Cronache di Mystara

Cronache
di
Mystara
di
Lord Andrea e Confratelli

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ludico/informativo.
Agli amici della
Confraternita del Crepuscolo,
presenti e passati…
…ognuno di loro ha riempito una parte della mia, e
della nostra,
fantasia.
Non omnis moriar.
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Note dell’autore
Le nostre serate… già dicendo questo, non possiamo che avere un motivo di vanto: sono nostre. Chi non
condivide un hobby in comune con gli altri non può affermare ciò. Sono anni che ci si vede e sono anni
che, magari senza saperlo, creiamo storie fantastiche e meravigliose: di eroi e di nobili gesta, di sconfitte
e di mezzi eroi, ma sempre epiche e piene di fantasia.
Quindi, cos’ha di meno epica la ricerca del padre da parte di Connor, o di come Etienne ha scoperto il
segreto del simbolo di Rad, rispetto al Signore degli Anelli? Non abbiano anche noi combattuto battaglie
per la propria terra e per il bene? Il Vestland contro i nani ed i giganti, a Specularum contro le forze
dell’Entropia, senza dimenticare i viaggi di Odd nelle terre brulle… ed ancor altro!
Quanti eroi, o presunti tali, sono passati: Mitrandir, Derek e ancora Chris e Wharas… e ne dimentico di
certo molti.
Chi di noi si dimenticherà mai di Splashish, di Sepherit o Cyranò du Alchemy?
E, allora, perché non inziar a romanzar, se ancor di più possiamo, le nostre avventure?
Ecco, quello che segue vuole esser questo: un omaggio a noi, al nostro gruppo ma, soprattutto, alla
nostra capacità di creare tutti insieme una storia unica, fantastica ed incredibile.
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Parte selezionata: Impero di Thyatis
Mystara
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L’Impero di Thyatis
Segnate solo le capitali
1 ex = 48 km circa
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Introduzione:
la disfatta della Compagnia
(ma i segnali erano sotto gli occhi di tutti)
“Malpheggi”, da un dipindo di Leonardo da Athenos (932-987 a.c.) Mappa approssimativa delle paludi di Malpheggi
Quando i draghi dormono, i “duri” iniziano a giocare
(proverbio delle isole di Minrhotad)
Per gli dei…
Ecco cosa rimbombava nella testa di Connor, mentre la nebbia lo circondava ed i miasmi di
quella palude lo attraversavano…
Una rapida occhiata attorno, nella notte, mentre le fiamme dovute all’esplosione delle palle di
fuoco stavano ancora illuminando gli aquitrini, in contrasto con la malata luce regalata dai
fuochi fatui che danzavano nell’aria.
Solo morte attorno a lui.
“Yago…” riuscì a mormorare, mentre lo sguardo si posò prima sul corpo morto di Shokoraf, poi
sull’ammasso informe in cui Etienne, o ciò che aveva preso il suo posto, era diventato dopo la
morte.
Quando e come il compagno mago non era più stato lui?
Vide Odd camminare tra i corpi, mentre gli halfling, Colle e Brego, nello spettrale silenzio di
Malpheggi, riprendevano a respirar correttamente dopo la battaglia…
Vampiri, non morti ed il tradimento di Etienne.
La nebbia tremò per un istante… poi, dopo un attimo di silenzio, un altro tremito
accompagnato da un lontano suono.
Ci volle qualche secondo, di troppo per alcuni, per capire che il suono dello scontro aveva
attirato su di loro l’attenzione del drago che dimorava nella palude e che, ora, volava sulle loro
teste.
Chi non fu lesto trovò la propria tomba nella terra umida di quella palude, gli altri con fortuna
ed abilità, trovaron rifugio in una fenditura della terra, una grotta naturale scavata dalle acque
dove la terra era roccia. Dal primo attacco del maestoso rettile alato, dotato di temibili incanti
di cui fece largo uso, passarono secondi confusi: Connor provò a contrapporsi all’antico essere,
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Odd, grazie al potere della sua corazza magica, divenne nebbia, gli halfling caricarono l’arco,
Vito e Tierry si prepararono ad assaggiar le fauci del drago…
Connor non notò Colle raccoglier qualcosa in terra, nei pressi di dove era perito il falso Etienne,
né il destino che toccò a tutti i suoi compagni quando si tuffò nella grotta assieme alla nebbia
che era Odd.
Con un colpo di reni terribile, anche un piccolo halfling si buttò nella fenditura…
Pochi secondi, per capire di stare precipitando, pochi istanti per sentir ancora rumori di lotta
provenir da fuori… ma lotta tra il drago è chi, visto che gli amici parevan tutti periti?
La caduta nella grotta unica via di fuga, lo schianto del drago sull’apertura della grotta stessa a
far franare il tutto sono le ultime cose che i superstiti della spedizione nella palude di
Malpheggi (tre su sedici) posson ricordare…
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