Gambero Rosso - Nanappa Procida

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ll pesce povero, quello che non si vende al mercato di Pozzuoli e che spesso si rigetta a
mare. Questo è il pesce dimenticato, dalgran sapore ma dal poverissimo mercato. Lui, insieme
agli splendidi limoni di pane, e il protagonista delsapore e dell'economia di un'isola
che sta cercando di non affogare foto FRANCESCO
VIGNAL
La lobby del pesce dimenticat
(QUESTO PESCE non se lo dimentícano di certo>. ll sifamiliari, compresi odi e rivalità. È impegnato a inserire
gnor Ferrandino, pescivendolo in Procída, soprannomina- Procida in una più vasta rete di alleanze. Obiettivo: aprire
to "il tedesco" per via di una inconsueta - sull'isola - capi- nuovi mercati per questo pesce, ma soprattutto costruire
gliatura bionda, esibisce tre enormi dentici appena pesca- una lobby a livello europeo in modo da captare le risorse
ti, pronti a prendere la via del mercato dí Pozzuoli dove fi- finanziarie comunitarie risucchiate dalle più potenti flottiniranno
quasi sicuramente nel bottino di qualche ristoraglie atlantiche. Per questo ha inserito Procida nell'Associatore.
Sono Ie l9 e il pesce sbarcato dai pescherecci della zione delle Città del Pesce di mare.
flottiglia procidana è già stato in parte venduto agli abitanti Ma Costagliola è impegnato su più vasto raggio per-
dell'isola. Quel che resta riprenderà il mare per approdare ché la pesca non è la sola risorsa di Procida. Solo che far
la mattina successiva al mercato di Pozzuoli o in altre ban- parlare turismo, agricoltura e pesca è roba da superbí giochine.
lf problema naturalmente non è smerciare le vacolieri. A percorrere le impervie e pittoresche stradine di
rietà nobili, come i tre dentíci di due o tre chili ciascuno, quest'isola - un affollatissimo quaftiere napoletano di cir-
bensì quelfe decine di pescetti delle varietà più insolite e ca t I mila cittadini dislocato in mezzo al mare - sí deve
sconosciute che portano i nomi di boghe, mazzone, suga- per foza dare ragione all'assessore quando racconta comrelli,
pesce bandiera, zanchette, mafroncelli, tracine, lucerpiaciuto I'aneddotto di San Pietro che cercando dal cielo il
ne, gronchi, scorfanetti ecg tutti elencabili sotto la voce
"pesce dimenticato". Dimenticato perché non trovando
paradiso indica laggiù proprio Procida. Ovunque orti e vigneti,
giardini di limone incastonati tra le case o nascosti
mercato viene spesso ributtato in mare. Uno scialo, so- dietro ai muri e alle scalinate. Si aprono su limoneti di ra-
prattutto se si pensa che se a Napoli mangi un'acciuga fre- ra bellezza i portoni degli antichi palazzl Visitiamo il picsca
di nottata, questa viene senz'altro dalla flotta di Procicolo podere di un ettaro curato da un ex pescatore, Adua,
da (37 le barche per la pesca a strascico che si spingono faccia scorticata dal sole e inarrivabile giovialità pafteno-
a l0-15 miglía dalla costa verso Ponza e Formia; e altre pea. nÈ più fortunata lei a stare qui che la Gruber in lraq -
l5-20 imbarcazioni che fanno la piccola pesca). t Ma che scheza Adua - lo la conosco Bagdad, sa quante petrolie-
senso ha pescare come matti, fare Ia corsa al mercato di re ho caricato da quelle parti?lll. Tutti sull'isola hanno un
Pozzuoli e rimanere poi con l'invenduto? - si chiede Sal- passato o un presente da marinai (anche per via dell'lstivatore
Costagliola, assessore alla pesca del comune procituto nautico di gloriosa tradizione). Duemila marittimi che
dano con ben l2 deleghe nel suo carnet - Senza un'ade- girano il mondo imbarcati su pescherecci, brigantini, yacht
guata conoscenza dei meccanismi del mercato, si finisce o petroliere, vascelli o navi da crociera. Hanno fatto i ma-
per soccombere. Invece il mercato bisogna governarlo, rinai ivigili urbani, i netturbini, gli impiegati o gli assessori
ma per farlo è essenziale che i piccoli pescatori si unisca- (compreso Costagliofa) prima di sbarcare e metterre i pieno
e si consozino. Altrimenti si depreda solo il mare>. Codi ben saldi nell'industria del comune (l l0 impiegati, la
stagliola è uno storico dell'isola di cui conosce tutti i DNA prima industria dell'isola). Una volta a terra gli ex >_
GAMBERO ROSSO N. I4O SETTEI'4BRE 2OO3
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ODI
>- marinai sitrovano di solito una nuova attività o nel
turismo o nell'agricoltura' Ma anche per l'agricoltura' cor"
p"t fà pu*u]uut" la riflessione diAdua: oll difficile qui
non è coltivare (o pescare), ma vendereu' I limoni per er"ipi",
grande ti.àn"ttu dell'isola (su 150 ettari' 80 sono
.J.li"t""l. Le piante più vecchie portano limoni da un
.Àiù"" ortr", ífamosi "limoni da pane"' particolarissimi' fra-
Sr*L aof.i'tolto lo strato giallo della buccia' ti *11811":
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insalata conditi con sale, olio' aglio' peperonclno e
,n"n,u..iu. Un piatto dawero unico' ll problema è che le
fiunt" ai "fi*oni da pane" vengono abbandonate e si vanno
così via via estinguendo' Chi se li compra limoni così
srossi? Matteo Zerbino è il proprietario dell'Osteria del
["filt a"" otre alberidilimone da pane e me li man-
-t'.|"
tengo come isoldi in bancan' sorride'
Al bar Cavaliere a Marina Crande (il proprietario' Vincenzo
"il corto" era un navigante e primo ufficiale) ci si
pìJ r""a"t" conto di che àsa significhi questo ben di
Dio: assaggi la mousse o la granita e hai in bocca tutta I'isola'
ìsPendi-
Pare invece che la risorsa limone non sla cos
bile fuori: traghettarla al mercato di Pozzuoli non è infatti
conveniente,illora tanto vale far marcire i frutti per tena'
Mille quintali l'anno se ne producono e di taglia non comune.'n
qualcuno è venuto il sospetto che forse sr potrebbe
fare qualcosa anche per i limoni' sono di-
*.qu'
t"nti.uti quanto il pesce (e per proteggerli è nata I'associazione
Albedo)' Peccato che i ristoratori sembrano non
óùo tno in fondo che sul mix del menù casalingo pro-
.ia'unà Ouou e legumi, pesce dimenticato'.isalata di lii""i
aà pane), si puo costruire un marketing efficace'
Procida ha del resto una scarsissima ricettività turistica
lzoo oosti letto in tutto), qualche alberghetto tre stelle'
à'""1[" i"tia"nce molto poco attrezzato' Aveva Puntato
;; ffi;;;;;i'. àiff"'"n'u delle altre "Pitecuse" (r-
;h" ; i-upri ^ pro.iau all'inizio del secolo scorso era fa-
;;;;"dútto per la sua industria canteristica da cui uscivano
navi di grosso tonellaggio' Venufa. meno, questa
il;;" (P"t la"competizione dei cantieri del nord)' i pro-
;ù;;il; rimasti solo naviganti'

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ISOTA DI vIvAruI
Golîo di Genito
ALBERGO CASA GENÎILE
Località Gorricella
tel. 0818 967 799
Dieci camene con vista, tenrazzi su
piu livelli che dominano la piccola
baia con le barche dei pescatonl ìe
case dai colot'ì pastello' i vecchi
lampioni sul mar€. Si cena e si fa
colazione in terrazza Servizio dì
banca per una caletta dì fronte.
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Marina Gorricella, 5O
tel. O818'lO1 060
Ghiuso: lunedì
Fene:$11P,&.2
In un'atmosfera magica a Pelo
d'acqua, tna retl da pesca e gozzl
GAMBERO ROSSO N. I40 SETTEMBRE 20O3
Ciracciello
5. XIARGIIEN|TA
cHtAlo[ÉLtA
so(oARO
Punta della s€ra
Ciraccio
in legno, si gusta una cuclna
semplice ma Piena di sapone e
sempne ben fatta. I piatti, dato aì
contesto, sono tutti a base di
OSTERIA DEL GALLO
porto di Marina Gnande
tel, 0818 'tO1 919
Ghiuso: da ottobrc a aprile il giovedì
e chiuso la sera
ftranne il fine settimanal
Fenie: mai
Nasce come bettola sul Ponto ed
e gìà famoso negìi anni 3O -4O
quando a frequentarla sono Elsa
Morante, Moravia, Cesane Brandt
e gli ìntellettuali che avaveno
Pozovetthio
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Abergo Gasa Gentile
trcalità Gorice{h
Bistorarfre Goryona
Marina Comicdh, S
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Cucina di gusto familiare con tuttl
i must dell'isola a comlnclare dal
limone alla pnocidana alla Pasta e
fagioli con le cozze alle acclugne
sotto sale.
Púnta PioPp€to
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smo colto, fatto di personaggi come Elsa Morante,
Cesare Brandi, Moravia e di un circolo di blasonati napoletani
che amavano confondersi con I'indole e la cultura
dei procidani. Negli anni '60 il turismo è diventato essenzialmente
un turismo di seconde case di napoletani. Oggi
è iniziata la mutazione ma si vorrebbe che un nuovo ruolo
calasse giù dal cielo magari grazie all'intercessione di
San Pietro...
Osserviamo l'isola dall'alto della scogliera su cui sorge
l'Abbazia di San Michele, luogo di lugubre e contagioso
fascino. Di fronte si stende il golfo di Napoli con la sagoma
del Vesuvio. Sulla sinistra I'infilata di crateri, scogliere
di lava e luoghi mitologici: il lago Lucrio e il lago Averno
(l'inferno dei pagani), Bacoli, Pozzuolie iCampi Flegrei...:
come dire, nel cuore del mito, al centro della storia. Qui gli
antichi romani tenevano ancorata la loro immensa flotta
(per via, si dice, delle cento pozze d'acqua da cui si rifornivano
le navi e da cui il nome Pozzuoli). Sull'altro lato
dell'isola ecco Corricella, la bellissima cala con un agglomerato
di case che ricorda i po*iccioli delle isole greche,
fatta di una architettura spontanea mediterranea con archi
sghembi che solo abilissimi muratori riuscivano ad armare
(qui sono state girate le scene del film "ll PostinoJ.
Al porticciolo di Conicella stanno ancorati gozzi e lampare
nei loro colori vivacissimi. La ex spiaggetta è stata ormai
cementificata e coperta dai tavolini di alcuni bar e ristoranti.
Paradosso: nella convinzione che le barche e i pescherecci
e soprattutto le wreti ammucchiate ai bordi della
banchina non piacciano ai turisti, si alimenta la guerricciola
tra pescatori e commercianti. Gli'odi - quelli sì - non si
dimenticano proprio!
CAFFE PASTICCERIA
DAL GAVALIERE
Marina Grande
tef. 0818 1O1 O74.
Ghiuso: da dtobre a maggio
il lunedì
Ferie: variabili a novembre
Orario: continuato O7,O(Xl4,OO
in estateinverno: O7,O(Xl'l,OO
Ai suoi bavoli sul porto di Manina
Grande si gusta la miglior mousse
di limone dell'isola. Chiedetela con il
limoncello, amarissimo e
stnaordinanio. lmperdibili la gnanita
di limone e I'altra specialità del
locale: la lingua di suocena, una
sfoglia friabilissima nipena di crema
di limone da gustare la mattina a
colazione.
IL VINO BL]O\O
SI F'A
IN CAMPACNA
In .luesta incisir.a lra.r
è racchiure
la grtrlde trarliziotte r.itir
che dal l92fi
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