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4<br />

calcio<br />

ravigliare (questo sì che sarebbe da<br />

presuntuosi), quanto la levità con la<br />

quale è sceso in campo e la mancanza<br />

di una reazione convinta, se non<br />

a partita già chiusa.<br />

Tutto <strong>il</strong> contrario di quello che<br />

aveva fatto vedere contro la squadra<br />

campione d’Italia e quella di Conti,<br />

quando fece dell’anticipo e dell’intensità<br />

di gioco la sua arma migliore.<br />

Sicuramente si tratta anche di<br />

una questione di testa, perché se è<br />

vero che De Canio aveva saputo gestire<br />

al meglio le energie del gruppo<br />

nella settimana degli ‘incontri ravvicinati’,<br />

dopo <strong>il</strong> doppio impegno con<br />

M<strong>il</strong>an e Roma <strong>il</strong> Siena è apparso<br />

quantomeno più appagato.<br />

È la cosiddetta sindrome di…<br />

Montaperti, secondo la quale dopo<br />

aver vinto coi viola, tutto <strong>il</strong> resto<br />

passa in cavalleria? Non ci crediamo,<br />

ma ci sono tutti i sintomi del malessere,<br />

mentre le avversarie che seguono<br />

stanno ritrovando, quasi<br />

tutte, lo smalto migliore. Le uniche…<br />

soddisfazioni continua a darcele<br />

proprio la Fiorentina, ma l’insistenza<br />

con la quale si sono rifatte<br />

sotto Chievo, Parma e Brescia è un<br />

campanello d’allarme da non sottovalutare.<br />

Rispetto alle varie ipotesi<br />

che si prospettavano prima dell’ultimo<br />

turno, questo ha registrato le seguenti<br />

variazioni: fra le squadre che<br />

potenzialmente potevano scavalcare<br />

i bianconeri n classifica (Chievo, Fiorentina,<br />

Parma e Brescia), solo gli<br />

em<strong>il</strong>iani ci sono riusciti; fra quelle<br />

che potevano raggiungerli a quota<br />

36 c’era solo <strong>il</strong> Chievo, e c’è riuscito;<br />

fra quelli che li potevano avvicinare<br />

a meno 1 (Fiorentina e Brescia), <strong>il</strong><br />

colpo è riuscito solo alla seconda.<br />

A quattro giornate dal termine la<br />

situazione si è fatta dunque più arti-<br />

colata, complici tutti quei risultati a<br />

sorpresa che negli ultimi turni finiscono<br />

per stravolgere ogni previsione.<br />

Per quanto riguarda i bianconeri,<br />

che restano tuttavia padroni del<br />

proprio futuro dovendo affrontare<br />

in sequenza Chievo, Parma e Atalanta,<br />

resta la convinzione che non si<br />

siano imborghesiti al punto da buttare<br />

a mare tutto quanto di buono<br />

sono riusciti comunque a fare. Restiamo<br />

infatti dell’idea che non<br />

avrebbe senso compiacersi di aver<br />

superato Fiorentina, M<strong>il</strong>an e Roma,<br />

per poi retrocedere.<br />

Semmai c’è un altro aspetto: a<br />

forza di considerare già perse in partenza<br />

certe partite (poi magari non è<br />

neppure vero, come dimostrano appunto<br />

le vittorie prestigiose di cui<br />

sopra) si è finito per restringere a<br />

poche altre possib<strong>il</strong>ità <strong>il</strong> sogno di confermarsi<br />

in serie A. Ecco, all’Ardenza<br />

contro <strong>il</strong> Livorno, non deve succedere.<br />

E se gli amaranto avranno validi<br />

motivi per voler riscattare <strong>il</strong> set perso<br />

a Parma…, i bianconeri dovranno<br />

averne altrettanti (ed anzi di più) per<br />

muovere una classifica tornata a farsi<br />

pesantemente rischiosa.<br />

Negli ultimi 180 minuti De Canio<br />

non ha avuto risposte univoche dai<br />

singoli, però come non sarebbe giusto<br />

gettare la croce addosso a qualche<br />

elemento specifico, neppure<br />

deve fare concessioni a quanti non<br />

dovessero farsi trovare pronti alla<br />

sua chiamata. Anche alla luce di quelle<br />

condizioni climatiche che da qui al<br />

29 maggio rischiano di fare più<br />

d’una vittima.<br />

Insomma a questo punto non c’è<br />

più tempo davvero. Se qualcuno durante<br />

l’anno ha abusato nello spacciare<br />

come ‘partita dell’anno’ o ‘par-<br />

Per Flo una dedica inattesa<br />

tita da ultima spiaggia’, uno dei tanti<br />

confronti che poi non decidono niente,<br />

rimarrà a corto di argomenti. Di<br />

una cosa siamo certi: o la Vecchia<br />

Robur trova la forza interiore per<br />

rialzarsi, forte anche del sostegno di<br />

alcune prestazioni di grande spessore,<br />

o porrà fine alla sua breve esperienza<br />

in serie A.<br />

Le partite in calendario da qui<br />

alla fine del mese sono tutte diffic<strong>il</strong>i,<br />

e tre di queste hanno addirittura <strong>il</strong><br />

pregio (?) di valere…sei punti.<br />

Come si capisce bene, lo zoccolo<br />

duro dei fedelissimi di ieri e di oggi<br />

non basta più, Qui ci vuole una mob<strong>il</strong>itazione<br />

di massa, un coinvolgimento<br />

di tutta quella città che così<br />

larga parte ha sempre avuto nei successi<br />

più importanti dello sport senese.<br />

Un’ultimo sforzo ed è fatta<br />

anche stavolta.<br />

L’ultima domenica di maggio alle<br />

trifore del Comune, in occasione<br />

dell’ estrazione delle contrade per <strong>il</strong><br />

Palio di luglio, non devono esserci<br />

dieci bandiere soltanto. Ma undici….<br />

, e sotto quella siamo sicuri che si riconosceranno<br />

tutti. ■<br />

È una bella domanda per lo sport di oggi, e un quesito delicato nel calcio<br />

moderno, sempre meno incline ai sentimenti o ai gesti di riconoscenza<br />

e gratitudine tra <strong>il</strong> fuoriclasse del momento, l’idolo della piazza e gli<br />

sportivi che ora ne esaltano le gesta e domani , da avversario, potrebbero<br />

discuterne <strong>il</strong> valore. E a chi dovesse asserire che è “così per tutti”,<br />

Siena saprebbe già come rispondere per smentire un troppo semplicistico<br />

luogo comune: Tore Andre Flo, ecco l’eccezione. Se non ci credete<br />

chiedetelo a Daniele Massari, neolaureato in geologia presso la Facoltà<br />

di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’ateneo senese,<br />

tifosissimo della Robur (oltre che montonaiolo doc), che all’attaccante norvegese,<br />

suo idolo sin dagli anni della Premier League inglese, ha perfino<br />

dedicato la tesi sullo studio geologico della parte meridionale della città,<br />

con particolare riferimento al Terzo di S. Martino. Sissignori. Il primo pensiero,<br />

quello della frase a cui affidare sinteticamente una persona o un momento<br />

che ci piace richiamare per questa o quell’altra ragione, Daniele lo ha<br />

indirizzato al ‘magico ariete bianconero’.<br />

“ Volevo essere originale. Per quanto sia immensamente grato ai miei genitori (le<br />

figure che in molti scelgono di citare) – puntualizza <strong>il</strong> fresco Dottore –. Flo mi è sembrata<br />

la persona più adatta a cui dedicare questo mio lavoro”. La curiosità del cronista<br />

non può far a meno di sospettare che, tra le molte “perle” di Flo in bianconero,<br />

sia stata la più recente, quella con la Fiorentina, a suggerire l’idea.<br />

Potrebbero pensarlo tutti, ma forse per questo sarebbe troppo fac<strong>il</strong>e e scontato.<br />

Oltre ad essere stato <strong>il</strong> primo giocatore di fama internazionale arrivato a Siena, si dimostra<br />

una persona esemplare per um<strong>il</strong>tà e dedizione. Si è calato perfettamente in quest’esperienza senese<br />

ed ogni suo gol lo festeggia esultando sotto la Curva”.<br />

Grinta, determinazione e volontà: ciò che serve al Siena per raggiungere la salvezza e che Flo incarna<br />

pienamente. Allora la dedica diventa quasi una dichiarazione di intenti da sottoscrivere. Anche per Daniele,<br />

al quale facciamo le nostre congratulazioni e m<strong>il</strong>le in bocca al lupo! (FV)

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