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VERSO IL SECONDO PIANO STRATEGICO - Urbact

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<strong>VERSO</strong> <strong>IL</strong> <strong>SECONDO</strong> <strong>PIANO</strong> <strong>STRATEGICO</strong> L’AREA URBANA FIORENTINA: DALLA CITTÀ MONOCENTRICA ALLA CITTÀ POLICENTRICA<br />

La potenziale tassazione di respiro metropolitano non si limita alle problematiche legate alla mobilità o al traffico appena analizzate,<br />

ma si estende a tutti gli ambiti di tassazione che presuppongano una condivisione amministrativa e gestionale tra gli<br />

enti e che abbiano un’area di influenza extra comunale. Tra le varie soluzioni fiscali presenti all’estero, risulta utile citare gli<br />

esempi di condivisione della base imponibile e la delega a livello intercomunale delle decisioni fiscali, due modalità che ben<br />

si adatterebbero ad un contesto metropolitano dove viva è la problematica della competizione fiscale. I casi più famosi riguardano,<br />

rispettivamente, alcune città del Nord-America (come ad esempio l’area metropolitana di Minneapolis-St. Paul) e l’implementazione<br />

della Taxe Unique Professionelle (TPU) francese. Quest’ultima esperienza appare maggiormente percorribile<br />

rispetto alla condivisione della base imponibile, che prevede un alto grado di coordinamento e concertazione tra enti locali.<br />

La TPU ha come oggetto la tassazione locale d’impresa e si sostanzia con l’attribuzione dei poteri e delle decisioni tributarie,<br />

responsabili della mobilità indotta della base imponibile, all’ente sovracomunale (ovvero intercomunale) capofila dell’area. Il<br />

tasso unico d’imposta, introdotto con un meccanismo graduale di convergenza rispetto ai diversi tassi dei vari Comuni, determina<br />

la cancellazione, entro 12 anni, delle differenze di pressione fiscale tra i Comuni all’interno del perimetro dell’istituzione<br />

intercomunale, omogeneizzando la tassazione locale sulle imprese e sterilizzando in questo modo qualsiasi potenziale pratica<br />

di concorrenza fiscale. L’obiettivo di tale sistema è quello di riequilibrare le forti disparità presenti tra comuni contigui, sia<br />

con riferimento al gettito complessivo che ai tassi applicati, in ragione del differente contesto di sviluppo imprenditoriale.

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