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PROVINCIA DI SALERNO – Grande progetto Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno E.D. 01 – Relazione illustrativa Si aggiunga a quanto sopra riportato, che è in corso di esecuzione il progetto Censimento, mappatura e monitoraggio delle opere di difesa della costa in Provincia di Salerno, redatto dal settore Ambiente della Provincia di Salerno, che prevede la realizzazione di: riprese aerofotogrammetriche dell’intero territorio provinciale; realizzazione di cartografia numerica della fascia costiera del territorio della provincia di Salerno; realizzazione di orto-foto digitali e costituzione del primo Atlante della costa della Provincia di Salerno; realizzazione di procedure a integrazione del Sistema Informativo del settore Ambiente per il rilievo delle opere a difesa della costa in Provincia di Salerno; studio aerofotogrammetrico, censimento, restituzione cartografica e schedatura delle opere di difesa delle coste. A breve, pertanto, si potrà disporre di una base conoscitiva (cartografica, fotogrammetrica, ecc.) aggiornata per la definizione puntuale delle successive fasi di progettazione. In conclusione, in virtù dell’analisi integrata e comparata degli studi e dei progetti descritti in precedenza, dei dati desumibili dall’elaborato E.D. 04 – Studio meteomarino, delle opere di difesa costiera già realizzate e in corso di realizzazione lungo il tratto di litorale in esame, emerge l’assoluta necessità di intervenire, nel tratto litoraneo compreso tra i Comuni di Pontecagnano Faiano e Agropoli, con idonei interventi di difesa costiera che consentano di porre in sicurezza e rifunzionalizzare l’intera unità fisiografica della Piana del Sele. Gli interventi di difesa costiera previsti dal Grande Progetto contribuiranno non soltanto a risolvere una problematica che, se non adeguatamente affrontata, comporterà, nel lungo periodo, problemi di sicurezza e fruibilità del territorio costiero, penalizzando l’attrattività e competitività dello stesso, ma anche a rafforzare l’efficacia di scelte programmatiche e di interventi già previsti e finalizzati ad esaltarne la vocazione turistica-ricettiva. 5. TIPOLOGIA DELLE OPERE INSERITE NEL PROGETTO DI DIFESA COSTIERA Dal punto di vista tipologico, le opere di protezione e di riassetto/riqualificazione della fascia litoranea che si prevede realizzare sono opere di difesa “marittima” costituite da scogliere in massi naturali di differente pezzatura a cui potranno essere abbinati altri interventi “a terra” di riqualificazione ambientale di tipo puntuale (sistemazione della 15 di 29
PROVINCIA DI SALERNO – Grande progetto Interventi di difesa e ripascimento del litorale del golfo di Salerno E.D. 01 – Relazione illustrativa parte retrostante la spiaggia emersa con eventuali interventi volti alla ricostituzione del cordone dunale, facendo ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica). Le opere di difesa dal moto ondoso (opere a gettata) previste appartengono alla tipologia delle barriere sommerse (scogliere distaccate da riva con andamento parallelo ad essa) e dei pennelli trasversali ortogonali alla linea di riva che sono stati ipotizzati in parte emersi (in corrispondenza del radicamento a terra) e in parte sommersi (tratto che si estende dal punto mediano fino alla testata foranea avente una lunghezza complessiva di circa 70 m). La loro realizzazione verrà effettuata sia costruendo le cosiddette “celle” chiuse composte da pennelli in parte sommersi collegati in testa da una barriera longitudinale anch’essa sommersa, con varchi centrali di intervento costituita da scogliera sommersa e da pennelli trasversali a T semisommersi. I suddetti interventi, nel momento in cui si rendessero disponibili significativi quantitativi di sedimenti, provenienti da cave sottomarine idonee da ricercare con apposite indagini, potrebbero essere completati con versamenti (sia all’interno delle celle che tra i numerosi pennelli a T) di sabbie di ripascimento, al fine di ripristinare una idonea larghezza minima (generalmente di circa 10 m) di avanzamento di spiaggia nelle zone più compromesse e soggette ad arretramenti più evidenti. La scelta progettuale di eseguire interventi di tipo “rigido” (eventualmente integrati con versamenti di idonee sabbie di ripascimento) rappresenta, per il tratto di costa in esame, una risposta semplice e immediata di contrasto al fenomeno erosivo in grado, almeno, di trattenere in parte la sabbia naturale e di quella di apporto, oltre che a fornire un valido effetto protezione nei confronti degli eventi di moto ondoso incidenti e la minimizzazione dell’impatto visivo-paesaggistico delle opere sull’ambiente circostante. Inoltre, si deve sottolineare che: • le “celle” chiuse composte da pennelli in parte sommersi collegati in testa da una barriera longitudinale anch’essa sommersa, con varchi centrali di intervento aventi la funzione di assicurare che, all’interno dello specchio di mare protetto dalla “cella”, si possa mantenere una sufficiente circolazione idrica assicurando il necessario ricambio delle acque, evitando così fastidiosi fenomeni di stagnazione con creazione di sgradevoli odori; 16 di 29
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