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politica<br />
DOMENICO GIOVINAZZO<br />
«L<br />
a maggioranza degli<br />
spagnoli crede che sia<br />
razzista e xenofoba la<br />
criminalizzazione dell’immigrazione<br />
clandestina». Marià Pere, segretario<br />
generale del Partito comunista<br />
catalano (Pcc), descrive così la reazione<br />
dell’opinione pubblica iberica<br />
ai provvedimenti adottati nel primo<br />
Consiglio dei ministri del IV governo<br />
Berlusconi riunito a Napoli. Le<br />
aspre critiche formulate da due ministri<br />
dell’esecutivo Zapatero, bollate<br />
dagli esponenti del Pdl e della Lega<br />
come “opposizioni ideologiche”,<br />
sono condivise dalla maggioranza<br />
della popolazione spagnola abituata,<br />
da tempo come noi italiani, a convivere<br />
con flussi migratori provenienti<br />
dai paesi del Nord Africa. Secondo<br />
Pere, che non usa mezzi termini,<br />
istituire il reato di immigrazione<br />
clandestina vuol dire schierarsi su<br />
«posizioni di ultradestra e fasciste».<br />
Poi specifica che «noi non pensiamo<br />
che gli italiani siano xenofobi. Tuttavia,<br />
in un periodo di crisi, la paura<br />
generalizzata può determinare una<br />
attrazione verso un discorso “chiaro”,<br />
semplicista e che esprime forza:<br />
un discorso fascista. Tanto più in<br />
un contesto come quello attuale, in<br />
cui la sinistra è debole e fa discorsi<br />
confusi o sottovaluta il problema<br />
dell’immigrazione.<br />
Come viene gestita l’immigrazione<br />
in Spagna? Avete anche<br />
voi i Cpt?<br />
Sono esistiti per un breve periodo<br />
di tempo durante il governo<br />
di destra. Però la pressione dei<br />
cittadini ha costretto il governo a<br />
cambiare strada.<br />
La legge italiana costringe un<br />
immigrato che voglia ottenere il<br />
permesso di soggiorno a una lunga<br />
trafila burocratica. Inoltre, c’è il<br />
paradosso che non si può avere un<br />
permesso di soggiorno se non si<br />
ha un lavoro, ma non si può avere<br />
un lavoro senza permesso di soggiorno.<br />
Anche in Spagna è così<br />
complicato?<br />
Sì, anche in Spagna il procedimento<br />
è complesso. Ma la mobilitazione<br />
dei sindacati e delle forze<br />
democratiche e di sinistra è andata<br />
modificando positivamente, in<br />
senso progressista, le diverse leggi<br />
sull’immigrazione. Così si è reso<br />
possibile il rilascio del permesso di<br />
rano in nero in Italia. Persone integrate,<br />
spesso ricattabili a causa<br />
della precarietà del loro lavoro;<br />
uomini e donne che dovrebbero<br />
essere regolarizzati e che la destra<br />
vuole confinare<br />
in carcere per la<br />
mancanza di un<br />
foglio di carta.<br />
Invece di<br />
brandire il<br />
reato di immigrazioneclandestina,<br />
il governo<br />
italiano<br />
dovrebbe, piuttosto,<br />
coordinare e rafforzare gli<br />
strumenti giudiziari e di polizia<br />
a livello europeo per colpire<br />
la criminalità organizzata e la<br />
tratta degli esseri umani, nonché<br />
utilizzare più efficacemente<br />
15<br />
Giovedì 29 Maggio 2008<br />
CLANDESTINITÀ<br />
L'intervista Marià Pere<br />
«SONO SCELTE<br />
DA FASCISTI»<br />
La Spagna critica il governo italiano<br />
soggiorno a chi non l’aveva. E’ stato<br />
un risultato delle negoziazioni sindacali<br />
e delle pressioni dei partiti di<br />
sinistra.<br />
Qual è la posizione del tuo<br />
partito sull’immigrazione clandestina?<br />
L’immigrazione clandestina risponde<br />
a necessità di sopravvivenza.<br />
Il Pcc fa una netta distinzione tra le<br />
mafie che gestiscono i traffici e le<br />
persone che, disperate dalle condizioni<br />
di vita nei loro paesi di origine,<br />
i fondi Ue per l’integrazione<br />
delle minoranze (fondi per cui<br />
l’Italia non ha nemmeno presentato<br />
domanda).<br />
Il governo italiano è sembrato<br />
isolato nel<br />
Parlamento<br />
europeo dove<br />
molti gruppi<br />
politici hanno<br />
fortemente<br />
stigmatizzato<br />
l’operato delle<br />
nostre autorità.<br />
Spetta<br />
alle forze democratiche<br />
della società italiana,<br />
reagire a questo clima di barbarie<br />
e mostrare che l’Italia è ancora<br />
un paese civile e degno di stare<br />
in Europa.<br />
UMBERTO GUIDONI<br />
si rivolgono a quelle mafie. Sono<br />
proprio queste ultime che devono<br />
essere criminalizzate, non i clandestini<br />
che cercano una alternativa<br />
di sopravvivenza, e che vengono<br />
nei nostri paesi a cercar lavoro. Le<br />
forze ultrareazionarie tentano di<br />
confondere i cittadini spiegando<br />
che clandestini e trafficanti sono la<br />
stessa cosa.<br />
Recentemente Mario Borghezio,<br />
europarlamentare leghista, ha<br />
parlato a Strasburgo di una proposta<br />
di legge del<br />
Governo regionalecatalano<br />
per porre un<br />
tetto al numero<br />
di studenti immigrati.Conosci<br />
questa<br />
proposta?<br />
Non c’è<br />
nessuna legge<br />
del genere,<br />
né approvata<br />
ne in fase di<br />
discussione.<br />
Anzi, mentre prima solo le scuole<br />
pubbliche accoglievano studenti<br />
immigrati, che venivano ripartiti<br />
tra i vari istituti, oggi il governo di<br />
sinistra ha esteso quest’obbligo anche<br />
alle scuole private che ricevono<br />
finanziamenti pubblici. Quanto riportato<br />
da Borghezio quindi è falso.<br />
Non solo il governo catalano non<br />
ha posto limiti, ma al contrario ha<br />
L’IMMIGRAZIONE<br />
CLANDESTINA<br />
RISPONDE<br />
A NECESSITÀ DI<br />
SOPRAVVIVENZA<br />
A centro pagina:<br />
una bambina<br />
rom. Sopra:<br />
il segretario<br />
generale<br />
del Partito<br />
comunista<br />
catalano, Marià<br />
Pere. Nella<br />
pagina accanto:<br />
la stazione di<br />
Labaro (Roma)<br />
esteso agli istituti privati l’obbligo di<br />
scolarizzare lo stesso numero di studenti<br />
immigrati rispetto alla scuola<br />
pubblica. Tutti i bambini e le bambine<br />
hanno il diritto a ricevere una<br />
istruzione nel paese in cui risiedono,<br />
a prescindere dalla loro nazionalità.<br />
Quali sono le battaglie che la<br />
sinistra spagnola sta combattendo<br />
sul tema dell’immigrazione?<br />
Stiamo lottando perché gli immigrati<br />
e le immigrate abbiano gli<br />
stessi diritti e doveri di qualunque<br />
cittadino Spagnolo. Lottiamo per<br />
ottenere l’integrazione degli immigrati<br />
e perché<br />
non si consolidino<br />
i ghetti, le<br />
emarginazioni,<br />
le discriminazioni<br />
e le esclusioni.<br />
Lottiamo<br />
contro il razzismo<br />
e la xenofobia.<br />
Facciamo<br />
proposte perché<br />
il migrante o la<br />
migrante si<br />
stabiliscano nel<br />
paese, perché<br />
non siano di<br />
passaggio. Ora, nel governo catalano<br />
di sinistra sono state approvate alcune<br />
leggi in questo senso. E in particolare,<br />
adesso stiamo dibattendo un<br />
Patto nazionale per l’immigrazione,<br />
e ovviamente pretendiamo che sia<br />
progressista.<br />
BENVENUTO<br />
ABDWAHD<br />
PINO SGOBIO<br />
C on<br />
il pacchetto sicurezza<br />
presentato la scorsa<br />
settimana in pompa<br />
magna a Napoli dal governo<br />
Berlusconi quater, nel corso del<br />
Cdm passato alla cronaca politica<br />
come il “cassonetto” dei ministri,<br />
viene introdotto nell’ordinamento<br />
giuridico del nostro paese una<br />
nuova classe di reato, in base alla<br />
quale si diventa colpevoli per la<br />
sola appartenenza a uno status<br />
sociale: la clandestinità. E’ ciò che<br />
succederà, d’ora in avanti, a tutti<br />
coloro i quali approderanno su<br />
fatiscenti navi alle coste italiane.<br />
E’ ciò che è successo ad Abdwahd,<br />
in italiano “Fortunato”, nella<br />
notte del 22 maggio scorso, a<br />
Lampedusa, quando, in barba<br />
a quanto veniva stabilito in<br />
Italia, ha deciso di nascere su<br />
un gommone sbalzato dalle<br />
onde, mentre una motovedetta<br />
della Marina militare andava<br />
incontro all’imbarcazione che<br />
aveva lanciato un allarme.<br />
Ben arrivato e buona fortuna<br />
Abdwahd, nato in quest’Italia<br />
che cambia in peggio!<br />
Secondo quanto previsto dal<br />
provvedimento governativo,<br />
infatti, si può f inire nelle patrie<br />
galere anche senza aver commesso<br />
nulla di illecito o di illegale ma<br />
solo per il fatto di esistere in<br />
quanto clandestino. In un sol<br />
colpo, il PdL riduce a macerie la<br />
cultura giuridica dell’Italia, sferra<br />
un attacco senza precedenti ai<br />
principi di umanità, tolleranza,<br />
solidarietà e convivenza, che<br />
da sempre caratterizzano la<br />
civiltà del nostro paese, e calpesta<br />
lo stesso dettato costituzionale,<br />
laddove, all’articolo 2, in<br />
materia di diritti inviolabili,<br />
fa esplicitamente riferimento<br />
all’uomo e non al cittadino.<br />
L’Ue – e tutte le persone<br />
realmente democratiche<br />
– rimangono impressionate dalla<br />
facilità e dalla scioltezza con cui<br />
l’esecutivo italiano ha proceduto<br />
a introdurre tale reato. Segno dei<br />
tempi e segnale inequivocabile,<br />
oltremodo caratteristico,<br />
dell’aspetto più retrivo, rozzo e<br />
razzista che contraddistingue<br />
questa compagine governativa.<br />
La decisione sul reato della<br />
clandestinità, che fa il paio con il<br />
piano anti rif iuti, è l’emblema<br />
di questo governo: autoritario<br />
e dispotico. Pensare di risolvere<br />
la questione immigrazione<br />
esasperando ed enfatizzando le<br />
percezioni di paura degli italiani,<br />
oppure preferire affrontare<br />
l’emergenza della pattumiera in<br />
Campania calando le decisioni<br />
dall’alto, non dialogando con la<br />
cittadinanza, inasprendo le pene<br />
per chi manifesta contrarietà<br />
e utilizzando l’esercito per<br />
militarizzare il territorio, è<br />
proprio da modello parafascista.<br />
Urge vigilare, quindi, a<br />
difesa della democrazia, aff inché<br />
Abdwahd – e con lui il nostro<br />
paese – non si senta colpevole di<br />
essere giunto qui da noi, fuggito<br />
da un altro paese – la Somalia<br />
– in preda alla totale rovina.