’attività e<strong>di</strong>lizia libera (art.<br />
16), sono state raccomandate alcune verifiche<br />
da eseguirsi prima <strong>di</strong> dare corso<br />
agli interventi elencati al primo comma<br />
dell’articolo, ossia è in<strong>di</strong>spensabile accertare<br />
se l’intervento riguarda immobili<br />
sottoposti a tutela storico-artistica o<br />
paesaggistico-ambientale (riferimento<br />
D.lgs. 42/2004).<br />
In caso affermativo andrà richiesta l’autorizzazione<br />
all’Amministrazione competente<br />
(Comuni, Regione, o Ministero per<br />
i beni e le attività Culturali), oppure verifi-<br />
8<br />
care se l’intervento medesimo, non necessiti<br />
<strong>di</strong> pareri o autorizzazioni derivanti<br />
da leggi <strong>di</strong> settore aventi incidenza sull’attività<br />
e<strong>di</strong>lizia libera, con particolare riferimento<br />
alle norme in materia <strong>di</strong> sicurezza<br />
statica, antisismica, antincen<strong>di</strong>o, sicurezza<br />
stradale, sicurezza cantieri ed impianti,<br />
in materia igienico sanitaria, <strong>di</strong> eliminazione<br />
della barriere architettoniche, <strong>di</strong><br />
accatastamento ed intavolazione.<br />
Ma non basta, in quanto al comma 2<br />
dell’articolo in esame viene data ai Comuni<br />
la possibilità <strong>di</strong> vietare (o regolamentare)<br />
tali attività nell’ambito delle zone<br />
A e B0 o per singoli e<strong>di</strong>fici ad esse<br />
equiparati, per motivi paesaggistici o storico<br />
culturali.<br />
È pertanto necessario a tal fine, accertarsi<br />
che il Comune nel cui territorio si viene<br />
ad operare abbia, o meno, regolamentato<br />
o vietato (nell’ambito delle zone anzidette),<br />
l’attività e<strong>di</strong>lizia libera.<br />
Sempre nell’ambito dell’attività e<strong>di</strong>lizia<br />
libera, anche a seguito <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi quesiti<br />
pervenuti, è stato chiarito che:<br />
• nel caso <strong>di</strong> dubbi sulla possibilità <strong>di</strong><br />
realizzare uno specifico intervento in<br />
attività e<strong>di</strong>lizia libera (dubbi spesso ingenerati<br />
dalle non sempre chiare <strong>di</strong>sposizioni<br />
contenute negli strumenti<br />
urbanistici o nei regolamenti e<strong>di</strong>li-
<strong>di</strong>mensione <strong>di</strong>mensione geometra<br />
geometra<br />
5/2010<br />
zi), è meglio fare, prudenzialmente,<br />
la Denuncia <strong>di</strong> Inizio Attività;<br />
• i Comuni hanno la possibilità <strong>di</strong> prevedere<br />
nello strumento urbanistico o<br />
nel regolamento e<strong>di</strong>lizio specifiche <strong>di</strong>sposizioni<br />
riguardanti materiali da impiegare,<br />
caratteristiche architettoniche<br />
alle quali devono attenersi le opere,<br />
nonché in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanze nel rispetto<br />
del co<strong>di</strong>ce civile. I Comuni, ad<br />
eccezione delle zone A e B0 o per singoli<br />
e<strong>di</strong>fici ad esse equiparati per motivi<br />
paesaggistici o storico culturali,<br />
non possono vietare l’esecuzione <strong>di</strong><br />
tali opere o, nei casi in cui è necessaria<br />
la comunicazione dell’inizio dei<br />
lavori (rif. comma 5), richiedere l’allegazione<br />
<strong>di</strong> documentazione laddove<br />
non richiesta dalla legge;<br />
• al comma 1, lettera k, le pertinenze<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici o unità immobiliari che comportino<br />
volumetria, rientrano nell’elencazione<br />
delle opere realizzabili in attività<br />
e<strong>di</strong>lizia libera, elencazione che<br />
successivamente prosegue con bussole,<br />
verande, ecc.<br />
Sempre su questo punto è stato chiarito<br />
che il volume massimo <strong>di</strong> cen-<br />
10<br />
to metri cubi, in<strong>di</strong>cato quale quantità<br />
massima realizzabile in attività e<strong>di</strong>lizia<br />
libera, deve intendersi quale incremento<br />
massimo del volume della<br />
costruzione originaria (intesa quale<br />
intero e<strong>di</strong>ficio) e non del volume utile<br />
dell’unità immobiliare sul quale, a seconda<br />
della sua destinazione d’uso,<br />
è stata precedentemente calcolata la<br />
percentuale <strong>di</strong> incremento volumetrico.<br />
La quantità <strong>di</strong> centro metri cubi è un bonus<br />
dato dalla legge regionale che non<br />
concorre al calcolo della superficie utile e<br />
della volumetria utile e<strong>di</strong>ficabile sull’area<br />
oggetto dell’intervento (N.d.r.: sempre e<br />
comunque porre attenzione alle <strong>di</strong>stanze<br />
tra costruzioni).<br />
Nel caso l’intervento superi le percentuali<br />
ammesse dal <strong>di</strong>sposto, o il limite dei<br />
cento metri cubi del volume utile, fino<br />
al raggiungimento della misura del 20%<br />
della volumetria utile nel caso <strong>di</strong> destinazione<br />
residenziale, o del 20% <strong>di</strong> superficie<br />
utile per le destinazioni <strong>di</strong>verse, gli<br />
interventi per la realizzazione <strong>di</strong> pertinenze<br />
<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici esistenti si attuano attraverso<br />
la Denuncia <strong>di</strong> Inizio Attività (N.d.r.: por-
e attenzione che la norma <strong>di</strong>spone solo<br />
la procedura – in questi casi va anche attentamente<br />
verificato che cosa prevedono<br />
lo strumento urbanistico e/o il regolamento<br />
e<strong>di</strong>lizio del Comune per tali manufatti,<br />
in particolare se vi siano delle limitazioni,<br />
in quanto, superati detti limiti,<br />
il manufatto pertinenziale, ancorché realizzabile<br />
attraverso la DIA, ha rilevanza<br />
ai fini dei parametri urbanistici ed e<strong>di</strong>lizi.);<br />
ed infine, nel caso si vogliano superare<br />
le percentuali in<strong>di</strong>cate, si entra nel<br />
campo <strong>di</strong> applicazione del permesso <strong>di</strong><br />
costruire.<br />
L’ing. Agapito, a seguito <strong>di</strong> molteplici osservazioni<br />
riferite al modo in cui debba venire<br />
considerato il limite dei cento metri<br />
cubi, che attualmente pone notevoli limitazioni,<br />
in particolare per quanto concerne<br />
gli e<strong>di</strong>fici plurifamiliari, ha assicurato<br />
che sull’argomento verranno fatte alcune<br />
riflessioni e considerazioni per valutare<br />
l’eventuale possibilità <strong>di</strong> innalzare tale<br />
limite; l’eventuale proposta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica,<br />
successivamente dovrà venire avvallata<br />
all’organo politico regionale;<br />
• per quanto attiene al go<strong>di</strong>mento dei<br />
benefici fiscali per opere rientranti<br />
nell’ambito dell’attività libera, il citta<strong>di</strong>no<br />
può richiedere al Comune la<br />
certificazione dell’intervento secondo<br />
l’inquadramento normativo previsto<br />
dalla legge dello Stato.<br />
Nell’ambito della Denuncia <strong>di</strong> Inizio Attività,<br />
l’avv. Luches ha evidenziato che<br />
nel <strong>di</strong>sciplinare la procedura ha previsto<br />
che il responsabile del proce<strong>di</strong>mento,<br />
espletate entro il termine <strong>di</strong> trenta giorni<br />
e con esisto positivo, tutte le verifiche<br />
previste dalla norma (art. 26, comma<br />
6), attesti sulla DIA la chiusura del<br />
proce<strong>di</strong>mento. Tale procedura, innovativa<br />
non trova precedenti né nell’ambito<br />
della D.P.R. 380/2001, né in quello <strong>di</strong><br />
altre leggi regionali che regolamentano<br />
la materia. È stato pure chiarito che la<br />
Denuncia <strong>di</strong> Inizio Attività non necessita<br />
della comunicazione <strong>di</strong> inizio lavori<br />
(riferimento art. 21, comma 6), qualora<br />
la denuncia presentata sia completa<br />
<strong>di</strong> tutta la documentazione che la legge<br />
prevede venga depositata prima dell’inizio<br />
dei lavori.<br />
Tra i quesiti posti alcuni riguardavano la<br />
<strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> unità immobiliari, poiché<br />
l’art. 4, comma 2, poneva qualche dubbio<br />
in merito in tal caso è stato chiarito<br />
che l’intervento non rientra nella manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria.<br />
Chi scrive ritiene che tale intervento, se<br />
eseguito in maniera puntuale nell’ambito<br />
<strong>di</strong> un organismo e<strong>di</strong>lizio, dovrebbe<br />
essere ricompreso nell’attività <strong>di</strong> risanamento,<br />
in quanto espressamente escluso<br />
dalla manutenzione straor<strong>di</strong>naria; viceversa<br />
se eseguito nell’ambito della riorganizzazione<br />
<strong>di</strong> un intero organismo e<strong>di</strong>lizio<br />
dovrebbe essere ricompreso nella ristrutturazione.<br />
Negli interventi finalizzati al recupero dei<br />
sottotetti <strong>di</strong> cui all’art. 39 comma 1,<br />
(N.d.r.: utilizzabile solamente a scopi residenziali)<br />
la deroga riguarda i limiti ed i<br />
parametri degli strumenti urbanistici e la<br />
legge regionale 23 agosto 1985, n° 44 (Altezze<br />
minime e principali requisiti igienico<br />
sanitari dei locali a<strong>di</strong>biti ad abitazione, uffici<br />
pubblici e privati e alberghi), ma non<br />
opere qualora vi siano norme inserite nel<br />
regolamento e<strong>di</strong>lizio non riconducibili alla<br />
predetta legge regionale.<br />
Gli interventi <strong>di</strong> recupero dei sottotetti<br />
realizzabili in applicazione del comma<br />
2, (N.d.r.: del quale possono beneficiare<br />
tutte le destinazioni d’uso), con l’eventuale<br />
innalzamento della quota del colmo,<br />
la variazione della pendenza <strong>di</strong> falda<br />
(che ricomprende anche l’innalzamen-<br />
11<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
to dell’altezza <strong>di</strong> gronda), che possono<br />
avvenire in deroga agli in<strong>di</strong>ci ed ai parametri<br />
urbanistici ed e<strong>di</strong>lizi, hanno quale<br />
limite superiore il raggiungimento <strong>di</strong> altezze<br />
che assicurino il rispetto dei parametri<br />
aeroilluminati e delle altezze minime<br />
previste dalla legge regionale 44/85<br />
(N.d.r.: va posta sempre attenzione alle<br />
<strong>di</strong>stanze tra le costruzioni).<br />
Nell’ambito degli interventi rientranti nel<br />
c.d. piano casa regionale (artt. 57, 58 e 59)<br />
relativamente ai vincoli che comportano<br />
l’ine<strong>di</strong>ficabilità assoluta, ed in particolare<br />
al vincolo cimiteriale, è derivato l’in<strong>di</strong>rizzo<br />
che in base al combinato <strong>di</strong>sposto<br />
dell’art. 338, comma 8, del Testo Unico<br />
delle leggi sanitarie del 1934 (come mo<strong>di</strong>ficato<br />
dall’art. 57 del D.P.R. 285/1990)<br />
e degli artt. 57 e 58 della L.R. 19/2009,<br />
gli ampliamenti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici residenziali, ricompresi<br />
nella c.d. fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale,<br />
risulterebbero ammessi nel-<br />
12<br />
la misura del 10% del volume dell’e<strong>di</strong>ficio<br />
originario.<br />
La trattazione degli argomenti che il Co<strong>di</strong>ce<br />
Regionale dell’E<strong>di</strong>lizia affrontata e<br />
regolamenta, nonché l’interesse <strong>di</strong>mostrato<br />
dai partecipanti, riscontrabile dalla<br />
quantità <strong>di</strong> quesiti posti, avrebbero richiesto<br />
il prosieguo del convegno, ma il<br />
tempo, come al solito è tiranno, pertanto<br />
abbondantemente fuori dai tempi prefissati,<br />
l’intensa mattinata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si concludeva,<br />
e, dai pareri, successivamente<br />
raccolti, con sod<strong>di</strong>sfazione dei partecipanti<br />
(e degli organizzatori).<br />
Ricordo comunque che sul sito della Regione,<br />
all’in<strong>di</strong>rizzo www.regione.fvg.it,<br />
nella sezione ambiente e territorio – co<strong>di</strong>ce<br />
dell’e<strong>di</strong>lizia: pareri, sono consultabili<br />
i pareri e gli in<strong>di</strong>rizzi della Direzione<br />
Regionale della Pianificazione Territoriale<br />
sui quesiti posti dalle Pubbliche Amministrazioni.
CafC spa, proCede l’iter per la fusione Con Cdl spa<br />
il presidente ed<strong>di</strong> Gomboso: “auspichiamo sia una tappa verso la realizzazione<br />
del gestore unico per l’intera provincia <strong>di</strong> u<strong>di</strong>ne”<br />
Prosegue a pieno ritmo il percorso che porterà alla fusione fra<br />
Cafc spa e il Consorzio depurazione laguna spa con l’obiettivo<br />
<strong>di</strong> creare una realtà <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni accresciute, integrata<br />
strutturalmente e in grado <strong>di</strong> affrontare meglio le importanti<br />
sfide che le recenti mo<strong>di</strong>fiche normative imporranno nel<br />
settore della gestione del ciclo idrico integrato. Nelle scorse<br />
settimane i consigli dei Comuni soci <strong>di</strong> Cafc spa e Cdl spa<br />
hanno infatti deliberato sul progetto, attuando in questo<br />
modo il primo dei tre passaggi previsti verso la fusione, che<br />
darà vita a un soggetto in grado <strong>di</strong> fornire il servizio idrico<br />
integrato a 83 Comuni della provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, per una<br />
popolazione complessiva <strong>di</strong> circa 326mila abitanti.<br />
“Le amministrazioni comunali si sono confrontate dando via<br />
libera al progetto – illustra il presidente <strong>di</strong> Cafc spa Ed<strong>di</strong><br />
Gomboso – che siamo certi permetterà da un lato <strong>di</strong> innalzare<br />
la qualità del servizio offerto agli utenti e, dall’altro, grazie a<br />
una maggiore efficienza, <strong>di</strong> ridurre i costi operativi. Questo Ed<strong>di</strong> Gomboso, presidente <strong>di</strong> Cafc spa<br />
significa che la società nata dalla fusione potrà contare su<br />
una variazione positiva degli utili, rispetto alle due società singole, <strong>di</strong> 654mila 555 euro per<br />
il 2011 e <strong>di</strong> un milione 4mila 506 per il 2012. Si tratta <strong>di</strong> cifre rilevanti che potranno essere<br />
utilizzate per rendere più efficienti gli impianti e le reti, per contenere l’aumento dei costi<br />
operativi e per affrontare gli investimenti che si renderanno necessari nei prossimi anni”.<br />
In merito ai benefici portati dalla fusione Gomboso evidenzia come: “Non dobbiamo <strong>di</strong>menticare<br />
il vantaggio dato dalla fruizione dell’impianto <strong>di</strong> depurazione del Cdl, sul quale è previsto un<br />
investimento <strong>di</strong> sei milioni <strong>di</strong> euro destinato al potenziamento e miglioramento dello stesso,<br />
che permetterà <strong>di</strong> non costruire altri impianti. Con questa possibile unione si cerca inoltre <strong>di</strong><br />
realizzare un’aggregazione fra impianti <strong>di</strong> depurazione, per fare in modo che il territorio possa<br />
usufruire <strong>di</strong> un numero maggiore <strong>di</strong> impianti <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e <strong>di</strong>mensioni, oggi carenti, <strong>di</strong>smettendo<br />
i più piccoli e utilizzando maggiormente quello <strong>di</strong> San Giorgio <strong>di</strong> Nogaro, nell’ottica <strong>di</strong> una<br />
migliore gestione. La fusione assume inoltre maggiore significato se vista come tappa <strong>di</strong> un<br />
percorso, auspicato, verso il gestore unico per l’intera provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne”.<br />
A livello operativo nel corso del 2010 Cafc e Cdl continueranno a garantire i servizi attualmente<br />
forniti ai citta<strong>di</strong>ni e al territorio, operando in autonomia ma avviando un processo <strong>di</strong><br />
aggregazione dei servizi stessi, mentre il 2011 rappresenterà il primo vero anno <strong>di</strong> gestione e<br />
<strong>di</strong> piena attività della nuova realtà, con un’organizzazione industriale che avrà già messo in<br />
comune il patrimonio impiantistico, tecnologico e professionale. Nel 2012, infine, la società<br />
fusa opererà a pieno regime.<br />
“I vantaggi derivanti dalla fusione – precisa Gomboso – saranno dunque molteplici, a cominciare<br />
naturalmente da una gestione efficace, economica ed efficiente del servizio, ma l’iniziativa<br />
rappresenta anche un momento decisivo, per il nostro territorio, perché permetterà <strong>di</strong> dare<br />
vita a una realtà che, per <strong>di</strong>mensioni e capacità, potrà giocare un ruolo da protagonista nella<br />
gestione del ciclo idrico integrato, un settore fondamentale, perché garantisce alla popolazione<br />
il bene pubblico primario dell’acqua, e in rapida evoluzione”.
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Energetica<br />
La valutazione energetica<br />
ed ambientale, V.E.A.<br />
il punto della situazione<br />
<strong>di</strong> antonio tieghi<br />
Antonio Tieghi<br />
Con l’entrata in vigore della legge regionale<br />
23/2005 (Disposizioni in materia <strong>di</strong><br />
e<strong>di</strong>lizia sostenibile) e l’evolversi del quadro<br />
normativo nazionale in materia <strong>di</strong> certificazione<br />
energetica, la Regione Friuli<br />
Venezia Giulia ha istituito un sistema<br />
<strong>di</strong> valutazione della qualità energetica<br />
e ambientale degli e<strong>di</strong>fici, denominato<br />
“Protocollo VEA”. Lo strumento costituirà,<br />
a partire dal 1° giugno 2010, sia per<br />
gli e<strong>di</strong>fici pubblici che per quelli privati, il<br />
criterio applicativo necessario ai fini della<br />
certificazione energetica e ambientale<br />
in Friuli Venezia Giulia.<br />
Il 14 aprile un tavolo tecnico costituito<br />
da funzionari della Regione Friuli Venezia<br />
Giulia e dell’ARES (Agenzia Regionale per<br />
l’E<strong>di</strong>lizia Sostenibile), nonché dai rappresentanti<br />
degli Or<strong>di</strong>ni, dei Collegi, dell’AN-<br />
CE e dell’ANCI, è stato convocato negli<br />
uffici regionali per un incontro illustrativo<br />
sullo stato del “Protocollo VEA”.<br />
Presenti alla riunione in rappresentazione<br />
del Collegio dei Geometri Laureati <strong>di</strong><br />
Pordenone, e Geoemtri è emersa, in sintesi,<br />
la seguente situazione:<br />
fino all’entrata in vigore del “Protocollo”<br />
si procede con i normali meccanismi previsti<br />
dalla normativa nazionale e pertanto<br />
i tecnici laureati possono certificare gli<br />
e<strong>di</strong>fici anche senza aver seguito i corsi <strong>di</strong><br />
14<br />
certificatore, i tecnici <strong>di</strong>plomati possono<br />
certificare gli e<strong>di</strong>fici solo se hanno seguito<br />
i corsi <strong>di</strong> certificatore (Casa Clima, Sacert,<br />
ecc.). E fin qui niente <strong>di</strong> nuovo.<br />
Per effettuare la certificazione VEA, entrambe<br />
le categorie dovranno seguire<br />
uno specifico corso <strong>di</strong> 40 ore con un programma<br />
definito dalla Regione e tenuto<br />
dall’ARES - Agenzia Regionale per l’E<strong>di</strong>lizia<br />
Sostenibile s.r.l., nulla in contrario,<br />
anzi un’unica ed univoca voce darebbe<br />
<strong>di</strong> sicuro la stessa impostazione <strong>di</strong>dattica<br />
a tutti i certificatori.<br />
L’Amministrazione Regionale del Friuli Venezia<br />
Giulia sta elaborando il Regolamento<br />
recante il sistema <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento<br />
dei soggetti abilitati all’emissione della<br />
certificazione VEA <strong>di</strong> sostenibilità energetico<br />
ambientale. Il Regolamento tratterà<br />
dei requisiti professionali, necessari<br />
per essere accre<strong>di</strong>tati come certificatori<br />
VEA, del sistema <strong>di</strong> accre<strong>di</strong>tamento,<br />
del percorso formativo, dei controlli<br />
dei certificati.<br />
Non appena il Regolamento sarà approvato<br />
dalla Giunta Regionale e sarà definita<br />
la convenzione<br />
con ARES, potranno<br />
partire i<br />
corsi formativi<br />
per certificato-
i VEA. In seguito alla approvazione della<br />
Finanziaria 2010 della Regione del Friuli<br />
Venezia Giulia ARES ha le seguenti competenze<br />
connesse alla procedura <strong>di</strong> certificazione<br />
VEA <strong>di</strong> sostenibilità energetico<br />
ambientale degli e<strong>di</strong>fici:<br />
a) <strong>di</strong>vulgazione;<br />
b) formazione;<br />
c) accre<strong>di</strong>tamento;<br />
d) ricevimento <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> conformità<br />
(attestati <strong>di</strong> certificazione);<br />
e) consulenza agli Enti pubblici;<br />
f) gestione del catasto energetico;<br />
g) ogni altra attività, attribuita dalla Giunta<br />
regionale, per il perseguimento delle<br />
finalità della L.R.23/2005<br />
Manca meno <strong>di</strong> un mese all’entra in vigore<br />
del protocollo e ancora non sono<br />
stati definiti i criteri per in<strong>di</strong>viduare i certificatori,<br />
allo stato attuale pertanto non<br />
ci sono ancora figure abilitate alla certificazione<br />
VEA e non ci saranno all’entrata<br />
in vigore della legge regionale.<br />
Per questi motivi, in sede <strong>di</strong> incontro<br />
è stato formalmente richiesto il rinvio<br />
dell’entrata in vigore del VEA almeno fino<br />
al 31 <strong>di</strong>cembre <strong>di</strong> quest’anno.<br />
Inoltre, essendo solo l’ARES abilitato allo<br />
svolgimento dei corsi, sorge l’interrogativo<br />
<strong>di</strong> quanti <strong>di</strong> questi corsi si riusciranno<br />
a fare entro l’anno e <strong>di</strong> conseguenza,<br />
avremo abbastanza certificatori per sod<strong>di</strong>sfare<br />
le richieste senza determinare delle<br />
situazioni <strong>di</strong> semi monopolio?<br />
Oltre a quanto su riportato, tra i compiti<br />
dell’ARES c’è la gestione del catasto<br />
energetico, il che vuol <strong>di</strong>re l’inoltro delle<br />
certificazioni allo stesso, il quale ha già<br />
<strong>di</strong>chiarato che saranno oggetto <strong>di</strong> verifica<br />
tecnica <strong>di</strong> congruità.<br />
15<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Ambiente<br />
Istituito il sistema <strong>di</strong> controllo della<br />
tracciabilità dei rifiuti - Sistri<br />
d.M. ambiente 17.12.2009 art 1 e 3 e d.M. 15.02.2010<br />
<strong>di</strong> livio lacosegliaz<br />
Livio Lacosegliaz<br />
Nel numero <strong>di</strong> febbraio della rivista “Dimensione<br />
geometra”, nel commentare<br />
il D. lgs. 152/06 e sue mo<strong>di</strong>fiche ed integrazioni,<br />
si accennava alla volontà del<br />
legislatore <strong>di</strong> istituire un apposito sistema<br />
informatico, allo scopo <strong>di</strong> gestire con<br />
maggiore facilità le informazioni su produzione,<br />
detenzione, trasporto e smaltimento<br />
dei rifiuti. In particolare tale volontà<br />
è stata espressa nelle mo<strong>di</strong>fiche apportate<br />
all’art. 189 del D. lgs. 152/2006<br />
con il D. lgs. 16.01.2008 n. 4.<br />
Le citate mo<strong>di</strong>fiche riportate nel nuovo<br />
comma, 3 bis, dell’art. 189 prevedevano<br />
appunto, l’istituzione <strong>di</strong> un sistema<br />
informatico <strong>di</strong> controllo della tracciabilità<br />
dei rifiuti, ai fini della trasmissione<br />
e raccolta <strong>di</strong> informazioni su produzione,<br />
detenzione, trasporto e smaltimento<br />
<strong>di</strong> rifiuti e la realizzazione, in formato<br />
elettronico, del formulario <strong>di</strong> identificazione<br />
dei rifiuti, dei registri <strong>di</strong> carico e<br />
scarico e del M.U.D. (modello unico <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>chiarazione).<br />
Come quasi sempre succede, si ipotizzava<br />
che l’attuazione del citato comma “3<br />
bis” potesse attivarsi più in la nel tempo<br />
invece, come un fulmine a ciel sereno,<br />
tale sistema informatico è stato attuato<br />
con il D.m. Ambiente 17 <strong>di</strong>cembre<br />
2009, pubblicato sulla G.U. del 13 gen-<br />
16<br />
naio 2010 ed è entrato in vigore il giorno<br />
successivo della sua pubblicazione. Il sistema<br />
si chiama<br />
“SiStri”<br />
Questo sistema informatico <strong>di</strong> controllo<br />
della tracciabilità dei rifiuti, gestito dal<br />
Comando dei Carabinieri per la tutela<br />
dell’Ambiente è operativo;<br />
A) a partire dal centoottantesimo giorno<br />
dall’entrata in vigore del Decreto, avvenuto<br />
il 14.01.2010 e cioè dal 12 luglio<br />
2010<br />
- per i produttori iniziali <strong>di</strong> rifiuti pericolosi<br />
e produttori iniziali <strong>di</strong> rifiuti non<br />
pericolosi nonché dei produttori iniziali<br />
che effettuano la raccolta e trasporto<br />
<strong>di</strong> trenta chilogrammi o trenta<br />
litri al giorno <strong>di</strong> propri rifiuti pericolosi<br />
e le imprese e gli enti produttori<br />
iniziali <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi derivanti<br />
da lavorazioni industriali, artigianali<br />
e attività <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong> fanghi, prodotti<br />
dalla potabilizzazione delle acque<br />
e da abbattimento dei fumi (art.<br />
184 comma 3, lett. c,d,g del D. lgs.<br />
152/06), con più <strong>di</strong> cinquanta <strong>di</strong>pendenti<br />
- per i commercianti e gli interme<strong>di</strong>ari<br />
- per i consorzi istituiti per il recupero<br />
e il riciclaggio <strong>di</strong> particolari tipologie<br />
<strong>di</strong> rifiuti che organizzano la gestione<br />
segue a pag. 18
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<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
<strong>di</strong> tali rifiuti per conto dei loro consorziati<br />
- per le imprese che svolgono attività <strong>di</strong><br />
raccolta e trasporto <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi,<br />
<strong>di</strong> raccolta e trasporto <strong>di</strong> rifiuti<br />
pericolosi, <strong>di</strong> bonifica dei siti, <strong>di</strong> bonifica<br />
dei beni contenenti amianto, <strong>di</strong><br />
commercio e interme<strong>di</strong>azione dei rifiuti,<br />
senza detenzione degli stessi,<br />
nonché <strong>di</strong> gestione degli impianti <strong>di</strong><br />
smaltimento e <strong>di</strong> recupero dei rifiuti,<br />
nei limiti <strong>di</strong> cui all’art. 208, comma<br />
15 del D. lgs. 152/2006, che raccolgono<br />
e trasportano rifiuti speciali<br />
- per le imprese e gli enti che effettuano<br />
operazioni <strong>di</strong> recupero e smaltimento<br />
<strong>di</strong> rifiuti e per i soggetti;<br />
a) in caso d trasporto marittimo, il terminalista<br />
concessionario dell’area portuale<br />
e l’impresa portuale ai quali sono<br />
affidati i rifiuti in attesa dell’imbarco<br />
o allo sbarco, in attesa <strong>di</strong> successivo<br />
trasporto<br />
b) in caso <strong>di</strong> trasporto ferroviario, i responsabili<br />
degli uffici <strong>di</strong> gestione merci<br />
e gli operatori logistici presso le stazioni<br />
ferroviarie, gli interporti, gli impianti<br />
<strong>di</strong> terminalizzazione e gli scali<br />
merci ai quali sono affidati i rifiuti in<br />
attesa della presa in carico degli stessi<br />
da parte dell’impresa ferroviaria o<br />
18<br />
dell’impresa che effettua il successivo<br />
trasporto<br />
B) a partire dal duecentodecimo giorno<br />
dall’entrata i vigore del decreto ( avvenuta<br />
il 14.01.2010 perciò dal 11 agosto<br />
2010)<br />
- per le imprese e gli enti produttori<br />
iniziali <strong>di</strong> rifiuti pericolosi, i produttori<br />
iniziali <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi nonché<br />
i produttori iniziali <strong>di</strong> rifiuti pericolosi<br />
che effettuano la raccolta e trasporto<br />
<strong>di</strong> trenta chilogrammi o trenta litri al<br />
giorno <strong>di</strong> propri rifiuti pericolosi che<br />
hanno fino a cinquanta <strong>di</strong>pendenti<br />
- per i produttori iniziali <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi<br />
dovuti alle lavorazioni industriali,<br />
artigianali e attività <strong>di</strong> recupero <strong>di</strong><br />
fanghi prodotti dalla potabilizzazione<br />
delle acque e da abbattimento dei fumi<br />
(art. 184 comma 3, lett. c,d,g del<br />
D. lgs. 152/06), che hanno tra gli un<strong>di</strong>ci<br />
e cinquanta <strong>di</strong>pendenti.<br />
Tutti i soggetti citati al punto A) e B) comunicano<br />
la quantità e le caratteristiche<br />
qualitative dei rifiuti oggetto della loro attività<br />
attraverso il SISTRI.<br />
Le informazioni verranno fornite dai soggetti<br />
citati utilizzando <strong>di</strong>spositivi elettronici<br />
forniti dal SISTRI.<br />
Le imprese e gli enti produttori iniziali<br />
<strong>di</strong> rifiuti non pericolosi, definiti dall’art.<br />
184, comma 3, lettere c),d) e g) del D.<br />
lgs. 152/06 come rifiuti speciali, che non<br />
hanno più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci <strong>di</strong>pendenti, le imprese<br />
che raccolgono e trasportano i propri<br />
rifiuti non pericolosi, i produttori iniziali<br />
<strong>di</strong> rifiuti pericolosi, che effettuano<br />
la raccolta e il trasporto <strong>di</strong> trenta chilogrammi<br />
o trenta litri al giorno dei proprio<br />
rifiuti, gli impren<strong>di</strong>tori agricoli <strong>di</strong> cui<br />
all’art. 2135 del C.C. che producono rifiuti<br />
non pericolosi e le imprese e gli enti<br />
produttori iniziali <strong>di</strong> rifiuti non pericolosi<br />
derivanti da attività <strong>di</strong>verse da quelle
<strong>di</strong> cui all’art. 184, comma 3, lett. c), d)<br />
e g) del D. lgs. 152/06, possono aderire<br />
su base volontaria al sistema SISTRI<br />
a partire dal centoottantesimo giorno<br />
dall’entrata in vigore del decreto, cioè<br />
dal 12 luglio 2010.<br />
Gli impianti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scarica e gli impianti <strong>di</strong><br />
incenerimento dei rifiuti saranno dotati<br />
<strong>di</strong> apparecchiature idonee a monitorare<br />
l’ingresso e l’uscita <strong>di</strong> automezzi dai<br />
predetti impianti.<br />
L’installazione, la manutenzione e l’accesso<br />
a tali apparecchiature sono riservati<br />
al personale del SISTRI come pure<br />
a carico dello stesso, saranno i relativi<br />
oneri.<br />
Art. 3 - ISCRIZIONE AL SISTRI<br />
I soggetti (enti, imprese, commercianti…)<br />
descritti alla lettera “A” sopra riportata<br />
aderiscono al SISTRI, iscrivendosi allo<br />
stesso entro quarantacinque giorni dalla<br />
data <strong>di</strong> entrata in vigore del D.m. Ambiente<br />
17.12.2009; termine questo prorogato<br />
<strong>di</strong> 30 giorni dal D. 15.02.2010 per<br />
cui l’iscrizione dovrebbe essere stata già<br />
effettuata entro il 29 marzo 2010.<br />
I soggetti descritti alla lettera “B” del<br />
testo sopra riportato, aderiscono al SI-<br />
STRI iscrivendosi allo stesso dal trentesimo<br />
al settantacinquestimo giorno<br />
successivo all’entrata in vigore del D.m.<br />
17.12.2009.<br />
Poiché il termine (così si è interpretato)<br />
massimo è stato prorogato <strong>di</strong> 30 giorni<br />
ne consegue che i termini risultano essere<br />
slittati dal 12 febbraio 2010 al 28<br />
aprile 2010.<br />
I soggetti <strong>di</strong> nuova costituzione dovranno<br />
iscriversi al SISTRI prima <strong>di</strong> dare avvio<br />
alle rispettive attività.<br />
La descrizione e le apparecchiature del sistema<br />
SISTRI vengono dettagliatamente<br />
esposte nei commi dal 6° all’11° dell’art.<br />
3 del D.m. Ambiente 17.12.2009, che si<br />
trascrive qui <strong>di</strong> seguito integralmente onde<br />
evitare possibili omissioni.<br />
Si precisa che i soggetti citati nel testo,<br />
come elencati agli art. 1 e 2 del D.m. Ambiente<br />
17.12.2009 sono rispettivamente<br />
quelli dell’art. 1 elencati alle lettere A) e<br />
B) del presente testo e quelli dell’art. 2,<br />
che oltre ai soggetti <strong>di</strong> cui all’art. 1 annoverano<br />
fra i soggetti obbligati i comuni, gli<br />
enti e le imprese che gestiscono i rifiuti<br />
urbani nella regione Campania.<br />
Art. 3 comma dal 6 all’11:<br />
6. una volta perfezionata la procedura <strong>di</strong><br />
iscrizione, ai soggetti <strong>di</strong> cui agli articoli 1<br />
e 2 vengono consegnati:<br />
a) un <strong>di</strong>spositivo elettronico per l’accesso<br />
in sicurezza dalla propria postazione<br />
al sistema informatico, d’ora in<br />
avanti definito <strong>di</strong>spositivo Usb, idoneo<br />
a consentire la trasmissione dei<br />
dati, a firmare elettronicamente le informazioni<br />
fornite ed a memorizzarle<br />
sul <strong>di</strong>spositivo stesso.<br />
È necessario dotarsi <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo<br />
Usb per ciascuna unità locale<br />
dell’impresa e per ciascuna attività<br />
<strong>di</strong> gestione dei rifiuti svolta all’interno<br />
dell’unità locale. In caso <strong>di</strong> unità<br />
locali nelle quali sono presenti unità<br />
operative da cui originano in maniera<br />
autonoma rifiuti è facoltà richiedere<br />
un <strong>di</strong>spositivo Usb per ciascuna<br />
unità operativa.<br />
Per le attività <strong>di</strong> raccolta e trasporto<br />
dei rifiuti, è necessario dotarsi <strong>di</strong> un<br />
<strong>di</strong>spositivo Usb relativo alla sede legale<br />
dell’impresa, e <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spositivo<br />
per ciascun veicolo a<strong>di</strong>bito al trasporto<br />
<strong>di</strong> rifiuti.<br />
Ciascun <strong>di</strong>spositivo Usb può contenere<br />
fino ad un massimo <strong>di</strong> tre certificati<br />
elettronici associati alle persone<br />
fisiche in<strong>di</strong>viduate durante la<br />
procedura <strong>di</strong> iscrizione come delega-<br />
19<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
ti per le procedure <strong>di</strong> cui al presente<br />
decreto dai soggetti <strong>di</strong> cui agli articoli<br />
1 e 2. Tali certificati consentono<br />
l’identificazione univoca delle persone<br />
fisiche delegate e la generazione<br />
delle loro firme elettroniche ai sensi<br />
dell’articolo 21 del decreto legislativo<br />
7 marzo 2005, n. 82;<br />
b) per ciascun <strong>di</strong>spositivo Usb, l’identificativo<br />
utente (username), la password<br />
per l’accesso al sistema, la password<br />
<strong>di</strong> sblocco del <strong>di</strong>spositivo (Pin) e il co<strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> sblocco (Puk);<br />
c) un <strong>di</strong>spositivo elettronico da installarsi<br />
su ciascun veicolo che trasporta<br />
rifiuti, con la funzione <strong>di</strong> monitorare<br />
il percorso effettuato dal medesimo,<br />
definito black box. È necessario<br />
dotarsi <strong>di</strong> una black box per ciascun<br />
veicolo in dotazione all’impresa. La<br />
consegna e l’istallazione della black<br />
box avviene presso le officine autorizzate,<br />
il cui elenco è fornito contestualmente<br />
alla consegna del <strong>di</strong>spositivo<br />
Usb e <strong>di</strong>sponibile sul portale del<br />
sistema Sistri. I costi <strong>di</strong> installazione<br />
e per l’acquisto della necessaria carta<br />
Sim sono a carico dei soggetti obbligati.<br />
Le modalità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione<br />
delle officine autorizzate e le modalità<br />
<strong>di</strong> ritiro ed installazione delle black<br />
box sono in<strong>di</strong>cate nell’allegato IB.<br />
7. in tutti i casi in cui si verifichi un’ipotesi<br />
i sospensione o cessazione dell’attività<br />
per il cui esercizio obbligatorio<br />
l’utilizzo dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> cui al comma<br />
6, ovvero <strong>di</strong> estinzione dei soggetti<br />
giuri<strong>di</strong>ci ai quali tali <strong>di</strong>spositivi sono<br />
stati consegnati, a qualsiasi causa tale<br />
estinzione sia imputabile, ivi incluse le<br />
ipotesi si cancellazione o fusione, ovvero<br />
in caso <strong>di</strong> chiusura <strong>di</strong> un’unità locale,<br />
i soggetti <strong>di</strong> cui agli articoli 1 e 2<br />
devono comunicare via telefax al siste-<br />
20<br />
ma Sistri in verificarsi <strong>di</strong> uno dei predetti<br />
eventi, non oltre le 72 ore dalla<br />
data <strong>di</strong> comunicazione al Registro delle<br />
imprese dell’evento, e provvedere,<br />
nei successivi 10 giorni lavorativi, alla<br />
restituzione del <strong>di</strong>spositivo black box<br />
ad una delle officine autorizzate all’installazione.<br />
8. la procedura <strong>di</strong> cui al comma 7 si applica<br />
anche nel caso <strong>di</strong> cessione dell’azienda<br />
o del ramo dell’azienda avente a oggetto<br />
l’esercizio delle attività per le quali<br />
è obbligatorio l’uso dei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> cui<br />
al comma 6.<br />
In tale ipotesi il soggetto acquirente<br />
dell’azienda o del ramo dell’azienda dovrà<br />
iscriversi al sistema Sistri entro 10<br />
giorni dalla comunicazione al Registro delle<br />
imprese dell’atto <strong>di</strong> cessione dell’azienda<br />
e provvedere al ritiro dei <strong>di</strong>spositivi<br />
seguendo la procedura in<strong>di</strong>cata negli allegati<br />
IA e IB.<br />
9. in caso <strong>di</strong> variazione dei dati identificativi<br />
dell’impresa comunicati in sede <strong>di</strong><br />
iscrizione, i soggetti delegati all’utilizzo<br />
del <strong>di</strong>spositivo Usb provvedono, successivamente<br />
all’iscrizione della variazione<br />
presso il Registro delle imprese, ad effettuare<br />
le necessarie variazioni della sezione<br />
anagrafica accedendo all’apposita<br />
area del portale del sistema Sistri.<br />
10. eventuali variazioni delle persone<br />
fisiche in<strong>di</strong>viduate quali delegati per le<br />
procedure <strong>di</strong> cui al presente decreto<br />
devono essere comunicate all’impresa<br />
del Sistri, che emette un nuovo certificato<br />
elettronico. Il <strong>di</strong>spositivo contenente<br />
un nuovo certificato elettronico<br />
è ritirato secondo la procedura in<strong>di</strong>cata<br />
nell’allegato IA.<br />
11. i <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> cui al comma 6 restano<br />
<strong>di</strong> proprietà del Sistri e vengono affidati<br />
ai soggetti <strong>di</strong> cui agli articoli 1 e 2<br />
in comodato d’uso.
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Tariffa<br />
Ribassi anomali sulle tariffe<br />
professionali<br />
Può un ribasso del 98,5% garantire un prodotto <strong>di</strong> qualità?<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
Elio Miani<br />
Molto spesso accade che nei nostri<br />
ambienti, si parli <strong>di</strong> tariffe e <strong>di</strong> parcelle<br />
e questo parlare si è intensificato dopo<br />
il noto decreto Visco-Bersani (D.L.<br />
04.07.2006 n. 223, convertito il Legge<br />
il 4 agosto 2006 n. 248). Ora, la mancanza<br />
<strong>di</strong> certezze su <strong>di</strong> una tariffa minima<br />
obbligatoria, ha incentivato tra l’altro,<br />
anche la corsa dei nostri colleghi e<br />
dei professionisti in genere, al ribasso<br />
incon<strong>di</strong>zionato, che ultimamente ha assunto<br />
proporzioni davvero inquietanti. I<br />
colleghi segnalano ribassi anomali un po’<br />
ovunque ed anche all’interno della redazione<br />
<strong>di</strong>scutiamo spesso <strong>di</strong> questi argomenti,<br />
stu<strong>di</strong>ando come fare per cercare<br />
<strong>di</strong> convincere (almeno i nostri iscritti) a<br />
non svendere il loro prodotto. Si tratta<br />
<strong>di</strong> pratiche per i Comuni, per gli enti, <strong>di</strong><br />
progetti, <strong>di</strong> accatastamenti e <strong>di</strong> ogni altra<br />
nostra attività.<br />
Raccogliendo gli spunti emersi in redazione,<br />
ho cercato, attraverso una e-mail<br />
in<strong>di</strong>rizzata ad alcuni colleghi, <strong>di</strong> acquisire<br />
maggiori informazioni al riguardo. Così ho<br />
scoperto alcuni casi emblematici, che ritengo<br />
effettivamente doveroso analizzare,<br />
per cercare <strong>di</strong> comprendere le motivazioni<br />
che inducono i professionisti a presentare<br />
delle offerte assurde che a rigor<br />
<strong>di</strong> logica, non hanno motivazioni plausibili<br />
22<br />
e risultano clamorosamente anomale al<br />
ribasso e del tutto fuori mercato.<br />
Ecco qualche esempio, che per i nostri lettori,<br />
non hanno bisogno <strong>di</strong> commenti:<br />
1° CASO: restauro e risanamento conservativo<br />
<strong>di</strong> un au<strong>di</strong>torium in Comune <strong>di</strong><br />
Grado (aggiu<strong>di</strong>cazione fatta ad un A.T.P.<br />
<strong>di</strong> un ingegnere ed un architetto):<br />
- progetto definitivo: ribasso del 46,80%<br />
- progetto esecutivo: ribasso del 93,69%<br />
- coor<strong>di</strong>natore sicurezza: ribasso de 17,10%<br />
- <strong>di</strong>rezione lavori: ribasso del 41,40%<br />
- misura, contabilità e CRE: ribasso del<br />
98,50%<br />
2° CASO: svolgimenti <strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> accatastamento<br />
per opere demaniali (aggiu<strong>di</strong>cazione<br />
fatta ad un geometra):<br />
- sei professionisti che formulano l’offerta;<br />
- ribasso minimo del 6,50 %<br />
- tre professionisti formulano ribassi che<br />
oscillano tra il 17,40% ed il 23,23 %<br />
- aggiu<strong>di</strong>cazione al professionista che ha<br />
offerto il 60,40 % <strong>di</strong> ribasso.<br />
Potrei continuare ma credo che questi<br />
casi forniscano sufficienti argomentazioni<br />
su cui poter riflettere.<br />
Anche riconoscendo in linea <strong>di</strong> principio<br />
la necessità <strong>di</strong> abolire i minimi tariffari,<br />
bisogna prendere atto che comunque<br />
la tariffa dei Geometri, risalente al<br />
1949, non è più in linea con le attuali at-
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
tività. Il principio che potrebbe aver ispirato i<br />
ministri Visco/Bersani può essere corretto e<br />
con<strong>di</strong>visibile soltanto se inquadrato nell’ottica<br />
<strong>di</strong> chi vede nelle professioni, un’assieme<br />
<strong>di</strong> corporazioni piene <strong>di</strong> privilegi e de<strong>di</strong>te<br />
unicamente a tutelare gli interessi <strong>di</strong> parte<br />
dei propri iscritti.<br />
Ma questa ottica è del tutto inaccettabile per<br />
le professioni or<strong>di</strong>nistiche, le quali svolgono,<br />
attraverso gli or<strong>di</strong>ni ed i collegi, un’azione <strong>di</strong><br />
controllo sul corretto comportamento professionale<br />
dei propri iscritti, a tutela in particolar<br />
modo della società tutta e non svolgono<br />
(come qualcuno crede) una azione protezionistica<br />
a <strong>di</strong>fesa dei propri vantaggi acquisiti.<br />
L’abolizione dei minimi tariffari (non<br />
della tariffa, ricor<strong>di</strong>amolo!) doveva accompagnarsi<br />
con una parallela azione che in<strong>di</strong>viduasse<br />
i giusti parametri minimi a garanzia<br />
dell’esecuzione <strong>di</strong> una prestazione professionale<br />
<strong>di</strong> qualità.<br />
Purtroppo ciò non è accaduto; l’abolizione dei<br />
minimi si è rivelata una manovra populistica<br />
e demagogica che ha portato ad una degenerazione<br />
incontrollata ed incontrollabile delle<br />
tariffe richieste, delle quali i casi sopra riportati,<br />
sono una chiara <strong>di</strong>mostrazione. Dal<br />
maggio 2005 al maggio 2007 ho avuto il piacere<br />
<strong>di</strong> essere componente del Comitato Ristretto<br />
Tariffa del Consiglio Nazionale, il quale<br />
aveva avviato un grosso lavoro per ridefinire<br />
la Tariffa, non solo più come minimi inderogabili,<br />
ma anche con l’in<strong>di</strong>viduazione dei valori<br />
equi e reali, che costituissero un minimo<br />
ed un massimo, per determinare una forbice<br />
all’interno della quale, si potesse collocare<br />
la libera scelta del professionista per misurare<br />
il valore del proprio lavoro.<br />
Assieme ad alcuni colleghi, avevo in particolare<br />
elaborato una analisi dettagliata dei<br />
costi orari, identificandola quale base univoca<br />
<strong>di</strong> valutazione all’interno <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> che comunque,<br />
avevano una struttura ed un conseguente<br />
costo ben <strong>di</strong>versificati. E’ inne-<br />
24<br />
gabile che una corretta analisi deve essere<br />
verificata sulla scorta <strong>di</strong> elementi che il<br />
mondo delle aziende dà per scontati, ovvero<br />
la struttura produttiva, con i costi delle attrezzature<br />
(con un conseguente ammortamento),<br />
unitamente al valore del lavoro in<strong>di</strong>viduale,<br />
che è evidentemente imprescin<strong>di</strong>bile<br />
dal lavoro intellettuale, frutto della capacità<br />
e preparazione del singolo in<strong>di</strong>viduo.<br />
Avevamo pertanto in<strong>di</strong>viduato degli “stu<strong>di</strong><br />
tipo” definiti in base alle attività principalmente<br />
svolte, con gli specifici costi orari e<br />
successivamente, avevamo iniziato ad analizzare<br />
i tempi <strong>di</strong> esecuzione <strong>di</strong> alcune prestazioni<br />
professionali.<br />
A livello <strong>di</strong> impostazione su come e quanto,<br />
dovessero <strong>di</strong>fferenziarsi i due valori<br />
estremi della forbice (minimo e massimo),<br />
molto si era <strong>di</strong>scusso all’interno della commissione<br />
ed era emersa una ipotesi largamente<br />
con<strong>di</strong>visa su come questa forbice<br />
dovesse essere molto ampia ed in particolare<br />
sul valore del minimo, era emersa<br />
una volontà anticipatrice rispetto al successivo<br />
Decreto Visco/Bersani.<br />
Qui faccio un piccolo passo in<strong>di</strong>etro nel ragionamento<br />
generale, osservando come<br />
nel mercato delle merci, sia pacifico considerare<br />
i negozi hard-<strong>di</strong>scount non rapportabili<br />
con la bottega che vende specialità.<br />
Chi va in un hard-<strong>di</strong>scount sa cosa cerca e<br />
sa che troverà merce a prezzo economico,<br />
spesso <strong>di</strong> marche non conosciute, <strong>di</strong>sposte<br />
ancora negli scatoloni e non bene allineate<br />
negli scaffali e non pretenderà certo<br />
<strong>di</strong> trovare il prodotto <strong>di</strong> nicchia, che invece<br />
troverà <strong>di</strong> sicuro nel negozio specialistico.<br />
In sintesi, chi vuole il prodotto <strong>di</strong> qualità ed<br />
il servizio accurato, sa che non lo può trovare<br />
in un hard-<strong>di</strong>scount. Collegando pertanto<br />
la qualità con il prezzo della prestazione<br />
professionale, si iniziava ad analizzare<br />
l’ipotesi che, un determinato lavoro dovesse<br />
avere dei requisiti minimi garantiti (quin
<strong>di</strong> all’interno del minimo e massimo tariffario)<br />
mentre invece chi voleva scendere al<br />
<strong>di</strong> sotto, poteva essere libero <strong>di</strong> farlo senza<br />
rispettare i minimi ma, in questo caso,<br />
la committenza doveva essere informata<br />
che la prestazione professionale non poteva<br />
essere <strong>di</strong> qualità. Purtroppo, questo<br />
lavoro e questo impegno non hanno visto<br />
una degna conclusione, dato che <strong>di</strong>versi<br />
orientamenti a livello <strong>di</strong> Consiglio Nazionale<br />
hanno <strong>di</strong> fatto, vanificato il lavoro svolto, la<br />
Commissione Ristretta Tariffa è stata sciolta,<br />
il gruppo <strong>di</strong> lavoro sulla qualità pure e la<br />
Legge 248/2006, ha fatto il resto.<br />
Ora che il Ministro della Giustizia Alfano annuncia<br />
la cancellazione del Decreto Visco/<br />
Bersani, in un più ampio quadro riorganizzativo<br />
delle professioni, con la costituzione, lo<br />
scorso 15 aprile, <strong>di</strong> un tavolo <strong>di</strong> lavoro, sembrerebbe<br />
che si possa porre rime<strong>di</strong>o a questa<br />
situazione apportando le opportune correzioni<br />
della norma.<br />
Personalmente sono scettico, troppe volte<br />
sono state fatte promesse poi non mantenute<br />
ed inoltre, rischiamo <strong>di</strong> mettere troppa<br />
carne al fuoco, correndo il rischio <strong>di</strong> bruciare<br />
tutto.<br />
Ritornando ai due casi iniziali, mi permetto<br />
alcune considerazioni: sono sicuri quei funzionari<br />
(R.U.P.), che pre<strong>di</strong>spongono certi ban<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> gara, che le metodologie adottate siano<br />
le più consone a garantire un corretto inquadramento<br />
dell’incarico?<br />
Il bando dovrebbe consentire l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
del professionista più preparato, in grado<br />
<strong>di</strong> svolgere una prestazione professionale<br />
che <strong>di</strong>a la massima garanzia <strong>di</strong> correttezza<br />
ed affidabilità, nel precipuo interesse della<br />
Stazione Appaltante.<br />
Come può, quest’ultima, essere garantita<br />
con un ribasso del 98,5 % sulla contabilità?<br />
Al riguardo mi sorge un dubbio lecito perché,<br />
a meno che uno non voglia fare della beneficenza,<br />
ma nel caso <strong>di</strong> specie deve essere<br />
manifesta, configurerei tre ipotesi al riguar-<br />
do: il professionista non fa la contabilità ma<br />
la fa fare all’impresa mentre lui solo la sigla<br />
(con il solo controllo già perde i pochi euro <strong>di</strong>sponibili);<br />
in questo caso dove sta la certezza<br />
che quanto misurato sia stato realizzato<br />
ed invece (come sarebbe comprensibilissimo)<br />
l’impresa non abbia maggiorato i valori<br />
contabilizzati?<br />
Il professionista fa la contabilità, ma visto che<br />
<strong>di</strong> fatto la fa gratis, in qualche modo deve recuperare<br />
i costi ..... (tangentopoli docet....) il<br />
professionista affida la contabilità al “praticante”<br />
o a un collega giovane ove in entrambe i<br />
casi, manca l’esperienza e quin<strong>di</strong>, la qualità.<br />
Ma per contro questi affidamenti danno la<br />
certezza <strong>di</strong> un costo irrisorio, perché il praticante<br />
non viene pagato come il collega giovane,<br />
che magari si vede costretto a ricorrere<br />
al collegio per ricevere il giusto (e <strong>di</strong> casi<br />
simili ne ho visti in 20 anni <strong>di</strong> commissione<br />
parcelle, anche recentemente). Alla fine del<br />
lavoro siamo sicuri che la prestazione professionale<br />
svolta con tali sconti sia stata vantaggiosa<br />
per la stazione appaltante?<br />
Come si quantifica, ad esempio, una contabilità<br />
<strong>di</strong> importo superiore all’eseguito, oppure<br />
una progettazione esecutiva comunque approssimativa,<br />
che si ripercuote magari sulla<br />
funzionalità dell’opera.<br />
Oppure ancora, e si potrebbe continuare<br />
all’infinito, una <strong>di</strong>rezione lavori carente e che<br />
per questo, solo dopo alcuni anni si manifestano<br />
vizi occulti, che si sarebbero potuti<br />
evitare con una più attenta presenza in<br />
cantiere?<br />
Il privato citta<strong>di</strong>no è libero <strong>di</strong> scegliere un<br />
formaggio non <strong>di</strong> qualità, in quanto soppesa<br />
liberamente e chiaramente il rapporto costo/<br />
prodotto e coscientemente decide.<br />
Ma il citta<strong>di</strong>no che paga le tasse è contento<br />
<strong>di</strong> ritrovarsi con un’opera pubblica, la quale<br />
per unascelta avventata, non sia stata equamente<br />
“pagata”?<br />
25<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Catasto<br />
Riunioni informative<br />
dell’Agenzia del Territorio<br />
la riunione del 31 marzo a roma e del 26 aprile a Mestre<br />
<strong>di</strong> luca Passador<br />
Luca Passador<br />
Il 31 marzo scorso si è svolta a Roma<br />
una riunione allargata alla presenza<br />
<strong>di</strong> tutti i colleghi responsabili nazionali<br />
del catasto, ed i vertici dell’Agenzia<br />
del Territorio.<br />
I lavori si sono aperti con i saluti del<br />
Presidente Savol<strong>di</strong>, che ha comunicato<br />
le prossime date <strong>di</strong> interesse nazionale<br />
sul tema catastale. Il convegno SI-<br />
FET sul Catasto del 2010 “dalla Topografia<br />
alla Geomatica” che si terrà dal<br />
16 al 19 giugno in Sardegna, ed il convegno<br />
ASITA che si terrà in novembre<br />
a Bologna.<br />
Il Presidente è certo che la <strong>di</strong>rezione<br />
che sta prendendo il Catasto italiano,<br />
sia quella <strong>di</strong> una continua crescita e<br />
miglioramento, nonostante le attuali<br />
<strong>di</strong>fficoltà.<br />
Non si può del resto buttare via tutto<br />
il lavoro fatto, tenendo soprattutto presente<br />
che il compito del Catasto è quello<br />
<strong>di</strong> migliorare ma anche <strong>di</strong> conservare,<br />
che è nel contempo il pregio ed il <strong>di</strong>fetto<br />
dell’attuale sistema catastale.<br />
Dopo le presentazioni del consigliere<br />
nazionale Bruno Razza, ha preso la parola<br />
l’ing. Franco Maggio, che ha delineato<br />
l’obbiettivo dell’Agenzia del Territorio,<br />
e cioè la completa informatizzazione<br />
ed il totale aggiornamento attra-<br />
28<br />
verso l’invio telematico delle pratiche.<br />
Si è inoltre parlato del decentramento<br />
delle funzioni catastali ai Comuni, cosa<br />
oggi ancora impensabile.<br />
In futuro, con il supporto delle nuove<br />
procedure e delle nuove tecnologie<br />
(che permettono un sempre maggiore<br />
ed agevole controllo e soprattutto<br />
un approccio univoco alle problematiche<br />
catastali in ogni ufficio provinciale),<br />
si potrà creare la base per una delega<br />
delle funzioni tecniche catastali, senza<br />
creare ulteriori problematiche interpretative<br />
e/o operative.<br />
La riunione è proseguita con l’esposizione<br />
dell’ing. Contar<strong>di</strong> e dell’ing. Iovine<br />
che hanno presentato la procedura<br />
DOCFA 4 e la circ. 4/2009, spiegando<br />
fin nei dettagli, le problematiche già<br />
evidenziate dall’apposito tavolo tecnico<br />
delle professioni, dove l’Agenzia si<br />
confronta con i professionisti.<br />
Successivamente, l’intervento dell’ing.<br />
Flavio Ferrante è stato incentrato sulla<br />
necessità <strong>di</strong> chiarire ai Geometri le<br />
motivazioni e lo stato dell’arte del lavoro<br />
finora svolto dall’A.d.T. per realizzare<br />
ed avviare la procedura Pregeo 10.00.<br />
Ha sottolineato come l’A.d.T. abbia investito<br />
moltissime energie su questo<br />
progetto, per rendere l’intera procedu-
a automatica ma soprattutto, non interpretabile<br />
dai funzionari catastali addetti<br />
alla ricezione ed approvazione degli<br />
atti <strong>di</strong> aggiornamento, come purtroppo<br />
è successo molto spesso nei vari uffici<br />
del Catasto.<br />
Pregeo 10.00 infatti, prevede l’approvazione<br />
automatica dell’atto <strong>di</strong> aggiornamento,<br />
potendo selezionare preventivamente<br />
la tipologia <strong>di</strong> operazione con<br />
la quale si intende procedere. Successivamente<br />
in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fformità del tipo,<br />
è inoltre possibile selezionare le opzioni<br />
tra le possibili deroghe previste.<br />
Superati i controlli automatici, l’approvazione<br />
avviene <strong>di</strong>rettamente nell’ufficio<br />
del tecnico redattore, il quale (teoricamente)<br />
dovrà solo inviare al Catasto<br />
la pratica, che entrerà <strong>di</strong>rettamente<br />
nella banca dati, e riceverà le ricevute<br />
necessarie.<br />
Per rendere il tipo mappale <strong>di</strong>rettamente<br />
approvabile dal tecnico l'Agenzia<br />
del Territorio ha dovuto definire<br />
per ogni provincia, un limite massimo<br />
<strong>di</strong> tolleranza per gli adattamenti<br />
<strong>di</strong> mappa, in fase <strong>di</strong> preparazione<br />
della proposta. Questa tolleranza, è<br />
stata calcolata in base alle situazioni<br />
delle mappe originarie, in funzione<br />
della scala d’impianto ed in base<br />
ai dati ottenuti dai tipi presentati negli<br />
ultimi anni.<br />
Nel caso in cui il tipo pre<strong>di</strong>sposto dal<br />
tecnico dovesse eccedere tali tolleranze<br />
predefinite per ogni Comune,<br />
il tipo potrà comunque essere approvato,<br />
ma non in via automatica, bensì<br />
manualmente dai tecnici dell’ufficio<br />
provinciale. Non si otterrà in questo<br />
caso l’approvazione <strong>di</strong>retta da parte<br />
del tecnico, ma tutte le altre procedure,<br />
rimarranno uguali.<br />
Successivamente è stato fatto notare<br />
dall’ing. Ferrante come, a poco tempo<br />
dalla scadenza del 1 giugno, ci sia ancora<br />
un’altissima percentuale <strong>di</strong> estratti<br />
<strong>di</strong> mappa auto allestiti. Questo riscontro<br />
sta evidentemente ad in<strong>di</strong>care che<br />
molti professionisti non hanno ancora<br />
iniziato ad usare la procedura Pregeo<br />
10.00. Si rammenta infatti, che dal 1<br />
giugno non sarà più possibile presentare<br />
un tipo con una mappa auto allestita,<br />
ma solo con gli estratti <strong>di</strong> mappa<br />
pre<strong>di</strong>sposti per Pregeo 10.00.<br />
L’estratto <strong>di</strong> mappa rilasciato dall’Ufficio,<br />
conterrà tutti i dati tecnici amministrativi<br />
e censuari del Catasto, quin<strong>di</strong><br />
si tratta <strong>di</strong> una piccola parte del Catasto<br />
che <strong>di</strong> volta in volta, viene messo<br />
completamente a <strong>di</strong>sposizione dei<br />
Geometri.Da qui derivano le preoccupazioni<br />
che la crescente richiesta <strong>di</strong><br />
estratti <strong>di</strong> mappa <strong>di</strong>gitali (che inevitabilmente<br />
si attiverà dal primo giugno),<br />
possa intasare completamente gli Uffici<br />
creando ritar<strong>di</strong> e <strong>di</strong>sagi per i professionisti.<br />
In questo contesto, le province <strong>di</strong><br />
U<strong>di</strong>ne, Pordenone e Gorizia, si sono<br />
<strong>di</strong>stinte per essere ancora una volta, tra<br />
le prime nell’utilizzo dei nuovi estratti<br />
e delle nuove procedure.<br />
Fa eccezione ovviamente la provincia <strong>di</strong><br />
Trieste, la quale per le note problematiche<br />
<strong>di</strong> corrispondenza catasto-tavolare,<br />
nonché per le molteplici deroghe già<br />
applicate alla procedura Pregeo 9.00 (a<br />
seconda delle operazioni che si debbono<br />
eseguire), non è infatti possibile la<br />
spe<strong>di</strong>zione telematica degli atti.<br />
Ad oggi, l’Agenzia del Territorio non ha<br />
ancora emanato <strong>di</strong>rettive convincenti<br />
e risolutive in merito a come sarà possibile<br />
operare nella provincia <strong>di</strong> Trieste<br />
con il Pregeo 10.<br />
Una delle soluzioni proposte dal no-<br />
segue a pag. 30<br />
29<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Nuove informazioni<br />
contenute all'interno<br />
dell'estratto <strong>di</strong> mappa<br />
per Pregeo 10:<br />
Ditta, informazioni sulla<br />
particella, coor<strong>di</strong>nate<br />
PF punti cartografici e i<br />
valori <strong>di</strong> soglia.<br />
stro Consigliere Bruno Razza, sarebbe<br />
quella <strong>di</strong> allegare alla documentazione<br />
in pdf prodotta da Pregeo, anche ulteriori<br />
documentazioni quali le figure rilevate,<br />
e altre informazioni necessarie<br />
al tavolare, ma anche per questa<br />
proposta, il programma non è ancora<br />
adeguato.<br />
L’intervento dell’ing. Ferrante, sia a Roma<br />
che a Mestre, si è concluso con<br />
un <strong>di</strong>battito, probabilmente poco costruttivo.<br />
Mentre da una parte tutti i professionisti<br />
hanno lamentato <strong>di</strong>fficoltà operative<br />
e perplessità sull’uso delle nuove<br />
procedure, dall’altra parte, hanno anche<br />
sempre e continuamente <strong>di</strong>chiarato<br />
ampia <strong>di</strong>sponibilità delle categorie<br />
professionali ad un confronto costruttivo<br />
con l’Agenzia, per lavorare assieme<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> un sempre maggiore<br />
miglioramento, proposto dallo<br />
30<br />
stesso presidente Savol<strong>di</strong>.<br />
Da parte dell’Agenzia del Territorio, si<br />
è colta la volontà <strong>di</strong> collaborare ed è<br />
certamente apprezzabile la <strong>di</strong>sponibilità<br />
nei nostri confronti, ma dalle risposte<br />
dell’ing. Ferrante, in reazione<br />
agli stimoli ed alle richieste del mondo<br />
professionale, spesso circostanziate e<br />
puntuali, è parso <strong>di</strong> trovarsi <strong>di</strong>nnanzi ad<br />
un muro <strong>di</strong>fensivo delle tesi Catastali e<br />
non ci sono state risposte convincenti<br />
e adeguate alle aspettative.<br />
Quin<strong>di</strong> alla prova dei fatti (soprattutto<br />
in ambito tavolare), possiamo immaginare<br />
che tutti i problemi si scaricheranno<br />
sulle spalle dei professionisti, i quali<br />
ancora una volta come già successo<br />
in passato, saranno costretti a fare da<br />
cuscinetto tra Uffici non allineati e problematici,<br />
in ritardo con le tecnologie<br />
necessarie ed una committenza sempre<br />
più pressante ed esigente.
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Professione<br />
Anche ingegneri ed architetti<br />
mo<strong>di</strong>ficano il loro sistema contributivo<br />
approvate le mo<strong>di</strong>fiche che portano, a partire dal 2011,<br />
il contributo integrativo al 4% anche per i tecnici laureati e rimodulano<br />
sia la contribuzione minima che il contributo oggettivo<br />
<strong>di</strong> tiziano Fior<br />
Tiziano Fior<br />
La notizia che qui si riporta, vuole essere<br />
solo <strong>di</strong> informazione generale per gli<br />
iscritti più attenti alle questioni previdenziali<br />
e contributive. Sulla Gazzetta ufficiale<br />
n. 65 del 19 marzo scorso è stato pubblicato<br />
un comunicato del Ministero del<br />
lavoro e delle politiche sociali dal titolo:<br />
“Approvazione <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche allo statuto<br />
<strong>di</strong> Inarcassa Cassa nazionale <strong>di</strong> previdenza<br />
ed assistenza per gli ingegneri ed architetti<br />
liberi professionisti”. Nel comunicato<br />
si legge che, con decreto interministeriale<br />
<strong>di</strong> data 5 marzo 2010, sono<br />
state approvate con con<strong>di</strong>zioni, le mo<strong>di</strong>fiche<br />
dello statuto <strong>di</strong> Inarcassa. Mo<strong>di</strong>fiche<br />
che riguardano il contributo soggettivo,<br />
il contributo integrativo, la pensione<br />
<strong>di</strong> vecchiaia, la pensione <strong>di</strong> anzianità,<br />
la rivalutazione delle pensioni e dei contributi,<br />
tutte adottate dal Comitato nazionale<br />
dei delegati nelle adunanze del<br />
25, 26, 27 giugno e 21, 22 luglio 2008.<br />
In attesa <strong>di</strong> conoscere nel dettaglio il testo<br />
del decreto interministeriale, si evidenzia<br />
che il contributo soggettivo (calcolato<br />
sul red<strong>di</strong>to professionale) salirà <strong>di</strong><br />
un punto percentuale ogni anno, fino a<br />
raggiungere nel 2014 il 14,5% dall’attuale<br />
10% con le seguenti percentuali negli<br />
anni dal 2010 in poi:<br />
• anno 2010 10,0 %<br />
32<br />
• anno 2011 11,5 %<br />
• anno 2012 12,5 %<br />
• anno 2013 13,5 %<br />
• anno 2014 14,5 %<br />
precisando altresì che lo 0,5 % <strong>di</strong> detto<br />
contributo, sarà destinato al finanziamento<br />
delle attività assistenziali.<br />
Il contributo minimo annuo passerà dagli<br />
attuali 1.200 euro ai 1.800 euro in cinque<br />
anni e successivamente, sarà rivalutato<br />
annualmente in funzione dell’in<strong>di</strong>ce Istat.<br />
Con lo stesso provve<strong>di</strong>mento, gli iscritti<br />
alle due professioni <strong>di</strong> ingegnere ed architetto,<br />
potranno contare su <strong>di</strong> un contributo<br />
integrativo (a carico del committente)<br />
che raddoppierà dall’attuale 2% al 4%<br />
sull’importo dell’onorario. Vi sono poi altri<br />
tecnicismi sui vari trattamenti pensionistici,<br />
meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> calcolo, perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> agevolazioni<br />
e quant’altro, ma questo credo poco interessi<br />
per ora i nostri lettori. È evidente invece,<br />
che questo aumento andrà a riequilibrare<br />
il costo previdenziale a carico della<br />
committenza, tra le varie professioni affini<br />
ed a volte concorrenti. Su questo tema, si<br />
è dunque ristabilita una sostanziale parità<br />
tra le varie categorie, lasciando fuori - per<br />
ora - solo i Periti Industriali.<br />
I Geometri, in questo caso hanno anticipato<br />
tutti, compiendo una irresistibile fuga<br />
in avanti che è durata 8 anni.
TIPO<br />
1<br />
C<br />
S<br />
C<br />
S<br />
Formazione<br />
Calendario <strong>di</strong> Corsi e Seminari <strong>di</strong><br />
Formazione in Regione<br />
DESCRIZIONE DELL’EVENTO PERIODO ORE ORG.<br />
2<br />
Rapporto con il cliente, deontologia<br />
professionale, compilazione parcelle<br />
ANIT: DPR 59, DLGS 311,<br />
UNI TS<br />
GEOVAL (per quanti non<br />
hanno già effettuato il corso)<br />
GEOVAL (per quanti hanno già<br />
effettuato il corso negli anni scorsi)<br />
18-19-20/05 12 GO<br />
25/05 4 GO<br />
7-8-9/06<br />
21-22/06<br />
10/06<br />
LUOGO N°<br />
3<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
33<br />
CREDITI<br />
4<br />
25 6<br />
s.l. 3<br />
40 GO Collegio Geometri GO 30 40<br />
3+<br />
viaggio<br />
GO Verona s.l. 3<br />
S ANIT: igrotermia e ponti termici 15/06 4 GO<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
s.l. 3<br />
C<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione piano <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
17-24/06<br />
01-08/07<br />
16 PGUD<br />
Collegio Periti UD<br />
Collegio Geometri UD<br />
35 8<br />
C Approfon<strong>di</strong>mento in acustica<br />
18-19/06<br />
25-26/06<br />
16 GO<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
s.l.<br />
8+4 per<br />
esame<br />
C<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione piano <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
30/06<br />
07-14-21/07<br />
16 PGDU<br />
Collegio Periti UD<br />
Collegio Geometri UD<br />
35 8<br />
S<br />
ANIT: strumenti per la <strong>di</strong>agnosi<br />
energetica<br />
06/07 4 GO<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
s.l. 3<br />
C<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione piano <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
02-09/09<br />
16-23/09<br />
16 PGDU<br />
Collegio Periti UD<br />
Collegio Geometri UD<br />
35 8<br />
S Posa <strong>di</strong> membrane bituminose 14/09 giornata GO Verona sede INDEX 50 3<br />
C<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione piano <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
15-22-29/09<br />
06/10<br />
16 PGDU<br />
Collegio Periti UD<br />
Collegio Geometri UD<br />
35 8<br />
C Capacità <strong>di</strong> parlare in pubblico 16-17/09 16 GO Collegio Geometri GO 20 8<br />
S<br />
Gestione privacy per ufficio<br />
tecnico<br />
21/09 4 GO<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
s.l. 3<br />
C<br />
Formazione per coor<strong>di</strong>natori<br />
per la sicurezza (T.U. 81/2008)<br />
da 28/09<br />
2 volte a sett.<br />
120+esame GO ENAIP GO<br />
60+4 per<br />
40<br />
esame<br />
C<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione piano <strong>di</strong><br />
sicurezza e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
30/09<br />
07-14-21-10<br />
16 PGDU<br />
Collegio Periti UD<br />
Collegio Geometri UD<br />
35 8<br />
S Progettazione senza barriere 30/09 4 GO<br />
Collegio Geometri GO o<br />
altra sede se > 25 unità<br />
s.l. 3<br />
C Approfon<strong>di</strong>mento informatica<br />
da 6/10<br />
1 volta a sett.<br />
30 GO ENAIP GO<br />
15+4 per<br />
18<br />
esame<br />
C<br />
Pre<strong>di</strong>sposizione fascicolo<br />
dell’opera<br />
Ottobre<br />
2010<br />
8 PGUD<br />
Collegio Periti UD<br />
Collegio Geometri UD<br />
35 4<br />
1 TIPOLOGIA: corsi = C<br />
seminari = S<br />
2 ORGANIZZAZIONE: Collegio <strong>di</strong> Gorizia = GO<br />
Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne = UD<br />
Collegio Periti e<br />
Geometri <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne = PGUD<br />
3 POSTI DISPONIBILI: s.l. = senza limiti<br />
4 CREDITI IPOTIZZATI : in attesa<br />
<strong>di</strong> validazione da<br />
parte del CNG<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Cultura<br />
Com’è cambiata San Vito<br />
la trasformazione edlizia ed urbanistica, dei nostri vecchi borghi e delle<br />
periferie, non ci devono far <strong>di</strong>menticare le nostre origini e la nostra storia<br />
<strong>di</strong> iacopo Chiaruttini<br />
Iacopo Chiaruttini<br />
Foto 1) Piazzale Girone<br />
Foto 2) Viale Madonna <strong>di</strong> Rosa<br />
nel 1964<br />
1<br />
San Vito al Tagliamento, la bella citta<strong>di</strong>na<br />
del “capoluogo” del mandamento sanvitese,<br />
in quest’ultimo secolo è stata oggetto<br />
passivo ed attivo <strong>di</strong> profonde trasformazioni,<br />
nella sua conformazione urbanistica,<br />
che spero <strong>di</strong> avere un po’ analizzato<br />
qui, con passione ed attenzione<br />
storica.<br />
L’antico borgo me<strong>di</strong>oevale alla destra del<br />
fiume Tagliamento, nel suo centro storico,<br />
è circondato dalle “fosse” e da una<br />
cinta muraria, un po’ deteriorata, ma ancora<br />
visibile e le tre torri, ancora perfettamente<br />
conservate: Scaramuccia, Grimana<br />
e Raimonda, simboli dell’epoca stessa<br />
e del suo sistema forte <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa.<br />
La piazza del Popolo, da sempre centro<br />
della citta<strong>di</strong>na e ancora adesso amato<br />
luogo <strong>di</strong> ritrovo dei sanvitesi, negli ultimi<br />
anni è stata chiusa al traffico delle automobili<br />
ed ha riscoperto il suo fascino e la<br />
sua potenzialità, che forse si erano per-<br />
34<br />
2<br />
si negli anni <strong>di</strong> intenso sviluppo. Assieme<br />
ad essa, costituiscono ormai parte<br />
importante del tessuto urbano centrale<br />
il castello, recentemente oggetto <strong>di</strong> uno<br />
splen<strong>di</strong>do recupero con la relativa piazza<br />
(è stato confermato che è tra le parti più<br />
vecchie <strong>di</strong> San Vito), la loggia con il suo<br />
teatro e i vari palazzi limitrofi, che fanno<br />
<strong>di</strong> San Vito un fiore all’occhiello del Friuli<br />
Venezia Giulia.<br />
La loggia, sede dell’antico consiglio comunale,<br />
assieme al campanile è la testimonianza<br />
più antica della piazza. La struttura,<br />
recuperata nel 2004, è quella <strong>di</strong> un<br />
piccolo teatro all’italiana, soprannominata<br />
la piccola Fenice, restituita ai sanvitesi<br />
con le stesse caratteristiche dell’antico<br />
teatro sociale, che tra l’800 e il 900<br />
fu un vanto per San Vito.<br />
Tra i palazzi da citare, certamente c’è<br />
il palazzo Rota, con elegante cortile e<br />
parco interni, oggi sede municipale,
3<br />
un tempo <strong>di</strong> proprietà dei nobili Altan<br />
e Rota; palazzo Altan, attualmente<br />
<strong>di</strong> proprietà della Provincia, a<strong>di</strong>bito<br />
a sede museale della vita conta<strong>di</strong>na;<br />
gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> ed inalterati palazzi Zuccheri,<br />
Fancello e De Renal<strong>di</strong>s, oggi <strong>di</strong><br />
proprietà privata.<br />
Tra gli importanti luoghi <strong>di</strong> culto presenti<br />
oltre al duomo, il complesso dell’antico<br />
Ospedale dei Battuti con la sua chiesetta<br />
(dove sono presenti opere ben conservate<br />
del pittore Pomponio Amalteo),<br />
l’antica chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo ed il santuario<br />
<strong>di</strong> Madonna <strong>di</strong> Rosa, affiancato<br />
dal convento francescano; <strong>di</strong> quest’ultimo<br />
solo il campanile è rimasto intatto<br />
dopo i bombardamenti dell’ultima guerra<br />
mon<strong>di</strong>ale.<br />
Per citare altre trasformazioni, la filanda<br />
Piva ha lasciato spazio al liceo scientifico<br />
attuale, l’essicatoio Bozzoli, al centro<br />
<strong>di</strong> aggregazione giovanile locale, mentre<br />
sono attualmente in <strong>di</strong>scussione il<br />
recupero delle storiche ex carceri mandamentali<br />
ed il mulino della frazione <strong>di</strong><br />
Prodolone.<br />
Passando alle frazioni, è evidente il cambiamento,<br />
oramai ra<strong>di</strong>cale. Le campagne<br />
in alcune zone sono state sostituite da<br />
lottizzazioni e nuove costruzioni, anche<br />
se è doveroso segnalare che sono rimaste<br />
intatte le cosiddette “case in sasso”,<br />
peculiarità ed oggetto <strong>di</strong> tutela e conservazione<br />
anche nell’attuale piano regolatore<br />
comunale e simbolo dell’architettura<br />
dell’inizio del secolo scorso, infatti i<br />
sassi provengono proprio dal vicino fiume<br />
Tagliamento.<br />
È evidente che San Vito sia cresciuta sotto<br />
tutti i suoi aspetti principali, le infrastrutture<br />
presenti sono <strong>di</strong> primissimo livello<br />
come gli impianti sportivi, quelli socio-assistenziali<br />
ed ovviamente quelli stradali,<br />
assieme ad una zona industriale fiorente<br />
ed in continuo sviluppo.<br />
Tutto ciò non toglie che, oggi come non<br />
mai, la storia del nostro Paese si sta riscoprendo<br />
sempre <strong>di</strong> più, proprio con interventi<br />
e<strong>di</strong>lizi <strong>di</strong> qualità a testimoniare la<br />
volontà <strong>di</strong> recuperare e riqualificare il più<br />
possibile, mantenendo inalterata l’atmosfera<br />
<strong>di</strong> un tempo.<br />
4<br />
35<br />
A sinistra) Piazza del<br />
Popolo nel 1964<br />
A destra) Piazza del<br />
Popolo oggi<br />
Foto 3) Immagine<br />
<strong>di</strong> San Vito al<br />
Tagliamento nel 1964<br />
Foto 4) Via Patriarcato<br />
nel 1964<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
5/2010 <strong>di</strong>mensione geometra<br />
Attività del Collegio <strong>di</strong> Pordenone<br />
Assemblee degli iscritti<br />
Si sono svolte le assemblee annuali sia del Collegio che dell’associazione<br />
dei Geometri Pordenonesi<br />
<strong>di</strong> tiziano Fior<br />
I relatori intervenuti<br />
all'Assemblea Or<strong>di</strong>naria<br />
degli iscritti: da sinistra<br />
Pier Giuseppe Sera,<br />
Presidente<br />
dell'Associazione<br />
Geo.Val,<br />
Angelo Bortolus,<br />
Tesoriere,Tiziano Fior,<br />
Presidente e<br />
Bruno Razza,<br />
Consigliere<br />
Nazionale.<br />
Lo scorso 15 marzo, presso la sala Appi<br />
della Casa dello Studente, si sono svolte<br />
le consuete Assemblee annuali sia<br />
del Collegio che dell’Associazione Geometri<br />
della Provincia <strong>di</strong> Pordenone.<br />
Il presidente Tiziano Fior ha aperto i<br />
lavori, facendo un ampio resoconto<br />
sull’attività svolta dal Collegio in questo<br />
ultimo anno.<br />
Ha inoltre de<strong>di</strong>cato alcuni passaggi sia<br />
all’attività del Comitato Regionale che<br />
a quella dell’area Triveneta, soffermandosi<br />
anche sull’attività svolta dal Collegio,<br />
con il locale Coor<strong>di</strong>namento delle<br />
Professioni Tecniche.<br />
È stata altresì sottolineata, l’importante<br />
ed apprezzata sinergia portata avanti<br />
36<br />
con il Consiglio Nazionale, che fornisce<br />
in tempo reale e nei settori più <strong>di</strong>sparati<br />
dell’attività e degli interessi dei Geometri,<br />
aggiornamenti legislativi, nonché<br />
norme interpretative ed operative<br />
per i Collegi, ma i passi più significativi<br />
ed impegnativi sono stati quelli<br />
dell’entrata a regime della formazione<br />
continua obbligatoria, la riforma della<br />
scuola superiore approvata <strong>di</strong> recente<br />
e che inizierà il suo percorso già dal<br />
prossimo anno scolastico, nonché le<br />
problematiche innescatesi sull’annoso<br />
tema delle competenze professionali<br />
in e<strong>di</strong>lizia.<br />
È stato illustrato tra l’altro, il progetto<br />
della nostra fusione con le altre catego-
ie affini dei <strong>di</strong>plomati, periti Industriali<br />
ed Agrari, che procede il suo iter parlamentare,<br />
dopo la richiesta congiunta<br />
<strong>di</strong> approvazione <strong>di</strong> una legge delega<br />
conferita al governo.<br />
Visto i continui attacchi che da varie<br />
parti giungono alla nostra categoria, il<br />
CNG ha ripreso e fatto proprio un D.d.l.<br />
sulle competenze – che trae spunto<br />
da quanto già approvato alcuni anni fa<br />
nell’8° Commissione del Senato, provve<strong>di</strong>mento<br />
rimasto poi lettera morta a<br />
causa della fine della legislatura, nello<br />
scorso 2001. Ora il D.d.l. n° 1865 ed è<br />
stato presentato dalla Sen. Simona Vicari,<br />
architetto siciliano in forza all’attuale<br />
maggioranza e, proprio per la sua<br />
qualifica professionale è stata oggetto<br />
<strong>di</strong> pesanti aggressioni me<strong>di</strong>atiche da<br />
parte <strong>di</strong> Ingegneri ed Architetti.<br />
Questi, per la provincia <strong>di</strong> Pordenone,<br />
si sono arrogati il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> interpretare<br />
– faziosamente – la sentenza dello<br />
scorso settembre <strong>di</strong>spensando <strong>di</strong>ffide e<br />
norme comportamentali ai Comuni ed<br />
agli iscritti, cui è seguita la replica congiunta<br />
<strong>di</strong> Geometri e Periti Industriali,<br />
per riequilibrare le <strong>di</strong>stanze e per ripristinare<br />
una più consona correttezza nei<br />
rapporti tra categorie professionali e tra<br />
queste ed i Comuni preposti all’appro-<br />
vazione dei progetti e<strong>di</strong>lizi.<br />
Con riferimento alla formazione continua,<br />
oltre al programma per il corrente<br />
anno presentato dal Presidente dell’Associazione<br />
Attilio Rocca, è stato tratto<br />
un bilancio del triennio <strong>di</strong> sperimentazione.<br />
È stato un periodo ricco <strong>di</strong> buoni risultati<br />
in termini <strong>di</strong> adesione degli iscritti,<br />
a riprova <strong>di</strong> quanto l’aggiornamento<br />
professionale sia tenuto in seria considerazione<br />
dagli iscritti, per elevare le<br />
proprie conoscenze e la qualità delle<br />
proprie prestazioni professionali.<br />
Di seguito il tesoriere Angelo Bortolus<br />
ha illustrato il bilancio consuntivo del<br />
2009 e quello preventivo 2010, fornendo<br />
in modo articolato tutti i chiarimenti<br />
richiesti dagli iscritti, con l’ausilio del revisore<br />
contabile dott.ssa Maura Chiarot<br />
la quale, come consuetu<strong>di</strong>ne era presente<br />
in sala. Entrambi i bilanci con le<br />
relative relazioni, sono stati approvati<br />
all’unanimità.<br />
Il Consigliere Nazionale della nostra<br />
zona Bruno Razza, ha relazionato alla<br />
platea sulla complessa attività <strong>di</strong> questo<br />
organismo istituzionale, precisando<br />
per Catasto, formazione e competenze,<br />
37 5/2010<strong>di</strong>mensione geometra
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
A destra il Presidente<br />
dell'Associazione Attilio<br />
Rocca e a sinistra<br />
il Tesoriere Barbui<br />
gli ulteriori sviluppi intervenuti a livello<br />
nazionale, anche nel recente passato.<br />
Successivamente anche il geom. Pier<br />
Giuseppe Sera, Presidente dell’Associazione<br />
<strong>di</strong> categoria Geo.Val., ha illustrato<br />
i programmi formativi nel campo<br />
dell’estimo e delle valutazioni per il<br />
corrente anno. Interessante il <strong>di</strong>battito<br />
ed il contrad<strong>di</strong>ttorio che si è sviluppato<br />
tra i presenti in sala.<br />
Analogamente anche l’Associazione<br />
Geometri, ha presentato oltre alla relazione<br />
consuntiva e programmatica<br />
del Presidente Attilio Rocca, anche i<br />
bilanci consuntivo 2009 e preventivo<br />
2010 che sono stati approvati all’unanimità.<br />
Un pomeriggio quin<strong>di</strong> molto in-<br />
38<br />
tenso ed apprezzato da tutti i colleghi<br />
presenti, che sono rimasti fino al termine<br />
delle Assemblee, attenti e partecipi<br />
a tutte le novità in atto ed evidentemente<br />
<strong>di</strong> grande interesse per tutti.<br />
Al termine come consuetu<strong>di</strong>ne, il confronto<br />
tra i colleghi presenti è proseguito<br />
serenamente, con il brin<strong>di</strong>si finale<br />
<strong>di</strong> saluto.<br />
Per questioni <strong>di</strong> spazi e <strong>di</strong> impaginazione,<br />
questo resoconto esce sulla nostra<br />
rivista un po’ tar<strong>di</strong>vamente rispetto alle<br />
notizie che riporta. Ce ne scusiamo<br />
con l’autore, i lettori e con i Colleghi<br />
della Provincia <strong>di</strong> Pordenone, promettendo<br />
<strong>di</strong> far più attenzione nelle prossime<br />
occasioni (il Direttore)
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010<br />
Attività del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne<br />
Assemblea Or<strong>di</strong>naria degli iscritti<br />
Eletto il nuovo Consiglio <strong>di</strong>rettivo: Elio Miani nominato Presidente<br />
<strong>di</strong> Elio Miani<br />
Il Presidente Renzo<br />
Fioritti e il Presidente<br />
Onorario Giovanni<br />
Sello premiano<br />
il collega Angelo<br />
Mangilli<br />
Presso la sala dell’Ente Fiera <strong>di</strong> Martignacco<br />
si è tenuta l’Assemblea Or<strong>di</strong>naria<br />
del Collegio dei Geometri e Geometri<br />
Laureati della Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne per<br />
l’approvazione dei bilanci ed il rinnovo<br />
delle cariche. Dopo la relazione del Presidente<br />
uscente Renzo Fioritti, che ha<br />
in<strong>di</strong>cato tutte le problematiche della Categoria<br />
e le attività svolte dall’uscente<br />
Consiglio Direttivo, si è passati alla premiazione,<br />
con la consegna <strong>di</strong> un attestato<br />
con medaglia d’oro, a tre<strong>di</strong>ci Geometri<br />
per il compimento <strong>di</strong> almeno 40<br />
anni <strong>di</strong> iscrizione all’Albo <strong>di</strong> categoria e<br />
<strong>di</strong> 50 anni dal conseguimento del <strong>di</strong>ploma.<br />
I colleghi premiati sono: Ennio MU-<br />
40<br />
SONI – Sesto SGOBINO – Valter SIMO-<br />
NIN – Ottelio TOGNAN – Ulisse VARI-<br />
SCO (<strong>di</strong>plomati nel 1959), poi ancora:<br />
Eugenio BOLDARINO – Giorgio CAR-<br />
LIG – FLORENDO DAFFARA – Giovanni<br />
Battista De Paulis – Gianfranco DRI<br />
– Roberto PICCO – Gabriele TONON –<br />
Benito VIRGILIO (alla memoria), per i<br />
<strong>di</strong>plomati nel 1960.<br />
La serigrafia del simbolo del Collegio<br />
<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne (realizzata dal “collega” pittore<br />
Gianni Borta) è stata consegnata dal<br />
Presidente Renzo Fioritti e dal Presidente<br />
Onorario Giovanni Sello, al geometra<br />
Angelo MANGILLI, <strong>di</strong>plomatosi nel 1944<br />
ed ancor oggi iscritto dal 1949.<br />
La motivazione del riconoscimento al collega<br />
Mangilli è legata alla sua costante<br />
presenza ai convegni ed a <strong>di</strong>versi corsi,<br />
segno evidente <strong>di</strong> una professione svolta<br />
sempre con vivo interesse e desiderio<br />
<strong>di</strong> mantenersi costantemente aggiornato,<br />
esempio per tutti noi Geometri su<br />
come la libera professione debba essere<br />
intesa, a tutela e nell’interesse dei nostri<br />
committenti.<br />
Si è passati quin<strong>di</strong>, alle votazioni per il<br />
rinnovo del Consiglio Direttivo del Collegio<br />
per il quadriennio 2010 – 2014 e sono<br />
risultati eletti: confermati gli uscenti<br />
Pierdomenico Abrami, Lucio Barbie-
o, Elio Miani, Filippo Bisaro e Germano<br />
Zamolo ed i nuovi entranti Diane Copetti,<br />
Andrea Monte, Raffaele Stocco e Luigi<br />
Francescutti.<br />
Non si sono rican<strong>di</strong>dati i colleghi uscenti<br />
Renzo Fioritti, Nicla Manetti, Gloria Gobetti<br />
e Federico Macor. Sono stati eletti<br />
anche i tre revisori dei conti nelle persone<br />
<strong>di</strong>: Agostinis Giorgio, D'Aronco Gianni<br />
e Portolano Alessandro.<br />
Nel corso dell’Assemblea una vera e propria<br />
“stan<strong>di</strong>ng ovation” è stata tributata<br />
dai presenti ai colleghi Renzo Fioritti<br />
e Nicla Manetti, manifestando così un<br />
più che meritato riconoscimento, per il<br />
lungo lavoro da loro svolto nell’interesse<br />
della categoria.<br />
La nostra Assemblea ha voluto così <strong>di</strong>mostrare<br />
il proprio<br />
apprezzamento a<br />
Renzo Fioritti (che è<br />
stato consigliere dal<br />
settembre 1981, poi<br />
per 14 anni ha svolto<br />
il ruolo <strong>di</strong> Tesoriere e<br />
per gli ultimi otto anni<br />
è stato Presidente<br />
del Collegio) ed a<br />
Nicla Manetti (che ha<br />
fatto per 18 anni la<br />
consigliera e per otto<br />
ha retto le sorti della<br />
Tesoreria dello stesso<br />
Collegio).<br />
Riassumendo le risultanze<br />
del momento<br />
elettorale (rinviando<br />
chi fosse interessato<br />
a reperire i dati puntuali<br />
sul sito del Collegio),<br />
ci sono stati 350<br />
votanti con 36 schede<br />
nulle, una bianca. Con<br />
la soglia del quorum determinata a 158<br />
voti, il limite necessario per entrare in<br />
Consiglio, tutti gli eletti hanno superato<br />
l’ostacolo alla prima votazione, senza<br />
dover ricorrere al ballottaggio.<br />
Il giorno 7 maggio, presso la Sede del<br />
Collegio, è stato convocato il primo Consiglio<br />
Direttivo che, all’unanimità, ha eletto<br />
i nuovi vertici provinciali della categoria:<br />
Elio Miani Presidente, Lucio Barbiero<br />
Segretario e Pierdomenico Abrami<br />
Tesoriere.<br />
A tutti i colleghi della Provincia <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne è<br />
stata inviata l’interessante ed esaustiva,<br />
seppur necessariamente sintetica, relazione<br />
del Presidente uscente, mentre per<br />
le Commissioni ed i Referenti, è stata data<br />
comunicazione <strong>di</strong>retta agli iscritti.<br />
41<br />
I geometri premiati<br />
<strong>di</strong>plomati nel 1959 e<br />
1960.<br />
II nuovo Consiglio<br />
Direttivo.<br />
In pie<strong>di</strong> da sinistra<br />
i consiglieri:<br />
Luigi Francescutti,<br />
Germano Zamolo,<br />
Diane Copetti,<br />
Raffaele Stocco,<br />
Filippo Bisaro,<br />
Andrea Monte.<br />
Mentre seduti:<br />
il Segretario<br />
Lucio Barbiero,<br />
il Presidente<br />
Elio Miani<br />
e il Tesoriere<br />
Pierdomenico Abrami.<br />
5/2010 <strong>di</strong>mensione geometra
Un’esperienza vissuta con impegno<br />
il mio contributo alla categoria con 18 anni <strong>di</strong> presenza all'interno<br />
del Consiglio <strong>di</strong>rettivo<br />
<strong>di</strong> Nicla Manetti<br />
Ogni cosa<br />
<strong>di</strong> questo<br />
mondo nasce,<br />
vive e<br />
muore come<br />
ogni singola<br />
storia e<br />
vicenda.<br />
Nicla Manetti<br />
Con la recente<br />
assemblea del Collegio, che sancisce<br />
il rinnovo delle cariche, si conclude<br />
un importante ciclo della mia vita<br />
professionale, prima <strong>di</strong> tutto, ma anche<br />
personale per quanto attiene la esperienza<br />
ricca <strong>di</strong> tanti incontri e confronti<br />
sempre tesi ad in<strong>di</strong>viduare, col massimo<br />
senso <strong>di</strong> responsabilità, le strategie<br />
e le scelte più opportune e valide<br />
per la vita ed il futuro del nostro<br />
Collegio.<br />
Per me è stato anche un momento <strong>di</strong><br />
forte emozione, poiché impegni famigliari<br />
professionali oltre che <strong>di</strong> salute,<br />
mi hanno costretto a prospettare il mio<br />
ritiro dalle posizioni <strong>di</strong>rettive che mi vedono<br />
impegnata da quasi un ventennio,<br />
nel Collegio ed anche con incarichi<br />
a livello nazionale.<br />
Sono entrata nel Consiglio Direttivo<br />
del Collegio nel 1992 un tempo che mi<br />
sembra lontano, veramente dell’altro<br />
secolo, considerando il cammino deciso<br />
e spe<strong>di</strong>to realizzato nel frattempo<br />
dalle donne, anche nella nostra istituzione.<br />
In questi anni, stante il conforto della<br />
fiducia permanentemente accordatami,<br />
mi sono impegnata, oltre che dell’amministrazione<br />
del Collegio in qualità <strong>di</strong><br />
tesoriera con de<strong>di</strong>zione alle specifiche<br />
problematiche peculiari riguardanti le<br />
donne geometra.<br />
Lo abbiamo più volte affermato e lo riba<strong>di</strong>amo<br />
con forza: la donna ha ben<br />
<strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> non avere nulla da invi<strong>di</strong>are<br />
ai maschi sul piano professionale<br />
ma riteniamo, che la sua affermazione<br />
sul lavoro, comporti maggior merito<br />
in considerazione delle maggiori <strong>di</strong>fficoltà<br />
affrontate in or<strong>di</strong>ne al fatto <strong>di</strong> dovere<br />
far convivere le incombenze professionali<br />
con quelle, non meno importanti,<br />
<strong>di</strong> moglie e <strong>di</strong> madre.<br />
Abbiamo spesso affrontato, e bisogna<br />
<strong>di</strong>rlo, anche rigurgiti <strong>di</strong> maschilismo e<br />
remore <strong>di</strong>scriminanti.<br />
Per questo, riven<strong>di</strong>co il merito, ampiamente<br />
supportato dai colleghi consiglieri<br />
tutti del nostro Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne,<br />
<strong>di</strong> essere riuscita a far nascere e vivere,<br />
sia pure fra ingenerose <strong>di</strong>fficoltà<br />
ed ostacoli frapposti, una ” Con-<br />
43<br />
<strong>di</strong>mensione geometra<br />
5/2010
5/2010 <strong>di</strong>mensione geometra<br />
Il Consiglio Direttivo<br />
uscente da sinistra:<br />
Germano Zamolo,<br />
Filippo Bisaro,<br />
Lucio Barbiero,<br />
la Tesoriera Nicla<br />
Manetti,<br />
il Presidente Renzo<br />
Fioritti,<br />
il Segretario<br />
Pierdomenico Abrami,<br />
Elio Miani,<br />
Federico Macor e<br />
Gloria Gobetti.<br />
sulta nazionale delle donne Geometra”,<br />
<strong>di</strong> cui sono stata la prima coor<strong>di</strong>natrice.<br />
È stata una bellissima esperienza, che<br />
mi ha fatto incontrare tante colleghe<br />
fattive ed intelligenti, con le quali abbiamo<br />
realizzato innumerevoli iniziative.<br />
La nostra azione, comunque utile, è<br />
stata ancor più preziosa per le colleghe<br />
del nostro meri<strong>di</strong>one, dove l’essere<br />
donna pesa ancora notevolmente.<br />
Personalismi, giochi <strong>di</strong> potere e ancor<br />
più qualche personale problema <strong>di</strong> salute<br />
mi hanno costretta ad interrompere<br />
questa esperienza.<br />
Tuttavia continuo a credere fermamente<br />
nella necessità <strong>di</strong> portare avanti ed<br />
in alto i valori della femminilità che, tendenzialmente,<br />
vengono vieppiù supportati<br />
anche dalla crescita numerica delle<br />
donne nella nostra categoria.<br />
E per questo chiedo a voi tutte <strong>di</strong> perseverare<br />
nell’impegno perchè la nostra<br />
presenza sia sempre vigile e valida.<br />
Per quanto mi riguarda, la mia <strong>di</strong>sponibilità,<br />
compatibilmente con i miei<br />
impegni e la mia salute, è e sarà permanente.<br />
44<br />
Sono orgogliosa <strong>di</strong> essermi da sempre<br />
e sentitamente occupata dei problemi<br />
della scuola. La formazione professionale<br />
è la chiave del futuro dei Geometri<br />
e dei Collegi.<br />
Siamo <strong>di</strong> fronte alla globalizzazione dei<br />
mercati ed all’avanzamento inesorabile<br />
ed auspicato, <strong>di</strong> una sempre maggiore<br />
integrazione europea.<br />
La strada che abbiamo fin qui intrapreso,<br />
va perseguita con sempre maggiore<br />
impegno, perché la nostra esperienza<br />
sia utile guida per le necessarie riforme<br />
in atto ed in prospettiva futura.<br />
Abbiamo attivato importanti convegni,<br />
innumerevoli incontri con tutte le istituzioni<br />
scolastiche e professionali interessate.<br />
Abbiamo un serrato <strong>di</strong>alogo col nostro<br />
Istituto per Geometri “Marinoni” oltre<br />
che con gli Istituti “Marchetti” e “Manzini”,<br />
rapporti con l’Università, collaborazioni<br />
attive <strong>di</strong> ogni genere.<br />
È molto <strong>di</strong>fficile, per non <strong>di</strong>re impossibile,<br />
sintetizzare tanti anni <strong>di</strong> attività fatte<br />
<strong>di</strong> viaggi, riunioni, incontri, comunicazioni<br />
<strong>di</strong> ogni sorta, ansie, preoccupazioni,<br />
<strong>di</strong>vergenze da appianare, contatti<br />
da intraprendere, programmi e proget
ti da elaborare ed è ancora più <strong>di</strong>fficile<br />
esprimere gli stati d’animo, le amarezze,<br />
le delusioni che qualsiasi posizione<br />
<strong>di</strong> responsabilità comporta.<br />
Ovviamente ci sono state anche tante<br />
sod<strong>di</strong>sfazioni: il sentimento <strong>di</strong> un dovere<br />
compiuto nel comune interesse,<br />
le tante calorose amicizie, la passione<br />
con<strong>di</strong>visa con tanti straor<strong>di</strong>nari colleghi<br />
e, ancor più con tante colleghe compartecipi<br />
del supplemento <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />
che permane per le donne, anche nei<br />
nostri Collegi.<br />
Ho fatto parte anche del Comitato Regionale<br />
e , proprio in or<strong>di</strong>ne ai problemi<br />
della scuola e della formazione, ho<br />
affiancato il Presidente nelle riunioni<br />
nazionali.<br />
Nella serena coscienza <strong>di</strong> aver fatto<br />
qualcosa <strong>di</strong> utile, col rimpianto per le<br />
cose sognate e non realizzate, chiedo<br />
scusa se talvolta a qualcuno sono<br />
apparsa inadeguata.<br />
Mi preme ringraziare tutti per avermi<br />
scelto e sostenuto ma in particolare<br />
quelli che mi sono stati operativamente<br />
più vicini: in primis il Presidente<br />
Renzo che mi ha consentito una<br />
propositiva e positiva collaborazione,<br />
la collega Gloria che ha percorso con<br />
me proficui momenti <strong>di</strong> lavoro, le consigliere<br />
dell’associazione Annalisa De<br />
Paulis ed Elisa Tosone, tutti i membri<br />
del <strong>di</strong>rettivo e non posso certamente<br />
<strong>di</strong>menticare la segretaria Silva, per<br />
avermi assistita nei miei compiti con<br />
solerzia e amicizia, con eguale spirito<br />
ringrazio Alessia.<br />
Particolarmente vicina ho sempre sentito<br />
la collega Gloria….. che, per sopravvenuti<br />
impegni famigliari e professionali,<br />
viene indotta, almeno temporaneamente,<br />
a declinare le responsabilità<br />
e gli impegni che tanto proficuamente<br />
ha fin qui, portato avanti. Collega nella<br />
professione e sentitamente donna, come<br />
me, ha con<strong>di</strong>viso con la passione<br />
le stesse <strong>di</strong>fficoltà che la nostra specificità<br />
ha comportato e comporta.<br />
Ho molto apprezzato la sua vicinanza<br />
e la sua collaborazione relativamente<br />
alle problematiche della scuola e della<br />
formazione e noi tutti abbiamo avuto<br />
modo <strong>di</strong> apprezzare il suo prezioso<br />
contributo nella redazione della nostra<br />
rivista. Per tutto questo merita un plauso<br />
ed un ringraziamento.<br />
Nel salutare tutti vorrei ringraziare, infine,<br />
per l’esperienza appassionante<br />
consentitami con l’auspicio più caloroso<br />
e sincero che il nostro Collegio continui<br />
a ad operare e prosperare degnamente,<br />
perché si affermino e consoli<strong>di</strong>no<br />
sempre più i valori che ci hanno<br />
guidati, perché lo spirito <strong>di</strong> leale collaborazione<br />
rimanga il fondamento della<br />
nostra Istituzione.<br />
Saluto e ringrazio anche i colleghi tutti<br />
dei collegi regionali, del Consiglio Nazionale<br />
e Cassa <strong>di</strong> Previdenza , dei collegi<br />
<strong>di</strong> altre province e regioni che ho<br />
avuto modo <strong>di</strong> conoscere e apprezzare<br />
nel corso della mia attività.<br />
Conservo l’incarico conferitomi <strong>di</strong> “buil<strong>di</strong>ng<br />
manager” cioè <strong>di</strong> amministratrice<br />
dell’immobile dove ha sede il nostro<br />
Collegio, che la cassa <strong>di</strong> assistenza e<br />
previdenza possiede e gestisce attraverso<br />
la GROMA Sistema S.r.l.<br />
Così avrò modo <strong>di</strong> rimanere sempre<br />
relativamente attiva nell’ambito delle<br />
nostre organizzazioni, dove, comunque,<br />
rimangono inalterati il mio impegno<br />
ideale unitamente alla mia più<br />
ampia <strong>di</strong>sponibilità a collaborare perché<br />
si proceda nel migliore dei mo<strong>di</strong><br />
e preziose esperienze non vengano<br />
<strong>di</strong>sperse.<br />
45<br />
5/2010 <strong>di</strong>mensione geometra
iN cOpeRtiNA<br />
“I pozzi del Friuli Venezia Giulia”<br />
Magnano in Riviera (UD) loc. Bueriis<br />
<strong>di</strong>mensione<br />
geometra<br />
oRGano UFFICIaLE DEL CoMITaTo<br />
REGIonaLE DEI CoLLEGI DEI GEoMETRI E<br />
GEoMETRI LaUREaTI DEL FRIULI VEnEzIa GIULIa<br />
<strong>di</strong>RettORe ReSpONSAbiLe<br />
BRUno Razza<br />
cOMitAtO <strong>di</strong> RedAZiONe<br />
PIER GIUSEPPE SERa (Go)<br />
anTonIo TIEGHI (Pn)<br />
LIVIo LaCoSEGLIaz (Ts)<br />
ELIo MIanI (Ud)<br />
cOOR<strong>di</strong>NAtORe <strong>di</strong> RedAZiONe<br />
GLoRIa GoBETTI (Ud)<br />
pROpRietà<br />
oRGano UFFICIaLE DEL CoMITaTo<br />
REGIonaLE DEI CoLLEGI DEI GEoMETRI E<br />
GEoMETRI LaUREaTI DEL FRIULI VEnEzIa GIULIa<br />
e<strong>di</strong>tORe, <strong>di</strong>ReZiONe,<br />
RedAZiONe, AMMiNiStRAZiONe<br />
aSSoCIazIonE DEI GEoMETRI E GEoMETRI<br />
LaUREaTI DELLa PRoVInCIa DI UDInE<br />
per conto del Comitato Regionale dei Collegi<br />
dei Geometri e Geometri laureati<br />
del Friuli Venezia Giulia<br />
Via Grazzano 5/b<br />
33100 U<strong>di</strong>ne<br />
Tel 0432 501503<br />
Fax 0432 504048<br />
e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.it<br />
Il presente numero è stato chiuso per la stampa<br />
il 13 maggio 2010. Tiratura 3000 copie<br />
StAMpA<br />
Via Julia, 27<br />
33030 Basaldella <strong>di</strong> Campoformido (Ud)<br />
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Fax 0432 561750<br />
Per invio materiali: ale@tipografica.it<br />
pubbLicità<br />
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33100 U<strong>di</strong>ne<br />
Tel. 0432 505900<br />
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aUToRIzz. DEL TRIBUnaLE DI UDInE<br />
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aRRETRaTI € 3,00<br />
aBBonaMEnTo 12 nUMERI € 20,00<br />
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Arredatori<br />
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