Interfaccia sintassi-semantica Analisi della coreferenza ...
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<strong>Interfaccia</strong> <strong>sintassi</strong>-<strong>semantica</strong><br />
Falsificazione dell’ipotesi di<br />
precedenza<br />
L’ipotesi fondata sulla precedenza è immediatamente falsificata dal fatto<br />
che l’italiano (e le lingue naturali in genere) ammette un’infinità di<br />
frasi in cui il pronome precede il nome, eppure la <strong>coreferenza</strong> è<br />
possibile :<br />
(5) Quando ___ i è in forma, Gianni i vince sempre<br />
(6) Quelli che la i conoscono bene dicono che Maria i è molto intelligente<br />
Esempi<br />
Negli esempi seguenti le parentesi indicano il dominio del pronome:<br />
(1)a Gianni i dice che[ ___ i vincerà la gara]<br />
b*[ b *[___i di dice che h Gi Gianni ii vincerà i à la l gara] ]<br />
(5) Quando [___ i è in forma], Gianni i vince sempre<br />
(6) Quelli che [la i conoscono bene] dicono che Maria i è molto intelligente<br />
<strong>Analisi</strong> <strong>della</strong> <strong>coreferenza</strong><br />
(1)a Gianni i dice che ___ i vincerà la gara<br />
b *___ i dice che Gianni i vincerà la gara<br />
(2)a Gianni ha convinto Maria i che la i potremmo aiutare a vincere la<br />
i i<br />
gara<br />
b *Gianni la i ha convinta che potremmo aiutare Maria i a vincere la gara<br />
Una prima ipotesi: Perché la <strong>coreferenza</strong> sia possibile, il nome deve<br />
precedere il pronome:<br />
a ……N i…..…Pron i…..<br />
b *..…Pron i…..N i……..<br />
C-comando<br />
Un nodo X c-comanda un nodo Y quando<br />
1. Non c’e’ dominanza tra X e Y,<br />
2. il primo nodo che domina X domina anche Y. (Reinhart 1976)<br />
A<br />
3<br />
X B<br />
6<br />
….. Y …..<br />
Qui il primo nodo che domina X, cioè A, domina anche Y, quindi X ccomanda<br />
Y.<br />
NB: si dice anche che in questo caso Y è nel dominio di X.<br />
L’effetto di non-<strong>coreferenza</strong><br />
• Quando un pronome c-comanda un nome non ci può<br />
essere <strong>coreferenza</strong>.<br />
(Lasnik 1976)<br />
NB: L’effetto di non <strong>coreferenza</strong> costituisce un caso<br />
particolare di un problema più generale, quello delle<br />
dipendenze referenziali tra posizioni <strong>della</strong> frase. Il<br />
problema generale è affrontato sistematicamente dalla<br />
teoria del legamento.<br />
3/28/2012<br />
1
Esercizio<br />
Disegnare gli alberi delle frasi (1), (2), (5), (6)<br />
e mostrare l’applicazione dell’effetto di<br />
non-<strong>coreferenza</strong><br />
Teoria del legamento<br />
- Altre espressioni possono essere legate: I pronomi<br />
(3) Gianni i pensa che io lo i, k veda nello specchio<br />
(pronome clitico)<br />
(4) Gianni i pensa che io veda lui i, k nello specchio<br />
(pronome tonico)<br />
Legamento<br />
Definizione: X lega Y quando<br />
1. X c-comanda Y, e<br />
2. X e Y hanno lo stesso indice<br />
Quindi, una anafora deve essere legata.<br />
Questo spiega la possibilità di (1)a, l’impossibilità di (1)b, e<br />
la non-ambiguità di (1)c, (2).<br />
Teoria del legamento (Chomsky 1981)<br />
Tratta delle dipendenze referenziali necessarie o possibili tra<br />
espressioni linguistiche:<br />
- Certe espressioni devono essere legate, nel senso che devono<br />
acquistare q le loro proprietà p p referenziali da altri elementi <strong>della</strong><br />
struttura: le anafore (i riflessivi, ecc.).<br />
(1) Gianni i si i vede nello specchio (riflessivo clitico)<br />
(2) Gianni i parla di sé i (di se stesso i) (riflessivo tonico)<br />
Anafore<br />
Il “legatore” e il “legato” devono essere in una certa<br />
configurazione strutturale:<br />
(1)a Gianni Giannii ha tradito se stesso stessoi b * Se stessoi ha tradito Giannii c [ k il fratello di Giannii ] ha tradito se stessok, *i<br />
(2) [ k il fratello di Gianni i ] si k, *i vede nello specchio<br />
Legamento e località<br />
(3) Gianni i dice che Piero j si j, *i vede nello specchio<br />
Il requisito di c-comando basta a spiegare la non ambiguità di<br />
(3)?<br />
No. Il soggetto <strong>della</strong> frase principale c-comanda l’anafora,<br />
eppure non può essere il suo legatore.<br />
Quindi c’e’ anche un requisito di località: il legatore deve<br />
essere strutturalmente “vicino” al legato.<br />
3/28/2012<br />
2
Legamento: Principio A<br />
Principio A: una anafora deve essere legata nella frase<br />
semplice<br />
(1)a Gianni Giannii ha tradito se stesso stessoi b * Se stessoi ha tradito Giannii c [ k il fratello di Giannii ] ha tradito se stessok, *i<br />
(2) [ k il fratello di Gianni i ] si k, *i vede nello specchio<br />
(3) Gianni i dice [ che Piero j si j, *i vede nello specchio ]<br />
Legamento: Principio B<br />
Principio B: un pronome deve essere libero nella frase<br />
semplice<br />
NB: “libero” = “non legato”<br />
(1) Gianni i lo *i, k, j,… vede nello specchio<br />
(2) [ k il fratello di Gianni i ] lo *k, i, j… vede nello specchio<br />
(3) Gianni i dice [ che Piero j lo i, *j vede nello specchio ]<br />
Esercizio<br />
Quante e quali interpretazioni ammettono l’anafora e il<br />
pronome nelle seguenti frasi? Spiegare in base ai principi<br />
del legamento:<br />
(1) Il fratello di Gianni dice che il fratello di Piero ha tradito<br />
se stesso<br />
(2) Il fratello di Gianni dice che il fratello di Piero ha tradito<br />
lui<br />
Legamento: I pronomi<br />
(1) Gianni i lo *i, k, j,… vede nello specchio<br />
( (2) ) [ k il ffratello ll di Gianni i ii ] llo *k, i, j… vedenello d ll specchio hi<br />
(3) Gianni i dice [ che Piero j lo i, *j vede nello specchio ]<br />
Complementarità tra anafore e pronomi<br />
Il pronome deve essere libero laddove l’anafora deve essere legata:<br />
(1)a Gianni si vede nello specchio<br />
b Gianni lo vede nello specchio<br />
(2)a [Il fratello di Gianni] si vede nello specchio<br />
b [Il fratello di Gianni] lo vede nello specchio<br />
(3)a Gianni dice [che Piero si vede nello specchio ]<br />
b Gianni dice [che Piero lo vede nello specchio ]<br />
Principio C<br />
Quale è lo statuto dell’effetto di non <strong>coreferenza</strong> rispetto alla<br />
teoria del legamento? L’effetto sembra riguardare i<br />
pronomi, ma i pronomi hanno già il loro principio, che non<br />
esprime p gli g effetti di non-<strong>coreferenza</strong>.<br />
(1) *[___ i dice che Gianni i vincerà la gara]<br />
Chomsky (1981): è naturale che ci sia un principio di<br />
legamento per le espressioni che non sono né anaforiche,<br />
né pronominali: le espressioni referenziali (Gianni, lo<br />
studente, il mio migliore amico, ecc.)<br />
3/28/2012<br />
3
Principio C<br />
Principio C: una espressione referenziale deve essere libera<br />
(1)a Gianni i dice che[ ___ i vincerà la gara]<br />
b *[___ i dice che Gianni i vincerà la gara]<br />
i i<br />
(5) Quando [___ i è in forma], Gianni i vince sempre<br />
(6) Quelli che [la i conoscono bene] dicono che Maria i è molto<br />
intelligente<br />
La frase (1)b è esclusa come violazione del principio C: il pronome lega<br />
l’espressione referenziale “Gianni”; (5) e (6) non violano il principio<br />
C perche’ il pronome non c-comanda l’espressione referenziale, e<br />
quindi non la lega..<br />
Esercizio<br />
Epiteti come “il poveretto” hanno un comportamento simile ai pronomi<br />
nel discorso, nel senso che possono riprendere un referente già<br />
introdotto da una frase precedente:<br />
(1) Gianni è rimasto a casa. Il poveretto non stava bene<br />
Tuttavia si consideri il comportamento seguente:<br />
(2) * Gianni i dice che il poveretto i non stava bene<br />
(3) [ k Il fratello di Gianni i ] dice che il poveretto i*k non stava bene<br />
Che cosa indica questo comportamento sullo status degli epiteti rispetto<br />
alla teoria del legamento? Si comportano come anafore, come<br />
pronomi, o come espressioni referenziali?<br />
Teoria del legamento<br />
Principio A: una anafora deve essere legata nella frase semplice.<br />
Principio B: un pronome deve essere libero nella frase semplice.<br />
Principio C: una espressione referenziale deve essere libera.<br />
Definizione: X lega Y quando<br />
1. X c-comanda Y, e<br />
2. X e Y hanno lo stesso indice<br />
3/28/2012<br />
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