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“DIVINA COMMEDIA”. - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori 41<br />

La caduta dell’idea di Gianluca Bagliani<br />

L’ex palazzo comunale di Soriano nel<br />

Cimino, oggi intitolato a Fabrizio De<br />

Andrè , nel cuore del centro storico, ai<br />

piedi del Castello degli Orsini, ha ospitato<br />

la suggestiva mostra del giovanissimo<br />

Gianluca Bagliani, durante l’ultima edizione<br />

della Sagra della Castagna. Punto centrale<br />

dell’esposizione le tre sculture che<br />

riproducono i volti di alcuni personaggi fortemente<br />

legati a questa cittadina: Fabrizio<br />

De Andrè , Luigi Pirandello e Pier Paolo<br />

Pisolini, di impressionante bellezza per la<br />

verosimiglianza con “gli originali”. La stessa<br />

Dori Ghezzi, che ha visitato personalmente<br />

la mostra, è rimasta incredula di<br />

fronte al volto, unico nel suo genere, del<br />

marito. Accanto a quelle dei tre grandi<br />

artisti contemporanei, le teste di altri due<br />

importanti figure storiche italiane:<br />

Giuseppe ed Anita Garibaldi. Ma Bagliani,<br />

oltre ad essere molto bravo nel riprodurre<br />

con l’argilla, la realtà , è altrettanto bravo<br />

a dare forma ai pensieri, a concretizzare<br />

l’astratto, a materializzare le idee della sua<br />

mente, a dare corpo a quei concetti notoriamente<br />

impalpabili. Non a caso il titolo<br />

della mostra è “La caduta dell’idea”, dal<br />

chiaro eco cinematografico, proprio a voler<br />

Ricordi ed idee dal corpo di argilla<br />

quasi ironizzare sul fatto che<br />

in realtà anche quello che ci<br />

sembra irraggiungibile ed<br />

extraterreno, può essere<br />

tragicamente plasmato, e<br />

per di più conla la terra stessa,<br />

l’argilla. Nel brevissimo<br />

incontro che ho avuto con<br />

l’artista, mi è sorto spontaneo<br />

rivolgergli una domanda,<br />

vista anche la sua giovane<br />

età : quando hai scoperto<br />

questa tua passione<br />

per la scultura? “Avevo<br />

cinque anni. Ero sulla riva<br />

della spiaggia, a Tarquinia, e<br />

vidi un uomo che con la sabbia<br />

stava realizzando la<br />

sagoma di un leone. Mi misi<br />

al suo fianco e pian paino<br />

anch’io iniziai a modellare<br />

quei granelli. Poi crescendo<br />

ho cercato di perfezionarmi<br />

fino ad arrivare a questi<br />

risultati”. Ma dietro le doti<br />

naturali e la tecnica di<br />

Bagliani, c’è anche un grande<br />

lavoro di introspezione<br />

nel proprio io più profondo,<br />

che permette a chi si pone di<br />

fronte ai suoi lavori di fare<br />

altrettanto, o almeno di<br />

chiedersi in pochi minuti:<br />

come immagino io quest’idea,<br />

anche per me è così ?<br />

Ed è bello perdersi nei<br />

meandri della propria<br />

mente, gustando con gli<br />

occhi la bellezza di ciò che<br />

si ha davanti. Una forte simbologia<br />

ed un legame trascendentale con<br />

la mitologia classica unisce a filo doppio<br />

l’artista con le sue opere d’arte. Senza<br />

nulla voler assolutamente togliere a ciascuna<br />

delle altre, la mia attenzione è stata<br />

rapita da una di esse: La sapienza. Una<br />

donna (e non a caso il sostantivo che la<br />

indica è di genere femminile) che fuoriesce<br />

dalla tempia di un uomo, o meglio,<br />

Zeus, divinità al di sopra di ogni altra, che<br />

genera sua figlia Atena, forte e combattiva.<br />

Un’interpretazione davvero singolare<br />

che, oltre che per la sua bellezza scultorea,<br />

mi ha colpita per il suo esclusivo mix<br />

di originalità e classicità .<br />

Ermelinda Benedetti

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