31.05.2013 Views

BMW F 800 GS vs Triumph Tiger 800 XC - Moto.it

BMW F 800 GS vs Triumph Tiger 800 XC - Moto.it

BMW F 800 GS vs Triumph Tiger 800 XC - Moto.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Trasformi i suoi PDF in rivista online e aumenti il suo fatturato!

Ottimizzi le sue riviste online per SEO, utilizza backlink potenti e contenuti multimediali per aumentare la sua visibilità e il suo fatturato.

Numero 60<br />

08 Maggio 2012<br />

89 Pagine<br />

All’Interno<br />

<strong>Moto</strong>GP Portogallo<br />

Stoner vince il GP<br />

Filippo Preziosi:<br />

“Vogliamo vincere con<br />

Valentino questa sfida”<br />

| Comparativa <strong>800</strong> |<br />

<strong>BMW</strong><br />

F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

<strong>vs</strong><br />

<strong>Triumph</strong><br />

<strong>Tiger</strong><br />

<strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

da Pag. 2 a Pag. 15<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Mercato<br />

Ad aprile<br />

le moto perdono<br />

quasi il 40%<br />

SBK Monza<br />

Sykes vince gara due<br />

Cronaca di una<br />

domenica annunciata<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

NEWS: N. Cereghini ci racconta gli anni Settanta, 3ª puntata | M. Clarke Mostra delle Distribuzioni Desmodromiche<br />

MOTOGP: GP del Portogallo Le pagelle | FOTOGALLERY: Le immagini più belle di <strong>Moto</strong>GP Jerez e <strong>Moto</strong>cross Fermo<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60


CoMpaRatiVa <strong>800</strong><br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong> <strong>vs</strong><br />

<strong>Triumph</strong> <strong>Tiger</strong> <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

di Andrea Perfetti | La cilindrata <strong>800</strong> non è certo una nov<strong>it</strong>à tra le maxi enduro.<br />

Non era forse così l’antesignana della categoria, la leggendaria <strong>BMW</strong> R 80 G/S?<br />

Vi proponiamo il confronto tra due <strong>800</strong> attuali, che offrono molto e costano il giusto<br />

2 3


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Enduro stradali. Comparativa <strong>800</strong>: <strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong> versus<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

La cilindrata <strong>800</strong> non è certo una nov<strong>it</strong>à tra le maxi enduro.<br />

Non era forse proprio di questa cilindrata l’antesignana della categoria,<br />

la m<strong>it</strong>ica <strong>BMW</strong> R 80 G/S? E oggi proprio le <strong>800</strong> sono tornate<br />

di gran moda, grazie al giusto mix tra peso e potenza. Ci ha pensato<br />

per prima la Casa di Monaco, che nel 2008 ha introdotto la<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong>, equipaggiata col piccolo (ci riferiamo alle dimensioni)<br />

bicilindrico parallelo, con la catena di trasmissione finale e<br />

un’agile ruota da 21 pollici davanti. Una vera rivoluzione rispetto<br />

agli standard a cui ci avevano ab<strong>it</strong>uato i tedeschi negli ultimi anni,<br />

a partire cioè dalla <strong>BMW</strong> R 1100 <strong>GS</strong> del 1994, che aveva stravolto<br />

il mercato con una miriade di nov<strong>it</strong>à (Telelever, iniezione elettronica,<br />

ABS, motore portante e cerchio anteriore da 19 pollici). Nel<br />

mese di novembre del 2010 ha fatto il suo debutto nel segmento<br />

4 5<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

»» » Prove<br />

la <strong>Triumph</strong> che ha presentato la <strong>Tiger</strong> <strong>800</strong> <strong>XC</strong>, equipaggiata con<br />

l’ined<strong>it</strong>o motore tre cilindri di 799 cc, forte di ben 95 cavalli. Nei<br />

primi mesi di commercializzazione alla <strong>Tiger</strong> fu mossa la cr<strong>it</strong>ica<br />

d’essersi ispirata un po’ troppo sfacciatamente alla rivale tedesca.<br />

Ma dal vivo, molto più che in foto, l’inglesina prende abbastanza<br />

nettamente le distanze dalla <strong>GS</strong>. In particolare la zona posteriore<br />

della <strong>Tiger</strong> appare più esile ed essenziale (il serbatoio da 19 l<strong>it</strong>ri è<br />

infatti posto sopra il motore e non nel codino, come sulla <strong>GS</strong><strong>800</strong>,<br />

che ha una capac<strong>it</strong>à di 16 l<strong>it</strong>ri); ma anche il telaio tubolare a traliccio<br />

ricalca il motivo dei due tubi sovrapposti, assai comune in<br />

Casa <strong>Triumph</strong> (pensiamo a Speed e Street, tanto per capirci). Le<br />

moto della nostra comparativa hanno prestazioni che solo fino ad<br />

alcuni anni fa erano prerogativa delle maxi da un l<strong>it</strong>ro e passa di<br />

cilindrata (avete presente la potenza della <strong>GS</strong> <strong>800</strong>? Ecco, ha 85<br />

cavalli, proprio come la R 1150 <strong>GS</strong> del 1999). Ma con pesi molto più


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

abbordabili (il confronto di prima vedeva la R 1150 <strong>GS</strong> segnare sulla<br />

bilancia 249 kg in ordine di marcia, contro i 207 della F <strong>800</strong> <strong>GS</strong>).<br />

Se a questi elementi di valutazione sommiamo prezzo di acquisto<br />

e costi di gestione più bassi, troviamo la spiegazione di un successo<br />

commerciale che prosegue nei primi tre mesi del 2012. La F<br />

<strong>800</strong> <strong>GS</strong> precede di un soffio la <strong>Tiger</strong> <strong>800</strong> con 316 immatricolazioni<br />

contro 300. Sono numeri significativi, che confermano l’apprezzamento<br />

dei motociclisti <strong>it</strong>aliani verso una cilindrata maxi, ma non<br />

troppo che negli anni era stata un po’ snobbata a favore delle over<br />

1.000.<br />

Estetica<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

Al cospetto della <strong>Tiger</strong>ina, la <strong>GS</strong> appare ben più esile e snella.<br />

Spicca il manubrio, che ha una piega bella alta e spunta come due<br />

corna di bue dal (finto) serbatoio. La <strong>BMW</strong> ha un’estetica ancora<br />

attuale e piacevole (e ci mancherebbe, ha solo quattro anni). Ci<br />

piace molto questa versione total black, col telaio messo in risalto<br />

dalla colorazione grigia che si contrappone a tutto il resto. Rispetto<br />

alla <strong>Tiger</strong>, ha un codone “massiccio” (contiene la benzina) che<br />

dà personal<strong>it</strong>à al tre quarti posteriore. Non ci fa impazzire il grosso<br />

tubo di scarico tondo, ma si fa perdonare con un bel rumore.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

E’ figlia di un progetto più recente e sfoggia una linea che riscuote<br />

consensi unanimi, pur non mostrando nulla di davvero ined<strong>it</strong>o. In<br />

particolare la zona del telaietto posteriore ricorda quella della R<br />

1200 <strong>GS</strong>. Però telaio e motore sono inequivocabilmente br<strong>it</strong>ish e<br />

danno carattere alla vista laterale della moto. Ci piacciono molto il<br />

silenziatore standard, il profilo importante del forcellone in alluminio<br />

e la protezione del motore.<br />

Fin<strong>it</strong>ure complessive<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La <strong>GS</strong> è nel complesso una moto ben fatta, che però mostra il fianco<br />

a qualche appunto. Le plastiche sono solide e ben verniciate.<br />

Sono invece di fattura più modesta le leve al manubrio e le pedane.<br />

In particolare stonano i tubi, saldati al telaio, che reggono le<br />

pedane del passeggero. Il regolatore di tensione è ben visibile sul<br />

lato destro della moto. Per 10.820 euro (escluso l’ABS che costa<br />

<strong>800</strong> euro) è lec<strong>it</strong>o aspettarsi una cura maggiore di alcuni dettagli.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

La <strong>Tiger</strong> è ben realizzata. Il serbatoio (in metallo) ha le scr<strong>it</strong>te<br />

coperte da una mano di trasparente e anche la verniciatura del<br />

motore (nero lucido) e del telaio (grigio opaco) è molto ben fatta.<br />

6 7<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

»» » Prove<br />

Ci sono parsi ottimi i comandi al manubrio, un po’ meno le pedane.<br />

Peccato che anche qui quelle del passeggero siano vincolate<br />

a triangoli di ferro saldati al telaietto. Tra i dettagli meglio riusc<strong>it</strong>i<br />

ci sono il manubrio e gli attacchi superiori delle borse laterali. La<br />

<strong>Tiger</strong> costa 10.275 euro, a cui aggiungere 606 euro per l’ABS.<br />

Ergonomia e comfort<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La <strong>GS</strong> <strong>800</strong> è bella stretta tra le gambe e si rivela comoda e assai<br />

osp<strong>it</strong>ale. In c<strong>it</strong>tà è questione di metri entrare in sintonia, tanto che<br />

pare di guidare una monocilindrica. Di quelle leggere! Il manubrio<br />

è alto e regala un controllo totale nel traffico. La sella è un po’ dura<br />

e indolenzisce le chiappe solo dopo diversi chilometri di autostrada.<br />

In questo contesto emerge una protezione dall’aria migliorabile<br />

e, soprattutto, un livello di vibrazioni fastidioso sul manubrio.<br />

L’osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à per il passeggero è buona, anche se inferiore a quella<br />

della rivale inglese che ha una sella meglio imbott<strong>it</strong>a e più comoda.<br />

Un cenno infine alla pratic<strong>it</strong>à dei comandi elettrici, davvero ottima;<br />

ci piace in particolare il commutatore degli indicatori di direzione<br />

provvisto di un tasto su ciascun blocchetto.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

La <strong>Tiger</strong> <strong>800</strong> vanta un’ottima ergonomia. Nonostante il tre


cilindri abbia uno sviluppo verticale<br />

importante e sia piuttosto<br />

largo tra le gambe del pilota, in<br />

sella si sta molto bene. L’imbott<strong>it</strong>ura<br />

è comoda e il tasso di<br />

vibrazioni prodotte dal propulsore<br />

è più che accettabile. Un<br />

po’ meno il calore prodotto in<br />

estate, che a moto ferma risulta<br />

fastidioso. La protezione dall’aria<br />

è valida fino a 150 km/h col<br />

cupolino standard. Viaggia in<br />

pieno relax anche il secondo,<br />

a cui è destinata la sella separata,<br />

posta a un’altezza leggermente<br />

superiore a quella del<br />

guidatore. Rispetto alla <strong>BMW</strong> si<br />

nota il maggior peso della moto<br />

(circa 10 kg) che, complice il<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

baricentro alto, richiede più attenzione nelle manovre da fermo e<br />

quando si issa la moto sul cavalletto centrale.<br />

Strumentazione<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La <strong>BMW</strong> presenta due strumenti analogici di forma ell<strong>it</strong>tica affiancati<br />

da un display dig<strong>it</strong>ale che osp<strong>it</strong>a il computer di bordo (optional<br />

a 202 euro). Il tachimetro è migliorabile nella leggibil<strong>it</strong>à, mentre<br />

il display è chiaro e immediato. Utile il tasto sul blocchetto di sinistra<br />

che consente di navigare nel menù delle informazioni. Un<br />

consiglio: non fidatevi troppo dei chilometri di autonomia residua<br />

indicati dalla strumentazione, si rischia di restare a secco!<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

Essenziale e accattivante a livello di grafica e layout generale, mostra<br />

due pecche. Il computer di bordo, di serie sulla moto, è completo<br />

ma obbliga il pilota a staccare la mano dalla manopola per<br />

la sua consultazione. Inoltre il contagiri, che mostra solo i numeri<br />

pari, non regala una lettura immediata dei giri/motore. Molto meglio<br />

la leggibil<strong>it</strong>à dell’odometro.<br />

prezzo (dotazione di serie ed accessori)<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

10.820 euro (primo tagliando incluso). La cifra è importante, e non<br />

tiene conto degli innumerevoli accessori con cui è naturale equipaggiare<br />

la F <strong>800</strong> <strong>GS</strong>. L’ABS costa <strong>800</strong> euro, il computer di bordo<br />

altri 202 e poi ci sarebbero le manopole riscaldate, le borse... L’avete<br />

cap<strong>it</strong>o, è un attimo perdere il conto!<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

Alla fine c’è un ABS di differenza con la rivale. L’inglese costa<br />

10.275 euro a cui aggiungere i 606 euro dell’ABS, mentre il computer<br />

di bordo è di serie. I faretti, le protezioni del motore e quella<br />

del faro anteriore, al pari delle manopole riscaldate (tutti accessori<br />

presenti sulla moto in prova) sono optional. Nel complesso la<br />

<strong>Tiger</strong> guadagna quindi qualche punto sulla moto tedesca.<br />

<strong>Moto</strong>re<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La <strong>BMW</strong> vanta una potenza massima (dichiarata) di 85 cavalli a<br />

7.500 giri, la coppia è di 83 Nm a soli 5.750 giri. Sul nostro banco<br />

la tedesca ha fatto persino meglio: all’albero abbiamo infatti<br />

8 9<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

»» » Prove<br />

trovato 86,4 cavalli a 8.250 giri,<br />

con una robusta coppia massima<br />

di 8,5 kgm a 5.700 giri. L’erogazione<br />

è molto pronta sin<br />

dai bassi regimi, con una bella<br />

botta iniziale a 3.500 giri. Su<br />

strada si avverte una flessione<br />

abbastanza pronunciata a<br />

4.500 giri; in segu<strong>it</strong>o il bicilindrico<br />

riprende a spingere con<br />

decisione e a 5.500 giri mette<br />

in mostra una bella grinta che<br />

prosegue agli alti. L’allungo si<br />

interrompe a circa 8.<strong>800</strong> giri.<br />

triumph<br />

tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

La <strong>Tiger</strong> vanta 8 cavalli in più<br />

rispetto alla rivale di Monaco di<br />

Baviera. A fronte di 95 cavalli a<br />

9.300 giri e 79 Nm a 7.850 giri<br />

dichiarati, abbiamo trovato al


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

banco 94,3 cavalli a 9.850 giri e 8 kgm a 7.500 giri. Il tre cilindri<br />

ha quindi una potenza maggiore, ma solo a partire dai 7.500 giri.<br />

C’è più allungo e un’erogazione più fluida ai medi regimi, senza<br />

picchi particolari. Un mostro di fluid<strong>it</strong>à che permette di riprendere<br />

in sesta a partire da 1.500 e di allungare fino ai 10.000. Guarda il<br />

grafico delle potenze rilevate al banco (PDF). Si ringrazia Super<br />

Bike (Novate Milanese)<br />

prestazioni<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

A dispetto della minore potenza, la <strong>GS</strong> non viene praticamente<br />

mai distanziata dalla <strong>Tiger</strong>. La veloc<strong>it</strong>à massima è di 208 km/h,<br />

mentre per passare da 0 a 100 km/ bastano 4,2 secondi. Anche la<br />

ripresa è decisamente valida e può contare sulla buona disponibil<strong>it</strong>à<br />

di coppia ai medi del propulsore bicilindrico, che permette così<br />

di fare un uso lim<strong>it</strong>ato del cambio.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

Come abbiamo anticipato, le prestazioni delle due <strong>800</strong> su strada<br />

si equivalgono. La <strong>Tiger</strong> ha una veloc<strong>it</strong>à massima di 205 km/h e<br />

accelera da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi. La <strong>XC</strong> ha una grinta da<br />

sportiva, basta infatti tenere il motore intorno ai 5.000 giri per godere<br />

di una progressione fantastica in usc<strong>it</strong>a di curva. L’accelerazione<br />

da fermo è impressionante, mentre la ripresa in quinta e<br />

sesta marcia è meno pronta rispetto alla F <strong>800</strong> <strong>GS</strong>.<br />

Consumi<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

Sotto questa voce la <strong>BMW</strong> rasenta l’eccellenza. Il consumo medio<br />

durante il test è stato di 18 km/l (50 % c<strong>it</strong>tà, 20% autostrada<br />

e tangenziali, 20 % strade statali, 10% fuoristrada). Due tester<br />

si sono alternati in sella alle moto e, specie in fuoristrada, hanno<br />

spesso chiesto le massime prestazioni al motore. Il dato è quindi<br />

estremamente pos<strong>it</strong>ivo. Con una guida un po’ più accorta i 20<br />

km/l sono un traguardo facilmente raggiungibile.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

Stessi percorso e tester, medesimo stile di guida: la <strong>Tiger</strong> ha coperto<br />

in media 15,8 km/l, un dato peggiore rispetto alla rivale, ma<br />

comunque pos<strong>it</strong>ivo. Nell’extraurbano la <strong>XC</strong> sfiora infatti i 18 km/l,<br />

mentre in autostrada e in c<strong>it</strong>tà il consumo rispecchia il dato medio<br />

rilevato.<br />

Comportamento in c<strong>it</strong>tà<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La F <strong>800</strong> <strong>GS</strong> in c<strong>it</strong>tà è una vera gazzella. Facile da manovrare in<br />

parcheggio e agile come una monocilindrica in mezzo al traffico.<br />

Difficile, se non impossibile, pretendere di più da una bicilindrica<br />

10 11<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

»» » Prove<br />

di 798 cc. Il raggio di sterzo è molto ridotto e consente di girare<br />

la moto in spazi ristretti. Il comportamento delle sospensioni è discreto:<br />

valida la risposta del mono ammortizzatore, un po’ meno<br />

quella della forcella dalla taratura troppo morbida. In estate, con<br />

temperature prossime ai 30°, il motore scalda parecchio le gambe<br />

del pilota.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

E’ appena meno agile della <strong>GS</strong>, ma si guida che è una meraviglia<br />

nel traffico di Milano. Ottima la risposta delle sospensioni, in particolare<br />

della forcella Showa che incassa senza problemi tutti i tranelli<br />

c<strong>it</strong>tadini. Anche il tre cilindri scalda - troppo - le gambe del<br />

pilota in estate. La <strong>Tiger</strong> paga lo scotto di un baricentro alto, che la<br />

rende meno leggera nelle manovre da fermo e richiede uno sforzo<br />

importante per issarla sul cavalletto centrale.<br />

Comportamento in autostrada<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La posizione in sella è comoda, mentre la protezione dall’aria inizia<br />

a essere scarsa oltre i 130 km/h. Intorno ai 140 compaiono anche<br />

le vibrazioni al manubrio, che alla lunga possono indolenzire<br />

le mani del pilota. La veloc<strong>it</strong>à massima è elevata, ma l’agil<strong>it</strong>à della


ZooM<br />

ZooM ZooM<br />

ZooM<br />

12 13


SCHEDA TECNICA<br />

<strong>BMW</strong><br />

F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

Tempi: 4<br />

€ 10.820<br />

Cilindri: 2<br />

Cilindrata: 798 cc<br />

Raffreddamento: a liquido<br />

Avviamento: E<br />

Potenza: 85 cv (63 kW) / 7500 giri<br />

Coppia: 8.46 kgm (83 Nm) / 5750 giri<br />

Marce: 6<br />

Freni: DD-D<br />

Misure freni: 300-265 mm<br />

Misure cerchi (ant./post.): 21’’ / 17’’<br />

Normativa antinquinamento: Euro 3<br />

Peso: 185 kg<br />

Lunghezza: 2320 mm<br />

Larghezza: 945 mm<br />

Altezza: 880 mm<br />

Capac<strong>it</strong>à serbatoio: 16 l<br />

Segmento: Enduro Stradale<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

ciclistica e la prontezza del motore in usc<strong>it</strong>a di curva consigliano di<br />

portare la <strong>GS</strong> sui percorsi collinari. Oltre i 130 km/h si nota anche<br />

un sensibile alleggerimento dell’avantreno.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

La protezione dall’aria è valida sino a circa 150 km/h, dopo il collo<br />

e le spalle iniziano a soffrire. Le vibrazioni si sentono, in particolare<br />

sul manubrio, ma non danno troppo fastidio. Il motore sfodera un<br />

allungo imperioso, tanto che i 160-170 orari di crociera si potrebbero<br />

tenere senza problemi, anche in due (ma il Tutor lo sconsiglia<br />

vivamente). La stabil<strong>it</strong>à e la precisione dell’avantreno restano ottime<br />

anche alle alte veloc<strong>it</strong>à.<br />

Comportamento nel misto<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

La <strong>GS</strong> <strong>800</strong> richiede poco impegno sulle strade di montagna, dove<br />

si apprezza l’estrema agil<strong>it</strong>à e l’immediatezza nel cambiare traiettoria.<br />

Sull’altro versante tanta leggerezza comporta un avantreno<br />

più scarico, che aumenta il sottosterzo in usc<strong>it</strong>a di curva. La frenata<br />

è potente e ben modulabile, sebbene l’intervento dell’ABS (disinseribile<br />

con un comodo tasto sul blocchetto di sinistra) sia sin<br />

troppo invasivo; basta infatti un tratto di asfalto rovinato per sentire<br />

pulsare la leva in frenata, con un peggioramento degli spazi di<br />

arresto. Il cambio ha una rapportatura tendenzialmente lunga e si<br />

manovra bene; soltanto nella guida sportiva evidenzia inserimenti<br />

leggermente contrastati e una corsa della leva ampia.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

La <strong>Tiger</strong> <strong>XC</strong> <strong>800</strong> danza tra le curve come una moto sportiva. Precisa<br />

nell’inserimento in curva e nel tenere la corda, conquista tra i<br />

tornanti con la progressione del motore, che pare non conoscere<br />

mai fine. Il cambio ha i rapporti ravvicinati, un’escursione ridotta e<br />

un’ottima precisione (crediamo sia il miglior cambio della produzione<br />

<strong>Triumph</strong>). L’ABS (anche qui disinseribile) è sensibile e non<br />

interviene a spropos<strong>it</strong>o. La frenata posteriore è molto potente,<br />

mentre il comando anteriore lamenta una potenza migliorabile:<br />

per arrestare la <strong>XC</strong> bisogna agire con forza sulla leva.<br />

Comportamento in fuoristrada<br />

<strong>BMW</strong> F <strong>800</strong> <strong>GS</strong><br />

Equipaggiatela con due gomme tassellate e andrete in capo al<br />

mondo. Battute a parte, la F <strong>800</strong> <strong>GS</strong> vanta insospettabili doti offroad.<br />

La sua leggerezza, la valida distribuzione dei pesi e la prontezza<br />

del motore le consentono di arrampicarsi (quasi) dappertutto.<br />

Il manubrio alto dà un ottimo controllo e la trazione non manca<br />

mai. A peccare è invece la taratura della forcella, davvero troppo<br />

morbida e incline a lavorare intorno al fine corsa. Con un maggiore<br />

precarico, la F <strong>800</strong> <strong>GS</strong> potrebbe giocarsela alla pari con moto del<br />

calibro della KTM Adventure 990.<br />

triumph tiger <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

Il motore tre cilindri sulla carta appare più adatto a districarsi tra i<br />

cordoli di una pista che tra il fango e la sabbia. E infatti il baricentro,<br />

più alto rispetto alla rivale tedesca, impone maggiore accortezza.<br />

Ma con una guida pul<strong>it</strong>a, condizione necessaria per gestire i quasi<br />

100 cavalli della <strong>XC</strong>, anche la <strong>Triumph</strong> affronta percorsi off-road<br />

che vanno ben al di là della semplice strada sterrata. La forcella in<br />

particolare maschera alla grande il peso della moto e permette di<br />

affrontare anche i tratti molto sconnessi e le pietraie.<br />

14 15<br />

SCHEDA TECNICA<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

»» » Prove<br />

TRIUMPh<br />

<strong>Tiger</strong> <strong>800</strong> <strong>XC</strong><br />

Tempi: 4<br />

€ 10.275<br />

Cilindri: 3<br />

Cilindrata: 799 cc<br />

Disposizione cilindri: in linea<br />

Raffreddamento: a liquido<br />

Avviamento: E<br />

Potenza: 95 cv / 9300 giri<br />

Coppia: nM / 7850 giri<br />

Marce: 6<br />

Freni: DD-D<br />

Misure freni: 308-255 mm<br />

Misure cerchi (ant./post.): 21’’ / 17’’<br />

Normativa antinquinamento: Euro 3<br />

Peso: 215 kg<br />

Lunghezza: 2215 mm<br />

Larghezza: 865 mm<br />

Altezza: 845 mm<br />

Capac<strong>it</strong>à serbatoio: 19 l<br />

Segmento: Enduro Stradale


SpECiaLE <strong>Moto</strong>Gp<br />

IL GRAN PREMIO<br />

DEL PORTOGALLO<br />

16 17


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Stoner vince il GP del Portogallo<br />

di Giovanni Zamagni | Domina Casey Stoner, davanti a Jorge Lorenzo<br />

e Dani Pedrosa. Andrea Dovizioso, quarto, batte finalmente il compagno<br />

di squadra Cal Crutchlow, con Valentino Rossi settimo a 26” e le altre<br />

Ducati molto più staccate<br />

Domina Casey Stoner,<br />

davanti a Jorge Lorenzo<br />

e Dani Pedrosa. Andrea<br />

Dovizioso, quarto, batte finalmente<br />

il compagno di squadra<br />

Cal Crutchlow, con Valentino<br />

Rossi settimo a 26” e le altre<br />

Ducati molto più staccate, in<br />

una <strong>Moto</strong>GP senza sorpassi. Il<br />

dominio di Stoner è stato imbarazzante<br />

con pole pos<strong>it</strong>ion,<br />

18<br />

v<strong>it</strong>toria e giro più veloce: nonostante Jorge Lorenzo ci abbia provato<br />

in tutti i modi a tenere il suo r<strong>it</strong>mo, il successo di Casey non<br />

è mai stato in discussione, anche se in un paio di giri il distacco<br />

tra i due era di poco più di un decimo. Ma appena Lorenzo si avvicinava,<br />

Stoner cambiava nuovamente r<strong>it</strong>mo, mettendo tra la sua<br />

honda e la Yamaha del rivale quel po’ di strada per controllare<br />

agevolmente – si fa per dire, naturalmente – la s<strong>it</strong>uazione. Così,<br />

dopo aver sfatato il tabù di Jerez, l’australiano si è imposto anche<br />

all’Estoril, dove in passato aveva trionfato solo in 250 (nel 2005):<br />

il campione del mondo è sal<strong>it</strong>o sul gradino più alto del podio di tutti<br />

i GP del calendario del mondiale. Semplicemente pazzesco.<br />

LoRENZo: NULLa Da RECRiMiNaRE<br />

Quando prendi paga da uno così, non hai molto da recriminare:<br />

non ce l’ha sicuramente Lorenzo, che dopo qualche difficoltà in<br />

prova, è stato ancora una volta tenace in gara. Chissà cosa succederebbe<br />

a moto invert<strong>it</strong>e: la sensazione è che il risultato finale non<br />

cambierebbe poi molto. Comunque Jorge ha guidato bene, non ha<br />

commesso errori e ha battuto ancora una volta Dani Pedrosa, che<br />

continua a salire sul podio, ma continua a non entusiasmare, perlomeno<br />

se paragonato con chi lo precede. In ogni caso, tre piloti<br />

straordinario, che hanno monopolizzato i tre GP fin qui disputati e,<br />

probabilmente, continueranno a farlo anche nei prossimi.<br />

BRaVo DoVi<br />

Alle loro spalle, c’è stata un’altra bella sfida tra Andrea Dovizioso<br />

e Cal Crutchlow, vinta questa volta da Dovi, che dopo aver preso<br />

paga in Qatar e in Spagna, si è preso una bella rivinc<strong>it</strong>a, nonostante<br />

partisse dalla settima posizione, con Crutchlow in terza. Ma su<br />

questa pista, Andrea è sempre andato molto forte e lo ha fatto anche<br />

in questa occasione: ha chiuso a 13”8 dai primi, ma da metà<br />

gara in avanti ha girato con il passo dei migliori: adesso deve continuare<br />

così.<br />

RoSSi pRiMo DUCati<br />

Dopo tante cr<strong>it</strong>iche, Valentino Rossi chiude il GP primo tra i piloti<br />

Ducati, con un vantaggio alla “Stoner”: 26”6 su hector Barbera<br />

(decimo) e 36” su Nicky hayden. Ognuno può trarre le conclusioni<br />

che vuole, ma è evidente che la Ducati ha dei lim<strong>it</strong>i grandi e deve<br />

recuperare parecchio terreno rispetto a honda e Yamaha. Domani,<br />

nei test, verranno provate importanti nov<strong>it</strong>à di motore: vedremo<br />

cosa potrà cambiare.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

i pRiMi CoMMENti<br />

Stoner: “Non è stata una gara<br />

perfetta, ma fantastica sì. In<br />

queste tre gare, ho sempre<br />

avuto Lorenzo e Pedrosa alle<br />

mie spalle che mi hanno messo<br />

pressione. Per questo devi continuare<br />

a spingere dall’inizio<br />

alla fine. La moto era perfetta<br />

nel warm up, ma con il caldo è<br />

emerso qualche problema di<br />

chattering e ho dovuto modificare<br />

un po’ il mio stile di guida.<br />

E’ una v<strong>it</strong>toria bella e importante”.<br />

Lorenzo: “ho dato tutto, ma<br />

non è bastato. In partenza, purtroppo,<br />

ho bruciato la frizione e<br />

così nei primi due giri Stoner ha<br />

potuto prender un buon vantaggio.<br />

E’ un campionato molto<br />

equilibrato, io, Stoner e Pedrosa<br />

andiamo forte: qui pensavo<br />

di lottare per il terzo posto, alla<br />

fine ho lottato per la v<strong>it</strong>toria”.<br />

pedrosa: “Avevo un problema<br />

a centro curva e non riuscivo a<br />

essere sufficientemente rapido.<br />

ho fatto re podi in tre gare,<br />

ma devo migliorare molto”.<br />

19


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Le pagelle del GP del Portogallo<br />

di Giovanni Zamagni | Mer<strong>it</strong>ato il 10 di Casey Stoner, in straordinaria<br />

forma; 9 per la grinta di Jorge Lorenzo, che si è dovuto accontentare di<br />

un secondo posto. Voto 7 per Valentino Rossi<br />

20<br />

CaSEY StoNER<br />

10 Lui ha dichiarato che non è stata una gara perfetta e questo<br />

deve preoccupare soprattutto gli avversari: cosa farà quando<br />

la moto andrà come vorrà? E’ devastante e sarebbe lim<strong>it</strong>ativo dire<br />

che sta attraversando uno stato di forma straordinario: lui è sempre<br />

stato così veloce. La differenza è che adesso ha anche una<br />

honda che gli permette di fare quello che vuole.<br />

JoRGE LoRENZo<br />

9 E’ sempre lì, lotta come un leone dall’inizio alla fine ma, come a<br />

Jerez, ha dovuto accontentarsi del secondo posto, senza nessuna<br />

possibil<strong>it</strong>à di battere il rivale. Non ha sbagliato niente, non si può<br />

rimproverare nulla: forse, in prospettiva, è ancora peggio che se<br />

avesse commesso qualche errore, perché potrebbe subentrare<br />

un senso di impotenza.<br />

DaNi pEDRoSa<br />

7 Un’altra volta sul podio, ma prende ancora una volta paga, dando<br />

così ragione a chi sostiene che non è all’altezza di Stoner e Lorenzo.<br />

Sta andando forte, ma per tenere testa ai due indemoniati<br />

rivali deve fare un altro passettino.<br />

7,5 aNDREa<br />

DoViZioSo<br />

Dopo aver preso un’altra volta paga dal compagno di squadra<br />

in prova, non era facile rialzare la testa: il Dovi l’ha fatto in modo<br />

egregio. ha guidato bene e pul<strong>it</strong>o, non ha commesso errori: il distacco<br />

dai primi rimane elevato, ma si è ridotto notevolmente rispetto<br />

ai precedenti GP.<br />

CaL CRUtCHLoW<br />

7 Questa volta ha perso la sfida con Dovizioso, ma, come era<br />

già successo nei precedenti GP, si è messo in mostra, guidando<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

fortissimo in prova e forte in<br />

gara: è sicuramente la sorpresa<br />

pos<strong>it</strong>iva di questo inizio campionato.<br />

aLVaRo BaUtiSta<br />

6,5 Prove e gara dign<strong>it</strong>ose,<br />

ma non entusiasma mai. Gli<br />

manca l’acuto.<br />

VaLENtiNo RoSSi<br />

7 ha fatto la differenza rispetto<br />

ai suoi compagni di Marca,<br />

sfruttando al massimo il potenziale<br />

della Desmosedici: è quello<br />

che deve fare sempre. Turno<br />

dopo turno è migliorato in sella<br />

alla Ducati e grazie al nuovo<br />

assetto sembra più a suo agio,<br />

anche se il Rossi della Yamaha<br />

era naturalmente un’altra cosa.<br />

21


BEN SpiES<br />

5 In prova, specie nelle libere,<br />

sembrava tornato il pilota<br />

dell’anno scorso. In qualifica,<br />

però non è riusc<strong>it</strong>o a ripetersi,<br />

ma il quinto posto prospettava<br />

una gara più che dign<strong>it</strong>osa.<br />

Invece, purtroppo, è sprofondato<br />

nuovamente nel baratro,<br />

sbagliando al secondo giro, poi<br />

al sesto, poi nuovamente nella<br />

lotta con Bradl. Che peccato.<br />

StEFaN BRaDL<br />

5 In tutto il fine settimana,<br />

non è riusc<strong>it</strong>o a trovare la giusta<br />

confidenza con la pista e<br />

22<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

con la moto: succede quando sei al debutto in <strong>Moto</strong>GP.<br />

HECtoR BaRBERa<br />

5 Un buon giro in qualifica, ma niente di più.<br />

NiCKY HaYDEN<br />

5 E’ stato rallentato da un problema tecnico: in pratica è impazz<strong>it</strong>o<br />

il sistema elettronico, che non riconosceva più dove fosse la<br />

moto, dando e tagliando potenza nel momento e nel posto sbagliato.<br />

Anche in prova, però, non era riusc<strong>it</strong>o a essere consistente.<br />

aLEiX ESpaRGaRo<br />

6 ha il mer<strong>it</strong>o di essere il primo pilota CRT al traguardo.<br />

RaNDY DE pUNiEt<br />

5 Cade molto (in prova) e non riesce a essere veloce come era<br />

in passato.<br />

MiCHELE piRRo<br />

6 Fa quello che può con una moto al momento poco compet<strong>it</strong>iva.<br />

DaNiLo pEtRUCCi<br />

6 Come sopra.<br />

KaREL aBRaHaM<br />

4 Lento in prova e in gara: è caduto al 22esimo giro mentre era<br />

12esimo.<br />

Mattia paSiNi<br />

5 E’ caduto al 12esimo giro mentre era 16esimo: peccato, perché<br />

non stava facendo male.<br />

9 HoNDa<br />

In accelerazione fa paura ed è generalmente compet<strong>it</strong>iva, ma<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

il “chattering” sta diventando<br />

l’incubo di Stoner.<br />

9 YaMaHa<br />

Nel complesso, non sembra<br />

meno compet<strong>it</strong>iva della<br />

honda, anche se la differenza<br />

è sempre e solo Jorge Lorenzo<br />

a farla.<br />

5 DUCati<br />

Se il giorno in cui “è andato<br />

tutto bene” (parole di Valentino<br />

Rossi) arrivi settimo a 26”797,<br />

significa che honda e Yamaha<br />

sono decisamente più compet<strong>it</strong>ive.<br />

23


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

<strong>Moto</strong>GP Portogallo<br />

pos. pilota punti<br />

1 Casey STONER 25<br />

2 Jorge LORENZO 20<br />

3 Dani PEDROSA 16<br />

4 Andrea DOVIZIOSO 13<br />

5 Cal CRUTChLOW 11<br />

6 Alvaro BAUTISTA 10<br />

7 Valentino ROSSI 9<br />

8 Ben SPIES 8<br />

9 Stefan BRADL 7<br />

10 hector BARBERA 6<br />

11 Nicky hAYDEN 5<br />

12 Aleix ESPARGARO 4<br />

13 Randy DE PUNIET 3<br />

Classifica<br />

24 25<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

pos. pilota punti<br />

1 Casey STONER 66<br />

2 Jorge LORENZO 65<br />

3 Dani PEDROSA 52<br />

4 Cal CRUTChLOW 37<br />

5 Andrea DOVIZIOSO 35<br />

6 Alvaro BAUTISTA 29<br />

7 Stefan BRADL 24<br />

8 Nicky hAYDEN 23<br />

9 Valentino ROSSI 22<br />

10 hector BARBERA 19<br />

11 Ben SPIES 18<br />

12 Aleix ESPARGARO 9<br />

13 Randy DE PUNIET 6<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

Classifica Generale


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Rossi: “Questo è il nostro potenziale”<br />

di Giovanni Zamagni | “Con questo assetto riesco a guidare più vicino<br />

al lim<strong>it</strong>e. E’ una questione tecnica, non di approccio mentale. Adesso<br />

dobbiamo rendere il motore più dolce e migliorare in accelerazione”<br />

Una gara dign<strong>it</strong>osa, ma<br />

che toglie defin<strong>it</strong>ivamente<br />

ogni illusione:<br />

“Questo è il nostro potenziale”<br />

sentenzia Valentino Rossi. E<br />

sarà così per un bel po’, perché<br />

il distacco dai primi conferma<br />

che c’è da recuperare un<br />

secondo al giro. Se non altro,<br />

però, Valentino può sorridere<br />

per essere stato nettamente<br />

26<br />

il primo tra i piloti Ducati al traguardo, anche se è giusto ricordare<br />

che Nicky hayden è stato rallentato da un grave problema: il<br />

sistema elettronico è andato in tilt e “leggeva” la posizione sbagliata,<br />

sfasata di mezzo giro. In altre parole: quando hayden era<br />

alla curva uno, per esempio, il sistema pensava che si trovasse<br />

un chilometro più avanti, quindi invece di parzializzare dava piena<br />

potenza, o viceversa. “Oggi è andata un pochino meglio: diciamo<br />

che in gara siamo riusc<strong>it</strong>i a sfruttare il lavoro fatto nelle prove.<br />

Questo è il nostro potenziale, rispetto agli altri GP siamo part<strong>it</strong>i da<br />

una base migliore, abbiamo preparato la gara senza tanti intoppi e<br />

sapevo esattamente cosa aspettarmi dalla moto e dalle gomme.<br />

ho recuperato qualche posizione all’inizio, poi ho girato con un<br />

passo costante in 1’38” basso, ovvero il tempo che ci aspettavamo.<br />

Mi sono anche avvicinato a Bautista, ma non sono riusc<strong>it</strong>o a prenderlo<br />

e ho rallentato. Questo è il punto di partenza: nelle prossime<br />

gare dovrebbe essere un pochino più facile, perché conosco meglio<br />

la moto. Come previsto, oggi perdevo soprattutto nella parte<br />

centrale del tracciato, in 2-3 accelerazioni, ma rispetto al passato<br />

ero più efficace e compet<strong>it</strong>ivo in frenata e in entrata di curva, me<br />

la sono potuta giocare. Con la GP12, tutti i piloti Ducati riescono<br />

a spingere più forte perché il davanti non ti tradisce come faceva<br />

la GP11. Ma, naturalmente, non siamo ancora veloci, ci sono tanti<br />

problemi da risolvere, ma per quello che ho cap<strong>it</strong>o parlando con<br />

Filippo Preziosi (il direttore tecnico di Ducati, NDA) non li risolveremo<br />

con il motore che proveremo domani, bisognerà fare altri<br />

passi. Per il discorso della punzonatura dei motori (6 per l’intera<br />

stagione, NDA) fino a Silverstone (fra tre GP, NDA) non potremo<br />

utilizzarne di nuovi”.<br />

E’ più il rammarico per aver perso tempo o la soddisfazione di<br />

avere finalmente trovato una base sulla quale lavorare.<br />

“E’ più la soddisfazione per aver trovato la strada giusta. Prima utilizzavamo<br />

un assetto diverso perché io e la mia squadra abbiamo<br />

sempre lavorato in un certo modo, che però non andava bene con<br />

questa moto. E’ vero, abbiamo perso un po’ di tempo, ma non è che<br />

nelle prime due gare sarebbe cambiato più di tanto. Adesso, però,<br />

sono soddisfatto perché in gara ho potuto guidare più vicino al lim<strong>it</strong>e:<br />

se non l’ho fatto in precedenza era per un problema tecnico,<br />

non certo mentale”.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Sono soddisfatto perché in gara ho potuto<br />

guidare più vicino al lim<strong>it</strong>e: se non l’ho fatto<br />

in precedenza era per un problema tecnico,<br />

non certo mentale<br />

““<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

27


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Filippo Preziosi risponde ai lettori di<br />

<strong>Moto</strong>.<strong>it</strong>: “Il pilota fa la differenza”<br />

di Giovanni Zamagni | Dopo quanto successo ad hayden, rallentato<br />

dal mal funzionamento del sistema elettronico, molti lettori di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />

si sono scatenati: “ma come, non è più il pilota a guidare?” Ecco la<br />

risposta dell’ingegnere Ducati<br />

Dopo quanto successo<br />

in gara a Nicky hayden,<br />

rallentato dal mal funzionamento<br />

del sistema elettronico,<br />

che pensava che la<br />

moto fosse in un punto quando<br />

era da tutt’altra parte, molti lettori<br />

di <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> si sono scatenati:<br />

28<br />

“ma come, non è più il pilota a guidare?” è stato il commento più<br />

pacato. L’ingegnere Filippo Preziosi, direttore tecnico di Ducati,<br />

spiega cosa è successo e assicura che è sempre il pilota a fare<br />

la differenza. “Tutte le Case motociclistiche che competono nei<br />

GP, “acquisiscono” il circu<strong>it</strong>o e quindi ne conoscono l’altimetria e<br />

il “banking” (pendenza, NDA), sapendo se c’è sal<strong>it</strong>a, discesa, un<br />

piano inclinato o meno. Questa formazione viene passata alla centralina,<br />

per cui quando il pilota dà tutto gas, se, per esempio, sta<br />

percorrendo un tratto in sal<strong>it</strong>a, la moto tende a impennare di più e,<br />

quindi, si decurta una maggior quant<strong>it</strong>à di potenza, se è in discesa<br />

meno. La stessa cosa si fa per il banking delle curve. Questa informazione<br />

viene aggiornata giro dopo giro mediante il passaggio<br />

sul traguardo. All’Estoril ci sono delle caratteristiche particolari:<br />

abbiamo avuto un inconveniente per il quale la centralina pensava<br />

di essere in un punto diverso della pista rispetto a quello dov’era<br />

in realtà e quindi tutte le tarature che erano state fatte dall’elettronico,<br />

seguendo le indicazioni del pilota – per cui il pilota è molto<br />

importante che dia le indicazioni giuste, perché l’elettronico fa le<br />

tarature in base alle sue richieste -, erano completamente fuori<br />

fase. Quindi, ancora una volta, bisogna riconoscere ad hayden la<br />

grande professional<strong>it</strong>à, perché nonostante avesse una moto che<br />

faceva cose non perfette come lui l’aveva messa a punto, ha girato<br />

in tempi ragionevoli, visto l’inconveniente che aveva, portando a<br />

casa dei punti e finendo la gara. Ci dispiace molto per quello che<br />

è successo”. Comunque è sempre il pilota a guidare la moto, se ci<br />

sale Giovanni Zamagni non fa quello che fanno loro… “Se si guarda<br />

quello che fanno i piloti in pista, si vede la differenza!”.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

“<br />

Se si guarda quello che fanno i piloti in pista,<br />

si vede la differenza!<br />

“<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

29


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Filippo Preziosi: “Vogliamo vincere<br />

con Valentino questa sfida”<br />

di Giovanni Zamagni | A Laguna Seca avremo una moto più guidabile.<br />

Lottiamo contro honda e Yamaha, in un campionato che ha fatto fuori<br />

tutte le altre Case<br />

C’era molta attesa alla<br />

Ducati per i test del<br />

dopo GP del Portogallo,<br />

ma la pioggia ha annullato<br />

la giornata di prove – verrà recuperata<br />

ad Aragon il mercoledì<br />

successivo al GP della Catalunya<br />

del 3 giugno -: Filippo<br />

Preziosi spiega cosa avrebbero<br />

30<br />

dovuto testare Valentino Rossi e Nicky hayden e quali sono i programmi<br />

futuri.<br />

Filippo, quanto rovina i piani l’annullamento del test?<br />

“Molto. Diciamo che avevamo sognato una domenica con il bagnato<br />

e un lunedì con l’asciutto, ma è andata esattamente al contrario…<br />

Avevamo delle cose interessanti da provare e dobbiamo<br />

rimandare tutto ai test del Mugello (dopo il GP di Francia del 20<br />

maggio, NDA), già in programma. Non girare oggi ci scombina<br />

tutto dal punto di vista logistico: dovevamo provare soluzione differenti<br />

con Valentino e Nicky e nel caso fossero state pos<strong>it</strong>ive le<br />

avremmo avute disponibili a partire dal terzo motore che useremo<br />

nel GP di Gran Bretagna. I piloti avrebbero provato cose differenti<br />

di motore, di gestione e anche di ciclistica, per poi scambiarsele al<br />

Mugello in funzione dei risultati: così dovremo fare tutto in un test<br />

solo. Si tratta comunque solo del primo passo di una serie di modifiche<br />

pianificate nei tre prossimi test al Mugello (maggio, giugno e<br />

luglio), per migliorare la guidabil<strong>it</strong>à: l’obiettivo è arrivare a Laguna<br />

Seca (a fine luglio, NDA) con un pacchetto funzionante che renda<br />

la moto più gestibile. Stiamo lavorando su diversi aspetti, di cui<br />

alcuni siamo sicuri che produrranno un incremento di guidabil<strong>it</strong>à,<br />

perché sono soluzioni motoristiche standard. Ma bisogna farle e<br />

farle bene e farle funzionare: arriveranno più tardi. Qui avevamo<br />

un motore con più coppia ai bassi regimi e meno potenza in alto,<br />

che avevamo già provato in passato, ma le 1000 attuali hanno già<br />

tantissima coppia a tutti i regimi ed è importante verificare se aumentarla<br />

ulteriormente a scap<strong>it</strong>o della potenza, produce un passo<br />

in avanti nella guidabil<strong>it</strong>à. I motori di quest’anno hanno talmente<br />

tanta coppia che, in realtà, non si apre mai completamente la<br />

farfalla, se non in quinta o sesta marcia: dare ancora più coppia,<br />

può dare o no dei vantaggi. Il test serviva proprio per fare questa<br />

verifica. Dal punto di vista teorico, non ci dovrebbero essere delle<br />

negativ<strong>it</strong>à: potrebbe semplicemente non dare i vantaggi sperati”.<br />

per quanto riguarda la ciclistica, quali erano i test in programma?<br />

“Volevamo fare delle prove di set up con hayden, mentre al Mugello<br />

avremo anche qualche componente nuovo di ciclistica, pensato<br />

per migliorare nelle aree dove siamo più cr<strong>it</strong>ici, ovvero nel grip sul<br />

posteriore, sia nella fase terminale di ingresso che nella prima accelerazione”.<br />

Dopo le dure parole di Valentino Rossi in Qatar, c’è stata una<br />

grande reazione da parte di Ducati.<br />

“La sfida che abbiamo intrapreso prendendo Valentino è molto<br />

difficile, ma noi la vogliamo assolutamente vincere. Le difficoltà<br />

che abbiamo avuto e continuiamo ad avere devono essere uno stimolo<br />

per fare meglio: non ci abbattiamo”.<br />

adesso Valentino usa un assetto defin<strong>it</strong>o “Ducati Style”, simile<br />

a quello di Hayden: perché non è stato usato prima, per esempio<br />

nei test invernali?<br />

“I test invernali sono fatti per mettere la squadra in condizione di<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

provare tutti i set up possibili.<br />

Sforzo grande della Ducati è<br />

stato quello di aver portato a<br />

Sepang, fin dal primo giorno,<br />

una moto nuova, funzionante<br />

e affidabile per fare i test. Poi,<br />

ovviamente, Jeremy Burgess<br />

(defin<strong>it</strong>o da Preziosi “il re del<br />

box”, NDA) e i ragazzi hanno<br />

provato quello che sembrava<br />

più ragionevole in base ai commenti<br />

di Valentino: se uno è una<br />

persona aperta mentalmente,<br />

è pronto a rivedere quello che<br />

ha fatto. Quindi se a un certo<br />

punto sembra ragionevole<br />

provare un set up che dà buoni<br />

frutti con un altro pilota lo si fa:<br />

mi sembra una giusta apertura<br />

mentale anche se non si è<br />

provato quell’assetto durante i<br />

test. Tra l’altro, questo è il set<br />

up che Valentino ha utilizzato<br />

nelle prime gare della scorsa<br />

stagione, non è una nov<strong>it</strong>à assoluta:<br />

sicuramente in questo<br />

GP ha pagato la stabil<strong>it</strong>à tecnica,<br />

anche se le prestazioni non<br />

sono ancora quelle che noi e<br />

Valentino ci aspettiamo, ma ci<br />

si arriva a piccoli passi. Ovviamente<br />

ce la mettiamo tutta e<br />

cerchiamo di lavorare nel modo<br />

più razionale possibile, anche<br />

suddividendo le prove tra i nostri<br />

piloti. Questo è un modo<br />

indispensabile di lavorare per<br />

fare bene, ma da solo non assicura<br />

il successo. Ci stiamo battendo<br />

contro honda e Yamaha,<br />

in un campionato che ha fatto<br />

fuori tutte le altre Case motociclistiche:<br />

l’impresa è comunque<br />

improba!”.<br />

31


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

GP del Portogallo. Dammi un cinque!<br />

di Giovanni Zamagni | Cinque episodi che rendono indimenticabile il<br />

GP del Portogallo: questa volta, purtroppo, è stato veramente difficile<br />

trovarli, perché la <strong>Moto</strong>GP è stata particolarmente noiosa. Eccoli,<br />

comunque, in ordine crescente<br />

CiNQUE: i pRiMi DUE<br />

GiRi Di StoNER<br />

Non possono essere<br />

considerati propriamente spettacolari,<br />

ma in soli due giri Casey<br />

Stoner ha costru<strong>it</strong>o la sua<br />

v<strong>it</strong>toria: alla fine del passaggio<br />

iniziale il suo vantaggio su<br />

Jorge Lorenzo era di 1”063, al<br />

secondo di 1”437, grazie a uno<br />

strep<strong>it</strong>oso 1’37”091 (miglior<br />

giro in gara, il terzo di Lorenzo<br />

in 1’36”909). Lo spettacolo è<br />

come guida.<br />

QUattRo: iL SoRpaSSo Di<br />

ESpaRGaRo<br />

In <strong>Moto</strong>2, alla prima curva del<br />

decimo giro, Pol Espargaro infila<br />

in staccata Johann Zarco e<br />

Marc Marquez: difficilissimo.<br />

32<br />

tRE: StoNER SUL CoRDoLo iNtERNo<br />

La regia ha proposto più volte le riprese rallentate di Casey Stoner<br />

appeso a “trapezio” fuori dalla moto sul cordolo interno e tutto di<br />

traverso: da vedere e rivedere decine di volte.<br />

DUE: ULtiMo GiRo <strong>Moto</strong>3<br />

Avvincente ed emozionante l’ultimo giro della <strong>Moto</strong>3, con Sandro<br />

Cortese e Maverick Vinales vicinissimi, con l’aggiunta dei doppiati<br />

nell’ultima curva. L’ha spuntata Cortese, accusato però da Vinales<br />

di essere stato scorretto, non tanto sul rettilineo del traguardo,<br />

dove Sandro ha cambiato repentinamente traiettoria per non farsi<br />

prendere la scia, quanto di una entrata troppo decisa nelle prime<br />

curve.<br />

UNo: ULtiMo GiRo <strong>Moto</strong>2<br />

Marc Marquez e Pol Espargaro si odiano e per questo la loro sfida<br />

ravvicinata che valeva la v<strong>it</strong>toria è stata ancora più carica di tensione.<br />

Nelle prime quattro curve del passaggio finale si sono passati<br />

quattro volte, con Espargaro che ha poi tentato il tutto per tutto<br />

alla esse in sal<strong>it</strong>a finendo però lungo: bravissimi entrambi.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb<br />

bbbbbbbbbbbbbbb<br />

33


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

GP di Spagna. L’analisi di Maio Meregalli<br />

di Giovanni Zamagni | Maio Meregalli, team manager Yamaha,<br />

commenta per <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> il GP di Spagna<br />

«E’ stato un fine settimana<br />

abbastanza difficile<br />

per la messa a punto<br />

delle moto, con tre turni su<br />

quattro bagnati.<br />

Fortunatamente avevamo provato<br />

qui a marzo e questo ci ha<br />

comunque permesso di essere<br />

protagonisti con Lorenzo: con<br />

lui avremmo dovuto azzardare<br />

la gomma dura davanti, perché<br />

con la morbida ha dovuto mollare<br />

negli ultimi giri. Con Spies,<br />

invece, abbiamo avuto qualche<br />

difficoltà».<br />

34<br />

Cosa sta succedendo a Ben Spies?<br />

«Stiamo cercando di capirlo anche noi.<br />

Gli mancava confidenza sull’anteriore, specie nei curvoni veloci.<br />

Abbiamo lavorato parecchio, cercando di dargli quel carico che<br />

cercava, ma forse abbiamo esagerato e siamo andati dall’altra parte.<br />

E’ strano: non era reduce da una brutta caduta, ma fin dall’inizio<br />

non aveva fiducia con l’anteriore. Sappiamo cosa fare e in Portogallo,<br />

nel primo turno di libere, proveremo una diversa messa a punto,<br />

sperando sia la soluzione del problema».<br />

Ci si aspettava una sfida Lorenzo-pedrosa, invece è stato un<br />

duello Stoner-Lorenzo: sorpreso dalla prestazione di Casey?<br />

«Sì. Stoner ha fatto una gran gara e gli faccio i complimenti. Ma<br />

penso che se Lorenzo avesse avuto la dura, poteva finire diversamente».<br />

Si può dire che tecnicamente, Honda e Yamaha si equivalgono?<br />

«Direi di sì. Nel complesso mi sembrano ugualmente compet<strong>it</strong>ive».<br />

Grande prestazione di Cal Crutchlow con una Yamaha satell<strong>it</strong>e:<br />

cosa ne pensi?<br />

«Cal è un pilota veloce, aggressivo: nelle prime due gare è migliorato<br />

parecchio. Qui si è dimostrato rapido sull’asciutto, sul bagnato,<br />

in ogni condizione: il giudizio è davvero molto pos<strong>it</strong>ivo».<br />

Cosa pensi della Ducati?<br />

«hayden è part<strong>it</strong>o in prima fila, gli altri più indietro, ma con il passare<br />

dei giri anche Nicky ha dovuto rallentare, non so perché. Da una<br />

parte sembra che migliorino, dall’altra che peggiorino».<br />

Chiudiamo con il vinc<strong>it</strong>ore della <strong>Moto</strong>3 Romano Fenati.<br />

«Fenati Fenomeno! E’ solo alla sua seconda gara di mondiale e sta<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

Stoner ha fatto una gran gara e gli faccio i<br />

complimenti. Ma penso che se Lorenzo avesse avuto<br />

la dura, poteva finire diversamente<br />

““<br />

»»<br />

»<br />

facendo qualcosa di impressionante.<br />

Nel nostro team ci sono<br />

tante persone non <strong>it</strong>aliane e<br />

non sapevano nemmeno chi<br />

fosse e tutti hanno detto: impressionante!<br />

Non ha esperienza, ma con<br />

le condizioni difficili di Jerez è<br />

stato l’unico a non sbagliare,<br />

dando 30 secondi al secondo.<br />

Tanto di cappello: è assolutamente<br />

un pilota da prendere in<br />

considerazione per il futuro. E’<br />

presto, è solo la seconda gara,<br />

ma bisogna solo fargli i complimenti».<br />

35


GP di Spagna<br />

Le foto più belle di Jerez<br />

Pioggia e maltempo hanno reso Jerez in un GP imprevedibile.<br />

Il verdetto della pista è stato invece, ancora una volta, il più ovvio.<br />

Ecco le foto più emozionanti del weekend spagnolo<br />

36 37


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

38 39<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

“Quel Fenati è un pilota nuovo modello”<br />

di Nico Cereghini | In tanti anni ne ho visti di buoni, però mai uno così:<br />

veloce, naturale, reattivo, lucido. E soprattutto tranquillo come se<br />

andasse a fare un raduno con gli amici. Nessuno dei grandi mi è<br />

apparso così<br />

Ciao a tutti! Quando Rossi<br />

vinceva la sua prima<br />

gara mondiale in 125,<br />

a Brno nell’agosto del ’96, Romano<br />

Fenati compiva sei mesi<br />

di v<strong>it</strong>a. E domenica scorsa a<br />

Jerez eccolo trionfare anche lui<br />

nella stessa classe, diventata<br />

nel frattempo <strong>Moto</strong>3, e addir<strong>it</strong>tura<br />

alla seconda occasione e<br />

non all’undicesima come fece<br />

Valentino. Due fenomeni, certo:<br />

due marchigiani, due piloti<br />

eccezionali fin dai primi passi<br />

tra i grandi. Ed è bello che Romano vinca proprio quando Vale sta<br />

purtroppo arrancando. Naturalmente io confido che anche Rossi<br />

torni a primeggiare, e possibilmente con la Ducati; ma intanto una<br />

giornata come quella che abbiamo appena vissuto ci dà il senso<br />

delle cose che passano ma non per questo finiscono del tutto, e<br />

anzi sono capaci di ripetersi per scaldarci il cuore. Fenati, che Guido<br />

Meda ha battezzato simpaticamente “il cinghialotto” per il suo<br />

fisico compatto, ha dominato una gara difficilissima, una corsa che<br />

molti piloti ben più scafati di lui hanno clamorosamente buttato in<br />

voli spettacolari e per fortuna incruenti. Era dura, guidare sull’asciutto<br />

con tante pozzanghere rimaste bagnate, e invece Romano,<br />

sereno come fosse al <strong>Moto</strong>raduno della Futa con una Vespettacodice,<br />

se ne andava via pul<strong>it</strong>o ma con un passo irresistibile, fino<br />

a guadagnare un incredibile vantaggio superiore al mezzo minuto.<br />

In quarant’anni di corse non avevo ancora visto un soggetto così.<br />

Di lui mi colpiscono tre qual<strong>it</strong>à: la lucid<strong>it</strong>à da veterano, sorprendente<br />

anche per i suoi stessi colleghi della <strong>Moto</strong>GP, come Rossi<br />

e il Dovi; poi la rapid<strong>it</strong>à delle reazioni, che lo ha salvato domenica<br />

quando la moto gli è part<strong>it</strong>a dietro più di una volta e lui l’ha ripresa<br />

in un attimo; e infine la naturalezza con la quale fa e dice le cose.<br />

Imperturbabile. Alla prima curva Romano ha superato almeno sette<br />

piloti su una linea tutta esterna, una traiettoria che ha segu<strong>it</strong>o<br />

soltanto lui. L’avevi studiata prima? Gli ho domandato nel dopogara.<br />

“No, ho chiuso gli occhi ed è andata bene” ha risposto. E io non<br />

so dire se davvero è sincero. Perché così appare, effettivamente.<br />

Tutti voi che l’avete sent<strong>it</strong>o nelle interviste in tivù potete confermarlo.<br />

Però non è certo uno sprovveduto, e anzi mi pare abbastanza<br />

sveglio da aver cap<strong>it</strong>o che è meglio non raccontare mai tutta la<br />

ver<strong>it</strong>à. Specie ai giornalisti.<br />

Mi ricorda un po’ il Capirossi dei primi anni Novanta, che era furbo<br />

anche a quell’età. Certamente non ha nulla della spavalderia del<br />

giovane Biaggi che si fece un boccone di Chili e Reggiani, o di Valentinik<br />

che scarrozzava la bambola Skiffer sull’Aprilia 125 al Mugello.<br />

E nemmeno ha l’aria sicura di Ago o di Roberts. Per dire dei<br />

fenomeni. E’ semplicemente tranquillo, consapevole, un modello<br />

nuovo. E se questa è la nuova generazione che avanza, allora devo<br />

dire che mi piace molto.<br />

40 41<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

“<br />

In quarant’anni di corse non avevo ancora visto un<br />

soggetto così<br />


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

42 43<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

La vignetta di Nico Cereghini dedicata<br />

a Romano Fenati e Valentino Rossi<br />

Solo Nico ha potuto assistere a questo scambio di idee tra<br />

i due talenti <strong>it</strong>aliani che il mondo ci invidia, chi più chi meno...<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

L’esempio spagnolo per far crescere i giovani<br />

talenti <strong>it</strong>aliani<br />

Molti di voi ricordano le bagarre in pista e la verve ai box<br />

di Ezio Gianola. Il pilota lecchese è stato un grande protagonista<br />

delle piccole cilindrate del <strong>Moto</strong>mondiale negli anni ’80 e ’90. Nel<br />

1985 terminò il Mondiale Classe 125 in quarta posizione in sella<br />

alla Garelli, in squadra con Fausto Gresini. Passò poi alla honda,<br />

con cui giunse secondo nel Mondiale del 1988, dietro alla Derbi<br />

di Jorge Martínez e con due v<strong>it</strong>torie di GP (Germania e Gran Bretagna).<br />

Nel 1989 Ezio vinse ancora due GP (Giappone e Nazioni),<br />

terminando al terzo posto il Mondiale della 125. Nel 1990 il lecchese<br />

lasciò la honda per la Derbi, ma non ottenne punti iridati. Nel<br />

1992 finì il Mondiale 125 al quarto posto, collezionando ben quattro<br />

v<strong>it</strong>torie (Italia, Europa, Olanda e Francia). Il 1993 fu la sua ultima<br />

stagione di gare nel <strong>Moto</strong>mondiale, che chiuse al dodicesimo<br />

posto con la honda 125. Dal 2008 Ezio si occupa di management<br />

sportivo con una sua società. E proprio questa nuova attiv<strong>it</strong>à l’ha<br />

portato a collaborare con la Federazione <strong>Moto</strong>ciclistica Italiana. A<br />

Gianola va riconosciuto l’importante mer<strong>it</strong>o di aver contribu<strong>it</strong>o a<br />

cambiare le regole e a portare in Italia le gare della PreGP 125, una<br />

categoria emergente che in Spagna negli ultimi anni ha sfornato i<br />

grandi talenti che oggi spopolano nelle varie classi del <strong>Moto</strong>mondiale.<br />

La PreGP 125 si pone infatti a metà strada tra la SP 125 (la<br />

vecchia Sport Production, che ha dato i natali sportivi ai vari Rossi,<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

Anno<br />

02<br />

Ezio Gianola: “Vi dico come ho scoperto<br />

Romano Fenati. E ne arriveranno altri!”<br />

di Andrea Perfetti | L’ex campionissimo delle piccole cilindrate,<br />

ora coordinatore FMI, ci racconta da dove arriva il giovane talento,<br />

che proprio Ezio ha voluto nel Team Italia. Non è il solo, altri ragazzini<br />

promettono molto bene<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

Melandri e Biaggi) e la specialistica<br />

e costosa GP 125. Rispetto<br />

alla SP 125 (che impiega<br />

moto sin troppo grandi per i<br />

14enni, e prive delle regolazioni<br />

tipiche di una moto da corsa),<br />

la PreGP alza il livello e mette<br />

i giovani talenti nella condizione<br />

di approcciare la futura GP<br />

125 (o la <strong>Moto</strong>3) del Mondiale<br />

con meno soggezione e con la<br />

possibil<strong>it</strong>à di vincere da sub<strong>it</strong>o.<br />

Proprio come ha fatto Romani<br />

Fenati.<br />

L’intervista a Ezio Gianola<br />

Ezio, come sei arrivato a Romano<br />

Fenati?<br />

«Facciamo un passo indietro.<br />

Dal 2009 porto avanti un mio<br />

progetto personale, che mi<br />

vede impegnato coi giovani<br />

piloti più forti. ho cominciato<br />

a portarli a correre in Spagna,<br />

44 45<br />

»»<br />

»


nella PreGP 125, in sella a moto<br />

da 35 cavalli che superano i 180<br />

km/h e sono molto formative<br />

per i 14enni. Inoltre là corrono<br />

sulle piste del Mondiale, imparano<br />

alla svelta. Da sub<strong>it</strong>o<br />

ho visto che i nostri piloti non<br />

avevano niente da invidiare agli<br />

spagnoli, anzi spesso li bastonavano<br />

sulle loro piste».<br />

E allora hai coinvolto la FMi.<br />

«Esatto. ho proposto ad Alfredo<br />

Mastropasqua della FMI di<br />

ricreare il Team Italia, appoggiandoci<br />

al team Gabrielli. Col<br />

supporto della Federazione siamo<br />

riusc<strong>it</strong>i a fare un bel lavoro<br />

sui giovani, che sta dando i primi<br />

risultati. Fenati è forte, ma<br />

ci sono altri giovani che stanno<br />

venendo su bene. Penso in particolare<br />

a Niccolò Antonelli».<br />

perché la Spagna ha sfornato<br />

così tanti campioni negli ultimi<br />

10 anni?<br />

«In Spagna a 14 anni guidano<br />

una moto da GP e a 16 sono<br />

pronti per il Mondiale! ho cercato<br />

di portare in Italia questo<br />

approccio, abbiamo inser<strong>it</strong>o i<br />

migliori giovani nel Team Italia<br />

proprio per farli crescere rapidamente<br />

con le moto giuste.<br />

Abbiamo imparato molto dagli<br />

spagnoli.<br />

Nel loro campionato PreGP ti<br />

confronti non a caso coi migliori<br />

talenti di 14/16 anni provenienti<br />

da ogni parte del mondo<br />

(Giappone, Inghilterra, Australia,<br />

USA e ora anche Italia). E,<br />

se sei forte lì, sei già pronto per<br />

46<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

il <strong>Moto</strong>mondiale. Ce lo dimostra proprio Romano Fenati».<br />

Cosa si può fare in <strong>it</strong>alia?<br />

«Abbiamo portato la PreGP in Italia, per far correre i giovani sui<br />

nostri circu<strong>it</strong>i che sono anche più belli di quelli spagnoli. Misano,<br />

il Mugello, Vallelunga sono palestre incredibili per i ragazzi, che<br />

vengono segu<strong>it</strong>i da me e da altri ex del Mondiale, come Romboni,<br />

Locatelli e Migliorati».<br />

Ci sono altri giovani in grado di ottenere grandi risultati a breve?<br />

«Sì. Oltre ad Antonelli, ci sono altri ragazzini velocissimi, come<br />

Mazzola, Rinaldi, Pagliani e Fuligni (questi ultimi tre inser<strong>it</strong>i nel<br />

Team Italia gest<strong>it</strong>o da Gabrielli). Il mio lavoro è di coordinatore:<br />

li seguo e cerco di farli crescere nel migliore dei modi, sia in pista<br />

che ai box. Devono formarsi anche il carattere. ho creato anche<br />

una mia squadra, la GT Racing, per aiutare Simone Mazzola, un<br />

ragazzino che ha del talento e può fare molto bene».<br />

Non trovi che ci sia troppa pressione su questi ragazzi? penso<br />

a Fenati, ma anche ad antonelli.<br />

«Sì, sia da parte dei media che delle stesse famiglie che stanno<br />

loro troppo addosso. E hanno richieste eccessive, sono pur sempre<br />

degli adolescenti. Per questo li seguiamo nel modo migliore<br />

possibile, avvalendoci con la FMI dei migliori professionisti del<br />

CONI. I piloti hanno delle tabelle di allenamento che devono seguire<br />

anche a casa, noi mon<strong>it</strong>oriamo tutto. Poi sul campo di gare li<br />

assistiamo nei box insieme al team. E lasciamo fuori i gen<strong>it</strong>ori. Cerchiamo<br />

di fare in modo che resti lo spazio necessario allo studio, in<br />

particolare devono imparare l’inglese. È fondamentale».<br />

Su quali campi ti rechi per scoprire i nuovi talenti?<br />

«Come tecnico federale vado a vedere sia la PreGP che la minimoto.<br />

Ma è la prima che dà i riferimenti migliori. Abbiamo accantonato<br />

la SP 125 che ormai non è più una scuola adeguata, guardiamo<br />

alla PreGP. Qui sta crescendo bene il piccolo Bulega, pensare che<br />

suo padre Davide correva con me! C’è un bel ricambio alle porte».<br />

Quali sono le difficoltà maggiori che incontri?<br />

«Il problema maggiore sono i soldi. Di giovani bravi ce ne sono, ma<br />

pochissimi hanno le possibil<strong>it</strong>à di correre. Dobbiamo aiutarli noi.<br />

Ora si parla, giustamente, di Fenati, ma dietro c’è un grandissimo<br />

lavoro per aiutarli, supportarli e portarli agli alti livelli di un Mondiale».<br />

passiamo alla <strong>Moto</strong>3. Come la vedi, tu che sei uno dei grandi<br />

specialisti delle piccole cilindrate?<br />

«La <strong>Moto</strong>3 è molto formativa. È giusto che affianchi la GP 125, perché<br />

hanno prestazioni molto vicine. Ora la 125 è di poco superiore,<br />

ma è a fine sviluppo, mentre le <strong>Moto</strong>3 hanno grandi margini di miglioramento».<br />

parlaci di Romano, che tipo è?<br />

«È un ragazzo in gamba. Non dice parolacce, sa ascoltare, non ha<br />

gesti di stizza. Gli siamo stati vicino per aiutarlo a crescere. Fenati<br />

ha fatto la scuola honda hIRP, dove ha ricevuto una buona formazione<br />

e ha imparato le prime regole di comportamento. Agli inizi<br />

aveva un carattere un po’ “caldo”. Gli ho fatto da maestro, sono<br />

stato duro su certe cose per aiutarlo a comportarsi nel modo giusto<br />

dentro e fuori la pista. ho passato molto tempo con lui, anche<br />

in trasferta. E ci siamo divert<strong>it</strong>i tanto, una condizione fondamentale<br />

quando hai solo 14 anni».<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>GP » Prove<br />

47


SpECiaLE SUpERBiKE<br />

IL GRAN PREMIO<br />

DI MONZA<br />

48 49


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Annullata per motivi di sicurezza<br />

gara uno a Monza<br />

di Carlo Baldi | Part<strong>it</strong>a su pista asciutta la gara è stata interrotta con<br />

la bandiera rossa per la pioggia. Sulla linea di partenza della seconda<br />

parte della gara è arrivata la decisione di Infront di annullare la gara<br />

50<br />

La prima manche di Monza SBK è stata annullata per motivi<br />

di sicurezza. La gara aveva regolarmente preso il via su<br />

pista asciutta, ma sotto un cielo scuro che non prometteva<br />

nulla di buono. La pista era in gran parte asciutta ma con qualche<br />

chiazza bagnata, come quella che nel giro di ricognizione ha trad<strong>it</strong>o<br />

A<strong>it</strong>chison, caduto all’usc<strong>it</strong>a dalla parabolica. Al via il più veloce<br />

era Sykes segu<strong>it</strong>o da Guintoli, Melandri e Checa con Biaggi ottavo.<br />

Il primo colpo di scena al termine del primo giro quando Melandri<br />

cadeva sempre all’usc<strong>it</strong>a della parabolica, nello stesso punto<br />

dove era caduto A<strong>it</strong>chison. In un solo giro Checa perdeva quattro<br />

posizioni a favore delle due Aprilia di Laverty e Biaggi che si piazzavano<br />

al terzo e quarto posto, mentre un velocissimo Fabrizio era<br />

terzo. Con la pista quasi asciutta tutti i piloti avevano optato per le<br />

gomme slick e non appena la pioggia ha iniziato a bagnare il tracciato<br />

brianzolo, sempre in parabolica, sono caduti in tre : Salom,<br />

hopkins e Gadea. Gara sospesa con la bandiera rossa e nuovo via<br />

previsto dopo pochi minuti. Rientrati pista per la seconda parte<br />

della gara, i piloti non salivano sulle loro moto ma si mettevano a<br />

discutere se fosse il caso di prendere il via, visto che ora la pista<br />

era esattamente nelle stesse condizioni di ieri in Superpole.<br />

Per valutare le condizioni del tracciato alcuni piloti effettuavano<br />

un giro di pista in automobile assieme agli incaricati Infront e si<br />

constatava che in alcuni punti la pista era molto bagnata e sarebbe<br />

stato pericoloso percorrerli con le gomme slick. In particolare<br />

la curva de Serraglio, a metà tra la seconda di Lesmo e la variante<br />

Ascari, era completamente bagnata e proprio in quel punto<br />

entrambi i lati sono circondati dal guard rail. A quel punto quindi<br />

paolo Ciabatti di Infront Paolo Ciabatti di Infront comunicava la<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove<br />

decisione della Direzione di<br />

gara di annullare defin<strong>it</strong>ivamente<br />

la gara. Proprio in quel<br />

momento però ricominciava<br />

a piovere molto forte e alcuni<br />

piloti e meccanici Ducati restavano<br />

in p<strong>it</strong>a sino all’ultimo nella<br />

speranza che la decisione venisse<br />

rivista alla luce delle nuove<br />

condizioni della pista, ormai<br />

completamente bagnata.<br />

Checa (ascolta la sua intervista)<br />

r<strong>it</strong>eneva ad esempio che in<br />

quelle condizioni si sarebbe potuto<br />

prendere il via, ma di fatto<br />

tutti nei box guardando il cielo<br />

per vedere cosa si farà in gara<br />

due, la cui partenza è prevista<br />

alle ore 15,30.<br />

51


Si sono disputate oggi a<br />

Monza le due gare più<br />

corte della storia della<br />

Superbike. Se la prima era<br />

stata di soli tre giri, ed era poi<br />

stata annullata per la pioggia,<br />

la seconda è durata solo otto<br />

giri prima che la pioggia la interrompesse<br />

e che la Direzione<br />

di gara decidesse che per oggi<br />

poteva bastare così. Nessuna<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Sykes vince la gara di Monza<br />

di Carlo Baldi | Sykes domina l’unica gara della Superbike<br />

disputata oggi a Monza. Podio tutto inglese con haslam e Laverty.<br />

Gara considerata conclusa dopo soli otto giri. Quarto posto per<br />

Melandri e quinto per Biaggi<br />

52<br />

ulteriore partenza. Gara conclusa e punteggio dimezzato. Il giro di<br />

ricognizione, che in gara uno aveva tolto di mezzo A<strong>it</strong>chison, caduto<br />

alla parabolica, nella seconda manche ha escluso due dei protagonisti<br />

delle prove : Michel Fabrizio e il poleman Sylvain Guintoli.<br />

Le loro moto si sono fermate durante il terzo giro di ricognizione,<br />

quello r<strong>it</strong>enuto necessario da alcuni piloti che, come Checa (ascolta<br />

la sua intervista), speravano che nel frattempo si potessero<br />

asciugare due curve che erano ancora umide per la pioggia caduta<br />

poche ore prima. Una volta che la gara aveva finalmente avuto inizio<br />

(ridotta a 16 giri dai tre giri di ricognizione) abbiamo assist<strong>it</strong>o<br />

ad un netto dominio di Sykes che, part<strong>it</strong>o come un fulmine dalla<br />

prima fila, ha concluso con quasi dieci secondi di vantaggio sul<br />

gruppo degli insegu<strong>it</strong>ori dove si sono dati battaglia haslam, Laverty,<br />

Melandri, Biaggi e Rea che hanno concluso nell’ordine. La gara<br />

è vissuta sullo spettacolo offerto da questi cinque piloti che si sono<br />

affrontati a colpi di staccate al lim<strong>it</strong>e e di carenate nelle strette varianti<br />

dell’autodromo lombardo. Leggermente staccati da questo<br />

gruppo di piloti, tutti con moto a quattro cilindri, si sono classificate<br />

le prime due bicilindriche Ducati di Checa e Giugliano, che<br />

hanno preceduto Smrz e Badovini. Undicesimo posto per Aoyama<br />

davanti all’Aprilia di Davies e alle Ducati di Berger e Zanetti. L’unica<br />

Suzuki rimasta in gara era quella di Camier visto che hopkins,<br />

caduto al terzo ed ultimo giro della prima manche, aveva riportato<br />

una piccola frattura al piede ed aveva prefer<strong>it</strong>o non prendere il<br />

via nella seconda. Stessa sorte per Salom che era caduto assieme<br />

all’americano ed ha riportato una lussazione alla spalla sinistra. Il<br />

suo compagno di squadra Mercado ha chiuso al sedicesimo posto<br />

davanti a Canepa ancora dolorante per la frattura alla tibia e la<br />

rottura del legamento della caviglia. Oltre a hopkins e Salom non<br />

hanno preso il via anche i doloranti Gadea e A<strong>it</strong>chison. Li rivedremo<br />

tutti quattro in pista la settimana prossima a Donington.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove<br />

53


La Superbike domenica ha<br />

vissuto a Monza uno dei<br />

suoi momenti più difficili,<br />

con l’annullamento della prima<br />

manche e la sospensione defin<strong>it</strong>iva<br />

della seconda dopo soli<br />

otto giri. Le cr<strong>it</strong>iche non sono<br />

mancate non solo dall’esterno<br />

del circus della Superbike, ma<br />

anche dal proprio interno. Alcuni<br />

dei fatti li conosciamo già e<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Cronaca di una domenica annunciata<br />

di Carlo Baldi | La Superbike a Monza ha vissuto una delle sue<br />

giornate più difficili. Analizziamo nel dettaglio quanto è successo<br />

e valutiamo il comportamento dei protagonisti<br />

54<br />

ve li abbiamo raccontati nei nostri articoli precedenti. Ora cerchiamo<br />

di approfondirli per comprendere cosa ha portato la Superbike<br />

a vivere una domenica strana, quasi surreale. Per comprendere<br />

quanto accaduto la domenica bisogna fare un passo indietro e<br />

andare alla Superpole di sabato che ai più attenti, ed a quelli che<br />

avevano esaminato le previsioni meteo, aveva fatto prevedere cosa<br />

ci si poteva aspettare nella giornata successiva. Pista mai completamente<br />

asciutta, difficilissima scelta delle gomme, gomme rain<br />

che (ovviamente) si sbriciolavano sul lunghissimi ed asciutti rettilinei,<br />

piloti che rientravano sbigott<strong>it</strong>i ai box incerti sul da farsi. In<br />

quel frangente, la v<strong>it</strong>toria, cioè la Superpole, era andata a Guintoli,<br />

a colui che (da sempre esperto della pioggia e forte dell’esperienza<br />

accumulata in passato nel piovoso Br<strong>it</strong>ish Superbike) aveva interpretato<br />

nel migliore dei modi lo stato della pista nel momento decisivo,<br />

vale a dire a pochi minuti dal termine dell’ultima sessione. Ma<br />

cosa sarebbe successo in gara quando lo stato della pista in caso di<br />

pioggia, sarebbe stato da valutare non più in pochissimi minuti, ma<br />

nell’arco dei venti/venticinque della gara? Se l’incogn<strong>it</strong>a meteo/<br />

gomme/pista si fosse presentata anche per le gare cosa sarebbe<br />

successo? La domanda se la sono posta ovviamente anche i team<br />

e la Infront, che si sono riun<strong>it</strong>i sabato sera, assieme alla Pirelli, per<br />

decidere come comportarsi nella giornata successiva. La Pirelli ha<br />

annunciato che, per cercare di dotare i piloti di un’ulteriore scelta<br />

nel caso di pista bagnata o in condizioni miste, avrebbe portato<br />

l’indomani ad ogni pilota una gomma posteriore SC0 intagliata. La<br />

SC0 è una gomma dal profilo largo (196 pollici anziché 193) dotata<br />

di una sezione centrale appos<strong>it</strong>amente rinforzata per resistere alle<br />

enormi sollec<strong>it</strong>azioni causate dai rettilinei e dalle staccate di Monza<br />

che mettono a dura prova la parte centrale delle gomme. Proprio<br />

quella parte che in Superpole si staccava a pezzi dalle gomme<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove<br />

55


56<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

rain, che dispongono invece di una parte centrale morbida, proprio<br />

per consentire un buon grip sul bagnato. Questa soluzione non<br />

sembra però aver convinto tutte le squadre, visto che molte hanno<br />

dichiarato con fermezza che, in caso di pioggia f<strong>it</strong>ta, avrebbero r<strong>it</strong>irato<br />

i propri piloti. Tra queste <strong>BMW</strong> ed honda. Purtroppo il giorno<br />

dopo il meteo non è migliorato. Anzi, è sembrato quasi prendersi<br />

gioco dei piloti, degli organizzatori e del pubblico. La prima gara ha<br />

preso il via con una pista umida, asciutta solo in alcuni punti. Non<br />

stava piovendo. Questo ha indotto tutti i piloti al scegliere coperture<br />

slick. Però già nel giro di ricognizione A<strong>it</strong>chison è volato via<br />

nello stesso punto dove poi, in gara nel primo giro, sarebbe caduto<br />

Melandri. Al terzo passaggio ha ripreso a piovere e sono sub<strong>it</strong>o caduti,<br />

sempre in parabolica, Salom, hopkins e Gadea. Gara sospesa<br />

con la bandiera rossa. Pochi minuti dopo la pioggia cessava. I piloti<br />

si schieravano sulla linea di partenza per riprendere la manche<br />

interrotta mentre la pista si stava piano piano asciugando. I piloti<br />

però nel giro di ricognizione si accorgevano che alcune curve erano<br />

ancora bagnate e la partenza veniva quindi r<strong>it</strong>ardata. Dalla p<strong>it</strong><br />

line partivano due automobili con a bordo alcuni piloti ed incaricati<br />

Infront tra i quali Paolo Ciabatti (SBK Project leader) che percorrevano<br />

alcuni giri di pista per valutarne lo stato. Tornati sulla linea<br />

di partenza, ascoltati ovviamente i piloti (tra i quali Checa, Biaggi<br />

e Rea) Infront decideva di annullare defin<strong>it</strong>ivamente la gara. Non<br />

passava neppure un minuto e la pioggia tornava a cadere molto<br />

f<strong>it</strong>ta. Una vera beffa perché a quel punto alcuni team e piloti Ducati<br />

non volevano più lasciare la griglia in quanto r<strong>it</strong>enevano che con la<br />

pioggia battente si potesse correre utilizzando gomme rain e che<br />

quindi si potesse regolarmente disputare una wet race. Ma ormai<br />

la decisione era stata presa e la gara annullata. La s<strong>it</strong>uazione non<br />

cambiava per gara due. Pista in parte asciutta ma con larghe zone<br />

bagnate. Due giri di ricognizione non bastavano per far decidere i<br />

piloti e ne veniva effettuato un terzo. Dopo di che tutti (a parte Fabrizio<br />

e Guintoli che si erano fermati lungo il tracciato per problemi<br />

tecnici) prendevano il via con gomme slick. La gara era dominata<br />

da Sykes che girava come se la pista fosse asciutta, ma nel corso<br />

del nono giro riecco la pioggia. La Direzione di gara non attendeva<br />

che le cadute certificassero le mutate condizioni del tracciato e sospendeva<br />

anche la seconda gara con la bandiera rossa. A questo<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove<br />

punto però decideva di non farla<br />

riprendere, ma essendo stati<br />

percorsi la metà dei giri previsti,<br />

la considerava terminata<br />

al compimento dell’ottavo giro<br />

con l’assegnazione della metà<br />

del punteggio. Chiar<strong>it</strong>o cosa sia<br />

effettivamente successo sabato<br />

e domenica, prendiamo ora<br />

in esame nell’ordine : Pirelli, Infront,<br />

i piloti, la pista di Monza e<br />

il pubblico.<br />

pirelli<br />

Giorgio Barbier aveva dichiarato<br />

sabato che non esisteva una<br />

gomma in grado di essere utilizzata<br />

con sicurezza a Monza nel<br />

caso che la pista fosse bagnata<br />

57


solo in parte. Siamo d’accordo<br />

con lui, visto che pensiamo<br />

sia impossibile preparare una<br />

gomma che possa resistere al<br />

calore ed alle tremende veloc<strong>it</strong>à<br />

e frenate dei rettilinei della<br />

pista di Monza e che nello stesso<br />

tempo sia anche abbastanza<br />

morbida da consentire un<br />

buon grip nei curvoni bagnati.<br />

Perché queste erano le condizioni<br />

a Monza. I lunghissimi<br />

rettilinei si asciugavano prima<br />

delle curve, dove gli alberi impedivano<br />

al (pallido) sole di<br />

asciugare l’asfalto. Le gomme<br />

intermedie non sono mai state<br />

nemmeno prese in considerazione<br />

dai piloti, in quanto<br />

non sono in grado di garantire<br />

58<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

l’aderenza necessaria per andare forte sul misto. Però ovviamente<br />

Pirelli conosce benissimo la pista lombarda, tanto da aver preparato<br />

per questo round della Superbike, particolari gomme slick con<br />

caratteristiche molto particolari, adatte a resistere alle alte temperature<br />

ed alle incredibili veloc<strong>it</strong>à di Monza. Perché non ha posto<br />

la stessa attenzione anche alle gomme rain? Perché la proposta di<br />

intagliare la SC0 non è stata valutata nei giorni precedenti, magari<br />

testandola nella gara del CIV corsa la settimana prima in condizioni<br />

meteo molto simili a quelle che si sono poi verificate in Superbike?<br />

Proporre una soluzione al sabato sera per la domenica mattina è<br />

chiaro che non ha convinto i piloti che di fatto non hanno mai preso<br />

in considerazione l’utilizzo delle SC0 intagliate.<br />

infront<br />

Per tutto il weekend Infront ha responsabilmente messo al primo<br />

posto la sicurezza dei piloti. Nei momenti cr<strong>it</strong>ici ha cercato di<br />

ascoltare il parere sia delle squadre che dei rider e lo prova la riunione<br />

di sabato sera ed il dialogo con i piloti stessi sulla linea di partenza,<br />

cercando di far fronte a s<strong>it</strong>uazioni delicate quanto mutevoli.<br />

La prima gara è stata sospesa in quanto i piloti non si sentivano<br />

sicuri ed avevano accertato che alcune curve erano ancora bagnate.<br />

Per quanto riguarda poi la decisione di concludere la seconda<br />

gara all’ottavo giro senza tornare in pista per i restanti otto giri<br />

bagnati, pensiamo sia figlia della riunione di sabato di cui sopra,<br />

durante la quale molti i team hanno apertamente dichiarato di non<br />

voler correre in caso di pioggia. Va anche detto che questo inizio<br />

di campionato non è stato certo dei migliori e che ovviamente<br />

sulle decisioni della Infront hanno pesato – giustamente – i gravi<br />

incidenti di Phillip Island e di Imola, oltre alle molte cadute nel<br />

precedente appuntamento di Assen dove McCormick ha rischiato<br />

grosso. Se si fosse rischiato e fosse successo qualcosa di grave – e<br />

le condizioni della pista lo facevano presagire – ora staremmo parlando<br />

di ben altro. L’unica accusa che si può muovere ad Infront è<br />

quella di aver inser<strong>it</strong>o ancora la pista di Monza nel calendario della<br />

Superbike, ma di questo parliamo più avanti.<br />

i piloti<br />

I duri della Superbike sono diventati femminucce? Certamente<br />

no. Sono rimasti dei tipi tosti, ma sono pur sempre essere umani.<br />

Un conto è rischiare ed un conto è essere sconsiderati. I piloti<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove<br />

rischiano la v<strong>it</strong>a in pista, ma<br />

lo fanno quando esistono le<br />

giuste condizioni di sicurezza.<br />

Siccome c’erano le televisioni<br />

e gente che aveva pagato<br />

il biglietto avrebbero dovuto<br />

sentirsi obbligati a correre con<br />

gomme slick nei curvoni bagnati<br />

di Monza dove le veloc<strong>it</strong>à<br />

superano costantemente i 200<br />

km/h? Show must go on? Per<br />

una volta, grazie a Dio non è<br />

stato così. Da non dimenticare<br />

poi che il discorso fatto per<br />

Infront e che riguarda i molti e<br />

gravissimi incidenti di questo<br />

inizio di stagione 2012, ha certamente<br />

pesato anche sulle<br />

scelte e sull’atteggiamento dei<br />

piloti che in alcuni casi non è<br />

59


stato omogeneo, ma contradd<strong>it</strong>orio.<br />

Ma incidenti come quello<br />

di Lascorz lasciano il segno anche<br />

sui “duri della Superbike”.<br />

Va anche detto però bisogna<br />

che i piloti della Superbike si<br />

riuniscano finalmente in una<br />

propria associazione. Se vogliono,<br />

come è giustissimo che sia,<br />

avere voce in cap<strong>it</strong>olo e sedersi<br />

al tavolo di chi decide anche<br />

della loro incolum<strong>it</strong>à devono<br />

cost<strong>it</strong>uire un’associazione ed<br />

un portavoce che possa poi far<br />

valere i loro dir<strong>it</strong>ti. Se ne parla<br />

ogni volta che cap<strong>it</strong>ano incidenti<br />

gravi o che si corre al lim<strong>it</strong>e<br />

della sicurezza. Se ne era parlato<br />

a Donington lo sorso anno<br />

e anche a Imola dopo il grave<br />

incidente a Lascorz, ma poi<br />

non è stato fatto nulla. A Monza<br />

sembra che finalmente qualcosa<br />

si stia muovendo e che Troy<br />

60<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Corser potrebbe essere il promotore ed il portavoce di questa nasc<strong>it</strong>ura<br />

associazione. Speriamo.<br />

La pista di Monza<br />

E’ la vera causa della difficile domenica della Superbike. La pista di<br />

Monza non è più adatta alle competizioni motociclistiche. E’ una<br />

pista obsoleta ed ormai anacronistica, fatta di lunghissimi rettilinei<br />

in stile anni 60 e di varianti aggiunte solo per interrompere altri<br />

rettilinei. E’ fin<strong>it</strong>o il tempo nel quale si correva negli ex aeroporti o<br />

quando le corse motociclistiche si misuravano con il valore della<br />

veloc<strong>it</strong>à massima. Negli anni 2000 si corre al Mugello, a Portimao,<br />

circu<strong>it</strong>i spettacolari e sicuri e chi ha voluto stare al passo dei tempi,<br />

come Silverstone, ha dovuto cambiare completamente. Ieri la<br />

pioggia ha complicato le cose, ma negli anni precedenti quando<br />

non ha piovuto, le gare di Monza sono state decise dai tagli di quelle<br />

varianti assurde nelle quali si arriva a oltre duecento (o potremmo<br />

dire anche trecento) chilometri orari. Per non parlare della pericolos<strong>it</strong>à<br />

della prima variante, ora finalmente modificata, che per<br />

anni ha falciato decine di piloti sub<strong>it</strong>o dopo la partenza e se non è<br />

mai successo l’irreparabile lo si deve solo alla fortuna (vedi incidente<br />

di Neukirchner nel 2009). Nelle condizioni meteo di questo<br />

ultimo fine settimana correre a Monza un campionato mondiale<br />

Superbike diventa impossibile. Quando smette di piovere i rettilinei<br />

si asciugano abbastanza in fretta mentre molte curve restano<br />

bagnate. Quali gomme utilizzare? E che dire della curva del Serraglio<br />

che è non asciuga mai essendo coperta da una f<strong>it</strong>ta vegetazione<br />

e che scorre con due lunghi guard rail sui lati?<br />

il pubblico<br />

Il pubblico è stato la v<strong>it</strong>tima di Monza, della pista obsoleta e della<br />

pioggia. Pagare il biglietto e beccarsi l’acqua per assistere a due<br />

sole gare complete e a 11 giri di Superbike è una vera ingiustizia. Per<br />

fortuna il pubblico ha dimostrato una grande matur<strong>it</strong>à, superiore a<br />

quella di molti altri sport, dove per molto meno si fanno invasioni di<br />

campo. Il pubblico e lo spettacolo ieri sono stati sacrificati sull’altare<br />

della sicurezza e speriamo che dopo la giusta rabbia, chi ieri era<br />

sulle tribune o nei prati di Monza ora se ne faccia una ragione e che<br />

comprenda che molto probabilmente non si poteva fare in modo<br />

diverso. Vogliamo chiudere questa pagina difficile e per molti versi<br />

amara, con una battuta scambiata con la mamma di haslam ieri<br />

sera prima di lasciare l’autodromo. Anne non è solo madre di Leon,<br />

ma ovviamente anche moglie di Ron haslam, pilota degli anni 70-<br />

80. Ron aveva due fratelli entrambi deceduti a segu<strong>it</strong>o di incidenti<br />

in gare di moto. Non è quindi una donnina qualsiasi e conosce bene<br />

le corse. Le abbiamo fatto i complimenti per il podio di suo figlio e<br />

lei ci ha risposto :”No, il podio non è importante, l’importante è che<br />

questo weekend sia fin<strong>it</strong>o e che nessuno si sia fatto male. I piloti<br />

hanno rischiato molto oggi qui a Monza”.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove<br />

61


SBK Monza<br />

pos. pilota punti<br />

1 Sykes Tom 12.5<br />

2 haslam Leon 10<br />

3 Eugene Laverty 8<br />

4 Marco Melandri 6.5<br />

5 Biaggi Max 5.5<br />

6 Rea Jonathan 5<br />

7 Checa Carlos 4.5<br />

8 Giugliano Davide 4<br />

9 Smrz Jakub 3.5<br />

10 Badovini Ayrton 3<br />

11 Aoyama hiroshi 2.5<br />

12 Davies Chaz 2<br />

13 Berger Maxime 1.5<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Classifica Gara 2<br />

pos. pilota punti<br />

1 Max Biaggi 97.5<br />

2 Carlos Checa 95.5<br />

3 Tom Sykes 91.5<br />

4 Marco Melandri 72.5<br />

5 Jonathan Rea 70<br />

6 Leon haslam 68<br />

7 Sylvain Guintoli 66<br />

8 Eugene Laverty 64<br />

9 Jakub Smrz 42.5<br />

10 Davide Giugliano 41<br />

Classifica Generale<br />

62 63<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Superbike » Prove


I<br />

dati del mese di aprile 2012<br />

Negativo il mese di aprile<br />

per le immatricolazioni con<br />

21.861 veicoli immatricolati,<br />

pari al -38,9% rispetto allo<br />

stesso mese del 2011. Analogo<br />

andamento sia per le moto, che<br />

con 7.284 vend<strong>it</strong>e segnano un<br />

-38,1%; sia per gli scooter, che<br />

con 14.577 pezzi presentano un<br />

-39,4%. Aprile pesa tra il 13 e il<br />

14% del totale venduto nell’anno.<br />

I 50cc con 4.059 un<strong>it</strong>à perdono<br />

il 42,8%. Soffrono tutte<br />

le Case, con numeri sensibilmente<br />

ridotti rispetto al 2011.<br />

Al primo posto si conferma la<br />

<strong>BMW</strong> R 1200 <strong>GS</strong>, che piazza<br />

353 moto (a cui si sommano le<br />

171 Adventure R 1200 <strong>GS</strong>). Riscuote<br />

buoni consensi la honda<br />

NC700X, con 299 immatricolazioni.<br />

In generale <strong>BMW</strong><br />

piazza 5 moto nella top ten,<br />

grazie anche ai risultati delle<br />

moto di <strong>800</strong> cc (F <strong>800</strong> R, F <strong>800</strong><br />

<strong>GS</strong> e F 650 <strong>GS</strong>). Tra gli scooter<br />

prosegue il successo del TMAX<br />

530 (1.431 pezzi nel mese), un<br />

autentico fenomeno di mercato<br />

che stacca gli insegu<strong>it</strong>ori<br />

di diverse centinaia di un<strong>it</strong>à. Il<br />

secondo scooter più venduto è<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

MERCATO AD APRILE<br />

LE MOTO PERDONO QuASI IL 40%<br />

Aprile perde ben il 38,9% rispetto allo stesso mese del 2011. Male le<br />

moto, che con 7.284 vend<strong>it</strong>e segnano un -38,1%, non si salvano gli<br />

scooter (14.577 pezzi, -39,4%). Il TMAX 530 si conferma fenomeno<br />

di mercato<br />

64<br />

infatti l’honda Sh 300, fermo a 781 veicoli immatricolati.<br />

i dati di vend<strong>it</strong>a da gennaio ad aprile 2012<br />

Da gennaio ad aprile l‘immatricolato arriva a 72.117 veicoli con una<br />

flessione del -23,9%; di cui 46.971<br />

scooter -21,1% e 25.146 moto -28,7%.<br />

Gli scooter<br />

L’approfondimento per cilindrata conferma il segmento più grande<br />

degli scooter di 125cc con 14.416 veicoli e un -21,3% in media<br />

con il comparto. Migliore la tenuta dei 150-200cc con 10.090 pezzi<br />

-12,5%. In caduta libera i 250cc con 2.869 veicoli -46,1%, mentre<br />

i 300-500cc subiscono un travaso di volumi con 13.481 un<strong>it</strong>à<br />

-42,6%, che si spostano a favore dei maxi-scooter con 6.115 immatricolazioni<br />

rispetto alle 892 dello stesso periodo dell’anno scorso,<br />

risultato in larga parte dovuto alla nuova cilindrata dello Yamaha<br />

TMAX 530.<br />

Le moto<br />

Le moto riportano risultati negativi su tutte le cilindrate, dal segmento<br />

più importante delle moto superiori ai 1000cc con 8.003<br />

pezzi pari al -28,9%, a seguire i modelli tra <strong>800</strong> e 1000cc con<br />

6.430 un<strong>it</strong>à, e un -28,3%.<br />

Le medie cilindrate tra 650 e 750cc con 4.949 moto -25,1%, le<br />

600cc che dimezzano le vend<strong>it</strong>e con 1.306 moto -57,2%. Infine le<br />

300-500cc con 1.860 pezzi -15,6%, e le 125cc con 1.686 moto e un<br />

-16,7%, che portano a casa un risultato migliore rispetto alla media<br />

del mercato.<br />

L’andamento dei segmenti evidenzia una punta negativa con le naked<br />

con 6.844 vend<strong>it</strong>e -40,9%, le custom con 2.677 immatricolazioni<br />

-34,2 %, le sportive con 2.457 moto -32%; meno accentuata<br />

la flessione delle enduro con 7.799 pezzi -20,6%, le supermotard<br />

con 1.989 moto e un -21,5%, mentre le moto da turismo per la prima<br />

volta virano in negativo con 2.690 modelli -6,2%.<br />

i 50 cc<br />

Il dato progressivo per i ciclomotori (50cc) segna 14.542 registrazioni<br />

pari al -25,2%. Da gennaio ad aprile sono state vendute<br />

complessivamente 86.659 due ruote a motore (immatricolazioni +<br />

50cc), pari al -24,2% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.<br />

Cosa dice Confindustria aNCMa<br />

“La s<strong>it</strong>uazione di crisi economica generale ha un’influenza sensibile<br />

sull’acquisto dei mezzi di trasporto. La pressione fiscale ai<br />

massimi livelli sta provocando effetti recessivi sulla domanda e le<br />

famiglie preferiscono rimandare gli acquisti dei beni durevoli. Alti<br />

tassi di disoccupazione e precarietà colpiscono in particolare il<br />

target dei più giovani che non hanno sufficiente potere d’acquisto -<br />

afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione<br />

Nazionale Ciclo <strong>Moto</strong>ciclo Accessori) – Il clima piovoso<br />

non ha certo aiutato le vend<strong>it</strong>e. Nel primo trimestre di quest’anno<br />

appare in diminuzione anche il mercato dell’usato perché i passaggi<br />

di proprietà scendono di un -13%. R<strong>it</strong>eniamo fondamentale un<br />

piano di rilancio dell’economia per la futura ripresa che potrebbe<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News<br />

essere supportata da elementi<br />

sui quali insistiamo da tempo:<br />

maggiore cred<strong>it</strong>o al consumo,<br />

con tassi di interesse accessibili,<br />

tariffe assicurative calmierate<br />

e prezzo del carburante<br />

più basso. Azioni concrete che<br />

prospettino la cresc<strong>it</strong>a potrebbero<br />

modificare la fiducia degli<br />

utenti e, non solo far ripartire il<br />

mercato, ma consolidare il ruolo<br />

fondamentale che le 2 ruote<br />

hanno per la mobil<strong>it</strong>à individuale.”<br />

Le moto più vendute del mese<br />

i 100 scooter più venduti nel<br />

2012<br />

Le 100 moto più vendute nel<br />

2012<br />

65


66<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

NuOVO LISTINO PREZZI MOTO GuZZI:<br />

ARRIVA LA GRISO S.E. BLACK DEVIL A<br />

12.190 EuRO<br />

Il nuovo listino <strong>Moto</strong> Guzzi vede l’ingresso della nuova <strong>Moto</strong> Guzzi<br />

Griso S.E. Black Devil, serie speciale della naked di Mandello caratterizzata<br />

da un’aggressiva livrea nera e argento a 12.190 Euro<br />

Il nuovo listino prezzi <strong>Moto</strong> Guzzi vede l’ingresso delle nuove<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi Nevada e Nevada Anniversario MY2012, entrambe<br />

spinte dal nuovo motore da 750 cc introdotto il mese scorso<br />

con la nuova gamma <strong>Moto</strong> Guzzi V7.<br />

<strong>Moto</strong> Guzzi Griso S.E. Black Devil<br />

Arriva a listino anche la nuova <strong>Moto</strong> Guzzi Griso S.E. Black Devil,<br />

serie speciale della fashion naked di Mandello caratterizzata da<br />

un’aggressiva livrea nera – argento. Dopo tre stagioni la Griso 8V<br />

Special Ed<strong>it</strong>ion cambia vest<strong>it</strong>o, lasciando la commemorativa livrea<br />

“Tenni” per una nuova una veste grafica più contemporanea e aggressiva,<br />

denominata appunto “Black Devil”. Costa 12.190 Euro. Un<br />

nuovo concetto cromatico che trasmette allo stile della Griso una<br />

maggiore incisiv<strong>it</strong>à grazie a un look “matt black” interrotto da un<br />

motivo grafico argento. Tra i particolari vi sono il rivestimento della<br />

sella in tinta con le cuc<strong>it</strong>ure doppie a filo grigio, le ruote a raggi con<br />

canali personalizzati dalla scr<strong>it</strong>ta <strong>Moto</strong> Guzzi in rosso oltre alla c<strong>it</strong>ata<br />

grafica Black Devil.<br />

il listino in vigore dal 1° maggio 2012<br />

Il listino introduce anche incrementi di prezzo per la gamma Stelvio<br />

(+200 euro), Griso (+300 euro) e per la Norge GT8V (+340<br />

euro). I prezzi indicati nel listino sono da intendersi IVA Inclusa -<br />

Franco Concessionario.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News<br />

67


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Nico Cereghini ci racconta<br />

gli anni Settanta, 3ª puntata<br />

Nico Cereghini racconta gli anni Settanta. Un periodo<br />

m<strong>it</strong>ico del motociclismo, tanto che le moto di allora sono<br />

ancora le più richieste. Nella terza puntata: Ancillotti e<br />

Gori, l’Endurance di Godier e Genoud, Lucchinelli e...<br />

Dopo la honda 750 Four, arrivò un’altra quattro cilindri<br />

giapponese per tutti favolosa: la Z1 900 della Kawasaki.<br />

Avrebbero voluto stupire il mondo con una 750, la honda<br />

li aveva battuti sul tempo, e allora i progettisti Kawasaki si presero<br />

una bella rivinc<strong>it</strong>a: a Colonia, autunno 1972, trovammo una bellissima<br />

motorona, una 900 da 250 chili con i pieni, che si rivelò una<br />

bomba da 82 cavalli e 212 orari; la distribuzione del motore 903<br />

era bialbero e non monoalbero come la honda! Bella no? Bella ancora<br />

oggi. Divenne famosa per la sua potenza, ma soprattutto per<br />

la coppia e per l’affidabil<strong>it</strong>à. Un motore brillante, una ciclistica ancora<br />

un po’ scarsa, ma non certo paragonabile a quella delle Mach<br />

3, e quel 900 è fin<strong>it</strong>o sui telai da corsa come quello dello svizzero<br />

Egli, ha dominato l’Endurance per tanti anni, nessuno lo batteva.<br />

Godier e Genoud<br />

Godier e Genoud sono stati i campioni delle maratone da 24 Ore<br />

per tre stagioni consecutive, primi anni Settanta; George Godier<br />

era un preparatore francese, un rosso segaligno, mentre Alain era<br />

svizzero e prima di correre faceva il pasticciere. Erano veloci, li ho<br />

visti da vicino, ma erano soprattutto intelligenti: bella squadra,<br />

pochissime cadute, tanto rispetto per la meccanica, un’altissima<br />

percentuale di v<strong>it</strong>torie. Due Bol d’Or di fila: la celebre 24 Ore di Le<br />

Mans, nel ’74 e ‘75. Allora si correva in coppia, due piloti soltanto,<br />

mica tre come oggi: non si dormiva mai, meno di un’ora di tregua<br />

e poi ancora in sella. Ci voleva il fisico, ma soprattutto bisognava<br />

avere la voglia di soffrire.<br />

Maxi-moto made in <strong>it</strong>aly<br />

In Italia sbocciavano le maxi-moto, le abbiamo viste, ma ricordo<br />

anche moltissimi cinquantini a due tempi che riempivano di fumo<br />

le c<strong>it</strong>tà: Aprilia, Beta, e Fantic <strong>Moto</strong>r di cui parleremo in segu<strong>it</strong>o,<br />

Gilera, Itom e Malanca, Mondial, Testi e Cimatti e Malaguti; le<br />

68 69<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News<br />

Nelle corse c’era un m<strong>it</strong>o in fase calante, Agostini<br />

dopo il t<strong>it</strong>olo ’75 con la Yamaha 500, e un talento<br />

in arrivo: Marco Lucchinelli<br />

““


fiorentine Ancillotti-Scarab e<br />

Gori, che per prime montarono<br />

il motore Sachs sulle Regolar<strong>it</strong>à<br />

50¸e poi l’Aspes, la Guazzoni.<br />

Tu decidevi: sport con il<br />

manubrio bassissimo oppure<br />

fuoristrada: compromessi ce<br />

n’erano pochi.<br />

Oppure andavi verso il fenomeno<br />

Piaggio: o il Ciao o la Vespa<br />

50 Special. C’era un gran bel<br />

fermento, anche se le vend<strong>it</strong>e<br />

erano deboli. Il primo prototipo<br />

della Morini treemmezzo, capolavoro<br />

del mago Lambertini,<br />

apparve al salone di Milano del<br />

‘71.<br />

Bella, e di grande successo, anche<br />

se mi colpì di più la Benelli<br />

Tornado 650 bicilindrica che<br />

invece finì in niente; segu<strong>it</strong>a poi<br />

dalla serie delle bicilindriche 2T<br />

e delle ambiziose quattro e sei<br />

cilindri di De Tomaso che azzopparono<br />

l’industria <strong>it</strong>aliana.<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

A me non sono mai piaciute: brutte copie delle honda.<br />

Marco Lucchinelli<br />

Nelle corse c’era un m<strong>it</strong>o in fase calante, Agostini dopo il t<strong>it</strong>olo ’75<br />

con la Yamaha 500, e un talento in arrivo: Marco Lucchinelli. Che<br />

il t<strong>it</strong>olo mondiale l’avrebbe conquistato nell’81, ma che fin dal ’76<br />

segnò quell’epoca per il suo modo di fare. Nessuno, fino a quel<br />

momento, aveva snobbato i m<strong>it</strong>i del motociclismo con i fatti. E lui,<br />

che si era fatto le ossa in 250 e con me nelle 24 Ore con la Laverda,<br />

alla prima usc<strong>it</strong>a in 500, a Le Mans, li mise in riga tutti fin dalle<br />

prove; tranne Barry Sheene che al quarto turno gli strappò la pole.<br />

Lucchinelli era già pronto per l’impresa al primo anno: fu poco fortunato,<br />

da sub<strong>it</strong>o un po’ troppo indisciplinato, si perse per un po’.<br />

Barry Sheene<br />

Certo non aveva la testa di Barry Sheene, uno che sapeva essere<br />

leggero e divertente senza perdere mai il controllo. L’inglese esordì<br />

con tre v<strong>it</strong>torie nella 125 con la Suzuki, e piacque tanto ai nippo<br />

da spingerli ad affidargli le loro belve nascenti: la 750 con cui vinse<br />

nel ’73 e poi la RG 500 dei due t<strong>it</strong>oli mondiali: 1976 e 77. Che forza<br />

che era Barry! Purtroppo è morto troppo giovane, nel marzo 2003.<br />

Era Baronetto di sua maestà, aveva una moglie bellissima, parlava<br />

molte lingue,fumava come un turco, veniva alle corse in Rolls Royce<br />

e poi anche con l’elicottero. Spendeva, pareva anche troppo,<br />

invece era molto attento. Un Valentino anni Settanta.<br />

70 71<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Mostra delle Distribuzioni<br />

Desmodromiche: un evento straordinario!<br />

di Massimo Clarke | E’ stata inaugurata ad aprile la Mostra delle<br />

Distribuzioni Desmodromiche, vis<strong>it</strong>abile il primo fine settimana di<br />

ogni mese sino a novembre a Prunaro di Budrio (BO)<br />

Come avevamo anticipato<br />

a suo tempo, a<br />

Prunaro di Budrio, alle<br />

porte di Bologna, il 28 Aprile è<br />

stata inaugurata la Mostra delle<br />

72<br />

Distribuzioni Desmodromiche, che sarà possibile vis<strong>it</strong>are il primo<br />

fine settimana di ogni mese (salvo luglio e agosto), da qui a novembre.<br />

Gli autentici capolavori esposti sono numerosi, e si tratta<br />

generalmente di pezzi unici, sui quali vale sicuramente la pena di<br />

soffermarsi.<br />

il desmo anche sulle auto<br />

Sono tutti visibili all’interno del Museo della Valle dell’Idice, con la<br />

sola eccezione della Mercedes-Benz W 196 di Formula Uno, vinc<strong>it</strong>rice<br />

del campionato mondiale con Juan Manuel Fangio nel 1954 e<br />

nel 1955, che è parcheggiata all’esterno (e che purtroppo resterà<br />

esposta solo per pochi giorni).<br />

Questa vettura, che di fatto ha portato alla ribalta una volta per<br />

tutte le distribuzioni desmodromiche, grazie agli straordinari successi<br />

ottenuti, era azionata da un motore a otto cilindri in linea<br />

di straordinaria raffinatezza tecnica, con presa di moto centrale<br />

e iniezione diretta. Il sistema desmodromico utilizzato era stato<br />

ideato da hans Gassmann ed era quindi stato sviluppato da Manfred<br />

Lorscheidt. Il suo primo brevetto risale al 1952 e il secondo al<br />

1954. Oramai la Casa tedesca aveva aperto una strada che sub<strong>it</strong>o<br />

dopo diversi altri hanno deciso di imboccare. La Osca dei fratelli<br />

Maserati ha sviluppato rapidamente un suo ottimo sistema di distribuzione<br />

desmodromica (il brevetto risale al 1955), che è stato<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News<br />

impiegato per diversi anni, con<br />

eccellenti risultati, sulle sue<br />

vetture Sport di 1500 e di 2000<br />

cm3. L’americana Scarab ha<br />

corso in Formula Uno nel solo<br />

1960 con una vettura a motore<br />

anteriore (a quattro cilindri,<br />

con distribuzione di schema<br />

analogo a quello impiegato<br />

dalla Mercedes-Benz), quando<br />

oramai per essere compet<strong>it</strong>ivi<br />

era necessario collocarlo posteriormente,<br />

e la Porsche più<br />

o meno nello stesso periodo<br />

ha ottenuto un interessante<br />

brevetto relativo a una testa<br />

desmo.<br />

73


L’impiego della distribuzione<br />

desmodromica sulle moto<br />

Più interessante, anche per via<br />

degli sviluppi successivi, è stata<br />

la storia in campo moto. Nel<br />

1956 la Ducati ha esord<strong>it</strong>o con<br />

un 125 monocilindrico da Gran<br />

premio desmodromico, dotato<br />

di un interessante sistema<br />

con tre alberi a camme (due<br />

di apertura e uno di chiusura),<br />

che è stato il primo sviluppato<br />

dall’ing. Taglioni. La straordinaria<br />

affermazione delle moto<br />

di Borgo Panigale nel GP delle<br />

Nazioni svoltosi a Monza nel<br />

1958, con cinque moto piazzatesi<br />

ai primi cinque posti, ha<br />

portato la MV Agusta alla decisione<br />

di realizzare un motore<br />

di 125 cm3 con distribuzione<br />

desmodromica, che effettivamente<br />

è stato impiegato nelle<br />

prime gare del 1959, salvo essere<br />

rapidamente accantonato<br />

in quanto non andava più forte<br />

della versione con distribuzione<br />

tradizionale. L’esemplare<br />

esposto a Budrio è un pezzo<br />

unico al mondo. Fa bella mostra<br />

di sé anche una splendida<br />

Mondial 125 desmo, realizzata<br />

nel 1956-57 ma che non è mai<br />

scesa in gara. Costru<strong>it</strong>a essa<br />

pure in un unico esemplare, era<br />

andata a finire in Germania, ma<br />

oggi è di proprietà di un collezionista<br />

<strong>it</strong>aliano. Taglioni ha<br />

anche realizzato un bellissimo<br />

V8 raffreddato ad aria per le<br />

monoposto di Formula Uno di<br />

1500 cm, nei primi anni Sessanta,<br />

che non ha mai corso e<br />

che cost<strong>it</strong>uisce uno dei pezzi<br />

74<br />

Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

di maggiore interesse tra quelli esposti. Passando a tempi decisamente<br />

più vicini a noi ed ev<strong>it</strong>ando di parlare delle Ducati, che<br />

tutti ben conosciamo e che impiegano la distribuzione sulle moto<br />

di serie a partire dall’autunno del 1968 (dapprima su certi modelli<br />

soltanto e poi, dalla seconda metà degli anni Settanta, su tutta la<br />

gamma), nella mostra organizzata dal dinamico Gianluigi Mengoli,<br />

figura di grande rilievo nella storia della Casa di Borgo Panigale,<br />

sono esposte delle vere e proprie gemme, rimaste tutte purtroppo<br />

allo stadio di prototipo.<br />

Una soluzione valutata anche da <strong>BMW</strong> per la SBK<br />

Per quanto riguarda le moto, spicca la <strong>BMW</strong> sperimentale, studiata<br />

per poter essere eventualmente impiegata in Superbike, con<br />

motore boxer raffreddato ad acqua e quattro valvole per cilindro.<br />

Realizzata nella prima metà degli anni Novanta, è stata provata a<br />

lungo tanto al banco quanto in pista. In mer<strong>it</strong>o alla potenza, si parla<br />

di 140 cavalli (all’albero) a 11000 giri al minuto. La distribuzione,<br />

bialbero a quattro valvole, è realizzata con uno schema analogo a<br />

quello delle bicilindriche Ducati della serie 851-916.<br />

Le sperimentazioni sulla Formula 1 moderna<br />

Tornando al reparto automobilistico, alla mostra spicca una testa<br />

sperimentale della Ferrari, a cinque valvole per cilindro, realizzata<br />

in vista di un possibile utilizzo in Formula Uno all’inizio degli anni<br />

Novanta. Un pezzo davvero notevole, dal punto di vista meccanico.<br />

Strep<strong>it</strong>oso il contributo forn<strong>it</strong>o dalla Toyota, che ha inviato<br />

due monocilindrici sperimentali, con testa ricavata dal pieno e distribuzione<br />

desmodromica; ruotavano dalle parti di 19.000 giri/<br />

min, ed erano in effetti delle autentiche “fette” di motori di Formula<br />

Uno. Sono stati realizzati nei primi anni Duemila, quando si<br />

parlava di una possibile messa al bando delle molle pneumatiche<br />

da parte della FIA. Fondamentale per la realizzazione della mostra<br />

è stato il ricercatore olandese henk Cloosterman, che con un lavoro<br />

durato decenni è riusc<strong>it</strong>o a scovare e a catalogare oltre <strong>800</strong><br />

brevetti relativi alle distribuzioni desmodromiche per motori a<br />

combustione interna, a cominciare dai primissimi anni del secolo<br />

scorso. All’esposizione ha portato una serie di modelli di quelle più<br />

interessanti, montandoli su plexiglass, e anche questo è qualcosa<br />

di straordinario. Un motivo in più per non mancare! Per informazioni<br />

si può consultare il s<strong>it</strong>o dedicato.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News<br />

75


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Le assicurazioni e la proposta indecente:<br />

le risposte ai commenti<br />

L’ultimo articolo di Enrico De V<strong>it</strong>a sulle assicurazioni ha scatenato<br />

diversi commenti tra i nostri lettori. L’autore ha quindi deciso di<br />

rispondere personalmente agli utenti, rendendoli protagonisti di<br />

un vero e proprio dibatt<strong>it</strong>o<br />

L’ultimo ed<strong>it</strong>oriale firmato<br />

da Enrico De V<strong>it</strong>a, pubblicato<br />

la settimana scorsa<br />

su Automoto.<strong>it</strong> e int<strong>it</strong>olato “Le<br />

assicurazioni e la proposta indecente”,<br />

ha riscosso molto<br />

successo tra gli utenti, che non<br />

hanno es<strong>it</strong>ato a commentare<br />

l’articolo, fornendo controproposte,<br />

avanzando cr<strong>it</strong>iche<br />

e formulando chiarimenti in<br />

mer<strong>it</strong>o alla spinosa questione<br />

dei costi delle assicurazioni in<br />

Italia. De V<strong>it</strong>a ha quindi deciso<br />

di rispondere personalmente<br />

ai commenti più interessanti<br />

dei lettori, con l’obiettivo di<br />

rendere ancora più produttivo<br />

ed utile il vivace dibatt<strong>it</strong>o<br />

sorto intorno ad un tema così<br />

caldo ed attuale. Le risposte ai<br />

commenti forn<strong>it</strong>e dall’autore<br />

dell’articolo aiutano a chiarire<br />

e ad approfondire alcuni aspetti<br />

della questione e rinforzano<br />

la valid<strong>it</strong>à della sua proposta,<br />

che sostanzialmente avanza<br />

l’ipotesi di inserire una seconda<br />

classifica che premia chi non<br />

subisce incidenti, a fianco di<br />

quella già esistente del bonusmalus,<br />

al fine di contenere i<br />

76<br />

costi di assicurazione di auto e moto nel nostro Paese.<br />

Commento numero 1: Norma in parlamento<br />

Vorrei far notare che i danni biologici hanno sub<strong>it</strong>o un grosso ridimensionamento<br />

nei risarcimenti negli ultimi 15 anni e che c’è<br />

in discussione adesso una norma per eliminare il colpo di frusta.<br />

Dico solo come dato di fatto. Purtroppo conosco anche io persone<br />

(nessuno di famiglia perchè si tratta di un comportamento riprovevole)<br />

che hanno truffato le assicurazioni con falsi colpi di frusta.<br />

E’ tutto un insieme. Finchè l’<strong>it</strong>aliano non avrà la possibil<strong>it</strong>à di denunciare<br />

ANONIMAMENTE i comportamenti illec<strong>it</strong>i che vede, non<br />

ci sarà mai giustizia in Italia. Nessuno denuncerebbe un suo vicino<br />

di casa per una truffa all’assicurazione oppure una mancata fatturazione<br />

sapendo che questo creerà problemi in futuro. Delazione<br />

? Forse... ma altrimenti questo paese come lo raddrizziamo? Per il<br />

momento c’è troppa gente ancora che INVIDIA chi ev<strong>it</strong>a una tassa<br />

(canone, bollo, IRPEF...) oppure truffa un’assicurazione e troppa<br />

poca che rimane sdegnata davanti a tali comportamenti. Il governo,<br />

i pol<strong>it</strong>ici, le assicurazioni, le banche...tutto è lo specchio di un<br />

comportamento generalizzato. Scusate lo sfogo... ma io pago tutte<br />

le tasse, rispetto i lim<strong>it</strong>i e cerco di vivere una v<strong>it</strong>a il più onesta<br />

possibile... e sono stufo nelle discussioni di essere DERISO per il<br />

mio comportamento.<br />

De V<strong>it</strong>a risponde a Ducatista14: «Non è vero che esiste una proposta<br />

per eliminare il colpo di frusta. Semplicemente perché non<br />

può essere eliminato, essendo una delle lesioni possibili in caso<br />

di tamponamento. La proposta tende invece a considerare vera<br />

lesione da colpo di frusta quella che lascia tracce sugli strumenti di<br />

analisi. Oggi invece, in troppi casi, viene accettato il referto medico<br />

e non si dà luogo ad indagini diagnostiche. Il resto del commento<br />

è condivisibile».<br />

Commento numero 2: Mah...non è che l’abbia proprio ben cap<strong>it</strong>a...<br />

...quindi se mi prendono e mi fanno la fiancata, mi conviene stare<br />

z<strong>it</strong>to pur di non perdere il “privilegio” di essere uno che non SUBI-<br />

SCE incidenti...Non sarebbe meglio controllare più accuratamente<br />

chi denuncia 3-4 sinistri l’anno? O controllare meglio ogni singolo<br />

incidente come ad esempio i danni REALI e non quelli presunti?<br />

De V<strong>it</strong>a risponde a papalo87: «La nostra proposta di premiare<br />

anche chi non subisce incidenti non intacca minimamente l’attuale<br />

classifica del bonus-malus, che premia solo chi non provoca incidenti<br />

e che arriva a dare dopo 14 anni di buona condotta la classe<br />

0, che rispetto a quella iniziale conduce ad uno sconto di circa il<br />

50%. Nella nostra proposta, chi riuscisse a guidare per 14 anni<br />

senza incidenti deve poter conseguire uno sconto pari almeno al<br />

75%. Il dramma <strong>it</strong>aliano è che le assicurazioni non amano premiare<br />

i virtuosi per i due seguenti motivi: 1) dovrebbero far bene i conti<br />

e conoscere attraverso banche dati, che non si scambiano volentieri<br />

tra loro, il comportamento di tutti gli assicurati. 2) le assicurazioni<br />

non amano una riduzione del loro fatturato».<br />

Commento numero 6: abbandonati al nostro destino....<br />

Purtroppo in un paese di furbi, gli onesti saranno penalizzati a v<strong>it</strong>a.<br />

Io sono residente in Campania, patria delle truffe assicurative, e<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News<br />

non riesco ad accettare il fatto<br />

che ogni anno, pur migliorando<br />

la classe di mer<strong>it</strong>o, debba pagare<br />

di più per contenere le perd<strong>it</strong>e<br />

della mia assicurazione.<br />

La ver<strong>it</strong>à è che questo sistema<br />

funziona solo per le Assicurazioni,<br />

che vogliono apparire<br />

come v<strong>it</strong>time delle truffe, ma<br />

che sono da anni complici visto<br />

che non fanno assolutamente<br />

nulla per contrastarle. Tutto<br />

questo inoltre contribuisce al<br />

calo delle vend<strong>it</strong>e: conosco<br />

molti amici che si stanno privando<br />

della moto perchè ormai<br />

impossibil<strong>it</strong>ati a sostenere le<br />

spese per bollo-assicurazionecarburante.<br />

Oppure intestano<br />

il veicolo a parenti o amici residenti<br />

in regioni più virtuose/<br />

oneste, che a volte sono dietro<br />

l’angolo. Basta farsi un giro in<br />

Basilicata e il risparmio è garant<strong>it</strong>o<br />

(superiore al 50-60%).<br />

Pertanto non vi meravigliate<br />

quando sent<strong>it</strong>e che a Napoli alcuni<br />

circolano con tagliandi falsi;<br />

provate voi a pagare per uno<br />

scooter una polizza di 2000<br />

euro/anno e forse non vi sembrerà<br />

più così assurdo diventare<br />

disonesti.<br />

De V<strong>it</strong>a risponde a ded01:<br />

«Premiare anche chi non subisce<br />

incidenti non significa<br />

incentivare gli assicurati a non<br />

denunciare sinistri pat<strong>it</strong>i, anche<br />

piccoli, significa solo provocare<br />

un meccanismo automatico<br />

che allontana le truffe facili,<br />

quelle più piccole. Certo, per…<br />

Continua su <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />

77


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Le immagini più belle della mostra<br />

scambio di Novegro di maggio 2012<br />

Le più belle foto scattate per noi da Max Morri<br />

78 79<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

80 81<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

» Prove News


Le foto più spettacolari<br />

del GP di Fermo<br />

di Massimo Zanzani | Gare esaltanti, come al sol<strong>it</strong>o, quelle corse<br />

lo scorso fine settimana a Fermo. Ecco gli scatti più emozionanti<br />

dentro e fuori dalla pista<br />

82 83


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

84 85<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

<strong>Moto</strong>cross »» » Prove


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Rally. Presentata a Milano la Dakar 2013<br />

di Andrea Perfetti | A Milano, nella sede del team Bordone Ferrari,<br />

ASO ha presentato l’edizione 2013 della Dakar. Dal 5 al 20 gennaio 2013,<br />

attraverserà Perù, Cile e Argentina. 8.000 km di avventura che<br />

vedranno l’Italia ancora protagonista<br />

A<br />

Milano, presso la sede<br />

del team Bordone Ferrari,<br />

l’organizzatore<br />

della Dakar, la francese ASO,<br />

ha presentato alla stampa e<br />

ai piloti <strong>it</strong>aliani l’edizione 2013<br />

della gara. A fare da padrone<br />

di casa il t<strong>it</strong>olare del team, Renato<br />

Ferrari, accompagnato da<br />

tutta la sua squadra. Sul palco<br />

abbiamo riconosciuto Chaleco<br />

Lopez, new entry della forte<br />

compagine milanese, mentre<br />

in prima fila c’era il gran<strong>it</strong>ico<br />

Alessandro Botturi, rookie of<br />

the year nell’edizione 2012. Ma<br />

passiamo a raccontarvi della<br />

prossima edizione. La Dakar<br />

sarà osp<strong>it</strong>ata da tre paesi, Perù,<br />

Cile e Argentina, che hanno dimostrato<br />

d’essere un palcoscenico<br />

eccezionale per il rally più<br />

famoso del mondo. Si correrà<br />

dal 5 al 20 gennaio dell’anno<br />

prossimo e per la prima volta<br />

il deserto sarà protagonista<br />

sin dalle prime tappe del rally.<br />

Dopo il ricongiungimento a<br />

Lima, i piloti entreranno sub<strong>it</strong>o<br />

nella polvere. Per raggiungere<br />

Santiago dovranno poi percorrere<br />

più di 8.000 km. L’Italia<br />

ha da sempre un ruolo chiave<br />

nella Dakar. Ricordiamo le<br />

quattro v<strong>it</strong>torie di Edi Orioli, le<br />

86<br />

due dell’indimenticabile Fabrizio Meoni (a cui ha dedicato un toccante<br />

pensiero Renato Ferrari), i successi di Giacomo Vismara e di<br />

Francesco Perlini. Ci sono poi le imprese di uomini normali, che la<br />

Dakar innalza a eroi sportivi come Franco Picco (leggi l’incredibile<br />

racconto del suo incidente) o Andrea Balestrieri.<br />

perú, argentina e Cile<br />

La scoperta del Perù ha affascinato coloro che sono riusc<strong>it</strong>i ad<br />

arrivarci durante il rally 2012. Nell’edizione 2013, tutti i piloti e le<br />

squadre affronteranno le dune di sabbia più imponenti che si sono<br />

mai attraversate nel continente dal 2009. Dopo aver attraversato<br />

le Ande, dopo una incursione iniziale in terre cilene, il rally entrerà<br />

in Argentina, dove i piloti saranno chiamati a guidare su terreni di<br />

diversa natura, dalla sabbia alle difficili pietraie. Il terr<strong>it</strong>orio cileno<br />

osp<strong>it</strong>erà infine due fasi distinte. Il r<strong>it</strong>orno nel deserto dell’Atacama<br />

riserverà ai piloti una prova assai ardua. Prima di concludere il rally<br />

a Santiago, i piloti si troveranno ad affrontare difficoltà che renderanno<br />

incerto il risultato sino alla fine della gara.<br />

Quanti hanno segu<strong>it</strong>o la Dakar<br />

Il rally, che da 5 anni attraversa il Sudamerica, sta riscuotendo un<br />

enorme segu<strong>it</strong>o mediatico, che comporta tra l’altro un beneficio<br />

per l’economia locale di circa 270 milioni di euro ogni anno. Sono<br />

4,5 i milioni di spettatori lungo il percorso, mentre la televisione ha<br />

garant<strong>it</strong>o nel 2012 1.200 ore di trasmissioni raggiungendo 1 miliardo<br />

di utenti finali. Secondo un sondaggio realizzato tra il pubblico<br />

peruviano, il 97% degli intervistati ha dichiarato di essere orgoglioso<br />

che il loro paese osp<strong>it</strong>i il rally. “La Dakar è stata la promozione<br />

turistica più importante nella storia dell’Argentina “, ha sottolineato<br />

Enrique Meyer, Segretario di Stato per il Turismo dell’ Argentina,<br />

in occasione della prima edizione della Dakar in Sud America nel<br />

2009.<br />

Inoltre il s<strong>it</strong>o Dakar.com ha accolto 4,3 milioni di vis<strong>it</strong>atori unici,<br />

che rappresentano un aumento del 43% rispetto al 2011.<br />

Nella sezione video circa 5 milioni<br />

di video sono stati visionati<br />

durante la gara, raddoppiando i<br />

livelli registrati nel 2011.<br />

il calendario del 2013<br />

Fine novembre 2012: Imbarco<br />

dei veicoli europei<br />

Dal 2 al 4 gennaio 2013: Verifiche<br />

amministrative e tecniche<br />

a Lima<br />

5 gennaio 2013: Briefing e partenza<br />

Dal 5 al 20 gennaio 2013: Rally<br />

Dakar in Perú, Argentina e Cile<br />

13 gennaio 2013: Giornata di riposo<br />

a San Miguel de Tucumán<br />

(Argentina)<br />

20 gennaio 2013: Arrivo a Santiago<br />

del Cile.<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»»<br />

»<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Sport<br />

87


Spedizione su abbonamento gratu<strong>it</strong>o<br />

Ricevi <strong>Moto</strong>.<strong>it</strong> Magazine »<br />

Periodico elettronico di informazione motociclistica<br />

PROVE NEWS MOTOGP SUPERBIKE MOTOCROSS SPORT<br />

Supercross. Dungey vince l’ultima gara<br />

del campionato a Las Vegas<br />

Nell’ultima gara trionfa Dungey che conquista anche il 3° posto in<br />

campionato. Nella L<strong>it</strong>es 250 gara d’ecccezione Est contro Ovest<br />

88<br />

Diciassettesimo e ultimo atto del campionato Supercross.<br />

Ad Aggiudicarsi l’ultima gara, presso il Sam Body Stadium<br />

di Las Vegas, è stato Ryan Dungey che grazie a questa v<strong>it</strong>toria<br />

di tappa conquista il terzo gradino nella classifica generale.<br />

Alle sue spalle, sul podio di Las Vegas, hanno preso posto Davi Millsaps<br />

e Justin Bryton. Nel main event è Alessi a conquistare la holeshot.<br />

Dungey gli è attaccato e alla fine del primo giro conquista<br />

la testa della gara. Alle sue spalle si accende la lotta per il secondo<br />

e terzo posto tra Alessi, Metcalfe e Weimer. Dungey si avvantaggia<br />

della battaglia e allunga rimanendo saldamente al comando fino<br />

alla bandiera a scacchi.<br />

L<strong>it</strong>es 250<br />

La nov<strong>it</strong>à di quest’anno è stato il L<strong>it</strong>es East-West Shoot Out, una<br />

gara a tutto gas di soli 10 giri con i migliori piloti dei due campionati<br />

Est e Ovest a confronto. Tomac, Musquin e Wilson da una parte e<br />

Roczen, Barcia e Wharton dall’altra. Al cancelletto il più veloce è<br />

Barcia. Alle sue spalle inseguono Martin Davalos, Kenny Roczen e<br />

Marvin Masquin. Tra i piloti di testa si scatena una giostra di sorpassi<br />

e controsorpassi. Al decimo giro però, il primo a tagliare la<br />

bandiera a scacchi o Barcia segu<strong>it</strong>o da Tomac e Davalos.<br />

Classifiche<br />

Supercross<br />

Classifica di tappa<br />

Classifica Generale<br />

250 L<strong>it</strong>es<br />

Classifica di gara L<strong>it</strong>es East<br />

Classifica di gara L<strong>it</strong>es West<br />

Classifica 2012 L<strong>it</strong>es East<br />

Classifica L<strong>it</strong>es East contro Ovest<br />

08 Maggio<br />

2012<br />

»» »<br />

Anno<br />

02<br />

Numero<br />

60<br />

Sport<br />

Ed<strong>it</strong>ore:<br />

CRM S.r.l., Via Melzo 9 - 20129 Milano<br />

P. Iva 11921100159<br />

Responsabile ed<strong>it</strong>oriale<br />

Ippol<strong>it</strong>o Fassati<br />

Capo Redattore<br />

Andrea Perfetti<br />

Redazione<br />

Maurizio Tanca<br />

Cristina Bacchetti<br />

Marco Berti<br />

Francesco Paolillo<br />

Aimone dal Pozzo<br />

Grafica<br />

Thomas Bressani<br />

Collaboratori<br />

Nico Cereghini<br />

Massimo Clarke<br />

Giovanni Zamagni<br />

Carlo Baldi<br />

Massimo Zanzani<br />

Lorenzo Boldrini<br />

Enrico De V<strong>it</strong>a<br />

CopYRiGHt<br />

Tutto il materiale contenuto in <strong>Moto</strong>.<br />

<strong>it</strong> Magazine è oggetto di dir<strong>it</strong>ti esclusivi<br />

di CRM S.r.l. con sede in Milano,<br />

Via Melzo 9. Ne è vietata quindi ogni<br />

riproduzione, anche parziale, senza<br />

l’autorizzazione scr<strong>it</strong>ta di CRM S.r.l.<br />

<strong>Moto</strong>.<strong>it</strong><br />

Via Melzo 9- 20129 Milano<br />

Reg. trib. Mi Num. 680 del 26/11/2003<br />

Cap<strong>it</strong>ale Sociale Euro 10.000 i.v.<br />

Email: staffmoto@moto.<strong>it</strong><br />

89

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!