La "Festa della barca" a Baiardo - Comune di Bajardo
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Vwta <strong>di</strong> <strong>Baiardo</strong> (1M).<br />
<strong>La</strong> "<strong>Festa</strong> <strong>della</strong> barca" a <strong>Baiardo</strong><br />
D i origine alto-me<strong>di</strong>oevale, legata al periodo<br />
storico <strong>della</strong> rivalità fra le repubbliche marinare<br />
<strong>di</strong> Genova e <strong>di</strong> Pisa, ad ogni ricorrenza pentecostale<br />
<strong>Baiardo</strong> è teatro <strong>di</strong> una manifestazione<br />
ricca <strong>di</strong> suggestione, <strong>di</strong> significati. È la nota "festa<br />
<strong>della</strong> barca" che "col suo rituale - ha ricordato Italo<br />
Calvino - con le sue canzoni, con la leggenda cui rimanda,<br />
ingloba strati d'antiche culture pagane e<br />
me<strong>di</strong>oevali: festa primaverile <strong>della</strong> vegetazione,<br />
rito d'iniziazione dei giovani, mito d'una transizione<br />
tra la tribù patriarcale e l'esogamia (l'unione<br />
con i "foresti), rappresentazione<br />
munità paesana".<br />
civica d'una co-<br />
<strong>Baiardo</strong>, 900 metri, il paese più elevato <strong>della</strong> zona,<br />
alle spalle <strong>di</strong> Sanremo, arroccato su un cucuzzolo<br />
emergente dalla maestosa selva boscosa, offre una<br />
superba panoramica sulla cerchia più avanzata<br />
verso il mare delle Alpi Liguri, con gli ar<strong>di</strong>ti e dolomitici<br />
contorni dei monti Toraggio e Pietravecchia.<br />
Nel febbraio del 1887, mercoledì delle Ceneri, con<br />
Bussana Vecchia e Diano Marina, subì le più gravi<br />
conseguenze del rovinoso terremoto cui si debbono<br />
la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> molte testimonianze architetto-<br />
niche e artistiche del Ponente. Da Bor<strong>di</strong>ghera, che<br />
aveva eletto a sua <strong>di</strong>mora, la Regina Margherita vi<br />
saliva per trascorrervi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> riposo e per la villeggiatura.<br />
"<strong>Festa</strong> <strong>della</strong> Barca". "A Barca"<br />
cantu tra<strong>di</strong>ziunale baiardese<br />
per Pentecusta.<br />
•<br />
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Le varie sequenze <strong>della</strong> <strong>Festa</strong> ''A Barca ~ <strong>di</strong> origine me<strong>di</strong>evale che<br />
fa rivivere la tragica sorte delle tre figlie del Conte Rubino (sec.<br />
XII). <strong>La</strong> cantica in classico <strong>di</strong>aletto <strong>di</strong> <strong>Baiardo</strong> è stata nel 1921<br />
pazientemente ricostruita dal MR. Padre Jean Allaria da<br />
Marsiglia, oriundo baiardese; ogni anno alla domenica <strong>di</strong><br />
Pentecoste viene cantata o neniata, a seconda dei tempi musicali;<br />
~ ·t<br />
<strong>La</strong> superba cornice <strong>di</strong> boschi fa comprendere come .commerciali, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sboscamenti, <strong>di</strong> trasporti maritfin<br />
dal tempo <strong>della</strong> prima crociata, nell'XI seco·ct,il e . :timi e cantieri».<br />
legname fosse la principale fonte <strong>di</strong> vita, destinat· . Il rituale.<br />
principalmente a Pisa per la costruzione delle galee . - "Come detto, esso si ripete ad ogni Pentecoste. I gioper<br />
le spe<strong>di</strong>zioni in Terrasanta. Signore del vlllag-f. vani del paese, abbattuto e ripulito un maestoso algìo,<br />
che al tempo contava oltre mille anime, era il .: bero d~ pin?, lo trasportano a bracc~a in pa.es~,<br />
Conte <strong>di</strong> <strong>Baiardo</strong>. '". .' .'·dove VIene mnalzato al centro <strong>della</strong> piazza pnnci-<br />
<strong>La</strong> leggenda. Essa ~ raccolta in versi é canti che pale. Un tronco più piccolo, retto <strong>di</strong> traverso a<br />
fanno parte del rituale - tramanda che tre giovani quello più grande, simboleggia l'albero maestro <strong>di</strong><br />
pisani, giunti a <strong>Baiardo</strong> per ritirare il legname, fe- una nave. Attorno le ragazze in costume danno il<br />
cero breccia. nel cuore delle tre figlie del Conte. via alloro primo dei tre canti: il lamento per la par-<br />
Giunto, però, il giorno <strong>della</strong> separazione, la più gio- tenza in mare dell'innamorato. In tono basso, novane<br />
delle figlie, Angelìna, sarebbe fuggita dal ca- stalgico, ritmicamente scan<strong>di</strong>to e inframezzato dal<br />
stello per raggiungere l'innamorato nel bosco. Se- "ratan<strong>di</strong>rundene, ratan<strong>di</strong>rundà", il canto così racnonché<br />
inseguita e raggiunta dal genitore, sarebbe conta; "<strong>La</strong> barca del mio amore ... la barca del mio<br />
stata riportata in<strong>di</strong>etro per sottostare a severa, in- amore .. stanotte se ne va ... Se fossi una cardellina<br />
cre<strong>di</strong>bile punizione. Infatti si racconta che la sven- e sapessi volare, sulla punta del pennone m'andrei<br />
turata venne decapitata ad opera del suo stesso pa- a posare." Il secondo canto narra delle tre figlie del<br />
dre, in piazza, dove le due sorelle maggiori avreb- Signore, come esse dal balcone del castello sapesbero<br />
steso un manto <strong>di</strong> seta bianca per racco- sero trasmettere i loro pegni d'amore ai tre giovani<br />
glierne il capo mozzato. pisani innamorati e intenti a giocare in piazza; una<br />
"Strana leggenda - ha osservato Calvino - in cui la mela, un limone, un arancio amaro, evocazione <strong>di</strong><br />
storia d'amore si <strong>di</strong>stacca da un mondo <strong>di</strong> contratti una terra <strong>di</strong> frutta <strong>di</strong> monti e ricca <strong>di</strong> agrumeti. Il<br />
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da vecchi e giovani del paese che tenendosi per mano, ruotano<br />
attorno ad un alto pino sfrondato, scortecciato ed innalzato sul<br />
sagrato che simboleggia una nave.<br />
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Cappella <strong>di</strong> S. Antonio, unico resto intatto <strong>della</strong> Chiesa <strong>di</strong> <strong>Baiardo</strong>.<br />
A lato: ruderi <strong>della</strong> chiesa.<br />
terzo dei canti, con l'inversione del girotondo, affronta<br />
il dramma,' il sacrificio d'amore, l'ansiosa<br />
fuga <strong>della</strong> giovinetta nel bosco, il richiamo inesorabile<br />
del padre, la fine, il manto intriso del sangue<br />
innocente.<br />
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Interno <strong>della</strong> chiesa fotografata dopo il <strong>di</strong>sastroso terremoto del<br />
25 febbraio 1887.<br />
Stranissima leggenda, dunque, corale nella sua ricorrente<br />
interpretazione; sìgnìficazione, nel rito, <strong>di</strong><br />
quella che lo stesso Calvino ha descritto e ritenuto<br />
quale espressione fra le più singolari <strong>della</strong> "complementarità<br />
<strong>della</strong> montagna e del mare comune<br />
alla terra <strong>di</strong> Liguria."<br />
Il fascino <strong>della</strong> "festa <strong>della</strong> barca nulla ha perduto<br />
nel tempo, mai cessa dal suscitare emozioni. Oggii<br />
boschi non danno più legname per le navi, a malapena<br />
sopravvivono al flagello degli incen<strong>di</strong>, all'incuria,<br />
all'abbandono <strong>della</strong> montagna. Il rituale che<br />
si perpetua offre per lo meno un motivo <strong>di</strong> speranza<br />
e cioè che le lontane ra<strong>di</strong>ci non si sono del<br />
tutto rinsecchite, che la linfa resiste e che il buon<br />
seme, auspicandolo, possa ancora germogliare.