Locandina - Liceo Classico Dettori
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L’Uomo, la Bestia<br />
e la Virtù<br />
In una città di mare, non importa quale. Oggi.<br />
PERSONAGGI<br />
Il trasparente signor Paolino, professore privato<br />
La virtuosa signora Perella, moglie del Capitano Perella.<br />
Il dottor Nino Pulejo.<br />
Il signor Totò, farmacista, suo fratello.<br />
Giglio, scolaro.<br />
Nonò, ragazzo, figlio dei Perella.<br />
Dietro una trama sorprendentemente comica e divertente si<br />
ritroveranno tutte le tematiche più care a Pirandello, in particolare<br />
il gioco perenne tra Uomo e Maschera in una società che in<br />
apparenza accetta le regole comuni e in segreto le tradisce.<br />
Tratta dalla novella “Richiamo all’obbligo”, del 1906, la commedia<br />
fu scritta nel 1919 e definita dall’autore stesso un “apologo”,<br />
cioè “un racconto allegorico con fini morali”. Si sviluppa incarnandosi<br />
in personaggi immaginati e descritti come maschere<br />
grottesche. Paolino, rispettabile professore privato, è l’uomo<br />
della vicenda: trasparente, come lo definisce l’Autore, ma con<br />
una doppia vita; è infatti l’amante della signora Perella, la virtù<br />
in persona, moglie trascurata e infelice del Capitano di marina<br />
Francesco Perella, (la bestia).<br />
Il marito rude, che non apprezza la gentile natura della consorte,oltre<br />
ad essere spesso fuori casa, ha da tempo interrotto i<br />
rapporti con lei. Ma quando la relazione dei due amanti darà un<br />
inaspettato quanto naturale “frutto”, l’Uomo, l’eroe, sarà costretto<br />
a tentare ogni espediente affinchè il marito trovi affascinante<br />
la moglie e compia, in tempo utile, il suo dovere coniugale.<br />
Così che non si sveli la vera natura dei personaggi. L'uomo, la<br />
bestia e la virtù, in un rincorrersi di divertenti situazioni e colpi<br />
di scena, alla fine trionfano tutte e tre insieme, appoggiandosi,<br />
sostenendosi, e quasi integrandosi tra loro in perfetto equilibrio...<br />
Vi aspettiamo a Teatro!<br />
La commedia debutta a Milano il 2 maggio del 1919 al Teatro<br />
Olimpia e si distingue fin da subito anche nella scelta degli interpreti.<br />
Sarà infatti portata in scena ad opera della Compagnia di<br />
Antonio Gandusio, interprete brillante, molto noto per il suo repertorio<br />
comico.<br />
In seguito molto apprezzata dalla critica e dal pubblico ebbe così<br />
tanto successo in Italia e all’estero, da essere, a tutt’oggi, una<br />
delle commedie più rappresentate dell’intera produzione<br />
pirandelliana.<br />
Nel 1953 il regista Steno ne fece un film con Totò (l’Uomo)<br />
e Orson Welles (la Bestia).<br />
I COMMENTI<br />
Tutto è trattato con spirito originale e in tutto s’avverte<br />
un sapore acre e nuovo non conosciuto nel nostro teatro<br />
prima che Pirandello v’apparisse. (Silvio D’Amico)<br />
La commedia trae la sua forza da un personaggio particolarmente<br />
riuscito, quello di Paolino. Il protagonista ha un così alto concetto<br />
di sé, e, parallelamente, prova tanto disprezzo nei confronti di<br />
tutti gli altri e della loro supposta meschinità, che può arrivare a<br />
toccare il fondo più nero del compromesso morale, senza essere<br />
neppure sfiorato dal dubbio, anzi riuscendo perfino a teorizzare<br />
l’indiscutibile positività del suo agire. (G. Lagorio)<br />
Già ci aspetteremmo dall’autore una prevedibile filippica sull’ipocrisia<br />
borghese; invece è proprio qui che, ancora una volta, ci<br />
sorprende: nessuna pesantezza, nessuna remora ad accettare<br />
fino in fondo il gioco della farsa. Ed ecco il Professor<br />
Paolino che dietro la perbenista e moraleggiante maschera<br />
nasconde la tresca con una donna sposata, che, a sua volta,<br />
nasconde la sensuale femminilità dietro la maschera della Virtù.<br />
(A. Momigliano)<br />
Pirandello tesse sapientemente la trama della grottesca vicenda,<br />
vestendo di ridicolo il sacrificio che deve consumarsi malgrado<br />
tutto. La questione finale rimarrà chi è più bestia? (N. Sapegno)<br />
In questa commedia il sapore farsesco emerge con forza e mette<br />
alla berlina quei borghesi che disperatamente puntano a<br />
mantenere il proprio ruolo, non importa se a prezzo di continue<br />
ipocrisie. (Franco Manzoni)<br />
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